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La Sicilia del 5 marzo 2007 pagina 56 La Sicilia del 6 marzo 2007 pagina 36 LA SICILIA 56. LUNEDÌ 5 MARZO 2007 Catania LE FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE Una «RaDio» sul web per incontrare i giovani Il prossimo 24 marzo nell’Istituto Maria Ausiliatrice, in via Caronda, 224 a Catania, sarà inaugurata, ufficialmente, la web radio delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Sicilia. Per l’occasione sarà presente la responsabile mondiale per la comunicazione della Congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice, suora Giuseppina Teruggi; interverranno anche la superiora regionale delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Sicilia suora Giuseppina Barbanti, e la responsabile ambito comunicazione per le Figlie di Maria Ausiliatrice di Sicilia, suora Carla Monaca. La web radio (che sarà presentata da allievi e allieve del corso webmaster Ciof-Fp di Acireale) è la più recente delle iniziative realizzate nell’ambito della comunicazione in Sicilia dalle Figlie di Maria Ausiliatrice: «RaDio for you» è un periodico quotidiano radiofonico telematico, registrato al Tribunale di Catania. Perché una web radio? «Come Figlie di Maria Ausiliatrice, che hanno a cuore la vita dei giovani - dice suor Carla Monaca - abbiamo scommesso su questo strumento come luogo dove possiamo educare evangelizzando ed evangelizzare educando, incontrando i giovani sulle loro strade "virtuali". Siamo stimolati dalle parole di Giovanni Paolo II: "Internet permette a miliardi di immagini di apparire su milioni di schermi in tutto il mondo. Da questa galassia di immagini e suoni, emergerà SICILIA: 47 CASE il volto di Cristo? Si udirà la Le Figlie di Maria sua voce? Perché solo quando Ausiliatrice furono si vedrà il suo volto e si udirà fondate da San Giovanni la sua voce il mondo conoBosco e da Santa Maria scerà la "buona notizia" della Domenica Mazzarello a nostra redenzione. Questo è il Mornese (AL) il 5 agosto fine dell’evangelizzazione e 1872 per educare la questo farà di internet uno gioventù. Sono presenti spazio umano autentico, pernei 5 continenti e in 89 ché se non c’è spazio per Crinazioni. L’Istituto conta sto, non c’è spazio per l’uo16.000 membri. In mo" (Giovanni Paolo II, mesSicilia ci sono 47 case e saggio per la giornata delle cocon 820 membri. municazioni sociali del 2002)». "Radio for you" vuole essere: uno spazio culturale per offrire una lettura educativa del contesto sociale e culturale cogliendone il bene, il vero e il bello… è il nostro modo di incontrare Dio tra le pieghe della storia; un’opportunità di comunione creando rete tra le comunità educanti; un servizio alla Chiesa e alla società creando sinergie e mettendo a disposizione strumenti e competenze perché il "bene" sia sempre più "comune"; un "luogo" di incontro con quanti, pur appartenendo ad altre confessioni cristiane, condividono la stessa fede in Gesù e lo stesso impegno per la costruzione di un mondo nuovo; una possibilità di evangelizzazione per quanti vogliono essere testimoni di vita e di speranza. «La nostra radio - aggiunge a suor Carla Monaca - non vuole essere una radio di "intrattenimento" ma di formazione per giovani ed educatori. Stiamo creando rete con diverse realtà: anzitutto la scuola attraverso delle rubriche realizzate dagli studenti su temi vari (Pianeta giovani, Il punto di vista, ecc.); con gruppi presenti nei nostri oratori o nelle nostre realtà pastorali (Together, Feedback); con il Sae (Segretariato attività ecumeniche) con i quali vogliamo portare avanti un cammino di collaborazione con le altre confessioni cristiane; con l’Acat (Associazione dei club degli alcolisti in trattamento) con i quali vogliamo realizzare alcune rubriche sul fenomeno dell’alcolismo e altre collaborazioni che stiamo cercando o con le quali stiamo ideando alcuni progetti. Sul sito della web-radio (www.radioforyou.pcn.net) è possibile trovare, in archivio, quanto abbiamo già realizzato. È un evento importante per la nostra congregazione e, anche, per la società civile impegnata, a volte, solo a "parlare" dei giovani e raramente ad offrire loro opportunità per crescere. Le suore salesiane, da sempre, alle parole hanno sostituito i fatti e, con sacrificio e impegno, hanno creato luoghi di aggregazione dove i ragazzi potessero crescere sanamente. La web radio è un’altra frontiera di impegno che dimostra come le religiose sanno essere audaci e aperte ai tempi quando c’è in gioco la vita di tanti ragazzi».. GUARDIA DI FINANZA Accademia, domande per l’ammissione Un’opportunità concreta di lavoro e di carriera per i giovani. Ai cittadini italiani che abbiano compiuto, entro il primo gennaio 2007, il diciassettesimo anno di età e non superato il ventiduesimo (nati, cioè, nel periodo compreso tra il 1° gennaio 1985 e il 1° gennaio 1990 - estremi inclusi) e siano in possesso del diploma di istruzione secondaria di secondo grado che consenta l’iscrizione a corsi di laurea previsti dal decreto interministeriale 12 aprile del 2001, l’Accademia della Guardia di Finanza offre un’occasione per intraprendere una interessante carriera al servizio del Paese. Possono partecipare anche coloro che, pur non essendo in possesso del previsto diploma alla data di scadenza per la presentazione delle domande, lo conseguano nell’anno scolastico 2006-2007. Sulla Gazzetta Ufficiale – 4ª serie speciale – del 30 gennaio 2007, numero 9 sono state pubblicate le norme del concorso, per esami, per l’ammissione di 12 allievi ufficiali del «ruolo aeronavale» al 1° anno del 6° corso dell’Accademia della Guardia di Finanza – anno accademico 20072008 – sono state, invece, pubblicate sulla Gazzetta ufficiale – 4ª serie speciale – numero 11 del febbraio 2007. Le domande dovranno essere presentate entro giovedì prossimo, 8 marzo 2007. La domanda di partecipazione al bando di concorso va presentata a mano, oppure va inviata, a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, al comando provinciale della Guardia di Finanza. Essa deve redigersi esclusivamente su apposito modello, riproducibile anche in fotocopia e disponibile presso tutti i reparti della Guardia di Finanza. omnibus Kiwanis Catania Centro, coinvolgente conferenza dell’on. Enzo Trantino sulla violenza come «malattia sociale» Una conversazione sulla violenza potrebbe essere piuttosto barbosa, ma se l’oratore è un principe del foro catanese, un veterano di Montecitorio, un uomo che ha ricoperto incarichi a livello internazionale, un giornalista molto accreditato, un fine dicitore che avvince con la sua ineguagliabile oratoria il pubblico che lo ascolta, allora anche un tema come la violenza può diventare affascinante, coinvolgente e stimolante. Ebbene allo Yachting, l’on. Enzo Trantino ha letteralmente deliziato il numeroso uditorio formato da soci del Kiwanis Club Catania Centro e invitati, trattando il tema: "Violenza: malattia sociale oltre che delitto?". Il presidente del Kiwanis Catania Centro dott. Giambattista Di Mauro, dopo aver presentato (si fa per dire, visto che Trantino è stato anche presidente di questo club) l’oratore, ha introdotto il tema di grande attua- lità. Entrando subito in argomento Trantino ha affermato che la violenza può essere dovuta al comportamento di persona che, con minacce o cattiveria, vuole riuscire ad ottenere qualcosa anche con la forza; può essere violenza sessuale se costituisce l’attentato o la libertà sessuale di una persona; violenza sportiva se si tratta di atti violenti effettuati in occasioni di manifestazioni sportive, e purtroppo Catania è stata recentemente teatro di una miserabile e vergognosa aggressione alle forze dell’ordine. Perché la violenza cresce? L’uomo si sente più arrogante - ha spiegato il relatore - , per lui la violenza è un atto virile. Oggi non esistono ideologie, viviamo in un paese areligioso. La violenza si manifesta attraverso cadute di costume. L’assunzione di alcol, di droga, la disoccupazione, la necessità di far soldi ad ogni costo e con qualunque mezzo, L’ON. ENZO TRANTINO anche criminale, portano inesorabilmente alla violenza. Una recente statistica riporta che in Italia vi sono state in dieci anni 12 milioni di violenze sessuali. Una cosa vergognosa, indegna anche per una nazione del Terzo mondo. Cosa dire dei pedofili? Queste persone, quando vengono arrestate, rischiano di essere linciate dagli stessi carcerati. Questi esseri non si rendono conto dei traumi che un atto del genere procurerà al piccolo adescato. Tra i delitti - ha continuato Enzo Trantino - è il più orrendo possibile. E cosa dire di quelle donne che vengono violentate da un branco di sconosciuti o debbono cedere alle voglie dei proprio datore di lavoro per non perdere il posto? Contrastare la violenza è cosa alquanto difficile, visto che siamo dinanzi a una vera e propria malattia sociale. È seguito un interessante e seducente dibattito, al quale, tra gli altri, hanno dato un notevole contributo il presidente del Club dott. Giambattista Di Mauro, il past luogotenente governatore arch. Alfio Privitera, il prof. Giuseppe Restuccia, presidente eletto, e il geom. Salvatore Iozzia. ANTONIO DI PAOLA Rotary Acicastello, serata di beneficenza antipoliomielite con la danza di Roberto Zappalà Sono stati i "24 Préludes", performance di danza firmata dal coreografo Roberto Zappalà, sulle musiche di Frédéric Chopin, ad allietare la serata che i soci del Rotary Club Acicastello hanno organizzato per la Rotary Foundation. Come ogni anno, infatti, non viene meno nel programma delle attività rotariane l’appuntamento per la raccolta fondi da destinare alla Fondazione. Così la scelta del presidente Igo La Mantia, sostenuta da tutto il consiglio direttivo, è caduta su uno spettacolo innovativo che “tocca temi come l’amore, la pazzia e la morte con le svariate corde della sua danza” . L’esibizione ha richiamato a Scenario Pub.bli.co, centro per le arti performative diretto da Roberto Zappalà, tantissimi soci che a loro volta hanno coinvolto amici e parenti per una serata all’insegna del divertimento ma senza dimenticare il fine benevolo. Anche questa volta, infatti, un buon contributo è andato dal nostro sodalizio alla Rotary Foundation, che si è prefissata, tra i tanti obiettivi, di riuscire a debellare la poliomielite entro il 2007 con l’aiuto dei fondi raccolti grazie alle iniziative dei rotariani. Un’ora di danza affidata proposta dalla compagnia "Zappalà danza", compagine considerata oggi dalla critica europea una delle più interessanti nel panorama della danza contemporanea in Italia. “La pace dei sensi”, che conclude il progetto sulla percezione dei sensi dal titolo “Corpi incompiuti”, è stata portata in scena da 8 danzatori attraverso il linguaggio dei corpi, attorcigliati tra loro, quasi fino a fondersi, in movimenti eleganti e sinuosi ma nello stesso tempo dinamici e avvincenti. Ultima tappa del percorso intorno alle attività percettive è proprio la pace dei sensi, percorso con il quale Zappalà ha indagato il mutismo e il linguaggio dei segni in “Ascoltando i pesci” del 2003, la vista in “Rifarsi gli occhi” del 2004, il gusto in “Ragout” del 2005 e “Sfocatura dei corpi” del 2006". Da sinistra Roberto Zappalà e Igo La Mantia Amni, accanimenti terapeutici e libertà del paziente Medici cattolici, i rischi reali del «relativismo» Accanimento terapeutico, testamento bio- per cento di 266 oncologi e anestesisti logico, eutanasia: sono tutti problemi che operanti in 19 ospedali italiani, ha dichiainquietano i medici e, per riflesso, anche le rato che l’acceleramento di un decesso, mogli dei professionisti. Deriva da ciò l’at- comunque inevitabile, è pratica di routine. tenzione che la sezione catanese dell’AmInfine, secondo i dati dell’Eurispes, l’84 mi (Associazione mogli dei medici italia- per cento delle persone intervistate ha ni) dedica a tali tematiche attraverso in- espresso parere favorevole al testamento contri quale quello che si è svolto nel salo- biologico. ne del Circolo unificato, presidio e che ha Il dott. Denaro, da parte sua ha sottoliavuto quali relatori mons. Francesco Scri- neato i poteri d’interventi sulla vita e sul bano cappellano del Policlinico, il dott. processo del morire oggi offerti dal proMarco Di Salvo giornalista e il dott. Car- gresso tecnico-scientifico, donde la namelo Denaro primario della divisione di scita di una medicina improntata anche Anestesia e Rianimazione del Cannizzaro. all’approccio bioetica del paziente. Al quesito posto dalla presidente, dott. Nel contesto sanitario il principio della Giovanna Santisi Veroux, circa la liceità o relazione medico-paziente rappresenta meno che deriva al paziente di disporre oggi una particolare forma di relazione indella propria vita e di queltersoggettiva in cui l’autola degli altri, mons Scribano nomia del medico e quella Di eutanasia ha risposto con tutta una del paziente si confrontano serie di argomentazioni che nell’esperienza della cura e di testamento esprimono l’atteggiamento della malattia e della morte. biologico della Chiesa e che si conIl medico deve far rientrare densano, in pratica, in quefra i criteri necessari per desi è parlato sti principi: inopportunità cidere quale trattamento è alla conferenza di ricorrere agli accanimenappropriato in quella speciti terapeutici, si all’applicafica situazione, la volontà promossa zione anche in Italia del tedal paziente con dall’Associazione espressa stamento biologico e no asle sue convinzioni morali e soluto all’eutanasia. religiose. Con ciò si realizdelle mogli Di Salvo ha stigmatizzato zerebbe quel sano ed efficadei medici la persistente assenza in ce “attivismo terapeutico” Italia di una normativa di che consiste in un approcitaliani legge sul testamento biolocio terapeutico avanzato gico e tanto meno sull’eutanasia attiva e ancora in via di definizione, spesso assai passiva costoso, grazie al quale vengono salvate «Eppure - ha aggiunto lo stesso relatore vite che fino a pochi anni or sono veniva- nel 1997 ad Oviedo nel corso dei lavori no perdute. della conferenza sui diritti dell’uomo e E’ indispensabile che tutti i sanitari che della persona è stato stabilito che la vo- hanno un ruolo importante nel percorso lontà espressa anteriormente da un pa- decisionale che la malattia impone nel ziente vada presa in considerazione (deci- suo evolversi, intervengano attivamente sione ratificata dal Parlamento italiano nel processo di informazione e di supnel 2001) e una ricerca presentata al con- porto decisionale favorendo la collaboravegno della Sivice riferisce che su 259 zione del paziente nel definire la pianificaanestesisti e rianimatori intervistati il 3,6 zione anticipata delle cure in relazione per cento ha dichiarato di aver sommini- alle possibili future evoluzioni della mastrato volontariamente farmaci letali». lattia. Il problema così non si porrebbe più Inoltre, secondo un sondaggio condot- nelle fasi finali della malattia. ANGELO TORRISI to dall’associazione “A buon diritto”, il 26 Il progressivo, irrefrenabile sovvertimento di Come dunque comunicare il Vangelo in taluni principi etici e sociali quali la famiglia, questo mondo secolarizzato? «Prima di tutto la religione, il comune senso del pudore, il è necessario ribadire il diritto della Chiesa di matrimonio, la procreazione, hanno travolto non tacere sui temi morali che sottostanno ai la sfera più intima di ogni persona favorendo meccanismi generali e ai modi dell’agire poil sorgere di una filosofia che non riconosce litico: non tanto per la Chiesa quanto per tualcunché di definitivo tra i tradizionali valo- telare dal pericolo incombente la natura stesri della vita sicché tutto diventa soggettiva- sa del costume sociale che sta alla base della mente opinabile, tollerabile e cioè a dire"re- democrazia. In una società pluralista com’è lativo" nella sua essenza. E deriva da ciò il ter- quella di oggi occorre poi una sapiente gramine di “relativismo” che oltretutto finisce dualità nel parlare: non basta aggredire i procon il turbare e porre magari in imbarazzo as- blemi con dichiarazioni di principio, se non si sai spesso i cristiani: ed è proprio quest’ulti- individuano strumenti di traduzione pratica mo risvolto a sollecitare i dibattiti che si van- che possono essere condivisi utilizzando un no susseguendo anche a livello territoriale, linguaggio al positivo, indicando valori vivicome quello che l’Associazione medici catto- bili e appetibili per tutti giacché se ci si chiulici di Catania (presidente il prof. Salvatore de sempre e solo nei no, alla lunga si diventa Castorina e vice il dott. Arsterili». mando Galletta) ha tenuto Vittorio ha poi indicaDon Vittorio Rocca to Don con largo consenso di presentra i più attuali e scabrosi ti e relativi interventi nel saloesempi di relativismo la queha spiegato il ne delle suore domenicane stione dei Dico. «Se i cattolici nell’ambito di un ricco pro- «pensiero debole» sono in prima linea nella loro gramma di iniziative da reae le conseguenze battaglia contro i Dico - ha aflizzare quest’anno. fermato - ciò non dipende dal nella società Ed è stato il sacerdote don desiderio di difendere un beVittorio Rocca (docente prese nella politica: ne confessionale, ecclesiale e so l’Istituto Teologico San nemmeno, a ben vedere, spi«La Chiesa Paolo) a approfondire la comrituale: ciò che si difende diplessa quanto delicata temacendo no è uno specifico bene ha il diritto tica. Il relativismo - ha spiegaumano, che caratterizza tutte di non tacere to il teologo dopo un’ampia le epoche e tutte le culture e introduzione del dott. Galletsui temi morali» che non a torto è ritenuto, data - è la struttura portante del gli etnologi, alla stregua di cosiddetto "pensiero debole", che assume una struttura antropologica fondamentale». sfaccettature solo apparentemente cangianPer quanto riguarda inoltre la vicenda ti, come indifferentismo, nichilismo, mobili- Welby la liceità o meno dell’eutanasia, per lo smo, pirronismo, soggettivismo, individuali- stesso don Vittore bisogna laicamente ricosmo. Tendenze di pensiero che sta portando noscere che la persona umana ha una dia un consequenziale e inesorabile indeboli- gnità intangibile, una preziosità incommenmento dei valori. surabile, che dipende dal suo stesso esserci e «La questione del relativismo ha soggiun- non dal suo esercitare determinate attività o to don Vittorio - appare sempre di più come dalle sue condizioni di vita: perciò non può il filo rosso anche del pontificato di Benedet- mai essere ammessa l’eutanasia. to XVI. In ogni circostanza (persino quando Per il prof. Castorina il relativismo scaturiparla di pace o solidarietà verso i malati di sce ormai da tutti i problemi più ambigui coi mente) il Papa sottolinea come sia decisivo quali siamo costretti a misurarci giorno per oggi non chiudere il cielo sopra di sé. La giorno, minuto per minuto e dai quali ricaviapreoccupazione costante di Benedetto XVI è mo un disturbo del nostro equilibrio psichico. A. T. di far ritrovare il fondamento ultimo di tutto». S. Agata Li Battiati: i vincitori del premio letterario «Paternò Tedeschi». Prima edizione del memorial «Salvo Nibali» Si è svolta nell’auditorium della biblioteca comunale “G.Verga” di Sant’Agata li Battiati, la cerimonia conclusiva della nona edizione del concorso letterario “Vincenzo Paternò-Tedeschi”. Quest’anno una novità: il memorial giornalistico dedicato al giornalista Salvo Nibali, che per lungo tempo fu caporedattore del settimanale cattolico “Prospettive”. Presenti la vedova Nibali, signora Gabriella e il figlio Giuseppe; sono stati premiati gli articoli giornalistici di Giorgio Guarnaccia di Siracusa, “Stupro”; e Angelo Grimaldi di Regalbuto, “Spazzatura giornalistica”. La manifestazione è stata presentata da Elisa Gruccione, con la collaborazione di Valentina Pellegrino e Sabrina Messina. Trofei, targhe, pergamene e libri (questi ultimi offerti dalla Provincia regionale di Catania) sono stati consegnati ai vincitori. La giuria (presidente prof. Cinzia ORGANIZZATORI, GIURATI E CONCORRENTI PREMIATI AL CONCORSO INDETTO DALL’ASSOCIAZIONE « PATERNÒ TEDESCHI» Emmi, componenti: Maria Concetta Passero, Antonio Nicolosi, Nello Pappalardo, Letizia Di Stefano, Carlo Trovato, Ninni Magrì e Celina Maccarone) ha assegnato i seguenti premi: sezione in lingua italiana: 1° Augusto Mancini De Lucis, 2° Fabrizio D’Agata, 3° Angela Palmieri Beltrami; segnalazione: Melania Vinci Sciabò, Caterina De Martino, Adriana Di Grazia, Nunzio Spitaleri. Sezione lingua siciliana: 1° Salvo Carlucci, 2° Nico Coniglione, 3° Costanza Isaja; se- gnalazione: Angelo Catania, Turi Marchese. Sezione narrativa: 1° Silvana Calanna, 2° Paolo Ziino, 3° Grazia Annalisa Guerrera; segnalazione: Caterina Carbone. Sezione fiabe: 2° Francesco Sabatini; 3° Rosa Maria Di Salvatore. A Sara Man- gano (12 anni), è stato attribuito il trofeo per la sezione ragazzi. Premi speciali per le sezioni Antonello Germanà Di Stefano, sono andati inoltre a Marisa Tuberti Bonfiglio e Gaetano Petralia. Le opere vincitrici, sono state recitate, col commento musicale del maestro Gaetano Bonfiglio, da Guendalina Finocchiaro, Antonella Torrisi e Carmelo Cantarella. Nel corso della serata è stato anche presentato al pubblico: “Il Raglio”, un “esile” volumetto che sarà pubblicato con cadenza mensile dai collaboratori del Centro culturale “Paternò-Tedeschi”. La serata è stata arricchita dalla esibizione di due gruppi musicali: il duo Calì D’arrigo che ha proposto brani tratti dalla antica tradizione canora italiana, e la coppia formata da Vincenzo Maugeri (chitarra) e Sofia Sapienza (violino) che hanno eseguito alcuni celebri brani di musica classica. LUNEDÌ 16 OT TOBRE 2006 LA SICILIA Catania. Calendario .57 IL SOLE: sorge alle 7,08 e tramonta alle 18,22. LA LUNA: sorge all’1,38 e tramonta alle 15,55. PREVISIONI DEL TEMPO: cielo molto nuvoloso con precipitazioni diffuse a prevalente carattere di temporale; temperature senza variazioni di rilievo; venti moderati con rinforzi da est a nord-est; mare Jonio molto mosso. I SANTI: Margherita Maria Alacoque - Nacque il 22 agosto dell’anno 1647, nella Borgogna, da genitori poveri ma nobili. Il padre di Margherita era giudice e notaio e quando morì prematu- ramente lasciò la figlia ancora giovinetta. Così ella conobbe l’umiliazione del bisogno, alla mercè di parenti poco generosi e per nulla propensi ad assecondare il desiderio di chiudersi in convento. All’età di 24 anni vestì l’abito delle monache della Visitazione, fondato sessant’anni prima da San Francesco di Sales, a Paray le Monial, nella diocesi di Autun, offrendosi dal giorno del suo ingresso come «vittima al Cuore di Gesù». Nell’anno 1675 Gesù le si manifestò col petto squarciato e, additando con la mano il suo cuore, esclamò: «Ecco quel cuore che ha tanto amato gli uomni da non risparmiare nien- te fino ad esaurirsi e consumarsi per dimostrare loro il suo amore, e in riconoscenza non ricevo dalla maggior parte di loro altro che ingratitudine». Margherita si spense dolcemene all’età di 43 anni, il 17 ottobre dell’anno 1690. (Nota a cura di Benigno De Marco). FARMACIE APERTE DALLE 13 ALLE 16,30: Cibali (p.zza Bonadies, 20) • De Gaetani (via V. Emanuele, 114) • Faranda (c.so Indipendenza, 255) • Giunta (via Plebiscito, 391) • Leone (via Vagliasindi, 25) • Peluso (v.le Jonio, 62) • Tuccari (via P. dell’Ova, 123). FARMACIE NOTTURNE: Barriera (via Del Bosco, 282) • Battiati (via F. Crispi, 195) • Coffa (via C. Colombo, 25) • Consoli (via Etnea, 400) • Crocerossa (via Etnea, 274) • Croceverde (via G. D’Annunzio, 43) • Cutelli (via Vitt. Emanuele, 54) • Europa (c.so Italia, 111) • Finocchiaro (via S. Giov. Battista, 8 - S. Giov. Galermo) • Fisichella (via Plebiscito, 224) • Galermo (via Galermo, 308)• Monciino (via Garibaldi, 74) • Nesima (via Pacinotti, 104) • Pantano (via Cesare Beccaria, 79) • Risorgimento (via Vitt. Emanuele, 631) • S. Agata (vill. S. Agata - Zona A 26). DISTRIBUTORI NOTTURNI (DALLE 22 ALLE 7): Acireale: Erg (S. M. Ammalati) - S.S. 114 - km. 77,398 - n. 5 • S.P. -via C. Colombo Belpasso: S.P. - S.S. 121 km. 11 - Piano Tavola • Erg - S.S. 121 km. 14+331 Catania: Agip S.G. Galermo - Largo Abbeveratoio, 1 • S.P. S.S. 114 km. 106 Stradale Primosole • Q8 viale V. Veneto, 115 • Agip - viale M. Rapisardi, 500 • Agip - viale Kennedy, 4 • Agip - via Messina n. 646/648/650 • Agip, viale A. Doria, 8 • Agip - Gelso Bianco, 8 Giarre: Agip - via L. Sturzo - S.S.114 • Q8 - via Ruggero, I, 74 • S. Maria La Strada SP - via Luminaria Trepunti Gravina: Q8 - SP 10 km 1 + 330 Ramacca: Agip - SS417 - km. 49,6 Scordia: Esso - via Balilla - S P 28 Santa Venerina: Esso via Stabilimenti, 191 - 4/1 km. 0,500 Trecastagni: SP via Luigi Capuana. CARABINIERI PRONTO INTERVENTO 112 - Comando Provinciale via San Giuseppe alla Rena, 89 - 095-340117 • Nucleo Operativo Piazza G. Verga, 8 • 095/537840-537999 • Compagnia Catania P. Dante via Teatro Greco, 111 - 095/326666-326800 • Compagnia Catania Fontanarossa via Zia Lisa, 251 095/574148-573598 • Stazione Catania Ognina via Petrella 59 - 095-383413. omnibus I travagli di Cervantes perseguitato dalla giustizia Anche a Catania «Hina libera tutti» fatto cenno ad opere o scritti se non al Don Chisciotte. Dalla vita, quindi, alla storia, ma anche dalla vita al diritto qui esplorato alla luce delle continue situazioni che più volte portarono Cervantes a subire l’onta della prigionia. Una "strada" che lascia già traccia nell’età giovanile (una prima condanna risale infatti all’età di ventidue anni), percorre gli anni della maturità (carcere a causa di errori giudiziari su questioni fiscali) e si conclude intorno al 1580 con la liberazione dalla prigionia ad Algeri. La conferenza nata da un’idea di Marilisa Sciuto, presidente dell’Inner Wheel, è stata realizzata dall’Inner in interclub con la Fidapa di Catania, presidente Dora Coco Spitaleri, l’Ande, presidente Pina Grasso, il Rotary Club di Aci Castello, presidente Ignazio Lamantia e con la partecipazione del prof. Manlio Bellomo, cattedratico di diritto alla Facoltà di Giurisprudenza e doctor honoris laurea in Cordova. Approda anche a Catania la campagna nazionale "Cittadine dello stesso paese. "Hina libera tutti", promossa dall’associazione "Anna Lindh". Con un sit-in annunciato in via Etnea il coordinamento provinciale catanese dell’associazione femminile che porta il nome della ministra svedese (Anna Lindh) uccisa da un fanatico alla vigilia del referendum per l’adozione dell’euro in Svezia, intende alimentare il dibattito sulla questione dell’integrazione socio-culturale in Italia analizzando un recente drammatico fatto di cronaca nel Bresciano: la triste storia di Hina, la ragazza pachistana uccisa dal padre perché non accettava che la propria figlia avesse un fidanzato italiano e un modo di vivere fuori dalle regole, come una occidentale. "Con questa iniziativa vogliamo porre all’attenzione dei catanesi un tema di grande attualità - dice Adele Trovato, coordinatrice provinciale di Anna Lindh - Catania è ormai una realtà multi culturale che deve fare i conti con l’integrazione tra le diverse culture. Sabato distribuiremo volantini e materiale informativo per affrontare una questione spinosa con la determinazione che caratterizza il gruppo di giovani donne che si riunisce nel nome di Anna Lindh. KATIA TERI SALVO SIDOTI Da sinistra Pina Grasso (Ande), Ignazio Lamantia (Rotary Acicastello), Marilisa Sciuto (Inner Wheel), la prof. Emma Montanos Ferrin, il prof. Manlio Bellomo, Dora Coco Spitaleri (Fidapa) A spada tratta contro "mostruosi" mulini a vento. Più di ogni altra è questa l’immagine che evoca il nome di Miguel de Cervantes, autore del celebre "Don Chisciotte", in cui racconta le rocambolesche avventure del buon Alonso Quejana. Il celebre Cervantes, narratore e drammaturgo, ad oggi ampiamente riconosciuto come il padre dell’opera-monumento della letteratura spagnola, torna, dunque, sulla scena. Tenendo da parte le argomentazioni letterarie e la produzione operistica, la professoressa Emma Montanos Ferrìn, docente di storia presso l’Università Columbia in Galizia e membro corrispondente dell’Accademia Reale, ha tenuto conferenza all’Hotel Excelsior. Il tema è stato il "Cervantes perseguitato dalla giustizia". Affiancando all’excursus storico-giuridico, analizzato dal XV al XVII secolo, la relatrice pone la vita cervantina come tema e spunto argomentativo dell’incontro. Scrutato sotto la lente, nella sua dimensione di uomo più che di scrittore, non viene Corso di astronomia al «Marconi» del Gruppo Astrofili Catanesi Anche quest’anno il corso teorico-pratico di astronomia, del Gruppo Astrofili Catanesi, si svolgerà all’Istituto Tecnico Industriale "Marconi" di Catania. La progettazione a priori degli interventi, l’uso delle nuove tecnologie multimediali e il lavoro di gruppo, insieme alla tradizionale osservazione al telescopio, hanno consentito negli ultimi anni un netto salto di qualità. La possibilità di interagire con gli altri corsisti e con i relatori attraverso un apposito "portale" Internet, come nelle ultime edizioni, stimolerà l’apprendimento e lo spirito collaborativo, creando relazioni che in numerosi casi si sono protratte ben oltre la conclusione del corso. Per gli studenti delle scuole l’attestato finale sarà valutabile ai fini del "credito formativo". Gli incontri, che prenderanno il via il 28 ottobre, si svolgeranno il sabato pomeriggio dalle ore 16, per una durata di circa due ore, e prevedono anche attività pratiche e osservative all’aperto. Per le attività pratiche i corsisti saranno divisi in 6 gruppi fissi - ciascun gruppo con la propria dotazione di telescopi e fotocamere. Tre incontri saranno tenuti da astronomi dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF - Osservatorio Astrofisico di Catania). Le iscrizioni si ricevono il giovedì a Catania, in via Milo 28 dalle 16 alle 19, oppure in via Imbriani 9 ad orario di negozio (escluso il sabato). Informazioni ai numeri 3290835865, 095-436563 (anche fax) o all’indirizzo www.astrofilicatanesi.it. Questo il programma definitivo: 28 ottobre - "Il Sistema solare nell’era spaziale"; 4 novembre - "Nascita e morte delle stelle"; "L’osservazione astronomica"; 11 novembre - "Riconoscere stelle e costellazioni"; 18 novembre - "Astrosoftware"; "Telescopi: l’acquisto e l’uso"; 25 novembre - "La Via Lattea e le galassie"; "Osservare al telescopio"; 2 dicembre: "Nel cosmo alla ricerca della vita"; "Fotografare gli astri"; 9 dicembre: "Riprendere il cielo in digitale e via Internet"; 16 dicembre: "Big Bang e fine dell’universo". La «Charter» al Lions Acicastello Il Lions Club Acicastello- Riviera dei Ciclopi ha festeggiato solennemente allo Sheraton la sua 21° Charter night con la partecipazione delle autorità del Distretto; presenti, tra gli altri, il governatore dott. Francesco Salmè, il vice governatore avv. Salvatore Giacona, il past governatore avv. Silvio Cavallaro, i delegati di zona dott. Salvatore Toscano e prof. Licia Aresco Sciuto, il dott. Nunzio Rapisarda cerimoniere distrettuale, l’avv. Cettino Trombetta tesoriere distrettuale, dott. Salvatore Di Pietro segretario distrettuale., autorità civili e invitati. Il presidente del club, dott. Salvatore Arciarito, si è detto onorato per la visita del governatore e per la presenza di tante autorità. "Il Lionismo è un modo di vivere - ha detto - una scelta di vita che abbiamo fatto, la quale ci consente di andare avanti con entusiasmo e operare nel migliore dei modi a favore della nostra società". Il presidente ha, quindi, consegnato al dott. Scimè un contributo finanziario a favore della Fondazione Lions. Il dott. Toscano, nel presentare il club al Governatore, ha fatto presente che il 5 ottobre del 1985, per volontà di 41 soci, è stato firmato l’atto di nascita del Lions Acicastello - Riviera dei Ciclopi. Il club nel corso degli anni ha annoverato prestigiosi presidenti come il giornalista Massimo Caporlingua, l’avv. Salvatore Giacona, il dott. Salvatore Arciarito e molti altri, e si è distinto sempre nel recepire le istanze provenienti dal sociale. Il Vice Governatore Giacona ha dichiarato che la visita del Governatore è un forte segnale di grande stima e di profonda amicizia per il club, la qualcosa ci esalta e ci inorgoglisce. Siamo fieri - ha aggiunto - di essere Lions e viviamo il sentimento dell’amicizia con grande entusiasmo. Il governatore Salmè ha definito l’incontro come una visita di un amico ad amici. "Il club, che annovera soci di grande spessore e di altissima personalità - ha dichiarato - ha dato e darà al Distretto un sensibile impegno nei confronti della società di cui siamo parte essenziale. Con la nostra Fondazione il Lions viene in concreto aiuto ai poveri e ai degenti in tutto il mondo. Noi tutti dobbiamo essere protagonisti, con profonda umiltà, per raggiungere un grande e ambizioso traguardo: servire chi ha più bisogno di noi". ANTONIO DI PAOLA La protezione civile «laurea» tredici nuovi sub per le situazioni di emergenza in acqua Sono 13 i volontari che hanno ricevuto il brevetto di operatore sub della protezione civile che abilita ad intervenire nelle situazioni di emergenza in acqua. La consegna di tali titoli è stata effettuata dall’assessore alla Protezione Civile Santo Ligresti e dal responsabile operativo del gruppo Gesta, Salvatore Zattara, nella sede della Protezione Civile di via Felice Fontana 23. Presenti alla cerimonia anche l’ing. Carmelo Coco direttore del servizio, Dario Polimeni, responsabile del servizio di protezione civile del comune, la signora Agata Marinella Monterosso, presidente dell’associazione Gesta e il consigliere comunale Marco Belluardo. Il corso è stato tenuto dal docente sig. Riccardo Leonardi e ha avuto come obiettivo la sicurezza in acqua èd ha saputo coniugare parte teorica e parte pratica. Il brevetto conseguito permette di operare, nelle attività della Protezione Civile, insieme ai vigili del Fuoco ed ai Carabinieri, secondo un "protocollo d’intervento" che potenzia ed amplia il rapporto di collaborazione con soggetti appartenenti al volontariato. Il corso è stato promosso dall’associazione Gesta (Gruppo Etneo Soccorso Terranova in Acqua), facente parte del Coordinamento Comunale del Volontariato di Protezione Civile, ed organizzato con il contributo del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile e la collaborazione della FIPSAS ( Federazione Italiana Pesca e attività Subacquea). «Il dato più significativo di questo corso che Risotto con la salsiccia INGREDIENTI: 300 g. di riso, 150 g. di salsiccia di maiale, 50 g. di burro, 50 g. di parmigiano reggiano, 1/2 cipolla, quattro cucchiai di salsa di pomodoro, 1 l. di brodo, 1/2 bicchiere di vino rosso secco, sale. PREPARAZIONE: In una larga casseruola sciogliere una parte dei 50 g. di buro, poi aggiungere la cipolla tritata. Rosolarla e versarvi il riso e mescolare a lungo perché si insaporisca bene. Bagnare il riso col vino, da fare poi evaporare a fuoco alto. Versare un poco alla volta il brodo caldo, poi aggiustare di sale. Quando il riso sarà a metà cottura, aggiungere la salsiccia sminuzzata e la salsa di pomodoro. Toglierlo dal fuoco al dente, unire il burro residuo e il parmigiano reggiano, mescolare e servire subito in tavola. ACCADEMIA ITALIANA DELLA CUCINA - RICETTARIO DELLA CUCINA REGIONALE ITALIANA si è appena concluso, permettendo di conseguire il brevetto di "Operatore sub di protezione civile", - ha affermato l’assessore comunale alla Protezione Civile prof. Santo Ligresti - " è quello di aver assunto ed adottato la procedura operativa propria degli specialisti dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco, realizzando nel concreto l’uniformità dei linguaggi e dei comportamenti necessari all’azione di salvataggio». I sub che hanno ottenuto il brevetto sono: Samuele Bastone, Maurizio Fangano, Agata Fiamingo, Nunzio Giardinaro, Francesco Leotta, Claudio Lino, Emanuele Mangione, Claudio pellegrino, Cristina Puleo, Marco Spalletta, Giancarlo Tatoli, Marianna Vecchio, Giosuè Vizzarri. LA SICILIA 36. MARTEDÌ 6 MARZO 2007 Catania CONVEGNO GEOMETRI Catasto, atti in trasmissione telematica Il Collegio dei geometri della provincia di Catania ha organizzato per venerdì 9 marzo alle 9 all’Hotel Sheraton Catania, un convegno sulle tematiche nascenti dalla trasmissione telematica degli atti di aggiornamento catastali; interverranno i dirigenti responsabili dell’Agenzia del Territorio. È una delle iniziative promosse dal Collegio per la formazione continua del geometra, al fine di mantenere costantemente aggiornata la preparazione professionale; aggiornamento che l’attuale consiglio direttivo del Collegio dei Geometri (in carica sino al 2009, ed eletto sulla scia del nuovo corso intrapreso nel 2003) articola mediante corsi, convegni, giornate di studio, nonché l’utilizzo degli strumenti telematici, quali il sito web del Collegio (www.geometrict.it) e le periodiche comunicazioni inviate per posta elettronica. Misurare, progettare e stimare, oggi come nei secoli trascorsi, è risaputo, costituisce l’essenza della professione di geometra. «Ma la nostra - dice il geom. Rosario Cucuccio, presidente del Collegio di Catania - è anche una professione in corso Rosario di evoluzione Cucuccio, sotto la spinta presidente del delle nuove esiCollegio genze della soprovinciale dei cietà e della glogeometri balizzazione del mercato che offre sempre nuove opportunità. Ma proprio perché si tratta di una professione che viene da molto lontano intendiamo fortemente salvaguardare per il futuro le peculiari caratteristiche della figura del geometra italiano quale esperto conoscitore del proprio territorio e delle diffuse esigenze da esso scaturenti». A proposito di futuro, basterà ancora il diploma per esercitare la libera professione? «Attualmente sì - risponde Cucuccio - Al di là poi delle decisioni governative in merito alla riforma delle professioni nonché alla rivalutazione degli istituti tecnici per geometri, la nostra categoria ha già compiuto dei passi avanti. Il nuovo Codice deontologico approvato dal Consiglio Nazionale prevede la formazione continua del geometra, quale strumento per mantenere costantemente aggiornata la preparazione professionale attraverso lo svolgimento e la frequenza alle attività certificate di informazione, di formazione e di aggiornamento». Il convegno di venerdì 9 marzo va in questa direzione. Recentemente, con provvedimento del direttore dell’Agenzia del Territorio, presso l’Ufficio del Catasto di Catania è stato attivato il servizio di invio telematico dei documenti di aggiornamento del catasto terreni "Pregeo" (frazionamenti e mappali) che si aggiunge a quello già in funzione, degli atti di aggiornamento "Docfa" del catasto dei fabbricati. «Questo servizio - dice il geom.Cucuccio - agevola enormemente i professionisti che potranno inviare dal proprio studio i documenti catastali di aggiornamento. Il convegno di venerdì consentirà di conoscere meglio le nuove procedure e di risolvere eventuali dubbi». Notizie Liete Culle Francesco e Valeria Maccarrone annunciano con gioia a parenti e amici la nascita della loro primogenita Anna Ludovica. Si ringraziano il dott. Placido Borzì e la sua équipe dell’ospedale Cannizzaro per l’affettuosa assistenza. Catania, 5 marzo 2007. omnibus I beni culturali memoria di una nazione, la Branciforti al Rotary Catania Alla Fidapa di S. Agata li Battiati omaggio a Turi Ferro Al Rotary Club di Catania per iniziatiIn questo programma generale va del presidente Vincenzo Consoli, la rientra l’iniziativa “Flavae Flammae dott. Maria Grazia Branciforti, sovrin- Custodes Antiquitatis”, la mostra detendente ai Beni culturali e ambien- gli oggetti di antichità recuperati dal tali, ha tenuto una conferenza su te- Comando provinciale della Guardia ma “Il recupero del patrimonio cultu- di Finanza, allestita nella Chiesa di rale e di una memoria dimezzata”. San Francesco Borgia, in via Crociferi, L’attitudine a collezionare oggetti nell’attesa di disporre dell’istituendo d’arte di antichità, ha anzitutto chia- Museo Archeologico. rito la dott. Branciforti, nasce dal faTali oggetti recuperati dalla Guarscino che essi esercitano come testi- dia di Finanza sono stati ripuliti, remonianza del passato, dalla curio- staurati, studiati, classificati e catalosità, dall’ammirazione gati, anche se di essi e dal diletto personale. non si conosce la proveMa sottrarre tali oggetnienza certa e il luogo ti agli studiosi e non di rinvenimento. La racmetterli a disposizione colta - che costituisce degli altri, nell’orgoglio già il primo nucleo di di possederli tutti per beni archeologici da sé, costituisce reato per mettere in mostra cole norme di legge e imme bene pubblico - poipedisce le possibilità di LA DOTT. BRANCIFORTI ché problematico appaidentificazione storica re l’accertamento dele la ricerca archeologica a testimo- l’autenticità di alcuni reperti, sarà nianza delle civiltà che si sono susse- oggetto di ulteriori analisi, in sinergia guite nel nostro territorio. A seguito con l’Università di Catania, dove il di azioni promosse dall’autorità giu- prof. Giuseppe Pappalardo dell’Infn diziaria e dalle forze dell’ordine con con il “Pixe-Alfa” di sua invenzione è azioni di investigazione e di recupe- in grado di analizzare i pigmenti e ro, molti oggetti di antichità che per determinarne, per similitudine, la dadiritto primario sono patrimonio in- tazione, l’origine e quindi l’autentidisponibile dello Stato - e in Sicilia, in cità. virtù dello Statuto speciale, della ReLa mostra, infatti, comprende stagione -vengono, oggi, restituiti al tuette fittili del tipo “tanagrina” di “pubblico godimento”. dubbia antichità e una” vetrina del Da New York a Catania il mondo di Hipwell Si è conclusa con successo la mostra dedicata alle opere di Philip Hipwell che si è tenuta nell’ex Cucine del Refettorio dei Benedettini. Philip Hipwell è un buddista osservante, pacifista convinto, per alcuni aspetti religiosamente antiamericano. Conduce la sua esistenza con una sua strana filosofia che lo colloca, a volte, lontano dal mondo reale, e come artista romantico e idealista, ripudia ogni logica mercantile. Molti anni addietro lascia New York e vaga pellegrino per il mondo. Dieci anni fa approda a Catania e vi mette radici inestricabili, divenendo un catanese anomalo solo perché continua a parlare inglese, non per vezzo ma perché tutti quelli che lo avvicinano si ripropongono di esercitare con lui la loro modesta conoscenza della lingua, impedendoli di imparare bene la nostra. Dei catanesi ha preso le abitudini e abbacinato dalla luce del sole e del mare, all’Etna riserva un amore primordiale. Nel segreto del suo studio non rinuncia al suo passato. Sul filo della memoria rivive emozioni mai cancellate: le foreste di Woodstock, la musica afro-americana, i musicisti che ha conosciuto e amato appartengono ancora al suo sogno e rivivono sulle tele con la forza prorompente della vita: a quelli morti riserva ancora il brandello di immortalità che loro aspetta di diritto. Tra gli artisti italiani dimostra di avere predilizione per Pasolini che ha ritratto molte volte. Le foreste, gli alberi, gli uomini, con i loro misteri, fanno parte integrante della memoria che alimenta il sogno. L’America è ormai lontana e non ne sente nostalgia. In questi anni vissuti a Catania egli ha conosciuto la città, i suoi monumenti, i suoi anfratti più reconditi e la città ha imparato a riconoscerlo. Infatti è popolarissimo per la sua aria "americana" trasognata, per la sua esistenziale disponibilità, per il suo sorriso, per la sua modestia. Philip Hipwell dipinge solo quello che sente e quello che vuole, senza nessun possibile condizionamento. Nei suoi paesaggi in bianco e nero egli esalta luci e ombre del ricordo nostalgico e inconsciamente doloroso, al punto che essi sono divenuti la cifra del suo operare, il segno distintivo del suo lavoro. Per questo nelle sue opere è possibile ritrovare le connotazioni romantiche del pittore d’altri tempi. falso” dove tra le contraffazioni certe di busti e statuette sicelioti, di Demetra e Kore e similari, spicca un Tetradramma di argento della zecca di Katane del 405-402 e un Tetradramma della zecca di Leontinoi, con pseudo firma di Herakleidas i cui esemplari autentici sono noti grazie a rinvenimenti e altre collezioni. Il patrimonio archeologico, ha infine concluso la Sovrintendente, restituisce una grande quantità di informazioni scientifiche e storiche al patrimonio culturale. E una forte e condivisa volontà di tutela dei valori culturali, combattendo gli scavi abusivi e il commercio clandestino, ne permette la più idonea conservazione, divenendo questi stessi tesori portatori di un messaggio culturale che deve essere messo a disposizione di tutti i cittadini. All’incontro erano presenti, tra gli altri, il col. Sergio Pascali, comandante provinciale Carabinieri, il col. Agatino Serra Fiore, comandante provinciale Guardia di Finanza, il ten. col. Giuseppe Pisano, comandante Nucleo Polizia Tributaria, il dott. Vincenzo D’Agata, procuratore della Repubblica di Catania, il dott. Umberto Spigo, dirigente Servizio Archeologico, e il prof. Giovanni Rizza, archeologo di chiara fama. MILLY BRACCIANTE DA SINISTRA GUGLIELMO FERRO, SARAH ZAPPULLA MUSCARÀ, IDA CARRARA, STELLA ATTARDI Per iniziativa della Fidapa di Sant’Agata Li Battiati con la presidente Stella Attardi, è stata organizzata una tavola rotonda in onore di Turi Ferro, l’attore teatrale, recentemente scomparso, che ha emozionato generazioni di spettatori in tante parti del mondo. Nella Biblioteca comunale "Giovanni Verga" di Sant’Agata Li Battiati, il sindaco Sebastiano Augusto Motta ha rivolto i saluti alla famiglia Ferro - per 30 anni residente nel Comune - alla presenza di Sarah Zappulla Muscarà ed Enzo Zappulla, studiosi del Teatro siciliano e biografi autori di una monumentale monografia su Turi Ferro. Figlio d’arte, fin da ragazzo calca le scene del glorioso Teatro Coppola col padre e poi con una propria compagnia per il Circolo Artistico, la Brigata d’Arte, Caposcuola appena trentenne e fondatore del Teatro Stabile di Catania, riscuote grande La cultura della legalità può fermare la «mattanza» sulle strade, dibattito al Lions Gioeni Una nuova cultura della sicurezza stradale potrebbe abbassare in modo considerevole l’alto numero di incidenti mortali soprattutto di giovani che ogni giorno avvengono sulle nostre strade. L’importante tema, sempre più attuale per la sua natura sociale, è stato ripreso e rimesso in discussione dal Lions Club Catania Gioeni, durante un meeting - coordinato dal dott. Nicola Gangemi - che ha registrato presenze autorevoli. «Già in tempi passati il club si è fatto carico con una serie di manifestazioni - ha detto la presidente Carmela Gimmillaro Matalone - utili per mettere in luce i punti più deboli di un sistema di sicurezza della vita che non può prescindere dal rispetto delle regole». «Infatti il legislatore - ha affermato il comandante della polizia stradale di Siracusa, Giuseppa Pirrello all’art. 1 del Codice della strada stabilisce che la sicurezza è la priorità dell’ordinamento per le ragioni che lo Stato risparmia, garantisce il benessere e la fludità di circolazione». La situazione, secondo gli ultimi dati, continua ad essere preoccupante perché ogni giorno in Italia si verificano ben 617 incidenti stradali che determinano 860 feriti, 15 morti di cui 5 su veicoli a due ruote e quindi prevalentemente giovani. «Il che vuol dire ha sottolineato il comandante Pirrel- Al tavolo da sinistra: sost. proc. Lucio Setola, Com. vigili urbani di Giarre Maurizio Cannavò, Com. Polizia stradale di Siracusa Giuseppa Pirello, Carmela Gimmillaro Matalone, ass. polizia municipale di Giarre Ing. Alfio Maccarrone lo - che in un intero anno si hannao più di 2000 incidenti e più di 5000 morti». Una leggera inversione di tendenza - ha continuato la relatrice - si avverte dal 2003, poiché la percentuale è scesa per la introduzione della patente a punti, l’intensità dei controlli e le campagne di sensibilizzazione nelle scuole. Altri dati. L’80 per cento degli incidenti avviene in città, e il 18 per cento nelle strade extraurbane, e il 6,2 per cento nelle autostrade con una percentuale di morti del 10 per cento. I tabulati illustrati hanno messo in evidenza anche l’importanza del mese, poiché in maggio avvengono più sinistri, mentre l’incidenza nel mese di febbraio si abbassa. In quanto al giorno e agli orari, il venerdì si registra il maggior numero di incidenti e la domenica il maggior numero di decessi, mentre gli orari a rischio vanno dalle 8 alle 9 del mattino, dalle 12 alle 13. A causare più incidenti sono gli uomini e non le donne, con una terna di motivazioni che indicano la guida distratta, la precedenza non rispettata e l’alta velocità, cause che fissano alte percentuali quale il 76 per cento di scontri frontali e il 20 per cento di incidenti autonomi. Su questa realtà si muove il delicato lavoro della polizia municipale che, secondo il comandante dei vigili urbani di Giarre, Maurizio Cannavò, incontra sempre «grandi difficoltà» che si potrebbero risolvere con la collabo- razione delle famiglie dei giovani e della scuola. Non è migliore la situazione a Catania secondo quanto emerso dagli interventi del sostituto procuratore di Catania, Lucio Setola: «E’ un problema culturale nel senso della debole cultura della legalità - ha detto - che determina la perdita di efficacia della norma e del potere della autorità. Spesso si verificano anche condizioni paradossali nelle famiglie colpite da un lutto per un incidente stradale: per il sol fatto di avere subito il lutto pretendono la ragione a tutti i costi. E’ ora di prendere coscienza che sulle strade si può morire e che quindi bisogna rispettare le regole». IDA SCANDURA La «Picciridda» di Catena Fiorello per raccontare la Sicilia e per aiutare l’ospedale San Vincenzo di Taormina Per iniziativa del Rotary Club di Paternò Alto Simeto, in interclub con i Rotary di Acicastello, Etna Sud Est, Inner Wheel Club di Catania e Inner Wheel di Paternò Alto Simeto, è stato presentato all’Hotel Excelsior il volume “ Picciridda” di Catena Fiorello. Presentata dal presidente Saro Valenti anche a nome dei presidenti degli altri sodalizi, Ignazio La Mantia, Maurizio Passanisi, Marilisa Sciuto e Agatella Santonocito, l’autrice siciliana di Letojanni che lavora nello spettacolo e che ha già pubblicato nel 2003 “Nati senza camicia”, promotrice di un programma di interviste da lei condotto su Rai3, ha chiarito ai numerosi convenuti come la sua produzione letteraria sia finalizzata a sostenere l’intero reparto di Cardiochirurgia infantile dell’Ospedale San Vincenzo di Taormina, oltre ad un pro- CATENA FIORELLO getto sanitario in Albania per il quale funge da intermediario il segretario del Rotary di Paternò, dott. Massimo Mazzamuto, dell’équipe medica della Cardiologia infantile del San Vincenzo diretta dal dott. Carmelo Mignosa. Presentato da Massimo Maugeri, Pupi siciliani da Catania a Budapest, una tradizione senza confini Nei giorni scorsi presso "l’Istituto Italiano di Cultura" a Budapest, sotto l’egida dell’Amministrazione provinciale di Catania l’associazionie «I paladini» con i pupi del maestro puparo Salvatore Pulvirenti, ha magistralmente rappresentato la morte di Orlando a Roncisvalle. Era presente l’ambasciatore d’Italia Guido Paolo Spinelli, e un numeroso pubblico, che ha applaudito a lungo lo spettacolo. Ancora una volta, i pupi siciliani, si rendono ambasciatori della Sicilia in un Paese estero. Il direttore dell’istituto dr. Dante Amaldo Marinacci, si e’ a lungo congratulato successo nelle tournée a Londra, a Mosca, a Berlino, a Parigi e negli Stati Uniti. Turi Ferro ha dato una personale dimensione psicologica nell’interpretazione di personaggi quali Liolà, il mago Cotrone e Ciampa, offrendo un’impronta originale e una rilettura delle opere letterarie, come auspicava Luigi Pirandello, diventandone co-autore. Il pittore e scenografo Francesco Contrafatto ha rievocato le memorie sentimentali della Catania anni ’50, in cui fiorivano le speranze delle giovani generazioni, si saldava tra loro una profonda amicizia nel lungo viaggio della vita. A conclusione della serata, è stata consegnata una targa a Ida Carrara, attrice e compagna di Turi. Il figlio Guglielmo, regista, ha mostrato le immagini del padre recitante con le musiche di Massimiliano Pace. La delegazione catanese che ha portato a Budapest la tradizione e il fascino dei pupi siciliani per l’alta qualita’ dello spettacolo, che malgrado le difficolta’ linguistiche, ha affascinato il popolo magiaro. L’associazione I Paladini di Aciplatani, che opera da appena otto mesi, con i pupi catanesi da 130 cm, del puparo Salvo Pulvirenti, ha dimostrato ancora una volta come l’opera dei pupi, sia ancora oggi uno spettacolo affascinante e attuale. Anche la stampa locale ha dato grande risalto all’avvenimento. GIANNI ARCIDIACONO critico letterario, “Picciridda”, ambientato negli anni Cinquanta- Sessanta , racconta la storia di una bambina, Lucia, nata a Leto un villaggio di pescatori tra Messina e Catania. Figlia di siciliani costretti ad emigrare in cerca di lavoro, la piccola rimane in Sicilia con la nonna Maria, mentre suo fratello Pietro parte con i genitori. La vita solitaria con l’anziana donna, rigida e incapace di esternare i suoi sentimenti, trascorre monotona in uno scenario di personaggi ed usanze di paese, le zitelle Evelina e Nora, donna Peppina, la figlia Dida, la compagna di classe Rita. E ci sono anche gli uomini, misteriosi, in un contesto sociale che non è quello del “Mulino Bianco”, come ha sottolineato il relatore, ma dove l’amico di famiglia è autore di abusi. Un mondo da cui stare alla larga, come avverte la nonna; un mondo tutto da scoprire come, invece, immagina Lucia. Uno di quegli uomini nasconde un terribile segreto che affascina la bambina, costretta a pagare con prezzo molto alto la sua curiosità. Un racconto realistico ed emozionante con cui l’autrice illustra la sua terra e la sua gente mettendone a fuoco i disagi e le verità nascoste con irridente ironia. La stessa ironia, lo stesso sarcasmo che Catena Fiorello ha usato con gli intervenuti alla serata che è stata allietata dal poeta cantautore Alfio Patti, fondatore del Gruppo Allakatalla per ricerche e manifestazioni folkloristiche, autore di gustose sillogi tra cui “La parola ferma in gola” (2003) e “Nudi e crudi” (2006). Alcuni passi di “Picciridda” sono stati letti in sintonia con i brani musicali. M. B. «BENI CULTURALI E PIANIFICAZIONI URBANE» Avrà luogo domenica, dalle 9.30 alle 13.30 nell’auditorium dei Benedettini, un incontro-dibattito organizzato da Italia Nostra, Università di Catania, Università di Enna, Confindustria - Ance Catania, Lions Host Catania sul tema "Beni culturali e pianificazioni urbane in Sicilia". Interverranno, tra gli altri: avv. Marco Parini vicepresidente di Italia Nostra, dr. Giuseppe Giliberti consigliere nazionale di Italia Nostra, arch. Leandro Janni presidente regionale di Italia Nostra, prof. Fausto Carmelo Nigrelli dell’Università di Catania, prof. Filippo Gravagno del Dau Università di Catania, dr. Carlo Alberto Tregua direttore "Quotidiano di Sicilia", on. Fabio Granata, già assessore regionale ai Beni Culturali, on. Cinzia Dato, commissione Affari Costituzionali, dr. Agata Consoli, assessore regionale ai Lavori Pubblici, avv. Rossana Interlandi assessore regionale al Territorio e Ambiente, on. Lino Leanza assessore regionale ai Beni Culturali e Ambientali, il sindaco Umberto Scapagnini, il presidente della Provincia Raffaele Lombardo, la prof. Piera Busacca del Dipartimento Urbanistica Università di Catania. LA SICILIA 48. LUNEDÌ 2 APRILE 2007 Catania MUSEO DIOCESANO Integrazione sociale e lavorativa Al Museo Diocesano di Catania, alla presenza dai rappresentanti istituzionali di comuni di Catania, Paternò e dei 13 Pedemontani, dei rappresentanti dell’ASL 3 e dei distretti socio-sanitari di Catania, Gravina di CT e Paternò, si è svolto l’incontro di presentazione del progetto: "Centro Distrettuale per l’Integrazione socio - lavorativa" finanziato dall’assessorato raegionale della Famiglia, delle Politiche sociali e delle Autonomie Locali , attraverso fondi della L. 309/90 all’Opera Diocesana (ODA) di Catania. Dopo il saluto di mons. Alfio Russo, presidente dell’ODA, è stato presentato il progetto nelle linee essenziali dal Responsabile Giorgio Buggiani. Partner del progetto sano: l’ASL 3 di Catania, dipartimento dipendenze, il Consorzio di Cooperative di Tipo B "Il lavoro Solidale", la comunità alloggio per minori "Sole e Gioia" e la cooperativa Psycomete. Il progetto, mediante l’attuazione di percorsi formativi di inserimento lavorativo ed integrazione sociale di soggetti svantaggiati, intende realizzare una rete interistituzionale tra soggetti del privato sociale, del pubblico e delle categorie datoriali, al fine di costituire un punto di collegamento tra chi vive in situazione di svantaggio ed il mondo del lavoro, per un inserimento lavorativo stabile, consolidando buone prassi di integrazione. I fruitori degli inserimenti formativo/lavorativi, saranno accompagnati da esperti "mediatori al lavoro", che avranno il compito di garantire un corretto iter degli inserimenti, sostenendo allo stesso tempo le aziende, le cooperative e gli artigiani che vorranno ospitare la formazione, attraverso un servizio di "mediazione al lavoro" costante nel tempo. In particolare gli obiettivi sono divisi per categorie. Per i fruitori degli inserimenti lavorativi si prevede un accompagnamento al lavoro, la valorizzazione delle capacità creative e cognitive , l’ attivazione di cooperative o attività auto-imprenditoriali per divenire autosufficienti. Per le aziende: supporto e consulenza e la creazione di buone prassi di lavoro. Aspetti questi su cui si è soffermata la dott. Rosa Leonardi, vice presidente della coop. Psycomete, Salvo Falletta, presidente del consorzio "Il lavoro Solidale". Obiettivo comune: "Produrre benessere sociale". Omnibus Infomodalità, ovvero viaggiare al tempo di Internet. Il prof. Cipolletta al Rotary Potere alle donne per lo sviluppo del Sud “Viaggiare ai tempi di Internet: trasporti e ferrovie nell’economia moderna” è il tema dell’incontro con prof. Innocenzo Cipolletta, presidente delle Ferrovie dello Stato e preside di Facoltà dell’Università di Trento. Incontro tenutosi allo Sheraton Hotel, su invito del presidente del Rotary Club di Catania, Vincenzo Consoli, in interclub con i Rotary di Catania 4 Canti, Acicastello e Paternò Alto Simeto. Dopo il saluto del presidente Vincenzo Consoli, anche a nome dei presidenti degli altri sodalizi - Francesco Milazzo, Ignazio La Mantia, Rosario Valenti - ricordando l’amicizia che lo lega ad Antonio Mauri e a Catania, il prof. Cipolletta ha precisato come oggi si viaggi in tempi velocissimi ovunque e dappertutto con Internet. La tecnologia infatti rende semplici le cose complesse e veloci quelle che una volta richiedevano tanto tempo. L’informatica è tecnologia pervasiva che entra in tutto e riguarda tutto facendo viaggiare l’informazione, laddove viaggiare è conoscere, comunicare, scambiare informazioni e fare formazione. Infomobilità è l’intersecarsi del bisogno di mobilità che sia ottimale. Rappresenta i due poli su cui si cresce viaggiando. La domanda di mobilità, come ha ancora precisato il relatore, cresce sempre di più e nasce la necessità di una risposta adeguata in termini di infrastrutture. Occorre prevedere la domanda adoperando tecnologie atte a fornire la mi- «La Sicilia è agli ultimi posti in Italia per l’occupazione femminile e noi dobbiamo lottare contro le fragilità sociali sostenendo la nascita di presidi socio assistenziali per favorire l’occupazione femminile». Il direttore nazionale del turismo di Sviluppo Mezzogiorno Franz Cannizzo ha aperto i lavori del convegno “Donne siciliane al timone” organizzato a Catania dal sodalizio, sostenendo l’importanza di sviluppare un sistema economico che punti all’occupazione femminile. Durante il convegno,moderato da Antonio Privitera giornalista economico,si è parlato dell’esperienza della L.215/92 in Sicilia, dei programmi 2007-2013 a sostegno dell’imprenditoria femminile nella regione e del contributo dei comuni dell’Isola a sostegno dell’imprenditoria femminile e delle pari opportunità. «Occorre intervenire in maniera incisiva anche perché nel 2006 è stata registrata una riduzione di circa 300 imprese rispetto ai dati rilevati nel periodo precedente ha affermato il direttore del turismo Cannizzo -, la tipologia di imprese guidate da donne sta però cambiando: non più solo commercio ma anche servizi alle imprese,settore in cui le donne INNOCENZO CIPOLLETTA gliore risposta. Tutti noi, oggi, siamo identificati telematicamente, nelle nostre abitudini, preferenze, percorsi abituali, consumi. Su tali dati la tecnologia crea mappature e dispone nuovi percorsi. Le Ferrovie dello Stato, ad esempio, hanno un sistema di rilevazione tecnologica per indagini di ogni tipo e per servizi di ogni tipo : i biglietti telematici con prenotazioni e controllo palmare connesso al sistema Gsm, abbonamenti con codice a barre, programmi collegati, treno ed altri mezzi di trasporto, fino a destinazione con catena di biglietti con sistema telematico alla base, il sistema “cerca treno” di Web per notizie in via telematica. E soprattutto, il sistema alta velocità ed alta capacità che si basa su tecnologie informatiche. Ad esempio SCMT è un sistema automatico che regola la velocità del treno. La regolazione del traffico è sistema centralizzato con calcoli di marcia e percorsi ottimali. Un treno diagnostico con 57 calcolatori, misura correndo lo stato degli scambi, delle traversine e consente una manutenzione preventiva sulle linee. “Il viaggiatore telematico, oggi, conosce i dati meteo, usa il cellulare, scatta foto e le invia, adopera il portatile, crea e riceve segnali lasciando traccia di sé con una massa di informazioni. Ma non siamo giunti al traguardo, ha commentato infine il prof. Cipolletta, il mondo accelererà sempre di più nel futuro ed anche noi, forse, rimpiangeremo come Proust, i viaggi in carrozza”. E’ seguito animato dibattito che ha sollevato le problematiche (che più premono ai siciliani) delle tratte ferroviarie locali, della lentezza dei percorsi, dei ritardi, dei vari disagi cui e costretto a sottoporsi un viaggiatore che voglia trasferirsi da un posto all’altro dell’isola o raggiungere il continente. MILLY BRACCIANTE La Costituzione sessant’anni dopo: di cosa ha bisogno per essere più efficace? Incontro al Lions Gioeni Festa delle muse A sessant’anni di distanza dalla grandri costituenti?". Si sofferma poi sul- per le malattie «orfane» diosa elaborzione dell’Assemblea Costituente, la Costituzione italiana presenta segni di stanchezza. Sulla necessità di ritoccarla c’è consenso unanime, ma quali siano i punti e come debba essere ritoccata rimane il problema attuale. Il tema in proposito e dal titolo stimolante come "I sessanta anni della Costituzione: quale lifting?" è stato scelto ad oggetto di una conviviale dalla presidente del Lions Club Gioieni Carmela Gimmillaro Matalone a cui hanno partecipato le più alte cariche civili quali il questore di Catania dott. Capomacchia, il presidente del TAR dott. Vincenzo Zingales, il presidente della Corte di Assise d’appello dott. Lucchese, il presidente del Tribunale di Sorveglianza dott. Puglisi oltre il governatore del Distretto 108Y Francesco Salmè e altre cariche lionistiche. "E’ una Costituzione nata bene" ha affermato il prof. Luigi Arcidiacono, preside della facoltà di Giurisprudenza di Catania e ordinario di diritto Costituzionale " a cui però sin dai suoi esordi sono stati apportati dei ri- Da sinistra il governatore distrettuale Francesco Salmè, la presidente del club Carmela Gimmillaro Matalone, il prof. Luigi Arcidiacono tocchi quali quelli per il ritardo della istituzione della Corte Costituzionale, del Consiglio Superiore della magistratura, dell’ordinamento regionale" "E’ necessario riflettere anche sui testi normativi dei quali ci si accorge forse che sono da ritoccare anche. Inoltre è sotto gli occhi di tutti che dagli anni ’80 ossia dal tempo del governo Spadolini ci fu questa idea di limarla da qualche parte ma le esperienze relative alle tre commissioni bicamerali andarono a vuoto". Il noto relatore ricorda inoltre la revisione nel 2001 del quinto titolo della Costituzione sulle regioni mentre stava per scadere la legislatura e la riforma costituzionale del centro-destra bloccata poi dal voto referendario del giugno dell’anno scorso. "Emergono a questo punto" continua il professore Arcidiacono " difetti non di costruzione ma di età per cui alcuni punti da rivedere ci sono. Sulla prima parte contrasto un poco con chi afferma di salvare la costituzione poiché per fare ciò la si deve interpretare ma quale organo è deputato a farlo? Forse il parlamento ma con quale interpretazione sui valori presenti in Costituzione e altamente aggreganti secondo lo spirito dei pa- la parte riguardante l’organizzazione che presenta non pochi problemi quali la questione del Senato, il governo che dovrebbe uscire da un equivoco di fondo che è nascosto nell’art.95 della Costituzione, il chiarimento sullo scioglimento delle Camere, il bicameralismo la cui spia del precario funzionamento è dato dalla situazione dei senatori a vita. "Legato al bicameralismo " prosegue il prof. Arcidiacono "è anche il problema delle autonomie locali". Quali ritocchi dunque si chiede il relatore analizzando in seguito le eventuali soluzioni come quella di una nuova commissione bicamerale che, dopo il fallimento delle tre precedenti, non convince affatto, di una assemblea costituente che è pur sempre un’assemblea costituente. "Occorrerebbe una forza solidaristica" sostiene avviandosi alle conclusioni "di tutte le forze politiche per vedere ciò che necessita rivedere tenendo conto anche che molto c’è da fare proprio sui valori". L’assessore all’Urbanistica Antonio Passanisi ha sottolineato la sensibilità mutata nella fruizione del mare con la condanna alla cementificazione selvaggia, le linee guida del protocollo d’intesa tra Comune, Ferrovie dello Stato e Autorità Portuale per il fronte mare, con la restituzione del porticciolo di Ognina, passeggiata pedonale, lungomare commerciale, piazza Europa con parco e laghetto, porto turistico. L’on Cinzia Dato ha invitato i cittadini ad incidere con intelligenza e responsabilità sulle scelte che determinano le future sorti della città. Il soprintendente Campo ha ripercorso la storia della ricostruzione architettonica di Catania dopo il 1693 con la volontà della Chiesa e del Principe di Biscari di edificazione sulle mura di Carlo V e sulla demanialità fronte mare; quindi, nell’800, il viadotto della ferrovia e gli archi della marina cui la città si ribellava, ed ancora nel 1960 il raddoppio degli archi e la cancellazione del rapporto della città con il suo porto. È nel mese di marzo che Catania diventa ancora una volta scenario di solidarietà mentre abbraccia con generosa partecipazione l’evento della "Festa delle Muse", un consueto momento di riflessione dedicato alla difficile realtà delle malattie "orfane". Dalle stime della UNIAMO risultano essere 5.000 le malattie rare fino ad oggi scoperte in tutto il mondo, colpiscono il 6% della popolazione complessiva e per questo sono trascurate dalle istituzioni e dalla ricerca farmaceutica. Tra le patologie in cerca di soluzioni curative vi è la Lam, malattia che causa una lenta costante degenerazione dei tessuti polmonari sino portare allo stadio finale dell’insufficienza respiratoria. Al fine di sensibilizzare l’opinione e di garantire accesso all’informazione sulla patologia della Lam, l’Associazione Italiana Linfagioleiomiomatosi A.I.LAM Onlus organizza diversi incontri culturali. Tra questi la "Festa delle Muse", che quest’anno ha preso palco al Teatro Erwin Piscator con la partecipazione del soprano Daniela Rossello (Calliope, musa della poesia lirica), delle artiste Giovanna Giardina (Clio, musa della storia) e Federica Cavalli (Erato, musa della poesia amorosa), delle pianiste Valerie Condorelli e Matilde Frangipane, della violinista Emilia Belfiore. Le tende si aprono ed è la musa Clio, Giovanna Giardina, a leggere con voce toccante e profonda la storiatestimonianza di Simona Morini (dal momento della diagnosi sino al trapianto). "Oggi posso dire di avercela fatta - scrive Morini - continuo a lottare, consapevole che la natura insieme alla vita ci ha dato il dolore, ma anche il coraggio per affrontarlo". Un pathos che diventa poi voce lirica con il soprano Daniela Rossello catturando il pubblico con le più belle arie d’amore, diventa ancora voce nelle toccanti letture poetiche affidate a Federica Cavalli, il tutto intervallato da intermezzi musicali offerti dalle pianiste Valerie Condorelli e Matilde Frangipane e dalla violinista Emilia Belfiore. M. B. KATIA TERI IDA SCANDURA QUASI 50000 VISITATORI La nuova marina di Catania: confronto tra club services. La controversa questione della cinta ferrata Nauta ha chiuso in forte crescita Del progetto “La nuova marina di Catania nel 2000”, si è parlato all’Excelsior in un interclub organizzato dall’ Inner Wheel Club di Catania con l’Inner Wheel di Paternò Alto Simeto, i Rotary Club di Catania Ovest e Catania Est, il Lions Catania Est, il Soroptmist di Catania e la Fidapa di Acicastello. Relatore l’arch. Antonio Pavone. Sono intervenuti l’on. Cinzia Dato, il dott. Luigi Passanisi, assessore all’urbanistica del Comune di Catania e dell’arch. Gesualdo Campo, soprintendente Beni ambientali culturali. Erano presenti all’interessante serata introdotta dalla presidente dell’ Inner Wheel di Catania, Marilisa Sciuto, i presidenti dei rispettivi sodalizi , Piero Todaro, Linda Russo Zangara, Giuseppe Capuani, Luisa Scelfo, Agatella Santonocito, autorità civili e militari e numerosi ospiti. Dalla relazione dell’arch. Antonio Pavone, che si è accompagnata ad una significativa serie di immagini urbanistiche della città nella sua storia, è emerso come il progetto per la nuova marina di Catania consenta il beneficio di non Si è conclusa ieri la 12ª edizione di Nauta, Salone Nautico Mediterraneo, che quest’anno ha sfiorato i 50.000 visitatori (nonostante le avversità del cattivo tempo, placatosi solo nella parte finale della manifestazione), e ha incrementato il volume di affari: le trattative avviate - dice una nota degli organizzatori - quest’anno sono aumentate del 15% con un target socioeconomico di un certo spessore; la fascia di interesse infatti, va dai 600 mila euro ai 3 milioni. Lo yacht più gettonato è stato quello da 72 piedi. In crescita anche il comparto delle barche a vela: le trattative avviate sono aumentate quest’anno del 30% rispetto allo scorso anno. Complessivamente, tra pontili e banchime, lo spazio espositivo è stato triplicato, con un naturale aumento di imbarcazioni esposte. Obiettivo della 13° edizione - sempre nel Porto di Catania -, sarà quello di ampliare l’esposizione a mare ed ospitare così 200 imbarcazioni (quest’anno sono state un centinaio), allungandosi sino al Molo Foraneo, ed aumentare anche l’esposizione a terra, realizzando due padiglioni. Il Nauta ha registrato tra i visitatori la presenza di autorità istituzionali. Il sindaco Umberto Scapagnini, durante la cena di gala organizzata dalla società Eurofiere, per ringraziare gli espositori e i collaboratori, ha dichiarato che questo Salone «è un regalo per la città di Catania», e si è personalmente impegnato affinché possa aumentare la cassa di risonanza anche al di fuori della Sicilia. sono orientate». Sono comunque tante le imprese siciliane guidate da donne che grazie alla legge 215/92 hanno raggiunto risultati concreti nell’ambito delle pari opportunità. Manifatturiero, agricoltura, commercio, servizi al turismo: le nuove imprenditrici hanno messo radici in ogni settore. Il ministero delle Attività produttive ha infatti messo a disposizione dell’imprenditoria femminile italiana la legge 215/92, un ottimo strumento di finanziamento che permette la nascita ed il consolidamento di imprese al femminile. La legge opera col meccanismo dei bandi e permette di accogliere numerose domande progettuali. Per quanto riguarda la Sicilia, nel IV e V bando sono state finanziate complessivamente un migliaio di imprese, mentre per il VI (che ha una dotazione finanziaria di circa 10 milioni di euro) risultano ammesse e finanziabili circa un centinaio di imprese.La regione siciliana non ha però,a differenza di altre,ha stabilito propri criteri di priorità legati alle specifiche esigenze di sviluppo del proprio territorio,non privilegiando cosi i progetti d’impresa nei settori che potrebbero risultare strategici per lo sviluppo della regione. «La ragionevole durata del processo penale» Un convegno sulla durata del processo penale e su «Le vere cause dei tempi morti delprocesso» è stato annunciato dalla Camera penale e dal consiglio dell’ordine degli avvocati di Catania. Si svolgerà il 20 e 21 aprile alla Baia Verde, introdurrà il prof. Delfino Siracusano, interverranno come relatori magistrati, docenti di diritto, esponenti delle Camere penali di vari distretti giudiziari (Milano, Roma, Napoli, Messina). Durante il convegno sarà cobnsegnato il premio biennale «Serafino Famà». demolire il centro storico, offrendo ai cittadini una migliore qualità della vita con un percorso pedonale e ciclabile di 3 Km lungo la costa. Facendo una cronistoria, della marina di Catania, dai disegni di Tiburzio Spannocchi con le mura sul mare., alla pianta dell’Ittar dopo la colata lavica addentata sul mare nel 1669, fino alla fine dell’’800 , all’arrivo della ferrovia con gli archi e il passatore, il relatore ha sottolineato come questa nuova soluzione sia una risposta valida per recuperare, dismessa la struttura ferroviaria, un percorso fruibile dai catanesi, da piazza Europa agli archi della marina, fino a piazza Federico di Svevia. Verrebbe, così conservata e valorizzata la fonte storica di Gammazita lungo le mura di Carlo V, eliminato il degrado di via San Calogero, riqualificato il tessuto urbano lungo la trincea ferroviaria fino alla stazione di Acquicella. La vista sul mare, nella passeggiata sugli archi, sarebbe coperta dalla Vecchia Dogana , dalla Capitaneria di porto e dal nuovo porto affiancato alla diga foranea, anche se Catania abbisogna di un porto per imbarcazioni da diporto che andrebbe realizzato più avanti sulla costa. LIONS VALLIS VIRIDIS: INTERCLUB A PIAZZA ARMERINA Nell’ambito della attività culturali e di socializzazione previste dal programma delle attività del corrente anno sociale del Lions club Catania «Vallis viridis» è stata organizzata una gita a Piazza Armerina, col supporto del Lions club locale, grazie alla disponibilità del presidente dott. Ornella Salemi e del segretario dott. Rodolfo Carcione. La gita ha avuto il suo momento principale nella visita alla villa romana del Casale, risalente al III secolo d.C. la più importante testimonianza archeologica in fatto di mosaici, unica al mondo per dimensioni e bellezza artistica, tale da meritarsi l’inserimento dall’Unesco tra i siti considerati patrimonio dell’umanità. I partecipanti hanno avuto modo di apprezzare le peculiarità del sito grazie alla approfondita spiegazione del prof. Alfonso Garofalo e dell’ing. Giuseppe Roccaforte, soci del club di Piazza Armerina, ma soprattutto appassionati e profondi conoscitori della storia della villa. Dopo una pausa conviviale, a cui hanno partecipato numerosi soci del club di Piazza Armerina, durante la quale si è subito creato un clima di cordialità, la gita è continuata con la visita del centro storico della città. Rotary Club Aci Castello, Scacco eletto presidente. L’assemblea dei Soci del Rotary Club Aci Castello ha eletto presidente per l’anno rotariano 2008-09 il socio Antonio Scacco. L’assemblea ha inoltre eletto il consiglio direttivo che per l’anno rotariano 2007-2008 affiancherà il presidente incoming Elio Signorelli. Nella foto da sinistra Michele Piazza Roxas (consigliere), Ignazio La Mantia (presidente uscente), Sergio Sportelli (consigliere), Francesco Lenzo (tesoriere), Roberta Judica (prefetto), Gino Mughini (segretario), Elio Signorelli (presidente), Pietro Lo Giudice (consigliere), Antonio Scacco (vice presidente). LUNEDÌ 22 GENNAIO 2007 LA SICILIA Catania .59 NARRATIVA E POESIA Stasera i premi del concorso «V. Brancati» omnibus Il bacio? Fa anche bene alla salute. Interclub Rotary sui molteplici e complessi impulsi di questo atto d’amore Oggi pomeriggio alle ore 18.30, nella Sala Polifunzionale del Museo Diocesano di Catania, si terrà la premiazione del Concorso Nazionale "Vitaliano Brancati" per Narrativa e Poesia. Organizzata da Bianca Brancati Carlevani, pittrice, grafica, scultrice e poetessa, nipote del celebre scrittore catanese, la prima edizione della manifestazione si aprirà alla presenza dell’on. Fabio Fatuzzo e del direttore del Museo Diocesano don Santino Salamone; la commissione, presieduta dall’on. Angelo Moschetto e composta dal prof. Mario Alberghina, dalla prof.ssa Rosa Maria Monastra, dalla dott.ssa Dora Coco e dalla prof.ssa Nuccia Di Franco Lino, consegnerà i riconoscimenti nel corso della serata. Anna Proclemer, attrice di teatro e moglie di Brancati, parteciperà in qualità di madrina. Interverrà inoltre il prof. Sergio Collura ad illustrare la figura di Giovanni Verga al quale è dedicata la mostra della stessa Bianca Brancati Carlevani, che resterà aperta all’interno del Museo fino al 10 febbraio. Seguirà il concerto del Quartetto d’Archi di Catania che aprirà la stagione concertistica 2007 del Museo Diocesano. C’è bacio e bacio, naturalmente: c’è quello-tenero-di madre in figlio e tra familiari, c’è quello «di saluto» (di cui in questi ultimi anni si fa uso e abuso), quello «di circostanza» che si risolve in un atto autonomo e c’è il bacio , appassionato, di chi si ama e si desidera. Ed è proprio quest’ultimo che scatena un vero e proprio «terremoto» nel cervello con tutta quella infinita serie di pulsioni psico-fisiche che hanno quale stazione di partenza le labbra e quali punti di arrivo-a raffica - tutti indistintamente (e incosciamente) gli organi e distretti organici, dal cuore alle arterie, ai nervi periferici più infinitesimali, ai polmoni, alle ghiandole surrenali e financo alla colonna vertebrale e al pancreas con conseguente aumento della frequenza cardiaca e respiratoria nonché della pressione arteriosa e contestuale secrezione di taluni ormoni quale a esempio quei feromoni che sono potenti vettori di desiderio. A analizzare e descrivere per filo e per segno – ai numerosissimi soci del Rotary «Catania», «Acicastello» e «Etna Sud» – tutto questo «trambusto» elettrochimico e emotivo che è del resto PERSONAGGI «Se l’Islam fosse cinema», incontro al Soroptimist L’arte per due pozzi e un asilo in Tanzania Ricordo dell’attore Turi Puglisi Un affondo nel «turath», l’insieme del passato culturale, storico e politico dell’Islam comparato a quello italiano del secolo scorso. Un rivivere di aneddoti, situazioni, pregiudizi che hanno costruito la strada del presente. Il tutto intercalando riflessioni e battute sagaci consumate in un incontro «Se l’Islam fosse cinema» curato dal relatore il giornalista Rai Piero Isgrò e organizzato dal sodalizio Soroptimist, presidente la prof.ssa Maria Luisa Scelfo Caprino. «Se l’Islam fosse cinema» lascia le tracce di un excursus intrigante, che fa tappa su differenze e convergenze in un balistico incrocio di mondi, tra Oriente ed Occidente, mentre si delineano in una stretta comparazione le analogie tra Islam e Sicilia. E considerato che la storia, come diceva Montale, non è poi la devastante ruspa che si dice, Isgrò cesella nei tratti salienti il quadro di ieri (occidentale) e di oggi (orientale) lasciando che sia la somiglianza di due società ad aprire la riflessione. Ne emerge che il primo non è altro che l’anticipazione dell’altro. E così i siciliani come i mussulmani, le donne mussul- Ieri ricorreva l’ottantesimo anniversario della nascita di Turi Puglisi (nella foto), l’indimenticato attore catanese scomparso otto anni fa. Nato, appunto, il 21 gennaio del 1927 era figlio di "teatranti", il padre era l’attore Angelo Puglisi Grasso, nipote del grande Giovanni Grasso. Cominciò sin da piccolo a calcare le tavole del palcoscenico. Pur dedicandosi con profitto allo studio, era laureato in Economia e Commercio e svolgeva l’attività professionale, ma il suo vero amore, oltre alla moglie Franca ed al figlio Angelo, era e rimase sempre il teatro. I meno giovani lo ricorderanno sicuramente per le serate che animavano il "Club del lunedì" al Lido dei Ciclopi, insieme all’inseparabile compagno di scena e amico di vita Nino Balsamo, scomparso anche lui da qualche anno, e ad Alberto La Torre. Fondò e animò la compagnia del Piccolo Teatro di Sicilia con la quale mise in scena vari lavori teatrali collaborando anche la "brigata d’Arte Martoglio" di Belpasso e con la cooperativa teatrale "Comedia" diretta dall’amico Francesco Geracà. Esilaranti le sue interpretazioni di Otello nel "Grand’Otello" di Enzo Ferrara e da ricordare inoltre le sue interpretazioni di Malerba ne "La Lupa" di Verga e di Santo nell’"Eredità dello zio canonico" di Antonino Russo Giusti, oltre che la partecipazione allo spettacolo "Varietà mon amour" con il quale assieme a Minnie Minoprio girò l’Italia. Uomo di rara modestia e garbo riusciva ad abbinare le sue doti artistiche caratterizzate dalla sua mimica facciale ad una sensibilità caratteriale che ne tengono tutt’ora vivo il ricordo in chi lo ha conosciuto sia come uomo che come attore. GIUSEPPE LEANZA La dott. Lucrezia Vitetta dirigente medico di Psichiatria dell’ospedale San Vincenzo di Taormina ha parlato del bacio. Nell’immagine accanto, Cary Grant e Ingrid bergman nel famosissimo film di Hitchcock «Notorious»; altre due scene di baci e, infine, lo splendido dipinto di Francesco Hayez, artista veneziano dell’800 oggetto di studio da parte di fisiologi e di sessulogi è stata, allo Sheraton, la dott. Lucrezia Vitetta dirigente medico di Psichiatria dell’ospedale San Vincenzo di Taormina che è stata presentata dal prof. Ignazio La Mantia. Il bacio come premesso dalla studiosa-è in ogni caso un potente mezzo di comunicazione interpersonale e un messaggio di reciproca attrazione e quello dettato dalla passione è capace di sviluppare reazioni che restano purtuttavia subordinate naturalmente alla intensità del rapporto dei due. Pensate: c’è persino chi ha mane come le donne siciliane. Due culture che seppure in modalità differenti, tranne che nella sostanza, si sono mosse lungo la linea di chiusura all’emancipazione femminile. Basti pensare a come non poco tempo fa le donne non potessero affacciarsi ai balconi, uscire fuori casa senza la scorta di genitori e parenti, per non parlare dei matrimoni combinati e di altre forme di sottomissione femminile. «Forse saranno necessari altri cinquant’anni – dichiara Isgrò – ma l’Islam cambierà, così come è cambiato il tessuto culturale siciliano. Il cinema – continua – avrebbe certamente potuto favorire questo processo nell’Islam se solo avesse permesso il suo ingresso nel tessuto culturale. La situazione sarebbe stata molto diversa oggi. Le donne avrebbero smesso di indossare il burka, si sarebbe schiusa la libertà soffocata e oggi avrebbero potuto cantare di essere libere come Sharazad, la protagonista femminile di “Mille e una Notte”, che deve salva la vita grazie alla sua forza e a quella dell’immaginazione». KATIA TERI quantificato le calorie che esso consuma :esse si aggirano intorno alle 6,4 al minuto. Inoltre: i battiti del cuore possono financo raddoppiarsi e quasi triplicarsi, la pressione aumenta mentre aumenta notevolmente il rilascio dell’ossitocina, un ormone questo che è sotto il dominio delle endorfine. Non solo:baciare – come affermato dalla Vitetta – «fa diventare più bello il viso e rende più tonici i muscoli facciali», raggiungono il loro apice il neurotrasmettitore della vigilanza e della prontezza fisica e del piacere. Ancora: si baciano anche taluni animali (soprattuttuto i pesci) e esistono vari tipi di “Arts x World 2007”. È il titolo della mostra d’arte itinerante che sarà allestita con opere di artisti di rilievo per recuperare i fondi necessari per la realizzazione di due pozzi ed un asilo in Tanzania. La somma necessaria da raccogliere è stimata in 63.000 euro per l’escavazione-costruzione di un pozzo a Vikawe e un asilo con pozzo a Issua. L’iniziativa, promossa dall’associazione Onlus "Arts x World" coinvolge numerose città, tra le quali Catania, nell’allestimento di mostre - da marzo a luglio - in cui saranno esposte opere di Bruno Donzelli, Carla Accardi, Concetto Pozzati, Enrico Manera, Gian Battista Rotella, Giuliano Ghelli, Marco Lodola, Lucio Del Pezzo, Mimmo Paladino, Pier Domenico Magri, Renato Mambor, Sandro Chia, Tommaso Cascella e Ugo Nespolo. Alle opere di quest’artisti - che saranno esposte a Benevento, Napoli, Roma e a Telese Terme - vanno aggiunte anche quelle donate, per iniziativa del presidente Fortunato Orazio Signorello, dall’Accademia Federiciana di Catania. Si tratta di opere di artisti catanesi (Antonio D’Amico, Carmelo bacio tra uomo e donna: quello eschimese che si pratica strofinando la punta dei nasi, quello platonico, a distanza tra i partner che viene dichiarato attraverso il telefonino o per sms; si baciano anche i capi di stato nei Paesi europei in segno non solo di saluto ma anche di disponibilità e collaborazione, e rituale C’è il bacio dei co-celebranti la messa solenne e quello che viene apposto alla mano dei cardinali e dei vescovi come gesto di riverenza. Ma c’è anche l’aspetto opposto del bacio: in alcuni paesi dell’Africa lo si evita nel timore di perdere l’anima «SULLA BATTIGIA», DI NELLY D’URSO Marchese, Elisabetta Russo, Giuseppina Martinez, Nelly D’Urso, Vittorio Ribaudo, Mariella Sapienza, Pasquale Viscuso, Ciro Mozzillo, Giovanni Greco, Angela Maria Viscuso, Anna Maria La Torre, Carmelo Cafici, Amalia Cinquemani) che negli ultimi anni all’impegno dei temi affrontati hanno sempre associato intensità e novità della ricerca espressiva. al tavolo da sinistra: Ippolita Lo Russo, Anna Placa, Margherita Gulisano, Dora Coco Spitaleri, Giusy Verbaro, Marisa Moltisanti, Eny Platania, Vera Pulvirenti la poesia" organizzato all’Excelsior dalla sezione di Catania. A tessere le fila l’ultima pubblicazione della Verbaro "L’isola". Un volume che ripercorre il motivo del viaggio quale metafora della vita in cerca dell’approdo. Ma l’isola non riconoscibile come entità geografica lo è piuttosto come entità dell’interiorità di ogni essere umano. In accordo con la critica che la definisce "poetessa dello scavo" e dalla cui lettura si possono scandire i passi della ricerca introspettiva, Giusy Verbaro punta ad estendere gli spazi emozionali dei suoi versi. Realizza così un video-poema in cui si uniscono i versi con le immagini catturate al paesaggio calabrese in omaggio alla terra natia (la Calabria), a quella d’adozione (la Sicilia) e alla bellezza. Oltre al numeroso pubblico erano presenti all’incontro molte autorità civili e fidapine. Tra gli intervenuti anche il vicepresidente della Provincia regionale di Catania Angelo Sicali che ha colto occasione per sottolineare l’importanza delle attività e degli incontri culturali, quali strumenti capaci di favorire la nascita di nuove sensibilità, e la necessità di avere un rapporto di collaborazione tra associazioni ed istituzioni. K. T. CHIESA S. MARIA DI GESÙ Costituito il Gruppo Giovani del Sovrano Militare Ordine di Malta della Delegazione di Catania Il festival organistico Il consiglio "delegatizio" del Smom (Sovrano Militare Ordine di Malta) di Catania, presieduto dal delegato granpriorale, il nobile Ferdinando Testoni Blasco, ha nominato il dott. Marco Consoli Magnano di San Lio, «Donato di Devozione del Smom», presidente del gruppo giovani della delegazione granpriorale di Catania. L’assistente spirituale è p. Valerio Di Trapanid, direttore della Caritas diocesana; vicepresidente dott. Stefano Reggio d’Aci, segretario dott. Giovanni Riccioli, tesoriere dott. Irene Castro, consigliere dott. Federico Nicolosi. I gruppi giovanili - sottolinea un comunicato - rappresentano per il Sovrano Ordine non solo un valido mezzo attraverso cui diffondere le tradizioni, la cultura e la storia millenaria dei Cavalieri di Domani martedì 23, alle 20, nella chiesa di Santa Maria di Gesù,a Catania, in occasione del festival organistico «Per vocem, instrumenta et organum», organizzato dall’Ersu (Ente regionale per il diritto allo studio universitario) di Catania, si esibiranno in concerto il sassofonista Dario Miano e l’organista Salvatore Reitano. Verranno eseguiti brani di W. A. Mozart, B. Marcello, G. Bovet, C. M. Widor, T. Ross, S. Reitano, M. Duprè e J. W. Coltrane. Il Gruppo Giovani del Sovrano Militare Ordine di Malta San Giovanni di Gerusalemme ma anche un’ occasione per i futuri membri dell’Ordine di mettere in pratica la regola "Tuitio fidei et obsequium pauperum". La difesa della fede cattolica e l’accoglienza, l’aiuto e l’assistenza dei Signori Ammalati e degli Indigenti sarà il punto nodale su cui verrà improntato l’impegno del gruppo giovani del SMOM di Catania. Il programma delle attività sociali 2006/2007 prevede tra l’altro la distribuzione viveri presso la Chiesa di Santa Teresa, la consegna di doni natalizi ai bambini ricoverati presso il reparto di oncologia pediatrica del Policlinico, attività di volontariato presso l’ Help Center della Caritas diocesana». Questi i membri fondatori: dott. Ales- ANGELO TORRISI Rotary e giovani progetto sorriso in corsia Le metafore della vita nelle poesie intimistiche di Giusy Verbaro presentate alla Fidapa È in quest’isola, terra ricca di storia, tradizione e memoria, che quasi trent’anni fa approdarono i versi della calabrese Giusy Verbaro. "La Sicilia ha riverberato da subito la simbologia del ritorno, della terra e della bellezza della Calabria e qui la mia poesia ha voluto irrompere tentando un linguaggio diverso". Sono trascorsi molti anni. Giusy Verbaro è oggi finalmente riconosciuta poetessa di spicco nel panorama contemporaneo. La sua poesia, che si compone di pensieri intimi, di isole-mondi, di ricordi, di approdo e di straordinarie architetture dell’essere, apre le porte a nuove strade e a nuovi percorsi. Un viaggio, il suo, nei meandri di racconti in e di poesia dalla grande valenza, come sottolinea Margherita Gulisano, presidente nazionale Fidapa e relatrice dell’incontro "La bellezza del- che fugge con il respiro, e nelle tribù del Niger chi si bacia in pubblico viene flagellato; i pigmei del Mozambico considerano il bacio un attentato all’igiene e così la pensano anche talune frange di cinesi. «Al di là di ogni considerazione e di ogni eccesso – ha concluso la dott. Vitetta – il bacio è l’atto più bello e spontaneo tra due persone che si amano e la prima importante espressione di fiducia, di confidenza e di assenso :e nessun altro gesto riesce a esprimere gli sentimenti di tenerezza, amore e passione». sia Aguglia, avv.Emanuele Biancarosa, dott. Ninì Caramagna, dott. Laura Carbonaro, dott. Antonio Castiglione, ing. Pasquale Cutore, dott.Irene Coco, avv. Chiara Consoli, m.llo Cc. Massimiliano Contino, dott. Luigi Di Benedetto, dott. Elena Di Mauro, avv.Giorgio Gangemi, Alfredo Laudani, dott. Alfredo Licciardello, dott. Lighea Lipani, dott. Mario Lo Faro, dott. Alberta Maglitta, dott. Matteo Marchese, dott. Margherita Milazzo, dott. Anna Mingiardi, dott. Cetty Mingiardi, ing. Domenico Paternò del Toscano, dott. Riccardo Paternò del Toscano, dott. Maria Paternò del Toscano, ing. Melita Pennisi Cutore, avv. Marco Pulvirenti, dott. Domenico Rasà, dott. Andrea Rumasuglia, dott. Elisa Sciuto, dott. Giovanni Torrisi, dott. Laura Veutro. Prima di iniziare una serata dedicata ai giovani del Rotaract ed Interact di Catania, palestra di leadership per diventare rotariani, il presidente del Rotary Club di Catania Vincenzo Consoli ha, dopo il saluto dei presidenti del Rotaract di Catania Giusepe Guzzardi e dell’Interact Irene Fatuzzo, Daria De Mauro del Rotaract, presentato il “Progetto sorriso in corsia”. E’ la distribuzione ai piccoli degenti di tre nosocomi, il Cannizzaro, il Policlinico e il Garibaldi, di un giornalino edizione San Paolo, per allietare le loro giornate e distrarli dalla malattia. Iniziativa, questa portata avanti da tutti i Rotary italiani. Il presidente del Rotaract Catania Giuseppe Guzzardi ha ricordato che il Club è nato nel 1968, terzo in Sicilia dopo Palermo, deputato ad accogliere i giovani dai 18 ai 30 anni, nell’obiettivo formativo della personalità e della leadership attraverso l’amore per lo sport, la musica, la natura, e la realizzazione di progetti utili al sociale. Il Club mette in atto in collaborazione con le scuole, progetti per la raccolta di fondi da destinare in beneficenza, gare di gastronomia, tombole, mostre di fotografia, indagini sul quartiere, iniziative di aiuto ai diversabili con il sostegno di una psicologa, iniziative antiracket con il sostegno della presidente del Rotary Est Linda Russo Zangara, concerti con la Scam per i non vedenti, adoperandosi ad unire il “service” al divertimento e allo svago con cabaret, musica, scambi giovani, gemellaggi, raduni per conoscersi e scambiarsi le idee su progetti utili. Di ciò è esempio il Ryla, corso per la leadership e politica del lavoro, momento di aggregazione e di esperienza formativa che si rivela unico, nel desiderio di aiutare gli altri nel “dare e non aspettarsi nulla”. Il presidente dell’Interact Irene Fatuzzo ha ricordato che il Club nasce nel 1962 per accogliere giovani dai 14 ai 18 anni, per aiutarli ad acquisire i requisiti per essere membri produttivi della società. In 15 anni di vita il club conta 4 governatori effettivi, un incoming R. D., 23 soci. Mette in atto progetti per la lotta contro i linfomi, assistenza agli anziani in case di riposo, il progetto “sorriso in corsia”, nella voglia di mettersi in gioco e confrontarsi. Sono intervenuti al dibattito: Carmelo Carrabba (il salto generazionale del Rotaract e la possibilità di parteciparvi offerta a tutti); Claudio Molina (importante è essere insieme nonostante Internet); Ernesto D’Agata (valida attività di servizio nella parte operativa del Rotary); Mattia Branciforti (attenzione ai diversabili e azione positiva del Ryla); Vincenzo Consoli (lo sportello per i diversabili gia funzionante al Rotary Catania aiuta per i bisogni anche di ordine legale); Marco Mirone (rapporto con i ragazzi, aiuto dell’ippoterapia); Antonio Mauri (dare a tutti la possibilità di partecipare con programmi economicamente accessibili); Arturo Georgiani (incontrarsi per conoscersi, diventare amici per essere rotariani). MILLY BRACCIANTE LA SICILIA 56. LUNEDÌ 8 GENNAIO 2007 Catania omnibus PROPOSTA DI LIMOLI ALL’ARS Un limite all’«importazione» di rifiuti da altre regioni Porta la firma dell’on. Pippo Limoli, deputato catanese di Forza Italia all’Aassemblea regionale siciliana, il disegno di legge che mira a disciplinare lo smaltimento dei rifiuti prodotti al di fuori della Sicilia destinati ad impianti siti nel territorio siciliano. L’obiettivo della proposta - spiega lo stesso parlamentare in una nota - è quello di ridurre la movimentazione dei rifiuti allo stretto necessario nel rispetto del principio secondo il quale gli stessi devono essere smaltiti in luoghi prossimi a quelli di produzione. Le norme prevedono, infatti, che lo smaltimento può avvenire in impianti ubicati nel territorio siciliano solo a condizione che quest’ultimi siano gli unici impianti "appropriati" più vicini al luogo di produzione e ciò previo rilascio da parte delle autorità extraregionali di idonea certificazione attestante l’assoluta inesistenza o inoperatività, nei rispettivi territori, di impianti, nonché della relativa attestazione tecnica positiva allo smaltimento, rilasciata dai sindaci siciliani ove sono ubicate le discariche e/o impianti. L’omessa richiesta delle certificazioni - secondo quanto prevede il disegno di legge dell’on. Limoli - equivale a smaltimento di rifiuti in assenza di autorizzazioni in violazione delle leggi penali vigenti in materia.. «FINANZIARIA PREOCCUPANTE» Farmaci, come tutelare il lavoro degli informatori Tutelare al massimo grado i posti di lavoro degli informatori scientifici del farmaco: è questo l’obiettivo che persegue la Federisf soprattutto alla luce della nuova Finanziaria che minaccia molti tagli nella categoria. In una riunione a Catania la Federazione (che ha quale presidente del consiglio regionale il catanese Raffaele Panebianco e vice presidente del consiglio nazionale Riccardo Noto anch’egli di Catania) ha delineato le azioni da porre in atto a tal fine con un intenso programma volto a rappresentare al meglio gli informatori medesimi presso le varie commissioni dell’assessorato regionale della Sanità, delle unità sanitarie, delle aziende ospedaliere, dell’Ordine dei medici e dell’università. Alla presenza del vice presidente regionale Angelo Sciascia, del segretario Michele Vitale, del tesoriere Michele Vanni e dei consiglieri Tino Policardi e Alfio Cariola lo stesso consiglio regionale della Federisf (federazione che rappresenta anche le associazioni degli informatori scientifici del farmaco) ha deciso anche di incrementare le iniziative a carattere sociale sia attraverso la sensibilizzazione al corretto uso dei farmaci come pure con campagne di sensibilizzazione alla donazione. A quest’ultimo proposito è stata indetta una Settimana della donazione del sangue dal 29 gennaio al 5 febbraio. A. T. ALLE CIMINIERE Si conclude domani la mostra della stilografica Chiuderà domani 9 gennaio alle Ciminiere la mostra internazionale della penna stilografica che sta ottenendo dei consensi e apprezzamenti mai avuti nelle precedenti edizioni: il volume messo a disposizione degli organizzatori, di 1000 pagine circa nell’angolo dedicato alla scrittura è già stato totalmente riempito con messaggi, dediche, complimenti, autografi di ogni genere, soprattutto rivolti agli organizzatori e all’ente promotore (la Provincia regionale). Molti messaggi sono rivolti alla città di Catania e alla originalità e alla fantasia dei catanesi in genere. «Tengo a sottolineare - dice Salvo Panebianco, del Club internazionale penna stilografica - a differenza delle precedenti edizione un gran numero di visitatori stranieri che anch’essi hanno lasciato dei messaggi in lingua madre come ad esempio: gruppi di Cinesi - tedeschi - artisti olandesi - francesi (molti) - spagnoli russi - australiani indiani - responsabili di Casa Sicilia in America ecc. Molte sono state le scuole e i docenti in visita: scolaresche intere di ogni ordine e grado che puntualmente e in modo organizzato riceviamo ed educhiamo alla visita della nostra mostra: tutti in ordine hanno lasciato il loro messaggio nel libro firme attraverso l’uso della penna stilografica da noi messa a disposizione per gli alunni e per i visitatori in genere. Sottolineo pure la presenza di molti milanesi che hanno lasciato commenti superlativi all’iniziativa e l’invito a realizzare il progetto nelle loro città del nord; molti toscani sono rimasti sorpresi dall’iniziativa e dell’originalità della manifestazione stessa soprattutto hanno tutti apprezzato il percorso della storia dell’uomo attraverso lo strumento penna». Aggiunge Panebianco: «Bellissimi sono i messaggi in lingua indiana e cinese. Tutte le dediche ed i messaggi per il presidente della provincia e quelli rivolti in generale all’ente promotore saranno da noi riprodotti e inviati agli uffici di competenza: questa vuol essere una prova reale e tangibile dei risultati e degli sforzi realizzati con la compartecipazione di tutti». In prospettiva c’è la creazione, a Catania, di un museo della scrittura. Ricordo di Vassallo, «Come te non c’è nessuno» Don Mario, salesiano instancabile Ricorre il trentennale della scomparsa nella direzione del complesso corale del compositore e poeta catanese Ore- folclorico “Canterini Etnei”. Si stabiliì ste Maria Vassallo. La figura umana e poi a Roma, dove insegnò nelle scuole professionale di questo autore non va statali, e affermò le raffinati doti di dimenticata. Vassallo visse a Roma l’ul- musicista e un apprezzabile talento tima parte della sua vita, e fu composi- letterario. Nella raccolta di liriche “Sottore di successo nel panorama della to gli archi della marina” edita a Milamusica leggera. La canzono nel 1972 per i tipi di Alne“Come te non c’è nessubano editore, scriverà con no”, su testo del noto parostruggente vena nostalgica liere Franco Migliacci, nel il suo autentico testamen1964 ottenne uno strepito d’amore per la città natoso “lancio” discografico tale: «Qualcosa di me/vive grazie alla personalissima nella mia città/dove è l’Etinterpretazione della canna bianca,/i giardini d’atante Rita Pavone. Segui- ORESTE MARIA VASSALLO ranci/ e il mare/ Che sbatte rono poi le versioni di Misu rocce nere/dai capelli na, Iva Zanicchi e di artisti stranieri. verdi./La’ è la mia casa dei miei sogni Oreste Vassallo era nato a Catania il 20 fanciulli/ che sa del mio amore/più novembre del 1912. Conseguita la lau- grande tempo!/ Qualcosa di me/vive rea in Lettere classiche, pochi anni do- nella mia città». po si diplomò in pianoforte al Conser- La salma del poeta-musicista, per tanvatorio di musica di Palermo. Fre- to tempo rimasta al cimitero di Roma, quentò assiduamente gli ambienti cul- per volere dei familiari da due anni è turali catanesi; suoi grandi amici e stata trasferita a Catania, dove attualmaestri furono il critico d’arte Enzo mente riposa. Maganuco e soprattutto Francesco PaSANTO PRIVITERA stura, del quale fu attivo collaboratore C’è un coraggioso e dinamico salesiano che, quasi ogni giorno, percorre centinaia di chilometri di strade per portare massaggi di pace, fratellanza ed aggregazione, nonché gli auguri e i sacramenti, alle forze dell’ordine. Si tratta di don Mario Arestivo che è il cappellano della polizia di Stato della Sicilia orientale, e al quale fanno capo ben 95 reparti. Tra questure, commissariati, caserme della polizia stradale, ferroviaria, aeroportuale, reparti mobili e così via. La parola di don Mario tocca e e lievita tutti. Dai dirigenti agli ultimi arrivati o aggregati. Le sue omelie calzano alla perfezione con la vita sociale di oggi, ma non sono rimproveri per nessuno. Ma solo stimoli di fede cristiana. E così molti poliziotti, soprattutto in un periodo di festa come l’attuale fanno a gara per averlo tra loro al più presto. E forse qualcuno si chiederà: quando finisce la sua missione giornaliera di pastore di...tutori dell’ordine si riposa? Niente affatto, perché al pomeriggio don Mario Arestivo è pronto ad aprire a Catania le porte dell’oratorio di Cibali e a quei tanti giovani e giovanissimi che lui attenziona ormai da tanti ani, alla maniera dolcissima di don Bosco. AGATINO ZIZZO Incontro alla «Cavour sulla lingua e la cultura tedesca Rotary Club Aci Castello Scacco eletto presidente L’assemblea dei Soci del Rotary Club Aci Castello ha eletto presidente per l’anno rotariano 2008-09 il socio Antonio Scacco. L’assemblea ha inoltre eletto il consiglio direttivo che per l’anno rotariano 2007-2008 affiancherà il presidente incoming Elio Signorelli. Nella foto da sinistra Michele Piazza Roxas (consigliere), Ignazio La Mantia (presidente uscente), Sergio Sportelli (consigliere), Francesco Lenzo (tesoriere), Roberta Judica (prefetto), Gino Mughini (segretario), Elio Signorelli (presidente), Pietro Lo Giudice (consigliere), Antonio Scacco (vice presidente). Una Messa per le regine d’Italia L’Ambasciata della Repubblica federale di Germania e l’Acit (associazione culturale italo-tedesca) di Catania hanno organizzato un convegno da titolo “La lingua tedesca tra istruzione, cultura e mondo del lavoro" che si terrà giorno mercoledì 10 gennaio alle ore 16,00 presso la Scuola Media "Cavour" di Catania in Via Carbone, 6. L’obiettivo del convegno - informa una nota - è quello di partecipare a un largo pubblico l’importanza non solo culturale ma anche strategica dal punto di vista del turismo della lingua e della civiltà tedesca nella nostra provincia. Relatori, oltre al preside della scuola media Cavour, prof. Santo Li Gresti, saranno Karin Spiller, presidente della Acit; Gabriele Scheel, primo segretario per gli affari culturali dell’Ambasciata della Repubblica federale di Germania a Roma; Ulrike Tietze, direttrice in Italia delle sezioni di cooperazione linguistica e didattica e vicedirettrice del Goethe Institut di Roma; Gerdis Chiede, coordinatrice per la promozione del tedesco nel- le scuole italiane del Goethe Institut; Filippo Santonocito, dirigente della Scuola media statale “Guzzardi” di Adrano; Giovanni Torrisi, dirigente del Liceo scientifico statale “Boggio Lera” di Catania; Maria Vittoria D’Amico, docente ordinario di Lingua e letteratura Anglo-americana della Facoltà di lingue di Catania; Salvo Drago, dirigente dell’Azienda provinciale turismo di Catania. Concluderà il presidente dell’Act di Catania Petra Köhler, consulente per la lingua tedesca del Servizio centrale per le scuole all’estero e Ulrike Stepp del Servizio per lo scambio universitari e direttrice del Centro informazione. Alla fine dei lavori saranno offerti, com’è nella tradizione mitteleuropea, “Deutsche Kaffee mit Kuchen”, mentre la riduzione teatrale dell’ “Opera da tre soldi” di Bertolt Brecht, proposta dagli alunni del Liceo Scientifico “Boggio Lera” di Catania, «mostrerà la modernità e l’avanguardia della letteratura tedesca in Europa». E’ giusto "staccare la spina" ai malati terminali per non far patire loro atroci sofferenze o bisogna seguire i dettami della morale, cioè far morire il malato lentamente, rifacendoci al vecchio adagio che dice: " finchè c’è vita c’è speranza"? E’ quanto si è chiesto il presidente del Lions Club Acitrezza Verga prof. Lo Castro, nel corso di un meeting al quale hanno preso parte il prof. Angelo Chiara, direttore della Scuola di specializzazione di medicina legale del nostro ateneo, don Mario Torraca medico chirurgo, vicedirettore diocesano della Pastorale della salute, e il dott. Manlio Leonardi, presidente del comitato distrettuale di bioetica. Il dott. Leonardi, che è stato il moderatore del dibattito, ha asserito che in Italia oggi non esiste alcuna legge in materia di eutanasia, mentre per le persone inguaribili la morte provocata o facilitata è ammessa in Olanda e in Belgio. In altri Paesi, invece, è accettata la volontà del paziente. In Svizzera e Germania è consentito il suicidio assistito. Il prof. Chiara ha fatto degli esempi di eutanasia che ci provengono dalla Bibbia e da antichi documenti legislativi. Anche l’imperatore Augusto aveva dichiarato che non avrebbe accettato di soffrire prima di morire. Nel ’700 nasce l’eutanasia come concetto di "buona morte". Oggi esistono correnti che appoggiano la morte assistita, e chi si rifà, invece, ai dettami della legge divina, che prevedono l’utilizzo di tutti i mezzi pur di salvare la vita. "Noi- ha concluso- siamo chiamati per salvare e non per far morire un individuo anche se in fase terminale". Don Torraca ha ricordato che nell’era primitiva il padre vecchio e ammalato veniva ucciso per non farlo soffrire e le sue carni venivano mangiate. Era una forma di eutanasia, un gesto di pietà. Nell’era moderna esiste l’eutanasia attiva e quella passiva, cioè quando la morte è provocata attraverso farmaci che alleviano le sofferenze, o determinata dall’interruzione delle tecniche che mantengono in vita il malato. La Chiesa, però, non ammette nessun intervento che provochi la morte e condanna ogni forma di eutanasia. Per la legge divina la vita di un essere umano non può essere in alcun caso distrutta. (A. D. P.) I successi di Gea, cantante-baby catanese alunna di terza elementare Ieri mattina a Catania l’Associazione Culturale Tricolore e l’Associazione Internazionale Regina Elena hanno organizzato una Messa presso l’Arciconfraternita dei Bianchi - Chiesa San Martino di Tours in Via V. Emanuele, in memoria delle regine d’Italia, nell’ottantesimo anniversario della morte (5 gennaio 1926) di Margherita Maria Teresa Giovanna di Savoia, prima Regina d’Italia, moglie di Umberto I, secondo Re d’Italia: la regina alla quale, peraltro, si deve il nome dell’omonima pizza, così battezzata dai napoletani nel 1889 quando la regina apprezzò una pizza guarnita con i colori del Tricolore: mozzarella, pomodoro e basilico. Oggi 8 gennaio è anche l’anniversario della nascita (1873) di Elena di Savoia, moglie di Vittorio Emanuele III e madre di Umberto II, nota come la regina della Carità, particolarmente impegnatasi nel 1908 nei soccorsi alle popolazioni colpite dal terremoto di Messina. Una banbina catanese, Gea Livia Zarba, 7 anni (nella foto) ha portato al successo la canzone «Fanny del West» alla prima edizione del «Ducato d’oro», nuovo festival nazionale di canzoni inedite per bambini che si è svolto a Gravina di Puglia; la canzone ha musiche di Flavio Fulgoni e testo di Dora Vuolo Famiglietti. La bimba catanese, che frequenta la terza elementare, ha già vinto in altre manifestazioni nazionali: ha vinto il Premio nazionale «Mariele Ventre» 2006 cantando «Il mio fratellino a distanza», brano del 46° Zecchino d’Oro; nell’ambito della manifestazione Interclub del Rotary Paternò Alto Simeto con Inner Wheel e Rotaract Una gradevole e documentata storia del presepe in Sicilia è stata illustrata ai soci del Rotary club Paternò Alto Simeto in una serata alla Jonica in interclub con Inner Wheel e Rotaract da Enzo Avolio, socio del medesimo club, il quale ha utilizzato anche il supporto di alcune bellissime immagini di preziosi presepi antichi. Avolio ha ricordato le origini, con la costruzione di presepi in ceroplastica con figure di piccole dimensioni, prima nelle chiese e poi nelle ricche case private. La ceroplastica è un’arte molto antica, la cui facile manipolazione permetteva di ottenere manufatti caratterizzati da grande realismo e notevole forza espressiva. In Sicilia il presepio si sviluppò nell’ambito della Compagnia del Gesù, sotto il diretto influsso del modello napoletano, dal quale si distacca per una maggiore sobrietà ed essenzialità e per la presenza di elementi originali di derivazione dal teatro dei pupi. Tra la metà del seicento ed il settecento, emergono veri e propri artisti come il ceroplasta Giulio Zummo, Anna Fortino, Fra Ignazio Macca, il messinese Giovanni Rosselli, la scuola di Erice con i suoi Bambinelli. Vengono riprodotti in miniatura figure rappresentanti pastori, contadini, soldati, mercanti, ripresi nelle loro attività quotidiane. Il presepio viene allestito con figurine in cera in una bacheca a vetri, la scaffarata o scarabattola, in cera sono anche le piante, le architetture, le rocce della grotta, gli animali domestici. La grande pro- Malati terminali ed eutanasia duzione dei presepi in cera, nei secoli XVIII e XIX assume carattere popolare, di minore pregio, con nuove figure come "u spaventatu da stidda, jnnaru". Nella storia del presepe popolare Caltagirone occupa un posto di primissimo piano: qui fra la fine del settecento e la prima metà dell’ottocento, operano Giacomo Bongiovanni e Giuseppe Vaccaro, zio e nipote, maestri dell’uso dell’argilla, che realizzano singole figurine e interi gruppi familiari, scene campestri, e bozzetti di attività domestica. La serata è stata aperta dai saluti dei presidenti dei club Rosario Valenti, Elena Parisi, Agatella Santonocito (nella foto) e dell’aassistente del Governatore Turi Bonaventura, e dalla presentazione di due nuovi soci rotariani: Ketty Pavone e Domenico Mio. NOZZE DI DIAMANTE I coniugi Lorenza Spampinato e Giuseppe Sciuto, rispettivamente di 79 e 83 anni, hanno festeggiato nei giorni scorsi i 60 anni di matrimonio con una cerimonia nel Santuario della Madonna del Carmine, circondati dall’affetto dei loro 5 figli, 11 nipoti e 3 pronipoti. Il signor Sciuto ha partecipato alla II guerra mondiale come mitragliere cannoniere della Marina militare. dello Zecchino d’Oro è stata tra le sette finaliste siciliane. Nel 2004 ha cantato il celeberrimo brano di Modugno «Nel blu dipinto di blu» e le è stato assegnato il primo premio assoluto al secondo Festival Nazionale dei Giovani Artisti. A Gravina hanno partecipato alla manifestazione diciotto bambini provenienti da altrettante regioni, che hanno cantato le loro canzoni in lingua italiana e nel proprio dialetto. Presidente della giuria era il maestro Fasano, noto autore anche di canzoni per bimbi. Presentatore il mitico Cino Tortorella che ha animato le tre serate del Concorso. Interventi per i non vedenti Un corso di informatica per alunni non vedenti e un sostegno per la realizzazione di un laboratorio «dall’occhio alla mano» che trasforma in bi-trimensionale monumenti, beni culturali e disegno tratti da testi scolastici per alunni non vedenti: sono interventi della Provincia regionale per i non vedenti, annunciati dal presidente Raffaele Lombardo alla recente assemblea dei quadri dirigenti dell’Unione italiana ciechi. Lombardo ha altresì comunicato di avere autorizzato il centro diurno per gli anziani ciechi che vivono da soli, ribadendo il suo forte impegno nel sostenere i problemi dei non vedenti e ipovedenti. All’assemblea è intervenuto altresì presente il direttore generale dell’ASL3 dott. Antonino Scavone cui è andato il ringraziamento dall’avv. Giuseppe Castronovo (nella foto), presidente regionale dell’UIC e dal cav. Antonino Gemmellaro presidente della sezione provinciale dell’UIC per il rinnovo dell’importante convenzione sulla prevenzione e riabilitazione visiva, riabilitazione che consente in particolare agli ipovedenti una certa e sicura autonomia. Nella sua veste di presidente dell’assemblea lo stesso Castronovo ha svolto un’ampia relazione soffermandosi in particolare sull’inserimento scolastico degli alunni non vedenti e ipovedenti, su un più concreto diritto al lavoro dei non vedenti, sull’ importanza del servizio civile, sull’impegno per la prevenzione della cecità; infine ha indicato un nuovo modello associativo che possa di più e meglio rispondere ai nuovi bisogni dei ciechi e ipovedenti siciliani bambini, giovani, anziani o pluriminorati. L’assemblea si è articolata attraverso le varie relazioni dei responsabili dell’Unione Ciechi di tutte le province siciliane per il resoconto di quanto realizzato durante l’anno che si conclude e dei programmi che si intendono svolgere nell’immediato futuro mentre unanime è stato il riconoscimento nei confronti di Castronovo per la sua azione instancabile, appassionata e competente che svolge in favore di tutti i non vedenti e ipovedenti e in favore della prevenzione della cecità. A.TOR. Quotidiano di Sicilia Terzo settore 7 Martedì 6 Febbraio 2007 - N. 023 Alfabetizzazione e integrazione Durante un interclub si è parlato di un fenomeno in crescita, quello della presenza di extracomunitari negli istituti scolastici Ciò rende necessaria la realizzazione di iniziative volte a promuovere la conoscenza dell’italiano e l’integrazione culturale Da sx: Bianca, Consoli, Cortinovis, Cantone, Russo Zangara (mc) Vertice dei Carabinieri e delle associazioni contro il racket PALERMO – È stato organizzato a Palermo dall’Arma dei Carabinieri un vertice che ha visto la partecipazione delle associazioni antiracket. Il messaggio che ne è venuto fuori e che rappresenta il leit motiv delle forze dell’ordine nell’elenco delle richieste alle categorie produttive ed economiche è lo stesso, ma è stato rilanciato con forza: contro il racket delle estorsioni è necessaria la collaborazione di commercianti e imprenditori. Le categorie produttive devono essere consapevoli di essere affiancate dallo Stato e dalle istituzioni, di poter ottenere la massima tutela e pieno sostegno. Lo stesso generale dell’Arma in Sicilia, Arturo Esposito, ha insistito su questo aspetto “della collaborazione tra imprenditori e forze dell’ordine nella lotta al fenomeno delle estorsioni che affligge il tessuto economico e sociale del territorio”. All’incontro ha partecipato il prefetto di Palermo, Giosuè Marino, i comandanti provinciali dei carabinieri, i leader della lotta al pizzo Tano Grasso e i vertici della federazione antiracket italiana, Giuseppe Scandurra e Mario Caniglia, ma anche delegati delle associazioni siciliane contro le estorsioni e l’usura. Unanime l’invito a denunciare. «L’obiettivo di questo incontro – ha specificato il generale Arturo Esposito – è quello dell’acquisizione di una maggiore conoscenza dei vari aspetti del fenomeno, ma anche quello di una maggiore vicinanza Arturo Esposito (als) alla gente. «Nel corso del 2006, infatti, si è registrato un calo delle denunce sia per quanto attiene le denunce sia per quello che concerne l’usura. Il calo è stato stimato del 10% e questo ci deve far riflettere e deve spingerci a dare ancora di più per combattere questi due fenomeni che turbano l’ordine sociale ed economico del territorio». Per il prefetto Giosuè Marino «occorre creare una sinergia tra istituzioni ed associazioni per tentare di fronteggiare il fenomeno del racket delle estorsioni, ma l’impegno della magistratura e delle forze dell’ordine non basta. Serve la collaborazione di commercianti ed imprenditori». Unanime il riconoscimento all’iniziativa di Addiopizzo che ha coinvolto tanti giovani nell’opera di sensibilizzazione sul tema e alle ultime dichiarazioni del presidente regionale di Confindustria sulla necessità di dare un contributo nella lotta alla mafia. Per Tano Grasso, «le associazioni devono convincere i propri aderenti a denunciare, assistendoli nel percorso di collaborazione. Si è infatti ridotta l’esposizione personale dell’imprenditore che decide di collaborare e di denunciare». Dello stesso tenore le dichiarazioni di Mario Caniglia, componente del direttivo del Fai, per il quale «l’imprenditore che paga il pizzo è destinato al fallimento della propria attività o, ancora peggio, è destinato a divenire complice o socio della criminalità organizzata». Alfonso Lo Sardo CATANIA – Durante un interclub tra il Rotary Catania Est, Rotary Aci Castello, Catania quattro Canti centenario, Catania Ovest, Rotary Catania e Catania Nord si è parlato di alfabetizzazione. Relatori della serata Raffaele Zanoli, provveditori agli studi del Csa di Catania, la preside della “Manzoni” di Catania Zina Bianca e Giuseppe Cantone, delegato distrettuale task force alfabetizzazione. Dopo l’introduzione di Valerio Abate, presidente del Rotary Catania Nord, il provveditore agli studi, Raffaele Zanoli, ha presentato la sua relazione basata sul fenomeno che si sta verificando in questi anni della presenza di extracomunitari nelle nostre scuole. «Negli ultimi anni – dice Zanoli – il fenomeno dell’immigrazione in Italia si sta evolvendo, soprattutto per la presenza di una gran parte di extracomunitari. I dati dimostrano che nel 2004-2005 nella provincia di Catania ci sono 1.031 bambini extracomunitari. Un dato rilevante è che i 1.640 bambini che frequentano le nostre scuole appartengono a 61 Paesi diversi, la maggior parte provengono dalla Romania, dalla Cina, dal Marocco. Senza dubbio – continua Zanoli – l’inserimento di questi ragazzi non solo non è semplice, ma non è sufficiente, perché occorrerebbe una vera e propria integrazione. Spesso, però, i preconcetti della nostra società rendono le cose più difficili di quanto già lo sono. Il Csa non è stato indifferente a questa problematica, infatti, già da due anni ha avviato un progetto dal titolo “Una scuola a misura di bambino anche per gli emigrati”, che ha riscontrato un buon successo nelle nostre scuole. A prenderne parte anche la facoltà di Scienze politiche, la facoltà di Lettere, l’assessorato alla Previdenza sociale ed all’immigrazione, l’assessorato alle Politiche scolastiche, la facoltà di Scienze della formazione, il dipartimento di Scienze biomediche, la Sissis dell’Università di Catania ed il Rotary Catania Est». Il progetto è destinato ad alunni e genitori italiani e stranieri dei diversi istituti scolastici coinvolti, esso prevede la realizzazione dei seguenti obiettivi specifici: promozione della conoscenza linguistica dell’italiano nei minori e negli adulti sia italiani che stranieri; sostegno ai processi di apprendimento, corsi di promozione alla salute, alfabetizzazione informatica e attività musicoespressive, volti alla creazione di occasioni di crescita, arricchimento culturale e scambio sociale; formazione di operatori che aiutino gli alunni nello svolgimento dei compiti, sperimentazione di un’attività di accompagnamento e sostegno sociale per gli alunni immigrati o figli d’immigrati che presentino situazioni di disagio. Il progetto è stato orientato a mettere in campo un’iniziativa in grado di migliorare le condizioni d’apprendimento degli alunni, rinsaldando il problematico rapporto scuola-famiglia e favorendo la realizzazione di occasioni e luoghi di integrazione sociale anche per gli adulti. «Le attività che sono state svolte durante questi due anni - spiega il provveditore – erano rivolte non solo agli alunni ma anche alle loro famiglie. Durante il secondo anno abbiamo fatto ricorso alla figura del mediatore culturale. La scuola sta dimostrando che sta facendo di tutto per avviare una vera integrazione culturale e sociale tra le diverse etnie presenti nella nostra provincia». Giuseppe Cantone, delegato distrettuale task force alfabetizzazione, ha illustrato un progetto di cui si sono fatti promotori i Rotary sull’integrazione e l’avvio dei giovani nel mondo del lavoro. «Il programma di alfabetizzazione – dice Cantone – presentato e messo a punto dai Rotary club vuole essere un contributo concreto, affinché gli immigrati abbiano a disposizione gli strumenti che permettano di avere una conoscenza di base della realtà in cui si preparano a vivere e siano così in grado di operare e di integrarsi nell’ambiente». Zina Bianca ha parlato della sua esperienza come preside di un circolo scolastico, delle difficoltà che si incontrano per cercare di inserire questi bambini e le loro famiglie nel nostro tessuto sociale; senza dubbio la scuola è il primo luogo dove avviene questa integrazione. In un mondo sempre più “globalizzato”, capire e farsi capire è diventato un fattore di fondamentale importanza. I flussi di emigrazione portano un numero sempre maggiore di persone a spostarsi da un paese all’altro e a confrontarsi con lingue e culture diverse. La realtà italiana si configura ormai come multietnica e multiculturale ed evidenzia il carattere di permanenza del progetto migratorio dei cittadini stranieri che popolano le nostre città. Il nostro territorio, in quanto ampiamente industrializzato, risente fortemente del fenomeno dell’immigrazione, fenomeno che ha fatto emergere problemi nuovi e non di facile soluzione, fra i quali resta in primo piano quello dell’urgenza di una com- prensione reciproca nella vita e nei bisogni quotidiani. Il progetto sull’alfabetizzazione del Rotary ha come scopo principale di gestire questo cambiamento, cercando soluzioni per attenuare il problema della barriera linguistica. Il progetto si pone quindi come strumento di promozione della lingua italiana nei confronti degli stranieri e come mezzo di prevenzione della qualità di una permanenza già resa difficile da condizioni spesso drammatiche. Una aumentata capacità di dialogo, infatti, si presenta (unitamente ad una attenzione alla molteplicità dei bisogni) come la migliore prevenzione contro il rischio di esclusione e come la base per la costruzione di una società inevitabilmente diversa ma comunque solidale e pacifica. Monica Colaianni Tutti gli strumenti del progetto Gli strumenti pensati per realizzare il progetto sono rivolti ai mediatori culturali (istituzioni, scuole, parrocchie...) sono: sito internet comprendente il vocabolario della lingua italiana e glossario di attività professionale, sociale e internazionale, con gli indirizzi degli uffici di riferimento ed ogni altra informazione utile per conoscere ed approfondire i temi trattati, tradotti in dieci lingue; volumi illustrati; corsi di insegnamento a distanza; Dvd Rom e Cd Rom interattivi. Tali strumenti hanno una sequenza logica di utilizzo che è la seguente: dapprima dovranno essere utilizzati i volumi (ecco la necessità di prenotarne un certo numero) che sono certamente lo strumento più utile ed immediato a far comprendere il progetto e le sue finalità, poi indirizzare gli utenti verso il sito internet da cui scaricare gli stessi contenuti in una modalità più economica e mirata. Sarebbe infatti inutile consegnare libri multilingue a persone che a malapena conoscono l’italiano con un aggravio economico che sicuramente affosserebbe il progetto. Da Internet i mediatori culturali potranno stampare solo quello che serve nella lingua dello straniero in difficoltà che si è rivolto a loro. Sul sito internet saranno possibili interazioni con gli utilizzatori a cui sarà consentito ma anche caldamente consigliato di inviare suggerimenti, implementazioni secondo le utilità e/o le necessità che si evidenzieranno. Questo consentirà al progetto di mantenere un aggancio alle esigenze che via via si evidenzieranno consentendo alla commissione di aggiornare il servizio svolto a favore della comunità. Il progetto (sviluppato in dieci lingue, utilizza per la sua diffusione volumi, Cd/Dvd Rom, ed è un sito internet) si occupa delle seguenti problematiche: comunicare in italiano (problematica di base utile a tutti e particolarmente nelle scuole, dove la presenza di bambini stranieri raggiunge ormai punte vicine al 20%; il mediatore culturale “scuola”, attraverso la stampa di dispense per i ragazzi potrà essere utile alle famiglie, in quanto mamme o nonne non hanno l’opportunità di frequentare corsi di italiano); avviamento al lavoro (in questo caso il glossario figurato si occupa dei vocaboli e delle frasi più utilizzate nelle aree industriali o sociali individuate, con particolare attenzione ai problemi antinfortunistici); area sanitaria (è in fase di ultimazione un cd “medico”) che ha come scopo quello di migliorare la comprensione fra medico e paziente, in modo da poter fare diagnosi appropriate, favorendo il processo di anamnesi; tale Cd conterrà anche le indicazioni per le fasi di ricovero in ospedale). M.C. Incontro del Lions Ct Agata su un problema che affligge giovani ed anziani Il Rotary si rinnova nelle cariche sociali per continuare la tradizione di solidarietà Effetti di una postura sbagliata R. C. DI GELA (CL) – Il Rotary si rinnova nelle cariche sociali per continuare nel tempo la tradizione di presenza sociale e di solidarietà che da oltre un secolo lo contraddistingue nel mondo e da quasi cinquant’anni a Gela. La nuova compagine è già pronta per i prossimi due anni. Le elezioni per il futuro hanno decretato queste cariche sociali. Il Consiglio direttivo per il 20072008 è così composto: presidente Manlio Galatioto; segretario Anna Giudice; vice president Salvatore Comunale; tesoriere Vito Caci; prefetto Marco Caterini. Consiglieri: Maurilio Alecci, Francesco Giudice e Carlo Napoli; past president Elisa Nuara; presidente eletto Anna Giudice. Il consiglio direttivo per l’anno 2008-2009 del Rotary Club di Gela è così composto: Anna Giudice presidente; Francesco giudice segretario; Marco Caterini vice presidente; Carlo Napoli tesoriere; Maurilio Alecci prefetto. I consiglieri saranno: Biagio Parisi ed Elisa Nuara; Manlio Galatioto past president. Anche il Rotary club di Niscemi si è riunito in assemblea per eleggere il presidente dell’anno sociale 2008-2009 ed il direttivo dell’anno 2007-2008. Il direttivo 2007-2008 sarà così composto: presidente Salvatore Contrafatto; vicepresidente Vincenzo Polizzi; segretario Gaetano Barbagallo; tesoriere Pino Erba. I componenti consiglieri saranno: Giacomo Ferrato, Sebastiano Palmeri, Loredana Ragusa e Mario Parrimuto. Presidente dell’anno sociale 2008-09 è Vincenzo Polizzi. Il Rotary di Niscemi, presieduto attualmente da Mario Parrimuto, sta per mettere in campo una nuova iniziativa: i medici rotariani ed altri medici coinvolti dai rotiariani apriranno le porte a quanti non hanno assistenza sanitaria nelle diverse branche specialistiche: dalla pediatria, alla medicina interna, alla cardiologia, alla ginecologia. «Basterà presentarsi nei nostri studi medici – ha detto il presidente Parrimuto – per ottenere assistenza gratuita: non ci sono preclusioni, né modalità di accesso. Inoltre, stiamo organizzando un corso di italiano per extracomunitari grazie alla collaborazione delle scuole. Stiamo preparando un convegno sui figli di Niscemi che hanno dato lustro alla città ed un convegno con la collaborazione dello psicologo Iacono, sull’utilizzazione della psicologia nelle patologie tumorali». Liliana Blanco L. c. CATANIA AGATA (CT) – Il Lions club Catania Agata, presieduto da Giusy Bua Di Salvo, ha organizzato un meeting sul tema “Il ruolo della postura nelle patologie muscolo-scheletriche”, relatore Riccardo Milici, doctor of chiropratic Usa, doctor of osteopathy Usa e medico sportivo. Milici ha fatto vedere tramite delle immagini vari tipi di patologie ed il modo per curarli. «Alcune persone con una postura normale – spiega Milici – non hanno problematiche dal punto di vista Da sx: Alongi, Bua Di Salvo, Milici, Maccarrone (mc) della funzione articolari. Altri soggetti che invece precolonna; tale disallineamento mento. A volte i dolori possosentano delle problematiche o blocco è chiamato sublussa- no essere causati dallo spostadi tipo articolare possono ave- zione. mento di una vertebra. re anche delle problematiche «La postura può avere delle «Le sublussazioni possono di postura. creare vari sintomi quali mal problematiche anche causate «Ci sono delle tecniche pro- di schiena, male al collo, cefa- anche dalle alterazioni delprio per cercare di curare al- lea, dolori alle spalle, pareste- l’occhio e della bocca, che socuni problemi della postura, il sia agli arti, sciatalgie ed una no sistemi integrati che danno primo a parlarne è stato Ippo- miriade di altri problemi. informazioni al sistema nercrate che nel capitolo 10 del Queste sintomatologie posso- voso. L’apparato della mastisuo “Corpus ippocraticum” dà no essere originate dallo cazione, ad esempio, mette in diverse indicazioni sulla tera- “schiacciamento” o interfe- relazione il corpo umano con pia, ma dice anche che una o renza con i nervi al momento tutti i muscoli. La semplice più parti della colonna verte- di uscire dalla colonna e anda- chiusura della blocca, se non brale possono andare fuori poavviene in modo corretto, può sto e procurare gravi proble- re verso il resto del corpo. portare anche diversi sintomi, «Alcune persone – spiega mi». come la lombalgia». Milici – anche in giovane età Riccardo Milici ha concenhanno problemi di ernia al ditrato la sua relazione sulla chiropratica. La chiropratica con- sco, dolori muscolari, dovuti cerne la patogenesi, la ad un enorme carico sulle diagnosi, la cura, la terapeuti- strutture preposte al movica nonché la profilassi di di- mento ed al sostegno che porsturbi funzionali; essa si occu- ta inevitabilmente non solo a pa, altresì, delle sindromi del degenerazioni precoci, ma a dolore e degli effetti neurofi- tutta una serie di patologie. siologici relativi a disordini Alcuni casi sono reversibili statici e dinamici del sistema con una cura adeguata, mentre vi sono altri casi irreversibili e neuro-muscolo-scheletrico. Il midollo spinale, che rap- degenerativi. Molte volte il presenta la maggiore via di dolore è dovuto a diversi mocomunicazione del nostro si- tivi ed è difficile fare una vestema nervoso, è situato nel ra e propria diagnosi. «Nel sistema nervoso cencanale midollare all’interno delle vertebre. Il midollo tra- trale – continua – e nella cosmette gli ordini impartiti dal lonna vertebrale ci sono una cervello al resto del corpo e serie di controlli motorio-sentutti i movimenti, funzioni e sitivo. La colonna vertebrale sensazioni sono controllati dal deve essere ben allineata perché, se non fosse così, anche sistema nervoso. «Un problema a livello del- una banale problematica nella la colonna può interferire con prima vertebra cervicale può i nervi che fuoriescono dalla portare tutta una serie di disturbi dovuti al mal posiziona- Il medico ha illustrato vari casi di pazienti colpiti da diverse patologie e il tipo di terapie adottate. Alla fine della relazione sono intervenuti Giovanni Alongi, addetto all’orientamento ed all’informazione dell’area di Catania, e Alfio Maccarrone, delegato di zona in sede. «Una riflessione su questo tema – dice Maccarrone – ci aiuta a difenderci da molti malesseri dai quali siamo affetti, proprio per le cattive posture che assumiamo durante le attività che svolgiamo. «Negli ultimi anni, la medicina dello sport ha rivolto molta attenzione al problema, causa dell’incremento di patologie infiammatorie e degenerative. Questa tematica è di estrema importanza, perché una cattiva postura, come abbiamo visto dalla relazione di Milici, può portare anche gravi problemi. Mi congratulo con il presidente Giusy Bua ed con il club per la scelta del tema e per l’impegno che dimostrano in tutte le iniziative portate avanti». M.C. “La belle époque”: guardando al passato con un pizzico di ironia... R. C. DI GELA (CL) – Un tuffo nel passato per gustare un clima ridanciano che, in periodo di festività, è adeguato. Il Rotary club di Gela, presieduto da Elisa Nuara, ha voluto offrire ai soci una serata dedicata alla storia, al costume e ai ricordi più dolci di un’epoca che fu. “La belle epoque” è stato il tema della conferenza tenuta da Gino Alabiso, protagonista di numerosi interventi organizzati dal club service. A pre- Da sx: Morselli, Alabiso (lb) siedere la serata è stato il segretario del Rotary, Giuseppe Morselli, che ha sottolineato l’impegno dei rotariani nel mondo sociale e culturale. Alabiso ha descritto con dovizia di particolari “La belle epoque”: una carrellata di ricordi storici, di avvenimenti che caratterizzarono quegli anni, ma anche una sorta di “carnevale” inteso come una premonizione inconscia, per godere di un lasso di tempo che precedeva il primo conflitto mondiale, iniziato come una battaglia che sarebbe durata poche settimane e che invece si protrasse per quattro anni e che spazzò via un milione di persone. «“La belle epoque” ebbe come epicentro la Francia – dice Alabiso – che risentì di tanto benessere per il suo vivace commercio, per le sue attrazioni artistiche, per il teatro e per i famosi cabarets. Parigi fu un faro di cultura e di progresso per l’Europa. Fu un binomio affascinante di progresso e divertimento. L’inizio del XX porta un enorme progresso tecnologico: la lampada elettrica che ha sconfitto il lume a petrolio. L’Europa celebra l’ingresso del nuovo secolo con l’inaugurazione dell’Esposizione universale di Parigi. La torre Eiffel si erge imponente a Parigi, attirando l’attenzione di migliaia di turisti. In Italia sono in espansione le ferrovie, la navigazione a vapore, il telegrafo, il telefono. Cresce l’alfabetizzazione ed i quotidiani ed i periodici conquistano il pubblico. Sono i tempi della monarchia in Italia e in Europa. Sale sul trono del Regno d’Italia Vittorio Emanuele III che ha appena sposato Elena di Montenegro». Il 9 marzo del 1900 viene inaugurata a Torino la Fiat ed anche questo segna un’epoca ed un uso generalizzato, come la carrozza che lascia il passo all’automobile. Le signore passeggiano mollemente coperte dall’ombrellino. «Il primo gennaio del 1900, Guglielmo Marconi getta un ponte sull’Atlantico – continua Alabiso – con il “telegrafo senza fili”. Nasce la foto- grafia a 70 anni dall’esperimento di Niepce che aveva ottenuto il dagherrotipo: adesso arriva la foto istantanea con una posa che dura diversi minuti. Pierre e Marie Curie scoprono il radio ed ottengono il Nobel per la fisica. A fronte delle scoperte tecnologiche e scientifiche destinate a cambiare il mondo, la società si nutre di vacuità. A Vienna, sotto il regno di Francesco Giuseppe, impera il valzer, la Francia è la patria del Moulin rouge e del can can. La vita dei benestanti si divideva fra raffinati ristoranti, locali da ballo e ritrovi artistici di scanzonati pittori e musicisti». Famoso il ristorante “chez Maxim’s” che riassumeva tutte le abitudini gaudenti del popolo godereccio francese a cui si ispirava la classe nobiliare delle altre nazioni, fra cui quella italiana: fiumi di champagne, generose scollature e donnine allegre. La civilitation du plaisir: la chiamavano così a Parigi! Ed aveva tutti i connotati dell’epoca dell’apparire, un po’ come i nostri tempi, dove al posto dei gioielli preziosi di Cartier si mostrano i tatuaggi e dove alle scollature sono stati sostituiti i tanga; mentre per “sfondare” nel mondo dello spettacolo è necessario un lifting integrale. Alabiso, poi, alza la tenda dei privé più famosi del tempo, descrivendo una per una le “cortigiane” dell’epoca, in Italia. Da Cléo Merode, di cui si innamorò il re Leopoldo del Belgio, a Liane de Puogy che concluse la sua vita dissoluta fra le mura di un convento in odor di santità ed ancora Lina Cavalieri, pioniera del cinema italiano; a Carolina Otero, per la quale molti principi russi si suicidarono e che morì in povertà, per finire con Emilienne d’Alencon che, dopo tanti successi, morì sconfitta dalla droga. Ed ancora si parla dei vestiti sontuosi, dei ventagli, dello stile Liberty, dell’aristocrazia che viaggia sul ricercatissimo Oriente Express, mentre nel 1912 viene inaugurato il Titanic ed il cinema muto. Ma quelli furono anche gli anni del terremoto di Messina e Reggio Calabria, con i suoi 100.000 morti; dello scoppio del dirigibile Zeppelin in Germania e dei primi movimenti femminili guidati da Rosa Luxemburg. Un’epoca d’oro che prelude il conflitto mondiale. L.B. Quotidiano di Sicilia Terzo settore 7 Giovedì 5 Aprile 2007 - N. 065 Viaggiare in treno ai tempi di Internet Trasporti e ferrovie in un’economia moderna: oggi si è coniata una nuova parola, vale a dire l’infomobilità dove il sistema di mobilità e l’informazione rappresentano i due poli in cui si sviluppa il viaggiare stesso Da sx: M. Santonocito, Valenti, A. Santonocito (mc) Auguri di Pasqua al Rotary Paternò Alto Simeto R. c. PATERNÒ ALTO SIMETO (CT) – Nei giorni scorsi, il Rotary Paternò Alto Simeto, presieduto da Saro Valenti, si è riunito per il consueto scambio degli auguri di Pasqua in una piccola cappella di un noto Monastero di Paternò. «Aspettare tutti insieme il precetto pasquale in questa piccola cappella – dice il presidente Valenti – che invita al raccoglimento ed alla preghiera, è stato, sicuramente, il miglior modo di festeggiare la Pasqua. Una Pasqua di speranza, di libertà, di solidarietà, di pace, di amicizia, per un passaggio dalla mediocrità all’impegno, dalla noia alla gioia, dal male al bene, dalla morte alla vita, perché possa sempre Da sx: Bonaventura e Sarpietro (mc) prevalere la Resurrezione». La serata è stata anche occasione di insignire Salvo Sarpietro, governatore eletto per l’anno 2007-2008, della “Paul Harris”. «Il club ha pensato di dare l’onorificenza a Salvo Sarpietro, nostro consocio che grande lustro ha dato al club di Paternò e a tutto il Rotary. “Paul Harris” è la massima onorificenza e mi preme fare presente che questa è la nona che Salvo Sarpietro riceve». A consegnare la “Paul Harris” è stato l’assistente del governatore, Salvatore Bonaventura. «Ringrazio tutti voi per questa “Paul Harris”, sono particolarmente felice e soddisfatto – dice Sarpietro – dell’attività svolta dal club, che ha avuto nel Distretto un ruolo di primo ordine. Il nostro Rotary è stato in un certo senso particolare, perché ha avuto sempre, anche, l’Inner Wheel ed il Rotaract. Quest’anno abbiamo un bellissimo motto: “Rotary Shares”, vale a dire il Rotary è condivisione ed è quello che mi ripropongo di attuare. Durante quest’anno non voglio apportare grandi innovazioni, ma è mia intenzione lavorare, soprattutto, sul patrimonio che già abbiamo e portare avanti i progetti che ci sono in cantiere. Infine, mi preme sottolineare l’importanza della Rotary Foundation, uno “strumento” che considero rilevante per tutti noi». M.C. CATANIA – «Viaggiare ai tempi di Internet: trasporti e ferrovie in un’economia moderna», questo il tema che è stato affrontato in un interclub del Rotary, al quale hanno preso parte il club di Aci Castello, presieduto da Igor La Mantia, ed il club di Paternò Alto Simeto, presieduto da Saro Valenti. Relatore della serata il presidente delle Ferrovie dello Stato, Innocenzo Cipolletta. «Il progresso tecnologico – dice Cipolletta – ha semplificato molti dei processi che quotidianamente svolgiamo durante il giorno. Al giorno d’oggi, sicuramente, grazie alla tecnologia moderna, i tempi impiegati nei viaggi si sono ridotti, tempo fa anche per percorrere brevi tratti si impiegavano diverse ore per arrivare a destinazione. Viaggiare è anche un processo di informazione, infatti ci si sposta per affari, per conoscere, per scambiare idee e noi stessi, spostandoci, rappresentiamo dei mezzi di informazione. Oggi si è coniata una nuova parola, vale a dire l’infomobilità, dove il sistema di mobilità e l’informazione rappresentano i due poli in cui si sviluppa il viaggiare stesso. La domanda di mobilità cresce in maniera consistente, per cui è necessario dare delle risposte. In termini di mezzi e di infrastrutture e, quindi, per fare ciò, vi è la necessità di capire bene quali siano i flussi di spostamento delle persone. Sappiamo, però, che occorre del tempo per organizzare le infrastrutture e quindi bisogna prevedere quali saranno i processi di spostamento; nasce la necessità, quindi, di un processo di informazione per capire quali siano i bisogni delle persone, qual è la loro domanda, per poi organizzare i sistemi di mobilità e Presentato un progetto-concorso promosso dall’Avis di Siracusa Va di scena... la solidarietà SIRACUSA – “Al Centro dell’attenzione”, ovvero “porre al centro i bisogni dell’altro”: è questo il titolo dell’iniziativa presentata nella sala “Costanza Bruno” del Palazzo della Provincia di Siracusa in via Malta. Il progetto, organizzato dall’Avis comunale e dal Parco commerciale Belvedere di Melilli e patrocinato dalla stessa Provincia regionale di Siracusa, dai Comuni di Melilli e Siracusa, oltre che dai giornali “Libertà” ed “Il ponte” e dall’emittente “Video Regione”, è stato presentato dall’assessore provinciale Giuseppe Galletta; dall’assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Siracusa Vincenzo Vinciullo; dall’assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Melilli Giovanni Di Battista; da Maurizio Gatto, presidente dell’Avis comunale di Siracusa; da Angelo Pirò, direttore dell’Ipermercato Auchan; da Gaetano Maugeri, direttore del Parco commerciale di Belvedere, e da Emanuela Ponzo, responsabile Pubbliche relazioni Avis. Sarà proprio il Parco commerciale Belvedere di Melilli il teatro dell’iniziativa, sul cui palco andranno in scena attori come la promozione della cultura, lo sviluppo sostenibile, la gestione oculata delle risorse, il rispetto per l’ambiente, la partecipazione attiva e poi ancora solidarietà, rispetto per gli altri, tutela della Pace e dei diritti umani e benessere collettivo. Questi e tanti altri i “pilastri”, così definiti dagli addetti ai lavori, dell’importante progetto di carattere altamente sociale che sicuramente desterà l’interesse dei cittadini. Si tratta di un vero e proprio mega progetto che comprenderà cinque eventi che dureranno per il tutto il 2007… una vera maratona di promozione sociale. Infatti, da ora sino a maggio vi sarà il premio nazionale “La città che vorrei”, un progetto-concorso rivolto ai giovani cittadini nato per affrontare le grandi e complesse questioni della sostenibilità, della vivibilità e dell’ecologia urbane. Nel mese di aprile, il progetto princi- Da sx: Ponzo, Gatto, Di Battista, Galletta, Vinciullo, Maugeri, Pirò (rs) pe sarà “A Pasqua ne vedrete delle belle”; si tratta di un’iniziativa di solidarietà, ovviamente a favore dell’Avis e nata per regalare a tutti una Pasqua diversa, all’insegna della riflessione, creatività e riscoperta della manualità, unite ai valori dell’etica e della pace. Tra luglio ed agosto andrà di scena “Di cotte e di crude: sapori, profumi, parole, musiche… e non solo”, un modo per offrire ai visitatori il meglio della nostra splendida Previsioni Federalberghi: Pasqua 2007 saranno 7 milioni gli italiani in vacanza Saranno 7 milioni gli italiani in vacanza per Pasqua, il 14,8% della popolazione, in leggero calo rispetto al 2006 (7,15 milioni). Circa 6 milioni di persone (l’85%) resteranno in Italia, mentre il 14%, circa 1 milione di persone, andrà all’estero. Le previsioni sono di Federalberghi che, con il supporto tecnico dell’Istituto Dinamiche, ha intervistato dal 26 al 30 marzo 3.979 italiani. Intanto, cresce il giro d’affari, come osserva il presidente della Federalberghi-Confturismo, Bernabò Bocca: «L’incremento del giro d’affari, pari all’8% - dichiara - porta ad una somma totale di 2,6 miliardi di euro rispetto ai 2,4 miliardi di euro del 2006 e rappresenta un segnale incoraggiante, che però, se affiancato al minor numero di italiani in vacanza a Pasqua e al non buon andamento delle ormai trascorse settimane bianche e weekend sulla neve, muta il quadro complessivo della situazione». Per chi resterà in Italia sarà il mare la scelta privilegiata (43% delle preferenze, rispetto al 44% del 2006), seguita dalla montagna al 24% (come nel 2006). Crescono in modo cospicuo le località d’arte maggiori e minori che toccano il 14% della quota di mercato, rispetto all’8% del 2006. Per chi invece preferirà l’estero, il 47,6% (rispetto al 59% del 2006) andrà in località di mare, preferendo soprattutto le aree del dollaro, valuta che continua ad attirare flussi di turisti a causa del suo deprezzamento. Le grandi capitali europee attireranno il 38,5% della domanda (rispetto al 27,4% del 2006). La spesa media pro-capite (comprensiva di trasporti, cibo, alloggio e divertimenti) quest’anno si attesterà oltre i 350 euro: ogni italiano spenderà infatti 367 euro in media rispetto ai 332 Euro del 2006, generando un giro d’affari di 2,6 miliardi di euro (rispetto ai 2,4 miliardi di euro del 2006). Nel dettaglio chi resterà in Italia spenderà in media 272 Euro (rispetto ai 268 euro del 2006), mentre chi andrà oltreconfine spenderà addirittura una media di 872 euro a persona (rispetto ai 715 euro del 2006, con un incremento del 22%). Sicilia, dall’arte all’enogastronomia, dalla musica alla danza. Infine, l’autunno regalerà l’iniziativa “Campioni si diventa”, dove si deve valorizzare la competizione sportiva, attraverso una reale “palestra di vita” in grado di trasmettere valori chiave come l’amicizia, il rispetto delle regole, la condivisione di regole e il perseguimento degli obiettivi comuni. Alla presentazione del progetto, massiccia la presenza di alcune scuole della Provincia di Siracusa, tra cui Melilli e Palazzolo Acreide, che hanno dato l’adesione anche per la partecipazione alle iniziative che divertiranno i ragazzi di tutte le età. Manifestazione che nella sua complessità è nata per trovare i fondi per l’acquisto da parte dell’Avis comunale di Siracusa di una nuova autoemoteca (unità di raccolta mobile del sangue), ma nello stesso tempo è stata data una forte impronta capace di conquistare tutti e sensibilizzare grandi e piccoli sui temi “forti” del momento, quei temi, come la solidarietà ed il rispetto per gli altri che oggi in certi angoli delle nostre città sembrano passati di moda. Così il parco commerciale di Belvedere si trasforma d’incanto in una Agorà del XXI secolo, dove i cittadini potranno incontrarsi, discutere e, perché no, anche confrontarsi nella pace più assoluta... eh sì, cose che non succedono spesso ultimamente! Rosario Sortino le infrastrutture adeguate a soddisfare la domanda. L’infomobilità è un aspetto relativamente banale, ma è un sistema che sta occupando gran parte della tecnologia. Un tempo, per sapere quali fossero gli spostamenti delle persone si ricorreva ai censimenti, mediante la compilazione di apposite schede. Ora il sistema è molto più veloce, perché ognuno di noi è identificato tramite il sistema di telecomunicazione; ad esempio a Roma è stata costruita una mappa degli spostamenti, grazie al rilevamento degli operatori DI telefonia mobile che hanno fornito le strisciate dei telefoni cellulari. «Le Ferrovie dello Stato – continua Cipolletta – hanno messo in funzione un sistema di rilevamento che deriva da tutte le pratiche che sono state fatte. Oggi, ad esempio, si viaggia senza biglietto, basta avere un semplice codice che il controllore inserisce in un palmare collegato col sistema centrale per verificare la prenotazione. Oggi il 10 per cento dei biglietti è prenotato tramite Internet ed un altro 10 per cento tramite le colonnine presenti nelle stazioni ferroviarie, evitando così le lunghe file agli sportelli. A partire dal mese di giugno, questo sistema sarà esteso anche ai treni regionali, anzi, nel biglietto che si potrà stampare da casa, tramite Internet, sarà inserito un codice a barre che, una volta sul treno, verrà rilevato dal controllore tramite una semplice penna. Anche le stazioni ferroviarie si stanno trasformando, infatti ormai sono diventate dei veri e propri centri commerciali. Un’altra innovazione è il “Sistema cerca treno”: tramite il collegamento web, scrivendo il numero del treno o il luogo di partenza e la destinazione nel sito delle Fs, si può sapere se il treno è partito in orario, l’orario di arrivo, se porterà ritardo e dove si trova in quel preciso momento. Queste sono solo alcune delle innovazioni apportate dalle Ferrovie dello Stato, ma ve ne sono anche molte altre che non sono visibili al cittadini, ma che servono a dare un servizio migliore». «Il sistema d’alta velocità – continua – che partirà dal Sud al Nord e da Est ad Ovest, sarà una linea totalmente diversa da quelle normali, perché non si incrocia con altre linee. L’alta velocità non solo consentirà di accorciare i tempi degli spostamenti, ma consentirà di liberare completamente le grandi città metropolitane dalle sedi dei binari. Il treno diagnostico è un’altra delle novità dei nostri tempi. Esso fa la diagnosi del sistema ferroviario camminando a 200 all’ora, in questo modo si può inter- Da sx: Milazzo, Cipolletta, Consoli, Valenti, La Mantia (mc) venire prima che si verifichi un guasto». Alla fine della relazione di Cipolletta, si è aperto un vivo dibattito, concentrato, soprattutto, sulle problematiche del collegamento ferroviario della nostra Isola. «Un progetto in cantiere che deve essere finanziato –dice Cipolletta – è, ad esempio, la linea velocizzata Messina-Catania, ovviamente gli interventi da fare sono molti, visto che la rete ferroviaria risale all’800/primi del 900; occorre, però, fare delle scelte ed individuare gli interventi significativi. Tali scelte devono essere fatte dalla Regione che deve decidere le priorità. È mia opinione che bisogna fare funzionare, soprattutto, le vie che sono realmente necessarie, perché bisogna tener presente che si devono fare degli investimenti abbastanza onerosi e quindi bisogna impegnarli nel migliore dei modi e più funzionali alle esigenze della comunità». Monica Colaianni Pasqua: Adusbef e Federconsumatori, “Rischio rincari” «Se, secondo le stime di Federalberghi, per l’imminente ponte pasquale si prevede un calo di turisti in Italia, ma anche una crescita del fatturato del settore, ciò significa che verranno praticati prezzi molto pi alti del tasso d’inflazione». A lanciare l’accusa sono Adusbef e Federconsumatori, che evidenziano gli aumenti senza freni degli alberghi italiani, fra i più cari in Europa. Federalberghi stima infatti che per il weekend di Pasqua saranno 7 milioni gli italiani maggiorenni che pernotteranno almeno un giorno fuori casa (14,8% della popolazione adulta), in leggero calo rispetto ai 7,15 milioni del 2005. Tra questi 6 milioni resteranno in Italia (l’85% rispetto all’87% del 2006), mentre 1 milione (il 14% rispetto al 12% del 2006), andrà all’estero. Chi sceglie il Belpaese privilegerà la vacanza al mare (43% delle preferenze, rispetto al 44% del 2006), seguita dalla montagna al 24% (come nel 2006). Significativa ascesa per le località d’arte maggiori e minori che toccano il 14% della quota di mercato, rispetto all’8% del 2006. Per chi invece andrà all’estero, il 47,6% (rispetto al 59% del 2006) soggiornerà in località di mare, preferendo soprattutto le aree del dollaro. Le grandi capitali europee attireranno il 38,5% della domanda (rispetto al 27,4% del 2006). “Adusbef e Federconsumatori - dichiarano le due associazioni - nel richiedere ancora una volta al ministro del Turismo maggiore attenzione per far rientrare in Italia quei milioni di turisti stranieri fuggiti in altri lidi più economici, come Spagna, Grecia, Slovenia, addirittura Sud della Francia, ecc. con incentivi economici, bonus benzina ed autostrade, auspicano che si arresti la corsa sfrenata agli aumenti di alberghi, già tra i più cari d’Europa, e venga inaugurata una politica di ribassi ed offerte sui listini, dal 20 al 30%”. Quotidiano di Sicilia Terzo settore 7 Martedì 20 Marzo 2007 – N. 053 Ddl su riforma ordini professionali Un’incontro organizzato dal Lions club Catania Host: durante la serata sono stati illustrati i contenuti della proposta Si è parlato dei tempi di accesso alla professione: in Italia l’età media in cui si inizia a lavorare è la più alta in Europa Da sx: Samperi, Di Salvo, Contento (gi) 25esima edizione del concorso di poesia “Terra d’Agavi” R. c. di GELA (CL) – Il Rotary club di Gela ha organizzato la 25esima edizione del concorso di poesia “Terra d’Agavi”. Il premio è articolato in quattro sezioni: poesia in lingua siciliana edita a partire dal 2000; poesia inedita in lingua siciliana; produzione in cortometraggio su Gela; poesia in lingua italiana. Ogni concorrente può partecipare con una sola poesia inedita per la sezione B, un solo cortometraggio della durata massima di 15 minuti su Gela per la sezione C con un solo volume per le sezioni A e D. I poeti che sono stati premiati con il primo premio in una delle precedenti edizioni per una sezione del concorso possono partecipare quest’anno per altre sezioni. La giuria con giudizio inappellabile proclamerà la poesia vincitrice per la sezione B, il cortometraggio vincitore per la sezione C ed il volume edito (dall’anno 2000 alla scadenza del bando di concorso), le sezioni A e D con l’assegnazione dei premi. I primi classificati per ogni singola sezione riceveranno un premio di 500 euro. I lavori dovranno essere presentati in busta chiusa e senza mittente in otto copie di volume per le sezioni A e D; otto copie per il cortometraggio Dvd. Nello stesso plico si deve accludere in un’altra busta chiusa i dati anagrafici, l’indirizzo, il recapito telefonico eventuale curriculum, entro il 20 aprile a questo indirizzo: Rotary club, casella postale 145, 93012 Gela. I premi devono essere ritirati personalmente o per delega scritta. Ad ogni concorrente verrà consegnato un attestato di partecipazione. La cerimonia di partecipazione si terrà il 10 giugno presso il club Nautico di Gela alle ore 19.30. Le poesie e i Dvd non verranno restituiti e verranno pubblicati nei periodici rotariani senza pretesa alcuna di diritto di autore. Liliana Blanco L. c. CATANIA HOST (CT) – Recentemente il Governo nazionale ha varato un disegno di legge sulla riforma degli ordini professionali per venire incontro alle esigenze di una società moderna, all’interno della quale un’organizzazione delle professioni risalente agli inizi del ‘900 appare decisamente anacronistica. Questo, in sintesi, il tema di cui si è discusso nel corso di un incontro in cui M. Samperi e M. Contento, membri della Commissione di Giustizia, si sono confrontati con alcuni esponenti del Lions club Catania Host. Samperi ha cercato di chiarire le motivazioni di tale riforma, sottolineando l’esigenza di modernizzare l’organizzazione degli ordini professionali per adeguarli alla complessità di una società profondamente segnata dall’ingerenza dell’Unione europea nei processi decisionali, dall’innovazione tecnologica e da profondi cambiamenti del mercato del lavoro. Diversi gli elementi che entrano in gioco nella trasformazione del ruolo dei professionisti: la globalizzazione dei mercati e dei saperi, che rende necessaria una notevole professionalità; lo sviluppo di processi di outsourcing, per cui le imprese (e in parte anche la P.A.) scorporano i servizi interni, affidandoli a soggetti esterni; il mutamento dei modelli di consumo delle famiglie, che spendono più in servizi che non in beni; la crescente autonomia dei processi formativi nelle università.Oggi il mercato del lavoro, in Italia, è costituito per il 20% dalle professioni intellettuali, che producono dunque quasi 1/4 del Pil complessivo: la professionalità costituisce Durante una serata del Rotary Aci Castello, Catena Fiorello presenta il suo libro “Picciridda”, figlia di emigranti R. c. ACI CASTELLO (CT) – Durante una serata organizzata dal Rotary club Aci Castello, Catena Fiorello ha presentato il suo libro “Picciridda”, un romanzo ambientato nell’Italia degli anni ‘50 e ‘60, nel periodo della depressione. Protagonista è Lucia, una bambina affidata alla nonna mentre i genitori emigrano in cerca di fortuna. Ma mentre i genitori attendono un futuro lontano, c’è un’altra attesa che si consuma: quella di un ritorno, piena di lacrime, nostalgia e speranze indicibili. Lucia conduce una vita piena di sacrifici, ma poi da persona semplice e sfortunata riesce a emanciparsi. È Lucia che nelle sue lunghe passeggiate ricorda il passato, anche solo mettendo i piedi nella sabbia, una ragazzina che ha saputo ritrovare quella parte di sé che aveva taciuto a lungo per non soffrire più. L’introduzione al libro è stata curata dal giornalista Alfio Patti. Durante la serata, il primario Carmelo Mignosa e Massimo Mazzamuto, medico chirurgo dell’Unità operativa di Cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale di San Vincenzo di Taormina, hanno presentato il progetto di “Cardiochirurgia umanitaria” di cui catena Fiorello è sostenitrice. «Il progetto è nato – spiega Carmelo Mignosa – per apportare dei miglioramenti alla condizione umana, costruendo un ponte con quelle comunità, come appunta quella albanese, bisognose di aiuto. In campo medico è usuale spostarsi in équipe per dare degli aiuti in altri Paesi. Quando parliamo di medicina umanitaria, i punti da sviluppare sostanzialmente sono tre: effettuare procedure in loco; trasferire i pazienti nei centri di riferimento e, cosa molto importante, formare personale locale (medici, infermieri, tecnici etc.). C’è stato richiesto di collaborare con l’ospedale Madre Teresa di Tirana per poter portare servizi, mezzi tecnologici, competenze specifiche per il trattamento di casi complessi che ancora oggi non trovano soluzione in quel paese, così che spesso si è costretti a trasferimenti del paziente. Abbiamo cercato di formare un’équipe il più omogenea possibile.». «Com’è vero che ci sono delle gravi carenze strutturali – conclude Mignosa – è anche vero che vi sono delle professionalità eccellenti di persone del luogo che hanno studiato all’estero per poi portare il loro aiuto ai loro concittadini». «Già da tempo mi occupo di missioni umanitarie – dice Catena Fiorello –, un giorno sono venuta a sapere che a Taormina vi era questo centro di cardiologia pediatrica ed avendo conosciuto Carmelo Mignosa ho deciso di dare il mio contributo a questo importante progetto. Il mio romanzo racconta proprio delle difficoltà che ha dovuto affrontare una bambina di 11 anni che ad un certo punta della sua vita si ritrova senza i genitori, perché costretti ad emigrare. Nella logica di una bambina, ovviamente, non esiste l’immigrazione, non Da sx: La Mantia, Passanisi, Valenti, Fiorello (mc) esiste la necessità di viaggiare per trovare un lavoro e non esiste alcun motivo valido per cui i genitori debbano andare via. Questo romanzo racconta una storia di immigrazione passiva: negli anni ‘40, ‘50 e ‘60 spesso chi era costretto a lasciare il luogo dove viveva per andare a cercare fortuna fuori lasciava i bambini a casa con gli adulti che decidevano di rimanere. Lucia appartiene ad una di queste famiglie costrette a partire e viene lasciata alla nonna, dura e severa. Il libro narra il contesto sociale in cui la bambina vive. Un contesto depresso, ostile, triste, ma, nonostante tutto, Lucia riesce a reagire. Molte le vicissitudini che deve affrontare questa bambina. Nel libro ho messo anche il tema dell’abuso sessuale, perché, prima di scrivere il libro, parlando con molti immigrati, ho constatato che vi erano molti casi di abuso sui minori da parte di familiari o comunque di persone vicine alla famiglia; quindi, anche a quei tempi vi era questa triste realtà, però succedeva una cosa molto strana, perché quando i bambini parlavano degli abusi di cui erano vittime erano considerati pazzi, nevrotici, per cui erano costretti a stare zitti. Quindi, mi è sembrato importante mettere in luce questo aspetto. Anche il dolore è affrontato in maniera diversa dai poveri, è come una sorte di accettazione per cui si deve soffrire in silenzio. Quando ho raccontato il dole- re di questa bambina, ho cercato di renderlo il più vero possibile. Alla fine del libro troviamo una persona grande che, davanti alla tomba di una persona, sta raccontando quello che le è accaduto. Il mio intento era quello di far capire la sofferenza di questa bambina». Dopo la lettura di alcuni brani del libro, da parte Emanuela Calvo, il commento di Massimo Maugeri, accompagnati dalle note musicali suonate da Alfio Patti. «Quando ho letto il libro di Catena Fiorello – dice Massimo Maugeri – ho constatato che la maggior parte dei libri hanno trattato il tema dell’emigrazione come un fatto sociale, invece nel libro di Catena c’è anche il tema della doppia partenza di chi parte e chi rimane. «Uno degli aspetti più belli del libro – continua – a mio parere, è il rapporto che si crea tra la bambina e la nonna, chiamata “la generala”, dal carattere molto forte, che tiene le redini della famiglia. «Un’altra parte toccante, molto lirica – conclude Massimo Maugeri – è la parte finale del libro dove troviamo Lucia, donna realizzata, che parla con la nonna attraverso una sorta di lettera aperta, è come se stesse cercando di fare i conti col passato, ritornando, ancora una volta, ad affrontare il tema dell’emigrazione». Monica Colaianni dunque “un marchio” della modernità, per questo è necessario che punti maggiormente sulla qualità. Purtroppo l’Italia è diventata terra di conquista da parte di grandi studi professionali e aziende straniere, nei confronti dei quali il nostro Paese appare scarsamente competitivo: la riforma delle professioni, nel rispetto delle norme dettate a riguardo dall’Ue, diventa dunque indispensabile per stare al passo con gli altri Paesi. In particolare l’Ue preme, affinché siano maggiormente garantite la libera concorrenza e la libertà di circolazione. Altro obiettivo prioritario che la riforma deve perseguire è quello di garantire la salvaguardia della libertà del professionista. Contento ha illustrato i contenuti controversi delle diverse proposte di riforma discusse in Parlamento. Egli, consapevole che tale riforma non possa più essere posticipata a causa delle pressioni dell’ Ue, ritiene che il nostro Paese debba tuttavia salvaguardare alcune tradizioni normative consolidate. Per fare un esempio, l’Ue, a livello normativo, non distingue il professionista dall’impresa; la legge italiana invece dovrebbe mantenete tale distinzione. Particolarmente controversa la possibilità di abolire gli ordini professionali e/o abolire l’esame di stato obbligatorio per accedere ad alcuni di essi: secondo Contento, la modernizzazione degli ordini non necessariamente ne implica l’abolizione; l’eventuale abolizione dell’esame di stato implica invece il problema di trovare un modo alternativo di rafforzare e legittimare le professionalità. L’Ue valorizza la creazione di asso- ciazioni professionali, soprattutto per le nuove professionalità: a giudizio del Contento, poco cambierebbe se gli attuali ordini venissero trasformati in associazioni e, allo stesso tempo, sarebbe paradossale smontare gli ordini tradizionali e contestualmente creare nuove associazioni di categoria per le nuove professioni. Un’altra questione riguarda i tempi di accesso alla professione: in Italia l’età media in cui i professionisti iniziano a lavorare è alta rispetto alla media europea, fattore che rende il nostro Paese poco competitivo. Una soluzione per accorciare i tempi potrebbe essere quella di inserire i tirocini formativi (obbligatori per l’accesso ad alcune professioni) all’interno del percorso universitario. Oltre alla formazione professionale, importante è anche la formazione professionale, che dovrebbe sganciarsi dal sistema dei cosiddetti crediti formativi (spesso ottenuti partecipando o fingendo di parte- cipare a convegni e seminari), permettendo al professionista di scegliere autonomamente modalità e tempi per aggiornarsi. Le varie proposte di riforma hanno inoltre preso in considerazione: la creazioni di società professionali, che in Italia non hanno mai avuto particolare sviluppo, e la creazione di norme a tutela dei clienti. Entra quindi in gioco anche la questione delle tariffe: secondo Contento, è giusto stabilire tariffe minime, evitando però che esse siano troppo rigide. Grazia Ippolito Cdm, via libera riconoscimento figli legittimi come naturali Il Consiglio dei ministri ha approvato il riconoscimento dello stesso stato giuridico ai figli legittimi e naturali. La parificazione di tutte le forme di filiazione – spiega una nota del Governo – quale che sia la fonte di formazione del legame giuridico, trova, infatti, il suo fondamento nel nostro impianto costituzionale che, sulla scorta dell’articolo 30 della Costituzione, tutela la filiazione come valore in sé, originale e non dipendente. In materia di adozioni il provvedimento approvato dal Consiglio attribuisce al ministro delle politiche per la famiglia nuovi compiti di vigilanza e controllo nei confronti degli enti autorizzati e una nuova composizione della Commissione per le adozioni internazionali. Oltre ai compiti istituzionali già fissati dalla legge, il nuovo regolamento prevede che la Commissione stabilisca i criteri di idoneità per la concessione delle autorizzazioni agli enti autorizzati. Tali misure non solo rendono la Commissione più qualificata da un punto di vista politico e tecnica, ma ne snelliscono l’operatività rendendo più certe ed efficaci le adozioni internazionali. Quotidiano di Sicilia Terzo settore 7 Martedì 13 Febbraio 2007 - N. 028 L’alchimia della vita: il bacio Di quell’“apostrofo rosa tra le parole t’amo” si è parlato all’interclub tra Rotary Aci Castello, Rotary Ct Sud Est e Rotary Ct Relatrice della serata è stata Lucrezia Vitetta, medico chirurgo e specialista in psichiatria. Grande la curiosità dei presenti Da sx: Passanisi, La Mantia, Vitetta (mc) Asta di beneficenza per acquistare materiale per i disabili CAPO D’ORLANDO (ME) – Attraverso la vendita di un pallone da basket, il Comune di Capo d’Orlando ha acquistato materiale destinato ad anziani e diversamente abili. I soldi sono stati raccolti grazie ad un’asta di beneficenza organizzata da un’emittente televisiva locale e dalla squadra di basket paladina, l’Upea Capo d’Orlando. Nel dicembre scorso, infatti, era stato venduto per 1.800 euro un pallone da basket, autografato da tutti i giocatori dell’Upea. La somma è stata consegnata all’assessore co- munale ai Servizi sociali, Teresa Restifo, e adesso è stata utilizzata per l’acquisto di una carrozzina pieghevole ad autospinta, con accessori e di un rollator quattro ruote con cestino. Il materiale acquistato è stato già messo a disposizione di chi ne avrà bisogno, presso il centro anziani di via Torrente Forno. Secondo quanto ha dichiarato l’assessore Restifo, «Queste cose serviranno anche per dare la possibilità a chi ha problemi legati alla deambulazione, di poter fruire del centro e di partecipare a tutte le attività che qui sono organizzate. Il resto dei soldi raccolti grazie alla generosità della persone saranno utilizzati per dare sollievo ad alcune persone e a diverse famiglie che manifestano bisogni particolari». Barbara Conti CATANIA – «Ma poi, che cos’è un bacio? Un giuramento fatto un poco più da presso, un più preciso patto, una confessione che sigillar si vuole, un apostrofo rosa messo tra le parole t’amo», così Edmond Rostand descrive il bacio nel suo Cyrano de Bergerac ed è proprio di questo dolcissimo “apostrofo rosa” che hanno parlato in un interclub il Rotary Aci Castello, presieduto da Igo La Mantia, il Rotary Catania Sud Est, presieduto da Maurizio Passanisi, ed il Rotary Catania, presieduto da Vincenzo Consoli. Relatrice della serata Lucrezia Vitetta, medico chirurgo e specialista in psichiatria. Dopo il benvenuto da parte dei presidenti, Lucrezia Vitetta ha iniziato la sua relazione accompagnata da piacevoli immagini. «Il bacio rappresenta l’intera storia dell’umanità. Racchiude il significato dell’eterno e dell’anima. Per ognuno di noi – dice la relatrice – baciare è qualche cosa di unico. È con le labbra che si trasmettono diverse sensazioni. Ogni sinergia sessuale parte proprio dal bacio che può suggellare l’inizio di un rapporto ma anche la fine. Non esistono labbra uguali quindi le sensazioni che si trasmettono non sono mai le stesse». La relatrice ha spiegato cosa avviene anche dal punto di vista ormonale, muscolare, le sensazioni che si trasmettono al cervello e quello che accade al nostro corpo quando due persone si scambiano un “semplice” bacio. L’atto del baciare mette in moto 34 muscoli facciali, senza contare quelli del collo, delle spalle e della schiena. Quando è molto appassionato, può provocare fino a 120 battiti cardiaci al minuto. Tema affrontato dal Lions club Ct Stesicoro Centrum con esperti nel settore Randagismo, problema annoso L. c. CATANIA STESICORO CENTRUM (CT) – Il fenomeno del randagismo in questi ultimi anni si è accentuato sempre di più e le istituzioni stanno cercando di farvi fronte. Il Lions club Catania Stesicoro Centrum, presieduto da Giuseppe Santangelo, ha dedicato una serata per analizzare tale problema. Relatori Pier Paolo Niutta, della facoltà di Medicina veterinaria dell’Università di Messina, che ha trattato il problema se “Gli animali rappresentano un rischio per l’uomo”; Santo Cristarella, della facoltà di Medicina veterinaria dell’Università di Messina, ha trattato il tema del “controllo delle nascite della popolazione canina”; Francesco Pugliesi, direttore del Servizio di igiene urbana veterinaria dell’Asl 3 di Catania; Stefano Luigi Argiolas, medico veterinario responsabile dell’unità di soccorso servizio 118 di Roma, che ha parlato del modello attuato nella città di Roma. Inoltre, sono intervenuti, per dare un indirizzo di saluto, il deputato regionale Salvo Pogliese, il direttore servizio veterinario dell’Asl 3 di Catania Antonino Salina e l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Catania, Giuseppe Zappalà. Moderatore Mauro Mazzari, medico veterinario. «Gli argomenti trattati in questo meeting – dice il presidente Giuseppe Santangelo – sono fortemente sollecitati dall’evoluzione sociale e culturale del nostro Paese. La sensibilità dell’opinione pubblica include ormai un rapporto di stretta convivenza con l’animale, considerato mem- bro della famiglia. Anche gli animali non conviventi debbono essere considerati meritevoli, non solo di protezione, ma anche di diritto alla vita in condizioni di benessere. «Come tutte le relazioni – continua il presidente – però anche quella con l’animale è esposta a tradimenti ed abbandoni. Nei canili, sempre più affollati, si osservano condizioni di vita, di rapporto, di gestione, di alimentazione e di igiene inaccettabili. Per carenze organizzative sono purtroppo incomplete anche le informazioni epidemiologiche sulla popolazione canina. Oggi possiamo osservare una crescente offerta di assistenza e di cura medico-veterinaria specialistica, ma la ricerca è in ritardo nell’affrontare le problematiche che riguardano l’invecchiamento e la segregazione animale. «Per far fronte alle nascite della popolazione canina – spiega Santo Cristarella – le metodiche più comuni di sterilizzazione sono di due tipi, quella farmacologia e quella chirurgica, la prima ha un’invasività minore rispetto a quella chirurgica, anche se vi sono delle tecniche mini invasive. Le tecniche farmacologiche, però, raramente possono essere applicate sui cani randagi, perché richiedono un ciclo di terapie alle quali l’animale deve essere sottoposto ed, inoltre, è importante conoscere l’attività periodica del soggetto e intervenire nel giusto periodo, perché altrimenti l’animale rischierebbe di incorrere a delle neoplasie. Nei cani randagi, quindi, preferiamo agire con la chirurgia mi- Da sx: Argiolas, Puglisi, Aresco, Sciuto, Santangelo, Cristarella, Niutta, Mazzari (mc) ni invasiva, vale a dire con un semplice intervento di endoscopia o laparoscopia. Nella femmina agiamo a livello di salpinge e nel maschio a livello del deferente e del funicolo, effettuando una bruciatura che neutralizza la fuoriuscita di nemasperma e il concepimento. Però si è constatato che, pur effettuando questa chirurgia meno invasiva, l’animale può andare incontro a determinate patologie per la mancanza di alcuni ormoni, così si è pensato di ricorrere all’esportazione delle gonadi. Nel canile municipale di Messina, ad esempio, nell’arco di due anni il numero delle nascite si è ridotto notevolmente grazie appunto alla sterilizzazione». «È piuttosto scontato che gli animali possono rappresentare un rischio per l’uomo – dice Paolo Niutta – la cosa importante è conoscere quali possono essere i patogeni ed in particolare quelli che colpiscono sia gli animali che gli uomini, in modo tale che ci sia un controllo attento su quelle che sono i potenziali aspetti di trasmissione di malattie da parte di questi animali randagi all’uomo. Oltre a tenere sotto controllo le nascite, è necessario controllare in maniera costante anche i cosiddetti cani di quartiere, in modo tale da prevenire le malattie che possono essere trasmesse all’uomo. Il controllo dei cani randagi spetta alle Asl con le quali collaborano anche associazioni di volontariato e l’Università stessa per ridurre i rischi, soprattutto prevenendoli». «L’Asl 3 di Catania – dice Tonino Salina, direttore servizio veterinario Asl 3 – ha istituito un servizio con veterinari specializzati e con strutture adeguate alla lotta al randagismo. Quello che occorre è una programmazione seria, un impianto di prevenzione fatto da tutti gli enti preposti ed una collaborazione che può portare alla soluzione di questo problema oramai divenuto annoso». «L’Asl può agire solo su due fronti – ci spiega il direttore del Servizio di igiene urbana, veterinario dell’Asl 3 di Catania, Francesco Pugliesi – vale a dire l’educazione nelle scuole, per cercare di informare gli insegnanti di tutte quelle che sono le problematiche dell’animalismo; la sterilizzazione – ed in merito a ciò, nella città di Catania ci riscontrano maggiori problemi, soprattutto a causa dei costi dei canili che aggravano questo tipo di attività, infatti il cane che viene operato e sterilizzato gratuitamente dall’Asl deve rimanere per circa un mese in un canile a spese del Comune alle quali questo non può fare fronte. L’anagrafe canina a Catania è ben organizzata, per cui riusciamo a rintracciare con facilità i cani che si perdono e grazie ad un microcip elettronico possiamo denunciare le persone che abbandonano i propri animali. I sindaci di tutte le città devono capire che il randagismo è diventato un problema sociale e sanitario». M.C. Baciare, inoltre, fa smaltire circa 6,4 calorie al minuto. Il bacio agisce da antidepressivo naturale: quando ci baciamo, anche semplicemente sfiorandoci le guance, ci sentiamo meno soli e appaghiamo il nostro desiderio di conoscenza. Il bacio “vero”, quello erotico, stimola la produzione di liquidi umorali (come accade durante l’atto sessuale) e per questo motivo baciare è una fondamentale fonte di piacere. Ed ancora, il bacio produce effetti antidolorifici: infatti quando due labbra si accostano appassionatamente l’una all’altra il cervello libera endorfine, sostanze endogene dotate di proprietà biologiche analgesiche. Aumenta contemporaneamente il battito cardiaco, la pressione sanguigna e la sudorazione e tutto questo ci fa sentire agitati, emozionati e in qualche modo “stressati” (naturalmente si tratta di una forma di stress molto piacevole!). «Nell’antichità le mamme svezzavano i loro figli masticando il cibo e passandolo loro a piccoli bocconi attraverso la bocca, un po’ come fanno gli uccelli con i loro piccini – spiega ancora Lucrezia Vitetta –. Secondo molti studiosi, il bacio avrebbe origine proprio dalla trasformazione di questo atto materno di nutrimento della prole. Freud afferma che “il bacio è, per animali ed esseri umani, portatore di cibo: se non baciamo chi amiamo, a livello simbolico gli togliamo un nutrimento fondamentale, il nutrimento dell’anima. «Esistono diversi tipi di bacio – continua – a secondo anche delle proprie origini. Il bacio “alla francese” è il bacio dell’anima, con la bocca aperta e generalmente prevede il contatto tra le lingue. Questa tipologia, sicuramente, è la più diffusa in Occidente. Gli eschimesi, invece, si strofinano il naso. I giapponesi del Nord si mordicchiano, mentre a Bali è abitudine diffusa accostare i volti, guardarsi intensamente e annusarsi per assaporare il calore e il profumo della pelle dell’altro. Nell’isola Trobriand, nell’Oceano Pacifico, prevede un lungo strofinamento di nasi e bocche senza baciarsi, ma mordicchiandosi prima delicatamente e via via in modo più energico, fino a che il labbro inferiore comincia a sanguinare. Poi vi è il bacio fatto di sguardi intensi e di leggeri soffi sulle labbra. Il bacio della farfalla si pratica con gli occhi, “spazzolando” le ciglia del partner. L’effetto è una sensazione di solletico, come quella che si prova quando una farfalla sbatte le sue ali sulla pelle. Quello a distanza è quando si bacia la propria mano e con un soffio si manda il bacio al destinatario. Il succhiotto è un bacio talmente profondo che lascia un marchio sulla pelle, si appoggiano le labbra sulla pelle succhiando profondamente. Quando si bacia, solitamente gli occhi si tengono chiusi, chi non si lascia mai cogliere di sorpresa li tiene aperti, così facendo magari non andrà mai incontro a delusioni, ma forse non conoscerà mai la vera passione. Questo tipo di persona, sicuramente, ci deve dare un po’ da pensare. Poi vi è il “bacio della morte”, che si dava ai condannati; l’ultimo bacio è quello dell’ultima volta. L’uomo o la donna che non baciano hanno seri problemi con se stessi, non riescono ad accettare il loro io, hanno paura della parte più profonda della loro anima ed è molto difficile che riescano a cambiare». In un sondaggio, si è stabilito che il 63% degli italiani ha dichiarato di conservare un ricordo vivissimo del primo bacio. Il 42% delle donne preferisce baciare il proprio partner, mentre il 47% degli uomini preferisce che sia la compagna a prendere l’iniziativa. Il 5 aprile del 1999 a Tel Aviv una coppia israeliana si è baciata per 30 ore e 45 minuti, stabilendo il primato del bacio più lungo del mondo. Un argomento così singolare non poteva che suscitare curiosità nei presenti che hanno posto tanti interrogativi alla relatrice. Chi di noi non vorrebbe essere coccolato da dolci e teneri baci dalla persona che ci fa sognare e ci fa battere forte il cuore? Il bacio è la più bella manifestazione d’affetto ed a volte il preludio all’amore. Monica Colaianni Gela: bando di concorso in memoria del rotariano Mangione R. c. DI GELA (CL) – Un altro appuntamento con la scienza e la cultura per il club service gelese che ogni due anni ricorda la figura del ginecologo che ha seguito migliaia di donne gelesi e ha fatto nascere altrettanti bambini, oggi uomini e donne impegnati nel sociale. La fondazione Rotary Paolo Mangione, club di Gela, Rotary club di Gela, con il patrocinio dell’ordine provinciale dei Medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Caltanissetta, ha indetto un bando di concorso per onorare la memoria del socio rotariano Paolo Mangione e per promuovere la ricerca e gli studi nel campo dell’ostetricia e ginecologia, della bioetica ed in particolare nel campo della tutela e del rispetto della vita. La fondazione bandisce un concorso per l’anno rotariano 2006-07. Il concorso ha per oggetto un lavoro nel campo della medicina generale, dell’ostetricia e della ginecologia e bioetica. La partecipazione è riservata a laureati, laureandi, in Medicina e chirurgia e lauree affini e gli specializzandi e specializzati in Ostetricia e ginecologia nell’anno accademico 2001-02. Al vincitore sarà assegnato un premio di 2.700 euro. Per partecipare al concorso il concorrente dovrà spedire un lavoro in quattro copie a mezzo posta in plico raccomandato alla segreteria della fondazione Mangione o presso la segreteria del Rotary, entro il 31 marzo 2007. È necessario esibire il certificato di laurea ed autocertificazione attestante l’assegnazione della tesi di laurea. Il tema da sviluppare è “Endometrosi ed infertilità”. I partecipanti sono invitati a presentare argomenti di recentissima acquisizione scientifica sul tema proposto. I premi saranno assegnati in occasione di una manifestazione rotariana e le spese di viaggio sono a carico della fondazione. Vaccini, Italia capofila del progetto “Amc” in aiuto dei Paesi più poveri Salvare milioni di vite nei Paesi più poveri del mondo finanziando lo sviluppo di un nuovo vaccino contro lo pneumococco, batterio responsabile della morte di oltre 1 milione di bambini ogni anno. È questo l’obiettivo del progetto Amc for Vaccines, presentato a Roma presso il ministero dell’Economia e delle Finanze e promosso da un primo gruppo di Paesi donatori: Italia, Regno Unito, Canada, Norvegia e Russia. Con un impegno finanziario per 635 mln di dollari, l’Italia è il capofila dell’iniziativa che comporterà un investimento complessivo per il vaccino contro il pneumococco pari a 1,5 miliardi di dollari. Il vaccino contro lo pneumococco che sarà prodotto attraverso l’Amc sarà di nuova generazione e permetterà di coprire le più recenti esigenze di protezione immunitaria riscontrate nei Paesi meno sviluppati. Il progetto pilota consentirà di vaccinare nel tempo fino a circa 70-100 milioni di persone e già entro il 2030 potrà salvare quasi 5 milioni e mezzo di vite. A lanciare ufficialmente il progetto sono stati, oltre al ministro dell’Economia e delle finanze Tommaso PadoaSchioppa e al ministro della Salute Livia Turco, anche i rappresentanti dei governi degli altri paesi che hanno lanciato l’iniziativa, il presidente della Banca mondiale Paul Wolfowitz e la regina Rania AlAbdullah di Giordania, difensore emerito per i bambini dell’Unicef. «L’Amc è un approccio assolutamente innovativo – ha spiegato Tommaso PadoaSchioppa – che coniuga strumenti di mercato e intervento pubblico, che apre nuove frontiere al finanziamento della lotta contro la povertà e le malattie endemiche». Lo sviluppo dei vaccini per alcune malattie, infatti, è ritardato non solo da motivi scientifici, ma anche dalla carenza di specifici investimenti del settore privato. Grazie all’Amc, i Paesi donatori si impegnano all’acquisto dei nuovi vaccini, una volta scoperti e certificati come efficaci da un panel di esperti, e le imprese sono così motivate ad impegnarsi ulteriormente nella ricerca e sviluppo dei vaccini contro le malattie individuate. Una volta esaurito il sussidio, perché è stato acquistato il numero di dosi previsto dall’Amc, le case farmaceutiche si impegnano a fornire ai Paesi beneficiari il vaccino ad un prezzo prossimo al costo marginale, in modo che le campagne di immunizzazione possano continuare con costi abbordabili anche per i Paesi più poveri. ROTARY INTERNATIONAL ROTARY INTERNATIONAL Area Terre di Cerere AREA TERRE DI CERERE Distretto 2110 Sicilia e Malta Distretto 2110 Sicilia e Malta Anno Rotariano 2006-2007 Governatore Alfred Mangion Con il Patrocinio del Comune di Regalbuto 1° CONVEGNO AREA TERRE DI CERERE Turismo … come, dove, quando Regalbuto – Domenica 25 Febbraio 2007 Coordinamento organizzativo Programma Francesco Paolo Orlando ore Assistente del Governatore Teatro aurora registrazione onore alle bandiere preghiera del rotariano saluti 9.30 Presidenti Sergio Lilla Anno Rotariano 2006-2007 Governatore Alfred Mangion LOURDES Straordinario viaggio a Montecatini Terme - Principato di Monaco Montecarlo - Costa Azzurra - Cannes - Carcassone Betharram - Nimes - Sanremo - Lucca - Salerno da sabato 31 marzo 2007 a domenica 8 aprile 2007 Relatori Rotary club Enna Mariano Bruno Armando Glorioso Sindaco di Lipari – Isol e Eolie Rotary club Nicosia Enza Cilia Salvatore Bevilacqua Soprintendente BB.CC.AA di Ragusa Rotary club Piazza Armerina Giovanni Arcidiacono Santo La Bruna Scrittore del turismo - Catania Rotary club Regalbuto Silvana Raffaele Professore titolare Facoltà di Scienze della Formazione - Università di Catania Conclusioni On. Salvatore Misuraca Programma alternativo per i/le consorti Passeggiata nel centro storico con visita dei principali monumenti della Città Assessore Turismo e Territorio Regione Siciliana Ristorante Miralago Comunicare, per favore, la presenza a : ore 13.30 colazione di lavoro Vito Felici 0935 77711 - 338 7560148 Vito La Bruna 0935 71316 - 339 1914949 Colazione di lavoro Euro 20.00 p. p. Coordinamento organizzativo Francesco Paolo Orlando Assistente del Governatore tel - 335 6121925 email: [email protected] Collaborazione Lucia Giunta Delegato Rotary Foundation tel - 0935 682015 328 8603608 Patrocinio C.A.S.A. Centro Armerino Studi Amministrativi Cultura e turismo –Piazza Armerina tel - fax 0935 682450 Quota di partecipazione Euro 800.00 p.p. più Euro 50.00 per assicurazione ed iscrizione Tutto compreso escluso extra, ingressi, mance Prenotazioni entro il 4 Marzo 2007 ad esaurimento posti in pullman Euro 100.00 alla prenotazione Quotidiano di Sicilia 16 Terzo settore Martedì 3 Ottobre 2006 - N. 178 Reinserire i condor nel loro habitat Un progetto denominato “Wings of condor” portato avanti dalla moglie del recordman-scienziato Angelo D’Arrigo Il Rotary di Acicastello ha organizzato un incontro, presente anche l’Asl 3 di Catania, sponsor dell’iniziativa R.c. ACICASTELLO – Durante un incontro organizzato dal Rotary Acicastello, presieduto da Igor La Mantia, il socio Antonello Mancuso, veterinario dell’Asl 3 di Catania ha raccontato la sua meravigliosa esperienza in Perù. Mancuso, infatti, ha preso parte al progetto del grande recordman-scienziato Angelo d’Arrigo, portato avanti dalla moglie Laura, per la reintroduzione dei Condor nel loro habitat naturale. Alla serata rotariana ha preso parte anche la moglie di D’Arrigo. Il progetto “Wings of condor” è stato sponsorizzato dall’Asl 3 di Catania. Presente all’incontro il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Locale, Antonio Scavone, «Ringrazio il presidente ed i soci del Rotary Aci Castello – dice Antonio Chi era Angelo D’Arrigo Scavone- per avere invitato me in rappresentanza dell’Asl Angelo D’Arrigo è stato il primo ad attraversare il Sahara in deltamotore e in deltaplano e, e uno dei nostri veterinari a questa bellissima sempre in veste di deltaplanista, è stato il primo sorvolare l’Everest, ad attraversare la Siberia e raccontare iniziativa che ha permesso di le Ande. Nel 2002 si alzò il volo con il suo delportare a compimento il taplano dal Circolo Polare Artico e, seguito da uno grande progetto di Angelo stormo di gru siberiane, insegnò loro la rotta miD’Arrigo. L’Asl, inoltre, ha gratoria che le portò lungo 5.500 chilometri fino in dedicato a questo grande personaggio un centro di raccolta Medio Oriente, sopra l’Iran. di fauna situata nel settore veD'Arrigo era l'uomo che volava a passo di condor, terinario dell’Azienda sadai rapaci aveva imparato qualcosa di vitale, con nitaria locale di Catania». loro ha vissuto, con loro ha imparato a volare e le «Angelo D’Arrigo – sotaquile che gli sono volate accanto fin sopra tolinea il direttore generale - è l’Everest e le gru lo avevano seguito in volo dal conosciuto da molti, soCircolo Polare Artico fino al Mar Caspio, forse, prattutto, per la spettacolarità anche loro hanno imparato qualcosa da lui. delle sue azioni; certamente le Grande estimatore e studioso di Leonardo Da sue imprese hanno richiamato l’attenzione del mondo intero, Vinci, D’Arrigo ha studiato per anni il volo dei quest’uomo è riuscito a reagrandi rapaci,fino a realizzare una Piuma leggelizzare il progetto di rissima identica nella struttura a quella contenuta Leonardo da Vinci, infatti, il nel Codice Madrid I, che, grazie ai nuovi materiali deltaplano di fatto era un’inha conservato la robustezza necessaria al volo, artuizione di Leonardo e rearivando pero a pesare solo un quarto del prototipo lizzato a distanza di cincinquecentesco dimostrando l'esattezza delle inquecento anni da D’Arrigo. tuizioni aerodinamiche di Leonardo. Con questo strumento, che E proprio lui che aveva sorvolato le vette più alte con il suo deltaplano, muore in un tragico in- oggi si trova esposto al cidente il 26 marzo 2006 a soli 45 anni, a Comiso su un ultraleggero precipitato durante una di- Museo delle scienze di mostrazione poco dopo il decollo e dopo aver firmato gli ultimi autografi. L'aereo è precipitato Torino, D’Arrigo ha superato l’Everest, è diventato un da una altezza di circa 200 metri. “uomo volatile” che ha saputo sorvolato le vette più alte del M.C. mondo. Oggi abbiamo portato Una cerimonia per festeggiare il primo anno di attività e iniziare il nuovo a 1 Charter Night per Ct Agata L.C. CATANIA AGATA – Il Lions club Catania Agata il 29 settembre 2006 ha festeggiato la sua prima Charter Night. Durante la cerimonia sono stati presentati due nuovi soci, Antonino D’Agostino con la moglie Pinella e Giovanni Lombardo con la moglie Rosanna. «Questa sera – sottolinea il presidente Giusi Bua – non solo festeggiamo la nostra prima Charter, ma diamo inizio alle attività del club per il secondo anno sociale, abbiamo già pronto il programma delle attività da svolgere durante l’anno. Tra le tante ne cito due: la prima sarà la chiusura del service che abbiamo iniziato lo scorso anno in collaborazione con il Comune di Catania e l’Unione italiana ciechi, per la prevenzione della cecità previa visita media ed oculistica ai bambini delle prime e seconde classi di tutte le scuole della città. Consegneremo venti paia di occhiali ai bambini che ne hanno bisogno; la seconda è la giornata mondiale per la prevenzione della malattia del rene che si svolgerà a Catania nel mese di marzo. Noi come soci lions vorremmo essere di disponibili ad aiutare il prossimo, a costruire un futuro migliore, essere utili alla nostra comunità con il lavoro e l’impegno e rappresentare degnamente l’organizzazione dei lions». «Anche quest’anno – continua il presidente - abbiamo deciso all’unanimità di devolvere in beneficenza la somma di denaro destinate a all’acquisto di targhe da consegnare a ricordo della serata alle varie autorità lionistiche ». Il club lions Catania Agata dice Alfio Maccarrone, delegato di zona – anche se solo da un anno è entrato a fare parte del firmamento dei club con la guida del suo presidente Giusi Bua, ha raggiunto brillanti traguardi sionistici in tutte le attività portate avanti per consolidare la presenza sionistica nel territorio e nel campo della formazione. Vivo con emozione questo momento in quanto, un anno fa, come Da sinistra: Maccarrone, Salmè, Bua, Di Salvo, Giacona presidente del club sponsor Catania Est, ho partecipato alla cerimonia di consegna al Catania Agata della Charter da parte del Governatore Raffaele Tommasini. Oggi come delegato della zona undici, nominato dal Governatore Francesco Salmè, inizio questa nuovo esperienza lionistica. Sono certo che durante questo nuovo anno sociale il club Catania Agata continuerà la sua attività e raggiungerà nuovi e brillanti traguardi. Noi lions, rifacendoci al messaggio del presidente internazionale Ross, dobbiamo cercare di crescere nel percorso di relazione con la comunità in cui ci troviamo, dobbiamo rivitalizzarci per recuperare energie da dedicare non solo ai soci, ma anche agli uomini ed alle donne che hanno bisogno di una comunità rinnovata. Cerchiamo di passare da un lionismo parlato ad uno vissuto, inoltre è necessario allargare l’informazione verso l’esterno, in quanto il lionismo va promosso fuori dell’associazione attività di servizio d’alto spessore sociale e di lunga durata che aumenti il numero delle persone coinvolte nelle attività». «Oggi ci ritroviamo qui a festeggiare l’anniversario del lions club Catania Agata – dice il Governatore Salvatore Giacona – Generalmente per i nuovi club il primo anno rappresenta un periodo di rodaggio. Il Catania Agata non ha avuto tale periodo quasi statico, perché il nucleo portante del club è costituito da lions di provata esperienza, d’appartenenza a famiglie che da sempre si respirava aria sionistica. Ha iniziato le attività sin dalla sua nascita integrandosi perfettamente con gli altri club e costituendo una realtà nel firmamento lionistico catanese». «La presenza dei vertici del Distretto – conclude Giacona – rappresenta la testimonianza evidente dell’attenzione che l’Associazione ripone nei confronti di questo club. Una presenza voluta proprio per affermare che il lionismo conta molto sull’entusiasmo, sulla voglia di servire, la gioia di fare qualcosa per gli altri da parte dei loro club. Io esorto i soci del Catania Agata a proseguire la strada che hanno intrapreso, andando avanti con armonia e con amicizia com’è stato fatto fino ad ora». A concludere la serata è stato il Governatore Francesco Salmè, «Noi dobbiamo tanto ai club del distretto – sottolinea Salmè – per la dedizione dei suoi soci ed di colore che li guidano. Impegno sociale e solidarietà, questo è il mio motto, due parole che sono importanti per un lions. Sono ovvie ma a volte devono essere ricordate, devono diventare parte integrante del nostro Io e del nostro essere lions. Noi abbiamo bisogno d’impegno sociale e di solidarietà ora più che mai». «Qualche giorno fa parlavamo di crisi del lionismo – continua Salmè – in realtà non sono in crisi i valori del lionismo e quello che esprime, ma in crisi siamo noi ed ora dobbiamo uscirne. Noi percorriamo una strada che è diventata piena d’ostacoli, ora dobbiamo ripararla e per fare ciò occorre l’aiuto e la solidarietà di tutti i lions del distretto». «Abbiamo grossi traguardi da creare e poi da raggiungere e per fare ciò bisogna ascoltare gli scopi del lionismo ed essere attivi», conclude Salmè. A conclusione degli interventi il presidente Giusi Bua ha consegnato gli stendardi del club agli intervenuti. M.C. Da sinistra: Mancuso - La Mantia - Scavone a compimento uno dei suoi progetti, nato solamente a maggio dell’anno scorso, D’Arrigo aveva portato a Catania due piccoli esemplari di Condor che aveva raccolto nel centro di riproduzione a Vienna, per insegnarli a volare e poi riportarli nel loro habitat naturale, in Perù, sulle Ande. Grazie a lui abbiamo appreso come un uomo abbia insegnato a due volatili a volare in maniera così perfetta. Questi due volatili sono stati presi in cura dai nostri veterinari e sono stati protetti, soprattutto, nel periodo in cui in Italia c’è stato il rischio dell’influenza aviaria». «Tengo a precisare – continua Scavone – che il pericolo di questa epidemia è stato rilevato proprio dai veterinari dell’Asl 3, che riteneva che anche l’Italia fosse a rischio di epidemia, in particolar modo il cuore del Mediterraneo, cioè la costa ionica e tirrenica della Sicilia. Il ministero, invece, riteneva che i flussi migratori fossero lontane dalle coste della Sicilia. Abbiamo sostenuto a nostre spese e con grande sacrificio dei nostri veterinari, il monitoraggio degli animali». Antonello Mancuso ha accettato di far parte dell’equipe che ha portare avanti il progetto di D’Arrigo. Questo progetto, voluto dalla moglie di D’Arrigo, non solo ha consentito di liberare i due volatili nel loro habitat naturale, ma anche di richiamare, sul lavoro fatto a Catania, l’attenzione dell’Università San Antonio di Cuzco, infatti, i peruviani hanno chiesto di portare avanti gli studi che riguardano i condor. Il team, al quale ha preso parte anche la mogli di Angelo D’Arrigo, Laura Mancuso, è partito dall’Aeroporto Fontanarossa di Catania con un volo Alitalia. La compagnia di bandiera ha permesso di portare Inca e Maya (così si chiamano i due condor che D’Arrigo aveva allevato insegnando loro a volare protetti dalle ali del suo deltaplano), in cabina con il gruppo che li assistiva, chiuse in apposite gabbie. «Quando siamo arrivati – spiega Antonello Mancuso – abbiamo avuto serie difficoltà perché il nostro territorio era stato colpito dall’influenza aviaria, per cui la gente del luogo aveva paura che si potesse diffondere un’epidemia. Nonostante dalle cartelle cliniche di Inca e Maya risultassero sani, il Senasa, il Servizio di sanità nazionale che fa capo al ministero dell’Agricoltura, li ha messi in quarantena». «Inoltre – continua Mancuso – ignorando le certificazioni sanitarie europee, sono state richieste analisi al sangue per malattie già presenti nel territorio, un’inutile stress ed anche un pericolo per i due condor. Fare un prelievo da un’ala di un condor è pericoloso perché si rischia di fargli male. Per evitare ciò si poteva fare un tampone cloacale, cosa che già era stata fatta a Catania, ma i responsabili del luogo non hanno sentito ragioni e non hanno preso in considerazione le certificazioni che avevamo presentato. Hanno preteso di eseguire un’analisi al sangue ai due animali, non riuscendoci infine hanno deciso di fare un tampone cloacale che poi è scomparso misteriosamente. Ciò dimostra che la loro era solo una presa di posizione». Il campo base era situato nella zona del Machu Picchu e la località dell’Urubamba, che si trova a 70 chilometri da Cuzco, era la zona scelta da Angelo D’Arrigo da ripopolare, perché la pressione ambientale sta spingendo le coppie di condor ad allontanarsi da questi posti. A Paccarictambo la Fondazione Angelo d’Arrigo sta costruendo un centro di accoglienza per i bambini piccoli. Le donne lavorano tutto il giorno nei campi e portano con sè i bambini che sono quindi sottoposti alle intemperie e non accuditi come si dovrebbe. «Dopo tutte queste vicissitudini, - continua Antonello Mancuso - finalmente, gli specialisti veterinari del luogo, insieme al direttore del Senasa di Cuzco, hanno comunicato a Lima la loro opinione favorevole alla liberazione. Con il professore Calderon, dell’Università di Cuzco, si pensava di costruire un centro di riproduzione in loco».Oggi Inca e Maya sono liberi e volano nella meravigliosa vallata dove Angelo D’Arrigo li aveva immaginati. Il racconto di questa avventura di Antonello Mancuso è stato correlato da bellissime immagini fatte sul luogo. Monica Colaianni Cuzco, uno dei più interessanti siti dell’America meridionale Cuzco ( “l’ombelico” in lingua chuecha ). Circondata da alte montagne e dominante una splendida valle fu la capitale dell’antico impero Inca. Voluta dall’imperatore Manco Capac nel XII secolo. Nel corso dei secoli si abbellì dell’opera di altri grandi imperatori, tra i quali Pachacutec, che conquistò tutta la regione fino al lago Titicaca al Sud e fino alle foreste dell’Amazzonia ad Est. Fu quest’ultimo a dotare la città di una pianta a scacchiera ancora in parte rintracciabile oggi. Gli spagnoli al seguito di Pizarro raggiunsero la città nel 1533, dopo aver sconfitto in battaglia l’imperatore Atahualpa a Cajamarca. Non trovando alcuna resistenza saccheggiarono e distrussero la città in poco tempo. L’ultimo imperatore Inca Tupac Amaru, cercò di riorganizzare la resistenza ma fu giustiziato nel 1572.Oggi la città si compone essenzialmente di una architettura moderna, con solo alcune tracce dell’antica struttura urbana Inca; il paesaggio mozzafiato e la salubre aria la rendono uno dei posti più suggestivi al mondo. M.C. Realizzato un caseificio in Bosnia, grazie all’associazione “Luciano Lama” ENNA – La Bosnia Herzegovina vede la realizzazione di un caseificio grazie all’associazione di volontariato “Luciano Lama” di Enna che si è fatta promotrice di una campagna di solidarietà a favore della popolazione bosniaca. Un percorso iniziato quattro anni fa che adesso vede finalmente i suoi frutti lo scorso 19 settembre con il taglio ufficiale del nastro all’apertura della struttura. L’iniziativa umanitaria ha visto la collaborazione della Regione siciliana che ha contribuito stanziando una somma pari a 45 mila euro, della Provincia Regionale di Ragusa che con un aiuto economico di 25 mila euro ha reso possibile l’acquisto delle prime attrezzature. “Il contributo della Regione siciliana - dichiara il presidente dell’Associazione “Luciano Lama”, Giuseppe Castellano – viene concesso per un progetto specifico volto alla cooperazione decentrata allo sviluppo internazionale” . “A questo si deve aggiungere – continua il Presidente dell’associazione “Luciano Lama” – il grosso sforzo fatto dal Comune di Vicegrad. Tutti hanno dato un apporto per la costruzione del più grande caseificio di tutta la Bosnia Herzegovina”. Il caseificio è posto nella città di Vicegrad della Repubblica Serba è costituita da una struttura avente una capacità di lavorazione di 10 mila litri di latte al giorno e di 27 tonnellate di formaggio al mese. La produzione è iniziata alla vigilia dell’inaugurazione, il 18 settembre. «Notevole l’impegno e il contributo – dichiara Giuseppe Castellano – dell’esercito italiano , il cui intervento e la presenza attiva nel territorio hanno permesso di poter realizzare i lavori con tranquillità». Anche il mondo imprenditoriale ha partecipato all’iniziativa benefica. Tra questi l’imprenditore ennese, Giovanni Nicoletti. Imprenditori, esperti e tecnici in materia casearia, stanno programmando la seconda fase del progetto. Un programma di commercializzazione dei prodotti con l’Italia e soprattutto con la regione Sicilia. Quaranta lavoratori in maniera stabile saranno occupati all’interno della struttura. A questi occorre aggiungere l’indotto ed un centinaio di piccole aziende agricole che allo stato attuale sono costretti a disperdere il latte prodotto di ottima qualità , e che in tal modo potrebbero convogliare nella struttura casearia ,che nella zona è l’unica. Tante le autorità che sono intervenute all’inaugurazione. Tra questi il Vescovo della diocesi di Piazza Armerina, Monsignore Michele Pennini, il metropolita ortodosso Nikolaj, e l’Iman musulmano Kadric. Hanno partecipato , inoltre, i rappresentanti della Regione siciliana , del Ministero del Lavoro e degli Affari Esteri italiani, ed in rappresentanza dello stato Italiano, il comandante generale del contingente militare italiano in Bosnia , colonnello Giovannini. Presenti i rappresentanti sindacali tra cui il segretario regionale della Flai Cgil siciliana, Cesare Lo Balbo ed alcuni imprenditori siciliani del settore caseario. «Un risultato importante – dichiara il presidente dell’associazione regionale “Lucino Lama “ di Enna , Giuseppe Castellano – quello ottenuto dall’associazione che da oltre dieci anni opera in attività di volontariato rivolta soprattutto ai bambini in questo Stato balcanico che vive una forte crisi.Con l’inaugurazione del caseificio – commenta Castellano abbiamo chiuso una prima parte del nostro programma ridando una prospettiva di lavoro a tante famiglie. Ma adesso però resta la parte più difficile. Quella fase volta alla commercializzazione del loro prodotto». A tal proposito sono in atto delle indagini di mercato e progetti di marketing per la penetrazione dei loro prodotti nei mercati italiani e nello specifico in quelli siciliani. S’intensificano i rapporti tra Paesi Esteri come la Bosnia e l’Italia nello specifico la Sicilia. Un ponte culturale ed economico a favore dello cooperazione tra stati di culture ed istituzioni differenti. In tale direzione va collocata l’azione della delegazione che nel corso della sua permanenza in Bosnia ha avuto modo di mettere in campo degli incontri con i rappresentanti delle istituzioni locali. Incontri volti ad incrementare la cooperazione e la collaborazione. La delegazione visita, inoltre , il museo della memoria Sbrenica cittadina tristemente famosa per le tragiche scene di guerra civile negli anni ’90. Ritorna alla memoria un tragico passato che non si può non dimenticare. Prossima iniziativa promossa dall’Associazione “Luciano Lama” sarà quella finalizzata all’organizzazione dell’accoglienza natalizia dei bambini bosniaci, giunta ormai alla ventottesima edizione, che si terrà a cavallo tra i mesi di dicembre e gennaio. Marilisa Cannarozzo Cioccolato artigianale in piazza per aiutare “Telefono Azzurro” Il 7 e l’8 ottobre, in collaborazione con Eurochocolate, saranno distribuite 140 mila tavolette di cioccolato nelle principali piazze italiane. I bambini e le loro famiglie troveranno il cioccolato artigianale, al latte e fondente, prodotto dall'Antica Dolciaria Perugina, azienda di produzione artigianale di cioccolato di qualità, in una confezione di cartone a forma di piccola casa, decorata con disegni che richiamano i diritti dell'infanzia. La casetta, oltre a contenere due tavolette da 100 gr. l’una, racchiude un semplice e divertente percorso ludico sul tema dei principi della Convenzione Onu del 1989. Il ricavato dell’iniziativa sarà destinato alla realizzazione di nuovi Centri Polivalenti di Telefono Azzurro e all’ampliamento di quelli esistenti. L’Associazione intende infatti implementare il centro Polivalente di Palermo e aprire nuovi centri a Firenze e Napoli. Grazie ai fondi raccolti verranno infatti decentrate le risposte e le consulenze per un migliore intervento di rete; aperte nuove ludoteche e nidi nelle carceri, creati sportelli di ascolto e attivati laboratori didattici nelle scuole. La campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi all'insegna del cacao prosegue, dal 14 al 22 ottobre, con Eurochocolate, dove Telefono Azzurro sarà presente con uno stand. E, nella stagione invernale, si trasferisce sui campi da sci coinvolgendo note stazioni turistiche e scuole. 6 Quotidiano di Sicilia 7 Terzo settore Martedì 19 Dicembre 2006 - N. 233 Il carcere tra tutela della legalità e recupero della devianza L.c. CATANIA HOST (CT) – Il Lions Club Catania Host ha organizzato un’incontro per fare luce su ciò che accade nelle carceri e su quale futuro attende i reclusi al di fuori di esse. Parlando di tematiche legate al carcere la prima cosa che viene in mente di questi tempi è la parola “indulto”; concesso nel nostro Paese a circa 17.000 carcerati il 31 luglio scorso, è stato per molti mesi uno degli argomenti prediletti dalla stampa e all’opinione pubblica. Sapere che le strade si sono ripopolate in pochi giorni di scippatori, spacciatori e ladri, di certo non Da sinistra: Tortorella, Tinebra, Di Salvo, Garofalo, Guarnera (sm) è un bella notizia per la popolazione; nello stesso tempo però in pochi si sono chiesti in quale stato erano co- riparazione di computer. Presso la casa circonstretti a vivere prima dell’indulto non solo i car- dariale di Piazza Lanza, istituto deputato ad cerati ma anche il personale che per tutto il ospitare sogetti in attesa di giudizio, avente una giorno sorveglia su di loro. In occasione di un capienza regolare di 220 persone, prima delincontro organizzato dal Lions Club Catania l’indulto erano presenti circa 400 detenuti, molti Host il 29 novembre presso lo Sheraton Hotel di dei quali erano costretti a dormire in dieci in una Catania è stato affrontato il tema “Il carcere tra sola cella. «In questo momento ospitiamo circa tutela della legalità e recupero della devianza”, 280 reclusi – spiega Rosario Tortorella, dirigente per capire, attraverso la voce dei professionisti Casa circondariale Piazza Lanza – ma il trend è che operano nel settore, cosa accade dietro le decisamente in crescita. In momenti di sovraffolsbarre e su quale futuro attende i reclusi al di lamento non è sempre facile per gli operatori monitorare i soggetti soprattutto coloro che fuori di esse. Giovanni Tinebra, procuratore generale presso entrano per la prima volta in carcere, che la corte di Appello di Catania ed ex direttore del pertanto attraversano un momento particodipartimento amministrazione penitenziaria larmente traumatico e che hanno bisogno di presso il ministero della Giustizia, ha offerto un essere seguiti costantemente da psicologi e psiquadro molto chiaro dello stato in cui versano chiatri». Per quanto riguarda le attività educative gli istituti di reclusione: «L’indulto ha rappre- e formative che offre la casa circondariale di sentato il primo passo verso un processo d’inno- Piazza Lanza, i detenuti sono stati occupati nella vazione complessiva del sistema carcerario ristrutturazione di un’intera area abbandonata italiano – afferma Tinebra. Abbiamo a dispo- dell’istituto che è stata adibita allo svolgimento sizione due anni per migliorare le cose, per di corsi e attività formative di avviamento al trovare misure alternative al carcere, per formare lavoro. Ha partecipato all’incontro anche Patrizia Gail personale, per realizzare il maggior numero di posti letto, per costruire nuove strutture». Il rofalo Rubino, dirigente dell‘Ufficio Esecuzione momento della rieducazione rappresenta per i penale esterna: «Il nostro compito – afferma Gareclusi un’occasione per capire se, una volta rofalo Rubino – è porci davanti al soggetto che fuori, desiderano proseguire nella strada della detiene la pena con numerose risposte codevianza o se dirigersi verso la via della legalità struendo per lui una pena che derivi da e, in ogni caso, è fondamentale offrire loro gli un’attenta analisi della persona coinvolta e dalla strumenti per reintegrarsi nella società e per sua motivazione al cambiamento, con il nostro trovare un lavoro onesto. In tal senso all’interno lavoro pertanto miriamo al reinserimento sociale degli istituti di reclusione sono previsti dei del soggetto attraverso dei percorsi individuapercorsi formativi che partono dall’istruzione lizzati». L’Uepe ogni anno riesce ad inserire nel elementare fino ad arrivare all’università, grazie mondo del lavoro una media di 20 soggetti che alle convenzioni stipulate con tutte le maggiori ottengono contratti regolari condizioni di lavoro Facoltà italiane che, attraverso collegamenti continuative, soprattutto nel terzo settore. Dei video, consentono ai reclusi di seguire le lezioni numeri apparentemente piccoli che, se contee di affrontare gli esami. Per chi non volesse de- stualizzati nella realtà della nostra regione, ridicarsi allo studio esiste la possibilità di lavorare specchiano nel concreto dei grossi risultati, soall’interno delle carceri come addetti alle pulizie prattutto in un settore come quello del reinseo alle cucine, (circa 10.000 hanno scelto questa rimento sociale, fatto di pregiudizi e di muri di opportunità), mentre 3.000 detenuti nelle carceri ignoranza molto difficili da abbattere. di Roma e Milano hanno avuto l’opportunità di Sara Malatino lavorare per ditte esterne che commissionano la Tutelare la salute con la dieta L’alimentazione è alla base di un corretto stile di vita, varia a seconda dell’età e delle esigenze della persona Questo il tema dell’incontro dal titolo “Dieta e benessere” organizzato dal Rotary club Messina Peloro R.c. MESSINA PELORO (ME) – Dieta, benessere, principi nutrizionali, associazione ottimale di alimenti, quantità giornaliere consigliate, “nuovi alimenti”, quanto siamo informati su questi temi? Di questo si è parlato nel corso di un interessante incontro, organizzato dal Rotary Messina Peloro, presso l’Hotel Liberty di Messina. A relazionare sul tema “Dieta e benessere”, Franco Salvo, docente della Facoltà di Chimica dell’Università degli Studi di Messina. «Abbiamo voluto invitare un professionista del settore – ha spiegato il presidente del Rotary, Sebastiano Drago – per parlare di un tema che riguarda la tutela della nostra salute e per avere da lui dei consigli sulla corretta alimentazione. Il nostro interesse è quello di dare una possibilità ai soci che fanno parte di questa associazione di divulgare il concetto di solidarietà». «La relazione – ha affermato il professore Salvo – riguarda la dieta e il benessere non solo fisico ma anche psicologico. Quando si parla di alimenti, infatti, non si deve parlare solo di un soddisfacimento fisiologico ma anche della soddisfazione psico-fisica. Quando si parla di dieta, si immagina qualcosa di restrittivo ma, in realtà, non è così. Per dieta si intende uno stile di vita alimentare e fisico». È stato chiarito che non esiste una dieta valida per tutti; ciascuna dieta deve essere forgiata sull’individuo, tenendo conto delle caratteristiche del soggetto (età, attività fisica, ecc.) in modo da farlo stare bene con se stesso e con gli altri. La dieta è determinata da tre fattori: la reperibilità di sostanze nutritive nel proprio ambiente di vita; le culture sviluppate in quel territorio (ad es. la cultura dei musulmani vieta di mangiare Incontro organizzato dal Rotary Aci Castello con lo psichiatra Luca Nicotra La depressione si può curare R.c. ACICASTELLO (CT) – Nei giorni scorsi il club Rotary Aci Castello, presieduto da Igor La Mantia, ha organizzato una serata sul tema “La peste del 2000: La depressione ed i disturbi affettivi”. Relatore della serata lo psichiatra Luca Nicotra. Oggi giorno si usa spesso il termine depressione, ma chi sono i veri depressi? Quando si è realmente malati? Come bisogna intervenire? A queste ed ad altre domande ha risposto Luca Nicotra. «La depressione psichiatrica – dice Nicotra – è quella che la psichiatria considera come una vera e propria malattia mentale che provoca, a chi ne è colpito, gravi sofferenze. Questa malattia si può curare con i giusti interventi. Il termine depressione oggi è molto abusato, perché si usa generalmente per indicare situazioni che la psichiatria non considera come una vera e propria malattia depressiva. Proprio per questa cattiva informazione sarebbe necessa- Da sinistra: Nicotra e La Mantia (mc) ria una campagna informativa per chiarire di cosa si tratta realmente». «I sintomi depressivi fanno parte dell’esperienza umana – spiega lo psichiatra – L’umore è quella tonalità affettiva di fondo che condiziona tutte le Un grave disturbo che può esordire ad ogni età Il disturbo depressivo è associato ad una elevata mortalità. Fino al 15 per cento degli individui con un disturbo depressivo grave muore per suicidio. Altri disturbi mentali sono frequentemente presenti contemporaneamente al disturbo depressivo (per es., panico, disturbo ossessivocompulsivo, anoressia nervosa, bulimia nervosa, borderline di personalità). Fino al 20 per cento-25 per cento degli individui con certe condizioni mediche generali (per es., diabete, infarto del miocardio, carcinomi, ictus) svilupperanno il disturbo depressivo nel corso della loro condizione medica generale. D’altra parte, il trattamento della condizione medica generale è più complesso, e la prognosi è meno favorevole, se è presente il disturbo depressivo. Gli studi sul disturbo depressivo hanno riportato una vasta gamma di valori riguardo alla proporzione della popolazione adulta affetta dal disturbo. Il rischio nel corso della vita per il disturbo depressivo in campioni di comunità varia dal 10 per cento al 25 per cento per le donne, e dal 5 per cento al 12 per cento per gli uomini. Il tasso di malattia sembra non essere in relazione con l’etnia, l’educazione, il reddito o lo stato coniugale. Il disturbo depressivo può esordire ad ogni età, con un’età media di esordio intorno ai 25 anni. Alcuni hanno episodi isolati seguiti da molti anni senza sintomi, mentre altri hanno gruppi di episodi, e altri ancora hanno episodi sempre più frequenti con l’aumentare dell’età. M.C. percezioni e da una colorazione, positiva o negativa alla vita. L’umore “filtra” le esperienze esterne e inoltre si manifesta in maniera palese. Lo scorrere delle sensazioni affettive durante le giornate, produce il senso dello “scorrere del tempo”, il cosiddetto tempo interno. La psiche non riesce a sperimentare il dolore per tanto tempo senza chiedersi come mai e perchè soffre. Il depresso allora entra in una spirale di colpa, agitazione psicomotoria e disturbi neuro-vegetativi. Tali sintomi possono anche portare alla morte, se non adeguatamente e prontamente curati». La vita di tutti i giorni sicuramente incide sul nostro stato d’animo ma questo non vuol dire che tutti gli stressati sono affetti dalla malattia depressiva. «Se per lungo tempo si avvertono dei cambiamenti di umore – dice Luca Nicotra – questo può essere sicuramente un campanello d’allarme, ma quando si è colpiti da malattia depressiva i sintomi sono palesi quindi è necessario ricorrere ad un medico specialista. Purtroppo la famiglia, anche se senza colpa alcuna, potrebbe influenzare il soggetto sia nel bene che nel male, infatti, a volte proprio per una que- stione culturale che vede la depressione come qualcosa di cui vergognarsi, la risposta a questo grave problema da parte di chi ci sta vicino non avviene in maniera adeguata complicando la situazione. Non bisogna avere prevenzioni ideologiche nei confronti del ricovero dei malati in apposite strutture». «Di fronte ad un depresso occorre sempre evitare di utilizzare le solite frasi di circostanza, moralistiche e banali, perchè si potrebbero aggravare le situazioni già difficili. Le cause sono molteplici: psichiche, biologiche, genetiche, sociali e tant’altro. La depressione è una malattia senza dubbio grave dalla quale, però, si può guarire ma solo se si ricorre alle giuste terapie; inoltre, i farmaci utilizzati sono sicuri ed hanno dato ottimi risultati». Si può essere colpiti da depressione a qualsiasi età; tale malattia è più frequente nella fascia d’età media; le più colpite sono le donne, probabilmente per questioni legate all’aspetto ormonale, agli sbalzi dovuti al ciclo, alla gravidanza, alla menopausa. Le donne hanno una predisposizione biologica a questa malattia rispetto agli uomini. La depressione è diventata un fattore sociale. La maggior parte dei casi di suicidi o di omicidi del proprio bambino o del proprio coniuge sono causati da questa grave patologia. Spesso non ci si accorge di esserne affetti da depressione o si fa finta di non saperlo evitando di curarsi, ma da ciò con il passare del tempo scaturiscono le tragedie. Allora non è meglio rivolgersi ad uno specialista senza far passare del tempo prezioso evitando il peggio, intervenire proprio come quando si avverte qualsiasi altro disturbo che può mettere a repentaglio la nostra salute? Basta convincersi che la malattia depressiva è una malattia come tante altre e non bisogna vergognarsene. Monica Colaianni carne di maiale); le condizioni di vita e le abitudini alimentari (vegetariani, salutisti, ecc.). L’Istituto nazionale di Ricerca per gli Alimenti ha redatto le seguenti linee guida da seguire per una corretta alimentazione: controllare spesso il proprio peso e svolgere attività fisica; consumare più cereali, legumi, frutta e ortaggi, meno grassi, bevande zuccherate, dolci, alcool e sale; bere molta acqua (almeno 2 litri al giorno); variare spesso le scelte a tavola; regolare la dieta secondo l’età. Attraverso un excursus dettagliato, sono stati presi in esame i principi nutrizionali degli alimenti (proteine, lipidi, sali minerali, ecc.), per mostrarne le associazioni ottimali nell’alimentazione giornaliera, tenendo presente la composizione del corpo umano (16 per cento proteine, 13 per cento lipidi, 1 per cento glucidi, 65 per cento acqua, 5 per cento sali minerali e piccole quantità di vitamine). Il docente ha spiegato l’importanza di una dieta equilibrata. In Italia il 34 per cento della popolazione con più di 18 anni è in soprappeso, il 9 per cento è obesa.. Problema ancora più sentito, quello dell’obesità pediatrica. I bambini che in Italia soffrono di questa patologia, a causa della cattiva alimentazione, del consumo eccessivo di alimenti ricchi di carboidrati semplici e grassi e della scarsa attività fisica, sono tantissimi (35 per cento in soprappeso, 12 per cento obesi). Bisogna poi tenere conto che i bambini portano questa problematica nell’età adulta, con conseguenze a medio-lungo termine. L’altra faccia della medaglia, nei disturbi alimentari, è l’anoressia, una grave patologia che colpisce maggiormente le adolescenti, bersagliate dai messaggi trasmessi dai mass media. Le diete drastiche sono le più pericolose. Occorre tenere presente sempre le quantità giornaliere consigliate dagli specialisti per ciascun alimento: cereali, pane, pasta, riso, minimo 6 porzioni al giorno; legumi e frutta secca, almeno 5 porzioni al giorno, con un occhio alle calorie apportate dalla frutta secca; verdura minimo 4 porzioni al giorno; frutta fresca almeno 2 porzioni al giorno), grassi (olio, margarina, maionese) 2 porzioni al giorno. Gli alimenti energetici andrebbero consumati nella prima parte della giornata. Importante anche l’assunzione di omega 3 e omega 6, raggruppati come vitamina F. Si tratta di acidi grassi essenziali che svolgono molteplici funzioni benefiche: forniscono energia, limitano l’aggregazione delle piastrine, tengono sotto controllo il colesterolo, hanno una funzione antiossidante, regolano la pressione la sanguigna, proteggono da infezioni interne ed esterne. Rispetto agli omega 3, gli omega 6 hanno anche effetti malefici perché causano un aumento delle reazioni allergiche e della pressione sanguigna. Tuttavia sono necessari per bilanciare l’effetto degli omega 3. Il rapporto consigliato tra omega 6 e omega 3 è 5/1 (la nostra dieta mediterranea si avvicina molto a questo rapporto, mentre quella americana è di 10/1 con gravi conseguenze per la popolazione che soffre di disturbi cardiocircolatori e di obesità). Gli omega 3 si trovano in abbondanza nel pesce azzurro e nell’olio di semi di lino, gli omega 6 nel regno vegetale. L’illustre ospite, dopo aver approfondito le tematiche riguardanti l’alimentazione “tradizionale”, ha poi concluso il suo intervento con dei riferimenti al “cibo del terzo millennio”. «Si tratta di alimenti funzionali, prodotti in laboratorio, – ha chiarito – a cui ci dobbiamo abituare. I cibi del futuro saranno tecnologici. È una nuova linea di ricerca che sta venendo fuori negli ultimi anni, per contrastare l’invecchiamento della popolazione, la diminuzione delle superfici coltivate, l’aumento della popolazione mondiale. Riguarda gli alimenti “fortificati” cioè rinforzati con l’aggiunta di altre componenti che ne migliorano le caratteristiche nutrizionali. Quello che si produce deve essere in grado di fornire più proteine, vitamine, sali minerali, di quelli contenuti in un determinato tipo di alimento: latte addizionato di ferro; frutta secca, pasta e yogurt all’omega 3; cereali vitaminizzati, addizionati con antiossidanti, ecc». Nessun timore, però, non si tratta di alimenti “geneticamente modificati”. Valeria Zingale Gli screening sanitari a Valverde L.c. CATANIA FARO BISCARI (CT) – Tra maggio e novembre 2006 si sono svolti degli screening sanitari, organizzati dal Lions Club Catania Faro Biscari. La sede scelta dalla direzione generale dell’Ausl 3 di Catania, è stata individuata nella locale sede di Valverde (Ct), sita in Via Seminara. A maggio, si è tenuto lo screening cardiologico, che ha consentito di poter anche usufruire da parte degli utenti intervenuti, dell’elettrocardiogramma. Un caso sospetto è stato individuato ed il paziente è stato invitato a recarsi in ospedale, per un controllo più approfondito. Nella norma gli altri pazienti visitati. Oltre 20 le visite svolte comprensivi di elettrocardiogramma. In settembre si è invece svolto lo screening dermatologico, eseguito dai medici della Clinica dermatologica dell’Università di Catania, diretta da Giuseppe Micali i medici Francesco La Carubba e Valentina Longo. Visitati oltre 75 persone, per un controllo legato soprattutto ai nei della pelle, che spesso senza saperlo sono causa di mali incurabili. In ottobre, assistito da Daniela Orofino, Domenico Arcoria coordinatore regionale della Fand, associazione nazionale diabetici, ha testato il valore glicemico ad oltre 90 persone, trovando che i valverdesi godono di buona salute ed avendo riscontrando solo pochissimi casi di valori alti. Nella giornata mondiale della vista, che ogni anno i Lions di tutto mondo organizzano, la prevenzione fatta a Valverde ha dato modo di poter applicare il service dei Lions, sapendo che la retinopatia diabetica è una della cause principali delle cecità. In novembre, con oltre 150 prenotazioni, si è svolto lo screening senologico. La Pettinato, dirigente medico U.O di senologia dell’Ospedale Garibaldi Nesima di Catania, distribuendo in due giorni le pazienti, ha visitato oltre 100 donne.Grazie ad altri due medici, lo screening ha avuto un successo enorme. Ad alcune donne, è stata prenotata una mammografia, per un controllo più approfondito. Un service completo che ha dato modo di poter meglio capire le dinamiche per affrontare gratuitamente e nelle forme adeguate altri screening. Il patrocinio degli screening è stato affidato al coordinamento e all’organizzazione del socio Rosario Tomarchio, che si è avvalso della collaborazione della locale Misericordia e di alcuni cittadini valverdesi come Stefano Garozzo, Franco Di Bartolo, Elda Ferrante, Alessio Ferioli, Vania Cascio e Lucia Tuccitto, che si sono resi disponibili a dare una mano, per rendere un servizio ai loro cittadini. La figura della madre come fulcro della famiglia nella società moderna I. Wheel c. GELA (CL) – I versi di “res”, è disposta a tutto pur di Foscolo hanno echeggiato potentemente salvare il figlio come le donne di nella sala convegni del Museo archeoKabul o della Palestina: le loro logico regionale di Gela, dove la lacrime sono uguali a quelle del scrittrice Silvana Grasso ha disquisito mondo antico, uguali ai cori che sul tema “Cuore di madre – la madre pregano Teseo di restituire alle degli scrittori”. L’iniziativa è stata della madri i corpi morti dei loro figli sezione gelese dell’Inner Wheel di morti in guerra, solo l’intercessione Gela, diretto da Graziella Morselli, che della madre lo fa tornare sui suoi ha voluto puntare sulla figura della passi. Il dolore non ha tempo né madre come fulcro della famiglia che luogo. E ancora esiste un’altra deve ripensarsi per fronteggiare le figura di madre quella che io deemergenze della società. «Il tema scelto finisco con un termine di mio conio – ha detto la presidente Morselli – si “pedofaga” ovvero quella che innesta perfettamente nelle linee guida Da sinistra: Gattuso, Morselli, Grasso e Blanco (lb) soffoca i figli con un amore smidel club internazionale che quest’anno si surato ed egoista: è la madre di occupa della famiglia. E nell’ambito Seneca che lo costringe a vivere un della famiglia quale personaggio chiave è elemento determinante, rapporto morboso e gli impedisce di andare a nozze; poi quando se non la madre? La madre come responsabile dell’educazione dei Seneca è condannato all’esilio gli scrive lettere strazianti e lui le figli che tanto hanno bisogno di riferimenti certi che la società a risponde “madre i morsi del tuo amore mi hanno raggiunto volte non riesce ad individuare. Riproporre la figura della madre ovunque, non potrei mai dimenticarti: ho abbandonato il sogno come garante della famiglia in crisi». La manifestazione è stata d’amore per te. Il tuo bambino di 50 anni”, con una punta di possibile grazie alla collaborazione della direzione del Museo ar- amarezza». Dal mito un volo pindarico verso Bufalino che cheologico regionale di Gela. «Il Museo è aperto alle attività cul- propone un’altra figura di madre “pedofaga”, Mariannina: figlio turali della città – ha detto il direttore Luigi Maria Gattuso – che si sposa dopo 40 anni di fidanzamento e impone alla moglie di fanno rivivere anche i prestigiosi reperti del Museo in un binomio andare a vivere con la madre molto anziana. E ancora l’amore “singolare” fra antico e attuale». La serata è stata aperta dalla por- della madre che va oltre la morte con Leonida che racconta di una tavoce dell’Inner Wheel Liliana Blanco che ha tracciato un breve madre morta che parla ancora con occhi lucidi del figlio che ha laprofilo della scrittrice presente nella società gelese dal punto di sciato sulla terra. Momenti di commozione si sono registrati nella vista professionale e sociale in tutta la sua verve. Poi è stata la sala quando la Grasso ha descritto con toni vibranti la scena di volta della presidente Morselli e del direttore Gattuso. La Grasso Oreste che deve uccidere la madre per volere del Dio, deve venha aperto la sua relazione viva e sentita con i versi di Foscolo in dicare il padre che è stato ucciso da lei. Ma al momento di afcui piange la morte di uno dei fratelli e in questo caso la madre è fondare la spada sul suo petto la madre si strappa la veste greca e, l’elemento unificante di fronte al dolore. Una declamazione che senza circumlocuzioni gli dice: “Figlio guarda il petto che ti ha alha aperto la lunga e vibrante passeggiata fra i prosceni della lattato e tu ti addormentavi con una goccia di latte che ti sgorgava tragedia greca dove la scrittrice ha passato in rassegna varie figure dalla bocca”. Oreste arretra e la spada gli scivola di mano. Un di madri. Silvana Grasso ha fatto rivivere le immagini vive del figlio non può uccidere con freddezza la madre: lo farà solo dopo mito in cui la madre assume connotazioni diverse: da Ghea, la l’incitamento di Pelade. Solo la madre perdona come quella di madre terra. «Dall’unione fra Ghea e Uranos nasce il mondo – Serse che accoglie il figlio vinto dopo la battaglia di Salamina, dice la Grasso – ma è la terra che rappresentano l’utero materno e solo per il fatto di essere tornato vivo. L’ultimo quadro riguarda la la terra accoglie le spoglie mortali dell’uomo. Ogni donna – storia vera di una madre che dopo avere visitato per quattro anni madre è prima di tutto madre che moglie e come tale il suo istinto la tomba del figlio morto viene trovata esanime sulla sua lapide. è quello di salvare il figlio. Nel mito infatti il padre può essere inL. B. vidioso del figlio maschio primogenito che può minare il suo potere; la donna greca, seppure considerata una “cosa” o in latino Iniziative musicali per le festività natalizie GELA (CL) – Con questa iniziativa i club service hanno avviato le attività natalizie. Il concerto di Natale si è svolto il 7 dicembre nell’auditorium del Liceo ginnasio “Eschilo” di Gela, su iniziativa del Rotary club e l’Inner Weehl di Gela. La manifestazione si inserisce fra le iniziative dei club service ed è stata realizzata in collaborazione con l’associazione “Amici della Musica” Giuseppe Navarra di Gela diretto dal maestro Giuseppe Pastorello. La serata introdotta dalla portavoce dell’Inner Wheel Liliana Blanco; è stata avviata dalla presidente dell’Inner Graziella Morselli che ha sottolineato l’importanza della musica come veicolo di cultura nel panorama sociale gelese. Ha presenziato la presidente del Rotary club, Elisa Nuara. Sul palco della scuola si è esibito il duo composto dal soprano Anna Maria Bonelli accompagnata al pianoforte da Enrico Maida. Anna Maria Bonelli soprano di origine niscemese si è diplomata nel 1988 in canto all’istituto Bellini di Caltanissetta con il massimo dei voti, ha interpretato “Il lamento delle Ninfe” alla rassegna internazionale della Scuola civica di Milano. Vincitrice del concorso “Katia Ricciarelli”, segue l’Accademia sotto la giuda della stessa cantante; nel 95 ha vinto il primo premio al concorso internazionale “Voci nuove per l’operetta” a Torino. L’artista ha interpretato magistralmente arie tratte dal repertorio classico di Puccini, Verdi, Dvorak, Tosti e Giordani, passando dalle note meste di Manon Leascaut a quelle allegre tratte dall’opera “Il paese dei campanelli”. Enrico Maida, compagno nella vita e nell’arte si è diplomato in pianoforte presso il conservatorio “Bellini” di Palermo sotto la giuda del maestro Gaetano Cellizza. Nel 1988 segue ad Ischia il seminario internazionale di interpretazione musicale tenuto dal maestro Sergio Fiorentino. È membro di giuria in concorsi internazionali ed internazionali. Nella seconda parte del concerto si sono esibite due giovanissime, Chiara Musumeci al pianoforte e Chiara D’Aparo al violoncello. Chiara Musumeci ha vinto numerosi concorsi nazionali: è pronipote del maestro Giuseppe Navarra che da il nome al Liceo musicale di Gela. Chiara D’Aparo con il suo violoncello è stata una rivelazione per il pubblico presente in sala fra cui figuravano i rappresentanti dei club service di Gela. Il dirigente scolastico del Liceo Ginnasio Eschilo, Corrado Ferro ha avuto il piacere di consegnare alle due ragazze un attestato rilasciato dai due club service, in quanto le rilevazioni sono anche studentesse del liceo “Eschilo”. Prossimo appuntamento dell’Inner Wheel il 17 dicembre alle 10 con la bancarella di beneficenza in corso Vittorio Emanuele. Li. Bl. Abbònati c l i c c a n d o www. quotidianodisici l ia .i t Martedì 18 luglio 2006 — Q U O T I D I A N O D I S I C I L I A — PAGINA 9 ASSOCIAZIONISMO Le consegne al Rotary Aci Castello Il passaggio della campana tra il presidente uscente Michele Piazza Roxas e il neo presidente Ignazio La Mantia Un anno pieno di iniziative all’insegna della solidarietà e del servizio “al di sopra di ogni interesse personale” R.c. ACI CASTELLO – Nei giorni scorsi, presso un noto hotel di Aci Castello, ha avuto luogo la cerimonia del passaggio delle campana del Rotary club di Aci Castello. Ignazio La Mantia è subentrato al presidente Michele Piazza Roxas. Dopo aver assolto ai rituali convenevoli il presidente uscente ha fatto il suo discorso di chiusura di anno sociale. «Il passaggio della campana – dice Michele Piazza Roxas – è un momento molto importante per un club, perché segna la fine di un anno trascorso all’insegna di tante iniziative portate avanti sempre con quello spirito rotariano che caratterizza ognuno di noi e l’inizio di un nuovo anno. Per ricordare tutto ciò che il nostro club ha realizzato durante questo anno in cui sono stato presidente e con la partecipazione assidua di tutti i soci, abbiamo realizzato un Dvd dove sono raccolte le immagini più belle di questo periodo trascorso insieme». «La nostra attività è iniziata a luglio dell’anno scorso – continua il presidente Piazza – con il passaggio della campana dal presidente uscente Da sinistra: La Mantia, Piazza Roxas e Scacco Salvatore Consoli al sottoscritto. Da non dimenticare le varie serate di agosto periodo in cui incontri informativi e formativi in collaborazione con la abbiamo organizzato diverse attività con il Catania scuola media statale G. Verga presso la quale si Ovest. L’anno rotariano si è svolto all’insegna del con- svolgono degli incontri con gli alunni, il personale solidamento della presenza e dell’azione dei soci sul docente ed i genitori, consistenti in conversazioni con i territorio e a servizio della comunità locale. Nell’ambito nostri soci medici che hanno messo a disposizione la delle attività svolte, un ruolo primario lo hanno avuto le loro professionalità e le loro conoscenze in tale campo. scuole, verso le quali è stato avviato un programma di Noi crediamo nella nuova generazione perché i ragazzi rappresentano il futuro ed è proprio per questo che ci siamo impegnati a portare aventi diversi progetti, ad esempio, abbiamo istituito anche un premio alla memoria del sindaco di Aci Castello, Michele Toscano, tragicamente scomparso; infatti abbiamo bandito un concorso fotografico per i ragazzi delle scuole. Quest’anno il premio è stato vinto da quattro studentesse della scuola G. Verga di Aci Castello, alla prima classificata è stata assegnata una borsa di studio con la quale ha avuto l’opportunità di fare uno stege all’estero per il perfezionamento della conoscenza della lingua inglese. Inoltre sono stati regalati dei libri per accrescere la Biblioteca della scuola». «Un’attività da non dimenticare – aggiunge – è l’istituzione della giornata rotariana della donazione del sangue che si svolge in Piazza Castello nel mese di maggio per sensibilizzare la comunità al dono di questa comIl consiglio direttivo ponente essenziale per la vita di ogni uomo. È in corso da anni, il progetto integrautismo per sostenere un bambino castelliano colpito da tale patologia; inoltre non dimentichiamo la collaborazione con Padre Merlino, la parrocchia di Aci Castello e la Caritas castellese per le iniziative del Banco alimentare, infatti un giorno della settimana due nostri soci a turno ritirano i generi alimentari destinati alle fasce più deboli e sfortunate della società castellese e non. Queste iniziative si affiancano all’azione internazionale del “maiching grant” avviato con un distretto indiano che consiste nell’adozione a distanza di un bambino nigeriano; da non dimenticare le iniziative della Rotary Foundation quali il Progetto polioplus, Madagascar e tanti altri. È stato organizzato anche un ballo per la raccolta di fondi da destinare alla fondazione. Tanti, poi, sono stati gli incontri di quest’anno rotariano da me presieduto, duranti i quali sono statti trattati interessanti argomenti di vario tipo tra i quali: “Il rapporto tra contribuenti ed il fisco”; “Le carceri: arrivo o paretenza”; l’incontro con Paolo Veronesi sul “Tumore al seno, l’importanza del trattamento microinvasivo”; “La tutela e la gestione dell’ambiente: aspetti sociali e giuridici” dove sono intervenuti Anna Abramo, avvocatessa specializzata in tematiche ambientali, Mario Intelisano, maggiore della Guardia di Finanza nucleo di Polizia tributaria e Giuseppe Spina, direttore del Parco dell’Etna; l’incontro sulla pedofilia con Don Fortunato Di Noto, presidente dell’Associazione Meter e Marcello La Bella, dirigente responsabile della Polizia Postale e delle comunicazioni di Catania; l’incontro con una delegazione argentina». «L’amicizia all’interno del club deve essere sempre attenzionata – sottolinea Michele Piazza Roxas – una cosa che tengo a sottolineare è la presenza sempre costante di Michele Fardella, assistente del governatore Arcangelo Lacagnina. Lo ringrazio per esserci stato vicino e per i suoi consigli e suggerimenti che ci hanno permesso di non commettere errori. Ringrazio a tutti i soci del club per il loro affetto e la loro costante partecipazione e voglia di fare; tutto il consiglio direttivo che mi ha aiutato durante il mio mandato e tutti i preisdenti delle commissioni istituite». Durante la cerimonia il presidente uscente, Michele Piazza Roxas ha consegnato le prime “Paul Harris” del club a Franco Giuliano e Salvo Consoli, per la loro dedizione al club. 80.000 copie con 5 edizioni settimanali (da martedì a sabato) Il presente sulla scia delgli anni passati «Il programma che intendo intraprendere e realizzare – dichiara il neo presidente del Rotary Aci Castello, Ignazio La Mantia – si baserà, soprattutto, sulla scia di quello che è stato fatto durante quest’anno da Michele Piazza Roxas; è mia ferma intenzione costruire le attività di questo anno sociale sui successi e sulle esperienze passate. Voglio continuare a portare avanti le iniziative intraprese insieme alla comunità di Aci Castello. Infine è mia intenzione continuare a sostenere ed aiutare la Rotary Foundation che, a mio avviso, è un organismo importante per il Rotary. Non dobbiamo dimenticare mai di cercare sempre di vivere secondo i valori del Rotary». Il Rotary club di Aci Castello, anche se ancora un club giovane, con le sue iniziative e con il suo spirito ha adempito ai principi ed i valori fondamentali del Rotary. Tutti i nuovi soci, ricordiamo, sono avviati alle iniziative rotariane solo dopo essere stati ripetutamente informati dei principi etici, morali e civili che reggono questa grande archi- tettura di popoli e persone che è presente in tutti gli angoli della terra. L’istruttore del club, che è un past-president, è incaricato di fornire ai nuovi soci le informazioni necessarie per comprendere a fondo l’azione verso la quale il Rotary è indirizzato. Questa collaborazione si integra con il sostegno che è dato al socio presentatore c anello di raccordo indispensabile all’integrazione di nuovi soci nella famiglia rotariana. Durante l’anno sono stati organizzati dai soci anche diversi Caminetti. Il Rotary club Aci Castello ha varato varie iniziative che mirano a garantire la maggiore visibilità ai progetti che sono approntati nell’anno sociale. Dopo il breve ma efficace discorso il neo presidente ha presentato il suo consiglio direttivo ed, in fine, l’assistente del governatore, Giovanni Ianora ha fatto un breve intervento per porgere i saluti del governatore ai soci del Rotary Aci Castello. M.C. Da sinistra: La Mantia e Piazza Roxas Monica Colaianni Lions: “Per chi suona la campana?” Giuseppe Capuani è il nuovo presidente del club Catania Est per l’anno 2006/2007 L.c. CATANIA EST – Una suggestiva cornice quella dello Sheraton Hotel di Catania per salutare, in occasione dell’Incontro Conviviale, il passaggio della Campana. Con questo gesto il presidente del Lions club Catania Est Alfio Maccarrone saluta il neo presidente Giuseppe Capuani. Con un gesto che conserva tutto il senso della amicizia e della convivialità che contraddistingue il Lions. «L’anno sociale che ha interessato la mia presidenza – ha detto Maccarrone – è stato molto faticoso. Il nostro club è stato eletto club modello. La campagna promossa dal Lions ha lo scopo di ridurre la cecità prevenibile e reversibile in alcune aree del mondo, prevalentemente in Oriente. Oltre a questa importante iniziativa abbiamo realizzato un importante progetto che permettesse di analizzare e interagire con le problematiche del territorio etneo. Principalmente nella città di Catania. Su questo argomento un incontro importante è stato fatto con il Prefetto sullo smaltimento dei rifiuti solidi”. Sempre in tema di territorialità il Lions club Catania Est ha portato alla luce l’importante questione del patrimonio rurale dell’Etna». 1La ruralità è una delle nostre ricchezze – continua Maccarrone – per questa ragione abbiamo sostenuto con fervore il progetto Lions di inserire il nostro patrimonio rurale nell’Unesco. Ma il nostro anno sociale ci ha guidati soprattutto nel raggiungimento dei fini lionistici, quali la tutela di quanti vivono uno stato di disagio.Per questo motivo il ricavato della stagione teatrale di quest’anno sarà devoluto al popolo rumeno. Altro importante aspetto legato ai nostri principi è stato quello di migliorare la conoscenza tra i soci, a tale scopo abbiamo incentivato la collaborazione tra i vari club. Un esempio è stata la giornata enogastronomica presso una villa dell’Etna per valorizzare il territorio e allo stesso tempo diDa sinistra: Lo Cascio, Tomasello, Mantia e Capuani. vulgare quei principi di amicizia che ci contraddistinguono». A testimoniare della realizzazione degli scambi tra i vari club, e quindi della rivalutazione del senso dell’amicizia, ormai offeso dagli abusi di una quotidianità sempio a Palermo presso i locali di S. Chiara siamo riusciti a creare una moschea per globale e violenta, la presenza di diversi altri club: Catania Biscari, club di Palermo il culto». Il presidente del Lions Palermo Mediterranea pone invece l’accento sul Mediterranea e Messina ruolo del gemellaggio. «Nel corso degli anni- ha esordito Giuseppe Lo Cascio preper citarne qualcuno. sidente del club palermitano- il gemellaggio e i tanti progetti comuni sono serviti a «La cerimonia – so- sminuire la storica rivalità tra Catania e Palermo. Nel corso dell’ultimo anno sociale stiene Tiberio Mantia abbiamo creato diverse possibilità di incontro, ad Agrigento per esempio. Tutti questi segretario Palermo Me- importanti appuntamenti ci hanno permesso di approfondire la conoscenza ed eliditerranea – ha so- minare qualsiasi inutile contrasto». prattutto lo scopo di perDopo l’ascolto dei tre inni: indiano, europeo, e italiano la cerimonia prosegue con mettere di incontrarsi e il solenne passaggio della campana, un atto che racchiude in sé tutta la simbologia e i di rivalutare il senso valori Lions. Viene fatto il passaggio di distintiti tra Maccarrone e Capuani, e con dell’amicizia. Ma non è esso il trasferimento di carica. «Cercheremo di curare l’armonia tra i soci – ha detto il solo questo. Oggi il neo presidente Capuani – soprattutto lavoreremo sul piano della solidarietà. Il nuovo ruolo del Lions è di- programma sarà all’insegna della continuità con il lavoro fino ad ora svolto dal preventato quello di sidente uscente e sarà il frutto di un lavoro coordinato col direttivo. Oltre ai principi pungolo, siamo passati solidi dell’amicizia cercheremo di portare avanti il gravoso principio di sviluppare tra da un ruolo assistenziale tutti i popoli uno spirito comunitario. Certamente non mancherà il progetto Natale ad uno di denuncia nei anche per loro, che lo scorso anno ci ha permesso di dare un Natale a chi non poteva confronti delle Pub- permetterselo. Credo che l’importante è che ognuno con il proprio ruolo si debba bliche Amministrazioni sentire coinvolto, penso che la solidarietà quella vera ci debba guidare sempre». che operano male. Per L’intervento del Governatore e responsabile per gli scambi giovanili Melita Furnari queste ragioni il Lions invece si è incentrato sul ruolo dei giovani e sull’importanza del viaggio come ha realizzato una serie strumento di conoscenza di nuove culture. di convegni e gruppi di «Vorrei porre alla vostra attenzione – ha affermato – il problema che riguarda i gestudio sulle tematiche mellaggi in Sicilia. Lo scopo di questo istituto è quello di realizzare il principio di più variegate, per fratellanza con tutte le sedi Lions del mondo. Mi rammarica dire che la Sicilia non ha citarne una la questione la cultura dello scambio giovanile. Infatti il service permette ai nostri figli di arricdell’immigrazione. chirsi e poi di arricchirci con i viaggi all’estero e poi con lo strumento dell’ospitalità Abbiamo cercato di rea- dei giovani venuti dall’estero. Per quest’anno la Sicilia ne manderà cinque ma non lizzare degli incontri atti ospita nessuno. Vorrei che la presenza di questa giovane austriaca, stasera ci dia lo a sollecitare le isti- stimolo per superare questo problema». tuzioni a dare supporto agli immigrati. Ad eLaura Galesi Le ragioni del sì per il Ponte sullo stretto: un incontro all’Università di Palermo PALERMO – Giorno 20 luglio 2006 alle ore 16, presso l’Università di Palermo, Palazzo Steri, “Sala dei Baroni” si svolgerà l’incontro sul tema “Le ragioni del sì per il Ponte sullo Stretto”, in tale occasione sarà presentato il volume “Un collegamento per lo sviluppo”. La manifestazione è promossa dalla Fondazione Angelo Curella, dal distretto Lions Sicilia 108 YB e dal diste Consulting srl. I lavori saranno introdotti da Pietro Busetta, presidente Fondazione Curella, il moderatore sarà Carlo Alberto Tregua, direttore del Quotidiano di Sicilia. Le conclusioni della manifestazione saranno tratte da Raffaele Tommasini, governatore del Distretto Lions 108 YB per l’anno sociale 2005-2006. Seguiranno numerosi interventi. Quotidiano di Sicilia Terzo settore 7 Martedì 30 Gennaio 2007 - N. 018 Tirassegno: uno sport, una passione Rotary Aci Castello organizza un’incontro sulla storia di un’attività sportiva dalle tante sfaccettature L’Unione italiana tirassegno ha due aspetti fondamentali, uno prettamente sportivo ed uno istituzionale Un momento della rappresentazione (bc) Lions club Palermo dei Vespri di scena con la “Cumedia nova” L.c. PALERMO DEI VESPRI (PA) – Anche quest’anno, il Lions club “Palermo dei Vespri” di scena con la “Cumedia Nova” di Claudio Russo, allo scopo di raccogliere fondi per sostenere iniziative umanitarie promosse dagli stessi clubs. Il denaro raccolto in occasione dello spettacolo è stato, infatti, devoluto al fondo di solidarietà Sodalis, che raccoglie contributi da destinare alle famiglie, al fine di rendere effettivamente libera la scelta educativa in campo scolastico. Sale piene al teatro Politeama di Palermo dove la “Compagnia dei Vespri”, formata in gran parte dai soci e dai familiari dei soci, ha brillantemente dato vita al copione in lingua siciliana, suddiviso in cinque atti e sei cantica, che «non è la traduzione dei “Menaechmi” del poeta latino Tito Maccio Plauto – come precisa Giusto Monaco, docente di Filologia classica e presidente dell’Inda, Istituto nazionale del dramma antico – ma un testo teatrale che, dalla fabula di Plauto, desume la trama, i personaggi, la successione delle scene e che, tuttavia, è impostato in modo autonomo e certamente più adatto al lettore e allo spettatore moderno». “Menaechmi” è commedia degli equivoci che si inserisce nel filone del doppio plautino: Miniccu I e Miniccu II sono due gemelli, separati da piccoli, perfettamente simili. Miniccu II, capitano, giunge ad Epidammo nel corso di un viaggio alla ricerca del fratello. Qui Carizia, amica di Minicco I, il suo parassita Cilanca e la stessa moglie sono vittime di una serie di equivoci esilaranti. Nessuno capisce più niente e i due Miniccu vengono ritenuti pazzi fino a quando si trovano finalmente uno davanti all’altro di fronte alla casa di Carizia e tutto si chiarisce. Una commedia dal ritmo frenetico e dalla comicità irresistibile, in cui peripezie e battute si susseguono senza pausa. Il tema dell’identità di due persone era già stato trattato dalla commedia greca e diventerà un classico, dal rinascimento alla commedia degli equivoci di Shakespeare. Lo stesso tema è ripreso da Plauto anche nell’“Amphitruo”, l’unica commedia latina a soggetto mitologico, che narra l’avventura di Giove, innamorato di Alcmena. Il Dio, per ottenere l’amore della donna, prende le sembianze del marito Anfitrione. Una volta svelato l’arcano, l’uomo si dichiara onorato di essere stato gabbato dagli dei e tutto si risolve felicemente. Autore, regista, attore protagonista, nonché unico professionista della compagnia, Claudio Russo per il terzo anno consecutivo ha guidato i soci-attori nell’impresa, aiutandoli a superare le difficoltà che si sono presentate per studiare le parti e recitare in dialetto siciliano, trasformando il gruppo, in poco tempo, in una vera e propria compagnia teatrale. Dalla collaborazione tra il Lions club “Palermo dei Vespri” e il fondo Sodalis è nato il “Progetto Sodalis”, che si è potuto avvalere anche della sponsorizzazione di una grande azienda come la Fiat. Barbara Cardella R.c. ACI CASTELLO (CT) – Il tirassegno e le sue tante sfaccettature, di questo ha parlato il Rotary club Aci Castello, presieduto da Igor La Mantia, durante uno dei suoi tanti incontri. Relatore della serata Carlo Rossitto, medico legale. «L’Unione italiana tirassegno ha due aspetti fondamentali – dice Carlo Rossitto – uno prettamente sportivo ed un altro istituzionale, infatti, esso riveste contemporaneamente la veste di ente pubblico e di federazione sportiva regolarmente affiliata al Coni. «Nel consiglio nazionale dell’Unione italiana tirassegno, oltre ai cinque membri eletti dalla Conferenza dei presidenti di sezione, ci sono anche tre membri ministeriali: un rappresentante del ministero della Difesa, uno del ministero dell’Economia e delle finanze ed uno del ministero dell’Interno. «L’Unione nazionale ha dei compiti specifici che riguardano soprattutto la formazione del personale che per esigenze professionali deve girare armato e che, quindi, ha il bisogno di frequentare annualmente un duplice corso di lezione che faccia in modo di renderli periti esperti nell’uso delle armi. I Vigili urbani e le Guardie giurate sono i due grossi nuclei obbligati a frequentare questi corsi. «È stata emanata un’apposita legge, la 206/81, che obbliga queste due categoria a frequentare un corso di lezioni teoriche e pratiche. Tra gli elementi fondamentali di queste lezioni vi è la sicurezza con cui si deve maneggiare l’arma, essa, infatti, non è pericolosa di per sé, ma lo diventa se maneggia ed utilizzata impropriamente. Per noi sportivi, invece, è un attrezzo sportivo come tanti altri. La prima cosa che insegniamo ai soci è il modo di utilizzare lo strumento in sicurezza. «Il tirassegno nasce nel 1861 – continua il relatore – su indicazione di Giuseppe Nasce nel 1861 su indicazione di Giuseppe Garibaldi Garibaldi per addestrare alle armi i giovani che dovevano andare in guerra e su questa scia si è andati avanti durante tutto il ventennio fascista, quando fu istituita la scuola pre e post militare. «L’Unione italiana tirassegno durante il periodo bellico era regolarizzata dalle leggi del ministero della Guerra. Nel 1947 essa fu sciolta, commissariata e ricostituita in un primo momento sotto forma di società sportiva e sotto il controllo del ministero della Difesa, come lo è tutt’oggi». Se un libero cittadino volesse intraprendere questo sport, deve per prima cosa passare una visita medica che accerti che il soggetto è esente da vizi e pregiudizi psicofisici che possano alterare la sua capacità di utilizzare un’arma. «Quando si parla di vizi – specifica – ci si riferisce a quelli mentali e non a quelli fisici. Non dimentichiamoci che lo sport del tirassegno è aperto ai diversamente abili, anzi è importante ricordare che i diversamente abili italiani si sono fatti sempre onore alle Paraolimpiadi, vincendo parecchie medaglie d’oro». Dopo aver passato la visita medica, ci si reca in una sezione tirassegno (in Sicilia ve ne sono 12, tra queste la più grande è quella di Catania che risale al 1897) per iscriversi. Tempo fa bisognava esibire anche i certificati penali che oggi sono stati sostituiti dall’autocertificazione dove ci si assume la responsabilità di affermare di non avere carichi pendenti. «La sezione di Catania – dice il relatore – come del resto la gran parte delle sezioni, ha sia impianti ad aria compressa sia impianti a fuoco. «Ovviamente, conviene iniziare con l’aria compressa, infatti, non c’è una grande differenza tra sparare ad aria compressa e sparare a fuoco, quindi per imparare conviene l’aria compressa perché è più facile e successivamente si può passare all’arma da fuoco sia corta che lunga, vale a dire pistola o carabina. «La cosa importante è accostarsi con la mentalità sportiva. Il tirassegno, contrariamente a quanti molti pensano, è uno sport che richiede calma interiore, grande concentrazione, grande se- Occorre calma interiore concentrazione e preparazione fisica renità ed una buona preparazione fisica, molto più di quanto si possa immaginare». I costi da sostenere sono quasi irrisori: l’iscrizione annua per le categorie adulte è di circa 44 euro che comprendono la rivista mensile e l’assicurazione. La spesa dell’arma varia a seconda del tipo che si sceglie e comunque non è necessario avere l’arma propria non appena ci si iscrive, infatti il tirassegno ha delle armi che mette a disposizione degli iscritti. Il porto d’armi non è necessario, per l’acquisto dell’arma basta il nullaosta rilasciato dalle autorità di Polizia; per il trasporto vi sono due possibilità: la legge Lo Bello 85/1986, che consente il trasporto in Italia di armi sportive con una semplice autorizzazione della Polizia, e il porto d’armi per tiro a volo. Istituito da tre anni, il porto d’armi per tiro a volo, che in pratica è diventato un porto d’armi per armi sportive, consente il trasporto dell’arma chiusa in custodia disgiunta dalle munizioni. Monica Colaianni Da sx: Rossitto, La Mantia, Scacco (mc) Rotary Gela presenta La ribellione di Castrogiovanni contro il vescovo di CT Suoni e immagini per descrivere la vitalità e i paesaggi del vulcano siciliano La cultura, cibo dell’anima “Aetna suite”: l’Etna in musica R. C. DI GELA – Il Rotary per la cultura. Con l’inizio del nuovo anno, il Rotary club di Gela, presieduto da Elisa Nuara, ha aperto le porte alle iniziative di presentazione delle pubblicazioni a cura dei rotariani. Nel caso specifico, l’uditorio ha fatto un passo indietro nel tempo per sapere ciò che accadeva non solo nel territorio di Enna, dove si sviluppa lo spaccato raccontato da Eugenio Amaradio, legale ennese con la passione per storia, ma anche nel vicino territorio di Gela. Perché, quando si parla di facili costumi, “tutto il mondo è paese”. “La ribellione di Castrogiovanni contro il vescovo di Catania, un episodio di storia siciliana del 1627” è il titolo del libro pubblicato e arricchito dalle interpretazioni iconografiche di Bruno Caruso. «È un libro molto accattivante – ha detto il presidente Nuara – che mette in luce i costumi liberi del 1600 ad Enna come a Gela. Abbiamo voluto presentare il lavoro dell’amico rotariano nella nostra città di Gela per far conoscere una parte oscura della storia di una città vicina, qual è quella di Enna, di cui si conosce ben poco. E con l’aiuto degli amici rotariani del club ennese abbiamo potuto godere di un episodio di storia ancora non approfondi- to». “Viscuvu in Catania si stetti, Innocenziu Massimu Romanu… regnando a Roma Papa VIII Urbanu. Fici la curti di genti imperfetti”: con queste parole si dava notizia dell’insediamento del vescovo circondato da gente “imperfetta”. Così comincia il manoscritto inedito composto da fra Geronimo pane e vino, poeta dialettale del tempo. Il vescovo è Innocenzo Massimo, uomo avido di denaro, che arrivò a Castrogiovanni, l’odierna Enna, sotto la giurisdizione della diocesi di Catania, per correggere i costumi leggeri del popolo che usava giacere prima del matrimonio, contravvenendo alle norme religiose dettate dal Concilio di Trento, a suon di pene detentive e pecuniarie. Il vescovo Innocenzo “fece fare una nuova inquisizione su tutti coloro i quali avessero praticato prima dello sposalizio”. Non solo, il XXI secolo è quello dei costumi slegati da ogni deterrente di natura religiosa, il secolo dei pacs: il sesso è il rompicapo di tante epoche storiche. Dal tempo dei greci che praticavano l’omosessualità con assoluta disinvoltura, alla civiltà dei Romani avvezzi ai baccanali, al XVII secolo apparentemente morigerato, ma in realtà in- Catrogiovanni: il castello di Lombardia nel 1920 Da sx: Bruno, Nuara, Amaradio (lb) cline a dimenticare i dettami della religione. E qui si inserisce l’azione del vescovo che, secondo le fonti, “fici cosi mai visti né ‘ntisi. L’omini d’onuri ijeru carcerati, preni e lattanti nelli fossi misi”. «Viene intaccata l’immagine della città “inexpugnabilis – dice Attilio Bruno nella prefazione – ombelico della Sicilia, teatro del ratto di Proserpina; l’autore riferisce eventi che riguardano i costumi sessuali nella città di Enna, descrivendo comportamenti che erano largamente diffusi tra gli ennesi, in evidente contrasto con la morale codificata del tempo. In questo clima il vescovo faceva il suo mestiere, cercando di far osservare le regole della chiesa. Nel racconto della rivolta della città contro il vescovo si preannuncia, dopo il tempo del dolore e della sofferenza, il tempo della libertà e della gioia». Nel 1627, quindi, Castrogiovanni organizzò una rivolta contro il vescovo e fu scomunicata dal Papa. Su questo periodo della storia di Enna è calato il silenzio da parte degli studiosi, ma l’autore ha condotto una ricerca accurata attraverso la traccia del frate ennese e gli scritti degli archivi vaticani. Il tutto è reso con particolari ora drammatici ora gustosi e con il gusto del- l’aneddotica. «La storia dell’avvenimento che sconvolse Castrogiovanni – dice Eugenio Amaradio – e di tutte le vicissitudini successive, ha avuto, nei secoli, la sorte particolare di essere stata ignorata o quantomeno trascurata. Le fonti rinvenute sono pochissime: la prima è una lettera del 14 agosto 1627 con la quale il segretario di Stato, cardinale Bandini, in riscontro ad una nota dello stesso vescovo Innocenzo, aveva dato notizia della rivolta; una relazione del 1629 del vescovo in cui dichiara di “essersi sforzato di reprimere il noto delitto della città”. Poi c’è la “Relazione veridica di tutto quel che successe nella ribellione contro il vescovo...”, in ottava rima siciliana del poeta fra Geronimo. Bisogna aspettare un altro secolo, perché padre Giovanni dei Cappuccini ne riparli nel 1720». Nel futuro, Amaradio pubblicherà la traduzione integrale del poemetto che in alcune parti si presenta licenzioso come erano i costumi del tempo, di fronte ai quali il vescovo non risparmiò nessun uomo di nobili natali o donna incinta a seguito di un’unione non ancora benedetta. Liliana Blanco L.c. CATANIA FARO BISCARI (CT) – L’Etna, vulcano amato e temuto dalle popolazioni che l’hanno antropizzato, con un atteggiamento di protezione e punizioni verso i propri figli (figli dell’Etna), si lascia ammirare da quanti, dopo lunghi viaggi, lo visitano con garbo e discrezione. Tuttavia, soltanto chi lo vive da sempre può dare una descrizione dettagliata dei suoi umori, della popolazione che vive su di esso, dei territori che ci offre, delle inquietudini umane e delle manifestazioni sacre e profane che vi si svolgono attorno. L’“Aetna suite” nasce da questi presupposti, descrivendo in musica vitalità, paesaggi, sagre, umori di quanti vivono il vulcano come madre-matrigna. L’ispirazione è stata dettata anche dall’encomiabile lavoro che Enzo Stroscio, presidente del comitato distrettuale Lions, Vulcano Etna: Patrimonio da valorizzare, sta conducendo per il distretto siciliano e ai fini di sensibilizzare tutti sulla grande capacità mediatica che l’Etna da sempre emana nel mondo visitatore, sulle sue musicalità e sulle sue rappresentazioni per immagini. Nella composizione ho citato indegnamente alcuni fra i più noti autori catanesi, per meglio descrivere l’animus dei siciliani e le inquietudini fra i popoli (vedi “Casta diva”, il canto belliniano che esorta alla pace fra i popoli e che meglio descrive la religiosità dei catanesi). I suoni e i ritmi rispecchiano la spontaneità di esecutori non professionisti che si possono incontrare nelle bande paesane e nelle vecchie sale da barba, luoghi di antica cultura musicale. La suite è stata registrata interamente in uno studio musicale alle pendici dell’Etna per motivi di tempo, in previsione di essere eseguita e registrata dall’Orchestra filarmonica siciliana. Le splendide immagini fotografiche sono state realizzate da Fabrizio Villa, noto foto giornalista che, oltre a collaborare con le più note testate nazionali, è inviato speciale per l’Unicef in tutto il mondo. La competenza fotografica e l’interpretazione di Fabrizio Villa hanno permesso di realizzare “Aetna suite”, che lo stesso ha sapientemente montato in video. Il connubio musica e immagini nasce quasi per caso. Quando – visto il libro di Fabrizio “Etna colonna del cielo” – gli ho chiesto di fotografare la mia composizione, nasceva appunto “Aetna suite”. In prima visione nazionale è stato proiettato il nostro lavoro, durante il meeting “Un Ponte sull’Etna... luci, suoni e percorsi dal mito al futuro” dell’ottobre scorso. Nuccio D’Urso Quotidiano di Sicilia Terzo settore 7 Martedì 20 Febbraio 2007 - N. 033 Parliamo un po’ di “Rotary” Rotary Aci Castello ha organizzato un incontro per parlare di rotarismo. Relatori Gino Mughino, commiss. Rotary Foundation e vice presidente del club, che ha parlato della Rotary Foundation, e Michele Piazza Roxas istruttore del club e past presidente Da sx: Ravalli, Piscopo, Monelli, Interlandi, Stefanini (lb) Un libro terrà viva la memoria storica della frana di Niscemi L. c. NISCEMI (CL) – La memoria storica della frana di Niscemi non verrà perduta. Le immagini, i ricordi, le emozioni trasferite su documenti del tempo saranno raccolti in un libro. Questo è quanto emerso nel corso di una conferenza stampa indetta dalla sezione niscemese del Lions club, diretta da Giuseppe Stefanini, alla presenza dell’assessore regionale al Territorio ed ambiente, Rossana Interlandi, del vice presidente Rosario Piscopo, del segretario Franco Mongelli e del socio Salvatore Ravalli. È stato infatti grazie all’assessorato regionale che ha erogato un contributo di 30.000 euro che sarà possibile realizzare il progetto ideato dal Lions club e presentato un anno fa a Palermo, in vista del decennale della frana che cade il 12 ottobre prossimo. Tutto nasce il 12 ottobre 1997, quando un evento calamitoso rade al suolo il quartiere storico e la chiesa delle Sante croci. Decine di fabbricati furono distrutti, lasciando sul lastrico centinaia di famiglie e con esse l’antica chiesa delle Sante croci. «In quell’occasione, al socio Salvatore Ravalli, fotoamatore – racconta il presidente Stefanini – la soprintendenza ai Beni culturali ed ambientali di Caltanissetta e la procura della Repubblica di Caltagirone concesse, in via eccezionale, di accedere nella zona della frana e di riprendere e documentare fotograficamente il triste evento». Tutto il materiale – documenti, manifesti, articoli di stampa, fotografie, testimonianze di geologi – sono stati conservati e catalogati dal nostro socio Ravalli. Un anno dopo fu allestita una mostra per rendere possibile a tutti i cittadini di visionare quanto era accaduto in quelle terribili ore a Niscemi e che aveva sconvolto l’opinione pubblica e soprattutto chi aveva perso la propria abitazioni, andando incontro a disagi e sacrifici. Sin dal ‘98 esisteva un impegno formale da parte dell’amministrazione comunale e provinciale per realizzare una pubblicazione nel segno della memoria, ma non fu finanziata. «Il materiale dell’archivio personale realizzato da Ravalli – continua Stefanini – potrebbe offrire un’occasione irripetibile per lasciare tracce alle generazioni future di quell’evento, con una pubblicazione indispensabile per studenti e studiosi che volessero prendere atto di quanto accaduto». Adesso, l’assessorato regionale al Territorio ed ambiente ha deliberato lo stanziamento di un contributo di 30.000 euro per la pubblicazione di un libro in 1.000 copie che conterrà elaborati fotografici, testimonianze scientifiche sul disastro del ‘97 che può costituire un utile esempio per documentare lo stato di buona parte del territorio siciliano ed un valido strumento per sensibilizzare i territori all’uso più razionale del suolo e alla sua difesa. «Abbiamo ritenuto valida questa richiesta – ha detto l’assessore Interlandi – per lasciare ai posteri uno strumento scientifico utile a non ripetere gli errori già commessi e pagati a caro prezzo dai nostri concittadini. Lo spazio dove sorgeva la chiesa potrebbe divenire un parco urbano dove potere ospitare una mostra allestita grazie al materiale raccolto dal socio Ravalli». L’assessore di origine niscemese ha vissuto in prima persona quei giorni terribili della città ed ha partecipato da cittadina attiva alle manifestazioni che si tennero di lì a poco per la ricostruzione della zona, dove un centinaio di edifici furono ridotti a scheletri senza possibilità di utilizzo ed abbandonati all’incuria. La delibera prevede inoltre l’istituzione di un concorso di idee di restauro urbano del luogo della chiesa con premi da distribuire agli studenti concorrenti: per questo, sono stati chiamati a collaborare i presidi delle facoltà di Architettura degli Atenei di Palermo e Siracusa, dove sarà distribuito il testo “A misura di natura”. Il libro uscirà il prossimo ottobre in concomitanza con il decennale della frana che segnò il cuore dei niscemesi. «In quella data – ha detto Salvatore Ravalli, grazie a cui è stata possibile l’iniziativa – il Lions ha pensato di integrare le manifestazioni per la ricorrenza con un’altra manifestazione: indiremo un concorso fotografico ad hoc per completare il quadro del ricordo ancora vivo nella popolazione che ha sofferto momenti davvero tragici e che ha segnato numerose famiglie. Dal punto di vista culturale, la città è stata privata di un elemento fondamentale del suo patrimonio storico, la chiesa delle Sante Croci, il che rappresenta un depauperamento irreparabile . Liliana Blanco ROTARY ACI CASTELLO (CT) – Il Rotary Aci Castello ha organizzato un incontro per parlare di “Rotary” e dei doveri che ogni socio ha nei confronti del club. Relatori della serata Gino Mughini, commissario della Rotary Foundation e vice presidente del club, che ha parlato della Rotary Foundation, e Michele Piazza Roxas, istruttore del club e past presidente. «A mio avviso – dice il presidente Igor La Mantia – la Rotary Foundation, dal punto di vista umanitario, è l’organismo più importante del Rotary international, per questo è importante saperne un po’ di più ed è anche importante che si organizzino questi incontri tra noi soci per parlare di rotarismo». «Invece di parlare di cosa Igor La Mantia noi dobbiamo fare per la Fondazione, come donare contributi – dice Mughini – parliamo di quello che la fondazione può fare per noi o per persone di nostra conoscenza. Essa, infatti, presuppone nell’ambito educativo ed umanitario alcuni tipi di sovvenzione. «Nei programmi educativi assumono una particolare rilevanza le sovvenzioni degli ambasciatori del Rotary che consistono in borse erogate a non rotariani. Le borse di studio possono essere annuali, pluriennali e culturali. Le prime hanno una dotazione finanziaria che si aggira tra i 14 mila ed i 26 mila dollari. Il sussidio può essere usato per corsi di formazione professionale; i beneficiari delle borse devono conoscere in maniera sufficiente la lingua del Paese in cui si recano a studiare. Il sussidio coprirà le seguenti spese: viaggio d’andata e ritorno, corso intensivo di lingua della durata di un mese (se approvato dalla Fondazione), tasse scolastiche, vitto e alloggio, materiale didattico. «Le borse pluriennali, di durata triennale, hanno una disponibilità di 11.500 dollari l’anno e sono finalizzate al conseguimento di un diploma di laurea, le spese eccedenti e che non fanno parte della formazione sono a carico del partecipante. Le borse culturali hanno una durata di tre o sei mesi, sono finalizzate alla frequenza di un corso intensivo di lingua e cultura all’estero. I beneficiari devono aver frequentato almeno due anni di studio della lingua in questione. «Le domande degli ambasciatori devono essere inoltrate tra il marzo ed il luglio dell’anno precedente a quello a cui si intende partecipare. I finan- ziamenti sono erogati una parte dal distretto ed un’altra parte dalla Rotary Foundation nel momento in cui ha approvato la domanda del distretto». «Lo scopo delle sovvenzioni per i docenti universitari – continua Gino Mughini – è quello di promuovere la comprensione e lo sviluppo internazionale, ma anche di sostenere l’istruzione a livello universitario nei Paesi in via di sviluppo, nonché promuovere la diffusione di materie di utilità economica, scientifica e sociale nel Paese ospite. «Le sovvenzioni vanno dai 12.500 dollari per un periodo di 3-5 mesi, ai 22.500 dollari per 6-10 mesi. Nel sito del Rotary international c’è un elenco dei Paesi dov'è attiva una convenzione tra il Rotary e l’università. I candidati devono essere docenti universitari, anche rotariani, purché abbiano rivestito la qualifica di docente universitario per almeno tre anni. Le scadenze sono sempre tra il marzo ed il luglio dell’anno precedente». Michele Piazza Roxas ha parlato del regolamento del Rotary ed in particolare dell’articolo 5 che tratta delle riunioni e dell’articolo 13 che tratta dell’ammissione al club. «Il regolamento del Rotary e quindi anche del nostro club – dice Michele Piazza Roxas – impone la partecipazione al 60 per cento delle serate; la sanzione consiste, in un primo momento, in un ri- Michele Piazza Roxas chiamo da parte del consiglio direttivo previa lettera, dopo il consiglio direttivo può decidere la sospensione del socio. Chi presenta un nuovo socio deve essere garante della persona che porta nel club. «Per ammettere un nuovo socio – continua – per prima cosa si deve individuare una persona che abbia le qualità rotariane. L’ammissione del socio dipende in primo luogo dal fatto che sia disponibile a frequentare. «Si presenta un curriculum dettagliato, vale a dire indicativo sia per quanto riguarda le qualità professionali sia personali. Questo curriculum (che dovrebbe essere fatto senza far capire al nuovo socio che si ha l’intenzione di farlo entrare nel club) si consegna al segretario il quale lo consegna al consiglio direttivo che lo esamina e successivamente viene passato alla commissione delle ammissioni atta a valutarlo. «Questo procedimento deve durare massimo 30 giorni. Nel momento in cui il socio è ammesso, se ne dà comunicazione a tutti i soci, al ché i soci possono anche esprimere il loro parere entro dieci giorni. Se i soci danno, per qualche motivo, il loro diniego, la commissione blocca l’ammissione del nuovo socio». Monica Colaianni Rotary Gela ha presentato il testo universitario di don G. Costa e A. Paoluzzi Scopo del convegno, promuovere iniziative volte ad accelerare gli scavi Giornalismo... “ai raggi x” I lions e la catacomba di Carini R.. c. DI GELA (CL) – Temuta e bistrattata, attaccata ma rincorsa; strapagata per una piccola minoranza eletta e ricattata per la maggior parte. È la categoria dei giornalisti; quella che esercita il quinto potere, come recita un luogo comune, ma che a volte deve obbedire a logiche subdole rappresentate dal mantenimento di equilibri subdoli. Perché, quando non vengono riconosciuti i diritti del lavoratore, ogni penna, anche la più sottile, può vacillare! La presentazione del testo universitario dal titolo “Giornalismo – teoria e pratica” è stata l'occasione giusta per il Rotary club di Gela per organizzare un incontro-dibattito che si è tenuto il 27 gennaio nell’auditorium del liceo ginnasio “Eschilo” di Gela, grazie alla collaborazione di nomi illustri del giornalismo siciliano, e non solo, che hanno sviscerato il tema in tutte le sue sfaccettature, di fronte ad una platea numerosa. «C’è opinione pubblica se un evento diventa notizia, passando attraverso i media – ha detto la presidente del Rotary club di Gela, Elisa Nuara – ma giornalisti non si nasce: c’è dietro ad ogni professionista un sostrato culturale ed esperienziale lungo e faticoso. Con questo incontro e il testo che presentiamo vogliamo conoscere questo mondo con il quale ci misuriamo ogni giorno». Il testo sul giornalismo è firmato dal salesiano Giuseppe Costa, docente di teoria e tecnica del giornalismo all’Università pontificia salesiana di Roma e dal giornalista professionista Angelo Paoluzzi che insegna “Tecnica del giornalismo di base” alla Lumsa. «Il giornalismo è un mestiere che si impara – dice Don Costa – sul piano delle conoscenze concrete nel quadro generale di riferimento, dell’ambito etico nel quale il professionista si muove». «Il linguaggio deve essere acculturato – dice Paoluzzi –, per questo è fondamentale l’approfondimento della lingua e lo studio dei giornali che i giovani che si apprestano ad entrare in questo mondo sconoscono». «La democrazia at- Da sx: Conti, Costa, Crocetta, Nuara, Morgante, Paoluzzi, Nicastro (lb) tuale ci porta ad un pluralismo variegato – ha detto il sindaco Rosario Crocetta –, si pensi alla nascita delle radio private o delle Tv che contribuiscono ad arricchire il panorama dell’opinione pubblica creata dai mezzi di comunicazione di massa». Al tavolo della presidenza si sono poi alternate una serie di figure di spicco coordinate dal direttore del Tg 3 Sicilia, Vincenzo Morgante, che ha sottolineato il ruolo fondamentale delle redazioni locali da cui arrivano le notizie ogni giorno. La prima testimonianza diretta è stata fornita dal direttore de “Il corriere di Gela”, Rocco Cerro, presente da 25 anni nel panorama editoriale di Gela. Cerro ha sollevato la questione della sicurezza dei giornalisti a Gela, spesso oggetto di minacce, e delle difficoltà economiche con cui i giornalisti e le testate sono costretti a destreggiarsi. La libertà di informazione e di critica è un diritto fondamentale del giornalista, sancita dalla Costituzione e regolata dalla legge n. 69 del 1963. Ma in cosa consiste la libertà di informazione, quando si scontra con il diritto di privacy? «Il giornalista deve diffondere le notizie secondo la sua percezione e se ritiene siano utili alla collettività, obbedendo ad un concetto non di verità, ma di veridicità e di attendibilità», ha detto il presi- dente dell’ordine dei Giornalisti di Sicilia, Franco Nicastro. Ma quale libertà, se poi il giornalista spesso non è stabilizzato nel suo lavoro e viene ricattato dagli editori? «Abbiamo superato il 700esimo giorno di vacazio contrattuale – continua Nicastro –. Di certo, il giornalista che pubblica intercettazioni segrete che possano inficiare un’indagine in corso commette reato – dice il Gip del Tribunale Lirio Conti – altra cosa è, invece, non divulgare in tempi non sospetti una notizia che può tornare utile in particolari momenti contingenti, come quelli precedenti alle elezioni, per fini utilitaristici e personali, ugualmente deprecabili». A rappresentare le donne è stata la docente di giornalismo Maria Lombardo: «Io sono una pioniera, in quanto sono stata la prima donna assunta in un giornale regionale; presiedo il comitato per le pari opportunità, ma devo constatare che non c’è spazio per le donne giornaliste nei posti di comando». La serata è stata arricchita dall’esperienza sul campo di don Carmelo Petrone, direttore del settimanale “La voce del popolo” di Agrigento. La speranza è che, come ha detto Carlo Azeglio Ciampi, il giornalista abbia la schiena dritta! L.B. L. c. DI CARINI (PA) – “La riscoperta della catacomba di Villagrazia di Carini” non poteva sfuggire all’attenzione del club di Carini, se si pensa quale interesse rivesta l’evidenza di un patrimonio così remoto nel proprio territorio. Infatti, già dal 1989, Salinas aveva intercettato l’esistenza dei cunicoli paleocristiani nel territorio di Carini, attivando sin d’allora una serie d’iniziative volte al recupero ed alla conservazione del sito archeologico. Il convegno, promosso con estremo entusiasmo dal presidente Gabriella Giacinti col patrocinio dei Comuni di Capaci e Carini, ha cercato di promuovere non solo la conoscenza di un bene culturale di notevole valore, ma anche la necessità di attivare successivi sforzi, affinché gli scavi procedano e si arrivi ad una completa fruibilità della catacomba che, purtroppo, è chiusa al pubblico. Relatori d’eccezione sono stati Rosa Maria Bonacasa Carra, ordinario di Archeologia cristiana presso l’Università degli Studi di Palermo, e il Pdg Amedeo Tullio, ispettore onorario della Pontificia commissione archeologia sacra nonché archeologo e docente presso l’Università degli Studi di Palermo. L’iniziativa ha riscosso no- Un momento del convegno (vdc) tevole consenso, vista l’affluenza e l’interesse di quanti sono intervenuti a seguire le due giornate nelle quali si è sviluppato l’evento. La prima, a carattere formativo, si è svolta a Capaci, nella cornice di Palazzo Pilo, messo a disposizione dal sindaco Vincenzo Longo; la seconda, presso il sito della catacomba a Villagrazia di Carini, ha realizzato una “visita guidata ed esclusiva” nei cunicoli sinora percorribili. Dal dire al fare, le slides che Rosa Maria Bonacasa Carra aveva mostrato il giorno precedente sono divenute realtà e l’architettura e la pittura dei Un momento del convegno (vdc) Un momento del convegno (vdc) luoghi antichi e sconosciuti, si sono mostrati nella specifica bellezza. In gruppi regolari, i numerosi visitatori, tra i quali il sindaco di Carini Gaetano La Fata e le autorità religiose, sono scesi nella catacomba accompagnati dalla instancabile Carra, disponibile ad evidenziare e commentare gli elementi distintivi del sito. Le impressioni, che abbiamo raccolto dopo la visita, si possono riassumere in due direzioni: da un lato, chiare ed evidenti affermazioni di meraviglia e soddisfazione per l’esperienza fatta, dall’altro il disappunto per la lentezza dei lavori di recupero. In tal senso, Carra ha sottolineato le notevoli difficoltà incontrate in questi anni nel reperire le risorse indispensabili ad accelerare il proseguimento degli scavi. Queste parole, pronunciate in un contesto così prezioso, hanno attivato una sorta di reazione positiva tra i lions presenti, nel senso che è venuta fuori l’idea di promuovere un’iniziativa volta ad incentivare, in qualche modo, gli scavi archeologici. Certamente ci vorrà tempo per tradurre in progetto quanto detto sull’onda di una spinta emozionale, ma la molla sembra scattata, quasi a ribadire un concetto ricorrente nelle parole di Tullio: «Spesso la possibilità di conoscere ed ammirare beni culturali sconosciuti provoca emozioni la cui intensità è paragonabile all’innamoramento». Il tempo darà ragione e notizia di queste promesse; nell’attesa, ci piace pensare che, magari con regolarità, potremo tornare a respirare quell’aria sotterranea piena di ricordi, sperando di scoprire, di volta in volta, ulteriori tesori che, attraverso un lavoro diligente ed accurato, mani esperte riporteranno alla luce. Vittorio Di Carlo Quotidiano di Sicilia Terzo settore 7 Martedì 27 Febbraio 2007 - N. 038 Trauma cranico, epidemia silenziosa Nell’incontro organizzato dal Rotary Aci Castello, Ventura, primario dell’U.O. complessa di Neurochirurgia del Cannizzaro ha parlato delle gravi conseguenze che può causare una caduta dal motorino, se si sbatte la testa e non si indossa il casco Piazza Armerina: elezioni consiglio direttivo al Circolo di cultura PIAZZA ARMERINA (EN) – Nel bellissimo salone del Circolo di cultura, con la partecipazione di un grande numero di soci, si sono svolte le elezioni per il rinnovo del consiglio direttivo. Sono state le elezioni più emozionanti e combattute degli ultimi anni. Due i contendenti alla carica di presidente, Pietro. Minacapilli e Roberto Crescimanno, presidente uscente. Dai voti riportati dai due candidati è risultato eletto Crescimanno e con lui quattro dei sei candidati a consigliere: Raffaele Gianuario, Fernando Granato, Filippo Miroddi, Vincenzo Chiappetta; gli altri due eletti, Emanuele Lo Giudice e Filippo Gamuzza, fanno parte del gruppo Minacapilli. Il Circolo di cultura per Piazza Armerina ha rappresentato un luogo di confronto ove le personalità di cultura e scienza si sono sempre riunite per discutere di problemi inerenti la politica e l’amministrazione del bene pubblico: una fucina di idee dalla quale, tante volte, sono venute fuori proposte che hanno fatto grande la nostra città. Nel primo direttivo tenuto il giorno 23 febbraio, Filippo Miroddi ha presentato le sue dimissioni, accettate perché molto valide le motivazioni. Il consigliere dimissionario è stato surrogato con il primo dei non eletti, Emanuele Marino. Il presidente ha affidato nella stessa seduta gli incarichi di segretario, tesoriere, addetto informatico; ha inoltre affidato al socio Matteo Mulé l’incarico di addetto stampa e a Paolo Alessi l’incarico di addetto alla biblioteca. Il consiglio, pertanto, risulta così composto: Crescimanno Roberto presidente Granato Fernando segretario Gianuario Raffaele tesoriere Marino Emanuele addetto informatico Chiappetta Vincenzo Gamuzza Filippo Lo Giudice Emanuele Per dare al lettore un’idea dell’importanza che il Circolo di cultura ha avuto ed ha nella città di Piazza Armerina, è necessario dare qualche notizia storica su di esso. Nel 1814 a Piazza Armerina fu fondato il “Circolo Unione” che, in periodo borbonico, rappresentava un centro di cultura e di incontro dove si discutevano, tra l’altro, i problemi di una città che già allora era capocircondario della provincia di Caltanissetta. Un altro circolo col nome di “Circolo Progresso” fu fondato a Piazza nel 1835, con l’intento di raggruppare gli intellettuali che furono poi gli ideologi dei moti rivoluzionari del 1848. I due circoli piazzesi si fusero nel 1914 e presero il nome di “Circolo Indipendenza”. Dal 1922, con l’avvento del fascismo, fu denominato “Circolo fascista”. Solo nel 1944, il circolo fascista prese la denominazione attuale di “Circolo di cultura”. Vincenzo Chiappetta R. c. ACI CASTELLO (CT) – Nei giorni scorsi, in un noto albergo di Catania, il Rotary Aci Castello, presieduto da Igor La Mantia, ha organizzato un interclub per parlare di “Trauma cranico epidemia silenziosa”, relatore Fausto Ventura, primario neurochirurgo dell’U.O. complessa di Neurochirurgia dell’Azienda ospedaliera Cannizzaro. Alla serata hanno partecipato anche i ragazzi dell’Interact, proprio per sentire da un esperto quali gravi conseguenze si possono avere con una caduta dal motorino, se non si indossa il casco in modo tale da proteggere la testa da eventuali traumi che possono essere gravi o meno gravi e che a volte possono causare la morte. «Abbiamo organizzato questo incontro – dice il presidente del Rotary Aci Castello – con i ragazzi dell’Interact proprio per fargli capire che portare il casco quando si va in motorino è molto importante. I traumi cranici oggi sono veramente diventata un’epidemia, soprattutto tra i giovani che non si rendono conto dei pericoli che corrono andando in moto senza casco, che a volte può salvargli la vita». Fausto Ventura ha correlato la sua relazione con delle diapositive, alcune delle quali molto crude, ma che facevano vedere realmente cosa accade se in un incidente si hanno delle lesioni al cranio. «La scatola cranica – spiega Ventura – è composta dalla teca cranica, vale a dire dalla parte ossea, sotto vi è la dura madre, la membrana che avvolge il cervello, poi vi è la pia madre, una membrana sottile che aderisce alla superficie dell’asse nervosa. Questa membrana, che è la Da sx: Fatuzzo, Ventura, Passanisi, La Mantia (mc) più interna, riveste i vasi destinati all’encefalo nella parte in cui penetrano nel tessuto nervoso e contribuisce a formare la barriera emato-encefalica. L’aracnoide è una membrana che segue tutte le circonvoluzioni del cervello; il cefalorachidiano è un liquido prodotto dal cervello su cui esso galleggia; infine abbiamo l’encefalo. «Ogni zona del cervello ha una sua funzione – continua –. All’interno della scatola cranica ci sono tre parti che devono essere sempre equilibrati, se una di queste tre parti si altera, si possono scatenare diverse patologie». «I dati che abbiamo su i traumi cranici sono preoccupanti – spiega Ventura –. Colpiscono 6 abitanti su 1.000. Il 40 per cento dei soggetti coinvolti in incidenti stradali riporta il trauma cranico ed il 75 per cento dei decessi di motociclisti senza la protezione del casco è dovuto proprio al trauma cranico. Al Cannizzaro, l’anno scorso, nella Neurochirurgia sono stati ricoverati 548 soggetti per trauma cranico, tra cui 18 ematomi acuti, 14 ematomi sub acuti. Le cause per traumi cranici sono in primo luogo per in- cidenti stradali, seguono le aggressioni, le cadute, le ferite da arma da fuoco, corpi penetranti, lesioni da attività sportive ed infortuni sul lavoro che rappresentano una grossa parte di incidenti. «Esistono tre tipi di lesioni – spiega –: le lesioni del cuoio capelluto, le lesioni della teca cranica e le lesioni intra craniche. Le lesioni del cuoio capelluto possono essere abrasioni, contusioni, ferite escoriate, ferite lacerocontuse ed ematoma sottogaleatico. Le lesioni della teca cranica possono essere frattura cranica lineare o semplice, frattura pluriframmentaria, frattura aperta o esposta, frattura depressa con associata lacerazione durale, frattura a ping pong e frattura ad espansione dell’infanzia». Le fratture lineari sono usualmente benigne e non richiedono alcun trattamento. Se attraversano il decorso dell’arteria meningea media o dei seni venosi, devono indurre il sospetto di un ematoma epidurale per rottura del vaso. Maggiore cautela si richiede negli adolescenti, in cui l’incidenza di complicazioni emorragiche è maggiore. Si presuppone l’infos- samento di uno dei margini ossei. Ciò si osserva spesso nelle fratture composte, a mosaico. Circa la metà delle fratture depresse sono a sede frontale. Se la parete posteriore del seno frontale è lesionata e vi è liquorrea per contemporanea lacerazione durale, è necessario un intervento riparativo precoce per scongiurare contaminazioni settiche cerebrali. Le indicazioni al trattamento chirurgico sono: una depressione di almeno 8-10 mm o che sopravanzi la teca interna del contorno cranico; deficit neurologico da compressione del parenchima sottostante; lacerazione durale con perdita di liquor; frattura esposta per lacerazione del sovrastante scalpo «Le lesioni intracraniche – spiega il professore – si classificano in commozione cerebrale, ematoma extra durale, ematoma sotto durale ed ematoma intracerebrale. La commozione cerebrale è la lesione cerebrale più lieve, si manifesta con perdita di coscienza di breve durata; è legata ad una disattivazione funzionale della sostanza reticolare del tronco encefalico senza danno organico; è reversibile e si accompagna a disturbi della memoria. L’ematoma extra durale è la raccolta ematica tra teca cranica e dura madre, accade in genere nel punto di impatto ed è legato nell’80 per cento dei casi a frattura temporale e lesione dell’arteria meningea media. Si manifesta con un periodo iniziale di incoscienza seguito da breve miglioramento, a cui segue un rapido deterioramento dello stato di coscienza. L’ematoma sotto durale è la raccolta ematica tra dura madre ed aracnoide, di frequente non in corrispondenza del punto di impatto. Non è legato a frattura cranica che può essere presente sul lato opposto del cranio. L’ematoma intraparenchimale è la raccolta ematica intraparenchimale e si manifesta quando l’emorragia conseguente ad una lacero contusione cerebrale assume i caratteri di preminenza. Si possono avere delle otorinorragie, fuoriuscita di sangue dall’orecchio, otorinoliquorrea, fuoriuscita di sangue dal naso, emorragia buccale, esoftalmo e infiltrazioni ecchimotiche congiuntivo-palpebrali, ecchimosi mastoidea, pneumoencefalo, deficit dei nervi cranici». I sintomi dei traumi cranici sono: progressiva comparsa di sonnolenza, deficit motorio contro laterale al trama, fuoriuscita di sangue dall’orecchio o dal naso, alterazioni oculari. Trattamento iniziale: controllo delle vie respiratorie, valutazione della respirazione, valutazione della funzionalità circolatoria, esame neurologico orario. Gli accertamenti neuroradiologici sono: radiografia del cranio e del rachide cervicale, Tac encefalo, R.M.N. encefalo, angiografia. Venturi ha concluso la sua relazione, che ha suscitato tra i presenti non solo tante domande, ma anche diverse riflessioni, con una “buona raccomandazione”: «Se non si vuole portare il casco, in qualunque caso fare un assegno in bianco alla banca donazione organi, in modo che tutti quelli che non vogliono utilizzare il loro cuore, polmone, fegato, potremo utilizzarlo noi altri». Monica Colaianni I Lions club celebrano la visita del governatore distrettuale Francesco Salmé Presentato a Catania un libro sull’attività svolta da “Micio” per ben 50 anni L’ospite d’onore fa visita ai Lions Danzuso, “Il critico in poltrona” CATANIA – I Lions club Catania Gioieni, Catania Porto Ulisse, Catania Est, presieduto da Giuseppe Capuani, Catania Agata, presieduto da Giusy Bua Di Salvo, hanno celebrato la visita ufficiale del governatore Francesco Salmé. Erano presenti il vice governatore distrettuale Salvatore Giacona, il past governatore distrettuale, Silvio Cavallaro, il segretario del distretto Sebastiano Di Pietro, il tesoriere del Distretto, Trombetta, il cerimoniere del Distretto, Nuccio Rapisarda, il delegato di zona in sede, Alfio Maccarrone, ed il presidente del Leo club Catania Gioieni, Elisabetta Leanza. Dopo le presentazioni di rito ed i vari inni, sono stati presentati i nuovi soci che sono entrati a far parte della grande famiglia dei Lions club. La manifestazione ha avuto seguito con gli interventi dei presidenti dei vari club che hanno esposto le loro idee, i programmi portati avanti e conclusi e quelli futuri. «Il Leo club – dice il presidente – è molto attivo nel territorio, soprattutto nel campo sociale: sono diverse, infatti, le attività che svolgiamo in questo settore. Sicuramente non saremmo riusciti ad essere oggi un club di 29 soci tutti attivi, volenterosi ed ambiziosi, se non avessimo avuto il sostegno del club Catania Gioieni. Sono onorata di dare il nostro guidoncino al Governatore». «Nel nostro sodalizio – dice il presidente del Catania Agata, Giusy Bua Di Salvo — gli elementi indispensabili e fondamentali sono l’armonia, l’amicizia, la stima e l’unione che ci legano e che hanno contribuito alla potenzialità ed alla fattibilità del club; facciamo di tutto, affinché i nuovi soci diventino parte integrante, sposando i valori cardini del lionismo. Sono particolarmente felice per l’ingresso dei nuovi soci che fanno crescerla nostra famiglia lionistica ed in particolare per il ritorno di Concetta Bernardini, che ci riporta la presenza di Alfredo Bernardini, nostro socio, di cui continueremo a seguire i Da sx: Salmé, Capuani, Bua Di Salvo (mc) consigli e gli insegnamenti di grande Lions che ci ha trasmesso e che non dimenticheremo mai. Il nostro club in un solo anno e mezzo di vita ha affrontato tematiche quotidiane e di grande rilevanza. Continueremo ad adeguarci alla realtà sempre mutevole ed in costante rinnovamento, attuando service che possano farci sempre più conoscere». Il presidente del Lions club Catania Est, con grande rammarico, ha espresso un certo malessere che a volte si percepisce nei club. «Quando qualche sera fa pensavo tra me e me a cosa avrei detto durante questo incontro – dice Capuani – in un primo momento avevo pensato di esporre le tante cose che abbiamo fatto dall’inizio dell’anno fino ad ora e poi magari parlare di quelle che intendiamo portare avanti nella seconda parte dell’anno. Però poi mi è sembrato molto riduttivo fare solo l’elenco delle iniziative in un’occasione come questa in cui sono presenti tanti Lions, il governatore e le varie autorità; volevo, invece, approfittarne per raccontarvi un po’ il mio malessere e condividerlo con tutti voi. Un malessere che nasce dal fatto che il nostro club inizialmente ha avuto delle difficoltà e notevoli disagi, soprattutto per il fatto che molti soci hanno deciso di lasciare il club. L’al- lontanamento di questi soci mi ha molto rammaricato, sul piano personale e su quello lionistico, ma poi mi sono reso conto che la medesima cosa è avvenuta anche in altri club e non solo nel mio, allora mi sono chiesto il perché di questo. Com’è possibile in persone come noi, che sentiamo l’etica lionistica, gli scopi dei Lions, che poi nei comportamenti ci sia questa forma di diversità. Non nascondo che sono ancora amareggiato, perché non sono riuscito ancora ad esorcizzare questo stato di malessere. Io non ho la soluzione a tale problema, ma sono fermamente convinto che tutti noi dovremmo sforzarci per fare in modo che questa crepa si possa arginare, prima che poi diventi un'irrimediabile voragine dalla quale è difficile uscirne. Questo mio intervento potrebbe sembrare una nota stonata in un coro di “alleluia meeting”, però ho preferito dire quello che sento realmente nel cuore, perché l’altro tipo di intervento che avevo intenzione di fare non sarebbe stato sufficiente». A concludere la serata, il governatore del distretto 108 YB Francesco Salmé: «Cari presidenti – ha detto il governatore — vi ringrazio per questo incontro che mi avete dedicato. Ho appreso da voi tutti lezioni di lionismo. Quando in un distretto come il nostro si riacquista il valore dell’amicizia, l’allontanamento di alcuni soci non ci deve amareggiare, perché rimangono amici pur esprimendo il loro essere Lions in altri club. Io parlo sempre della solidarietà e penso che il nostro distretto è campione in questo ed io desidero che vi sia spirito di solidarietà non solo verso l’esterno, ma anche tra di noi soci; una solidarietà che parte soprattutto dall’amicizia che ci lega. Noi tutti stiamo percorrendo una strada, vale a dire quella del lionismo. «Voglio infine ricordare – dice il governatore Salmé – la nostra Fondazione che svolge un ruolo importante in tutto il mondo, grazie ad essa sono stati costruiti ospedali e molti hanno potuto riacquistare la vista o l’udito. Durante la Conferenza d’inverno in Tunisia, si è costruito un ponte verso l’Africa; un momento d’incontro che ha dato luogo ad un nuovo lionismo». Il governatore ha consegnato a tutti i presidenti ed alle autorità lionistiche presenti il suo guidoncino e i club, da parte loro, gli hanno regalato un quadro raffigurante il “liotru”, in ricordo della nostra Catania. M.C. CATANIA – Il libro “Il critico in poltrona. Domenico Danzuso. Cinquant’anni di teatro lirico a Catania e…in altri siti”, è una raccolta, in ordine antologico, delle principali recensioni teatrali frutto dell’attività critica di Danzuso svolta per ben mezzo secolo al Teatro Bellini e in altre prestigiose istituzioni musicali. La presentazione ufficiale del volume è avvenuta nell’affollatissima sala, proprio a lui intitolata, del Teatro Sangiorgi di Catania: una testimonianza palpabile della stima e dell’affetto dei catanesi per questa figura di cui oggi non resta solo una memoria storica flebile e destinata a scomparire, ma un pensiero destinato a perpetuarsi attraverso le 500 pagine del volume, con riferimenti a ben 51 autori, un appendice di ricordi ed un indice analitico. L’iniziativa è stata resa possibile grazie all’entusiasmo e alla volontà di due istituzioni, il Lions Club Host e alla Società amici della musica (Scam), con le quali Danzuso intrattenne in vita un intenso legame di amicizia e che hanno così voluto rendere omaggio a questa figura di illustre giornalista e critico di opera, oltre che di teatro di prosa, Il Teatro “Vincenzo Bellini” a Catania Da sx: Maugeri, Gualerzi, Andò, Nicastro, Anastasi (pp) che grazie al suo esempio civile e morale ha legato il suo nome al periodo d’oro del Teatro Massimo Bellini di Catania, lo stesso che portò nella città etnea personaggi illustri come il grande Vittorio Gui. «Il libro – ha spiegato Antonio Maugeri, che ha curato il volume – non nasce da un’idea partorita a priori e non segue uno schema prestabilito. Possiamo considerarlo un work in progress che ha assunto una forma ben precisa soltanto durante la sua realiz- zazione. Work in progress anche perché esso si propone di dare un input vivace ed immediato, senza dilungarsi troppo, e ciò costituisce un buon motivo per proporne quanto prima una seconda edizione. «Abbiamo scelto di procedere per autore: tale scelta non permette di focalizzare l’attenzione sull’evoluzione del pensiero di Danzuso; tuttavia, la forma antologica si propone di avvantaggiare, attraverso una lettura semplice e formativa, coloro che non hanno una grandissima esperienza in fatto di teatro. Il nostro intento, non a caso, era quello di rendere fruibile, soprattutto ai giovani, il pensiero di un grande uomo, di un serio professionista e, in ultima analisi, di un punto di riferimento altissimo per Catania. Senza questo libro probabilmente molti giovani non saprebbero neanche chi era Danzuso né quale sia stato il suo contributo alla nostra città. E ciò avrebbe significato fargli un torto imperdonabile». Un’operazione squisitamente culturale, dunque, e non economica; un’opera di consultazione che si propone di gettare una luce nuova sull’attività critica di Danzuso che copre mezzo secolo: dal 1951, anno della sua prima recensione su “La Norma” con la grande Maria Callas, fino ad arrivare al 2000, anno della morte che lo colpì proprio nel dicembre di quello stesso anno. Quella che emerge dalla sua prosa equilibrata ed oculata è un’immagine a tutto tondo di Danzuso come uomo, della sua competenza e della sua onestà intellettuale nell’esercizio della sua missione culturale. Lo spessore umano ed intellettuale di “Micio” Danzuso passa anche attraverso il ricordo di un’amica, Sara Patera, raffinata clavicembalista, nonché critica teatrale della rivista “L’Opera”, che frequentò Danzuso sia al Teatro Bellini di Catania sia a Taormina in occasione delle manifestazioni estive: «Uno dei meriti di Danzuso non era tanto quello di sapere ma di “capire” la musica e io ho potuto constatarlo di persona. Ricordo che negli ultimi mesi le sue condizioni fisiche erano precarie, ma non ho mai visto nei suoi occhi e nel suo sguardo un’ombra di stanchezza. Ha conservato grande lucidità, partecipazione ed interesse per il suo lavoro fino alla fine, fino a pochissimi mesi prima della morte». Patrizia Penna 16 Quotidiano di Sicilia Terzo settore Martedì 17 Ottobre 2006 - N. 188 Programmi e iniziative dell’anno Rotary Catania Est, Rotary 4 Canti Centenario e Rotary Aci Castello insieme per far riconoscere l’Etna patrimonio dell’Unesco Un’altra iniziativa è quella di aiutare i popoli più sfortunati e bisognosi come le popolazioni colpite dallo tsunami in Sri Lanka I Florio mecenati dello sviluppo musicale e culturale La camerata dei Bardi, le note di Berio, di Donadoni, Stockhausen e Boulez: questa la musica all’epoca dei Florio, la più importante famiglia di imprenditori siciliani tra Ottocento e Novecento. Spesso ricordati per lo splendore di palazzi e ville presenti sul territorio siciliano, i Florio contribuirono in modo decisivo anche allo sviluppo musicale e culturale della città di Palermo. Ed è proprio di questo intreccio tra la musica e gli abitanti del capoluogo siciliano che tratta il libro di Consuelo Giglio La musica nell’età dei Florio, edito dalla Lepos. La scrittrice e musicologa siciliana ripercorre nella sua opera un periodo caratterizzato da intensi cambiamenti, rievocato attraverso la raccolta di immagini e materiale inedito del tempo. «La memoria di straordinarie donne rimane ancora vivissima afferma Consuelo Giglio - come nel caso della violinista e pittrice Angelina Fatta del Bosco, la cui nipote ha messo a disposizione bellissime immagini inedite di feste con tanta musica a palazzo Gangi, e di cui si parla nel libro grazie alle ricostruzioni e ai racconti molto dettagliati dei giornali dell’epoca». La bella violinista di cui si fregia la copertina del libro (ovale dipinto dallo zio Gustavo Mancinelli) è, invece, Giulietta Damiani Lo Jacono, pittrice oltre che musicista, donna dotata di quel talento versatile che affonda le sue radici nelle tradizioni di famiglia. Obiettivo del libro è quello di suscitare nel lettore curiosità e interesse, mettendo insieme luoghi e pratiche musicali che hanno caratterizzato quegli anni: dal Conservatorio ai circoli, dalla pratica Hausmusik (con quella tipica commistione di dilettantismo aristocratico e professionismo borghese) all’editoria musicale e ai gruppi cameristici. L’autrice dedica, inoltre, un’attenzione particolare alla formazione di un pubblico per i concerti sinfonici o da camera, ricostruendo l’attività dell’Associazione palermitana concerti sinfonici attiva dal 1922 al 1931. Il quadro d’insieme svela un panorama in fermento, percorso da personalità di altissimo livello professionale ed artistico e con un attento sguardo al moderno. Come ha ricordato il Direttore dell’orchestra Sinfonica Siciliana Alberto Veronesi, commentando il libro, il periodo dei Florio contribuì in modi diversi alla “sprovincializzazione della pratica musicale”. «La Palermo dei Florio –ha spiegato Veronesi- si adoperò per la creazione di istituzioni concertistiche sinfoniche e cameristiche; fu da supporto per giovani musicisti che ebbero una straordinaria carriera; accolse personalità di spicco tra cui alcuni monumenti della storia musicale mondiale come Wagner e Puccini; favorì, inoltre, l’emancipazione di artiste femminili». Il conservatorio di Palermo vide, infine, un significativo aumento degli allievi: da circa 70 nel 1876, a 180 nei primi anni del ‘900. Alla direzione di questa istituzione si alternarono figure di spicco come Alberto Favara, che oggi viene ricordato per la sua opera etnomusicologica, Francesco Cilea e Michelangelo Abado. Sidney Cardella Nei giorni scorsi il Rotary Catania Est, il Rotary 4 canti Centenario ed il Rotary Aci Castello hanno organizzato una serata in occasione della visita del Governatore del Distretto 2110, Alfred Mangion, per parlare dei programmi e delle iniziative che i club hanno portato a termine e di quelle che intendono realizzare durante questo anno sociale. «Ringrazio il Governatore per la sua presenza», dice Linda Russo Zangara, presidente del Rotary Catania Est. «Le attività intraprese dai nostri club – continua Linda Russo Zangara – sono tante, ma ne sottolineo in particolare due, perché ritengono siano le più importanti anche perché innovative, una di queste è quella di fare in modo che l’Etna sia riconosciuta patrimonio dell’Unesco. Questa iniziativa è portata avanti dal Rotary insieme con altri club service, come i lions, la Fidapa, il Kivanis, l’Inner wheel, ed al Soroptimist. Catania Est ha coinvolto gli altri club per fare in modo di aiutare gli abitanti dello Sri Lanka vittime dello tsunami. Abbiamo organizzato un concerto alla vigilia di questo grave disastro ed il ricavato (dodicimila euro) è stato devoluto in favore di queste popolazioni, dandogli così la possibilità di costruire cinque case, dove ha potuto dimorarvi un intero villaggio». «Il nostro club sta cercando di crescere – dice il presidente del Rotary 4 canti Centenario, Francesco Milazzo – ogni giorno sempre di più, grazie soprattutto alla volontà dei soci. Ho il piacere di rilevare che durante questi primi mesi Si celebrerà il prossimo 5 febbraio ‘07 in ricordo di quel lontano 1957 Da sinistra: Milazzo - Zangara - Mangion - La Mantia - Cottini - Scacco (M.C.) dell’inizio del nuovo anno sociale il nostro club sta aumentando del 20 per cento il numero dei soci. Io ringrazio la comunità rotariana catanese perché è vicina a questo club, la cui costituzione è stata voluta da Nando Testoni». «A ventidue anni conobbi Malta proprio grazie al Rotary – infatti, nel ‘68 il Distretto celebrò lì il congresso e ricordo a disposizione del Distretto vi era una squadra che è rimasta a disposizione durante la nostra permanenza, ricordo con piacere questi momenti e sono contento di questo legame che c’è con Malta». «Il Rotary Aci Castello è un club molto giovane – dice il presidente Igor La Mantia – io insieme a tutti i soci abbiamo in mente tanti progetti e speriamo di portarli tutti a compimento. Tutti i soci del club hanno una gran voglia di accompagnare il Governatore in quest’anno rotariano apportando anche il nostro contributo». A conclusione degli interventi dei tre presidenti ha La crescita del club voluta e sostenuta dai soci preso la parola il Governatore del Distretto 2110, Alfred Mangion «Sono contento di essere qui a Catania – sottolinea Alfred Mangion – La prima volta che visitai la Sicilia avevo ventidue anni e ne fui veramente colpito per le sue bellezze naturali. A quei tempi i collegamenti tra Malta e la Sicilia non esistevano, oggi fortunatamente le cose sono cambiate e i collegamenti tra le due Isole. Ringrazio il Rotary che mi ha dato la possibilità di intraprendere questa avventura di Governatore, che mi permette di fare questi viaggia in questa meravigliosa isola per stare insieme a tutti voi. Cercherò di fare in modo che possa trascorrere, durante quest’anno, molto tempo con voi. Durante la mia permanenza a Catania ho visitato tre bellissimi club, che hanno voglia di fare tanto per la nostra società, che hanno tanti programmi da portare avanti». «Il club di Aci Castello e quattro Canti Centenario sono giovani, con tanta voglia di crescere, con tante idee e programmi da portare avanti. Sicuramente questi club riusciranno nel loro intento anche perché hanno delle leadership forti che riusciranno a portarli presto al successo. Il club Catania Est esiste già da vent’anni, ma a vederlo sembra che ne abbia molti di più perché ha una leadership tanto forte, ma anche past president e soci con tanto entusiasmo e voglia di fare. Non mi resta che fare i miei complimenti a tutti questi club ed augurargli i miei migliori auguri». «Il programmi che i club stanno portando avanti – conclude il Governatore – sono tutti in linea con i programmi del presidente internazionale, che vedono come tematiche da affrontare quella dell’acqua, della salute, della famiglia, l’analfabetismo e la pace mondiale. Tutte tematiche molto importanti per la nostra società e per questo che il Rotary si è impegna ad affrontare le problematiche inerenti a questi importanti temi. Ci siamo impegnati, ad esempio, a fare in modo che entro il 2015 tutti i bambini del mondo possa frequentare la scuola elementare, senza che esista più la disparità tra maschi e femmine; ogni anno 11 milioni di bambini muoiono a causa della mancanza di acqua pulita ed a causa delle malattie, il Rotary si impegnerà a cercare di diminuire la mortalità». «La Rotary fondation si è prefisso di riuscire a debellare la poliomelite entro il 2007. Dopo, sicuramente, con la collaborazione anche degli stati si prefiggerà altri importanti traguardi, i fondi raccolti serviranno ad aiutare i popoli più sfortunati e più bisognosi, e siete proprio voi rotariani ad aiutare il Rotary fondation a portare avanti queste importante iniziative». Monica Colaianni Organizzata una giornata di studio sulla figura di Cosimo Federico 50° anniversario: preparativi Una vita per l’educazione del club che avvenne il 5 febbraio 1957 e la consegna della charter avvenuta il 24 aprile dello stesso anno. «La celebrazione del cinquantenario – ha detto il presidente – si pone tra gli eventi che fanno la storia del nostro sodalizio, per questo è importante ripercorrere le fulgide tappe di un’intensa vita associativa, caratterizzata dall’aver saputo intraprendere il servizio con intelligenza, coraggio, entusia- Da sinistra: Di Pietro, Cottone, Salmè, Giacona, Speciale, Trombetta (Gi.na.) smo e dedizione. In Poi il presidente ha presen- sto può avvenire solo quando questa occasione un pensiero tato il suo staff: il past presi- i soci del club partecipano a va rivolto a quel gruppo di eminenti soci che si sono pro- dente Antonio Dagnino, il se- una nuova programmazione in digati per la costituzione del gretario Luigi Licata, il modo aperto e costruttivo. nostro sodalizio. Ricordiamo tesoriere Francesco Ferro, il Questo è il sentiero del rinnocon riverente ossequio anche i cerimoniere Nicola Calcara ed vamento e dello sviluppo che quattro governatori palermita- i consiglieri Eugenio Consoli, ci dovrà coinvolgere e così ni Giacalone, Paderni, Ponte, Vincenzo Lo Jacono, Cristia- ogni club, nell’ambito della De Giacomo e tutti coloro che no Raimondo, Antonio Rai- propria autonomia, dovrà fissi sono alternati alla guida di mondo di Vernagallo. L’orga- sare i propri obiettivi sia a liquesto club con sacrificio e nizzazione del cinquantenario vello di attività da svolgere dedizione. Il nostro pensiero e è stata affidata ad un comitato che di crescita». ringraziamento è rivolto an- di past presidenti che saranno Il governatore Francesco che a coloro che in questi lun- affiancati dai due vice presighi anni hanno partecipato e denti, Claudio Carletta e Sal- Salmè, durante il suo intercontribuito a dare lustro a vatore De Rosa. Questi i co- vento, ha parlato degli struquesta associazione con con- mitati di studio istituiti per menti per uscire dalla crisi che vegni, dibattiti ed iniziative, l’anno sociale 2006-007: i ser- attraversa il lionismo in tutto per far sì che di Palermo Host vizi pubblici e i cittadini; i il mondo. «Si dice che il lionisi parlasse sempre in senso giovani e la società; l’ammini- smo è in crisi, ma noi non strazione finanziaria ed il conpositivo». tribuente; il lionismo e la so- dobbiamo fermarci – ha detto cietà contemporanea; la – C’è una strada per uscirne e partecipazione femminile nei può essere quella del mio club di servizio; i servizi e le motto “impegno sociale e sostrutture sanitarie del nostro lidarietà”. L’impegno sociale territorio; le infrastrutture per lo abbiamo e non si discute, la l’incremento del turismo nel solidarietà dobbiamo averla nostro territorio; i rapporti con tutti, con i soggetti che istituzionali. Una manifesta- hanno una parte passiva in zione sarà dedicata al premio questa società e tra noi lions. “Paolo Giaccone”, medico le- Dobbiamo andare avanti con gale e socio lions di Palermo gioia e determinazione». Il Host, ucciso dalla mafia. Il presidente, infine, ha sa- club ha ricevuto due premi, rilutato i presenti riportando spettivamente per l’incremenuna parte del discorso interna- to soci dello scorso anno e per zionale del presidente interna- la raccolta in favore del servizionale Jimmy Ross: «Nuove ce per l’Africa. idee devono sostituire quelle Da sinistra: Calcara, Salmè, Cottone, Ferro, Licata (Gi.na.) che non funzionano più e queGiovanna Naccari L.c. PALERMO HOST – La celebrazione dei cinquant’anni di presenza dei lions in Sicilia è appena cominciata. Il libro che racconta tante pagine scritte al servizio del territorio e in nome del sodalizio, lo ha sfogliato, con un tocco di campana, il presidente del lions club Palermo Host, Toti Cottone, in occasione dell’apertura dell’anno sociale e celebrazione della charter night con la visita ufficiale del governatore Francesco Salmè. Presenti il past governatore Valerio Contrafatto, il vice governatore Salvatore Giacona, officer distrettuali e di club, officer dei Leo club. Il presidente Cottone è il quarantanovesimo lions a guidare il club che per la prima volta ha portato su questa Isola l’impegno umanitario secondo l’organizzazione dell’associazione internazionale più grande del mondo. A una sala gremita di soci con 45 anni di servizio e di recente appartenenza, il presidente ha voluto ricordare lo spirito che animò i primi lions in quel lontano 1957, quando a Palermo si sentì il primo tocco di campana che diede il via alla mission voluta in America dal fondatore Melvin Jones. Oggi in Sicilia i club sono 103 e contano oltre cinquemila soci. La celebrazione del cinquantenario si terrà con una cerimonia distrettuale solenne il 5 febbraio del 2007, per ricordare l’omologazione L.c. NISCEMI (CL) – “Dio creò gli angeli/ perchè fossero, dalla culla alla tomba, custodi dei suoi figli...” . Sono i versi di un illustre niscemese, di un unico uomo in cui hanno confluito diverse componenti: di un sacerdote, di un educatore, di un preside, di un poeta. Niscemi non dimentica i suoi figli migliori, non dimentica e consegna il ricordo alle generazioni future. Il Comune di Niscemi ed il Lions club hanno organizzato una giornata di studi sulla figura eclettica di Mons. Cosimo Federico, che si è tenuta mercoledì 4 ottobre nella sede del Centro socio-culturale di via Carlo Alberto Dalla Chiesa a cui è seguita l’inaugurazione della piazza adiacente al Centro sociale di Niscemi che porterà per sempre il suo nome. La giornata si è aperta con l’accoglienza al centro sociale di Niscemi, il luogo naturale per ricordare un uomo che ha speso tutta la sua vita nell’educazione dei ragazzi secondo gli insegnamenti improntati sulle teorie pedagogiche e del messaggio cristiano. «L’impegno dell’amministrazione comunale - ha detto il commissario straordinario del Comune di Niscemi, Paolo Guglielman – è indirizzato alla valorizzazione di personaggi della cultura che impreziosiscono la tradizione di una città; per questo abbiamo voluto realizzare questa iniziativa insieme al Lions club. Esistono delle persone, la cui esistenza, anche al di là del suo epilogo terreno, permane saldamente nella memoria della gente. Mons. Cosimo Federico rappresenta per Niscemi una di tali figure». «Questo illustre nostro concittadino e socio onorario del Lions club – ha detto il presidente del Lions club di Niscemi, Pino Stefanini – era una persona autorevole e mite nello stesso tempo, dotata di grande potere morale e culturale. Determinante è stato il ruolo che ha ricoperto nella società. Il Lions club vuole ricordare questa prestiogiosa fi- Da sinistra: Conti, Stefanini, Mons. Pennisi, Guglielman, Federico, Federico Conti, Federico (L.B.) gura della nostra comunità come modello a cui far riferimento per rivalutare gli aspetti della vita che sono essenziali per il vivere civile». Cosimo Federico è nato a Niscemi nel 1930; nel ‘55 è stato ordinato sacerdote dal Vescovo di Piazza Armerina, Mons Catarella; nello stesso Un modello di riferimento del vivere civile anno ha conseguito il titolo teologico presso il seminario di Piazza Armerina. Dieci anni dopo ha conseguito il diploma in Scienze Pastorali con specializzazione odegeticosociale presso la Pontificia Università lateranense ed l’anno dopo si laurea in Sacra teologia nella stessa università. Nel 1970 si laurea in Filosofia presso l’Università di Palermo. Nella Diocesi di Piazza Armerina ha insegnato scienze teologiche e ha ricoperto l’incarico di Direttore dell’Ufficio catechistico diocesano e di Vicario episcopale per la cultura e la catechesi. Nel 1982 vince il concorso or- dinario a Preside: ha diretto il liceo scientifico “Leonardo da Vinci” fino al 1995. Nella consapevolezza che il cammino di riscatto della comunità niscemese disagiata socialmente e culturalmente, dovesse iniziare dalla diffusione della cultura, ha sollecitato l’idea che nell’unico istituto superiore dei Niscemi vi fosse una pluralità di indirizzi, allo scopo di dare ai giovani la possibilità di soddisfare in loco le loro differenziate esigenze di istruzione e di studio. Negli ultimi tre anni della sua vita prestò anche servizio come assistente ai tossicodipendenti ospitati nella struttura di Don Gelmini di contrada Priolo. Nel corso del convegno una relazione è stata pronunziata da Don Giuseppe Giugno: «Il filo conduttore unico della sua vita è stata la parola di Dio. La parola per noi cristiani è la sapienza eterna e la storia più reale, la parola per noi è una persona, è Gesù Cristo, Verbo di Dio. Così la vita di Mons. Federico trova la sua identità in Gesù Cristo ed è vissuto su questa lunghezza d’onda». Alla cerimonia hanno presenziato i familiari dell’illustre prelato. La famiglia ha finanziato un premio dedicato al Monsignore: è stata premiata la tesi di laurea al corso di scienze teologiche redatta da Rita Damante. Il nipote di Mons. Federico, Lirio Conti, gip del Tribunale di Gela, ha sottolineato le doti morali del sacerdote-studioso che si esplicavano nella funzione educativa che ha esercitato in tutta la sua vita, non dimenticando la carica d’amore che ha saputo infondere nei suoi familiari ed in tutti i suoi allievi. «Sono stata una sua allieva – ha ricordato Rossana Interlandi, assessore regionale al territorio ed ambiente – ed in me resta indelebile il ricordo di un educatore scrupoloso ed attento ai bisogni dei giovani». Nel corso del convegno è stato distribuito un libretto dal titolo “Mons. Cosimo Federico l’uomo, il sacerdote, l’educatore” ed alla fine la scopertura del segnale della strada. «È stata una presenza fondamentale nella vita della nostra Diocesi per tutti gli incarichi che ha ricoperto in maniera ineccepibile» – ha detto il Vescovo della Diocesi di Piazza Armerina Mons. Michele Pennisi. Liliana Blanco LA SICILIA 32. MARTEDÌ 3 LUGLIO 2007 Catania RANDA GHAZY A CATANIA Una scrittrice nel mezzo di due culture La incontriamo a Catania in una libreria. Si chiama Randa Ghazy. Il suo nome è uno dei più celebri in ambito letterario. Vent’anni, italoegiziana, conta già nel palmares la sua terza pubblicazione. Dall’esordio, appena quindicenne, con "Sognando Palestina", salutato dalla critica come entusiastica novità editoriale e tradotto in quindici lingue, poi, il successo nel 2005 con "Prova a sanguinare", Ghazy ritorna con un nuovo romanzo "Oggi forse non ammazzo nessuno - Storia di una giovane mussulmana stranamente non terrorista". Pagine che abbattono il muro dello stereotipo, che creano filo e analogia tra la parte occidentale e araba del mondo, e raccontano del travaglio interiore di una ragazza, appeso al filo di due culture. Da un lato, il bagaglio di valori e di storia della terra d’origine, dall’altro, il vivere, plongée, nella società occidentale. Vera e propria dicotomia che non manca di popolare, prepotentemente e interiormente, pensieri e riflessioni di ogni suo scritto. La ricerca dell’identità è qui la più grande missione dell’io. "Non nascondo - dichiara Ghazy - di sentirmi diversa dagli altri miei coetanei. Vivo nel mezzo delle due culture, in equilibrio tra due mondi, mi sento un ibrido. Non mi riconosco appieno in un solo blocco monolitico. Giusto per spiegarmi, sento di essere più italiana quando sono in Egitto e più egiziana quando ritorno. Ed è questo quello accade dopo che, maturando, ho accettato la mia duplice identità. Un travaglio lungo e sofferto, esorcizzato dentro e fuori di me, lasciato esplicarsi nelle storie e nell’interiorità dei personaggi. Ritengo che scrivere aiuti a riflessioni interne, è terapeutico in un certo senso, risponde a messaggi inconsci. C’è chi ha detto di me che riconosce questo stesso connubio di culture anche nello stile, spenella È nata in cialmente punteggiatura, Italia, è di nell’impronta lirica di eredità origine poetica orientaegiziana, ha le e al tempo nell’imvent’anni, stesso piego della prosa già autrice di chiaro influsso di tre libri occidentale". -Una commistione che viene fuori innata, come lo scrivere. Il tuo libro è molto forte e molto ironico già ad incipit. Sottotitoli il romanzo "Storia di una giovane mussulmana stranamente non terrorista", non credi sia difficile per un pubblico adolescente comprendere tematiche forti come il terrorismo? "Credo che quando si scriva di attualità è fondamentale non usare filtri. Anche se il target di riferimento è quello degli adolescenti, ritengo che se il mondo è questo, questo è il mondo che si deve esprimere. Trovo che non è corretto lasciare che i giovani crescano dentro una sfera di cristallo e che non vengano preparati al mondo e alle sue problematiche. Ricordo ancora a scuola il giorno dopo l’11 settembre. Malgrado la gravità di quanto era successo, non ci fu un docente che affrontò l’argomento. Allora mi chiedo cosa può venirci incontro se non una lettura che permetta di creare pensiero critico. Proprio la scuola, che dovrebbe essere il primo luogo dove imparare a capire il mondo, appare oggi fossilizzata sugli stessi programmi, invece di aprire un filone alternativo, un approccio sperimentale, come accostare autori del passato con quelli contemporanei, promuovere dibattito e confronto tra studenti e docenti e, perché no, anche incentivare alla lettura. Se oggi sono una scrittrice devo tutto ai tanti libri letti, agli innumerevoli pomeriggi passati in biblioteca e soprattutto a mia madre, mia grande maestra di vita e di penna". KATIA TERI omnibus Fondato il sesto Club Rotary metropolitano, il Catania Sud Festa di fine anno all’Intercultura Club Allo Sheraton ha avuto luogo, con la consegna della Carta costitutiva da parte del governatore Alfred Mangion al presidente Ivana Termine, l’avvio ufficiale dell’ultimo nato Rotary Club, il Catania Sud. Presenti numerose autorità rotariane tra le quali: il governatore dell’anno 2007-2008, Salvo Sarpietro, il past governor Ferdinando Testoni Blasco, il segretario distrettuale, nonché tutor del nuovo Club, Emilio Cottini e il presidente del Club sponsor Catania EST, Linda Russo Zangara. Il Rotary Club Catania Sud nasce per volontà del governatore, concretizzata dall’impegno del past governor Testoni Blasco attraverso l’individuazione di 21 giovani soci fondatori, accomunati dallo scopo rotariano di "diffondere l’ideale del servire". A tal proposito, il presidente Ivana Termine, nel corso del suo intervento ha tracciato le linee del suo programma incentrato sulla valorizzazione delle potenzialità turistiche del territorio per promuoverne le diverse forme: museale, archeologico, congressuale, paesaggistico-ambientale, enogastronomico. Ha evidenziato come Il turismo rappresenti "un vero e proprio comparto industriale che merita di essere affrontato con una visione di sistema, per le importanti ricadute che ha sul- L’Associazione Internazionale Onlus che da cinquant’anni si occupa di scambi culturali giovanili, si adopera attraverso la sua rete capillare di volontari, di assistere con affetto e competenza sia gli studenti che le famiglie, aiutandoli e sostenendoli in questo difficile percorso di dialogo e confronto tra diverse culture. Al Centro Intercultura della nostra città, si è svolta la festa di fine anno. La manifestazione è nata anni fa come saluto agli studenti stranieri, che per un anno hanno vissuto nella comunità, ospiti di famiglie che li hanno accolti come figli, e delle scuole che li hanno guidati sia nell’apprendimento della lingua che delle altre discipline. La manifestazione ha un significato più profondo: riunire sia gli studenti stranieri e le loro famiglie ospitanti, che tutti gli studenti catanesi e le loro rispettive famiglie che si accingono a partire per un programma all’estero. Il messaggio che è venuto fuori dalla manifestazione, in un mix di culture ed esperienze diverse, è che gli uomini del mondo possono convivere bene abbattendo barriere di pregiudizi, consapevoli che la diversità è sempre un arricchimento. Quest’anno in Sicilia l’Associazione, con l’impegno maggiore degli anni precedenti, ha ospitato sessanta ragazzi ed altrettanti ragazzi siciliani sono in procinto di partire per l’estero. I giovani affrontano con entusiasmo i naturali disagi a cui vanno incontro, mettendo in discussione un anno della loro vita per comprendere e sperimentare culture diverse e costruire, con la comunicazione, i presupposti di un futuro di pace tra i popoli del mondo. il governatore distrettuale Alfred Mangion e la presidente del nuovo club Ivana Termine la nostra economia". Infine, ha manifestato l’impegno dei soci fondatori nell’individuare i progetti da realizzare per un miglioramento dei servizi a favore dei cittadini. "La linea guida ha detto Termine - è quella di incidere sui ragazzi delle scuole medie per creare educazione civica nelle future generazioni. Nello specifico la salvaguardia dei litorali e del patrimonio boschivo dell’Etna". Al nuovo Club gli auguri di buon lavoro da parte degli oltre 130 convenuti, rotariani e relativi ospiti. A. D. P. Passaggio della Campana all’Inner Wheel: Aurora Razza subentra a Marilisa Sciuto Sull’elegante terrazza a mare dello Yachting Club, si è svolta la cerimonia del tradizionale passaggio della campana fra la presidente uscente dell’Inner Wheel Club di Catania, Marilisa Sciuto e la subentrante presidente, per l’anno 2007-2008, Aurora Razza. Nel suo discorso di commiato, la presidente uscente ha lasciato alle belle immagini del video affidato alla regia dell’editor Rosalba Licata - con un contributo del regista Elio Gimbo sul corso di regia su”L’Opra dei pupi e la famiglia Napoli” sostenuto dall’Inner per giovani studenti - il compito di illustrare l’iter programmatico del Club. Marilisa Sciuto ha ricordato le molteplici iniziative, realizzate dalle varie Commissioni, rivolte al sociale: dai non vedenti, al Premio bontà, dal pasto caldo ai poveri di Madre Teresa, agli ospiti del Ventimiglia. Ha quindi sottolineato che "l’attività di club dovrebbe essere più concreta e pressante verso le istituzioni poco sensibili ai bisogni della città e dei cittadini. Mentre l’e- L’intervento della presidente uscente Marilisa Sciuto; alla sua sinistra la nuova presidente Aurora Razza sperienza del contatto diretto con il Distretto ed i rapporti con i Club rotariani fratelli, e la collaborazione con l’Inner di Paternò Alto Simeto, hanno permesso di approfondire i valori della socialità, della fraternità, della disponibilità e dell’amicizia nel rapporto umano". Sentiti ringraziamenti sono stati indirizzati al Consiglio direttivo, alle Commissioni, al- Incontro rotariano sui «Test genetici» Un momento della serata interclub Rotary Catania Est e Aci Castello Nei locali dell’Excelsior Hotel a Catania si è svolto un interessante incontro, organizzato dai Rotary Club Catania Est ed Aci Castello, dal titolo: “La nuova frontiera della medicina: i test genetici”, relatore il prof. Gastone Veroux, ordinario di Chirurgia Generale nella Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Catania. Dopo una breve introduzione del socio Guglielmo Scammacca della Bruca, il relatore ha accompagnato la platea in un veloce excursus sulle tematiche dei Test Genetici, materia delicata e di frontiera che rappresenta il presente ed il futuro della ricerca medica. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, per test genetico si intende l’analisi a scopo clinico di Dna, Rna, cromosomi, proteine, metaboliti o altri prodotti genici, effettuata per evidenziare genotipi, mutazioni, fenotipi o cariotipi correlati o meno con patologie ereditabili umane. Questa definizione include gli screening prenatali, neonatali e dei portatori, nonchè i test sulle famiglie a rischio. I risultati di queste indagini si possono applicare alla diagnosi ed alla prognosi di malattie ereditarie, alla predizione del rischio - malattia, all’identificazione dei portatori sani, alle correlazioni fenotipo - genotipo. Le preoccupazioni riguardano il fatto che i test genetici individuano le malattie che possono essere connesse al nostro corredo genetico; possono inoltre aiutare a riconoscere le malattie ereditarie, ad adeguare le terapie al patrimonio genetico ed a mettere a punto nuovi farmaci. Ma il ricorso ad essi ha anche importanti implicazioni a livello etico. Le raccomandazioni riguardano la qualità dei test genetici, la necessità di uno screening genetico delle malattie rare e gravi, questioni relative all’origine etnica, la tutela e la riservatezza delle informazioni genetiche e le conseguenze economiche e sociali dei test genetici e del loro impatto sui sistemi sanitari. Il 25 aprile 1953, l’articolo di Watson e Crick sulla rivista inglese Nature rivelava al mondo come il manuale di costruzione di ogni essere vivente fosse scritto su una molecola dalla forma inverosimile: due nastri legati che si rincorrono, avvolgendosi attorno a uno stesso asse, formando una sorta di scala a chiocciola. Una storia fatta di ingenuità e ambizione, di colpi di genio e cinismo. L’acido desossiribonucleico diveniva per sempre e per tutti il Dna. E si apriva l’era genomica. Adesso dopo cinquant’anni, il mondo della medicina deve riflettere sull’utilizzo di questi dati: non sono più i tempi dell’abate Gregory Mendel (1822-1884). MICHELE PIAZZA ROXAS le socie onorarie per il loro contributo ed a Rosalba Licata per l’amore e l’impegno nel realizzare il bollettino del Club. Infine, il passaggio del collare ha suggellato l’inizio dell’anno della presidenza di Aurora Razza che ha ringraziato le socie e le componenti del Comitato esecutivo: Lella Pavone vicepresidente, Eleonora Rodonò segretaria, Lucrezia Carnazza tesoriera, Valeria Zipper editor, Karin Signorelli servizio internazionale, Rosaria Carpinteri, Maria Luisa Catanuto, Mirella Cavallaro, Anna Delfa, Pina Lombardo, Edoarda Santoro consigliere, Santa Bonfiglio, Nuccia D’Agata, Maria Pia Lipani, Graziella Puglisi e la socia onoraria Mariela Fallica. MILLY BRACCIANTE Chiusura d’anno per le attività di «Stelle e Ambiente» A conclusione di un anno di intensa attività di divulgazione astromica e ambientalistica, "Stelle e Ambiente" ha riunito soci e simpatizzanti, una sessantina circa, in un agriturismo di Acicastello sul vecchio tracciato della ferrovia, per partecipare a una cena preceduta e seguita dall’illustrazione del firmamento visibile a fine giugno e nel prossimo luglio. L’iniziativa ha raccolto il più cordiale successo. Gli intervenuti hanno seguito un’ampia descrizione dei fenomeni celesti del mese e della presentazione dei pianeti, a cura del giornalista Luigi Prestinenza, sulla traccia di un dettagliato power point del prof. Giuseppe Sperlinga, per raccogliersi poi, sotto la guida del dott. Alberto Petralia, attorno al Celestron dell’associazione e al rifrattore manovrato dal giovanissimo Adriano Giunta per osservare la Luna e i pianeti Giove e Saturno, che hanno offerto vedute altamente suggestive, con grande soddisfazione di chi magari si accostava ad uno strumento astronomico per la prima volta. Simpatica e informale conclusione per un anno di attività intensa su entrambi i versanti, con gli appuntamenti mensili col cielo al Parco Gioeni, gli interventi nelle scuole e, per la parte naturalistica, le visite ad ambienti di grande attrattiva come le lave etnee a pillow di Acicastello, la Timpa di Acireale, la valle dei Sieli sotto Motta S. Anastasia, la riserva naturale Grotta Palombara e il museo naturalistico di Melilli, guidate dai prof. Sperlinga e Salvatore Arcidiacono, e dalla dott. Giovanna Marletta. Tale attività è destinata a continuare col prossimo anno scolastico, da ottobre in poi, mentre saranno onorati per tutta questa estate gli appuntamenti col cielo del mese al Gioeni in occasione del primo quarto di Luna. Il prof. Majorana ricordato al Rotary Al Rotary Club di Catania, su iniziativa del presidente Vincenzo Consoli, è stato ricordato il prof. Angelo Majorana, past president rotariano, scomparso lo scorso 7 gennaio all’età di 97 anni, prestigioso maestro di medicina e di vita. Alla presenza della moglie, signora Ina, dei figli, dei nipoti, dei parenti e di quanti nel conoscerlo ne apprezzarono la caratura di studioso e la grande umanità, Vincenzo Consoli ha fatto rivivere la figura e l’opera del prof. Majorana. Quindi la testimonianza di conoscenza diretta del suo allievo prof. Santo Di Nuovo il quale, ha sottolineato che il prof. Majorana non va commemorato, ma citato e ricordato per l’attualità della sua opera di ricercatore e di studioso e per la sua personalità carismatica, la figura di maestro “pioniere” nel campo della psicologia applicata alla clinica. «"Un Ulisse dantesco” - ha detto Di Nuovo - nella sete di conoscenza, nella indagine e nella scoperta scientifica, anticipatore ed assertore dell’importanza della componente psicosomatica nella cura del malato, di cui bisogna occuparsi mettendone al centro la persona nelle sue componenti psicofisiche. Concetti di base che il prof. Majorana mise in opera nell’Istituto di Psicologia dell’Università di Catania (rappresentando l’Ateneo catanese nel laboratorio del Cnr), nell’Istituto di Psicologia Fisiologica dell’Università di Roma e nella cattedra di Psicologia della Facoltà di Scienze Politiche di Catania. La nostra città gli deve la fondazione della Scuola Magistrale Ortofrenica regionale e l’Orientamento, assieme all’Opera Universitaria (Opsu). Iniziative che, negli anni Cinquanta, videro Catania all’avanguardia nei confronti della comprensione delle disabilità da osservare e trasformare in diversabilità». Infine, il prof. Benedetto Matarazzo ne ha tratteggiato l’autorevolezza da luminare, nella maniera unica di porre l’interlocutore come soggetto e non come oggetto d’indagine. M. B. «Le Reti complesse», conferenza per il Rotary 4 Canti - Centenario Per il Rotary Catania Quattro Canti - Centenario, introdotto dal presidente prof. Francesco Milazzo, il consocio prof. Alessandro Pluchino, membro del "Cactus Group" presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Catania, ha tenuto una conferenza su "La nuova scienza delle Reti complesse: quando piccole cause possono produrre grandi effetti". Un tema difficile su un argomento complesso, di cui l’oratore ha però fatto subito apprezzare l’indubbia rilevanza con una trattazione semplice e accattivante. Fino dagli anni ’60 dello scorso secolo, i sociologi avevano mostrato che due individui qualsiasi sul nostro pianeta sono connessi, mediamente, da soli sei legami di amicizia intermedi ,sebbene solo nel 1998 si riuscì a dare una spiegazione matematica a questo strano fenomeno, che venne chiamato "Effetto Small World" e costituì la conferma scientifica del vecchio adagio "quant’è piccolo il mondo". Da allora centinaia i ricercatori in tutto il mondo si occupano di quella che è diventata oggi una vera e propria branca della fisica con il nome di teoria delle Reti complesse. Questa teoria si basa sulla scoperta che i nodi di una rete, sociale, biologica o artificiale, si possono collegare in un modo non perfettamente ordinato ne’ completamente casuale, e - cosa ancor più sorprendente che tutti i sistemi a rete del mondo rea- le funzionano nello stesso modo. In sostanza, la nuova scienza delle reti sta cominciando a decifrare la struttura organizzativa sottesa al funzionamento della società, della comunicazione cellulare, dell’ecosistema globale, di internet, delle reti neuronali, del sistema stradale e ferroviario di una nazione o del sistema mondiale dei collegamenti aerei, mostrando come tutti questi sistemi agiscano secondo gli stessi schemi e gli stessi principi nascosti. Ma la cosa forse piú interessante, ed allarmante al tempo stesso - ha avvertito il prof. Pluchino - é che ci si sta rendendo conto di come la peculiare struttura delle reti complesse le renda tavolta estremamente instabili. Charter night al Lions Stesicoro, con passaggio di consegne tra Santangelo e Burrello Nella suggestiva cornice del parco dell’Hotel Villa Paradiso dell’Etna, ha avuto luogo la celebrazione dell’XI Charter Night del Lions Club Catania Stesicoro Centrum e il "passaggio della campana" tra il presidente uscente dott. Giuseppe Santangelo e il neo presidente dott. Francesco Paolo Burrello. Presenti alla manifestazione il governatore eletto avv. Salvatore Giacona, il delegato di zona Licia Aresco Sciuto, i rappresentanti di tutti i Lions della Circoscrizione, autorità civili e militari, soci ed invitati. Il presidente Santangelo, dopo aver ringraziato i presenti intervenuti alla serata, ha brevemente accennato alla vulcanica attività svolta nel corso dell’anno sociale che si è concluso. "Le attività che sono scaturite - ha di- chiarato Santangelo - non potevano e non sono solo frutto della solerzia del presidente, bensì segnale di impegno di tutti i soci che hanno contribuito a concretizzare l’attività di servizio, alla base del nostro essere Lions". Santangelo ha ricordato il Trofeo velico organizzato dal club, il "miglior poster sulla corretta alimentazione", la partecipazione agli screening durante la campagna contro la cecità, la solidarietà verso i più deboli, le gite socio- culturali e ,infine, i sette meeting tra i quali quello sulla "Sicurezza dei cittadini", "Sul randagismo", "Sui combustibili del futuro", sul "Termalismo lavico", sul "Fare impresa a Catania", "Il ruolo dei Lions nelle patologie oculari invalidanti" e "Alla ricerca della bellezza". E’ stato poi ammesso il nuovo socio dott. Michele Nicosia. Dopo la consegna di riconoscimenti ai membri del direttivo, ha avuto luogo il passaggio della campana. Il dott. Burrello ha dichiarato: "E’ un grande onore per me, uno dei soci fondatori, diventare presidente di questo prestigioso club, che ha annoverato presidenti di grande carisma. Santangelo è stato un presidente eccezionale per la sua operosità. Cercherò, con l’aiuto del direttivo, di fare il possibile per concorrere al miglioramento della società civile. Il mio motto - ha concluso - sarà: conoscersi bene per operare meglio". Dopo il presidente Burrello, che ha presentato il nuovo direttivo, ha preso la parola Licia Aresco, la quale nel suo breve intervento ha avuto parole di elogio per Santangelo, "che ha portato avanti Da sinistra il governatore Giacona, il pres. uscente Santangelo, il nuovo presidente Burrello e il delegato Licia Aresco Sciuto con entusiasmo, affetto e amore la sua molteplice e ammirevole attività", ed ha augurato al presidente Burrello ulteriori esaltanti affermazioni. L’avvocato Giacona ha dichiarato che a giugno, nei quasi 45 mila Lions club sparsi nel mondo, si festeggia il "Passaggio della campana", che rappresenta il proseguimento dei valori profondi che sono l’asse portante del lionismo. "Santangelo ha lottato - ha detto Giacona - per migliorare la vita della nostra società. Non posso che esprimere il mio profondo apprezzamento. Al presidente Burrello dico che il successo coronerà il suo lavoro, e che la fiducia che i soci hanno riposta in lui non andrà certamente delusa." ANTONIO DI PAOLA LA SICILIA 46. SABATO 11 NOVEMBRE 2006 Catania. Calendario IL SOLE: sorge alle 6,35 e tramonta alle 16,52. LA LUNA: sorge alle 22,26 e tramonta alle 12,26. PREVISIONI DEL TEMPO: cielo sereno o poco nuvoloso, temperature stabili, venti deboli. I SANTI: San Martino. Fu il primo ad esser proclamato Santo dalla Chiesa cattolica pur non essendo martire e ad essere onorato dalla Liturgia. Nacque a Salaria, in Ungheria, verso l’anno 315. Il padre lo chiamò Martino che vuol dire «piccolo Marte» diminutivo del nome del dio della guerra. La sua famiglia era originaria dell’Italia Settentrionale. Ancora bambino giunse a Pavia, dove suo padre era stato destinato e iniziò il corso degli studi classici. A 15 anni si arruolò come soldato. In Gallia un giorno, ad Amiens, durante una ronda, di notte ed in pieno inverno, divise il suo mantello militare con un povero che gli chiedeva l’elemosina. A 18 anni abbandonò la milizia, ricevette il Battesimo e fece vita eremitica fondando diversi monasteri. Fece diversi miracoli risuscitando due morti e guarendo una giovinetta ungendola con l’olio benedetto. MESSE DELLE VIGILIE DI FESTA: Cattedrale ore 18 • Sacra Famiglia ore 18 • Salette ore 18 • S. Maria della Mercede ore 18 • Cristo Re sabato ore 18;30, domenica ore 18,30-19,30 • S. Teresa ore 19 • S. Francesco all’Immacolata ore 19 • Santi Pietro e Paolo ore 19 • Santuario del Carmine ore 18,30 • Istituto «Madonna delle Lacrime» a Trappeto ore 19 • S. Maria della Guardia ore 19 • S. Agostino ore 19 • Nostra Signora di Monserrato ore 18,30 • Cuore Immacolato di Maria ore 18,30 • S. Agata al Borgo ore 18,30 • S. Francesco di Paola ore 18 • Santa Maria di Gesù ore 19 • Crocifisso Maiorana ore 18,15 • Crocifisso dei Miracoli ore 18,30 • S. Maria in Ognina ore 19,30 • Santa Maria della Consolazione ore 19 • S. Giovanni Apostolo ore 19 • Minoriti ore 18 • San Giuliano ore 19,30 • San Domenico ore 19 • S. Michele ai Minoriti ore 19 • Santuario Nostra Signora di Lourdes ore 19 • Nostra Signora SS. Sacramento ore 19 • S. Agata la Vetere ore 20. FARMACIE APERTE DI TURNO SABATO 11 NOVEMBRE 2006: Del Bosco (via del Bosco, 70) • Giuffrida (via S.G. alle Grotte, 40) • Guarnaccia C. s.n.c. (via Umberto, 254) • Guarnaccia S. s.n.c. (v.le Vitt. Veneto, 135) • Monserrato (via Gabriele D’Annunzio, 1) • Nettuno (p.zza Nettuno, 34) • Plebiscito (via Garibaldi, 328) • Rizzo (via Plebiscito, 116) • Russo (str.le S.Teodoro, 6) • Stadio (v.le Mario Rapisardi, 61) • Vieni (p.zza Duomo, 16) • Zerbo (via Galermo, 270). FARMACIE APERTE ANCHE DALLE ORE 13 ALLE ORE 16: Guarnaccia C. s.n.c. (via Umberto, 254) • Monserrato (via Gabriele D’Annunzio, 1) • Rizzo (via Plebiscito, 116) • Russo (str.le S.Teodoro, 6) • Stadio (v.le Mario Rapisardi, 61) • Vieni (p.zza Duomo, 16) • Zerbo (via Galermo, 270). FARMACIE NOTTURNE: Barriera (via Del Bosco, 282) • Battiati (via F. Crispi, 195) • Coffa (via C. Colombo, 25) • Consoli (via Etnea, 400) • Crocerossa (via Etnea, 274) • Croceverde (via G. D’Annunzio, 43) • Cutelli (via Vitt. Emanuele, 54) • Europa (c.so Italia, 111) • Finocchiaro (via S. Giov. Battista, 8 - S. Giov. Galermo) • Fisichella (via Plebiscito, 224) • Galermo (via Galermo, 308)• Monciino (via Garibaldi, 74) • Nesima (via Pacinotti, 104) • Pantano (via Cesare Beccaria, 79) • Risorgimento (via Vitt. Emanuele, 631) • S. Agata (vill. S. Agata - Zona A 26). Omnibus Fidapa di Catania e Giarre in visita alla città LE SOCIE DELLA FIDAPA DI CATANIA E GIARRE COL PROF. SCIALFA DURANTE LA VISITA Nel corso di un’interessante visita guidata (realizzata con la collaborazione della Sovrintendenza ai Beni Culturali ed ambientali e dell’assessorato alla Cultura) la Fidapa di Catania, presieduta dalla prof: Dora Coco Spitaleri, e quella di Giarre -Riposto, insieme con la presidente prof. Santa Maccarrone Cardillo, è andata alla ricerca del centro storico di Catania, ovvero di quei siti e monumenti del periodo greco-romano che, hanno costituito il nucleo principale da cui le installazioni contemporanee hanno potuto svilupparsi. A guidare il nutrito gruppo di parte- cipanti, il prof. Francesco Scialfa, artista, cultore di storia dell’arte che, attraverso un’inedita trattazione, ha mostrato le valenze che fanno della piazza Duomo (la Platea Magna dei Romani) il fulcro storico, culturale e mistico della città. Poi tappa alle Terme Achilleane o Dionisiache, all’ex Tempio di Minerva, oggi occupato dalla chiesa di S. Francesco all’Immacolata e strettamente correlata col tempio di Bacco, sito dell’attuale Chiesa di S. Placido (con le annesse Terme Dionisiache) è stato dato spazio alla leggenda che vuole che proprio al Teatro romano e all’Odeon. Rotary Acicastello Il «Goal della prevenzione» incontro sul tirassegno questa sera al PalaCannizzaro «L’agricoltura mediterranea» in un interclub del Rotary Nord La pratica del tiro a segno e la legislazione relativa all’uso delle armi” è stato l’argomento di un’interessante relazione svolta al Rotary di Aci Castello dal dr. Carlo Rossitto, medico-legale e presidente Tiro a Segno Nazionale di Catania. Il presidente La Mantia, presentando il relatore, ha introdotto il tema della serata; una storia prestigiosa, che pone la pratica sportiva a metà strada tra le discipline olimpiche e quelle militari. Il relatore, appassionato tiratore da più di un trentennio, si è distinto come esperto balistico nel corso di importanti processi penali; egli con precise informazioni ha accompagnato l’attenta platea attraverso la storia del tiro a segno. La legislazione italiana, recependo la normativa europea, è all’avanguardia; l’attenzione del legislatore è stata volta a garantire elevati livelli sia sul rilascio dei porto d’armi sia per quello che concerne il loro trasporto, garantendo elevati livelli di sicurezza al cittadino. Il Tiro a Segno di Catania, uno dei presidi italiani ultracentenari, vanta rappresentanti in tutte le categorie di tiro, con pluricampioni nazionali e internazionali e uno staff di istruttori di gran livello, per una pratica aperta ai volenterosi, dai 10 anni in sù. Il Rotary, mettendo in atto il suo programma rivolto al sociale ha focalizzato la problematica della “Realtà e prospettive dell’agricoltura mediterranea” che deve assumere la consapevolezza del rinnovato ruolo da svolgere nell’economia nazionale in rapporto all’ambiente. A tale scopo risulta indispensabile che si formi una nuova classe imprenditoriale che sappia superare l’eccessiva frammentazione fondiaria e sia in grado di valorizzare i prodotti di nicchia. Questo, in sintesi, quanto discusso all’Excelsior nell’interclub promosso dal Rotary Club di Catania Nord, il cui presidente Valerio Abbate ha introdotto i lavori, e che ha visto la partecipazione dei Rotary Club di Catania, Catania Est, Catania Ovest , Catania 4 Canti Centenario, rappresentati rispettivamente al tavolo della presidenza da Vincenzo Consoli, Linda Zangara Russo, Piero Todaro e Francesco Milazzo. Il presidente del club organizzatore dell’incontro, Valerio Abbate, nella qualità anche di docente presso la facoltà di Agraria dell’Università di Catania, ha sottolineato la funzione economico-produttiva e sociale che riveste l’agricoltura nella nostra regione, ma anche e soprattutto le sue finalità di protezione e conservazione dell’ambiente, nonché il suo ruolo paesaggistico. Tra i relatori. Giusi Carrà, docente di Economia agraria nell’Università, Giovanni Chiofalo, presidente della Federazione Regionale dell’Ordine degli Agronomi, Andrea Scoto imprenditore di un’azienda cerealicola, Sebastiano Cosentino, vice presidente dell’Associazione nazionale esportatori importatori ortofrutticoli ed agrumari. Interventi di Sergio Sollima e Sebastiano Spoto Puleo. Ha concluso i lavori Giovanni La Via, assessore regionale all’Agricoltura. MILLY BRACCIANTE BIGOLI Questa sera appuntamento con la solidarietà al PalaCannizzaro. Organizzato dall’associazione «Agata donna per le donne», con inizio alle 20,30, al Palacannizzaro si svolgerà infatti la manifestazione «Goal della prevenzione: cancro al seno sconfitto dalla diagnosi precoce». Interverranno il prof. Paolo Veronesi dell’Ieo di Milano e il prof. Sergio Orefice dell’Istituto Humanitas. Ci sarà uno spettacolo di cabaret, un momento musicale, una sfilata di moda, sorteggio di premi e la consegna di una targa ai personaggi distintisi nel campo della solidarietà. Obiettivo della manifestazione (confidando su una grande e solidale risposta del pubblico, il biglietto d’ingresso costa solo 6 euro) è l’acquisto di un mammografo portatile necessario per avviare uno screening itinerante per la diagnosi precoce. Il 25 novembre giornata nazionale della colletta alimentare Da dieci anni si ripete l’appuntamento per l’ultimo sabato di novembre della Colletta Alimentare, promossa dalla Fondazione Banco Alimentare, Società San Vincenzo, Associazione Nazionale Alpini, Federazione dell’Impresa Sociale della Compagnia delle Opere. In Sicilia 800 supermercati saranno presidiati per l’intera giornata del 25 novembre da più 10.000 volontari che inviteranno i clienti a donare gli alimenti richiesti - olio, omogeneizzati, carne e tonno in scatola, legumi che saranno successivamente distribuiti agli enti assistenziali convenzionati. In preparazione dell’evento lunedì 13 alle 19.30, al Nuovo Teatro S. Orsola di via Macallè 3/a, il giornalista Gianluigi Da Rold presenterà il suo nuovo libro «Quel sabato di novembre… storie quasi vere di carità». IN SALSA INGREDIENTI 800 g di bigoli al torchio, due cipolle, 80 g di sarde salate, un bicchire d’olio, pepe, sale. Paradiso della Zagara RISTORANTE - PIZZERIA - SALA RICEVIMENTI - HOTEL*** RAMACCA Piazza Ten. S. Di Fazio, 8 - Tel. 095653279 - Fax 0957932491 Sabato 11 novembre 2006- ore 20.30 FESTA DI SAN MARTINO MENU’ - Antipasti: Bruschette col pomodoro, pecorino arrostito, caciocavallo, olive bianche schiacciate, olive nere al forno, suppizzata, gelatina, salsiccia secca, capicollo, pancetta, pomodori secchi, melanzane sott’olio, funghetti. Primi: risotto ai funghi porcini dell’Etna, maccherroni di casa al sugo. Secondi: costoletta di maiale arrosto, salsiccia di ramacca, pittinicchio al sugo, insalata mista. Dolce, frutta: fichi d’india, cannolo alla ricotta, castagne arrostite. Acqua minerale, vino rosso novello, caffè. E’ gradita la prenotazione 7 20,00 a persona Musica e divertimento con il maestro Angelo Grillo Paradiso della Zagara RISTORANTE - PIZZERIA - SALA RICEVIMENTI - HOTEL*** RAMACCA Piazza Ten. S. Di Fazio, 8 - Tel. 095653279 - Fax 0957932491 1-5-12-19-26 NOVEMBRE 2006 - ORE 13 FESTA DELL’OLIO E DEL VINO NUOVO Menù: pani cunzatu cull’ogghiu novu u ‘ riunu e l’alivi janchi scacciati, picurinu ‘rrustutum caciu cavallu, alivi nivuri ‘rrustuti, chiappiri di pumaduru sicchi, carciufina, lliatina di maiali, mulinciani sutt’ogghiu, suppizzata, sasizza sicca, capicoddu, fungiteddi, ricotta ‘nfurnata, pani di casa di Ramacca. Pasta di casa co’ sucu de pittinicchi, pasticciu di lasagni. Pittinicchi co’ sucu, sasizza di Ramacca ‘rrustuta, custata di purcidduzzu. Castagni ‘rrustuti, cannolo ca ricotta. Acqua minirali, vinu russu novu patrunali. E’ gradita la prenotazione obbligatoria 7 15,00 a persona Musica, balli e tanto divertimento con Angelo Grillo PREPARAZIONE: Lavare bene e pulire le sarde salate. Tagliarle a pezzetti e affettare le cipolle. Soffriggerle lentamente insieme nell’olio. Aggiungere due cucchiai d’acqua. Quando il composto sarà ammorbidito e le cipolle inbiondite, mescolare in continuazione per qualche minuto, per sciogliere cipolle e sarde. Cuocere i bigoli in abbondante acqua salata. Scolarli al dente. Condirli con questa salsa, aggiungendo un filo di olio crudo. Nessun altro aroma vene aggiunto a questa semplice composizione tradizionalmente popolare, in quanto di estrema economicità e di facile preparazione. Si può sostituire la cipolla con due o tre spicchi di aglio, ben pestati. Il piatto risulterà più saporito, anche se di gusto più pesante. ACCADEMIA ITALIANA DELLA CUCINA - RICETTARIO DELLA CUCINA REGIONALE ITALIANA LA SICILIA 48. LUNEDÌ 5 FEBBRAIO 2007 Catania MERCATI CINESI I «segreti» per un dialogo commerciale Non è un’avventura facile aprire un dialogo commerciale con la Cina, e anzi, gli esperti sconsigliano le piccole imprese che singolarmente e non in forma consorziata tentino quest’avventura. A parlare di approccio al mercato cinese, di outsourcing, ovvero affidamento a terzi di specifiche funzioni o servizi, e di delocalizzazioni è stato Franz Cannizzo, responsabile del turismo di Sviluppo Mezzogiorno, nel quadro di una iniziativa interregionale del sodalizio che ha fatto tappa a Catania, dove si sono confrontati gli esperti e alcune imprese Siciliane. «Il mercato cinese –ha spiegato Cannizzo - non va visto solo come mercato di approvvigionamento di prodotti a basso costo, o meta di delocalizzazioni produttive, ma anche e forse soprattutto come mercato di sbocco, quindi non si tratta solo di andare a produrre in Cina per riportare un prodotto che costa meno ma di produrre in Cina per vender in Cina, che non è più un paese conveniente, perché se si vuol andare a produrre a basso costo meglio il Vietnam, il Madagascar, il Sud America». Perché a Shangai, la zona industriale più attrezzata, un capannone ha ormai i prezzi di una grande area industriale del nord Italia. Cannizzo spinge a considerare il mercato potenziale di 150 milioni di abitanti,su una popolazione complessiva di un miliardo e 300 milioni di Cinesi,che possono acquistare prodotti occidentali,specie di fascia alta. Un mercato in enorme crescita,dunque, ma anche un mercato molto dif-ficile». «Sconsiglio alla piccola impresa di affrontare delocalizzazioni in Cina, meglio affrontare un mercato andando ad acquistare e a creare attività produttive, bisogna essere realisti ed evitare i bagni di sangue. E’ un mercato molto comptetitivo, non abbiamo solo concorrenti cinesi ma tedeschi, francesi, giapponesi e statunitensi che da 15 anni investono,in modo sistematico e scientifico. Esige molto impegno e risorse non solo finanziarie ma umane, che sono carenti all’interno della piccola e media impresa per la quale dedicare due o tre persone ad un progetto Cina è molto difficile». A fianco di Franz Cannizzo hanno preso parte ai lavori il legale Antonio Arena e Giuseppe Leonardini. omnibus Unesco, il prof. Bondin ospite dell’ateneo catanese La XII Charter Night al Lions Catania Est Allo Sheraton è stata celebrata la XII "Charter Night" del Lions Catania Est, alla presenza di numerose autorità lionistiche. All’inizio della serata è stato presentato il nuovo socio, avv. Silvio Di Napoli. Quindi il Presidente del Club, dott. Giuseppe Capuani, ha tracciato una breve cronistoria del club, fondato nel 1995, illustrandone i principi ispiratori e le principali attività svolte, fra le quali: la campagna pluriennale "Sight First" a favore dei bambini non vedenti, per la quale l’Associazione ha conferito al Lions Catania Est il riconoscimento di "Club Modello" unico in Sicilia; la tradizionale manifestazione di beneficenza "Un Natale anche per loro", svoltasi quest’anno al Metropolitan, il cui ricavato è stato devoluto alle "Suore di Madre Maria Teresa di Calcutta"; il convegno su "Il cinese a Catania, problema od opportunità"e l’incontro-proposta su "Istituti di partecipazione popolare - la presenza del cittadino nella vita democratica della città". Il Presidente ha poi annunciato, tra le iniziative in programma, un convegno sui termovalorizzatori e uno sull’eutanasia. Successivamente, sono state assegnati riconoscimenti al dott. Giuseppe Lo Cascio, Presidente del Club gemellato Palermo Mediterraneo e all’ing. Giovanni Zappulla, socio onorario, per la meritevole attività di collaborazione. Hanno concluso gli interventi il delegato di Zona, ing. Alfio Maccarrone, e l’addetta al Coordinamento delle attività dei Lions Club di Catania, avv. Elda Pucci. IL TAVOLO DEI RELATORI DELL’INCONTRO UNESCO SVOLTOSI NELL’AULA MAGNA DELL’UNIVERSITÀ L’azione dell’Unesco, lo sviluppo del territorio e il ruolo del Centro a Catania, è stato il tema affrontato nel corso di un incontro che ha avuto luogo dell’Aula Magna dell’università alla presenza del prof. Ray Bondin, presidente del Comitato internazionale Unesco per la tutela delle città e siti storici, del presidente del Comitato Unesco di Catania Bruno Di Stefano, autorità ed accademici. Il prof. Giuseppe Vecchio, preside della Facoltà di Scienze Politiche, nel portare il saluto della facoltà, ha voluto ricordare la compianta prof. Maria Elisa Brischetto, "donna di straordinaria vitalità, molto nota degli ambienti internazionali, che ha voluto e saputo portare avanti i programmi dell’Unesco, in particolare quelli della nostra città e della Sicilia orientale". Il prof. Antonio Pioletti, Pro-Rettore, ha dichiarato che ospitare l’incontro nell’Au- la Magna è la prova della grande considerazione che l’università ha per questa prestigiosa organizzazione. L’ateneo è aperto alla società civile che si interessa del recupero e la valorizzazione del nostro patrimonio artistico e culturale. Il presidente Di Stefano ha,quindi, fatto un dettagliato excursus sulla nascita e costituzione del Comitato a Catania, avvenuta nell’ottobre del 1992, e che è formato da un consiglio direttivo, da un comitato scientifico e da un comitato di esperti. Tra le numerose attività che il Comitato Unesco svolge vi è il dossier sull’Etna, con la qale si propone il riconoscimento del nostro vulcano come "patrimonio dell’umanità". La documentazione è già pronta e sarà quanto prima inoltrata alla Segreteria Generale dell’Unesco, tramite il Ministero dei Beni culturali. ANTONIO DI PAOLA Domenico Monteforte all’Art Nuvò E’ la struttura interiore delle opere a trasformare la razionalità estetica in impressione, in suggestione pregnante, per dichiararne “l’essenza”, scissa in totale libertà dal processo intellettuale illustrativo e identificativo. A ciò tende l’arte moderna con il concetto di “opera aperta” ad un illimitato universo di significati. Ed è ciò a cui mira la matericità delle opere pittoriche di Monteforte che sono state esposte nel nuovo spazio espositivo elegante ed aerodinamico della Galleria Art Nuvò al Centro Ulisse (la mostra proseguirà dal 6 al 17 febbraio in Galleria di via Giaconia 2). Interessanti opere queste che, come Vittorio Sgarbi considera in un suo giudizio critico sull’autore, mostrano “ la tensione vibrante del gioco delle parti tra allusività del vero e liricità di un’apparenza sfuggente”. Artista che torna a Catania dopo un esordio nel 2003 all’Art Nuvò, Domenico Monteforte (Pietrasanta-Lu 1966) può vantare importanti mostre in Italia e all’estero, da Colonia a Siviglia, da Madrid. a NewYork, mentre tre sue opere. in Roma , a Palazzo Madama, fanno parte della collezione del Senato della Repubblica. Attraverso la matericità che si Trasparenza e tutela della privacy nei rapporti tra banca e cliente al Lions Catania Gioeni Il cliente deve avere fiducia cieca della sua banca? Esiste veramente la trasparenza e la privacy di cui tanto si parla? La banca ti può tendere dei trabocchetti quando fai un deposito o chiedi un prestito? Queste ed altre domande si sono posti i presenti al meeting organizzato all’Hotel Excelsior dal Lions Club Catania Gioeni. I relatori della serata sono stati: il dott. Carlo Cavallero Capo Area Sicilia orientale della Nuova Banca, l’avv. Carmelo Calì Segretario Federconsumatori Sicilia e l’avv. Matteo Licari, che è stato moderatore e stimolatore del dibattito. Il presidente del Lions Catania Gioeni prof. Carmela Gimmillaro Matalone, nell’introdurre il tema, ha dichiarato che l’istituto di credito è un intermediario che da un canto prende il denaro dai correntisti e dall’altro lo eroga sotto forma di prestito o mutuo ad altri clienti. La trasparenza è l’insieme di garanzie che la banca deve dare al cliente. Secondo Licari molto spesso la banca manca di trasparenza. Esiste nelle banche un ufficio di informazione o "di spionaggio", dove si cercano notizie sullo stato di salute delle altre ban- che e su tutti i clienti possibilmente "equivoci". Per Cavallero la trasparenza serve per rendere noti gli elementi bancari ai clienti. Le variazioni unilaterali da parte delle banche sono assolutamente vietate dalle vigenti legge. Il cliente deve essere avvisato trenta giorni prima di eventuali variazioni regolarmente motivate. Quando le variazioni si riferiscono ai tassi, questi debbono essere aumentati sia quelli passivi che quelli attivi. La trasparenza comunque è tuttora in evoluzione. Calì riba- disce che le banche non applicano la trasparenza. Grazie alla giurisprudenza che è cambiata, i consumatori oggi possono avere dei grossi contributi. Nel passato alcune multinazionali hanno truffato i consumatori anche con l’aiuto delle banche. Grazie al recente "Codice del consumo" del 2005 vi è una tutela del consumatore molto più ampia. Licari ribadisce che il cliente ha troppa fiducia nelle banche e fa male; bisogna stare attenti alle trappole che vengono tese grazie a postille microscopiche, che dovrebbero leg- ANTONIO DI PAOLA Visita del governatore del Distretto 108 Yb Francesco Salmè ai quattro Lions della Zona 10 Come divertirsi col riciclaggio La visita ufficiale ai club service del Governatore è certamente un evento particolare che viene festeggiato solennemente. Nei giorni scorsi, allo Sheraton, quattro Lions della Zona 10 ( Catania Host, Catania Etna, Catania Bellini e Catania Faro Biscari) hanno avuto il privilegio della visita del Governatore del Distretto 108 Yb avv. Francesco Salmè. Al tavolo della presidenza oltre al Governatore Salmè vi erano: il Vice Governatore avv. Salvatore Giacona, la Delegata della Zona 10 dott. Licia Aresco Sciuto, il dott. Michelangelo Di Salvo, presidente del Catania Host, il dott. Paolo Nicotra presidente del Catania Etna, la dott. Maria Grazia Tomasello Spitaleri presidente del Catania Bellini, e il dott. Mario Scandura presidente del Catania Faro Biscari. I quattro presidenti hanno sinteticamente esposto l’attività svolta in questa prima metà dell’anno sociale e quanto intendono svolgere sino a fine mandato. La Delegata di Zona Licia Aresco Sciuto ha presentato al Governatore, ai numerosissimi soci Lions e invitati, i quattro club facendone per ognuno la storia det- Su proposta della Biblioteca comunale Rosario Livatino, l’assessorato al Decentramento e la XII Direzione Servizi demografici e Decentramento promuovono corsi per i bambini tra i 5 e i 12 anni. «L’obiettivo, sostiene l’Istruttore Direttivo Culturale Maria Luisa Santangelo, ideatrice del progetto, è quello di stimolare lo spirito d’osservazione dei bambini e la loro innata creatività attraverso il recupero di materiali di riciclo». I bambini verranno invitati a portare oggetti di varia natura, quali bicchieri sparigliati, bottiglie di plastica, cartoni vuoti del latte, cornici mal ridotte, giornali e giocattoli vecchi, bottoni di indumenti in disuso e saranno in grado, grazie alla guida di un’esperta insegnante, di realizzare oggetti nuovi e bizzarri. Ritagliare, incollare, dipingere sarà un grande divertimento. Il corso si terrà ogni lunedì presso la Biblioteca Centro Culturale R. Livatino, Via Leucatia 68, per quattro incontri dalle ore 17 alle 19 e avrà inizio il 19 febbraio. Sono aperte le iscrizioni. Qualora le adesioni fossero in esubero si aprirà un altro corso il martedì a partire dal 20 Febbraio sempre dalle ore 17.00 alle ore 19.00. Per informazioni ci si può mettere in contatto con Maria Luisa Santangelo o Patrizia Musumeci ai numeri 095/221039Fax 095/223208 tutte le mattine, tranne il venerdì, dalle ore 9.30 alle ore 13 e solo i pomeriggi del mercoledì e venerdì dalle 15.30 alle ore 19. da sinistra S. Giacone, M. G. Tomasello, M. Di Salvo, F. Salmè, P. Nicotra, M. Scandura, L. Aresco Sciuto tagliata dalla loro nascita ad oggi e ricordando le più alte cariche della gerarchia Lions che alcuni prestigiosi uomini hanno ricoperto, lasciando segni indelebili nel Lions. Il Vice Governatore avv. Giacona ha messo in evidenza la grande armonia che si riscontra tra i club, dove l’amicizia vera e sentita dà un senso e valore alla via. Bisogna migliorare- ha concluso- i valori della nostra esistenza e riaffermarli per il nostro bene e per quello del prossimo. Siamo uomini liberi ed abbiamo il coraggio delle nostre azioni. Il Governatore Salmè ha confessato che lo scorso anno, al momento del suo inse- diamento, era piuttosto scettico. Col passare delle settimane, dei mesi, però, si è accorto che il suo impegno verso il Lions è stato molto agevolato dai Delegati di Zona e dai Presidenti dei vari club e da tutti i soci. «Con mia somma soddisfazione- ha dichiarato- ho visto che tutto il nostro apparato funziona alla perfezione e in modo esemplare, e ciò mi rende orgoglioso. Abbiamo un traguardo ambizioso da raggiungere: dare la vista ai ciechi di tutto il mondo. E’ una scelta che abbiamo fatto volontariamente, senza alcun obbligo, che porteremo avanti con MILLY BRACCIANTE «Civitates Iconae» di Camano e Giuffrida gersi con una lente speciale, e che l’impiegato vi invita a sottoscrivere. L’ing. Alfio Maccarone, Delegato di Zona dei Lions, dopo aver portato il saluto del Governatore Salmè ed essersi congratulato con il presidente del Lions prof. Gimmillaro Matalone, ha dichiarato che l’argomento è stato particolarmente interessante, ma l’esperienza negativa del passato ci consiglia di essere più attenti sia sulle operazioni che sulle offerte della banca. CORSI PER RAGAZZI compone e scompone in cromie, nello stratificarsi del pigmento, accorpandosi, distinguendosi in giuochi di assonanze, accordi, contrasti, dicotomie, fughe e teorie, ora delicate e sognate ora accese e gustose, mai arroganti, sapientemente plastiche e prospettiche in alternanza di piani, la natura della creatività di Monteforte assume le forme dell’essenza, dell’idea, dell’archè che si universalizza esprimendosi nella cifra del bello e del sublime, dell’imperituro e dell’eterno. E ciò in un paesaggismo in cui manca la contaminazione della figura umana e che appare reale nella matericità delle cromie e delle forme, ma che è utopico, nella globalità del suo essere “tutto, parte di tutto, qui e ovunque” nell’esaltazione di un particolare rappresentativo, un albero, una pianta, un casolare, la luna, che lo compendia nella sua totalità, o lo universalizza nella rappresentazione delle fioriture improvvise dalle cromie calde e smaglianti, nelle macchie di colore che si susseguono tra i campi a chiazze e striature a creare bizzarri geometrismi, nell’incanto di luci lunari che si riflettono soffuse, in cieli azzurri. entusiasmo e dedizione». Il Governatore ha, quindi, consegnato due prestigiosi premi internazionali uno, il "Melvin Jones Hallow", al Past Presidente del Catania Host , avv. Filippo Anastasi, e l’altro, il "Premio Excellent", alla dott. Licia Aresco Sciuto. All’inizio della manifestazione sono stati ammessi i seguenti nuovo soci: per il Catania Faro Biscari l’attrice Maria Grazia Malagoli e l’avv. Pistorio; per il Catania Bellini il dott. Michele Bufo; per il Catania Host la dott. Lidia Claudia D’Amico, il dott. Daniele Di Maria e il dott. Alberto Pedalino. A. D. P. A spiegare le ragioni che sono alla base di una fede - di un’amore come quello per Sant’Agata che ogni anno da tempi immemorabili chiama a scendere per le strade i catanesi - ma anche di un’antica arte popolare, è il libro "Civitates Iconae", curato dalle socie fidapine Concita Camano e Francesca Giuffrida, pubblicato con il patrocinio dell’Assessore delle Politiche Sociali di Catania e di recente presentato al Convitto Cutelli. «Il lavoro si realizza oggi con la pubblicazione - racconta la Camano una delle autrici - dopo tre anni di continua ricerca. Sfogliando le sue pagine è possibile riscoprire le icone religiose conservate nelle varie e innumerevoli edicole votive della città dal cui continuo raffronto e analisi emerge l’antica fede per Sant’Agata e la cultura di un diffuso sentire religioso». «Un’area - spiega il prof. Francesco Scialfa - in cui sono visibili i frutti di un’arte popolare di grande rilevanza culturale. Alcune icone sono sopravvissute, altre si sono sbiadite, altre non esistono più. Un tempo referenti di un colloquio quotidiano tra la gente semplice e il santo». «Una vicinanza e una fede che proprio nella Civita, nella sua gente semplice e povera, ricca di dignità, nobiltà d’animo, lungimiranza e altruismo - sottolinea mons. Giovanni Perni - è ragione di conforto e di speranza». Grazie all’aiuto di Angelo Cirnigliaro e Pippo Puglisi, cultori delle tradizioni e consiglieri della prima municipalità, delle socie della commissione culturale fidapina, dell’architetto Carmen Rizzo, della vicepresidente della Fidapa Maria Pettinato, di mons. Giovanni Perni e grazie al Comune, la sezione Fidapa di Catania realizza, dunque, "Civitates Iconae". Un’opera capace di riscoprire il sociale, la fede, la memoria con la speranza che si possa lasciare un sentimento di appartenenza nei giovani, come si augurano i più interventi dalle autorità politiche all’arch. Rizzo alle parole della stessa presidente Fidapa Dora Coco Spitaleri, che ha curato la presentazione del volume e che annuncia il restauro della prestigiosa edicola votiva di piazza San Francesco di Paola. KATIA TERI Traumi cranici e l’importanza della prevenzione al Rotary Etna Sud Est All’Hotel Excelsior, su invito del Rotary Club Etna Sud-Est, il prof. Fausto Ventura, direttore dell’Uoc di Neurochirurgia dell’Azienda Ospedaliera Cannizzaro, ha tenuto una interessante conferenza su "Epidemiologia e Prevenzione dei Traumi cranici". Dopo i saluti di rito da parte dei presidenti dei tre club Maurizio Passanisi, Igo La Mantia e Irene Fatuzzo, il Presidente del R.C. Etna Sud-Est Maurizio Passanisi di Granvilla, neurochirurgo presso l’Azienda Ospedaliera Cannizzaro, ha introdotto il tema della serata, sottolineando l’importanza dell’argo- mento trattato e la necessità di organizzare un programma di conferenze nelle scuole al fine di far conoscere ai giovani i rischi legati ai traumi cranici derivanti da incidenti stradali e l’importanza della prevenzione degli stessi mediante l’uso del casco e delle cinture di sicurezza e il contenimento della velocità dei ciclomotori e delle automobili. Il prof Fausto Ventura ha brillantemente illustrato l’argomento, soffermandosi sulla classificazione dei traumi cranici, sulla clinica, la diagnosi e il trattamento degli stessi; ha inoltre fo- calizzato l’attenzione dei numerosi presenti sulle statistiche riguardanti i traumi cranici ribadendo l’importanza della prevenzione mediante l’uso del casco e delle cinture di sicurezza. La conferenza si è conclusa con l’accordo tra i Rotary Club di organizzare un programma di prevenzione con una serie di conferenze sui traumi cranici diretti ai giovani delle scuole medie e superiori, per diffondere fra loro l’educazione stradale e l’uso del casco, con la collaborazione e il supporto scientifico della U.O.C. di Neurochirurgia dell’Azienda Ospedaliera Cannizzaro. LUNEDÌ 13 NOVEMBRE 2006 LA SICILIA Catania. Calendario .55 IL SOLE: è sorta ieri e tramonta alle 16,51. LA LUNA: sorge alle 23,29 e tramonta alle 13,23. PREVISIONI DEL TEMPO: nuvoloso con possibilità di pioggia, temperature in diminuzione, venti moderati, mare mosso. I SANTI: Luigi Versiglia, vescovo; Callisto Caravario, protomartiri salesiani - Luigi Versiglia: nacque ad Oliva Gessi (Pavia) nell’anno 1873. Accolto a dodici anni nell’oratorio di San Giovanni Bosco divenne sacerdote nell’anno 1895 e fu nominato maestro dei novizi a Genzano di Roma. Nell’anno 1906 guidò la prima spedizione missionaria salesiana in Cina e a Macau stabilì la casa madre salesiana. Callisto Caravario: nacque a Courgnè (Torino) nell’anno 1903. Ordinato sacerdote da monsignor Vermiglia nell’anno 1929, animato da una carità sempre più ardente, partì missionario per la Cina e accompagnò monsignor Vermiglia nella sua visita pastorale nel distretto di Liu Chow insieme a due maestri, due catechiste e un’allieva. In un tratto iusolato del fiume Liu Chow nell’anno 1930 vennero assaliti dai pirati comunisti. Nel tentativo di proteggere le giovani, che riuscirono a fuggire, don Vermiglia e don Caravario furono percossi brutalmente e poi fucilati, in odio alla fede cristiana, il 25 febbraio a Lin Thau. Giovanni Paolo II li ha proclamati santi il 1° ottobre dell’anno 2000. (Nota a cura di Benigno De Marco). FARMACIE APERTE ANCHE DALLE ORE 13 ALLE ORE 16: Crocerossa (via Etnea, 274) • Della Guardia (via Duca degli Abruzzi, 7) • La Corte (via P. Novelli, 104) • Lincoln (via S. di Sangiuliano, 109) • Monciino (via Garibaldi, 74) • Nesima (via Pacinotti, 104). FARMACIE NOTTURNE: Barriera (via Del Bosco, 282) • Battiati (via F. Crispi, 195) • Coffa (via C. Colombo, 25) • Consoli (via Etnea, 400) • Crocerossa (via Etnea, 274) • Croceverde (via G. D’Annunzio, 43) • Cutelli (via Vitt. Emanuele, 54) • Europa (c.so Italia, 111) • Finocchiaro (via S. Giov. Battista, 8 - S. Giov. Galermo) • Fisichella (via Plebiscito, 224) • Galermo (via Galermo, 308)• Monciino (via Garibaldi, 74) • Nesima (via Pacinotti, 104) • Pantano (via Cesare Beccaria, 79) • Risorgimento (via Vitt. Emanuele, 631) • S. Agata (vill. S. Agata - Zona A 26). DISTRIBUTORI NOTTURNI (DALLE 22 ALLE 7): Acireale: Erg (S. M. Ammalati) - S.S. 114 - km. 77,398 - n. 5 • S.P. -via C. Colombo Belpasso: S.P. - S.S. 121 km. 11 - Piano Tavola • Erg - S.S. 121 km. 14+331 Catania: Agip S.G. Galermo - Largo Abbeveratoio, 1 • S.P. S.S. 114 km. 106 Stradale Primosole • Q8 viale V. Veneto, 115 • Agip - viale M. Rapisardi, 500 • Agip - viale Kennedy, 4 • Agip - via Messina n. 646/648/650 • Agip, viale A. Doria, 8 • Agip - Gelso Bianco, 8 Giarre: Agip - via L. Sturzo - S.S.114 • Q8 - via Ruggero, I, 74 • S. Maria La Strada SP - via Luminaria Trepunti Gravina: Q8 - SP 10 km 1 + 330 Ramacca: Agip - SS417 - km. 49,6 Scordia: Esso - via Balilla - S P 28 Santa Venerina: Esso via Stabilimenti, 191 - 4/1 km. 0,500 Trecastagni: SP via Luigi Capuana. CARABINIERI PRONTO INTERVENTO 112 - Comando Provinciale via San Giuseppe alla Rena, 89 - 095-340117 • Nucleo Operativo Piazza G. Verga, 8 • 095/537840-537999 • Compagnia Catania P. Dante via Teatro Greco, 111 - 095/326666-326800 • Compagnia Catania Fontanarossa via Zia Lisa, 251 095/574148-573598 • Stazione Catania Ognina via Petrella 59 - 095-383413. omnibus L’assessore Interlandi agli Istituti femminili riuniti Il «motoscrittore» Vallone arriva sul cratere centrale dell’Etna L’assessore regionale al Territorio. dott.ssa Rossana Interlandi, su invito del direttore della struttura, si è recata in visita presso l’Ipab Istituti femminili riuniti Provvidenza e S.M. del Lume, a salutare l’autorevole ospite erano presenti, oltre lo stesso direttore, dr. Ignazio De Luca, il consigliere comunale dr. Marco Forzese. La riunione, animata dalla presenza dei minori ospiti in istituto, ha voluto rappresentare - dice un comunicato - una presa di contatto delle realtà socio-assistenziali specializzate negli interventi a favore della fascia di popolazione immigrata. L’assessore Interlandi ha affermato che l’Ipab rappresenta una punta avanzata nel ruolo che tali strutture dovranno svolgere in un primo futuro nel quadro delle aziende di servizio alla persona ed il suo impegno si manifesterà attraverso una collaborazione per la realizzazione di un progetto di soggiorno climatico da realizzarsi in tempi brevissimi. Marco Forzese ha voluto ribadire, nel suo intervento di saluto, il rapporto tra amministrazione regionale e amministrazione locale che deve puntare verso lo sviluppo dell’autonomia locale e del ruolo dei servizi secondo principi di sussidiarietà. A conclusione della visita il dott. De Luca ha consegnato all’assessore Interlandi una preziosa ceramica prodotta nel laboratorio dello stesso istituto e realizzata grazie al gruppo docente, da minori che frequentano le attività di specializzazione. Spettacolare impresa dello scrittore Giovanni Vallone che a bordo della motocicletta sta girando l’entroterra isolano nell’ambito di un tour chiamato UccellieCastelli. Scortato dalla guida del Parco dell’Etna Orazio di Stefano, Giovanni ha fatto tappa sul cratere centrale dell’Etna per la meraviglia dei turisti che guardavano la moto imbandierata della trinacria destreggiarsi sulla terra lavica. E periodo migliore lo scrittore motociclista non poteva scegliere dato che da qualche giorno, come noto, una nuova frattura si è aperta sul vulcano più alto d’Europa. "Quanta gente che ho incontrato lungo la salita!" ha detto sorpreso Vallone. "Camminatori venuti da tutto il mondo per ammirare questo Mondo Nero, un’eterna primavera lavica. Ho intervistato turisti della Guyana francese, del Brasile, del Mozambico… E l’Etna, la regina, a farsi fare le coccole". Vallone, da oltre 6 mesi e fino a Marzo 2007, è in viaggio nell’entroterra siciliano dove: sta realizzando interviste a anziani, agricoltori e pastori nell’orbita di un progetto radiofonico internazionale; sta mettendo in risalto luoghi archeologici e sentieri desueti del centro Sicilia per la gioia dei turisti di tutto il mondo; sta proiettando, durante i numerosi incontri in enti pubblici e privati, un divertente video delle sue passeggiate. "A Torre del Filosofo, 2920 mt, sommersa dalla lava e con il solo tetto che spunta, ho incontrato tre turisti francesi che bivaccavano la da tre giorni. Proprio ad un passo dalla nuova frattura!" Vallone è stato ospite del Parco dell’Etna che insieme agli altri tre parchi siciliani (Nebrodi, Madonie ed Alcantara) è patrocinatore della missione. Il presidente Cettino Bellia, e il direttore Giuseppe Spina hanno simbolicamente consegnato le chiavi del vulcano allo scrittore. Questo viaggio rientra in una serie di registrazio- Mell’ambito del programma Equal «Ex aequo» per l’inclusione sociale e occupazionale dei disabili mentali e psichici, si èsvolto un corso di formazione manageriale di «project management mella salute mentale» organizzato dall’Anfe di Catania insieme con Ausl 3, Aprindustrie, Sco, Efal, e altri. Relatori sono stati i dott. Giovanni Serpelloni, Elisabetta Simeoni, Annalisa Zambianchi; direttrice del corso la dott. Annunziata Sciacca (direttore sanitario Ausl 3), direttore scientifico il dott. Roberto Ortoleva. Pennisi di nuovo nonno ni audio e filmati che lo scrittore sta realizzando per i turisti di tutto il mondo. Vallone sta preparando un’altra grande tappa siciliana: la risalita del Fiume Alcantara. "Non solo acqua - ha scherzato Giovanni. Ma castelli, città greche, chiese bizantine e natura pura. Viva la Sicilia". Oggi lunedì allo Sheraton Vallone in compagnia di Giuseppe Spina (presidente Parco Etna) sarà ospite del Rotary Acicastello presieduto dal dott Ignazio La Mantia. BRASCIOLE INGREDIENTI: 800 g di fettine di cavallo del peso di circa 100 g ciascuna, capperi, pecorino grattugiato, aglio, 100 g di olio, un bicchiere di vino rosso, 300 g di passata di pomodoro, pepe, sale. Paradiso della Zagara RISTORANTE - PIZZERIA - SALA RICEVIMENTI - HOTEL*** RAMACCA Piazza Ten. S. Di Fazio, 8 - Tel. 095653279 - Fax 0957932491 Sabato 11 novembre 2006- ore 20.30 FESTA DI SAN MARTINO MENU’ - Antipasti: Bruschette col pomodoro, pecorino arrostito, caciocavallo, olive bianche schiacciate, olive nere al forno, suppizzata, gelatina, salsiccia secca, capicollo, pancetta, pomodori secchi, melanzane sott’olio, funghetti. Primi: risotto ai funghi porcini dell’Etna, maccherroni di casa al sugo. Secondi: costoletta di maiale arrosto, salsiccia di ramacca, pittinicchio al sugo, insalata mista. Dolce, frutta: fichi d’india, cannolo alla ricotta, castagne arrostite. Acqua minerale, vino rosso novello, caffè. E’ gradita la prenotazione 7 20,00 a persona PREPARAZIONE: Stendere le fettine sul tagliere e Musica e divertimento con il maestro Angelo Grillo Paradiso della Zagara RISTORANTE - PIZZERIA - SALA RICEVIMENTI - HOTEL*** RAMACCA Piazza Ten. S. Di Fazio, 8 - Tel. 095653279 - Fax 0957932491 1-5-12-19-26 NOVEMBRE 2006 - ORE 13 FESTA DELL’OLIO E DEL VINO NUOVO Menù: pani cunzatu cull’ogghiu novu u ‘ riunu e l’alivi janchi scacciati, picurinu ‘rrustutum caciu cavallu, alivi nivuri ‘rrustuti, chiappiri di pumaduru sicchi, carciufina, lliatina di maiali, mulinciani sutt’ogghiu, suppizzata, sasizza sicca, capicoddu, fungiteddi, ricotta ‘nfurnata, pani di casa di Ramacca. Pasta di casa co’ sucu de pittinicchi, pasticciu di lasagni. Pittinicchi co’ sucu, sasizza di Ramacca ‘rrustuta, custata di purcidduzzu. Castagni ‘rrustuti, cannolo ca ricotta. Acqua minirali, vinu russu novu patrunali. E’ gradita la prenotazione obbligatoria 7 15,00 a persona Musica, balli e tanto divertimento con Angelo Grillo Corso di formazione sulla salute mentale mettere su ognuna di esse abbondante pepe, aglio, prezzemolo, un cucchiaino di capperi, un cucchiaio di pecorino grattugiato (o un pezzettino intero). Avvolgere le fettine e fermarle con uno stuzzicadenti. Farle rosolare in olio insieme ad una cipolla affettata. Aggiungere un bicchiere di vino rosso e aspettare che evapori prima di aggiungere la passata di pomodoro. Le brasciole si lasciano cuocere a fuoco bassissimo. Servire con insalata o verdure sott’olio. Per la stessa preparazione può essere utilizzata anche carne di vitello o di maiale. ACCADEMIA ITALIANA DELLA CUCINA - RICETTARIO DELLA CUCINA REGIONALE ITALIANA SERVIZIO CATERING - RICEVIMENTI MATRIMONI - COMPLEANNI - KARAOKE I nostri antipasti: parmigiana, caponata, cozze al gratin, polpo in agrodolce, insalata di arance, insalata di pere e peperoni e... tante altre. I nostri primi: al tonno e ricotta fresca, al pesto di mandorle e gamberetti, al nero di seppia e... tanti altri. Inoltre pesce gratinato e fritture di paranza. Nella clinica Villa Flaminia di Roma, assistita dal ginecologo professor Corrado Monteneri, Monica Pennisi consorte dell’avvocato Gaetano Caprino, ha dato alla luce il suo secondogenito, Gianmaria Caprino. Gianmaria alla nascita pesa oltre 3 chilogrammi e a detta di Salvo Pennisi (nonno materno) e della moglie Rita Maricchiolo e della nonna paterna Rosanna Italia, è bellissimo. Al piccolo Gianmaria i nostri auguri di un futuro luminoso. Ai genitori e ai nonni (in particolare a Salvo Pennisi, ex dipendente del giornale), vivissime felicitazioni. LA SICILIA 40. MARTEDÌ 10 OT TOBRE 2006 Catania. Calendario IL SOLE: sorge alle 7,03 e tramonta alle 18,30. LA LUNA: sorge alle 20,36 e tramonta alle 11,02. PREVISIONI DEL TEMPO: cielo irregolarmente nuvoloso con possibili precipitazioni. Temperature stabili.I SANTI: San Francesco Borgia - San Daniele. San Francesco Borgia, duca di Gandia, fu anche vicerè della Catalogna in Spagna. Da giovane imparò le norme cavalleresche e studiò filosofia. Fu paggio presso la corte imperiale di Carlo V, ma poi entrò in convento a far parte dei terziari fran- cescani. Per condiscendenza verso il potentissimo imperatore, sui cui regni "non tramontava mai il sole", sposò la principessa portoghese Eleonora di Castro dalla quale ebbe otto figli. Dopo la morte della moglie abbracciò la vita religiosa entrando nell’anno 1546 a far parte della Compagnia di Gesù. Venne ordinato sacerdote nell’anno 1551, poi, nonostante tutte le sue riluttanze, fu eletto come terzo successore di Sant’Ignazio di Lodola e cioè Superiore Generale dell’Ordine a cui infuse nuova vita. Oggi la Chiesa ricorda anche San Daniele. (Nota a cura di Be- nigno De Marco). FARMACIE APERTE ORE 13-16,30: Aquileia (c.so Italia, 270) • Bartolotta (p.zza C. Alberto, 18) • Fisichella (via Plebiscito, 224) • Quattro Canti (via Etnea, 39) • Sacro Cuore (via D’Angiò, 43) • S. Agata (Vill. S. Agata) • Sicilia (via Carrubella, 8/C). FARMACIE NOTTURNE: Barriera (via Del Bosco, 282) • Battiati (via F. Crispi, 195) • Coffa (via C. Colombo, 25) • Consoli (via Etnea, 400) • Crocerossa (via Etnea, 274) • Croceverde (via G. D’Annunzio, 43) • Cutelli (via V. Emanuele, 54) • Europa (c.so Italia, 111) • Finocchiaro (S. Giov. Galermo) • Fisichella (via Plebiscito, 224) • Galermo (via Galermo, 308)• Monciino (via Garibaldi, 74) • Nesima (via Pacinotti, 104) • Pantano (via Beccaria, 79) • Risorgimento (via V. Emanuele, 631) • S. Agata (vill. S. Agata). DISTRIBUTORI DI CARBURANTE DIURNI: Sp, piazza Galatea • Ip, via V. Giuffrida,156 • Tamoil, piazza Duca di Camastra • Agip, piazza Spirito Santo • Agip, piazza dei Miracoli • Agip, viale V. Veneto • Q8, viale Ulisse • Erg, viale Rapisardi 395 • Esso, S.S. 114 c.da Villalegra • Esso, via Messina 684 • Esso, via Del Bosco • Esso, piazza S. Cristoforo • Esso, via P. Gravina, 279 • Sp, corso Indipendenza • Indip., via Palermo 628 • Indip., via Acquicella Porto • Sp, via D. Tempio • Erg, via Pietra dell’Ova 190/A • Agip, via D. Abruzzi 64 • Agip, via Galermo, 260 • Ip, piazza Palestro • Agip, piazza Cavour • Q8, via D’Angiò - ang. via Milo • Erg, piazza Eroi d’Ungheria • Erg, viale Bolano • Q8, via Imbriani - ang. via della Carvana Agip, piazza Manganelli • Agip, via Beccaria • Agip, viale Fontana 10 • Agip, viale Kennedy 4 • Agip, largo Badiella • Agip, via Messina 650 • Q8 via V. Casagrandi 2 • Agip, piazza A. Lincoln • Agip viale M. Polo • Esso, via S.G. La Rena 22 • Esso, corso Indipendenza 260 • Esso, viale O. da Pordenone 42 • Esso, viale M. Rapisardi 356 • Esso, largo Pascoli • Indip., largo R. Pilo • Indip., piazza Alcalà • Indip., via D. Consoli • Agip, largo Abbeveratoio - S.G. Galermo • Agip, viale Libertà - ang. via P. Mascagni • Ip, via Ventimiglia 16 • Ip, viale Bolano 50 • Q8, viale Kennedy 44 • Tamoil, via Plebiscito ang. via Torre Vesc. • Erg, via Zia Lisa. omnibus Rotary: il governatore distrettuale Mangion incontra tre club catanesi «L’Etna, il vulcano dal mito al futuro» «Il verde a Catania, da potenziare» Il Governatore del Distretto 2110 Sicilia - Malta del Rotary International, Alfred M. Mangion, è stato in visita ufficiale ai Rotary Club Catania Est, Catania Quattro Canti e Aci Castello. Nel pomeriggio, Mangion aveva incontrato, nella sede di Palazzo Biscari, i soci del Rotary Club Catania Est, presieduto da Linda Russo Zangara, e del Rotaract Club Catania Est, presieduto da Pasquale Cutore. In serata il Governatore ha presenziato al Conviviale interclub tenutosi in suo onore al Grand Hotel Excelsior di Catania. Il dottor Mangion è nato e risiede a Malta, ha 62 anni e vanta un intensissimo curriculum come professionista, imprenditore ed esponente delle istituzioni maltesi. Laureato in Farmacia, è stato professore ed è attualmente direttore del St. Edward’s College di Malta, nonchè presidente della A.M. Mangion Group of Companies. Inoltre è presidente del Malta and Lybia Business Council, Ambasciatore di Malta in Turchia, vice presidente della Malta Maritime Authority e direttore del Malta Environment and Planning Authority. Ma la grande vocazione di Alfred Mangion è il Rotary, il suo spirito umanitario e le sue iniziative in campo sociale. Nel corso della sua attività rotariana, iniziata nel 1984, è stato più volte insignito della più alta onorificenza, la Paul Harris Fellowship, e si impegna quotidianamente nelle attività dei club maltesi e siciliani, senza trascurare, nel contempo, i suoi ruoli di "Un ponte sull’Etna- Luci, suoni, percorsi dal mito al futuro", è stato l’interessante argomento del meeting di apertura del Lions Catania Faro Biscari, realizzato allo Sheraton. Erano presenti, tra gli altri, il Past Governatore Silvio Cavallaro, la Delegata di Zona Licia Aresco Sciuto, il Comandante Carlo Castelli, Capo di Stato Maggiore Marisicilia di Augusta, il vice Comandante della Capitaneria di Porto Capitano di Vascello Antonino Zanghì, il Dirigente del Commissariato di Librino Corrado Fatuzzo, e il Direttore del Dip. Ambiente della Provincia Nello Russo. Il presidente del Club Mario Scandurra, dopo aver presentato i relatori della serata, la prof. Elena Di Blasi, Associato di Geografia nella Facoltà di Scienze Politiche di Messina, l’arch. Gesualdo Campo, già Assessore alla Cultura della Provincia, il col. Enzo Stroscio, presidente del Comitato "Vulcano Etna- Patrimonio da valorizzare", il compositore prof. Nuccio D’Urso e il fotogiornalista Fabrizio Villa, ha consegnato il 1° Premio Faro Biscari alla Fondazione Angelo D’Arrigo con questa motivazione: "Ad Angelo D’Arrigo che sorvolando le vette della terra ha proiettato l’impronta della Sicilia fin dove finisce il mondo". Ida Carrara ha letto una toccante poesia che Enzo Stroscio ha dedicato a D’Arrigo. L’arch. Campo si è soffermato lungamente sulla mitologia dell’Etna. «Il Lions - ha detto il col. Stroscio - ha in programma il raggiungimento di una meta: che l’Etna venga riconosciuta dall’Unesco quale Patrimonio dell’Umanità». Quindi la prof. Di Blasi ha iniziato la sua erudita lezione partendo dalla tragica eruzione del 1669 che investendo le mura di Catania, finì la sua corsa a mare. Il dott. Scandura, il quale fa parte di diversi organismi nazionali che studiano e monitorano il vulcano, ha affermato che tra i rischi che può provocare l’Etna vi sono: il rischio sismico, le colate laviche, l’ esplosioni, la fuoriuscita di anidride solforosa e acido solforico. Infine, con belle diapositive del fotogiornalista Villa, ha dimostrato come le stupende immagini del vulcano possono ispirare e trasformarsi in una musica melodiosa e toccante. Infine la prof.ssa Aresco Sciuto e l’avv. Cavallaro hanno concluso la serata, all’inizio della quale sono stati ammessi i nuovi soci Marina Palmeri e Claudio Quattrocchi, mentre sono stati consegnati al Col. Stroscio tre alti riconoscimenti Lions. Per iniziare il suo anno di presidenza del Rotaract Catania, Giuseppe Guzzardi ha invitato il biologo Giuseppe Consolante, appassionato di botanica, a relazionare su “ Il patrimonio verde della nostra città”. Il verde urbano: ha molteplici funzioni: proteggere con le radici e con le fronde, i terreni dall’erosione delle acque piovane; abbattere l’inquinamento da smog, grazie alla fotosintesi clorofilliana; abbellire il paesaggio, esaltarne le peculiarità e ricreare lo spirito con funzione didattico-educativa e terapeutica (distensione del sistema nervoso, benessere della psiche). In percentuale di fruibilità, come ha sottolineato il dott. Consolante, il verde a Catania, risulta però essere inadeguato al fabbisogno ed alla densità della popolazione urbana. Sono ancora pochi i parchi e le aree di nuova concezione destinate al verde. La Catania settecentesca poteva già vantare il verde del “ Labirinto” del Principe Ignazio Paternò Castello di Biscari. Verde urbano che successivamente si ampliò nella Villa Bellini nella concezione di giardino all’italiana degli architetti Ignazio Landolina e Filadelfo Fichera, con elementi architettonici di abbellimento, scale, fontane, un chiosco moresco, con la sua flora esotica e subtropicale , palme nane, palme Phoenix, ficus dalle radici aeree e con i suoi viali fiancheggiati da oleandri e da ibridi di platani. Mentre Villa Pacini con le sue aiuole fiorite, già si offriva nell’Ottocento, con i suoi sedili sotto la frescura di fronde e zampilli del vicino Amenano, al ristoro e al riposo degli anziani. Di più recente impianto il Parco Gioieni, nel felice connubio tra macchia mediterranea e piante esotiche, presenta un lussureggiare di buganvillea, dracene-drago, carrubi, lentischi, olivi. Quindi il Parco Falcone con le sue mimosacee, il falso pepe, il ficus, l’ibiscus, si dipinge in un trionfo di colori tra il verde. Fondato nell’Ottocento dal botanico benedettino Tornabene, l’Orto Botanico, oggi dell’Università di Catania, costituisce vanto per la città etnea. Con il suo itinerario verde permette la conoscenza di piante secolari( tra cui la Phytolacca dioica), provenienti da tutti i continenti (hortus generalis) e di piante esclusive dell’isola ( hortus siculus), oltre a mostrare pregiate collezioni di palme, di splendide felci ( tra cui la Dicksonia antartica e la Cyathea cooperi), e di vari esemplari di piante medicinali. ANTONIO DI PAOLA MILLY BRACCIANTE UN MOMENTO DELL’INTERVENTO DEL GOVERNATORE DISTRETTUALE ALFRED MANGION rappresentanza nell’ambito della Rotary Foundation e del Rotary International. Durante la sua breve visita, Mangion ha mostrato grande interesse ai vari progetti che i club catanesi gli hanno esposto ed ha promesso il fattivo interessamento del Distretto e suo personale alla loro attuazione. Inoltre ha esposto all’attento uditorio dei soci le attività rotariane in ambito internazionale, sottolineando in particolare l’impegno nella lotta alla poliomielite ed all’analfabetismo, nonchè nella fornitura di acqua potabile alle popolazioni del terzo mondo e nell’assistenza ai profughi extracomunitari provenienti dalle coste nordafricane. Alla fine della serata, il Governatore ha ringraziato i presidenti dei club per l’accoglienza e per le donazioni a lui consegnate e destinate alla Rotary Foundation. GUARDIE DEL PANTHEON Si riunirà sabato 25 novembre l’assemblea elettiva delle «Guardie del Pantheon», chiamata a eleggere il nuovo delegato provinciale. Le candidature dovranno essere presentate, presso la sede legale, entro e non oltre trenta giorni prima della data dell’assemblea, attraverso lettera raccomandata. Presso la delegazione provinciale dell’Istituto nazionale per la Guardia d’onore alle reali tombe del Pantheon è consultabile la nota del ministero della Difesa ed il regolamento per le elezioni. I soci delle Guardie del Pantheon che volessero esercitare il diritto all’elettorato attivo e passivo per le prossime elezioni del delegato provinciale dovranno essere in regola con la quota sociale. Post adozione: così l’integrazione nel contesto sociale e familiare Il percorso dell’adozione internazionale parrebbe concludersi con l’ingresso in Italia della famiglia e del minore adottato; in realtà è proprio quando si "spengono" le luci della festa con cui parenti ed amici accolgono il minore appena arrivato, che la coppia adottiva assume veramente il ruolo genitoriale. Bisogna prepararsi a gestire la "dimensione etnica" del figlio adottivo nel processo di inserimento nella famiglia e nella società ed in questo senso il "post-adozione" rappresenta la scommessa educativa, formativa e di sostegno che l’ente Agapè ha voluto "giocare" insieme alle coppie nel rispetto dell’unicità e dell’irripetibilità di ciascun sistema familiare che si è accostato alla scelta adozionale. È proprio in questo clima di condivisione e di reciproco arricchimento che si è svolto a Catania nei giorni scorsi l’incontro con tutti i bambini provenienti dalla Lettonia e dall’El Salvador ed i rispettivi genitori adottivi. In questa occasione, in un clima di grande serenità, è stato possibile verificare, ancora una volta, che l’integrazione del minore adottato necessita di un accompagnamento sollecito ed attento e soprattutto di un impegno graduale, coeso, come quello di genitori, operatori ed insegnanti, impegnati nell’interesse esclusivo del minore. Stufato di maiale INGREDIENTI: 1 kg e mezzo di lombo o lonza di maiale o cinghiale, tre carote, un cucchiaio d’olio, 40 g di burro, 30 g di pancetta, un bicchierino di grappa, ½ l abbondante di Barbera forte, sei grani di pepe, tre foglie di lauro, sale. PREPARAZIONE: Steccare la carne con le carote pulite e tagliate per il lungo e un pezzetto di pancetta rossa, e metterla in un recipiente di terraglia o inossidabile con le spezie e il vino. Dopo ventiquattro ore scolarla, asciugarla, legarla, infarinarla e rosolarla nel burro. Quando è colorita, bagnare con la grappa e fare evaporare. Passare la carne nel tegame dove è stata in infusione, sciacquare con un altro poco di vino quello in cui è rosolata e aggiungerlo. Coprire, chiudere l’interstizio con un rotolino di pasta da pane, e cuocere lentamente per quattro ore. Accompagnare con polenta e Barbera. ACCADEMIA ITALIANA DELLA CUCINA - RICETTARIO DELLA CUCINA REGIONALE ITALIANA TIRO A SEGNO «SCUDETTO» A DUE VIGILI URBANI CATANESI Il sindaco Umberto Scapagnini ha ricevuto a Palazzo degli Elefanti la squadra di vigili urbani che ha vinto il 38° campionato nazionale di tiro a segno riservato alle Polizie Municipali e locali, svoltosi a Eboli in settembre. A ricevere i complimenti del primo cittadino, presente il comandante Aldo Torrisi, i due componenti della squadra, ispettori Claudio Bazzano e Salvatore Manola (foto a fianco). «L’importante risultato che avete raggiunto in questa competizione - ha detto Scapagnini rivolgendosi ai due "scudettati" - è indice della capacità dei catanesi e in particolare della professionalità della Polizia Municipale».