SEDI NÔ - Lavariano, Borgo Rurale del Medio Friuli

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SEDI NÔ - Lavariano, Borgo Rurale del Medio Friuli
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BUONA
PASQUA
SEDI NÔ
Gjornâl di Lavarian
N°31
MARZO
2008
Edizion La Torre
IL DIRETTIVO INFORMA
LE ATTIVITÀ PROGRAMMATE PER IL 2008
L’Assemblea annuale dei soci del 18 gennaio scorso ha approvato il nuovo piano di attività
culturali della associazione La Torre, improntato alla continuità ed all’innovazione. Lo scopo
principale del programma è quello di promuovere una cultura che maturi la coscienza civile e la
partecipazione alla vita democratica. Riportiamo in breve le varie iniziative programmate:
Serate culturali. Le serate culturali saranno diverse e spazieranno dal vicino al lontano, dall’analisi
e riflessione sul nostro territorio, con le sue problematiche di sviluppo eco-compatibile, allo studio
dei Paesi da cui provengono i tanti immigrati che vivono nel nostro comune e che contribuiscono
con il loro lavoro anche al nostro benessere. Il sessantesimo anniversario della nostra Costituzione
sarà inoltre una occasione che ci richiamerà a rivedere e ripassare quella carta importantissima sulla
quale sono scritti i principi e le regole che guidano la nostra vita democratica. Un tema al quale
vogliamo dedicare più incontri, anche in collaborazione con altre Associazioni del Comune,
sperando di coinvolgere anche i giovani.
Non mancheranno, ovviamente, altre serate su temi legati al nostro vivere quotidiano ed in
particolare alla salute ed alla alimentazione, anche in collaborazione con la Scuola Territoriale per
la Salute e la nuova Associazione
Naturalmente Lavariano.
Corso di teatro. Iniziato nel
2007, il Corso continuerà nel
2008 per aiutare le persone ad
esprimersi
nel
linguaggio
corporeo e teatrale. E’ prevista
una serata dimostrativa con un
saggio sul lavoro svolto.
Concorso fotografico. Sul tema
“Lavariano
piccolo
Borgo
rurale”, è stato lanciato un
concorso fotografico, aperto a
tutti gli appassionati di fotografia
ed anche ai più giovani. ( vedi
scheda all’interno). Scadenza, il
30 aprile.
Concorso Paolino d’Aquileia. In collaborazione con le Scuole si riprenderà la proposta del
concorso letterario in friulano nel contesto delle attività di valorizzazione della lingua già promosse
dalla scuola stessa, fino ad arrivare ad una serata di premiazione a fine anno scolastico.
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Viaggi di istruzione. Anche la riscoperta del nostro territorio e dell’ambiente del Medio Friuli fa
parte dell’insieme delle nostre iniziative. Per questo si programmerà la tradizionale Cicloroe (visita
guidata al territorio delle risorgive e del bacino del Cormor), con lo studio dell’ambiente agrario ed
umano, oltre che storico della zona. Si aggiungeranno visite guidate alla scoperta delle Chiesette
votive dei paesi vicini.
Spazio alla musica. Soprattutto d’estate si prevede una serata musicale dedicata al Gospel ed altre
in collaborazione con i gruppi musicali locali, la Banda di Lavariano ed il Coro Le Colone di
Castions di Strada.
Mostra fotografica di settembre. Durante il Perdon di Sant Antoni del mese di settembre, la nostra
Associazione allestirà una Mostra fotografica, con esposizione di materiali storici sugli Sposi di un
tempo. Invitiamo le famiglie a preparare fin d’ora qualche foto interessante da esporre.
Festa della Torre. Ad ottobre la Festa della Torre sarà anche il luogo per intrattenere i bambini con
giochi ed iniziative che mettano a confronto il tempo passato con il presente.
Giornale Sedi Nô. Continuerà la pubblicazione del giornalino SEDI NÔ e la puntuale
distribuzione in tutte le famiglie del paese, ,. Il giornalino, oltre ad essere organo di informazione
sulle iniziative culturali dell’Associazione, si impegnerà a sviluppare dibattito sulla Costituzione e
su temi di attualità, ricercando un maggiore coinvolgimento e partecipazione da parte dei giovani.
Ringraziamo tutte le persone che ci scrivono e che arricchiscono con la loro voce questo giornalino.
Collaborazione con le Associazioni. Infine sarà nostro impegno collaborare con la Associazione
Naturalmente Lavariano per arricchire il mercato dell’agroalimentare con interventi culturali
specifici.
La Torre cercherà inoltre di volta in volta la collaborazione attiva ed il confronto diretto con il
Comune e le altre Associazioni presenti sul nostro territorio, in particolare con la Pro Loco per un
migliore coordinamento delle attività, sviluppando stimoli reciproci ed incentivazione delle
iniziative.
PROGETTO BIBLIOTECA…PRONTI, VIA!
Vi informiamo che la biblioteca si sta risvegliando: un gruppo di volenterosi ha iniziato a pulire la
stanza ed a selezionare i libri da tenere e da buttare.
È stato installato nel computer un nuovo programma di catalogazione che verrà presto utilizzato per
schedare i libri vecchi e nuovi. Le attività si allargheranno con iniziative volte a vivacizzare e a
favorire l’accesso alla biblioteca anche da parte dei ragazzi
Chiunque volesse donare qualche buon libro ben conservato, lo può portare in biblioteca.
Il Direttivo della TORRE
8 MARZO: FESTA INTERNAZIONALE DELLA DONNA
Che non sia solo una festa di folclore e di mimose, ma una occasione per tutti e per
tutte di riflessione e di presa di coscienza della parità dei diritti, come della parità
dei doveri. E se non lo è scontato in tante parti del mondo, non lo è nemmeno nella
nostra società ricca e civile.
FORZA DONNE!
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INIZIATIVE
Concorso Fotografico
Lavariano: piccolo borgo rurale
scadenza 30 aprile 2008
L’Associazione culturale LA TORRE di Lavariano, in
collaborazione con il Comune e la Pro Loco di Mortegliano,
indice il concorso fotografico “LAVARIANO piccolo borgo
rurale”.
Lo scopo del concorso è quello di far conoscere e valorizzare
le bellezze storico – architettoniche e paesaggistiche, nonché
la vita quotidiana di un piccolo borgo friulano. Vengono
pertanto richieste immagini di Lavariano con le sue vie, le sue
case, i suoi luoghi caratteristici, la sua gente e la sua
campagna.
In data sabato 10 maggio 08 verrà organizzata una pubblica
cerimonia di premiazione durante la quale saranno premiati i
primi tre classificati. Inoltre ci sarà un premio speciale per i
concorrenti giovanissimi al di sotto dei 18 anni (non compiuti
alla data del 30 aprile 08).
PREMI:
1° Premio: 400 Euro, 2° Premio: 300 Euro, 3° Premio: 200
Euro.
Premio speciale ragazzi: Macchina fotografica digitale.
Le fotografie vincitrici e quelle ritenute meritevoli verranno scelte per la creazione di una cartolina
postale “Saluti da Lavariano” all’interno del progetto comunale “LAVARIANO: borgo rurale”.
SERATA CULTURALE: I FALSI MITI ALIMENTARI
Venerdì 29 febbraio la serata organizzata dalla Torre in collaborazione con la Scuola Territoriale
per la Salute dal titolo “I falsi miti alimentari” ha avuto una discreta partecipazione di persone
molto attente e interessate.
Le persone che vi hanno assistito si sono viste proiettare una serie di regole e buone abitudini
alimentari che bisognerebbe tenere a tavola, ma che molti di noi ignoravano. Questo sottolinea la
scarsa conoscenza di molte delle caratteristiche chimiche degli alimenti che mangiamo e soprattutto
la fedeltà ad alcuni antichi detti e proverbi della tradizione che in realtà non hanno alcun
fondamento scientifico.
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Per farvi solo qualche esempio vi riporto alcune delle considerazioni fatte durante la serata:
- dieta = regime alimentare che può essere a seconda dei casi ipocalorico (con meno calorie di
quante ne servirebbero), normocalorico (con il giusto apporto di calorie per il proprio fisico) o
ipercalorico (con una quantità di calorie superiore al necessario).
- Gli spinaci non sono particolarmente ricchi di ferro, ma contengono la stessa quantità delle altre
verdure a foglia verde. Per chi ha carenze di ferro è preferibile l’utilizzo delle uova, della carne
rossa o del cioccolato fondente.
- Il pesce (inteso pesce con lisca) non contiene colesterolo, mentre molluschi e crostacei sono
vietati a chi ha il colesterolo alto.
- Il nostro corpo elimina circa 2 l e ½ di acqua al giorno. Con gli alimenti assumiamo circa un
litro di acqua, perciò per compensare dobbiamo bere almeno 1 l e ½ di acqua al giorno.
- La migliore acqua è quella del rubinetto che viene controllata 2 volte al giorno ed è ricca di
calcare (calcio) che danneggia la lavatrice, ma fa bene al corpo! Importane controllare sulle
etichette delle acque minerali sia la data dell’ultimo controllo effettuato, sia la percentuale di
minerali contenuti.
- Le bevande zuccherate sono molto pericolose per i bambini per il rischio di carie, ma soprattutto
per le calorie. Un dato impressionante è che in un anno il consumo regolare di bevande
zuccherate può portare ad un aumento di peso di 4,5 kg!
- Miele, zucchero raffinato e zucchero di canna hanno la stessa quantità di calorie, ma il miele
dolcifica 10 volte di più, quindi ne serve di meno.
- Grissini e simili non sono più leggeri del pane: infatti contengono il 100% di sostanza e 0% di
acqua perché sono secchi, mentre il pane contiene 60% di sostanza e 40% di acqua; la polenta
contiene il 40% di sostanza e il 60% di acqua. Inoltre quanto più morbido è il pane, tanti più
grassi contiene. Il pane migliore è quello raffermo perché è sicuramente lievitato e non continua
a lavorare nello stomaco.
Questi sono solo alcuni dei dati che ci sono stati illustrati; alcuni sono conosciuti, altri no,
l’importante per una giusta alimentazione resta comunque consumare alimenti sani, variare il più
possibile i pasti e aggiungere un minimo di attività fisica.
Resta valido il detto che un po’ di tutto senza esagerare condito con un po’ di buonumore ci
mantiene sani e felici.
Alessandra Nardini
SERATA CULTURALE: CONOSCERE IL KENIA
Il Kenia. Un paese strategico, al centro dell’Africa, a cavallo dell’Equatore. Lo vediamo alla
televisione con i recenti disordini fra tribù, dopo le elezioni politiche. Volevamo conoscerlo invece
più da vicino, incontrando due persone che ci sono state: Ermanno Zanello e Remigio Romano.
Il Kenia è un paese di passaggio per le ricchezze strategiche che potranno garantire il futuro
soprattutto a Stati Uniti e Cina. Qui infatti passano gli oleodotti con il petrolio dei ricchissimi
giacimenti del Sudan (paese dove c’è la guerra del Darfur, paese più ricco di petrolio dell’Arabia
Saudita). Il petrolio del Sudan viene infatti raffinato a Mombasa, la città più industrializzata del
Kenia, a beneficio dei grandi interessi americani e cinesi. Questi interessi americani e cinesi si
scontrano attraverso gli appoggi che le grandi potenze straniere danno alle diverse (sono circa 40)
etnie del Kenia, soprattutto Kikuyu contro Luo, in lotta civile e politica tra di loro.
Che ruolo può avere la Chiesa in questa parte dell’Africa? Che ruolo hanno le religioni (in Kenia vi
sono ben 150 religioni riconosciute dal Governo) in queste tensioni? Anche sul piano religioso c’è
una significativa presenza islamica… E la gente keniota è sola di fronte alle manovre che i paesi
neocolonialisti, con le loro mire e le loro culture, si giocano sulla pelle dei poveri.
Questi temi li abbiamo discussi in una serata culturale alla quale sono intervenuti Ermanno Zanello,
di Talmassons, tornato da una forte esperienza di lavoro in Kenia, e Remigio Romano, regista di un
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interessantissimo documentario girato proprio nella zona dove opera un missionario friulano della
Diocesi di Pordenone. Quel documentario e la testimonianza diretta dei due protagonisti
dell’incontro ci hanno mostrato dal vivo come si può intervenire e promuovere lo sviluppo,
assicurando istruzione e solidarietà, senza sopraffare la cultura dell’altro e senza coprire con la
carità quelli che sono i sacrosanti diritti di ogni cittadino africano del Kenia, uguale ad ogni
cittadino del mondo. Certamente non è facile operare in queste situazioni dove mancano mezzi di
sviluppo adeguati e dove tutto dipende dai modelli culturali e dalle economie dei paesi che ancora
sfruttano, a proprio vantaggio, le materie prime e le tradizioni dell’Africa. In nome dei valori
occidentali, non in nome del progresso e della libertà dei popoli.
E’ stata una serata ricca di emozioni e di cultura. Per una serena e seria presa di coscienza dei
problemi del mondo.
Erminio Polo
CULTURA
LA COSTITUZIONE ITALIANA HA COMPIUTO 60 ANNI
Sono sessanta anni che la nostra Costituzione regge le sorti dell’Italia e ne qualifica
l’organizzazione sociale, garantisce principi di libertà e di democrazia, riafferma i valori
fondamentali ed universali dell’umanità, definisce la struttura legislativa, esecutiva e giudiziaria.
Essa è nata dalla lunga discussione ed elaborazione di una Commissione di 75 deputati, eletti dal
popolo nella consultazione elettorale per formare l’Assemblea Costituente del 2 giugno 1946.
Questa commissione doveva produrre un testo da discutere e da votare in Assemblea. Per facilitare i
lavori si formarono tre sottocommissioni: la prima per i diritti civili e politici, la seconda per
l’organizzazione degli organi statali, la terza per i rapporti economici e sociali. La discussione sul
testo e sui vari articoli si sviluppò dal marzo al 22 dicembre 1947, quando fu approvata dalla
Assemblea. Firmata dal Capo provvisorio dello Stato, Enrico De Nicola, entrò in vigore il 1°
gennaio 1948.
I partiti antifascisti vollero mettere nella Costituzione non tanto una polemica o una rivincita sul
passato dell’Italia, quanto piuttosto una promessa di avvenire, un impegno di futuro più umano e
solidale per tutti i cittadini dello Stato.
Per questo nella nostra Costituzione sono entrate le conquiste dei poveri, le aspirazioni di tutti, nella
ricerca della libertà, del progresso e del benessere, non riservato o chiuso alle classi dominanti e
ricche, ma distribuito fra tutte le categorie dei cittadini, uguali e liberi. Con un dovere dello Stato:
eliminare tutto ciò che limita la libertà e la crescita umana e dignitosa di ciascuno.
Nella Costituzione perciò è entrata tutta la storia delle conquiste civili dell’Europa e del mondo: i
principi delle Costituzioni liberali inglesi, i principi della Dichiarazione di Indipendenza e della
Costituzione federale degli Stati Uniti, la Dichiarazione dei diritti della Rivoluzione francese e la
Costituzione della Francia Repubblicana, la Costituzione spagnola di Cadice, lo Statuto Albertino
del Piemonte, la Costituzione della Repubblica di Weimar, fino alla Costituzione nata dalla
Rivoluzione Russa.
Non è un collage di affermazioni e di principi, ma il frutto di una vissuta e sofferta esperienza
storica. Preoccupata di precisare e di garantire i diritti alla libertà, negati dal fascismo per oltre
vent’anni, ma anche fortemente legata ai valori della Resistenza, la nostra Costituzione promuove
e sollecita la solidarietà di classe, la eguaglianza, il superamento delle miserie, attraverso la
democrazia pienamente partecipata e liberamente votata da uomini e donne (che votano per la
prima volta proprio nel 1946!).
Oltre agli esponenti dei partiti antifascisti (Democrazia Cristiana, Partito Liberale, Partito d’Azione,
Partito Socialista, Partito Comunista), anche gli esponenti del mondo cattolico hanno lasciato nella
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Costituzione la loro impronta, soprattutto nella affermazione della priorità dell’uomo sullo stato e
sulle leggi. E furono soprattutto i deputati della prima sottocommissione ad impegnarsi sulle
materie e sui diritti che erano stati tradizionalmente cavalli di battaglia della cultura cattolica, sia
intransigente sia liberale, quali la famiglia, il matrimonio, la scuola cattolica, la libertà delle
persone, i rapporti fra Stato e Chiesa. Certamente, anche nei rapporti tra cattolici e comunisti, non
prevalse mai l’intransigenza, ma ci fu la conciliazione degli estremi. Anzi tra quelle persone ci
furono, oltre a rapporti di profonda stima, pur nella diversità delle posizioni e nell’asprezza del
dibattito, cordiali e sinceri rapporti di collaborazione. Cito fra tutti i rapporti tra Giuseppe Dossetti
(cattolico) e Palmiro Togliatti (comunista). Fu il loro intendersi, il loro pensare al bene dell’Italia e
non del proprio partito, che li portò a conciliare il ruolo della Chiesa nello Stato (art. 7: il
Concordato) insieme con l’affermazione della libertà di religione.
La Costituzione Italiana, concordata con il contributo di forze diverse, conserva ancora oggi in tutto
il mondo la freschezza di principi democratici altissimi, da tutti riconosciuti ed apprezzati, anche se
rivela, nella parte della organizzazione degli organi statali, la necessità di superare lentezze e
complessità per adeguare lo Stato moderno al passo con le esigenze e le necessità dei nostri tempi.
Varrebbe la pena di fare una serie di incontri per chiarire insieme questi temi e scoprire quanto la
nostra Costituzione debba essere letta e conosciuta per la sua giovinezza e per il futuro che nei suoi
principi umani ci indica.
Erminio Polo
La Costituzione guarda al futuro delle nuove generazioni
QUELLA SCATOLA CHE CI INTERROGA…
Una questione più che mai attuale oggi è sicuramente l’argomento “televisione”.
Ormai da più di 50 anni essa riveste un ruolo importante nella vita di tutti, un mezzo diventato quasi
essenziale nel campo dell’informazione e della comunicazione: un bellissimo elettrodomestico che
lentamente ha soppiantato il ruolo del focolare, aggregando attorno al tubo catodico milioni e
milioni di persone. Un fenomeno di massa ,che ha permesso a tutti noi di fare un considerevole
salto di qualità a livello culturale e sociale, ma anche religioso.
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Ma una domanda sorge spontanea: perché ci poniamo davanti al teleschermo? Se ci mettessimo a
pensare alla risposta, forse difficilmente la troveremmo; forse grazie ai programmi che ormai molto
spesso affollano le reti, verrebbe voglia di rispondere: “non so, ma forse è il caso di fare altro!”. Un
altro quesito è: perché, nonostante tutte le critiche lanciate ai palinsesti dei vari canali, l’audience
fatica a scendere? Forse parliamo bene ma razzoliamo male? Premetto che non intendo in questo
articolo giungere a conclusioni banalmente catastrofiche, ma giungere ad un’analisi su una
situazione che, per quanto mi riguarda, ha varcato il limite: questo da parte della televisione, ma
senza dimenticare colui che ne fa uso, il pubblico, che ha la capacità di diventare allo stesso tempo
inquisitore e amante della stessa.
Un’espressione oggi molto usata è “tv spazzatura”: essa ha un vantaggio non indifferente su chi la
produce, perché rende molto in termini di ascolti e, a causa del primato di questi la qualità di
frequente va a perire in favore dell’audience. Il discorso è controverso, eppure tutti criticano i
reality show ma tutti, vuoi per piacere vuoi per curiosità, li guardano. E questo accade anche per
tanti altri varietà o programmi di ipotetico intrattenimento, talk show e quant’altro. Tale
martellamento mediatico non ci risparmia inoltre spot che si colorano di non-senso e atteggiamenti
che invitano al consumismo e ad un’idea distorta di benessere e di bellezza. Tutto ciò entra ogni
giorno nelle case della gente senza che nessuno se ne accorga e, fatto quanto più rilevante, che lo
abbia scelto.
Un tempo si diceva che la televisione fosse strumento utile, che educasse quel popolo di ascoltatori
che ne diveniva fruitore. E oggi? Forse per le ragioni sopra illustrate, la televisione non ha più la sua
originaria e preziosa pubblica utilità… mi dispiace ma non è così, anzi è proprio l’esatto contrario!
Quella piccola scatola parlante continua, anche nel terzo millennio, ad educare i suoi spettatori e,
quindi, ad occupare uno spazio nettamente significativo. Sì, perché anche quando trasmette un
messaggio negativo, la televisione sortisce grandi effetti su quanti la guardano: prova è il fatto che,
se si chiede a molti adolescenti (ma forse anche persone adulte) qual è il loro sogno nel cassetto,
rispondono che sognano di diventare veline o calciatori. Si pensi anche ai modi di dire che costanti
e prepotenti entrano nel linguaggio comune, frutto di un altro tipo di linguaggio che va al di là della
semplice televisione e che cela dei significati indiretti, ma efficaci per colpire il pubblico, una
dialettica sottile e nascosta che diventa mezzo di istruzione, un’istruzione diversa, al di fuori dei
canoni tradizionali, ma più forte proprio di quest’ultimi.
Dobbiamo comunque porre l’accento anche sulle buone trasmissioni, che instaurano una sana e
specifica relazione tra chi la tv la fa e chi la riceve. Fortunatamente vanno ancora in onda
programmi culturali, rotocalchi che affrontano temi importanti con una sufficiente dose di occhio
critico, senza dimenticare anche i bei film o le fiction intelligenti. Quindi, come si suol dire, non è
tutto “da buttare”: ma sicuramente ciò che constato è una trasformazione a cui sta soggiacendo il
mezzo televisivo. Prova ne sono i messaggi di “valore sottratto” (contrario del valore aggiunto), la
cultura dell’effimero, la provocazione dialettica, la disinformazione e l’esibizione vacua e vuota di
miriadi di parole senza senso e valore. Forse non esiste neanche la necessità di parlare di televisione
negativa o positiva, perché tutto è amalgamato, tutto è catalogato e reso mangiabile, cioè udibile da
un popolo di telespettatori che più che essere un soggetto attivo è considerato un oggetto da sedurre,
da plasmare, da “trattare”, da condizionare e forse anche da controllare. Ma visto che non mi piace,
e non penso sia giusto, fare della vuota critica, dobbiamo anche dire che la televisione la fa il
pubblico che guarda, cioè noi tutti, e che quindi la superficialità e l’imbarbarimento di alcuni
programmi televisivi sono dovuti al clima sociale di cui noi stessi, coi nostri comportamenti e
atteggiamenti, siamo in parte responsabili.
Ma noi possiamo anche metterci d’impegno per andare oltre: continuiamo pure a guardare la tv,
guardiamola e riguardiamola ancora. Ma c’è un ingrediente che dobbiamo aggiungere nel nostro
rapporto con essa: l’intelligenza, il che significa gestire autonomamente e con padronanza ciò che ci
passa davanti agli occhi. Invece sembra che accada il contrario, cioè che siano le immagini a
catturarci e a renderci schiavi. Questo fatto lo verifichiamo in due tipi di atteggiamenti che
assumono le persone: il primo, nel quale c’è chi dice di non voler guardare la tv perché “fa tutto
schifo”; il secondo, contrario al primo, nel quale c’è chi regola la sua vita in base al film o alla
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trasmissione che danno in quel canale piuttosto che in un altro. Sono entrambi atteggiamenti che, a
mio avviso, non danno prova di intelligenza: il primo perché dimostra chiusura totale, il non voler
vedere assoluto, che tende quindi all’ignoranza, il secondo perché dimostra quella schiavitù di cui si
parlava sopra.
Concludendo voglio quindi inviare questo messaggio: riprendiamo in mano il telecomando e la
testa!
Adriano Paviotti
LO SCAFFALE DEI LIBRI:
TITOLO: La figlia perfetta
AUTORE: Ann Tyler
CASA EDITRICE: Guanda
TITOLO: Il cacciatore di aquiloni
AUTORE: Khaled Hosseini
CASA EDITRICE: Piemme
PAGINE: 251
TRAMA: narra le vicende di due famiglie diametralmente opposte, una americana DOC, l’altra iraniana
emigrata in America, ma le cui vite si intrecciano dopo l’arrivo delle rispettive figlie coreane adottate.
Tra contraddizioni, gelosie, ma anche grande affetto reciproco le due famiglie si frequenteranno spesso e
organizzeranno pranzi e feste per i più bizzarri degli eventi.
BELLO PERCHE’: racconta dettagliatamente usi, costumi e tradizioni americane e iraniane dei giorni
nostri mantenendo molta leggerezza e ironia.
PAGINE: 390
TRAMA: trent’anni di storia afgana rivivono nei ricordi e fantasmi di Amir, la cui infanzia è cambiata nel
giorno in cui ha commesso un terribile errore nei confronti dell’amico Hassan. Fuggito a San Francisco
insieme al padre, Amir cerca di ricostruirsi una vita, ma quando crede di avercela fatta il passato torna alla
porta e lo travolge riportandolo nella sua Kabul, ora così diversa ed estranea.
BELLO PERCHE’: Capolavoro imperdibile! A breve uscirà anche il film.
ASSOCIAZIONI
LE FRECCETTE INFORMANO
Anche stavolta le freccette lavarianesi hanno centrato il bersaglio.
Lo scorso mese di gennaio nelle giornate di sabato 19 e domenica 20 all’interno del modernissimo
palazzotto dello sport di Cividale del Friuli si sono svolte le Finali Nazionali a Squadre di questa
disciplina annoverate al circuito nazionale OPENDART-FICS.
Due erano le compagini dell’A.S.D. Frecce Vaganti che hanno degnamente rappresentato Lavariano
alla magica kermesse, una capitanata da Fulvio Gon e iscritta alla Finale nella categoria A, mentre il
team capitanato da Daniel Geron partecipava nella categoria Master.
Dopo un estenuante sabato sera conclusosi a tarda notte ( o meglio mattina presto ) entrambe le
squadre si erano qualificate alla giornata successiva pronte a dare il meglio di sé per conquistare il
gradino più alto in classifica generale.
A pomeriggio inoltrato la squadra di Serie A ha dovuto alzare bandiera bianca ottenendo comunque
un onorevole 8° posto, mentre la squadra di Serie Master ha continuato a mietere vittime sino ad
ottenere un meritatissimo 2° posto laureandosi Vice-Campione d’Italia.
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Un plauso va ad Alessandro Boz per aver ottenuto la 1° posizione nelle Finali Individuali Regionali
ed il 2° piazzamento al girone di qualificazione nazionale.
Un grazie dunque a tutti voi per aver rappresentato ancora una volta Lavariano in una massima
competizione nazionale, ed un grandissimo in bocca al lupo per la prossima stagione agonistica.
Fulvio Gon
LA TERRIBILE S’E’ DESTA
Durante l’annuale ritrovo di fine esercizio dell’Associazione Sportiva di pescatori “L.T.P.L La
Terribile Pescatori Lavarianesi“ tenutosi quest’anno presso il Ristorante “Da Gianna” di Felettis,
l’Assemblea dei Soci ha eletto il nuovo direttivo che durerà in carica per il prossimo biennio.
Presidente è risultato eletto Edi Gon, il Vice-Presidente è Ranieri Del Degan, mentre alla carica di
Segretario è stato riconfermato Simone Pittis.
Nell’attuale Direttivo rientrano anche Fulvio Gon, Lucio Del Degan, Valent Mary-Carmen, Roberto
Del Degan, Renato Gronau e Graziano Del Fabbro, tutti con la carica di Consigliere.
Dopo le premiazioni dei vari concorrenti senior e pierini migliori classificatisi nelle varie
competizioni regionali e sociali, il Presidente uscente, Roberto Del Degan, ha esposto a grandi linee
il programma prossimo venturo, evidenziando soprattutto l’importanza che l’Associazione ha
nell’organizzare una tappa del Campionato Regionale di Pesca in Fiume, che si terrà domenica 18
maggio 2008, presso il campo gara di Lauzacco, speranzosi che stavolta non ci siano inondazioni e
diluvi di bibliche proporzioni come lo scorso anno.
Augurando a tutti i soci una buona stagione, l’Associazione comunica che è tuttora aperto il
tesseramento per l’anno in corso presso la sede Bar “Da Paolo” o presso gli incaricati preposti.
Fulvio Gon
LA BANDA DI LAVARIANO OSPITE DELLE CLARISSE
Un’esperienza particolare è quella che abbiamo vissuto domenica 6 gennaio a Attimis e più
precisamente a Località Faris, nel convento di clausura delle sorelle “Clarisse sacramentine”.
Questa comunità di suore ci ha gioiosamente aperto la cappella del convento per partecipare
assieme alla SS. Messa delle ore 11, celebrata per l’occasione da Monsignor Rinaldo Fabris.
Guidata dal maestro Lucca Volveno, ideatore e programmatore della giornata, la nostra Filarmonica
Giuseppe Verdi di Lavariano, assieme al coro di Ronchis di Latisana e quello parrocchiale di
Lavariano, ha solennizzato la celebrazione con l’esecuzione della Messa di Lourdes di J. P. Lecot e
di alcuni brani natalizi. Anche il servizio liturgico, ovvero le letture e la raccolta delle offerte, è
stato svolto da noi. Molto toccante è stato il momento dell’offertorio: le suore, in clausura oltre la
grata, hanno intonato il “Magnificat” a due voci, con un timbro dolcissimo e soave che lasciava
trasparire la loro profonda serenità interiore.
Tre comunità che si sono incontrate per condividere un momento di Fede e di preghiera.
Finita la parte spirituale, l’incontro è continuato per i due cori e la Filarmonica con il canto di
alcune villotte friulane accompagnato dalla Banda sulla piazzetta del convento.
Infine, un allegro corteo, a suon di musica si è portato presso un agriturismo dove è seguito un lauto
pasto in compagnia.
Una giornata particolare, vissuta con curiosità, che ci ha arricchito personalmente.
Ancora una volta la musica si è rivelata un mezzo di unione, amicizia e comunione.
Un forte “Grazie” per la felice riuscita della giornata al nostro maestro Lucca Volveno, alle Suore
Clarisse e a tutti i componenti dei due cori e della Filarmonica.
La Filarmonica Giuseppe Verdi
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DALL’ ASSOCIAZIONE ANPI
Cari concittadini,
è un dovere morale conoscere la storia del nostro popolo, in particolare quella della Resistenza, i cui
valori morali e civili sono spesso sconosciuti ed alle volte vilipesi da chi ha in odio l'unità
nazionale, la democrazia e la libertà.
Con questa mia lettera mi sento in dovere, quale presidente della Sezione ANPI intercomunale di
Mortegliano - Pozzuolo - Talmassons, di ricordare e onorare il contributo dato dalle nostre
Comunità alla guerra di Liberazione contro l'invasore nazista ed i suoi collaboratori.
Non è certo una cosa da poco che allora, 64 anni or sono, 275 giovani e anziani antifascisti di questi
3 comuni accorsero volenterosi nelle fila della Resistenza friulana.
Il contributo di sacrifici e di sangue è stato rilevante. Dai documenti dell'Archivio Storico risultano i
nomi di 51 nostri concittadini Caduti nell'immane conflitto scatenato dal nazifascismo.
Sono partigiani, patrioti, deportati nei lager nazisti e soldati così suddivisi:
14 di Mortegliano, 18 di Pozzuolo e 19 di Talmassons.
Sono ricordi che devono rimanere nella nostra mente perché non si dimentichi l'amaro prezzo
pagato per conquistare la libertà, la democrazia e l'indipendenza nazionale.
Oggi ricompaiono le maledette svastiche sui muri dei paesi, sui cippi che ricordano i partigiani
Caduti, tra l'indifferenza generale. Sono gli atroci simboli della morte che sono costati 50 milioni di
vittime all'Europa.
Non dimenticate!
Pietro Bolzicco
ESCURSIONI LOLOTUR ANNO 2008
13 aprile:
Verzegnis/Jamiano/Zatolmin
04 maggio:
Vittorio Veneto Revine/Piancavallo – Baracca di Sauc sent. 991,
rif. Arneri Piancavallo (012)
25 maggio:
Santuario Monte Lussari Valbruna, agriturismo Otzinger collegamento
strada Monte Santo, ritorno sent. 613 strada del pellegrino (019)
15 giugno:
Riofreddo sent. 618 Sella delle Cave, Cave del Predil, Riofreddo (019)
13 luglio:
Gita alpini
27/28 luglio: Cinque Torri – rif. Palmieri
14 settembre: San Francisco, Pozzo, sent. 826 ric. Casera Teglara, sent. 803,
malga Pezzei. (028) / Coccau sent. 510 M. Goriane sent. 403,
rif. Forestale Sella Canton, Coccau. (019).
Buone passeggiate!
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LETTERE
Ricordiamo a tutti i lettori che il giornale è uno spazio libero per chiunque voglia “dire la
propria”; chiunque desideri può inviarci un proprio scritto, seguendo alcune piccole regole;
il giornale pubblica tutte le lettere e gli articoli inviati purché:
- non contenenti elementi offensivi o diffamatori
- non anonimi
- non troppo lunghi e scritti possibilmente a macchina
Resta inteso che l’opinione degli scriventi non coinvolge quella dell’Associazione LA TORRE o
della Redazione, né tanto meno la loro responsabilità riguardo a quanto viene pubblicato.
ANCORA SULL’ELETTRODOTTO
Gli articoli pubblicati su questo giornale in merito al nuovo mega elettrodotto ad altissima potenza
hanno fornito utili elementi di valutazione. La corretta informazione sarebbe l'unico strumento per
vincere la diffidenza nei confronti delle grandi opere che a detta di tutti in Italia non si riescono mai
a realizzare, la trasparenza è garanzia di qualità per le scelte progettuali.
Nel caso specifico ancora una volta ci sono forti dubbi sul metodo, che potrebbero tradursi nella
certezza di veder realizzata un’opera con criteri dannosi per la nostra economia. In Consiglio
Comunale ho contribuito a scrivere la delibera votata all'unanimità che impone alla Giunta
Comunale di agire per ottenere quantomeno l'interramento della nuova linea elettrica. Nel
frattempo, però, la Giunta Regionale ha dato il via libera all'elettrodotto e l'Assessore Regionale
non ci ha nemmeno spiegato i motivi per cassare la nostra proposta. Si sarebbero potuti evitare o
limitare i danni paesaggistici ed economici che questo tipo di servitù comporta sul territorio. Danni
enormi, ad esempio una sola azienda di Pozzuolo del Friuli lamenterebbe danni per 4 milioni di
euro. Mi preme perciò segnalare che modificare è possibile; la società Terna ha deliberato, ad
esempio, l’interramento per opere previste in Sardegna, in regioni del centro-sud e in provincia di
Venezia.
È inutile polemizzare sui ritardi d'azione delle amministrazioni locali, fra cui Mortegliano. Come
gruppo di minoranza appena venuti a conoscenza abbiamo avvisato la popolazione tramite la
pubblicazione della Pro Loco nel marzo 2007, ma fino alla stretta finale di luglio 2007 le Giunte
comunali del Medio Friuli, che peraltro erano informate almeno da dicembre 2006, hanno sottaciuto
l'argomento.
A fronte dell'assente informazione scientifica e tecnica istituzionale intendo ringraziare
pubblicamente, per l'opera di divulgazione svolta, il Comitato per la Vita nel Friuli Rurale. Di
livello inusuale, il convegno da loro organizzato a Pozzuolo del Friuli il 9 novembre 2007, al quale
hanno partecipato scienziati di chiara fama esperti in materia. L'ho rivisto anche registrato sul DVD
trasmesso dal comitato a tutte le amministrazioni comunali del medio Friuli, e quindi a disposizione
anche di chi ne voglia una copia. E tutto questo, va sottolineato, è stato fatto senza alcun contributo
pubblico. C'è da chiedersi cosa avrebbero potuto fare le amministrazioni locali se un comitato con
pochi mezzi è riuscito a fare tanto.
Per concludere credo che le scelte costruttive di opere con una valenza di lungo termine vadano
fatte con un ottica di modernità che risponda alle soluzioni tecnologiche più avanzate, che tengano
in debita considerazione il territorio e che pongano come punto centrale la tutela della salute delle
persone. In fase di programmazione la possibilità di valutare diverse soluzioni avrebbe permesso di
formulare un giudizio approfondito, anche attraverso un processo di concertazione decisionale tra le
parti interessate.
Anche se l'Assessore Regionale ha siglato l'accordo con la società privata di distribuzione
dell'energia elettrica, mi auguro che la Giunta Comunale voglia veramente intervenire con gli
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strumenti di cui dispone in conformità all'indirizzo espresso dal Consiglio Comunale, al fine di
tutelare gli interessi economici della comunità e salvaguardare la salute pubblica.
Daniele Zuppello
Gruppo consigliare “Migliorare e Innovare”
IL SINDACO: DIFENDEREMO IL NOSTRO AMBIENTE
Sulla questione del tracciato elettrodotto 380 KW Redipuglia – Udine Ovest proposto dalla Società
TERNA S.p.A. e sostanzialmente avallato dalla scelta della Giunta Regionale Friuli- Venezia
Giulia, la posizione dell’amministrazione del Comune di Mortegliano è molto chiara ed è quella
emersa in Consiglio Comunale dove abbiamo espresso contrarietà al tracciato proposto in linea
aerea con tralicci alti 55/60 ml. che provenienti dall’abitato di Chiasottis, arriveranno all’abitato di
Lavariano, nell’area del riordino agricolo tra Chiasottis e Lavariano e affiancando la pista di volo,
attraversando la strada provinciale, si dirigono verso i confini con il Comune di Pozzuolo tra la zona
artigianale industriale e il centro commerciale “San Marco”.
La nostra contrarietà deriva da una non convincente spiegazione data da TERNA e soprattutto
dall’Assessorato Regionale sulla necessità di realizzazione dell’elettrodotto, se teniamo presente
che esiste analoga progettualità di realizzare un elettrodotto che dall’Austria arriva in provincia di
Udine orientato su Rivoli Osoppo; quello che contestiamo all’Assessore Sonego è di non aver dato
una lettura ed una spiegazione convincente e chiara dal punto di vista dell’effettivo fabbisogno
energetico richiesto dalla nostra Regione e il rammarico è ancora più accentuato in quanto questa
amministrazione è sempre stata sensibile a capire e sostenere progettualità più ampie a valenza
sovracomunale, ma non è disponibile a intraprendere scelte così importanti, con atti di fede “quali
indispensabili e necessarie interconnessioni energetiche della nostra Regione con Austria e Slovenia
e “il Triveneto”. Su questi importanti argomenti è indispensabile ragionare sull’insieme completo e
conoscere il complessivo piano energetico e la progettualità Regionale, conoscere il fabbisogno
completo e non ragionare “a fette di salame”.
La nostra contrarietà è inoltre rappresentata dal fatto che in questi ultimi cinque anni parecchie cose
sono modificate sul territorio comunale e in particolare hanno interessato l’abitato di Lavariano.
Il riconoscimento a Lavariano di Borgo Rurale ha determinato l’avvio di iniziative pubblicoprivate che si avvieranno nei prossimi mesi e che proiettano i nostri territori ad attività turistiche.
Nel contempo si è recuperato un tratto di pista con l’avvio dell’attività dell’ Aziende Produttiva di
aerei ultraleggeri qual è “Fly Synthesis”.
Sull’altro tratto ci sono concrete progettualità di realizzo di un autodromo di riferimento per
l’intera Regione, con corso di guida sicuri per i neo patentati, forze dell’ordine, pubblici servizi
collegati al pronto soccorso e nel contempo consentire le attività motoristiche del mondo dell’auto,
camion e moto di serie, non quindi un autodromo per la Formula Uno.
Accade tutto questo in un contesto di mondo agricolo in positivo fermento con la ricerca di
accorpamenti fondiari volontari per creare appezzamenti di terreni omogenei per una più efficace
trasformazione del sistema irriguo da scorrimento a impianto pioggia, opere già finanziate dal
Consorzio Ledra Tagliamento.
Un mondo agricolo attivo nelle culture di orto-frutta specializzate e che sono interessate dal
tracciato del futuro elettrodotto che andrebbe a ipotecare ipotesi e progetti di sviluppo di nuovi
centri aziendali.
Tenendo presente tutto ciò abbiamo detto no alla proposta di tracciato dell’elettrodotto e a fine
febbraio 2008 abbiamo sottoscritto unitamente ai Comuni di Pozzuolo del Friuli, Pavia di Udine e
San Vito al Torre un documento inviato alla Regione Friuli Venezia Giulia dove si chiede di
avviare la procedura di Agenda 21 prevista dalla nuova legge urbanistica Regionale.
Questa procedura impone che nel momento in cui Terna presenterà il progetto di costruzione
dell’elettrodotto c’è l’obbligo di attivare un tavolo di confronto e di partecipazione che per quanto
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concerne il nostro territorio, oltre il Comune di Mortegliano, prevede il coinvolgimento delle
Associazioni economiche, ambientalistiche e tutti coloro che sono interessati dall’iniziativa.
Per la realizzazione di queste infrastrutture che impattano in termini negativi, permanenti e molto
incisivi il territorio, ci dovrebbero essere più proposte di percorso dell’elettrodotto al fine di
valutare in termini oggettivi la questione e approvare il progetto che risulterà essere il migliore.
Nel nostro caso specifico l’ipotesi presentata è una sola e noi abbiamo proposto l’interesse a
valutare una seconda ipotesi con linea interrata, ma a tutt’oggi, alla nostra richiesta non è pervenuta
alcuna risposta scritta se non una comunicazione verbale ufficiosa attraverso i funzionari di Terna
che evidenziano che la nostra richiesta non è gradita in quanto troppo costosa.
In Europa e precisamente in Germania e Danimarca si stanno realizzando elettrodotti interrati con
percorrenze ancora più significative rispetto alla progettualità presentata sul nostro territorio e non
si capisce perché si debba sacrificare una fetta di territorio in termini così devastanti e permanenti,
quando Terna Spa ha ottenuto nel 2006 un utile netto di esercizio di 356 milioni di Euro e nel 2007
è prevedibile il superamento del risultato di 400 milioni di Euro di utile netto.
Esiste poi un ulteriore ragionamento presente nella legge Urbanistica della Regione Friuli Venezia
Giulia che è quello della cosiddetta VAS (valutazione ambientale strategica) del territorio.
Se il nostro Comune presenta una predisposizione per la promozione turistico eno-gastronomica,
ricreativa e sportiva nel contesto di un borgo rurale con produzioni orticole, frutticoltura a
denominazione di origine protetta e produzioni casearie di prim’ordine è una contraddizione
penalizzarlo con l’attraverso di un elettrodotto in linea aerea.
Ci dedicheremo nel prosieguo per difendere il nostro ambiente, la salute dei cittadini, dei lavoratori
impiegati nelle varie aziende, le varie realtà economiche avviate e in corso di attivazione
augurandoci di trovare una soluzione ragionevole con Terna SpA e la nostra Regione.
Siamo consapevoli di essere in un’ Europa che per quanto riguarda queste problematiche non è
un’Europa che ha due sensibilità; la Corte di Giustizia Europea ha già dimostrato in precedenza il
suo autorevole ruolo.
Eddi Gomboso – Sindaco di Mortegliano
la linea elettrica esistente
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STORIE
QUATTRO B&B A LAVARIANO
Entro il mese di maggio, a diversa scadenza l’uno dall’altro, si apriranno a Lavariano ben 4 nuovi
B&B (Bed and Breakfast: letto e colazione): quello di Garbin in via Pozzuolo, i due di Alfier in via
Mortegliano, quello del Battiferro.
A Lavariano c’è anche un Agriturismo (Al Buttasella) e ci sono due frequentate Frasche. Se ci
aggiungiamo il distendersi delle case, su fronte continuo, lungo le vie del paese, con i loro vecchi
portoni ad arco ed i loro cortili, se ci aggiungiamo le tradizioni locali di accoglienza e di vivacità,
con le molte iniziative organizzate dalla diverse Associazioni, la realtà di Borgo Rurale per
Lavariano è non solo vera, ma è garantita.
In questo progetto di Borgo Rurale, avviato dall’assessore Lavarianese Filippo Sbuelz, trovano
posto adatto questi nuovi B&B, a fianco del mensile Mercato Agroalimentare che si tiene sulla
piazza della frazione, ma anche le prospettive di sviluppo e di novità del Borgo previste sia
dall’Amministrazione comunale che dalle diverse Associazioni locali. Si parla infatti di allestire,
presso la dismessa Pista di Volo, già affittata alla Fly Sinthesis costruttrice di aerei ultraleggeri, un
autodromo di guida sicura, a richiamare nel nostro Comune altre persone ed altre esperienze.
Contemporaneo impegno a questa apertura c’è la realizzazione di un progetto di animazione del
Borgo Rurale. Si prevede infatti di apporre adeguate tabelle per segnalare un percorso storico ed
architettonico lungo le strade del paese, per raccontare i portoni, le case signorili, le chiese, la Torre
e permettere ai visitatori di ripassare e di rivivere da vicino una storia di civiltà contadina, attraverso
le tre realtà paesane di Mortegliano, Lavariano e Chiasiellis, fermandosi sotto i portoni delle case,
gustando i piatti dell’enogastronomia friulana, la Blave di Mortean, i formaggi delle due latterie,
salire il Campanile più alto d’Italia, sostare al Pozzo di Chiasiellis, frequentare il Golf, visitare i
mulini sulle due Rogge, la Pista di Volo, noleggiare i cavalli nella ex Polveriera, assistere ai
concerti del Il Cantiere sulla Crosere… E chi più ne ha, più ne metta.
Con uno sguardo fiducioso al domani.
Erminio Polo
FRANCESCO FARI
Francesco Fari ci ha lasciati dopo avere compiuto i suoi 100 anni. Nato il 26 novembre 1907, era
l’unico abitante di Lavariano che abbia raggiunto tale traguardo di età.
Francesco Fari, della famiglia “chei di Brôs”, ha sempre lavorato nella Azienda Agricola della figlia
Dolores, accanto al genero Bruno Beltrame ed ai nipoti Vittorino e Stefano.
La sua vita ha percorso il 1900 passando attraverso la guerra di Etiopia e la seconda guerra
mondiale, ed è diventata testimone di tutte le iniziative che si sono sviluppate a Lavariano per il
progresso della agricoltura e della locale Latteria.
Per questa circostanza la Associazione Culturale La Torre ed il gruppo della locale Filarmonica,
assieme a molti paesani, si sono ritrovati nel cortile della casa in via Mortegliano per un brindisi
beneaugurante al compimento dei cento anni.
Erminio Polo
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FONSO STRADIN
Dai racconti di mio padre. Fonso Stradin aveva il compito di curare con la ghiaia le strade della
provincia di Udine, coprendo le buche sul selciato. Allora le strade erano bianche e non erano
asfaltate.
A Fonso venne assegnato un pezzo di strada che da Risano andava verso Lavariano. Detta strada
costeggiava le famose piste dell'aeroporto di aviazione che furono costruite ancora al tempo degli
austrungarici. Fra la pista e la strada c'era un grande "suei” che in friulano significa la presenza di
uno stagno naturale che si formava con le piogge.
Qui avevano costruito un ponticello, sotto il quale Fonso era solito andare a defecare.
Un bel giorno, mentre Fonso lavorava imbonendo con la pala e buttando della ghiaia su alcune
buche, vide atterrare, non molto distante, sulla famosa pista, un aereo leggero tipo "Cicogna", dal
quale scesero due personaggi che avevano le pale in mano. Questi si recarono precipitosamente
sotto il piccolo ponticello. Fonso si meravigliò e si domandò cosa andassero a fare là sotto.
Poco dopo i due individui uscirono portando una cassa di metallo che, furtivamente e velocemente,
caricarono sul velivolo che li attendeva con il motore acceso.
Fonso si chiese più volte cosa ci fosse stato di tanto misterioso in quella cassa.
La voce si sparse per i paesi con tante supposizioni. Alcuni sospettarono del famoso tesoro militare
del 1917, ma nessuno seppe esattamente dare un valida risposta.
Era il 1950 quando avvenne il fatto, in un giorno caldo d'estate.
La morale è che Fonso, senza accorgersi, molto probabilmente e molte volte, aveva defecato su un
tesoro nascosto sotto il ponte.
Fonso non c'è più per testimoniare l'accaduto e, per dovere di cronaca, le famose piste di Risano
possedevano, oltre che una storia, anche un guardiano, con la sua abitazione. Si racconta che le piste
vennero riattate del regio esercito italico nel 1915-1918 e poi furono rioccupate nel dal 3° Reich, e
infine dagli Angloamericani. Sempre su di esse atterrò anche un Mig sovietico, con pilota
ungherese, fuggito clandestinamente dalla cortina di ferro, il quale chiese asilo politico.
Per finire il sottoscritto ricorda che andava su quella pista, quando era a fare il servizio militare al 4°
Genova Cavalleria, a fare scuola guida con i camions e con i carri armati. Lì si fecero anche delle
parate militari nel 1966. Come tutti andavo anch'io, con i miei figli, a vedere. So che si andava
anche a fare scuola guida. Ora le piste sono state divelte ed al loro posto sono sorti dei frutteti e dei
vigneti. Meglio così!
Sergio Pacco
(autore di un bel libro di ricordi, dal titolo: Martino, ti racconto)
UNA NUOVA ASSOCIAZIONE : NATURALMENTE LAVARIANO
Si è recentemente costituita in Lavariano una nuova Associazione Culturale e di promozione del
territorio chiamata NATURALMENTE LAVARIANO. Tale Associazione nasce dalla necessità di
coinvolgere un maggior numero di persone nella gestione delle diverse iniziative che la frazione
inventa e realizza nel corso dell’anno. In particolare l’intendimento è di dare al Mercato
Agroalimentare, che si tiene ogni secondo sabato del mese sulla piazza, una dimensione di
continuità e di migliore fattibilità in quanto nella Associazione sono presenti le Aziende del
territorio.
Il Mercato Agroalimentare, nato da un Progetto Interreg, sostenuto dalla Comunità Europea ed
avviato dall’Assessore lavarianese Filippo Sbuelz, è una preziosa occasione per avvicinare il
consumatore al produttore, nella garanzia di prodotti freschi e genuini, ad un prezzo esente da
intermediazioni commerciali. L’esperienza maturata dal dicembre 2006 al dicembre 2007 è stata
oltremodo positiva, anche se faticosa per la sua organizzazione. Invitare e selezionare le Aziende,
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preparare i gazebo ed allestire le bancarelle sulla piazza, fornire elettricità ed acqua, con tutte le
attrezzature necessarie e confacenti, è un impegno mensile che richiede volontariato ed amore al
proprio paese. Tale esperienza è stata sostenuta dall’Associazione Culturale La Torre. Adesso è nata
la nuova Associazione. Ed i risultati, in questi primi mercati del 2008, sono ancora una volta
positivi. Buon lavoro dunque al Mercato Agroalimentare di Lavariano, occasione di farmer-market,
incontro diretto di piccolo agricoltore e consumatore. (E.P.)
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SABATO 8 MARZO 2008
IN PIAZZA C’E’ IL MERCATO AGROALIMENTARE
UNA MIMOSA PER TUTTE LE DONNE
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SEDI NÔ, edito dalla associazione culturale LA TORRE di Lavariano,
stampato in proprio, distribuito in tutte le famiglie.
Redazione: il Direttivo.
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