PROGRAMMA AZIENDALE `SALUTE MIGRANTI`

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PROGRAMMA AZIENDALE `SALUTE MIGRANTI`
PROGRAMMA AZIENDALE ‘SALUTE MIGRANTI’
A cura di
UOS interdistrettuale ‘Assistenza Immigrati’
Gruppo di coordinamento ‘Tutela salute migranti’
Comitato Scientifico Centro ‘Salute Migranti Forzati’
Equipe interdistrettuale ‘Salute rom e sinta’
Gruppo di lavoro interdistrettuale ‘Accessibilità ai servizi sanitari’
Distretti Sanitari I-II-III-IV
Dipartimento di Salute Mentale
Dipartimento di Prevenzione
UOC Coordinamento attività amministrative distrettuali
UOC Assistenza infermieristica e ostetrica
UOSA Assistenza Sociale
UOSA Tecnologie e sistemi informatici aziendali
Centro Studi e Ricerche Area Legislativa e Documentale
In collaborazione con
Caritas di Roma - Area Sanitaria
Associazione Focus Casa dei Diritti Sociali
Associazione Centro Astalli
Fondazione Centro Astalli
CIES - Centro Informazione e Educazione allo Sviluppo
INMP - Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni
Migranti ed il contrasto delle malattie della Povertà
1.
PRINCIPI DI RIFERIMENTO
Sulla base della mission aziendale, dei principi costituzionali e normativi vigenti,
l’Azienda riconosce il diritto alla salute dell’individuo e la piena parità di
trattamento in tema di assistenza sanitaria tra cittadini italiani e stranieri, sia di
stati dell’Unione Europea sia di stati non comunitari, sia regolarmente
soggiornanti, sia privi di regolarità di soggiorno nel territorio italiano.
2.
ABC. ANALISI DEI BISOGNI E DEL CONTESTO
2.a
Analisi del contesto territoriale.
L’Azienda ha nel proprio territorio una rilevante presenza di cittadini stranieri
residenti ed iscritti all’anagrafe (68.285 pari al 23,23% dei residenti stranieri a
Roma), con una particolare concentrazione nel territorio del Municipio I Roma
Centro e con una elevata incidenza della popolazione femminile nel territorio
dei Municipi II, III e IV.
Comune di Roma. Residenti stranieri per municipio e caratteristiche
demografiche (31 dicembre 2008)
Municipio
1
2
3
4
Totale
Comune di Roma
Stranieri
residenti
34.697
16.050
5.307
12.231
68.285
293.948
Incidenza
su pop. tot.
27,4
13,1
9,9
6,1
13,58
10,33
% Minori
% Donne
6,8
10,0
8,9
14,5
39,0
64,5
60,2
59,1
Fonte: Caritas di Roma [2010]
Nel territorio sono inoltre presenti un numero imprecisato di stranieri in
condizione di irregolarità e due insediamenti di popolazione rom, rom khanjaria
serbi in via del Foro Italico (Municipio II) e rom khorakhanè bosniaci e rom
rumeni in via della Cesarina (Municipio IV).
Il territorio è sede di centri d’ascolto, sportelli d’informazione e orientamento,
centri d’accoglienza, centri diurni, mense e ambulatori per la popolazione
migrante, gestiti da associazioni del volontariato e del privato sociale (Onlus e
Ong).
Consorzio Roma Solidarietà (Caritas Diocesana di Roma). Associazione e
Fondazione Centro Astalli. Comunità di Sant’Egidio. Centro Welcome. CIES
Centro Informazione e Educazione allo Sviluppo. Associazione Focus Casa dei
Diritti Sociali. Associazione Medici contro la tortura. Associazione di promozione
e difesa dei diritti Erythros. ACSE Associazione Comboniana Servizio Emigranti
e Profughi. Associazione Solidarietà Vincenziana. SRM Servizio Rifugiati e
Migranti FCEI Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia. Save the Children
Italia.
Il territorio è inoltre sede dell’INMP. Istituto nazionale per la salute delle
popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà (via di
S.Gallicano n.25/a), e del Coordinamento nazionale GrIS. Gruppi locali
Immigrazione e Salute (via Marsala n.103).
2.b
Analisi dei bisogni di salute
In Italia l’immigrazione è un fenomeno ormai strutturale, ma eterogeneo e
dinamico, pertanto la valutazione dei bisogni di salute è complicata a causa della
multietnicità
dell’area
metropolitana
romana
(180
comunità
etniche),
dell’esaurimento dell’effetto migrante sano dei migranti in cerca di lavoro
[Colasanti, Geraci, Pittau 1991], dell’emergere di nuove aree di criticità, gruppi di
popolazione ad alto rischio caratterizzati da estrema vulnerabilità sanitaria e
fragilità sociale: stranieri privi di regolarità di soggiorno, richiedenti asilo e vittime
di violenza intenzionale, minori non accompagnati, donne vittime di tratta,
detenuti, rom e sinti. I bisogni dei migranti sono bisogni complessi e l’assistenza
deve avere un approccio sistemico che possa guardare ai bisogni della persona
nella sua complessità.
3.
FINALITA’ E METODOLOGIA
Sulla base della vision aziendale, l’Azienda intende garantire l’equità di accesso
all’assistenza e promuovere la reale fruibilità dei servizi, attraverso una
mediazione di sistema dove l’intera organizzazione sanitaria sia in grado di
rispondere ai bisogni di salute della popolazione migrante, sia in grado di
garantire livelli di comunicazione efficaci e percorsi assistenziali propri [Geraci
2004].
Il programma aziendale è lo strumento inteso come un complesso di attività che
assicura
l'unitarietà
della
programmazione,
dell'organizzazione
e
della
valutazione dei percorsi assistenziali e dei processi dell’area promozione e
tutela della salute dei migranti, attraverso team di operatori con conoscenze e
competenze specifiche. Laboratorio multiculturale e multidisciplinare, rete dei
servizi, aperta al territorio.
4.
STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI RIFERIMENTO
4.a
Unità Operativa Semplice ‘Assistenza Immigrati’
In applicazione del nuovo Atto aziendale1, la Direzione strategica aziendale ha
istituito
l’Unità
Operativa
Semplice
‘Assistenza
Immigrati’
(a
valenza
interdistrettuale), nell’ambito della UOC Cure Primarie - Distretto I 2.
Responsabile: Filippo Gnolfo. Dirigente Medico Distretto I
Stefania Tonetti. Assistente Sociale Distretto II (a tempo parziale)
Obiettivi specifici:
1)
Coordinare i progetti aziendali di tutela e promozione della salute della
popolazione migrante, assicurando l’integrazione di tutte le articolazioni
distrettuali interessate alla realizzazione;
2)
Promuovere
modelli
assistenziali
innovativi
(multidisciplinari
e
intersettoriali) rinforzando e sviluppando intese e collaborazioni con privato
sociale e istituzioni scientifiche;
1
Atto Aziendale dell’Azienda Unità Sanitaria Locale Roma/A. Delibera n° 108 del 21/2/2003
Del. n°880 del 15/07/08 relativa all’individuazion e delle unità operative semplici e Del. n°226
del 10/0372009 relativa all’affidamento degli incarichi di responsabilità delle unità operative
semplici individuate nell’ambito del I Distretto
2
3)
Promuovere percorsi formativi specifici di medicina transculturale;
4)
Elaborare procedure omogenee di accesso al SSR per i cittadini stranieri
(scelta medico, tessera STP e ENI), favorendo l’accessibilità anche con
interventi proattivi
Gli Obiettivi di budget dell’unità operativa condivisi con altre unità operative di
distretto o di dipartimento o con i servizi delle professioni sanitarie o sociali.
4.b
Gruppo di coordinamento ‘Tutela salute migranti’
Il gruppo di coordinamento3 è il punto di raccordo tra la UOS Assistenza
Immigrati e i servizi territoriali, ha il compito di promuovere e sviluppare reti di
collaborazione e integrazione a livello aziendale (distretti, dipartimenti e servizi)
e a livello territoriale (associazioni, istituzioni sanitarie, municipi), elaborare
progetti per riorientare i servizi : formazione e aggiornamento, orientamento
sanitario, offerta attiva, mediazione culturale, lavoro multidisciplinare, lavoro di
rete [CNEL, 200].
Il gruppo di coordinamento è formato da operatori con esperienze e
competenze specifiche nel campo dell’immigrazione e della medicina
transculturale, referenti di aree tematiche specifiche.
Coordinatore: Filippo Gnolfo
Referenti di area.
Area Prevenzione
Stefano De Luca (Resp. UOS Igiene Ambientale) e Andreina Ercole (Resp.
UOS Epidemiologia e profilassi)
Area Dipendenze
Laura Orazi (Resp. UOS Assistenza patologie da dipendenza Distretto I)
Area Carcere
Andrea Franceschini (Resp. UOC Medicina penitenziaria)
Area Infermieristica transculturale
Marinella Lombrici (P.O. Cure Primarie Distretto I)
Area Psichiatria transculturale e delle migrazioni
3
Istituzione gruppo di coordinamento ‘Tutela salute migranti’. Delibera n°378 del 18 aprile 2006
Giancarlo Santone (DSM Modulo I)
Area Salute Donna Migrante. Stefania Tonetti (UOS Assistenza consultoriale
Distretto II/ UOS Assistenza Immigrati), Iolanda Rinaldi
(Resp. Assistenza
Ostetrica)
Area Salute Rom e Sinta. Antonietta Spadea (Resp. UOS MPEE Distretto IV)
Area Formazione. Paolo Tarantino (P.O. Formazione obbligatoria e abilitante)
Referenti della rete GrIS Lazio
Gris Lazio: Filippo Gnolfo e Stefania Tonetti
Gris Rifugiati: Giancarlo Santone
Gris Zingari: Antonietta Spadea
Gris Sanità Pubblica: Filippo Gnolfo
4.c Rete dei referenti
Attraverso percorsi formativi specifici sui temi dell’immigrazione e della
medicina transculturale, sviluppare una rete di referenti, operatori sociosanitari
impegnati nei servizi territoriali, nei progetti aziendali, nelle reti sociosanitarie
locali. La rete dei referenti ha il compito di mantenere il collegamento con la
Unità Operativa interdistrettuale e il Gruppo di coordinamento aziendale,
segnalando esigenze organizzative e formative, criticità e bisogni di salute
emergenti sul territorio.
4.d Consulta per una salute multiculturale
Favorire la partecipazione attiva dei referenti dei protocolli d’intesa, di
rappresentanti delle comunità straniere e degli enti locali, nella definizione dei
bisogni di salute e nella pianificazione di azioni di comunità e di programmi di
integrazione sociosanitaria.
5.
OBIETTIVI DI SALUTE E AZIONI PROGRAMMATICHE
Parlare di bisogni di salute significa parlare di obiettivi di salute e di azioni per
raggiungere gli obiettivi [Wright J 2001]. Obiettivi e azioni sono in conformità
con gli indirizzi della programmazione sanitaria regionale contenuti nel Piano
Sanitario Regionale 2010-20124.
5.a
Monitorare i bisogni di salute e il ricorso ai servizi sanitari
Obiettivo 1
Rilevare l’andamento del rilascio dei codici STP e ENI a immigrati
momentaneamente privi di regolarità di soggiorno
Azione
Costruzione di un sistema di rilascio automatizzato e organizzazione di un
archivio informatizzato dei codici STP e ENI.
§ Gli operatori degli sportelli distrettuali utilizzano programmi informatizzati per il
rilascio del codice STP e della TEAM (Agenzia delle Entrate. Sistema TS) e del
codice ENI (ASL RM/A. UOSA Tecnologie e sistemi informatici aziendali. Resp.
Dr. Vincenzo Smargiassi)
Obiettivo 2
Sviluppare nuovi strumenti informativi, specificamente orientati al
monitoraggio di ambiti particolari dell’assistenza sanitaria, attualmente
non coperti dai sistemi di rilevazione correnti.
Azione
Implementazione di un nuovo flusso informativo sanitario sull’assistenza
di primo livello agli immigrati irregolari.
§ I medici degli ambulatori STP di medicina generale e del Centro Salute
migranti forzati utilizzano il Programma OSI 2 (in collaborazione con Laziosanità
Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio, nell’ambito del Progetto
‘Migrazione e Salute’ del Ministero della Salute).
5.b Garantire l’accesso ai servizi sociosanitari
Obiettivo 1
4
Piano Sanitario Regionale 2010-2012. Parte III. Linee d’indirizzo per l’offerta dei servizi e livelli
assistenziali. 6. Aree d’integrazione. 6a Salute e multietnicità.
Informare la popolazione immigrata sui diritti alla salute e all’assistenza
sanitaria, sull’offerta dei servizi territoriali e sui percorsi assistenziali
Azione
Predisposizione da parte delle aziende sanitarie, in collaborazione con il
privato sociale e le associazioni degli immigrati, di materiale informativo
da distribuire in occasione di contatti con le istituzioni e attraverso il
coinvolgimento attivo delle comunità etniche.
§
Sportello Interculturale InformaSalute (presidio di via Luzzatti 8),
progetto della Caritas di Roma (Referente: Dr.ssa B. Maisano)5, il servizio è
gestito da migranti di diverse comunità straniere, da volontari della Caritas,
rivolto a stranieri non comunitari e comunitari, regolarmente soggiornanti o privi
di
regolarità
di
soggiorno.
Informazioni
e
orientamento
sull’accesso
all’assistenza sanitaria e ai servizi sociosanitari
§
Linee guida per l’assistenza agli stranieri 6 elaborate da un gruppo di
lavoro interdistrettuale (Coordinatore: Dr.ssa A. S. Caponetto), garantiscono
uniformità di accesso all’assistenza sanitaria in ogni distretto. Le procedure
dell’iscrizione al SSR, del rilascio della tessera STP e ENI sono consultabili sul
sito internet www.aslrma.it da parte degli utenti e sul sito intranet aziendale da
parte degli operatori
Obiettivo 2
Formare il personale operante nei servizi sociosanitari sui temi
dell’intercultura in sanità
Azione
5
Protocollo d’intesa tra Azienda USL RM A e Consorzio Roma Solidarietà - Caritas di Roma per
l’assistenza sanitaria agli stranieri non appartenenti alla UE - Del. n°1444 del 24 dicembre 2001
6
Presa d'atto linee guida assistenza stranieri elaborate dal gruppo di lavoro interdistrettuale
Del. n°1020 del 31/08/2009. Ridefinizione modulisti ca accesso SSR - Del. n°357 del 1 aprile
2010
Gruppo di lavoro interdistrettuale ‘Salute migranti - Accessibilità ai servizi sanitari’
Anna Stefana Caponetto
Serafino Giuliani
Filippo Gnolfo
Margherita Centurioni
Daniela Leoncini
Maria Carmela Mattoscio
Daniela Sbressa
Organizzazione di corsi di formazione sui temi della salute globale e della
medicina e infermieristica transculturale, sugli aspetti legislativi e
amministrativi che regolano l’accesso degli immigrati ai servizi, rivolti agli
operatori sociosanitari e, soprattutto per gli aspetti normativi, agli
operatori del front-office
§ Dal 2006, nell’ambito del Piano Formativo Aziendale è stato attivato il
Percorso Salute Migranti (Coordinatore: Dr. F. Gnolfo). Organizzazione di corsi
di formazione rivolti agli operatori sociosanitari, sulla base di raccomandazioni di
società scientifiche [SIMM, 2004]: Corso di base ‘medicina delle migrazioni’,
‘nursing transculturale’, ‘Il trauma dei migranti forzati’ .
Organizzazione di corsi di formazione rivolti a operatori e volontari del terzo
settore (Caritas, Centro Astalli), impegnati nei progetti InformaSalute e Samifo.
Formazione sul campo congiunta di operatori e volontari del terzo settore
(Caritas) e di operatori sociosanitari (Presidio ‘Luzzatti’).
Obiettivo 3
Promuovere la mediazione culturale in sanità
Azione
Implementazione di programmi
e di servizi di mediazione culturale,
secondo le indicazioni regionali [Regione Lazio, 2004]7
§ Progetto PASS, corso di formazione per mediatori culturali in collaborazione
con l’INMP8 e Progetto di un servizio di mediazione linguistico-culturale nei
consultori familiari in collaborazione con il CIES9
Obiettivo 4
Riorientare i servizi territoriali in funzione di un’utenza multietnica
Azione Organizzazione flessibile dell’offerta, individuazione di eventuali
percorsi facilitati e adeguata segnaletica interna
7
Nota Regione Lazio del 13 gennaio 2004.
Convenzione tra INMP e ASL RM/A del 8 marzo 2010. “Progetto per la promozione
dell’accesso della popolazione immigrata ai servizi sociosanitari e lo sviluppo delle attività di
informazione ed orientamento socio-sanitario nelle ASL italiane”.
9
Progetto di un servizio di mediazione linguistico-culturale per il rilancio dei consultori familiari
8
§
Nei distretti, sono attivi Ambulatori di medicina generale per STP che
garantiscono l’assistenza sanitaria di base agli stranieri privi di regolarità di
soggiorno
-
ambulatorio Caritas via Marsala 9710
-
via Luzzatti. Distretto I
-
piazza Gentile da Fabriano. Distretto II
-
via dei Frentani. Distretto III
-
via Dina Galli. Distretto IV
-
Lampedusa. Distretto IV
5c.
Implementare
strategie
di
sanità
pubblica
per
la
promozione della salute
Obiettivo 1
Promuovere, collegare e coordinare le attività sanitarie in favore degli
immigrati mediante l’adozione di modelli di sanità pubblica incentrati sulla
sinergia pubblico-privato sociale e sulle esperienze di rete
Azione Sviluppo di reti multidisciplinari in cui trovino spazio e
valorizzazione anche le esperienze del privato sociale, del volontariato e
dell’associazionismo degli immigrati
§
Centro per la Salute dei Migranti Forzati. SAMIFO, modello esemplare
di collaborazione tra pubblico e privato sociale, il servizio è gestito da operatori
del Centro Astalli (Referente: P. Benedetti) e della ASL RMA (Referente: G.
Santone)11, tirocinanti di corsi di laurea12, rivolto a richiedenti asilo e ai rifugiati.
Percorsi multiculturali (mediatori culturali di lingua inglese, francese, farsi,
tigrino, amharico) e multidisciplinari (medicina generale, psicologia, psichiatria
transculturale, medicina legale, ginecologia, infettivologia) permettono un
approccio sistemico al ‘trauma multidimensionale’ lo sviluppo di reti di sostegno
10
Protocollo d’intesa tra Azienda USL RM A e Consorzio Roma Solidarietà-Caritas di Roma per
l’assistenza sanitaria agli stranieri non appartenenti alla U.E.. Del. n°1444 del 24 dicembre 2001
11
Protocollo d’intesa tra Azienda USL RM A e Associazione Centro Astalli Onlus per
l’assistenza sanitaria ai richiedenti asilo, ai rifugiati e alle vittime di tortura. Del. n°260 del 31
marzo 2006
12
Convenzione tra ASL RM/A e Facoltà di Scienze della Comunicazione ‘La Sapienza’
Università di Roma. Del. n°452 del 20 aprile 2009
e/o cura alla sofferenza fisica, psichica e sociale dei migranti forzati e delle
vittime di tortura13. La pianificazione degli obiettivi, delle strategie e delle azioni,
la definizione di un sistema valutativo e di una lista di indicatori di valutazione
sono tra i compiti del Comitato Scientifico del SAMIFO14. Presidente: Dr. M.
Bacigalupi (Centro Astalli)
Obiettivo 2
Adottare strategie di offerta attiva nella prevenzione e nell’assistenza
sanitaria, in riferimento a specifiche aree di criticità sanitaria
Azione
Sviluppo di progetti di tutela e promozione della salute nei confronti di
particolari condizioni critiche (salute della donna e del bambino, infortuni
sul lavoro) o gruppi a rischio di esclusione sociale (comunità etniche
particolarmente isolate, come quella cinese)
§
Programma di screening cervicale delle donne immigrate prive di
regolarità
di
soggiorno15
(Coordinatore:
Dr.
A.Cirillo),
ha
permesso
l’orientamento ai servizi e l’offerta attiva di pap test attraverso l’intervento di
assistenti sociali e ostetriche dei consultori familiari nei luoghi di aggregazione
delle comunità straniere (Referenti: S.Tonetti e I.Rinaldi). In particolare, in
collaborazione con la Caritas di Roma intervento di offerta attiva rivolto alle
donne cinesi, unità di strada (camper) nel rione Esquilino
Obiettivo 3
13
Progetto “Efficacia della ricerca attiva e promozione dell’accesso alle cure per la tubercolosi
dei migranti” (INMI “L. Spallanzani”). Progetto “Lontani dalla violenza 2. Servizi territoriali per la
presa in carico integrata di situazioni vilnerabili”
14
Istituzione del Comitato Scientifico del Centro salute migranti forzati. Del. n°997 del 12 agosto
2009. Comitato Scientifico:
Giovanni Baglio (ISS CNESPS)
Pietro Benedetti (Centro Astalli)
Carlo Bracci (Centro Astalli)
Andrea Gaddini (Laziosanità ASP)
Salvatore Geraci (SIMM)
Filippo Gnolfo (ASL RM/A)
Berardino Guarino (Centro Astalli)
Klaudia Jeger (Centro Astalli)
Giancarlo Santone (ASL RM/A)
Maurizio Marceca (DSSP ‘La Sapienza’ di Roma)
15
Convenzione tra Laziosanità ASP e ASL RM/A del 18 dicembre 2009. Progetto “Valutazione
e sperimentazione di modelli organizzativi differenziali per il coinvolgimento al programma di
screening cervicale dei soggetti ad alto rischio immigrate e donne in difficoltà”
Promuovere campagne di orientamento ai servizi, educazione alla salute e
accessibilità all’assistenza sanitaria in favore della popolazione rom e
sinta
Azione
Organizzazione di interventi su scala di popolazione che prevedono
l’offerta attiva di misure preventive e di educazione alla salute e
l’orientamento alle strutture in base ai bisogni sanitari, da realizzarsi
direttamente
negli
insediamenti
zingari
da
parte
del
personale
sociosanitario con la mediazione degli operatori del volontariato e del
privato sociale
§
Equipe interdistrettuale salute rom e sinta16 (Coordinatore: Dr.ssa A.
Spadea) operatori delle unità operative MPEE proseguono in modo continuo e
sistematico gli interventi di offerta attiva e di orientamento ai servizi negli
insediamenti di via del Foro Italico (II municipio) e di via della Cesarina (IV
municipio), in collaborazione con municipi, NAE, associazioni. In particolare,
interventi di offerta attiva di vaccinazioni per l’infanzia (Copertura 90%
vaccinazioni obbligatorie).
6. CONCLUSIONI
L’azienda si impegna nella analisi dei bisogni di salute, nella definizione delle
priorità e degli obiettivi, nella pianificazione e implementazione delle azioni
attraverso l’organizzazione di servizi culturalmente competenti che garantiscano
l’equità e l’efficacia, il collegamento e il coordinamento dei servizi aziendali,
l’adozione di modelli interculturali e interdisciplinari, incentrati sulle esperienze
di rete (GrIS Lazio), sulle intese con associazioni (privato sociale, comunità
16
Campagna per l’accessibilità dei servizi sociosanitari e l’educazione alla salute in favore dei
rom e dei sinti - Istituzione di una Equipe Aziendale Territoriale Interdistrettuale. Del. n°971 del
28 settembre 2007
Equipe interdistrettulae ‘Salute rom e sinti’
Antonietta Spadea
Mila Capoccia
Miriam Cometto
Paola Crivelli
Lucia Donno
Maria Antonietta Giuliani
Stefania Pelo
Olga Saccoccio
straniere) e istituzioni scientifiche (INMP) e sull’integrazione sociosanitaria con
gli enti locali (Municipi).
In risposta all’emergere di nuove aree di criticità sanitaria, l’azienda si impegna
a promuovere e sviluppare progetti di sanità pubblica (dipendenze, carcere,
malattie infettive), reti sociosanitarie locali anche attraverso intese con Caritas
di Roma (immigrati irregolari, comunità cinese), Centro Astalli (richiedenti
protezione internazionale, vittime di tortura), Casa dei Diritti Sociali (minori non
accompagnati, donne vittime di tratta, rom e sinti), INMP (detenuti, richiedenti
protezione internazionale, vittime di tortura ), ad attuare una strategia della
comunicazione orientata ad una informazione di tutti gli immigrati sull’offerta dei
servizi, a realizzare servizi di mediazione linguistico-culturale intregrati (CIES,
INMP), a organizzare progetti formativi aziendali per tutti gli operatori sui temi
emergenti della salute interculturale, a favorire la partecipazione attiva dei
migranti attraverso un empowerment di comunità.
Bibliografia
Caritas di Roma [2010] Osservatorio Romano sulle Migrazioni VI Rapporto. Edizioni Idos, Roma
CNEL [2000] Rapporto Immigrazione e accesso ai servizi sanitari nazionali. Documenti 5, 20
dicembre 2000
www.portacnel.it/PORTALE/documenti.nsf
Colasanti R, Geraci S, Pittau F [1991] Immigrati e salute. Edizioni Lavoro, Roma
Geraci S [2004] “Considerazioni conclusive”. In Atti della VIII Consensus Conference
sull’Immigrazione, Lampedusa maggio 2004
www.simmweb.it – Consensus
SIMM [2004] Raccomandazioni della Società italiana di medicina delle migrazioni sulla
formazione, Documento finale VIII Consensus Conference sull’Immigrazione, Lampedusa
maggio 2004
www.simmweb.it – Altri documenti
Regione Lazio [2004] Indicazioni per la mediazione linguistico culturale nelle strutture sanitarie
della Regione Lazio
www.simmweb.it – Norme Regionali_Regione Lazio
Wright J [2001] “Valutare i bisogni sanitari”. In Pencheon D, Guest C, Melzer D, Muir Gray JA
Manuale Oxford della pratica in Sanità Pubblica: 45-53, Centro Scientifico Editore, Torino