Shindler l`abbraccio dei Pink Floyd

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Shindler l`abbraccio dei Pink Floyd
8 Giovedì 20 Febbraio 2014
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CULTURA e SPETTACOLI
Shindler l’abbraccio dei Pink Floyd
Vive a San Benedetto l’eroe di guerra che ha aiutato Roger Water a ritrovare la tomba del padre
L’ambasciatore
“Lei è un esempio
per tutti noi”
IL PREMIO
DELLA REGINA
LA CERIMONIA
ALESSANDRA CLEMENTI
San Benedetto
L'Ordine dell'Impero Britannico a Harry Shindler. Ieri mattina, presso l'Ambasciata inglese
a Roma, Shindler ha ricevuto
dalle mani dell'ambasciatore
Christopher Prentice il riconoscimento più grande elargito
dalla Regina di Inghilterra ovvero L'Ordine dell'Impero Britannico. Tra i presenti oltre al sindaco Giovanni Gaspari, la partecipazione straordinaria Roger
Waters, leader dei Pink Floyd.
Grande emozione per Shindler
che ha ricevuto questa onorificenza attorniato dai suoi familiari, in primis il figlio Maurizio
e da Roger Waters, che in questo modo ha voluto ringraziarlo
per aver ritrovato il luogo della
sepoltura di suo padre. Non a
caso l'ex soldato inglese è stato
denominato il Cacciatore di ricordi e ieri si è sentito a casa essendo inglese purosangue, nato
nel distretto di Lambeth, un
quartiere del Sud di Londra il 17
luglio del 1921. Oggi, ha 93 anni
e vive in un piccolo attico a Porto d'Ascoli.
Per Shindler una grande
emozione per un riconoscimento che arriva proprio dal suo Paese, dopo essere stato nominato
cittadino onorario Di San Benedetto. Sulle sue spalle un grande passato che lo ha visto protagonista a gennaio del 1944 dello
sbarco ad Anzio con le truppe
alleate per risalire l'Italia sbaragliando la linea Gotica dai tedeschi fino a Trieste. Una volta ad
Ascoli, Shindler fece parte di un
piccolo gruppo distaccato presso la stazione ferroviaria con il
compito di addestrare all'uso
dei nuovi carri armati due reparti del nuovo esercito italiano
che stavano nascendo dalle ceneri fasciste, il Battaglione San
Marco e il Nebbio.
In questa occasione conobbe
Ida Sorrentino, che diventerà
sua moglie e dalla quale ha avuto suo figlio Maurizio. Da qui il
ritorno a Londra e quaranta anni fa l'acquisto di un appartamento a San Benedetto dove veniva a trascorrere l'estate. E dal
A Roma gli è stato
consegnato l’Ordine
dell’Impero britannico
Presente il sindaco Gaspari
1882 si trasferì a Roma.
All'indirizzo di Shindler continuano ad arrivare i messaggi
di reduci o di parenti dei soldati
che schiacciarono il nazifascismo: lettere ed e-mail dei discendenti di una generazione
che ha sacrificato la giovinezza
sui campi di battaglia. Harry
mette i documenti e le foto in
una cartellina, e poi avvia la sua
paziente ricerca, attivando uffici, archivi, istituzioni, giornali,
trasmissioni televisive. Lui legge e registra tutto, poi si mette a
spulciare negli archivi, chiama
gli uffici di mezzo mondo, ricorda aiuta a ricordare. L'ultimo
caso, asceso agli onori delle cronache nazionali, riguardava
proprio il padre di Roger Wa-
ters, il leader dei Pink Floyd caduto ad Anzio.
Nel 2012 il Comune sambenedettese gli conferì il riconoscimento di cittadino onorario per
aver dedicato la vita prima alla
liberazione del Paese dal giogo
nazifascista.
"Non crediamo - disse in
quell'occasione- che sia impossibile che si ripeta quanto accadde allora. Dobbiamo tenere alta
la guardia e continuare senza
stancarci a ricordare, far conoscere, far capire l'enormità di
quegli avvenimenti".
Gaspari, ieri mattina, ha colto l'occasione per invitare a San
Benedetto l'ambasciatore inglese Christopher Prentice.
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"Harry lei è un esempio per tutti
noi". Con queste parole
l'ambasciatore britannico a
Roma Christopher Prentice, ieri
mattina ha insignito Harry
Schindler del maggior
riconoscimento concesso dal
Regno Unito e da sua maestà la
Regina d'Inghilterra.
"Siamo qui - ha affermato
l'ambasciatore ieri mattina
durante la cerimonia - per
celebrare l'eccezionale
contributo che lei ha dato in
oltre trenta anni alle relazioni
anglo italiane alla Italy Star
Association e soprattutto alla
conservazione del ricordo dei
militari britannici che
combatterono per liberare
l'Italia. Tutte le persone che
hanno appoggiato la sua
candidatura per
quest'onorificenza hanno
testimoniato la sua
determinazione ad aiutare gli
altri, nessun compito è stato
troppo oneroso e nessun
obiettivo è stato troppo grande
per lei".
"Lei - prosegue Christopher
Prentice - fu la forza trainante
dietro l'istituzione
dell'Associazione dei Cittadini
britannici residenti in Italia e
come reduce si è anche battuto
presso la Corte europea dei
Diritti Umani per far sì che i
cittadini britannici che vivono in
Italia abbiano il diritto di voto,
ottenendo sostegno da parte
del Regno unito e della
Comunità Europea". A
Schindler le congratulazioni del
sindaco Gaspari che ieri era
presente alla cerimonia.
La sfida della riforma delle politiche culturali per rendere le
Marche un laboratorio dell’innovazione e di un nuovo sviluppo a
traino culturale: questo è il tema
dell’appuntamento “Cultura come risorsa/come valore 2.0 – Le
Marche laboratorio culturale
per il Paese” che si terrà ad Ancona i prossimi 28 febbraio e 1
marzo, all’auditorium Mole Vanvitelliana. Due giorni di ‘immersione totale’ nel caso Marche, il
resoconto dei progetti, le idee e
le prospettive per gli scenari
possibili della cultura nella cor-
μ Stasera
nice nazionale ed europea. “Con
questo appuntamento - afferma
l’assessore regionale alla Cultura Pietro Marcolini - ci proponiamo di rendicontare, dopo quattro anni, l’attività che abbiamo
messo in campo rispondendo ad
un preciso impegno programmatico di legislatura, teso a fare
della cultura l’ingrediente di
una crescita non solo civile e morale, ma anche di occupazione e
sviluppo per la comunità marchigiana. Lo sforzo è stato quello di ripensare le politiche culturali nel quadro più generale della tensione a cui sono state sottoposte le politiche pubbliche.
L’arco di legislatura è stato in
questo senso una sorta di sperimentazione di nuove forme e
strumenti di governance e di
progetti concreti che hanno da
un lato riorientato la spesa storica, razionalizzandola, e dall’altro attivato nuove risorse a sostegno di percorsi in cui la cultura si è aperta e contaminata con
l’economia e i territori. Ora, nell’ultimo anno di legislatura, vogliamo accelerare e al contempo focalizzare ancor più le azioni in raccordo con la nuova programmazione europea e le esperienze nazionali più interessanti”. Così è nato il Distretto Cultu-
L’assessore Pietro Marcolini
Macerata
Stefan Milenkovich torna in
Italia, con un nuovo tour nelle Marche, che ha come prima data Macerata. Il violinista serbo, impegnato in un
progetto di residenza, dopo il
successo dello scorso anno, si
misura insieme alla Form Orchestra Filarmonica Marchigiana con il “Concerto per
violino e orchestra in re
magg. op. 77” di Brahms. Prima tappa stasera alle 21 al Teatro Lauro Rossi. Il concerto,
diretto da David Crescenzi,
promette emozioni intense e
profonde, fra malinconia ed
entusiasmo, comunicate con
un linguaggio rigoroso ed
estroso al tempo stesso, dove
il lirismo e la cantabilità si
fondono perfettamente con
la fantasia, l’inventiva, il virtuosismo spettacolare. Il
“Concerto in re magg. op. 77”
di Brahms, scritto a suo tem-
Stefan Milenkovich
rale Evoluto delle Marche, con
20 progetti d’iniziativa territoriale e 4 a diretta regia regionale
per sviluppare la collaborazione
pubblico-privato su azioni sperimentali, coerenti ed integrate,
sostenibili e cantierabili, che
producano una reciproca contaminazione tra cultura ed economia. Ma anche il Consorzio Marche Spettacolo, che associa oltre
trenta enti del settore dello spettacolo dal vivo e che sviluppa
economie di scala e una programmazione coordinata del
circuito lirico-sinfonico e dello
spettacolo marchigiano.
po per uno dei maggiori virtuosi dell’Ottocento, József
Joachim, è ora riproposto per
il pubblico marchigiano da
questo grande talento della
scena internazionale contemporanea, Milenkovich. Ne\lla
seconda parte dell’esibizione,
un’altra opera di repertorio
fra le più amate: la Sinfonia n.
8 di Beethoven, originale, imprevedibile commistione di
leggerezza e di potenza, di
grazia e di forza; una sinfonia
dal “pie’ veloce”, animata da
un’energia incessante che le
esili strutture neoclassiche
“alla Haydn”, recuperate a
sorpresa dal compositore nella maturità, a fatica riescono
a contenere. Biglietto ordinario a 18 euro, ridotto a 12 (sono previste numerose riduzioni). Per prenotazioni telefonare alla biglietteria del Teatro
Lauro Rossi: 0733/230735.
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Le Marche, laboratorio per la cultura e l’innovazione
Ancona
Milenkovich
Il violinista
IL CONCERTO
San Benedetto
L’ambasciatore inglese Christopher Prentice consegna il riconoscimento a Harry Shindler
μ A Civitanova
alle 21 il vernissage cui seguirà la serata letteraria della rassegna “6 attori in inverno” con letture di Edgar Allan Poe
“Escape”, la provocazione dell’artista cuprense Juri Lorenzetti a Jesi
TALITA FREZZI
Jesi
·
Una testa corrucciata e una pistola puntata alla tempia, davanti a una lettera di Equitalia e un
proiettile. "Escape". E' l'installazione realizzata dall'artista cuprense Juri Lorenzetti che, esposta ad "Artcevia 2013" ha fatto discutere molto. Una provocazione e non una denuncia socio-politica contro Equitalia, specifica
l'artista, ma di fatto ad "Artcevia" non si parlava che di quella
testa, additata come "istigatrice
al suicidio". Ora l'opera di Juri
L'opera di Juri Lorenzetti esposta ad Artcevia da stasera a Jesi
Lorenzetti sarà esposta all'Hemingway Cafè di piazza delle
Monnighette. Stasera alle 21 il
vernissage cui seguirà la serata
letteraria della rassegna "6 attori in inverno" con letture di Edgar Allan Poe interpretate da Sonia Antinori. "L'opera di Juri Lorenzetti esposta ad Artcevia dal
3 agosto al 29 settembre scorsi
presso gli spazi espositivi San
Francesco ha sollevato molte polemiche - spiega la curatrice di
Artcevia Laura Coppa - il pubblico l'ha vista come una interpretazione forte della tendenza suicida di molti imprenditori/artigia-
ni di fronte alle problematiche
della crisi. Qualcuno ha addirittura azzardato che potesse istigare al suicidio, mentre invece si
tratta di un'installazione volta a
far riflettere". "Non volevo che la
mia opera fosse una denuncia racconta l'artista - ma bensì una
provocazione per sottolineare,
forse in modo forte, la detonazione emotiva che potrebbe provocare una lettera di Equitalia su
una persona già gravata da problemi economici e quindi, emotivamente fragile. Ho interpretato, secondo i dettami dell'arte, la
difficile situazione attuale che
l'Italia sta vivendo con la crisi e
con uno spaventoso incremento
dei suicidi motivati proprio dietro fallimenti, difficoltà economiche, debiti. Escape è questo, interpreta la via d'uscita scelta da
tanti. Volevo che stimolasse la riflessione nello spettatore, che
sollevasse un dibattito e portare
sotto gli occhi di tutti quella triste realtà che purtroppo è diventata la nostra quotidianità. Poi,
l'opera d'arte è solo un mezzo,
ciascuno può vederci (o no) quello che crede,dipende dalla sua
personale sensibilità".
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