PROGRAMMA AZIENDALE `SALUTE MIGRANTI`
Transcript
PROGRAMMA AZIENDALE `SALUTE MIGRANTI`
PROGRAMMA AZIENDALE ‘SALUTE MIGRANTI’ A cura di UOS interdistrettuale ‘Assistenza Immigrati’ Gruppo di coordinamento ‘Tutela salute migranti’ Comitato Scientifico Centro ‘Salute Migranti Forzati’ Equipe interdistrettuale ‘Salute rom e sinta’ Gruppo di lavoro interdistrettuale ‘Accessibilità ai servizi sanitari’ Distretti Sanitari I-II-III-IV Dipartimento di Salute Mentale Dipartimento di Prevenzione UOC Coordinamento attività amministrative distrettuali UOC Assistenza infermieristica e ostetrica UOSA Assistenza Sociale UOSA Tecnologie e sistemi informatici aziendali Centro Studi e Ricerche Area Legislativa e Documentale In collaborazione con Caritas di Roma - Area Sanitaria Associazione Focus Casa dei Diritti Sociali Associazione Centro Astalli Fondazione Centro Astalli CIES - Centro Informazione e Educazione allo Sviluppo INMP - Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti ed il contrasto delle malattie della Povertà 1. PRINCIPI DI RIFERIMENTO Sulla base della mission aziendale, dei principi costituzionali e normativi vigenti, l’Azienda riconosce il diritto alla salute dell’individuo e la piena parità di trattamento in tema di assistenza sanitaria tra cittadini italiani e stranieri, sia di stati dell’Unione Europea sia di stati non comunitari, sia regolarmente soggiornanti, sia privi di regolarità di soggiorno nel territorio italiano. 2. ABC. ANALISI DEI BISOGNI E DEL CONTESTO 2.a Analisi del contesto territoriale. L’Azienda ha nel proprio territorio una rilevante presenza di cittadini stranieri residenti ed iscritti all’anagrafe (68.285 pari al 23,23% dei residenti stranieri a Roma), con una particolare concentrazione nel territorio del Municipio I Roma Centro e con una elevata incidenza della popolazione femminile nel territorio dei Municipi II, III e IV. Comune di Roma. Residenti stranieri per municipio e caratteristiche demografiche (31 dicembre 2008) Municipio 1 2 3 4 Totale Comune di Roma Stranieri residenti 34.697 16.050 5.307 12.231 68.285 293.948 Incidenza su pop. tot. 27,4 13,1 9,9 6,1 13,58 10,33 % Minori % Donne 6,8 10,0 8,9 14,5 39,0 64,5 60,2 59,1 Fonte: Caritas di Roma [2010] Nel territorio sono inoltre presenti un numero imprecisato di stranieri in condizione di irregolarità e due insediamenti di popolazione rom, rom khanjaria serbi in via del Foro Italico (Municipio II) e rom khorakhanè bosniaci e rom rumeni in via della Cesarina (Municipio IV). Il territorio è sede di centri d’ascolto, sportelli d’informazione e orientamento, centri d’accoglienza, centri diurni, mense e ambulatori per la popolazione migrante, gestiti da associazioni del volontariato e del privato sociale (Onlus e Ong). Consorzio Roma Solidarietà (Caritas Diocesana di Roma). Associazione e Fondazione Centro Astalli. Comunità di Sant’Egidio. Centro Welcome. CIES Centro Informazione e Educazione allo Sviluppo. Associazione Focus Casa dei Diritti Sociali. Associazione Medici contro la tortura. Associazione di promozione e difesa dei diritti Erythros. ACSE Associazione Comboniana Servizio Emigranti e Profughi. Associazione Solidarietà Vincenziana. SRM Servizio Rifugiati e Migranti FCEI Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia. Save the Children Italia. Il territorio è inoltre sede dell’INMP. Istituto nazionale per la salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà (via di S.Gallicano n.25/a), e del Coordinamento nazionale GrIS. Gruppi locali Immigrazione e Salute (via Marsala n.103). 2.b Analisi dei bisogni di salute In Italia l’immigrazione è un fenomeno ormai strutturale, ma eterogeneo e dinamico, pertanto la valutazione dei bisogni di salute è complicata a causa della multietnicità dell’area metropolitana romana (180 comunità etniche), dell’esaurimento dell’effetto migrante sano dei migranti in cerca di lavoro [Colasanti, Geraci, Pittau 1991], dell’emergere di nuove aree di criticità, gruppi di popolazione ad alto rischio caratterizzati da estrema vulnerabilità sanitaria e fragilità sociale: stranieri privi di regolarità di soggiorno, richiedenti asilo e vittime di violenza intenzionale, minori non accompagnati, donne vittime di tratta, detenuti, rom e sinti. I bisogni dei migranti sono bisogni complessi e l’assistenza deve avere un approccio sistemico che possa guardare ai bisogni della persona nella sua complessità. 3. FINALITA’ E METODOLOGIA Sulla base della vision aziendale, l’Azienda intende garantire l’equità di accesso all’assistenza e promuovere la reale fruibilità dei servizi, attraverso una mediazione di sistema dove l’intera organizzazione sanitaria sia in grado di rispondere ai bisogni di salute della popolazione migrante, sia in grado di garantire livelli di comunicazione efficaci e percorsi assistenziali propri [Geraci 2004]. Il programma aziendale è lo strumento inteso come un complesso di attività che assicura l'unitarietà della programmazione, dell'organizzazione e della valutazione dei percorsi assistenziali e dei processi dell’area promozione e tutela della salute dei migranti, attraverso team di operatori con conoscenze e competenze specifiche. Laboratorio multiculturale e multidisciplinare, rete dei servizi, aperta al territorio. 4. STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI RIFERIMENTO 4.a Unità Operativa Semplice ‘Assistenza Immigrati’ In applicazione del nuovo Atto aziendale1, la Direzione strategica aziendale ha istituito l’Unità Operativa Semplice ‘Assistenza Immigrati’ (a valenza interdistrettuale), nell’ambito della UOC Cure Primarie - Distretto I 2. Responsabile: Filippo Gnolfo. Dirigente Medico Distretto I Stefania Tonetti. Assistente Sociale Distretto II (a tempo parziale) Obiettivi specifici: 1) Coordinare i progetti aziendali di tutela e promozione della salute della popolazione migrante, assicurando l’integrazione di tutte le articolazioni distrettuali interessate alla realizzazione; 2) Promuovere modelli assistenziali innovativi (multidisciplinari e intersettoriali) rinforzando e sviluppando intese e collaborazioni con privato sociale e istituzioni scientifiche; 1 Atto Aziendale dell’Azienda Unità Sanitaria Locale Roma/A. Delibera n° 108 del 21/2/2003 Del. n°880 del 15/07/08 relativa all’individuazion e delle unità operative semplici e Del. n°226 del 10/0372009 relativa all’affidamento degli incarichi di responsabilità delle unità operative semplici individuate nell’ambito del I Distretto 2 3) Promuovere percorsi formativi specifici di medicina transculturale; 4) Elaborare procedure omogenee di accesso al SSR per i cittadini stranieri (scelta medico, tessera STP e ENI), favorendo l’accessibilità anche con interventi proattivi Gli Obiettivi di budget dell’unità operativa condivisi con altre unità operative di distretto o di dipartimento o con i servizi delle professioni sanitarie o sociali. 4.b Gruppo di coordinamento ‘Tutela salute migranti’ Il gruppo di coordinamento3 è il punto di raccordo tra la UOS Assistenza Immigrati e i servizi territoriali, ha il compito di promuovere e sviluppare reti di collaborazione e integrazione a livello aziendale (distretti, dipartimenti e servizi) e a livello territoriale (associazioni, istituzioni sanitarie, municipi), elaborare progetti per riorientare i servizi : formazione e aggiornamento, orientamento sanitario, offerta attiva, mediazione culturale, lavoro multidisciplinare, lavoro di rete [CNEL, 200]. Il gruppo di coordinamento è formato da operatori con esperienze e competenze specifiche nel campo dell’immigrazione e della medicina transculturale, referenti di aree tematiche specifiche. Coordinatore: Filippo Gnolfo Referenti di area. Area Prevenzione Stefano De Luca (Resp. UOS Igiene Ambientale) e Andreina Ercole (Resp. UOS Epidemiologia e profilassi) Area Dipendenze Laura Orazi (Resp. UOS Assistenza patologie da dipendenza Distretto I) Area Carcere Andrea Franceschini (Resp. UOC Medicina penitenziaria) Area Infermieristica transculturale Marinella Lombrici (P.O. Cure Primarie Distretto I) Area Psichiatria transculturale e delle migrazioni 3 Istituzione gruppo di coordinamento ‘Tutela salute migranti’. Delibera n°378 del 18 aprile 2006 Giancarlo Santone (DSM Modulo I) Area Salute Donna Migrante. Stefania Tonetti (UOS Assistenza consultoriale Distretto II/ UOS Assistenza Immigrati), Iolanda Rinaldi (Resp. Assistenza Ostetrica) Area Salute Rom e Sinta. Antonietta Spadea (Resp. UOS MPEE Distretto IV) Area Formazione. Paolo Tarantino (P.O. Formazione obbligatoria e abilitante) Referenti della rete GrIS Lazio Gris Lazio: Filippo Gnolfo e Stefania Tonetti Gris Rifugiati: Giancarlo Santone Gris Zingari: Antonietta Spadea Gris Sanità Pubblica: Filippo Gnolfo 4.c Rete dei referenti Attraverso percorsi formativi specifici sui temi dell’immigrazione e della medicina transculturale, sviluppare una rete di referenti, operatori sociosanitari impegnati nei servizi territoriali, nei progetti aziendali, nelle reti sociosanitarie locali. La rete dei referenti ha il compito di mantenere il collegamento con la Unità Operativa interdistrettuale e il Gruppo di coordinamento aziendale, segnalando esigenze organizzative e formative, criticità e bisogni di salute emergenti sul territorio. 4.d Consulta per una salute multiculturale Favorire la partecipazione attiva dei referenti dei protocolli d’intesa, di rappresentanti delle comunità straniere e degli enti locali, nella definizione dei bisogni di salute e nella pianificazione di azioni di comunità e di programmi di integrazione sociosanitaria. 5. OBIETTIVI DI SALUTE E AZIONI PROGRAMMATICHE Parlare di bisogni di salute significa parlare di obiettivi di salute e di azioni per raggiungere gli obiettivi [Wright J 2001]. Obiettivi e azioni sono in conformità con gli indirizzi della programmazione sanitaria regionale contenuti nel Piano Sanitario Regionale 2010-20124. 5.a Monitorare i bisogni di salute e il ricorso ai servizi sanitari Obiettivo 1 Rilevare l’andamento del rilascio dei codici STP e ENI a immigrati momentaneamente privi di regolarità di soggiorno Azione Costruzione di un sistema di rilascio automatizzato e organizzazione di un archivio informatizzato dei codici STP e ENI. § Gli operatori degli sportelli distrettuali utilizzano programmi informatizzati per il rilascio del codice STP e della TEAM (Agenzia delle Entrate. Sistema TS) e del codice ENI (ASL RM/A. UOSA Tecnologie e sistemi informatici aziendali. Resp. Dr. Vincenzo Smargiassi) Obiettivo 2 Sviluppare nuovi strumenti informativi, specificamente orientati al monitoraggio di ambiti particolari dell’assistenza sanitaria, attualmente non coperti dai sistemi di rilevazione correnti. Azione Implementazione di un nuovo flusso informativo sanitario sull’assistenza di primo livello agli immigrati irregolari. § I medici degli ambulatori STP di medicina generale e del Centro Salute migranti forzati utilizzano il Programma OSI 2 (in collaborazione con Laziosanità Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio, nell’ambito del Progetto ‘Migrazione e Salute’ del Ministero della Salute). 5.b Garantire l’accesso ai servizi sociosanitari Obiettivo 1 4 Piano Sanitario Regionale 2010-2012. Parte III. Linee d’indirizzo per l’offerta dei servizi e livelli assistenziali. 6. Aree d’integrazione. 6a Salute e multietnicità. Informare la popolazione immigrata sui diritti alla salute e all’assistenza sanitaria, sull’offerta dei servizi territoriali e sui percorsi assistenziali Azione Predisposizione da parte delle aziende sanitarie, in collaborazione con il privato sociale e le associazioni degli immigrati, di materiale informativo da distribuire in occasione di contatti con le istituzioni e attraverso il coinvolgimento attivo delle comunità etniche. § Sportello Interculturale InformaSalute (presidio di via Luzzatti 8), progetto della Caritas di Roma (Referente: Dr.ssa B. Maisano)5, il servizio è gestito da migranti di diverse comunità straniere, da volontari della Caritas, rivolto a stranieri non comunitari e comunitari, regolarmente soggiornanti o privi di regolarità di soggiorno. Informazioni e orientamento sull’accesso all’assistenza sanitaria e ai servizi sociosanitari § Linee guida per l’assistenza agli stranieri 6 elaborate da un gruppo di lavoro interdistrettuale (Coordinatore: Dr.ssa A. S. Caponetto), garantiscono uniformità di accesso all’assistenza sanitaria in ogni distretto. Le procedure dell’iscrizione al SSR, del rilascio della tessera STP e ENI sono consultabili sul sito internet www.aslrma.it da parte degli utenti e sul sito intranet aziendale da parte degli operatori Obiettivo 2 Formare il personale operante nei servizi sociosanitari sui temi dell’intercultura in sanità Azione 5 Protocollo d’intesa tra Azienda USL RM A e Consorzio Roma Solidarietà - Caritas di Roma per l’assistenza sanitaria agli stranieri non appartenenti alla UE - Del. n°1444 del 24 dicembre 2001 6 Presa d'atto linee guida assistenza stranieri elaborate dal gruppo di lavoro interdistrettuale Del. n°1020 del 31/08/2009. Ridefinizione modulisti ca accesso SSR - Del. n°357 del 1 aprile 2010 Gruppo di lavoro interdistrettuale ‘Salute migranti - Accessibilità ai servizi sanitari’ Anna Stefana Caponetto Serafino Giuliani Filippo Gnolfo Margherita Centurioni Daniela Leoncini Maria Carmela Mattoscio Daniela Sbressa Organizzazione di corsi di formazione sui temi della salute globale e della medicina e infermieristica transculturale, sugli aspetti legislativi e amministrativi che regolano l’accesso degli immigrati ai servizi, rivolti agli operatori sociosanitari e, soprattutto per gli aspetti normativi, agli operatori del front-office § Dal 2006, nell’ambito del Piano Formativo Aziendale è stato attivato il Percorso Salute Migranti (Coordinatore: Dr. F. Gnolfo). Organizzazione di corsi di formazione rivolti agli operatori sociosanitari, sulla base di raccomandazioni di società scientifiche [SIMM, 2004]: Corso di base ‘medicina delle migrazioni’, ‘nursing transculturale’, ‘Il trauma dei migranti forzati’ . Organizzazione di corsi di formazione rivolti a operatori e volontari del terzo settore (Caritas, Centro Astalli), impegnati nei progetti InformaSalute e Samifo. Formazione sul campo congiunta di operatori e volontari del terzo settore (Caritas) e di operatori sociosanitari (Presidio ‘Luzzatti’). Obiettivo 3 Promuovere la mediazione culturale in sanità Azione Implementazione di programmi e di servizi di mediazione culturale, secondo le indicazioni regionali [Regione Lazio, 2004]7 § Progetto PASS, corso di formazione per mediatori culturali in collaborazione con l’INMP8 e Progetto di un servizio di mediazione linguistico-culturale nei consultori familiari in collaborazione con il CIES9 Obiettivo 4 Riorientare i servizi territoriali in funzione di un’utenza multietnica Azione Organizzazione flessibile dell’offerta, individuazione di eventuali percorsi facilitati e adeguata segnaletica interna 7 Nota Regione Lazio del 13 gennaio 2004. Convenzione tra INMP e ASL RM/A del 8 marzo 2010. “Progetto per la promozione dell’accesso della popolazione immigrata ai servizi sociosanitari e lo sviluppo delle attività di informazione ed orientamento socio-sanitario nelle ASL italiane”. 9 Progetto di un servizio di mediazione linguistico-culturale per il rilancio dei consultori familiari 8 § Nei distretti, sono attivi Ambulatori di medicina generale per STP che garantiscono l’assistenza sanitaria di base agli stranieri privi di regolarità di soggiorno - ambulatorio Caritas via Marsala 9710 - via Luzzatti. Distretto I - piazza Gentile da Fabriano. Distretto II - via dei Frentani. Distretto III - via Dina Galli. Distretto IV - Lampedusa. Distretto IV 5c. Implementare strategie di sanità pubblica per la promozione della salute Obiettivo 1 Promuovere, collegare e coordinare le attività sanitarie in favore degli immigrati mediante l’adozione di modelli di sanità pubblica incentrati sulla sinergia pubblico-privato sociale e sulle esperienze di rete Azione Sviluppo di reti multidisciplinari in cui trovino spazio e valorizzazione anche le esperienze del privato sociale, del volontariato e dell’associazionismo degli immigrati § Centro per la Salute dei Migranti Forzati. SAMIFO, modello esemplare di collaborazione tra pubblico e privato sociale, il servizio è gestito da operatori del Centro Astalli (Referente: P. Benedetti) e della ASL RMA (Referente: G. Santone)11, tirocinanti di corsi di laurea12, rivolto a richiedenti asilo e ai rifugiati. Percorsi multiculturali (mediatori culturali di lingua inglese, francese, farsi, tigrino, amharico) e multidisciplinari (medicina generale, psicologia, psichiatria transculturale, medicina legale, ginecologia, infettivologia) permettono un approccio sistemico al ‘trauma multidimensionale’ lo sviluppo di reti di sostegno 10 Protocollo d’intesa tra Azienda USL RM A e Consorzio Roma Solidarietà-Caritas di Roma per l’assistenza sanitaria agli stranieri non appartenenti alla U.E.. Del. n°1444 del 24 dicembre 2001 11 Protocollo d’intesa tra Azienda USL RM A e Associazione Centro Astalli Onlus per l’assistenza sanitaria ai richiedenti asilo, ai rifugiati e alle vittime di tortura. Del. n°260 del 31 marzo 2006 12 Convenzione tra ASL RM/A e Facoltà di Scienze della Comunicazione ‘La Sapienza’ Università di Roma. Del. n°452 del 20 aprile 2009 e/o cura alla sofferenza fisica, psichica e sociale dei migranti forzati e delle vittime di tortura13. La pianificazione degli obiettivi, delle strategie e delle azioni, la definizione di un sistema valutativo e di una lista di indicatori di valutazione sono tra i compiti del Comitato Scientifico del SAMIFO14. Presidente: Dr. M. Bacigalupi (Centro Astalli) Obiettivo 2 Adottare strategie di offerta attiva nella prevenzione e nell’assistenza sanitaria, in riferimento a specifiche aree di criticità sanitaria Azione Sviluppo di progetti di tutela e promozione della salute nei confronti di particolari condizioni critiche (salute della donna e del bambino, infortuni sul lavoro) o gruppi a rischio di esclusione sociale (comunità etniche particolarmente isolate, come quella cinese) § Programma di screening cervicale delle donne immigrate prive di regolarità di soggiorno15 (Coordinatore: Dr. A.Cirillo), ha permesso l’orientamento ai servizi e l’offerta attiva di pap test attraverso l’intervento di assistenti sociali e ostetriche dei consultori familiari nei luoghi di aggregazione delle comunità straniere (Referenti: S.Tonetti e I.Rinaldi). In particolare, in collaborazione con la Caritas di Roma intervento di offerta attiva rivolto alle donne cinesi, unità di strada (camper) nel rione Esquilino Obiettivo 3 13 Progetto “Efficacia della ricerca attiva e promozione dell’accesso alle cure per la tubercolosi dei migranti” (INMI “L. Spallanzani”). Progetto “Lontani dalla violenza 2. Servizi territoriali per la presa in carico integrata di situazioni vilnerabili” 14 Istituzione del Comitato Scientifico del Centro salute migranti forzati. Del. n°997 del 12 agosto 2009. Comitato Scientifico: Giovanni Baglio (ISS CNESPS) Pietro Benedetti (Centro Astalli) Carlo Bracci (Centro Astalli) Andrea Gaddini (Laziosanità ASP) Salvatore Geraci (SIMM) Filippo Gnolfo (ASL RM/A) Berardino Guarino (Centro Astalli) Klaudia Jeger (Centro Astalli) Giancarlo Santone (ASL RM/A) Maurizio Marceca (DSSP ‘La Sapienza’ di Roma) 15 Convenzione tra Laziosanità ASP e ASL RM/A del 18 dicembre 2009. Progetto “Valutazione e sperimentazione di modelli organizzativi differenziali per il coinvolgimento al programma di screening cervicale dei soggetti ad alto rischio immigrate e donne in difficoltà” Promuovere campagne di orientamento ai servizi, educazione alla salute e accessibilità all’assistenza sanitaria in favore della popolazione rom e sinta Azione Organizzazione di interventi su scala di popolazione che prevedono l’offerta attiva di misure preventive e di educazione alla salute e l’orientamento alle strutture in base ai bisogni sanitari, da realizzarsi direttamente negli insediamenti zingari da parte del personale sociosanitario con la mediazione degli operatori del volontariato e del privato sociale § Equipe interdistrettuale salute rom e sinta16 (Coordinatore: Dr.ssa A. Spadea) operatori delle unità operative MPEE proseguono in modo continuo e sistematico gli interventi di offerta attiva e di orientamento ai servizi negli insediamenti di via del Foro Italico (II municipio) e di via della Cesarina (IV municipio), in collaborazione con municipi, NAE, associazioni. In particolare, interventi di offerta attiva di vaccinazioni per l’infanzia (Copertura 90% vaccinazioni obbligatorie). 6. CONCLUSIONI L’azienda si impegna nella analisi dei bisogni di salute, nella definizione delle priorità e degli obiettivi, nella pianificazione e implementazione delle azioni attraverso l’organizzazione di servizi culturalmente competenti che garantiscano l’equità e l’efficacia, il collegamento e il coordinamento dei servizi aziendali, l’adozione di modelli interculturali e interdisciplinari, incentrati sulle esperienze di rete (GrIS Lazio), sulle intese con associazioni (privato sociale, comunità 16 Campagna per l’accessibilità dei servizi sociosanitari e l’educazione alla salute in favore dei rom e dei sinti - Istituzione di una Equipe Aziendale Territoriale Interdistrettuale. Del. n°971 del 28 settembre 2007 Equipe interdistrettulae ‘Salute rom e sinti’ Antonietta Spadea Mila Capoccia Miriam Cometto Paola Crivelli Lucia Donno Maria Antonietta Giuliani Stefania Pelo Olga Saccoccio straniere) e istituzioni scientifiche (INMP) e sull’integrazione sociosanitaria con gli enti locali (Municipi). In risposta all’emergere di nuove aree di criticità sanitaria, l’azienda si impegna a promuovere e sviluppare progetti di sanità pubblica (dipendenze, carcere, malattie infettive), reti sociosanitarie locali anche attraverso intese con Caritas di Roma (immigrati irregolari, comunità cinese), Centro Astalli (richiedenti protezione internazionale, vittime di tortura), Casa dei Diritti Sociali (minori non accompagnati, donne vittime di tratta, rom e sinti), INMP (detenuti, richiedenti protezione internazionale, vittime di tortura ), ad attuare una strategia della comunicazione orientata ad una informazione di tutti gli immigrati sull’offerta dei servizi, a realizzare servizi di mediazione linguistico-culturale intregrati (CIES, INMP), a organizzare progetti formativi aziendali per tutti gli operatori sui temi emergenti della salute interculturale, a favorire la partecipazione attiva dei migranti attraverso un empowerment di comunità. Bibliografia Caritas di Roma [2010] Osservatorio Romano sulle Migrazioni VI Rapporto. Edizioni Idos, Roma CNEL [2000] Rapporto Immigrazione e accesso ai servizi sanitari nazionali. Documenti 5, 20 dicembre 2000 www.portacnel.it/PORTALE/documenti.nsf Colasanti R, Geraci S, Pittau F [1991] Immigrati e salute. Edizioni Lavoro, Roma Geraci S [2004] “Considerazioni conclusive”. In Atti della VIII Consensus Conference sull’Immigrazione, Lampedusa maggio 2004 www.simmweb.it – Consensus SIMM [2004] Raccomandazioni della Società italiana di medicina delle migrazioni sulla formazione, Documento finale VIII Consensus Conference sull’Immigrazione, Lampedusa maggio 2004 www.simmweb.it – Altri documenti Regione Lazio [2004] Indicazioni per la mediazione linguistico culturale nelle strutture sanitarie della Regione Lazio www.simmweb.it – Norme Regionali_Regione Lazio Wright J [2001] “Valutare i bisogni sanitari”. In Pencheon D, Guest C, Melzer D, Muir Gray JA Manuale Oxford della pratica in Sanità Pubblica: 45-53, Centro Scientifico Editore, Torino