SEDI NÔ - Lavariano, Borgo Rurale del Medio Friuli
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SEDI NÔ - Lavariano, Borgo Rurale del Medio Friuli
2 BUONA PASQUA SEDI NÔ Gjornâl di Lavarian N°31 MARZO 2008 Edizion La Torre IL DIRETTIVO INFORMA LE ATTIVITÀ PROGRAMMATE PER IL 2008 L’Assemblea annuale dei soci del 18 gennaio scorso ha approvato il nuovo piano di attività culturali della associazione La Torre, improntato alla continuità ed all’innovazione. Lo scopo principale del programma è quello di promuovere una cultura che maturi la coscienza civile e la partecipazione alla vita democratica. Riportiamo in breve le varie iniziative programmate: Serate culturali. Le serate culturali saranno diverse e spazieranno dal vicino al lontano, dall’analisi e riflessione sul nostro territorio, con le sue problematiche di sviluppo eco-compatibile, allo studio dei Paesi da cui provengono i tanti immigrati che vivono nel nostro comune e che contribuiscono con il loro lavoro anche al nostro benessere. Il sessantesimo anniversario della nostra Costituzione sarà inoltre una occasione che ci richiamerà a rivedere e ripassare quella carta importantissima sulla quale sono scritti i principi e le regole che guidano la nostra vita democratica. Un tema al quale vogliamo dedicare più incontri, anche in collaborazione con altre Associazioni del Comune, sperando di coinvolgere anche i giovani. Non mancheranno, ovviamente, altre serate su temi legati al nostro vivere quotidiano ed in particolare alla salute ed alla alimentazione, anche in collaborazione con la Scuola Territoriale per la Salute e la nuova Associazione Naturalmente Lavariano. Corso di teatro. Iniziato nel 2007, il Corso continuerà nel 2008 per aiutare le persone ad esprimersi nel linguaggio corporeo e teatrale. E’ prevista una serata dimostrativa con un saggio sul lavoro svolto. Concorso fotografico. Sul tema “Lavariano piccolo Borgo rurale”, è stato lanciato un concorso fotografico, aperto a tutti gli appassionati di fotografia ed anche ai più giovani. ( vedi scheda all’interno). Scadenza, il 30 aprile. Concorso Paolino d’Aquileia. In collaborazione con le Scuole si riprenderà la proposta del concorso letterario in friulano nel contesto delle attività di valorizzazione della lingua già promosse dalla scuola stessa, fino ad arrivare ad una serata di premiazione a fine anno scolastico. 1 Viaggi di istruzione. Anche la riscoperta del nostro territorio e dell’ambiente del Medio Friuli fa parte dell’insieme delle nostre iniziative. Per questo si programmerà la tradizionale Cicloroe (visita guidata al territorio delle risorgive e del bacino del Cormor), con lo studio dell’ambiente agrario ed umano, oltre che storico della zona. Si aggiungeranno visite guidate alla scoperta delle Chiesette votive dei paesi vicini. Spazio alla musica. Soprattutto d’estate si prevede una serata musicale dedicata al Gospel ed altre in collaborazione con i gruppi musicali locali, la Banda di Lavariano ed il Coro Le Colone di Castions di Strada. Mostra fotografica di settembre. Durante il Perdon di Sant Antoni del mese di settembre, la nostra Associazione allestirà una Mostra fotografica, con esposizione di materiali storici sugli Sposi di un tempo. Invitiamo le famiglie a preparare fin d’ora qualche foto interessante da esporre. Festa della Torre. Ad ottobre la Festa della Torre sarà anche il luogo per intrattenere i bambini con giochi ed iniziative che mettano a confronto il tempo passato con il presente. Giornale Sedi Nô. Continuerà la pubblicazione del giornalino SEDI NÔ e la puntuale distribuzione in tutte le famiglie del paese, ,. Il giornalino, oltre ad essere organo di informazione sulle iniziative culturali dell’Associazione, si impegnerà a sviluppare dibattito sulla Costituzione e su temi di attualità, ricercando un maggiore coinvolgimento e partecipazione da parte dei giovani. Ringraziamo tutte le persone che ci scrivono e che arricchiscono con la loro voce questo giornalino. Collaborazione con le Associazioni. Infine sarà nostro impegno collaborare con la Associazione Naturalmente Lavariano per arricchire il mercato dell’agroalimentare con interventi culturali specifici. La Torre cercherà inoltre di volta in volta la collaborazione attiva ed il confronto diretto con il Comune e le altre Associazioni presenti sul nostro territorio, in particolare con la Pro Loco per un migliore coordinamento delle attività, sviluppando stimoli reciproci ed incentivazione delle iniziative. PROGETTO BIBLIOTECA…PRONTI, VIA! Vi informiamo che la biblioteca si sta risvegliando: un gruppo di volenterosi ha iniziato a pulire la stanza ed a selezionare i libri da tenere e da buttare. È stato installato nel computer un nuovo programma di catalogazione che verrà presto utilizzato per schedare i libri vecchi e nuovi. Le attività si allargheranno con iniziative volte a vivacizzare e a favorire l’accesso alla biblioteca anche da parte dei ragazzi Chiunque volesse donare qualche buon libro ben conservato, lo può portare in biblioteca. Il Direttivo della TORRE 8 MARZO: FESTA INTERNAZIONALE DELLA DONNA Che non sia solo una festa di folclore e di mimose, ma una occasione per tutti e per tutte di riflessione e di presa di coscienza della parità dei diritti, come della parità dei doveri. E se non lo è scontato in tante parti del mondo, non lo è nemmeno nella nostra società ricca e civile. FORZA DONNE! 2 INIZIATIVE Concorso Fotografico Lavariano: piccolo borgo rurale scadenza 30 aprile 2008 L’Associazione culturale LA TORRE di Lavariano, in collaborazione con il Comune e la Pro Loco di Mortegliano, indice il concorso fotografico “LAVARIANO piccolo borgo rurale”. Lo scopo del concorso è quello di far conoscere e valorizzare le bellezze storico – architettoniche e paesaggistiche, nonché la vita quotidiana di un piccolo borgo friulano. Vengono pertanto richieste immagini di Lavariano con le sue vie, le sue case, i suoi luoghi caratteristici, la sua gente e la sua campagna. In data sabato 10 maggio 08 verrà organizzata una pubblica cerimonia di premiazione durante la quale saranno premiati i primi tre classificati. Inoltre ci sarà un premio speciale per i concorrenti giovanissimi al di sotto dei 18 anni (non compiuti alla data del 30 aprile 08). PREMI: 1° Premio: 400 Euro, 2° Premio: 300 Euro, 3° Premio: 200 Euro. Premio speciale ragazzi: Macchina fotografica digitale. Le fotografie vincitrici e quelle ritenute meritevoli verranno scelte per la creazione di una cartolina postale “Saluti da Lavariano” all’interno del progetto comunale “LAVARIANO: borgo rurale”. SERATA CULTURALE: I FALSI MITI ALIMENTARI Venerdì 29 febbraio la serata organizzata dalla Torre in collaborazione con la Scuola Territoriale per la Salute dal titolo “I falsi miti alimentari” ha avuto una discreta partecipazione di persone molto attente e interessate. Le persone che vi hanno assistito si sono viste proiettare una serie di regole e buone abitudini alimentari che bisognerebbe tenere a tavola, ma che molti di noi ignoravano. Questo sottolinea la scarsa conoscenza di molte delle caratteristiche chimiche degli alimenti che mangiamo e soprattutto la fedeltà ad alcuni antichi detti e proverbi della tradizione che in realtà non hanno alcun fondamento scientifico. 3 Per farvi solo qualche esempio vi riporto alcune delle considerazioni fatte durante la serata: - dieta = regime alimentare che può essere a seconda dei casi ipocalorico (con meno calorie di quante ne servirebbero), normocalorico (con il giusto apporto di calorie per il proprio fisico) o ipercalorico (con una quantità di calorie superiore al necessario). - Gli spinaci non sono particolarmente ricchi di ferro, ma contengono la stessa quantità delle altre verdure a foglia verde. Per chi ha carenze di ferro è preferibile l’utilizzo delle uova, della carne rossa o del cioccolato fondente. - Il pesce (inteso pesce con lisca) non contiene colesterolo, mentre molluschi e crostacei sono vietati a chi ha il colesterolo alto. - Il nostro corpo elimina circa 2 l e ½ di acqua al giorno. Con gli alimenti assumiamo circa un litro di acqua, perciò per compensare dobbiamo bere almeno 1 l e ½ di acqua al giorno. - La migliore acqua è quella del rubinetto che viene controllata 2 volte al giorno ed è ricca di calcare (calcio) che danneggia la lavatrice, ma fa bene al corpo! Importane controllare sulle etichette delle acque minerali sia la data dell’ultimo controllo effettuato, sia la percentuale di minerali contenuti. - Le bevande zuccherate sono molto pericolose per i bambini per il rischio di carie, ma soprattutto per le calorie. Un dato impressionante è che in un anno il consumo regolare di bevande zuccherate può portare ad un aumento di peso di 4,5 kg! - Miele, zucchero raffinato e zucchero di canna hanno la stessa quantità di calorie, ma il miele dolcifica 10 volte di più, quindi ne serve di meno. - Grissini e simili non sono più leggeri del pane: infatti contengono il 100% di sostanza e 0% di acqua perché sono secchi, mentre il pane contiene 60% di sostanza e 40% di acqua; la polenta contiene il 40% di sostanza e il 60% di acqua. Inoltre quanto più morbido è il pane, tanti più grassi contiene. Il pane migliore è quello raffermo perché è sicuramente lievitato e non continua a lavorare nello stomaco. Questi sono solo alcuni dei dati che ci sono stati illustrati; alcuni sono conosciuti, altri no, l’importante per una giusta alimentazione resta comunque consumare alimenti sani, variare il più possibile i pasti e aggiungere un minimo di attività fisica. Resta valido il detto che un po’ di tutto senza esagerare condito con un po’ di buonumore ci mantiene sani e felici. Alessandra Nardini SERATA CULTURALE: CONOSCERE IL KENIA Il Kenia. Un paese strategico, al centro dell’Africa, a cavallo dell’Equatore. Lo vediamo alla televisione con i recenti disordini fra tribù, dopo le elezioni politiche. Volevamo conoscerlo invece più da vicino, incontrando due persone che ci sono state: Ermanno Zanello e Remigio Romano. Il Kenia è un paese di passaggio per le ricchezze strategiche che potranno garantire il futuro soprattutto a Stati Uniti e Cina. Qui infatti passano gli oleodotti con il petrolio dei ricchissimi giacimenti del Sudan (paese dove c’è la guerra del Darfur, paese più ricco di petrolio dell’Arabia Saudita). Il petrolio del Sudan viene infatti raffinato a Mombasa, la città più industrializzata del Kenia, a beneficio dei grandi interessi americani e cinesi. Questi interessi americani e cinesi si scontrano attraverso gli appoggi che le grandi potenze straniere danno alle diverse (sono circa 40) etnie del Kenia, soprattutto Kikuyu contro Luo, in lotta civile e politica tra di loro. Che ruolo può avere la Chiesa in questa parte dell’Africa? Che ruolo hanno le religioni (in Kenia vi sono ben 150 religioni riconosciute dal Governo) in queste tensioni? Anche sul piano religioso c’è una significativa presenza islamica… E la gente keniota è sola di fronte alle manovre che i paesi neocolonialisti, con le loro mire e le loro culture, si giocano sulla pelle dei poveri. Questi temi li abbiamo discussi in una serata culturale alla quale sono intervenuti Ermanno Zanello, di Talmassons, tornato da una forte esperienza di lavoro in Kenia, e Remigio Romano, regista di un 4 interessantissimo documentario girato proprio nella zona dove opera un missionario friulano della Diocesi di Pordenone. Quel documentario e la testimonianza diretta dei due protagonisti dell’incontro ci hanno mostrato dal vivo come si può intervenire e promuovere lo sviluppo, assicurando istruzione e solidarietà, senza sopraffare la cultura dell’altro e senza coprire con la carità quelli che sono i sacrosanti diritti di ogni cittadino africano del Kenia, uguale ad ogni cittadino del mondo. Certamente non è facile operare in queste situazioni dove mancano mezzi di sviluppo adeguati e dove tutto dipende dai modelli culturali e dalle economie dei paesi che ancora sfruttano, a proprio vantaggio, le materie prime e le tradizioni dell’Africa. In nome dei valori occidentali, non in nome del progresso e della libertà dei popoli. E’ stata una serata ricca di emozioni e di cultura. Per una serena e seria presa di coscienza dei problemi del mondo. Erminio Polo CULTURA LA COSTITUZIONE ITALIANA HA COMPIUTO 60 ANNI Sono sessanta anni che la nostra Costituzione regge le sorti dell’Italia e ne qualifica l’organizzazione sociale, garantisce principi di libertà e di democrazia, riafferma i valori fondamentali ed universali dell’umanità, definisce la struttura legislativa, esecutiva e giudiziaria. Essa è nata dalla lunga discussione ed elaborazione di una Commissione di 75 deputati, eletti dal popolo nella consultazione elettorale per formare l’Assemblea Costituente del 2 giugno 1946. Questa commissione doveva produrre un testo da discutere e da votare in Assemblea. Per facilitare i lavori si formarono tre sottocommissioni: la prima per i diritti civili e politici, la seconda per l’organizzazione degli organi statali, la terza per i rapporti economici e sociali. La discussione sul testo e sui vari articoli si sviluppò dal marzo al 22 dicembre 1947, quando fu approvata dalla Assemblea. Firmata dal Capo provvisorio dello Stato, Enrico De Nicola, entrò in vigore il 1° gennaio 1948. I partiti antifascisti vollero mettere nella Costituzione non tanto una polemica o una rivincita sul passato dell’Italia, quanto piuttosto una promessa di avvenire, un impegno di futuro più umano e solidale per tutti i cittadini dello Stato. Per questo nella nostra Costituzione sono entrate le conquiste dei poveri, le aspirazioni di tutti, nella ricerca della libertà, del progresso e del benessere, non riservato o chiuso alle classi dominanti e ricche, ma distribuito fra tutte le categorie dei cittadini, uguali e liberi. Con un dovere dello Stato: eliminare tutto ciò che limita la libertà e la crescita umana e dignitosa di ciascuno. Nella Costituzione perciò è entrata tutta la storia delle conquiste civili dell’Europa e del mondo: i principi delle Costituzioni liberali inglesi, i principi della Dichiarazione di Indipendenza e della Costituzione federale degli Stati Uniti, la Dichiarazione dei diritti della Rivoluzione francese e la Costituzione della Francia Repubblicana, la Costituzione spagnola di Cadice, lo Statuto Albertino del Piemonte, la Costituzione della Repubblica di Weimar, fino alla Costituzione nata dalla Rivoluzione Russa. Non è un collage di affermazioni e di principi, ma il frutto di una vissuta e sofferta esperienza storica. Preoccupata di precisare e di garantire i diritti alla libertà, negati dal fascismo per oltre vent’anni, ma anche fortemente legata ai valori della Resistenza, la nostra Costituzione promuove e sollecita la solidarietà di classe, la eguaglianza, il superamento delle miserie, attraverso la democrazia pienamente partecipata e liberamente votata da uomini e donne (che votano per la prima volta proprio nel 1946!). Oltre agli esponenti dei partiti antifascisti (Democrazia Cristiana, Partito Liberale, Partito d’Azione, Partito Socialista, Partito Comunista), anche gli esponenti del mondo cattolico hanno lasciato nella 5 Costituzione la loro impronta, soprattutto nella affermazione della priorità dell’uomo sullo stato e sulle leggi. E furono soprattutto i deputati della prima sottocommissione ad impegnarsi sulle materie e sui diritti che erano stati tradizionalmente cavalli di battaglia della cultura cattolica, sia intransigente sia liberale, quali la famiglia, il matrimonio, la scuola cattolica, la libertà delle persone, i rapporti fra Stato e Chiesa. Certamente, anche nei rapporti tra cattolici e comunisti, non prevalse mai l’intransigenza, ma ci fu la conciliazione degli estremi. Anzi tra quelle persone ci furono, oltre a rapporti di profonda stima, pur nella diversità delle posizioni e nell’asprezza del dibattito, cordiali e sinceri rapporti di collaborazione. Cito fra tutti i rapporti tra Giuseppe Dossetti (cattolico) e Palmiro Togliatti (comunista). Fu il loro intendersi, il loro pensare al bene dell’Italia e non del proprio partito, che li portò a conciliare il ruolo della Chiesa nello Stato (art. 7: il Concordato) insieme con l’affermazione della libertà di religione. La Costituzione Italiana, concordata con il contributo di forze diverse, conserva ancora oggi in tutto il mondo la freschezza di principi democratici altissimi, da tutti riconosciuti ed apprezzati, anche se rivela, nella parte della organizzazione degli organi statali, la necessità di superare lentezze e complessità per adeguare lo Stato moderno al passo con le esigenze e le necessità dei nostri tempi. Varrebbe la pena di fare una serie di incontri per chiarire insieme questi temi e scoprire quanto la nostra Costituzione debba essere letta e conosciuta per la sua giovinezza e per il futuro che nei suoi principi umani ci indica. Erminio Polo La Costituzione guarda al futuro delle nuove generazioni QUELLA SCATOLA CHE CI INTERROGA… Una questione più che mai attuale oggi è sicuramente l’argomento “televisione”. Ormai da più di 50 anni essa riveste un ruolo importante nella vita di tutti, un mezzo diventato quasi essenziale nel campo dell’informazione e della comunicazione: un bellissimo elettrodomestico che lentamente ha soppiantato il ruolo del focolare, aggregando attorno al tubo catodico milioni e milioni di persone. Un fenomeno di massa ,che ha permesso a tutti noi di fare un considerevole salto di qualità a livello culturale e sociale, ma anche religioso. 6 Ma una domanda sorge spontanea: perché ci poniamo davanti al teleschermo? Se ci mettessimo a pensare alla risposta, forse difficilmente la troveremmo; forse grazie ai programmi che ormai molto spesso affollano le reti, verrebbe voglia di rispondere: “non so, ma forse è il caso di fare altro!”. Un altro quesito è: perché, nonostante tutte le critiche lanciate ai palinsesti dei vari canali, l’audience fatica a scendere? Forse parliamo bene ma razzoliamo male? Premetto che non intendo in questo articolo giungere a conclusioni banalmente catastrofiche, ma giungere ad un’analisi su una situazione che, per quanto mi riguarda, ha varcato il limite: questo da parte della televisione, ma senza dimenticare colui che ne fa uso, il pubblico, che ha la capacità di diventare allo stesso tempo inquisitore e amante della stessa. Un’espressione oggi molto usata è “tv spazzatura”: essa ha un vantaggio non indifferente su chi la produce, perché rende molto in termini di ascolti e, a causa del primato di questi la qualità di frequente va a perire in favore dell’audience. Il discorso è controverso, eppure tutti criticano i reality show ma tutti, vuoi per piacere vuoi per curiosità, li guardano. E questo accade anche per tanti altri varietà o programmi di ipotetico intrattenimento, talk show e quant’altro. Tale martellamento mediatico non ci risparmia inoltre spot che si colorano di non-senso e atteggiamenti che invitano al consumismo e ad un’idea distorta di benessere e di bellezza. Tutto ciò entra ogni giorno nelle case della gente senza che nessuno se ne accorga e, fatto quanto più rilevante, che lo abbia scelto. Un tempo si diceva che la televisione fosse strumento utile, che educasse quel popolo di ascoltatori che ne diveniva fruitore. E oggi? Forse per le ragioni sopra illustrate, la televisione non ha più la sua originaria e preziosa pubblica utilità… mi dispiace ma non è così, anzi è proprio l’esatto contrario! Quella piccola scatola parlante continua, anche nel terzo millennio, ad educare i suoi spettatori e, quindi, ad occupare uno spazio nettamente significativo. Sì, perché anche quando trasmette un messaggio negativo, la televisione sortisce grandi effetti su quanti la guardano: prova è il fatto che, se si chiede a molti adolescenti (ma forse anche persone adulte) qual è il loro sogno nel cassetto, rispondono che sognano di diventare veline o calciatori. Si pensi anche ai modi di dire che costanti e prepotenti entrano nel linguaggio comune, frutto di un altro tipo di linguaggio che va al di là della semplice televisione e che cela dei significati indiretti, ma efficaci per colpire il pubblico, una dialettica sottile e nascosta che diventa mezzo di istruzione, un’istruzione diversa, al di fuori dei canoni tradizionali, ma più forte proprio di quest’ultimi. Dobbiamo comunque porre l’accento anche sulle buone trasmissioni, che instaurano una sana e specifica relazione tra chi la tv la fa e chi la riceve. Fortunatamente vanno ancora in onda programmi culturali, rotocalchi che affrontano temi importanti con una sufficiente dose di occhio critico, senza dimenticare anche i bei film o le fiction intelligenti. Quindi, come si suol dire, non è tutto “da buttare”: ma sicuramente ciò che constato è una trasformazione a cui sta soggiacendo il mezzo televisivo. Prova ne sono i messaggi di “valore sottratto” (contrario del valore aggiunto), la cultura dell’effimero, la provocazione dialettica, la disinformazione e l’esibizione vacua e vuota di miriadi di parole senza senso e valore. Forse non esiste neanche la necessità di parlare di televisione negativa o positiva, perché tutto è amalgamato, tutto è catalogato e reso mangiabile, cioè udibile da un popolo di telespettatori che più che essere un soggetto attivo è considerato un oggetto da sedurre, da plasmare, da “trattare”, da condizionare e forse anche da controllare. Ma visto che non mi piace, e non penso sia giusto, fare della vuota critica, dobbiamo anche dire che la televisione la fa il pubblico che guarda, cioè noi tutti, e che quindi la superficialità e l’imbarbarimento di alcuni programmi televisivi sono dovuti al clima sociale di cui noi stessi, coi nostri comportamenti e atteggiamenti, siamo in parte responsabili. Ma noi possiamo anche metterci d’impegno per andare oltre: continuiamo pure a guardare la tv, guardiamola e riguardiamola ancora. Ma c’è un ingrediente che dobbiamo aggiungere nel nostro rapporto con essa: l’intelligenza, il che significa gestire autonomamente e con padronanza ciò che ci passa davanti agli occhi. Invece sembra che accada il contrario, cioè che siano le immagini a catturarci e a renderci schiavi. Questo fatto lo verifichiamo in due tipi di atteggiamenti che assumono le persone: il primo, nel quale c’è chi dice di non voler guardare la tv perché “fa tutto schifo”; il secondo, contrario al primo, nel quale c’è chi regola la sua vita in base al film o alla 7 trasmissione che danno in quel canale piuttosto che in un altro. Sono entrambi atteggiamenti che, a mio avviso, non danno prova di intelligenza: il primo perché dimostra chiusura totale, il non voler vedere assoluto, che tende quindi all’ignoranza, il secondo perché dimostra quella schiavitù di cui si parlava sopra. Concludendo voglio quindi inviare questo messaggio: riprendiamo in mano il telecomando e la testa! Adriano Paviotti LO SCAFFALE DEI LIBRI: TITOLO: La figlia perfetta AUTORE: Ann Tyler CASA EDITRICE: Guanda TITOLO: Il cacciatore di aquiloni AUTORE: Khaled Hosseini CASA EDITRICE: Piemme PAGINE: 251 TRAMA: narra le vicende di due famiglie diametralmente opposte, una americana DOC, l’altra iraniana emigrata in America, ma le cui vite si intrecciano dopo l’arrivo delle rispettive figlie coreane adottate. Tra contraddizioni, gelosie, ma anche grande affetto reciproco le due famiglie si frequenteranno spesso e organizzeranno pranzi e feste per i più bizzarri degli eventi. BELLO PERCHE’: racconta dettagliatamente usi, costumi e tradizioni americane e iraniane dei giorni nostri mantenendo molta leggerezza e ironia. PAGINE: 390 TRAMA: trent’anni di storia afgana rivivono nei ricordi e fantasmi di Amir, la cui infanzia è cambiata nel giorno in cui ha commesso un terribile errore nei confronti dell’amico Hassan. Fuggito a San Francisco insieme al padre, Amir cerca di ricostruirsi una vita, ma quando crede di avercela fatta il passato torna alla porta e lo travolge riportandolo nella sua Kabul, ora così diversa ed estranea. BELLO PERCHE’: Capolavoro imperdibile! A breve uscirà anche il film. ASSOCIAZIONI LE FRECCETTE INFORMANO Anche stavolta le freccette lavarianesi hanno centrato il bersaglio. Lo scorso mese di gennaio nelle giornate di sabato 19 e domenica 20 all’interno del modernissimo palazzotto dello sport di Cividale del Friuli si sono svolte le Finali Nazionali a Squadre di questa disciplina annoverate al circuito nazionale OPENDART-FICS. Due erano le compagini dell’A.S.D. Frecce Vaganti che hanno degnamente rappresentato Lavariano alla magica kermesse, una capitanata da Fulvio Gon e iscritta alla Finale nella categoria A, mentre il team capitanato da Daniel Geron partecipava nella categoria Master. Dopo un estenuante sabato sera conclusosi a tarda notte ( o meglio mattina presto ) entrambe le squadre si erano qualificate alla giornata successiva pronte a dare il meglio di sé per conquistare il gradino più alto in classifica generale. A pomeriggio inoltrato la squadra di Serie A ha dovuto alzare bandiera bianca ottenendo comunque un onorevole 8° posto, mentre la squadra di Serie Master ha continuato a mietere vittime sino ad ottenere un meritatissimo 2° posto laureandosi Vice-Campione d’Italia. 8 Un plauso va ad Alessandro Boz per aver ottenuto la 1° posizione nelle Finali Individuali Regionali ed il 2° piazzamento al girone di qualificazione nazionale. Un grazie dunque a tutti voi per aver rappresentato ancora una volta Lavariano in una massima competizione nazionale, ed un grandissimo in bocca al lupo per la prossima stagione agonistica. Fulvio Gon LA TERRIBILE S’E’ DESTA Durante l’annuale ritrovo di fine esercizio dell’Associazione Sportiva di pescatori “L.T.P.L La Terribile Pescatori Lavarianesi“ tenutosi quest’anno presso il Ristorante “Da Gianna” di Felettis, l’Assemblea dei Soci ha eletto il nuovo direttivo che durerà in carica per il prossimo biennio. Presidente è risultato eletto Edi Gon, il Vice-Presidente è Ranieri Del Degan, mentre alla carica di Segretario è stato riconfermato Simone Pittis. Nell’attuale Direttivo rientrano anche Fulvio Gon, Lucio Del Degan, Valent Mary-Carmen, Roberto Del Degan, Renato Gronau e Graziano Del Fabbro, tutti con la carica di Consigliere. Dopo le premiazioni dei vari concorrenti senior e pierini migliori classificatisi nelle varie competizioni regionali e sociali, il Presidente uscente, Roberto Del Degan, ha esposto a grandi linee il programma prossimo venturo, evidenziando soprattutto l’importanza che l’Associazione ha nell’organizzare una tappa del Campionato Regionale di Pesca in Fiume, che si terrà domenica 18 maggio 2008, presso il campo gara di Lauzacco, speranzosi che stavolta non ci siano inondazioni e diluvi di bibliche proporzioni come lo scorso anno. Augurando a tutti i soci una buona stagione, l’Associazione comunica che è tuttora aperto il tesseramento per l’anno in corso presso la sede Bar “Da Paolo” o presso gli incaricati preposti. Fulvio Gon LA BANDA DI LAVARIANO OSPITE DELLE CLARISSE Un’esperienza particolare è quella che abbiamo vissuto domenica 6 gennaio a Attimis e più precisamente a Località Faris, nel convento di clausura delle sorelle “Clarisse sacramentine”. Questa comunità di suore ci ha gioiosamente aperto la cappella del convento per partecipare assieme alla SS. Messa delle ore 11, celebrata per l’occasione da Monsignor Rinaldo Fabris. Guidata dal maestro Lucca Volveno, ideatore e programmatore della giornata, la nostra Filarmonica Giuseppe Verdi di Lavariano, assieme al coro di Ronchis di Latisana e quello parrocchiale di Lavariano, ha solennizzato la celebrazione con l’esecuzione della Messa di Lourdes di J. P. Lecot e di alcuni brani natalizi. Anche il servizio liturgico, ovvero le letture e la raccolta delle offerte, è stato svolto da noi. Molto toccante è stato il momento dell’offertorio: le suore, in clausura oltre la grata, hanno intonato il “Magnificat” a due voci, con un timbro dolcissimo e soave che lasciava trasparire la loro profonda serenità interiore. Tre comunità che si sono incontrate per condividere un momento di Fede e di preghiera. Finita la parte spirituale, l’incontro è continuato per i due cori e la Filarmonica con il canto di alcune villotte friulane accompagnato dalla Banda sulla piazzetta del convento. Infine, un allegro corteo, a suon di musica si è portato presso un agriturismo dove è seguito un lauto pasto in compagnia. Una giornata particolare, vissuta con curiosità, che ci ha arricchito personalmente. Ancora una volta la musica si è rivelata un mezzo di unione, amicizia e comunione. Un forte “Grazie” per la felice riuscita della giornata al nostro maestro Lucca Volveno, alle Suore Clarisse e a tutti i componenti dei due cori e della Filarmonica. La Filarmonica Giuseppe Verdi 9 DALL’ ASSOCIAZIONE ANPI Cari concittadini, è un dovere morale conoscere la storia del nostro popolo, in particolare quella della Resistenza, i cui valori morali e civili sono spesso sconosciuti ed alle volte vilipesi da chi ha in odio l'unità nazionale, la democrazia e la libertà. Con questa mia lettera mi sento in dovere, quale presidente della Sezione ANPI intercomunale di Mortegliano - Pozzuolo - Talmassons, di ricordare e onorare il contributo dato dalle nostre Comunità alla guerra di Liberazione contro l'invasore nazista ed i suoi collaboratori. Non è certo una cosa da poco che allora, 64 anni or sono, 275 giovani e anziani antifascisti di questi 3 comuni accorsero volenterosi nelle fila della Resistenza friulana. Il contributo di sacrifici e di sangue è stato rilevante. Dai documenti dell'Archivio Storico risultano i nomi di 51 nostri concittadini Caduti nell'immane conflitto scatenato dal nazifascismo. Sono partigiani, patrioti, deportati nei lager nazisti e soldati così suddivisi: 14 di Mortegliano, 18 di Pozzuolo e 19 di Talmassons. Sono ricordi che devono rimanere nella nostra mente perché non si dimentichi l'amaro prezzo pagato per conquistare la libertà, la democrazia e l'indipendenza nazionale. Oggi ricompaiono le maledette svastiche sui muri dei paesi, sui cippi che ricordano i partigiani Caduti, tra l'indifferenza generale. Sono gli atroci simboli della morte che sono costati 50 milioni di vittime all'Europa. Non dimenticate! Pietro Bolzicco ESCURSIONI LOLOTUR ANNO 2008 13 aprile: Verzegnis/Jamiano/Zatolmin 04 maggio: Vittorio Veneto Revine/Piancavallo – Baracca di Sauc sent. 991, rif. Arneri Piancavallo (012) 25 maggio: Santuario Monte Lussari Valbruna, agriturismo Otzinger collegamento strada Monte Santo, ritorno sent. 613 strada del pellegrino (019) 15 giugno: Riofreddo sent. 618 Sella delle Cave, Cave del Predil, Riofreddo (019) 13 luglio: Gita alpini 27/28 luglio: Cinque Torri – rif. Palmieri 14 settembre: San Francisco, Pozzo, sent. 826 ric. Casera Teglara, sent. 803, malga Pezzei. (028) / Coccau sent. 510 M. Goriane sent. 403, rif. Forestale Sella Canton, Coccau. (019). Buone passeggiate! 10 LETTERE Ricordiamo a tutti i lettori che il giornale è uno spazio libero per chiunque voglia “dire la propria”; chiunque desideri può inviarci un proprio scritto, seguendo alcune piccole regole; il giornale pubblica tutte le lettere e gli articoli inviati purché: - non contenenti elementi offensivi o diffamatori - non anonimi - non troppo lunghi e scritti possibilmente a macchina Resta inteso che l’opinione degli scriventi non coinvolge quella dell’Associazione LA TORRE o della Redazione, né tanto meno la loro responsabilità riguardo a quanto viene pubblicato. ANCORA SULL’ELETTRODOTTO Gli articoli pubblicati su questo giornale in merito al nuovo mega elettrodotto ad altissima potenza hanno fornito utili elementi di valutazione. La corretta informazione sarebbe l'unico strumento per vincere la diffidenza nei confronti delle grandi opere che a detta di tutti in Italia non si riescono mai a realizzare, la trasparenza è garanzia di qualità per le scelte progettuali. Nel caso specifico ancora una volta ci sono forti dubbi sul metodo, che potrebbero tradursi nella certezza di veder realizzata un’opera con criteri dannosi per la nostra economia. In Consiglio Comunale ho contribuito a scrivere la delibera votata all'unanimità che impone alla Giunta Comunale di agire per ottenere quantomeno l'interramento della nuova linea elettrica. Nel frattempo, però, la Giunta Regionale ha dato il via libera all'elettrodotto e l'Assessore Regionale non ci ha nemmeno spiegato i motivi per cassare la nostra proposta. Si sarebbero potuti evitare o limitare i danni paesaggistici ed economici che questo tipo di servitù comporta sul territorio. Danni enormi, ad esempio una sola azienda di Pozzuolo del Friuli lamenterebbe danni per 4 milioni di euro. Mi preme perciò segnalare che modificare è possibile; la società Terna ha deliberato, ad esempio, l’interramento per opere previste in Sardegna, in regioni del centro-sud e in provincia di Venezia. È inutile polemizzare sui ritardi d'azione delle amministrazioni locali, fra cui Mortegliano. Come gruppo di minoranza appena venuti a conoscenza abbiamo avvisato la popolazione tramite la pubblicazione della Pro Loco nel marzo 2007, ma fino alla stretta finale di luglio 2007 le Giunte comunali del Medio Friuli, che peraltro erano informate almeno da dicembre 2006, hanno sottaciuto l'argomento. A fronte dell'assente informazione scientifica e tecnica istituzionale intendo ringraziare pubblicamente, per l'opera di divulgazione svolta, il Comitato per la Vita nel Friuli Rurale. Di livello inusuale, il convegno da loro organizzato a Pozzuolo del Friuli il 9 novembre 2007, al quale hanno partecipato scienziati di chiara fama esperti in materia. L'ho rivisto anche registrato sul DVD trasmesso dal comitato a tutte le amministrazioni comunali del medio Friuli, e quindi a disposizione anche di chi ne voglia una copia. E tutto questo, va sottolineato, è stato fatto senza alcun contributo pubblico. C'è da chiedersi cosa avrebbero potuto fare le amministrazioni locali se un comitato con pochi mezzi è riuscito a fare tanto. Per concludere credo che le scelte costruttive di opere con una valenza di lungo termine vadano fatte con un ottica di modernità che risponda alle soluzioni tecnologiche più avanzate, che tengano in debita considerazione il territorio e che pongano come punto centrale la tutela della salute delle persone. In fase di programmazione la possibilità di valutare diverse soluzioni avrebbe permesso di formulare un giudizio approfondito, anche attraverso un processo di concertazione decisionale tra le parti interessate. Anche se l'Assessore Regionale ha siglato l'accordo con la società privata di distribuzione dell'energia elettrica, mi auguro che la Giunta Comunale voglia veramente intervenire con gli 11 strumenti di cui dispone in conformità all'indirizzo espresso dal Consiglio Comunale, al fine di tutelare gli interessi economici della comunità e salvaguardare la salute pubblica. Daniele Zuppello Gruppo consigliare “Migliorare e Innovare” IL SINDACO: DIFENDEREMO IL NOSTRO AMBIENTE Sulla questione del tracciato elettrodotto 380 KW Redipuglia – Udine Ovest proposto dalla Società TERNA S.p.A. e sostanzialmente avallato dalla scelta della Giunta Regionale Friuli- Venezia Giulia, la posizione dell’amministrazione del Comune di Mortegliano è molto chiara ed è quella emersa in Consiglio Comunale dove abbiamo espresso contrarietà al tracciato proposto in linea aerea con tralicci alti 55/60 ml. che provenienti dall’abitato di Chiasottis, arriveranno all’abitato di Lavariano, nell’area del riordino agricolo tra Chiasottis e Lavariano e affiancando la pista di volo, attraversando la strada provinciale, si dirigono verso i confini con il Comune di Pozzuolo tra la zona artigianale industriale e il centro commerciale “San Marco”. La nostra contrarietà deriva da una non convincente spiegazione data da TERNA e soprattutto dall’Assessorato Regionale sulla necessità di realizzazione dell’elettrodotto, se teniamo presente che esiste analoga progettualità di realizzare un elettrodotto che dall’Austria arriva in provincia di Udine orientato su Rivoli Osoppo; quello che contestiamo all’Assessore Sonego è di non aver dato una lettura ed una spiegazione convincente e chiara dal punto di vista dell’effettivo fabbisogno energetico richiesto dalla nostra Regione e il rammarico è ancora più accentuato in quanto questa amministrazione è sempre stata sensibile a capire e sostenere progettualità più ampie a valenza sovracomunale, ma non è disponibile a intraprendere scelte così importanti, con atti di fede “quali indispensabili e necessarie interconnessioni energetiche della nostra Regione con Austria e Slovenia e “il Triveneto”. Su questi importanti argomenti è indispensabile ragionare sull’insieme completo e conoscere il complessivo piano energetico e la progettualità Regionale, conoscere il fabbisogno completo e non ragionare “a fette di salame”. La nostra contrarietà è inoltre rappresentata dal fatto che in questi ultimi cinque anni parecchie cose sono modificate sul territorio comunale e in particolare hanno interessato l’abitato di Lavariano. Il riconoscimento a Lavariano di Borgo Rurale ha determinato l’avvio di iniziative pubblicoprivate che si avvieranno nei prossimi mesi e che proiettano i nostri territori ad attività turistiche. Nel contempo si è recuperato un tratto di pista con l’avvio dell’attività dell’ Aziende Produttiva di aerei ultraleggeri qual è “Fly Synthesis”. Sull’altro tratto ci sono concrete progettualità di realizzo di un autodromo di riferimento per l’intera Regione, con corso di guida sicuri per i neo patentati, forze dell’ordine, pubblici servizi collegati al pronto soccorso e nel contempo consentire le attività motoristiche del mondo dell’auto, camion e moto di serie, non quindi un autodromo per la Formula Uno. Accade tutto questo in un contesto di mondo agricolo in positivo fermento con la ricerca di accorpamenti fondiari volontari per creare appezzamenti di terreni omogenei per una più efficace trasformazione del sistema irriguo da scorrimento a impianto pioggia, opere già finanziate dal Consorzio Ledra Tagliamento. Un mondo agricolo attivo nelle culture di orto-frutta specializzate e che sono interessate dal tracciato del futuro elettrodotto che andrebbe a ipotecare ipotesi e progetti di sviluppo di nuovi centri aziendali. Tenendo presente tutto ciò abbiamo detto no alla proposta di tracciato dell’elettrodotto e a fine febbraio 2008 abbiamo sottoscritto unitamente ai Comuni di Pozzuolo del Friuli, Pavia di Udine e San Vito al Torre un documento inviato alla Regione Friuli Venezia Giulia dove si chiede di avviare la procedura di Agenda 21 prevista dalla nuova legge urbanistica Regionale. Questa procedura impone che nel momento in cui Terna presenterà il progetto di costruzione dell’elettrodotto c’è l’obbligo di attivare un tavolo di confronto e di partecipazione che per quanto 12 concerne il nostro territorio, oltre il Comune di Mortegliano, prevede il coinvolgimento delle Associazioni economiche, ambientalistiche e tutti coloro che sono interessati dall’iniziativa. Per la realizzazione di queste infrastrutture che impattano in termini negativi, permanenti e molto incisivi il territorio, ci dovrebbero essere più proposte di percorso dell’elettrodotto al fine di valutare in termini oggettivi la questione e approvare il progetto che risulterà essere il migliore. Nel nostro caso specifico l’ipotesi presentata è una sola e noi abbiamo proposto l’interesse a valutare una seconda ipotesi con linea interrata, ma a tutt’oggi, alla nostra richiesta non è pervenuta alcuna risposta scritta se non una comunicazione verbale ufficiosa attraverso i funzionari di Terna che evidenziano che la nostra richiesta non è gradita in quanto troppo costosa. In Europa e precisamente in Germania e Danimarca si stanno realizzando elettrodotti interrati con percorrenze ancora più significative rispetto alla progettualità presentata sul nostro territorio e non si capisce perché si debba sacrificare una fetta di territorio in termini così devastanti e permanenti, quando Terna Spa ha ottenuto nel 2006 un utile netto di esercizio di 356 milioni di Euro e nel 2007 è prevedibile il superamento del risultato di 400 milioni di Euro di utile netto. Esiste poi un ulteriore ragionamento presente nella legge Urbanistica della Regione Friuli Venezia Giulia che è quello della cosiddetta VAS (valutazione ambientale strategica) del territorio. Se il nostro Comune presenta una predisposizione per la promozione turistico eno-gastronomica, ricreativa e sportiva nel contesto di un borgo rurale con produzioni orticole, frutticoltura a denominazione di origine protetta e produzioni casearie di prim’ordine è una contraddizione penalizzarlo con l’attraverso di un elettrodotto in linea aerea. Ci dedicheremo nel prosieguo per difendere il nostro ambiente, la salute dei cittadini, dei lavoratori impiegati nelle varie aziende, le varie realtà economiche avviate e in corso di attivazione augurandoci di trovare una soluzione ragionevole con Terna SpA e la nostra Regione. Siamo consapevoli di essere in un’ Europa che per quanto riguarda queste problematiche non è un’Europa che ha due sensibilità; la Corte di Giustizia Europea ha già dimostrato in precedenza il suo autorevole ruolo. Eddi Gomboso – Sindaco di Mortegliano la linea elettrica esistente 13 STORIE QUATTRO B&B A LAVARIANO Entro il mese di maggio, a diversa scadenza l’uno dall’altro, si apriranno a Lavariano ben 4 nuovi B&B (Bed and Breakfast: letto e colazione): quello di Garbin in via Pozzuolo, i due di Alfier in via Mortegliano, quello del Battiferro. A Lavariano c’è anche un Agriturismo (Al Buttasella) e ci sono due frequentate Frasche. Se ci aggiungiamo il distendersi delle case, su fronte continuo, lungo le vie del paese, con i loro vecchi portoni ad arco ed i loro cortili, se ci aggiungiamo le tradizioni locali di accoglienza e di vivacità, con le molte iniziative organizzate dalla diverse Associazioni, la realtà di Borgo Rurale per Lavariano è non solo vera, ma è garantita. In questo progetto di Borgo Rurale, avviato dall’assessore Lavarianese Filippo Sbuelz, trovano posto adatto questi nuovi B&B, a fianco del mensile Mercato Agroalimentare che si tiene sulla piazza della frazione, ma anche le prospettive di sviluppo e di novità del Borgo previste sia dall’Amministrazione comunale che dalle diverse Associazioni locali. Si parla infatti di allestire, presso la dismessa Pista di Volo, già affittata alla Fly Sinthesis costruttrice di aerei ultraleggeri, un autodromo di guida sicura, a richiamare nel nostro Comune altre persone ed altre esperienze. Contemporaneo impegno a questa apertura c’è la realizzazione di un progetto di animazione del Borgo Rurale. Si prevede infatti di apporre adeguate tabelle per segnalare un percorso storico ed architettonico lungo le strade del paese, per raccontare i portoni, le case signorili, le chiese, la Torre e permettere ai visitatori di ripassare e di rivivere da vicino una storia di civiltà contadina, attraverso le tre realtà paesane di Mortegliano, Lavariano e Chiasiellis, fermandosi sotto i portoni delle case, gustando i piatti dell’enogastronomia friulana, la Blave di Mortean, i formaggi delle due latterie, salire il Campanile più alto d’Italia, sostare al Pozzo di Chiasiellis, frequentare il Golf, visitare i mulini sulle due Rogge, la Pista di Volo, noleggiare i cavalli nella ex Polveriera, assistere ai concerti del Il Cantiere sulla Crosere… E chi più ne ha, più ne metta. Con uno sguardo fiducioso al domani. Erminio Polo FRANCESCO FARI Francesco Fari ci ha lasciati dopo avere compiuto i suoi 100 anni. Nato il 26 novembre 1907, era l’unico abitante di Lavariano che abbia raggiunto tale traguardo di età. Francesco Fari, della famiglia “chei di Brôs”, ha sempre lavorato nella Azienda Agricola della figlia Dolores, accanto al genero Bruno Beltrame ed ai nipoti Vittorino e Stefano. La sua vita ha percorso il 1900 passando attraverso la guerra di Etiopia e la seconda guerra mondiale, ed è diventata testimone di tutte le iniziative che si sono sviluppate a Lavariano per il progresso della agricoltura e della locale Latteria. Per questa circostanza la Associazione Culturale La Torre ed il gruppo della locale Filarmonica, assieme a molti paesani, si sono ritrovati nel cortile della casa in via Mortegliano per un brindisi beneaugurante al compimento dei cento anni. Erminio Polo 14 FONSO STRADIN Dai racconti di mio padre. Fonso Stradin aveva il compito di curare con la ghiaia le strade della provincia di Udine, coprendo le buche sul selciato. Allora le strade erano bianche e non erano asfaltate. A Fonso venne assegnato un pezzo di strada che da Risano andava verso Lavariano. Detta strada costeggiava le famose piste dell'aeroporto di aviazione che furono costruite ancora al tempo degli austrungarici. Fra la pista e la strada c'era un grande "suei” che in friulano significa la presenza di uno stagno naturale che si formava con le piogge. Qui avevano costruito un ponticello, sotto il quale Fonso era solito andare a defecare. Un bel giorno, mentre Fonso lavorava imbonendo con la pala e buttando della ghiaia su alcune buche, vide atterrare, non molto distante, sulla famosa pista, un aereo leggero tipo "Cicogna", dal quale scesero due personaggi che avevano le pale in mano. Questi si recarono precipitosamente sotto il piccolo ponticello. Fonso si meravigliò e si domandò cosa andassero a fare là sotto. Poco dopo i due individui uscirono portando una cassa di metallo che, furtivamente e velocemente, caricarono sul velivolo che li attendeva con il motore acceso. Fonso si chiese più volte cosa ci fosse stato di tanto misterioso in quella cassa. La voce si sparse per i paesi con tante supposizioni. Alcuni sospettarono del famoso tesoro militare del 1917, ma nessuno seppe esattamente dare un valida risposta. Era il 1950 quando avvenne il fatto, in un giorno caldo d'estate. La morale è che Fonso, senza accorgersi, molto probabilmente e molte volte, aveva defecato su un tesoro nascosto sotto il ponte. Fonso non c'è più per testimoniare l'accaduto e, per dovere di cronaca, le famose piste di Risano possedevano, oltre che una storia, anche un guardiano, con la sua abitazione. Si racconta che le piste vennero riattate del regio esercito italico nel 1915-1918 e poi furono rioccupate nel dal 3° Reich, e infine dagli Angloamericani. Sempre su di esse atterrò anche un Mig sovietico, con pilota ungherese, fuggito clandestinamente dalla cortina di ferro, il quale chiese asilo politico. Per finire il sottoscritto ricorda che andava su quella pista, quando era a fare il servizio militare al 4° Genova Cavalleria, a fare scuola guida con i camions e con i carri armati. Lì si fecero anche delle parate militari nel 1966. Come tutti andavo anch'io, con i miei figli, a vedere. So che si andava anche a fare scuola guida. Ora le piste sono state divelte ed al loro posto sono sorti dei frutteti e dei vigneti. Meglio così! Sergio Pacco (autore di un bel libro di ricordi, dal titolo: Martino, ti racconto) UNA NUOVA ASSOCIAZIONE : NATURALMENTE LAVARIANO Si è recentemente costituita in Lavariano una nuova Associazione Culturale e di promozione del territorio chiamata NATURALMENTE LAVARIANO. Tale Associazione nasce dalla necessità di coinvolgere un maggior numero di persone nella gestione delle diverse iniziative che la frazione inventa e realizza nel corso dell’anno. In particolare l’intendimento è di dare al Mercato Agroalimentare, che si tiene ogni secondo sabato del mese sulla piazza, una dimensione di continuità e di migliore fattibilità in quanto nella Associazione sono presenti le Aziende del territorio. Il Mercato Agroalimentare, nato da un Progetto Interreg, sostenuto dalla Comunità Europea ed avviato dall’Assessore lavarianese Filippo Sbuelz, è una preziosa occasione per avvicinare il consumatore al produttore, nella garanzia di prodotti freschi e genuini, ad un prezzo esente da intermediazioni commerciali. L’esperienza maturata dal dicembre 2006 al dicembre 2007 è stata oltremodo positiva, anche se faticosa per la sua organizzazione. Invitare e selezionare le Aziende, 15 preparare i gazebo ed allestire le bancarelle sulla piazza, fornire elettricità ed acqua, con tutte le attrezzature necessarie e confacenti, è un impegno mensile che richiede volontariato ed amore al proprio paese. Tale esperienza è stata sostenuta dall’Associazione Culturale La Torre. Adesso è nata la nuova Associazione. Ed i risultati, in questi primi mercati del 2008, sono ancora una volta positivi. Buon lavoro dunque al Mercato Agroalimentare di Lavariano, occasione di farmer-market, incontro diretto di piccolo agricoltore e consumatore. (E.P.) ________________________________________________________________________________ SABATO 8 MARZO 2008 IN PIAZZA C’E’ IL MERCATO AGROALIMENTARE UNA MIMOSA PER TUTTE LE DONNE ______________________________________________________ SEDI NÔ, edito dalla associazione culturale LA TORRE di Lavariano, stampato in proprio, distribuito in tutte le famiglie. Redazione: il Direttivo. 16