Manuale utente - VulCon
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The Enterprise Service BUS Manuale utente - VulCon GREENVULCANO Manuale utente - VulCon GreenVulcano S.r.l. Viale Regina Margherita, 302 - 00198 Roma, Italia P.IVA 06459481005 Sommario Descrizione di VulCon 2 Prerequisiti 3 Installazione 4 Nuovo Progetto VulCon 6 Le tre viste di VulCon 9 Il nostro primo servizio 11 Menù contestuali e Tooltips in VulCon 17 Capitolo 1 Introduzione VulCon – La console di configurazione di GreenVulcano I l presente documento descrive come utilizzare la console di configurazione dell’ESB di GreenVulcano, chiamata VulCon. Questa console è a supporto dell’ESB ed è disponibile per la release Enterprise dell’ESB. Descrizione di VulCon GreenVulcano ESB è un'infrastruttura software che fornisce servizi di supporto ad architetture SOA complesse. GreenVulcano ESB interconnette applicazioni e tecnologie eterogenee, fornendo in maniera consistente servizi di orchestratione, sicurezza, messaggistica, routing intelligente e trasformazione dati, agendo come una dorsale attraverso la quale viaggiano servizi software e componenti applicativi. Le figure chiave che entrano in gioco nella configurazione di un ESB sono il Business Analyst, cioè colui che crea il flusso, e il Technical Specialist, cioè colui che implementa il flusso disegnato dal Business Analyst. A supporto di GreenVulcano ESB, è stato creata la console VulCon per aiutare le due figure definite prima a descrivere e implementare il flusso di business più agevolmente in modo guidato. 2 Capitolo 2 Installazione La semplicità di essere un plugin di Eclipse E clipse è entrato ormai nell’uso comune quando si tratta di sviluppare applicazioni in Java, e la sua struttura a plugin ne rende semplice la realizzazione di strumenti di supporto, sia per l’attività di sviluppo, sia per la progettazione. VulCon è nato come strumento di supporto sia all’analista che allo sviluppatore che può, mentre sviluppa il codice di un plugin o di un client di GreenVulcano ESB, verificarne la configurazione. Prerequisiti Di seguito i prerequisiti per l’installazione di VulCon: - JDK 1.6 o superiore - Eclipse 3.5 o superiore 3 Installazione La procedura di installazione consiste nel decomprimere il file vulcon-1.0.0.zip nella cartella dropins dell’installazione di Eclipse. Figure 1 Eclipse all’avvio Una volta avviato eclipse, si può verificare se il plugin è stato installato correttamente, seguendo il link Help > About Eclipse Platform > Installation Details e cercando nel tab Plug-ins il plugin con nome “Vulcon Editor”. Se presente, l’installazione del plugin ha avuto successo (ved. Figure 2). Figure 2 Il plugin di VulCon è attivo e viene riconosciuto da Eclipse 4 Nel caso in cui il plugin non è visibile nella lista dei plugin installati, si possono verificare nella cartella del workspace i files .metadata\.log oppure .metadata\.plugins\it.greenvulcano.xmlee\xmleeplugin.log 5 Capitolo 3 Manuale D’uso Il nostro primo flusso con VulCon O gni paragrafo di questo capitolo mostra i passi per creare un primo progetto VulCon e per la configurazione di GreenVulcano ESB, creando il primo flusso corrispondente a un servizio con un paradigma Sincrono-Sincrono. Nuovo Progetto VulCon Il primo passo è quello di creare un nuovo progetto. VulCon ha una sua tipologia di progetto, in cui vengono creati i file iniziali per il funzionamento delle viste. Di seguito una serie di schermate che mostrano in sequenza le schermate per la creazione del primo progetto, e lo switch alla prospettiva “VulCon” in cui sono presenti le tre viste per la configurazione. Figure 3 Nuovo progetto 6 Figure 4 Nuovo progetto VulCon 7 Figure 5 Scelta del nome del progetto Figure 6 Associazione alla prospettiva di VulCon 8 Figure 7 Primo Progetto VulCon creato Le tre viste di VulCon VulCon mette a disposizione tre viste: - Core (Figure 7): rappresenta il file di configurazione del core di GreenVulcano ESB; - Adapters (Figure 9): rappresenta il file di configurazione degli adapters di GreenVulcano ESB; - Variables (Figure 10): in questo file vengono definite le variabili specificate nelle viste precedenti. In particolare la vista degli adapters (ved. Figure 9) può cambiare in base all’installazione di VulCon di cui si è in possesso, o per cui si ha la licenza di utilizzo. 9 Figure 8 Vista del core Figure 9 Vista degli adapters 10 Figure 10 Vista delle variabili Il nostro primo servizio Il modo più semplice per creare un servizio su VulCon è servirsi della funzionalità “Wizard New Service”. Espandendo l’elemento GVServices, e selezionando con il tasto destro l’elemento Services, compare un menù a tendina contestuale all’elemento selezionato. In questo caso, l’elemento Services ha associato la funzionalità “Wizard New Service…”. La selezione di questa funzionalità mostra all’utente la schermata in figura Figure 11, in cui oltre al nome del servizio, è possibile scegliere il gruppo (tra quelli configurati nell’elemento “Groups”) e i paradigmi di comunicazione tra sistema client ed ESB e tra ESB e sistema server. Nel servizio che vogliamo creare, il client sarà qualsiasi sistema che si presenta all’ESB con il nome “GVESB”, e il server in realtà è un servizio di test interno a GreenVulcano ESB. Il gruppo rimarrà “DEFAULT_GRP” e il paradigma rimarrà quello selezionato, “SincronoSincrono”. Il servizio, per esempio, lo chiameremo “TOUPPER” (ved. Figure 12). 11 Figure 11 Funzionalità "Wizard New Service" Figure 12 Servizio di test TOUPPER Continuando con il wizard, verrà richiesto il nome del sistema client (Figure 13) e l’operazione da richiamare nel server, selezionata con la tripletta Sistema – Canale – Operazione (Figure 14). 12 Figure 13 Scegli il nome del sistema client Figure 14 Scegli l'operazione da eseguire sul server Queste opzioni, essendo le uniche configurate a ogni nuovo progetto VulCon, saranno anche le uniche che potranno essere visibili nel Wizard. Alla conferma delle schermate, sarà presente un nuovo servizio con il nome che avrete scelto, come in figura Figure 15. Inoltre verranno aperte tutte le operazioni (nel nostro caso solo uno) con il flusso relativo. 13 Figure 15 Il diagramma dell'operazione Figure 16 La palette Aprendo la palette come in figura Figure 16, è possibile personalizzare il flusso inserendo altri elementi, come per esempio un nodo di notifica in caso di errore (identificato con la freccia rossa, dopo il nodo di check), figura Figure 17. 14 Figure 17 Aggiunta del nodo di notifica Una volta configurato il nostro flusso, possiamo esportare la configurazione e passarla al tool di import di GreenVulcano ESB per aggiungere il servizio che abbiamo creato. Alla funzionalità di export, si arriva cambiando nella vista “Navigator Explorer” ed espandendo il progetto creato in precedenza, selezionare con il tasto destro la cartella conf, e nel menù a tendina, selezionando “Vulcon Editor” > “Export in compressed file”, Figure 18. Figure 18 Export configurazione 15 Figure 19 Selezione nome file per l'export Figure 20 Problema di sincronizzazione (in tal caso, fare refresh della cartella conf e rieseguire l’export) Figure 21 Export dei file effettuato con successo 16 Menù contestuali e Tooltips in VulCon Ogni elemento visualizzato nelle viste di VulCon, sono definiti da elementi di un DTD associato. Ogni elemento ha quindi sia controlli formali definiti nel DTD, sia controlli potenziati e funzionalità definiti nei commenti dei DTD stessi. È su questo meccanismo che si basano i menù contestuali nei popup che compaiono selezionando con il tasto destro su un elemento di una vista di VulCon (Figure 22). Figure 22 Menù contestuale Inoltre i commenti e i warnings degli elementi definiti nel DTD compaiono come tooltip al passaggio del mouse sull’elemento stesso (Figure 23). 17 Figure 23 Commenti e warnings Nel caso in cui vengano creati più progetti VulCon all’interno dello stesso workspace di Eclipse, si può scegliere il progetto usato di default, cioè quello per cui verranno visualizzato le viste, accedendo alle preferenze di Eclipse sotto la voce VulCon (Figure 24). Figure 24 Preferenze VulCon 18