Solo grafici - fondamentali - news (Part 5)

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Solo grafici - fondamentali - news (Part 5)
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kavaje
17-09-07, 22:46
Solo grafici - fondamentali - news (Part 5)
kavaje
18-09-07, 22:22
Fusioni e acquisizioni: prossima la vendita di 3 Italia e Tele 2? Comincia il toto acquirenti
Sawiris (Wind): l’Umts? Un costosissimo flop.
M&A
Con l’arrivo dell’autunno, ricomincia anche il balletto delle acquisizioni in ambito tlc. Sono molte le operazioni che – a livello
italiano ed europeo – potrebbero ridisegnare lo scenario di un mercato in cui, questo sembra l’unico dato certo, gli operatori
alternativi fanno sempre più fatica a sopravvivere.
Tra i rumors che hanno suscitato maggiore interesse, la possibile vendita di 3 Italia da parte del conglomerato asiatico
Hutchison Whampoa, guidato da Li Ka Shing.
La notizia, rimbalzata nel pomeriggio di ieri dalla stampa straniera, è stata bollata come una “speculazione di mercato” dal
gruppo asiatico, che smentisce anche di aver avviato trattative in vista della cessione coi colossi europei France Telecom e
Deutsche Telekom, a caccia di nuovi asset per rafforzare le rispettive attività internazionali.
Certo è che, abbandonato il progetto di quotare in Borsa 3 Italia, Li Ka Shing è alla ricerca di una via di disimpegno, ipotesi
molto apprezzata dai mercati di Hong Kong, dove il titolo è rimbalzato già dai primi rumors su una presunta cessione della
divisione italiana, costata all’incirca 25 miliardi di dollari di investimenti alla casa madre dal 2000 a oggi.
Le speculazioni sul futuro degli asset mobili europei del gruppo asiatico sono iniziate già da un po’, avvalorate poi dai continui
rinvii della quotazione in Borsa di 3 Italia, che avrebbe dovuto aprire la strada anche all’IPO della consorella britannica, della
cui cessione si era parlato sul finire dello scorso anno, con Vodafone in prima fila per accaparrarsi l’asset.
Già da allora, gli analisti di Merril Lynch, davano per molto vicina l’uscita del conglomerato di Li Ka-Shing dai mercati europei.
Per Merrill Lynch le possibili opzioni sono 3: che – semplicemente – la compagnia vada avanti così com’è, sperando in una
possibile ripresa dal 2008 in poi.
H3G potrebbe riprovare la strada dell’Ipo in Italia oppure, infine, vendere o scambiare i suoi asset con altri operatori europei.
Molti osservatori, intanto, scommettono sul consolidamento del mercato e considerano sempre più probabile l’unione di 3
Italia con un altro operatore italiano. Fino a pochi mesi fa si dava come molto attendibile l’ipotesi di joint venture tra 3 Italia e
Wind, il gruppo guidato dal magnate egiziano Naguib Sawiris, che attraverso la controllata Orascom domina le
telecomunicazioni di gran parte del Mediterraneo, Medio Oriente e Africa fino al Pakistan.
L’ipotesi è stata avvalorata anche dall’accordo di massima stretto tra le due società per unire le infrastrutture di rete (le torri
radio) in una apposita newco che disporrebbe di circa 17 mila antenne.
In questi giorni, però, Wind è impegnata su un altro fronte, che la vedrebbe prossima all’acquisizione delle attività
dell’operatore svedese Tele 2, a cui sarebbero interessati anche Vodafone, Tiscali e Fastweb.
Soltanto rumors privi di fondamento? Le voci che vedono Sawiris al centro di una prossima acquisizione si rincorrono da mesi,
e fino a poco tempo fa si dava quasi per certo un interesse verso gli asset Tiscali. Interesse confermato poi dallo stesso tycoon
egiziano che aveva dichiarato di essere pronto a finalizzare l’operazione se il management della società italiana avesse deciso
per la vendita.
La società telefonica guidata da Sawiris, però starebbe tentando il colpaccio anche in Francia, dove sarebbe interessata a
mettere le mani su Bouygues Telecom nel caso il terzo operatore di telefonia mobile francese fosse messo in vendita. Ipotesi
avanzata molte volte da Martin Bouygues – che controlla l’89,5% della società – ma mai ufficializzata.
Bouygues Telecom controlla il 16,8% del mercato francese, con 8,8 milioni di clienti in Francia e per il suo futuro si era anche
ipotizzata un’alleanza con Iliad, gruppo che spera di ottenere la quarta licenza Umts messa in vendita dal governo francese.
Ma anche in questo caso sono state smentite le voci di trattative in corso.
Sawiris, intanto, ha lanciato anche qualche stoccata alla terza costosissima generazione di servizi mobili, sottolineando che non
intende lanciarsi nel 3G non solo per l’elevato costo delle licenze – in Francia si parla di 619 milioni di euro – ma anche perché
ritiene la tecnologia un ‘flop’.
“La principale applicazione della telefonia mobile resta la voce. Per quel 10% di abbonati che scelgono il 3G, gli operatori hanno
speso miliardi”, ha spiegato al quotidiano francese Les Echos.
“Wind – ha aggiunto Sawiris – non si è buttata sul 3G in Italia” e la filiale egiziana che aveva manifestato interesse per una
licenza Umts, “non ha ancora pagato un centesimo”.
Sawiris – che punta comunque a raggiungere quota 100 milioni di abbonati entro il 2008 – ha chiarito anche i rapporti con
l’incumbent francese France Telecom, con cui Orascom controlla in Egitto l’operatore Mobinil.
Si tratta – ha spiegato – “di un rapporto complesso, dal momento che FT ha una struttura molto lenta e pesante e impiega
anche dei mesi per prendere decisioni cruciali”.
Dissidi col management francese si sono avuti in particolare quando Sawiris ha rifiutato la proposta di inglobare Mobinil sotto il
marchio Orange.
L’operatore storico francese, da canto suo, sta cercando di prendere il controllo dell’operatore mobile virtuale TEN, che già
utilizza la rete di Orange ed è stata fondata da Jean-Louis Constanza, ex patron di Tele 2.
Di carne al fuoco ce n’è dunque parecchia. Non resta che aspettare i prossimi mesi per vedere quale operazione andrà in porto
e come si ridisegnerà il mercato delle tlc europeo.
kavaje
18-09-07, 22:29
WiMax: attesa per la prossima settimana la gara per l’assegnazione delle frequenze
Luigi Vimercati
Sarà bandita la prossima settimana la gara per l’assegnazione delle frequenze per il WiMax.
Lo ha dichiarato il sottosegretario alle Comunicazioni Luigi Vimercati, sottolineando che la tecnologia è molto importante e
richiede costi di investimento relativamente bassi.
Il Wimax, ha detto il sottosegretario, “…diventa fondamentale per combattere il 'digital divide', soprattutto nelle aree dove il
mercato da solo non va perché non ha interesse a fare investimenti in aree periferiche o aree di montagna”.
L’Italia, anche se con molto ritardo comincia a seguire il resto dell’Europa – dove già sono iniziati i test sul campo della
tecnologia, dopo l’assegnazione delle frequenze – e accelerare il processo di convergenza che altrove è già realtà.
La portata della tecnologia è di alcune decine di chilometri, ben superiore alle poche centinaia di metri del cosiddetto Wi-Fi e la
larghezza di banda può spingersi, in condizioni ideali, fino a 74 Mbps.
Entrambe le tecnologie - basate su onde radio - superano il vincolo fisico delle reti ADSL e dei sistemi in fibra ottica e
potrebbero essere risposte concrete alla crescente domanda di connessioni in banda larga in quei territori orograficamente
complessi o scarsamente popolati.
Il WiMax supporta infatti in una singola piattaforma servizi fissi, nomadici e mobili, e si può ben definire una tecnologia
‘naturalmente convergente’: grazie al fatto di essere basata su un’architettura IP flat, il la tecnologia ha un certo vantaggio
sugli altri sistemi mobili e wireless, e riesce a integrarsi perfettamente con i sistemi a banda larga fissa per offrire servizi
convergenti.
Caratteristiche, queste, che secondo gli analisti aiuteranno la tecnologia a guadagnare terreno anche in un mercato sempre più
competitivo e convergente.
Il WiMax, ha spiegato l’amministratore delegato di Alcatel-Lucent, Andreas Schneider, “può essere la chiave di volta nella
risoluzione del digital divide”.
“Se vogliamo davvero innovare il nostro sistema economico e far progredire di pari passo quello sociale - ha aggiunto
Schneider - è necessario innovare la rete di accesso di tutto il territorio, compatibilmente con le esigenze degli utenti. Il vero
salto verso una crescita significativa si farà sostituendo il doppino telefonico con una rete di nuova generazione basata su
collegamenti in fibra aperta a una reale concorrenza tra operatori, per il bene dell’utente finale”.
Anche il ministro delle comunicazioni Paolo Gentiloni ha sottolineato che il WiMax può ben essere considerato una “ulteriore
carta vincente per l'accesso alla banda larga”.
Il governo, ha spiegato ancora il ministro, intende impegnarsi a tutto tondo sull’estensione della copertura della banda larga,
favorendo la realizzazione di un “quadro di certezze per il ritorno degli investimenti sulle reti di nuova generazione” e
accelerando il percorso avviato dall’Agcom per la definizione delle regole di accesso alle reti.
Secondo quanto dichiarato dal Ministro Gentiloni, entro il 2011 la connessione broadband dovrà diventare un servizio
accessibile universalmente, con il WiMax chiave fondamentale per la modernizzazione del paese. (a.t.)
kavaje
18-09-07, 22:45
WiMax: il bando di gara è imminente
Sarebbe già pronto il bando che assegnerà le frequenze della banda larga senza fili. La tecnologia WiMax permetterà all'Italia di
dare l'addio al Digital Divide
VNUnet.it, vnunet 18-09-2007
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Il bando per le licenze WiMax sarebbe al conto alla rovescia. Usiamo il condizionale: secondo Il Sole 24 ore, il bando di gara del
WiMax, destinato ad assegnare le frequenze della banda larga senza fili che segnerà l'addio al Digital Divide in Italia, sarebbe
già pronto.
A breve il ministero delle Comunicazioni lo renderà noto. Lo aveva preannunciato anche Luigi Vimercati, Sottosegretario al
Ministero delle Comunicazioni: in settimana arriverà il bando di gara per l'assegnazione delle licenze sul WiMax, acronimo di
Worldwide Interoperability for Microwave Access.
Il WiMax è atteso soprattutto in quelle aree "dove il mercato da solo non va perché non ha interesse a fare investimenti in aree
periferiche o aree di montagna", secondo Vimercati.
Ma la tecnologia WiMax saprà essere competitiva anche nel mercato broad band, grazie all'architettura IP flat, alla portata di
chilometri (e non metri come il WiFi) e alla larghezza di banda.
Anche l'Italia starebbe finalmente per fare il suo ingresso nell'era WiMax.
kavaje
20-09-07, 15:12
Tlc: Gentiloni, bando Wimax e' questione di giorni
ROMA (MF-DJ)--Per "il bando Wimax e' questione di giorni". Cosi' il ministro delle comunicazioni, Paolo Gentiloni, ha risposto a
chi gli chiedeva se entro la fine di settembre il dicastero presentera' il testo del bando aggiungendo che "la gara durera' 60
giorni". ren/pev (END) Dow Jones Newswires Copyright (c) 2007 MF-Dow Jones News Srl. September 20, 2007 08:59 ET
(12:59 GMT)
chip
20-09-07, 15:17
potei vendere tutte le fiat in carico e comprarmi un fottio di retelit ma se non sale sarei rovinato forse è meglio accontentarsi di
quel che viene
chip
20-09-07, 15:19
Tlc: Gentiloni, bando Wimax e' questione di giorni
ROMA (MF-DJ)--Per "il bando Wimax e' questione di giorni". Cosi' il ministro delle comunicazioni, Paolo Gentiloni, ha risposto a
chi gli chiedeva se entro la fine di settembre il dicastero presentera' il testo del bando aggiungendo che "la gara durera' 60
giorni". ren/pev (END) Dow Jones Newswires Copyright (c) 2007 MF-Dow Jones News Srl. September 20, 2007 08:59 ET
(12:59 GMT)
ho provato a riscrivere altre due volte ma non ha risposto da quando è diventato importante non c.ga più ma la gente vatti a
fidare
kavaje
20-09-07, 15:24
ho provato a riscrivere altre due volte ma non ha risposto da quando è diventato importante non c.ga più ma la gente vatti a
fidare
chi???:cool::mmmm:
chip
20-09-07, 15:25
chi???:cool::mmmm:
gentiloni
chip
20-09-07, 15:27
la cosa più noiosa oggi non sarà retelit ma la ricostruzione di un dente che p@@e
Curria69
20-09-07, 18:17
eppure qualcosa nel settore si muove,viceversa non si spiegherebbe come mai questo titolino:cool: stia salendo cosi'!!:p
ciao a tuttiOK!
Seneca71
20-09-07, 19:21
eppure qualcosa nel settore si muove,viceversa non si spiegherebbe come mai questo titolino:cool: stia salendo cosi'!!:p
ciao a tuttiOK!
Lo sto seguendo da un pò e purtroppo quando valeva 10 euro avrei voluto entrarci ma la mia liquidità era tutta in
Lit :mad::wall::wall::wall:
Curria69
20-09-07, 19:43
Lo sto seguendo da un pò e purtroppo quando valeva 10 euro avrei voluto entrarci ma la mia liquidità era tutta in
Lit :mad::wall::wall::wall:
peccato averne prese poche!!pero'basta il pensiero,come si suol dire!:D:D
kavaje
20-09-07, 22:49
peccato averne prese poche!!pero'basta il pensiero,come si suol dire!:D:D
:D
scuro69
21-09-07, 09:50
http://www.hwupgrade.it/articoli/portatili/1806/idf-fall-2007-wimax-e-oltre-l-iphone-con-moorestown_index.html
kavaje
21-09-07, 09:58
CyberNews
Tlc: Gentiloni, bando per gara wi-max e' questione di giorni
Roma, 20 set. (Adnkronos) - Arrivera' a giorni il bando di gara per le frequenze necessarie al servizio wi-max, il collegamento
radiomobile a internet piu' potente nel wi-fi. A confermarlo e' stato il ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni a margine di
un incontro con la Camera americana di commercio in Italia, presieduta da Umberto Paolucci. "Il bando e' questione di giorni",
ha detto il ministro ricordando che "la gara dura 60 giorni".
kavaje
21-09-07, 11:13
WiMax, BBF Forum 2007 alle porte
Milano - La terza edizione di BBF si concentrerà sulle novità più calde del mondo wireless e del broadband, in vista dell'uscita
del bando di gara sul WiMax. Il Ministro Paolo Gentiloni, i Commissari dell'Agcom Nicola D'Angelo e Stefano Mannoni
interverranno nella sessione plenaria del Forum. È anche prevista la presenza di tutti i principali protagonisti del settore:
istituzioni centrali e locali, ISP, carriers e vendors telco coinvolti in un programma di conferenze, discussioni, panel e dibattiti
che prenderanno corpo tra il 26 e il 27 settembre al Marriott Park Hotel di Roma.
Su WiMax, tra le altre cose, si terrà anche il workshop di ANFOV, realizzato in collaborazione con Solving International e
WiTech, dedicato alle Tecnologie BWA (Broadband Wireless Access) con un focus particolare sul wireless pubblico che cercherà
di delineare gli aspetti più significativi delle opportunità e gli scenari evolutivi, alla luce del bando uscito. "In particolare spiega una nota - si metteranno a confronto due differenti Business Case sulla città di Firenze, cercando di delineare aspetti e
peculiarità distintive che impattano sul modello di analisi economica".
"Ampio spazio nelle conferenze - continua la nota - sarà dedicato al "tradizionale" tema del Municipal Wireless: una rivoluzione
destinata a migliorare la vita di piccoli e grandi agglomerati urbani che vede Un numero sempre maggiore di città, paesi e
regioni in Italia e all'estero lanciare iniziative pubbliche wireless per le proprie comunità: grazie all'utilizzo delle nuove
tecnologie, come Wireless Mesh Network e WiMax". Tra i molti che se ne occuperanno anche Terry Phillis, Chief Information
Officer - City Of Philadelphia, che presenterà l'esperienza di copertura wireless della propria città.
Oltre 150 i relatori, tra i quali oltre ai già citati commissari Agcom, si segnalano: Sergio Antocicco, Chairman - Intug, Piero De
Chiara, Presidente - DGTVi, Marco Fiorentino, Presidente - AIIP, Bruno Lamborghini, Presidente - EITO, Massimo Sangiovanni,
Direttore Marketing EMEA - Motorola, Corrado Sciolla, Amministratore Delegato - BT Italia, Raoul Chiesa, Membro del Comitato
Direttivo e del Comitato Tecnico Scientifico, CLUSIT, Alessio L.R Pennasilico, Security Evangelist - AIPSI, ISSA Italian Charter,
Guido Tripaldi, Presidente, CONSORZIO VOIPEX, Fulvio Sarzana, Avvocato, STUDIO LEGALE SARZANA, Andrea Filippetti,
Amministratore Delegato, TELE2 ITALIA, Stefano Quintarelli, Blogger, Membro Comitato Scientifico - EQUILIBER.
"L'evento - sottolinea la nota - è parte di Roma Caput Media, una due giorni di eventi ICT, svolti contemporaneamente al
Marriot Park Roma. Per una panoramica dell'iniziativa, degli eventi e per la lista completa dei relatori è possibile visitare il sito
www.romacaputmedia.com".
L'agenda di BroadBand Business Forum e tutte le informazioni relative sono disponibili sul sito dedicato
(http://www.bbf2007.com/), dove è anche possibile registrarsi gratuitamente per la partecipazione, sino ad esaurimento posti.
nur 98
www. b b f 2 0 0 7 . c o m
BROADBAND WIRELESS ACCESS:
OPPORTUNITA’ e SCENARI EVOLUTIVI
Con il Patrocinio di:
In collaborazione con:
Invito Riservato
26 Settembre 2007
Rome Marriott Park Hotel, Roma
Chairman: Gianluigi Ferri, Direttore - Wireless
Un workshop dedicato alle Tecnologie BWA “Broadband Wireless Access” con un focus
particolare su WiMAX che cercherà di delineare gli aspetti più significativi delle
opportunità e gli scenari evolutivi.
Il primo intervento del Workshop sarà focalizzato sugli aspetti tecnologici grazie alla
partecipazione di Motorola che cercherà di delineare lo stato dell’arte sullo scenario
tecnologico BWA in ottica WiMAX e non solo con una panoramica sulle tecnologie
attualmente impiegate e future; nel secondo intervento verranno presentati i modelli di
business che gli operatori stanno approntando sul BWA che permetteranno di capire
qual è l’orientamento del mercato in ottica di convergenza tecnologica.
Nella seconda parte, dalla analisi tecnologica Fixed e Mobile WiMAX, si metteranno a
confronto due differenti Business Case sulla città di Firenze cercando di delineare
aspetti e peculiarità distintive che impattano sul modello di analisi; successivamente
Retelit presenterà il proprio modello di business e i risultati globali nell’analisi effettuata
su alcune regioni di interesse. Infine uno degli attori più importanti dello scenario BWA,
Inquam Broadband presenta il Case Study WiMAX Telecom, società partecipata che
ha acquisito la licenza nazionale WiMAX per l’Austria, Croazia e Slovacchia.
Organizzato da:
In contemporanea con:
Agenda del WorkShop
14.30 Inizio lavori - Prima parte
Overview delle Tecnologie Wireless Broadband
Massimo Sangiovanni, Direttore Marketing EMEA - Motorola
Modelli di Business per lo scenario BWA
Stefano Festa, Vice Presidente - Solving International
15:45 Coffee Break
16:15 Inizio lavori - Seconda parte
Fixed e Mobile WiMAX: Business Case a Confronto
Andrea Calcagno, CEO - WiTech
Case Study:
Exploiting WiMax Network Design Optimisation
Rino Buccio, CTO - Retelit
Inquam Broadband - WiMAX Telecom
Cesare Esposito, Project Manager - Inquam Broadband
L’occasione permetterà, ai vari attori di fare il punto sullo scenario italiano in ottica dell’imminente
pubblicazione del Bando di Gara con la presenza di Daniela Rao, Vice Presidente - ANFoV.
26 e 27 Settembre 2007
III Edizione
L’unico evento di riferimento
in Italia per il mondo
broadband&wireless
21-09-07, 13:03
Ingresso gratuito, riservato agli operatori del settore.
Le registrazioni sono aperte fino al 20 Settembre 2007: non aspettare, registrati subito!!
Per partecipare al seminario compila l’apposito form nella sezione “Registrazioni Visitatori” sul sito dell’evento
www.bbf2007.com. All’atto di registrazione seleziona la voce “Desidero partecipare al workshop Broadband Wireless
Access: Opportunità e Scenari Evolutivi”.
Con la partecipazione di:
Media Partner
kavaje
21-09-07, 13:25
http://www.wirelessforum.it/bbf2007/it/index.php?option=content&task=view&id=88&Itemid=118&ParentItemid=33
26 Settembre 2007
Sessione Plenaria Mattutina
Realizzata in collaborazione con Key4Biz
Sala Michelangelo II
Chairman: Raffaele Barberio, Direttore - Key4Biz
Il Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, i Commissari AgCOM Nicola D’Angelo e Stefano Mannoni interverranno nella
sessione plenaria
09.00
Welcome Coffee e apertura dei lavori a cura del Chairman
09.10 Panel: Broadband Wireline e Wireless: il mercato delle TLC tra rischi e opportunità. Quale la situazione normativa e di
mercato attuale in Italia e in Europa? Quali le criticità e le prospettive future? Dati di mercato, business model, focus e
strategie per un settore in continua, rapida (e incerta) evoluzione in cui l’attenzione non si focalizza più tanto sulle tecnologie
quanto sulle applicazioni per l’utenza. Innovazione tecnologica, cultura e servizi per fare sistema paese. Il ruolo del Broadband
nel quadro strategico di crescita delineato dall'agenda i2010. Istituzioni, politica e mercato a confronto.
Sergio Antocicco, Chairman - Intug
Antonio Arcidiacono, Director of Innovation - Eutelsat
Andrea Biraghi, Vice Presidente Italia - Selex Communications
Andrea Bucciarelli, Marketing & Planning Director - Aethra
Andrea Calcagno, Chief Executive Officer - WiTech
Piero De Chiara, Presidente - DGTVi
Maurizio Decina, Presidente - FONDAZIONE UGO BORDONI
Mario Derba, Amministratore Delegato -MICROSOFT ITALIA
Marco Fiorentino, Presidente - AIIP
Sandro Frova, Professore Ordinario di Finanza Aziendale e di Economia delle Telecomunicazioni - Università Bocconi
Carlo Mario Guerci, Vice Presidente - ThinkTel
Bruno Lamborghini, Presidente - EITO
Mario Mariani, Amministratore Delegato, Tiscali Italia
Stefano Pileri, Chief Technology Officer - Telecom Italia
Massimo Sangiovanni, Direttore Marketing EMEA - Motorola
Andreas Schneider, Amministratore Delegato - Alcatel - Lucent Italia
Corrado Sciolla, Amministratore Delegato - BT Italia
Valerio Zingarelli, Chief Technology Officer - Babelgum TV
13.30
Chiusura dei lavori a cura del Chairman e Visita all'area expo
Vertical Workshop
Wi-Fi, WiMax, Hiperlan, Wireless Mesh: possibili business model, cambiamenti tecnologici, strumentazioni di misura e standard
a confronto.
Sala Michelangelo II
Chairman: Giovanni Cancellieri, Presidente - Centro Radioelettrico Sperimentale G. Marconi
In un mercato in fermento, nuovi standard e prodotti si succedono con continuità: soluzioni basate sull’802.11n (MIMO), reti
caratterizzate da comunicazione multi-hop (Wireless Mesh), Mobile WiMax.
Evoluzione tecnologica, infrastrutture di rete, trasformazioni del network e dell’accesso: cambiamenti che devono tenere conto
di una sempre maggiore richiesta di convergenza e interoperabilità tra le diverse tecnologie per un miglior servizio all’utenza.
14.20
Apertura dei lavori a cura del Chairman
14.30
Are Technological and Business Models Discontinuities aligned?
Roberto Citton, Managing Partner Network Practice head - Accenture
14.50 Aspettando WiMax: le soluzioni wireless per l’outdoor di oggi e di domani
Italo Zuccari, Key Account Manager - Atlantis Land
15.10 Convergenza di servizi e tecnologie Wireless: il Multi Hop Mesh Network per mobilità e pervasività.
Marco Ballista, Responsabile R&D - RayTalk Industries
15.30 La pianificazione strategica nell’evoluzione continua della rete BWA
Gianni Campinoti, Sales Manager – WiTech
15.50
Reti Wireless Mesh, stato dell’arte per le MAN e per il Digital Divide Evoluto
Gianni Meloni, Responsbile divisione reti - Hitel Italia
Roberto Gabardi, Responsabile commerciale della divisione reti – Hitel Italia
16.10
Soluzioni avanzate di misura per i nuovi sistemi wireless broadband WiFi, WiMAX fisso e Mobile
Giuseppe Savoia, Wireless Application Engineer - Agilent
16.30
Delivering Broadband Wireless Solutions
Ciro Raiola, Regional Sales Manager - Proxim Wireless
16.50
Evoluzione degli standard W-LAN verso la larga banda e la mobilità
Angelo Bernardini, Professore di “Radiocomunicazione” e “Sistemi di comunicazione satellitare” - Universita La Sapienza Roma
17.00
Chiusura dei lavori a cura del Chairman
Broadband Wireless Access: Opportunità’ e scenari evolutivi
Realizzato con il patrocinio di ANFoV, in collaborazione con Solving International e WiTech
Sala Bramante 7
Chairman: Gianluigi Ferri, Direttore – Wireless
Un workshop dedicato alle Tecnologie BWA “Broadband Wireless Access” con un focus particolare su WiMAX che cercherà di
delineare gli aspetti più significativi delle opportunità e gli scenari evolutivi.
Il primo intervento del Workshop sarà focalizzato sugli aspetti tecnologici grazie alla partecipazione di Motorola che cercherà di
delineare lo stato dell’arte sullo scenario tecnologico BWA in ottica WiMAX e non solo con una panoramica sulle tecnologie
attualmente impiegate e future; nel secondo intervento verranno presentati i modelli di business che gli operatori stanno
approntando sul BWA che permetteranno di capire qual è l’orientamento del mercato in ottica di convergenza tecnologica.Nella
seconda parte, dalla analisi tecnologica Fixed e Mobile WiMAX, si metteranno a confronto due differenti Business Case sulla
città di Firenze cercando di delineare aspetti e peculiarità distintive che impattano sul modello di analisi; successivamente
Retelit presenterà il proprio modello di business e i risultati globali nell’analisi effettuata su alcune regioni di interesse. Infine
uno degli attori più importanti dello scenario BWA, Inquam Broadband presenta il Case Study WiMAX Telecom, società
partecipata che ha acquisito la licenza nazionale WiMAX per l’Austria, Croazia e Slovacchia.
14.30
Apertura dei lavori a cura del Chairman
Overview delle Tecnologie Wireless Broadband
Massimo Sangiovanni, Direttore Marketing EMEA – Motorola
Modelli di Business per lo scenario BWA
Stefano Festa, Vice Presidente - Solving International
15.45 Coffee Break e Visita all'area expo
16.15
Rinizio lavori
Fixed e Mobile WiMAX: Business Case a Confronto
Andrea Calcagno, CEO – WiTech
Case Study:
Exploiting WiMax Network Design Optimisation
Rino Buccio, CTO – Retelit
Inquam Broadband - WiMAX Telecom
Cesare Esposito, Project Manager - Inquam Broadband
L’occasione permetterà, ai vari attori di fare il punto sullo scenario italiano in ottica dell’imminente pubblicazione del Bando di
Gara con la presenza di Daniela Rao, Vice Presidente - ANFoV
18.00
Chiusura dei lavori a cura del Chairman
Wireless Security, IP e VoIP: un’esigenza delle imprese, non un ostacolo.
Realizzato in collaborazione con CLUSIT
Sala Bramante 8
Chairman: Raoul Chiesa, Membro del Comitato Direttivo e del Comitato Tecnico Scientifico, CLUSIT
Come per ogni nuova tecnologia, l’adozione delle comunicazioni IP based in azienda apre nuove opportunità, ma comporta
anche nuove sfide: introdurre il VoIP non significa solo “aggiungere” la Voce alla propria rete IP già esistente e protetta, ma
prevede anche l’introduzione di nuovi elementi e apparati alla tecnologia di networking disponibile, ognuno dei quali porta con
sé problematiche legate alla sicurezza dei dati e delle infrastrutture stesse, con implicazioni sul QoS, e apre infine interrogativi
sugli aspetti di tutela della privacy. Affinché il tema della security non diventi un ostacolo all’introduzione in azienda del VoIP,
occorre affrontarlo con consapevolezza e competenza per poter sfruttare al meglio le potenzialità date da questa tecnologia
vincente. Il tema della sicurezza nelle infrastrutture aziendali si estende inoltre anche agli apparati Wireless e mobili. Secondo
una recente ricerca esistono ancora ampi spazi di miglioramento in tema di protezione degli apparati e dei dati. Quale è lo
scenario attuale e quali le strade più efficaci per proteggere il patrimonio informativo di un’impresa?
14.20
Apertura dei lavori a cura del Chairman
14.30
Intrusioni, Voice spam, “phone phreakers”, hacking telefonico: tipologie dei rischi connessi all’utilizzo delle comunicazioni IP,
wireless e WiMax.
Raoul Chiesa, Southern Europe Manager - TSTF.net (Telecom Security Task Force)
15.00 Interconnessione VoIP: Sicurezza, Servizi e Risparmi Economici
Giacomo Massuda, Territory Manager Southern Europe - Nextone
15.30 Mobilità WiFi : nessun compromesso tra qualità e sicurezza
Angelo Simonetta, Technical Manager - ZyXEL
16.00
Internet Security Systems - Ahead of the threat
Davide Licciardello, CISSP Senior Presales System Engineer, Southern Europe - Ibm Italia
16.30 Sicurezza delle reti mobili: le minacce della convergenza e IMS.
Nicola Sotira, Country Manager – Clavister Italia
17.00 VoIP Secure Configuration: come proteggere la propria infrastruttura VoIP aziendale dal rischio di attacchi.
Alessio L.R Pennasilico, Security Evangelist - AIPSI, ISSA Italian Chapter
17.30 Wireless Lan aperte e indifese: da un survey cittadino ai consigli per infrastrutture Wi-FI sicure
Matteo Flora, Direttore Osservatorio Privacy e Sicurezza IT - AIP
18.00 Chiusura dei lavori a cura del Chairman
27 Settembre 2007
Sessione Plenaria
Municipal Wireless: una rivoluzione destinata a migliorare la vita di piccoli e grandi agglomerati urbani.
Sala Michelangelo II
Chairman: Stefano Marioni, Presidente - Municipia.it
Un numero sempre maggiore di città, paesi e regioni in Italia e all’estero hanno lanciato o hanno in programma iniziative di
Municipal Wireless per le proprie comunità: grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie, come Wireless Mesh Network e WiMax, le
pubbliche amministrazioni possono implementare nuovi modelli di business e sviluppare ed offrire in modo conveniente nuovi
servizi ai propri cittadini. Altissimo è quindi l’interesse delle aziende e delle PAL che stanno investendo in queste soluzioni
tecnologiche per combattere il digital divide ed aumentare lo sviluppo economico locale e nazionale.
Quali le problematiche e prospettive per lo sviluppo di applicazioni di reti civiche wireless? Quale il quadro normativo di
riferimento ?Quali i costi di sviluppo e gestione di una rete? Quali le criticità e le soluzioni per dare sicurezza e affidabilità alla
rete? Come garantire la sostenibilità e una corretta e continuativa gestione della stessa? Quali i servizi e i modelli di
sostenibilità?
09.20
Welcome Coffee e apertura dei lavori a cura del Chairman
09.30
Municipal Wireless projects: an European scenario
Tom Rebbeck, Senior Analyst – Analysys
09.50 Municipal Wireless: il quadro di riferimento nazionale ed i possibili business model di sviluppo
Giuseppe Spanto, Responsabile Pianificazione Strategica e PMO – Infratel
10.10 R3: la rete radiomobile in Emilia Romagna per la sicurezza dei cittadini
Massimo Parrucci, Project Manager - Rete Radiomobile Regionale R3
10.30 Open Access – Panacea or Poison?
Malcolm J Matson, President – The Oplan Foundation
10.50 WMAN Pervasive and Pedestrian Network
GiordanoBruno Luisè, Sales Director Europe – RayTalk Industries
11.10 WISP e Comuni, Broadband & Business?
Massimo Morandi, Presidente – Seprio.com
11.30 Le reti Muni Wireless e la loro sostenibilità economica
Stefano Vitta, Responsabile Community Italia – FON
11.50 Rural Wireless, il mercato chiama!
Francesco Porri, CEO – Nettare
12.10 Municipal Wireless Service Network, una seria opportunità di servizio alla comunità Andrea Marco Borsetti, Country
Manager – Alvarion
12.30 Il controllo e la sicurezza degli accessi: motivazioni a favore e contrarie ad una legge molto dibattuta in Italia.
Francesco Cajani, Sostituto Procuratore della Repubblica - Tribunale di Milano, Pool Reati Informatici
Stefano Aterno, Avvocato - Studio Legale Aterno, Docente di Informatica Forense - Università La Sapienza Roma
12.50
Tavola Rotonda: Prospettive, obiettivi e necessità diverse per ciascuna comunità: realtà italiane e internazionali a confronto.
Interverranno:
Giandomenico Celata, Presidente – Roma Wireless
Simone Tani, Direzione Generale – Provincia di Firenze
Paolo Zanini, Direttore Generale – Consorzio Terrecablate
Terry Phillis, Amministratore Delegato – City of Philadelphia
Gaudenzio Garavini, Direttore Generale Sistemi Informativi e Telematica – Regione Emilia Romagna
Angelo Bozza, Direzione Progetto Banda Larga - Provincia di Brescia
13.30 Premiazione del Concorso “Municipal Wireless Awards”
13.40 Interruzioni dei lavori e Visita all’area Expo
14.20 Riapertura dei lavori a cura del Chairman
14.30 Reti di accesso wireless multigateway: economie di scopo tra pubblico e privato
Alessandro Bogliolo, Direttore dell’Istituto di Scienze e Tecnologie Dell’Informazione – Università degli Studi di Urbino “Carlo
Bo”
14.50 Routing avanzato e neutralità delle reti pubbliche
Daniele D’Alba, Sales Director - Townet
15.10 Impiego delle tecnologie wireless nei sistemi di telecomunicazioni della Pubblica Amministazione
Emilio Frezza, Responsabile dell'Area Infrastrutture - CNIPA
15.30 Mobilità Wireless su reti metropolitane
Massimo Spaggiari, Responsabile Area Innovazione Tecnologica - Mediacon
15.50 Rete metropolitana wireless interconnessa tra i comuni della sabina di Roma
Sandro Santivetti, Vice sindaco - Palombara Sabina
Augusto Pifferi, Resp. Centro Servizi ADR Roma1 – CNR
Francesco Corona, Direttore Generale – Value Up
16.10 Wireless Philadelphia - The Rest Of The Story
Terry Phillis, Chief Information Officer – City of Philadelphia
16.30
Sessione Plenaria di Chiusura Broadband Business Forum, Von Europe, Video On the Net
Vertical Workshop
Workshop: FMC,Triple, quad, (e anche quintuple play?), ovvero tutto su IP, la scommessa della convergenza.
Realizzato in collaborazione con CEFRIEL
Sala Bramante 7
CHAIRMAN: Flavio Giovanelli, Head of Network Systems Unit, CEFRIEL
Voce, Dati, Video, Mobile e, per l’inventore di Ethernet, Robert Metacalfe, presto anche home automation. Tutto sembra
destinato a viaggiare su IP, sia che ci si trovi alla scrivania, in macchina, o a casa, seduti in poltrona. Convergenza è ormai
diventata la parola d’ordine ma, aumentando il numero di servizi e applicazioni coinvolte, aumenta anche la complessità delle
infrastrutture, delle tecnologie e dei modelli di business sottostanti. Rimane quindi sempre alta l’attenzione sugli standard da
adottare, sulle piattaforme fisiche attraverso le quali le informazioni devono transitare e sulla misurabilità del QoS, oltre che sui
servizi veicolati.
09.50
Welcome Coffee e pertura dei lavori a cura del Chairman
10.00
Enum, il sogno dell’interoperabilità
Flavio Giovanelli, Head of Network Systems Unit, CEFRIEL
10.30 VoIP e Wireless Mesh, un punto di incontro
Biagio Passaro, CEO, Espia-Voismart
11.00 Challenges of gateways for residential customers merging traditional and new media (data, telephony, audio, video)
Klaus von Kries, Sales Manager ICT, AVM
11.30 Home base station & femtocells scenarios
Marco Magnarosa, Amministratore Delegato – CUBIT, Consortium Ubiquitous Technologies
12.00 Neutralità della rete : parametri caratterizzanti una rete neutrale e ostacoli all’innovazione dei servizi delle reti non
neutrali.
Guido Tripaldi, Presidente, Consorzio VOIPEX
12.30 IMS Deployment Challenges : from VoIP to NGN to IMS
Duane Sword, Vice President, Product Management & Marketing, Empirix
13.00 Chiusura dei lavori a cura del Chairman e visita all'area expo
GOING MOBILE!! LE NUOVE FRONTIERE DELLA COMUNICAZIONE MOBILE
II Virtual Mobile Network Operators, nuovi attori nella scena delle tlc
Sala Bramante 8
CHAIRMAN: Piero Galli, Partner e Responsabile practice tlc media e tecnologia - Bain & Company
Cosa ci fa una sim nel carrello della spesa accanto alla maionese? Il fenomeno dei Virtual Mobile Network Operators, operatori
del settore consumer che si “convertono” alle telecomunicazioni, in Europa sta già prendendo piede. Quali business models
sono alla base di queste nuove figure ibride di operatori telefonici? Quali reali spazi offre il mercato e quali i presupposti
tecnologici, di know how e regolamentari sono necessari per il loro sviluppo? Chi e come fornirà i servizi a valore aggiunto e i
contenuti? E gli operatori telefonici tradizionali: fornitori, clienti, partner o concorrenti?
09.50
Welcome Coffee e apertura dei lavori a cura del Chairman
10.00 MVNO in Europa sono già realtà e in Italia si stanno affacciando sulla scena tlc: quali prospettive, quale spazio offre il
mercato?
Piero Galli, Partner e Responsabile practice tlc media e tecnologia - Bain & Company
10.30 Scenari normativi europei e italiani
Fulvio Sarzana, Avvocato, Studio Legale Sarzana
11.00 Sostenibilità del modello di business dei VMNO
Andrea Filippetti, Amministratore Delegato, TELE2 Italia
11.30 VMNO, l’esperienza di un operatore: il caso Carrefour Italia
Michel Crahay, Direttore Patrimonio Gruppo, Gruppo Carrefour Italia
12.00 VMNO: aspetti di sicurezza
Gerardo Costabile Iacis Member - Responsabile Sicurezza Logica, - Poste Italiane
12.30 Chiusura dei lavori a cura del Chairman e visita all'area expo
Sessione Plenaria di chiusura trasversale
Sala Michelangelo II
Chairman: Gildo Campesato, Direttore - Corriere delle Comunicazioni
16.30 Keynotes Speech Conclusivo:
Derrick De Kerckhove, Director - McLuhan Program
17.00
18.00
Tavola rotonda:
Everything over IP: nuove opportunità offerte dallo sviluppo delle infrastrutture e dalla convergenza di servizi e tecnologie sul
protocollo internet.
La sempre maggiore e potente disponibilità di infrastruttura di rete e di banda, che verrà ulteriormente rafforzata dalle reti di
nuova generazione, rendono ora possibili e, in futuro, proponibili nuovi servizi che rivoluzioneranno le forme tradizionali di
(tele)comunicazione. Diverse le soluzioni che si affacciano sia sul mercato business sia su quello consumer con effetti
prevedibilmente dirompenti. Ma molte restano ancora le questioni aperte, dal punto di vista tecnologico, normativo e di
mercato.
Interverranno:
Derrick De Kerckhove, Director - McLuhan Program
Raffaele Giarda, Avvocato - Baker & McKenzie
Giuliano Manara, Presidente corso di laurea in Ingegneria delle Telecomunicazione Fellow IEEE ed esperto in elettromagnetismo
– Università di Pisa
Stefano Quintarelli, Blogger, Membro Comitato Scientifico – Equiliber
Francesco Sacco, Docente di Strategie e Politiche Aziendali - Universita' Dell'insubria e Sda Bocconi di Milano
Chiusura dei lavori a cura del Chairman
alff
21-09-07, 13:32
CyberNews
Tlc: Gentiloni, bando per gara wi-max e' questione di giorni
Roma, 20 set. (Adnkronos) - Arrivera' a giorni il bando di gara per le frequenze necessarie al servizio wi-max, il collegamento
radiomobile a internet piu' potente nel wi-fi. A confermarlo e' stato il ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni a margine di
un incontro con la Camera americana di commercio in Italia, presieduta da Umberto Paolucci. "Il bando e' questione di giorni",
ha detto il ministro ricordando che "la gara dura 60 giorni".
OK!OK!OK!OK!
scuro69
21-09-07, 13:32
http://www.bbf2007.com/
26-27 Settembre 2007
Rome Marriott Park Hotel
ROME
Il più importante evento italiano dedicato al mondo Broadband&Wireless torna a Roma per la sua terza edizione.
Le istituzioni di settore a BBF 2007:
Il Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, i Commissari AgCOM Nicola D’Angelo e Stefano Mannoni parteciperanno alla
sessione plenaria del 26 Settembre 2007 di Broadband Business Forum.
Un appuntamento imperdibile!
Key-note Speakers
Sergio Antocicco, Chairman , INTUG
Antonio Arcidiacono, Director of Innovation, EUTELSAT
Stefano Aterno, Avvocato, STUDIO LEGALE ATERNO, UNIVERSITÀ LA SAPIENZA ROMA
Raffaele Barberio, Direttore, KEY4BIZ
Angelo Bernardini, Professore di “Radiocomunicazione” e “Sistemi di comunicazione satellitare”, UNIVERSITÀ LA SAPIENZA
ROMA
Andrea Biraghi, Vice Presidente Italia, SELEX COMMUNICATIONS
Alessandro Bogliolo, Direttore dell’Istituto di Scienze e Tecnologie dell’Informazione, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI URBINO
“CARLO BO”
Angelo Bozza, Direzione Progetto Banda Larga - PROVINCIA DI BRESCIA
Andrea Bucciarelli, Marketing & Planning Director - AETHRA
Francesco Cajani, Sostituto Procuratore della Repubblica, TRIBUNALE DI MILANO, POOL REATI INFORMATICI
Andrea Calcagno, Chief Executive Officer, WITECH
Giovanni Cancellieri, Presidente, CENTRO RADIOELETTRICO SPERIMENTALE G. MARCONI
Giandomenico Celata, Presidente, ROMA WIRELESS
Raul Chiesa, Membro del comitato direttivo e del comitato tecnico scientifico, CLUSIT
Roberto Citton, Managing Partner Network Practice Head, ACCENTURE
Gerardo Costabile, Iacis Member – Responsabile Sicurezza Logica, POSTE ITALIANE
Michel Crahay, Direttore Patrimonio Gruppo, GRUPPO CARREFOUR ITALIA
Nicola D’Angelo, Commissario, AGCOM
Piero De Chiara, Presidente, DGTVi
Maurizio Decina, Presidente, FONDAZINE UGO BORDONI
Derrick De Kerkhove, Director, McLUHAN PROGRAM
Mario Derba, Amministratore Delegato - MICROSOFT ITALIA
Dario Di Zenobio, Responsabile Area Radiocomunicazioni, FONDAZIONE BORDONI
Marco Fiorentino, Presidente, AIIP
Matteo Flora, Direttore Osservatorio Privacy e Sicurezza IT, AIP
Emilio Frezza, Responsabile dall’Area Infrastrutture, CNIPA
Sandro Frova, Professore Ordinario di Finanza Aziendale e di Economia delle Telecomunicazioni, UNIVERSITA' BOCCONI
Piero Galli, Partner e Responsabile practice tlc media e tecnologia, BAIN & COMPANY
Raffaele Giarda, Avvocato, BAKER & MCKENZIE
Flavio Giovanelli, Head of Network Systems Unit, CEFRIEL
Carlo Mario Guerci, Vice Presidente, THINKTEL
Bruno Lamborghini, Presidente, EITO
Giuliano Manara, Presidente Corso di Laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni Fellow IEEE ed esperto in
elettromagnetismo, UNIVERSITÀ DI PISA
Stefano Mannoni, Commissario, AGCOM
Mario Mariani, Amministratore Delegato, Tiscali Italia
Stefano Marioni, Presidente, EXTRAPOLA, MUNICIPIA.IT
Malcolm Matson, Presidente, THE OPLAN FOUNDATION
Alessio L.R Pennasilico, Security Evangelist, AIPSI, ISSA ITALIAN CHAPTER
Terry Phillis, Chief Information Officer – CITY OF PHILADELPHIA
Stefano Pileri, Chief Technology Officer, TELECOM ITALIA
Stefano Quintarelli, Blogger, Membro Comitato Scientifico, EQUILIBER
Tom Rebbeck, Senior Analyst, ANALYSYS
Francesco Sacco, Docente di Strategie e Politiche Aziendali, UNIVERSITA’ DELL’INSUBRIAE SDA BOCCONI DI MILANO
Massimo Sangiovanni, Direttore Marketing EMEA, MOTOROLA
Fulvio Sarzana, Avvocato, STUDIO LEGALE SARZANA
Andreas Schneider, Amministratore Delegato, ALCATEL - LUCENT ITALIA
Corrado Sciolla, Amministratore Delegato, BT ITALIA
Simone Tani, Direzione Progetto Sviluppo Territorio, PROVINCIA DI FIRENZE
Guido Tripaldi, Presidente, CONSORZIO VOIPEX
Stefano Vitta, Responsabile Community Italia, FON
Paolo Zanini, Direttore Generale, CONSORZIO TERRECABLATE
Valerio Zingarelli, Chief Technology Officer, BABELGUM TV
luca rossi
21-09-07, 15:47
a noi interessano le licenze non il solito vaporware
kavaje
21-09-07, 15:57
a noi interessano le licenze non il solito vaporware
:cool: arriveranno. vedrai che arriveranno:o:D
kavaje
23-09-07, 12:12
Unione delle province italiane interessata al Wimax
21/09/2007 14:00
L’Unione delle province italiane ha chiesto, per voce del suo presidente Fabio Melilli, al ministro delle Comunicazioni Paolo
Gentiloni di intraprendere tutte le azioni possibili per estendere la banda larga a tutto il territorio nazionale, sapendo che le
province sono pronte a impegnare risorse in tal senso.
Siamo pronti a impegnare risorse sul wi-max, “ha spiegato Melilli, “e non disdegneremmo che qualche licenza fosse lasciata
agli enti locali laddove non si facciano avanti gli imprenditori. Chiediamo che alcune licenze wi-max siano assegnate agli enti
locali, se non vi fossero imprenditori interessati".
kavaje
23-09-07, 12:13
WiMAX e ultraportatili, ecco il futuro dell'informatica secondo Intel
Intel al forum per sviluppatori per la sua piattaforma presenta la sua visione nel futuro della mobilità: WiMAX e numerosi
prodotti per computer ultraportatili i perni della strategia.
di Redazione
( 21-09-2007 )
La tecnologia WiMAX cambierà lo scenario nel campo dei portatili già a partire dal prossimo anno. Ad essere convinti che il
wireless ad alte prestazioni e ampi raggio possa modificare l'universo della mobilità è Intel.
La casa di Santa Clara, uno delle realtà che ha sempre creduto nel WiMax, investendo in questa tecnologia decine di milioni di
dollari ogni anno, punta a popolarizzarne l'utilizzo grazie alla nuova piattaforma Centrino in arrivo dal 2008.
"Notebook e una nuova categoria di dispositivi connessi a Internet - dice Intel - inaugureranno la nuova era del computing
wireless a banda larga a partire dal prossimo anno. Grazie alla disponibilità di computer più veloci, dal formato ridotto e più
efficienti dal punto di vista energetico, i consumatori adotteranno sempre più spesso questa combinazione di tecnologie per
utilizzare Internet per l'intrattenimento, il business e la personalizzazione di contenuti complessi, anche in movimento. Intel
intende rispondere a queste esigenze introducendo i più recenti processori a 45 nm e la tecnologia WiMAX nei notebook oltre
che nei MID (Mobile Internet Device) nel 2008, anche utilizzando alcune di queste tecnologie per offrire un'esperienza a costi
contenuti con il computer e con Internet nelle comunità e nelle economie emergenti di tutto il mondo".
Perno centrale di questa strategia sarà la tecnologia di processore "Montevina", basata sui noti procesori "Penryn"; il nuovo
Centrino sarà disponibile nella gamma completa di modelli di PC portatili, dai mini-notebook ai sistemi in formato standard.
"Montevina" Sarà la prima tecnologia di processore Intel Centrino per notebook a offrire l'opzione per le tecnologie wireless WiFi e WiMAX integrate.
La tecnologia mobile WiMAX offre velocità multi-megabit, un throughput maggiore e un range più ampio rispetto ad altre
alternative wireless a banda larga, un aspetto fondamentale per i clienti che desiderano accedere sempre più spesso a
contenuti generati dagli utenti, video ad alta definizione, musica, foto e altri file di grandi dimensioni ovunque si trovino. David
Perlmutter, Senior Vice President e General Manager del Mobility Group ha dimostrato le funzionalità di questa tecnologia in tre
veicoli che giravano tra il pubblico dell'Intel Developer Forum, in particolare un Segway (il primo dispositivo di trasporto autobilanciante, alimentato elettricamente), una golf cart e uno scooter.
WiMAX sarà ancora più importante in un contesto dove emerge la necessità di creare dispositivi ultramobili, come ha poi detto
Anand Chandrasekher, Senior Vice President e General Manager Ultra Mobility Group di Intel. Chandrasekher ha descritto
l'evoluzione del Personal Mobile Internet, ed evidenziato le modifiche nella roadmap del silicio di Intel che porteranno a una
riduzione radicale dei requisiti di alimentazione e a nuovi formati di packaging, e ha inoltre annunciato una collaborazione tra
Intel e diversi esponenti chiave del settore per definire le categorie MID e UMPC (Ultra Mobile PC).
"Gli utenti di dispositivi mobili desiderano sfruttare tutte le funzionalità di Internet sempre e ovunque. Questi utenti infatti, si
aspettano di utilizzare Internet senza fili e da un dispositivo tascabile", ha affermato Chandrasekher. "Nel primo semestre del
2008, Intel lancerà importanti iniziative per rispondere alle esigenze di questi utenti con una piattaforma progettata
appositamente per MID e UMPC, il cui nome in codice è "Menlow" e che offrirà un consumo di energia 10 volte inferiore rispetto
ai primi UMPC disponibili sul mercato. Dopo Menlow presenteremo una piattaforma di nuova generazione, il cui nome in codice
è "Moorestown", destinata a migliorare la durata della batteria di un intero ordine di grandezza riducendo il consumo
energetico in standby di 10 volte rispetto a Menlow".
Menlow è basata su "Silverthorne", un processore basato su microarchitettura Hi-k a 45 nm a basso consumo e su un chipset
di nuova generazione, il cui nome in codice è "Poulsbo". Nei modelli dei clienti basati su Menlow sono inoltre incluse
funzionalità opzionali per comunicazioni standardizzate come Wi-Fi, 3G e WiMAX per rendere possibile un livello superiore di
esperienza di connessione sempre attiva.
Chandrasekher ha mostrato diversi prototipi funzionanti, realizzati in seguito all'istituzione della Mobile Internet Device
Innovation Alliance 6 mesi fa. "I membri dell'alleanza hanno collaborato per superare le sfide tecniche, tra cui la gestione del
consumo energetico, le comunicazioni wireless e l'integrazione del software", ha spiegato Chandrasekher.
Chandrasekher ha poi anticipato alcuni dettagli su "Moorestown", l'architettura SOC (system on chip) che combina CPU,
grafica, video e controller di memoria in un unico chip. Un MID basato su "Moorestown" avrà un consumo in standby 10 volte
inferiore rispetto alla piattaforma "Menlow" del 2008, offrendo agli utenti una durata ancora più prolungata della batteria in
formati ridotti.
growsoul
24-09-07, 10:28
:rolleyes:
kavaje
24-09-07, 15:20
Il wifi che fa cambiare il "lavoro" dei lampioni
Un progetto per collocare un’antenna su centomila pali della luce
MILANO
«Noi siamo molto soddisfatti di come sta andando il mercato»: Davide Rota, amministratore delegato di Linkem è stato uno dei
pionieri nella diffusione del servizio wifi in luoghi pubblici e negli ultimi due anni è diventato anche uno dei principali fornitori di
servizi di connettività senza fili a banda larga per i comuni. «Il bilancio è molto positivo: il traffico generato dai nostri clienti è
cresciuto ben oltre il 100% rispetto allo scorso anno, sebbene non sia cresciuto più di tanto il numero degli hotspot pubblici.
Adesso stiamo lavorando per aprire il servizio anche negli aeroporti di Napoli e Bari». Ma la vera sorpresa arriva sai comuni: «il
servizio che proponiamo, che è un mix di hyperlan e wifi, si sta dimostrando molto valido per coprire aree non servite dalla
banda larga continua Rota siamo arrivati a 310 comuni, l'80% dei quali in Lombardia perché insieme al Piemonte si è
dimostrata l'area più reattiva. Da quattro mesi viaggiamo al ritmo di 650 nuovi utenti a settimana: ovviamente sappiamo che
ci fermeremo ad un certo punto perché non c'è un limite massimo di clienti per queste aree ma il segnale che arriva per il
sistema mi sembra molto positivo». Un elemento a favore di Linkem è rappresentato dal fatto che molte municipalità rompono
gli indugi perché hanno avuto garanzie di compatibilità con le nuove reti WiMaxi in arrivo: «L'unico apparato da cambiare, nel
momento in cui diventerà finalmente operativo effettuata il WiMax, è l'antenna per la ricezione del segnale, ma questo è uno
standard per tutti gli apparati».
Rota nutre invece qualche dubbio sul modello che sta ispirando, soprattutto all'estero, la realizzazione di wifi pubblico e
gratuito nelle grandi città: «In generale è una buona iniziativa. In Italia è un fenomeno inesistente, a differenza degli Stati
Uniti dove comunque ci si sta ponendo molte domande sulla titolarità e caratteristica del modello. In altre parole bisogna capire
se stiamo parlando di un servizio universale, che viene messo a disposizione dei cittadini e pagato dalla collettività, oppure se
si tratta di costruire un nuovo business model basato per esempio su ricavi pubblicitari».
(a.d.s.)
Milano come capitale di una sorta di età tecnologica della pietra? Insomma, Milano in fondo ottocentesca, vecchia e
provinciale? Probabilmente sì. Se ci si guarda intorno tutto quello che si vede di "avanzato" sono un po' di telecamere sparse
qui e là, messe giù per fare multe per portare a casa lo stipendio per i vigili urbani. Per il resto, niente. Ci sono in giro un
numero limitato di hot spot per collegamenti wifi a Internet, ma sono di un'associazione privata di gente di buona volontà.
Poi capita che uno legge i giornali e scopre che la cittadina polacca di Szlarska Poreba è ormai tutta wifi, e gratis. Il progresso e
il nuovo esistono, ma non a Milano, bisogna andare fino in Polonia. Oppure, cosa ancora più vicina e interessante, si viene a
sapere che un gruppo di comuni del trentino ha fatto un consorzio e così i cittadini di quelle felici località con i loro telefonini
possono chiamare un numero e chiedere (in linguaggio naturale, come farebbero con la nonna): "Quale è la farmacia di turno
più vicina? A che ora parte l'autobus per Trento?". E una voce (un po' metallica) fornisce loro le risposte. Naturalmente, non si
tratta dello zio del sindaco, ma di un computer.
Insomma, lassù nel trentino, fra le valli pieni di boschi, i cittadini parlano già con i computer e usano un linguaggio naturale
(grazie alla tecnologia della Expert System di Modena), a Milano (città che aspira a ospitare l'Expò universale del 2011) uno
deve arrangiarsi e telefonare ai vari uffici comunali oppure deve sperare di incontrare un vigile sulla sua strada.
E, in ogni caso, Milano sta diventando famosa nel mondo perché è l'unica città dove dal metrò non è possibile usare i
telefonini: non c'è campo. E non c'è campo perché non ci sono le antenne. E non ci sono le antenne perché fra gli operatori, i
gestori del metrò e il Comune non si è trovato un accordo sulla spartizione dei proventi del traffico. Una bega di paese. La
faccenda è tanto più imbarazzante quando si ricorda che a Milano hanno sede tre dei quattro operatori di telefonia cellulare
esistenti in Italia: il fornaio nella cui dispensa manca sempre il pane .
Milano, vera città di pietra dell'era tecnologica (almeno per quanto riguarda Internet e le telecomunicazioni). E questo
nonostante la città abbia le risorse per essere davanti a tutti. Basta fare un piccolo elenco.
1 Qui c'è il miglior Politecnico esistente in Italia e dove sono nate quasi tutte le reti di telecomunicazioni esistenti oggi in questo
paese. I suoi ingegneri sono fra i più bravi al mondo, ma non hanno nemmeno Internet per tutti i loro studenti (che è gente
selezionata e laboriosa, mica scansafatiche in cerca di ragazze).
2 Qui c'è quello che possiamo considerare il papà di quasi tutti i tecnologici informatici italiani (Elserino Piol), vera fabbrica di
idee e di progetti. Qualche tempo fa aveva inventato e proposto una cosa stupenda (le targhe elettroniche delle auto con il
traffico gestito via satellite), ma non se lo sono filato, come non avesse nemmeno parlato. In compenso sono mesi che la
politica locale litiga su cervellotici ticket contro il troppo traffico, che nessuno sa più come governare.
3 A Milano è nata, e ha sede Fatsweb, l'azienda che ha riempito la città di fibre ottiche e che ancora oggi rappresenta una delle
più avanzate nella tecnologia della comunicazione.
4 Sempre a Milano, come già ricordato, hanno sede tre dei quattro operatori di telefonia cellulare italiana. Operatori che si
vanno sempre più integrando con Internet e quindi con le tecnologie wifi.
5 Qui ha la sede uno dei maggiori Internet provider italiani (Alice, che poi è collegato, ovviamente, con Tim e con Telecom).
6 In città, infine, ci sono almeno una decina di software house (qualcuna con migliaia di dipendenti), capaci di impostare
qualunque nuovo progetto e di portarlo a termine. E ci sono anche la Ibm, Microsoft, Cisco, cioè tre delle maggiori "firme" della
moderna era tecnologica.
In una parola, a Milano c'è tutto quello che servirebbe per essere davvero una città di avanguardia sul piano tecnologico.
Invece, ripeto, se si tolgono un po' di telecamere antiautomobilisti, c'è il vuoto.
Ma possono cambiare le cose? Forse sì, anche se, visti i precedenti, è bene essere prudenti.
Sul tavolo dei maggiorenti della città c'è un piano (nato per iniziativa del Politecnico) che potrebbe fare della capitale lombarda
un punto avanzato della società informatica: si tratta di realizzare una completa e complessa rete wifi, in grado di coprire
l'intera metropoli.
Il progetto non costa nemmeno molto (il comune ha già stanziato qualche soldo, anche se poi bisogna vedere quanto ci si
metterà per la realizzazione, ammesso che si arrivi fino in fondo).
L'idea ruota intorno ai pali della luce (in centro ci sono i lampioni), che in tutto sono 100 mila. Da tenere presente che i quattro
operatori di telefonia cellulare impiegano, per coprire tutta l'Italia, 50 mila "pali" (cioè antenne).
Sotto i "pali" di Milano corre, perché è stata sistemata a suo tempo, in vista di possibili utilizzazioni, una rete in fibra ottica. Il
progetto è quello di sistemare un "access point", cioè un punto wifi", un hot spot, della rete a banda larga in cima a ogni palo.
A quel punto l'intera città sarebbe di fatto servita da questa rete.
Il Politecnico ha anche messo insieme un modello di business, molto interessante e che potrebbe addirittura servire come
modello per altre realtà (sembra che Roma si stia avviando lungo questa strada).
Si tratta di questo. La Rete wifi metropolitana avrebbe tre usi distinti:
1 Una quota verrebbe utilizzata dai vigili urbani, dalle forse dell'ordine e da altri servizi pubblici per le loro comunicazioni
interne. In sostanza, il vigile urbano, anche in periferia, potrebbe essere sempre in contattoInternet con il suo comando grazie
agli hot spot sistemati in cima ai pali della luce. E quindi potrebbe ricevere, e mandare, comunicazioni molto veloci e anche
molto complesse. In caso di incidenti o tafferugli potrebbe anche mandare immagini (ormai tutti i telefonini più moderni sono
attrezzati con il collegamento wifi).
2 Una quota (la maggiore) verrebbe adibita a servizio commerciale, come una normale rete Internet. E' previsto che ci sia un
bando di gara e un operatore destinato a gestire il tutto. Il funzionamento dovrebbe essere del tutto analogo a quello di
qualsiasi altro Internet Provider. Per entrare, quindi, servirà essere abbonati al servizio, avere un identificativo e una password.
Per i turisti di passaggio in città, identificativo e password verrebbero forniti sia sms attraverso i telefonini.
3 Un'ultima quota verrebbe riservata per i "servizi sociali". In sostanza si prevede un ingresso a tariffe superagevolate (o
addirittura senza alcuna tariffa) per alcune categorie "deboli (pensionati, anziani, studenti).
Se questa rete fosse realizzata, Milano diventerebbe una delle prime città a avere veramente Internet ovunque e dove
chiunque potrebbe entrare in rete facilmente.
Non solo. Una volta che il sistema fosse in funzione potrebbe anche essere integrato con 4 mila microtelecamere da installare
in cima ai pali e collegati alla centrale attraverso la fibra ottica. Si realizzerebbe così un controllo del territorio veramente
efficace e veloce.
Questo è il piano (a grandi linee). Adesso bisognerà vedere se Milano deciderà di andare avanti o se, come è accaduto in altre
occasioni, alla fine lascerà perdere per mettersi a litigare su qualche aiuola in più o in meno. Magari, alla fine, toccherà ai
paesini del trentino realizzare il sogno della città "tutta Internet".
kavaje
24-09-07, 15:21
Il vecchio postino diventa hitech
Dall’avveniristica ‘control room’ dell’Eur agli esperimenti di trasmissione di corrispondenza criptata per la massima sicurezza:
così le Poste Italiane puntano a valorizzare il potente network informatico che si sono create soprattutto dopo l’avvento del
Bancoposta
EUGENIO OCCORSIO
Maxischermi alle pareti, batterie di computer, 50 tecnici superspecializzati che lavorano su 6 squadre operative 24 ore su 24 e
controllano 14mila uffici postali, 3.500 cash dispenser del Bancoposta, 70mila postazioni di lavoro, 30mila apparati di rete,
18mila server. Sembra la Nasa, invece siamo all’Eur nella service control room di Poste Italiane, inaugurata nel 2005, che
monitorizza ogni giorno 20 milioni di transazioni, ogni mese 6 milioni di pensioni e ogni anno 650 milioni di bollettini pagati alle
Poste. «Abbiamo concepito questa sala di controllo così avanzata tecnologicamente non solo per farci tutte le cose che
facciamo oggi ma per proiettarci nel futuro», ci spiega mentre ci accompagna nella visita Massimo Sarmi, ingegnere non
ancora sessantenne, amministratore delegato delle Poste dal 2002 dopo venticinque anni di esperienza nel mondo delle
telecomunicazioni. «Ci serve anche per qualificarci rispetto ai nostri competitori esteri: non a caso, l’Unione postale
internazionale ci ha affidato la realizzazione delle specifiche tecniche per dar vita al nuovo dominio Internet ‘.post’ che vedrà la
vita entro un paio d’anni». E quali caratteristiche avranno i siti denominati ‘.post’? «Innanzitutto la sicurezza. Vede, è questo
un comparto cruciale, ma che troppo spesso è stato trascurato nella tumultuosa espansione di Internet in questi anni, come del
resto prova il gran numero di truffe online, di phishing, di spamming e via dicendo. Invece, noi dobbiamo essere
graniticamente certi che un messaggio parta da un mittente ben identificato, non venga manipolato durante il suo percorso e
arrivi esattamente in quelle mailbox per le quali è stato concepito. Il suffisso ‘.post’ non è che l’evoluzione di procedure
avanzate di digital management che già applichiamo. Già oggi è possibile affidarci un messaggio di email che noi consegniamo
al destinatario in assoluta sicurezza. Ci sono raccomandate elettroniche che riceviamo al computer e consegniamo cartacee e o
viceversa, fax elettronici e certificati, e via dicendo. Attenzione: ad ogni passaggio tecnologico stiamo ben attenti a uniformarci
agli standard internazionali, per evitare l’isolamento che è successo con la firma elettronica che è ristretta a parametri
nazionali».
Parlare del futuro in casa delle Poste è in qualche modo curioso. E’ questo un servizio antico, glorioso, tormentato. «Nessuno si
fa più illusioni di far soldi con il recapito di lettere e pacchi, servizio che pure deve continuare ed essere universale, cioè
arrivare nel minimo paesino», spiega Sarmi. Il passaggio fondamentale è stata l’introduzione del Bancoposta, ma non basta.
«Beh, intanto con il Bancoposta abbiamo già sperimentato soluzioni nuove che ne hanno garantito il successo. C’erano già
allora tecnologie più evolute, ma noi ci siamo basati sulla semplicità d’uso. E’ insito nel marchio Poste dover guardare
innanzitutto alla fruibilità da parte di chiunque».
Con questo spirito, le Poste si preparano ad entrare nella telefonia mobile: «E’ la nostra prossima svolta. Offriremo, più o meno
dalla fine dell’anno, un servizio di normale provider di telefonia mobile, in partnership con Vodafone perché noi non abbiamo
una nostra rete cellulare. Ma il nostro obiettivo è di poter garantire quanti più servizi possibile, dall’invio di una raccomandata
ad un pagamento di bollettino, realizzabili semplicemente digitando cifre e codici al telefonino. La tecnologia esiste, pian piano
la utilizzeremo. Fino alla nostra killer application, i micropagamenti. Autobus, treni, parcheggi: tutto attraverso il cellulare.
Abbiamo in corso una serie di contatti con gli interlocutori, le aziende di trasporti e di gestione di servizi, e li condurremo
presto in porto. Il telefonino è lo strumento che abbiamo più a portata di mano, in ogni momento, e tecnicamente ci si possono
fare molte più cose di oggi». C’è tutto un mondo di tecnologie che devono ancora essere affinate «per valorizzare la nostra
struttura di rete», dice Sarmi. Che non perde d’occhio il principale limite a quest’espansione dei servizi: il digital divide che
ancora esiste all’interno del nostro paese. «Abbiamo una struttura incredibilmente capillare di uffici postali», spiega Sarmi.
«Stiamo facendo ogni sforzo perché tutti vengano dotati di connessione in banda larga. Ne mancano all’appello tremila, nelle
aree più remote. Quindi seguiamo con attenzione le gare per il WiMax che sta predisponendo il ministero delle Comunicazioni,
visto che è difficile stendere linee Adsl fisiche ovunque». Allora diventerà più facile il contatto con i dipendenti: «Abbiamo una
piattaforma di elearnig da 350mila ore l’anno di aggiornamento per rendere consapevoli delle possibilità dell’hitech gli impiegati
e far sì che questi trasmettano ai clienti quante più istruzioni possibile: quando tutti gli uffici saranno connessi in broadband
sarà possibile valorizzarne appieno le potenzialità».
kavaje
24-09-07, 15:22
Dal blog al wimax: i messaggi che politica ed informazione non colgono
Grillo e grilletti, Media e mediocri: chi ha paura di Grillo?
Tutto quello che l'informazione non dice: il cambiamento culturale, dalla tv ad internet
Qualcosa è cambiato. E come nei grandi cambiamenti si fa sempre fatica a leggere tra le righe i segni di una virata velata e
veloce. Sarà da quando la politica non dà più risposte e l’informazione non fa più domande. Qualunquismo, si dirà.
Sarà allora da quando internet è entrato nelle case o da quando la tv è uscita dai gusti degli italiani. Pressappochismo, si
continuerà.
Eppure fino a qualche tempo fa, mesi forse, un fenomeno come Grillo (www.beppegrillo.it) si sarebbe archiviato come nemico
di destra o di sinistra, nella corsa all’untore politico che tende ad ungere cose e persone.
Ma è una vecchia, italica, legge non scritta per la quale il nemico va classificato politicamente, deriso e imbavagliato.
Eppure ci sono messaggi, continui, costanti, che la politica e l’informazioni non colgono, più per pressappochismo (loro, questa
volta) che per malafede. Messaggi che un Osservatorio (serio) sui Media non può ignorare e non può evitare di analizzare.
Un primo segnale già sembra essere palese: c’è un malcontento, non più celato, che non è né di destra né di sinistra,
soprattutto da quando le due cose tendono a coincidere più nel male che nel bene.
Il secondo messaggio ha qualcosa di diverso, come un cambiamento culturale senza precedenti: per la prima volta internet
muove più persone della tv. E questo Grillo l’ha capito, per forza o per volere, già da tempo, dimostrando adesso che il
successo può essere raggiunto anche utilizzando esclusivamente la rete.
E’ la chiusura di un cerchio, congiunzione di un filo conduttore che già da due anni tracciamo dalle pagine di questo giornale,
seguendo fenomeni mediatici che vanno dai videoblog di successo ai Flashmob. A Grillo il merito di aver dato contenuti a mezzi
che, quasi come prove tecniche di trasmissione, erano stati utilizzati sin ora solo a fini goliardici.
Non entreremo qui nei meriti politici delle proposte del V-day, sebbene ci saremmo aspettati risposte diverse, se non dalla
politica, almeno dall’informazione.
La politica, invece, continua a non dare risposte, palleggiandosi la patata bollente e, non riuscendo a collocare Grillo in un
colore politico definito, preferisce rimandare gli insulti al mittente.
L’informazione invece non fa domande e, cosa più grave, non “si” fa domande: relega le notizie in cronaca politica, lascia a
direttori di TG vaghe e sterili risposte da anni di piombo, mentre pur validi giornalisti e scrittori si fanno irretire nella domanda,
inutile e inopportuna, su populisti e neo-populisti. Inutile perché non rende un’analisi completa del fenomeno Grillo,
inopportuna perché parlando di “grilletti”, “violenza” e “demagogia” ci si domanda chi sia più populista, l’accusatore o
l’accusato?
Analizzare Grillo non significa essere d’accordo o in disaccordo con lui. Potremmo volere un Parlamento pulito da chi si è
macchiato di associazione mafiosa o bancarotta ma non da chi va con le prostitute, seppur sarebbe bene appellarsi a quella
sana norma morale che, per chi gestisce la cosa pubblica, vuole che si appaia oltre che essere.
Si può essere d’accordo, come denunciato da queste pagine più volte, che il WiMax (a giorni ci sarà l’asta per le frequenze nel
più totale oblio dell’informazione) debba essere libero e usufruibile da tutti per la rivoluzione culturale, mediatica ed economica
che ne rappresenta, mentre potremmo precisare che il libero mercato, valendo più per internet che per i media tradizionali, fa
diventare Skype (www.skype.com) un sistema poco conveniente se messo a paragone con altri competitors che propongono
(addirittura) tariffe più basse per le telefonate verso cellulari o numeri di rete fissa: Voipbuster (www.voipbuster.com),
Voipstunt (www.voipstunt.com), Voipcheap (www.voipcheap.com), Dialnow (www.dialnow.com), Voipwise
(www.voipwise.com). C’è solo l’imbarazzo della scelta.
Potrà sorprendere il motivo di tanto clamore attorno a Grillo, per chi non vive la rete o per chi considera i media senza
internet. Sorprendono invece le risposte, o meglio le non risposte, di politica e informazione. O forse il cambiamento culturale
dettato dai media è ormai inarrestabile ed è proprio vero: il blog logora chi non ce l’ha.
di Marcello Peluso
http://www.marcellopeluso.it
[email protected]
kavaje
24-09-07, 22:41
Separazione rete Telecom Italia: Governo scommette su chiusura entro l’anno. Attesa per ottobre la decisione Anatel sul
dossier Telco
Telecom Italia
Mentre la Commissione europea si appresta a lanciare una proposta per sostenere la separazione funzionale tra le attività di
rete e i servizi nel settore delle telecomunicazioni, in Italia vanno avanti i lavori della task force istituita dall’Agcom per
coordinare l’evoluzione regolamentare in grado di garantire un accesso paritario alle reti tlc.
Nei giorni scorsi, il commissario Agcom Enzo Savarese si era detto scettico sul fatto che il gruppo di lavoro potesse finire il suo
compito nei tempi previsti, con uno slittamento della separazione della rete fissa telecom alla primavera del 2008.
Ipotesi che però viene ora smentita dal ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, secondo cui l’Agcom riuscirà a rispettare i
tempi, nonostante la delicatezza e la complessità della questione e gli ostacoli incontrati sulla strada del riassetto proprietario
della compagnia telefonica italiana.
La sfida che attende il presidente Agcom si presenta estremamente impegnativa “vista anche – ha sottolineato il ministro
Gentiloni – la perdurante vicenda dell'assetto azionario di Telecom. Ma è importante che si arrivi alla conclusione di questo
lavoro nei tempi fissati”.
Sembra infatti che il dossier Telco si sia arenato nelle stanze dell’Anatel, l’Authority brasiliana delle tlc, che non discuterà la
fusione Telecom-Telefonica neppure nella riunione del 25 settembre, rimandando quindi il verdetto al prossimo 10 ottobre, in
tempo comunque per dare il via libera al trasferimento del controllo di Telecom Italia alla cordata guidata dall’operatore
spagnolo Telefonica insieme a Mediobanca, Generali, Intesa Sanpaolo e Sintonia entro il 15 novembre, data ultima prevista dal
patron di Pirelli Marco Tronchetti Provera.
Da Bruxelles, intanto, il Commissario ai media e alla società dell’informazione Viviane Reding ha reso noto che dopo la
proposta di disaggregare le attività di produzione/distribuzione dell’energia dalla proprietà delle reti di trasporto, la
Commissione avvierà i lavori per consentire, ma solo in casi ben precisi, la separazione funzionale delle reti tlc.
La separazione funzionale, in base alla quale un gruppo di telecomunicazioni affida l'accesso alla propria rete a una nuova
divisione, con lo scopo di trattare in maniera uguale sia le filiali del proprio gruppo che i propri concorrenti, verrà proposta
come “un rimedio nella scatola degli attrezzi a disposizione dei regolatori nazionali”.
Si tratta dunque di un provvedimento che potrà essere adottato soltanto in casi eccezionali, “sulla base della legge europea
sulle telecomunicazioni e in coordinamento con la Commissione europea”, ha spiegato la Reding, ricordando che la separazione
funzionale della rete è una soluzione che la stessa Commissione europea ha lanciato quasi un anno fa nell'ambito delle
proposte sulla riforma del regolamento nel settore delle telecomunicazioni, ritenendola adeguata a rispondere ai problemi di
mancata concorrenza.
La soluzione è caldeggiata anche dall’ECTA (European Competitive Telecommunications Association), che la considera una
misura atta a garantire che quelle parti di rete essenziali per l’apertura del mercato siano tolte al controllo degli incumbent per
confluire in un’unità separata dalle altre attività commerciali dell’operatore ex monopolista
Riguardo invece la separazione strutturale, l’opzione resterà “una possibilità da negoziare”.
Si tratta infatti – ha concluso il Commissario Reding – “di creare un operatore indipendente, ma la separazione non sarà
obbligatoria, bensì da negoziare tra l'Authority nazionale, l'azienda interessata, i suoi azionisti e il governo”.
kavaje
WiMAX: CenterTelecom sceglie Alvarion per l'implementazione della rete
WiMax
24-09-07, 22:43
Alvarion (NASDAQ: ALVR), fornitore leader mondiale di soluzioni WiMAX e wireless a banda larga, ha annunciato che il sistema
BreezeMAXTM è stato scelto per un progetto di implementazione che interesserà diverse città della Russia. I lavori di
implementazione della nuova rete sono già iniziati sotto la guida di CenterTelecom, uno dei sette principali operatori
interregionali russi di proprietà della holding federale Svyazinvest. Il partner locale di Alvarion per questa implementazione è
Cedicom.
Le regioni interessate dalla rete BreezeMAXTM sono quelle di Mosca, Tambov, Tula e Vladimir. La prima fase del progetto
rientra nel programma federale della Federazione Russa per il collegamento di centinaia di scuole a una rete WiMAX,
garantendo così a numerosi utenti tutti i vantaggi dei servizi di elevata qualità per l'accesso wireless a banda larga.
"Grazie alla soluzione BreezeMAXTM di Alvarion, CenterTelecom è in grado di fornire alle scuole l'accesso a Internet nel rispetto
delle scadenze previste dal piano didattico nazionale, agevolando al contempo la scelta degli strumenti tecnologici più adatti",
ha commentato Vadim Kondratov, CTO di CenterTelecom.
"Inoltre, la rete WiMAX prevista per il piano nazionale costituisce la base per una futura espansione delle reti WiMAX in altre
regioni. In questo modo CenterTelecom potrà ampliare la gamma di servizi offerti, fornendo lo stesso livello di servizio a tutti i
cittadini nell'area centrale della Russia e migliorando al contempo la qualità della vita nel distretto federale centrale della
Federazione Russa".
"Siamo lieti di essere stati scelti da uno dei principali operatori russi per la fornitura dell'infrastruttura e dei servizi professionali
WiMAX in un mercato importante e in continua crescita come quello della Russia. Con BreezeMAXTM, soluzione conveniente e
altamente affidabile, CenterTelecom potrà garantire ai propri clienti un collegamento alla rete WiMAX nel modo più rapido e
semplice possibile", ha dichiarato Rudy Leser, corporate vice president di Alvarion per le strategie e il marketing.
Il sistema BreezeMAXTM è conforme agli standard IEEE 802.16 e utilizza la tecnologia OFDM per una funzionalità NLOS (nonline-of-sight) avanzata. Il design di classe carrier supporta le velocità broadband e la qualità del servizio (QoS) per consentire
ai carrier di offrire servizi a banda larga triple play a migliaia di abbonati in un'unica stazione base. BreezeMAXTM, inoltre,
rientra nella strategia OPEN WiMAX di Alvarion – un ecosistema interamente basato su IP che combina questo prodotto con
altri sistemi all'avanguardia per creare una soluzione incentrata su un unico operatore per la rete WiMAX.
reloaded
24-09-07, 23:01
Ipotesi che però viene ora smentita dal ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, secondo cui l’Agcom riuscirà a rispettare i
tempi, nonostante la delicatezza e la complessità della questione e gli ostacoli incontrati sulla strada del riassetto proprietario
della compagnia telefonica italiana.
u ministro, quello che diceva che i bandi sono pronti a Giugno, anzi no a fine estate, anzi no a fine settembre.....
kavaje
24-09-07, 23:32
u ministro, quello che diceva che i bandi sono pronti a Giugno, anzi no a fine estate, anzi no a fine settembre.....
Questa è Italia... caro;):D
alff
24-09-07, 23:35
Questa è Italia... caro;):D
o mi raccomando domani:D:D:D:bye::bye::bye:
seanross
25-09-07, 09:40
u ministro, quello che diceva che i bandi sono pronti a Giugno, anzi no a fine estate, anzi no a fine settembre.....
Più nel dettaglio, ricordo a tutti che il Ministro Gentiloni (che si crede un esperto di "comunicazione") ha usato la stessa frase
con significati diversi:
prima, ha dichiarato il Bando entro l'estate come sinonimo di "entro il 21 giugno 2007";
poi, ha dichiarato il Bando entro l'estate come sinonimo di "durante l'estate";
poi, ha dichiarato il Bando entro l'estate come sinonimo di "alla fine dell'estate il 21 settembre 2007";
adesso, ha ormai perso la faccia e dichiara "è solo questione di giorni, cosa volete che sia un po' di ritardo?!?!..." Ma non si
sogna neppure di giustificarsi spiegando una pur minima ragione dei ripetuti ritardi (delirio di onnipotenza)!!!!!!
P.S.
è proprio lì il punto: con il Bando a giugno avremmo sfruttato le Borse in rialzo e la speculazione sul nostro titolo (saremmo
arrivati almeno a 0,65 e ci avremmo guadagnato invece di perderci... brutto str.zo di un politicante!!!!)
livio.buscaroli
25-09-07, 09:43
Più nel dettaglio, ricordo a tutti che il Ministro Gentiloni (che si crede un esperto di "comunicazione") ha usato la stessa frase
con significati diversi:
prima, ha dichiarato il Bando entro l'estate come sinonimo di "entro il 21 giugno 2007";
poi, ha dichiarato il Bando entro l'estate come sinonimo di "durante l'estate";
poi, ha dichiarato il Bando entro l'estate come sinonimo "alla fine dell'estate il 21 settembre 2007";
adesso, ha ormai perso la faccia e dichiara "è solo questione di giorni, cosa volete che sia un po' di ritardo?!?!..."
P.S.
è proprio lì il punto: con il Bando a giugno avremmo sfruttato le Borse in rialzo e la speculazione sul nostro titolo (saremmo
arrivati almeno a 0,65 e ci avremmo guadagnato invece di perderci... brutto str.zo di un politicante!!!!)
Ciao Sean,lo sai tanto che Gentiloni passa il tempo a giocare a tennis con Ermete...............:D:D:D
seanross
25-09-07, 09:50
Ciao Sean,lo sai tanto che Gentiloni passa il tempo a giocare a tennis con Ermete...............:D:D:D
Ciao Livio, il Bando l'aveva preparato Troisi con il suo staff... Gentiloni doveva solo firmarlo.
La cosa sicura è che questo Ministro si è dimostrato un politicante...
P.S.
il Bando verrà da qui
http://www.comunicazioni.it/ministero/struttura/struttura_direzioni/pagina3.html
aspettano solo la firma di "Gentiglione" (per dirla in rima...)
OK!
kavaje
25-09-07, 12:39
Roma Caput Media, da domani al via!
Pubblicato da Caterina, Blogosfere staff alle 08:36 in Events
roma%20caput%20media.jpg
Appuntamento domani e il 27 settembre al Marriott Park Hotel per Roma Caput Media, il grande evento internazionale atteso
dagli addetti ai lavori ma non solo, per parlare della rivoluzione delle forme tradizionali delle (tele)comunicazioni: IPTV, VMNO,
mobile VoIP, attualmente in differenti stadi di sviluppo, si stanno avvicinando ai mercati del business e del consumatore. Con
effetti plausibilmente rivoluzionari.
Molti i nodi ancora da sciogliere nella regolamentazione e nel mercato. Interrogativi, risposte e analisi saranno i protagonisti
dell'autunno caldo dell'ICT innovativo che porta l'Italia nel mondo.
Due giornate dense di appuntamenti e spunti internazionali. Le prospettive del rinascimento dei media portano finalmente
anche in Europa Video on the Net.
Le nuove frontiere delle TV digitali e web based si confrontano nella Città Eterna con le esperienze e le prospettive della TV
tradizionale. A VON Europe 2007 tutti i maggiori player delle telecomunicazioni italiane, europee e mediterranee affronteranno
tematiche cruciali come il VoIP per le imprese e per il consumer, Security & Privacy, FMC, VNMO e mVoIP e l'Open Source
VoIP.
A Broadband Business Forum saranno protagoniste tutte le reali soluzioni per combattere il Digital Divide e aumentare lo
sviluppo di grandi e piccoli agglomerati urbani attraverso il Municipal Wireless. E se per il WiMax è in arrivo il bando di gara,
operatori ed esperti analizzeranno anche FMC - UMA e Mobile Virtual Network Operator - e soluzioni Open Source per Reti
Mesh.
Non mancherà Videogov Summit, per capire la videosorveglianza in ambito pubblico: aspetti tecnologici, sociali, istituzionali,
normativi verranno analizzati attraverso preziose case history di applicazioni pubbliche e private.
E ancora l'edizione romana del Netcomm E-commerce Forum sarà un'opportunità unica di aggiornamento sullo stato dell'arte
del e-commerce italiano: B2C e B2B, C2C, merchant, aziende prossime ad avviare attività online, fornitori di servizi per
l'eCommerce (sistemi di pagamento, spedizioni, advertising, etc.)..
In un mondo in cui le nuove tecnologie sono sempre più al centro della vita degli utenti, che nel nostro Paese sono stabilmente
oltre i 20 milioni, per le aziende vi sono molte nuove opportunità per comunicare ma soprattutto per incrementare il proprio
business.
Il management deve però essere in grado di valutare e confrontare i diversi strumenti disponibili. Tutto questo è
particolarmente importante in un momento in cui la forte crescita alimenta l'insorgere di fenomeni che in realtà, più che
business, creano moda. Ciò che si farà durante la mattinata di lavori è fornire alcune conoscenze che consentano di orientarsi
tra tool quali affiliation, search engine, directory, database, display e Second Life.
kavaje
25-09-07, 12:40
Wimax. Folomi (Prc): modificare le regole per assegnare le frequenze
24 Settembre 2007
"La disponibilita' degli enti locali e delle regioni rispetto alla gara per il WiMax va valutata con attenzione e deve portare ad
aprire una consultazione con tutti i soggetti interessati sul regolamento varato dall'Authority". Lo afferma Antonello Falomi,
vicepresidente dei deputati del Prc-SE, in relazione alle ultime prese di posizione dell'Upi (Unione province italiane) riguardo le
concessioni per il servizio a banda larga senza fili.
"Il WiMax e' l'occasione per superare il monopolio/oligopolio della telefonia, dei dati, della tv e del multimediale, ma l'attuale
formulazione del regolamento appare insufficiente a superare questa situazione. Dopo una consultazione, a priori, limitata agli
aspetti tecnici e regolamentari, adesso occorre una verifica e una sintonizzazione sul testo uscito dall'Autorita'. Enti locali,
operatori, associazioni e comitati di cittadini devono essere coinvolte in un processo di concertazione. Per questo stiamo
studiando un atto di indirizzo parlamentare che favorisca una regolamentazione che sia capace di dare risposte migliori ai
cittadini".
cancer75
25-09-07, 19:26
ROMA (MF-DJ)--Garantire concorrenza e parita' di accesso alla rete, assicurare qualita' e trasparenza dei servizi. Questi sono
gli obiettivi essenziali a cui l'Autorita' per le tlc deve puntare nel processo di separazione della rete di Telecom Italia. Ad
indicarli sono stati gli otto amministratori delegati di Bt Italia, Eutelia, Fastweb, Tele 2, Tiscali, Vodafone Italia, Welcome Italia
e Wind, ascoltati oggi a Napoli dal Consiglio dell'Agcom.
La separazione deve "garantire nuova spinta competitiva al mercato della telefonia fissa e della banda larga" si legge in una
nota congiunta, perche' "i dati sul settore indicano il permanere della dominanza dell'ex monopolista con quote superiori al
90% nel mercato degli accessi e superiori al 60% nel mercato della banda larga e dei servizi di fonia".
Per gli otto operatori "la separazione va garantita con la creazione di una unita' indipendente, con misure rigorose sia sul fronte
organizzativo che su quello operativo. L'Autorita' e' chiamata ad un ruolo attivo nella definizione di un processo che assicuri la
gestione efficiente della infrastruttura". com/ren
cancer75
25-09-07, 19:27
Gli otto amministratori delegati hanno poi spiegato all'Agcom che "vanno stabilite parita' di condizioni per l'accesso alla nuova
infrastruttura a banda larga". Il perimetro dell'unita' che verra' separata "dovra' includere non solo gli asset e servizi attuali,
ma anche quelli futuri, necessari per consentire agli operatori l'accesso ai servizi di rete e wholesale per la fornitura alla
clientela finale".
Secondo gli operatori, "la separazione e' una misura di risposta ad evidenti criticita' di mercato, per cui non puo' e non deve
essere lasciata alla volonta' dell'operatore dominante, ma imposta per sanare delle criticita' riscontrate". Le societa' hanno
chiesto poi all'Agcom che venga "garantita la tutela degli investimenti sostenuti dagli operatori alternativi; eliminata
l'asimmetria informativa oggi esistente sui programmi di sviluppo tecnologico di Telecom Italia; mantenuto il controllo
sull'offerta retail di Telecom Italia, fino a che l'incumbent detiene una posizione dominante".
Infine, "qualora non si riesca a realizzare in tempi brevi la separazione della rete -spiegano gli 8 manager- dovranno comunque
essere implementate misure in grado di rimuovere le attuali distorsioni di mercato". Per gli operatori "il mercato ha bisogno di
regole certe e tempestive da costruire con il coinvolgimento di tutte le parti interessate e con la massima trasparenza".
cancer75
25-09-07, 19:30
Telecom I.: Agcom ha ascoltato oggi altri operatori su rete
ROMA (MF-DJ)--Il Consiglio dell'Autorita' per le Garanzie nelle Comunicazioni, presieduto da Corrado Calabro', ha ascoltato
oggi a Napoli, in audizione congiunta, gli amministratori delegati di Vodafone, Wind, Fastweb, Tiscali, Tele2, BT Italia, Eutelia e
Welcome Italia.
Queste imprese hanno illustrato all'Autorita' una posizione comune in merito alla separazione della rete di Telecom Italia, tema
sul quale l'Agcom, prima dell'estate, ha proposto un documento a consultazione pubblica. Nella stessa giornata l'Autorita' ha
ascoltato sul tema l'Associazione italiana degli Internet provider e Alcatel-Lucent. com/ren
Questa era la parte iniziale dell'articolo
reloaded
25-09-07, 19:33
Gli otto amministratori delegati hanno poi spiegato all'Agcom che "vanno stabilite parita' di condizioni per l'accesso alla nuova
infrastruttura a banda larga". Il perimetro dell'unita' che verra' separata "dovra' includere non solo gli asset e servizi attuali,
ma anche quelli futuri, necessari per consentire agli operatori l'accesso ai servizi di rete e wholesale per la fornitura alla
clientela finale".
Secondo gli operatori, "la separazione e' una misura di risposta ad evidenti criticita' di mercato, per cui non puo' e non deve
essere lasciata alla volonta' dell'operatore dominante, ma imposta per sanare delle criticita' riscontrate". Le societa' hanno
chiesto poi all'Agcom che venga "garantita la tutela degli investimenti sostenuti dagli operatori alternativi; eliminata
l'asimmetria informativa oggi esistente sui programmi di sviluppo tecnologico di Telecom Italia; mantenuto il controllo
sull'offerta retail di Telecom Italia, fino a che l'incumbent detiene una posizione dominante".
Infine, "qualora non si riesca a realizzare in tempi brevi la separazione della rete -spiegano gli 8 manager- dovranno comunque
essere implementate misure in grado di rimuovere le attuali distorsioni di mercato". Per gli operatori "il mercato ha bisogno di
regole certe e tempestive da costruire con il coinvolgimento di tutte le parti interessate e con la massima trasparenza".
lo quoto così si riesce a leggere nell'ordine esatto.
Attenzione che questo è importante.
ciao
cancer75
25-09-07, 19:33
Tlc: Ue divisa su separazione rete, Kroes contro Reding
BRUXELLES (MF-DJ)--La Commissione Ue si presenta divisa sui piani di separazione della rete delle principali societa' di
telecomunicazioni al fine di incrementare la concorrenza nel mercato in Europa.
Lo scrive il Financial Times, spiegando che il commissario Ue alla Concorrenza Neelie Kroes e il commissario all'Industria
Guenter Verheugen hanno criticato le proposte di riscrittura delle normative sulle tlc del commissario Viviane Reding,
affermando che tali modifiche porteranno piu' burocrazia e freneranno gli investimenti. In Italia sono in corso le trattative fra
l'Autorita' delle tlc e Telecom Italia in vista della separazione funzionale della rete.
In base alle proposte della Reding, una societa' di tlc con una posizione di mercato dominante potrebbe essere costretta a
separare le proprie attivita' legate alla rete per garantire ai competitor parita' di accesso. Non si tratterebbe di una cessione,
ma di una separazione funzionale sul modello britannico.
Secondo un documento interno curato dagli uffici Antitrust europei, questa divisione "non solo e' superflua, ma e' anche
dannosa" perche' non limiterebbe gli effetti distorsivi sul mercato. Viviane Reding dovrebbe lanciare il suo piano a novembre,
ma il Financial Times scrive che il dibattito all'interno della Commissione potrebbe portare a sostanziali modifiche. red/ren
cancer75
25-09-07, 19:34
Ciao Re...
:)
cancer75
25-09-07, 19:34
Ciao Re...
:)
:clap:
reloaded
25-09-07, 19:36
Ciao Re...
:)
ciao , ottimo lavoro , vediamo domani u ministro che faccia fa al convegno senza bando wimax.
Seneca71
25-09-07, 19:40
Ragazzi mi volete dire in parole povere perchè sto c.acchio di bando non viene pubblicato e Gentiloni continua a farci penare
oltremodo....
ho letto gli ultimi vostri post ma vorrei che qualcuno mi spiegasse in poche parole
se ci fondate ragioni per cui la pubblicazione di sto bando continui ad essere rinviata.
Grazie
reloaded
25-09-07, 19:43
Ragazzi mi volete dire in parole povere perchè sto c.acchio di bando non viene pubblicato e Gentiloni continua a farci penare
oltremodo....
ho letto gli ultimi vostri post ma vorrei che qualcuno mi spiegasse in poche parole
se ci fondate ragioni per cui la pubblicazione di sto bando continui ad essere rinviata.
Grazie
ci sono sicuramente, solo che non le sappiamo.
La pubblicizzazione del wimax all'inizio è stata il cavallo di battaglia del nostro.
E' probabile che ci siano ricatti, scambi economici, veti.
Comunque sto tira molla non dovrebbe durare tanto, se vuole durare il ministro
kavaje
I campanili d’Italia diventano antenne per l’accesso senza fili
25-09-07, 19:48
Le iniziative si moltiplicano, dal nord al sud. E si sviluppano modelli di business in cui entra in gioco la pubblicità per coprire i
costi
ANDREA DI STEFANO
Cento campanili wifi. L'Italia dei comuni è investita da una vera e propria frenesia di iniziative per la messa in opera di servizi
di connettività a banda larga senza fili soprattutto per sopperire alle difficoltà del servizio via cavo.
Dalla Lombardia alla Toscana, dal Veneto al Piemonte con significative puntate nelle Marche, in Sardegna e in Sicilia sono
moltissime le iniziative per la fornitura di reti a banda larga. In alcuni casi queste iniziative comportano anche l'apertura di
hotspot pubblici, ma le soluzioni sono così variegate che realizzare una mappa è praticamente impossibile. Il caso più avanzato
è quello di San Giorgio a Cremano, comune della zona vesuviana, che ha realizzato un'infrastruttura a banda larga ibrida con
diversi hotspot pubblici gratuiti: la mappa è pubblicata su Internet, ai cittadini viene rilasciata gratuitamente la Carta nazionale
dei servizi (uno strumento di identificazione originariamente previsto per qualsiasi rapporto con la pubblica amministrazione)
con tanto di pin che garantisce la possibilità di connettersi.
Un modello opposto a quello messo in atto dall'altro capo del Paese, a Sutrio, comune della Carnia che con un finanziamento di
56.862 euro, messo a disposizione dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, ha attivato un ponte radio per la banda larga
e servizio wifi a pagamento per la fornitura in tutto il paese ad imprese e cittadini della connettività, ad un costo
rispettivamente di 52 e 25 euro al mese.
Con il wifi c'è anche chi progetta servizi di telemedicina come quello promosso dal WIC (Wireless Innovation Centre), il Centro
per la diffusione dei sistemi WiFi dell'Emilia Romagna. L'esperimento, avviato a fine giugno si propone di creare una
piattaforma tecnologica per gestire, attraverso tecnologie wireless, pazienti con patologie cardiologiche non acute in zone non
facilmente raggiungibili e non coperte dalla banda larga.
Nello specifico, sono stati individuati 6 pazienti affetti da insufficienza cardiaca con età compresa tra i 65 e gli 85 anni: ad
assisterli, un centro operativo costituito da due medici, da cardiologi dell'Ospedale Costa di Porretta Terme, da un medico della
Azienda Usl Bologna collegati in rete. Stando comodamente a casa e con qualche click del telecomando il paziente può
visualizzare le misure dei parametri fisiologici misurati con il telemonitoraggio e controllarne l'andamento nel tempo,
partecipare a una sessione di videoassistenza, consultare le informazioni più aggiornate sulle specifiche patologie e compilare il
diario sanitario personalizzato.
Molto interessante anche il modello identificato dalla Regione Toscana che grazie ad un accordo tra Fondazione Sistema
Toscana, www.intoscana.it e FON ha messo a disposizione gratuitamente 5.000 Foneras destinandole alle piccole imprese
turistiche: agriturismi, bed&breakfast, bar, stabilimenti balneari, ecc. Per richiedere il router gratuito bisogna essere una
struttura turistica riconosciuta dalla Regione Toscana, avere la connettività a banda larga (adsl), registrarsi su
www.intoscana.it/fonera per fare richiesta e garantire che il router venga collegato, configurato e tenuto acceso. L'obiettivo è
quello di spingere anche le piccole strutture turistiche ad offrire la connessione ai loro ospiti e a tutti i Foneros di passaggio in
Toscana, rendendo la regione sempre più interessante per i turisti che non vogliono rinunciare ad Internet neanche durante le
vacanze.
Si moltiplicano, infatti, i casi nei quali la Rete dimostra tutta la sua potenzialità anche dal punto di vista dello sviluppo della
comunità e del territorio: il caso più emblematico è quello di Bardi, piccolo comune a 625 metri di altezza a una sessantina di
chilometri da Parma, dove è stato sviluppato un sistema wifi attraverso una piccola antenna wifi di 50 centimetri sulla cima del
Castello medioevale e un'altra nella piazza del paese.
Nelle grandi città il nodo dei free hot spot rimane, invece, completamente irrisolto. Uno dei network più ampi è quello creato da
Bitage, che ha trovato una soluzione anche dal punto di vita del rispetto delle norme di legge, che impongono l'identificazione
dell'utente. Gli utenti del servizio Free WiFi di Bitage possono utilizzare il servizio ricevendo un codice di autenticazione
direttamente sul proprio cellulare via Sms, senza dover ricorrere a sistemi obsoleti e macchinosi come le schede da grattare.
Oltre a mettere a disposizione un servizio che può attrarre clienti, Bitage offre ai gestori dei locali l'opportunità di condividere i
ricavi provenienti dai messaggi pubblicitari, che il sistema invia a chi sta utilizzando gli hot spot. I clienti possono usufruire del
servizio registrandosi sul sito http://freewifi.bitage.it: una volta registrati possono navigare in rete per tutto il tempo che
desiderano grazie alla password d'accesso che viene inviata direttamente sul cellulare del cliente.
Gabri
25-09-07, 19:48
Personalmente avrei + soddisfazione a vedere questo governo a casa,che nn retelit a 1 € :eek::censored:
kavaje
25-09-07, 19:50
ci sono sicuramente, solo che non le sappiamo.
La pubblicizzazione del wimax all'inizio è stata il cavallo di battaglia del nostro.
E' probabile che ci siano ricatti, scambi economici, veti.
Comunque sto tira molla non dovrebbe durare tanto, se vuole durare il ministro
:yes:KO!bannato:yes:
kavaje
25-09-07, 19:51
Personalmente avrei + soddisfazione a vedere questo governo a casa,che nn retelit a 1 € :eek::censored:
:eek::eek::eek::eek:
reloaded
Personalmente avrei + soddisfazione a vedere questo governo a casa,che nn retelit a 1 € :eek::censored:
personalmente l'ho votato e ho in saccoccia una marea di Re
telit, penso che tu non l'abbia votato e non abbia neanche una Retelit in saccoccia.
quindi io sono del parere contrario. :D:D
25-09-07, 19:52
Comunque concludo che questo è un governicchio. Ciao
reloaded
25-09-07, 19:53
:yes:KO!bannato:yes:
se mi traduci dal tuo linguaggio di faccine in linguaggio normale forse posso risponderti.
Non ho capito se sei d'accordo o meno.
Ciao
Gabri
25-09-07, 19:58
personalmente l'ho votato e ho in saccoccia una marea di Re
telit, penso che tu non l'abbia votato e non abbia neanche una Retelit in saccoccia.
quindi io sono del parere contrario. :D:D
Comunque concludo che questo è un governicchio. Ciao
Hai detto 2 verità OK! :D
Sono anch'io azionista di retelit ne ho 114K
Ciao! ;)
reloaded
25-09-07, 20:02
Hai detto 2 verità OK! :D
Sono anch'io azionista di retelit ne ho 114K
Ciao! ;)
potremmo fare che il governo va a casa e Retelit va a 0,99 così siamo contenti tutti e due.
Questa è la politica , continuo compromesso.
Pare che a bloccare il Wimax siano le curie che vogliono utilizzare i campanili come antenne Wimax e alcuni settori della
Margherita sono d'accordo.
Invece quelli di Rifondazione, laici, vogliono usare i lampioni come piccole antenne anche contro la prostituzione nelle periferie.
Gentiloni studia e non si da pace lui che da giovane chiamavano il perfetto.
Ciao
kavaje
25-09-07, 20:04
personalmente l'ho votato e ho in saccoccia una marea di Re
telit, penso che tu non l'abbia votato e non abbia neanche una Retelit in saccoccia.
quindi io sono del parere contrario. :D:D
Comunque concludo che questo è un governicchio. Ciao
é il male minore..........;):D
kavaje
25-09-07, 20:08
se mi traduci dal tuo linguaggio di faccine in linguaggio normale forse posso risponderti.
Non ho capito se sei d'accordo o meno.
Ciao
Son d'accordo.E se ci fai caso . l o scritto anche tempo fa.. finche non si e chiarito il discorso . dello scorporo di
Telecoz.......saremmo in alto mare. secondo me;)
kavaje
potremmo fare che il governo va a casa e Retelit va a 0,99 così siamo contenti tutti e due.
25-09-07, 20:10
Questa è la politica , continuo compromesso.
Pare che a bloccare il Wimax siano le curie che vogliono utilizzare i campanili come antenne Wimax e alcuni settori della
Margherita sono d'accordo.
Invece quelli di Rifondazione, laici, vogliono usare i lampioni come piccole antenne anche contro la prostituzione nelle periferie.
Gentiloni studia e non si da pace lui che da giovane chiamavano il perfetto.
Ciao
ahahahahahahahahahahaaa che ridere. rel o ded sei forte:clap::clap:
reloaded
25-09-07, 20:15
Son d'accordo.E se ci fai caso . l o scritto anche tempo fa.. finche non si e chiarito il discorso . dello scorporo di
Telecoz.......saremmo in alto mare. secondo me;)in effetti è tutto qua il problema con alcuni altri piccoli dettagli.
Per fortuna le direttive europee spazzeranno via anche i tentativi di salvare capra e cavoli tipici di ogni governo italiano.
Un saluto a tutti
alla fine non saranno i microbi che avranno il sopravvento ma la banda larga.
kavaje
25-09-07, 20:28
in effetti è tutto qua il problema con alcuni altri piccoli dettagli.
Per fortuna le direttive europee spazzeranno via anche i tentativi di salvare capra e cavoli tipici di ogni governo italiano.
Un saluto a tutti
alla fine non saranno i microbi che avranno il sopravvento ma la banda larga.
E sarebbe anche ora..... Basta vedere Alitalia....;):bye:
alexjuve
25-09-07, 20:36
stiamo raschiando il fondo....:D
qoqbil
25-09-07, 22:09
personalmente l'ho votato e ho in saccoccia una marea di Re
telit, penso che tu non l'abbia votato e non abbia neanche una Retelit in saccoccia.
quindi io sono del parere contrario. :D:D
Comunque concludo che questo è un governicchio. Ciao
:clap::clap::clap: concordo
kavaje
27-09-07, 09:20
Unione Europea
Separazione reti tlc: la Reding non si scompone, mentre gli operatori alternativi italiani fissano le regole per un accesso
paritario
Ministri tlc Ue
Si è svolta ieri nella sede dell’Agcom a Napoli l’audizione congiunta dedicata all’assetto regolatorio per l’accesso alla rete fissa
di Telecom Italia, argomento molto ‘caldo’ che sarà al centro dell’incontro tra l’Authority italiana e il Commissario Ue Viviane
Reding il prossimo 16 ottobre e anche del convegno che si terrà a Capri il 18 e 19 ottobre, organizzato dall'Agcom nella sua
veste di presidente dell'ERG, il Gruppo che riunisce i regolatori nazionali delle tlc.
Presieduto dal presidente Agcom Corrado Calabrò, l’incontro di ieri è stato occasione per discutere di diversi temi che ruotano
attorno alla separazione della rete di Telecom Italia, alla definizione degli asset e dei servizi attuali e futuri da scorporare e alle
garanzie sull’accesso alle reti di nuova generazione a larga banda.
Dibattito che investe l’Italia ma anche e soprattutto l’Europa, dopo che alcuni membri della Commissione europea hanno
criticato fortemente la proposta della Reding di introdurre la separazione funzionale come rimedio a disposizione dei regolatori
nazionali per sanare eventuali distorsioni della concorrenza a vantaggio degli operatori dominanti.
La Reding non si è lasciata intimidire dalla bocciatura arrivata da due membri molto influenti dell’esecutivo – il Commissario
all’industria, Gunter Verheugen e quello alla concorrenza Neelie Kroes, che sostengono la posizione di almeno tre governi
(Francia, Germania e Spagna) – dichiarandosi convinta di riuscire a portare a termine la sua missione in favore della
competitività del settore delle comunicazioni. Le critiche, secondo l’agguerrito commissario, “dimostrano che è fatta”.
La criticità dei contrasti in seno all’esecutivo Ue è stata ridimensionata anche dalla portavoce della Commissione Pia
Ahrenkilde, secondo cui il dibattito “rientra nelle normali discussioni informali. E' il modo in cui procediamo nelle nostre
proposte, prima le discussioni tecniche poi quelle politiche”.
Resta dunque invariata la data del 13 novembre per il via libera al nuovo pacchetto di riforma del settore delle comunicazioni
elettroniche, che dovrebbe produrre, ha aggiunto il portavoce della Reding, Martin Selmayr, “un vero mercato interno delle
Telecomunicazioni, maggiore chiarezza giuridica e minore burocrazia”.
Per quanto riguarda nello specifico la situazione italiana, gli amministratori delegati degli otto operatori alternativi attivi nel
nostro Paese - Corrado Sciolla (BT Italia), Samuele Landi (Eutelia), Stefano Parisi (Fastweb), Andrea Filippetti (Tele2), Mario
Mariani (Tiscali), Pietro Guindani (Vodafone Italia), Stefano Luisotti (Welcome Italia) e Luigi Gubitosi (Wind) –hanno sottoposto
all’Authority gli aspetti ritenuti essenziali per garantire la competitività del mercato della telefonia fissa e della banda larga.
In Italia, il 90% del mercato degli accessi e il 60% del mercato della banda larga e dei servizi di fonia è controllato ancora
dall’ex monopolista, una situazione che non giova al Paese e alla sua competitività e che ostacola le misure di apertura del
mercato che permetterebbero ai consumatori di avvantaggiarsi dell’aumentata competizione.
I punti fondamentali per agevolare un accesso paritario alle reti di comunicazione sono 7: innanzitutto – hanno proposto gli
operatori alternativi – bisogna garantire la separazione attraverso la creazione di una divisione indipendente che sottostia a
misure rigorose sia sul versante organizzativo e gestionale che su quello operativo.
Vanno quindi stabilite condizioni paritarie di accesso alla nuova infrastruttura a banda larga, non solo riguardo gli asset e i
servizi attuali, ma anche quelli futuri, di modo da consentire agli operatori l’accesso ai servizi di rete e wholesale per la
fornitura alla clientela finale.
Bisogna inoltre tenere conto del fatto che la separazione – essendo una misura conseguente a una evidente criticità del
mercato – non può essere lasciata alla volontà dell’operatore dominante, ma deve essere imposta per sanare le storture
riscontrate.
Per l’industria va inoltre garantita la tutela degli investimenti sostenuti dagli operatori alternativi ed eliminata l’asimmetria
informativa che caratterizza attualmente i programmi di sviluppo tecnologico di Telecom Italia.
Fino a quando, infine, Telecom Italia non cesserà di ricoprire una posizione dominante, bisogna mantenere una forma di
controllo sull'offerta retail e comunque implementare misure in grado di riparare alle stirture del mercato anche nel caso in cui
la seprazione non dovesse essere portata a termine.
Alessandra Talarico
kavaje
27-09-07, 10:39
WiMAX ai blocchi? Oggi la prima svolta
27 Settembre 2007 9:32
Poco piú di una settimana fa avevamo pubblicato in esclusiva la notizia che qualcuno stesse contestando la liceitá del
regolamento di gara steso da AGCom. Nel frattempo, il sottosegretario Vimercati aveva dichiarato a Key4biz che entro pochi
giorni (ieri, in teoria) la gara sarebbe stata pubblicata, ma questo non é invece avvenuto.
Poco piú di una settimana fa avevamo pubblicato in esclusiva la notizia che qualcuno stesse contestando la liceitá del
regolamento di gara steso da AGCom.
Nel frattempo, il sottosegretario Vimercati aveva dichiarato a Key4biz che entro pochi giorni (ieri, in teoria) la gara sarebbe
stata pubblicata, ma questo non é invece avvenuto.
Per quale motivo? É molto semplice: oggi scadono i termini di legge per impugnare la delibera AGCom sui termini della gara,
ed il Ministro Gentiloni ha preferito far passare questa data per essere certo di non trovarsi impugnata la cornice all'interno
della quale si collocherá il bando, che a questo punto ci si puó attendere che uscirá tra pochi giorni.
Ció non toglie, naturalmente, che ad essere impugnato potrebbe essere il bando in sé. Ma per saperlo bisognerá attendere di
leggerlo e di conoscere le reazioni delle aziende interessate.
Nel frattempo, sulla base di alcune dichiarazioni rilasciate ieri a Roma Caput Media dove Morse era presente, cerchiamo di fare
il punto su quei pochi aspetti del bando che ci é stato dato di comprendere:
Standard: é ormai chiaro a tutti gli attori che i grandi produttori di hardware stiano puntando all'802.16e (o "WiMAX Mobile").
Il timore di molti era che il bando limitasse l'uso delle frequenze ad uno standard differente, ma sembra invece - stando anche
all'intervento molto puntuale del Professor Decina - che ci sará libertá in tal senso.
Backhauling: il regolamento non é chiaro, ed il Ministero non ha ancora aiutato a comprendere se le licenze permettaranno
l'impiego del WiMAX anche per l'interconnessione delle antenne. É cosí difficile giungere ad un'interpretazione chiara di un
passaggio tanto ambiguo? Sembra quasi che al Ministero abbiano paura ad esporsi...
Frequenze per le regioni: il punto é stato sollevato da una domanda interessante, rivolta dal pubblico al Sottosegretario
Vimercati, sul fatto se fosse vero il rumor che le regioni e/o alcuni enti pubblici si vedranno riservare, direttamente od
indirettamente in sub-licenza, delle frequenze. La risposta non é stata molto chiara ed anzi il Sottosegretario é apparso a molti
in difficoltá, portando infine il discorso sulla terza licenza per "new comers".
A giorni uscirá il bando, staremo a vedere se riserverá sorprese.
kavaje
27-09-07, 10:42
Scoop di Morse: Gara per il WiMAX imminente? C’è chi sta per impugnarla
La Redazione - 19 Settembre 2007 10:00
Abbiamo potuto accedere alla lettera con cui uno studio legale, per conto di diversi committenti, contesta la validità del
regolamento steso da AGCom sulla gara WiMAX, e ne pubblichiamo in esclusiva alcuni stralci.
Vi ricordate la delibera AGCom, che delineava il regolamento di gara a cui il Ministero delle Comunicazioni avrebbe dovuto
attenersi per pubblicare la gara per le frequenze WiMAX in Italia?
Noi, tra i pochi, avevamo ritenuto quella delibera scandalosa senza possibilità di intepretazione, visto che sembrava scritta
appositamente per consegnare il WiMAX ai pochi grandi operatori che si sarebbero potuti permettere un’asta all’ultimo sangue.
Verosimilmente, quindi, con siffatte regole il WiMAX italiano sarebbe finito a Telecom Italia, Vodafone, e ad un solo “nuovo
entrante” nel wireless (ipotizzeremmo uno tra Fastweb, BT, Eutelia o Tiscali), con cui fare facilmente accordi di cartello. E
auspicammo che qualcuno impugnasse la delibera.
Ora, a pochi giorni dall’ipotetica pubblicazione del bando da parte del Ministero, veniamo a conoscenza della lettera con cui
alcune società hanno deciso di contestare la validità di quel regolamento, richiedendo che venga ritirato e preannunciando – in
caso contrario – di volerlo impugnare. Ve ne pubblichiamo di seguito ampi stralci.
I destinatari di questa missiva sono molti, spiccano: Ministero delle Comunicazioni, Ministro pro tempore On. Paolo Gentiloni;
Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Presidente Corrado Calabrò e tutti i loro collaboratori. Infine, per conoscenza, i
Commissari europei alla concorrenza ed alle comunicazioni.
Evidenziamo i passaggi rilevanti:
L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (“AGCom”) ha pubblicato (in G.U. n. 135 del 13.6.2007) le “linee guida” che il
Ministero delle Comunicazioni dovrà seguire per la predisposizione del bando di gara per l’assegnazione delle licenze WIMAX sul
territorio italiano (Delibera 209/07/CONS, di seguito “Regolamento”).
Dalla loro lettura emergono, con tutta evidenza, taluni profili di illegittimità poiché il Regolamento disattende gli obiettivi ed i
principi che l’AGCom e il Ministero devono perseguire nell’attività di regolamentazione, e di contrasto con disposizioni di diritto
nazionale e comunitario, specie, in ordine alla definizione di limitazioni soggettive per la partecipazione alla procedure di
assegnazione dei diritti d’uso delle frequenze poste a gara e limitazioni oggettive all’esercizio dei diritti d’uso sulle medesime.
1. Anzitutto, non è stata prevista alcuna limitazione/condizione in ordine alla partecipazione alla gara dell’operatore incumbent
di rete fissa. In contraddizione con precedenti atti della stessa amministrazione, AGCom ha completamente omesso di valutare
nel Regolamento gli effetti di rafforzamento della posizione dell’incumbent sull’accesso a larga banda
conseguenti alla eventuale assegnazione di frequenze WIMAX.
2. Sempre in tema di limitazioni soggettive, la misura di regolamentazione asimmetrica introdotta relativamente agli operatori
UMTS (di seguito per semplicità “MNOs”), che attualmente già dispongono ed utilizzano ampie bande di frequenza per la
fornitura di servizi “BWA”, appare comunque del tutto inidonea ed insufficiente allo scopo che l’Autorità stessa dichiara di
perseguire.
Per chi non comprende gli acronimi: AGCom è l’Autorità Garante per le Comunicazioni, quella che ha steso le linee guida del
regolamento per la gara WiMAX che verrà pubblicata dal Ministero; MNO sta per Mobile Network Operator, cioè gli operatori
titolari di frequenze per GSM/UMTS; BWA sta genericamente per Broadband Wireless Access, cioè una qualsiasi forma di servizi
a banda larga basata sullo spettro radio.
Esattamente come notavamo in passato, in ogni caso, la lettera contesta la mancanza di asimmetrie che potrebbe far sì che
tutta la banda larga via etere vada a finire nelle mani dei “soliti noti”, cioè l’operatore monopolista sulla rete fissa (Telecom
Italia) e gli operatori oligopolisti sulle reti mobili (i gestori GSM/UMTS), producendo una distorsione della concorrenza.
Continua la lettera:
Ragionevolezza e proporzionalità rispetto agli obiettivi perseguiti imponevano invece di escludere la partecipazione alla gara
degli MNOs o, comunque, di fissare condizioni più incisive per la loro partecipazione, quali ad es. obblighi di roaming a favore
degli operatori assegnatari delle frequenze WIMAX non titolari di frequenze UMTS.
In ordine alla opportunità di determinarne l’esclusione si osserva, infatti, che:
• gli MNOs possono fornire servizi “BWA” a mezzo delle risorse pubbliche di cui sono già titolari in via esclusiva e non risultano,
pertanto esclusi da tale mercato;
• non risulterebbe loro precluso l’impiego delle frequenze e della tecnologia WIMAX, ben potendo gli stessi stringere accordi
commerciali “wholesale” con gli assegnatari dei diritti d’uso delle frequenze a gara (come del resto la possibilità di fornire
servizi mobili è oggi rimessa alla libera negoziazione commerciale con gli MNOs titolari delle relative frequenze).
Riteniamo che i punti precedenti siano abbastanza chiari da non necessitare una nostra spiegazione, e citiamo la contestazione
conclusiva:
3. Infine, forti dubbi di legittimità si esprimono anche riguardo al limite oggettivo per il cd. “backhauling” previsto dal
Regolamento (cfr. §3.1., punto 36, e art. 2, comma 1, Regolamento), nella parte in cui tale divieto appare precludere anche la
realizzazione di ponti radio interni alla medesima rete in tecnologia WIMAX per la fornitura di servizi BWA al pubblico.
In realtà questo è un aspetto secondario, seppur di non poco conto sul piano logico: il regolamento impedirebbe alle antenne
WiMAX di collegarsi tra loro utilizzando la medesima frequenza licenziata, costringendo gli assegnatari a connetterne ciascuna
direttamente alle dorsali internet via cavo. Una scelta simile impedirebbe dunque di portare il segnale laddove la banda larga è
assente.
La missiva si conclude, dunque, invitando:
- l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni a voler sospendere con urgenza e rivedere in via di autotutela il Regolamento in
oggetto, e
- il Ministero delle Comunicazioni, a rinviare la pubblicazione del bando di gara per l’assegnazione delle licenze WIMAX (e/o
comunque le operazioni di svolgimento della gara stessa), in attesa della definizione di procedure per l’assegnazione di diritti
d’uso di frequenze per sistemi BWA nella banda a 3.5 GHz che siano conformi alla normativa nazionale e comunitaria
PREAVVERTENDO SIN D’ORA che in difetto verranno adite le autorità giurisdizionali competenti, anche in sede comunitaria, con
risarcimento dei danni eventualmente subiti, E PREAVVERTENDO ALTRESÌ CHE COMUNQUE è intenzione delle Scriventi, medio
tempore, proporre impugnazione al Tar Lazio avverso il citato Regolamento di cui alla delibera AGCOM n. 209/07/CONS.
Quindi la situazione parrebbe chiara: o AGCom ritirerà la delibera ed il Ministero rinvierà la gara, oppure chi ha inviato questa
letterà impugnerà il tutto e chiederà anche i danni.
Noi di Morse non possiamo che plaudere a questa iniziativa, è vero che forse comporterà un ulteriore ritardo
nell’implementazione di reti WiMAX in Italia, ma il vantaggio potrebbe essere quello di arrivare ad assegnare i diritti d’uso
quando sarà standardizzato il WiMAX mobile, oltre ad ottenere delle offerte solo da parte di nuovi entranti, con spinta
all’innovazione ed alla concorrenza.
Quella vera.
kavaje
27-09-07, 10:43
Metti il Wimax in ogni portatile
Se il wireless è la panacea di tutti i mali della separazione digitale, il Wimax si appresta a diventare la panacea di tutti le
magagne del wireless alla WiFi.
Mentre nel mondo le applicazioni del Wimax procedono a ritmo spedito e in Italia siano ancora fermi alle guerre di posizione
per il collocamento delle licenze , Intel, dopo aver imposto con i suoi chip il wireless alla WiFi praticamente in ogni computer, è
al lavoro per arrivare nel 2008 con il Wimax su ogni terminale mobile.
Ma il problema di far colloquiare i diversi sistemi Wimax tra loro e con tutti i terminali wireless che verranno non è di poco
conto. Qui contano più che le certificazioni di enti e consorzi le alleanze industriali. Ecco dunque che Intel un lato spinge ,come
ha fatto al recente Idf, sul fronte degli sviluppatori e dall’altro si preoccupa dell’interoperabilità con altri vendor. Il più recente
annuncio di questi giorni è che Intel, Nokia e Nokia Networks stanno collaudando l’interoperabilità dei futuri chip per portatili e
dispositivi mobili di Intel con i terminali Wimax di Nokia e gli apparati di trasporto di Nokia Siemens Networks.
Per Nokia l’obiettivo è di inserire la funzionalità Wimax nei prossimi tablet Pc della serie N specializzati nell’accesso a Internet.
Il chip set di Intel farà la sua apparizione anche in molti portatili. Ma qui le reazioni dei costruttori di notebook agli annunci Idf
di Intel sono molto diversificate. Il chipset Centrino Wimax sarà in grado di gestire sia WiFi che Wimax, un problema di
trasmissione di frequenze radio non indifferente, che mette alla prova le capacità sistemistiche dei costruttori. Quindi Hp , Dell
e Apple si sono riservate una scelta diversa e per ora stanno a guardare alla finestra. Il nuovo Centrino Wimax ( Montevina)
affascina invece i costruttori asiatici, e Acer, Lenovo, Asus, Toshiba e Matsushita hanno invece già dato la loro adesione.
Sembra una replica di quanto avvenuto tempo fa con i primi chipset di Intel per le wireless Lan alla WiFi.
kavaje
27-09-07, 11:30
Sul Web veloce e senza fili contatti tra società per costituire delle cordate
Wimax, Gentiloni accelera. Ma gara in salita
Il costo di ogni licenza nazionale: 80 milioni. Il provvedimento in Finanziaria
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MILANO — Si preannuncia in salita la partenza del Wimax in Italia, la tecnologia internet a banda larga senza fili su cui punta il
governo per ridurre il digital divide e che dovrebbe entrare anche in un capitolo della Finanziaria. L’avvio del bando di gara
(atteso originariamente per giugno) è già slittato di qualche giorno per le difficoltà nella compilazione. Ma ormai ci dovremmo
essere. Lo stesso ministro Paolo Gentiloni ha detto nei giorni scorsi che «dovrebbe essere questione di poco». Tra le altre voci
comparse nel bando ci dovrebbe essera anche l’opzione «cordate». E proprio su questo punto ci sarebbero stati già i primi
contatti tra alcuni gruppi per considerare l’idea di presentarsi insieme. In realtà sono molti i punti interrogativi. E non solo sulla
partecipazione (non certo piena di enfasi) da parte degli operatori e delle altre società che alla fine dovrebbero presentarsi,
cioè TelecomItalia, Vodafone, Fastweb, Tiscali, British Telecom, Rai, Sirti e Poste italiane.
Ma anche sulla riuscita finanziaria dell’operazione per le casse dello Stato (la stima di entrata è tra i 60 e gli 80 milioni di euro
per ogni licenza nazionale assegnata) e, ultimo campanello che sta suonando in vari Paesi europei, anche sul fronte della
sicurezza sanitaria nell’uso diffuso di queste nuove tecnologie di trasmissione. Per ora sotto la lente sembra esserci il Wifi, la
tecnologia a corto raggio che già da noi viene usata in uffici e abitazioni per evitare il fastidioso groviglio di fili. La Health
Protection Agency, agenzia di protezione della salute inglese, ha già aperto un dossier sul suo utilizzo nelle scuole e nei luoghi
pubblici. Il governo di Angela Merkel ha seguito a ruota consigliando prudenza ai concittadini tedeschi sull’uso delle reti in
attesa di capirne qualcosa di più. E anche il governo spagnolo ha tirato il freno a mano. Come anche per l’uso dei cellulari gli
studi sono controversi. E nessuno si sente in grado di dire se effettivamente ci sono dei danni oggettivi.
Ma non è scontato che tra non molto possa essere il Wimax a finire sotto la radiografia dei tecnici anche per i suoi effetti
sanitari. In Paesi scandinavi come la Svezia il dibattito è stato già aperto da tempo in attesa della gara attesa per il 2008. E
Intel, il gruppo che ha contribuito alla progettazione e che fa parte del Wimax Forum, la lobby delle aziende che lo stanno
sviluppando, ha affermato che non ci sono effetti sulla salute. Sicuramente tra Wifi e Wimax ci sono delle differenze non
secondarie: il primo è pensato per gli spazi chiusi come l’appartamento (dove il rischio è di venire bombardati dalle onde
giorno e notte) mentre il secondo (che usa una frequenza diversa) è stato progettato per gli spazi aperti. Ma proprio per
questo richiede delle antenne molto più potenti.
Massimo Sideri
27 settembre 2007
kavaje
27-09-07, 11:32
Banda larga. Il Governo prevede investimenti per 3 miliardi di euro
27 Settembre 2007
Il Governo torna in campo sulla rete di telefonia fissa: da alcuni giorni sono stati avviati incontri tra il ministero dello Sviluppo
economico, quello delle Comunicazioni, Telecom Italia e Fastweb per impostare un piano condiviso di investimenti sulla banda
larga. Lo scrive Il Sole 24 Ore, spiegando che il piano, dopo la prima fase dello scorporo della rete di Telecom, punterebbe ad
un investimento intorno ai 3 miliardi di euro partendo dalle aree piu' disagiate del Paese. Parte delle risorse sarebbe ricavata
dai Fondi strutturali europei, parte da interventi misti pubblico- privato e novita' degli ultimi giorni, si legge nell'articolo,
Bersani e Gentiloni sperano di attingere anche dalla Finanziaria.
pagli@lone
27-09-07, 12:08
1 ora fa
Intel, Nokia e Nokia Siemens Networks hanno già iniziato a testare i loro dispositivi con diversi prodotti di altri vendor, per
analizzare il grado di conformità e interoperabilità con gli standard di altre aziende.
può leggersi anche Retelit?
alexjuve
27-09-07, 12:09
:eek:
scuro69
27-09-07, 12:14
1 ora fa
Intel, Nokia e Nokia Siemens Networks hanno già iniziato a testare i loro dispositivi con diversi prodotti di altri vendor, per
analizzare il grado di conformità e interoperabilità con gli standard di altre aziende.
può leggersi anche Retelit?
:D
alexjuve
27-09-07, 12:15
ricordiamoci che a volte i sogni diventano realtà.
kavaje
27-09-07, 12:28
ricordiamoci che a volte i sogni diventano realtà.
:D:D:D
http://img149.imageshack.us/img149/5086/contest2wjam7.gif
steelhead
27-09-07, 12:32
:D:D:D
http://img149.imageshack.us/img149/5086/contest2wjam7.gif
possiamo andare al treno dei desideri da quella zoccolona..della clerici e chiedere se ci fa andare retelit a 1 euro prima che
schiattiamo..............:D
kavaje
27-09-07, 12:35
Banda larga. Il Governo prevede investimenti per 3 miliardi di euro
27 Settembre 2007
Il Governo torna in campo sulla rete di telefonia fissa: da alcuni giorni sono stati avviati incontri tra il ministero dello Sviluppo
economico, quello delle Comunicazioni, Telecom Italia e Fastweb per impostare un piano condiviso di investimenti sulla banda
larga. Lo scrive Il Sole 24 Ore, spiegando che il piano, dopo la prima fase dello scorporo della rete di Telecom, punterebbe ad
un investimento intorno ai 3 miliardi di euro partendo dalle aree piu' disagiate del Paese. Parte delle risorse sarebbe ricavata
dai Fondi strutturali europei, parte da interventi misti pubblico- privato e novita' degli ultimi giorni, si legge nell'articolo,
Bersani e Gentiloni sperano di attingere anche dalla Finanziaria.
27 settembre 2007
Il piano di Bersani per la nuova rete tlc: subito 3 miliardi
di Carmine Fotina
Il Governo torna in campo sulla rete di telefonia fissa. Da alcuni giorni sono stati avviati incontri tra il ministero dello Sviluppo
economico, il ministero delle Comunicazioni, Telecom Italia e Fastweb per impostare un piano condiviso di investimenti sulla
banda larga. Al tavolo partecipano i responsabili delle principali direzioni generali dei ministeri e, per ora, gli esperti dei due
operatori con le maggiori potenzialità nella tecnologia delle fibre ottiche. In una fase successiva dovrebbero essere coinvolte
anche Infratel (società di scopo di Sviluppo Italia per la diffusione della banda larga) e altre compagnie telefoniche.
Non è ancora emersa, comunque, una linea condivisa: a una maggiore cautela del ministro Gentiloni sul ruolo pubblico nello
sviluppo della nuova rete, fa da contraltare tra i tecnici del ministero di Bersani la convinzione che bisogna far ripartire subito
un grande ciclo di investimenti nelle telecomunicazioni. Anche, eventualmente, con forme di partenariato pubblico-privato.
«Nelle telecomunicazioni serve un investimento colossale nella rete di terza generazione » ha ripetuto recentemente, in più
occasioni, Bersani. E il piano, secondo quanto risulta al Sole- 24 Ore, sarebbe già in cantiere: dopo la prima fase, cioè lo
scorporo della rete di Telecom su cui dovrà decidere l'Authority, si punterebbe a un primo investimento intorno ai 3 miliardi di
euro partendo delle aree più disagiate del Paese, in particolare il Mezzogiorno, dove Telecom Italia è da sempre recalcitrante a
investire in assenza di ritorni certi e rapidi. Parte delle risorse sarebbe ricavata dai Fondi strutturali europei; da una
razionalizzazione degli interventi messi in campo finora in ordine sparso dagli enti locali e da interventi misti pubblicoprivato,
mentre – ed è la novità degli ultimi giorni – Bersani e Gentiloni sperano di attingere anche dalla Finanziaria che sarà varata
domani.
Su un progetto di simile portata c'è comunque l'intenzione di procedere a piccoli passi. L'eco del piano-Rovati sulla rete
Telecom non si è ancora spenta e anche ieri, durante un convegno che si è svolto a Roma sulla banda larga, il ministro delle
Comunicazioni Paolo Gentiloni ha messo in guardia da «qualsiasi forma di ripubblicizzazione nel settore delle telecomunicazioni
».
Eppure il rischio di effetti distorsivi esiste. I principali concorrenti dell'ex monopolista, Fastweb e Vodafone, temono che un
piano nazionale per il superamento del «digital divide» e la costruzione di una rete ultraveloce a banda larga si trasformi
indirettamente in un sussidio per il principale operatore, chiamato altrimenti a un investimento difficile da sostenere (6,7
miliardi entro il 2016 è la stima conservativa). Oltretutto non piace a tuttil'idea di un unico grande network gestito da Telecom
e aperto agli altri operatori sulla base di determinate tariffe e regole di accesso.Un'alternativa, cui pensa tra le altre il ministero
delle Comunicazioni, è la condivisione degli scavi e dei cavidotti per poi consentire ai singoli gestori di differenziare servizi e
prestazioni attraverso i propri apparati.
Si cerca un punto di equilibrio, e un ruolo determinante sarà quello dell'Authority per le comunicazioni. La separazione della
rete d'accesso è la premessa per lanciare il piano di investimenti che ha in mente Bersani, ma il processo regolamentare si è
impantanato (si veda «Il Sole-24 Ore» di ieri).
Ci ha provato Gentiloni a sol-lecitare l'Autorità: «Sono convinto che la separazione si debba concludere in tempi rapidi, entro
l'anno, come ha detto lo stesso presidente Calabrò. Non ci possiamo permettere, pur essendoci le motivazioni, un tempo più
lungo» ha pungolato ieri il ministro. «Faremo il massimo possibile ma tre mesi sono pochi», lo ha gelato Stefano Mannoni,
commissario dell'Autorità.
Ad aspettarsi una svolta a breve è anche il ministero dello Sviluppo. Attraverso la costruzione di una rete di nuova generazione
a banda larga, Bersani punta a lanciare una serie di bandi di gara e a rivitalizzare in questo modo il settore dei fornitori di
apparati e sistemi di tlc, da anni sotto pressione per il calo degli investimenti di Telecom e in parte dei concorrenti.
kavaje
27-09-07, 21:25
Tlc e reti del futuro: la Gran Bretagna punta sulla fibra ottica, mentre l’Italia attende ancora l’asta WiMax
NGN
L’industria delle telecomunicazioni si trova di fronte a cambiamenti senza precedenti e alla necessità di aggiornare reti e
tecnologie rimaste inalterate per decenni.
Una necessità che scaturisce dall’uso sempre più massiccio di dispositivi e servizi a banda larga, che potrebbero presto
mandare in tilt le reti tradizionali.
Per far fronte alle future richieste dei consumatori digitali, l’Authority britannica per le tlc (Ofcom) ha lanciato una
consultazione per incoraggiare innovazione e investimenti nelle reti di nuova generazione e assicurare “la continua presenza di
una forte competizione” tra i player del mercato.
Lo sviluppo della banda larga, spiega l’Ofcom, è tutt’altro che completo, con una crescente domanda di reti, servizi e dispositivi
più capaci.
Le reti next generation sono state concepite per superare le limitazioni degli attuali network e per accelerare lo sviluppo di
nuovi servizi basati su protocollo IP – televisione via internet, VoIP, ecc.
Le next generation networks potranno avere diverse forme, sottolinea ancora l’Ofcom: potranno essere basate su n
aggiornamento delle reti dell’ex monopolista BT Group, o sulle reti via cavo di Virgin Media, o ancora su un’infrastruttura fissa
o wireless completamente nuova.
Ogni opzione presenta pro e contro: BT ha accesso diretto a quasi ogni casa del Regno Unito, mentre Virgin Media copre
appena il 50% della popolazione, ma con una rete via cavo ad alta velocità.
L’ex monopolista – che ha già avviato la trasformazione della sua rete in una struttura all-IP - ha pianificato di offrire già dal
prossimo anno velocità di connessione fino a 24 Mbps sulla sua attuale rete, ma secondo molti osservatori questo non sarà
sufficiente a soddisfare la crescente necessità di banda.
Per questo l’Ofcom punta su due possibili alternative: la prima basata sulla realizzazione di una rete in fibra ottica FTTK (fibre
to the kerb) a livello nazionale, in cui la fibra sia applicata fino al più vicino marciapiede utile con il doppino o il coassiale nel
tratto che raggiunge l’utente. Questa soluzione garantirebbe velocità fino a 50Mbps e verrebbe a costare intorno a 10 miliardi
di sterline.
La seconda soluzione basata su FTTH (fibre to the home), in cui la fibra ottica sia applicata fino alla casa dell’utente, offrirebbe
velocità fino a 100 Mbps ma costerebbe all’incirca 15 miliardi di sterline. La soluzione è adottata già in diversi Paesi, inclusi
Francia, Germania, Giappone e Corea.
Per il Ceo di Ofcom, Ed Richards, la questione dell’accesso alle reti next generation è un passo ovvio per garantire
“un’essenziale trasformazione delle infrastrutture nazionali e garantire la competitività del mercato negli anni a venire”.
Qualsiasi nuova rete – ha sottolineato l’Authority – sarà regolata allo stesso modo delle attuali reti in rame, con accesso aperto
per tutti gli operatori.
BT, da canto suo, ha dichiarato che considererà un’infrastruttura in fibra “ove ce ne sia necessità commerciale”.
Sono comunque già molti gli osservatori preoccupati che questi nuovi progetti possano creare una disparità ancora maggiore
tra aree densamente popolate e zone periferiche, dal momento che qualsiasi società investe dove è sicura del ritorno
economico.
Anche in Italia, intanto, si discute di investimenti sulla rete fissa, con trattative in corso tra il ministero dello Sviluppo
economico, quello delle Comunicazioni, e i due operatori nazionali Telecom Italia e Fastweb.
Sebbene non vi sia ancora nessuna intesa sul modello da adottare per estendere la portata della banda larga nel nostro Paese,
il ministro Luigi Bersani punterebbe a un investimento iniziale nell’ordine di circa 3 miliardi di euro per favorire le aree
attualmente più disagiate del Paese – in particolare il Mezzogiorno, dove le carenze di Telecom Italia sono più evidente e la
maggior parte della popolazione è tagliata fuori dai servizi ad alta velocità.
Quale sarà il ruolo pubblico in questi investimenti non è ancora certo: l’unica cosa sicura è che bisogna agire in fretta anche su
tecnologie alternative come il WiMax. Ma anche su questo punto l’Italia continua a marciare in netto ritardo rispetto al resto
d’Europa, con un’asta rimandata di mese in mese, lasciando i cittadini ad accontentarsi di connessioni lente e sicuramente non
adatte a soddisfare la crescente domanda di servizi e applicazioni digitali performanti.Alessandra Talarico
kavaje
27-09-07, 21:27
Separazione reti tlc: la Reding non si scompone, mentre gli operatori alternativi italiani fissano le regole per un accesso
paritario
Ministri tlc Ue
Si è svolta ieri nella sede dell’Agcom a Napoli l’audizione congiunta dedicata all’assetto regolatorio per l’accesso alla rete fissa
di Telecom Italia, argomento molto ‘caldo’ che sarà al centro dell’incontro tra l’Authority italiana e il Commissario Ue Viviane
Reding il prossimo 16 ottobre e anche del convegno che si terrà a Capri il 18 e 19 ottobre, organizzato dall'Agcom nella sua
veste di presidente dell'ERG, il Gruppo che riunisce i regolatori nazionali delle tlc.
Presieduto dal presidente Agcom Corrado Calabrò, l’incontro di ieri è stato occasione per discutere di diversi temi che ruotano
attorno alla separazione della rete di Telecom Italia, alla definizione degli asset e dei servizi attuali e futuri da scorporare e alle
garanzie sull’accesso alle reti di nuova generazione a larga banda.
Dibattito che investe l’Italia ma anche e soprattutto l’Europa, dopo che alcuni membri della Commissione europea hanno
criticato fortemente la proposta della Reding di introdurre la separazione funzionale come rimedio a disposizione dei regolatori
nazionali per sanare eventuali distorsioni della concorrenza a vantaggio degli operatori dominanti.
La Reding non si è lasciata intimidire dalla bocciatura arrivata da due membri molto influenti dell’esecutivo – il Commissario
all’industria, Gunter Verheugen e quello alla concorrenza Neelie Kroes, che sostengono la posizione di almeno tre governi
(Francia, Germania e Spagna) – dichiarandosi convinta di riuscire a portare a termine la sua missione in favore della
competitività del settore delle comunicazioni. Le critiche, secondo l’agguerrito commissario, “dimostrano che è fatta”.
La criticità dei contrasti in seno all’esecutivo Ue è stata ridimensionata anche dalla portavoce della Commissione Pia
Ahrenkilde, secondo cui il dibattito “rientra nelle normali discussioni informali. E' il modo in cui procediamo nelle nostre
proposte, prima le discussioni tecniche poi quelle politiche”.
Resta dunque invariata la data del 13 novembre per il via libera al nuovo pacchetto di riforma del settore delle comunicazioni
elettroniche, che dovrebbe produrre, ha aggiunto il portavoce della Reding, Martin Selmayr, “un vero mercato interno delle
Telecomunicazioni, maggiore chiarezza giuridica e minore burocrazia”.
Per quanto riguarda nello specifico la situazione italiana, gli amministratori delegati degli otto operatori alternativi attivi nel
nostro Paese - Corrado Sciolla (BT Italia), Samuele Landi (Eutelia), Stefano Parisi (Fastweb), Andrea Filippetti (Tele2), Mario
Mariani (Tiscali), Pietro Guindani (Vodafone Italia), Stefano Luisotti (Welcome Italia) e Luigi Gubitosi (Wind) –hanno sottoposto
all’Authority gli aspetti ritenuti essenziali per garantire la competitività del mercato della telefonia fissa e della banda larga.
In Italia, il 90% del mercato degli accessi e il 60% del mercato della banda larga e dei servizi di fonia è controllato ancora
dall’ex monopolista, una situazione che non giova al Paese e alla sua competitività e che ostacola le misure di apertura del
mercato che permetterebbero ai consumatori di avvantaggiarsi dell’aumentata competizione.
I punti fondamentali per agevolare un accesso paritario alle reti di comunicazione sono 7: innanzitutto – hanno proposto gli
operatori alternativi – bisogna garantire la separazione attraverso la creazione di una divisione indipendente che sottostia a
misure rigorose sia sul versante organizzativo e gestionale che su quello operativo.
Vanno quindi stabilite condizioni paritarie di accesso alla nuova infrastruttura a banda larga, non solo riguardo gli asset e i
servizi attuali, ma anche quelli futuri, di modo da consentire agli operatori l’accesso ai servizi di rete e wholesale per la
fornitura alla clientela finale.
Bisogna inoltre tenere conto del fatto che la separazione – essendo una misura conseguente a una evidente criticità del
mercato – non può essere lasciata alla volontà dell’operatore dominante, ma deve essere imposta per sanare le storture
riscontrate.
Per l’industria va inoltre garantita la tutela degli investimenti sostenuti dagli operatori alternativi ed eliminata l’asimmetria
informativa che caratterizza attualmente i programmi di sviluppo tecnologico di Telecom Italia.
Fino a quando, infine, Telecom Italia non cesserà di ricoprire una posizione dominante, bisogna mantenere una forma di
controllo sull'offerta retail e comunque implementare misure in grado di riparare alle stirture del mercato anche nel caso in cui
la seprazione non dovesse essere portata a termine.
Alessandra Talarico
alexjuve
27-09-07, 22:04
bravo kav ma che fai di bello nella vita????
scuro69
27-09-07, 22:37
bravo kav ma che fai di bello nella vita????
ecco che fa :D:clap:
kavaje
27-09-07, 22:39
bravo kav ma che fai di bello nella vita????
mi faccio ................ miei........ e thu???:cool::D:D:D:p:p:p
forza milan:clap::clap::clap::clap::clap:
kavaje
27-09-07, 23:15
(SPE) Prix Italia: la Rai a Verona sperimenta la tv del futuro
Verona, 27 set (Velino) - Qualità, utilità e interesse. Sono questi i messaggi che il pubblico si aspetta dal servizio pubblico che
deve raccontare i cambiamenti della società rivolgendosi sia alla massa sia all’elite. Buoni propositi che spesso – e non è solo il
caso della Rai – devono fare i conti con difficoltà di bilancio e con l’inseguimento ad ogni costo di entrate pubblicitarie e share.
Senza i bilanci in ordine, infatti, sarebbe assai difficile continuare a competere sul mercato e soprattutto sarebbe impossibile
svolgere la funzione di garanzia dei valori democratici e ideali identificativi di un paese, attraverso un’informazione completa e
pluralistica e un’offerta complessiva di qualità. La “Televisione del futuro” è dunque la domanda per eccellenza. Una domanda
alla quale domani - nel workshop in programma alle 15 a Palazzo della Gran Guardia di Verona durante la 59° edizione del Prix
Italia – cercheranno di dare una risposta il direttore generale Rai Claudio Cappon, il Segretario generale dell’Ebu (European
broadcasting union) Jean Réveillon, il direttore generale dell’emittente pubblica algerina Entv, il presidente Asbu (Arab states
broadcasting union) Habib-Chawki Hamraoui e il vice presidente dell’emittente privata inglese ITV, Sir George Russell.
Workshop moderato dal presidente onorario del Prix, James Graham.
Televisione del futuro e quindi anche nuove tecnologie. E in questo senso proprio a Verona qualche risposta (anche se solo in
via sperimentale) è già arrivata dalla Rai. Le direzioni Strategie tecnologiche e il Centro ricerche e innovazione tecnologica
hanno organizzato infatti una serie di dimostrazioni durante il Prix Italia proprio sulle potenzialità delle nuove piattaforme. Alta
definizione, Tv mobile DVB-H e sistemi wireless WiMAX. Questi i prossimi scenari per la fruizione televisiva. E la Rai, nei saloni
del Palazzo della Gran Guardia, ne dà un saggio davvero interessante. Attraverso una connessione wireless a larga banda
WiMAX vengono per esempio alimentate due postazioni multimediali con schermi “full-HD”, sulle quali è disponibile
un’applicazione di Video on Demand IPTV che permetterà la fruizione di alcune produzioni televisive in Alta Definizione. Gli
stessi contenuti sono ricevibili anche con telefoni cellulari di nuova generazione in tecnologia DVB-H, nell’area dimostrativa
attraverso il servizio di Tv mobile realizzato dalla Direzione Strategie Tecnologiche e dal Centro Ricerche Rai di Torino.
(glv) 27 set
crimic
28-09-07, 15:15
dal forum di borse.it
WIRELESS Il Sole 24 Ore
Bando Wimax in arrivo
Il sottosegretario delle Comunicazioni Luigi Vimercati ha annunciato che all'inizio della settimana prossima (entro martedì) sarà
finalmente lanciato il bando per il Wimax. Ci saranno tre licenze macro-regionali e una destinata a operatori nuovi, senza
frequenze, sulla banda dei 3,5 GHz. Secondo Vimercati le frequenze potrebbero essere assegnate entro due mesi dal bando, e i
servizi commerciali dovrebbero arrivare più avanti, nel 2008. Confermato che il bando permetterà di usare le licenze con ogni
tecnologia Wimax, sia fissa che mobile. Come riferisce oggi Il Sole 24 Ore, il ministero conta di ottenere tra i 60 e gli 80 milioni
di euro dalla vendita delle licenze agli operatori. Telecom conferma la sua presenza all'asta, e pare che non mancheranno
nemmeno Vodafone, Fastweb, Tiscali, BT Italia, Rai, Sirti e Poste Italiane, anche se ancora non si sa nulla di certo in proposito.
Inserito da Alessandra Carboni
Venerdi 28 settembre 2007 (08:31)
buce
28-09-07, 15:21
dal forum di borse.it
WIRELESS Il Sole 24 Ore
Bando Wimax in arrivo
Il sottosegretario delle Comunicazioni Luigi Vimercati ha annunciato che all'inizio della settimana prossima (entro martedì) sarà
finalmente lanciato il bando per il Wimax. Ci saranno tre licenze macro-regionali e una destinata a operatori nuovi, senza
frequenze, sulla banda dei 3,5 GHz. Secondo Vimercati le frequenze potrebbero essere assegnate entro due mesi dal bando, e i
servizi commerciali dovrebbero arrivare più avanti, nel 2008. Confermato che il bando permetterà di usare le licenze con ogni
tecnologia Wimax, sia fissa che mobile. Come riferisce oggi Il Sole 24 Ore, il ministero conta di ottenere tra i 60 e gli 80 milioni
di euro dalla vendita delle licenze agli operatori. Telecom conferma la sua presenza all'asta, e pare che non mancheranno
nemmeno Vodafone, Fastweb, Tiscali, BT Italia, Rai, Sirti e Poste Italiane, anche se ancora non si sa nulla di certo in proposito.
Inserito da Alessandra Carboni
Venerdi 28 settembre 2007 (08:31)
Il "martedi" sarebbe dovuto essere quello passato da 3 giorni...BUFFONI!!!
Ciao a tutti.
reloaded
28-09-07, 23:07
ogni volta che esce qualcosa di positivo Retelit perde mezzo punto percentuale.
Wimax per esempio.
Ci sarà battaglia, grossa battaglia.
Perchè ?
Leggete l'articolo di U'malament, persona seria, che non posta mai caz.zate, preso dal Sole 24 ore. Non lo trovate ? Beh è
perchè qualcuno è troppo prolisso.
lo standard prevede anche il Wimax mobile, non adesso, per carità , siamo in Italia, e ciò rende le licenze eccitanti, perchè
durano 15 anni.
POi partecipa anche Sirti (dicono, perchè a dire caz.zate si sonmessi in tanti).
Che ci fa e come fa una compagnia telefonica senza rete a impiantare le infrastrutture.
Ma lo sappiamo tutti. Usa retelit. Retelit ci mette la fibra e Sirti i soldi.
E' di oggi la notizia che le pubbliche amministrazioni per le comunicazioni telefoniche devono usare il Voip.
Vuol dire banda larga ,anche qui.
Vedrete che retelit perderà qualche altro punto.
Ciao.
leoneluce
28-09-07, 23:51
Speriamo che i soldi per le licenze per il wi-max li sborsi Sirti o Retelit e non noi piccoli azionisti:no::no:
con un aumento di capitale di Retelit
:cool::confused:
Ciao a tutti
MattoSaggio
29-09-07, 10:12
si sa niente del convegno del 26 dove ha partecipato gentiloni?
Seneca71
29-09-07, 10:25
Il "martedi" sarebbe dovuto essere quello passato da 3 giorni...BUFFONI!!!
Ciao a tutti.
Voglio proprio vedere se entro martedì Gentilioni
oltre ad aver già perso la faccia perde anche i collioni:angry::D:angry:
buce
29-09-07, 12:50
Voglio proprio vedere se entro martedì Gentilioni
oltre ad aver già perso la faccia perde anche i collioni:angry::D:angry:
Perchè, pensi li abbia?!? Se li avesse avuti avrebbe già tirato fuori il bando a giugno, senza sottostare ai soliti "giochi" politici di
m.e.r.d.a. italiani.
Ciao a tutti,
kavaje
29-09-07, 20:18
Nokia: nel 2008 arriva il WiMax
Nel prossimo anno arriveranno i primi terminali della casa finlandese con supporto per la nuova tecnologia a banda larga
Negli ultimi tempi c’è grande interesse attorno allo sviluppo del WiMax, tecnologia pensata per abbattere le barriere del
tradizionale Wi-Fi e proporre una connettività “on the move” più agile e veloce. In alcune nazioni – Stati Uniti su tutte –
cominciano a spuntare le antenne in grado di veicolare la trasmissione dei dati e molte case produttrici di hardware si stanno
attrezzando per supportare la nuova tecnologia.
Tra queste c’è ovviamente anche Nokia che ha annunciato l’intenzione, entro la prima metà del 2008, di dotare i suoi terminali
del supporto per il WiMax.
I primi apparecchi capaci di “volare” su Internet saranno i Tablet della NSeries, dunque le prossime versioni dell’N800, la
“tavoletta” con sistema operativo Linux, display da 800x460 pixel, pensata per la navigazione sul Web e per la gestione di file
e documenti. Con ogni probabilità il chip WiMax integrato sarà quello sviluppato da Intel. Nokia per il momento sembra
intenzionata a produrre i nuovi Tablet per il solo mercato statunitense.
Prof.Pat Pending
29-09-07, 20:49
Attenzione siamo agli sgoccioli per il bando
Inoltre, entro una settimana dovrebbe essere presentato il bando di gara per le frequenze Wimax, per cui lo stato si attende di
ottenere tra 60 e 80 milioni di euro. Il Wimax è una tecnologia di trasmissione wireless che consente l'accesso a banda larga,
sia tramite terminale mobile che fisso.
E' in grado di fornire elevate prestazioni: ha una velocità di trasmissione equivalente all'ADSL in accesso wireline, o
all'HSDPA/UMTS in accesso wireless e un raggio di copertura pari a circa 50 km, superiore rispetto alle poche decine di metri
ad oggi raggiungibili con gli hot-spot in tecnologia wi-fi.
Le licenze assegnano tre licenze Wimax, più una destinata a nuovi entranti (privi di frequenze) sulla frequenza di 3,5GHZ e
saranno assegnate entro circa 2 mesi, con l'obbligo di costruire il network entro 30 mesi. L'interesse, causa tempi lunghi e
l'emergere di altre tecnologie, non è elevato, ma tra i candidati dovrebbero esserci Vodafone (Londra: VOD.L - notizie) , Tiscali,
Fastweb (Milano: FWB.MI - notizie) , Bt (Londra: BT-A.L - notizie) italia, Rai, Sirti (Milano: SIR.MI - notizie) e Poste italiane.
Gli operatori tlc hanno intenzione di usarlo per copertura DSL in aree remote, anche se pare che otterranno anche
l'autorizzazione per i servizi Wimax mobili (pur difficili con queste frequenze). "L'avvio della procedura di gara per
l'assegnazione delle licenze Wimax è già nota da tempo, pertanto la notizia è già incorporata nei prezzi di mercato", sostiene
Carmelo Pappalardo di RasBank. Sul pricing delle licenze sottolineiamo che un costo base di 60-80 milioni di euro sarebbe in
linea con quanto pagato in Francia e in Germania:yes:
the-king
29-09-07, 23:13
(SPE) Prix Italia: la Rai a Verona sperimenta la tv del futuro
Verona, 27 set (Velino) - Qualità, utilità e interesse. Sono questi i messaggi che il pubblico si aspetta dal servizio pubblico che
deve raccontare i cambiamenti della società rivolgendosi sia alla massa sia all’elite. Buoni propositi che spesso – e non è solo il
caso della Rai – devono fare i conti con difficoltà di bilancio e con l’inseguimento ad ogni costo di entrate pubblicitarie e share.
Senza i bilanci in ordine, infatti, sarebbe assai difficile continuare a competere sul mercato e soprattutto sarebbe impossibile
svolgere la funzione di garanzia dei valori democratici e ideali identificativi di un paese, attraverso un’informazione completa e
pluralistica e un’offerta complessiva di qualità. La “Televisione del futuro” è dunque la domanda per eccellenza. Una domanda
alla quale domani - nel workshop in programma alle 15 a Palazzo della Gran Guardia di Verona durante la 59° edizione del Prix
Italia – cercheranno di dare una risposta il direttore generale Rai Claudio Cappon, il Segretario generale dell’Ebu (European
broadcasting union) Jean Réveillon, il direttore generale dell’emittente pubblica algerina Entv, il presidente Asbu (Arab states
broadcasting union) Habib-Chawki Hamraoui e il vice presidente dell’emittente privata inglese ITV, Sir George Russell.
Workshop moderato dal presidente onorario del Prix, James Graham.
Televisione del futuro e quindi anche nuove tecnologie. E in questo senso proprio a Verona qualche risposta (anche se solo in
via sperimentale) è già arrivata dalla Rai. Le direzioni Strategie tecnologiche e il Centro ricerche e innovazione tecnologica
hanno organizzato infatti una serie di dimostrazioni durante il Prix Italia proprio sulle potenzialità delle nuove piattaforme. Alta
definizione, Tv mobile DVB-H e sistemi wireless WiMAX. Questi i prossimi scenari per la fruizione televisiva. E la Rai, nei saloni
del Palazzo della Gran Guardia, ne dà un saggio davvero interessante. Attraverso una connessione wireless a larga banda
WiMAX vengono per esempio alimentate due postazioni multimediali con schermi “full-HD”, sulle quali è disponibile
un’applicazione di Video on Demand IPTV che permetterà la fruizione di alcune produzioni televisive in Alta Definizione. Gli
stessi contenuti sono ricevibili anche con telefoni cellulari di nuova generazione in tecnologia DVB-H, nell’area dimostrativa
attraverso il servizio di Tv mobile realizzato dalla Direzione Strategie Tecnologiche e dal Centro Ricerche Rai di Torino.
(glv) 27 set
maledetti:wall::wall::wall:
sono andato con mia suocera al palazzo della gran guardia per sentire qualcosa sul wimax che mi sta rovinando la vita , mia
suocera era con me
niente da fare , non si entra , solo su invito e per gli addeti ai lavori , partita iva o raccomandazioni !
cos' me ne sono andato via , wimax maledetto :wall::wall::wall::wall:
stesens
30-09-07, 00:17
Attenzione siamo agli sgoccioli per il bando
Inoltre, entro una settimana dovrebbe essere presentato il bando di gara per le frequenze Wimax, per cui lo stato si attende di
ottenere tra 60 e 80 milioni di euro. Il Wimax è una tecnologia di trasmissione wireless che consente l'accesso a banda larga,
sia tramite terminale mobile che fisso.
E' in grado di fornire elevate prestazioni: ha una velocità di trasmissione equivalente all'ADSL in accesso wireline, o
all'HSDPA/UMTS in accesso wireless e un raggio di copertura pari a circa 50 km, superiore rispetto alle poche decine di metri
ad oggi raggiungibili con gli hot-spot in tecnologia wi-fi.
Le licenze assegnano tre licenze Wimax, più una destinata a nuovi entranti (privi di frequenze) sulla frequenza di 3,5GHZ e
saranno assegnate entro circa 2 mesi, con l'obbligo di costruire il network entro 30 mesi. L'interesse, causa tempi lunghi e
l'emergere di altre tecnologie, non è elevato, ma tra i candidati dovrebbero esserci Vodafone (Londra: VOD.L - notizie) , Tiscali,
Fastweb (Milano: FWB.MI - notizie) , Bt (Londra: BT-A.L - notizie) italia, Rai, Sirti (Milano: SIR.MI - notizie) e Poste italiane.
Gli operatori tlc hanno intenzione di usarlo per copertura DSL in aree remote, anche se pare che otterranno anche
l'autorizzazione per i servizi Wimax mobili (pur difficili con queste frequenze). "L'avvio della procedura di gara per
l'assegnazione delle licenze Wimax è già nota da tempo, pertanto la notizia è già incorporata nei prezzi di mercato", sostiene
Carmelo Pappalardo di RasBank. Sul pricing delle licenze sottolineiamo che un costo base di 60-80 milioni di euro sarebbe in
linea con quanto pagato in Francia e in Germania:yes:
ciao Pat,
forse intendevi:
Attenzione siamo agli sgoccioli per lo sbando ?
:mmmm:
:D
cancer75
30-09-07, 09:48
Analisi di RETELIT del 28/09/2007 , basata sulla chiusura registrata a 0,342 Euro nell'ultima seduta disponibile del 27/09/2007
Chiusura negativa per RETELIT che ha archiviato nell'ultima seduta un risultato del -2,8 %, premessa favorevole ad una
evoluzione al ribasso. L'ipotesi ribassista troverebbe conferma sotto il minimo registrato nell'ultima giornata, collocato a 0,342
Euro, inferiore a quello della seduta precedente, ulteriore indizio del momento negativo. In termini di Performance rispetto
all'indice Mibtel, registriamo una debolezza relativa del -2,92 % sulla giornata di borsa precedente. I Volumi sono risultati pari
a 1.911.999 pezzi scambiati, un valore inferiore alla seduta precedente ma superiore alla media settimanale, evidenza di una
discreta partecipazione da parte del mercato.
da Blu Invest
lucky060
01-10-07, 10:27
Analisi di RETELIT del 28/09/2007 , basata sulla chiusura registrata a 0,342 Euro nell'ultima seduta disponibile del 27/09/2007
Chiusura negativa per RETELIT che ha archiviato nell'ultima seduta un risultato del -2,8 %, premessa favorevole ad una
evoluzione al ribasso. L'ipotesi ribassista troverebbe conferma sotto il minimo registrato nell'ultima giornata, collocato a 0,342
Euro, inferiore a quello della seduta precedente, ulteriore indizio del momento negativo. In termini di Performance rispetto
all'indice Mibtel, registriamo una debolezza relativa del -2,92 % sulla giornata di borsa precedente. I Volumi sono risultati pari
a 1.911.999 pezzi scambiati, un valore inferiore alla seduta precedente ma superiore alla media settimanale, evidenza di una
discreta partecipazione da parte del mercato.
da Blu Invest
Ciao,
speriamo davvero che qualcuno aumentio anche solo di un cent la vecchia offerta..... non rientrerò più su titoli così illiquidi e
sottili.
Good Luck my friend
kavaje
01-10-07, 13:33
BBF 2007: indispensabile avere riguardo per tutti gli operatori nel processo di separazione della rete Telecom Italia
Riportiamo di seguito l'intervento di Nicola D’Angelo, consigliere Agcom, al Broadband Business Forum (Roma, 26-27
settembre 2007).
Nicola D'Angelo
I ritardi sul WiMax, oltre ad essere imputabili a quanto già emerso nel corso del dibattito, derivano anche da una resistenza del
Ministero della Difesa a liberare le frequenze, ostacolo che non si è posto in altri Paesi.
Relativamente al tema della separazione della rete di Telecom Italia, il dibattito è stato avviato più di un anno fa da Agcom,
anche con una posizione favorevole di Telecom Italia che, a valle delle analisi di mercato e dell’imposizione di vincoli stringenti
su tutti i mercati, riteneva opportuno avviare tale discussione.
Il procedimento, estremamente trasparente, ha da subito visti coinvolti tutti gli attori del mercato attraverso la pubblicazione di
una consultazione pubblica e un’audizione con tutti i principali concorrenti dell’incumbent che, per la prima volta, si sono
presentati con un’unica voce. Anzi, gli Uffici stanno provvedendo a pubblicare i documenti, operazione laboriosa a causa della
richiesta di riservatezza integrale avanzata da tutti gli operatori.
In ogni caso, l’imposizione di una separazione della rete è un processo complesso, sia dal punto di vista normativo che
procedurale (Ofcom ha imposto la separazione in UK sulla base dei propri poteri antitrust, e non regolatori), che richiede non
soltanto collaborazione da parte dell’incumbent, ma il rafforzamento di un “sistema paese” che – attraverso il Governo - sia in
grado di interloquire in maniera costante con le istituzioni comunitarie (che sulla questione hanno posizioni divergenti).
Inoltre, l’attuale situazione in cui si trova Telecom Italia non facilita l’azione, non avendo l’azienda chiarezza sui piani di
investimento sulla NGN.
Per quanto riguarda la regolamentazione, le misure imposte dall’Agcom sono riconosciute tra le migliori d’Europa, basti
pensare all’ULL e al bitstream, come testimoniato anche dall’ECTA.
Tuttavia, sebbene siano certamente da imputare a Agcom alcuni ritardi nella conclusione delle analisi di mercato e
nell’applicazione delle regole, una parte importante di responsabilità grava anche sull’incumbent (e a volte sui concorrenti) che
troppo spesso attua tattiche dilatorie nell’applicazione delle regole. Con riferimento al bitstream, in particolare, al momento
sono in corso le verifiche propedeutiche all’approvazione dell’Offerta di Telecom Italia.
La rete, in qualità di principale mezzo di accesso alle informazioni, rappresenta un’opportunità di libertà (non solo economica)
ed è quindi necessario avere riguardo per tutti gli operatori del sistema, senza che vi siano operatori di serie “A” e di serie “B”,
come anche indicato dal rappresentante degli ISP che - nella mattinata - ha riconosciuto il merito dell’Agcom di dar voce a tutti
gli attori del mercato.
Ritengo infine che, al di là delle problematiche relative alle infrastrutture, grande rilevanza debba avere anche il tema dei
contenuti, ed in particolare quello del libero accesso agli stessi.
Leggi anche l’intervento del Ministro Gentiloni al BBF 2007:
kavaje
01-10-07, 13:36
WIMAX, LA BANDA LARGA CHE HA PERSO IL BANDO
IL CASO
Si sono perse le tracce del bando di gara sulle frequenze WiMax. L´ultimo documento ufficiale della procedura risale alla
primavera scorsa, quando l´Authority delle tlc trasmise al ministero delle Comunicazioni il testo del regolamento: in pratica il
perimetro normativo sulla cui base gli uomini del ministro Paolo Gentiloni dovevano stilare il vero e proprio bando di gara. A
quel punto si era già in ritardo rispetto alle prime promesse di un anno fa di far partire la gara entro l´estate scorsa. Ma era
stato promesso che almeno l´estate 2007 avrebbe portato il fatidico bando di gara. Ma ad agosto non è accaduto nulla. Venti
giorni fa il viceministro per le Comunicazioni Vimercati, aveva detto alla Fiera del Levante che ci sarebbero voluti ancora 15
giorni. E poi ancora Vimercati ha ribadito l´impegno per fine settembre. Ma anche settembre, come agosto, è ormai passato
invano. (s.car.)
http://www.repubblica.it/supplementi/af/2007/10/01/primopiano/010ministerx11499196.html
leoneluce
01-10-07, 18:36
WIMAX, LA BANDA LARGA CHE HA PERSO IL BANDO
IL CASO
Si sono perse le tracce del bando di gara sulle frequenze WiMax. L´ultimo documento ufficiale della procedura risale alla
primavera scorsa, quando l´Authority delle tlc trasmise al ministero delle Comunicazioni il testo del regolamento: in pratica il
perimetro normativo sulla cui base gli uomini del ministro Paolo Gentiloni dovevano stilare il vero e proprio bando di gara. A
quel punto si era già in ritardo rispetto alle prime promesse di un anno fa di far partire la gara entro l´estate scorsa. Ma era
stato promesso che almeno l´estate 2007 avrebbe portato il fatidico bando di gara. Ma ad agosto non è accaduto nulla. Venti
giorni fa il viceministro per le Comunicazioni Vimercati, aveva detto alla Fiera del Levante che ci sarebbero voluti ancora 15
giorni. E poi ancora Vimercati ha ribadito l´impegno per fine settembre. Ma anche settembre, come agosto, è ormai passato
invano. (s.car.)
http://www.repubblica.it/supplementi/af/2007/10/01/primopiano/010ministerx11499196.html
Se non si sbrigano per il bando di gara :( vedrai che quando saranno pronti per il wi-max sarà una tecnologia gia sorpassata.
Ciao a tutti
kavaje
01-10-07, 19:22
Se non si sbrigano per il bando di gara :( vedrai che quando saranno pronti per il wi-max sarà una tecnologia gia sorpassata.
Ciao a tutti
Si spera di no;):bow:
kavaje
02-10-07, 09:40
Wimax. L'Aiip approva Gentiloni, ma ...
1 Ottobre 2007
L'Aiip, l'associazione dei provider italiani, dice la sua sulle regole della gara per l'assegnazione delle frequenze wimax, che
dovrebbero essere approvate in questa settimana dal ministero delle Comunicazioni: approva l'operato e da' suggerimenti al
ministro Claudio Gentiloni.
In attesa del bando che darà il via libera al wimax in Italia, Aiip vuole esprimere fiducia nell¹operato del ministero delle
Comunicazioni, chiamato al gravoso compito di disegnare le modalità del bando di gara per gli operatori interessati.
E' di tutta evidenza, infatti, che in Italia ci sia ancora un deficit concorrenziale altissimo, tale che il mercato della larga banda
non riesce ad esprimere realmente tutte le sue potenzialità. Per questo motivo continuiamo a registrare dati sconfortanti per
quanto riguarda la diffusione territoriale del broadband, soprattutto se paragonata a tutti gli altri Paesi industrializzati.
Come ha ripetutamente osservato il Commissario europeo Viviane Reding, in Italia abbiamo un operatore dominante che da
ex-monopolista, continua a mantenere la quota più alta rispetto agli altri incumbent europei.
Sembra chiaro, a questo punto, che il wimax raccoglie in sé tutte la speranze degli operatori di poter colmare questo deficit
concorrenziale, dando quindi un nuovo impulso alla concorrenza, per poter riuscire a coprire con rapidità tutte le aree rimaste
ancora digital divise del nostro Paese.
Proprio per questo Aiip ritiene importante che alle frequenze riservate agli operatori non assegnatari di licenze umts, possano
accedere a pieno titolo tutti gli operatori new entrant, senza discriminazioni e indipendentemente dalle dimensioni e dagli
standard tecnologici oggi esistenti.
Aiip auspica che si proceda con determinazione a conferire al wimax anche questo ruolo chiave, che sia da impulso alla
concorrenza e a conferma del buon operato che da sempre contraddistingue questo Ministero.
kavaje
02-10-07, 17:22
Bando WiMAX: AIIP, ‘Fiducia al Ministero per la risoluzione del deficit concorrenziale’. Solo così, nuovo impulso al libero
mercato
WiMax
"WiMax raccoglie in sé tutte la speranze degli operatori di poter colmare questo deficit concorrenziale, dando quindi un nuovo
impulso alla concorrenza, per poter riuscire a coprire con rapidità tutte le aree rimaste ancora digital divise del nostro Paese".
E' quanto dichiara AIIP (Associazione Italiana Internet Provider) che, in attesa del bando che darà il via libera al WiMAX in
Italia, vuole esprimere fiducia nell’operato del Ministero delle Comunicazioni, chiamato al gravoso compito di disegnare le
modalità del bando di gara per gli operatori interessati.
Per l'AIIP, è di tutta evidenza, infatti, che in Italia ci sia ancora un deficit concorrenziale altissimo, tale che il mercato della
larga banda non riesce ad esprimere realmente tutte le sue potenzialità. Per questo motivo continuiamo a registrare dati
sconfortanti per quanto riguarda la diffusione territoriale del broadband, soprattutto se paragonata a tutti gli altri Paesi
industrializzati.
L'Associazione ritiene che "Come ha ripetutamente osservato il Commissario Ue per la Società dell’informazione e Media,
Viviane Reding, in Italia abbiamo un operatore dominante che da ex-monopolista, continua a mantenere la quota più alta
rispetto agli altri incumbent europei. Sembra chiaro, a questo punto, che il WiMAX raccoglie in sé tutte la speranze degli
operatori di poter colmare questo deficit concorrenziale, dando quindi un nuovo impulso alla concorrenza, per poter riuscire a
coprire con rapidità tutte le aree rimaste ancora digital divise del nostro Paese".
Proprio per questo AIIP ritiene importante che alle frequenze riservate agli operatori non assegnatari di licenze UMTS, possano
accedere a pieno titolo tutti gli operatori new entrant, senza discriminazioni e indipendentemente dalle dimensioni e dagli
standard tecnologici oggi esistenti.
AIIP auspica, quindi, che si proceda con determinazione a conferire al WiMAX anche questo ruolo chiave, che sia da impulso
alla concorrenza e a conferma del buon operato che da sempre contraddistingue questo Ministero. (r.n.)
buce
02-10-07, 19:33
Sirti attende esito aggiudicazione importante contratto
Reuters - 02/10/2007 19:04:46
MILANO, 2 ottobre (Reuters) - Sirti (SIR.MI) è in attesa dell'esito dell'aggiudicazione di un "importante contratto" per la
forniture di servizi IT per un valore di oltre 150 milioni di euro per sei anni da parte di un "primario cliente".
Lo dice la società in una nota in cui spiega il motivo della sospensione del titolo Sirti nelle ultime due sedute di Borsa.
"Contrariamente alle aspettative, non vi sono ancora al momento formalizzazioni in merito all'assegnazione", aggiunge il
comunicato.
Alcuni quotidiani stamani ipotizzano che si tratti di un appalto da 1,5 miliardi da parte delle Ferrovie dello Stato.
E se ne beneficiasse pure la nostra ciofechina?!?
Ciao a tutti...
cancer75
02-10-07, 20:36
Sirti: in attesa contratto da 150 mln, ancora non -2-
MILANO (MF-DJ)--La sospensione di Sirti negli ultimi due giorni e' stata richiesta a tutela del mercato, in quanto la societa' e' in
attesa dell'esito dell'aggiudicazione di un importante contratto per la fornitura di servizi di Information Technology (gestione di
infrastrutture di elaborazione dati e applicazioni software) da parte di un primario cliente, per un valore di oltre 150 mln euro
l'anno per 6 anni.
E' quanto precisa una nota, che sottolinea come, contrariamente alle aspettative, non vi sono al momento ancora
formalizzazioni in merito all'assegnazione. com/pl
cancer75
02-10-07, 20:36
Telecom I.: Calabro', per rete attendiamo nuovo assetto proprietario
ROMA (MF-DJ)--Su Telecom Italia c'e' una "situazione di transizione che dura purtroppo da molto tempo. Adesso e' previsto il
closing per fine ottobre. Occorre superare la fase di transizione per avere un interlocutore con pieni poteri" con cui dialogare.
Lo ha affermato, a margine di un convegno, il presidente dell'Authority per le tlc, Corrado Calabro', parlando del progetto di
separazione funzionale della rete di Telecom Italia. Calabro' e' uno dei piu' convinti sostenitori del rispetto del termine di fine
anno per questo processo.
Alla domanda se tale scadenza possa subire un rinvio, Calabro' ha risposto dicendo che "dovremo vedere quale sara' l'assetto
proprietario" definitivo di Telecom. gug/ren
cancer75
02-10-07, 20:38
MILANO (MF-DJ)--Italtel ha realizzato uno stand congiunto con Telecom I. al Broadband World Forum Europe.
I visitatori, si legge in una nota, potranno entrare in Second Life ed utilizzare First Life Communicator, l'applicazione
recentemente introdotta da Telecom I. che permette agli avatar che visitano le isole Alice e TIM di effettuare telefonate e
inviare sms collegandosi al mondo reale pur mantenendo la propria identita' virtuale. Sara' inoltre possibile seguire le
registrazioni video dei plenary panel e dei principali convegni della manifestazione. com/dat
Italtel, prossima alla quotazione, è una concorrente di Sirti [NDR]
reloaded
02-10-07, 21:00
se lui dice il mese prossimo
è dopo due mesi o più
se lui dice è la settimana prossima
è dopo due settimane o più
se lui dice è lunedì o martedì
è mercoledì o giovedì oppure venerdì o sabato o domenica
se lui dice al mattino
è sicuramente alla sera o alla notte.
Chi è ?
Inizia per Vimer.
alexjuve
02-10-07, 21:08
io giovedì son a casa vedete di far andare bene lit!!!!!
kavaje
03-10-07, 08:57
La Danza dell'Aragosta PDF Stampa E-mail
Scritto da Massimo Mantellini
mercoledì 03 ottobre 2007
Image
Roma - Leggo su Punto Informatico di venerdì una dichiarazione del Ministro Paolo Gentiloni secondo la quale uno dei prossimi
obiettivi del governo in materia di comunicazioni, dopo i grandi successi legati alle norme antipedofilia, sarà quello di
preoccuparsi della navigazione in rete attraverso device mobili dei cittadini minorenni. Mentre le aste per il Wimax languono, la
separazione della rete Telecom, da tutti annunciata, tarda a dar segno di sé, mentre perfino i nostri rappresentanti a Bruxelles
non si sentono troppo bene (il vicepresidente Frattini, come è noto, insiste nei suoi convincimenti sulla necessità di censurare
le parole pericolose fin dentro i motori di ricerca) il ministro delle Comunicazioni, divenuto ormai suo malgrado il paladino di un
certo integralismo cattolico che vede la rete Internet come un mostro da rinchiudere dentro gabbie sempre più sicure, ci
informa della necessità di proteggere per l'ennesima volta i cittadini della Repubblica dai pericoli della rete.
Dopo averci imposto una normativa antipedofilia che prima di punire i colpevoli dei reati di diffusione di materiale
pedopornografico si preoccupa di chiudere gli occhi a tutti gli altri cittadini normali, ostacolando loro la navigazione dentro siti
web dai contenuti dubbi (non solo quelli manifestamente vietati ma, come è successo recentemente, anche quelli nei quali si
esprimono semplici opinioni pro-pedofilia, per non parlare di quelli di scommesse online), oggi il Ministro rivolge la sua
attenzione ai navigatori della rete che non hanno ancora raggiunto la maggiore età. Anche in questo caso l'idea sembra essere
originale e discretamente curiosa. Poiché moltissimi minori italiani posseggono un telefonino e poiché simili marchingegni,
ormai nella quasi totalità, consentono a vario titolo l'accesso alla rete Internet, lo Stato - pare di capire - dovrà preoccuparsi, di
concerto con ISP e operatori telefonici di rete mobile, di regolare l'accesso alla rete dei minori di 18 anni al di fuori delle mura
domestiche.
La grande differenza fra l'accesso alla tentacolare rete Internet attraverso l'adsl casalinga e quello mediato dal telefono
cellulare è, secondo il Ministro, ben evidente. In casa i giovani possono essere controllati dai genitori, fuori dalle mura
domestiche no.
Eppure il Ministro conoscerà certamente le statistiche secondo le quali in Italia negli ultimi anni, in virtù anche di una frattura
generazionale che ha reso i giovani maggiormente edotti sulla navigazione in rete rispetto ai propri genitori ma anche,
soprattutto, per altre meno nobili ragioni, la grande maggioranza dei minori naviga in rete da casa al di fuori di ogni controllo
parentale. Tre adolescenti su quattro vengono controllati in maniera casuale o per nulla mentre navigano su Internet dentro le
mura domestiche: la vecchia comoda abitudine di abbandonare i figli di fronte alla TV a qualsiasi ora del giorno e della notte
sembra quindi essere stata trasferita di peso sull'accesso a Internet.
Del resto i soggetti che agitano in questo paese campagne sui pericoli di Internet sono da anni sempre gli stessi: esibizionisti di
varia natura, onlus di genitori in cerca di notorietà, associazioni di consumatori pronte a cavalcare qualsiasi argomento in
grado di far loro raggiungere le pagine dei quotidiani. Frammenti infinitesimali di una società civile con modestissima capacità
di rappresentare tutti i cittadini italiani, stringono rapporti con Ministeri ed Istituzioni per dar fiato alla "grande chiacchiera":
quella solita della rete Internet temibile e piena di insidie.
Nella solita danza dell'aragosta alla quale siamo ormai abituati, il Ministro inizia ogni suo discorso con una generica
condivisibile sottolineatura delle grandi opportunità della rete per poi continuare in un tripudio di distinguo che portano sempre
e comunque alla medesima conclusione: quella della necessità di controllare, regolamentare, limitare e nei casi peggiori,
censurare.
Mentre il Ministro stesso ha recentemente assunto in prima persona alcune importanti posizioni sulla differente responsabilità
dei blogger rispetto ai direttori di testata giornalistica per ciò che attiene al reato di omesso controllo, giudizi altrettanto positivi
non sembrano per ora possibili sul rischio, da sempre in questo paese molto forte, di continuare nell'opera certosina di
demonizzazione della rete Internet a beneficio quasi esclusivo degli interessi di piccoli dinamici gruppi di potere.
Stando così le cose, a questo punto un consiglio minuscolo a Paolo Gentiloni ci sentiamo di darlo: soppesi bene il Ministro
vantaggi e pericoli dell'accesso alla rete in questo paese, lavori per i primi e parli un po' meno dei secondi, magari lasciandosi
alla spalle quella grande corte dei miracoli di soggetti che, a vario titolo e sovente per i propri interessi, contribuisce - a forza di
continui "al lupo, al lupo" - a descrivere Internet ai cittadini italiani che ancora non la conoscono bene, per quello che davvero
non è.
Massimo Mantellini
Manteblog
kavaje
03-10-07, 13:36
A breve Wimax sui cellulari
mercoledì 03 ottobre 2007
ImageL'ennesima dimostrazione della possibilità di integrare la connetività Wimax sui cellulari in mostra al Ceatec.
Anche quest'anno il CEATEC ha messo in mostra alcune novità interessanti. La fiera, che si svolge ogni anno nel mese di
ottobre alla fiera di Makuhari, in Giappone, riunisce i principali attori del mondo IT e dell'elettronica.
Tra le tecnologie in mostra non poteva mancare il Wimax, che ultimamente sta sperimentando un periodo di grande spolvero e
per cui si prevede un futuro roseo, anche dopo l'aperto appoggio da parte di Intel.
Da una parte questa tecnologia genera speranze in tutti quelli che si augurano di vedere superato il digital divide delle zone
rurali, in quanto il Wimax dovrebbe offrire soluzioni per portare la banda larga via radio anche laddove attualmente non arriva
via cavo.
Si presenta inoltre come una valida alternativa al Wi-fi per la copertura, sempre con connettivtà a banda larga, di ampie zone,
laddove le tecnologie 802.11b/g avrebbero bisogno di numerosi hot-spot.
Interessante la possibilità, già sottolineata da alcune sperimentazioni Motorola, di integrare questo tipo di tecnologia nei
telefonini. Proprio un esempio di questo tipo, come riporta Akihabara News, è quello apparso allo stand di KDDI alla fiera
nipponica, dove si poteva assistere a una multi-video conferenza tra cellulari dotati di connettività Wimax.
Non c'è ancora una data ufficiale, ma è probabile quindi che a breve in commercio (inizialmente in Estremo Oriente) vedremo
cellulari e dispositivi portatili dotati di connettività Wimax.
La speranza è che questa tecnologia trovi spazio e sviluppo anche nel nostro paese, superando gli attuali problemi riguardanti
l'assegnazione delle frequenze. L'arrivo di una tecnologia come il Wimax anche sui cellulari potrebbe rappresentare
un'interessante alternativa allo scambio dati su reti cellulari, che al momento non prevede, per l'utenza privata, nessuna tariffa
realmente flat.
Fonte: hwupgrade
kavaje
03-10-07, 13:38
BBF 2007: quale futuro per il WiMax in Italia? Il punto della situazione, tra soluzioni tecnologiche e quadro normativo
di Luigi Prinzi
WiMax
La sessione plenaria d’apertura del Broadband Business Forum (Roma, 26-27 settembre 2007) ha visto la partecipazione di
rappresentanti non solo del mondo accademico e dei principali operatori, ma anche delle istituzioni di settore.
In particolare sono intervenuti il Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, i Commissari AGCOM Nicola D’Angelo e Stefano
Mannoni.
Da più parti è stato lamentato il rallentamento della diffusione presso l’utenza della banda larga che ha determinato
l’arretramento dell’Italia non solo rispetto a Paesi come Francia e Germania ma anche della Spagna, che tradizionalmente ha
sempre ha avuto uno sviluppo inferiore al nostro.
Ciò sarebbe dovuto secondo Sergio Antocicco (INTUG) al contesto normativo non favorevole con la chiusura degli incentivi tra
cui ad esempio quelli relativi ai decoder televisivi per il digitale terrestre.
Un altro fattore di freno del broadband è costituito da un decreto pubblicato su GURI l’anno scorso ed è entrato in vigore
questo anno, che prevede che i servizi a sovrapprezzo, finora forniti in dial up su numerazione tipicamente 899, possano
essere forniti su base indirizzo IP; in questo modo l’utente che dispone di ADSL può incappare nella fruizione di traffico a tariffe
unitarie assai onerose, magari nella convinzione, da oggi errata, che la larga banda possa proteggerlo da forniture di servizi
indesiderati.
Parere concorde è stato espresso da vari relatori, tra cui Massimo Sangiovanni (Motorola) sull’abbandono in atto e progressivo
da parte di gestori esteri della tecnologia Fixed WiMAX (basata sullo standard IEEE 802.16-d detto anche 802.16-2004) a
favore della più recente Mobile WiMAX (basata sullo standard IEEE 802.16-e, ossia 802.16-2005), assolutamente da non
catalogare come una tecnologia del futuro, che supporta non solo accessi fisso e nomadico, ma a differenza dell’altro, anche
l’accesso mobile, risultando per giunta molto più efficiente.
Peraltro viene da loro riconosciuto che in sede regolamentare valga il principio della neutralità tecnologica con il convincimento
espresso dai relatori interessati all’implementazione di reti WiMAX, tra cui ad esempio Andrea Biraghi (Selex Communications),
che sia, invece, compito del mercato decidere quale dei due standard debba essere adottato per la realizzazione di una rete
WiMAX, in funzione anche dei costi richiesti per il deployment di rete che, viene sottolineato, sono equivalenti passando da
Fixed WiMAX a Mobile WiMAX.
Maurizio Dècina (Fondazione Ugo Bordoni) è del parere che il “consumer device” sarà il driver dello sviluppo in sede
implementativa della versione “e” con le card WiMAX integrate nei laptop.
Intanto ricorda Andreas Schneider (Alcatel-Lucent Italia) in Sudamerica già si hanno applicazione di WiMAX nella versione
“e” (mobile) ed ormai i costruttori puntano su chipset basati su questo standard
Come era prevedibile il bando del WiMAX, la cui mancata emanazione da almeno un anno continua a deludere le attese di chi,
a ragione, ritiene che siamo rimasti gli ultimi in Europa a liberare le bande per ospitare il WiMAX, è stato il convitato di pietra
che ha aleggiato in ogni discussione relativa al BWA (Broadband Wireless Access) fino al momento in cui il Ministro Gentiloni
non ha rassicurato l’uditorio sull’imminenza a giorni della sua pubblicazione, con la precisazione da parte del sottosegretario
alle Comunicazioni Vimercati che ha parlato di un lavoro di perfezionamento in corso sul piano giuridico-amministrativo.
Il sottosegretario ha aggiunto che intercorreranno 60 giorni tra la pubblicazione del bando, che terrà conto delle norme
contenute nella Delibera n. 209/07/CONS emanata da AGCOM e diffusa sul suo sito il 30 maggio u.s., e l’effettuazione della
gara d’asta.
Tra l’altro il bando definirà compiutamente i criteri di assegnazione della 3° licenza BWA (“Broadband Wireless Access”) in ogni
“bacino di riferimento della licenza”.
L’utilizzo delle frequenze assegnate, secondo quanto ivi previsto, non andrà oltre il nomadismo.
In tempi successivi saranno aperte le sperimentazioni sulla tecnologia “WiMAX Mobile”.
Maurizio Dècina, dando per scontato che il Digital Divide possa essere superato radicalmente solo con WiMAX, riconosce al
bando, che interessa il rilascio di frequenze nella banda 3.5 GHz, un ruolo essenziale per la soluzione del problema, che
riguarda circa il 10% della popolazione (circa 6 M.ni di cittadini) ubicata in ben 4.000 Comuni e, più in generale, considera la
gara d’asta che esso aprirà, strumentale per la copertura del Paese con infrastrutture a banda larga, caratterizzata da tratte di
backhaul e da un’architettura cellulare a celle grandi.
Fa presente che il WiMAX nella versione “Mobile” si affermerà nelle bande IMT centrate, ad esempio, su 2.5 e 2.6 GHz, per
l’ottenimento delle cui frequenze gli operatori dovranno pagare cifre elevate che si rifletteranno nei prezzi dei servizi applicati
all’utente finale.
Lo scenario evolutivo di rete dovrà prevedere allora celle di piccole dimensioni e se, ad esempio, il loro raggio sarà 10 volte più
piccolo delle attuali reti mobili, crescendo il numero delle stazioni radio base proporzionalmente al quadrato del raggio delle
celle, si avrà una rete WiMAX con 100.000 stazioni contro, diciamo, le 10.000 di quelle attualmente del gestore mobile.
E’ stato anche posto l’accento sui vantaggi della videocomunicazione in grado di ridurre enormemente i costi sociali degli
spostamenti delle persone, tra cui quello derivante dal minor impatto ambientale con il risparmio di milioni di tonnellate di
CO2, quantizzati in un Position Paper di ThinkTel in 40 M.di €/anno, specialmente ora che, allo stato attuale dell’arte, in una
sessione di videoconferenza si può fruire di funzionalità quali l’alta definizione e la tridimensionalità, che contribuiscono alla
telepresenza, rese possibili dalla disponibilità di vettori su filo di segnali ad alto bit rate, come ad esempio la tecnica VDSL2.
Per quanto riguarda l’acquisizione del ruolo di MVNO da parte degli operatori fissi che vogliano entrare nel mercato del mobile,
Marco Fiorentino (AIIP) sottolinea come si sia ben affermata la regolamentazione della rete fissa, a differenza della rete mobile,
non sufficientemente regolamentata, come, invece, sarebbe necessario.
A tal riguardo richiede una revisione dell’analisi del mercato 15 da parte dell’AGCOM, sussistendo ad oggi una disparità nelle
opportunità di accesso alla rete mobile rispetto all’ingresso nella rete fissa con offerte integrate fisso-mobile già approvate
dall’Autorità, dovuta alla discrezionalità di cui godono i gestori mobili nello stringere accordi con operatori virtuali e definire i
prezzi per la messa a disposizione dell’accesso radio e di altri servizi di rete mobile, in misura parziale o totale.
Sul tema della separazione della rete e su quello intimamente connesso della NGN ha discusso un panel composto da Mario
Mariani (Tiscali), Andreas Schneider (Alcatel-Lucent Italia), Sandro Frova (Università Bocconi), Maurizio Dècina (Fondazione
Bordoni), Roberto Sarracco (Telecom Italia), Valerio Zingarelli (Babelgum TV), illustrando i principi base, senza l’avallo a
nessuna delle proposte sul campo, che la soluzione effettiva dovrebbe accogliere.
E’ stato ricordato che in ambito Commissione UE o per essere più precisi da parte del Commissario per la Società
dell’informazione e dei media, Viviane Reding, è stato espresso il convincimento che la separazione tradizionale, ossia quella
contabile, non garantisca lo sviluppo della concorrenza e che sia auspicabile che le Autorità di regolazione nazionale adottino la
separazione funzionale, che favorirà inoltre lo sviluppo tecnologico – affermazione un po’ forte secondo Dècina (Fondazione
Bordoni).
E’ stato rilevato che la separazione funzionale si pone a metà strada tra la prima e la separazione strutturale -da considerare
come “estrema ratio”- ed il Commissario Nicola D’Angelo (AGCOM) ha commentato che l’Authority italiana è sulla stessa
posizione di Bruxelles.
Si è accennato al caso della Svezia in cui l’operatore dominante ha deciso volontariamente di creare una società separata dalla
casa madre che controlla il 100% della rete d’accesso.
Con l’avvento della NGN, alla cui realizzazione potranno partecipare verosimilmente solo pochi dei 20 ed oltre operatori
interessati al suo utilizzo, si ripropone il problema della separazione della rete o più esattamente quello della parità d’accesso
(“equivalence of access”) non disgiunta da quella economica determinata dalle tariffe d’accesso, che è più esattamente la
finalità vera della regolamentazione della rete.
Per Zingarelli (Babelgum TV) la separazione della rete gioca un ruolo importante per lo sviluppo competitivo, avente come fine
quello di controbilanciare l’accertata posizione di dominanza, talora degenerante in comportamenti ostruzionistici di Telecom
Italia sul mercato del fisso, se è vero che la “market share” su detto mercato di Telecom Italia è del 20% in più della media
risultante tra i paesi di Europa 15, ossia all’incirca 70% contro 50% e che tale differenziale rimane quasi inalterato a favore
dell’incumbent italiano se il confronto viene fatto con Germania e Francia.
D’altro canto, aggiunge il relatore, occorre che la suddetta separazione venga attuata secondo regole chiare e trasparenti, che
ne definiscano opportunamente il perimetro.
Inoltre la separazione non deve essere la moneta di scambio concessa dall’incumbent per avere mano libera sul mercato ed
occorre che venga effettuata un’analisi ex-post degli effetti della separazione ed un controllo dei prezzi dell’accesso.
Si spera anche che le decisioni dell’AGCOM siano più celeri, rispetto a quelle prese nei casi dell’offerta bitstream di Telecom
Italia e delle offerte integrate fisso-mobile.
Infine sarebbe auspicabile che i documenti delle consultazioni pubbliche siano resi pubblici, salvo l’oscuramento dei dati
confidenziali.
Per Sarracco (Telecom Italia) l’ADSL si configura come una soluzione ormai inadeguata per la veicolazione di servizi a banda
larga di nuova generazione con trasmissione non del tipo streaming , bensì a blocchi di dati informativi –si pensi ad esempio al
delivering di immagini riprese da videocamere con definizione pari a 10-12 Mpixel- che, richiedendo capacità di memoria ai
bordi di una rete quale è quella Internet con qualità trasmissiva del tipo “best effort”, impongono la simmetricità di banda ed
inoltre velocità di trasmissione assai elevate, ad esempio 140 Mbit/s fino a 1 Gbit/s a casa dell’utente.
Per la distribuzione agli utenti di un segnale televisivo la tecnica VDSL risponde alle esigenze trasmissive.
Negli altri casi è necessario per un gestore di rete fissa ricorrere alla fibra e portarla progressivamente più vicino a casa, con
soluzioni del tipo FTTE, FTTB, FTTC, FTTH (Fiber To The Home, soluzione adottata in Giappone).
La rete in fibra ottica è piatta ed il disaccoppiamento è verticale ed ogni operatore vi si può agganciare per fornire propri servizi
L’adozione della fibra per la costituzione delle reti di nuova generazione è un “must” indifferibile, “un treno da prendere al volo”
per Fabio Magrino (ThinkTel), per il quale esistono oggi due scuole di pensiero in merito al deployment di reti in fibra ottica:
* gli investimenti devono anticipare la domanda.
* occorre investire in misura corrispondente alla crescita della domanda.
Secondo Magrino occorre che lo Stato recuperi il suo ruolo, che non è quello di incentivare le imprese, bensì di presidiare il
modo in cui viene utilizzata la nuova tecnologia e traslata agli utenti in termini di servizi che essa è in grado di offrire.
Ciò implica che lo Stato si deve assumere il compito di fungere da motore dello sviluppo delle infrastrutture.
Anche Schneider (Alcatel-Lucent Italia) ritiene indispensabili per il Paese le grandi infrastrutture di rete ed in particolare la rete
d’accesso di nuova generazione, la cui implementazione non deve essere condizionata dalle applicazioni.
Per essa prevede che gli investimenti occorrenti saranno dell’ordine di 1 M .do €/anno per un periodo di 6-7 anni, di cui il 70%
assorbito da lavori inerenti alla logistica, tra cui apertura di strade e lavori civili.
Fautore del principio “cooperation in competition” propone una forma consortile che tenga uniti più operatori che si assumano
l’onere dell’implementazione della rete di cui sopra.
La rete in fibra ottica per l’accesso ai servizi a banda larga dovrà svilupparsi non solo nelle zone “market driven”, ma anche in
quelle “policy driven”, che sono aree in cui occorre l’adozione di politiche d’intervento pubblico da parte di enti governativi o
territoriali, ad esempio le Regioni, al fine di risolvere gravi problemi di mancato soddisfacimento della domanda, tra cui
tipicamente quello del Digital Divide.
Considerato che per avere la fibra occorreranno almeno due anni, sarebbe il caso di ricorrere al WiMAX, che inoltre può valere
anche come soluzione complementare.
La suddetta tecnologia wireless ha, tra gli altri, il vantaggio che le antenne sono piccole e possono, ad esempio, essere
collocate su ogni palo della luce.
Nel suo intervento puntuale e ad ampio raggio, il Ministro Gentiloni ha comunicato che una norma simile a quella in auge in
Francia, che riguarderà un volume annuo di 5 M.ni circa di apparecchi televisivi, sarà introdotta nella Finanziaria entro il 28-29
dicembre prossimi, che stabilirà che potranno essere venduti solo televisori con sintetizzatori vocali digitali.
Accanto a questa misura, ne occorrono altre, ha riconosciuto il Ministro, per la diffusione del digitale terrestre, tra cui quella
della redistribuzione delle frequenze rese libere dal dividendo digitale, come già avvenuto in USA e nei Paesi europei giunti in
prossimità del switchover, e l’ampliamento di contenuti e programmi offerti al pubblico, tenuto conto che agli elevati volumi di
acquisto dei decoder nel periodo 2004-2007 non ha corrisposto un largo utilizzo di essi da parte dell’utenza.
La televisione digitale terrestre gioca un ruolo sociale molto importante, in quanto essa rappresenta la prosecuzione, con altri
mezzi tecnologici, della televisione generalista, che rende possibile a milioni di cittadini di assistere, sintonizzati su di un
medesimo programma, a grandi eventi pubblici o sportivi.
Essa dunque deve sopravvivere – e bene, come nel caso della BBC nel Regno Unito- nel contesto dell’offerta televisiva digitale
anche su altre piattaforme, che non ha ancora tassi di crescita elevati –si pensi all’IPTV- ma è destinato ad averli.
Per quanto riguarda la banda larga, il Ministro riconosce che il numero degli accessi in Italia è leggermente inferiore non solo
alla media europea, ma anche rispetto a quei Paesi con cui ci dobbiamo confrontare in termini competitivi.
I fattori del ritardo di cui sopra hanno a che fare con l’insufficiente ammodernamento o potenziamento delle reti fisse e mobili e
con la sottoinformatizzazione dei nostri settori produttivi (PMI, ossia Piccole Medie Imprese) e pubblici (PA , ossia Pubblica
Amministrazione centrale e locale), che talora è collegata ad una sottoutilizzazione della rete.
I fondi pubblici, secondo Gentiloni, vanno impiegati, d’intesa con le Regioni, nelle aree a fallimento di mercato e nelle aree
depresse, così come i fondi strutturali europei (FSE), con l’obiettivo anche di facilitare le imprese, senza che ci si sostituisca ad
esse, in altri termini senza produrre effetti distorsivi sul mercato.
Il Ministero delle Comunicazioni formula le linee generali di indirizzo, ma spetta all’AGCOM fissare le regole atte a favorire la
competizione e gli investimenti nell’ambito dell’attuazione delle reti infrastrutturali, in particolare le reti NGN, e non è detto che
bisogna allinearsi al modello inglese (V. Openreach), né tanto meno a quello tedesco, tenuto conto che la Germania potrebbe
anche non superare il processo di infrazione istituito dalla UE nei suoi confronti a seguito della decisione dell’Authority tedesca
di scegliere la policy della “vacanza regolamentare”.
L’obiettivo della separazione, il cui progetto va attuato da AGCOM entro l’anno, è di rafforzare la competizione, facendo sì che
anche l’incumbent possa giustificare i propri investimenti.
Su un piano più generale, la finalità da perseguire è la ripresa della crescita del volume di investimenti delle imprese
impegnate nel settore delle comunicazioni elettroniche, già a partire dal 2008.
L’intervento di De Chiara (DGTVi) si riallaccia a quello del Ministro in tema di digitale terrestre, con l’espressione di
soddisfazione per il divieto di vendita di apparati televisivi analogici che entrerà in Finanziaria e con notizie confortanti
provenienti dalle Regioni in cui è stato anticipato il switchover, come nel caso della Sardegna, in cui si è avuta un’impennata
degli ascolti.
Il relatore comunica in anteprima che una grande Regione del Nord sta per annunciare lo spegnimento del segnale analogico
nel 2009.
Inoltre si sofferma sul dividendo digitale e auspica che le frequenze rese da esso disponibili siano assegnate non solo agli
editori ed a nuovi programmi, ma anche destinate ad usi non televisivi.
Il Commissario D’Angelo di AGCOM puntualizza che, in materia di regolamentazione, le misure regolamentari adottate da
AGCOM sono valutate in campo internazionale tra le migliori d’Europa; basti pensare all’ULL e al bitstream, come attestato
anche dall’ECTA.
In tema di documentazione attinente a consultazioni pubbliche dall’Autorità, fa presente che, per quanto riguarda la
separazione della rete, i documenti di risposta degli operatori alla consultazione relativa alla separazione di rete ed alla rete
d’accesso (Delibera n. 208/07/CONS) sono pervenuti presso l’Autorità nel luglio scorso e che entro la fine del mese AGCOM
diffonderà un documento finale in merito alle decisioni che essa prenderà.
In relazione, poi, alla consultazione sul WiMAX (indetta con Delibera n. 644/06/CONS), sulla quale l’Autorità si è pronunciata
con Delibera n. 209/07/CONS, da tempo è disponibile sul proprio sito un documento di sintesi delle posizioni in materia
rappresentate dagli operatori.
Precisa, altresì, che la strutturazione dello scorporo della rete d’accesso di Telecom Italia definita da AGCOM richiede il
consenso dell’incumbent, che, peraltro, soffre ancora di problemi di governance societaria, in attesa delle decisioni
dell’antitrust brasiliana (Anatel).
Ricorda a questo proposito che l’Autorità italiana è solo un’Autorità di garanzia, non detiene i poteri antitrust, di cui gode
invece Ofcom, che se ne è avvalsa certamente per indurre BT alla cooperazione al fine di trovare congiuntamente una
soluzione soddisfacente, che andasse incontro all’interesse di tutte le parti.
Inoltre fa presente che il problema della separazione si è posto, proprio perché sono state portate ad effettiva applicazione le
analisi di mercato predisposte da AGCOM per i 18 mercati del settore delle comunicazioni elettroniche.
Per il Commissario Mannoni (AGCOM), il sistema ha bisogno di un “grand rassemblement”, sigla evocativa del programma alle
origini del partito neogollista, tra Telecom Italia, gli OLO, gli ISP e l’industria manifatturiera. Ritiene inoltre che non ci sia
nessuna correlazione tra la separazione contabile e le quote di mercato dell’incumbent.Nel Regno Unito la separazione
funzionale ha rappresentato il rimedio al fallimento dell’ULL.
L’allentamento dei vincoli imposti all’incumbent sui mercati al dettaglio dipende dalla Commissione UE e difatti la 2° edizione in
bozza del 29 giugno 2006, peraltro non ancora approvata, della Racc. 2003/311/CE dell’11 febbraio 2003 “relativa ai mercati
rilevanti dei prodotti e servizi nel settore delle comunicazioni elettroniche, suscettibili di una regolazione ex-ante ai sensi della
direttiva quadro”, ha disposto la radiazione dei mercati al dettaglio (Nota 1), ad eccezione del mercato “dell’accesso per utenti
residenziali e non ad una postazione telefonica fissa della rete telefonica pubblica” dalla lista dei mercati (18) per i quali devono
essere predisposte le “market analysis”.
La suddetta disposizione non significa automaticamente liberalizzazione dei mercati radiati, non potendosi affermare che essi
garantiscano anche prospetticamente un adeguato stato della competizione, ma solo che essi non soddisfano
contemporaneamente i tre criteri seguenti:
*
Presenza di elevate barriere all’ingresso, strutturali, legali o di natura regolatoria.
*
Struttura del mercato non tendente verso l’effettiva concorrenza dietro le barriere all’ingresso, entro il periodo di revisione tra
due successive “market analysis”.
*
Insufficienza della legge antitrust, non in grado di affrontare, da sola, adeguatamente il fallimento di mercato.
kavaje
03-10-07, 13:38
BBF 2007: S. Mannoni (Agcom) 'Necessario un ‘grand rassemblement’ tra Telecom Italia, operatori alternativi e player per
rilanciare il settore'
Riportiamo di seguito alcuni passaggi dell'intervento di Stefano Mannoni, consigliere Agcom, al Broadband Business Forum
(Roma, 26-27 settembre 2007).
Stefano Mannoni
Poiché oggi è di moda il “sarkozismo” e per quello che mi riguarda, a ragione veduta, userò un’espressione gollista per evocare
ciò di cui il sistema ha bisogno in questo momento: un “grand rassemblement”.
Tra chi?
Telecom Italia, gli Operatori alternativi, gli Isp e l’industria del settore per cogliere l’opportunità di un rilancio del settore nel
quale ognuno deve rinunciare a qualcosa, ma dal quale tutti possono ottenere molto.
Non c’è dubbio che la concorrenza ha fatto sentire i suoi effetti: i prezzi sono calati, la competizione è aumentata, le rendite di
posizione si sono assottigliate. Questo è un bene ma impone anche maggiore impegno agli operatori e sottopone a una
tensione senza precedenti il regolatore al quale si chiede di arbitrare una contesa molto dura per quote di mercato fluide poiché
i vecchi steccati di un tempo (fisso, mobile, internet, voce etc.) stanno cedendo.
L’Agcom non è restata a guardare alla finestra.
Se i paradigmi cambiano occorre una visione aggiornata e un progetto inedito nel quale iscrivere il percorso regolatorio
quotidiano perché sia coerente e non erratico. Tra le molte decisioni, ha pertanto lanciato una consultazione pubblica sulla
separazione della rete che è la prima del suo genere sul continente. Le risposte sono state pronte, articolate, approfondite e
attualmente sottoposte al vaglio del Consiglio secondo una procedura trasparente e contraddittoria che è il tratto distintivo
dell’Agcom. La pregnanza di questo passaggio è duplice. Per il tema in se che è quello del perfezionamento della parità di
accesso e del quadro normativo delle nuove reti NGN.
Ma anche per l’opportunità che ha offerto di aprire quel dibattito a tutto campo sul futuro delle telecomunicazioni che da tempo
mancava nel nostro Paese. Naturalmente la partita è complessa perché giganteschi sono gli interessi in gioco. Per questo è
indispensabile da una parte senso di responsabilità da parte di quell’anima di Telecom Italia che percepisce con diffidenza
l’intrusione nella sfera dei “property rights” della rete.
Dall’altra realismo tra gli Olo i quali resistono a qualsiasi scenario di revisione di vincoli regolamentari al dettaglio dimenticando
che comunque essi sono destinati a subire una riconsiderazione alla luce della nuova Raccomandazione UE sui mercati rilevanti.
Mutuando qualche argomento dalla teoria dei giochi, direi che vi sono le premesse perché ognuno dei due contendenti adotti
una strategia che massimizzi il suo pay off attraverso il compromesso piuttosto che rischiare l’esito della somma zero, ossia la
perdita totale della partita. Le incertezze reciproche convergono logicamente verso il compromesso.
Ossia l’ansia di Telecom Italia che guarda con apprensione a una nuova ondata di analisi di mercato la quale potrebbe
confermare vincoli regolamentari penetranti laddove l’Autorità provasse che le circostanze del caso italiano li giustificano,
poiché – si badi bene – radiazione dalla lista dei mercati rilevanti non equivale affatto a liberalizzazione automatica.
E, all’opposto, la trepidazione degli Olo i quali potrebbero temere che la Commissione europea consideri prevalente la logica
dell’uniformità continentale rispetto alla sussidiarietà nazionale nel soppesare l’opportunità di lasciare in vita obblighi in un
mercato mentre li elimina in un altro. Perché allora non accettare un nobile trade off all’insegna di parole chiave come quelle di
crescita- investimenti-innovazione?
Nel 1878 Bismarck fu elogiato come l’onesto sensale che al Congresso di Berlino era riuscito a mettere d’accordo le potenze
europee in lotta per le rispettive sfere di influenza. L’Agcom non è così ambiziosa. Ma le sue porte sono aperte per propiziare
un accordo che può giovare a tutti, al Paese per primo.
scuro69
03-10-07, 13:55
kava, ho il mal di testa dopo solo 2 righe :wall::rolleyes::D
kavaje
03-10-07, 13:57
kava, ho il mal di testa dopo solo 2 righe :wall::rolleyes::D
figurati chi lo ha scritto:D
leoneluce
03-10-07, 17:21
Le applicazioni sul wi-max stanno andando avanti
http://www.hwupgrade.it/news/telefonia/wimax-sui-cellulari-a-breve-una-realta_22755.html
Ciao a tutti
leoneluce
03-10-07, 17:42
Ormai ci siamo.......
http://www.adnkronos.com/IGN/Economia/?id=1.0.1381245166
ciao a tutti
P.s. ascoltate la notizia che è stata diffusa oggi.:bow::bow::yes:
gregmarghera
Le applicazioni sul wi-max stanno andando avanti
http://www.hwupgrade.it/news/telefonia/wimax-sui-cellulari-a-breve-una-realta_22755.html
Ciao a tutti
Grazie per i link.
Buona serata.
Seneca71
03-10-07, 18:03
03-10-07, 19:00
Le applicazioni sul wi-max stanno andando avanti
http://www.hwupgrade.it/news/telefonia/wimax-sui-cellulari-a-breve-una-realta_22755.html
Ciao a tutti
OK!
Vediamo un pò se Genty ha finito di menarci per il naso :mmmm:
scuro69
03-10-07, 19:18
Ormai ci siamo.......
http://www.adnkronos.com/IGN/Economia/?id=1.0.1381245166
ciao a tutti
P.s. ascoltate la notizia che è stata diffusa oggi.:bow::bow::yes:
Economia
-------------------------------------------------------------------------------TLC: GENTILONI, COMPIUTI ULTIMI ADEMPIMENTI BANDO GARA WI-MAX E' PROSSIMO
Roma, 3 ott. (Adnkronos) - Il ministero delle Comunicazioni ha compiuto in questi giorni gli ultimi ''adempimenti giuridicoformali'' in vista del bando di gara per le frequenze del wi-max la cui emanazione a questo punto ''e' prossima''. A precisarlo e'
stato il ministro Paolo Gentiloni a margine di una conferenza stampa sulla tv digitale.
tutto sta a capire cosa vuol dire "è prossima" per quel soggetto lì :rolleyes::o:mmmm::wall:
Curria69
03-10-07, 19:29
Economia
-------------------------------------------------------------------------------TLC: GENTILONI, COMPIUTI ULTIMI ADEMPIMENTI BANDO GARA WI-MAX E' PROSSIMO
Roma, 3 ott. (Adnkronos) - Il ministero delle Comunicazioni ha compiuto in questi giorni gli ultimi ''adempimenti giuridicoformali'' in vista del bando di gara per le frequenze del wi-max la cui emanazione a questo punto ''e' prossima''. A precisarlo e'
stato il ministro Paolo Gentiloni a margine di una conferenza stampa sulla tv digitale.
tutto sta a capire cosa vuol dire "è prossima" per quel soggetto lì :rolleyes::o:mmmm::wall:
che te devo di:rolleyes:!!!!!!!!!!!io ce la metto tutta,ma per me l'interpretazione del tempo e' una cosa' molto relativa!!:cool:
Seneca71
03-10-07, 19:44
che te devo di:rolleyes:!!!!!!!!!!!io ce la metto tutta,ma per me l'interpretazione del tempo e' una cosa' molto relativa!!:cool:
:D:D:D
Lo foto di Genty è veramente uno spasso....ci stava tutta!!!
scuro69
03-10-07, 19:58
:D:D:D
Lo foto di Genty è veramente uno spasso....ci stava tutta!!!
pensavo fosse questa :rolleyes:
alexjuve
03-10-07, 22:12
domani tocca a lei.........:bow:
the-king
domani tocca a lei.........:bow:
lei chi ?
03-10-07, 22:38
kavaje
03-10-07, 22:41
lei chi ?
;):D:clap::clap:
http://canali.libero.it/affaritaliani/upload/br/0004/brambilla1.jpg
kavaje
04-10-07, 00:04
Wimax. Ancora un rinvio per l'emanazione del bando
3 Ottobre 2007
Il ministero delle Comunicazioni ha compiuto in questi giorni gli ultimi 'adempimenti giuridico-formali' in vista del bando di
gara per le frequenze del wimax, la cui emanazione a questo punto 'e' prossima'. A precisarlo e' stato il ministro Paolo
Gentiloni a margine di una conferenza stampa sulla tv digitale.
Tra l'altro, ha spiegato il ministro a proposito del bando di gara per le frequenze del sistema di collegamento radio a internet
che potenzia il wi-fi, sono state 'allocate le risorse che servono al trasferimento di alcune strutture dalla Difesa (cui facevano
capo in precedenza le frequenze necessarie n.d.r.) e abbiamo emanato il decreto che modifica il piano di assegnazione delle
frequenze spostandone la titolarita' al nostro ministero'.
La scorsa settimana il sottosegretario al ministero delle Comunicazioni, Luigi Vimercati, aveva previsto l'emanazione del bando
di gara per l'inizio di questa settimana.
http://www.aduc.it/dyn/tlc/noti.php?id=194986
kavaje
04-10-07, 00:05
Riforma Gentiloni: l’Europa è stanca di aspettare PDF Stampa E-mail
mercoledì 03 ottobre 2007
Image• ALESSANDRO CARDULLI–
Il Commissario Neelie Kroes annuncia sanzioni per la legge Gasparri. Il ddl sul sistema televisivo non è stato ancora
calendarizzato. Folena: “Volevo dimettermi da relatore”. Giulietti: “Oltre al danno anche la beffa”
“Ho meditato in questi giorni di dimettermi da relatore del disegno di legge Gentiloni. Se non l’ho fatto è solo perché sul nostro
capo pende la minaccia delle sanzioni dell’Unione europea e non voglio essere parte del problema, ma della sua soluzione”.
Così Pietro Folena, presidente della Commissione Cultura della Camera all’annuncio del Commissario Ue alla Concorrenza,
l’olandese Neelie Kroes, che è stanca di attendere e dice: “Non è mia inclinazione personale aspettare troppo a lungo,
agiremo”. E’ in corso infatti una procedura di infrazione aperta da Bruxelles contro l’Italia per la legge Gasparri . C’era tempo
fino al 1° ottobre per modificare le norme in linea con la legislazione comunitaria. Il ministro Gentiloni aveva chiesto una
proroga ma senza successo. Ora arriva il richiamo aggravato dal fatto che la riunione dei capigruppo della Camera non ha
ritenuto di mettere in calendario dei lavori la discussione e l’approvazione della legge. Se ne dovrebbe riparlare dopo la
Finanziaria”. Oltre al danno provocato dalla Gasparri- afferma Beppe Giulietti, parlamentare diessino e portavoce di “Articolo
21”- ora ci sarà anche la beffa di una possibile multa. Avevo già protestato per la mancata calendarizzazione ritenendola una
decisione errata sia dal punto di vista politico che industriale. Ancor di più dopo il clamoroso intervento del Commissario
occorre darsi una mossa. Sono certo che sarà lo stesso Presidente della Camera, Bertinotti, a chiedere ai capigruppo, in una
nuova riunione, di rivedere la decisione e di inserire la legge Gentiloni nel calendario dei lavori”. Non nasconde il suo
pessimismo Pietro Folena. Non solo giudica “un errore del governo e della sua maggioranza la non inclusione del ddl Gentiloni
nel calendario dei lavori in Aula” ma dice di aver “l’impressione che, a parte il ministro proponente, nel governo la voglia di
portare avanti questo provvedimento è prossima allo zero” “La sanzione dell’Ue sarebbe un fatto gravissimo a cui seguirebbe
immediatamente quella dei nostri elettori-conclude il presidente della Commissione Cultura- non voglio essere dalla parte del
torto. Completerò il mio lavoro e spero che nella prossima riunione dei capigruppo il ministro per i Rapporti con il Parlamento
si ricordi che esiste il ddl Gentiloni”. Quest’ultimo interviene con una dichiarazione in cui si esprimono riserve, seppure in modo
non esplicito, sulla volontà del governo. Dice Gentiloni: “Il governo crede, fortissimamente crede, nel disegno di legge di
riforma per il passaggio alla tv digitale terrestre in discussione alla Camera”. Ma subito dopo aggiunge: “Dove per governo
s’intende il sottoscritto e il presidente del Consiglio Romano Prodi. Non è ottimista sull’iter del ddl perché “il fatto di non averlo
calendarizzato a ottobre rende difficile lo sia per i prossimi tre mesi perché ai primi di novembre arriva la Finanziaria”. Però
non si rassegna: “Ancora non so in quale forma proporrò, d’intesa con il Presidente del Consiglio, di rendere chiara l’esigenza
che la Camera approvi velocemente questo provvedimento anche perché ormai incombe la procedura d’infrazione da parte
dell’Unione europea sulla Gasparri”.Dopo l’intervento della Kroes e le forti dichiarazioni di Folena la “questione radiotelevisiva”
nel suo complesso è tornata in primo piano: si sono susseguite prese di posizioni e dichiarazioni. Ci voleva una olandese per
far ricordare al centrosinistra che fra gli impegni contenuti nel programma c’era anche la riforma del sistema radiotelevisivo,
della Rai, con contorno di conflitto d’interessi. Scrive la Commissione per la Concorrenza: “La situazione che conosce
attualmente la televisione analogica, in cui solo alcuni operatori possono essere in concorrenza sul mercato dei servizi di
radiodiffusione, rischia di riprodursi con la televisione digitale terrestre, il che lascerebbe i consumatori italiani di fronte ad una
scelta limitata”. Appunto, un danno e una beffa. Non sopportabili, da sanare rapidamente.
alexjuve
04-10-07, 08:55
riderà riderà riderà tu falla ridere perchè.......
seanross
ECCO QUALI ERANO GLI ADEMPIMENTI GIURIDICO-FORMALI CHE GENTILONI HA DOVUTO
AFFRONTARE!!!!!:eek::eek::eek::eek:
WiMAX, prossimo il bando di gara
04 ottobre 2007
04-10-07, 11:30
Il ministero delle Comunicazioni ha compiuto in questi giorni gli ultimi 'adempimenti giuridico-formali' in vista del bando di gara
per le frequenze del WiMAX, la cui emanazione a questo punto 'e' prossima'. A precisarlo e' stato il ministro Paolo Gentiloni a
margine di una conferenza stampa sulla tv digitale.
Tra l'altro, ha spiegato il ministro a proposito del bando di gara per le frequenze del sistema di collegamento radio a internet
che potenzia il wi-fi, sono state 'allocate le risorse che servono al trasferimento di alcune strutture dalla Difesa (cui facevano
capo in precedenza le frequenze necessarie n.d.r.) e abbiamo emanato il decreto che modifica il piano di assegnazione delle
frequenze spostandone la titolarita' al nostro ministero'.
La scorsa settimana il sottosegretario al ministero delle Comunicazioni, Luigi Vimercati, aveva previsto l'emanazione del bando
di gara per l'inizio di questa settimana.
P.S.
la prossima settimana... è la volta buona?!?!?!
tp://www.kataweb.it/cellularmania/dettnews.jsp?id=170201&isodate=2007-10-04T08:49:00+02:00
(http://www.kataweb.it/cellularmania/dettnews.jsp?id=170201&isodate=2007-10-04T08:49:00+02:00)
alexjuve
04-10-07, 11:42
allora se facciam 2 conti il regalo ce lo farà
seanross
04-10-07, 11:49
bannato l'altro thread... era ora!!!! :D
Invece di scrivere cazz.ate,
1. andate a leggervi le relazioni di SIRTI dal 2003 in poi e cercate cosa scrivono su Retelit;
2. poi scrivete a retelit dal sito web, come ho fatto io, e chiedete di pubblicare anche la relazione di Rino Buccio al Broadband
Forum 2007, così forse ne sapremo qualcosa di più di tutta questa faccenda di color marrone...
alexjuve
04-10-07, 11:49
:eek:
cortigian
04-10-07, 11:52
bannato l'altro thread... era ora!!!! :D
Meno male, era vermante uno schifo.
Speriamo incomincino a bannare anche qualche utente, che son peggio dello spam.
kavaje
04-10-07, 11:56
bannato l'altro thread... era ora!!!! :D
Purtroppo però è andata a Piutten anche la mia cortese risposta a Reloaded... peggio per Voi
Invece di scrivere cazz.ate
1. andate a leggervi le relazioni di SIRTI dal 2003 in poi e cercate cosa scrivono su Retelit;
2. poi scrivete a retelit dal sito web, come ho fatto io, e chiedete di pubblicare anche la relazione di Rino Buccio al Broadband
Forum 2007, così forse ne sapremo qualcosa di più di tutta questa faccenda di color marrone...
lasciamolo solo x news e grafici questo...
http://finanzaonline.com/forum/showthread.php?p=14873115#post14873115
qua il resto;)
tchebichev
04-10-07, 12:12
Meno male, era vermante uno schifo.
Speriamo incomincino a bannare anche qualche utente, che son peggio dello spam.
aspettiamo sempre che tu ci dica qualcosa di intelligente, come solo tu sai fare, sul titolo!
;)
otteric
aspettiamo sempre che tu ci dica qualcosa di intelligente, come solo tu sai fare, sul titolo!
;)
:clap::clap::clap:
04-10-07, 12:20
scuro69
04-10-07, 17:00
Sirti, oltre 1 miliardo in 6 anni da gara FS
Finanzaonline.com - 4.10.07/16:11
Arriva l'attesa conferma da parte di Sirti dell'aggiudicazione della gara indetta dal gruppo Ferrovie dello Stato relativa alla
gestione, per 6 anni, delle infrastrutture di elaborazione dati e la gestione/sviluppo delle applicazioni software per le società
del Gruppo FS. Il valore complessivo della commessa è stimato un oltre 1 miliardo di euro in 6 anni, eventualmente
rinnovabile a
discrezione del Gruppo Ferrovie dello Stato. L’affidamento prevede che al perfezionamento del contratto Sirti acquisti il 100%
del capitale azionario di Tele Sistemi Ferroviari (TSF), attuale fornitore in outsourcing di servizi oggetto della gara, per un
importo pari ad 107,5 milioni di euro, finanziato con risorse di Sirti. TSF nel 2006 ha riportato una produzione di oltre 230
milioni di euro ed un risultato operativo di circa 18 milioni.
cancer75
04-10-07, 17:05
ROMA (MF-DJ)--Wind e Sky Italia hanno raggiunto un accordo per distribuire sulla nuova piattaforma Iptv di Wind l'intera
offerta televisiva della pay-tv del gruppo News Corp.
Questa intesa, informa una nota, consente a entrambi gli operatori di accrescere e favorire la distribuzione dei propri servizi:
Wind completa con la televisione via web la propria offerta di telefonia fissa, mobile e internet; Sky potenzia la diffusione della
sua ricca offerta televisiva via Iptv. com/ren
cancer75
04-10-07, 17:07
poi scrivete a retelit dal sito web, come ho fatto io, e chiedete di pubblicare anche la relazione di Rino Buccio al Broadband
Forum 2007, così forse ne sapremo qualcosa di più di tutta questa faccenda di color marrone...
Bravo Sean,
sapere cosa ha detto sarebbe molto interessante.
Fammi sapere se ci sono novità
A presto
gregmarghera
04-10-07, 17:21
poi scrivete a retelit dal sito web, come ho fatto io, e chiedete di pubblicare anche la relazione di Rino Buccio al Broadband
Forum 2007, così forse ne sapremo qualcosa di più di tutta questa faccenda di color marrone...
Bravo Sean,
sapere cosa ha detto sarebbe molto interessante.
Fammi sapere se ci sono novità
A presto
Probabilmente non sanno neanche che hanno partecipato al Broadband Forum 2007, almeno non sapevano.....
Dovrebbero ricambiarci in qualche modo visto l'attività informativa di alcuni del forum...
seanross
04-10-07, 17:58
poi scrivete a retelit dal sito web, come ho fatto io, e chiedete di pubblicare anche la relazione di Rino Buccio al Broadband
Forum 2007, così forse ne sapremo qualcosa di più di tutta questa faccenda di color marrone...
Bravo Sean,
sapere cosa ha detto sarebbe molto interessante.
Fammi sapere se ci sono novità
A presto
OK!
Dubito, però, che otterremo qualcosa...
comunque, ecco il testo della e-mail e i link per chi volesse contribuire all'iniziativa:
Da: seanross
Data: giovedì 4 ottobre 2007 12.46
A: [email protected]
Oggetto: richiesta di maggiori informazioni agli azionisti.
Il 26 settembre scorso, al Broadband Forum 2007 a Roma il CTO Rino Buccio ha illustrato un importante "Case Study" dal
titolo "Exploiting WiMax Network Design Optimisation".
Sono un azionista Retelit e mi piacerebbe tanto conoscere tale relazione, anche in considerazione del fatto che nella Relazione
semestrale al 30 giugno 2007 parlate di un importante studio a campione di geo-marketing e radio-planning in alcune Regioni
di interesse.
Potreste pubblicare la Relazione anche sul sito web di Retelit (oppure inviarla via e-mail agli azionisti che ne facciano
richiesta)?
Grazie
Un azionista con smisurata fiducia nelle potenzialità della società.
http://www.retelit.it/content.asp?l=IT&ID=14&t=Contattaci&f=ita/utility/contatto.asp
<[email protected]>
alexjuve
04-10-07, 18:20
la sento calda.....;)
dandrea
04-10-07, 18:22
la sento calda.....;)
:eek::eek::eek::eek: e anche umida ?????:eek::eek::D
Seneca71
04-10-07, 18:25
se lui dice il mese prossimo
è dopo due mesi o più
se lui dice è la settimana prossima
è dopo due settimane o più
se lui dice è lunedì o martedì
è mercoledì o giovedì oppure venerdì o sabato o domenica
se lui dice al mattino
è sicuramente alla sera o alla notte.
Chi è ?
Inizia per Vimer.
Il giorno che verrà fuori il bando credo che sarà una liberazione talmente forte per tutti noi che il thread su Lit sarà inondato di
post e sarà il più klikkato dai traders web...altro che i blog di Grillo..non ce ne sarà per nessuno!!!
Nel frattempo Genty è stato fotografato a pregare in una capella di Montecitorio affinchè gli lascino pubblicare il bando prima di
ritrovarsi sotto casa the king, kavaje, tchebichev, seanross, reloaded, cortigian, stesens, cancer75, otteric, prof.pat pending
oltre al sottoscritto armati di spranghe e martelli per far sentire la loro voce :D
alexjuve
04-10-07, 18:25
no, calda.
dandrea
04-10-07, 18:30
no, calda.
allora hala febbre:yes:
alexjuve
04-10-07, 18:31
febbre da lit :D
kavaje
04-10-07, 18:33
Il giorno che verrà fuori il bando credo che sarà una liberazione talmente forte per tutti noi che il thread su Lit sarà inondato di
post e sarà il più klikkato dai traders web...altro che i blog di Grillo..non ce ne sarà per nessuno!!!
Nel frattempo Genty è stato fotografato a pregare in una capella di Montecitorio affinchè gli lascino pubblicare il bando prima di
ritrovarsi sotto casa the king, kavaje, tchebichev, seanross, reloaded, cortigian, stesens, cancer75, otteric, prof.pat pending
oltre al sottoscritto armati di spranghe e martelli per far sentire la loro voce :D
OK!
otteric
04-10-07, 18:51
Il giorno che verrà fuori il bando credo che sarà una liberazione talmente forte per tutti noi che il thread su Lit sarà inondato di
post e sarà il più klikkato dai traders web...altro che i blog di Grillo..non ce ne sarà per nessuno!!!
Nel frattempo Genty è stato fotografato a pregare in una capella di Montecitorio affinchè gli lascino pubblicare il bando prima di
ritrovarsi sotto casa the king, kavaje, tchebichev, seanross, reloaded, cortigian, stesens, cancer75, otteric, prof.pat pending
oltre al sottoscritto armati di spranghe e martelli per far sentire la loro voce :D
:clap::clap::clap::clap:
alexjuve
04-10-07, 18:55
stasera vado a mangirmi una cosa molto leggera cazzouelaaaaa......
dandrea
04-10-07, 19:00
stasera vado a mangirmi una cosa molto leggera cazzouelaaaaa......
:D Buta giò anche un pò de grapa:yes:
alexjuve
04-10-07, 19:02
non mancherò e domani sarò in piena forma :yes:
alexjuve
04-10-07, 19:08
vado a domani ragassi e ragasse
cancer75
04-10-07, 19:09
Il giorno che verrà fuori il bando credo che sarà una liberazione talmente forte per tutti noi che il thread su Lit sarà inondato di
post e sarà il più klikkato dai traders web...altro che i blog di Grillo..non ce ne sarà per nessuno!!!
Nel frattempo Genty è stato fotografato a pregare in una capella di Montecitorio affinchè gli lascino pubblicare il bando prima di
ritrovarsi sotto casa the king, kavaje, tchebichev, seanross, reloaded, cortigian, stesens, cancer75, otteric, prof.pat pending
oltre al sottoscritto armati di spranghe e martelli per far sentire la loro voce :D
:yes::yes::yes::clap::clap::clap:OK!OK!O K!
alff
04-10-07, 19:19
(ASCA) - Roma, 4 ott - Il Gruppo Almaviva esprime stupore di
fronte ''all'ufficializzazione dell'avvenuta aggiudicazione
della gara per l'affidamento dei servizi IT del Gruppo FS in
favore di Sirti''.
Nella nota, Almaviva spiega come eroghi da circa 10 anni
le attivita' messe a gara dal Gruppo Fs, ''con soddisfazione
del cliente. Cio' nonostante, l'offerta tecnica presentata da
Almaviva ha ottenuto ben tredici punti in meno - su 35 totali
- rispetto a quella formulata dall'aggiudicataria. E cio' ha
consentito a quest'ultima di colmare lo svantaggio registrato
sul versante dell'offerta economica (circostanze delle quali
Almaviva e' venuta a conoscenza solo oggi, non essendo stata
invitata a presenziare all'apertura dei relativi plichi).
Svolgeremo, dunque, ogni opportuno approfondimento al
riguardo''.
ferrdav
04-10-07, 19:30
analisi aggiornata sul titolo
Il sistema TR1X è rialzista sul titolo.
Da un punto di vista dell’analisi discrezionale:
Il momentum mensile (linea azzurra) è discendente.
Il momentum settimanale (linea viola) è discendente ma sta svoltando positivamente.
La media mobile a 200 periodi (linea verde) è ascendente. I prezzi quotano al di sopra della media mobile a 200 periodi che
attualmente vale 11,85.
Il titolo si trova nei pressi dei massimi il cui superamento dovrebbe dargli nuovo slancio. In caso di ripiegamento attenzione
alla tenuta di area 13,21.
Resistenza: 14,34
Supporto: 11,93
grafico
http://tradinganalisi.blogspot.com/2007/10/trevi-analisi-del-4-ottobre-2007.html
altre analisi
http://tradinganalisi.blogspot.com/
otteric
04-10-07, 19:33
analisi aggiornata sul titolo
Il sistema TR1X è rialzista sul titolo.
Da un punto di vista dell’analisi discrezionale:
Il momentum mensile (linea azzurra) è discendente.
Il momentum settimanale (linea viola) è discendente ma sta svoltando positivamente.
La media mobile a 200 periodi (linea verde) è ascendente. I prezzi quotano al di sopra della media mobile a 200 periodi che
attualmente vale 11,85.
Il titolo si trova nei pressi dei massimi il cui superamento dovrebbe dargli nuovo slancio. In caso di ripiegamento attenzione
alla tenuta di area 13,21.
Resistenza: 14,34
Supporto: 11,93
grafico
http://tradinganalisi.blogspot.com/2007/10/trevi-analisi-del-4-ottobre-2007.html
altre analisi
http://tradinganalisi.blogspot.com/
:rolleyes::rolleyes::rolleyes:e tu chi sei? che ci frega di trevi?:D magari retelit quotasse sul supporto a 11,93!:'(
kavaje
04-10-07, 20:07
:rolleyes::rolleyes::rolleyes:e tu chi sei? che ci frega di trevi?:D magari retelit quotasse sul supporto a 11,93!:'(
;):D
alff
04-10-07, 21:36
;):D
è nuovo :mmmm:
sergionepippone
04-10-07, 21:53
PER CORTIGIAN E C.: ma se siete cosi' intelligenti e preparati,come mai avete comprato retelit??? eravate obnubilati???
Duende
04-10-07, 22:51
PER CORTIGIAN E C.: ma se siete cosi' intelligenti e preparati,come mai avete comprato retelit??? eravate obnubilati???
Non so se quel e c fosse riferito anke a me. Se si ti posso dire e se vuoi mostrare ke con le lit, titolo ke ho da piu' di tre anni,
sono oggi a +2,5% e mi sono anke portato a casa piu' della meta' del famoso 16% di fine agosto. E' un lusso ke poki qui'
dentro possono vantare essendo tutti notoriamente in profondo rosso. Mi verrebbe da kiederti...tu come sei messo con retelit?
Un consiglio. L'ultima volta ke hanno usato la parola obnubilato era nel 1800. Non renderti piu' ridicolo di quanto nn lo siano
gia' i tuoi interventi.
avio2
04-10-07, 22:52
mamma mia ma proprio un cesxxo pero:rolleyes:
kavaje
04-10-07, 23:04
mamma mia ma proprio un cesxxo pero:rolleyes:
UNI POL LAND:yes::clap::clap:
avio2
UNI POL LAND:yes::clap::clap:
04-10-07, 23:06
non solo:
BORGO POL LAND:clap::clap::clap::clap:
HO DECISO DI INVECCHIARE IN BORSA:wall:
nelloso04
04-10-07, 23:06
mamma mia ma proprio un cesxxo pero:rolleyes:
ciao avio
io un cippettino l'ho preso vedremo :rolleyes:
kavaje
04-10-07, 23:06
Non so se quel e c fosse riferito anke a me. Se si ti posso dire e se vuoi mostrare ke con le lit, titolo ke ho da piu' di tre anni,
sono oggi a +2,5% e mi sono anke portato a casa piu' della meta' del famoso 16% di fine agosto. E' un lusso ke poki qui'
dentro possono vantare essendo tutti notoriamente in profondo rosso. Mi verrebbe da kiederti...tu come sei messo con retelit?
Un consiglio. L'ultima volta ke hanno usato la parola obnubilato era nel 1800. Non renderti piu' ridicolo di quanto nn lo siano
gia' i tuoi interventi.
:cool::p:p:p:bye:
kavaje
04-10-07, 23:07
non solo:
BORGO POL LAND:clap::clap::clap::clap:
HO DECISO DI INVECCHIARE IN BORSA:wall:
:D
avio2
04-10-07, 23:08
ciao avio
io un cippettino l'ho preso vedremo :rolleyes:
NELLO
BEI TEMBI SU KAITECH IN TACCHI A SPILLO
ADESSO MI SON RIDOTTO A BATTERE A CASA:rolleyes:
sergionepippone
05-10-07, 00:20
Non so se quel e c fosse riferito anke a me. Se si ti posso dire e se vuoi mostrare ke con le lit, titolo ke ho da piu' di tre anni,
sono oggi a +2,5% e mi sono anke portato a casa piu' della meta' del famoso 16% di fine agosto. E' un lusso ke poki qui'
dentro possono vantare essendo tutti notoriamente in profondo rosso. Mi verrebbe da kiederti...tu come sei messo con retelit?
Un consiglio. L'ultima volta ke hanno usato la parola obnubilato era nel 1800. Non renderti piu' ridicolo di quanto nn lo siano
gia' i tuoi interventi.
se i miei interventi sono ridicoli ne sono felice almeno porto un po' di buonumore alla compagnia. per quanto riguarda il
termine obnubilato ti sbagli forse fai confusione,perche' e' un termine che si usa tuttora in medicina. se poi mi ritieni ridicolo
non importa,meglio ridicolo che patetico. per quanto riguarda il tuo 2,5 di guadagno si vede che ti accontenti di
poco.COMUNQUE il tuo intervento e' stato inopportuno perche' non mi riferivo a te ciao e buonanotte
the-king
05-10-07, 03:59
se i miei interventi sono ridicoli ne sono felice almeno porto un po' di buonumore alla compagnia. per quanto riguarda il
termine obnubilato ti sbagli forse fai confusione,perche' e' un termine che si usa tuttora in medicina. se poi mi ritieni ridicolo
non importa,meglio ridicolo che patetico. per quanto riguarda il tuo 2,5 di guadagno si vede che ti accontenti di
poco.COMUNQUE il tuo intervento e' stato inopportuno perche' non mi riferivo a te ciao e buonanotte
perchè non auguri anche a me la buonanotte ?
a quest'ora non riesco a dormire e domani sarò stanco per tutto il giorno
che vita di schifo :wall::wall::wall::wall::wall:
kavaje
05-10-07, 10:01
BBF 2007. L. Vimercati: ‘Il nostro obiettivo? Portare la banda larga in tutto il Paese entro il 2011’
Riportiamo di seguito alcuni passaggi dell'intervento di Luigi Vimercati, Sottosegretario alle Comunicazioni, al Broadband
Business Forum (Roma, 26-27 settembre 2007).
Luigi Vimercati
Il BBF 2007 ha avuto come gradito ed atteso ospite anche Luigi Vimercati, Sottosegretario alle Comunicazioni, che si è reso
disponibile alle domande delle imprese presenti in sala, con particolare riferimento al bando WiMax, la cui pubblicazione è
prevista a giorni.
A margine dell’incontro, abbiamo chiesto al Sottosegretario Vimercati la dichiarazione che vi proponiamo di seguito.
“Nell’imminenza della pubblicazione, da parte del Ministero delle comunicazioni, del bando per l’assegnazione delle licenze Wimax, confermiamo il nostro impegno a portare la banda larga in tutto il Paese entro il 2011”.
“L’obiettivo è allineare la realtà italiana a quella dei Paesi più evoluti dell’Unione europea e del resto del mondo, colmando il
divario digitale che interessa circa 6 milioni di cittadini, il 12 per cento circa della popolazione, e che esiste persino in regioni
insospettabili come la Lombardia”.
“In particolare, la proposta di legge finanziaria 2008 approvata nei giorni scorsi dal Consiglio dei ministri contiene una norma
che incrementa di 50 milioni di euro le risorse finanziarie destinate a tale scopo”.
“Lo sviluppo della banda larga è considerato dal Governo un passo essenziale per sostenere la competitività del sistema
economico nazionale sulla scena del mercato globalizzato”.
“E lo stesso vale per il digitale terrestre. Così, anche i finanziamenti per promuovere il passaggio alla tecnologia digitale
terrestre sono stati accresciuti di 20 milioni: il totale a disposizione per il prossimo anno ammonterà a 60 milioni”.
“Ultimo, ma altrettanto importante, un occhio di riguardo è stato riservato pure alle tv locali per consentire loro, tra l’altro, di
tenere il passo dell’evoluzione tecnologica e di contribuire ad alimentare il pluralismo dell’informazione, soprattutto in ambito
territoriale”.
“E’ stato dunque deciso, per il 2008, un ulteriore incremento di 10 milioni del finanziamento annuale previsto per queste
emittenti”.
kavaje
05-10-07, 10:02
BBF 2007: N. D'Angelo (Agcom), 'Indispensabile avere riguardo per tutti gli operatori nel processo di separazione della rete
Telecom Italia'
Riportiamo di seguito alcuni passaggi dell'intervento di Nicola D’Angelo, consigliere Agcom, al Broadband Business Forum
(Roma, 26-27 settembre 2007).
Nicola D'Angelo
I ritardi sul WiMax, oltre ad essere imputabili a quanto già emerso nel corso del dibattito, derivano anche da una resistenza del
Ministero della Difesa a liberare le frequenze, ostacolo che non si è posto in altri Paesi.
Relativamente al tema della separazione della rete di Telecom Italia, il dibattito è stato avviato più di un anno fa da Agcom,
anche con una posizione favorevole di Telecom Italia che, a valle delle analisi di mercato e dell’imposizione di vincoli stringenti
su tutti i mercati, riteneva opportuno avviare tale discussione.
Il procedimento, estremamente trasparente, ha da subito visti coinvolti tutti gli attori del mercato attraverso la pubblicazione di
una consultazione pubblica e un’audizione con tutti i principali concorrenti dell’incumbent che, per la prima volta, si sono
presentati con un’unica voce. Anzi, gli Uffici stanno provvedendo a pubblicare i documenti, operazione laboriosa a causa della
richiesta di riservatezza integrale avanzata da tutti gli operatori.
In ogni caso, l’imposizione di una separazione della rete è un processo complesso, sia dal punto di vista normativo che
procedurale (Ofcom ha imposto la separazione in UK sulla base dei propri poteri antitrust, e non regolatori), che richiede non
soltanto collaborazione da parte dell’incumbent, ma il rafforzamento di un “sistema paese” che – attraverso il Governo - sia in
grado di interloquire in maniera costante con le istituzioni comunitarie (che sulla questione hanno posizioni divergenti).
Inoltre, l’attuale situazione in cui si trova Telecom Italia non facilita l’azione, non avendo l’azienda chiarezza sui piani di
investimento sulla NGN.
Per quanto riguarda la regolamentazione, le misure imposte dall’Agcom sono riconosciute tra le migliori d’Europa, basti
pensare all’ULL e al bitstream, come testimoniato anche dall’ECTA.
Tuttavia, sebbene siano certamente da imputare a Agcom alcuni ritardi nella conclusione delle analisi di mercato e
nell’applicazione delle regole, una parte importante di responsabilità grava anche sull’incumbent (e a volte sui concorrenti) che
troppo spesso attua tattiche dilatorie nell’applicazione delle regole. Con riferimento al bitstream, in particolare, al momento
sono in corso le verifiche propedeutiche all’approvazione dell’Offerta di Telecom Italia.
La rete, in qualità di principale mezzo di accesso alle informazioni, rappresenta un’opportunità di libertà (non solo economica)
ed è quindi necessario avere riguardo per tutti gli operatori del sistema, senza che vi siano operatori di serie “A” e di serie “B”,
come anche indicato dal rappresentante degli ISP che - nella mattinata - ha riconosciuto il merito dell’Agcom di dar voce a tutti
gli attori del mercato.
Ritengo infine che, al di là delle problematiche relative alle infrastrutture, grande rilevanza debba avere anche il tema dei
contenuti, ed in particolare quello del libero accesso agli stessi.
kavaje
05-10-07, 10:02
BBF 2007: quale futuro per il WiMax in Italia? Il punto della situazione, tra soluzioni tecnologiche e quadro normativo
di Luigi Prinzi
WiMax
E’ vero, è passato qualche giorno, ma vogliamo offrirvi una lettura della sessione plenaria del BBF 2007 da parte di “occhi
terzi”. L’ha fatta per noi Luigi Prinzi e ve la proponiamo per il dettaglio della ricostruzione.
Sul BBF 2007 abbiamo già pubblicato l’articolo sull’intervento di Paolo Gentiloni, ministro delle Comunicazioni, unitamente ai
due articoli con le dichiarazioni dei consiglieri AgCom Stefano Mannoni e Nicola D’Angelo, mentre in altra parte del giornale di
oggi troverete altri interventi ed altri ancora nei prossimo giorni.
Questa edizione del BBF ha visto l’intervento delle istituzioni di settore ed una grande partecipazione di addetti ai lavori e del
mondo delle imprese e delle università.
In particolare sono intervenuti il Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, i Commissari AGCOM Nicola D’Angelo e Stefano
Mannoni.
Da più parti è stato lamentato il rallentamento della diffusione presso l’utenza della banda larga che ha determinato
l’arretramento dell’Italia non solo rispetto a Paesi come Francia e Germania ma anche della Spagna, che tradizionalmente ha
sempre ha avuto uno sviluppo inferiore al nostro.
Ciò sarebbe dovuto, secondo Sergio Antocicco (INTUG) al contesto normativo non favorevole con la chiusura degli incentivi tra
cui ad esempio quelli relativi ai decoder televisivi per il digitale terrestre.
Un altro fattore di freno del broadband è costituito da un decreto pubblicato su GURI l’anno scorso ed è entrato in vigore
questo anno, che prevede che i servizi a sovrapprezzo, finora forniti in dial up su numerazione tipicamente 899, possano
essere forniti su base indirizzo IP; in questo modo l’utente che dispone di ADSL può incappare nella fruizione di traffico a tariffe
unitarie assai onerose, magari nella convinzione, da oggi errata, che la larga banda possa proteggerlo da forniture di servizi
indesiderati.
Parere concorde è stato espresso da un altro relatore, Massimo Sangiovanni di Motorola, sull’abbandono in atto e progressivo
da parte di gestori esteri della tecnologia Fixed WiMAX (basata sullo standard IEEE 802.16-d detto anche 802.16-2004) a
favore della più recente Mobile WiMAX (basata sullo standard IEEE 802.16-e, ossia 802.16-2005), assolutamente da non
catalogare come una tecnologia del futuro, che supporta non solo accessi fisso e nomadico, ma a differenza dell’altro, anche
l’accesso mobile, risultando per giunta molto più efficiente.
Peraltro viene da loro riconosciuto che in sede regolamentare valga il principio della neutralità tecnologica con il convincimento
espresso dai relatori interessati all’implementazione di reti WiMAX, tra cui ad esempio ndrea Biraghi (Selex Communications),
che sia, invece, compito del mercato decidere quale dei due standard debba essere adottato per la realizzazione di una rete
WiMAX, in funzione anche dei costi richiesti per il deployment di rete che, viene sottolineato, sono equivalenti passando da
Fixed WiMAX a Mobile WiMAX.
Maurizio Décina della Fondazione Ugo Bordoni ha espresso il convincimento che il “consumer device” sarà il driver dello
sviluppo in sede implementativa della versione “e” con le card WiMAX integrate nei laptop.
Intanto, ha ricordato Andreas Schneider di Alcatel-Lucent Italia, in Sudamerica già si hanno applicazione di WiMAX nella
versione “e” (mobile) ed ormai i costruttori puntano su chipset basati su questo standard.
Come era prevedibile, il bando del WiMAX, la cui mancata emanazione da almeno un anno continua a deludere le attese di chi,
a ragione, ritiene che siamo rimasti gli ultimi in Europa a liberare le bande per ospitare il WiMAX, è stato il convitato di pietra
che ha aleggiato in ogni discussione relativa al BWA (Broadband Wireless Access) fino al momento in cui il Ministro Gentiloni
non ha rassicurato l’uditorio sull’imminenza a giorni della sua pubblicazione, con la precisazione da parte del sottosegretario
alle Comunicazioni Luigi Vimercati che ha parlato di un lavoro di perfezionamento in corso sul piano giuridico-amministrativo.
Il sottosegretario ha aggiunto che intercorreranno 60 giorni tra la pubblicazione del bando, che terrà conto delle norme
contenute nella Delibera n. 209/07/CONS emanata da AGCOM e diffusa sul suo sito il 30 maggio u.s., e l’effettuazione della
gara d’asta.
Tra l’altro il bando definirà compiutamente i criteri di assegnazione della 3° licenza BWA (“Broadband Wireless Access”) in ogni
“bacino di riferimento della licenza”.
L’utilizzo delle frequenze assegnate, secondo quanto ivi previsto, non andrà oltre il nomadismo.
In tempi successivi saranno aperte le sperimentazioni sulla tecnologia “WiMAX Mobile”.
Maurizio Decina, dando per scontato che il Digital Divide possa essere superato radicalmente solo con WiMAX, riconosce al
bando, che interessa il rilascio di frequenze nella banda 3.5 GHz, un ruolo essenziale per la soluzione del problema, che
riguarda circa il 10% della popolazione (circa 6 milioni di cittadini) ubicata in ben 4.000 Comuni e, più in generale, considera la
gara d’asta che esso aprirà, strumentale per la copertura del Paese con infrastrutture a banda larga, caratterizzata da tratte di
backhaul e da un’architettura cellulare a celle grandi.
Secondo Décina, il WiMAX nella versione “Mobile” si affermerà nelle bande IMT centrate, ad esempio, su 2.5 e 2.6 GHz, per
l’ottenimento delle cui frequenze gli operatori dovranno pagare cifre elevate che si rifletteranno nei prezzi dei servizi applicati
all’utente finale.
Lo scenario evolutivo di rete dovrà prevedere allora celle di piccole dimensioni e se, ad esempio, il loro raggio sarà 10 volte più
piccolo delle attuali reti mobili, crescendo il numero delle stazioni radio base proporzionalmente al quadrato del raggio delle
celle, si avrà una rete WiMAX con 100.000 stazioni contro, diciamo, le 10.000 di quelle attualmente del gestore mobile.
E’ stato anche posto l’accento sui vantaggi della videocomunicazione in grado di ridurre enormemente i costi sociali degli
spostamenti delle persone, tra cui quello derivante dal minor impatto ambientale con il risparmio di milioni di tonnellate di
CO2, quantizzati in un Position Paper di ThinkTel in 40 M.di €/anno, specialmente ora che, allo stato attuale dell’arte, in una
sessione di videoconferenza si può fruire di funzionalità quali l’alta definizione e la tridimensionalità, che contribuiscono alla
telepresenza, rese possibili dalla disponibilità di vettori su filo di segnali ad alto bit rate, come ad esempio la tecnica VDSL2.
Per quanto riguarda l’acquisizione del ruolo di MVNO da parte degli operatori fissi che vogliano entrare nel mercato del mobile,
Marco Fiorentino (AIIP) ha sottolineato come si sia ben affermata la regolamentazione della rete fissa, a differenza della rete
mobile, non sufficientemente regolamentata, come, invece, sarebbe necessario.
A tal riguardo richiede una revisione dell’analisi del mercato 15 da parte dell’AGCOM, sussistendo ad oggi una disparità nelle
opportunità di accesso alla rete mobile rispetto all’ingresso nella rete fissa con offerte integrate fisso-mobile già approvate
dall’Autorità, dovuta alla discrezionalità di cui godono i gestori mobili nello stringere accordi con operatori virtuali e definire i
prezzi per la messa a disposizione dell’accesso radio e di altri servizi di rete mobile, in misura parziale o totale. .
Sul tema della separazione della rete e su quello intimamente connesso della NGN ha discusso un panel composto da Mario
Mariani di Tiscali, Andreas Schneider di Alcatel-Lucent Italia, Sandro Frova dell’Università Bocconi, Maurizio Décina ora
presidente della Fondazione Bordoni, Roberto Sarracco di Telecom Italia, Valerio Zingarelli di Babelgum TV, illustrando i principi
base, senza l’avallo a nessuna delle proposte sul campo, che la soluzione effettiva dovrebbe accogliere.
E’ stato ricordato che in ambito Commissione UE o per essere più precisi da parte del Commissario per la Società
dell’informazione e dei media, Viviane Reding, è stato espresso il convincimento che la separazione tradizionale, ossia quella
contabile, non garantisca lo sviluppo della concorrenza e che sia auspicabile che le Autorità di regolazione nazionale adottino la
separazione funzionale, che favorirà inoltre lo sviluppo tecnologico – affermazione un po’ forte secondo Decina (Fondazione
Bordoni).
E’ stato rilevato che la separazione funzionale si pone a metà strada tra la prima e la separazione strutturale - da considerare
come “estrema ratio”- ed il Consigliere Nicola D’Angelo (AGCOM) ha commentato che l’Authority italiana è sulla stessa
posizione di Bruxelles.
Si è inoltre accennato al caso della Svezia in cui l’operatore dominante ha deciso volontariamente di creare una società
separata dalla casa madre che controlla il 100% della rete d’accesso.
Con l’avvento della NGN (le Next Generation Netwotks), alla cui realizzazione potranno partecipare verosimilmente solo pochi
dei 20 ed oltre operatori interessati al suo utilizzo, si ripropone il problema della separazione della rete o più esattamente
quello della parità d’accesso (“equivalence of access”) non disgiunta da quella economica determinata dalle tariffe d’accesso,
che è più esattamente la finalità vera della regolamentazione della rete.
Per Valerio Zingarelli di Babelgum TV la separazione della rete gioca un ruolo importante per lo sviluppo competitivo, avente
come fine quello di controbilanciare l’accertata posizione di dominanza, talora degenerante in comportamenti ostruzionistici di
Telecom Italia sul mercato del fisso, se è vero che la “market share” su detto mercato di Telecom Italia è del 20% in più della
media risultante tra i paesi di Europa 15, ossia all’incirca 70% contro 50% e che tale differenziale rimane quasi inalterato a
favore dell’incumbent italiano se il confronto viene fatto con Germania e Francia.
D’altro canto, ha aggiunto Zingarelli, occorre che la suddetta separazione venga attuata secondo regole chiare e trasparenti,
che ne definiscano opportunamente il perimetro.
Inoltre la separazione non deve essere la moneta di scambio concessa dall’incumbent per avere mano libera sul mercato ed
occorre che venga effettuata un’analisi ex-post degli effetti della separazione ed un controllo dei prezzi dell’accesso.
Si spera anche che le decisioni dell’AGCOM siano più celeri, rispetto a quelle prese nei casi dell’offerta bitstream di Telecom
Italia e delle offerte integrate fisso-mobile.
Infine sarebbe auspicabile che i documenti delle consultazioni pubbliche siano resi pubblici, salvo l’oscuramento dei dati
confidenziali.
Per Roberto Sarracco (Telecom Italia) l’ADSL si configura come una soluzione ormai inadeguata per la veicolazione di servizi a
banda larga di nuova generazione con trasmissione non del tipo streaming, bensì a blocchi di dati informativi – si pensi ad
esempio al delivering di immagini riprese da videocamere con definizione pari a 10-12 Mpixel - che, richiedendo capacità di
memoria ai bordi di una rete quale è quella Internet con qualità trasmissiva del tipo “best effort”, impongono la simmetricità di
banda ed inoltre velocità di trasmissione assai elevate, ad esempio 140 Mbit/s fino a 1 Gbit/s a casa dell’utente.
Per la distribuzione agli utenti di un segnale televisivo la tecnica VDSL risponde alle esigenze trasmissive.
Negli altri casi è necessario per un gestore di rete fissa ricorrere alla fibra e portarla progressivamente più vicino a casa, con
soluzioni del tipo FTTE, FTTB, FTTC, FTTH (Fiber To The Home, soluzione adottata in Giappone).
La rete in fibra ottica è piatta ed il disaccoppiamento è verticale ed ogni operatore vi si può agganciare per fornire propri servizi
L’adozione della fibra per la costituzione delle reti di nuova generazione è un “must” indifferibile, “un treno da prendere al volo”
per Fabio Magrino (ThinkTel), per il quale esistono oggi due scuole di pensiero in merito al deployment di reti in fibra ottica:
* gli investimenti devono anticipare la domanda.
* occorre investire in misura corrispondente alla crescita della domanda.
Secondo Magrino occorre che lo Stato recuperi il suo ruolo, che non è quello di incentivare le imprese, bensì di presidiare il
modo in cui viene utilizzata la nuova tecnologia e traslata agli utenti in termini di servizi che essa è in grado di offrire.
Ciò implica che lo Stato si deve assumere il compito di fungere da motore dello sviluppo delle infrastrutture.
Anche Andreas Schneider di Alcatel-Lucent Italia ritiene indispensabili per il Paese le grandi infrastrutture di rete ed in
particolare la rete d’accesso di nuova generazione, la cui implementazione non deve essere condizionata dalle applicazioni.
Per essa, Scnheider prevede che gli investimenti occorrenti saranno dell’ordine di 1 miliardo di euro per anno, per un periodo di
6-7 anni, di cui il 70% assorbito da lavori inerenti alla logistica, tra cui apertura di strade e lavori civili.
Fautore del principio “cooperation in competition” propone una forma consortile che tenga uniti più operatori che si assumano
l’onere dell’implementazione della rete di cui sopra.
La rete in fibra ottica per l’accesso ai servizi a banda larga dovrà svilupparsi non solo nelle zone “market driven”, ma anche in
quelle “policy driven”, che sono aree in cui occorre l’adozione di politiche d’intervento pubblico da parte di enti governativi o
territoriali, ad esempio le Regioni, al fine di risolvere gravi problemi di mancato soddisfacimento della domanda, tra cui
tipicamente quello del Digital Divide.
Considerato che per avere la fibra occorreranno almeno due anni, sarebbe il caso di ricorrere al WiMAX, che inoltre può valere
anche come soluzione complementare.
La suddetta tecnologia wireless ha, tra gli altri, il vantaggio che le antenne sono piccole e possono, ad esempio, essere
collocate su ogni palo della luce.
Nel suo intervento puntuale e ad ampio raggio, il Ministro Gentiloni ha comunicato che una norma simile a quella in auge in
Francia, che riguarderà un volume annuo di 5 M.ni circa di apparecchi televisivi, sarà introdotta nella Finanziaria entro il 28-29
dicembre prossimi, che stabilirà che potranno essere venduti solo televisori con sintetizzatori vocali digitali.
Accanto a questa misura, ne occorrono altre, ha riconosciuto il Ministro Paolo Gentiloni, per la diffusione del digitale terrestre,
tra cui quella della redistribuzione delle frequenze rese libere dal dividendo digitale, come già avvenuto in USA e nei Paesi
europei giunti in prossimità del switchover, e l’ampliamento di contenuti e programmi offerti al pubblico, tenuto conto che agli
elevati volumi di acquisto dei decoder nel periodo 2004-2007 non ha corrisposto un largo utilizzo di essi da parte dell’utenza.
La televisione digitale terrestre gioca un ruolo sociale molto importante, in quanto essa rappresenta la prosecuzione, con altri
mezzi tecnologici, della televisione generalista, che rende possibile a milioni di cittadini di assistere, sintonizzati su di un
medesimo programma, a grandi eventi pubblici o sportivi.
Essa dunque deve sopravvivere – e bene, come nel caso della BBC nel Regno Unito- nel contesto dell’offerta televisiva digitale
anche su altre piattaforme, che non ha ancora tassi di crescita elevati –si pensi all’IPTV- ma è destinato ad averli.
Per quanto riguarda la banda larga, il Ministro Gentiloni riconosce che il numero degli accessi in Italia è leggermente inferiore
non solo alla media europea, ma anche rispetto a quei Paesi con cui ci dobbiamo confrontare in termini competitivi.
I fattori del ritardo di cui sopra hanno a che fare con l’insufficiente ammodernamento o potenziamento delle reti fisse e mobili e
con la sottoinformatizzazione dei nostri settori produttivi (PMI, ossia Piccole Medie Imprese) e pubblici (PA, ossia Pubblica
Amministrazione centrale e locale), che talora è collegata ad una sottoutilizzazione della rete.
I fondi pubblici, secondo il ministro Gentiloni, vanno impiegati, d’intesa con le Regioni, nelle aree a fallimento di mercato e
nelle aree depresse, così come i fondi strutturali europei (FSE), con l’obiettivo anche di facilitare le imprese, senza che ci si
sostituisca ad esse, in altri termini senza produrre effetti distorsivi sul mercato.
Il Ministero delle Comunicazioni formula le linee generali di indirizzo, ma spetta all’AGCOM fissare le regole atte a favorire la
competizione e gli investimenti nell’ambito dell’attuazione delle reti infrastrutturali, in particolare le reti NGN, e non è detto che
bisogna allinearsi al modello inglese (V. Openreach), né tanto meno a quello tedesco, tenuto conto che la Germania potrebbe
anche non superare il processo di infrazione istituito dalla UE nei suoi confronti a seguito della decisione dell’Authority tedesca
di scegliere la policy della “vacanza regolamentare”.
L’obiettivo della separazione, il cui progetto va attuato da AGCOM entro l’anno, è di rafforzare la competizione, facendo sì che
anche l’incumbent possa giustificare i propri investimenti.
Su un piano più generale, la finalità da perseguire è la ripresa della crescita del volume di investimenti delle imprese
impegnate nel settore delle comunicazioni elettroniche, già a partire dal 2008.
L’intervento di Piero De Chiara (DGTVi) si è riallacciato a quello del Ministro in tema di digitale terrestre, con l’espressione di
soddisfazione per il divieto di vendita di apparati televisivi analogici che entrerà in Finanziaria e con notizie confortanti
provenienti dalle Regioni in cui è stato anticipato il switchover, come nel caso della Sardegna, in cui si è avuta un’impennata
degli ascolti.
De Chiara ha comunicato in anteprima che una grande Regione del Nord sta per annunciare lo spegnimento del segnale
analogico nel 2009.
Inoltre si è soffermato sul dividendo digitale e ha auspicato che le frequenze rese da esso disponibili siano assegnate non solo
agli editori ed a nuovi programmi, ma anche destinate ad usi non televisivi.
Il Commissario Nicola D’Angelo di AGCOM ha puntualizzato che, in materia di regolamentazione, le misure regolamentari
adottate da AGCOM sono valutate in campo internazionale tra le migliori d’Europa; basti pensare all’ULL e al bitstream, come
attestato anche dall’ECTA.
In tema di documentazione attinente a consultazioni pubbliche dall’Autorità, fa presente che, per quanto riguarda la
separazione della rete, i documenti di risposta degli operatori alla consultazione relativa alla separazione di rete ed alla rete
d’accesso (Delibera n. 208/07/CONS) sono pervenuti presso l’Autorità nel luglio scorso e che entro la fine del mese AGCOM
diffonderà un documento finale in merito alle decisioni che essa prenderà.
In relazione, poi, alla consultazione sul WiMAX (indetta con Delibera n. 644/06/CONS), sulla quale l’Autorità si è pronunciata
con Delibera n. 209/07/CONS, da tempo è disponibile sul proprio sito un documento di sintesi delle posizioni in materia
rappresentate dagli operatori.
Precisa, altresì, che la strutturazione dello scorporo della rete d’accesso di Telecom Italia definita da AGCOM richiede il
consenso dell’incumbent, che, peraltro, soffre ancora di problemi di governance societaria, in attesa delle decisioni
dell’antitrust brasiliana (Anatel).
D’Angelo ha ricordato a questo proposito che l’Autorità italiana è solo un’Autorità di garanzia, non detiene i poteri antitrust, di
cui gode invece Ofcom, che se ne è avvalsa certamente per indurre BT alla cooperazione al fine di trovare congiuntamente una
soluzione soddisfacente, che andasse incontro all’interesse di tutte le parti.
Inoltre ha fatto presente che il problema della separazione si è posto, proprio perché sono state portate ad effettiva
applicazione le analisi di mercato predisposte da AGCOM per i 18 mercati del settore delle comunicazioni elettroniche.
Per il consigliere Stefano Mannoni (AGCOM), il sistema ha bisogno di un “grand rassemblement”, sigla evocativa del
programma alle origini del partito neogollista, tra Telecom Italia, gli OLO, gli ISP e l’industria manifatturiera. Ritiene inoltre che
non ci sia nessuna correlazione tra la separazione contabile e le quote di mercato dell’incumbent. Nel Regno Unito la
separazione funzionale ha rappresentato il rimedio al fallimento dell’ULL.
L’allentamento dei vincoli imposti all’incumbent sui mercati al dettaglio dipende dalla Commissione UE e difatti la 2° edizione in
bozza del 29 giugno 2006, peraltro non ancora approvata, della Racc. 2003/311/CE dell’11 febbraio 2003 “…relativa ai mercati
rilevanti dei prodotti e servizi nel settore delle comunicazioni elettroniche, suscettibili di una regolazione ex-ante ai sensi della
direttiva quadro”, ha disposto la radiazione dei mercati al dettaglio[1], ad eccezione del mercato “dell’accesso per utenti
residenziali e non ad una postazione telefonica fissa della rete telefonica pubblica” dalla lista dei mercati (18) per i quali devono
essere predisposte le “market analysis”.
La suddetta disposizione non significa automaticamente liberalizzazione dei mercati radiati, non potendosi affermare che essi
garantiscano anche prospetticamente un adeguato stato della competizione, ma solo che essi non soddisfano
contemporaneamente i tre criteri seguenti:
* presenza di elevate barriere all’ingresso, strutturali, legali o di natura regolatoria.
* struttura del mercato non tendente verso l’effettiva concorrenza dietro le barriere all’ingresso, entro il periodo di revisione tra
due successive “market analysis”.
* insufficienza della legge antitrust, non in grado di affrontare, da sola, adeguatamente il fallimento di mercato.
Questa in sintesi la cronaca della giornata: un confronto franco e serrato tra istituzioni, imprese ed addetti ai lavori
kavaje
05-10-07, 10:03
BBF 2007: S. Frova (Bocconi), ‘Per la banda larga, siano garantiti tempi certi e si avvii un processo di analisi aperto e
trasparente’
Riportiamo di seguito alcuni passaggi dell'intervento Sandro Frova, Università Bocconi di Milano, al Broadband Business Forum
(Roma, 26-27 settembre 2007).
Sandro Frova
Nella settimana in cui arrivano da Bruxelles notizie di contrasti interni alla Commissione in merito agli orientamenti della
Signora Reding in tema di separazione, si è tenuta – nell’ambito della consultazione AGCOM sulla separazione della rete di
Telecom Italia - un’audizione per certi versi storica. Storica perchè praticamente tutti i concorrenti di TI, fissi e mobili, grandi e
piccoli, hanno per la prima volta condiviso una posizione congiunta; e per dare il senso del loro commitment si sono presentati,
tutti, nella persona degli amministratori delegati.
A grandi linee, la posizione unitaria parte dalla evidenziazione – basata su indicatori di varie fonti istituzionali – della accertata
e inconfutabile dominanza di TI nel mercato dei servizi broadband.
Una dominanza che rimane inaccettabile nonostante qualche progresso dei concorrenti alternativi negli ultimi anni, e che lascia
il nostro Paese nella scomoda posizione di chi mostra un differenziale assoluto di quota di mercato dell’incumbent di circa 20
(venti!) punti percentuali rispetto ai benchmark europei, una vera e propria enormità: sia che ci si riferisca alla media
dell’Europa a 25, sia che si prenda come riferimento il gruppo ristretto dei cinque Paesi maggiori.
Ad esempio, nel mercato retail TI mantiene a marzo 2007 una quota del 63% , quando invece la media di tale valore per gli
altri quattro grandi Paesi europei (UK, F, G, S) è del 44%; e se si sommano retail ed ULL, TI ottiene l’83%, contro una media
dei quattro pari al 63%. Una situazione inaccettabile di per sé, che fra l’altro, è facile capirlo, nuoce allo sviluppo del Paese.
Dato che la “dotazione normativa” del Regolatore italiano c’è ed è apprezzata in varie sedi, ne segue che il problema sta nella
difficoltà di enforcement, ovvero nella capacità di applicare in modo efficace le norme e/o di impedire comportamenti ostativi
ed ostruzionistici, quando non chiaramente anticompetitivi, di TI. Ecco allora il senso della posizione unitaria: la separazione è
nella forma una risposta alla persistente dominanza ed ai comportamenti censurabili di TI, ma per essere efficace rispetto agli
obiettivi desiderati dovrà nella sostanza “funzionare” bene.
Ciò significa:
a) che il processo dovrà essere definito chiaramente, garantendo ampia trasparenza, e dovrà portare ad una vera equality of
access;
b) che il perimetro dell’eventuale separazione dovrà essere definito congiuntamente da tutti gli attori;
c) che la separazione non potrà essere considerata da TI come moneta di scambio per una immediata libertà sul mercato
retail, proprio perché essa trova la sua giustificazione in una dominanza anomala sia nel retail che nel wholesale;
d) che vi dovrà essere un efficace controllo sul pricing dei servizi di accesso.
In sintesi, il documento unitario chiede che, attraverso l’implementazione del processo, siano finalmente garantiti tempi certi,
che i contenuti e le misure di separazione escano da un processo di analisi “aperto” e non principalmente da un rapporto
bilaterale fra Autorità e TI, che vi sia piena trasparenza.
E’ una scommessa che l’Autorità deve accettare e vincere, ne ha tutto l’interesse.
kavaje
05-10-07, 10:05
BBF 2007. Sangiovanni (Motorola): ‘Il Wimax contribuirà a rilanciare le comunicazioni del Paese, ma attenti allo standard’
Massimo Sangiovanni
Wimax per tutti. Ma con quale standard? La famiglia Wimax oggi dispone di due soluzioni, una per le applicazioni fisse
(standard D o 2004), una per le applicazioni mobili e fisse (standard E o 2005). Sulle soluzioni auspicabili per lo sviluppo di
questa nuova piattaforma è in corso un attento dibattito. A margine del BBF 2007, abbiamo chiesto a Massimo Sangiovanni,
responsabile del segmento Business to Business in area EMEA per Motorola, di esporci le sue valutazioni sul problema.
Ecco le sue risposte.
K4B. Grande attesa per questo bando sul WiMax, Sangiovanni, o sbaglio?
Sangiovanni. Sì, certo. Consideri che sin dal 2001 Motorola è attiva nel wireless broadband ad evidenza del fatto che ha
sempre creduto nella soluzione wireless per la connettività a larga banda.
K4B. Cosa avete fatto in questi anni in direzione del wireless broadband?
Sangiovanni. Innanzitutto, Motorola ha iniziato con soluzioni proprietarie: penso ad esempio alla famiglia di prodotti Canopy (in
quanto non esisteva alcuno standard). Poi, ha sviluppato la propria azione come membro attivo del WiMAX Forum dove,
assieme ai maggiori player tecnologici mondiali, ha sostenuto sin dall'inizio la revisione E.
K4B. Oggi si discute molto di revision D e revision E, anche in modo accalorato, quali le differenze?
Sangiovanni. A nostro parere, ma è un’opinione confermato dalle numerosi reti WiMAX installate ed operanti nei vari Paesi,
WiMAX rev. E ha e avrà numerosi vantaggi rispetto al vecchio WiMAX rev. D.
K4B. Ci spieghi meglio…
Sangiovanni. Be’, oltre alla mobilità, lo standard E avrà innanzitutto costi inferiori, in quanto la penetrazione di queste
soluzioni, offerte dai 400 membri del WiMAX Forum, sarà elevata e pertanto il volume farà inevitabilmente diminuire i prezzi.
In particolar modo, la presenza nei computer del chip Intel e di altri produttori di microelettronica che supportano la rev E
aiuterà oltre misura la diffusione del nuovo standard. Secondariamente, le reti saranno, per così dire, più performanti, con
consumi contenuti, con antenne intelligenti e MIMO. Infine, potrà godere della diffusione di terminali, sia CPE che telefoni
Multistandard, prodotti dai maggiori vendors di telefoni cellulari.
K4B. Mi sembra che la scelta sia obbligata…
Sangiovanni. Ormai il mondo, o meglio il mercato ha scelto. Motorola, da canto suo, ha installato e sono in esercizio oltre 10
reti commerciali WiMAX revision E ed abbiamo più di 30 trial pronti per il lancio. Il WiMAX non e' più una scommessa, ma una
realtà.
K4B. Si tratta di schemi pilota in Paesi avanzati?
Sangiovanni. Il Wireless broadband ed in particolare il WIMAX, diversamente da altre tecnologie più legate alla maturità
tecnologica di un Paese, si diffonde indifferentemente sia nei Paesi più tecnologicamente evoluti sia in Paesi emergenti.
K4B. Che vuol dire concretamente?
Sangiovanni. Le ragioni di questo entusiasmo per il Wimax sono ovviamente diverse così come gli scopi. Ad esempio, nei paesi
quali USA ed Europa occidentale il fattore abilitante è la possibilità di dare la larga banda in mobilità ovvero il Personal
Broadband per l'erogazione di nuovi servizi che altrimenti non sarebbe disponibili
K4B. E nei Paesi emergenti?
Sangiovanni. Nei Paesi emergenti quali, ad esempio Pakistan o Bahrain, e Pei paesi dell'est, il fattore determinate è la
connettività. Infatti , se la penetrazione del doppino in rame e quindi del DSL e' limitata, il mezzo più veloce per connettere a
larga banda sia città densamente popolate che aree rurali è proprio la soluzione wireless.
K4B. Chi sono i player e le applicazioni?
Sangiovanni. Questa tecnologia ha interessato non solo gli operatori di telecomunicazioni di reti fisse e mobili, ma anche WISP
e nuovi player. Quanto ai campi applicativi del Wireless Broadband (ossia WiMAX e non solo), essi spaziano nei settori più
diversi, dall’eLearning alla Telemedicina, dalla Video sorveglianza all'eGovernment. Insomma, si tratta di una piattaforma che,
essendo basata su IP, abilita un ecosistema di servizi e quindi di opportunità che permetterà all'azienda-Italia intesa come
sistema-Paese di recuperare un pò del divario tecnologico e di colmare al contempo il digital divide che e' ancora molto
presente sul territorio.
stesens
05-10-07, 11:02
Kava, ma che hai postato un compendio sul wi-max? mamma mia lungo...hai rimorso verso Duende???
tanto e' tutto 'nutile...non si svanga...e poi...il 2011 :eek:
:D
:p
kavaje
05-10-07, 11:03
Kava, ma che hai postato un compendio sul wi-max? mamma mia lungo...hai rimorso verso Duende???
tanto e' tutto 'nutile...non si svanga...e poi...il 2011 :eek:
:D
:p
:p:p:p:D
MattoSaggio
05-10-07, 11:15
l'avete gia letta questa???
WiMAX, si delineano le posizioni dei grandi operatori e costruttori
Alessandro Luciani
venerdì 05 ottobre 2007
Per i prossimi 5 anni, assisteremo ad una crescente spinta da tutti i fronti, operatori e costruttori di dispositivi mobili, verso un
4G che ha sempre più il sapore di WiMAX.
I nomi più importanti della telefonia mondiale, cominciano a delineare le loro strategie per la prossima generazione di
dispositivi mobili e puntano molto sul WiMAX che molto presto potrebbe essere finalmente il protagonista di una vera e propria
rete su bande di 2.5 Ghz e 3.5 Ghz.
I maggiori produttori mondiali di semiconduttori e attrezzature telefoniche, ad eccezione di Qualcomm e Ericsson, stanno
organizzando le proprie posizioni per questo settore emergente, mentre l'entusiamo degli operatori, su tutti Crearwire e Sprint,
è in continuo crescendo.
Vodafone guarda al WiMAX per un gran numero di nuovi mercati in tutta Europa, BT (British Telecom) e TIM (Telecom Italia
Mobile) stanno anche'essi mostrando forte interesse insieme ad un altro grosso gestore europeo di cui ancora non si conosce il
nome.
Fra le fila di questo enorme plotone pronto per il WiMAX, troviamo i fornitori hardware che si stanno preparando per supportare
una grande varietà di dispositivi, che vanno dai tradizionali palmari e laptop ai potentissimi UMPC, dai dispositivi mobili dedicati
a sessioni Internet a console videogiochi e media players portatili.
http://www.cellulari.it/notizie-news...-e-costru.html
cortigian
05-10-07, 12:27
Dal sito:
http://guidotripaldi.typepad.com/imho/wimax/index.html
Digital Divide e WiMAX
Negli ultimi 12 mesi il WiMAX è balzato improvvisamente alla ribalta, scalando velocemente le priorità nelle agende della
politica e dell’interesse dei media. Su WiMAX nell’ultimo anno si sono organizzati convegni, tavole rotonde, seminari, si sono
scritti articoli, si son mossi politici, ministri, regolatori, operatori piccoli, operatori grandi, produttori, enti pubblici, enti locali,
sindaci, associazioni di settore, di consumatori, di utenti, investitori, e tante altre realtà che nulla centrano direttamente con il
mondo delle telecomunicazioni.
Prima di un’anno fa WiMAX era già conosciuto, apprezzato e atteso nell’ambiente delle tlc italiane, ma allora come mai tanto
improvviso e diffuso fervore?
Alzi la mano chi, nel corso di ques’ultimo anno, è riuscito a sentir pronunciare la parola WiMAX disgiunta dal termine
DigitalDivide: cosa vedo? Nessuna mano alzata? Eh già, di WiMAX si è parlato tanto, ma sempre in abbinamento con quel
brutto problema del digital divide, che tutti aborrano, alcuni subiscono, pochi capiscono.
Che cos’è il Digital Divide?
Il termine, in generale, indica il divario che c’è tra le persone (o porzioni di popolazione) dotate di strumenti di comunicazione,
informazione, elaborazione digitale al passo con i tempi, e quelle, per varie ragioni, che ne sono prive. Le ragioni possono
essere economiche (non se lo possono permettere), culturali (non ne conoscono l’esistenza o manca la capacità di utilizzare, o
non ne hanno l’interesse), infrastrutturali (manca la disponibilità delle tecnologie necessarie).
Nelle conversazioni correnti, il termine digital divide assume, tra queste, l’accezione di “indisponibilità di accessi a larga banda
in alcune zone del territorio nazionale”, tipicamente le zone rurali e montane (ma in alcuni casi anche le cinture di periferia più
esterna delle città). Dove, come si suole dire “manca l’ADSL”, chi desidererebbe allacciarsi e risiede in queste zone non puo’
farlo perché non trova fornitori che abbiano trovato commercialmente interessante (o economcamente sostenibile) installare
l’ADSL in quelle zone. Quindi un digital divide infrastrutturale.
Quello del digital divide è sicuramente un problema importante, perché oggi che tutto lo sviluppo culturale, economico, sociale
passa per i sistemi di elaborazione e comunicazione digitali avanzati, coloro i quali (persone o aziende) non possono accedere a
tali sistemi sono discriminati, rimangono indietro rispetto al resto della popolazione. E’ giusto è importante risolverlo.
WiMAX, come il coniglio del prestigiatore, salta fuori e si candida a risolvere il problema.
Ecco spiegato il fervore dell’ultimo anno: il WiMAX, si dice, è la cura per il digital divide nazionale, ecco perché si è
improvvisamente acceso l’interesse per una tecnologia da parte del mondo della politica, del Governo, e conseguentemente
della stampa.
Ma perché proprio WiMAX? Quali particolari caratteristiche possiede che lo fanno eleggere a soluzione ideale? E’ veramente la
tecnologia che risolve meglio di altre il problema? Ed è vero che non è possibile risolvere oggi il problema del digital divide
senza WiMAX?
L’interpretare WiMAX come soluzione per il digital divide deriva da due ragioni: non conoscere esattamente quali siano le reali
cause del digital divide, e da aver assunto come incondizionatamente vere alcune caratteristiche positive delle tecnologie
WiMAX.
Le caratteristiche che hanno innescato l’illusione sono: a) che WiMAX consente una banda di accesso fino a circa 60MBps, b) la
sua capacità di connettere apparati anche non in linea di vista tra le antenne, c) una portata che puo’ arrivare anche a 70Km.
Queste tre caratteristiche (che sono vere, in certi casi), associate tra loro ed accettate in maniera superficiale ed acritica,
sembrano effettivamente essere la panacea del digital divide, perché se è vero che le aree digital divise sono in genere quelle
distanti alcune decine di chilometri dalle metropoli, e che specie se si tratta di aree montane non sono in vista diretta delle
città, un sistema in grado di allacciare utenti fino a 60Mbit, anche non in linea di vista e a diverse decine di kilometri di
distanza sembra effettivamente la soluzione ideale per risolvere rapidamente ed economicamente il problema.
Ma quando sono vere tali caratteristiche? Iniziamo a parlare della banda trasportabile e della distanza superabile.
Innanzitutto va ricordato che la capacità di trasporto è direttamente proporzionale all’ampiezza del canale trasmissivo, ovvero
della quantità di spettro elettromagnetico utilizzato come vettore dei nostri bit. Più sono i megahertz a disposizione del canale,
più sono i megabit che potranno essere trasportati. Considerando un’ampiezza di canale di 21(+21) MHz, si traduce
(considerando un’efficienza media di tre bit per hertz) nella capacità di veicolare verso gli utenti circa una 60tina di Mbps.
Questo su piano teorico, perché poi bisogna fare i conti con una serie di fattori. Uno di questi è la distanza dell’utente
dall’operatore. La distanza implica un progressivo affievolimento dell’intensità del campo elettromagnetico irradiato (che tende
a dimezzarsi con il quadrato della distanza), e l’affievolimento determina una via via decrescente capacità di trasporto. In
pratica, più è distante l’utilizzatore minore è la quantità di banda ovvero i megabit in grado di scambiare nell’unità di tempo.
Un utente vicino all’antenna avrà una banda teorica a disposizione vicina al 100%, un utilizzatore distante alcuni chilometri
potrà goderne solo di una frazione. Ciò significa che anche se WiMAX, dotandolo della massima potenza in antenna che la legge
consente, in condizioni ideali è in grado di superare distanze di alcune decine di kilometri, a queste distanze è impossibile
ottenere le stesse prestazioni (i famosi 60Mbps teorici) che potremmo invece avere a breve distanza. (va detto che vi sono
molti altri parametri fisici che influenzano le prestazioni della trasmissione via etere, ma per semplicità qui ho descritto solo
quelli più macroscopici).
NOTE: a) Le illustrazioni sono puramente esemplificative, per semplicità di rappresentazione i rapporti tra le lunghezze
raffigurate non rappresentano le proporzioni reali I valori numerici espressi sono indicativi. b) nell’illustrazione la diminuzione
di banda in funzione della distana è rappresentata per semplicità solo nel verso impianto⇒ utilizatore (download). In realtà la
comunicazione è simmetrica pertanto va considerata anche l’attenuazione della banda nel verso utente ⇒ impianto (upload)
Come detto, un’altra caratteristica che rende WiMAX una tecnologia interessante per dare accesso last-mile agli utenti, è la sua
capacità di sfruttare le riflessioni multiple delle onde radio sulle superfici per consentire, in alcuni casi e con peggioramento
delle performances complessive, collegamenti anche non in linea di vista tra le antenne. Ma l’ambiente dove si riesce a
sfruttare al meglio il multipath è l’ambiente cittadino, dove grazie alle numerose superfici verticali dei caseggiati le riflessioni
sono molte. L’ambiente peggiore sono invece proprio le aree rurali dove scarseggiano le superfici riflettenti ed abbondano
quelle assorbenti (alberi, pendii erbosi, etc..).
Da queste precisazioni si comprende quindi che WiMAX non consente di trasportare 60Mbps a distanze ragguardevoli persino in
mancanza di linea di vista. WiMAX è una tecnologia nata per fare MAN (Metropolitan Area Network), ovvero il cosiddetto ultimo
miglio, come tecnologia integrativa (più che alternativa) alle reti cablate. (E va aggiunto che la capacità di banda in antenna,
ad esempio i 60Mbps teorici, viene condivisa tra tutti gli utenti simultaneamente attivi, non è indipendente per ogni utente.
Quindi nel caso di applicazioni pesanti come il videostreaming, una manciata di utenti attivi consuma tutta la banda
disponibile.)
La cosiddetta “mancanza di ADSL” in certe zone del Paese, non deriva dall’impossibilità (tranne qualche raro caso di situazioni
logistiche compromesse) o di assenza di convenienza ad installare gli apparati ADSL nelle centrali telefoniche, bensì
dall’indisponibilità di banda adeguata ad alimentarli. Ciò che manca nelle zone diagiate non è l’ADSL, ma la banda necessaria
ad alimentare l’ADSL. Se manca per l’ADSL, la banda manca anche anche per WiMAX. Dove manca la banda non si può erogare
il servizio ne tramite l’uno né l’altro. Se la banda c’è, l’utilizzo della prima o del seconda tecnologia è comunque possibile.
Quindi è il backhauling la principale causa del DigitalDivide: nelle aree rurali o montane non vi sono dorsali in fibra ad alta
capacità (ma ogni paese c’è la centrale telefonica in grado di ospitare i DSLAM xDSL o un punto cospiquo dove installare un
apparato wireless), quindi prima di poter dare accesso localmente agli utenti vuoi con sistemi xDSL che Wireless (WiMAX,
Hyperlan), vanno realizzate le infrastrutture di backhauling che trasportano la banda internet alla zona da servire. Più distante
è la zona, più è difficile raggiungerla e più è numeroso il bacino di utenti da servire (e quindi la banda totale necessaria da
trasportare), maggiore è il costo per realizzare e manutenere un backhauling di capacità ed affidabilità adeguate.
Il backhauling è l’infrastruttura di rete che porta la banda internet ai siti che ospitano le apparecchiature per l’accesso utente
(xDSL o wireless che sia). Puo’ essere realizzato in vari modi in funzione della banda, della topologia, della distanza
(tipicamente fibra o ponti radio PDH o SDH, ma anche in HyperLan o WiMax se le distanze da superare sono brevi e non è
richiesta molta capacità di trasporto).
Rete di accesso:
- dove già esiste la tradizionale cablatura telefonica in rame, WiMAX non è necessariamente più conveniente dell’ADSL, il più
delle volte in questi casi risulta addirittura molto meno conveniente;
- nelle aree rurali e montane (e in generale in quelle dove vi è scarsa numerosità di utilizzatori e ridotta probabilità di
interferenze radio), l’accesso wireless è realizzabile già oggi con la più economica (ma di performances similari) tecnologia
HyperLan;
- performances: un DSLAM è in grado di veicolare una quantità di banda garantita molto superiore ad un numero molto più
grande di utenti di una cella WiMAX. WiMAX non può quindi costituire una tecnologia di sostituzione rispetto alle reti cablate (in
rame e soprattutto in fibra), se non per le applicazioni internet più leggere. Impensabile poterla utilizzare per le applicazioni di
videostreaming (YouTUBE, IPTV, ..), dove un ridotto numero di utenti attivi simultanei saturerebbe la capacità della cella;
- WiMAX risulta interessante per raggiungere quei (pochi) utenti che non possono essere raggiunti dall’ADSL a causa
dell’elevata distanza dalla centrale telefonica e conseguente eccessiva attenuazione della linea;
- WiMAX consente agli operatori alternativi di avere a disposizione una rete senza essere come adesso essere subordinati ad
affittare (wholesale o unbundling) da Telecom Italia le varie componenti dell’infrastruttura di accesso, la cui convenienza va
però valutata con la consapevolezza dei limiti di performances e sotituibilità, in particolare tenendo conto della prospettive di
evoluzione dei profili di consumo di banda degli utenti nei prossimi anni;
- WiMAX nella banda dei 3.5GHz è inadatto a fornire servizi wireless in mobilità (dati e/o voce) confrontabili con quelli UMTS
sui 2,1 GHz, a causa della ridotta o nulla penetrazione indoor del campo elettromagnetico a quella lunghezza d’onda;
cortigian
05-10-07, 12:29
Anche questo è interessante, seppur un pò troppo "tecnico":
http://www.agcom.it/provv/d_644_06_CONS/contributi/d_644_06_CONS_SIEMENS.pdf
seanross
05-10-07, 19:18
Abi Research: il futuro delle reti mobili passa necessariamente per il WiMax
05/10/2007 15:06
Uno studio di Abi Research ha reso noto che gli operatori mobili e provider si stanno concentrando sull’utilizzo di reti WiMax in
ogni parte del mondo, soprattutto in appoggio alle bande 2,5 Ghz e 3,5 Ghz.
La ricerca prevede che nel 2012 saranno più di 95 milioni gli abbonati a una rete WiMax per supportare l’utilizzo di dispositivi
Cpe (customer-provided equipment) e almeno 200 milioni coloro i quali si affideranno al WiMax per utilizzare dispositivi mobili.
Focalizzandosi sulle scelte degli operatori di telefonia, emerge la scelta di Vodafone di muoversi in direzione del WiMax per
coprire i mercati di Medio Oriente e Europa dell’est e l’interesse di Bt e Telecom Italia per la medesima possibilità.
http://quomedia.diesis.it/news/9780/abi-research-il-futuro-delle-reti-mobili-passa-necessariamente-per-il-wimax
P.S.
Quando uscirà questo benedetto Bando, anche in Italia sarà Wimax...
Confermo tutti i dubbi che ho espresso in precedenza (soprattutto riguardo a SIRTI) ma la cosa che mi piace molto in questa
fase è l'aspettativa che potrà crearsi su eventuali aggregazioni, accordi, acquisizioni...
Speriamo bene
sergionepippone
05-10-07, 19:21
Abi Research: il futuro delle reti mobili passa necessariamente per il WiMax05/10/2007 15:06
Uno studio di Abi Research ha reso noto che gli operatori mobili e provider si stanno concentrando sull’utilizzo di reti WiMax in
ogni parte del mondo, soprattutto in appoggio alle bande 2,5 Ghz e 3,5 Ghz.
La ricerca prevede che nel 2012 saranno più di 95 milioni gli abbonati a una rete WiMax per supportare l’utilizzo di dispositivi
Cpe (customer-provided equipment) e almeno 200 milioni coloro i quali si affideranno al WiMax per utilizzare dispositivi mobili.
Focalizzandosi sulle scelte degli operatori di telefonia, emerge la scelta di Vodafone di muoversi in direzione del WiMax per
coprire i mercati di Medio Oriente e Europa dell’est e l’interesse di Bt e Telecom Italia per la medesima possibilità.
http://quomedia.diesis.it/news/9780/abi-research-il-futuro-delle-reti-mobili-passa-necessariamente-per-il-wimax
:eek::eek::eek:
jaky02
05-10-07, 19:34
Venerdì 5 Ottobre 2007 alle 08:43
E’ di questi giorni, la notizia del fallimento dell’operazione Wi-Fi di Chicago, la rete senza fili non verrà realizzata, nonostante
l’accordo raggiunto tra municipio, Earthlink e AT&T.
I due operatori avevano proposto di realizzare l’intera infrastruttura, ottenendo dalla città la piena autonomia nella
progettazione e realizzazione, ma i costi preventivati inizialmente sono lievitati, a causa della necessaria installazione di un
numero di accessi superiori a quelli previsti, il comune però si è tirato indietro ritenendo i costi troppo elevati.
L’esempio di Chicago non è l’unico, in molte altre città americane, il Wi-fi, comincia a perdere colpi, le reti via cavo crescono,
sono sempre più veloci e meno costose ed il wi-fi ne risente.
In Italia? In Italia, le reti wi-fi non sono mai decollate come molti speravano, sia per cause legislative, che economiche, senza
pensare che il Wi-max, è destinato ad essere utilizzato solo per alcune reti locali non raggiunte da connessioni fisse.
Seneca71
05-10-07, 19:35
Abi Research: il futuro delle reti mobili passa necessariamente per il WiMax
05/10/2007 15:06
Uno studio di Abi Research ha reso noto che gli operatori mobili e provider si stanno concentrando sull’utilizzo di reti WiMax in
ogni parte del mondo, soprattutto in appoggio alle bande 2,5 Ghz e 3,5 Ghz.
La ricerca prevede che nel 2012 saranno più di 95 milioni gli abbonati a una rete WiMax per supportare l’utilizzo di dispositivi
Cpe (customer-provided equipment) e almeno 200 milioni coloro i quali si affideranno al WiMax per utilizzare dispositivi mobili.
Focalizzandosi sulle scelte degli operatori di telefonia, emerge la scelta di Vodafone di muoversi in direzione del WiMax per
coprire i mercati di Medio Oriente e Europa dell’est e l’interesse di Bt e Telecom Italia per la medesima possibilità.
http://quomedia.diesis.it/news/9780/abi-research-il-futuro-delle-reti-mobili-passa-necessariamente-per-il-wimax
P.S.
Quando uscirà questo benedetto Bando, anche in Italia sarà Wimax...
Confermo tutti i dubbi che ho espresso in precedenza (soprattutto riguardo a SIRTI) ma la cosa che mi piace molto in questa
fase è l'aspettativa che potrà crearsi su eventuali aggregazioni, accordi, acquisizioni...
Speriamo bene
Appunto!
quando???
E' incredibile la farsa/balletto creato dalla coppia Vimer&Genty:
è da giugno che si dice "fra pochi giorni uscirà il bando".....
....siamo in ottobre e ne abbiamo tutti i co.glioni veramente pieni!!!
otteric
Appunto!
05-10-07, 19:45
quando???
E' incredibile la farsa/balletto creato dalla coppia Vimer&Genty:
è da giugno che si dice "fra pochi giorni uscirà il bando".....
....siamo in ottobre e ne abbiamo tutti i co.glioni veramente pieni!!!
perfettamente daccordo con te, e Gentiloni nel suo sito che fa? parla del partito democratico! ma chi se ne f.rega! e la cosa che
nel suo sito da veramnte fastidio,e' che nonostante tutti i messaggi,gli insulti ricevuti,ha la faccia tosta di non rispondere a
nessuno dei quesiti che i lettori del blog gli chiedono,tra cui il wi-max! ma che faccia tosta! ma lo sa che alle prossime elezioni
non becchera' nemmeno un voto?
ormai la tua carriera di politico e' finita!renditene conto! ed emana al piu' presto questi benedetti bandi!
Curria69
05-10-07, 19:58
perfettamente daccordo con te, e Gentiloni nel suo sito che fa? parla del partito democratico! ma chi se ne f.rega! e la cosa che
nel suo sito da veramnte fastidio,e' che nonostante tutti i messaggi,gli insulti ricevuti,ha la faccia tosta di non rispondere a
nessuno dei quesiti che i lettori del blog gli chiedono,tra cui il wi-max! ma che faccia tosta! ma lo sa che alle prossime elezioni
non becchera' nemmeno un voto?
ormai la tua carriera di politico e' finita!renditene conto! ed emana al piu' presto questi benedetti bandi!
sai quanto gliene frega!!!:wall:
questa gente cade sempre in piedi!!:specchio:
hai voglia a starnazzare,possono permettersi il lusso di fare orecchie da mercante!!:mad:
seanross
05-10-07, 19:59
Appunto!
quando???
E' incredibile la farsa/balletto creato dalla coppia Vimer&Genty:
è da giugno che si dice "fra pochi giorni uscirà il bando".....
....siamo in ottobre e ne abbiamo tutti i co.glioni veramente pieni!!!
è questione di giorni...
la prossima settimana...
è imminente...
ultimi adempimenti...
è alla firma sul tavolo del Ministro...
il ministro lo ha assicurato entro settembre...
:D:D:D:D:D
P.S.
a parte gli scherzi, credo che uscirà mercoledì (di venere e di marte non si sposa e non si parte e non si mette le mani all'arte,
lunedì è troppo presto, giovedì è troppo tardi, sabato brodo e domenica pasta asciutta) OK!
Gabri
05-10-07, 20:44
perfettamente daccordo con te, e Gentiloni nel suo sito che fa? parla del partito democratico! ma chi se ne f.rega! e la cosa che
nel suo sito da veramnte fastidio,e' che nonostante tutti i messaggi,gli insulti ricevuti,ha la faccia tosta di non rispondere a
nessuno dei quesiti che i lettori del blog gli chiedono,tra cui il wi-max! ma che faccia tosta! ma lo sa che alle prossime elezioni
non becchera' nemmeno un voto?
ormai la tua carriera di politico e' finita!renditene conto! ed emana al piu' presto questi benedetti bandi!
Ma cosa pretendi da questa armata brancaleone ?:mmmm:
A loro gli interessa solo che nn torni al governo Berlusconi :D
Che gente! bannato
alexjuve
05-10-07, 20:46
niente ancorà
buce
05-10-07, 20:58
Ma cosa pretendi da questa armata brancaleone ?:mmmm:
A loro gli interessa solo che nn torni al governo Berlusconi :D
Che gente! bannato
Non fa una piega...
Ciao a tutti.
sergionepippone
05-10-07, 21:15
è questione di giorni...
la prossima settimana...
è imminente...
ultimi adempimenti...
è alla firma sul tavolo del Ministro...
il ministro lo ha assicurato entro settembre...
:D:D:D:D:D
P.S.
a parte gli scherzi, credo che uscirà mercoledì (di venere e di marte non si sposa e non si parte e non si mette le mani all'arte,
lunedì è troppo presto, giovedì è troppo tardi, sabato brodo e domenica pasta asciutta) OK!
venerdi' PESCE:D:D:D
cancer75
06-10-07, 12:45
Siglato l'accordo per la cessione dalla Svezia, costo dell'operazione 775 milioni
L'azienda: "Operazione importante per lo sviluppo dei servizi integrati fisso-mobile"
Vodafone acquisisce Tele2
banda larga in Italia e Spagna
Milano - Vodafone Italia e Vodafone Spagna hanno siglato l'accordo per l'acquisizione di Tele2 nei due Paesi da Tele2 Svezia,
per l'importo complessivo di 775 milioni. L'operazione sarà sottoposta al vaglio delle autorità di vigilanza competenti e si
dovrebbe concludere entro la fine dell'anno. Tele 2 Italia e Tele 2 Spagna forniscono servizi di banda larga e di telefonia fissa
nei due Paesi. L'acquisizione di Tele 2 consentirà a Vodafone di beneficiare delle elevate opportunità di crescita della banda
larga fissa, dato il livello attuale di diffusione dei servizi e il rapido sviluppo del mercato.
Sviluppo offerta commerciale. L'immediata disponibilità dell'infrastruttura accelererà lo sviluppo dell'offerta commerciale e
l'integrazione delle reti di Tele2 e di Vodafone genererà sinergie di costo. Grazie alla acquisizione di Tele2, Vodafone Italia
disporrà quindi di un ampio portafoglio di tecnologie che includeranno, oltre alla telefonia fissa via radio con Vodafone Casa,
anche la rete fissa DSL, concretizzando l'offerta di servizi di comunicazione totale per la clientela residenziale e per le imprese.
Vodafone: "Un passo avanti importante". "Vodafone realizza la sua prima acquisizione in Italia, un passo in avanti
importantissimo nella attuazione della strategia di crescita focalizzata su due nuove aree di sviluppo: i servizi integrati fissomobile e la banda larga fissa e mobile", ha dichiarato Pietro Guindani, Ad di Vodafone Italia.
"Servizi di comunicazione totale". L'acquisizione di un operatore telefonico dotato di una propria rete infrastrutturale, unita al
lancio commerciale di Vodafone Casa, continua Guindani, "concretizzano la nostra strategia di diventare un operatore in grado
di offrire servizi di comunicazione totale. La rete infrastrutturale acquisita da Tele2 sarà sviluppata e rafforzata con un nuovo
piano di investimenti per fornire prestazioni a larga banda in tecnologia IP per la clientela residenziale e le imprese". "Nel
mondo della telefonia fissa - conclude Guindani - Vodafone porterà nei prossimi anni libertà di scelta, innovazione, concorrenza
e servizi di qualità per tutti i clienti, così come ha fatto nella telefonia mobile".
(6 ottobre 2007)
Fine delle trasmissioni o inizio di un nuovo risiko?
seanross
06-10-07, 14:48
Siglato l'accordo per la cessione dalla Svezia, costo dell'operazione 775 milioni
L'azienda: "Operazione importante per lo sviluppo dei servizi integrati fisso-mobile"
Vodafone acquisisce Tele2
banda larga in Italia e Spagna
Milano - Vodafone Italia e Vodafone Spagna hanno siglato l'accordo per l'acquisizione di Tele2 nei due Paesi da Tele2 Svezia,
per l'importo complessivo di 775 milioni. L'operazione sarà sottoposta al vaglio delle autorità di vigilanza competenti e si
dovrebbe concludere entro la fine dell'anno. Tele 2 Italia e Tele 2 Spagna forniscono servizi di banda larga e di telefonia fissa
nei due Paesi. L'acquisizione di Tele 2 consentirà a Vodafone di beneficiare delle elevate opportunità di crescita della banda
larga fissa, dato il livello attuale di diffusione dei servizi e il rapido sviluppo del mercato.
Sviluppo offerta commerciale. L'immediata disponibilità dell'infrastruttura accelererà lo sviluppo dell'offerta commerciale e
l'integrazione delle reti di Tele2 e di Vodafone genererà sinergie di costo. Grazie alla acquisizione di Tele2, Vodafone Italia
disporrà quindi di un ampio portafoglio di tecnologie che includeranno, oltre alla telefonia fissa via radio con Vodafone Casa,
anche la rete fissa DSL, concretizzando l'offerta di servizi di comunicazione totale per la clientela residenziale e per le imprese.
Vodafone: "Un passo avanti importante". "Vodafone realizza la sua prima acquisizione in Italia, un passo in avanti
importantissimo nella attuazione della strategia di crescita focalizzata su due nuove aree di sviluppo: i servizi integrati fissomobile e la banda larga fissa e mobile", ha dichiarato Pietro Guindani, Ad di Vodafone Italia.
"Servizi di comunicazione totale". L'acquisizione di un operatore telefonico dotato di una propria rete infrastrutturale, unita al
lancio commerciale di Vodafone Casa, continua Guindani, "concretizzano la nostra strategia di diventare un operatore in grado
di offrire servizi di comunicazione totale. La rete infrastrutturale acquisita da Tele2 sarà sviluppata e rafforzata con un nuovo
piano di investimenti per fornire prestazioni a larga banda in tecnologia IP per la clientela residenziale e le imprese". "Nel
mondo della telefonia fissa - conclude Guindani - Vodafone porterà nei prossimi anni libertà di scelta, innovazione, concorrenza
e servizi di qualità per tutti i clienti, così come ha fatto nella telefonia mobile".
(6 ottobre 2007)
Fine delle trasmissioni o inizio di un nuovo risiko?
COSA VORRA' DIRE??????
ECCO COSA HO TROVATO SULLA FIBRA OTTICA DI TELE2:
Tele2 e la sua rete (http://www.oneadsl.it/30/06/2007/tele2-e-la-sua-rete/)
di Luca Gorrasi (http://www.oneadsl.it/autore/87/) - Sabato 30 Giugno 2007 alle 08:49
http://www.oneadsl.it/wp-content/oneadsl.it_uploads/2007/06/logo-tele2.gif
Un dilemma di molti utenti ed appassionati del settore, è l’infrastruttura di rete di Tele2, esiste, non esiste, quanto è ampia,
come è strutturata?
Da un intervista pubblicata su Repubblica.it, all’amministratore delegato di Tele2, sembra che questa rete esista sul serio ed
anzi sia rilevante come estensione e con una tecnologia sicuramente attuale.
Nessuno aveva mai dubitato della sua esistenza, ma è sempre stato quasi impossibile recuperare dettagli sull’infrastruttura di
rete di Tele2 (http://adsl.html.it/Lista.aspx?a=Tele2).
Riporto uno spezzone dell’intervista a Andrea Filippetti:
[..]«Non possono più dire che siamo dei reseller. E’ da fine 2005 che abbiano iniziato a realizzare una nostra rete per offrire
banda larga ai nostri utenti. Abbiamo 4 mila chilometri di rete in fibra ottica; ad oggi abbiamo attrezzato 600 centrali
telefoniche con le nostre infrastrutture di rete per offrire l’unbundling; abbiamo una copertura che è ora del 30% della
popolazione italiana e arriverà al 40% a fine anno: sono tutti server Adsl 2+ con cui portiamo sul mercato la nostra offerta di
accesso a 4 mega, ma in teoria potremmo offrire da subito i 20 mega. Intanto abbiamo quasi 2 milioni e mezzo di utenti, oltre
700 mila dei quali sono utenti a banda larga: qui stiamo crescendo velocemente. Su 100 utenti che si sono staccati da Telecom
per l’Adsl, noi abbiamo una quota di mercato del 14%. Ma tra i nuovi distacchi da Telecom che registriamo in questo periodo
uno su tre viene da noi».[..]
Altra importante nota dello stesso Filippeti è la risposta alle voci che si sono diffuse nei giorni scorsi di un interessamento di
Tiscali per Tele2 Italia, non ne fa un riferimento diretto, ma la sua risposta sembra togliere ogni dubbio.
«Questa è materia da azionisti e non da manager. Il gruppo ha dato l’indirizzo strategico di ridurre le aree geografiche, ma per
concentrarsi nei mercati in cui ha una propria infrastruttura. Sottolineo solo che in Italia l’infrastruttura c’è e la stiamo
sviluppando. E che il caso italiano è stato portato ad esempio di best practice per tutto il gruppo».
http://www.oneadsl.it/30/06/2007/tele2-e-la-sua-rete/
P.S.
SARA' BENE O SARA' MALE?!?!?! :confused::confused::confused::confused: :confused:
Curria69
06-10-07, 14:59
secondo me vuol dire una cosa soltanto,che retelit e' molto sottovalutata,borsisticamente parlando!!!!
abbiamo qualche migliaio di km di fibra in piu' di tele2:cool::D:D
dammi tempo che ti sportuso,disse la goccia alla roccia!
seanross
06-10-07, 15:16
Tele2 e la sua rete (http://www.oneadsl.it/30/06/2007/tele2-e-la-sua-rete/)
di Luca Gorrasi (http://www.oneadsl.it/autore/87/) - Sabato 30 Giugno 2007 alle 08:49
http://www.oneadsl.it/wp-content/oneadsl.it_uploads/2007/06/logo-tele2.gif
Un dilemma di molti utenti ed appassionati del settore, è l’infrastruttura di rete di Tele2, esiste, non esiste, quanto è ampia,
come è strutturata?
Da un intervista pubblicata su Repubblica.it, all’amministratore delegato di Tele2, sembra che questa rete esista sul serio ed
anzi sia rilevante come estensione e con una tecnologia sicuramente attuale.
Nessuno aveva mai dubitato della sua esistenza, ma è sempre stato quasi impossibile recuperare dettagli sull’infrastruttura di
rete di Tele2 (http://adsl.html.it/Lista.aspx?a=Tele2).
Riporto uno spezzone dell’intervista a Andrea Filippetti:
[..]«Non possono più dire che siamo dei reseller. E’ da fine 2005 che abbiano iniziato a realizzare una nostra rete per offrire
banda larga ai nostri utenti. Abbiamo 4 mila chilometri di rete in fibra ottica; ad oggi abbiamo attrezzato 600 centrali
telefoniche con le nostre infrastrutture di rete per offrire l’unbundling; abbiamo una copertura che è ora del 30% della
popolazione italiana e arriverà al 40% a fine anno: sono tutti server Adsl 2+ con cui portiamo sul mercato la nostra offerta di
accesso a 4 mega, ma in teoria potremmo offrire da subito i 20 mega. Intanto abbiamo quasi 2 milioni e mezzo di utenti, oltre
700 mila dei quali sono utenti a banda larga: qui stiamo crescendo velocemente. Su 100 utenti che si sono staccati da Telecom
per l’Adsl, noi abbiamo una quota di mercato del 14%. Ma tra i nuovi distacchi da Telecom che registriamo in questo periodo
uno su tre viene da noi».[..]
Altra importante nota dello stesso Filippeti è la risposta alle voci che si sono diffuse nei giorni scorsi di un interessamento di
Tiscali per Tele2 Italia, non ne fa un riferimento diretto, ma la sua risposta sembra togliere ogni dubbio.
«Questa è materia da azionisti e non da manager. Il gruppo ha dato l’indirizzo strategico di ridurre le aree geografiche, ma per
concentrarsi nei mercati in cui ha una propria infrastruttura. Sottolineo solo che in Italia l’infrastruttura c’è e la stiamo
sviluppando. E che il caso italiano è stato portato ad esempio di best practice per tutto il gruppo».
http://www.oneadsl.it/30/06/2007/tele2-e-la-sua-rete/
Questa frase mi ha fatto accendere una lampadina...
ecco cosa penso:
1. Un Reseller per definizione non ha una propria rete
2. Ma anche un operatore virtuale (tanto di moda oggi) non ha una propria rete
Ci pensate se le licenze Wimax oltre ai big Telecom e Fastweb se le aggiudicassero proprio quelli che non hanno neppure un
km di fibra ottica????
Non si metteranno mica a posare cavi... :D
P.S.
Ne vedremo delle belle... OK!
sergionepippone
06-10-07, 15:39
Questa frase mi ha fatto accendere una lampadina...
ecco cosa penso:
1. Un Reseller per definizione non ha una propria rete
2. Ma anche un operatore virtuale (tanto di moda oggi) non ha una propria rete
Ci pensate se le licenze Wimax oltre ai big Telecom e Fastweb se le aggiudicassero proprio quelli che non hanno neppure un
km di fibra ottica????
Non si metteranno mica a posare cavi... :D
P.S.
Ne vedremo delle belle... OK!
saremo tutti ricchi ,alcuni anche ricc..oni:clap::clap::clap:
sergionepippone
06-10-07, 15:43
ma perche' tiscali vorrebbe comprare tele 2 gli svizzeri comprano fastweb altri comprano altri....e a noi perche' non ci compra
nessuno?????????????forse non valiamo un c...?:angry::angry::angry:
sergionepippone
06-10-07, 15:46
ma perche' tiscali vorrebbe comprare tele 2 gli svizzeri comprano fastweb altri comprano altri....e a noi perche' non ci compra
nessuno?????????????forse non valiamo un c...?:angry::angry::angry:
siete sicuri che la fibra di retelit sia moderna ed efficiente?:confused:
kavaje
06-10-07, 15:55
BBF 2007. R. Saracco (Telecom Italia): ‘Tutto converge verso la rete fissa, che non può che essere in fibra’
Connettività, accesso alla rete, fisso o mobile, applicazioni e servizi vecchi e nuovi, in un’intervista sul futuro della rete.
Roberto Saracco
Il contesto è stato, come al solito, il BBF 2007, che ha registrato la partecipazione tra gli altri di Roberto Saracco, responsabile
area Trends e Comunicazione scientifica di Telecom Italia. Saracco si occupa da anni di futuro. Lo immagina e lo vede passare
sotto di sé. Gli abbiamo posto alcune domanda a margine del BBF sugli sviluppi della rete. Queste le sue risposte
K4B. L’innovazione corre, ma lo sviluppo di internet è alla velocità della luce. Dove stiamo andando?
Saracco. Si è vero. Internet sta cambiando, non tanto in termini di tecnologie, quanto in termini di applicazioni e di utilizzo. Il
modo in cui si accede ad internet cambia, sempre di più il web è un punto di scambio di informazioni tra navigatori, il modello
di una internet che consente a moltissimi l’accesso a informazioni create da pochi sta ormai tramontando.
Questo ha profonde implicazioni sulle architetture, sulle applicazioni e sulle tecnologie di rete.
K4B. In che senso?
Saracco. Pensare alla rete di domani senza partire da queste considerazioni non ha senso.
Le spinte al cambiamento vanno cercate ai bordi della rete e sono in qualche misura indipendenti dagli Operatori di
telecomunicazioni e anche dalle loro scelte. Non è più come una volta quando l’evoluzione della connettività comportava quella
degli apparati che si interfacciavano con la rete. Oggi è l’evoluzione di questi, sempre più numerosi e variegati, che guida lo
sviluppo della rete.
K4B. E questo dove ci porta?
Saracco. Prendiamo l’evoluzione della capacità di memorizzazione. Abbiamo compact flash da svariati GB nelle nostre macchine
fotografiche e telefonini. Oggi siamo ad una capacità di 64GB per card e nella prossima decade supereremo i 1000 GB. Gli hard
disk hanno già superato il TB e continueranno a crescere.
K4B. Si, ma cosa significa questa enorme capacità di memoria ai bordi della rete, come dice lei?
Saracco. Intanto che molte delle informazioni, che normalmente utilizziamo, saranno sempre con noi, senza bisogno di
accedere alla rete. Le scaricheremo da essa, ma in modo asincrono rispetto al loro utilizzo e tramite canali a basso costo
(addirittura a costo zero, con abbonamenti tipo flat rate). Gli aggiornamenti saranno piccole transazioni, anche queste
effettuate in modo asincrono rispetto all’uso. La trasmissione da streaming diventa a burst, abbattendo i costi e spingendo
verso reti best effort (IPv4 va benissimo per questo).
La presenza di enormi quantità di informazioni nelle appliance spinge verso una richiesta di banda upstream, che diventa tanto
importante quanto quella downstream, mettendo fuori gioco soluzioni di trasporto asimmetriche (pre-pensionamento
dell’ADSL).
La crescita delle capacità elaborative abilita l’esplosione dei sensori, il CMOS sostituisce gradualmente il CCD, portando a
telecamere con oltre 10 Mpixel, cosa che abbiamo già raggiunto nelle fotocamere digitali. Il consumer world che crea
informazioni, ai bordi della rete, chiede velocità di trasferimento oltre i 100 Mbps; non è quindi la televisione, neppure quella
HD (che richiede circa 15 Mbps) a spingere verso maggiori capacità di banda.
La richiesta di banda anche sul mobile, appena in fase iniziale, spingerà verso alte densità di celle, portando a celle sempre più
piccole.
K4B. E il Wimax, come si colloca in questo quadro?
Saracco. Il Wimax va in direzione opposta e sarà una delle tante tecnologie disponibili utili per coprire aree a bassa densità di
traffico con potenziali alti picchi singoli, non certamente una tecnologia sostitutiva delle attuali.
K4B. Tutto sembra andare verso un nuovo ecosistema, ma con un cuore Fisso o Mobile?
Saracco. La coesistenza di varie tecnologie sarà un dato di fatto e la sfida sarà renderle trasparenti ai clienti finali. I terminali
stanno crescendo in questa direzione e il Software Defined Radio forma un importante substrato abilitante. I terminali
diventeranno progressivamente nodi di rete collegati in architetture mesh: non saranno più terminali di una rete, ma essi stessi
una rete che cresce in capacità man mano che cresce il numero di terminali.
Teniamo conto che il mercato compra i terminali sulla base di parametri che non sono né prestazionali né tecnologici. E sono i
terminali e la loro pervasività a spingere l’evoluzione della rete.
Anche l’evoluzione del mobile, con celle sempre più piccole, indirizza lo sviluppo della rete fissa: tutto converge verso una rete
che “deve” essere in fibra.
K4B. Quindi rete in fibra ?
Saracco. Si. Ed in modo progressivo. Seguendo quelle che sono le compatibilità economiche. Una rete completamente in fibra è
una rete piatta, in cui non si riconoscono più snodi tra accesso, metro e core/backbone, in cui occorre pensare all’unbundling
funzionale, non fisico, in cui basta garantire un accesso ad un flusso per disporre di un’infrastruttura completa per l’offerta di
servizi (informazioni e contenuti compresi, ovviamente).
K4B. Allora connettività, con il più alto livello di disponibilità di banda?
Saracco. Non solo. In questa rete il livello di connettività deve essere associato a un livello di fruibilità delle risorse tramite
piattaforme che le rendano disponibili. Ecco perché l’accento di molti Operatori, quando si pianifica l’evoluzione delle Next
Generation Network, è posto sulle piattaforme per abilitare multimedialità, personalizzazione, trasparenza alla tecnologia,
all’infrastruttura e all’accesso.
K4B. Quindi NGN non per un’ideologica richiesta di banda, ma per rapportarsi subito a nuovi servizi…
Saracco. Queste piattaforme sono quelle che realmente abilitano lo sviluppo efficace di nuovi business, permettendo a diversi
attori di sfruttare reciprocamente i loro servizi, creando di fatto nuove catene del valore. Sono i cosiddetti mash-up che stanno
prendendo forma, ora dominati da Google (che con la messa a disposizione delle mappe ha dato impulso alla presentazione
georeferenziata di informazioni e che, guarda caso, sembra interessarsi a Second Life, una mossa logica proprio nella direzione
dei mash-up), ma in prospettiva aperti a chiunque. Un altro termine per mash-up è “ecosistema”, inteso come una spontanea
aggregazione di business in genere stimolata da un certo prodotto o servizio (vedi iPod, ma si veda anche il sistema
dell’education, oggi fortemente disaggregato, o quello dell’infomobilità o della sanità).
K4B. Mi sembra di capire che tutto ciò che abbiamo visto sino ad ora è destinato a rimanere alle nostre spalle…
Saracco. Il futuro del business passa attraverso questi nuovi modelli, in cui le catene del valore non sono più lineari, ma a rete
magliata, e i flussi di cassa non necessariamente diretti dal fruitore al fornitore.
Le NGN in questa accezione diventano il vero substrato abilitante per il business futuro, un elemento fondamentale per lo
sviluppo di un sistema paese.
alff
06-10-07, 15:57
BBF 2007. R. Saracco (Telecom Italia): ‘Tutto converge verso la rete fissa, che non può che essere in fibra’
Connettività, accesso alla rete, fisso o mobile, applicazioni e servizi vecchi e nuovi, in un’intervista sul futuro della rete.
Roberto Saracco
Il contesto è stato, come al solito, il BBF 2007, che ha registrato la partecipazione tra gli altri di Roberto Saracco, responsabile
area Trends e Comunicazione scientifica di Telecom Italia. Saracco si occupa da anni di futuro. Lo immagina e lo vede passare
sotto di sé. Gli abbiamo posto alcune domanda a margine del BBF sugli sviluppi della rete. Queste le sue risposte
K4B. L’innovazione corre, ma lo sviluppo di internet è alla velocità della luce. Dove stiamo andando?
Saracco. Si è vero. Internet sta cambiando, non tanto in termini di tecnologie, quanto in termini di applicazioni e di utilizzo. Il
modo in cui si accede ad internet cambia, sempre di più il web è un punto di scambio di informazioni tra navigatori, il modello
di una internet che consente a moltissimi l’accesso a informazioni create da pochi sta ormai tramontando.
Questo ha profonde implicazioni sulle architetture, sulle applicazioni e sulle tecnologie di rete.
K4B. In che senso?
Saracco. Pensare alla rete di domani senza partire da queste considerazioni non ha senso.
Le spinte al cambiamento vanno cercate ai bordi della rete e sono in qualche misura indipendenti dagli Operatori di
telecomunicazioni e anche dalle loro scelte. Non è più come una volta quando l’evoluzione della connettività comportava quella
degli apparati che si interfacciavano con la rete. Oggi è l’evoluzione di questi, sempre più numerosi e variegati, che guida lo
sviluppo della rete.
K4B. E questo dove ci porta?
Saracco. Prendiamo l’evoluzione della capacità di memorizzazione. Abbiamo compact flash da svariati GB nelle nostre macchine
fotografiche e telefonini. Oggi siamo ad una capacità di 64GB per card e nella prossima decade supereremo i 1000 GB. Gli hard
disk hanno già superato il TB e continueranno a crescere.
K4B. Si, ma cosa significa questa enorme capacità di memoria ai bordi della rete, come dice lei?
Saracco. Intanto che molte delle informazioni, che normalmente utilizziamo, saranno sempre con noi, senza bisogno di
accedere alla rete. Le scaricheremo da essa, ma in modo asincrono rispetto al loro utilizzo e tramite canali a basso costo
(addirittura a costo zero, con abbonamenti tipo flat rate). Gli aggiornamenti saranno piccole transazioni, anche queste
effettuate in modo asincrono rispetto all’uso. La trasmissione da streaming diventa a burst, abbattendo i costi e spingendo
verso reti best effort (IPv4 va benissimo per questo).
La presenza di enormi quantità di informazioni nelle appliance spinge verso una richiesta di banda upstream, che diventa tanto
importante quanto quella downstream, mettendo fuori gioco soluzioni di trasporto asimmetriche (pre-pensionamento
dell’ADSL).
La crescita delle capacità elaborative abilita l’esplosione dei sensori, il CMOS sostituisce gradualmente il CCD, portando a
telecamere con oltre 10 Mpixel, cosa che abbiamo già raggiunto nelle fotocamere digitali. Il consumer world che crea
informazioni, ai bordi della rete, chiede velocità di trasferimento oltre i 100 Mbps; non è quindi la televisione, neppure quella
HD (che richiede circa 15 Mbps) a spingere verso maggiori capacità di banda.
La richiesta di banda anche sul mobile, appena in fase iniziale, spingerà verso alte densità di celle, portando a celle sempre più
piccole.
K4B. E il Wimax, come si colloca in questo quadro?
Saracco. Il Wimax va in direzione opposta e sarà una delle tante tecnologie disponibili utili per coprire aree a bassa densità di
traffico con potenziali alti picchi singoli, non certamente una tecnologia sostitutiva delle attuali.
K4B. Tutto sembra andare verso un nuovo ecosistema, ma con un cuore Fisso o Mobile?
Saracco. La coesistenza di varie tecnologie sarà un dato di fatto e la sfida sarà renderle trasparenti ai clienti finali. I terminali
stanno crescendo in questa direzione e il Software Defined Radio forma un importante substrato abilitante. I terminali
diventeranno progressivamente nodi di rete collegati in architetture mesh: non saranno più terminali di una rete, ma essi stessi
una rete che cresce in capacità man mano che cresce il numero di terminali.
Teniamo conto che il mercato compra i terminali sulla base di parametri che non sono né prestazionali né tecnologici. E sono i
terminali e la loro pervasività a spingere l’evoluzione della rete.
Anche l’evoluzione del mobile, con celle sempre più piccole, indirizza lo sviluppo della rete fissa: tutto converge verso una rete
che “deve” essere in fibra.
K4B. Quindi rete in fibra ?
Saracco. Si. Ed in modo progressivo. Seguendo quelle che sono le compatibilità economiche. Una rete completamente in fibra è
una rete piatta, in cui non si riconoscono più snodi tra accesso, metro e core/backbone, in cui occorre pensare all’unbundling
funzionale, non fisico, in cui basta garantire un accesso ad un flusso per disporre di un’infrastruttura completa per l’offerta di
servizi (informazioni e contenuti compresi, ovviamente).
K4B. Allora connettività, con il più alto livello di disponibilità di banda?
Saracco. Non solo. In questa rete il livello di connettività deve essere associato a un livello di fruibilità delle risorse tramite
piattaforme che le rendano disponibili. Ecco perché l’accento di molti Operatori, quando si pianifica l’evoluzione delle Next
Generation Network, è posto sulle piattaforme per abilitare multimedialità, personalizzazione, trasparenza alla tecnologia,
all’infrastruttura e all’accesso.
K4B. Quindi NGN non per un’ideologica richiesta di banda, ma per rapportarsi subito a nuovi servizi…
Saracco. Queste piattaforme sono quelle che realmente abilitano lo sviluppo efficace di nuovi business, permettendo a diversi
attori di sfruttare reciprocamente i loro servizi, creando di fatto nuove catene del valore. Sono i cosiddetti mash-up che stanno
prendendo forma, ora dominati da Google (che con la messa a disposizione delle mappe ha dato impulso alla presentazione
georeferenziata di informazioni e che, guarda caso, sembra interessarsi a Second Life, una mossa logica proprio nella direzione
dei mash-up), ma in prospettiva aperti a chiunque. Un altro termine per mash-up è “ecosistema”, inteso come una spontanea
aggregazione di business in genere stimolata da un certo prodotto o servizio (vedi iPod, ma si veda anche il sistema
dell’education, oggi fortemente disaggregato, o quello dell’infomobilità o della sanità).
K4B. Mi sembra di capire che tutto ciò che abbiamo visto sino ad ora è destinato a rimanere alle nostre spalle…
Saracco. Il futuro del business passa attraverso questi nuovi modelli, in cui le catene del valore non sono più lineari, ma a rete
magliata, e i flussi di cassa non necessariamente diretti dal fruitore al fornitore.
Le NGN in questa accezione diventano il vero substrato abilitante per il business futuro, un elemento fondamentale per lo
sviluppo di un sistema paese.
METTI ANCHE LA DATA 04/10/O7:yes::yes::yes:
kavaje
08-10-07, 12:27
Web: il futuro è la rete globale e condivisa
08/10/2007
L'internet del futuro sarà un gigantesco passaparola digitale, che consentirà di accedere alla rete in qualsiasi momento e luogo
e con qualunque dispositivo, senza confini. Ne sono convinti, prototipi alla mano, i circa 200 ricercatori internazionali che
prendono parte a Mass 2007 (Mobile Ad-Hoc and Sensor Systems), la quarta conferenza internazionale organizzata dall'Istituto
di informatica e telematica del Cnr.
”Grazie alle tecnologie di rete auto-organizzanti - spiega l'Iti-Cnr in una nota - si potrà estendere la copertura Web anche in
assenza di infrastrutture di rete sfruttando i dispositivi wireless (Bluetooth, Wi-Fi, WiMax, Umts) di cui l'ambiente in cui viviamo
è sempre più pervaso come cellulari, elettrodomestici, fotocamere e le automobili.
”La rete ad hoc - osserva Marco Conti, ricercatore dell'Iit-Cnr - sfrutta il principio del passaparola: una persona tramite il
proprio dispositivo può comunicare direttamente con tutte le persone che si trovano all'interno del raggio della trasmissione
senza fili (wireless). Dal momento che il trasferimento avviene tra dispositivi digitali e non tra persone, l'informazione ricevuta
(a meno di manomissioni fraudolente) è una copia fedele di quella generata dal mittente”.
http://quomedia.diesis.it/news/9796/web-il-futuro-e-la-rete-globale-e-condivisa
kavaje
08-10-07, 19:19
WiMax, storia di un annuncio senza fine
Il ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni
http://www.visionpost.it/files/images/10082007123922.jpg
Di Gabriele De Palma
08/10/2007 - 12:16
Sono passati cinque mesi dall'ultimo documento Agcom sul WiMax. Sembrava il preludio al bando per l'assegnazione delle
frequenze che invece si fa ancora attendere tra frasi di circostanza e inspiegabili ritardi.
9 maggio 2007: con un clamoroso ritardo sul resto dei paesi europei, l'Agcom pubblica il Regolamento sulle procedure per
l'assegnazione dei diritti d'uso delle frequenze per il WiMax. Quella picola parte dell'opinione pubblica che si preoccupa di
queste cose tirava un sospiro di sollievo: finalmente sono state liberate le frequenze 3,5GHz, passate dal ministero delle Difesa
e quello delle Comunicazioni e finalmente l'Italia sembrava pronta per una tecnologia che permette di ridurre il digital divide e
di portare un po' di vitalità nel mercato delle tlc.
Quel documento sembrava spianare la strada verso il bando vero e proprio per l'assegnazione dello spettro radio. Bando che
doveva essere presentato di lì a poco dal ministero delle Comunicazioni, almeno a sentire il blog del sottosegretario alle
comunicazioni Luigi Vimercati, che in data 25 maggio ribadiva: "come più volte annunciato è realistico pensare che i bandi di
gara per le licenze possano essere emessi entro l'estate".
Nel frattempo anche settembre è passato, il bando non è arrivato e Gentiloni e il sottosegretario Vimercati, pungolati dalla
stampa, hanno dichiarato almeno una mezza dozzina di volte che che è ormai questione di "pochi giorni", oppure che "in
settimana, se non questa la prossima..." e altre formule propiziatorie. Domani, il 9 ottobre 2007, saranno passati cinque mesi
esatti dalla pubblicazione del regolamento, poco meno dal famoso "entro l'estate".
Ogni volta che viene interpellato in merito, l'ufficio stampa del ministero delle Comunicazioni fa i salti mortali. Va alla ricerca
dell'ultima dichiarazione del Ministro o del sottosegretario e la ripropone, sperando nell'effetto 'mantra' delle frasi di
circostanza. Segue un rito consolidato: quasi con rassegnazione il portavoce del ministro prende nota del numero del cronista
con la promessa di ricontattarlo alla vigilia dell'imminente annuncio del bando. E lo spazio che in ogni riunione di redazione
viene riservato all'importante evento sulle pagine del giorno dopo continua a essere riempito altrimenti.
Nel frattempo, in Macedonia (e non nell'eccellente e cablatissima Corea del sud) è stata portata a termine una rete che
combina WiMax e WiFi e porta la connessione a banda larga nelle 550 scuole del Paese e in quasi tute le città presenti sul
territorio.
kavaje
08-10-07, 19:26
WiMax WiMax delle mie brame…. ma dove sei finito?
di Filippo Vendrame - Lunedì 8 Ottobre 2007 alle 12:35
Spero che quanto sto per scrivere, venga smentito nei prossimi giorni, ma ho come un sentore di non sbagliarmi di troppo.
Quasi due settimane fa il ministero delle comunicazioni garantiva che l’asta per il WiMax sarebbe arrivata nel giro di pochi
giorni e invece ad oggi non si è saputo più nulla.
Anzi qualcosa abbiamo saputo, ma quel poco che è trapelato non è molto positivo per il futuro di questa tecnologia.
Già perchè in tutta Europa si sta lanciando l’allarme sui possibile problemi alla salute che le tecnologie wireless potrebbero
causare. E se sul banco degli imputati adesso per il momento c’è solo il Wi-Fi, gli esperti preannunciano che probabilmente
anche il WiMax verrà posto sotto osservazione.
L’inghippo maggiore nascerebbe dal fatto che il Wi-Fi è fatto per usi casalinghi e quindi la sua pericolosità ipotetica sarebbe
molto bassa, mentre per il WiMax sono necessarie antenne ben più potenti che creerebbero dunque campi elettromagnetici
molto più grandi.
Insomma questa tecnologia deve ancora arrivare che già è posta sotto inchiesta.
Peccato perchè nella futura finanziaria sarebbero previsti fondi per lo sviluppo della banda larga e in particolare si specifica sul
sicuro sviluppo di una nuova tecnologia chiamata WiMax…
A questo punto visto inoltre che chi parteciperà all’asta saranno i soliti noti, mi chiedo se il WiMax così come lo si sta
prefigurando in Italia sia davvero utile o se non è meglio affidarsi a tecnologia similari come l’Hiperlan già ampiamente
utilizzata da moltissime aziende e Isp.
steelhead
08-10-07, 19:31
ripeto..prima si attende che telecom sia a posto e poi si aprirà al wimax fino ad allora nulla altrimenti la ns compagnia di
bandiera telefonica chiude baracca e burattini ( e già così nn se la passa bene)-
otteric
08-10-07, 19:36
WiMax WiMax delle mie brame…. ma dove sei finito?
di Filippo Vendrame - Lunedì 8 Ottobre 2007 alle 12:35
Spero che quanto sto per scrivere, venga smentito nei prossimi giorni, ma ho come un sentore di non sbagliarmi di troppo.
Quasi due settimane fa il ministero delle comunicazioni garantiva che l’asta per il WiMax sarebbe arrivata nel giro di pochi
giorni e invece ad oggi non si è saputo più nulla.
Anzi qualcosa abbiamo saputo, ma quel poco che è trapelato non è molto positivo per il futuro di questa tecnologia.
Già perchè in tutta Europa si sta lanciando l’allarme sui possibile problemi alla salute che le tecnologie wireless potrebbero
causare. E se sul banco degli imputati adesso per il momento c’è solo il Wi-Fi, gli esperti preannunciano che probabilmente
anche il WiMax verrà posto sotto osservazione.
L’inghippo maggiore nascerebbe dal fatto che il Wi-Fi è fatto per usi casalinghi e quindi la sua pericolosità ipotetica sarebbe
molto bassa, mentre per il WiMax sono necessarie antenne ben più potenti che creerebbero dunque campi elettromagnetici
molto più grandi.
Insomma questa tecnologia deve ancora arrivare che già è posta sotto inchiesta.
Peccato perchè nella futura finanziaria sarebbero previsti fondi per lo sviluppo della banda larga e in particolare si specifica sul
sicuro sviluppo di una nuova tecnologia chiamata WiMax…
A questo punto visto inoltre che chi parteciperà all’asta saranno i soliti noti, mi chiedo se il WiMax così come lo si sta
prefigurando in Italia sia davvero utile o se non è meglio affidarsi a tecnologia similari come l’Hiperlan già ampiamente
utilizzata da moltissime aziende e Isp.
kava,amica mia,se puoi digli a Vendrame di andarsene a fa......
kavaje
08-10-07, 19:37
Roma caput media, successo atteso e confermato
E’ NATO IL SALOTTO BUONO DELLE TELECOMUNICAZIONI DAI NUMERI OLTRE LE ASPETTATIVE. Il nuovo format che supera il
vecchio concetto di salone fieristico ha incoronato Roma Capitale delle (tele)comunicazioni. Oltre 4000 visitatori, provenienti da
16 paesi. 217 relatori in 41 conferenze specializzate. 142 sponsor, espositori e partner di cui il 30% esteri. Importanti presenze
istituzionali.
08/10/2007 - Il 26 e 27 settembre sono state per Roma e l’ICT due giornate intense, baricentro di importanti avvenimenti
internazionali presso il Marriott Park Hotel: VON Europe 2007, Broadband Business Forum 2007, Video on the Net Autumn
2007, Videogov e Netcomm. I Platinum Sponsor di RomaCaputMedia 2007 sono i nomi leader del settore: Selex
Communications per BBF 2007, AVM, IBM, Nokia e Thomson per VON Europe 2007 e DoubleClick per Video on the Net Europe.
Gentiloni, Vimercati e l’AgCOM per RomaCaputMedia. Il nuovo luogo di confronto dell’ICT italiano e internazionale ha visto per
il 2007 un contesto allargato, ancora più istituzionale e di ampio respiro. Lo scenario italiano e internazionale è di nuovo in un
momento di grande discontinuità tecnologica e di mercato, e a Roma aziende e istituzioni hanno finalmente fatto il punto della
situazione.
Rinascita della televisione. Il governo italiano ha chiesto alla Commissione Ue una proroga dei termini della procedura
d'infrazione all'esame degli uffici di Bruxelles per l'assetto televisivo italiano. In attesa della decisione europea, il Ministro
Gentiloni, ospite della sessione plenaria di Broadband Business Forum, ha fatto sapere che per accelerare il passaggio al
digitale terrestre la prossima Finanziaria conterrà una norma per favorire la diffusione delle televisioni digitali con integrati i
decoder per la nuova tecnologia, che a partire dalla grande distribuzione sostituiranno quelle analogiche ancora in vendita. “Un
passaggio graduale che interesserà per prima la rete della grande distribuzione”.
Per Gentiloni la Tv generalista dovrà “sopravvivere anche nel futuro digitale”. “Bisogna che l'Authority di settore sia in grado di
intervenire in un mercato pieno di ostacoli e che trova nella crisi della Rai un ulteriore problema che dovrà essere risolto”. Una
sfida con la quale i grandi broadcaster si sono confrontati a Roma Caput Media, nell’ambito di Video on the Net, nella sessione
realizzata da Comunicare Digitale e moderata da Andrea Michelozzi.
E proprio a Video on the Net (www.videoonthenet.eu) si sono inoltre confrontati guru, blogger, player e istituzioni da tutto il
mondo. Le riprese dell’evento sono state realizzate grazie al supporto di TheBlogTV, vivace realtà rigorosamente User
Generated e di altissimo livello qualitativo. Derrick De Kerckhove, nella sessione realizzata in collaborazione con Assodigitale,
ha analizzato the Long Tail Everlasting Story, dando vita a un dibattito serrato sul consumatore e sul mercato, moderato da
Michele Ficara e reso ancora più interessante dall’intervento – con diretta web correlata – di Tommaso Tessarolo e della sua
N3TV.
La sessione plenaria di BBF2007, organizzata da Wireless e Key4biz, ha visto un confronto serrato davanti a un pubblico di
oltre trecento addetti ai lavori che hanno attivamente partecipato al dibattito. Stefano Mannoni, Commissario AgCOM, ha
esposto la necessità di un “grand rassemblement” tra Telecom Italia, gli Operatori alternativi, gli Isp e l’industria del settore:
l’unica reale via d’uscita per cogliere l’opportunità di un rilancio del settore nel quale ognuno deve rinunciare a qualcosa, ma
dal quale tutti possono ottenere molto.
“Se i paradigmi cambiano occorre una visione aggiornata e un progetto inedito nel quale iscrivere il percorso regolatorio
quotidiano perché sia coerente e non erratico – prosegue Mannoni spiegando al pubblico di BBF l’operato dell’AgCOM, che ha
lanciato “una consultazione pubblica sulla separazione della rete che è la prima del suo genere sul continente”.
Al collega Nicola D’Angelo il compito di esporre al pubblico di RomaCaputMedia i ritardi sul WiMax, “Derivano anche da una
resistenza del Ministero della Difesa a liberare le frequenze, ostacolo che non si è posto in altri Paesi. Relativamente al tema
della separazione della rete di Telecom Italia, il dibattito è stato avviato più di un anno fa da AgCOM, anche con una posizione
favorevole di Telecom Italia che, a valle delle analisi di mercato e dell’imposizione di vincoli stringenti su tutti i mercati,
riteneva opportuno avviare tale discussione. “L’imposizione di una separazione della rete – prosegue D’Angelo – è un processo
complesso, sia dal punto di vista normativo che procedurale”.
L’annuncio del sottosegretario alle Comunicazioni Luigi Vimercati: a breve il bando per il WiMax. Luigi Vimercati,
sottosegretario al Ministero delle Comunicazioni, annuncia così i cambiamenti del prossimo futuro, in occasione di Von Europe
2007 e di Video on the net, Content creation and the Everlasting Story of Digital Right Management, sessione realizzata da
Leonardo Chiariglione e dal suo gruppo innovativo, dmin.it, e ospitata nell’ambito di RomaCaputMedia. Non è ancora chiaro
quanti e quali operatori parteciperanno all’asta. Telecom non mancherà, come probabilmente parteciperanno anche Vodafone,
Fastweb, Tiscali, BT Italia, Rai, Sirti e Poste italiane. Ma il condizionale è ancora d’obbligo.
A RomaCaputMedia 2007, eventi ospiti come "Marketing e comunicazione digitale": fare business con i nuovi media,
organizzato da DailyNet e NetForum, e il Quattordicesimo incontro di Digital Media in Italia hanno rivelato una sinergia positiva
e funzionale col contesto, in una logica di salotto “aperto” a collaborazioni di valore e crescita dei contenuti.
L’appuntamento per il 2008 è per il 15-16 ottobre. Stessa location, area espositiva quasi raddoppiata – dai 2500 mq di
quest’anno ai 4000 già previsti per l’anno prossimo. I temi in agenda, sviluppati assieme a numerosi partner, sono già
innovativi e caldi: separazione e neutralità delle reti HD broadcasting, Digital Content Creation & DRM, Unified Messaging, reti
metropolitane wireless, sviluppi del WiMax, VoIP for Trade e Digital Marketing. Tutto questo e molto altro a RomaCaputMedia
2008.
Informazioni su WIRELESS
Wireless è il punto di riferimento italiano della filiera di operatori nel settore delle tecnologie ICT e multimedia. Wireless
anticipa scenari e soluzioni, descrive esperienze e prodotti concreti, offre occasioni di dibattito, confronto, scambio
commerciale e networking tra aziende, istituzioni e mercati, realizzando eventi, conferenze, convegni e seminari formativi. Per
ulteriori informazioni www.gowireless.it.
Informazioni su PULVERMEDIA
Pulvermedia è una media company integrata, leader nella costruzione di community e nel garantire accesso ai marketplace,
grazie alla sua offerta completa di eventi fieristici, pubblicazioni, web channels e media. Pulvermedia è il partner ideale per
comunicare una vasta gamma di messaggi a pubblici diversi, come utenti e vendor del settore tecnologico, legislatori, analisti,
esperti e blogger. Per ulteriori informazioni www.pulvermedia.com
Contatti:
Press & Media
Michela Gnemmi
[email protected]
WIRELESS Srl
Via Monte Rosa, 11
20149 – Milano
Ph. 02/48100306 – 02/48517925
Fax 02/460015
lucky060
09-10-07, 09:28
Ok!ok!ok!
kavaje
09-10-07, 09:46
Dieci milioni di connessioni Adsl in Italia
L'Amministratore delegato di Telecom Italia illustra lo stato dell'arte della banda larga italiana. In attesa del WiMax, il ministro
Nicolais promette che la regione Campania sarà la prima interamente broad band dal 2008
VNUnet.it, vnunet 09-10-2007
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Inspiegabili ritardi pendono sul bando di gara per l'assegnazione delle frequenze del WiMax (dato comunque per imminente),
ma la banda larga italiana avanza. Un convegno a Napoli illustra lo stato dell'arte della banda larga italiana.
Aspettando il WiMax che contrasterà il Digital divide italiano, sembrano giungere buone nuove sul fronte broad band: Riccardo
Ruggiero, l'AD di Telecom Italia, afferma che sono dieci milioni le connessioni Adsl in Italia e il ministro della Funzione pubblica
e dell'Innovazione Luigi Nicolais promette che dal 2008 la Campania sarà la prima regione interamente broad band. La barga
banda sfiorerà entro l'anno prossimo il 98 per cento dei comuni campani.
Il traffico dati è destinato a raggiungere e superare quello voce. L'Adsl sta crescendo e si sta consolidando: nel nostro Paese, si
è superato il tetto delle 10 milioni di connessioni Adsl e "circa il 50% delle linee fisse oggi è abilitato alla banda larga". Ha
aggiunto Ruggiero: "Il mercato italiano è fatto di 20 milioni di linee e, se consideriamo il fatto che a una linea corrispondono
circa 3 persone, stiamo affermando che circa 30 milioni di italiani hanno utilizzato una connessione a banda larga negli ultimi
sei mesi".
In Italia, così come ha riferito Ruggiero, "circa il 25% delle comunicazioni non avviene attraverso la voce" e si stanno
raggiungendo le percentuali francesi dove circa il 37% delle comunicazioni avviene on line.
Infine nel 2006 sono stati spesi online 500 miliardi di minuti: tre volte l'intero traffico mobile italiano. Aspettando il WiMax,
sono numeri che fanno riflettere.
cancer75
09-10-07, 10:06
(ANSA) - BERLINO, 8 OTT - Si e' aperto a Berlino il Broadband World Forum che raduna per quattro giorni l'universo delle
telecomunicazioni. Nel 2011 si prevedono 5 mld di utenti delle tecnologie mobili che guarderanno non tanto alla
comunicazione-voce, quanto ad attivita' piu' complesse. Di fronte a un mercato di tali proporzioni, si capisce l'importanza del
forum berlinese puntato sul mercato europeo. Inaugurato nel 2001, il Bbwf ha assunto sempre maggiore importanza.
Quest'anno sono 7.500 i partecipanti, 260 le industrie leader nel settore, 120 i Paesi rappresentati, circa 60 workshop per
confrontarsi sul tema della diffusione della banda larga e sulle tecnologie innovative di trasporto nelle Tlc, voce, dati, video.
Insomma, qui prendono forma le decisioni e le strategie di tutti i principali attori e operatori, da Telecom Italia a Vodafone, da
Deutsche Telekom a Wind e altri ancora, su come e dove espandersi e quali modelli di business percorrere. Proprio per questo
tutte le principali aziende sono qui, comprese ovviamente quelle italiane o che operano in Italia. E in Italia si attende la
pubblicazione, da parte del ministero delle Tlc, del bando Wimax destinato agli operatori per l'acquisto di licenze che
permettano di gestire la rete di ultima generazione.(ANSA).
lucky060
09-10-07, 10:13
(ANSA) - BERLINO, 8 OTT - Si e' aperto a Berlino il Broadband World Forum che raduna per quattro giorni l'universo delle
telecomunicazioni. Nel 2011 si prevedono 5 mld di utenti delle tecnologie mobili che guarderanno non tanto alla
comunicazione-voce, quanto ad attivita' piu' complesse. Di fronte a un mercato di tali proporzioni, si capisce l'importanza del
forum berlinese puntato sul mercato europeo. Inaugurato nel 2001, il Bbwf ha assunto sempre maggiore importanza.
Quest'anno sono 7.500 i partecipanti, 260 le industrie leader nel settore, 120 i Paesi rappresentati, circa 60 workshop per
confrontarsi sul tema della diffusione della banda larga e sulle tecnologie innovative di trasporto nelle Tlc, voce, dati, video.
Insomma, qui prendono forma le decisioni e le strategie di tutti i principali attori e operatori, da Telecom Italia a Vodafone, da
Deutsche Telekom a Wind e altri ancora, su come e dove espandersi e quali modelli di business percorrere. Proprio per questo
tutte le principali aziende sono qui, comprese ovviamente quelle italiane o che operano in Italia. E in Italia si attende la
pubblicazione, da parte del ministero delle Tlc, del bando Wimax destinato agli operatori per l'acquisto di licenze che
permettano di gestire la rete di ultima generazione.(ANSA).
OK!
CIAO BELLO TUTTO OK???
cancer75
09-10-07, 10:18
OK!
CIAO BELLO TUTTO OK???
Ciao Lucky,
anche oggi non vado al lavoro. Anche oggi incollato al computer per seguire l'andamento di Retelit.
Ogni tanto una sbirciatina ai comunicati Price Sensitive o al sito uff. di Retelit per vedere se sono uscite novità significative, ma
invano, come sempre.
Allora vado sui quotidiani on line per avere novità sul WiMax e, anche qui, niente.
Per ultimo clicco sulle quotazioni del titolo perchè...non si sa mai, e quella va sempre indietro.
Mi sono scocciato di fare questa vita, sigh...
lucky060
09-10-07, 12:58
Ciao Lucky,
anche oggi non vado al lavoro. Anche oggi incollato al computer per seguire l'andamento di Retelit.
Ogni tanto una sbirciatina ai comunicati Price Sensitive o al sito uff. di Retelit per vedere se sono uscite novità significative, ma
invano, come sempre.
Allora vado sui quotidiani on line per avere novità sul WiMax e, anche qui, niente.
Per ultimo clicco sulle quotazioni del titolo perchè...non si sa mai, e quella va sempre indietro.
Mi sono scocciato di fare questa vita, sigh...
hAI RAGIONE BISOGNEREBBE NON GUARDARCI PER UN Pò.... MA TU CHE SAI TUTTO DIMMI C'è UN MODO PER VEDERE CHI
TI HA DATO UN VOTO NEGATIVO?
GRAZIE
cancer75
09-10-07, 13:07
In verità,in verità ti dico: non sono molto esperto dei voti. Io clicco di tanto in tanto sulla bilancia mia e degli altri
rispettivamente per vedere se ho ricevuto (ma non so da chi) e per dare a mia volta giudizi.
Di più nin zò...
tchebichev
09-10-07, 13:11
se arriva cortigian vi fa un kiu.lo cosi'!!!!!!!!!
ma siete pazzi a parlare di bollini nel thread delle notizie!!!.............che poi lui poverino prima di trovare la notizia che gli
interessa deve leggere le vostre cat.zate!!!
siate seri!!!!........fatelo per cortigian!!.........lui non ha tempo da perdere!!!!
:o
scuro69
09-10-07, 13:16
hAI RAGIONE BISOGNEREBBE NON GUARDARCI PER UN Pò.... MA TU CHE SAI TUTTO DIMMI C'è UN MODO PER VEDERE CHI
TI HA DATO UN VOTO NEGATIVO?GRAZIE
ecco te l'ho appena dato io bollino rosso, vedi se lo trovi! :angry::yes:
PER FAVORE NON SPORCHIAMO QUESTO THREAD, SOLO QUESTO THREAD, CON AMENITA'.
GRAZIE:)
reloaded
09-10-07, 14:04
se arriva cortigian vi fa un kiu.lo cosi'!!!!!!!!!
ma siete pazzi a parlare di bollini nel thread delle notizie!!!.............che poi lui poverino prima di trovare la notizia che gli
interessa deve leggere le vostre cat.zate!!!
siate seri!!!!........fatelo per cortigian!!.........lui non ha tempo da perdere!!!!
:o
neanche io
tchebichev
09-10-07, 14:07
neanche io
bravo!
cortigian
09-10-07, 14:13
se arriva cortigian vi fa un kiu.lo cosi'!!!!!!!!!
ma siete pazzi a parlare di bollini nel thread delle notizie!!!.............che poi lui poverino prima di trovare la notizia che gli
interessa deve leggere le vostre cat.zate!!!
siate seri!!!!........fatelo per cortigian!!.........lui non ha tempo da perdere!!!!
:o
Giusto, adesso un bel bollino rosso con segnalzione al moderatore!
Andate a giocare nella stanza dei bimbi!
alff
09-10-07, 19:48
Martedì 9 Ottobre 2007, 19:38
Telecom: Agcom,Nuove Condizioni Offerta Ingrosso Balda Larga
Ansa Web
(ANSA) - ROMA, 9 OTT - L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, presieduta da Corrado Calabrò, "su proposta dei
Commissari relatori Nicola D'Angelo e Stefano Mannoni, ha approvato oggi, con modifiche, le condizioni tecniche e
amministrative dell'offerta di riferimento di Telecom Italia per i servizi all'ingrosso a larga banda (ADSL bitstream). Le
condizioni economiche, così come formulate nell'offerta di riferimento, saranno applicate in via provvisoria, in attesa della loro
approvazione definitiva che avverrà entro trenta giorni con efficacia
(Pubblicità)
retroattiva".
L'Autorità, in una nota, spiega che "le condizioni tecniche e amministrative approvate oggi consentiranno agli operatori
concorrenti di Telecom di usufruire dei nuovi servizi all'ingrosso bitstream, che hanno caratteristiche migliorative rispetto alle
attuali offerte all'ingrosso di Telecom Italia (ADSL wholesale). Attraverso l'offerta di riferimento bitstream gli operatori
concorrenti potranno ampliare la gamma dei servizi offerti ai consumatori, con significativi risparmi per quanto riguarda
l'acquisto dei servizi all'ingrosso da Telecom Italia".(ANSA).
reloaded
che ne dite di questa ?
(materiale tratto dal sito Borse.it)
09-10-07, 20:43
20/11/2006 15:13 - Bca Intesa: quota in Retelit al 6,743% e in Sirti al 30,06%
La Consob ha comunicato che Banca Intesa detiene il 30,061% di Sirti direttamente in pegno, e il 6,743% di Retelit in pegno
sia direttamente che indirettamente. Sirti fa capo a Technology Systems Holding SA per il 69,767%. La stessa società detiene
direttamente il 9,4% di Retelit, di cui è socio di riferimento insieme a Van den Heuvel Horger (che possiede un altro 9,6%). Sul
30% di Sirti di proprietà di Sistemi Tecnologici Holding Spa e sul 6,719% di Retelit che fa capo a Sirti è stato stipulato un
contratto di pegno nell'ambito di un'operazione di finanziamento in pool effettuata da Banca Intesa, Bnl e Interbanca.
da questo comunicato si deduce che la proprietà di Retelit è così suddivisa :
Van den Heuvel Horger ha il 9,6
Tecnology System Holding ha un 9,4
Sirti il 6,719
MA SICCOME
Sirti è controllata da Tecnology System Holding che posssiede il 69 % delle azioni , di fatto il controllo di Retelit era in mano
con un 9,4 + 6,719
a Tecnology System Holding
ORA NON PIU'
Tecnology System Holding vende Sirti e perde la maggioranza e il controllo in Retelit
30/07/2007 08:50 - Sirti: Euraleo e 21 Partners rilevano controllo, Opa a 2,65 euro
Sirti ha comunicato che Euraleo e 21 Partners Sgr hanno stipulato un accordo finalizzato all’acquisizione in via indiretta del
controllo congiunto della società a cui seguirà il lancio di un’Opa obbligatoria. L’operazione avverrà tramite l’acquisto, per
mezzo di un veicolo acquirente, della società Sistemi Tecnologici Holding, che controlla il 69,767% di Sirti. Il veicolo acquirente
pagherà al venditore Technology Systems Holding un prezzo determinato in base ad un valore attribuito a ciascuna azione di
Sirti in misura pari a 2,65 euro e promuoverà poi un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria allo stesso prezzo. Nel caso in cui,
al termine dell'offerta obbligatoria, la partecipazione detenuta dall’offerente sia superiore al 90% delle azioni ordinarie di Sirti,
si procederà a ricostituire il flottante necessario. Sirti è attualmente controllata al 69,767% da Sistemi Tecnologici Holding, la
quale a sua volta è partecipata indirettamente per il 57% congiuntamente da Clessidra e Investindustrial, per il 40%
congiuntamente dal Gruppo Stella Jones e dal Gruppo Techint e per il restante 3% da 21 Partners Sgr. Il veicolo acquirente
(Newco 2) farà capo indirettamente per il 70% alla costituenda società di diritto italiano SIIT - Società Italiana Investimenti
Tecnologici e, in via minoritaria, con una partecipazione pari al 15% ciascuno al Gruppo Stella Jones e al Gruppo Techint. SIIT,
a sua volta, sarà partecipata per il 35,71% da Euraleo (joint venture paritetica tra gruppo banca Leonardo e la francese
Eurazeo) e per il 21,43% ciascuno da 21 Partners Sgr (Sgr di 21 Investimenti della famiglia Benetton), da Investindustrial e da
Clessidra. Gianni Chiarva continuerà a ricoprire la carica di presidente di Sirti, Ambrogio Lualdi quella di amministratore
delegato e Elisabetta Oliveri quella di direttore generale.
Altro che Wimax. Di solito chi perde la maggioranza chiede un compenso che qua non c'è stato.
Significa qualcosa ?
kavaje
09-10-07, 21:37
che ne dite di questa ?
(materiale tratto dal sito Borse.it)
20/11/2006 15:13 - Bca Intesa: quota in Retelit al 6,743% e in Sirti al 30,06%
La Consob ha comunicato che Banca Intesa detiene il 30,061% di Sirti direttamente in pegno, e il 6,743% di Retelit in pegno
sia direttamente che indirettamente. Sirti fa capo a Technology Systems Holding SA per il 69,767%. La stessa società detiene
direttamente il 9,4% di Retelit, di cui è socio di riferimento insieme a Van den Heuvel Horger (che possiede un altro 9,6%). Sul
30% di Sirti di proprietà di Sistemi Tecnologici Holding Spa e sul 6,719% di Retelit che fa capo a Sirti è stato stipulato un
contratto di pegno nell'ambito di un'operazione di finanziamento in pool effettuata da Banca Intesa, Bnl e Interbanca.
da questo comunicato si deduce che la proprietà di Retelit è così suddivisa :
Van den Heuvel Horger ha il 9,6
Tecnology System Holding ha un 9,4
Sirti il 6,719
MA SICCOME
Sirti è controllata da Tecnology System Holding che posssiede il 69 % delle azioni , di fatto il controllo di Retelit era in mano
con un 9,4 + 6,719
a Tecnology System Holding
ORA NON PIU'
Tecnology System Holding vende Sirti e perde la maggioranza e il controllo in Retelit
30/07/2007 08:50 - Sirti: Euraleo e 21 Partners rilevano controllo, Opa a 2,65 euro
Sirti ha comunicato che Euraleo e 21 Partners Sgr hanno stipulato un accordo finalizzato all’acquisizione in via indiretta del
controllo congiunto della società a cui seguirà il lancio di un’Opa obbligatoria. L’operazione avverrà tramite l’acquisto, per
mezzo di un veicolo acquirente, della società Sistemi Tecnologici Holding, che controlla il 69,767% di Sirti. Il veicolo acquirente
pagherà al venditore Technology Systems Holding un prezzo determinato in base ad un valore attribuito a ciascuna azione di
Sirti in misura pari a 2,65 euro e promuoverà poi un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria allo stesso prezzo. Nel caso in cui,
al termine dell'offerta obbligatoria, la partecipazione detenuta dall’offerente sia superiore al 90% delle azioni ordinarie di Sirti,
si procederà a ricostituire il flottante necessario. Sirti è attualmente controllata al 69,767% da Sistemi Tecnologici Holding, la
quale a sua volta è partecipata indirettamente per il 57% congiuntamente da Clessidra e Investindustrial, per il 40%
congiuntamente dal Gruppo Stella Jones e dal Gruppo Techint e per il restante 3% da 21 Partners Sgr. Il veicolo acquirente
(Newco 2) farà capo indirettamente per il 70% alla costituenda società di diritto italiano SIIT - Società Italiana Investimenti
Tecnologici e, in via minoritaria, con una partecipazione pari al 15% ciascuno al Gruppo Stella Jones e al Gruppo Techint. SIIT,
a sua volta, sarà partecipata per il 35,71% da Euraleo (joint venture paritetica tra gruppo banca Leonardo e la francese
Eurazeo) e per il 21,43% ciascuno da 21 Partners Sgr (Sgr di 21 Investimenti della famiglia Benetton), da Investindustrial e da
Clessidra. Gianni Chiarva continuerà a ricoprire la carica di presidente di Sirti, Ambrogio Lualdi quella di amministratore
delegato e Elisabetta Oliveri quella di direttore generale.
Altro che Wimax. Di solito chi perde la maggioranza chiede un compenso che qua non c'è stato.
Significa qualcosa ?
Puoi essere piu chiaro x favore.OK!
reloaded
09-10-07, 22:17
Puoi essere piu chiaro x favore.OK!
impossibili essere più chiari di così : ho detto che TSH vendendo Sirti ha perso la maggioranza in Retelit senza avere nessun
vantaggio.
Se al gruppo che ha comprato Sirti per xxx euro interessava anche Retelit quel misero 10 % che resta in mano a TSH se lo
sarebbero acquistato mantenendo la maggioranza.
Allo stesso tempo se a TSH interessava Retelit potevano chiedere un concambio con le azioni Retelit per Sirti.
Non vorrei o aver capito male o che stessimo prendendo tutti un grosso granchio, se leggete l'inserto di Repubblica di Lunedì il
relatore parla si di scorporo della rete ma fra due o tre anni.
La Reading ha tutti contro. Ciao
Curria69
09-10-07, 22:29
impossibili essere più chiari di così : ho detto che TSH vendendo Sirti ha perso la maggioranza in Retelit senza avere nessun
vantaggio.
Se al gruppo che ha comprato Sirti per xxx euro interessava anche Retelit quel misero 10 % che resta in mano a TSH se lo
sarebbero acquistato mantenendo la maggioranza.
Allo stesso tempo se a TSH interessava Retelit potevano chiedere un concambio con le azioni Retelit per Sirti.
Non vorrei o aver capito male o che stessimo prendendo tutti un grosso granchio, se leggete l'inserto di Repubblica di Lunedì il
relatore parla si di scorporo della rete ma fra due o tre anni.
La Reading ha tutti contro. Ciao
bhe,sul fatto che avessimo anticipato il mercato di qualche mese(anno:()
cero arrivato pure io,ma sta' storia del granchio mica la sapevo!!!!!!!!!:mmmm::mmmm:
kavaje
10-10-07, 00:04
impossibili essere più chiari di così : ho detto che TSH vendendo Sirti ha perso la maggioranza in Retelit senza avere nessun
vantaggio.
Se al gruppo che ha comprato Sirti per xxx euro interessava anche Retelit quel misero 10 % che resta in mano a TSH se lo
sarebbero acquistato mantenendo la maggioranza.
Allo stesso tempo se a TSH interessava Retelit potevano chiedere un concambio con le azioni Retelit per Sirti.
Non vorrei o aver capito male o che stessimo prendendo tutti un grosso granchio, se leggete l'inserto di Repubblica di Lunedì il
relatore parla si di scorporo della rete ma fra due o tre anni.
La Reading ha tutti contro. Ciao
Vedi che a Sirti o chi sta/va sopra di sirti. non gli e mai fr4egato nulla di eplanet prima ed retelit poi...x il semplice fatto che
loro sono stato costreti ad entrare nel capitale di lit......partecipando al adc. di anni fa.........a quei tempi lit era messa molto
male........debiti .....ect ect.......Sirti aveva fatto dei lavori di stesura della fibra x conto di lit. ma lit non aveva dei soldi da
pagare. quindi x non farla fallire e rischiare di non vedere mai piu i suoi soldi........h partecipato) fu costretta) al adc
aumentando la sua quota.....
http://www.consob.it/documenti/patti_parasociali/storico/e_planet.htm?
hkeywords=&docid=6&page=0&hits=37&nav=false&lang=en
e nei anni a seguire. ha sempre scaricato azioni lit......... ect ect...........OK!:bye:
kavaje
10-10-07, 00:28
che ne dite di questa ?
(materiale tratto dal sito Borse.it)
20/11/2006 15:13 - Bca Intesa: quota in Retelit al 6,743% e in Sirti al 30,06%
La Consob ha comunicato che Banca Intesa detiene il 30,061% di Sirti direttamente in pegno, e il 6,743% di Retelit in pegno
sia direttamente che indirettamente. Sirti fa capo a Technology Systems Holding SA per il 69,767%. La stessa società detiene
direttamente il 9,4% di Retelit, di cui è socio di riferimento insieme a Van den Heuvel Horger (che possiede un altro 9,6%). Sul
30% di Sirti di proprietà di Sistemi Tecnologici Holding Spa e sul 6,719% di Retelit che fa capo a Sirti è stato stipulato un
contratto di pegno nell'ambito di un'operazione di finanziamento in pool effettuata da Banca Intesa, Bnl e Interbanca.
da questo comunicato si deduce che la proprietà di Retelit è così suddivisa :
Van den Heuvel Horger ha il 9,6
Tecnology System Holding ha un 9,4
Sirti il 6,719
MA SICCOME
Sirti è controllata da Tecnology System Holding che posssiede il 69 % delle azioni , di fatto il controllo di Retelit era in mano
con un 9,4 + 6,719
a Tecnology System Holding
ORA NON PIU'
Tecnology System Holding vende Sirti e perde la maggioranza e il controllo in Retelit
30/07/2007 08:50 - Sirti: Euraleo e 21 Partners rilevano controllo, Opa a 2,65 euro
Sirti ha comunicato che Euraleo e 21 Partners Sgr hanno stipulato un accordo finalizzato all’acquisizione in via indiretta del
controllo congiunto della società a cui seguirà il lancio di un’Opa obbligatoria. L’operazione avverrà tramite l’acquisto, per
mezzo di un veicolo acquirente, della società Sistemi Tecnologici Holding, che controlla il 69,767% di Sirti. Il veicolo acquirente
pagherà al venditore Technology Systems Holding un prezzo determinato in base ad un valore attribuito a ciascuna azione di
Sirti in misura pari a 2,65 euro e promuoverà poi un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria allo stesso prezzo. Nel caso in cui,
al termine dell'offerta obbligatoria, la partecipazione detenuta dall’offerente sia superiore al 90% delle azioni ordinarie di Sirti,
si procederà a ricostituire il flottante necessario. Sirti è attualmente controllata al 69,767% da Sistemi Tecnologici Holding, la
quale a sua volta è partecipata indirettamente per il 57% congiuntamente da Clessidra e Investindustrial, per il 40%
congiuntamente dal Gruppo Stella Jones e dal Gruppo Techint e per il restante 3% da 21 Partners Sgr. Il veicolo acquirente
(Newco 2) farà capo indirettamente per il 70% alla costituenda società di diritto italiano SIIT - Società Italiana Investimenti
Tecnologici e, in via minoritaria, con una partecipazione pari al 15% ciascuno al Gruppo Stella Jones e al Gruppo Techint. SIIT,
a sua volta, sarà partecipata per il 35,71% da Euraleo (joint venture paritetica tra gruppo banca Leonardo e la francese
Eurazeo) e per il 21,43% ciascuno da 21 Partners Sgr (Sgr di 21 Investimenti della famiglia Benetton), da Investindustrial e da
Clessidra. Gianni Chiarva continuerà a ricoprire la carica di presidente di Sirti, Ambrogio Lualdi quella di amministratore
delegato e Elisabetta Oliveri quella di direttore generale.
Altro che Wimax. Di solito chi perde la maggioranza chiede un compenso che qua non c'è stato.
Significa qualcosa ?
30/06/2006 RETELIT SPA - Azionariato http://www.consob.it/documenti/assetti_proprietari/semestre1-2006/197769_Az.html?
zip=true
31/12/2006 RETELIT SPA - Azionariato
http://www.consob.it/documenti/assetti_proprietari/semestre2-2006/197769_Az.html?zip=true
POtrei anche sbagliarmi ma non mi risulta che Sirti e Sth avessero due quote separate nel capitale di retelit. ma una sola pari a
9.451% e di questi 9.451%Dove Azionista Diretto è Sirti ma il Dichiarante è TECHNOLOGY SYSTEMS HOLDING SA ( essendo
sirti di sua proprieta.) (*)di questi 9,451% ........ Su n. 28.053.737 azioni Retelit pari al 6,719% di proprieta' di Sirti S.p.A. e'
stato stipulato un contratto di pegno indiviso nell'ambito di un'operazione di finanziamento in pool effettuata da Banca Intesa
S.p.A., Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. ed Interbanca S.p.A.. Banca Intesa S.p.A., in qualita' di agente anche per conto degli
altri istituti di credito, ha dichiarato di denere, a fronte del suddetto pegno, il diritto di voto limitatamente alle eventuali
assemblee totalitarie della Retelit S.p.A. ai sensi dell'art. 2366, comma 4, c.c.. Inoltre Banca Intesa ha comunicato di detenere
direttamente ed indirettamente in pegno un ulteriore numero di azioni pari allo 0,024%
PS! Spero di non sbagliarmi ma io la leggo cosi........:bye:
brikk
10-10-07, 00:38
30/06/2006 RETELIT SPA - Azionariato http://www.consob.it/documenti/assetti_proprietari/semestre1-2006/197769_Az.html?
zip=true
31/12/2006 RETELIT SPA - Azionariato
http://www.consob.it/documenti/assetti_proprietari/semestre2-2006/197769_Az.html?zip=true
POtrei anche sbagliarmi ma non mi risulta che Sirti e Sth avessero due quote separate nel capitale di retelit. ma una sola pari a
9.451% e di questi 9.451%Dove Azionista Diretto è Sirti ma il Dichiarante è TECHNOLOGY SYSTEMS HOLDING SA ( essendo
sirti di sua proprieta.) (*)di questi 9,451% ........ Su n. 28.053.737 azioni Retelit pari al 6,719% di proprieta' di Sirti S.p.A. e'
stato stipulato un contratto di pegno indiviso nell'ambito di un'operazione di finanziamento in pool effettuata da Banca Intesa
S.p.A., Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. ed Interbanca S.p.A.. Banca Intesa S.p.A., in qualita' di agente anche per conto degli
altri istituti di credito, ha dichiarato di denere, a fronte del suddetto pegno, il diritto di voto limitatamente alle eventuali
assemblee totalitarie della Retelit S.p.A. ai sensi dell'art. 2366, comma 4, c.c.. Inoltre Banca Intesa ha comunicato di detenere
direttamente ed indirettamente in pegno un ulteriore numero di azioni pari allo 0,024%
PS! Spero di non sbagliarmi ma io la leggo cosi........:bye:
retelit ci dara' belle soddisfazioni..ci vorra' solo la santa pazienza:bye:
reloaded
10-10-07, 08:06
30/06/2006 RETELIT SPA - Azionariato http://www.consob.it/documenti/assetti_proprietari/semestre1-2006/197769_Az.html?
zip=true
31/12/2006 RETELIT SPA - Azionariato
http://www.consob.it/documenti/assetti_proprietari/semestre2-2006/197769_Az.html?zip=true
POtrei anche sbagliarmi ma non mi risulta che Sirti e Sth avessero due quote separate nel capitale di retelit. ma una sola pari a
9.451% e di questi 9.451%Dove Azionista Diretto è Sirti ma il Dichiarante è TECHNOLOGY SYSTEMS HOLDING SA ( essendo
sirti di sua proprieta.) (*)di questi 9,451% ........ Su n. 28.053.737 azioni Retelit pari al 6,719% di proprieta' di Sirti S.p.A. e'
stato stipulato un contratto di pegno indiviso nell'ambito di un'operazione di finanziamento in pool effettuata da Banca Intesa
S.p.A., Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. ed Interbanca S.p.A.. Banca Intesa S.p.A., in qualita' di agente anche per conto degli
altri istituti di credito, ha dichiarato di denere, a fronte del suddetto pegno, il diritto di voto limitatamente alle eventuali
assemblee totalitarie della Retelit S.p.A. ai sensi dell'art. 2366, comma 4, c.c.. Inoltre Banca Intesa ha comunicato di detenere
direttamente ed indirettamente in pegno un ulteriore numero di azioni pari allo 0,024%
PS! Spero di non sbagliarmi ma io la leggo cosi........:bye:
bene, può essere un tipo di lettura corretto anche se resto della mia idea.
Ma adesso che sirti è stata venduta le azioni di TSH a chi fanno capo ?
Coucou Vous
10-10-07, 12:52
10.10.07 10:30 - Sun Micro: con Samsung, studia telefonino java (stampa)
SEOUL (MF-DJ)--La statunitense Sun Microsystems e il gruppo sudcoreano Samsung Electronics stanno studiando insieme lo
sviluppo di "Java phone".
E' quanto si apprende dal quotidiano coreano JoongAng Ilbo, che cita il chairman di Sun Microsystems Scott McNealy, secondo
cui il telefono Java fara' concorrenza all'iPhone di Apple in termini di prezzo e funzioni, in quanto costera' di meno e avra'
funzioni migliori. fra
..e in tanto i palmofonini touchfonini palmarini portatilini..insomma tutti i wimaxini:) iniziano a farsi concorrenza..
kavaje
10-10-07, 13:22
MF Online
Tlc: Ue, separazione reti, martedì incontro Calabrò-Reding
10/10/2007 12.00
click here
La riforma europea del settore telecomunicazioni e la legge Gentiloni: questi i principali argomenti, a quanto si è appreso, che
il presidente dell'Autorità per le comunicazioni Corrado Calabrò dovrebbe affrontare martedì prossimo a Bruxelles nel corso
dell'incontro che avrà con il commissario europeo per la società dell'informazione Viviane Reding.
In particolare Calabrò, che sarà accompagnato dai commissari Michele Lauria e Giancarlo Innocenzi, nonché dal segretario
generale dell'Agcom Roberto Viola, parlerà della questione della separazione delle reti e dell'ipotesi che prevede la nascita di
un'authority europea per le telecomunicazioni.
Intanto, secondo anticipazioni pubblicate oggi sulla stampa, all'interno della Commissione europea sarebbe stato trovato un
compromesso che consentirebbe di superare le contrapposizioni emerse in seno all'esecutivo comunitario su alcuni aspetti della
riforma, soprattutto sulle condizioni in base alle quali potrà essere richiesta la separazione delle reti.
La riforma potrebbe essere così varata dalla Commissione Ue, come previsto, il 13 novembre prossimo.
KxK
10-10-07, 14:28
superata mm 50ribb. 35.80 livello ;):D
seanross
10-10-07, 15:31
From: Luigi Vimercati
To: seanross
Sent: Tuesday, October 09, 2007 2:17 PM
Subject: wimax
Gentile signore,
grazie per il suo commento.
Forse le sue critiche sono un po’ ingenerose.
Abbiamo chiuso a Natale una telenovela, lo sblocco delle frequenze della Difesa, che durava da anni e che il precedente
governo non era riuscito a risolvere.
Prima delle ferie estive l’Autorità ha emanato le linee guida.
I nostri tecnici hanno lavorato bene per predisporre il bando.
Il bando è in dirittura d’arrivo. Quindi ci siamo.
MI sembra una buona notizia per i cittadini e per le imprese.
La nostra parte l'abbiamo fatta, pur con qualche lentezza.
Saluti LV
VISTO CHE NELLA SUA RISPOSTA VIMERCATI MI SEMBRAVA UN PO' STIZZITO, GLI HO VOLUTO RICORDARE COSA HA DETTO
FINORA IL MINISTERO TLC:
From: seanross
To: Luigi Vimercati
Sent: Tuesday, October 09, 2007 5:11 PM
Subject: Re: wimax
Anzitutto grazie per la Sua risposta.
Non può immaginare quale piacere provi per il solo fatto che mi abbia prestato immediata attenzione il Sottosegretario alle
Comunicazioni del Governo Prodi... magia della nostra "era della comunicazione"!
Il tenore delle Sue parole è certamente dettato dal comprensibile fastidio per la provocazione insita nella mia ultima frase
("Altrimenti è solo delirio di onnipotenza che ha il solo nefando effetto di logorare il consenso…).
La mia, però, non è affatto una critica ingenerosa all'operato del Ministero TLC per quanto fatto finora per portare anche in
Italia il WIMAX.
Rappresenta, invece, una dura critica al solito "Difetto di comunicazione" che non si riesce proprio a superare.
Per intenderci, con riguardo al nostro caso, questo Governo avrà il merito di portare il Wimax in Italia, ma rischia di essere
ricordato solo per il "Bando infinito"!
Non è accettabile, infatti, che si produca una simile sequenza di affermazioni:
"Probabilmente il bando Wimax entro giugno (2007)";
"Il Bando Wimax è alla firma del Ministro, probabilmente sarà pronto entro 15 giorni a metà luglio (2007)";
"Il Bando Wimax lo faremo entro l'estate (2007)";
"Il Bando Wimax la settimana prossima (21 settembre 2007)";
"Il Bando Wimax è imminente (26 settembre 2007);
"Per il Bando Wimax ci siamo (9 ottobre 2007)";
senza che vi sia una pur minima giustificazione ad ogni mancata promessa... se ci sono problemi bisogna spiegare alla gente
quali sono questi problemi e perché hanno provocato uno slittamento, altrimenti si rischia di perdere la tanto preziosa
credibilità!
Le auguro ogni bene.
Un Cittadino con immensa fiducia da sempre negli Uomini di buona volontà.
P.S.
Finora non mi Ha risposto... e credo che questa volta non mi risponderà!!!!!
P.S. al P.S.
Forza RETELIT OK!OK!OK!OK!OK!
buce
10-10-07, 15:37
VISTO CHE NELLA SUA RISPOSTA VIMERCATI MI SEMBRAVA UN PO' STIZZITO, GLI HO VOLUTO RICORDARE COSA HA DETTO
FINORA IL MINISTERO TLC:
From: seanross
To: Luigi Vimercati
Sent: Tuesday, October 09, 2007 5:11 PM
Subject: Re: wimax
Anzitutto grazie per la Sua risposta.
Non può immaginare quale piacere provi per il solo fatto che mi abbia prestato immediata attenzione il Sottosegretario alle
Comunicazioni del Governo Prodi... magia della nostra "era della comunicazione"!
Il tenore delle Sue parole è certamente dettato dal comprensibile fastidio per la provocazione insita nella mia ultima frase
("Altrimenti è solo delirio di onnipotenza che ha il solo nefando effetto di logorare il consenso…).
La mia, però, non è affatto una critica ingenerosa all'operato del Ministero TLC per quanto fatto finora per portare anche in
Italia il WIMAX.
Rappresenta, invece, una dura critica al solito "Difetto di comunicazione" che non si riesce proprio a superare.
Per intenderci, con riguardo al nostro caso, questo Governo avrà il merito di portare il Wimax in Italia, ma rischia di essere
ricordato solo per il "Bando infinito"!
Non è accettabile, infatti, che si produca una simile sequenza di affermazioni:
"Probabilmente il bando Wimax entro giugno (2007)";
"Il Bando Wimax è alla firma del Ministro, probabilmente sarà pronto entro 15 giorni a metà luglio (2007)";
"Il Bando Wimax lo faremo entro l'estate (2007)";
"Il Bando Wimax la settimana prossima (21 settembre 2007)";
"Il Bando Wimax è imminente (26 settembre 2007);
"Per il Bando Wimax ci siamo (9 ottobre 2007)";
senza che vi sia una pur minima giustificazione ad ogni mancata promessa... se ci sono problemi bisogna spiegare alla gente
quali sono questi problemi e perché hanno provocato uno slittamento, altrimenti si rischia di perdere la tanto preziosa
credibilità!
Le auguro ogni bene.
Un Cittadino con immensa fiducia da sempre negli Uomini di buona volontà.
P.S.
Finora non mi Ha risposto... e credo che questa volta non mi risponderà!!!!!
P.S. al P.S.
Forza RETELIT OK!OK!OK!OK!OK!
Grande!!! Ciao ;)
kavaje
10-10-07, 19:39
Vedi che a Sirti o chi sta/va sopra di sirti. non gli e mai fregato nulla di eplanet prima ed retelit poi...x il semplice fatto che loro
sono stato costreti ad entrare nel capitale di lit......partecipando al adc. di anni fa.........a quei tempi lit era messa molto
male........debiti .....ect ect.......Sirti aveva fatto dei lavori di stesura della fibra x conto di lit. ma lit non aveva dei soldi da
pagare. quindi x non farla fallire e rischiare di non vedere mai piu i suoi soldi........h partecipato) fu costretta) al adc
aumentando la sua quota.....
http://www.consob.it/documenti/patti_parasociali/storico/e_planet.htm?
hkeywords=&docid=6&page=0&hits=37&nav=false&lang=en
e nei anni a seguire. ha sempre scaricato azioni lit......... ect ect...........OK!:bye:
Mi sa tanto che prossimmamente. esce un comunicato. che Sirti&co hanno ridotto la loro partecipazione.....;)
PS! Spero di sbagliarmi:yes:OK!
kavaje
10-10-07, 19:41
VISTO CHE NELLA SUA RISPOSTA VIMERCATI MI SEMBRAVA UN PO' STIZZITO, GLI HO VOLUTO RICORDARE COSA HA DETTO
FINORA IL MINISTERO TLC:
From: seanross
To: Luigi Vimercati
Sent: Tuesday, October 09, 2007 5:11 PM
Subject: Re: wimax
Anzitutto grazie per la Sua risposta.
Non può immaginare quale piacere provi per il solo fatto che mi abbia prestato immediata attenzione il Sottosegretario alle
Comunicazioni del Governo Prodi... magia della nostra "era della comunicazione"!
Il tenore delle Sue parole è certamente dettato dal comprensibile fastidio per la provocazione insita nella mia ultima frase
("Altrimenti è solo delirio di onnipotenza che ha il solo nefando effetto di logorare il consenso…).
La mia, però, non è affatto una critica ingenerosa all'operato del Ministero TLC per quanto fatto finora per portare anche in
Italia il WIMAX.
Rappresenta, invece, una dura critica al solito "Difetto di comunicazione" che non si riesce proprio a superare.
Per intenderci, con riguardo al nostro caso, questo Governo avrà il merito di portare il Wimax in Italia, ma rischia di essere
ricordato solo per il "Bando infinito"!
Non è accettabile, infatti, che si produca una simile sequenza di affermazioni:
"Probabilmente il bando Wimax entro giugno (2007)";
"Il Bando Wimax è alla firma del Ministro, probabilmente sarà pronto entro 15 giorni a metà luglio (2007)";
"Il Bando Wimax lo faremo entro l'estate (2007)";
"Il Bando Wimax la settimana prossima (21 settembre 2007)";
"Il Bando Wimax è imminente (26 settembre 2007);
"Per il Bando Wimax ci siamo (9 ottobre 2007)";
senza che vi sia una pur minima giustificazione ad ogni mancata promessa... se ci sono problemi bisogna spiegare alla gente
quali sono questi problemi e perché hanno provocato uno slittamento, altrimenti si rischia di perdere la tanto preziosa
credibilità!
Le auguro ogni bene.
Un Cittadino con immensa fiducia da sempre negli Uomini di buona volontà.
P.S.
Finora non mi Ha risposto... e credo che questa volta non mi risponderà!!!!!
P.S. al P.S.
Forza RETELIT OK!OK!OK!OK!OK!
I miei piu sinceri complimentiOK!
lupoblu
10-10-07, 20:10
bollino verde Sean... OK!
rabido
10-10-07, 20:43
VISTO CHE NELLA SUA RISPOSTA VIMERCATI MI SEMBRAVA UN PO' STIZZITO, GLI HO VOLUTO RICORDARE COSA HA DETTO
FINORA IL MINISTERO TLC:
From: seanross
To: Luigi Vimercati
Sent: Tuesday, October 09, 2007 5:11 PM
Subject: Re: wimax
Anzitutto grazie per la Sua risposta.
Non può immaginare quale piacere provi per il solo fatto che mi abbia prestato immediata attenzione il Sottosegretario alle
Comunicazioni del Governo Prodi... magia della nostra "era della comunicazione"!
Il tenore delle Sue parole è certamente dettato dal comprensibile fastidio per la provocazione insita nella mia ultima frase
("Altrimenti è solo delirio di onnipotenza che ha il solo nefando effetto di logorare il consenso…).
La mia, però, non è affatto una critica ingenerosa all'operato del Ministero TLC per quanto fatto finora per portare anche in
Italia il WIMAX.
Rappresenta, invece, una dura critica al solito "Difetto di comunicazione" che non si riesce proprio a superare.
Per intenderci, con riguardo al nostro caso, questo Governo avrà il merito di portare il Wimax in Italia, ma rischia di essere
ricordato solo per il "Bando infinito"!
Non è accettabile, infatti, che si produca una simile sequenza di affermazioni:
"Probabilmente il bando Wimax entro giugno (2007)";
"Il Bando Wimax è alla firma del Ministro, probabilmente sarà pronto entro 15 giorni a metà luglio (2007)";
"Il Bando Wimax lo faremo entro l'estate (2007)";
"Il Bando Wimax la settimana prossima (21 settembre 2007)";
"Il Bando Wimax è imminente (26 settembre 2007);
"Per il Bando Wimax ci siamo (9 ottobre 2007)";
senza che vi sia una pur minima giustificazione ad ogni mancata promessa... se ci sono problemi bisogna spiegare alla gente
quali sono questi problemi e perché hanno provocato uno slittamento, altrimenti si rischia di perdere la tanto preziosa
credibilità!
Le auguro ogni bene.
Un Cittadino con immensa fiducia da sempre negli Uomini di buona volontà.
P.S.
Finora non mi Ha risposto... e credo che questa volta non mi risponderà!!!!!
P.S. al P.S.
Forza RETELIT OK!OK!OK!OK!OK!
Risponderà, vedrai...bella mail, complimenti :yes:
kavaje
10-10-07, 20:59
VISTO CHE NELLA SUA RISPOSTA VIMERCATI MI SEMBRAVA UN PO' STIZZITO, GLI HO VOLUTO RICORDARE COSA HA DETTO
FINORA IL MINISTERO TLC:
From: seanross
To: Luigi Vimercati
Sent: Tuesday, October 09, 2007 5:11 PM
Subject: Re: wimax
Anzitutto grazie per la Sua risposta.
Non può immaginare quale piacere provi per il solo fatto che mi abbia prestato immediata attenzione il Sottosegretario alle
Comunicazioni del Governo Prodi... magia della nostra "era della comunicazione"!
Il tenore delle Sue parole è certamente dettato dal comprensibile fastidio per la provocazione insita nella mia ultima frase
("Altrimenti è solo delirio di onnipotenza che ha il solo nefando effetto di logorare il consenso…).
La mia, però, non è affatto una critica ingenerosa all'operato del Ministero TLC per quanto fatto finora per portare anche in
Italia il WIMAX.
Rappresenta, invece, una dura critica al solito "Difetto di comunicazione" che non si riesce proprio a superare.
Per intenderci, con riguardo al nostro caso, questo Governo avrà il merito di portare il Wimax in Italia, ma rischia di essere
ricordato solo per il "Bando infinito"!
Non è accettabile, infatti, che si produca una simile sequenza di affermazioni:
"Probabilmente il bando Wimax entro giugno (2007)";
"Il Bando Wimax è alla firma del Ministro, probabilmente sarà pronto entro 15 giorni a metà luglio (2007)";
"Il Bando Wimax lo faremo entro l'estate (2007)";
"Il Bando Wimax la settimana prossima (21 settembre 2007)";
"Il Bando Wimax è imminente (26 settembre 2007);
"Per il Bando Wimax ci siamo (9 ottobre 2007)";
senza che vi sia una pur minima giustificazione ad ogni mancata promessa... se ci sono problemi bisogna spiegare alla gente
quali sono questi problemi e perché hanno provocato uno slittamento, altrimenti si rischia di perdere la tanto preziosa
credibilità!
Le auguro ogni bene.
Un Cittadino con immensa fiducia da sempre negli Uomini di buona volontà.
P.S.
Finora non mi Ha risposto... e credo che questa volta non mi risponderà!!!!!
P.S. al P.S.
Forza RETELIT OK!OK!OK!OK!OK!
Questo ie lo hai scritto viaq email vero??Xche sul suo sito non si legge niente. a meno che non te lo abbiano
censurato:eek::eek::eek:xche leggo come spam blocked 14 commenti!!!!!!!!!!!:mmmm::mmmm::mmmm:
seanross
10-10-07, 22:01
Questo ie lo hai scritto viaq email vero??Xche sul suo sito non si legge niente. a meno che non te lo abbiano
censurato:eek::eek::eek:xche leggo come spam blocked 14 commenti!!!!!!!!!!!:mmmm::mmmm::mmmm:
Grazie a tutti per i complimenti... mi sono tolto qualche sassolino!!! OK!
P.S.
per Kava:
ho scritto il mio primo commento a Vimercati sul suo Blog
http://www.luigivimercati.it/?p=60#more-60
(è il commento n.2 a firma seanross)
Mi ha subito risposto con una e-mail inviatami personalmente al mio indirizzo di posta elettronica
http://www.finanzaonline.com/forum/showthread.php?p=14935991#post14935991
Gli ho subito replicato inviando una e-mail personale al suo indirizzo di posta elettronica
http://www.finanzaonline.com/forum/showthread.php?p=14937918#post14937918
Subito dopo sul Blog di Vimercati è comparso anche il commento n.3 a firma di
Pasquale Caterisano
OK!OK!OK!OK!
kavaje
10-10-07, 22:12
Grazie a tutti per i complimenti... mi sono tolto qualche sassolino!!! OK!
P.S.
per Kava:
ho scritto il mio primo commento a Vimercati sul suo Blog
http://www.luigivimercati.it/?p=60#more-60
(è il commento n.2 a firma seanross)
Mi ha subito risposto con una e-mail inviatami personalmente al mio indirizzo di posta elettronica
http://www.finanzaonline.com/forum/showthread.php?p=14935991#post14935991
Gli ho subito replicato inviando una e-mail personale al suo indirizzo di posta elettronica
http://www.finanzaonline.com/forum/showthread.php?p=14937918#post14937918
Subito dopo sul Blog di Vimercati è comparso anche il commento n.3 a firma di
Pasquale Caterisano
OK!OK!OK!OK!
OK! Vediamo cosa ti risponde........secondo me ti risponde. e solo che sta studiando la risposta........con tutti quei quesiti che li
hai posto!!!!!!!!!;):D:D
alexjuve
10-10-07, 22:25
ma che gli frega a lit dell'america :D
Il Menagramo
10-10-07, 22:25
Buonanotte.
Speriamo bene per domani, anche se l'America mi preoccupa un po' (tireranno botte da orbi al ribasso per costringere la FED a
tagliare i tassi di mezzo punto a fine ottobre). Senza parlare della Cina... speriamo che non crolli proprio stanotte!!!!
OK!
dai gli Amerikani mica hanno fatto proprio male!:rolleyes:, il Nesquik ha chiuso pure verde!:yes:
Il Menagramo
10-10-07, 22:31
Speriamo che abbiano deciso di gonfiare una nuova BOLLA speculativa sui tecnologici...
OK!
la bolla tecnologica è già scoppiata e dimenticata, ora ci vorrebbe un bel rialzo graduale, duraturo e costante!:yes:OK!
kavaje
10-10-07, 23:16
Speriamo che abbiano deciso di gonfiare una nuova BOLLA speculativa sui tecnologici...
OK!
Trascurati&penalizzati negli ultimi anni........;):bow::bow::bow:
Seneca71
10-10-07, 23:31
Buonanotte.
Speriamo bene per domani, anche se l'America mi preoccupa un po' (tireranno botte da orbi al ribasso per costringere la FED a
tagliare i tassi di mezzo punto a fine ottobre). Senza parlare della Cina... speriamo che non crolli proprio stanotte!!!!
OK!
Dai non essere così pessimista!
I complimenti te li avevo già fatti prima della e-mail....
........................................ ..................................ora si sprecano!!!
KxK
11-10-07, 00:03
Qusto lo ha fatto il mio socio ho il permesso di postarlo :D:D:D
leoneluce
11-10-07, 00:57
Qusto lo ha fatto il mio socio ho il permesso di postarlo :D:D:D
Speriamo di tornare in alto del grafico in fretta le quotazioni di borsa di Retelit a mio modesto parere non rispecchiano
assulutamente le reali potenzialità di Retelit...............:confused:;)
Ciao a tutti.
pagli@lone
11-10-07, 12:10
buongiorno posto questa new per chiedere a persone informate se può giovare o meno Retelit
WiMAX Market Analysis and Forecasts
The Opportunity for Base Stations, CPE, and Mobile Devices
Di Juniper Research
Pubblicato a Settembre 2007
Pagine 62
Copertura Mondo
Prezzo 4.500 $
Negli ultimi tempi, l’interesse nel mercato del WiMAX si è drasticamente spostato dalla versione “d” dello standard 802.16 alla
versione “e”, dal momento che l’ondata in arrivo di stazioni mobili per il WiMAX, CPE (Customer Premise Equipment) e
dispositivi mobili alimenterà la crescita del WiMAX.
Questo studio esamina i principali driver e i più grossi ostacoli che la tecnologia WiMAX dovrà fronteggiare, comparandola alle
tecnologie di terza e quarta generazione.
Nel Rapporto WiMAX Market Analysis and Forecasts: The Opportunity for Base Stations, CPE, and Mobile Devices vengono
analizzati nel dettaglio il WiMAX 2.0 (o 802.16 “m”) e lo scenario dei brevetti per il WiMAX. Esso contiene, inoltre, previsioni
sullo standard 802.16 del 2004 e sulla versione “e” del 2005, e include considerazioni sugli abbonamenti, i ricavi medi per
unità (ARPU), i ricavi per regione e le entrate dei vari segmenti di mercato. È inoltre fornita una dettagliata segmentazione di
dispositivi mobili, compresi adattatori esterni, miniCards interne ai laptops, telefoni, dispositivi elettronici per gli utenti, PC
ultra-mobile e servizi per l’internet mobile.
grazie
kavaje
11-10-07, 12:15
Calabrò vuole separazione rete Telecom Italia
11/10/2007 10:27
Il presidente dell'Autorità per le telecomunicazioni Corrado Calabrò ha chiesto maggiori poteri per arrivare più velocemente alla
separazione della rete di Telecom Italia. In un’intervista al settimanale “Economy”, il presidente Agcom ha sottolineato che con
Telecom l'Authority vuole "negoziare da una posizione di forza". "Intendiamoci, nessuno vuole espropriare Telecom, ma certo
bisogna avere strumenti adeguati a convincere i propri interlocutori, il potere fondamentale ce l’abbiamo”, ha proseguito
Calabrò.
Il tavolo tecnico, ha concluso il presidente Agcom, "non ha esaurito i lavori che sono andati abbastanza bene. Certo però,
l'incertezza sull'assetto proprietario (di Telecom) non può non riflettersi sull'andamento dei colloqui".
seanross
11-10-07, 12:15
Da: seanross
Data: giovedì 4 ottobre 2007 12.46
A: [email protected]
Oggetto: richiesta di maggiori informazioni agli azionisti.
Il 26 settembre scorso, al Broadband Forum 2007 a Roma il CTO Rino Buccio ha illustrato un importante "Case Study" dal titolo
"Exploiting WiMax Network Design Optimisation".
Sono un azionista Retelit e mi piacerebbe tanto conoscere tale relazione, anche in considerazione del fatto che nella Relazione
semestrale al 30 giugno 2007 parlate di un importante studio a campione di geo-marketing e radio-planning in alcune Regioni
di interesse.
Potreste pubblicare la Relazione anche sul sito web di Retelit (oppure inviarla via e-mail agli azionisti che ne facciano
richiesta)?
Grazie
Un azionista con smisurata fiducia nelle potenzialità della società.
http://www.retelit.it/content.asp?l=IT&ID=14&t=Contattaci&f=ita/utility/contatto.asp
[email protected]
ALLA BUON'ORA... HANNO LETTO LA MIA E-MAIL DEL 4 OTTOBRE SOLO OGGI 11 OTTOBRE DOPO UNA SETTIMANA!!!!!
:confused::confused::confused::confused:
COMUNQUE, SPERO CHE MI RISPONDANO O PUBBLICHINO LA RELAZIONE SUL SITO OK!OK!OK!OK!
From: Investor Relations
To: seanross
Sent: Thursday, October 11, 2007 11:34 AM
Subject: Letto: richiesta di maggiori informazioni agli azionisti.
Your message
To: Investor Relations
Subject: richiesta di maggiori informazioni agli azionisti.
Sent: Thu, 4 Oct 2007 17:46:45 +0200
was read on Thu, 11 Oct 2007 11:34:36 +0200
P.S.
VI TERRO' AGGIORNATI COME SEMPRE OK!
otteric
11-10-07, 12:28
ALLA BUON'ORA... HANNO LETTO LA MIA E-MAIL DEL 4 OTTOBRE SOLO OGGI 11 OTTOBRE DOPO UNA SETTIMANA!!!!!
COMINCIO AD AVERE QUALCHE DUBBIO... SU CHI HO PUNTATO I MIEI SOLDI!!!!!! :confused::confused::confused::confused:
NON HO AVUTO PAURA DI SBAGLIARE UN CALCIO DI RIGORE... MA E' PROPRIO DAI PARTICOLARI CHE SI GIUDICA UN
GIOCATORE. KO!KO!KO!KO!
From: Investor Relations
To: seanross
Sent: Thursday, October 11, 2007 11:34 AM
Subject: Letto: richiesta di maggiori informazioni agli azionisti.
Your message
To: Investor Relations
Subject: richiesta di maggiori informazioni agli azionisti.
Sent: Thu, 4 Oct 2007 17:46:45 +0200
was read on Thu, 11 Oct 2007 11:34:36 +0200
P.S.
STR.ZI
SCUSA SEANROSS,MA L'HANNO SOLO LETTA E NON TI HANNO RISPOSTO?PER QUESTO HAI MENZIONATO I TUOI DUBBI?IN
RELAZIONE AL RITARDO DELLA LETTURA DELLA MAIL?
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