Uomo e donna, oggi e nel 2000.

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Uomo e donna, oggi e nel 2000.
Milano. La Notte. Sabato 22 marzo 1969.
Cristiano e Isabella al Sant’Erasmo.
Uomo e donna, oggi e nel 2000.
“Che cosa stiamo. dicendo?” è il titolo del primo spettacolo che Cristiano e Isabella allestirono lo
scorso anno ricavandolo dai fumetti di Feiffer, e che procurò soddisfazioni e successo a questa
coppia di giovani attori. Lo spettacolo era gradevole, la formula azzeccata. E così ecco Cristiano e
Isabella ritornare con un titolo nuovo, sempre soli, sempre senza scena, sempre a riproporci in
termini satirici - e spesso sarcastici la storia dell’Uomo e della Donna.
Questa volta, invece che dai fumetti, hanno tratto i loro temi dalle cronache,
dalle inchieste, dalle inserzioni giornalistiche, dagli annunci economici, dalla
piccola posta dei settimanali. La materia è miserabile, purtroppo. Cristiano e
Isabella la deformano ulteriormente, tanto da offrirci un quadro desolato. Si
ride, ma è un riso verde.
Il gioco, che potrebbe scadere a generi inferiori del comico, è sempre tenuto
a livello di grande decoro. Anche perché i due protagonisti conducono innanzi
la loro storia su due piani, che si intersecano continuamente: uno, che
chiameremmo domestico, attuale; l’altro che si proietta in un futuro desolato.
Due esseri mostruosi e amorfi, del 2000 o giù di lì, riprendono i ricordi di un
loro passato, che è appunto il nostro presente.
I due attori sono assai bravi, e forniscono una prova tecnica sorprendente. Per circa un’ora e mezzo
tengono in moto la delicata macchina di questo spettacolo, senza perdere un colpo, senza sbavature,
senza cedimenti. Una dizione ed un gestire concitati, ma chiari, rapidi, secchi, essenziali; continuamente alternati sulle due piattaforme del tema. Una prova, oltretutto, fisicamente estenuante.
Lo spettacolo (il titolo è “Sono bella… ho un gran naso!” e si rappresenta da
ieri sera al S. Erasmo) ha forse un difetto: non tiene conto di una giusta
misura teatrale. Dopo il primo tempo, i due protagonisti ci hanno già detto
tutto: considerando anche il fatto che non si concedono un secondo di
respiro. Il secondo tempo non aggiunge altro.
Cristiano e Isabella - che sono “ coppia” anche fuori scena - sono stati assai
applauditi a fine spettacolo e a scena aperta. Si replica fino al 30 marzo.
R. M.