aquilone 2013-05

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aquilone 2013-05
BUON 2014
invita
I soci del Circolo e della Polisportiva con famigliari ed amici
Sabato 14 dicembre 2013 - ore 21:00
presso
Top Hotel Park via Nazionale 67 Pianoro (Bo)
alla
PER LO SCAMBIO DEGLI AUGURI
IN OCCASIONE DELLE PROSSIME FESTIVITÀ NATALIZIE
Nella serata intrattenimento e danze con
Informazioni: presso Segreteria del Circolo - Via del Frullo 9/2 Granarolo Emilia (BO)
Tel./Fax: 051 250277 il martedì e il giovedì dalle 15:00 alle 18:00
CI STIAMO TRASFERENDO, PROPRIO IN QUESTE ORE
PRESSO LA NUOVA SEDE ASSEGNATACI
DALL’AZIENDA HERA, IN QUEL DI VIA DEL FRULLO 9/2
NEL COMUNE DI GRANAROLO DELL’EMILIA.
PRATICAMENTE SIAMO A 200 MT DALLA SEDE HERA.
SPERIAMO NEL FUTURO DI INCONTRARCI PIÙ SPESSO,
VISTA LA VICINANZA CON LA SEDE DI LAVORO
DI MOLTI DIPENDENTI...
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Si informano tutti i Soci che le prenotazioni,
per turni di vacanze nelle strutture di campeggio del Circolo Hera BO,
per il prossimo anno saranno aperte dal 16 gennaio 2014.
Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi direttamente in segreteria
al martedì e al giovedì dalle ore 15:00 alle ore 18:00 - Tel./fax: 051 250277.
Si riporta l’elenco delle strutture di vacanza.
CANAZEI
LIDO ADRIANO
CESENATICO
PORTO S. ELPIDIO
ROSETO
estate/inverno
estate
estate
estate
estate
1 roulotte
3 roulotte
1 roulotte + casa mobile
4 bungalow
1 roulotte
Il Gruppo Campeggio
Si ricorda che il rinnovo dell’adesione al Circolo Gruppo Hera Bo per l’anno 2014 sarà fattibile, dal
12 novembre 2013 fino al 29 aprile 2014, presso la segreteria del Circolo
nella nuova sede di via Frullo 9/2 - soliti giorni di martedì e giovedì dalle ore 15:00 alle ore 18:00.
Si rammenta altresì che essere in regola con il tesseramento vuole dire anche poter usufruire di vari
benefici, ad esempio: rimborso libri scolastici, accesso a diverse convenzioni,
gite e vacanze a prezzi scontati, feste varie, ecc.
Solo per i soci dipendenti, già tesserati per l’anno 2013, il rinnovo per il 2014 è automatico ma questi
debbono ricordarsi di passare in segreteria a ritirare il bollino, che attesta la validità della tessera.
Per i Soci non dipendenti (famigliari ed esterni) si rammenta che la quota tessera è di 15,00 €
La tessera validata permette al socio la partecipazione alla vita del Circolo,
compresi i benefici previsti.
La segreteria del Circolo
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2014
Il Circolo invita i genitori,
che hanno iscritti i loro bambini
alla festa della BEFANA, ad accompagnare
i propri figli il 6 gennaio 2014, alle ore 15:00,
presso il Centro Don Aleardo Mazzoli
di via del Giacinto, 5 a Bologna.
Si comunica alle nonne e alle mamme
che non possiamo più accettare
torte fatte in casa, per motivi di igiene,
ma soltanto già confezionate.
I regali non ritirati il 6 gennaio 2014
saranno ancora disponibili per il ritiro
presso la segreteria del Circolo,
per una settimana,
dopodiché saranno devoluti in beneficenza.
La presidenza del Circolo
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Non accetterò mai
di diventare
il complice di
coloro che stanno
affossando la
democrazia
e la giustizia in
una valanga
di corruzione
Sandro Pertini
“Dietro ogni articolo della Costituzione
della Repubblica Italiana ci sono
centinaia di giovani morti nella
Resistenza. È una conquista nostra e
dobbiamo difenderla, costi quel che
costi”.
(Sandro Pertini, Presidente della
Repubblica 1978-1985, Partigiano
Medaglia d’Oro al Valor Militare)
GIÙ LE MANI DALLA COSTITUZIONE
In questo drammatico momento, in cui la nostra
Costituzione è pericolosamente oggetto di
tentativi revisionisti, della cui gravità sotto il
profilo istituzionale, democratico e repubblicano
forse non tutti si accorgono, affidiamo
simbolicamente la difesa della nostra Carta
fondamentale ad alcune delle tante parole
espresse a sua tutela da uno dei Padri
Costituenti, il Presidente Sandro Pertini. Già
durante il suo mandato dovette più volte
rammentare la retta via in ambito costituzionale,
forte della sua autorevolezza, che gli derivava
dagli anni di duro carcere fascista, di confino
ed esilio, dalla lotta partigiana, ed esemplare
interprete del ruolo di garante della Costituzione,
che compete al Presidente della Repubblica.
In tempi più recenti, con analoga fermezza e
coerenza istituzionale, lo stimatissimo
Presidente Oscar Luigi Scalfaro ha sempre
ribadito il proprio strenuo impegno nella difesa
dei principi costituzionali, dal primo articolo
all’ultimo. Analogamente si è espresso il
Presidente Carlo Azeglio Ciampi, in occasione
di un referendum in merito. Presidenti tutti al
di sopra delle parti, che con la propria lotta
partigiana e l’impegno politico concorsero prima
alla sconfitta del fascismo, poi alla fondazione
della Repubblica e alla redazione della
Costituzione; mai lambiti da velleità di
protagonismo, schierati unicamente in difesa
della Costituzione e impegnati costantemente
per il rispetto e la applicazione dei suoi principi.
Ruolo, quest’ultimo, chiaramente sancito dalla
Costituzione stessa (art.91). Ora gli attacchi
giungono ancora più insistenti, rinvigoriti dalla
forza di una strana coalizione, teoricamente
impossibile, ma che sta scoprendo e rivelando
incredibili e insospettate affinità, quasi a
confonderne i componenti, sotto lo sguardo
incredulo di chi spera ancora nella coerenza
delle azioni con i propri principi morali,
indipendentemente dall’opinione politica.
Attacchi alla Costituzione, che rappresentano
contemporaneamente il fine politico e il mezzo
di ricatto (per la sopravvivenza del Governo) di
una parte in cui forse qualcuno mai ha condiviso
pienamente i principi democratici. Attacchi alla
Costituzione sostenuti da tutti coloro che,
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neanche troppo velatamente, ne vogliono
stravolgere a proprio favore la Parte Seconda,
quella riguardante non solo il Parlamento e la
sua composizione (Titolo I), ma anche le funzioni
del Presidente della Repubblica (Titolo II),
manifestando palesi intenzioni autoritarie (un
maggior potere concentrato nelle mani di una
singola persona cozza con i veri principi
democratici), il ruolo del Governo (Titolo III), le
funzioni e l’organizzazione della
MAGISTRATURA (Titolo IV: argomento molto
sentito da parte di chi cerca di sfuggirle da una
vita e in tutti i modi, ricorrendo anche a leggi
ad-personam e a prescrizioni brevi o lunghe a
seconda della necessità), le Regioni, le Province
e i C o m u n i ( T i t o l o V: a n e l l o d e b o l e
dell’Ordinamento della Repubblica, facilmente
sacrificabile a decisioni prese a livello superiore)
e, infine, ma soprattutto, le Garanzie
Costituzionali (Titolo VI), quali la Corte
Costituzionale, avente fra i propri compiti quello
principale di vigilare sulla legittimità
costituzionale delle leggi e degli atti dello Stato
e delle Regioni, e le modalità di Revisione della
Costituzione. Pressanti e ripetuti inviti a rivedere
la Costituzione giungono persino da chi, invece,
per ruolo istituzionale, ne dovrebbe essere il
garante, per” giuramento di fedeltà alla
Repubblica e osservanza della Costituzione
dinanzi al Parlamento in seduta comune”
(art.91), pertanto dovrebbe sempre difenderla
e non potrebbe né dovrebbe mai pronunciarsi
in merito a sue eventuali modifiche, né,
tantomeno, sollecitarle.
A sua differenza, tanti suoi coetanei furono
disposti a patire il carcere pur di manifestare le
proprie idee, e sacrificarono la propria vita nella
lotta partigiana, per donarci un’Italia migliore ,
in cui solo gli onesti potessero rappresentare
il popolo nelle varie istituzioni. Altre persone,
altri tempi. Forse siamo diventati troppo
sospettosi e diffidenti, forse è cambiata pure
la nostra percezione del tempo, che ci ha portato
a notare, forse con maliziosa attenzione, la
curiosa concomitanza fra la condanna per
evasione fiscale di un noto parlamentare e
l’immediato perentorio invito a riformare la
Giustizia e a ridurre l’affollamento carcerario,
avanzato dalla persona sopra citata, per la sua
prima volta, nonostante si occupi della Cosa
Pubblica esattamente da sessanta anni.
Possiamo unicamente sottolineare che in ogni
Tribunale è riportata la scritta: “LA LEGGE E’
UGUALE PER TUTTI” e che ogni sentenza viene
emessa “IN NOME DEL POPOLO ITALIANO”,
del quale facciamo orgogliosamente parte.
Le sentenze vanno (o andrebbero?!) applicate,
indistintamente, senza cercare mille sotterfugi
per procrastinarne o evitarne l’applicazione.
Per par-condicio, sempre indistintamente, le
stesse regole morali, che dovrebbero portare
il condannato ad accettare la sentenza,
dovrebbero indurre a dimissione dalla stessa
carica, conseguita per elezione, anche coloro
che, colti in fallo, hanno già regolarizzata la
propria posizione con il Fisco (magari per una
palestra dichiarata ai fini IMU come abitazione
principale: errore certamente riconducibile a
una svista…, una delle possibili disattenzioni
cui il ritmo eccessivamente sostenuto di impegni
può portare i nostri politici, che in tal modo, in
casi estremi, addirittura rischiano di diventare
proprietari di immobili a propria insaputa).
Non avendo noi per primi la presunzione di
essere i migliori, supponiamo che anche fra gli
aspiranti politici vi siano persone migliori di
alcune di quelle attualmente in carica (almeno
fino al loro primo contenzioso con il Fisco…).
QUESTIONE MORALE
E’ di dominio pubblico, per essere stata recentemente pubblicata su vari quotidiani locali (es:
http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/n
otizie/cronaca/2013/24-ottobre-2013/toccocollega-2-anni-prof-studentesse-testimoni-aula2223534778880.shtml) la condanna a due anni
(pena sospesa) per atti osceni in luogo pubblico
e violenza sessuale, svoltisi in ambito scolastico,
di un professore di filosofia (la cui identità
omettiamo, pur comparendo integralmente negli
articoli segnalati), che attualmente insegna al
Liceo Copernico di Bologna. Sconcertante che,
a fronte di una simile condanna, nessun
provvedimento di sospensione o allontanamento
sia stato finora adottato dal Dirigente Scolastico
di tale Liceo o da chi per essa, soprattutto
considerando che le classi in cui insegna sono
prevalentemente composte da ragazze
minorenni. La scuola ha per prima il dovere di
formare le giovani generazioni, indicando loro
i principi morali cui ispirarsi e le regole sociali
da rispettare: se tale ruolo non viene
puntualmente rispettato, quale messaggio
devono quindi dedurre le nostre figlie e i nostri
figli? Forse che è lecito dedicarsi a qualsiasi
forma di reato, perché poi non solo non se ne
pagheranno le conseguenze, ma probabilmente
si incontrerà tollerante indifferenza o addirittura
solidarietà? Non stupiamoci poi se qualche
senatore o senatrice, a fronte di rapporti con il
Fisco forse non sempre trasparenti, ritengono
sia loro pieno diritto conservare a tutti i costi
la propria carica, e altri si sentano in dovere di
sostenerli in tale intento.
MILANO TAGLIA I FINANZIAMENTI ALLE
SCUOLE PRIVATE
Sulla scia del referendum consultivo di Bologna,
il cui esito è stato clamorosamente disatteso
dall’Amministrazione Comunale, che lo ha di
fatto ignorato, nonostante tale Referendum
avesse sancito l’indisponibilità della
maggioranza dei Bolognesi al trasferimento di
fondi comunali alle scuole dell’infanzia private,
il Comune di Milano ha annunciato il taglio di
1,2 milioni di Euro ai propri contributi alle scuole
dell’infanzia private. Nel capoluogo lombardo
sono circa 22.000 i bambini che frequentano
le scuole dell’infanzia comunali, poco più di
2.000 vanno alle statali e 9.000 alle private,
tradizionalmente e prevalentemente di
orientamento confessionale. Milano potrebbe
indicare una strada percorribile: la priorità nella
distribuzione di fondi pubblici va assegnata
senza esitazione alcuna alla scuola pubblica.
IL PREMIO NOBEL PER LA PACE ALL'OPAC
Lo ha annunciato l'Accademia di Oslo, che ha
deciso di conferire tale prestigioso Premio per
"l'impegno a favore dell'eliminazione delle armi
e degli arsenali chimici nei vari scenari di guerra
in tutto il mondo". Nata nel 1997, l'Organisation
for the prohibition of chemical weapons (Opcw)
sta supervisionando lo smantellamento
dell'arsenale chimico in Siria. Il direttore
dell'organizzazione, il turco Ahmet Uzumcu, ha
ringraziato il Comitato: "Accetto con umiltà il
Nobel per la Pace e con voi mi impegno a
c o n t i n u a re a l a v o r a re c o n i m m u t a t a
determinazione. Per 15 anni abbiamo fatto il
nostro dovere contribuendo alla pace del
mondo. Le ultime settimane hanno dato ulteriore
impulso alla nostra missione". Un impegno che
si sta concentrando al momento in Siria, dove
è in corso una missione dell'organizzazione
inter nazionale per supervisionare allo
smantellamento dell'arsenale chimico del regime
di Bashar al Assad. "Grazie al lavoro dell'Opac
l'uso delle armi chimiche è un tabù - scrive il
Comitato per il Nobel nelle motivazioni per
l'assegnazione - Quanto accaduto in Siria, dove
sono state usate queste armi, riporta in primo
piano la necessità di incrementare gli sforzi per
eliminare questi armamenti". L'assegnazione
del Nobel "è un messaggio ai Paesi che non
hanno ratificato il Trattato che mette al bando
le armi chimiche" e vuole essere un invito da
parte dell'Accademia norvegese "a firmarlo".
Al momento infatti rimangono fuori cinque paesi:
Angola, Corea del Nord, Egitto, Israele e
Myanmar. Il comitato ricorda poi come alcuni
"Stati non hanno osservato la scadenza, che
era aprile 2012, per la distruzione delle loro
armi chimiche. E questo si applica specialmente
agli Stati Uniti e la Russia".
ARMI NUCLEARI;
nessun taglio dei finanziamenti bancari
In un periodo di crisi globale, in cui le economie
di tutto il mondo
stentano a riprendersi,
anche a causa della
diffidenza delle banche a concedere prestiti,
l’unico settore che non ha subito questa stretta
creditizia pare sia quello che si dedica alla
produzione delle ARMI NUCLEARI.
Lo asserisce il rapporto “Don't bank on the
bomb” del movimento mondiale no profit ICAN
(International campaign to abolish nuclear
weapons), il quale diffonde nomi e cifre dei 298
istituti finanziari che investono 314 miliardi di
dollari in armi nucleari. La campagna chiede
l'abolizione completa di quest'uso improprio
del denaro dei cittadini. Rete Disarmo è partner
italiana di “Don't bank on the bomb”. Banca
Etica è l'unica banca italiana che dichiara il suo
rifiuto di investire sul nucleare e aderisce alla
campagna. Mentre Intesa San Paolo e UniCredit
risultano coinvolte nel commercio di armi
atomiche. ICAN ogni anno, nel mese d'ottobre,
aggiorna la popolazione mondiale sullo scandalo
dei colossi bancari che investono denaro dei
risparmiatori per la fabbricazione e il commercio
di armi nucleari, distogliendo quindi cifre enormi
da possibili investimenti ben più moralmente
accettabili e socialmente utili. Nata dal
movimento pacifista, di ispirazione cristiana, di
Utrecht IKV Pax Christi (www.ikvpaxchristi.nl),
il movimento ICAN raccoglie oltre 300
organizzazioni pacifiste non governative di 80
paesi del mondo. Il report mostra, con schemi
dettagliati, la quantità di istituti finanziari che
fanno circolare il loro danaro e quello dei loro
clienti per alimentare il più pericoloso settore
dell'industria bellica. Sono 298 in tutto il mondo
gli istituti finanziari, pubblici e privati, che
partecipano a questa attività, certamente
lucrosa, in quanto fanno circolare una cifra
impressionante di denaro: 314 miliardi di dollari.
Dei 298 istituti finanziari, 175 hanno sede negli
Usa, 65 in Europa, 47 in Asia, 10 in Medio
Oriente e 1 in Africa. Le 27 compagnie produttrici
di armi atomiche, che commerciano nel settore
nucleare grazie ai suddetti investimenti, si
trovano per la maggior parte negli Stati Uniti,
le rimanenti nel Regno Unito, Francia, India,
Olanda e Germania. I nomi più noti dei colossi
dell'economia che, secondo il rapporto,
consentono tramite i propri prestiti la
fabbricazione e il commercio di armi nucleari
sono State Street, Capital Group of Companies,
Goldman Sachs, Morgan Stanley e Blackrock
(USA); Barclays Bank e Royal Bank of Scotland
(UK), BNP Paribas (Francia), Deutsche Bank
(Germania); Mitsubishi UFJ Financial e
Sumitomo Mitsui Banking (Giappone); Life
Insurance Corporation (India) e UBS e Credit
Suisse (Svizzera). In particolare, BNP Paribas
svolge servizi o offre prestiti e finanziamenti a
20 ditte internazionali produttrici di armamenti
nucleari, per un valore complessivo di oltre 5,36
miliardi di dollari. Anche Deutsche Bank adotta
la stessa politica con una decina di ditte
produttrici di sistemi nucleari, per oltre 4,76
miliardi di dollari. Tra i principali gruppi bancari
europei coinvolti, “Don't bank on the bomb”
segnala anche la britannica HSBC (4 miliardi),
Barclays (3,4 miliardi), i gruppi francesi Crédit
Agricole (4,5 miliardi), AXA (3,6 miliardi) e Société
G é n é r a l e ( 3 , 3 m i l i a rd i ) e l a t e d e s c a
Commerzbank (2,4 miliardi).
Nel dossier del 2012 venivano elencate 13
banche italiane, o aventi sedi principali in Italia,
che contribuivano al finanziamento di aziende
produttrici di armamenti nucleari, ma solo due
figurano nel nuovo rapporto 2013: si tratta di
Intesa Sanpaolo e UniCredit. Intesa Sanpaolo
con prestiti o finanziamenti alle compagnie
nucleari Bechtel, Boeing, EADS, Fluor,
Honeywell International, Northrop Grumman e
Thales, per un valore complessivo di 819 milioni
di dollari; UniCredit, con prestiti finanziamenti
a EADS, Honeywell International, Northrop
Grumman, Thales e ThyssenKrupp, per un
valore complessivo di 1,43 milioni di dollari.
L'unica altra banca italiana citata nel rapporto,
ma nella colonna dei "buoni" è Banca Etica.
L'istituto di credito popolare è infatti inserito assieme ad altri 11 - nella lista delle banche
che hanno adottato una politica in grado di
prevenire in maniera completa qualsiasi
coinvolgimento finanziario con compagnie che
producano armi nucleari. "Il rapporto Don't
bank the bomb - spiega Andrea Baranes,
presidente della Fondazione Banca Etica chiarisce quanto troppo spesso i nostri risparmi,
una volta depositati su un conto corrente,
vadano a sostenere imprese o progetti con
enormi impatti sociali e ambientali. Le armi
nucleari sono forse l'esempio più evidente, ma
non certo l'unico. Molte banche fanno enormi
sforzi per dare di sé un immagine sostenibile,
mentre i loro finanziamenti vanno nella direzione
opposta. Per questo dobbiamo informarci ed
esigere una piena trasparenza. Studi come
Dont' bank the bomb vanno esattamente in
questa direzione e sono di enorme importanza
per permetterci di prendere decisioni
consapevoli sull'uso del nostro denaro.”
Nonostante il riconoscimento globale della loro
capacità distruttiva, in quanto armi di distruzione
di massa, le ARMI NUCLEARI non sono vietate
dal diritto internazionale,. Il 19 giugno di
quest'anno, a Berlino, lo stesso presidente
Obama ne ha sottolineato il rischio, dichiarando:
"Fino a quando esisteranno armi nucleari non
saremo veramente sicuri".
“LA GRANDE MAGIA”
Opere scelte dalla
Collezione UniCredit al
MAMbo, il grande evento
espositivo che riunisce nelle
sale del museo bolognese
i capolavori e le opere più
significative di una tra le maggiori collezioni
corporate in Europa. La mostra ruota intorno
all'idea guida della magia come “trama”, che
ricorre nella storia dell'arte. Tale ricerca
all'interno del percorso dell'arte occidentale, a
partire dal Cinquecento, delle ombre ammalianti
di ciò che sfugge a una classificazione razionale,
del mistero, del simbolo, del segreto, ha portato
a selezionare 90 opere provenienti dalla
Collezione UniCredit. Si inizia dai lavori più
antichi di Dosso Dossi, Antonio Carneo, Marco
Ricci e Jean Baptiste Greuze, che vengono
posti in dialogo con una scelta di libri “magici”
prestati dalla biblioteca comunale
dell'Archiginnasio di Bologna, per arrivare a
quelli di artisti contemporanei delle ultime
generazioni, da Christian Marclay a Grazia
Toderi, da Markus Schinwald a Clare Strand,
fino a Elina Brotherus e Jeppe Hein, passando
per maestri come Gustav Klimt, Giorgio de
Chirico, Fernand Léger, Kurt Schwitters, Yves
Klein, Georg Baselitz, Gerhard Richter, Christo,
Mimmo Jodice, Gilberto Zorio, Giulio Paolini,
Giuseppe Penone, Fischli e Weiss e Shirin
Neshat, solo per citarne alcuni. Specifiche
riflessioni riguardano le principali innovazioni
tecnologiche che hanno determinato
cambiamenti irreversibili nell'immaginario umano
e nei processi dell'arte: l'invenzione della stampa
tipografica, l'avvento della fotografia e la nascita
del cinema. Ai testi antichi della prima sezione
si aggiungono un'ampia selezione di opere
fotografiche provenienti dalla collezione
Fotografis di UniCredit Bank Austria AG (esposta
a Salisburgo) e filmati d'epoca resi disponibili
grazie alla collaborazione con la Fondazione
Cineteca di Bologna.
Sede espositiva:
MAMbo via Don Minzoni 14 (Bologna)
Periodo di svolgimento: fino al 16/02/2014
Orari: martedì, mercoledì e venerdì 12.00-18.00;
giovedì, sabato, domenica e festivi 12.00-20.00
Ingresso: intero € 6,00; ridotto € 4,00
“ M O S T R A G I O C AT T O L I D ' E P O C A ”
La prestigiosa Sala Magna della Rocca
Malatestiana di Verucchio ospita un’interessante
e inedita mostra di giocattoli d’epoca.
L'esposizione presenta pezzi rari ed unici
collocabili entro un arco cronologico che va dai
primi anni del 1900 - il giocattolo più antico è
un ciclista Tryang Gyro-Cyclo di fabbricazione
inglese prodotto negli anni tra il 1915 e il 1920
- agli anni ’60 dello stesso secolo, ovvero gli
anni del boom economico e dello sviluppo
consumistico che ha modificato e stravolto
profondamente il modo di vivere delle persone
e, naturalmente, anche il modo di giocare dei
bambini. Gli oggetti in esposizione sono tutti
ancora perfettamente funzionanti, alcuni
conservano intatti i meccanismi a carica o a
molla. Si tratta principalmente di giocattoli
destinati a bambini benestanti, prodotti da
fabbriche specializzate europee e americane,
utilizzando materie prime quali il legno, il ferro,
la latta e la plastica. In passato, tuttavia, la
grande maggioranza dei giocattoli era invece
prodotta “in casa”, con mezzi e materiali di
fortuna, giocattoli dei quali rimangono meno
tracce ma che ognuno di noi, anche oggi, ha
creato e modellato almeno una volta quando
era bambino. Il visitatore verrà invitato alla
scoperta dei giocattoli del passato, rinnovando
l’interesse per il nostro recente passato e anche
rievocando il proprio trascorso di bambino e i
ricordi dei giocattoli che hanno accompagnato
l’infanzia. Anche e soprattutto ai bambini è
rivolta l'esposizione, confidando nella loro
fantasia e nella loro capacità di intuire il
funzionamento e il divertimento nascosto dietro
ad ogni giocattolo, capace di generare, quasi
sempre, sogni e desideri più grandi della propria
età. Sede espositiva:
Rocca Malatestiana – Verucchio (Rimini)
Periodo di svolgimento: fino al 30/06/2014
Orario: sabato 9.30 - 13.00 e 14.30 - 18.30;
domenica 10.00 - 13.00 e 14.30 - 18.00
Ingresso: gratuito
7
“L'AMORE È UNA COSA MERAVIGLIOSA”
Che l'amore
sia una cosa
meravigliosa,
lo dicono i film
romantici,
le canzoni,
le poesie.
Lo dicono
anche le
figurine le quali,
però, da attente
spettatrici della
società, non
dimenticano
anche il lato
oscuro di una delle azioni più facili e al contempo
difficili per l'essere umano: amare.
La tribolazione cui il cuore umano è sottoposto,
per propria volontà o suo malgrado, è raccontata
a partire dal corteggiamento fino agli esiti, fausti
o tragici, delle vicende amorose. Si va dall'amor
cortese di certe figurine agli ammiccamenti dei
calendarietti da barbiere, dei giornalini o delle
copertine di spartiti, fino alle scene maliziose
e impudenti delle scatole di fiammiferi. Più di
300 immagini che a volte inteneriscono, a volte
stupiscono. Il corteggiamento, nelle figurine tra
la seconda metà dell'Ottocento e la prima del
Novecento, era fatto di sguardi timidi che
facevano arrossire, languide serenate, tête-àtête danzanti, cuori che civettavano tra diversi
pretendenti, baciamano loquaci, baci romantici,
appassionati, rocamboleschi. Se molte figurine
sono dedicate all'amore che trionfa dopo mille
vicissitudini, numerose sono quelle che
mostrano tutta la disinvoltura di un periodo in
cui il matrimonio per interesse era tutt'altro che
scandaloso. In altri casi, i veri protagonisti sono
lo struggimento dell'abbandono, la disperazione
del tradimento, ma anche la crudeltà delle
violenze domestiche, all'epoca tollerate e mai
condannate. Attraverso personaggi mitologici,
della letteratura o di opere e operette, le figurine
parlano malinconicamente degli esiti più
drammatici della passione, quelli che sfociano
nella morte di uno o di entrambi gli innamorati,
come Canio dell'opera I Pagliacci, Norma, Aida,
Madama Butterfly, Cyrano, Otello e Desdemona.
Eppure l'amore è anche leggerezza e gioco
quando viene letto attraverso l'ironia, soprattutto
quella delle scatole di fiammiferi in cui spiccano
doppi sensi e scene di un umorismo, ora
piccante, ora ridanciano, ora più sottile. Infine,
un'intera sezione è dedicata agli Amori famosi,
tra cui i grandi seduttori come Casanova, Don
Giovanni, Lady Hamilton, Messalina, Rodolfo
Valentino, e le coppie famose della storia e
della letteratura - Paolo e Francesca, Romeo e
Giulietta, Antonio e Cleopatra, Renzo e Lucia
- e della cinematografia, con una selezione dalla
copiosa collezione del Museo riguardante i divi
del cinema. Tanti i video in mostra. Oltre al
grande schermo in cui vengono proiettati tutti
i materiali esposti, nelle cornici elettroniche
all'interno delle vetrine, le scatole di fiammiferi
sono animate e ingrandite per facilitare la lettura
delle salaci didascalie. Infine, spezzoni di film
immortalano scene d'amore, a partire dal primo
bacio della storia del cinema che fece tanto
scalpore nel 1896, attraverso Metropolis e La
donna misteriosa fino ad arrivare al famosissimo
spogliarello di 9 settimane e 1⁄2 o alla scena
del tornio di Ghost.
Sede espositiva: Museo della Figurina - Corso
Canalgrande 103 - Modena (MO)
Periodo di svolgimento: fino al 02/03/2014
Orario: da mercoledì a venerdì 10.30-13; 1518; sabato, domenica e festivi 10.30-19; Giorni
di chiusura: lunedì, martedì
Ingresso: gratuito
8
“ZURBARÁN”
Palazzo dei Diamanti ospita
per la prima volta in Italia
una monografica dedicata
al pittore spagnolo Francisco
de Zurbarán (1598-1664),
grande mistico del Siglo
de oro. La mostra è una
importante occasione per
scoprire la forza delle
invenzioni di un artista
s t r a o rd i n a r i o , a l u n g o
ricordato dalla critica come
il “Caravaggio spagnolo”. Tra i protagonisti
dell’arte iberica del XVII secolo insieme a
Velázquez e Murillo, Zurbarán ha reinventato i
soggetti più classici grazie a uno stile
modernissimo, lasciando in eredità opere
percorse da un naturalismo asciutto e
monumentale, sintesi mirabile di tradizione e
innovazione. In vita il pittore ha conosciuto un
grande successo per la sua capacità di
interpretare il fervore religioso del suo tempo
con immagini quotidiane e visionarie, intime e
grandiose, e anche in epoca moderna, a partire
dall’Ottocento e fino alla seconda metà del
Novecento, le sue tele sono state fonte
d’ispirazione per più generazioni di artisti, dai
Romantici a Manet, fino a Morandi, Dalí e
Picasso. Una selezione di capolavori provenienti
dai più importanti musei e collezioni private
europee e americane ripercorre l’intera carriera
artistica di Zurbarán: dalle opere con le quali
egli si afferma sulla scena di Siviglia, “la Firenze
spagnola”, a quelle segnate dal luminismo
drammatico e contrastato della corrente del
tenebrismo ispirata a Caravaggio e Ribera,
come nel San Francesco d’Assisi nella sua
tomba, fino alle tele successive al soggiorno
madrileno e al contatto con Velázquez, dove a
prevalere saranno atmosfere più chiare, felici
scorci sul paesaggio e dettagli domestici. La
sua pittura si distingue tanto per l’abilità nel
definire i volumi nello spazio e l’incidenza della
luce, che per il gusto dell’astrazione e della
semplificazione, giungendo all’essenza delle
cose attraverso una visione lucida e cristallina
della realtà. Ineguagliabile è poi la maestria nel
dipingere le stoffe, dalle più austere, dal
carattere quasi scultoreo e giocate su un’unica
tonalità, fino alle più raffinate, restituite grazie
a una tavolozza intensa e brillante, come nella
Santa Casilda, più vicina all’immagine di una
nobildonna di corte che a una religiosa. La
mostra rivela la ricchezza e la varietà delle scelte
di Zurbarán: visioni estatiche e travolgenti,
scene quotidiane pervase da un potente
misticismo e realismo, intime rappresentazioni
mariane, soggetti mitologici, temi allegorici e
straordinarie nature morte, che rivelano la vita
silenziosa degli oggetti.
Sede espositiva: Palazzo dei Diamanti
Corso Ercole I d'Este, 21 - Ferrara (FE)
Periodo di svolgimento: fino al 06/01/2014
Ingresso: a pagamento,
intero € 10,00, ridotto € 8,50
“L’ENIGMA ESCHER.
Paradossi grafici tra arte e geometria.”
Palazzo Magnani ospita le opere dell'artista
Maurits Cornelis Escher (1898-1972), tra i
maggiori miti del ‘900 nel panorama della
produzione grafica contemporanea europea.
La mostra presenta la produzione dell'incisore
e grafico olandese, dai suoi esordi alla maturità,
e ospita 130 opere. Accanto alle sue celebri
incisioni – in mostra capolavori assoluti come
Tre sfere I (1945), Mani che disegnano (1948),
Relatività (1953), Convesso e concavo (1955),
Nastro di Möbius II (1963) – sono presenti anche
numerosi disegni, documenti, filmati e interviste
all’artista che mirano a sottolineare il ruolo di
primo piano che egli ha svolto nel panorama
storico artistico sia del suo tempo che
successivo. Una sezione di mostra è dedicata
al confronto della produzione di Escher con
opere di altri importanti autori. La sua arte è
uscita dal torchio del suo studio per trasformarsi
in scatole da regalo, in francobolli, in biglietti
d’auguri; è entrata nel mondo dei fumetti ed è
finita sulle copertine dei long-playing, Escher
ha influito più o meno direttamente su altre
figure di rilievo dell’arte del Novecento, come
Victor Vasarely, il principale esponente
dell’Optical Art, Lucio Saffaro ecc. Ha contratto
un debito di creatività con Maurits Escher perfino
un pittore americano come il dirompente Keith
Haring. La sezione illustra con dovizia di materiali
e una ventina di opere questi aspetti dell’arte
di Escher per restituire al visitatore la giusta
dimensione culturale ricoperta dell’artista
olandese. E’ evidente, e molto indagato, il
rapporto che Escher ebbe con “il mondo dei
numeri” ,intendendo per tale quello della
geometria (euclidea e non) e della matematica.
Non meno intrigante è la sua ricerca su spazio
reale e spazio virtuale, ovvero sul come
“ingannare la prospettiva”.
Sede espositiva: Palazzo Magnani - Corso
Garibaldi, 29 - Reggio Emilia (RE)
Periodo di svolgimento: fino al 23/02/2014
Ingresso: a pagamento,
intero € 9,00, ridotto € 7,00, studenti € 4,00
Orario:
martedì-giovedì 10.00-13.00 e 15.00-19.00;
venerdì, sabato, domenica e festivi 10.00-19.00.
Aperture straordinarie
25 e 31 dicembre, 1 gennaio: 15.00-19.00.
Giorni di chiusura: lunedì
“I CONTENDENTI”
di John Grisham
Oscar Finley e Wally Figg sono due avvocati di
Chicago, soci da vent’anni in un piccolo studio
legale, sempre sull’orlo del fallimento. Litigiosi
come una vecchia coppia, cercano di rimediare
clienti ricorrendo a mille espedienti, perlopiù
offrendo la loro consulenza a coppie squattrinate
in cerca di un divorzio economico o alle vittime
dei tamponamenti che si verificano
frequentemente nel vicino incrocio. Il loro placido
ritmo viene stravolto il giorno in cui irrompe nel
loro studio David Zinc, giovane e brillante
avvocato appena licenzia tosi da uno dei più
prestigiosi studi legali cittadini, del quale non
reggeva più i ritmi. Sembra un segno del destino,
perché in quei giorni si presenta la possibilità
di patrocinare una grossa causa, che si presume
milionaria, contro una delle industrie
farmaceutiche più in vista.
“E’ stato un senatore ONESTO, per cui la sua
eredità non è un granchè.”(pag.211) “Non è
forse vero che la Varrick sperimenta i suoi
farmaci nei Paesi in via di sviluppo perchè così
evita possibili cause legali qualora le cose
vadano male? Perchè in tali Paesi non esiste
virtualmente alcuna regolamentazione? Perché
è molto più facile trovare CAVIE UMANE che
hanno bisogno di qualche dollaro? (pag.364)
“E’ un’indagine svolta dall’Organizzazione
mondiale della sanità nel 2002. Gli scienziati
hanno indagato sulle maggiori case
farmaceutiche del mondo e sul modo in cui
utilizzano cavie umane in Paesi poveri per
testare farmaci che sperano di commercializzare
in Paesi ricchi.”(pag.367)
“LA CONSULENTE” di Jeffery Deaver
La giovane Taylor Lockwood è una giovane
praticante in un prestigioso studio legale di
New York, la cui vita cambia all’improvviso
quando Mitchell Reece, brillante avvocato nello
stesso studio, le chiede di indagare sulla
scomparsa dal proprio ufficio di un prezioso
documento. Le intelligenti ricerche a tutto
campo da parte della ragazza porteranno a
impensabili retroscena, che, fino all’ultimo,
terranno in sospeso la soluzione del caso.
Ennesima pregevole opera di questo maestro
del thriller.
“Gli avvocati in cerca di lavoro che sembravano,
o addirittura erano, ebrei, italiani o irlandesi
venivano invitati a un cortese colloquio ma non
ricevevano mai offerte di assunzione.”(pag.23)
“Tutti sapevano che la POLITICA è il POTERE
senza soldi.” (pag.24) “Mi sono reso conto in
prima persona che l’unica cosa in grado di
assicurare un futuro ai quartieri degradati è di
mantenervi delle attività commerciali.” (pag.33)
“LE PIETRE DELLA LUNA” di Marco Buticchi
Tre misteriose statuette d’oro
risalenti alla Roma del I°
secolo d.C.: un enigma
archeologico che avventurieri
e studiosi hanno inseguito per
secoli, tra indizi confusi,
testimonianze remote,
sparizioni e ritrovamenti. Tre
statuette attorno alle quali si
tessono, attraverso i secoli,
avvincenti storie, coinvolgenti fino all’ultima
pagina.
“A cinque giovincelli patrizi, nominati tribuni
militari sebbene non abbiano alcuna esperienza
sul campo, con la testa piena di presunzione e
unicamente in cerca della gloria che possa
garantire loro un ruolo politico, tra un paio
d’anni, una volta rientrati a Roma.”(pag.32) “Sai
quale credo sia l’unica vera differenza tra le
nostre battaglie al fronte e la VITA politica? Che
in battaglia si può guardare il nemico negli occhi,
mentre in politica questa facoltà non è concessa.
Apparentemente tutti ti sono AMICI, ma nella
realtà sono pronti a distruggerti con ogni mezzo.
Non da ultimo, anche con un pugnale fatto
vibrare da un sicario nella schiena.” (pag.54)
“ L’ A M M I N I S T R A Z I O N E D E L L A C O S A
P U B B L I C A P R E S E N TA V A M O LT E
SOMIGLIANZE CON LA GESTIONE DEGLI
AFFARI PRIVATI, MA CON REGOLE DEL TUTTO
DIVERSE; PER ESEMPIO, MANCARE ALLA
PAROLA DATA O ALL’IMPEGNO PRESO NON
SEMBRAVA COSTITUIRE UN’ONTA MA
PIUTTOSTO UN SEGNO DI ABILITA’.
CHIUNQUE SI OCCUPASSE DI POLITICA ERA
PROTETTO DA UNA SORTA DI IMMUNITA’
CHE LO AUTORIZZAVA A COMPIERE ATTI
CHE MAI SAREBBERO STATI PERDONATI A
UN COMUNE CITTADINO DI ROMA. IN BREVE
COMPRESE CHE CHI SI SCAGLIAVA CONTRO
LA CORRUTTELA CON APPLAUDITE PERORAZIONI ERA SPESSO IL PIU’ CORROTTO
DEI SENATORI, E CHI DEPLORAVA LO STATO
DEI COSTUMI ERA SOLITO ABBANDONARSI
IN PRIVATO ALLE ORGE PIU’ SFRENATE.
SOTTO QUESTO TEATRALE VELO DI
IPOCRISIA SI MUOVEVANO INTERESSI
ENORMI, GIOCHI DI POTERE, TRADIMENTI,
COSPIRAZIONI.” (pag.272)
“Il nostro fine è che il SENATO DI ROMA sia il
Senato del popolo, e non il mercato dove
prosperano ristrette sfere di interessi più o meno
leciti. A conti fatti, non riusciremo a raggiungere
la maggioranza dei seggi; anzi ne siamo ben
lontani. Ma la nostra voce si alzerà sempre alta,
pronta a denunciare, a chiedere conto, a
riportare l’assemblea a quei crismi di ONESTA’
morale che da troppo tempo sembra avere
perso di vista.” (pag.276)
“IO SONO DIO”
di Giorgio Faletti
Non c’è morbosità apparente
dietro le azioni del serial killer
che tiene in scacco la città
di New York. Non sceglie le
vittime seguendo complicati
percorsi mentali. Non le
guarda negli occhi mentre
muoiono. Una giovane
detective, che nasconde i
propri drammi personali
dietro una solida immagine, e un fotoreporter,
con un passato discutibile da farsi perdonare,
costituiscono l’unica speranza di poter fermare
uno psicopatico, che nemmeno rivendica le
proprie azioni. Qualcuno che sta compiendo
una vendetta terribile per un dolore che affonda
le radici in una delle più grandi tragedie
americane. Un uomo che dice di essere Dio.
“Rido fino alle lacrime per la incredibile e
derisoria viltà del destino. Uomini hanno vissuto
per PENSARE e altri non hanno potuto farlo
per essere stati costretti alla sola incombenza
di sopravvivere.”(pag.12) “Quando erano partiti
li avevano chiamati soldati. Ora il loro nome era
REDUCI. Una parola senza gloria che attirava
il silenzio ma non l’attenzione. Una parola che
significava che erano sopravvissuti, che erano
usciti dalla fossa infernale.” (pag.19) “Ripensò
a quanti crimini erano stati commessi in nome
di DIO, quando Dio non c’entrava per nulla. Di
qualunque dio si stesse parlando. Qualche
tempo prima, Giovanni Paolo II aveva chiesto
scusa al mondo per il comportamento della
Chiesa cattolica di circa quattrocento anni prima,
all’epoca dell’Inquisizione. Fra quattrocento
anni, di che cosa il Papa di allora avrebbe chiesto
scusa per quello che stavano facendo adesso?
Di cosa avrebbero chiesto scusa tutti gli uomini
che nel mondo professavano una fede? La fede
era un dono, come l’amore e l’amicizia e la
fiducia. Non poteva nascere dalla ragione. La
ragione poteva solo, in certi casi, aiutare a
tenerla viva. Ma se la FEDE faceva perdere la
RAGIONE, si perdevano con lei l’Amore,
l’Amicizia, la Fiducia, la Bontà. E dunque la
SPERANZA.” (pagg.161-162)
“QUASI NESSUNO HA AVUTO LA FORZA DI
VIVERE SECONDO GLI INSEGNAMENTI CHE
PREDICAVA.” (pag.179)
“INFERNO” di Dan Brown
Il profilo inconfondibile di
Dante Alighieri, che l’autore
ha personalmente scelto di
porre sulla copertina, richiama
immediatamente il simbolismo
medievale di cui il grande
poeta e scrittore fiorentino fu
maestro. Come nelle
precedenti opere, Dan Brown
per la trama di questo suo libro si avvale di
simboli palesi e nascosti, sulla cui
interpretazione di volta in volta, attraverso il
proprio fortunato (in termini di successo
letterario) personaggio Robert Langdon, tesse
la struttura del racconto.
“MAI FARE UNA PROMESSA CHE NON PUOI
MANTENERE.” (pag. 28)
“Nella mitologia antica l’eroe che nega è
l‘estrema manifestazione dell’orgoglio. Nessuno
è più superbo di colui che si crede immune dai
pericoli del mondo. Dante era evidentemente
d’accordo e infatti denuncia la superbia come
il peggiore dei sette vizi capitali, punito nella
prima cornice del Purgatorio.” (pag.245)
“Langdon sapeva che la forma ottagonale non
aveva niente a che vedere con l’estetica e aveva
un significato pura,mente simbolico. Nella
cristianità, il numero OTTO indicava la rinascita
e la rigenerazione. L’OTTAGONO serviva a
rappresentare i sei giorni della creazione divina
dei cieli e della terra, il settimo giorno di riposo
e l’ottavo giorno in cui i Cristiani rinascono, cioè
si rigenerano attraverso il battesimo. La base
ottagonale era diventata una forma comune nei
battisteri di tutto il mondo.” (pag.265) “Lorenzo
Ghiberti aveva impiegato più di vent’anni a
completare quella porta in bronzo dorato… di
una qualità artistica così raffinata da far dire a
Vasari che “questa opera abbia la sua perfezione
in tutte le cose, e che ella sia la più bella opera
del mondo”. Era stato Michelangelo, però, in
un suo entusiastico commento, a suggerire il
soprannome in uso ancora oggi. Michelangelo
l’aveva definita così meravigliosa che sarebbe
stata adatta come PORTA DEL PARADISO.”
(pag.266) “L’Organizzazione Mondiale per la
Sanità è fortemente convinta che la diffusione
capillare degli anticoncezionali costituisca una
delle chiavi principali per garantire la salute a
livello mondiale, sia per combattere le malattie
sessualmente trasmissibili come l’AIDS, sia per
il CONTROLLO DEMOGRAFICO. Ma il Vaticano
la pensa in maniera diversa: loro hanno speso
un’enorme quantità di soldi e di energie per
indottrinare i paesi del terzo Mondo e indurli a
credere che la contraccezione sia un male”.
“Ah, sì, “-aveva detto languo con un sorriso di
intesa.-“Chi meglio di un gruppetto di
ottuagenari celibi può spiegare al mondo come
si fa sesso?” (pagg.305-306) “Lei ha descritto
il suo amuleto come l’antico SIMBOLO DELLA
MEDICINA, e questo è corretto. Ma quando lo
ha chiamato CADUCEO ha commesso un errore
molto comune. Il caduceo ha due serpenti
intorno a una verga e le ali in cima. Il suo amuleto
ha un solo serpente e niente ali. Il suo simbolo
si chiama BASTONE DI ASCLEPIO.” (pag.308)
“L’elegante ornamento che si protende dalla
prua è l’unico pezzo di metallo di una gondola.
Si chiama pettine o ferro di prua. E’ un simbolo
di Venezia. La curva del ferro rappresenta il
Canal Grande, i sei denti i sei sestieri di Venezia
e la lama ricurva il cappello stilizzato del doge.”
(pag.346)
“Tutta la Chiesa deve spogliarsi di un pericolo
gravissimo che minaccia ognuno che vive nella
stessa Chiesa, il pericolo della mondanità, che
uccide l'anima e la Chiesa perché è idolatria,
è come un cancro, una lebbra, una malattia
gravissima che soffoca, toglie la vita. La Chiesa
tutta, ogni singolo cristiano, papi, vescovi,
cardinali, suore, preti si spoglino di ogni
mondanità spirituale, di ogni azione che non è
per Dio; si spoglino dalla paura di aprire le porte
e di uscire incontro a tutti, specialmente dei più
poveri, bisognosi, lontani,
senza aspettare, senza
perdersi nel naufragio
del mondo.
Senza spogliarci,
diventeremmo cristiani
di pasticceria.”
(Papa Francesco,
4 Ottobre 2013)
9
Assegnazione mediante sorteggio fra gli iscritti al circolo CRAL Hera Bologna, interni ed esterni, che decidono di
partecipare all’estrazione di biglietti/abbonamenti iscrivendosi nei tabelloni cartacei affissi presso la sala del Circolo
Hera in viale Berti Pichat (sopra il bar) e on line tramite portale aziendale (EVENTI–CRAL–Cral Bologna–CRAL Bologna
Teatro). Le estrazioni vengono effettuate due settimane prima la data di ciascun spettacolo; le persone estratte vengono
contattate via mail e telefono (da Chiara Cioni e Alessandra Piromallo) e possono decidere se esercitare il loro diritto;
la scelta deve essere comunicata alle stesse nel giro di due giornate massimo, in caso contrario si passa direttamente
a contattare il successivo estratto. La riconsegna degli abbonamenti deve avvenire entro i due giorni lavorativi successivi
alla giornata dello spettacolo visto.
TEATRO ARENA DEL SOLE
INTERACTION
Martedì 22 ottobre 2013
"LE VOCI DENTRO" di Eduardo De Filippo,
con Toni Servillo e Beppe Servillo
Martedì 5 novembre 2013
"IL CAPPOTTO" di e con Vittorio Franceschi,
liberamente ispirato al racconto di Gogol
28 novembre 2013
"THE COUNTRY" di Martin Crimp,
con Laura Morante e Gigio Alberti
Mercoledì 4 dicembre 2013
Ivano Marescotti in "LA FONDAZIONE"
di Raffaello Baldini
Venerdì 13 dicembre 2013
"URGE" di e con Alessandro Bergonzoni
Venerdì 3 gennaio 2013
"MISERIA E NUBILTE" di Nanni Garella,
da "Miseria e Nobiltà" di Eduardo Scarpetta,
con Vito, Umberto Bortolani
e gli attori di Arte e Salute
10
Giovedì 13 marzo 2013
"IL BORGHESE GENTILUOMO" di Molière,
con Massimo Venturiello e Tosca
16 marzo 2014
"IL BORGHESE GENTILUOMO" di Molière,
con Massimo Venturiello e Tosca
Giovedì 27 marzo 2014
"LA TEMPESTA" di Willian Shakespeare
30 marzo 2014
"LA TEMPESTA" di Willian Shakespeare
Martedì 1 aprile 2014
"I RAGAZZI IRRESISTIBILI"
con Tullio Solenghi, Eros Pagni
6 aprile 2014
"I RAGAZZI IRRESISTIBILI"
con Tullio Solenghi ed Eros Pagni
TEATRO ARENA DEL SOLE
DOMENICA TEATRO
TEATRO DELLE CELEBRAZIONI
COMIX&COMIX
27 ottobre 2013
"LE VOCI DENTRO" di Eduardo De Filippo,
con Toni Servillo e Beppe Servillo
Venerdì 22 novembre 2013
“RESTYLING” di e con Teo Teocoli
10 novembre 2013
"IL CAPPOTTO" di e con Vittorio Franceschi,
liberamente ispirato al racconto di Gogol
1 dicembre 2013
"THE COUNTRY" di Martin Crimp,
con Laura Morante e Gigio Alberti
Giovedì 16 gennaio 2014
"IL SERVITORE DEI DUE PADRONI"
da Carlo Goldoni
19 gennaio 2014
"IL SERVITORE DEI DUE PADRONI"
da Carlo Goldoni
Venerdì 24 gennaio 2014
"LA GRANDE MAGIA" di Eduardo De Filippo,
con Luca De Filippo e Massimo De Matteo
26 gennaio 2014
"LA GRANDE MAGIA" di Eduardo De Filippo,
con Luca De Filippo e Massimo De Matteo
Giovedì 30 gennaio 2014
"AQUILONI" due tempi di Paolo Poli,
liberamente tratti da Givanni Pascoli,
con Paolo Poli
2 febbraio 2014
"AQUILONI" due tempi di Paolo Poli,
liberamente tratti da Givanni Pascoli,
con Paolo Poli
Giovedì 6 febbraio 2014
"IL DISCORSO DEL RE" di David Seidler,
con Luca Barbareschi
9 febbraio 2014
"IL DISCORSO DEL RE" di David Seidler,
con Luca Barbareschi
Martedì 25 febbraio 2014
"ANTONIO E CLEOPATRA"
di William Shakespeare,
con Luca Lazzareschi e Gaia Aprea
2 marzo 2014
"ANTONIO E CLEOPATRA"
di William Shakespeare,
con Luca Lazzareschi e Gaia Aprea
Giovedì 6 marzo 2014
"BEATLES SUBMARINE"
con Neri Marcorè e la Banda Osiris
9 marzo 2014
"BEATLES SUBMARINE"
con Neri Marcorè e la Banda Osiris
Venerdì 13 dicembre 2013
“CINQUANTA SFUMATURE DI FRANCESCA”
di Valter Lupo, con Francesca Reggiani e
Gianluca Giugliarelli
Venerdì 14 febbraio 2014
“LUI E LEI” di Giorgio Ganzerli,
con Gabriele Cirilli, Federica Nargi
e Emy Bergami
Venerdì 28 febbraio 2014
“L'AMORE E LA FOLLIA” scritto, diretto e
interpretato da Max Tortora,
con Stefano Sarcinelli
Venerdì 21 marzo 2014
“DI PADRE IN FIGLIO”
scritto e interpretato da Max Giusti
Venerdì 11 aprile 2014
“CELEBRAZIONI HORROR COMIC SHOW...
20 ANNI DOPO!”
con Malandrino & Veronica, Vito, I Gemelli
Ruggeri, Tita Ruggeri.. e molti altri!
TEATRO DELLE CELEBRAZIONI
MUSICAL THEATRE
Sabato 16 novembre 2013
“IL VIZIETTO - LA CAGE AUX FOLLES”
con Marco Columbro ed Enzo Iacchetti
Sabato 21 dicembre 2013
“AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA”
con Gabriele De Guglielmo e Arianna
Venerdì 24 gennaio 2014
“I PROMESSI SPOSI - opera moderna”
con Graziano Galatone, Noemi Smorra
e Giò Di Tonno
Venerdì 7 febbraio 2014
“SETTE SPOSE PER SETTE FRATELLI”
con Flavio Montrucchio e Roberta Lanfranchi
Venerdì 7 marzo 2014
Arturo Brachetti in “ONLY THE BEST”
Sabato 18 gennaio 2014
Giuseppe Fiorello in
“PENSO CHE UN SOGNO COSI'...”
Sabato 1 febbraio 2014
Vincenzo Salemme in
“IL DIAVOLO CUSTODE”
Mercoledì 5 febbraio 2014
MOMIX in “ALCHEMY”
creato e diretto da Moses Pendleton
Venerdì 28 febbraio 2014
Christian De Sica in “CINECITTA'”
Mercoledì 16 aprile 2014
“A.A.A. CERCASI CENERENTOLA”
con Paolo Ruffini e Manuel Frattini
Venerdì 2 maggio 2014
Giuseppe Giacobazzi in
“UN PO' DI ME - (genesi di un comico)”
TEATRO DUSE
DUSE 7ROSSO
TEATRO AUDITORIUM MANZONI
Stagione sinfonica
9 novembre 2013
“ZIO VANJA” di Anton Cechov,
con Sergio Rubini e Michele Placido
Giovedì 30 gennaio 2014
1. Orchestra e coro
del Teatro Comunale di Bologna
Dir. James Conlon
Musiche di Britten e Sˇostakovicˇ
30 novembre 2013
“Che fine ha fatto Baby Jane?” di Lukas Heller
con Sydne Rome e Francesca Bianco
1 febbraio 2014
“DUE DI NOI” di Michel Frayn,
con Emilio Solfrizzi e Lunetta Savino
15 febbraio 2014
“L'IMPORTANZA DI CHIAMARSI ERNESTO”
di Oscar Wilde, con Geppy Gleijeses,
Lucia Poli e Marianella Bargilli
1 marzo 2014
“LA TELA DEL RAGNO” di Agatha Christie,
con Viviana Toniolo, Annalisa Di Nola
e Stefano Messina
22 marzo 2014
“PRIGIONIERO DELLA SECONDA STRADA”
di Neil Simon, con Maurizio Casagrande
e Tosca D'Aquino
5 aprile 2014
“GABRIELE D'ANNUNZIO,
tra amori e battaglie”
liberamente tratto da “L'amante guerriero”
di Giordano Bruno Guerri,
con Edoardo Sylos Labini
TEATRO EUROPAUDITORIUM
COMPLETO 10 spettacoli
Venerdì 8 novembre 2013
“TRES”
con Anna Galiena, Marina Massironi,
Chiara Nocese e Sergio Muniz
Martedì 10 dicembre 2013
“PRISCILLA - La regina del deserto”,
il musical
Sabato 21 dicembre 2013
Maurizio Battista in “......”
Nuovo spettacolo, titolo in via di definizione
Sabato 11 gennaio 2014
“QUANDO LA MOGLIE E' IN VACANZA”
con Massimo Ghini e Elena Santarelli
Sabato 21 giugno 2014
11. Orchestra e coro
del Teatro Comunale di Bologna
Dir. Michele Mariotti
Musiche di Mendelssohn-Bartholdy,
Poulenc e Cˇajkovskij
Venerdì 27 giugno 2014
12. Orchestra del Teatro Comunale di Bologna
Dir. Michele Mariotti
Musiche di Stravinskij, Beethoven e Mozart
Venerdì 7 novembre 2014
13. Orchestra del Teatro Comunale di Bologna
Dir. Pietari Inkinen
Musiche di Sˇostakovicˇ, Wagner e Strauss
Sabato 22 novembre 2014
14. Orchestra del Teatro Comunale di Bologna
Dir. Nikolaj Znaider
Musiche di Sˇcˇedrin, Cˇaikovskij e Stravinskij
Giovedì 14 dicembre 2014
15. Orchestra del Teatro Comunale di Bologna
Dir. Vladimir Fedoseyev
Musiche di Kancheli, Glazunov e Sˇostakovicˇ
Venerdì 19 dicembre 2014
16. Orchestra del Teatro Comunale di Bologna
Dir. Stefan Anton Reck
Musiche di Rachmaninov e Bruckner
Mercoledì 5 febbraio 2014
2. Orchestra del Teatro Comunale di Bologna
Dir. Stefan Anton Reck
Musiche di Cˇaikovskij
TEATRO COMUNALE
Stagione d’opera e di balletto
Domenica 9 febbraio 2014
3. Orchestra e coro
del Teatro Comunale di Bologna
Dir. Alejo Pérez
Musiche di Denisov, Rachmaninov, Brahms e
Prokof’ev
Giovedì 23 gennaio 2014
“PARSIFAL”, dramma sacro in tre atti
Musiche e libretto di Richard Wagner
Venerdì 7 marzo 2014
4. Orchestra del Teatro Comunale di Bologna
Dir. Andrea Battistoni
Musiche di Cˇaikovskij, Gubajdulina e RimskijKorsakov
Giovedì 13 marzo 2014
5. Orchestra del Teatro Comunale di Bologna
Dir. Dmitri Liss
Musiche di Cˇaikovskij e Mjaskovskij
Mercoledì 19 marzo 2014
6. Orchestra del Teatro Comunale di Bologna
Dir. Aziz Shokhakimov
Musiche di Musorgskij, Janácˇek, Tarnopolskij
e Stravinskij
Domenica 13 aprile 2014
7. Orchestra del Teatro Comunale di Bologna
Dir. Omer Meir Wellber
Musiche di Golijov e Mahler
Domenica 18 maggio 2014
8. Orchestra e coro
del Teatro Comunale di Bologna
Dir. Roberto Abbado
Musiche di Busoni e Musorgskij
Venerdì 23 maggio 2014
9. Orchestra del Teatro Comunale di Bologna
Dir. Juraj Valcˇuha
Musiche di Strauss, Haydn e Rachmaninov
Sabato 14 giugno 2014
10. Orchestra Teatro Comunale di Bologna
Dir. John Neschling
Musiche di Guarnieri, Prokof’ev e Sˇostakovicˇ
Venerdì 21 febbraio 2014
“TOSCA”, opera in tre atti
Musica di Giacomo Puccini,
libretto di Giuseppe Giocosa e Luigi Illica
Mercoledì 2 aprile 2014
“EVGENIJ ONEGIN”,
opera in tre atti e sette quadri
Musiche di Petr Il’icˇ Cˇaikovskij,
libretto di Konstantin Stepanovic Silovskij
Mercoledì 14 maggio 2014
“IL LAGO DEI CIGNI”, Kremlin Ballett
Musiche di Petr Il’icˇ Cˇaikovskij
Martedì 17 giugno 2014
“COSI’ FAN TUTTE”,
dramma giocoso in due atti
Musica di Wolfgang Amadeus Mozart,
libretto di Lorenzo Da Ponte
Venerdì 31 ottobre 2014
“CASSANDRA”,
dal romanzo Kassandra di Christa Wolf
Musica di Michael Jarrell; per voce recitante,
ensemble strumentale ed elettronica
Sabato 15 novembre 2014
Aterballetto in “WORKWITHINWORK”
di Luciano Berio e
“LES NOCES”
di Igor’ Fedorovicˇ Stravinskij
Venerdì 5 dicembre 2014
“LADY MACBETH
DEL DISTRETTO DI MCENSK”,
opera in quattro atti e nove scene
Musica di Dmitrij Dmitrievicˇ Sˇostakovicˇ,
libretto di Aleksandr Prejs e
Dmitrij Dmitrievicˇ Sˇostakovicˇ
11
Il sangue di donatori periodici rappresenta una garanzia di affidabilità e sicurezza per il ricevente nonché certezza di approvvigionamenti
per Avis. Il donatore periodico è controllato dal punto di vista medico, in quanto sottoposto ad accurate visite e attenti controlli
sul sangue.
Il bisogno di sangue e dei suoi componenti è in costante aumento a causa dell'invecchiamento della popolazione e di cure sempre
più numerose e nuove. Il sangue è indispensabile per moltissime terapie e non solo nelle situazioni di emergenza. Non puoi sapere
a chi doni il tuo sangue, ma devi sappere che la donazione è destinata a molti tipi di malati, a quelli oncologici e alle persone che
hanno emorragie importanti per traumi, interventi chirurgici,tra cui i trapianti, o durante il parto.
Il Senato ripristina il valore a fini pensionistici della donazione di sangue
È stato approvato nei giorni scorsi, dal Senato, l'emendamento che estende la definizione di "prestazione effettiva di lavoro" anche
alle assenze per la donazione di sangue ed emocomponenti. Tali permessi, infatti, con la riforma Fornero del 2011 erano stati
esclusi dal computo complessivo delle giornate lavorative dei dipendenti intenzionati a usufruire della pensione anticipata.
Dopo l’approvazione alla Camera, l’emendamento ristabilirà quanto già indicato dalla legge n. 219/05, che all'articolo 8 comma 1
prevede il riconoscimento della retribuzione e dei contributi per la giornata in cui si effettua la donazione. La stessa legge individua
i donatori di sangue come operatori sanitari che concorrono al raggiungimento di un obiettivo fondamentale per il nostro Paese:
l'autosufficienza di sangue, emocomponenti e medicinali plasmaderivati.
Siamo quindi felici che lo Stato italiano abbia voluto ribadire il grande ruolo di tutti quei donatori che, in modo gratuito, continuo,
periodico, volontario e anonimo, compiono un gesto di grande valore civico, etico e morale.
FELSINEA ASSISTENZA SRL
Telefono 051 4121131 - Cell. 320 0489409
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organizza per Circolo Hera Bologna
CON PRANZO IN AGRITURISMO
DOMENICA 26 GENNAIO 2014
Partenza da BOLOGNA ore 07:00 da Via Battindarno, parcheggio ATC,
ore 07:15 Autostazione corriere pensilina 25, ore 07:30 Piazzale Atleti Azzurri.
Arrivo in località CAMPOTTO di ARGENTA incontro con la guida e inizio della visita al Museo della Bonifica,
situato all’interno di uno stabilimento idrovoro attivo, quello di Saiarino, uno splendido edificio in stile liberty
inaugurato da Re Vittorio Emanuele III nel 1925 e cuore del grande sistema di bonifica di destra Reno.
Nel corso della visita verrà illustrato nei dettagli il funzionamento del sistema di bonifica e gestione delle acque.
Al termine trasferimento nei dintorni di CONSELICE e pranzo in rinomato agriturismo con il seguente menù:
ANTIPASTO CON “PIZZA FRITTA”
BIS DI PRIMI: RISOTTO AI FUGHI - TAGLIATELLE AL RAGÙ
SCALOPPINA AI FUNGHI
VERDURE ALLA GRIGLIA E PATATE AL FORNO
CROSTATE DELLA CASA
ACQUA VINO DELLA CASA IN CARAFFA - CAFFÈ
Nel primo pomeriggio trasferimento nei dintorni di MEDICINA per una visita guidata alla Stazione Radioastronomia
che ospita i più grandi radiotelescopi italiani tra i quali la “Croce del Nord” della superficie di 32.000 mq. realizzata
dal Prof. Marcello Ceccarelli nel 1964, e la Parabola VLBI, di 32 metri di diametro, che fa parte della rete osservativa europea.
La visita della durata di circa due ore include la presentazione della radioastronomia nella sala multimediale,
il percorso al museo degli strumenti ed una passeggiata alle antenne. Al termine partenza per il rientro, con arrivo in prima serata.
QUOTA PER PERSONA:
€ 62,00 - € 58,00 - € 55,00
(minimo 35 persone)
(minimo 40 persone)
(minimo 45 persone)
CONDIZIONI PARTICOLARI PER I SOCI DEL CIRCOLO HERA BOLOGNA
LA QUOTA COMPRENDE:
Viaggio in Bus G.T. pedaggi inclusi - Entrate e guide per Bonifica e Telescopi - Pranzo con menù indicato Assicurazione RCT e Polizza Infortuni.
NON COMPRENDE:
Eventuali altre entrate - Mance, extra personali - Quanto non espressamente indicato.
ORGANIZZAZIONE TECNICA:
SUGAR VIAGGI - ARCI VIAGGI Srl
VIA RIVA RENO, 77/a - 40121 BOLOGNA
TEL. 051 232124 - FAX 051221755
www.sugarviaggi.it
PER INFORMAZIONI: Gruppo Turismo del Circolo HERA Bologna
Martedì e Giovedì dalle ore 15:00 alle 18:00
Telefono 051 250277
BASSINI ROBERTO
329 8275455
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organizza per Circolo Hera Bologna
DOMENICA 23 FEBBRAIO 2014
Partenza da BOLOGNA ore 06:30 da Via Battindarno - Parcheggio
ATC ore 06:45 - Autostazione corriere pensilina 25 ore 07:00
Piazzale Atleti Azzurri, via autostrada per Forlì, Rimini.
Arrivo a PESARO e ingresso al Museo Morbidelli per una visita
libera alla straordinaria collezione di motociclette e cimeli.
Giancarlo Morbidelli nasce a Pesaro nel 1934, primogenito di una
semplice famiglia con quattro figli. Frequenta le scuole tecniche e al
termine degli studi inizia a lavorare in una fabbrica meccanica. Assolti
gli obblighi di leva, con pochi mezzi, ma con grande ingegno e
passione, Morbidelli apre in proprio una piccola fabbrica di macchine
speciali per la lavorazione del legno. Dotato di un forte intuito e di
capacità industriali e tecniche, riesce a rendere la sua azienda tra le
più note del mondo; la sua impresa arriva ad impiegare 300 dipendenti.
La sua più grande passione, però, è la motocicletta, un amore che
nutre già da adolescente, e che non dimentica neanche quando si
dedica, con grande determinazione, al suo lavoro imprenditoriale.
Come veicolo pubblicitario per la sua ditta, verso la fine degli anni
‘60 inizia a costruire moto da competizione che, grazie alle loro qualità
tecniche e alle caratteristiche innovative, nel corso degli anni ‘70
trionfano su tutte le piste del mondo collezionando 4 titoli mondiali
tra il 1975 e il 1977 e creandosi un’ottima stima nel settore
motociclistico.
Al termine della visita, tempo permettendo passeggiata nel centro
cittadino, poi trasferimento a MAROTTA e pranzo in ristorante
con il seguente Menù:
ASSORTIMENTO DI ANTIPASTI
(8 freddi + 5 caldi)
TRIS DI PRIMI PIATTI
SORBETTO
GRIGLIATA MISTA + FRITTURA MISTA
INSALATA E PATATE FRITTE
DESSERT
ACQUA – VINO - CAFFÉ - DIGESTIVO
Nel pomeriggio eventuale tempo a disposizione per una
passeggiata sul lungomare o altre visite da concordare. Al termine
partenza per il rientro con arrivo a BOLOGNA in prima serata.
QUOTA PER PERSONA:
€ 57,00 (minimo 45 persone)
CONDIZIONI PARTICOLARI PER I SOCI DEL CIRCOLO HERA BOLOGNA
LA QUOTA COMPRENDE: Viaggio in Bus G.T. pedaggi inclusi
Pranzo in ristorante con menù indicato - Assicurazione Infortuni.
NON COMPRENDE: Ingresso al Museo: € 10,00
Eventuali altre entrate - Mance ed Extra personali
Quanto non espressamente previsto.
PER INFORMAZIONI: Gruppo Turismo del Circolo HERA Bologna
Martedì e Giovedì dalle ore 15:00 alle 18:00
Telefono 051 250277
BASSINI ROBERTO
329 8275455
ORGANIZZAZIONE TECNICA:
SUGAR VIAGGI - ARCI VIAGGI Srl
VIA RIVA RENO, 77/a - 40121 BOLOGNA
TEL. 051 232124 - FAX 051221755
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14
Anche quest’anno a grande richiesta
inizia l’attività del gruppo Volley
VOLETE PARTECIPARE?
Telefonate a:
74502 Fjodor Lisanti
70085 Daniela Montalegni
Quando si svolge:
Il mercoledì dalle ore 20:30 alle ore 22:00
presso la palestra delle scuole Chiostri
via Serena 20 - Quartiere San Donato
È vincolante per la partecipazione:
Iscrizione al Circolo Hera - Iscrizione alla Polisportiva Circolo Hera
Certificato medico di idoneità per attività sportive non agonistiche (medico curante)
15
artire verso Nord da San Pietroburgo significa imboccare
i 1300 km di strada che la collegano con Murmansk,
la più grande città del mondo sopra il circolo Polare,
rinomata per la base dei sommergibili militari, che a volte
emergono per dar bella mostra di sé nel fiordo intorno al quale
la città è costruita, è circondata da un territorio vasto e
strategicamente militarizzato.
La strada attraversa la Carelia e la penisola di Kola, la parte
orientale della Scandinavia che fa parte del territorio russo e che
si sviluppa tra il Mar Bianco a est, il mare di Barents a Nord,
confina con Finlandia e Norvegia a ovest ed è costellata di laghi
e foreste, oltre che diverse isolette. La Carelia identifica la terra
che va verso il Circolo Polare, mentre la penisola di Kola è il
territorio che, oltre questo parallelo, si proietta verso est. Qui vive
l’antico popolo Sami, in parte inurbato, in parte ancora nomade
e pastore in mezzo alla grande natura incontaminata: come i
curdi, sono un popolo che non ha uno Stato nazionale proprio
ma è insediato oltre i confini di Svezia, Finlandia, Norvegia e
Russia. Qui la natura gode di una particolare ricchezza di minerali
e ha così attratto insediamenti industriali che trasformano alcuni
tratti dell’incontaminato paesaggio in uno scenario di tipo post
guerra nucleare. In particolare nel Nord, quando la strada principale
giunge nei pressi di Monchegorsk, o nella località di Nikel, mentre
la radio passa musica tecno ed elettronica, il sole perennemente
sopra l’orizzonte attraversa le foschie di queste latitudini sabbiose
per illuminare i minacciosi complessi estrattivi della rocciosa
ricchezza.
Anche come attività turistiche, la caccia e la pesca svolgono
un ruolo importante ed è sempre bene essere muniti
degli appositi permessi onde evitare di incappare in
sanzioni: oltre a ciò, alcune delle parti più remote
della penisola possono essere soggette ad
16
autorizzazioni anche solo per accedervi a causa della rilevanza
strategico militare. Purtroppo i punti più belli e panoramici sono
spesso occupati da basi militari off-limits. Nel raggio di poche
decine di chilometri si può sciare anche fino a Maggio, a Kirov,
mentre la costa del Mar Bianco offre un meraviglioso panorama
di isolette che ricorda il nostro Mediterraneo. Per le visite, la
Carelia offre alcuni laghi, il Ladoga e l’Onega, ove durante la bella
stagione è previsto un servizio di traghetti che consente la visita
ai monasteri sul primo e alle Isole Kizi nel secondo, famose per
le chiesette in legno che vi si trovano. Non è raro trovare comitive
che fanno brevi gite da San Pietroburgo. L’arcipelago più famoso
della zona si trova nel Mar Bianco: sono le isole Solovki, fredde,
ventose e popolate di zanzare, dove i primi monaci si insediarono
nel XV secolo e dove si staglia il monastero costruito durante gli
anni di Ivan il Terribile, oltre a varie cappellette sparse nei boschi.
Considerato il clima e la localizzazione, Stalin negli anni Trenta
fece un gulag di questa isoletta che oggi comincia a svilupparsi
turisticamente, con i primi alloggi casalinghi, i negozietti di souvenir
e qualche luogo per mangiare.
La città di Murmansk è costruita lungo un fiordo esposto a nord,
la cui viabilità verso la costa settentrionale è chiusa da una dogana
che protegge le installazioni militari. La città è composta di grandi
palazzoni colorati, ove la vita si svolge all’interno considerato il
clima tipicamente rigido e piovoso.
Per passeggiare all’aperto gli abitanti della città si recano in un
parco, con il laghetto e il parco giochi. Qui ci si può sedere a
mangiare cipolla e shashlik (gli spiedini) e bere kvas, come
normalmente capita in Russia, mentre i bambini giocano
sulla giostra di Shrek, ai piedi della grande statua
dedicata ai difensori dell’Artico Sovietico durante la
Grande guerra patriottica, quella che da noi si chiama
Seconda guerra mondiale.
di Massimo Bernardini
“Impara non a curare la tua malattia,
ma a come mantenere la tua salute” (Leonardo da Vinci)
I nomi “melograno” e
“melagrana” sono
originati dall’unione dei
termini latini malum
(“mela”) e granatun (“con
semi”). Il melograno,
Punica granatum, pianta
appartenente alla famiglia
delle Punicaceae, è
originario del bacino del
Mediterraneo e dell’Asia,
il cui areale di distribuzione va dall’Iran al Caucaso, dall’India settentrionale
alla regione dell’Himalaya. Il melograno ed i suoi frutti sono stati
grandemente apprezzati dall’uomo fin dall’antichità per le proprietà
terapeutiche.
Cenni Botanici
Il melograno è una pianta dal portamento cespuglioso che può raggiungere
un’altezza compresa tra i 2 e i 4 metri. Le foglie, lucide, hanno un colore
verde intenso e forma lanceolata, mentre i fiori sono di un bel colore rosso
acceso. Il frutto del melograno prende, nello specifico, il nome di melagrana.
È un frutto tondeggiante o leggermente allungato il cui diametro varia dai
5 ai 12 centimetri, caratterizzato da una buccia molto robusta, spessa e
coriacea. Opposta al picciolo è collocata una “corona” originata dai residui
del calice del fiore, e formata da quattro o cinque espansioni appuntite.
All’interno del frutto si trovano diverse sezioni, o partizioni interne, ciascuna
delle quali contiene i semi veri e propri: essi sono particolarmente
abbondanti, ed all’interno del medesimo frutto se ne possono trovare
anche più di 600. Ciascuno dei semi è costituito da una parte legnosa
interna, avvolta da una polpa dall’aspetto traslucido il cui colore varia dal
biancastro - rosato al rosso rubino acceso. A seconda delle varietà di
melograno essa può essere dolce e profumata, oppure più spiccatamente
acidula.
Composizione e Principi Attivi che ne giustificano l’azione benefica
Il frutto del melograno è particolarmente ricco di minerali (potassio,
magnesio, zinco, rame e fosforo), vitamine (A, B, C, E, K), sostanze ad
attività antiossidante. Come costituente di molti enzimi, il rame è necessario
alla formazione dell'emoglobina e del collagene (proteina che serve alla
struttura ed alla riparazione dei tessuti danneggiati) nell'organismo. Molti
enzimi che contengono rame contribuiscono anche alla difesa del corpo
contro i radicali liberi. L’acido pantotenico, o vitamina B5, fa parte di un
coenzima - chiave che permette all'organismo di utilizzare in modo
adeguato l'energia derivata dagli alimenti ingeriti. Partecipa anche a molte
fasi della fabbricazione degli ormoni steroidei, dei neurotrasmettitori
(messaggeri dell’impulso nervoso) e dell'emoglobina. La piridossina, o
vitamina B6, fa parte di coenzimi che partecipano al metabolismo delle
proteine e degli acidi grassi come pure alla fabbricazione dei
neurotrasmettitori. Collabora anche alla fabbricazione dei globuli rossi e
permette loro di trasportare ulteriore ossigeno. La piridossina è necessaria
alla trasformazione del glicogeno in glucosio e contribuisce al
funzionamento regolare del sistema immunitario. Infine, questa vitamina
svolge un ruolo nella formazione di alcune componenti delle cellule
nervose. Il ruolo della vitamina C nell'organismo va oltre le sue proprietà
antiossidanti. Contribuisce anche alla salute delle ossa, delle cartilagini,
dei denti e delle gengive. Inoltre, protegge contro le infezioni, favorisce
l'assorbimento del ferro contenuto nelle piante ed accelera la cicatrizzazione.
Melagrana come medicamento
Fin dall'antichità questo particolare frutto è stato simbolo di abbondanza
e longevità e già da allora le sue molteplici proprietà terapeutiche erano
ben note. Oggi la medicina ufficiale non ha fatto altro che confermare tali
proprietà. La sua virtù più importante è legata alla presenza di sostanze
ad alta attività antitumorale come l'acido ellagico, i flavonoidi ed altre
sostanze con proprietà antiossidanti. Recenti studi hanno dimostrato che
il succo di melagrana è aggressivo nei confronti delle cellule tumorali e
ne ostacola la proliferazione, in special modo nelle patologie che interessano
cavo orale, colon e prostata. In numerosi casi di tumore della mammella
si è potuto riscontrare un’inibizione della proliferazione delle cellule
cancerogene, ed in particolar modo pare che l’acido ellagico presente
nella melagrana sia un efficace killer delle cellule “impazzite”.
Un gruppo di ricercatori dell’Università del Wisconsin ha dimostrato che
bere succo di melagrana può essere un valido aiuto nel contrastare
l’accrescimento e lo sviluppo delle cellule del cancro ai polmoni (Aprile
2007 Cancer Chemoprevention Program). Un effetto benefico è stato
riscontrato anche nella prevenzione dei casi di Alzheimer: sembra che
l’assunzione giornaliera di un bicchiere di succo di melagrana possa
garantire un effetto protettivo e diminuisca sensibilmente il rischio di
insorgenza di tale morbo. Sempre rimanendo nel campo dei benefici per
le persone meno giovani, nuove ricerche condotte negli Stati Uniti hanno
sottolineato i positivi risultati ottenuti dal succo di melagrana per contrastare
l’assottigliamento e la degradazione della cartilagine (principali responsabili
dell’artrite) preservando in tal modo la funzionalità delle articolazioni.
Ulteriori studi hanno dimostrato che l'assunzione protratta nel tempo del
succo di melagrana può essere d’aiuto contro i fattori di rischio
cardiovascolare (ipertensione, colesterolo, trigliceridi, diabete) e sarebbe
in grado di proteggere il cuore dalla formazione di placche aterosclerotiche,
con azione preventiva nei confronti dell’insorgenza di arteriosclerosi,
infarto e ictus. I polifenoli sono ottimi antiossidanti naturali presenti nelle
piante e possono aiutare a contrastare i radicali liberi e di conseguenza
l’invecchiamento delle cellule e degli organi interni. Gli studi sui frutti del
melograno hanno dimostrato che essi sono in grado di ridurre lo stress
ossidativo, di abbassare il tenore di colesterolo nel sangue e di proteggere
la funzionalità dei vasi sanguigni mantenendoli elastici e in salute.
Non solo, anche i disturbi causati dalla menopausa (depressione e ossa
fragili) sembrano trarre beneficio dall'assunzione quotidiana di succo di
melagrana.
Ulteriori studi hanno dimostrato un aumento della qualità e della mobilità
degli spermatozoi e dei livelli di testosterone, manifestando effetti positivi
sull’apparato sessuale maschile.
La corteccia delle radici di melograno, prelevata solitamente in primavera
o in autunno, tagliata in pezzetti e fatta seccare all’aria, si può conservare
a lungo, e viene tipicamente utilizzata per preparare decotti. Queste
bevande sono preparate immergendo la corteccia sminuzzata in acqua
bollente e lasciando il tutto a cuocere a fuoco basso per il tempo necessario
all’estrazione dei principi attivi. Trascorso questo periodo si filtra il liquido,
che può essere conservato per qualche giorno. Lo stesso procedimento
di preparazione può essere adottato nei confronti della scorza dei frutti
raccolti in autunno. Questi decotti si possono bere tiepidi o anche freddi
e sono ricchi in tannini, sostanze dalla spiccata azione astringente e in
grado di fungere da sedativo in caso di dissenteria. Storicamente i decotti
di radici o scorza di melograno si facevano apprezzare anche per le loro
proprietà vermifughe: erano infatti preziosi alleati per combattere i parassiti
intestinali come le tenie. Tali decotti possono essere impiegati anche per
uso esterno, come ad esempio per irrigazioni vaginali, clisteri o impacchi.
Secondo la medicina ayurvedica, i semi ed il succo della melagrana sono
considerati un tonico per il cuore e per il cavo orale, in grado di arrestare
le emorragie gengivali e nasali grazie alle loro proprietà astringenti. Inoltre
il succo viene impiegato per tonificare la pelle ed il seno, nonché per la
cura delle emorroidi. In alcuni casi esso svolge addirittura il ruolo di collirio,
poiché si ritiene che rallenti lo sviluppo della cataratta.
I petali del fiore di melograno vengono utilizzati per preparare un infuso,
ottenuto mediante immersione diretta in acqua bollente. Questa bevanda
può essere impiegata come rinfrescante delle gengive e del cavo orale
in genere.
Controindicazioni
Allo stato attuale delle conoscenze il melograno risulta essere una pianta
nel suo complesso sicura e ben tollerata, per la quale in letteratura non
sono segnalati effetti collaterali. Dato il suo contenuto in zuccheri, tuttavia,
i frutti del melograno dovrebbero essere consumati con oculatezza da
chi soffre di diabete e da chi segue regimi dietetici ipocalorici.
Naturalmente i notevoli benefici del succo di melagrana sulla prevenzione
di alcune gravi patologie, sono da ritenersi efficaci solo se associati ad
un corretto stile di vita, che comprenda un’attività fisica
regolare, un’alimentazione equilibrata, nonché l’eliminazione
dei fattori di rischio (fumo ed alcol soprattutto).
Chi fosse interessato ad approfondire l’argomento può
richiedere al sottoscritto copia del libretto “Melograno Il
gioiello dell’inverno” di Massimo Bernardini – OM Edizioni
con uno sconto del 20% sul prezzo di copertina.
17
Stanco di fare il topolino sulla ruota per correre dietro ai soldi, alle scadenze da
onorare? Il tuo andare è lento e rassegnato perché sei finito tra i cassintegrati,
esodati, inoccupabili? Depresso per le tante cose che non vanno attorno a te?
Forse hai bisogno di una pausa di riflessione, magari di un bel viaggio da qualche
parte. No, i soldi non sono un problema. Non ti devi indebitare, non devi usare la
tua card, ma la tua super car, la tua mente. Nel film del 1990 “Total Recall”, ispirato
al racconto fantascientifico di Philip Dick dal titolo “Ricordiamo per voi”, per fare
una vacanza si andava alla Rekall, la compagnia che trasformava i sogni in veri e
propri ricordi. Si sceglieva un personaggio, il dove e il quando e si innestavano dei
ricordi. Una vacanza perfetta per staccare la spina a una vita frustrante. Arnold
Schwarzenegger (protagonista del film nel ruolo di Quaid) sceglieva i ricordi di una
vita da agente segreto. Ma qualcosa nell’innesto andava male e si ritrovava (braccato
dai cattivi) in un sistema dispotico in una colonia di Marte. Doveva combattere per
salvare se stesso e la colonia. Vorresti fare l’agente anche tu? Vorresti salvarti e
salvare il mondo a tua volta? Vorresti essere ideatore del tuo futuro, vivere i tuoi
sogni? Magari potresti usare altre armi se non sei Quaid o se non esiste la Rekall.
Dai, imposta il navigatore della tua super car e vai, fatti un viaggio in altre realtà.
Cambia percezioni, prospettive, destinazioni. Quella che stai vivendo è una delle
possibili realtà, non l’unica e se non ti piace, ti senti soffocare, prigioniero senza
scampo, cerca dell’altro. La mente è il veicolo più incredibile per sperimentare nello
spazio tempo. Salta su e liberati dai preconcetti, dai dogmi religiosi o economicofinanziari e da tutte le forme di controllo. Immagina di avere un biglietto per ogni
dove, senza limiti di km e di budget. Cosa fai, non approfitti? Per ora è solo andata.
Il biglietto di ritorno lo avrai quando saprai chi sei e cosa vuoi dalla tua esistenza.
Quando avrai realizzato i sogni e le aspirazioni che magari avevi fin da piccolo.
Siamo dei costruttori di ponti verso altre realtà perché siamo dei sognatori/esploratori
nati. A prescindere se ci perdiamo dietro a progetti di altri, se realizziamo le nostre
piccole e grandi opere o delle cattedrali nel deserto. E’ come se una parte di noi
(fin dalla tenera età) avesse coscienza di altre possibilità, della loro esistenza in
qualche altra realtà che al momento non è del tutto manifesta, ma che lo sarà in
seguito. Questo potrebbe implicare magari che abbiamo memoria di alcune esperienze
(le abbiamo già vissute) o che siamo connessi in qualche modo con un contenitore
più grande dal quale si può attingere molto, se non tutto. Nel primo caso, esperimenti
scientifici dimostrano che vivere un’esperienza nuova o ricordarne una passata, fa
attivare la stessa zona del cervello. Nel secondo caso, senza scomodare Dio, chi
ha dimestichezza con cellulari, pc, ipad, sa che si possono scaricare dalla rete tutte
le applicazioni, programmi, giochi, musica che si vuole. Basta essere connessi. Non
ti ricordi più come accedere al sistema? Non ricordi più che tempo e spazio seguono
anche altre leggi? Non sai dove sono tutti i comandi della tua super car e non sai
che strada fare? La conoscenza, la consapevolezza, la meditazione sono ottime
strade da percorrere. Così come imparare a leggere la storia, a essere elastici e
curiosi. Per viaggiare bene, bisogna liberarsi però da paure e condizionamenti micro
e macro. Allora sì che si può andare. Magari dove ci sono forme più progredite di
cittadinanza, di convivenza. Pensa all’uomo e a quello che potrebbe essere. Pensa
all’universo, agli infiniti universi, non porti limiti. Imposta il tuo navigatore, scegli un
personaggio non impegnativo, magari un turista curioso di novità, in un futuro
prossimo se vuoi. Vedi come ti trovi, osserva cosa c’è attorno.
Wrrroooooommmmmm………….
Immagina che stai guidando una bella auto e stai per arrivare in un nuovo paese.
Magari ti appare il cartello: “Benvenuti a Nova Civitas, zona liberata”. Qualcosa ti
ha portato qui. Non sai esattamente cosa, ma sei finito qui, tra gli infiniti posti in
cui potevi capitare. Osserva, conosci un po’ questa sorta di Città-Stato. Magari
scoprirai che i reietti, i disoccupati, i giovani, gli anziani e gli immigrati si sono
organizzati. Hanno sfidato la storia e l’arroganza di potentati economico finanziari.
Hanno condiviso diverse opzioni futuribili e le hanno messe in pratica. Esistevano
quelle possibilità e le hanno colte. Creando dei ponti di là, hanno alimentato i propri
sogni, e sono andati oltre lo sfruttamento della natura e della gente, oltre l’inganno
e le paure. Se nel passato si aveva sempre cercato oro e petrolio, in questo presente
si è scavato per cercare e trovare la libertà e la felicità. Queste “materie prime” non
erano poi così distanti, erano in noi e non lo sapevamo pienamente, pur vivendole
spesso. Segno che non ci conosciamo ancora bene, ma si può sempre rimediare.
Certo, libertà e felicità possono essere durevoli o a singhiozzo. Condivise, perché
è più bello. Ricercate, perché fa bene all’animo. In passato, la ricchezza e il benessere
erano altre cose, spesso più tangibili, materiali. Quasi sempre legate al possesso.
Misurate con il Pil, parametri economici che però raccontavano altro. A Nova Civitas
no. Uno degli indicatori maggiori del benessere è la felicità, ma anche la giocosità
e la serenità non sono da meno. Lo so, suona tutto un po’ strano, ma sii elastico
mentalmente, connettiti a questa Città-Stato, dove potresti vivere e stare in armonia
anche tu.
Immaginati girare per verdi colline e case in legno, poco cemento, gente sorridente
e cordiale in giro per le strade. Immagina luci, colori, profumi, spazi per l’evasione
e per la cultura fruibili per tutti.
Immagina che dalla radio, una bella voce femminile ti da informazioni con tagli e
prospettive insolite. La speaker ti svela alcuni misfatti e contraddizioni del posto
in cui hai vissuto fino a qualche tempo prima o di un’altra vita. Con flash back
continui, collegamenti storici e sviluppi dinamici, ti solletica la coscienza, svegliandoti
dal coma farmacologico in cui eri finito. Magari come per Quaid, qualcosa è andato
storto nel tuo viaggio, ad esempio un errore di impostazione nel navigatore e anche
tu ti trovi a scappare da un mondo dispotico, braccato dai cattivi.
Sogni, ricordi, tempo non lineare, ma circolare. Passato, presente e futuro che da
linee rette si chiudono in cerchio.
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Un bel casino (starai pensando). E’ come imparare una nuova lingua, ricordare un
antico alfabeto o trovarsi in un quadro di Escher.
Tranquillo, sei sempre in viaggio con la tua super car, continua a osservare, ad
ascoltare, a sperimentare. La speaker della radio forse ti viene ancora più incontro:
“In questo nuovo spazio mentale, la crisi economica è stata vista come opportunità
per crescere, per riprendere quel cammino interrotto troppe volte dalla storia. L’usa
e getta delle cose era stato applicato alle persone, diventate nel tempo meri numeri
sacrificabili alle logiche del profitto. Cosa erano diventate l’Italia, l’Europa, gli altri
continenti? Un terrificante e assurdo campo di battaglia con milioni di schiavi,
prigionieri e macerie ovunque. Cosa c’era? La terza guerra mondiale, questa volta
combattuta con armi economiche, finanziarie, politiche. C’era un nemico poco
visibile e molto potente determinato a prendersi tutte le risorse della Terra senza
curarsi della dignità e dei diritti dell’uomo.
Un pensiero unico aveva cannibalizzato tutti gli altri pensieri. Un partito unico
sovrannazionale con leader occulti, utilizzava i suoi galoppini politici come imbonitori,
traghettatori, tecnici responsabili, ma in realtà erano solo killer economici e
commissari liquidatori di Stati da prosciugare. Attraverso il controllo dei mass media
e dell’industria culturale, manipolavano i popoli a loro piacimento, convincendoli
a vendersi pure l’anima per risanare un debito creato con l’inganno da altri.
Giocavano su i livelli emozionali delle persone, ma anche con la loro vita. Giocavano
con i termini, spacciando le battaglie per crisi; le rappresaglie per manovre richieste.
I rastrellamenti (di risparmi, ricchezze) venivano chiamate tasse, leggi di stabilità.
Peggio di Priebke, per fare arricchire uno di loro, dovevano pagare in 100, in 1.000,
in 10.000. Per la gente era disoccupazione, ma per i mandanti era piena occupazione
(dei posti chiave dello stato, della politica, dell’economia, delle istituzioni nazionali
e sovrannazionali). Una nuova occupazione, diversa, ma peggio di quella militare.
Venivano usate ogni tipo di armi: tattiche, non convenzionali e soprattutto armi di
distrazione di massa. Era una guerra impari, mai combattuta completamente perché
il nemico era quasi invisibile. Si celava dietro termini astratti, dogmi, imposizioni
dall’alto, quarantene infinite, dolorose medicine prescritte da medici senza scrupoli.
Una guerra persa in partenza a tavolino. La rinuncia alla sovranità nazionale e
monetaria, era la resa senza condizioni. Le materie prime, le privatizzazioni e le
svendite di pezzi di ricchezza degli Stati erano il bottino di guerra o il pagamento
dei debiti di guerra. L’austerity era il finto nuovo piano Marshall per la ricostruzione.
La terza guerra mondiale lasciò solo miseria e macerie nei paesi del Mediterraneo
e non solo. Se stai ascoltando queste parole, significa che sei sopravvissuto a tutto
questo e che forse avrai anche memoria del cartello che ti sei lasciato alle spalle:
Arrivederci dall’Unione Europea della Troika. Zona sub umanizzata per questioni
tecniche”.
Lascia fluire tutto quello che provi e senti. La tua mente elabora le informazioni.
Produce tantissime nuove connessioni. Scarica degli aggiornamenti che ti saranno
utili da qui in avanti. Se la strada che stai percorrendo ora è dritta ed è il presente,
parallelamente corrono almeno anche il passato e il futuro. Se ti estrapoli da questo
contesto, potrai osservarti percorrere le 3 strade nello stesso momento. Non chiederti
come, ma è possibile. Se poi di colpo, le tre rette flettono e convergono in un
cerchio, puoi fare almeno 2 considerazioni. La prima: Ops, ho una rotonda da fare
e non so dove andare!! La seconda: non sarò mica finito dentro un altro cazzo di
quadro di Escher?
Tranquillo, la speaker ti viene ancora una volta incontro: “A Nova Civitas hanno
combattuto il sistema con la forza della mente: un occhio alle tradizioni, uno al
futuro, nel rispetto della natura e del genere umano. Sintonizzati sulle frequenze
dell’amore e della compassione hanno modificato i loro ritmi vitali, il loro modo di
percepire le varie realtà. Qui la guerra e la sopraffazione non interessano. Non si
ha la pretesa di essere migliori o più furbi, ma si ha il coraggio di essere uomini
liberi da paure e limiti etero imposti. Qui non ci si sente padroni di niente e di
nessuno, ma si è consapevoli di essere ospiti, turisti di passaggio nel viaggio della
vita. Lo scopo è capire la propria rotta, sperimentare il più possibile, vivendo sì
emozioni forti ma sempre leggeri e curiosi. Magari poi ci si imbatte nel biglietto di
ritorno. Non perché si ha fretta di andare, ma per dare un senso alla propria unica
e personale esistenza.
Qui la moneta è solo uno strumento a costo zero per far scambiare beni e servizi,
ma anche per far emergere potenzialità e attitudini di ciascuno che diversamente
non verrebbero fuori. Nessuna tassa, nessun debito, nessun interesse da pagare
a nessuno. Uomini che usano strumenti per vivere meglio senza impattare
negativamente su altri e sull’ambiente. Si lavora per la collettività e per se, un reddito
sociale e uno da lavoro. Con il primo si hanno garantite le condizioni minime di vita
(studio, servizi, tetto, cibo, abiti, informazioni, evasione, salute). Tempo e forza lavoro
(fisico e intellettuale) per la società, la collettività in cambio riconosce il diritto a una
vita assolutamente dignitosa. Con il secondo reddito (quello da lavoro) si può avere
di più, beni e servizi secondari. Chiaramente sono in essere anche le possibilità di
scambiare con altri comuni, regioni, nazioni, attraverso monete convenzionali,
contabilità del dare avere e compensazioni. Qui non si vive per lavorare, ma per
essere felici. Qui si sperimenta anche attraverso grandi spazi ludici, perché giocando
si impara e ci si diverte.
Questo viaggio sta per terminare. Il conto alla rovescia è iniziato. Cinque, tra poco
tornerai nel tuo vecchio mondo. Quattro, il tuo corpo e il tuo respiro sono sempre
più leggeri. Tre, ora sai in parte come si fa a viaggiare con la tua mente e ne avrai
memoria. Due, farai tesoro di queste esperienze e le condividerai. Uno, non smettere
mai di sognare e di creare ponti verso nuove realtà, solo così potrai salvarti e salvare
il mondo. Zero, è ora di nuovi sogni e quando saranno realizzati, saranno dei ricordi
e il cerchio si chiuderà e così all’infinito”.
La radice è l'organo della pianta specializzato nell'assorbimento di acqua e sali minerali, fondamentali per la vita.
Il seme apporta minerali e nutrienti essenziali, vitamine, aminoacidi, fibre.
Non sottovalutarli e inseriscili nella tua alimentazione quotidiana.
QUINOA
Considerata dagli antichi Incas "la madre di tutti i semi", la quinoa è una pianta erbacea dagli innumerevoli benefici;
spesso è confusa con i cerali ma non fa parte della famiglia delle graminacee in quanto è una pianta erbacea della stessa
famiglia di spinaci e barbabietole.
Si tratta di un alimento ricco di aminoacidi essenziali e privo di glutine. E’ un'importante fonte di vitamina B2, utile per
contrastare gli attacchi di emicrania e per favorire i processi metabolici delle cellule muscolari e cerebrali. Contiene saponine,
preziose per la pelle, oltre alla vitamina C e vitamina E, che protegge l'apparato circolatorio e contrasta i radicali liberi.
Questo alimento antico pur essendo molto nutriente ha un ridotto apporto calorico. In 100 grammi di quinoa ci sono 372 calorie. Contiene il 13% di proteine,
il 60,1% di carboidrati, il 6,7% di grassi e 8,6% di fibra. E' ricca anche di minerali come magnesio, sodio, fosforo, ferro e zinco. Macinando la quinoa si ottiene
una farina (priva totalmente di glutine) utile per preparare ricette sia dolci che salate. Se si preferisce utilizzare i chicchi interi si possono bollire in acqua e
utilizzarli poi come riso o pasta. Si consiglia di tenere in ammollo i chicchi di quinoa per alcune ore e poi risciacquarli sempre in acqua corrente prima di
procedere con la cottura, così da eliminare i residui di saponine ed eliminare dai chicchi il sapore amaro. La porzione per una persona è di circa 70 g perché
una volta cotta ha una resa di 2,5 volte il suo volume. Occorre quindi usare il doppio dell'acqua rispetto al peso dei chicchi in quanto raddoppiano di volume.
La cottura non deve essere inferiore ai 10/15 minuti. Prestare attenzione a non scoperchiare durante la bollitura perché deve assorbire tutta l'acqua, come
per il cous cous. È una valida alternativa all'orzo, al farro perlato, al riso. Infatti dopo averla scolata si può condire a piacere. Per chi vuole godere in pieno
dell'aroma di questi chicchi, dopo la lavatura si può procedere alla tostatura in padella così che possano sprigionare in pieno il proprio sapore prima di procedere
con la bollitura. Un'idea per la colazione è quella di aggiungere i chicchi di quinoa cotti al muesli o allo yogurt.
BISCOTTI DI QUINOA E ARANCE
INGREDIENTI
- Farina di riso 200 gr Quinoa già cotta
- 100 gr Olio di semi di girasole
- 80 gr di Miele
- 40 gr Arancia succo
- 100 gr Arancia scorza
- Cannella 1 pizzico
- Cioccolato scaglie
RAPE
Sono una buona fonte di vitamina C.
100 gr di rape hanno circa il 90% di
acqua, mentre il resto è suddiviso tra
glucidi e sali minerali: più o meno il 4%
di glucidi e il resto tra sodio, fosforo,
potassio e calcio. Sono scarsamente
nutrienti, e diuretiche. Possono essere
di difficile digestione a causa della
cellulosa.
In cucina la rapa si consuma cotta, bollita (dopo aver tolto la pellicina che
avvolge la radice), condita semplicemente con olio o burro, gratinate in forno,
in purè, oppure crude in insalata. Le cime di rapa rappresentano un gustoso
abbinamento con la pasta.
Particolare è il consumo delle rape fritte : dopo aver tagliato sottilmente le
rape ed aerle fritte nell’olio bollente, si aggiunge burro fuso e zucchero.
Nella zona di Livigno (SO) si insacca un tipico salame di rape e grasso suino.
Anche in Trentino si preparavano le ciuighe, ovvero degli insaccati poveri,
che a fine Ottocento e tra le due grandi guerre, quando imperversava la fame
si producevano con le rape dell'orto di casa impastate con frattaglie o scarti
della macellazione del maiale.
RAPE CON IL LARDO (RICETTA TRENTINA)
Si possono sostituire alcuni ingredienti come ad esempio, per chi non è
intollerante al glutine, può usare farina integrale.
PREPARAZIONE
Prima di tutto cuocere la quinoa per 10/15 minuti. Amalgamare poi tutti
gli ingredienti ad esclusione del cioccolato (o frutta secca) Iniziare con gli
ingredienti liquidi amalgamandoli bene con la frusta, poi inserire quelli solidi.
Si ottiene così un panetto morbido. Procedere stendendo l'impasto con l'aiuto
del mattarello e versare sopra le scaglie di cioccolato se si vuole, o la frutta
secca, quindi grattuggiare la buccia dell'arancia, arrotolare fino a ricavare
un cilindro. Avvolgerlo nella pellicola trasparente e far riposare circa 2 ore
in frigorifero. Trascorso questo tempo, ricavare delle fette tagliandolo con
un coltello ed infornare a180° per circa 10 minuti. Conservare in barattoli
di vetro o latta.
Chi ama i sapori esotici può aggiungere anche i semi di cardamomo macinati
al mortaio.
INGREDIENTI
- lardo: 1 cucchiaio
- sale
- zucchero
- pepe
- olio d'oliva
- rape: 1 kg
PREPARAZIONE
Pelare le rape, lavarle e tagliarle a dadini.
Soffriggere insieme il lardo con alcune cucchiaiate di olio, poi aggiungere le
rape, coprirle con acqua, salarle, peparle e spolverizzarle con un pizzico di
zucchero.
Farle cuocere a recipiente coperto e a fiamma bassa, mescolando.
Si può servire come accompagnamento a carni bollite o arrostite.
Tratto da: www.alimentipedia.it/rapa
19
4-6 ottobre 2013
Ci siamo tutti?
...stretta è la via...
Una gara in altezza
Foto
Roberto Bassini