Seminario informativo sul Regolamento Controlli nel settore pesca

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Seminario informativo sul Regolamento Controlli nel settore pesca
Iniziativa delle organizzazioni di categoria del settore pesca
Seminario informativo sul Regolamento Controlli nel settore pesca
“E’ un regolamento studiato per la realtà peschereccia del nord Europa, che mal si adatta alla
pesca del mediterraneo, rendendo spesso molto complicato svolgere nei nostri mari una
professione antica e socialmente importante come quella del pescatore”
Potrebbe essere questa la sintesi del seminario che si è svolto ieri a Sant’Antioco organizzato da
Confcooperative Federcoopesca Sardegna, Lega pesca Sardegna, Agci Agrital Sardegna e
Associazione Armatori Motopescherecci Sardi, proseguendo nel ciclo di appuntamenti iniziato con
quelli di Arbatax prima e Alghero poi.
Questo incontro, seguito in maniera molto partecipata da parte degli operatori ittici e dei
rappresentanti degli organi deputati al controllo, si è reso necessario in quanto dall’entrata in vigore
del Regolamento Controlli (n. 1224/2009 e n.404/2011) si sono evidenziate diverse criticità rispetto
all’applicabilità della nuova normativa.
Dopo un minuto di silenzio in ricordo dei lavoratori del mare deceduti nel porto di Genova e
l’inizio dei lavori, coordinati da Roberto Savarino Presidente di Confcooperative Federcoopesca
Sardegna, il sindaco di Sant’Antioco Mario Corongiu, ha salutato i partecipanti ricordando
l’importanza della pesca nella realtà sociale ed economica del Sulcis, plaudendo all’unitarietà
dell’iniziativa e rendendosi disponibile ad ulteriori incontri per fare rete e migliorare il settore.
Dopo un intervento iniziale di Renato Murgia dell’Associazione Armatori che ha inquadrato la tematica
del seminario, Gian Ludovico Ceccaroni di Federcoopesca Nazionale, Alessandro Cirimbilla e
Corrado Camilli del Ministero delle Politiche Agricole, hanno illustrato le principali novità inserite
nel Regolamento sui Controlli come ad esempio l’introduzione del giornale di pesca (logbook)
elettronico e la notifica elettronica dei dati di cattura trasmessi alle autorità, oltre l’introduzione di una
serie di adempimenti per garantire la tracciabilità dei prodotti ittici.
Altro argomento al centro dell’attenzione è stato quello relativo all’introduzione di un sistema di
punti di penalità per i titolari di una licenza di pesca e per i comandanti di pescherecci, ai quali
può essere sospesa o infine revocata la licenza di pesca in caso commettano un certo numero di
infrazioni gravi.
La complessità dell’applicazione delle nuove norme stanno esasperando la categoria e i pescatori
presenti hanno voluto porre all’attenzione dei relatori le difficoltà che devono affrontare
quotidianamente, cogliendo anche l’occasione della presenza dei funzionari delle Capitanerie di
Porto che, anch’essi tra mille difficoltà. devono far rispettare la macchinosa direttiva europea.
In conclusione, l’intervento di Benedetto Sechi di Lega Pesca ha messo in evidenza il risultato più
importante di questi incontri che è quello di far colloquiare tutte le parti in causa: produttori ittici;
commercianti; tecnici ministeriali e delle organizzazioni di categoria; organi territoriali deputati ai
controlli; al fine di porre sul tavolo criticità e difficoltà operative viste da tutti i punti di vista e cercare le
soluzioni migliori per superarle.