L`Expo 2015 e il mercato del lavoro giovanile
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L`Expo 2015 e il mercato del lavoro giovanile
L'Expo 2015 e il mercato del lavoro giovanile Tra pochi giorni si terrà a Milano l'Esposizione Universale, più comunemente nota come Expo 2015, pertanto si potrebbe far luce sugli aspetti caratteristici di tale evento e capire se esso sia in grado di migliorare la situazione dell'occupazione giovanile. L'Expo è, in primo luogo, un palcoscenico di idee, che consente di creare situazioni di dialogo, di confronto e di innovazioni di qualsiasi genere. La prima esposizione si tenne a Londra, nel 1851 all'interno del Crystal Palace, e, visto il successo ottenuto, ebbe a ripetersi nel 1889 a Parigi, in occasione dell'inaugurazione della Tour Eiffel e ancora a Genova, Seattle, Siviglia e in tanti altri Paesi del mondo. Il tema dell'esposizione viene scelto dalla città che risulta eletta da una votazione effettuata dall'Ufficio Internazionale delle Esposizioni, un'organizzazione composta dai Governi di quasi tutto il mondo. Quest'anno la città di Milano avrà l'onore di ospitare tale evento ed il tema è stato scelto da Expo Italia 2015 S.p.A., una società composta dal Governo italiano, dalla Regione Lombardia, dalla Provincia di Milano, dal Comune di Milano e dalla Camera di Commercio di Milano; il tema in questione è intitolato “nutrire il pianeta, energia per la vita”, perciò si affronteranno i maggiori problemi legati all'alimentazione, alla povertà dei Paesi del Terzo Mondo, alla prevenzione di malattie legate alla scarsa qualità dei prodotti alimentari, etc. Si cercherà quindi di partire da questi temi per affrontare le situazioni problematiche e giungere a soluzioni positive, soprattutto garantendo una migliore qualità dell'alimentazione grazie ai progressi che darà luogo questo evento. Il periodo dell'Esposizione intercorrerà tra il 1 maggio e il 31 ottobre 2015 e si svolgerà all'interno di un padiglione di dimensione pari a 1,1 milioni di metri quadrati e coinvolgerà più di 140 Paesi e 20 milioni di visitatori. A questo punto ci dovremmo chiedere: questo grande evento mondiale avrà risvolti positivi nei confronti dell'occupazione giovanile italiana oppure si dimostrerà ininfluente rispetto alle problematiche connesse all'attuale livello di disoccupazione del nostro Paese? In riferimento a quanto è possibile apprendere dalle fonti mediatiche la prospettiva sembra orientata verso una risposta positiva; le aziende, infatti, ivi promuoveranno i loro prodotti e si manifesterà un ampliamento del mercato delle vendite. Tale attività di promozione e di vendita creerà molteplici sbocchi occupazionali, dando spazio all'attiva partecipazione dei giovani, sia di tipo organizzativo, ma soprattutto a livello propositivo. L'Expo, in quest'ultimo senso, consentirà ai giovani (e non solo) di proporre spunti e metodi di riflessione per il miglioramento della qualità dell'alimentazione e quindi chiunque avrà idee imprenditoriali che toccano questo tema, potrà proporle e sperare in un interessamento da parte di qualche azienda. Per gli impieghi di tipo organizzativo sono stati a tal proposito pubblicati bandi per i giovani, anche senza esperienze pregresse, con diploma o con laurea, affinché sia a loro concessa la possibilità di intraprendere un'attività di stage o di lavoro, nell'ambito dell'Expo Milano. I giovani selezionati avranno, dunque, la possibilità di svolgere tirocini in diversi settori tra cui: - il c.d. “forma giovani – youth training program”, con lo scopo di coinvolgere i diplomati e i neolaureati in programmi curriculari e di orientamento professionale mediante lo stage, con attività di comunicazione, sostenibilità e orientamento; - il c.d. “esperienza giovani – experience developement program”, rivolto ai giovani che abbiano già effettuato uno stage e che vogliano entrare a far parte del mercato del lavoro acquisendo una specifica professionalità: la caratteristica principale di tale programma sarà la formazione “sul campo” mediante contratti di apprendistato che impiegheranno i partecipanti nel settore logistico e amministrativo. Non va dimenticata l'importanza sociale della tematica scelta per l'esposizione dell'anno in corso. L'alimentazione, infatti, è qualcosa di più di una necessità per il pianeta: ne è l'energia. L'Expo rappresenta un modo per porre tale elemento imprescindibile per l'umanità a contatto con l'innovazione tecnologica, ai fini sia del perseguimento di una ottimizzazione delle risorse volta a limitare gli sprechi, sia di un miglioramento delle tecniche produttive, mirando alla diminuzione dei pericoli connessi alla distribuzione di cibi dannosi per la salute. In conclusione, noi tutti ci auguriamo, in un'ottica di recupero dei livelli occupazionali, che i giovani italiani approfittino dell'Expo come “trampolino di lancio” per le loro idee innovative, affinché entrino in modo dirompente nel mercato nazionale. Francesco Marzano