2007_06_rassegna stampa 2006 - 2007 foto

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2007_06_rassegna stampa 2006 - 2007 foto
La Sicilia del 5 marzo 2007 pagina 56
La Sicilia del 6 marzo 2007 pagina 36
LA SICILIA
56.
LUNEDÌ 5 MARZO 2007
Catania
LE FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE
Una «RaDio» sul web
per incontrare i giovani
Il prossimo 24 marzo nell’Istituto Maria Ausiliatrice, in via Caronda, 224 a Catania, sarà inaugurata, ufficialmente, la web radio delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Sicilia. Per l’occasione
sarà presente la responsabile mondiale per la comunicazione
della Congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice, suora
Giuseppina Teruggi; interverranno anche la superiora regionale delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Sicilia suora Giuseppina
Barbanti, e la responsabile ambito comunicazione per le Figlie
di Maria Ausiliatrice di Sicilia, suora Carla Monaca.
La web radio (che sarà presentata da allievi e allieve del corso webmaster Ciof-Fp di Acireale) è la più recente delle iniziative realizzate nell’ambito della comunicazione in Sicilia dalle Figlie di Maria Ausiliatrice: «RaDio for you» è un periodico
quotidiano radiofonico telematico, registrato al Tribunale di
Catania.
Perché una web radio? «Come Figlie di Maria Ausiliatrice,
che hanno a cuore la vita dei giovani - dice suor Carla Monaca
- abbiamo scommesso su questo strumento come luogo dove
possiamo educare evangelizzando ed evangelizzare educando,
incontrando i giovani sulle loro strade "virtuali". Siamo stimolati dalle parole di Giovanni Paolo II: "Internet permette a miliardi di immagini di apparire su milioni di schermi in tutto il
mondo. Da questa galassia di
immagini e suoni, emergerà
SICILIA: 47 CASE
il volto di Cristo? Si udirà la
Le Figlie di Maria
sua voce? Perché solo quando
Ausiliatrice furono
si vedrà il suo volto e si udirà
fondate da San Giovanni
la sua voce il mondo conoBosco e da Santa Maria
scerà la "buona notizia" della
Domenica Mazzarello a
nostra redenzione. Questo è il
Mornese (AL) il 5 agosto
fine dell’evangelizzazione e
1872 per educare la
questo farà di internet uno
gioventù. Sono presenti
spazio umano autentico, pernei 5 continenti e in 89
ché se non c’è spazio per Crinazioni. L’Istituto conta
sto, non c’è spazio per l’uo16.000 membri. In
mo" (Giovanni Paolo II, mesSicilia ci sono 47 case e
saggio per la giornata delle cocon 820 membri.
municazioni sociali del
2002)».
"Radio for you" vuole essere: uno spazio culturale per offrire una lettura educativa del
contesto sociale e culturale cogliendone il bene, il vero e il bello… è il nostro modo di incontrare Dio tra le pieghe della storia; un’opportunità di comunione creando rete tra le comunità
educanti; un servizio alla Chiesa e alla società creando sinergie e mettendo a disposizione strumenti e competenze perché
il "bene" sia sempre più "comune"; un "luogo" di incontro con
quanti, pur appartenendo ad altre confessioni cristiane, condividono la stessa fede in Gesù e lo stesso impegno per la costruzione di un mondo nuovo; una possibilità di evangelizzazione per quanti vogliono essere testimoni di vita e di speranza.
«La nostra radio - aggiunge a suor Carla Monaca - non vuole essere una radio di "intrattenimento" ma di formazione per
giovani ed educatori. Stiamo creando rete con diverse realtà:
anzitutto la scuola attraverso delle rubriche realizzate dagli
studenti su temi vari (Pianeta giovani, Il punto di vista, ecc.);
con gruppi presenti nei nostri oratori o nelle nostre realtà pastorali (Together, Feedback); con il Sae (Segretariato attività
ecumeniche) con i quali vogliamo portare avanti un cammino
di collaborazione con le altre confessioni cristiane; con l’Acat
(Associazione dei club degli alcolisti in trattamento) con i
quali vogliamo realizzare alcune rubriche sul fenomeno dell’alcolismo e altre collaborazioni che stiamo cercando o con le
quali stiamo ideando alcuni progetti. Sul sito della web-radio
(www.radioforyou.pcn.net) è possibile trovare, in archivio,
quanto abbiamo già realizzato. È un evento importante per la
nostra congregazione e, anche, per la società civile impegnata, a volte, solo a "parlare" dei giovani e raramente ad offrire loro opportunità per crescere.
Le suore salesiane, da sempre, alle parole hanno sostituito i
fatti e, con sacrificio e impegno, hanno creato luoghi di aggregazione dove i ragazzi potessero crescere sanamente. La web
radio è un’altra frontiera di impegno che dimostra come le religiose sanno essere audaci e aperte ai tempi quando c’è in gioco la vita di tanti ragazzi»..
GUARDIA DI FINANZA
Accademia, domande
per l’ammissione
Un’opportunità concreta di lavoro e di carriera per i giovani. Ai cittadini italiani che abbiano compiuto, entro il primo gennaio 2007, il diciassettesimo anno di età e non superato il ventiduesimo (nati, cioè, nel periodo compreso
tra il 1° gennaio 1985 e il 1° gennaio 1990 - estremi inclusi) e siano in possesso del diploma di istruzione secondaria di secondo grado che consenta l’iscrizione a corsi di laurea previsti dal decreto interministeriale 12 aprile del
2001, l’Accademia della Guardia di Finanza offre un’occasione per intraprendere una interessante carriera al servizio del Paese.
Possono partecipare anche coloro che, pur non essendo
in possesso del previsto diploma alla data di scadenza per
la presentazione delle domande, lo conseguano nell’anno
scolastico 2006-2007.
Sulla Gazzetta Ufficiale – 4ª serie speciale – del 30 gennaio 2007, numero 9 sono state pubblicate le norme del
concorso, per esami, per l’ammissione di 12 allievi ufficiali del «ruolo aeronavale» al 1° anno del 6° corso dell’Accademia della Guardia di Finanza – anno accademico 20072008 – sono state, invece, pubblicate sulla Gazzetta ufficiale – 4ª serie speciale – numero 11 del febbraio 2007. Le domande dovranno essere presentate entro giovedì prossimo, 8 marzo 2007.
La domanda di partecipazione al bando di concorso va
presentata a mano, oppure va inviata, a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, al comando provinciale
della Guardia di Finanza. Essa deve redigersi esclusivamente su apposito modello, riproducibile anche in fotocopia e disponibile presso tutti i reparti della Guardia di Finanza.
omnibus
Kiwanis Catania Centro, coinvolgente conferenza dell’on. Enzo Trantino sulla violenza come «malattia sociale»
Una conversazione sulla violenza potrebbe
essere piuttosto barbosa, ma se l’oratore è
un principe del foro catanese, un veterano di
Montecitorio, un uomo che ha ricoperto incarichi a livello internazionale, un giornalista molto accreditato, un fine dicitore che
avvince con la sua ineguagliabile oratoria il
pubblico che lo ascolta, allora anche un tema
come la violenza può diventare affascinante, coinvolgente e stimolante. Ebbene allo
Yachting, l’on. Enzo Trantino ha letteralmente deliziato il numeroso uditorio formato da soci del Kiwanis Club Catania Centro e
invitati, trattando il tema: "Violenza: malattia sociale oltre che delitto?".
Il presidente del Kiwanis Catania Centro
dott. Giambattista Di Mauro, dopo aver presentato (si fa per dire, visto che Trantino è
stato anche presidente di questo club) l’oratore, ha introdotto il tema di grande attua-
lità. Entrando subito in argomento Trantino
ha affermato che la violenza può essere dovuta al comportamento di persona che, con
minacce o cattiveria, vuole riuscire ad ottenere qualcosa anche con la forza; può essere violenza sessuale se costituisce l’attentato o la libertà sessuale di una persona; violenza sportiva se si tratta di atti violenti effettuati in occasioni di manifestazioni sportive, e purtroppo Catania è stata recentemente teatro di una miserabile e vergognosa aggressione alle forze dell’ordine.
Perché la violenza cresce? L’uomo si sente più arrogante - ha spiegato il relatore - ,
per lui la violenza è un atto virile. Oggi non
esistono ideologie, viviamo in un paese areligioso. La violenza si manifesta attraverso
cadute di costume. L’assunzione di alcol, di
droga, la disoccupazione, la necessità di far
soldi ad ogni costo e con qualunque mezzo,
L’ON. ENZO TRANTINO
anche criminale, portano inesorabilmente
alla violenza. Una recente statistica riporta
che in Italia vi sono state in dieci anni 12 milioni di violenze sessuali. Una cosa vergognosa, indegna anche per una nazione del
Terzo mondo.
Cosa dire dei pedofili? Queste persone,
quando vengono arrestate, rischiano di essere linciate dagli stessi carcerati. Questi esseri non si rendono conto dei traumi che un atto del genere procurerà al piccolo adescato.
Tra i delitti - ha continuato Enzo Trantino - è
il più orrendo possibile. E cosa dire di quelle donne che vengono violentate da un branco di sconosciuti o debbono cedere alle voglie dei proprio datore di lavoro per non
perdere il posto? Contrastare la violenza è
cosa alquanto difficile, visto che siamo dinanzi a una vera e propria malattia sociale.
È seguito un interessante e seducente dibattito, al quale, tra gli altri, hanno dato un
notevole contributo il presidente del Club
dott. Giambattista Di Mauro, il past luogotenente governatore arch. Alfio Privitera, il
prof. Giuseppe Restuccia, presidente eletto,
e il geom. Salvatore Iozzia.
ANTONIO DI PAOLA
Rotary Acicastello, serata di beneficenza antipoliomielite con la danza di Roberto Zappalà
Sono stati i "24 Préludes", performance di
danza firmata dal coreografo Roberto Zappalà, sulle musiche di Frédéric Chopin, ad allietare la serata che i soci del Rotary Club Acicastello hanno organizzato per la Rotary Foundation.
Come ogni anno, infatti, non viene meno nel
programma delle attività rotariane l’appuntamento per la raccolta fondi da destinare alla
Fondazione. Così la scelta del presidente Igo La
Mantia, sostenuta da tutto il consiglio direttivo, è caduta su uno spettacolo innovativo che
“tocca temi come l’amore, la pazzia e la morte con le svariate corde della sua danza” .
L’esibizione ha richiamato a Scenario
Pub.bli.co, centro per le arti performative diretto da Roberto Zappalà, tantissimi soci che a
loro volta hanno coinvolto amici e parenti per
una serata all’insegna del divertimento ma
senza dimenticare il fine benevolo. Anche
questa volta, infatti, un buon contributo è andato dal nostro sodalizio alla Rotary Foundation, che si è prefissata, tra i tanti obiettivi, di
riuscire a debellare la poliomielite entro il
2007 con l’aiuto dei fondi raccolti grazie alle
iniziative dei rotariani.
Un’ora di danza affidata proposta dalla
compagnia "Zappalà danza", compagine considerata oggi dalla critica europea una delle
più interessanti nel panorama della danza
contemporanea in Italia. “La pace dei sensi”,
che conclude il progetto sulla percezione dei
sensi dal titolo “Corpi incompiuti”, è stata
portata in scena da 8 danzatori attraverso il
linguaggio dei corpi, attorcigliati tra loro, quasi fino a fondersi, in movimenti eleganti e sinuosi ma nello stesso tempo dinamici e avvincenti.
Ultima tappa del percorso intorno alle attività percettive è proprio la pace dei sensi, percorso con il quale Zappalà ha indagato il mutismo e il linguaggio dei segni in “Ascoltando
i pesci” del 2003, la vista in “Rifarsi gli occhi”
del 2004, il gusto in “Ragout” del 2005 e “Sfocatura dei corpi” del 2006".
Da sinistra Roberto Zappalà e Igo La
Mantia
Amni, accanimenti terapeutici e libertà del paziente
Medici cattolici, i rischi reali del «relativismo»
Accanimento terapeutico, testamento bio- per cento di 266 oncologi e anestesisti
logico, eutanasia: sono tutti problemi che operanti in 19 ospedali italiani, ha dichiainquietano i medici e, per riflesso, anche le rato che l’acceleramento di un decesso,
mogli dei professionisti. Deriva da ciò l’at- comunque inevitabile, è pratica di routine.
tenzione che la sezione catanese dell’AmInfine, secondo i dati dell’Eurispes, l’84
mi (Associazione mogli dei medici italia- per cento delle persone intervistate ha
ni) dedica a tali tematiche attraverso in- espresso parere favorevole al testamento
contri quale quello che si è svolto nel salo- biologico.
ne del Circolo unificato, presidio e che ha
Il dott. Denaro, da parte sua ha sottoliavuto quali relatori mons. Francesco Scri- neato i poteri d’interventi sulla vita e sul
bano cappellano del Policlinico, il dott. processo del morire oggi offerti dal proMarco Di Salvo giornalista e il dott. Car- gresso tecnico-scientifico, donde la namelo Denaro primario della divisione di scita di una medicina improntata anche
Anestesia e Rianimazione del Cannizzaro. all’approccio bioetica del paziente.
Al quesito posto dalla presidente, dott.
Nel contesto sanitario il principio della
Giovanna Santisi Veroux, circa la liceità o relazione medico-paziente rappresenta
meno che deriva al paziente di disporre oggi una particolare forma di relazione indella propria vita e di queltersoggettiva in cui l’autola degli altri, mons Scribano
nomia del medico e quella
Di eutanasia
ha risposto con tutta una
del paziente si confrontano
serie di argomentazioni che
nell’esperienza della cura
e di testamento
esprimono l’atteggiamento
della malattia e della morte.
biologico
della Chiesa e che si conIl medico deve far rientrare
densano, in pratica, in quefra i criteri necessari per desi è parlato
sti principi: inopportunità
cidere quale trattamento è
alla conferenza
di ricorrere agli accanimenappropriato in quella speciti terapeutici, si all’applicafica situazione, la volontà
promossa
zione anche in Italia del tedal paziente con
dall’Associazione espressa
stamento biologico e no asle sue convinzioni morali e
soluto all’eutanasia.
religiose. Con ciò si realizdelle mogli
Di Salvo ha stigmatizzato
zerebbe quel sano ed efficadei medici
la persistente assenza in
ce “attivismo terapeutico”
Italia di una normativa di
che consiste in un approcitaliani
legge sul testamento biolocio terapeutico avanzato
gico e tanto meno sull’eutanasia attiva e ancora in via di definizione, spesso assai
passiva
costoso, grazie al quale vengono salvate
«Eppure - ha aggiunto lo stesso relatore vite che fino a pochi anni or sono veniva- nel 1997 ad Oviedo nel corso dei lavori no perdute.
della conferenza sui diritti dell’uomo e
E’ indispensabile che tutti i sanitari che
della persona è stato stabilito che la vo- hanno un ruolo importante nel percorso
lontà espressa anteriormente da un pa- decisionale che la malattia impone nel
ziente vada presa in considerazione (deci- suo evolversi, intervengano attivamente
sione ratificata dal Parlamento italiano nel processo di informazione e di supnel 2001) e una ricerca presentata al con- porto decisionale favorendo la collaboravegno della Sivice riferisce che su 259 zione del paziente nel definire la pianificaanestesisti e rianimatori intervistati il 3,6 zione anticipata delle cure in relazione
per cento ha dichiarato di aver sommini- alle possibili future evoluzioni della mastrato volontariamente farmaci letali».
lattia. Il problema così non si porrebbe più
Inoltre, secondo un sondaggio condot- nelle fasi finali della malattia.
ANGELO TORRISI
to dall’associazione “A buon diritto”, il 26
Il progressivo, irrefrenabile sovvertimento di
Come dunque comunicare il Vangelo in
taluni principi etici e sociali quali la famiglia, questo mondo secolarizzato? «Prima di tutto
la religione, il comune senso del pudore, il è necessario ribadire il diritto della Chiesa di
matrimonio, la procreazione, hanno travolto non tacere sui temi morali che sottostanno ai
la sfera più intima di ogni persona favorendo meccanismi generali e ai modi dell’agire poil sorgere di una filosofia che non riconosce litico: non tanto per la Chiesa quanto per tualcunché di definitivo tra i tradizionali valo- telare dal pericolo incombente la natura stesri della vita sicché tutto diventa soggettiva- sa del costume sociale che sta alla base della
mente opinabile, tollerabile e cioè a dire"re- democrazia. In una società pluralista com’è
lativo" nella sua essenza. E deriva da ciò il ter- quella di oggi occorre poi una sapiente gramine di “relativismo” che oltretutto finisce dualità nel parlare: non basta aggredire i procon il turbare e porre magari in imbarazzo as- blemi con dichiarazioni di principio, se non si
sai spesso i cristiani: ed è proprio quest’ulti- individuano strumenti di traduzione pratica
mo risvolto a sollecitare i dibattiti che si van- che possono essere condivisi utilizzando un
no susseguendo anche a livello territoriale, linguaggio al positivo, indicando valori vivicome quello che l’Associazione medici catto- bili e appetibili per tutti giacché se ci si chiulici di Catania (presidente il prof. Salvatore de sempre e solo nei no, alla lunga si diventa
Castorina e vice il dott. Arsterili».
mando Galletta) ha tenuto
Vittorio ha poi indicaDon Vittorio Rocca to Don
con largo consenso di presentra i più attuali e scabrosi
ti e relativi interventi nel saloesempi di relativismo la queha spiegato il
ne delle suore domenicane
stione dei Dico. «Se i cattolici
nell’ambito di un ricco pro- «pensiero debole» sono in prima linea nella loro
gramma di iniziative da reae le conseguenze battaglia contro i Dico - ha aflizzare quest’anno.
fermato - ciò non dipende dal
nella società
Ed è stato il sacerdote don
desiderio di difendere un beVittorio Rocca (docente prese nella politica: ne confessionale, ecclesiale e
so l’Istituto Teologico San
nemmeno, a ben vedere, spi«La Chiesa
Paolo) a approfondire la comrituale: ciò che si difende diplessa quanto delicata temacendo no è uno specifico bene
ha il diritto
tica. Il relativismo - ha spiegaumano, che caratterizza tutte
di non tacere
to il teologo dopo un’ampia
le epoche e tutte le culture e
introduzione del dott. Galletsui temi morali» che non a torto è ritenuto, data - è la struttura portante del
gli etnologi, alla stregua di
cosiddetto "pensiero debole", che assume una struttura antropologica fondamentale».
sfaccettature solo apparentemente cangianPer quanto riguarda inoltre la vicenda
ti, come indifferentismo, nichilismo, mobili- Welby la liceità o meno dell’eutanasia, per lo
smo, pirronismo, soggettivismo, individuali- stesso don Vittore bisogna laicamente ricosmo. Tendenze di pensiero che sta portando noscere che la persona umana ha una dia un consequenziale e inesorabile indeboli- gnità intangibile, una preziosità incommenmento dei valori.
surabile, che dipende dal suo stesso esserci e
«La questione del relativismo ha soggiun- non dal suo esercitare determinate attività o
to don Vittorio - appare sempre di più come dalle sue condizioni di vita: perciò non può
il filo rosso anche del pontificato di Benedet- mai essere ammessa l’eutanasia.
to XVI. In ogni circostanza (persino quando
Per il prof. Castorina il relativismo scaturiparla di pace o solidarietà verso i malati di sce ormai da tutti i problemi più ambigui coi
mente) il Papa sottolinea come sia decisivo quali siamo costretti a misurarci giorno per
oggi non chiudere il cielo sopra di sé. La giorno, minuto per minuto e dai quali ricaviapreoccupazione costante di Benedetto XVI è mo un disturbo del nostro equilibrio psichico.
A. T.
di far ritrovare il fondamento ultimo di tutto».
S. Agata Li Battiati: i vincitori del premio letterario «Paternò Tedeschi». Prima edizione del memorial «Salvo Nibali»
Si è svolta nell’auditorium della
biblioteca comunale “G.Verga” di
Sant’Agata li Battiati, la cerimonia
conclusiva della nona edizione del
concorso letterario “Vincenzo Paternò-Tedeschi”. Quest’anno una
novità: il memorial giornalistico
dedicato al giornalista Salvo Nibali, che per lungo tempo fu caporedattore del settimanale cattolico
“Prospettive”. Presenti la vedova
Nibali, signora Gabriella e il figlio
Giuseppe; sono stati premiati gli
articoli giornalistici di Giorgio
Guarnaccia di Siracusa, “Stupro”; e
Angelo Grimaldi di Regalbuto,
“Spazzatura giornalistica”.
La manifestazione è stata presentata da Elisa Gruccione, con la
collaborazione di Valentina Pellegrino e Sabrina Messina. Trofei,
targhe, pergamene e libri (questi
ultimi offerti dalla Provincia regionale di Catania) sono stati consegnati ai vincitori.
La giuria (presidente prof. Cinzia
ORGANIZZATORI, GIURATI E CONCORRENTI PREMIATI AL CONCORSO INDETTO DALL’ASSOCIAZIONE « PATERNÒ TEDESCHI»
Emmi, componenti: Maria Concetta Passero, Antonio Nicolosi,
Nello Pappalardo, Letizia Di Stefano, Carlo Trovato, Ninni Magrì e
Celina Maccarone) ha assegnato i
seguenti premi: sezione in lingua
italiana: 1° Augusto Mancini De
Lucis, 2° Fabrizio D’Agata, 3° Angela Palmieri Beltrami; segnalazione: Melania Vinci Sciabò, Caterina
De Martino, Adriana Di Grazia,
Nunzio Spitaleri. Sezione lingua
siciliana: 1° Salvo Carlucci, 2° Nico
Coniglione, 3° Costanza Isaja; se-
gnalazione: Angelo Catania, Turi
Marchese. Sezione narrativa: 1°
Silvana Calanna, 2° Paolo Ziino, 3°
Grazia Annalisa Guerrera; segnalazione: Caterina Carbone. Sezione
fiabe: 2° Francesco Sabatini; 3° Rosa Maria Di Salvatore. A Sara Man-
gano (12 anni), è stato attribuito il
trofeo per la sezione ragazzi.
Premi speciali per le sezioni Antonello Germanà Di Stefano, sono
andati inoltre a Marisa Tuberti
Bonfiglio e Gaetano Petralia. Le
opere vincitrici, sono state recitate, col commento musicale del
maestro Gaetano Bonfiglio, da
Guendalina Finocchiaro, Antonella Torrisi e Carmelo Cantarella.
Nel corso della serata è stato anche presentato al pubblico: “Il Raglio”, un “esile” volumetto che sarà
pubblicato con cadenza mensile
dai collaboratori del Centro culturale “Paternò-Tedeschi”. La serata è stata arricchita dalla esibizione di due gruppi musicali: il duo
Calì D’arrigo che ha proposto brani tratti dalla antica tradizione canora italiana, e la coppia formata
da Vincenzo Maugeri (chitarra) e
Sofia Sapienza (violino) che hanno
eseguito alcuni celebri brani di
musica classica.
LUNEDÌ 16 OT TOBRE 2006
LA SICILIA
Catania. Calendario .57
IL SOLE: sorge alle 7,08 e tramonta alle
18,22.
LA LUNA: sorge all’1,38 e tramonta alle
15,55.
PREVISIONI DEL TEMPO: cielo molto
nuvoloso con precipitazioni diffuse a prevalente
carattere di temporale; temperature senza
variazioni di rilievo; venti moderati con rinforzi
da est a nord-est; mare Jonio molto mosso.
I SANTI: Margherita Maria Alacoque - Nacque
il 22 agosto dell’anno 1647, nella Borgogna, da
genitori poveri ma nobili. Il padre di Margherita era giudice e notaio e quando morì prematu-
ramente lasciò la figlia ancora giovinetta. Così
ella conobbe l’umiliazione del bisogno, alla
mercè di parenti poco generosi e per nulla propensi ad assecondare il desiderio di chiudersi in
convento. All’età di 24 anni vestì l’abito delle
monache della Visitazione, fondato sessant’anni prima da San Francesco di Sales, a Paray le
Monial, nella diocesi di Autun, offrendosi dal
giorno del suo ingresso come «vittima al Cuore
di Gesù». Nell’anno 1675 Gesù le si manifestò
col petto squarciato e, additando con la mano il
suo cuore, esclamò: «Ecco quel cuore che ha
tanto amato gli uomni da non risparmiare nien-
te fino ad esaurirsi e consumarsi per dimostrare loro il suo amore, e in riconoscenza non ricevo dalla maggior parte di loro altro che ingratitudine». Margherita si spense dolcemene all’età di 43 anni, il 17 ottobre dell’anno 1690.
(Nota a cura di Benigno De Marco).
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16,30: Cibali (p.zza Bonadies, 20) • De
Gaetani (via V. Emanuele, 114) • Faranda (c.so
Indipendenza, 255) • Giunta (via Plebiscito,
391) • Leone (via Vagliasindi, 25) • Peluso (v.le
Jonio, 62) • Tuccari (via P. dell’Ova, 123).
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(via C. Colombo, 25) • Consoli (via Etnea, 400)
• Crocerossa (via Etnea, 274) • Croceverde (via
G. D’Annunzio, 43) • Cutelli (via Vitt.
Emanuele, 54) • Europa (c.so Italia, 111) •
Finocchiaro (via S. Giov. Battista, 8 - S. Giov.
Galermo) • Fisichella (via Plebiscito, 224) •
Galermo (via Galermo, 308)• Monciino (via
Garibaldi, 74) • Nesima (via Pacinotti, 104) •
Pantano (via Cesare Beccaria, 79) •
Risorgimento (via Vitt. Emanuele, 631) • S.
Agata (vill. S. Agata - Zona A 26).
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ALLE 7): Acireale: Erg (S. M. Ammalati) - S.S.
114 - km. 77,398 - n. 5 • S.P. -via C. Colombo
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• Erg - S.S. 121 km. 14+331 Catania: Agip S.G. Galermo - Largo Abbeveratoio, 1 • S.P. S.S. 114 km. 106 Stradale Primosole • Q8 viale V. Veneto, 115 • Agip - viale M. Rapisardi,
500 • Agip - viale Kennedy, 4 • Agip - via
Messina n. 646/648/650 • Agip, viale A. Doria,
8 • Agip - Gelso Bianco, 8 Giarre: Agip - via L.
Sturzo - S.S.114 • Q8 - via Ruggero, I, 74 • S.
Maria La Strada SP - via Luminaria Trepunti
Gravina: Q8 - SP 10 km 1 + 330 Ramacca:
Agip - SS417 - km. 49,6 Scordia: Esso - via
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Ognina via Petrella 59 - 095-383413.
omnibus
I travagli di Cervantes perseguitato dalla giustizia Anche a Catania
«Hina libera tutti»
fatto cenno ad opere o scritti se non al
Don Chisciotte. Dalla vita, quindi, alla
storia, ma anche dalla vita al diritto
qui esplorato alla luce delle continue
situazioni che più volte portarono Cervantes a subire l’onta della prigionia.
Una "strada" che lascia già traccia nell’età giovanile (una prima condanna
risale infatti all’età di ventidue anni),
percorre gli anni della maturità (carcere a causa di errori giudiziari su questioni fiscali) e si conclude intorno al
1580 con la liberazione dalla prigionia
ad Algeri. La conferenza nata da un’idea di Marilisa Sciuto, presidente dell’Inner Wheel, è stata realizzata dall’Inner in interclub con la Fidapa di
Catania, presidente Dora Coco Spitaleri, l’Ande, presidente Pina Grasso, il
Rotary Club di Aci Castello, presidente
Ignazio Lamantia e con la partecipazione del prof. Manlio Bellomo, cattedratico di diritto alla Facoltà di Giurisprudenza e doctor honoris laurea in
Cordova.
Approda anche a Catania la campagna nazionale "Cittadine dello stesso paese. "Hina libera tutti", promossa dall’associazione "Anna
Lindh". Con un sit-in annunciato in
via Etnea il coordinamento provinciale catanese dell’associazione
femminile che porta il nome della
ministra svedese (Anna Lindh) uccisa da un fanatico alla vigilia del referendum per l’adozione dell’euro in
Svezia, intende alimentare il dibattito sulla questione dell’integrazione
socio-culturale in Italia analizzando
un recente drammatico fatto di cronaca nel Bresciano: la triste storia di
Hina, la ragazza pachistana uccisa
dal padre perché non accettava che
la propria figlia avesse un fidanzato
italiano e un modo di vivere fuori
dalle regole, come una occidentale.
"Con questa iniziativa vogliamo porre all’attenzione dei catanesi un tema di grande attualità - dice Adele
Trovato, coordinatrice provinciale
di Anna Lindh - Catania è ormai una
realtà multi culturale che deve fare
i conti con l’integrazione tra le diverse culture. Sabato distribuiremo
volantini e materiale informativo
per affrontare una questione spinosa con la determinazione che caratterizza il gruppo di giovani donne
che si riunisce nel nome di Anna
Lindh.
KATIA TERI
SALVO SIDOTI
Da sinistra Pina Grasso (Ande), Ignazio Lamantia (Rotary Acicastello), Marilisa
Sciuto (Inner Wheel), la prof. Emma Montanos Ferrin, il prof. Manlio Bellomo,
Dora Coco Spitaleri (Fidapa)
A spada tratta contro "mostruosi" mulini a vento. Più di ogni altra è questa
l’immagine che evoca il nome di Miguel de Cervantes, autore del celebre
"Don Chisciotte", in cui racconta le rocambolesche avventure del buon
Alonso Quejana.
Il celebre Cervantes, narratore e drammaturgo, ad oggi ampiamente riconosciuto come il padre dell’opera-monumento della letteratura spagnola,
torna, dunque, sulla scena. Tenendo da
parte le argomentazioni letterarie e
la produzione operistica, la professoressa Emma Montanos Ferrìn, docente di storia presso l’Università Columbia in Galizia e membro corrispondente dell’Accademia Reale, ha tenuto
conferenza all’Hotel Excelsior. Il tema
è stato il "Cervantes perseguitato dalla giustizia". Affiancando all’excursus
storico-giuridico, analizzato dal XV al
XVII secolo, la relatrice pone la vita
cervantina come tema e spunto argomentativo dell’incontro. Scrutato sotto la lente, nella sua dimensione di
uomo più che di scrittore, non viene
Corso di astronomia al «Marconi»
del Gruppo Astrofili Catanesi
Anche quest’anno il corso teorico-pratico di astronomia, del Gruppo Astrofili Catanesi, si svolgerà all’Istituto Tecnico Industriale "Marconi" di Catania. La progettazione a priori degli interventi, l’uso delle nuove tecnologie multimediali e il lavoro di gruppo, insieme alla tradizionale osservazione al telescopio, hanno consentito negli ultimi anni un netto salto di qualità. La
possibilità di interagire con gli altri corsisti e con i relatori attraverso un apposito "portale" Internet, come nelle ultime edizioni, stimolerà l’apprendimento e lo spirito collaborativo, creando relazioni che in numerosi casi si sono protratte ben oltre la conclusione del corso.
Per gli studenti delle scuole l’attestato finale sarà valutabile ai fini del "credito formativo".
Gli incontri, che prenderanno il via il 28 ottobre, si
svolgeranno il sabato pomeriggio dalle ore 16, per una
durata di circa due ore, e prevedono anche attività pratiche e osservative all’aperto. Per le attività pratiche i
corsisti saranno divisi in 6 gruppi fissi - ciascun gruppo con la propria dotazione di telescopi e fotocamere.
Tre incontri saranno tenuti da astronomi dell’Istituto
Nazionale di Astrofisica (INAF - Osservatorio Astrofisico di Catania).
Le iscrizioni si ricevono il giovedì a Catania, in via Milo 28 dalle 16 alle 19, oppure in via Imbriani 9 ad orario
di negozio (escluso il sabato). Informazioni ai numeri
3290835865, 095-436563 (anche fax) o all’indirizzo
www.astrofilicatanesi.it. Questo il programma definitivo: 28 ottobre - "Il Sistema solare nell’era spaziale"; 4
novembre - "Nascita e morte delle stelle"; "L’osservazione astronomica"; 11 novembre - "Riconoscere stelle e costellazioni"; 18 novembre - "Astrosoftware";
"Telescopi: l’acquisto e l’uso"; 25 novembre - "La Via
Lattea e le galassie"; "Osservare al telescopio"; 2 dicembre: "Nel cosmo alla ricerca della vita"; "Fotografare gli
astri"; 9 dicembre: "Riprendere il cielo in digitale e via
Internet"; 16 dicembre: "Big Bang e fine dell’universo".
La «Charter» al Lions Acicastello
Il Lions Club Acicastello- Riviera dei Ciclopi ha festeggiato solennemente allo Sheraton la sua 21° Charter night con la partecipazione delle autorità del Distretto; presenti, tra gli altri,
il governatore dott. Francesco Salmè, il vice governatore avv.
Salvatore Giacona, il past governatore avv. Silvio Cavallaro, i
delegati di zona dott. Salvatore Toscano e prof. Licia Aresco
Sciuto, il dott. Nunzio Rapisarda cerimoniere distrettuale,
l’avv. Cettino Trombetta tesoriere distrettuale, dott. Salvatore Di Pietro segretario distrettuale., autorità civili e invitati. Il
presidente del club, dott. Salvatore Arciarito, si è detto onorato per la visita del governatore e per la presenza di tante autorità. "Il Lionismo è un modo di vivere - ha detto - una scelta di vita che abbiamo fatto, la quale ci consente di andare
avanti con entusiasmo e operare nel migliore dei modi a favore della nostra società". Il presidente ha, quindi, consegnato al dott. Scimè un contributo finanziario a favore della
Fondazione Lions. Il dott. Toscano, nel presentare il club al
Governatore, ha fatto presente che il 5 ottobre del 1985, per
volontà di 41 soci, è stato firmato l’atto di nascita del Lions
Acicastello - Riviera dei Ciclopi. Il club nel corso degli anni ha
annoverato prestigiosi presidenti come il giornalista Massimo Caporlingua, l’avv. Salvatore Giacona, il dott. Salvatore Arciarito e molti altri, e si è distinto sempre nel recepire le istanze provenienti dal sociale. Il Vice Governatore Giacona ha dichiarato che la visita del Governatore è un forte segnale di
grande stima e di profonda amicizia per il club, la qualcosa ci
esalta e ci inorgoglisce. Siamo fieri - ha aggiunto - di essere
Lions e viviamo il sentimento dell’amicizia con grande entusiasmo. Il governatore Salmè ha definito l’incontro come
una visita di un amico ad amici. "Il club, che annovera soci di
grande spessore e di altissima personalità - ha dichiarato - ha
dato e darà al Distretto un sensibile impegno nei confronti
della società di cui siamo parte essenziale. Con la nostra Fondazione il Lions viene in concreto aiuto ai poveri e ai degenti in tutto il mondo. Noi tutti dobbiamo essere protagonisti,
con profonda umiltà, per raggiungere un grande e ambizioso traguardo: servire chi ha più bisogno di noi".
ANTONIO DI PAOLA
La protezione civile «laurea» tredici nuovi sub per le situazioni di emergenza in acqua
Sono 13 i volontari che hanno ricevuto il brevetto di operatore sub della protezione civile che abilita ad intervenire nelle situazioni di
emergenza in acqua.
La consegna di tali titoli è stata effettuata
dall’assessore alla Protezione Civile Santo Ligresti e dal responsabile operativo del gruppo Gesta, Salvatore Zattara, nella sede della
Protezione Civile di via Felice Fontana 23.
Presenti alla cerimonia anche l’ing. Carmelo
Coco direttore del servizio, Dario Polimeni,
responsabile del servizio di protezione civile
del comune, la signora Agata Marinella Monterosso, presidente dell’associazione Gesta e
il consigliere comunale Marco Belluardo.
Il corso è stato tenuto dal docente sig. Riccardo Leonardi e ha avuto come obiettivo la
sicurezza in acqua èd ha saputo coniugare
parte teorica e parte pratica.
Il brevetto conseguito permette di operare,
nelle attività della Protezione Civile, insieme
ai vigili del Fuoco ed ai Carabinieri, secondo
un "protocollo d’intervento" che potenzia ed
amplia il rapporto di collaborazione con soggetti appartenenti al volontariato. Il corso è
stato promosso dall’associazione Gesta
(Gruppo Etneo Soccorso Terranova in Acqua), facente parte del Coordinamento Comunale del Volontariato di Protezione Civile,
ed organizzato con il contributo del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile e la
collaborazione della FIPSAS ( Federazione
Italiana Pesca e attività Subacquea).
«Il dato più significativo di questo corso che
Risotto con la salsiccia
INGREDIENTI: 300 g. di riso, 150 g. di salsiccia di maiale, 50
g. di burro, 50 g. di parmigiano reggiano, 1/2 cipolla,
quattro cucchiai di salsa di pomodoro, 1 l. di brodo, 1/2
bicchiere di vino rosso secco, sale.
PREPARAZIONE: In una larga casseruola sciogliere una parte
dei 50 g. di buro, poi aggiungere la cipolla tritata. Rosolarla
e versarvi il riso e mescolare a lungo perché si insaporisca
bene. Bagnare il riso col vino, da fare poi evaporare a fuoco
alto. Versare un poco alla volta il brodo caldo, poi aggiustare di sale. Quando il riso sarà a metà cottura, aggiungere la
salsiccia sminuzzata e la salsa di pomodoro. Toglierlo dal
fuoco al dente, unire il burro residuo e il parmigiano reggiano, mescolare e servire subito in tavola.
ACCADEMIA ITALIANA DELLA CUCINA - RICETTARIO DELLA CUCINA REGIONALE ITALIANA
si è appena concluso, permettendo di conseguire il brevetto di "Operatore sub di protezione civile", - ha affermato l’assessore comunale alla Protezione Civile prof. Santo Ligresti - " è quello di aver assunto ed adottato
la procedura operativa propria degli specialisti dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco,
realizzando nel concreto l’uniformità dei linguaggi e dei comportamenti necessari all’azione di salvataggio».
I sub che hanno ottenuto il brevetto sono:
Samuele Bastone, Maurizio Fangano, Agata
Fiamingo, Nunzio Giardinaro, Francesco Leotta, Claudio Lino, Emanuele Mangione, Claudio pellegrino, Cristina Puleo, Marco Spalletta, Giancarlo Tatoli, Marianna Vecchio, Giosuè Vizzarri.
LA SICILIA
36.
MARTEDÌ 6 MARZO 2007
Catania
CONVEGNO GEOMETRI
Catasto, atti
in trasmissione
telematica
Il Collegio dei geometri della provincia di Catania ha organizzato per venerdì 9 marzo alle 9 all’Hotel Sheraton Catania, un convegno sulle tematiche nascenti dalla trasmissione
telematica degli atti di aggiornamento catastali; interverranno i dirigenti responsabili dell’Agenzia del
Territorio. È una delle iniziative promosse dal Collegio per la formazione continua del geometra, al fine di
mantenere costantemente aggiornata la preparazione professionale;
aggiornamento che l’attuale consiglio direttivo del Collegio dei Geometri (in carica sino al 2009, ed eletto sulla scia del nuovo corso intrapreso nel 2003) articola mediante
corsi, convegni, giornate di studio,
nonché l’utilizzo degli strumenti telematici, quali il sito web del Collegio (www.geometrict.it) e le periodiche comunicazioni inviate per posta elettronica.
Misurare, progettare e stimare,
oggi come nei secoli trascorsi, è risaputo, costituisce
l’essenza della
professione di
geometra. «Ma la
nostra - dice il
geom. Rosario
Cucuccio, presidente del Collegio di Catania - è
anche una professione in corso
Rosario
di evoluzione
Cucuccio,
sotto la spinta
presidente del
delle nuove esiCollegio
genze della soprovinciale dei
cietà e della glogeometri
balizzazione del
mercato che offre sempre nuove opportunità. Ma
proprio perché si tratta di una professione che viene da molto lontano
intendiamo fortemente salvaguardare per il futuro le peculiari caratteristiche della figura del geometra
italiano quale esperto conoscitore
del proprio territorio e delle diffuse
esigenze da esso scaturenti».
A proposito di futuro, basterà ancora il diploma per esercitare la libera professione? «Attualmente sì - risponde Cucuccio - Al di là poi delle
decisioni governative in merito alla
riforma delle professioni nonché alla rivalutazione degli istituti tecnici
per geometri, la nostra categoria ha
già compiuto dei passi avanti. Il nuovo Codice deontologico approvato
dal Consiglio Nazionale prevede la
formazione continua del geometra,
quale strumento per mantenere costantemente aggiornata la preparazione professionale attraverso lo
svolgimento e la frequenza alle attività certificate di informazione, di
formazione e di aggiornamento».
Il convegno di venerdì 9 marzo va
in questa direzione. Recentemente,
con provvedimento del direttore
dell’Agenzia del Territorio, presso
l’Ufficio del Catasto di Catania è stato attivato il servizio di invio telematico dei documenti di aggiornamento del catasto terreni "Pregeo" (frazionamenti e mappali) che si aggiunge a quello già in funzione, degli
atti di aggiornamento "Docfa" del
catasto dei fabbricati. «Questo servizio - dice il geom.Cucuccio - agevola enormemente i professionisti che
potranno inviare dal proprio studio
i documenti catastali di aggiornamento. Il convegno di venerdì consentirà di conoscere meglio le nuove procedure e di risolvere eventuali dubbi».
Notizie Liete
Culle
Francesco e Valeria
Maccarrone annunciano con
gioia a parenti e amici la
nascita della loro primogenita Anna Ludovica.
Si ringraziano il dott.
Placido Borzì e la sua équipe dell’ospedale Cannizzaro
per l’affettuosa assistenza.
Catania, 5 marzo 2007.
omnibus
I beni culturali memoria di una nazione, la Branciforti al Rotary Catania Alla Fidapa di S. Agata li Battiati omaggio a Turi Ferro
Al Rotary Club di Catania per iniziatiIn questo programma generale
va del presidente Vincenzo Consoli, la rientra l’iniziativa “Flavae Flammae
dott. Maria Grazia Branciforti, sovrin- Custodes Antiquitatis”, la mostra detendente ai Beni culturali e ambien- gli oggetti di antichità recuperati dal
tali, ha tenuto una conferenza su te- Comando provinciale della Guardia
ma “Il recupero del patrimonio cultu- di Finanza, allestita nella Chiesa di
rale e di una memoria dimezzata”.
San Francesco Borgia, in via Crociferi,
L’attitudine a collezionare oggetti nell’attesa di disporre dell’istituendo
d’arte di antichità, ha anzitutto chia- Museo Archeologico.
rito la dott. Branciforti, nasce dal faTali oggetti recuperati dalla Guarscino che essi esercitano come testi- dia di Finanza sono stati ripuliti, remonianza del passato, dalla curio- staurati, studiati, classificati e catalosità, dall’ammirazione
gati, anche se di essi
e dal diletto personale.
non si conosce la proveMa sottrarre tali oggetnienza certa e il luogo
ti agli studiosi e non
di rinvenimento. La racmetterli a disposizione
colta - che costituisce
degli altri, nell’orgoglio
già il primo nucleo di
di possederli tutti per
beni archeologici da
sé, costituisce reato per
mettere in mostra cole norme di legge e imme bene pubblico - poipedisce le possibilità di LA DOTT. BRANCIFORTI
ché problematico appaidentificazione storica
re l’accertamento dele la ricerca archeologica a testimo- l’autenticità di alcuni reperti, sarà
nianza delle civiltà che si sono susse- oggetto di ulteriori analisi, in sinergia
guite nel nostro territorio. A seguito con l’Università di Catania, dove il
di azioni promosse dall’autorità giu- prof. Giuseppe Pappalardo dell’Infn
diziaria e dalle forze dell’ordine con con il “Pixe-Alfa” di sua invenzione è
azioni di investigazione e di recupe- in grado di analizzare i pigmenti e
ro, molti oggetti di antichità che per determinarne, per similitudine, la dadiritto primario sono patrimonio in- tazione, l’origine e quindi l’autentidisponibile dello Stato - e in Sicilia, in cità.
virtù dello Statuto speciale, della ReLa mostra, infatti, comprende stagione -vengono, oggi, restituiti al tuette fittili del tipo “tanagrina” di
“pubblico godimento”.
dubbia antichità e una” vetrina del
Da New York a Catania
il mondo di Hipwell
Si è conclusa con successo la mostra
dedicata alle opere di Philip Hipwell
che si è tenuta nell’ex Cucine del Refettorio dei Benedettini.
Philip Hipwell è un buddista osservante, pacifista convinto, per alcuni aspetti religiosamente antiamericano. Conduce la sua esistenza con una sua strana filosofia che lo colloca, a volte, lontano dal mondo reale, e come artista romantico e idealista, ripudia ogni logica
mercantile. Molti anni addietro lascia
New York e vaga pellegrino per il mondo. Dieci anni fa approda a Catania e vi
mette radici inestricabili, divenendo un
catanese anomalo solo perché continua a parlare inglese, non per vezzo ma
perché tutti quelli che lo avvicinano si
ripropongono di esercitare con lui la
loro modesta conoscenza della lingua,
impedendoli di imparare bene la nostra.
Dei catanesi ha preso le abitudini e abbacinato dalla luce del sole e del mare,
all’Etna riserva un amore primordiale.
Nel segreto del suo studio non rinuncia
al suo passato. Sul filo della memoria rivive emozioni mai cancellate: le foreste
di Woodstock, la musica afro-americana, i musicisti che ha conosciuto e amato appartengono ancora al suo sogno e
rivivono sulle tele con la forza prorompente della vita: a quelli morti riserva
ancora il brandello di immortalità che
loro aspetta di diritto. Tra gli artisti italiani dimostra di avere predilizione per
Pasolini che ha ritratto molte volte. Le
foreste, gli alberi, gli uomini, con i loro
misteri, fanno parte integrante della
memoria che alimenta il sogno.
L’America è ormai lontana e non ne
sente nostalgia. In questi anni vissuti a
Catania egli ha conosciuto la città, i suoi
monumenti, i suoi anfratti più reconditi e la città ha imparato a riconoscerlo.
Infatti è popolarissimo per la sua aria
"americana" trasognata, per la sua esistenziale disponibilità, per il suo sorriso, per la sua modestia. Philip Hipwell
dipinge solo quello che sente e quello
che vuole, senza nessun possibile condizionamento. Nei suoi paesaggi in
bianco e nero egli esalta luci e ombre
del ricordo nostalgico e inconsciamente doloroso, al punto che essi sono divenuti la cifra del suo operare, il segno distintivo del suo lavoro. Per questo nelle
sue opere è possibile ritrovare le connotazioni romantiche del pittore d’altri
tempi.
falso” dove tra le contraffazioni certe
di busti e statuette sicelioti, di Demetra e Kore e similari, spicca un Tetradramma di argento della zecca di Katane del 405-402 e un Tetradramma
della zecca di Leontinoi, con pseudo
firma di Herakleidas i cui esemplari
autentici sono noti grazie a rinvenimenti e altre collezioni.
Il patrimonio archeologico, ha infine concluso la Sovrintendente, restituisce una grande quantità di informazioni scientifiche e storiche al patrimonio culturale. E una forte e condivisa volontà di tutela dei valori culturali, combattendo gli scavi abusivi
e il commercio clandestino, ne permette la più idonea conservazione,
divenendo questi stessi tesori portatori di un messaggio culturale che
deve essere messo a disposizione di
tutti i cittadini.
All’incontro erano presenti, tra gli
altri, il col. Sergio Pascali, comandante provinciale Carabinieri, il col. Agatino Serra Fiore, comandante provinciale Guardia di Finanza, il ten. col.
Giuseppe Pisano, comandante Nucleo Polizia Tributaria, il dott. Vincenzo D’Agata, procuratore della Repubblica di Catania, il dott. Umberto
Spigo, dirigente Servizio Archeologico, e il prof. Giovanni Rizza, archeologo di chiara fama.
MILLY BRACCIANTE
DA SINISTRA GUGLIELMO FERRO, SARAH ZAPPULLA MUSCARÀ, IDA CARRARA, STELLA ATTARDI
Per iniziativa della Fidapa di Sant’Agata
Li Battiati con la presidente Stella Attardi, è stata organizzata una tavola rotonda in onore di Turi Ferro, l’attore teatrale, recentemente scomparso, che ha
emozionato generazioni di spettatori in
tante parti del mondo. Nella Biblioteca
comunale "Giovanni Verga" di Sant’Agata Li Battiati, il sindaco Sebastiano Augusto Motta ha rivolto i saluti alla famiglia
Ferro - per 30 anni residente nel Comune - alla presenza di Sarah Zappulla Muscarà ed Enzo Zappulla, studiosi del Teatro siciliano e biografi autori di una monumentale monografia su Turi Ferro.
Figlio d’arte, fin da ragazzo calca le scene
del glorioso Teatro Coppola col padre e
poi con una propria compagnia per il
Circolo Artistico, la Brigata d’Arte, Caposcuola appena trentenne e fondatore del
Teatro Stabile di Catania, riscuote grande
La cultura della legalità può fermare la «mattanza» sulle strade, dibattito al Lions Gioeni
Una nuova cultura della sicurezza
stradale potrebbe abbassare in modo
considerevole l’alto numero di incidenti mortali soprattutto di giovani
che ogni giorno avvengono sulle nostre strade. L’importante tema, sempre più attuale per la sua natura sociale, è stato ripreso e rimesso in discussione dal Lions Club Catania
Gioeni, durante un meeting - coordinato dal dott. Nicola Gangemi - che
ha registrato presenze autorevoli.
«Già in tempi passati il club si è fatto
carico con una serie di manifestazioni - ha detto la presidente Carmela
Gimmillaro Matalone - utili per mettere in luce i punti più deboli di un sistema di sicurezza della vita che non
può prescindere dal rispetto delle regole». «Infatti il legislatore - ha affermato il comandante della polizia stradale di Siracusa, Giuseppa Pirrello all’art. 1 del Codice della strada stabilisce che la sicurezza è la priorità dell’ordinamento per le ragioni che lo
Stato risparmia, garantisce il benessere e la fludità di circolazione».
La situazione, secondo gli ultimi dati,
continua ad essere preoccupante perché ogni giorno in Italia si verificano
ben 617 incidenti stradali che determinano 860 feriti, 15 morti di cui 5 su
veicoli a due ruote e quindi prevalentemente giovani. «Il che vuol dire ha sottolineato il comandante Pirrel-
Al tavolo da sinistra:
sost. proc. Lucio
Setola, Com. vigili
urbani di Giarre
Maurizio Cannavò,
Com. Polizia stradale
di Siracusa Giuseppa
Pirello, Carmela
Gimmillaro
Matalone, ass.
polizia municipale di
Giarre Ing. Alfio
Maccarrone
lo - che in un intero anno si hannao
più di 2000 incidenti e più di 5000
morti». Una leggera inversione di tendenza - ha continuato la relatrice - si
avverte dal 2003, poiché la percentuale è scesa per la introduzione della patente a punti, l’intensità dei controlli e le campagne di sensibilizzazione nelle scuole.
Altri dati. L’80 per cento degli incidenti avviene in città, e il 18 per cento nelle strade extraurbane, e il 6,2
per cento nelle autostrade con una
percentuale di morti del 10 per cento.
I tabulati illustrati hanno messo in
evidenza anche l’importanza del mese, poiché in maggio avvengono più
sinistri, mentre l’incidenza nel mese
di febbraio si abbassa. In quanto al
giorno e agli orari, il venerdì si registra il maggior numero di incidenti e
la domenica il maggior numero di decessi, mentre gli orari a rischio vanno
dalle 8 alle 9 del mattino, dalle 12 alle 13. A causare più incidenti sono gli
uomini e non le donne, con una terna
di motivazioni che indicano la guida
distratta, la precedenza non rispettata e l’alta velocità, cause che fissano
alte percentuali quale il 76 per cento
di scontri frontali e il 20 per cento di
incidenti autonomi.
Su questa realtà si muove il delicato
lavoro della polizia municipale che,
secondo il comandante dei vigili urbani di Giarre, Maurizio Cannavò, incontra sempre «grandi difficoltà» che
si potrebbero risolvere con la collabo-
razione delle famiglie dei giovani e
della scuola.
Non è migliore la situazione a Catania
secondo quanto emerso dagli interventi del sostituto procuratore di Catania, Lucio Setola: «E’ un problema
culturale nel senso della debole cultura della legalità - ha detto - che determina la perdita di efficacia della norma e del potere della autorità. Spesso
si verificano anche condizioni paradossali nelle famiglie colpite da un
lutto per un incidente stradale: per il
sol fatto di avere subito il lutto pretendono la ragione a tutti i costi. E’ ora
di prendere coscienza che sulle strade
si può morire e che quindi bisogna rispettare le regole».
IDA SCANDURA
La «Picciridda» di Catena Fiorello per raccontare la Sicilia e per aiutare l’ospedale San Vincenzo di Taormina
Per iniziativa del Rotary Club di Paternò Alto Simeto, in interclub con i
Rotary di Acicastello, Etna Sud Est,
Inner Wheel Club di Catania e Inner
Wheel di Paternò Alto Simeto, è stato
presentato all’Hotel Excelsior il volume “ Picciridda” di Catena Fiorello.
Presentata dal presidente Saro Valenti anche a nome dei presidenti degli altri sodalizi, Ignazio La Mantia,
Maurizio Passanisi, Marilisa Sciuto e
Agatella Santonocito, l’autrice siciliana di Letojanni che lavora nello spettacolo e che ha già pubblicato nel
2003 “Nati senza camicia”, promotrice di un programma di interviste da
lei condotto su Rai3, ha chiarito ai
numerosi convenuti come la sua produzione letteraria sia finalizzata a sostenere l’intero reparto di Cardiochirurgia infantile dell’Ospedale San Vincenzo di Taormina, oltre ad un pro-
CATENA FIORELLO
getto sanitario in Albania per il quale
funge da intermediario il segretario
del Rotary di Paternò, dott. Massimo
Mazzamuto, dell’équipe medica della Cardiologia infantile del San Vincenzo diretta dal dott. Carmelo Mignosa.
Presentato da Massimo Maugeri,
Pupi siciliani da Catania a Budapest, una tradizione senza confini
Nei giorni scorsi presso "l’Istituto Italiano di Cultura" a Budapest, sotto l’egida dell’Amministrazione provinciale di Catania l’associazionie «I paladini»
con i pupi del maestro puparo Salvatore Pulvirenti, ha magistralmente rappresentato la morte di Orlando a Roncisvalle. Era presente l’ambasciatore
d’Italia Guido Paolo Spinelli, e un numeroso pubblico, che ha applaudito a
lungo lo spettacolo. Ancora una volta,
i pupi siciliani, si rendono ambasciatori della Sicilia in un Paese estero. Il direttore dell’istituto dr. Dante Amaldo
Marinacci, si e’ a lungo congratulato
successo nelle tournée a Londra, a Mosca,
a Berlino, a Parigi e negli Stati Uniti.
Turi Ferro ha dato una personale dimensione psicologica nell’interpretazione di
personaggi quali Liolà, il mago Cotrone e
Ciampa, offrendo un’impronta originale
e una rilettura delle opere letterarie, come auspicava Luigi Pirandello, diventandone co-autore. Il pittore e scenografo
Francesco Contrafatto ha rievocato le
memorie sentimentali della Catania anni ’50, in cui fiorivano le speranze delle
giovani generazioni, si saldava tra loro
una profonda amicizia nel lungo viaggio
della vita.
A conclusione della serata, è stata consegnata una targa a Ida Carrara, attrice e
compagna di Turi. Il figlio Guglielmo, regista, ha mostrato le immagini del padre
recitante con le musiche di Massimiliano
Pace.
La
delegazione
catanese che
ha portato a
Budapest la
tradizione e
il fascino dei
pupi siciliani
per l’alta qualita’ dello spettacolo, che
malgrado le difficolta’ linguistiche, ha
affascinato il popolo magiaro. L’associazione I Paladini di Aciplatani, che
opera da appena otto mesi, con i pupi
catanesi da 130 cm, del puparo Salvo
Pulvirenti, ha dimostrato ancora una
volta come l’opera dei pupi, sia ancora
oggi uno spettacolo affascinante e attuale. Anche la stampa locale ha dato
grande risalto all’avvenimento.
GIANNI ARCIDIACONO
critico letterario, “Picciridda”, ambientato negli anni Cinquanta- Sessanta , racconta la storia di una bambina, Lucia, nata a Leto un villaggio di
pescatori tra Messina e Catania. Figlia
di siciliani costretti ad emigrare in
cerca di lavoro, la piccola rimane in Sicilia con la nonna Maria, mentre suo
fratello Pietro parte con i genitori. La
vita solitaria con l’anziana donna, rigida e incapace di esternare i suoi
sentimenti, trascorre monotona in
uno scenario di personaggi ed usanze
di paese, le zitelle Evelina e Nora, donna Peppina, la figlia Dida, la compagna di classe Rita. E ci sono anche gli
uomini, misteriosi, in un contesto sociale che non è quello del “Mulino
Bianco”, come ha sottolineato il relatore, ma dove l’amico di famiglia è
autore di abusi. Un mondo da cui stare alla larga, come avverte la nonna;
un mondo tutto da scoprire come, invece, immagina Lucia. Uno di quegli
uomini nasconde un terribile segreto
che affascina la bambina, costretta a
pagare con prezzo molto alto la sua
curiosità.
Un racconto realistico ed emozionante con cui l’autrice illustra la sua
terra e la sua gente mettendone a fuoco i disagi e le verità nascoste con irridente ironia. La stessa ironia, lo stesso sarcasmo che Catena Fiorello ha
usato con gli intervenuti alla serata
che è stata allietata dal poeta cantautore Alfio Patti, fondatore del Gruppo
Allakatalla per ricerche e manifestazioni folkloristiche, autore di gustose
sillogi tra cui “La parola ferma in gola”
(2003) e “Nudi e crudi” (2006). Alcuni passi di “Picciridda” sono stati letti in sintonia con i brani musicali.
M. B.
«BENI CULTURALI E PIANIFICAZIONI URBANE»
Avrà luogo domenica, dalle 9.30 alle 13.30 nell’auditorium dei Benedettini, un
incontro-dibattito organizzato da Italia Nostra, Università di Catania, Università
di Enna, Confindustria - Ance Catania, Lions Host Catania sul tema "Beni culturali
e pianificazioni urbane in Sicilia". Interverranno, tra gli altri: avv. Marco Parini
vicepresidente di Italia Nostra, dr. Giuseppe Giliberti consigliere nazionale di
Italia Nostra, arch. Leandro Janni presidente regionale di Italia Nostra, prof.
Fausto Carmelo Nigrelli dell’Università di Catania, prof. Filippo Gravagno del
Dau Università di Catania, dr. Carlo Alberto Tregua direttore "Quotidiano di
Sicilia", on. Fabio Granata, già assessore regionale ai Beni Culturali, on. Cinzia
Dato, commissione Affari Costituzionali, dr. Agata Consoli, assessore regionale
ai Lavori Pubblici, avv. Rossana Interlandi assessore regionale al Territorio e
Ambiente, on. Lino Leanza assessore regionale ai Beni Culturali e Ambientali, il
sindaco Umberto Scapagnini, il presidente della Provincia Raffaele Lombardo, la
prof. Piera Busacca del Dipartimento Urbanistica Università di Catania.
LA SICILIA
48.
LUNEDÌ 2 APRILE 2007
Catania
MUSEO DIOCESANO
Integrazione
sociale
e lavorativa
Al Museo Diocesano di Catania, alla
presenza dai rappresentanti istituzionali di comuni di Catania, Paternò
e dei 13 Pedemontani, dei rappresentanti dell’ASL 3 e dei distretti socio-sanitari di Catania, Gravina di CT
e Paternò, si è svolto l’incontro di
presentazione del progetto: "Centro
Distrettuale per l’Integrazione socio
- lavorativa" finanziato dall’assessorato raegionale della Famiglia, delle
Politiche sociali e delle Autonomie
Locali , attraverso fondi della L.
309/90 all’Opera Diocesana (ODA)
di Catania. Dopo il saluto di mons.
Alfio Russo, presidente dell’ODA, è
stato presentato il progetto nelle linee essenziali dal Responsabile Giorgio Buggiani. Partner del progetto
sano: l’ASL 3 di Catania, dipartimento dipendenze, il Consorzio di Cooperative di Tipo B "Il lavoro Solidale",
la comunità alloggio per minori "Sole e Gioia" e la cooperativa Psycomete.
Il progetto, mediante l’attuazione di
percorsi formativi di inserimento lavorativo ed integrazione sociale di
soggetti svantaggiati, intende realizzare una rete interistituzionale tra
soggetti del privato sociale, del pubblico e delle categorie datoriali, al fine di costituire un punto di collegamento tra chi vive in situazione di
svantaggio ed il mondo del lavoro,
per un inserimento lavorativo stabile, consolidando buone prassi di
integrazione.
I fruitori degli inserimenti formativo/lavorativi, saranno accompagnati da esperti "mediatori al lavoro",
che avranno il compito di garantire
un corretto iter degli inserimenti,
sostenendo allo stesso tempo le
aziende, le cooperative e gli artigiani che vorranno ospitare la formazione, attraverso un servizio di "mediazione al lavoro" costante nel tempo.
In particolare gli obiettivi sono divisi per categorie. Per i fruitori degli inserimenti lavorativi si prevede un
accompagnamento al lavoro, la valorizzazione delle capacità creative e
cognitive , l’ attivazione di cooperative o attività auto-imprenditoriali
per divenire autosufficienti. Per le
aziende: supporto e consulenza e la
creazione di buone prassi di lavoro.
Aspetti questi su cui si è soffermata
la dott. Rosa Leonardi, vice presidente della coop. Psycomete, Salvo Falletta, presidente del consorzio "Il lavoro Solidale". Obiettivo comune:
"Produrre benessere sociale".
Omnibus
Infomodalità, ovvero viaggiare al tempo di Internet. Il prof. Cipolletta al Rotary
Potere alle donne per lo sviluppo del Sud
“Viaggiare ai tempi di Internet: trasporti e ferrovie nell’economia moderna” è il
tema dell’incontro con prof. Innocenzo
Cipolletta, presidente delle Ferrovie dello Stato e preside di Facoltà dell’Università di Trento. Incontro tenutosi allo Sheraton Hotel, su invito del presidente del
Rotary Club di Catania, Vincenzo Consoli, in interclub con i Rotary di Catania 4
Canti, Acicastello e Paternò Alto Simeto.
Dopo il saluto del presidente Vincenzo
Consoli, anche a nome dei presidenti
degli altri sodalizi - Francesco Milazzo,
Ignazio La Mantia, Rosario Valenti - ricordando l’amicizia che lo lega ad Antonio Mauri e a Catania, il prof. Cipolletta
ha precisato come oggi si viaggi in tempi velocissimi ovunque e dappertutto
con Internet. La tecnologia infatti rende
semplici le cose complesse e veloci quelle che una volta richiedevano tanto tempo. L’informatica è tecnologia pervasiva
che entra in tutto e riguarda tutto facendo viaggiare l’informazione, laddove
viaggiare è conoscere, comunicare,
scambiare informazioni e fare formazione.
Infomobilità è l’intersecarsi del bisogno
di mobilità che sia ottimale. Rappresenta i due poli su cui si cresce viaggiando.
La domanda di mobilità, come ha ancora precisato il relatore, cresce sempre di
più e nasce la necessità di una risposta
adeguata in termini di infrastrutture.
Occorre prevedere la domanda adoperando tecnologie atte a fornire la mi-
«La Sicilia è agli ultimi posti in
Italia per l’occupazione femminile e noi dobbiamo lottare contro
le fragilità sociali sostenendo la
nascita di presidi socio assistenziali per favorire l’occupazione
femminile». Il direttore nazionale
del turismo di Sviluppo Mezzogiorno Franz Cannizzo ha aperto i
lavori del convegno “Donne siciliane al timone” organizzato a
Catania dal sodalizio, sostenendo
l’importanza di sviluppare un sistema economico che punti all’occupazione femminile. Durante il convegno,moderato da Antonio Privitera giornalista economico,si è parlato dell’esperienza della L.215/92 in Sicilia, dei programmi 2007-2013 a sostegno dell’imprenditoria femminile nella regione e del contributo dei comuni dell’Isola a sostegno dell’imprenditoria femminile e delle pari opportunità.
«Occorre intervenire in maniera
incisiva anche perché nel 2006 è
stata registrata una riduzione di
circa 300 imprese rispetto ai dati
rilevati nel periodo precedente ha affermato il direttore del turismo Cannizzo -, la tipologia di
imprese guidate da donne sta
però cambiando: non più solo
commercio ma anche servizi alle
imprese,settore in cui le donne
INNOCENZO CIPOLLETTA
gliore risposta. Tutti noi, oggi, siamo
identificati telematicamente, nelle nostre abitudini, preferenze, percorsi abituali, consumi. Su tali dati la tecnologia
crea mappature e dispone nuovi percorsi. Le Ferrovie dello Stato, ad esempio,
hanno un sistema di rilevazione tecnologica per indagini di ogni tipo e per servizi di ogni tipo : i biglietti telematici con
prenotazioni e controllo palmare connesso al sistema Gsm, abbonamenti con
codice a barre, programmi collegati, treno ed altri mezzi di trasporto, fino a destinazione con catena di biglietti con sistema telematico alla base, il sistema
“cerca treno” di Web per notizie in via
telematica. E soprattutto, il sistema alta
velocità ed alta capacità che si basa su
tecnologie informatiche. Ad esempio
SCMT è un sistema automatico che regola la velocità del treno. La regolazione del
traffico è sistema centralizzato con calcoli di marcia e percorsi ottimali. Un treno diagnostico con 57 calcolatori, misura correndo lo stato degli scambi, delle
traversine e consente una manutenzione preventiva sulle linee.
“Il viaggiatore telematico, oggi, conosce
i dati meteo, usa il cellulare, scatta foto e
le invia, adopera il portatile, crea e riceve segnali lasciando traccia di sé con
una massa di informazioni. Ma non siamo giunti al traguardo, ha commentato
infine il prof. Cipolletta, il mondo accelererà sempre di più nel futuro ed anche
noi, forse, rimpiangeremo come Proust,
i viaggi in carrozza”.
E’ seguito animato dibattito che ha sollevato le problematiche (che più premono
ai siciliani) delle tratte ferroviarie locali,
della lentezza dei percorsi, dei ritardi,
dei vari disagi cui e costretto a sottoporsi un viaggiatore che voglia trasferirsi da un posto all’altro dell’isola o raggiungere il continente.
MILLY BRACCIANTE
La Costituzione sessant’anni dopo: di cosa ha bisogno per essere più efficace? Incontro al Lions Gioeni Festa delle muse
A sessant’anni di distanza dalla grandri costituenti?". Si sofferma poi sul- per le malattie «orfane»
diosa elaborzione dell’Assemblea
Costituente, la Costituzione italiana
presenta segni di stanchezza. Sulla
necessità di ritoccarla c’è consenso
unanime, ma quali siano i punti e
come debba essere ritoccata rimane
il problema attuale. Il tema in proposito e dal titolo stimolante come "I
sessanta anni della Costituzione:
quale lifting?" è stato scelto ad oggetto di una conviviale dalla presidente del Lions Club Gioieni Carmela Gimmillaro Matalone a cui hanno
partecipato le più alte cariche civili
quali il questore di Catania dott. Capomacchia, il presidente del TAR
dott. Vincenzo Zingales, il presidente della Corte di Assise d’appello dott.
Lucchese, il presidente del Tribunale
di Sorveglianza dott. Puglisi oltre il
governatore del Distretto 108Y Francesco Salmè e altre cariche lionistiche.
"E’ una Costituzione nata bene" ha
affermato il prof. Luigi Arcidiacono,
preside della facoltà di Giurisprudenza di Catania e ordinario di diritto Costituzionale " a cui però sin dai
suoi esordi sono stati apportati dei ri-
Da sinistra
il governatore
distrettuale
Francesco Salmè,
la presidente
del club
Carmela
Gimmillaro
Matalone,
il prof. Luigi
Arcidiacono
tocchi quali quelli per il ritardo della
istituzione della Corte Costituzionale, del Consiglio Superiore della magistratura, dell’ordinamento regionale" "E’ necessario riflettere anche
sui testi normativi dei quali ci si accorge forse che sono da ritoccare anche. Inoltre è sotto gli occhi di tutti
che dagli anni ’80 ossia dal tempo
del governo Spadolini ci fu questa
idea di limarla da qualche parte ma le
esperienze relative alle tre commissioni bicamerali andarono a vuoto". Il
noto relatore ricorda inoltre la revisione nel 2001 del quinto titolo della Costituzione sulle regioni mentre
stava per scadere la legislatura e la
riforma costituzionale del centro-destra bloccata poi dal voto referendario del giugno dell’anno scorso.
"Emergono a questo punto" continua il professore Arcidiacono " difetti non di costruzione ma di età per
cui alcuni punti da rivedere ci sono.
Sulla prima parte contrasto un poco
con chi afferma di salvare la costituzione poiché per fare ciò la si deve interpretare ma quale organo è deputato a farlo? Forse il parlamento ma
con quale interpretazione sui valori
presenti in Costituzione e altamente
aggreganti secondo lo spirito dei pa-
la parte riguardante l’organizzazione
che presenta non pochi problemi
quali la questione del Senato, il governo che dovrebbe uscire da un
equivoco di fondo che è nascosto nell’art.95 della Costituzione, il chiarimento sullo scioglimento delle Camere, il bicameralismo la cui spia del
precario funzionamento è dato dalla
situazione dei senatori a vita. "Legato al bicameralismo " prosegue il
prof. Arcidiacono "è anche il problema delle autonomie locali". Quali ritocchi dunque si chiede il relatore
analizzando in seguito le eventuali
soluzioni come quella di una nuova
commissione bicamerale che, dopo il
fallimento delle tre precedenti, non
convince affatto, di una assemblea
costituente che è pur sempre un’assemblea costituente. "Occorrerebbe
una forza solidaristica" sostiene avviandosi alle conclusioni "di tutte le
forze politiche per vedere ciò che necessita rivedere tenendo conto anche
che molto c’è da fare proprio sui valori".
L’assessore all’Urbanistica Antonio Passanisi ha sottolineato la sensibilità mutata nella fruizione del mare con la condanna alla cementificazione selvaggia,
le linee guida del protocollo d’intesa
tra Comune, Ferrovie dello Stato e Autorità Portuale per il fronte mare, con la
restituzione del porticciolo di Ognina,
passeggiata pedonale, lungomare commerciale, piazza Europa con parco e laghetto, porto turistico. L’on Cinzia Dato ha invitato i cittadini ad incidere con
intelligenza e responsabilità sulle scelte che determinano le future sorti della città. Il soprintendente Campo ha ripercorso la storia della ricostruzione
architettonica di Catania dopo il 1693
con la volontà della Chiesa e del Principe di Biscari di edificazione sulle mura di Carlo V e sulla demanialità fronte
mare; quindi, nell’800, il viadotto della
ferrovia e gli archi della marina cui la
città si ribellava, ed ancora nel 1960 il
raddoppio degli archi e la cancellazione
del rapporto della città con il suo porto.
È nel mese di marzo che Catania diventa ancora una volta scenario di
solidarietà mentre abbraccia con generosa partecipazione l’evento della "Festa delle Muse", un consueto
momento di riflessione dedicato alla difficile realtà delle malattie "orfane". Dalle stime della UNIAMO risultano essere 5.000 le malattie rare fino ad oggi scoperte in tutto il
mondo, colpiscono il 6% della popolazione complessiva e per questo
sono trascurate dalle istituzioni e
dalla ricerca farmaceutica. Tra le patologie in cerca di soluzioni curative
vi è la Lam, malattia che causa una
lenta costante degenerazione dei
tessuti polmonari sino portare allo
stadio finale dell’insufficienza respiratoria. Al fine di sensibilizzare
l’opinione e di garantire accesso all’informazione sulla patologia della
Lam, l’Associazione Italiana Linfagioleiomiomatosi A.I.LAM Onlus organizza diversi incontri culturali. Tra
questi la "Festa delle Muse", che
quest’anno ha preso palco al Teatro
Erwin Piscator con la partecipazione
del soprano Daniela Rossello (Calliope, musa della poesia lirica), delle
artiste Giovanna Giardina (Clio, musa della storia) e Federica Cavalli
(Erato, musa della poesia amorosa),
delle pianiste Valerie Condorelli e
Matilde Frangipane, della violinista
Emilia Belfiore.
Le tende si aprono ed è la musa Clio,
Giovanna Giardina, a leggere con
voce toccante e profonda la storiatestimonianza di Simona Morini
(dal momento della diagnosi sino
al trapianto). "Oggi posso dire di
avercela fatta - scrive Morini - continuo a lottare, consapevole che la
natura insieme alla vita ci ha dato il
dolore, ma anche il coraggio per affrontarlo".
Un pathos che diventa poi voce lirica con il soprano Daniela Rossello
catturando il pubblico con le più
belle arie d’amore, diventa ancora
voce nelle toccanti letture poetiche
affidate a Federica Cavalli, il tutto intervallato da intermezzi musicali
offerti dalle pianiste Valerie Condorelli e Matilde Frangipane e dalla
violinista Emilia Belfiore.
M. B.
KATIA TERI
IDA SCANDURA
QUASI 50000 VISITATORI
La nuova marina di Catania: confronto tra club services. La controversa questione della cinta ferrata
Nauta ha chiuso
in forte crescita
Del progetto “La nuova marina di Catania nel 2000”, si è parlato all’Excelsior
in un interclub organizzato dall’ Inner
Wheel Club di Catania con l’Inner
Wheel di Paternò Alto Simeto, i Rotary
Club di Catania Ovest e Catania Est, il
Lions Catania Est, il Soroptmist di Catania e la Fidapa di Acicastello. Relatore
l’arch. Antonio Pavone. Sono intervenuti l’on. Cinzia Dato, il dott. Luigi Passanisi, assessore all’urbanistica del Comune di Catania e dell’arch. Gesualdo
Campo, soprintendente Beni ambientali culturali. Erano presenti all’interessante serata introdotta dalla presidente dell’ Inner Wheel di Catania, Marilisa Sciuto, i presidenti dei rispettivi sodalizi , Piero Todaro, Linda Russo Zangara, Giuseppe Capuani, Luisa Scelfo,
Agatella Santonocito, autorità civili e
militari e numerosi ospiti.
Dalla relazione dell’arch. Antonio Pavone, che si è accompagnata ad una significativa serie di immagini urbanistiche
della città nella sua storia, è emerso
come il progetto per la nuova marina di
Catania consenta il beneficio di non
Si è conclusa ieri la 12ª edizione di
Nauta, Salone Nautico Mediterraneo,
che quest’anno ha sfiorato i 50.000 visitatori (nonostante le avversità del
cattivo tempo, placatosi solo nella parte finale della manifestazione), e ha
incrementato il volume di affari: le
trattative avviate - dice una nota degli
organizzatori - quest’anno sono aumentate del 15% con un target socioeconomico di un certo spessore; la fascia di interesse infatti, va dai 600 mila euro ai 3 milioni. Lo yacht più gettonato è stato quello da 72 piedi. In crescita anche il comparto delle barche a
vela: le trattative avviate sono aumentate quest’anno del 30% rispetto allo
scorso anno.
Complessivamente, tra pontili e
banchime, lo spazio espositivo è stato
triplicato, con un naturale aumento di
imbarcazioni esposte. Obiettivo della
13° edizione - sempre nel Porto di Catania -, sarà quello di ampliare l’esposizione a mare ed ospitare così 200
imbarcazioni (quest’anno sono state
un centinaio), allungandosi sino al Molo Foraneo, ed aumentare anche l’esposizione a terra, realizzando due padiglioni.
Il Nauta ha registrato tra i visitatori
la presenza di autorità istituzionali. Il
sindaco Umberto Scapagnini, durante
la cena di gala organizzata dalla società
Eurofiere, per ringraziare gli espositori e i collaboratori, ha dichiarato che
questo Salone «è un regalo per la città
di Catania», e si è personalmente impegnato affinché possa aumentare la
cassa di risonanza anche al di fuori
della Sicilia.
sono orientate». Sono comunque
tante le imprese siciliane guidate
da donne che grazie alla legge
215/92 hanno raggiunto risultati
concreti nell’ambito delle pari opportunità. Manifatturiero, agricoltura, commercio, servizi al turismo: le nuove imprenditrici
hanno messo radici in ogni settore.
Il ministero delle Attività produttive ha infatti messo a disposizione dell’imprenditoria femminile
italiana la legge 215/92, un ottimo
strumento di finanziamento che
permette la nascita ed il consolidamento di imprese al femminile.
La legge opera col meccanismo
dei bandi e permette di accogliere numerose domande progettuali. Per quanto riguarda la Sicilia,
nel IV e V bando sono state finanziate complessivamente un migliaio di imprese, mentre per il VI
(che ha una dotazione finanziaria
di circa 10 milioni di euro) risultano ammesse e finanziabili circa
un centinaio di imprese.La regione siciliana non ha però,a differenza di altre,ha stabilito propri
criteri di priorità legati alle specifiche esigenze di sviluppo del proprio territorio,non privilegiando
cosi i progetti d’impresa nei settori che potrebbero risultare strategici per lo sviluppo della regione.
«La ragionevole durata
del processo penale»
Un convegno sulla durata del processo
penale e su «Le vere cause dei tempi
morti delprocesso» è stato annunciato
dalla Camera penale e dal consiglio dell’ordine degli avvocati di Catania. Si
svolgerà il 20 e 21 aprile alla Baia Verde,
introdurrà il prof. Delfino Siracusano,
interverranno come relatori magistrati,
docenti di diritto, esponenti delle Camere penali di vari distretti giudiziari
(Milano, Roma, Napoli, Messina). Durante il convegno sarà cobnsegnato il
premio biennale «Serafino Famà».
demolire il centro storico, offrendo ai
cittadini una migliore qualità della vita
con un percorso pedonale e ciclabile di
3 Km lungo la costa.
Facendo una cronistoria, della marina
di Catania, dai disegni di Tiburzio Spannocchi con le mura sul mare., alla pianta dell’Ittar dopo la colata lavica addentata sul mare nel 1669, fino alla fine dell’’800 , all’arrivo della ferrovia
con gli archi e il passatore, il relatore ha
sottolineato come questa nuova soluzione sia una risposta valida per recuperare, dismessa la struttura ferroviaria, un percorso fruibile dai catanesi, da
piazza Europa agli archi della marina,
fino a piazza Federico di Svevia. Verrebbe, così conservata e valorizzata la fonte storica di Gammazita lungo le mura
di Carlo V, eliminato il degrado di via
San Calogero, riqualificato il tessuto urbano lungo la trincea ferroviaria fino alla stazione di Acquicella. La vista sul
mare, nella passeggiata sugli archi, sarebbe coperta dalla Vecchia Dogana ,
dalla Capitaneria di porto e dal nuovo
porto affiancato alla diga foranea, anche se Catania abbisogna di un porto
per imbarcazioni da diporto che andrebbe realizzato più avanti sulla costa.
LIONS VALLIS VIRIDIS: INTERCLUB A PIAZZA ARMERINA
Nell’ambito della attività culturali e di socializzazione previste dal programma delle
attività del corrente anno sociale del Lions club Catania «Vallis viridis» è stata
organizzata una gita a Piazza Armerina, col supporto del Lions club locale, grazie alla
disponibilità del presidente dott. Ornella Salemi e del segretario dott. Rodolfo Carcione.
La gita ha avuto il suo momento principale nella visita alla villa romana del Casale,
risalente al III secolo d.C. la più importante testimonianza archeologica in fatto di
mosaici, unica al mondo per dimensioni e bellezza artistica, tale da meritarsi
l’inserimento dall’Unesco tra i siti considerati patrimonio dell’umanità. I partecipanti
hanno avuto modo di apprezzare le peculiarità del sito grazie alla approfondita
spiegazione del prof. Alfonso Garofalo e dell’ing. Giuseppe Roccaforte, soci del club di
Piazza Armerina, ma soprattutto appassionati e profondi conoscitori della storia della
villa. Dopo una pausa conviviale, a cui hanno partecipato numerosi soci del club di
Piazza Armerina, durante la quale si è subito creato un clima di cordialità, la gita è
continuata con la visita del centro storico della città.
Rotary Club Aci Castello, Scacco eletto presidente.
L’assemblea dei Soci del Rotary Club Aci Castello ha eletto presidente per l’anno rotariano 2008-09 il
socio Antonio Scacco. L’assemblea ha inoltre eletto il consiglio direttivo che per l’anno rotariano
2007-2008 affiancherà il presidente incoming Elio Signorelli. Nella foto da sinistra Michele Piazza
Roxas (consigliere), Ignazio La Mantia (presidente uscente), Sergio Sportelli (consigliere), Francesco
Lenzo (tesoriere), Roberta Judica (prefetto), Gino Mughini (segretario), Elio Signorelli (presidente),
Pietro Lo Giudice (consigliere), Antonio Scacco (vice presidente).
LUNEDÌ 22 GENNAIO 2007
LA SICILIA
Catania .59
NARRATIVA E POESIA
Stasera i premi
del concorso
«V. Brancati»
omnibus
Il bacio? Fa anche bene alla salute. Interclub Rotary sui molteplici e complessi impulsi di questo atto d’amore
Oggi pomeriggio alle ore 18.30, nella
Sala Polifunzionale del Museo Diocesano di Catania, si terrà la premiazione
del Concorso Nazionale "Vitaliano
Brancati" per Narrativa e Poesia.
Organizzata da Bianca Brancati Carlevani, pittrice, grafica, scultrice e poetessa, nipote del celebre scrittore catanese, la prima edizione della manifestazione si aprirà alla presenza dell’on.
Fabio Fatuzzo e del direttore del Museo
Diocesano don Santino Salamone; la
commissione, presieduta dall’on. Angelo Moschetto e composta dal prof. Mario Alberghina, dalla prof.ssa Rosa Maria Monastra, dalla dott.ssa Dora Coco e
dalla prof.ssa Nuccia Di Franco Lino,
consegnerà i riconoscimenti nel corso
della serata.
Anna Proclemer, attrice di teatro e
moglie di Brancati, parteciperà in qualità di madrina. Interverrà inoltre il
prof. Sergio Collura ad illustrare la figura di Giovanni Verga al quale è dedicata la mostra della stessa Bianca Brancati Carlevani, che resterà aperta all’interno del Museo fino al 10 febbraio. Seguirà il concerto del Quartetto d’Archi
di Catania che aprirà la stagione concertistica 2007 del Museo Diocesano.
C’è bacio e bacio, naturalmente: c’è
quello-tenero-di madre in figlio e tra
familiari, c’è quello «di saluto» (di cui in
questi ultimi anni si fa uso e abuso),
quello «di circostanza» che si risolve in
un atto autonomo e c’è il bacio , appassionato, di chi si ama e si desidera. Ed
è proprio quest’ultimo che scatena un
vero e proprio «terremoto» nel cervello con tutta quella infinita serie di pulsioni
psico-fisiche che hanno quale stazione di
partenza le labbra e
quali punti di arrivo-a
raffica - tutti indistintamente (e incosciamente) gli organi e
distretti organici, dal
cuore alle arterie, ai
nervi periferici più infinitesimali, ai polmoni, alle ghiandole
surrenali e financo alla colonna vertebrale e al pancreas con conseguente
aumento della frequenza cardiaca e
respiratoria nonché della pressione arteriosa e contestuale secrezione di taluni ormoni quale a esempio quei feromoni che sono potenti vettori di desiderio.
A analizzare e descrivere per filo e
per segno – ai numerosissimi soci del
Rotary «Catania», «Acicastello» e «Etna
Sud» – tutto questo «trambusto» elettrochimico e emotivo che è del resto
PERSONAGGI
«Se l’Islam fosse cinema», incontro al Soroptimist L’arte per due pozzi e un asilo in Tanzania
Ricordo dell’attore
Turi Puglisi
Un affondo nel «turath», l’insieme del
passato culturale, storico e politico
dell’Islam comparato a quello italiano
del secolo scorso. Un rivivere di aneddoti, situazioni, pregiudizi che hanno
costruito la strada del presente. Il tutto intercalando riflessioni e battute
sagaci consumate in un incontro «Se
l’Islam fosse cinema» curato dal relatore il giornalista Rai Piero Isgrò e organizzato dal sodalizio Soroptimist,
presidente la prof.ssa Maria Luisa
Scelfo Caprino.
«Se l’Islam fosse cinema» lascia le
tracce di un excursus intrigante, che fa
tappa su differenze e convergenze in
un balistico incrocio di mondi, tra
Oriente ed Occidente, mentre si delineano in una stretta comparazione le
analogie tra Islam e Sicilia.
E considerato che la storia, come
diceva Montale, non è poi la devastante ruspa che si dice, Isgrò cesella
nei tratti salienti il quadro di ieri (occidentale) e di oggi (orientale) lasciando che sia la somiglianza di due società ad aprire la riflessione. Ne emerge che il primo non è altro che l’anticipazione dell’altro. E così i siciliani
come i mussulmani, le donne mussul-
Ieri ricorreva l’ottantesimo anniversario della nascita di Turi Puglisi (nella
foto), l’indimenticato attore catanese
scomparso otto anni fa. Nato, appunto,
il 21 gennaio del 1927 era figlio di "teatranti", il padre era l’attore Angelo Puglisi Grasso, nipote del grande Giovanni Grasso. Cominciò sin da piccolo a
calcare le tavole del palcoscenico. Pur
dedicandosi con profitto allo studio,
era laureato in Economia e Commercio
e svolgeva l’attività professionale, ma il
suo vero amore, oltre alla moglie Franca ed al figlio Angelo, era e rimase
sempre il teatro.
I meno giovani lo
ricorderanno sicuramente per le
serate che animavano il "Club del
lunedì" al Lido dei
Ciclopi, insieme
all’inseparabile
compagno di scena e amico di vita Nino Balsamo, scomparso anche lui da qualche anno, e ad
Alberto La Torre. Fondò e animò la
compagnia del Piccolo Teatro di Sicilia
con la quale mise in scena vari lavori
teatrali collaborando anche la "brigata
d’Arte Martoglio" di Belpasso e con la
cooperativa teatrale "Comedia" diretta
dall’amico Francesco Geracà. Esilaranti le sue interpretazioni di Otello nel
"Grand’Otello" di Enzo Ferrara e da ricordare inoltre le sue interpretazioni di
Malerba ne "La Lupa" di Verga e di Santo nell’"Eredità dello zio canonico" di
Antonino Russo Giusti, oltre che la partecipazione allo spettacolo "Varietà
mon amour" con il quale assieme a
Minnie Minoprio girò l’Italia.
Uomo di rara modestia e garbo riusciva ad abbinare le sue doti artistiche
caratterizzate dalla sua mimica facciale ad una sensibilità caratteriale che ne
tengono tutt’ora vivo il ricordo in chi lo
ha conosciuto sia come uomo che come attore.
GIUSEPPE LEANZA
La dott. Lucrezia Vitetta dirigente medico di Psichiatria dell’ospedale San
Vincenzo di Taormina ha parlato del bacio. Nell’immagine accanto, Cary Grant e
Ingrid bergman nel famosissimo film di Hitchcock «Notorious»; altre due scene di
baci e, infine, lo splendido dipinto di Francesco Hayez, artista veneziano dell’800
oggetto di studio da
parte di fisiologi e di
sessulogi è stata, allo
Sheraton, la dott. Lucrezia Vitetta dirigente medico di Psichiatria dell’ospedale San Vincenzo di Taormina che è
stata presentata dal prof. Ignazio La
Mantia. Il bacio come premesso dalla
studiosa-è in ogni caso un potente
mezzo di comunicazione interpersonale e un messaggio di reciproca attrazione e quello dettato dalla passione è
capace di sviluppare reazioni che restano purtuttavia subordinate naturalmente alla intensità del rapporto
dei due. Pensate: c’è persino chi ha
mane come le donne siciliane. Due
culture che seppure in modalità differenti, tranne che nella sostanza, si sono mosse lungo la linea di chiusura all’emancipazione femminile. Basti
pensare a come non poco tempo fa le
donne non potessero affacciarsi ai
balconi, uscire fuori casa senza la
scorta di genitori e parenti, per non
parlare dei matrimoni combinati e di
altre forme di sottomissione femminile.
«Forse saranno necessari altri cinquant’anni – dichiara Isgrò – ma l’Islam cambierà, così come è cambiato
il tessuto culturale siciliano. Il cinema
– continua – avrebbe certamente potuto favorire questo processo nell’Islam se solo avesse permesso il suo
ingresso nel tessuto culturale. La situazione sarebbe stata molto diversa
oggi. Le donne avrebbero smesso di
indossare il burka, si sarebbe schiusa
la libertà soffocata e oggi avrebbero
potuto cantare di essere libere come
Sharazad, la protagonista femminile
di “Mille e una Notte”, che deve salva
la vita grazie alla sua forza e a quella
dell’immaginazione».
KATIA TERI
quantificato le calorie che esso consuma :esse si aggirano intorno alle 6,4 al
minuto. Inoltre: i battiti del cuore possono financo raddoppiarsi e quasi triplicarsi, la pressione aumenta mentre
aumenta notevolmente il rilascio dell’ossitocina, un ormone questo che è
sotto il dominio delle endorfine. Non
solo:baciare – come affermato dalla
Vitetta – «fa diventare più bello il viso
e rende più tonici i muscoli facciali»,
raggiungono il loro apice il neurotrasmettitore della vigilanza e della prontezza fisica e del piacere. Ancora: si
baciano anche taluni animali (soprattuttuto i pesci) e esistono vari tipi di
“Arts x World 2007”. È il titolo della
mostra d’arte itinerante che sarà allestita con opere di artisti di rilievo per
recuperare i fondi necessari per la
realizzazione di due pozzi ed un asilo
in Tanzania. La somma necessaria da
raccogliere è stimata in 63.000 euro
per l’escavazione-costruzione di un
pozzo a Vikawe e un asilo con pozzo a
Issua.
L’iniziativa, promossa dall’associazione Onlus "Arts x World" coinvolge
numerose città, tra le quali Catania,
nell’allestimento di mostre - da marzo a luglio - in cui saranno esposte
opere di Bruno Donzelli, Carla Accardi, Concetto Pozzati, Enrico Manera,
Gian Battista Rotella, Giuliano Ghelli,
Marco Lodola, Lucio Del Pezzo, Mimmo Paladino, Pier Domenico Magri,
Renato Mambor, Sandro Chia, Tommaso Cascella e Ugo Nespolo. Alle
opere di quest’artisti - che saranno
esposte a Benevento, Napoli, Roma e
a Telese Terme - vanno aggiunte anche quelle donate, per iniziativa del
presidente Fortunato Orazio Signorello, dall’Accademia Federiciana di
Catania. Si tratta di opere di artisti
catanesi (Antonio D’Amico, Carmelo
bacio tra uomo e donna: quello eschimese che si pratica strofinando la punta dei nasi, quello platonico, a distanza
tra i partner che viene dichiarato attraverso il telefonino o per sms; si baciano anche i capi di stato nei Paesi europei in segno non solo di saluto ma anche di disponibilità e collaborazione, e
rituale
C’è il bacio dei co-celebranti la messa solenne e quello che viene apposto
alla mano dei cardinali e dei vescovi
come gesto di riverenza.
Ma c’è anche l’aspetto opposto del
bacio: in alcuni paesi dell’Africa lo si
evita nel timore di perdere l’anima
«SULLA BATTIGIA», DI NELLY D’URSO
Marchese, Elisabetta Russo, Giuseppina Martinez, Nelly D’Urso, Vittorio
Ribaudo, Mariella Sapienza, Pasquale
Viscuso, Ciro Mozzillo, Giovanni Greco, Angela Maria Viscuso, Anna Maria
La Torre, Carmelo Cafici, Amalia Cinquemani) che negli ultimi anni all’impegno dei temi affrontati hanno
sempre associato intensità e novità
della ricerca espressiva.
al tavolo da
sinistra: Ippolita
Lo Russo, Anna
Placa, Margherita
Gulisano, Dora
Coco Spitaleri,
Giusy Verbaro,
Marisa
Moltisanti, Eny
Platania, Vera
Pulvirenti
la poesia" organizzato all’Excelsior dalla sezione di Catania.
A tessere le fila l’ultima pubblicazione della Verbaro "L’isola". Un volume
che ripercorre il motivo del viaggio
quale metafora della vita in cerca dell’approdo. Ma l’isola non riconoscibile
come entità geografica lo è piuttosto
come entità dell’interiorità di ogni essere umano. In accordo con la critica
che la definisce "poetessa dello scavo"
e dalla cui lettura si possono scandire
i passi della ricerca introspettiva, Giusy Verbaro punta ad estendere gli spazi emozionali dei suoi versi. Realizza
così un video-poema in cui si uniscono
i versi con le immagini catturate al
paesaggio calabrese in omaggio alla
terra natia (la Calabria), a quella d’adozione (la Sicilia) e alla bellezza.
Oltre al numeroso pubblico erano
presenti all’incontro molte autorità
civili e fidapine. Tra gli intervenuti anche il vicepresidente della Provincia
regionale di Catania Angelo Sicali che
ha colto occasione per sottolineare
l’importanza delle attività e degli incontri culturali, quali strumenti capaci di favorire la nascita di nuove sensibilità, e la necessità di avere un rapporto di collaborazione tra associazioni
ed istituzioni.
K. T.
CHIESA S. MARIA DI GESÙ
Costituito il Gruppo Giovani del Sovrano Militare Ordine di Malta della Delegazione di Catania
Il festival
organistico
Il consiglio "delegatizio" del Smom (Sovrano Militare Ordine di Malta) di Catania, presieduto dal delegato granpriorale, il nobile Ferdinando Testoni Blasco, ha
nominato il dott. Marco Consoli Magnano di San Lio, «Donato di Devozione del
Smom», presidente del gruppo giovani
della delegazione granpriorale di Catania. L’assistente spirituale è p. Valerio
Di Trapanid, direttore della Caritas diocesana; vicepresidente dott. Stefano
Reggio d’Aci, segretario dott. Giovanni
Riccioli, tesoriere dott. Irene Castro, consigliere dott. Federico Nicolosi.
I gruppi giovanili - sottolinea un comunicato - rappresentano per il Sovrano
Ordine non solo un valido mezzo attraverso cui diffondere le tradizioni, la cultura e la storia millenaria dei Cavalieri di
Domani martedì 23, alle 20, nella
chiesa di Santa Maria di Gesù,a
Catania, in occasione del festival
organistico «Per vocem, instrumenta et organum», organizzato
dall’Ersu (Ente regionale per il diritto allo studio universitario) di
Catania, si esibiranno in concerto il
sassofonista Dario Miano e l’organista Salvatore Reitano. Verranno
eseguiti brani di W. A. Mozart, B.
Marcello, G. Bovet, C. M. Widor, T.
Ross, S. Reitano, M. Duprè e J. W.
Coltrane.
Il Gruppo Giovani
del Sovrano
Militare Ordine di
Malta
San Giovanni di Gerusalemme ma anche un’ occasione per i futuri membri
dell’Ordine di mettere in pratica la regola "Tuitio fidei et obsequium pauperum".
La difesa della fede cattolica e l’accoglienza, l’aiuto e l’assistenza dei Signori
Ammalati e degli Indigenti sarà il punto
nodale su cui verrà improntato l’impegno del gruppo giovani del SMOM di
Catania. Il programma delle attività sociali 2006/2007 prevede tra l’altro la distribuzione viveri presso la Chiesa di
Santa Teresa, la consegna di doni natalizi ai bambini ricoverati presso il reparto
di oncologia pediatrica del Policlinico,
attività di volontariato presso l’ Help
Center della Caritas diocesana».
Questi i membri fondatori: dott. Ales-
ANGELO TORRISI
Rotary e giovani
progetto sorriso in corsia
Le metafore della vita nelle poesie intimistiche di Giusy Verbaro presentate alla Fidapa
È in quest’isola, terra ricca di storia,
tradizione e memoria, che quasi
trent’anni fa approdarono i versi della
calabrese Giusy Verbaro. "La Sicilia ha
riverberato da subito la simbologia del
ritorno, della terra e della bellezza della Calabria e qui la mia poesia ha voluto irrompere tentando un linguaggio
diverso".
Sono trascorsi molti anni. Giusy Verbaro è oggi finalmente riconosciuta
poetessa di spicco nel panorama contemporaneo. La sua poesia, che si compone di pensieri intimi, di isole-mondi, di ricordi, di approdo e di straordinarie architetture dell’essere, apre le
porte a nuove strade e a nuovi percorsi.
Un viaggio, il suo, nei meandri di
racconti in e di poesia dalla grande valenza, come sottolinea Margherita Gulisano, presidente nazionale Fidapa e
relatrice dell’incontro "La bellezza del-
che fugge con il respiro, e nelle tribù
del Niger chi si bacia in pubblico viene
flagellato; i pigmei del Mozambico
considerano il bacio un attentato all’igiene e così la pensano anche talune
frange di cinesi.
«Al di là di ogni considerazione e di
ogni eccesso – ha concluso la dott. Vitetta – il bacio è l’atto più bello e spontaneo tra due persone che si amano e
la prima importante espressione di fiducia, di confidenza e di assenso :e
nessun altro gesto riesce a esprimere
gli sentimenti di tenerezza, amore e
passione».
sia Aguglia, avv.Emanuele Biancarosa,
dott. Ninì Caramagna, dott. Laura Carbonaro, dott. Antonio Castiglione, ing. Pasquale Cutore, dott.Irene Coco, avv. Chiara Consoli, m.llo Cc. Massimiliano Contino, dott. Luigi Di Benedetto, dott. Elena
Di Mauro, avv.Giorgio Gangemi, Alfredo
Laudani, dott. Alfredo Licciardello, dott.
Lighea Lipani, dott. Mario Lo Faro, dott.
Alberta Maglitta, dott. Matteo Marchese,
dott. Margherita Milazzo, dott. Anna
Mingiardi, dott. Cetty Mingiardi, ing. Domenico Paternò del Toscano, dott. Riccardo Paternò del Toscano, dott. Maria
Paternò del Toscano, ing. Melita Pennisi
Cutore, avv. Marco Pulvirenti, dott. Domenico Rasà, dott. Andrea Rumasuglia,
dott. Elisa Sciuto, dott. Giovanni Torrisi,
dott. Laura Veutro.
Prima di iniziare una serata dedicata ai
giovani del Rotaract ed Interact di Catania, palestra di leadership per diventare rotariani, il presidente del Rotary
Club di Catania Vincenzo Consoli ha,
dopo il saluto dei presidenti del Rotaract di Catania Giusepe Guzzardi e dell’Interact Irene Fatuzzo, Daria De Mauro del Rotaract, presentato il “Progetto
sorriso in corsia”. E’ la distribuzione ai
piccoli degenti di tre nosocomi, il Cannizzaro, il Policlinico e il Garibaldi, di un
giornalino edizione San Paolo, per allietare le loro giornate e distrarli dalla
malattia. Iniziativa, questa portata
avanti da tutti i Rotary italiani.
Il presidente del Rotaract Catania
Giuseppe Guzzardi ha ricordato che il
Club è nato nel 1968, terzo in Sicilia dopo Palermo, deputato ad accogliere i
giovani dai 18 ai 30 anni, nell’obiettivo
formativo della personalità e della leadership attraverso l’amore per lo sport,
la musica, la natura, e la realizzazione
di progetti utili al sociale. Il Club mette
in atto in collaborazione con le scuole,
progetti per la raccolta di fondi da destinare in beneficenza, gare di gastronomia, tombole, mostre di fotografia,
indagini sul quartiere, iniziative di aiuto ai diversabili con il sostegno di una
psicologa, iniziative antiracket con il
sostegno della presidente del Rotary
Est Linda Russo Zangara, concerti con la
Scam per i non vedenti, adoperandosi
ad unire il “service” al divertimento e
allo svago con cabaret, musica, scambi
giovani, gemellaggi, raduni per conoscersi e scambiarsi le idee su progetti
utili. Di ciò è esempio il Ryla, corso per
la leadership e politica del lavoro, momento di aggregazione e di esperienza
formativa che si rivela unico, nel desiderio di aiutare gli altri nel “dare e non
aspettarsi nulla”.
Il presidente dell’Interact Irene Fatuzzo ha ricordato che il Club nasce nel
1962 per accogliere giovani dai 14 ai 18
anni, per aiutarli ad acquisire i requisiti per essere membri produttivi della
società. In 15 anni di vita il club conta 4
governatori effettivi, un incoming R.
D., 23 soci. Mette in atto progetti per la
lotta contro i linfomi, assistenza agli
anziani in case di riposo, il progetto
“sorriso in corsia”, nella voglia di mettersi in gioco e confrontarsi.
Sono intervenuti al dibattito: Carmelo Carrabba (il salto generazionale
del Rotaract e la possibilità di parteciparvi offerta a tutti); Claudio Molina
(importante è essere insieme nonostante Internet); Ernesto D’Agata (valida attività di servizio nella parte operativa del Rotary); Mattia Branciforti (attenzione ai diversabili e azione positiva del Ryla); Vincenzo Consoli (lo sportello per i diversabili gia funzionante al
Rotary Catania aiuta per i bisogni anche di ordine legale); Marco Mirone
(rapporto con i ragazzi, aiuto dell’ippoterapia); Antonio Mauri (dare a tutti la
possibilità di partecipare con programmi economicamente accessibili); Arturo Georgiani (incontrarsi per conoscersi, diventare amici per essere rotariani).
MILLY BRACCIANTE
LA SICILIA
56.
LUNEDÌ 8 GENNAIO 2007
Catania
omnibus
PROPOSTA DI LIMOLI ALL’ARS
Un limite all’«importazione»
di rifiuti da altre regioni
Porta la firma dell’on. Pippo Limoli, deputato catanese di Forza Italia all’Aassemblea regionale siciliana,
il disegno di legge che mira a disciplinare lo smaltimento dei rifiuti prodotti al di fuori della Sicilia destinati ad impianti siti nel territorio siciliano.
L’obiettivo della proposta - spiega lo stesso parlamentare in una nota - è quello di ridurre la movimentazione dei rifiuti allo stretto necessario nel rispetto del principio secondo il quale gli stessi devono essere smaltiti in luoghi prossimi a quelli di produzione. Le norme prevedono, infatti, che lo smaltimento può avvenire in impianti ubicati nel territorio siciliano solo a condizione che quest’ultimi siano gli unici impianti "appropriati" più vicini al luogo di produzione e ciò previo rilascio da parte delle autorità extraregionali di idonea certificazione attestante l’assoluta inesistenza o inoperatività, nei rispettivi territori, di impianti, nonché della relativa
attestazione tecnica positiva allo smaltimento, rilasciata dai sindaci siciliani ove sono ubicate le discariche e/o impianti. L’omessa richiesta delle certificazioni - secondo quanto prevede il disegno di legge
dell’on. Limoli - equivale a smaltimento di rifiuti in
assenza di autorizzazioni in violazione delle leggi
penali vigenti in materia..
«FINANZIARIA PREOCCUPANTE»
Farmaci, come tutelare
il lavoro degli informatori
Tutelare al massimo grado i posti di lavoro degli
informatori scientifici del farmaco: è questo l’obiettivo che persegue la Federisf soprattutto alla luce della nuova Finanziaria che minaccia molti tagli nella categoria. In una riunione a Catania la Federazione (che
ha quale presidente del consiglio regionale il catanese Raffaele Panebianco e vice presidente del consiglio
nazionale Riccardo Noto anch’egli di Catania) ha delineato le azioni da porre in atto a tal fine con un intenso programma volto a rappresentare al meglio gli
informatori medesimi presso le varie commissioni
dell’assessorato regionale della Sanità, delle unità
sanitarie, delle aziende ospedaliere, dell’Ordine dei
medici e dell’università. Alla presenza del vice presidente regionale Angelo Sciascia, del segretario Michele Vitale, del tesoriere Michele Vanni e dei consiglieri Tino Policardi e Alfio Cariola lo stesso consiglio regionale della Federisf (federazione che rappresenta
anche le associazioni degli informatori scientifici del
farmaco) ha deciso anche di incrementare le iniziative a carattere sociale sia attraverso la sensibilizzazione al corretto uso dei farmaci come pure con campagne di sensibilizzazione alla donazione. A quest’ultimo proposito è stata indetta una Settimana della
donazione del sangue dal 29 gennaio al 5 febbraio.
A. T.
ALLE CIMINIERE
Si conclude domani
la mostra della stilografica
Chiuderà domani 9 gennaio alle Ciminiere la mostra
internazionale della penna stilografica che sta ottenendo dei consensi e apprezzamenti mai avuti nelle
precedenti edizioni: il volume messo a disposizione
degli organizzatori, di 1000 pagine circa nell’angolo
dedicato alla scrittura è già stato totalmente riempito con messaggi, dediche, complimenti, autografi di
ogni genere, soprattutto rivolti agli organizzatori e all’ente promotore (la Provincia regionale). Molti messaggi sono rivolti alla città di Catania e alla originalità
e alla fantasia dei catanesi in genere. «Tengo a sottolineare - dice Salvo Panebianco, del Club internazionale penna stilografica - a differenza delle precedenti edizione un gran numero di visitatori stranieri che
anch’essi hanno
lasciato dei messaggi in lingua
madre come ad
esempio: gruppi
di Cinesi - tedeschi - artisti olandesi - francesi
(molti) - spagnoli russi - australiani indiani - responsabili di Casa Sicilia in America ecc.
Molte sono state le scuole e i docenti in visita: scolaresche intere di ogni ordine e grado che puntualmente e in modo organizzato riceviamo ed educhiamo alla visita della nostra mostra: tutti in ordine hanno lasciato il loro messaggio nel libro firme attraverso l’uso della penna stilografica da noi messa a disposizione per gli alunni e per i visitatori in genere. Sottolineo
pure la presenza di molti milanesi che hanno lasciato commenti superlativi all’iniziativa e l’invito a realizzare il progetto nelle loro città del nord; molti toscani sono rimasti sorpresi dall’iniziativa e dell’originalità della manifestazione stessa soprattutto hanno
tutti apprezzato il percorso della storia dell’uomo attraverso lo strumento penna».
Aggiunge Panebianco: «Bellissimi sono i messaggi in lingua indiana e cinese. Tutte le dediche ed i
messaggi per il presidente della provincia e quelli rivolti in generale all’ente promotore saranno da noi riprodotti e inviati agli uffici di competenza: questa
vuol essere una prova reale e tangibile dei risultati e
degli sforzi realizzati con la compartecipazione di
tutti».
In prospettiva c’è la creazione, a Catania, di un
museo della scrittura.
Ricordo di Vassallo, «Come te non c’è nessuno»
Don Mario, salesiano instancabile
Ricorre il trentennale della scomparsa nella direzione del complesso corale
del compositore e poeta catanese Ore- folclorico “Canterini Etnei”. Si stabiliì
ste Maria Vassallo. La figura umana e poi a Roma, dove insegnò nelle scuole
professionale di questo autore non va statali, e affermò le raffinati doti di
dimenticata. Vassallo visse a Roma l’ul- musicista e un apprezzabile talento
tima parte della sua vita, e fu composi- letterario. Nella raccolta di liriche “Sottore di successo nel panorama della to gli archi della marina” edita a Milamusica leggera. La canzono nel 1972 per i tipi di Alne“Come te non c’è nessubano editore, scriverà con
no”, su testo del noto parostruggente vena nostalgica
liere Franco Migliacci, nel
il suo autentico testamen1964 ottenne uno strepito d’amore per la città natoso “lancio” discografico
tale: «Qualcosa di me/vive
grazie alla personalissima
nella mia città/dove è l’Etinterpretazione della canna bianca,/i giardini d’atante Rita Pavone. Segui- ORESTE MARIA VASSALLO ranci/ e il mare/ Che sbatte
rono poi le versioni di Misu rocce nere/dai capelli
na, Iva Zanicchi e di artisti stranieri.
verdi./La’ è la mia casa dei miei sogni
Oreste Vassallo era nato a Catania il 20 fanciulli/ che sa del mio amore/più
novembre del 1912. Conseguita la lau- grande tempo!/ Qualcosa di me/vive
rea in Lettere classiche, pochi anni do- nella mia città».
po si diplomò in pianoforte al Conser- La salma del poeta-musicista, per tanvatorio di musica di Palermo. Fre- to tempo rimasta al cimitero di Roma,
quentò assiduamente gli ambienti cul- per volere dei familiari da due anni è
turali catanesi; suoi grandi amici e stata trasferita a Catania, dove attualmaestri furono il critico d’arte Enzo mente riposa.
Maganuco e soprattutto Francesco PaSANTO PRIVITERA
stura, del quale fu attivo collaboratore
C’è un coraggioso e dinamico salesiano che, quasi ogni giorno, percorre centinaia di chilometri di strade per portare
massaggi di pace, fratellanza ed aggregazione, nonché gli auguri e i sacramenti, alle forze dell’ordine. Si tratta di don Mario Arestivo che è il cappellano della polizia di Stato della Sicilia orientale, e al quale fanno capo ben 95 reparti. Tra questure, commissariati, caserme della polizia stradale, ferroviaria, aeroportuale,
reparti mobili e così
via. La parola di don
Mario tocca e e lievita tutti. Dai dirigenti agli ultimi arrivati o aggregati. Le
sue omelie calzano
alla perfezione con
la vita sociale di oggi, ma non sono rimproveri per nessuno. Ma solo stimoli di
fede cristiana. E così molti poliziotti, soprattutto in un periodo di festa come l’attuale fanno a gara per averlo tra loro al
più presto. E forse qualcuno si chiederà: quando finisce la sua
missione giornaliera di pastore di...tutori dell’ordine si riposa? Niente affatto, perché al pomeriggio don Mario Arestivo
è pronto ad aprire a Catania le porte dell’oratorio di Cibali e
a quei tanti giovani e giovanissimi che lui attenziona ormai
da tanti ani, alla maniera dolcissima di don Bosco.
AGATINO ZIZZO
Incontro alla «Cavour sulla lingua e la cultura tedesca
Rotary Club Aci Castello
Scacco eletto presidente
L’assemblea dei Soci del Rotary Club Aci Castello ha eletto presidente per l’anno rotariano 2008-09 il socio Antonio Scacco. L’assemblea ha inoltre eletto il consiglio direttivo che per l’anno rotariano 2007-2008 affiancherà il
presidente incoming Elio Signorelli. Nella foto da sinistra
Michele Piazza Roxas (consigliere), Ignazio La Mantia
(presidente uscente), Sergio Sportelli (consigliere), Francesco Lenzo (tesoriere), Roberta Judica (prefetto), Gino
Mughini (segretario), Elio Signorelli (presidente), Pietro Lo
Giudice (consigliere), Antonio Scacco (vice presidente).
Una Messa per le regine d’Italia
L’Ambasciata della Repubblica federale di Germania e l’Acit (associazione
culturale italo-tedesca) di Catania
hanno organizzato un convegno da
titolo “La lingua tedesca tra istruzione,
cultura e mondo del lavoro" che si
terrà giorno mercoledì 10 gennaio alle ore 16,00 presso la Scuola Media
"Cavour" di Catania in Via Carbone, 6.
L’obiettivo del convegno - informa
una nota - è quello di partecipare a un
largo pubblico l’importanza non solo
culturale ma anche strategica dal
punto di vista del turismo della lingua
e della civiltà tedesca nella nostra provincia. Relatori, oltre al preside della
scuola media Cavour, prof. Santo Li
Gresti, saranno Karin Spiller, presidente della Acit; Gabriele Scheel, primo segretario per gli affari culturali
dell’Ambasciata della Repubblica federale di Germania a Roma; Ulrike
Tietze, direttrice in Italia delle sezioni
di cooperazione linguistica e didattica e vicedirettrice del Goethe Institut
di Roma; Gerdis Chiede, coordinatrice per la promozione del tedesco nel-
le scuole italiane del Goethe Institut;
Filippo Santonocito, dirigente della
Scuola media statale “Guzzardi” di
Adrano; Giovanni Torrisi, dirigente
del Liceo scientifico statale “Boggio
Lera” di Catania; Maria Vittoria D’Amico, docente ordinario di Lingua e
letteratura Anglo-americana della Facoltà di lingue di Catania; Salvo Drago,
dirigente dell’Azienda provinciale turismo di Catania.
Concluderà il presidente dell’Act di
Catania Petra Köhler, consulente per
la lingua tedesca del Servizio centrale per le scuole all’estero e Ulrike
Stepp del Servizio per lo scambio universitari e direttrice del Centro informazione.
Alla fine dei lavori saranno offerti,
com’è nella tradizione mitteleuropea,
“Deutsche Kaffee mit Kuchen”, mentre la riduzione teatrale dell’ “Opera
da tre soldi” di Bertolt Brecht, proposta dagli alunni del Liceo Scientifico
“Boggio Lera” di Catania, «mostrerà
la modernità e l’avanguardia della letteratura tedesca in Europa».
E’ giusto "staccare la spina" ai malati
terminali per non far patire loro atroci
sofferenze o bisogna seguire i dettami
della morale, cioè far morire il malato
lentamente, rifacendoci al vecchio adagio che dice: " finchè c’è vita c’è speranza"? E’ quanto si è chiesto il presidente del Lions Club Acitrezza Verga
prof. Lo Castro, nel corso di un meeting
al quale hanno preso parte il prof. Angelo Chiara, direttore della Scuola di
specializzazione di medicina legale del
nostro ateneo, don Mario Torraca medico chirurgo, vicedirettore diocesano
della Pastorale della salute, e il dott.
Manlio Leonardi, presidente del comitato distrettuale di bioetica. Il dott. Leonardi, che è stato il moderatore del dibattito, ha asserito che in Italia oggi
non esiste alcuna legge in materia di
eutanasia, mentre per le persone inguaribili la morte provocata o facilitata è ammessa in Olanda e in Belgio. In
altri Paesi, invece, è accettata la volontà del paziente. In Svizzera e Germania è consentito il suicidio assistito.
Il prof. Chiara ha fatto degli esempi di
eutanasia che ci provengono dalla Bibbia e da antichi documenti legislativi.
Anche l’imperatore Augusto aveva dichiarato che non avrebbe accettato di
soffrire prima di morire. Nel ’700 nasce
l’eutanasia come concetto di "buona
morte". Oggi esistono correnti che appoggiano la morte assistita, e chi si
rifà, invece, ai dettami della legge divina, che prevedono l’utilizzo di tutti i
mezzi pur di salvare la vita. "Noi- ha
concluso- siamo chiamati per salvare e
non per far morire un individuo anche
se in fase terminale". Don Torraca ha ricordato che nell’era primitiva il padre
vecchio e ammalato veniva ucciso per
non farlo soffrire e le sue carni venivano mangiate. Era una forma di eutanasia, un gesto di pietà. Nell’era moderna
esiste l’eutanasia attiva e quella passiva, cioè quando la morte è provocata
attraverso farmaci che alleviano le sofferenze, o determinata dall’interruzione delle tecniche che mantengono in
vita il malato. La Chiesa, però, non ammette nessun intervento che provochi
la morte e condanna ogni forma di eutanasia. Per la legge divina la vita di un
essere umano non può essere in alcun
caso distrutta. (A. D. P.)
I successi di Gea, cantante-baby catanese alunna di terza elementare
Ieri mattina a Catania l’Associazione Culturale Tricolore e
l’Associazione Internazionale Regina Elena hanno organizzato una Messa presso l’Arciconfraternita dei Bianchi - Chiesa
San Martino di Tours in Via V. Emanuele, in memoria delle regine d’Italia, nell’ottantesimo anniversario della morte (5
gennaio 1926) di Margherita Maria Teresa Giovanna di Savoia,
prima Regina d’Italia, moglie di Umberto I, secondo Re d’Italia: la regina alla quale, peraltro, si deve il nome dell’omonima pizza, così battezzata dai napoletani nel 1889 quando la
regina apprezzò una pizza guarnita con i colori del Tricolore:
mozzarella, pomodoro e basilico. Oggi 8 gennaio è anche l’anniversario della nascita (1873) di Elena di Savoia, moglie di
Vittorio Emanuele III e madre di Umberto II, nota come la regina della Carità, particolarmente impegnatasi nel 1908 nei
soccorsi alle popolazioni colpite dal terremoto di Messina.
Una banbina catanese, Gea Livia Zarba,
7 anni (nella foto) ha portato al successo la canzone «Fanny del West» alla
prima edizione del «Ducato d’oro»,
nuovo festival nazionale di canzoni inedite per bambini che si è svolto a Gravina di Puglia; la canzone ha musiche di
Flavio Fulgoni e testo di Dora Vuolo Famiglietti. La bimba catanese, che frequenta la terza elementare, ha già vinto in altre manifestazioni nazionali: ha
vinto il Premio nazionale «Mariele Ventre» 2006 cantando «Il mio fratellino a
distanza», brano del 46° Zecchino d’Oro; nell’ambito della manifestazione
Interclub del Rotary Paternò Alto Simeto con Inner Wheel e Rotaract
Una gradevole e documentata storia
del presepe in Sicilia è stata illustrata ai soci del Rotary club Paternò Alto Simeto in una serata alla Jonica in
interclub con Inner Wheel e Rotaract da Enzo Avolio, socio del medesimo club, il quale ha utilizzato anche il supporto di alcune bellissime
immagini di preziosi presepi antichi.
Avolio ha ricordato le origini, con la
costruzione di presepi in ceroplastica con figure di piccole dimensioni,
prima nelle chiese e poi nelle ricche
case private. La ceroplastica è un’arte molto antica, la cui facile manipolazione permetteva di ottenere manufatti caratterizzati da grande realismo e notevole forza espressiva. In
Sicilia il presepio si sviluppò nell’ambito della Compagnia del Gesù, sotto
il diretto influsso del modello napoletano, dal quale si distacca per una
maggiore sobrietà ed essenzialità e
per la presenza di elementi originali di derivazione dal teatro dei pupi.
Tra la metà del seicento ed il settecento, emergono veri e propri artisti
come il ceroplasta Giulio Zummo,
Anna Fortino, Fra Ignazio Macca, il
messinese Giovanni Rosselli, la scuola di Erice con i suoi Bambinelli. Vengono riprodotti in miniatura figure
rappresentanti pastori, contadini,
soldati, mercanti, ripresi nelle loro
attività quotidiane. Il presepio viene
allestito con figurine in cera in una
bacheca a vetri, la scaffarata o scarabattola, in cera sono anche le piante,
le architetture, le rocce della grotta,
gli animali domestici. La grande pro-
Malati terminali
ed eutanasia
duzione dei presepi in cera, nei secoli XVIII e XIX assume carattere popolare, di minore pregio, con nuove figure come "u spaventatu da stidda,
jnnaru". Nella storia del presepe popolare Caltagirone occupa un posto
di primissimo piano: qui fra la fine
del settecento e la prima metà dell’ottocento, operano Giacomo Bongiovanni e Giuseppe Vaccaro, zio e
nipote, maestri dell’uso dell’argilla,
che realizzano singole figurine e interi gruppi familiari, scene campestri, e bozzetti di attività domestica.
La serata è stata aperta dai saluti dei
presidenti dei club Rosario Valenti,
Elena Parisi, Agatella Santonocito
(nella foto) e dell’aassistente del Governatore Turi Bonaventura, e dalla
presentazione di due nuovi soci rotariani: Ketty Pavone e Domenico Mio.
NOZZE DI DIAMANTE
I coniugi Lorenza
Spampinato e Giuseppe
Sciuto, rispettivamente di 79
e 83 anni, hanno festeggiato
nei giorni scorsi i 60 anni di
matrimonio con una
cerimonia nel Santuario della
Madonna del Carmine,
circondati dall’affetto dei
loro 5 figli, 11 nipoti e 3
pronipoti. Il signor Sciuto ha
partecipato alla II guerra
mondiale come mitragliere
cannoniere della Marina
militare.
dello Zecchino d’Oro è stata tra le sette
finaliste siciliane. Nel 2004 ha cantato
il celeberrimo brano di Modugno «Nel
blu dipinto di blu» e le è stato assegnato il primo premio assoluto al secondo
Festival Nazionale dei Giovani Artisti.
A Gravina hanno partecipato alla
manifestazione diciotto bambini provenienti da altrettante regioni, che hanno cantato le loro canzoni in lingua italiana e nel proprio dialetto. Presidente
della giuria era il maestro Fasano, noto
autore anche di canzoni per bimbi. Presentatore il mitico Cino Tortorella che
ha animato le tre serate del Concorso.
Interventi per i non vedenti
Un corso di informatica per alunni non vedenti e un sostegno
per la realizzazione di un laboratorio «dall’occhio alla mano»
che trasforma in bi-trimensionale monumenti, beni culturali e disegno tratti da testi scolastici per alunni non vedenti:
sono interventi della Provincia regionale per i non vedenti,
annunciati dal presidente Raffaele Lombardo alla recente assemblea dei quadri dirigenti dell’Unione italiana ciechi.
Lombardo ha altresì comunicato di avere autorizzato il centro diurno per gli anziani ciechi che vivono da soli, ribadendo il suo forte impegno nel sostenere i problemi dei non vedenti e ipovedenti. All’assemblea è intervenuto altresì presente il direttore generale dell’ASL3 dott. Antonino Scavone
cui è andato il ringraziamento dall’avv. Giuseppe Castronovo (nella foto), presidente regionale dell’UIC e dal cav. Antonino Gemmellaro presidente della sezione provinciale dell’UIC per il rinnovo dell’importante
convenzione sulla prevenzione e
riabilitazione visiva, riabilitazione
che consente in particolare agli ipovedenti una certa e sicura autonomia.
Nella sua veste di presidente dell’assemblea lo stesso Castronovo ha
svolto un’ampia relazione soffermandosi in particolare sull’inserimento scolastico degli alunni non
vedenti e ipovedenti, su un più concreto diritto al lavoro dei
non vedenti, sull’ importanza del servizio civile, sull’impegno
per la prevenzione della cecità; infine ha indicato un nuovo
modello associativo che possa di più e meglio rispondere ai
nuovi bisogni dei ciechi e ipovedenti siciliani bambini, giovani, anziani o pluriminorati.
L’assemblea si è articolata attraverso le varie relazioni dei responsabili dell’Unione Ciechi di tutte le province siciliane per
il resoconto di quanto realizzato durante l’anno che si conclude e dei programmi che si intendono svolgere nell’immediato futuro mentre unanime è stato il riconoscimento nei
confronti di Castronovo per la sua azione instancabile, appassionata e competente che svolge in favore di tutti i non vedenti e ipovedenti e in favore della prevenzione della cecità.
A.TOR.
Quotidiano di Sicilia
Terzo settore 7
Martedì 6 Febbraio 2007 - N. 023
Alfabetizzazione e integrazione
Durante un interclub si è parlato di un fenomeno in crescita, quello della presenza di extracomunitari negli istituti scolastici
Ciò rende necessaria la realizzazione di iniziative volte a promuovere la conoscenza dell’italiano e l’integrazione culturale
Da sx: Bianca, Consoli, Cortinovis, Cantone, Russo Zangara (mc)
Vertice dei Carabinieri e delle associazioni contro il racket
PALERMO – È stato organizzato a Palermo dall’Arma dei Carabinieri un vertice che ha visto
la partecipazione delle associazioni antiracket.
Il messaggio che ne è venuto fuori e che rappresenta il leit motiv delle forze dell’ordine nell’elenco delle richieste alle categorie produttive ed economiche è lo stesso, ma è stato rilanciato
con forza: contro il racket delle estorsioni è necessaria la collaborazione di commercianti e imprenditori. Le categorie produttive devono essere consapevoli di essere affiancate dallo Stato e
dalle istituzioni, di poter ottenere la massima tutela e pieno sostegno.
Lo stesso generale dell’Arma in Sicilia, Arturo Esposito, ha insistito
su questo aspetto “della collaborazione tra imprenditori e forze dell’ordine nella lotta al fenomeno delle estorsioni che affligge il tessuto
economico e sociale del territorio”.
All’incontro ha partecipato il prefetto di Palermo, Giosuè Marino, i
comandanti provinciali dei carabinieri, i leader della lotta al pizzo Tano
Grasso e i vertici della federazione antiracket italiana, Giuseppe
Scandurra e Mario Caniglia, ma anche delegati delle associazioni siciliane contro le estorsioni e l’usura. Unanime l’invito a denunciare.
«L’obiettivo di questo incontro – ha specificato il generale Arturo
Esposito – è quello dell’acquisizione di una maggiore conoscenza dei
vari aspetti del fenomeno, ma anche quello di una maggiore vicinanza
Arturo Esposito (als)
alla gente.
«Nel corso del 2006, infatti, si è registrato un calo delle denunce sia
per quanto attiene le denunce sia per quello che concerne l’usura. Il calo è stato stimato del 10%
e questo ci deve far riflettere e deve spingerci a dare ancora di più per combattere questi due fenomeni che turbano l’ordine sociale ed economico del territorio».
Per il prefetto Giosuè Marino «occorre creare una sinergia tra istituzioni ed associazioni per
tentare di fronteggiare il fenomeno del racket delle estorsioni, ma l’impegno della magistratura
e delle forze dell’ordine non basta. Serve la collaborazione di commercianti ed imprenditori».
Unanime il riconoscimento all’iniziativa di Addiopizzo che ha coinvolto tanti giovani nell’opera di sensibilizzazione sul tema e alle ultime dichiarazioni del presidente regionale di Confindustria sulla necessità di dare un contributo nella lotta alla mafia.
Per Tano Grasso, «le associazioni devono convincere i propri aderenti a denunciare, assistendoli nel percorso di collaborazione. Si è infatti ridotta l’esposizione personale dell’imprenditore che decide di collaborare e di denunciare».
Dello stesso tenore le dichiarazioni di Mario Caniglia, componente del direttivo del Fai, per il
quale «l’imprenditore che paga il pizzo è destinato al fallimento della propria attività o, ancora
peggio, è destinato a divenire complice o socio della criminalità organizzata».
Alfonso Lo Sardo
CATANIA – Durante un interclub tra il Rotary Catania
Est, Rotary Aci Castello,
Catania quattro Canti centenario, Catania Ovest, Rotary
Catania e Catania Nord si è
parlato di alfabetizzazione.
Relatori della serata Raffaele
Zanoli, provveditori agli studi
del Csa di Catania, la preside
della “Manzoni” di Catania
Zina Bianca e Giuseppe
Cantone, delegato distrettuale
task force alfabetizzazione.
Dopo l’introduzione di
Valerio Abate, presidente del
Rotary Catania Nord, il provveditore agli studi, Raffaele
Zanoli, ha presentato la sua
relazione basata sul fenomeno
che si sta verificando in questi
anni della presenza di extracomunitari nelle nostre
scuole. «Negli ultimi anni –
dice Zanoli – il fenomeno dell’immigrazione in Italia si sta
evolvendo, soprattutto per la
presenza di una gran parte di
extracomunitari. I dati dimostrano che nel 2004-2005
nella provincia di Catania ci
sono 1.031 bambini extracomunitari. Un dato rilevante è
che i 1.640 bambini che frequentano le nostre scuole appartengono a 61 Paesi diversi,
la maggior parte provengono
dalla Romania, dalla Cina, dal
Marocco. Senza dubbio –
continua Zanoli – l’inserimento di questi ragazzi non
solo non è semplice, ma non è
sufficiente, perché occorrerebbe una vera e propria integrazione. Spesso, però, i
preconcetti della nostra
società rendono le cose più
difficili di quanto già lo sono.
Il Csa non è stato indifferente
a questa problematica, infatti,
già da due anni ha avviato un
progetto dal titolo “Una
scuola a misura di bambino
anche per gli emigrati”, che
ha riscontrato un buon
successo nelle nostre scuole.
A prenderne parte anche la
facoltà di Scienze politiche, la
facoltà di Lettere, l’assessorato alla Previdenza sociale
ed all’immigrazione, l’assessorato alle Politiche scolastiche, la facoltà di Scienze
della formazione, il dipartimento di Scienze biomediche, la Sissis dell’Università di Catania ed il Rotary
Catania Est».
Il progetto è destinato ad
alunni e genitori italiani e
stranieri dei diversi istituti
scolastici coinvolti, esso
prevede la realizzazione dei
seguenti obiettivi specifici:
promozione della conoscenza
linguistica dell’italiano nei
minori e negli adulti sia
italiani che stranieri; sostegno
ai processi di apprendimento,
corsi di promozione alla
salute, alfabetizzazione informatica e attività musicoespressive,
volti
alla
creazione di occasioni di
crescita, arricchimento culturale e scambio sociale; formazione di operatori che
aiutino gli alunni nello svolgimento dei compiti, sperimentazione di un’attività di
accompagnamento e sostegno
sociale per gli alunni immigrati o figli d’immigrati
che presentino situazioni di
disagio. Il progetto è stato
orientato a mettere in campo
un’iniziativa in grado di migliorare le condizioni d’apprendimento degli alunni, rinsaldando il problematico
rapporto scuola-famiglia e favorendo la realizzazione di
occasioni e luoghi di integrazione sociale anche per gli
adulti. «Le attività che sono
state svolte durante questi due
anni - spiega il provveditore –
erano rivolte non solo agli
alunni ma anche alle loro famiglie. Durante il secondo
anno abbiamo fatto ricorso
alla figura del mediatore culturale. La scuola sta dimostrando che sta facendo di
tutto per avviare una vera integrazione culturale e sociale
tra le diverse etnie presenti
nella nostra provincia».
Giuseppe Cantone, delegato distrettuale task force
alfabetizzazione, ha illustrato
un progetto di cui si sono fatti
promotori i Rotary sull’integrazione e l’avvio dei giovani
nel mondo del lavoro. «Il programma di alfabetizzazione –
dice Cantone – presentato e
messo a punto dai Rotary club
vuole essere un contributo
concreto, affinché gli immigrati abbiano a disposizione gli strumenti che permettano di avere una conoscenza di base della realtà in
cui si preparano a vivere e
siano così in grado di operare
e di integrarsi nell’ambiente».
Zina Bianca ha parlato
della sua esperienza come
preside di un circolo scolastico, delle difficoltà che si
incontrano per cercare di inserire questi bambini e le loro
famiglie nel nostro tessuto
sociale; senza dubbio la
scuola è il primo luogo dove
avviene questa integrazione.
In un mondo sempre più “globalizzato”, capire e farsi
capire è diventato un fattore
di fondamentale importanza. I
flussi di emigrazione portano
un numero sempre maggiore
di persone a spostarsi da un
paese all’altro e a confrontarsi
con lingue e culture diverse.
La realtà italiana si configura
ormai come multietnica e
multiculturale ed evidenzia il
carattere di permanenza del
progetto migratorio dei cittadini stranieri che popolano
le nostre città. Il nostro territorio, in quanto ampiamente
industrializzato, risente fortemente del fenomeno dell’immigrazione, fenomeno
che ha fatto emergere
problemi nuovi e non di facile
soluzione, fra i quali resta in
primo piano quello dell’urgenza di una com-
prensione reciproca nella vita
e nei bisogni quotidiani. Il
progetto sull’alfabetizzazione
del Rotary ha come scopo
principale di gestire questo
cambiamento, cercando soluzioni per attenuare il
problema della barriera linguistica. Il progetto si pone
quindi come strumento di
promozione della lingua
italiana nei confronti degli
stranieri e come mezzo di prevenzione della qualità di una
permanenza già resa difficile
da condizioni spesso drammatiche. Una aumentata capacità di dialogo, infatti, si
presenta (unitamente ad una
attenzione alla molteplicità
dei bisogni) come la migliore
prevenzione contro il rischio
di esclusione e come la base
per la costruzione di una
società
inevitabilmente
diversa ma comunque solidale
e pacifica.
Monica Colaianni
Tutti gli strumenti del progetto
Gli strumenti pensati per realizzare il progetto sono rivolti ai mediatori culturali (istituzioni, scuole, parrocchie...) sono: sito internet comprendente il vocabolario della lingua italiana e glossario di attività professionale, sociale e internazionale, con gli indirizzi degli uffici di riferimento ed ogni altra informazione utile
per conoscere ed approfondire i temi trattati, tradotti in dieci lingue; volumi illustrati; corsi di insegnamento a distanza; Dvd Rom e Cd Rom interattivi.
Tali strumenti hanno una sequenza logica di utilizzo che è la seguente: dapprima dovranno essere utilizzati i volumi (ecco la necessità di prenotarne un certo numero) che sono certamente lo strumento più
utile ed immediato a far comprendere il progetto e le sue finalità, poi indirizzare gli utenti verso il sito internet da cui scaricare gli stessi contenuti in una modalità più economica e mirata. Sarebbe infatti inutile
consegnare libri multilingue a persone che a malapena conoscono l’italiano con un aggravio economico
che sicuramente affosserebbe il progetto. Da Internet i mediatori culturali potranno stampare solo quello
che serve nella lingua dello straniero in difficoltà che si è rivolto a loro. Sul sito internet saranno possibili
interazioni con gli utilizzatori a cui sarà consentito ma anche caldamente consigliato di inviare suggerimenti, implementazioni secondo le utilità e/o le necessità che si evidenzieranno. Questo consentirà al
progetto di mantenere un aggancio alle esigenze che via via si evidenzieranno consentendo alla commissione di aggiornare il servizio svolto a favore della comunità.
Il progetto (sviluppato in dieci lingue, utilizza per la sua diffusione volumi, Cd/Dvd Rom, ed è un sito
internet) si occupa delle seguenti problematiche: comunicare in italiano (problematica di base utile a tutti e
particolarmente nelle scuole, dove la presenza di bambini stranieri raggiunge ormai punte vicine al 20%; il
mediatore culturale “scuola”, attraverso la stampa di dispense per i ragazzi potrà essere utile alle famiglie,
in quanto mamme o nonne non hanno l’opportunità di frequentare corsi di italiano); avviamento al lavoro
(in questo caso il glossario figurato si occupa dei vocaboli e delle frasi più utilizzate nelle aree industriali o
sociali individuate, con particolare attenzione ai problemi antinfortunistici); area sanitaria (è in fase di ultimazione un cd “medico”) che ha come scopo quello di migliorare la comprensione fra medico e paziente,
in modo da poter fare diagnosi appropriate, favorendo il processo di anamnesi; tale Cd conterrà anche le indicazioni per le fasi di ricovero in ospedale).
M.C.
Incontro del Lions Ct Agata su un problema che affligge giovani ed anziani
Il Rotary si rinnova nelle cariche sociali per continuare la tradizione di solidarietà
Effetti di una postura sbagliata
R. C. DI GELA (CL) – Il Rotary si rinnova nelle cariche sociali per continuare nel tempo la tradizione di presenza sociale e
di solidarietà che da oltre un secolo lo contraddistingue nel mondo e da quasi cinquant’anni a Gela. La nuova compagine è già
pronta per i prossimi due anni. Le elezioni per il futuro hanno decretato queste cariche sociali. Il Consiglio direttivo per il 20072008 è così composto: presidente Manlio Galatioto; segretario Anna Giudice; vice president Salvatore Comunale; tesoriere Vito
Caci; prefetto Marco Caterini. Consiglieri: Maurilio Alecci, Francesco Giudice e Carlo Napoli; past president Elisa Nuara; presidente eletto Anna Giudice. Il consiglio direttivo per l’anno 2008-2009 del Rotary Club di Gela è così composto: Anna Giudice presidente; Francesco giudice segretario; Marco Caterini vice presidente; Carlo Napoli tesoriere; Maurilio Alecci prefetto. I
consiglieri saranno: Biagio Parisi ed Elisa Nuara; Manlio Galatioto past president.
Anche il Rotary club di Niscemi si è riunito in assemblea per eleggere il presidente dell’anno sociale 2008-2009 ed il direttivo
dell’anno 2007-2008. Il direttivo 2007-2008 sarà così composto: presidente Salvatore Contrafatto; vicepresidente Vincenzo
Polizzi; segretario Gaetano Barbagallo; tesoriere Pino Erba. I componenti consiglieri saranno: Giacomo Ferrato, Sebastiano
Palmeri, Loredana Ragusa e Mario Parrimuto. Presidente dell’anno sociale 2008-09 è Vincenzo Polizzi. Il Rotary di Niscemi,
presieduto attualmente da Mario Parrimuto, sta per mettere in campo una nuova iniziativa: i medici rotariani ed altri medici
coinvolti dai rotiariani apriranno le porte a quanti non hanno assistenza sanitaria nelle diverse branche specialistiche: dalla pediatria, alla medicina interna, alla cardiologia, alla ginecologia. «Basterà presentarsi nei nostri studi medici – ha detto il presidente Parrimuto – per ottenere assistenza gratuita: non ci sono preclusioni, né modalità di accesso. Inoltre, stiamo organizzando
un corso di italiano per extracomunitari grazie alla collaborazione delle scuole. Stiamo preparando un convegno sui figli di
Niscemi che hanno dato lustro alla città ed un convegno con la collaborazione dello psicologo Iacono, sull’utilizzazione della
psicologia nelle patologie tumorali».
Liliana Blanco
L. c. CATANIA AGATA
(CT) – Il Lions club Catania
Agata, presieduto da Giusy
Bua Di Salvo, ha organizzato un meeting sul tema “Il
ruolo della postura nelle patologie muscolo-scheletriche”, relatore Riccardo Milici, doctor of chiropratic
Usa, doctor of osteopathy
Usa e medico sportivo.
Milici ha fatto vedere tramite delle immagini vari tipi di patologie ed il modo
per curarli.
«Alcune persone con una
postura normale – spiega
Milici – non hanno problematiche dal punto di vista Da sx: Alongi, Bua Di Salvo, Milici, Maccarrone (mc)
della funzione articolari. Altri soggetti che invece precolonna; tale disallineamento mento. A volte i dolori possosentano delle problematiche o blocco è chiamato sublussa- no essere causati dallo spostadi tipo articolare possono ave- zione.
mento di una vertebra.
re anche delle problematiche
«La postura può avere delle
«Le sublussazioni possono
di postura.
creare vari sintomi quali mal problematiche anche causate
«Ci sono delle tecniche pro- di schiena, male al collo, cefa- anche dalle alterazioni delprio per cercare di curare al- lea, dolori alle spalle, pareste- l’occhio e della bocca, che socuni problemi della postura, il sia agli arti, sciatalgie ed una no sistemi integrati che danno
primo a parlarne è stato Ippo- miriade di altri problemi. informazioni al sistema nercrate che nel capitolo 10 del Queste sintomatologie posso- voso. L’apparato della mastisuo “Corpus ippocraticum” dà no essere originate dallo cazione, ad esempio, mette in
diverse indicazioni sulla tera- “schiacciamento” o interfe- relazione il corpo umano con
pia, ma dice anche che una o renza con i nervi al momento tutti i muscoli. La semplice
più parti della colonna verte- di uscire dalla colonna e anda- chiusura della blocca, se non
brale possono andare fuori poavviene in modo corretto, può
sto e procurare gravi proble- re verso il resto del corpo.
portare anche diversi sintomi,
«Alcune
persone
–
spiega
mi».
come la lombalgia».
Milici
–
anche
in
giovane
età
Riccardo Milici ha concenhanno
problemi
di
ernia
al
ditrato la sua relazione sulla chiropratica. La chiropratica con- sco, dolori muscolari, dovuti
cerne la patogenesi, la ad un enorme carico sulle
diagnosi, la cura, la terapeuti- strutture preposte al movica nonché la profilassi di di- mento ed al sostegno che porsturbi funzionali; essa si occu- ta inevitabilmente non solo a
pa, altresì, delle sindromi del degenerazioni precoci, ma a
dolore e degli effetti neurofi- tutta una serie di patologie.
siologici relativi a disordini Alcuni casi sono reversibili
statici e dinamici del sistema con una cura adeguata, mentre
vi sono altri casi irreversibili e
neuro-muscolo-scheletrico.
Il midollo spinale, che rap- degenerativi. Molte volte il
presenta la maggiore via di dolore è dovuto a diversi mocomunicazione del nostro si- tivi ed è difficile fare una vestema nervoso, è situato nel ra e propria diagnosi.
«Nel sistema nervoso cencanale midollare all’interno
delle vertebre. Il midollo tra- trale – continua – e nella cosmette gli ordini impartiti dal lonna vertebrale ci sono una
cervello al resto del corpo e serie di controlli motorio-sentutti i movimenti, funzioni e sitivo. La colonna vertebrale
sensazioni sono controllati dal deve essere ben allineata perché, se non fosse così, anche
sistema nervoso.
«Un problema a livello del- una banale problematica nella
la colonna può interferire con prima vertebra cervicale può
i nervi che fuoriescono dalla portare tutta una serie di disturbi dovuti al mal posiziona-
Il medico ha illustrato vari casi di pazienti colpiti da
diverse patologie e il tipo di
terapie adottate.
Alla fine della relazione
sono intervenuti Giovanni
Alongi, addetto all’orientamento ed all’informazione
dell’area di Catania, e Alfio
Maccarrone, delegato di zona in sede.
«Una riflessione su questo tema – dice Maccarrone
– ci aiuta a difenderci da
molti malesseri dai quali
siamo affetti, proprio per le
cattive posture che assumiamo durante le attività che
svolgiamo.
«Negli ultimi anni, la medicina dello sport ha rivolto
molta attenzione al problema,
causa dell’incremento di patologie infiammatorie e degenerative. Questa tematica è di
estrema importanza, perché
una cattiva postura, come abbiamo visto dalla relazione di
Milici, può portare anche gravi problemi. Mi congratulo
con il presidente Giusy Bua
ed con il club per la scelta del
tema e per l’impegno che dimostrano in tutte le iniziative
portate avanti».
M.C.
“La belle époque”: guardando al passato con un pizzico di ironia...
R. C. DI GELA (CL) – Un
tuffo nel passato per gustare
un clima ridanciano che, in periodo di festività, è adeguato.
Il Rotary club di Gela, presieduto da Elisa Nuara, ha voluto
offrire ai soci una serata dedicata alla storia, al costume e ai
ricordi più dolci di un’epoca
che fu.
“La belle epoque” è stato il
tema della conferenza tenuta
da Gino Alabiso, protagonista
di numerosi interventi organizzati dal club service. A pre- Da sx: Morselli, Alabiso (lb)
siedere la serata è stato il segretario del Rotary, Giuseppe
Morselli, che ha sottolineato l’impegno dei rotariani nel mondo sociale e culturale. Alabiso ha descritto con dovizia di particolari “La belle epoque”: una carrellata di ricordi storici, di
avvenimenti che caratterizzarono quegli anni, ma anche una
sorta di “carnevale” inteso come una premonizione inconscia,
per godere di un lasso di tempo che precedeva il primo conflitto mondiale, iniziato come una battaglia che sarebbe durata poche settimane e che invece si protrasse per quattro anni e che
spazzò via un milione di persone.
«“La belle epoque” ebbe come epicentro la Francia – dice
Alabiso – che risentì di tanto benessere per il suo vivace commercio, per le sue attrazioni artistiche, per il teatro e per i famosi cabarets. Parigi fu un faro di cultura e di progresso per
l’Europa. Fu un binomio affascinante di progresso e divertimento. L’inizio del XX porta un enorme progresso tecnologico: la lampada elettrica che ha sconfitto il lume a petrolio.
L’Europa celebra l’ingresso del nuovo secolo con l’inaugurazione dell’Esposizione universale di Parigi. La torre Eiffel si
erge imponente a Parigi, attirando l’attenzione di migliaia di
turisti. In Italia sono in espansione le ferrovie, la navigazione
a vapore, il telegrafo, il telefono. Cresce l’alfabetizzazione ed
i quotidiani ed i periodici conquistano il pubblico. Sono i tempi della monarchia in Italia e in Europa. Sale sul trono del Regno d’Italia Vittorio Emanuele III che ha appena sposato Elena di Montenegro».
Il 9 marzo del 1900 viene inaugurata a Torino la Fiat ed anche questo segna un’epoca ed un uso generalizzato, come la
carrozza che lascia il passo all’automobile. Le signore passeggiano mollemente coperte dall’ombrellino. «Il primo gennaio
del 1900, Guglielmo Marconi getta un ponte sull’Atlantico –
continua Alabiso – con il “telegrafo senza fili”. Nasce la foto-
grafia a 70 anni dall’esperimento di Niepce che aveva ottenuto il dagherrotipo: adesso
arriva la foto istantanea con
una posa che dura diversi minuti. Pierre e Marie Curie scoprono il radio ed ottengono il
Nobel per la fisica. A fronte
delle scoperte tecnologiche e
scientifiche destinate a cambiare il mondo, la società si
nutre di vacuità. A Vienna, sotto il regno di Francesco Giuseppe, impera il valzer, la
Francia è la patria del Moulin
rouge e del can can. La vita dei
benestanti si divideva fra raffinati ristoranti, locali da ballo e ritrovi artistici di scanzonati pittori e musicisti».
Famoso il ristorante “chez Maxim’s” che riassumeva tutte le
abitudini gaudenti del popolo godereccio francese a cui si ispirava la classe nobiliare delle altre nazioni, fra cui quella italiana: fiumi di champagne, generose scollature e donnine allegre.
La civilitation du plaisir: la chiamavano così a Parigi! Ed aveva tutti i connotati dell’epoca dell’apparire, un po’ come i nostri tempi, dove al posto dei gioielli preziosi di Cartier si mostrano i tatuaggi e dove alle scollature sono stati sostituiti i
tanga; mentre per “sfondare” nel mondo dello spettacolo è necessario un lifting integrale.
Alabiso, poi, alza la tenda dei privé più famosi del tempo,
descrivendo una per una le “cortigiane” dell’epoca, in Italia.
Da Cléo Merode, di cui si innamorò il re Leopoldo del Belgio,
a Liane de Puogy che concluse la sua vita dissoluta fra le mura di un convento in odor di santità ed ancora Lina Cavalieri,
pioniera del cinema italiano; a Carolina Otero, per la quale
molti principi russi si suicidarono e che morì in povertà, per finire con Emilienne d’Alencon che, dopo tanti successi, morì
sconfitta dalla droga. Ed ancora si parla dei vestiti sontuosi, dei
ventagli, dello stile Liberty, dell’aristocrazia che viaggia sul ricercatissimo Oriente Express, mentre nel 1912 viene inaugurato il Titanic ed il cinema muto.
Ma quelli furono anche gli anni del terremoto di Messina e
Reggio Calabria, con i suoi 100.000 morti; dello scoppio del
dirigibile Zeppelin in Germania e dei primi movimenti femminili guidati da Rosa Luxemburg. Un’epoca d’oro che prelude il
conflitto mondiale.
L.B.
Quotidiano di Sicilia
Terzo settore 7
Giovedì 5 Aprile 2007 - N. 065
Viaggiare in treno ai tempi di Internet
Trasporti e ferrovie in un’economia moderna: oggi si è coniata una nuova parola, vale a dire l’infomobilità
dove il sistema di mobilità e l’informazione rappresentano i due poli in cui si sviluppa il viaggiare stesso
Da sx: M. Santonocito, Valenti, A. Santonocito (mc)
Auguri di Pasqua al Rotary Paternò Alto Simeto
R. c. PATERNÒ ALTO SIMETO (CT) –
Nei giorni scorsi, il Rotary Paternò Alto
Simeto, presieduto da Saro Valenti, si è
riunito per il consueto scambio degli
auguri di Pasqua in una piccola cappella di
un noto Monastero di Paternò.
«Aspettare tutti insieme il precetto pasquale in questa piccola cappella – dice il
presidente Valenti – che invita al raccoglimento ed alla preghiera, è stato, sicuramente, il miglior modo di festeggiare la
Pasqua. Una Pasqua di speranza, di libertà,
di solidarietà, di pace, di amicizia, per un
passaggio dalla mediocrità all’impegno,
dalla noia alla gioia, dal male al bene,
dalla morte alla vita, perché possa sempre
Da sx: Bonaventura e Sarpietro (mc)
prevalere la Resurrezione».
La serata è stata anche occasione di insignire Salvo Sarpietro, governatore eletto per l’anno 2007-2008, della “Paul Harris”. «Il club ha
pensato di dare l’onorificenza a Salvo Sarpietro, nostro consocio che grande lustro ha dato al club di
Paternò e a tutto il Rotary. “Paul Harris” è la massima onorificenza e mi preme fare presente che
questa è la nona che Salvo Sarpietro riceve». A consegnare la “Paul Harris” è stato l’assistente del
governatore, Salvatore Bonaventura.
«Ringrazio tutti voi per questa “Paul Harris”, sono particolarmente felice e soddisfatto – dice Sarpietro – dell’attività svolta dal club, che ha avuto nel Distretto un ruolo di primo ordine. Il nostro
Rotary è stato in un certo senso particolare, perché ha avuto sempre, anche, l’Inner Wheel ed il Rotaract. Quest’anno abbiamo un bellissimo motto: “Rotary Shares”, vale a dire il Rotary è condivisione ed è quello che mi ripropongo di attuare. Durante quest’anno non voglio apportare grandi innovazioni, ma è mia intenzione lavorare, soprattutto, sul patrimonio che già abbiamo e portare avanti
i progetti che ci sono in cantiere. Infine, mi preme sottolineare l’importanza della Rotary Foundation,
uno “strumento” che considero rilevante per tutti noi».
M.C.
CATANIA – «Viaggiare ai
tempi di Internet: trasporti e
ferrovie in un’economia
moderna», questo il tema che
è stato affrontato in un interclub del Rotary, al quale
hanno preso parte il club di
Aci Castello, presieduto da
Igor La Mantia, ed il club di
Paternò Alto Simeto, presieduto da Saro Valenti.
Relatore della serata il presidente delle Ferrovie dello
Stato, Innocenzo Cipolletta.
«Il progresso tecnologico –
dice Cipolletta – ha semplificato molti dei processi che
quotidianamente svolgiamo
durante il giorno. Al giorno
d’oggi, sicuramente, grazie
alla tecnologia moderna, i
tempi impiegati nei viaggi si
sono ridotti, tempo fa anche
per percorrere brevi tratti si
impiegavano diverse ore per
arrivare a destinazione.
Viaggiare è anche un processo
di informazione, infatti ci si
sposta per affari, per conoscere, per scambiare idee e
noi stessi, spostandoci, rappresentiamo dei mezzi di informazione. Oggi si è coniata
una nuova parola, vale a dire
l’infomobilità, dove il sistema
di mobilità e l’informazione
rappresentano i due poli in cui
si sviluppa il viaggiare stesso.
La domanda di mobilità
cresce in maniera consistente,
per cui è necessario dare delle
risposte. In termini di mezzi e
di infrastrutture e, quindi, per
fare ciò, vi è la necessità di
capire bene quali siano i flussi
di spostamento delle persone.
Sappiamo, però, che occorre
del tempo per organizzare le
infrastrutture e quindi bisogna
prevedere quali saranno i
processi di spostamento;
nasce la necessità, quindi, di
un processo di informazione
per capire quali siano i
bisogni delle persone, qual è
la loro domanda, per poi organizzare i sistemi di mobilità e
Presentato un progetto-concorso promosso dall’Avis di Siracusa
Va di scena... la solidarietà
SIRACUSA – “Al Centro
dell’attenzione”, ovvero “porre al centro i bisogni dell’altro”: è questo il titolo dell’iniziativa presentata nella sala
“Costanza Bruno” del Palazzo
della Provincia di Siracusa in
via Malta.
Il progetto, organizzato dall’Avis comunale e dal Parco
commerciale Belvedere di
Melilli e patrocinato dalla
stessa Provincia regionale di
Siracusa, dai Comuni di Melilli e Siracusa, oltre che dai
giornali “Libertà” ed “Il ponte” e dall’emittente “Video
Regione”, è stato presentato
dall’assessore
provinciale
Giuseppe Galletta; dall’assessore alla Pubblica istruzione
del Comune di Siracusa Vincenzo Vinciullo; dall’assessore alla Pubblica istruzione del
Comune di Melilli Giovanni
Di Battista; da Maurizio Gatto, presidente dell’Avis comunale di Siracusa; da Angelo
Pirò, direttore dell’Ipermercato Auchan; da Gaetano Maugeri, direttore del Parco commerciale di Belvedere, e da
Emanuela Ponzo, responsabile Pubbliche relazioni Avis.
Sarà proprio il Parco commerciale Belvedere di Melilli il
teatro dell’iniziativa, sul cui
palco andranno in scena attori
come la promozione della cultura, lo sviluppo sostenibile,
la gestione oculata delle risorse, il rispetto per l’ambiente,
la partecipazione attiva e poi
ancora solidarietà, rispetto per
gli altri, tutela della Pace e dei
diritti umani e benessere collettivo.
Questi e tanti altri i “pilastri”, così definiti dagli addetti ai lavori, dell’importante
progetto di carattere altamente sociale che sicuramente desterà l’interesse dei cittadini.
Si tratta di un vero e proprio
mega progetto che comprenderà cinque eventi che dureranno per il tutto il 2007…
una vera maratona di promozione sociale. Infatti, da ora
sino a maggio vi sarà il premio nazionale “La città che
vorrei”, un progetto-concorso
rivolto ai giovani cittadini nato per affrontare le grandi e
complesse questioni della sostenibilità, della vivibilità e
dell’ecologia urbane. Nel mese di aprile, il progetto princi-
Da sx: Ponzo, Gatto, Di Battista, Galletta, Vinciullo, Maugeri, Pirò (rs)
pe sarà “A Pasqua ne vedrete
delle belle”; si tratta di un’iniziativa di solidarietà, ovviamente a favore dell’Avis e nata per regalare a tutti una
Pasqua diversa, all’insegna
della riflessione, creatività e
riscoperta della manualità,
unite ai valori dell’etica e della pace. Tra luglio ed agosto
andrà di scena “Di cotte e di
crude: sapori, profumi, parole,
musiche… e non solo”, un
modo per offrire ai visitatori il
meglio della nostra splendida
Previsioni Federalberghi: Pasqua 2007
saranno 7 milioni gli italiani in vacanza
Saranno 7 milioni gli italiani in vacanza per Pasqua, il 14,8% della popolazione, in leggero
calo rispetto al 2006 (7,15 milioni). Circa 6 milioni di persone (l’85%) resteranno in Italia, mentre il 14%, circa 1 milione di persone, andrà all’estero. Le previsioni sono di Federalberghi
che, con il supporto tecnico dell’Istituto Dinamiche, ha intervistato dal 26 al 30 marzo 3.979
italiani. Intanto, cresce il giro d’affari, come osserva il presidente della Federalberghi-Confturismo, Bernabò Bocca: «L’incremento del giro d’affari, pari all’8% - dichiara - porta ad una
somma totale di 2,6 miliardi di euro rispetto ai 2,4 miliardi di euro del 2006 e rappresenta un
segnale incoraggiante, che però, se affiancato al minor numero di italiani in vacanza a Pasqua e al non buon andamento delle ormai trascorse settimane bianche e weekend sulla neve, muta il quadro complessivo della situazione».
Per chi resterà in Italia sarà il mare la scelta privilegiata (43% delle preferenze, rispetto al
44% del 2006), seguita dalla montagna al 24% (come nel 2006). Crescono in modo cospicuo
le località d’arte maggiori e minori che toccano il 14% della quota di mercato, rispetto all’8%
del 2006. Per chi invece preferirà l’estero, il 47,6% (rispetto al 59% del 2006) andrà in località di mare, preferendo soprattutto le aree del dollaro, valuta che continua ad attirare flussi di
turisti a causa del suo deprezzamento. Le grandi capitali europee attireranno il 38,5% della
domanda (rispetto al 27,4% del 2006).
La spesa media pro-capite (comprensiva di trasporti, cibo, alloggio e divertimenti) quest’anno si attesterà oltre i 350 euro: ogni italiano spenderà infatti 367 euro in media rispetto
ai 332 Euro del 2006, generando un giro d’affari di 2,6 miliardi di euro (rispetto ai 2,4 miliardi
di euro del 2006). Nel dettaglio chi resterà in Italia spenderà in media 272 Euro (rispetto ai 268
euro del 2006), mentre chi andrà oltreconfine spenderà addirittura una media di 872 euro a
persona (rispetto ai 715 euro del 2006, con un incremento del 22%).
Sicilia, dall’arte all’enogastronomia, dalla musica alla danza. Infine, l’autunno regalerà
l’iniziativa “Campioni si diventa”, dove si deve valorizzare la competizione sportiva,
attraverso una reale “palestra
di vita” in grado di trasmettere valori chiave come l’amicizia, il rispetto delle regole, la
condivisione di regole e il perseguimento degli obiettivi comuni.
Alla presentazione del progetto, massiccia la presenza di
alcune scuole della Provincia
di Siracusa, tra cui Melilli e
Palazzolo Acreide, che hanno
dato l’adesione anche per la
partecipazione alle iniziative
che divertiranno i ragazzi di
tutte le età. Manifestazione
che nella sua complessità è
nata per trovare i fondi per
l’acquisto da parte dell’Avis
comunale di Siracusa di una
nuova autoemoteca (unità di
raccolta mobile del sangue),
ma nello stesso tempo è stata
data una forte impronta capace di conquistare tutti e sensibilizzare grandi e piccoli sui
temi “forti” del momento,
quei temi, come la solidarietà
ed il rispetto per gli altri che
oggi in certi angoli delle nostre città sembrano passati di
moda. Così il parco commerciale di Belvedere si trasforma
d’incanto in una Agorà del
XXI secolo, dove i cittadini
potranno incontrarsi, discutere
e, perché no, anche confrontarsi nella pace più assoluta...
eh sì, cose che non succedono
spesso ultimamente!
Rosario Sortino
le infrastrutture adeguate a
soddisfare la domanda. L’infomobilità è un aspetto relativamente banale, ma è un
sistema che sta occupando
gran parte della tecnologia.
Un tempo, per sapere quali
fossero gli spostamenti delle
persone si ricorreva ai censimenti, mediante la compilazione di apposite schede.
Ora il sistema è molto più
veloce, perché ognuno di noi
è identificato tramite il
sistema di telecomunicazione;
ad esempio a Roma è stata
costruita una mappa degli
spostamenti, grazie al rilevamento degli operatori DI
telefonia mobile che hanno
fornito le strisciate dei telefoni cellulari.
«Le Ferrovie dello Stato –
continua Cipolletta – hanno
messo in funzione un sistema
di rilevamento che deriva da
tutte le pratiche che sono state
fatte. Oggi, ad esempio, si
viaggia senza biglietto, basta
avere un semplice codice che
il controllore inserisce in un
palmare collegato col sistema
centrale per verificare la prenotazione. Oggi il 10 per
cento dei biglietti è prenotato
tramite Internet ed un altro 10
per cento tramite le colonnine
presenti nelle stazioni ferroviarie, evitando così le lunghe
file agli sportelli. A partire dal
mese di giugno, questo
sistema sarà esteso anche ai
treni regionali, anzi, nel biglietto che si potrà stampare
da casa, tramite Internet, sarà
inserito un codice a barre che,
una volta sul treno, verrà rilevato dal controllore tramite
una semplice penna.
Anche le stazioni ferroviarie si stanno trasformando,
infatti ormai sono diventate
dei veri e propri centri commerciali. Un’altra innovazione è il “Sistema cerca
treno”: tramite il collegamento web, scrivendo il
numero del treno o il luogo di
partenza e la destinazione nel
sito delle Fs, si può sapere se
il treno è partito in orario,
l’orario di arrivo, se porterà
ritardo e dove si trova in quel
preciso momento. Queste
sono solo alcune delle innovazioni apportate dalle
Ferrovie dello Stato, ma ve ne
sono anche molte altre che
non sono visibili al cittadini,
ma che servono a dare un
servizio migliore».
«Il sistema d’alta velocità –
continua – che partirà dal Sud
al Nord e da Est ad Ovest,
sarà una linea totalmente
diversa da quelle normali,
perché non si incrocia con
altre linee. L’alta velocità non
solo consentirà di accorciare i
tempi degli spostamenti, ma
consentirà di liberare completamente le grandi città metropolitane dalle sedi dei binari.
Il treno diagnostico è un’altra
delle novità dei nostri tempi.
Esso fa la diagnosi del
sistema ferroviario camminando a 200 all’ora, in
questo modo si può inter-
Da sx: Milazzo, Cipolletta, Consoli, Valenti, La Mantia (mc)
venire prima che si verifichi
un guasto».
Alla fine della relazione di
Cipolletta, si è aperto un vivo
dibattito, concentrato, soprattutto, sulle problematiche
del collegamento ferroviario
della nostra Isola.
«Un progetto in cantiere
che deve essere finanziato
–dice Cipolletta – è, ad
esempio, la linea velocizzata
Messina-Catania, ovviamente
gli interventi da fare sono
molti, visto che la rete ferroviaria risale all’800/primi del
900; occorre, però, fare delle
scelte ed individuare gli interventi significativi. Tali
scelte devono essere fatte
dalla Regione che deve decidere le priorità. È mia
opinione che bisogna fare
funzionare, soprattutto, le vie
che sono realmente necessarie, perché bisogna tener
presente che si devono fare
degli investimenti abbastanza
onerosi e quindi bisogna impegnarli nel migliore dei
modi e più funzionali alle
esigenze della comunità».
Monica Colaianni
Pasqua: Adusbef e Federconsumatori, “Rischio rincari”
«Se, secondo le stime di Federalberghi, per l’imminente ponte pasquale si prevede un calo di
turisti in Italia, ma anche una crescita del fatturato del settore, ciò significa che verranno praticati
prezzi molto pi alti del tasso d’inflazione». A lanciare l’accusa sono Adusbef e Federconsumatori,
che evidenziano gli aumenti senza freni degli alberghi italiani, fra i più cari in Europa.
Federalberghi stima infatti che per il weekend di Pasqua saranno 7 milioni gli italiani maggiorenni
che pernotteranno almeno un giorno fuori casa (14,8% della popolazione adulta), in leggero calo rispetto ai 7,15 milioni del 2005. Tra questi 6 milioni resteranno in Italia (l’85% rispetto all’87% del
2006), mentre 1 milione (il 14% rispetto al 12% del 2006), andrà all’estero. Chi sceglie il Belpaese
privilegerà la vacanza al mare (43% delle preferenze, rispetto al 44% del 2006), seguita dalla
montagna al 24% (come nel 2006). Significativa ascesa per le località d’arte maggiori e minori che
toccano il 14% della quota di mercato, rispetto all’8% del 2006. Per chi invece andrà all’estero, il
47,6% (rispetto al 59% del 2006) soggiornerà in località di mare, preferendo soprattutto le aree del
dollaro. Le grandi capitali europee attireranno il 38,5% della domanda (rispetto al 27,4% del 2006).
“Adusbef e Federconsumatori - dichiarano le due associazioni - nel richiedere ancora una volta al
ministro del Turismo maggiore attenzione per far rientrare in Italia quei milioni di turisti stranieri
fuggiti in altri lidi più economici, come Spagna, Grecia, Slovenia, addirittura Sud della Francia, ecc.
con incentivi economici, bonus benzina ed autostrade, auspicano che si arresti la corsa sfrenata agli
aumenti di alberghi, già tra i più cari d’Europa, e venga inaugurata una politica di ribassi ed offerte
sui listini, dal 20 al 30%”.
Quotidiano di Sicilia
Terzo settore 7
Martedì 20 Marzo 2007 – N. 053
Ddl su riforma ordini professionali
Un’incontro organizzato dal Lions club Catania Host: durante la serata sono stati illustrati i contenuti della proposta
Si è parlato dei tempi di accesso alla professione: in Italia l’età media in cui si inizia a lavorare è la più alta in Europa
Da sx: Samperi, Di Salvo, Contento (gi)
25esima edizione del concorso di poesia “Terra d’Agavi”
R. c. di GELA (CL) – Il Rotary club di Gela ha organizzato la 25esima edizione del concorso
di poesia “Terra d’Agavi”.
Il premio è articolato in quattro sezioni: poesia in lingua siciliana edita a partire dal 2000;
poesia inedita in lingua siciliana; produzione in cortometraggio su Gela; poesia in lingua
italiana.
Ogni concorrente può partecipare con una sola poesia inedita per la sezione B, un solo cortometraggio della durata massima di 15 minuti su Gela per la sezione C con un solo volume per le
sezioni A e D.
I poeti che sono stati premiati con il primo premio in una delle precedenti edizioni per una
sezione del concorso possono partecipare quest’anno per altre sezioni.
La giuria con giudizio inappellabile proclamerà la poesia vincitrice per la sezione B, il cortometraggio vincitore per la sezione C ed il volume edito (dall’anno 2000 alla scadenza del bando
di concorso), le sezioni A e D con l’assegnazione dei premi.
I primi classificati per ogni singola sezione riceveranno un premio di 500 euro. I lavori dovranno essere presentati in busta chiusa e senza mittente in otto copie di volume per le sezioni
A e D; otto copie per il cortometraggio Dvd.
Nello stesso plico si deve accludere in un’altra busta chiusa i dati anagrafici, l’indirizzo, il recapito telefonico eventuale curriculum, entro il 20 aprile a questo indirizzo: Rotary club, casella
postale 145, 93012 Gela.
I premi devono essere ritirati personalmente o per delega scritta. Ad ogni concorrente verrà
consegnato un attestato di partecipazione.
La cerimonia di partecipazione si terrà il 10 giugno presso il club Nautico di Gela alle ore
19.30. Le poesie e i Dvd non verranno restituiti e verranno pubblicati nei periodici rotariani
senza pretesa alcuna di diritto di autore.
Liliana Blanco
L. c. CATANIA HOST
(CT) – Recentemente il
Governo nazionale ha varato
un disegno di legge sulla
riforma degli ordini professionali per venire incontro
alle esigenze di una società
moderna, all’interno della
quale un’organizzazione delle
professioni risalente agli inizi
del ‘900 appare decisamente
anacronistica. Questo, in
sintesi, il tema di cui si è discusso nel corso di un incontro in cui M. Samperi e M.
Contento, membri della Commissione di Giustizia, si sono
confrontati con alcuni
esponenti del Lions club
Catania Host.
Samperi ha cercato di
chiarire le motivazioni di tale
riforma,
sottolineando
l’esigenza di modernizzare
l’organizzazione degli ordini
professionali per adeguarli
alla complessità di una
società
profondamente
segnata dall’ingerenza dell’Unione europea nei processi
decisionali, dall’innovazione
tecnologica e da profondi
cambiamenti del mercato del
lavoro. Diversi gli elementi
che entrano in gioco nella trasformazione del ruolo dei
professionisti: la globalizzazione dei mercati e dei
saperi, che rende necessaria
una notevole professionalità;
lo sviluppo di processi di outsourcing, per cui le imprese (e
in parte anche la P.A.) scorporano i servizi interni, affidandoli a soggetti esterni; il
mutamento dei modelli di
consumo delle famiglie, che
spendono più in servizi che
non in beni; la crescente autonomia dei processi formativi nelle università.Oggi il
mercato del lavoro, in Italia, è
costituito per il 20% dalle
professioni intellettuali, che
producono dunque quasi 1/4
del Pil complessivo: la professionalità
costituisce
Durante una serata del Rotary Aci Castello, Catena Fiorello presenta il suo libro
“Picciridda”, figlia di emigranti
R. c. ACI CASTELLO
(CT) – Durante una serata organizzata dal Rotary club Aci
Castello, Catena Fiorello ha
presentato il suo libro “Picciridda”, un romanzo ambientato nell’Italia degli anni ‘50 e
‘60, nel periodo della depressione. Protagonista è Lucia,
una bambina affidata alla nonna mentre i genitori emigrano
in cerca di fortuna. Ma mentre
i genitori attendono un futuro
lontano, c’è un’altra attesa che
si consuma: quella di un ritorno, piena di lacrime, nostalgia
e speranze indicibili. Lucia
conduce una vita piena di sacrifici, ma poi da persona
semplice e sfortunata riesce a
emanciparsi. È Lucia che nelle sue lunghe passeggiate ricorda il passato, anche solo
mettendo i piedi nella sabbia,
una ragazzina che ha saputo
ritrovare quella parte di sé che
aveva taciuto a lungo per non
soffrire più. L’introduzione al
libro è stata curata dal giornalista Alfio Patti.
Durante la serata, il primario Carmelo Mignosa e Massimo Mazzamuto, medico chirurgo dell’Unità operativa di
Cardiochirurgia pediatrica
dell’ospedale di San Vincenzo
di Taormina, hanno presentato
il progetto di “Cardiochirurgia
umanitaria” di cui catena Fiorello è sostenitrice.
«Il progetto è nato – spiega
Carmelo Mignosa – per apportare dei miglioramenti alla
condizione umana, costruendo
un ponte con quelle comunità,
come appunta quella albanese,
bisognose di aiuto. In campo
medico è usuale spostarsi in
équipe per dare degli aiuti in
altri Paesi. Quando parliamo
di medicina umanitaria, i punti da sviluppare sostanzialmente sono tre: effettuare procedure in loco; trasferire i
pazienti nei centri di riferimento e, cosa molto importante, formare personale locale
(medici, infermieri, tecnici
etc.). C’è stato richiesto di
collaborare con l’ospedale
Madre Teresa di Tirana per
poter portare servizi, mezzi
tecnologici, competenze specifiche per il trattamento di
casi complessi che ancora oggi non trovano soluzione in
quel paese, così che spesso si
è costretti a trasferimenti del
paziente. Abbiamo cercato di
formare un’équipe il più omogenea possibile.».
«Com’è vero che ci sono
delle gravi carenze strutturali
– conclude Mignosa – è anche
vero che vi sono delle professionalità eccellenti di persone
del luogo che hanno studiato
all’estero per poi portare il loro aiuto ai loro concittadini».
«Già da tempo mi occupo di
missioni umanitarie – dice
Catena Fiorello –, un giorno
sono venuta a sapere che a Taormina vi era questo centro di
cardiologia pediatrica ed
avendo conosciuto Carmelo
Mignosa ho deciso di dare il
mio contributo a questo importante progetto. Il mio romanzo racconta proprio delle
difficoltà che ha dovuto affrontare una bambina di 11
anni che ad un certo punta
della sua vita si ritrova senza i
genitori, perché costretti ad
emigrare. Nella logica di una
bambina, ovviamente, non
esiste l’immigrazione, non
Da sx: La Mantia, Passanisi, Valenti, Fiorello (mc)
esiste la necessità di viaggiare
per trovare un lavoro e non
esiste alcun motivo valido per
cui i genitori debbano andare
via. Questo romanzo racconta
una storia di immigrazione
passiva: negli anni ‘40, ‘50 e
‘60 spesso chi era costretto a
lasciare il luogo dove viveva
per andare a cercare fortuna
fuori lasciava i bambini a casa
con gli adulti che decidevano
di rimanere. Lucia appartiene
ad una di queste famiglie costrette a partire e viene lasciata alla nonna, dura e severa. Il
libro narra il contesto sociale
in cui la bambina vive. Un
contesto depresso, ostile, triste, ma, nonostante tutto, Lucia riesce a reagire. Molte le
vicissitudini che deve affrontare questa bambina. Nel libro
ho messo anche il tema dell’abuso sessuale, perché, prima di scrivere il libro, parlando con molti immigrati, ho
constatato che vi erano molti
casi di abuso sui minori da
parte di familiari o comunque
di persone vicine alla famiglia; quindi, anche a quei tempi vi era questa triste realtà,
però succedeva una cosa molto strana, perché quando i
bambini parlavano degli abusi
di cui erano vittime erano
considerati pazzi, nevrotici,
per cui erano costretti a stare
zitti. Quindi, mi è sembrato
importante mettere in luce
questo aspetto. Anche il dolore è affrontato in maniera diversa dai poveri, è come una
sorte di accettazione per cui si
deve soffrire in silenzio.
Quando ho raccontato il dole-
re di questa bambina, ho cercato di renderlo il più vero
possibile. Alla fine del libro
troviamo una persona grande
che, davanti alla tomba di una
persona, sta raccontando quello che le è accaduto. Il mio intento era quello di far capire la
sofferenza di questa bambina».
Dopo la lettura di alcuni
brani del libro, da parte Emanuela Calvo, il commento di
Massimo Maugeri, accompagnati dalle note musicali suonate da Alfio Patti.
«Quando ho letto il libro di
Catena Fiorello – dice Massimo Maugeri – ho constatato
che la maggior parte dei libri
hanno trattato il tema dell’emigrazione come un fatto
sociale, invece nel libro di Catena c’è anche il tema della
doppia partenza di chi parte e
chi rimane.
«Uno degli aspetti più belli
del libro – continua – a mio
parere, è il rapporto che si
crea tra la bambina e la nonna,
chiamata “la generala”, dal
carattere molto forte, che tiene
le redini della famiglia.
«Un’altra parte toccante,
molto lirica – conclude Massimo Maugeri – è la parte finale del libro dove troviamo Lucia, donna realizzata, che
parla con la nonna attraverso
una sorta di lettera aperta, è
come se stesse cercando di fare i conti col passato, ritornando, ancora una volta, ad affrontare
il
tema
dell’emigrazione».
Monica Colaianni
dunque “un marchio” della
modernità, per questo è necessario che punti maggiormente sulla qualità. Purtroppo l’Italia è diventata
terra di conquista da parte di
grandi studi professionali e
aziende straniere, nei confronti dei quali il nostro Paese
appare scarsamente competitivo: la riforma delle professioni, nel rispetto delle
norme dettate a riguardo
dall’Ue, diventa dunque indispensabile per stare al passo
con gli altri Paesi. In particolare l’Ue preme, affinché
siano maggiormente garantite
la libera concorrenza e la
libertà di circolazione. Altro
obiettivo prioritario che la
riforma deve perseguire è
quello di garantire la salvaguardia della libertà del professionista.
Contento ha illustrato i contenuti controversi delle
diverse proposte di riforma
discusse in Parlamento. Egli,
consapevole che tale riforma
non possa più essere posticipata a causa delle pressioni
dell’ Ue, ritiene che il nostro
Paese debba tuttavia salvaguardare alcune tradizioni
normative consolidate. Per
fare un esempio, l’Ue, a
livello normativo, non distingue il professionista dall’impresa; la legge italiana
invece dovrebbe mantenete
tale distinzione. Particolarmente controversa la possibilità di abolire gli ordini professionali e/o abolire l’esame
di stato obbligatorio per accedere ad alcuni di essi:
secondo Contento, la modernizzazione degli ordini non
necessariamente ne implica
l’abolizione; l’eventuale abolizione dell’esame di stato
implica invece il problema di
trovare un modo alternativo
di rafforzare e legittimare le
professionalità. L’Ue valorizza la creazione di asso-
ciazioni professionali, soprattutto per le nuove professionalità: a giudizio del
Contento, poco cambierebbe
se gli attuali ordini venissero
trasformati in associazioni e,
allo stesso tempo, sarebbe paradossale smontare gli ordini
tradizionali e contestualmente
creare nuove associazioni di
categoria per le nuove professioni.
Un’altra questione riguarda
i tempi di accesso alla professione: in Italia l’età media
in cui i professionisti iniziano
a lavorare è alta rispetto alla
media europea, fattore che
rende il nostro Paese poco
competitivo. Una soluzione
per accorciare i tempi potrebbe essere quella di inserire i tirocini formativi (obbligatori per l’accesso ad
alcune professioni) all’interno
del percorso universitario.
Oltre alla formazione professionale, importante è anche la
formazione professionale, che
dovrebbe sganciarsi dal
sistema dei cosiddetti crediti
formativi (spesso ottenuti partecipando o fingendo di parte-
cipare a convegni e seminari),
permettendo al professionista
di scegliere autonomamente
modalità e tempi per aggiornarsi. Le varie proposte di
riforma hanno inoltre preso in
considerazione: la creazioni
di società professionali, che in
Italia non hanno mai avuto
particolare sviluppo, e la
creazione di norme a tutela
dei clienti. Entra quindi in
gioco anche la questione delle
tariffe: secondo Contento, è
giusto stabilire tariffe
minime, evitando però che
esse siano troppo rigide.
Grazia Ippolito
Cdm, via libera riconoscimento figli legittimi come naturali
Il Consiglio dei ministri ha approvato il riconoscimento dello stesso stato giuridico ai figli legittimi e naturali.
La parificazione di tutte le forme di filiazione – spiega una nota del Governo – quale che sia
la fonte di formazione del legame giuridico, trova, infatti, il suo fondamento nel nostro impianto costituzionale che, sulla scorta dell’articolo 30 della Costituzione, tutela la filiazione
come valore in sé, originale e non dipendente.
In materia di adozioni il provvedimento approvato dal Consiglio attribuisce al ministro delle
politiche per la famiglia nuovi compiti di vigilanza e controllo nei confronti degli enti autorizzati e una nuova composizione della Commissione per le adozioni internazionali.
Oltre ai compiti istituzionali già fissati dalla legge, il nuovo regolamento prevede che la
Commissione stabilisca i criteri di idoneità per la concessione delle autorizzazioni agli enti autorizzati.
Tali misure non solo rendono la Commissione più qualificata da un punto di vista politico e
tecnica, ma ne snelliscono l’operatività rendendo più certe ed efficaci le adozioni internazionali.
Quotidiano di Sicilia
Terzo settore 7
Martedì 13 Febbraio 2007 - N. 028
L’alchimia della vita: il bacio
Di quell’“apostrofo rosa tra le parole t’amo” si è parlato all’interclub tra Rotary Aci Castello, Rotary Ct Sud Est e Rotary Ct
Relatrice della serata è stata Lucrezia Vitetta, medico chirurgo e specialista in psichiatria. Grande la curiosità dei presenti
Da sx: Passanisi, La Mantia, Vitetta (mc)
Asta di beneficenza per acquistare materiale per i disabili
CAPO D’ORLANDO (ME)
– Attraverso la vendita di un
pallone da basket, il Comune
di Capo d’Orlando ha acquistato materiale destinato ad
anziani e diversamente abili. I
soldi sono stati raccolti grazie
ad un’asta di beneficenza organizzata da un’emittente televisiva locale e dalla squadra di
basket paladina, l’Upea Capo
d’Orlando.
Nel dicembre scorso, infatti,
era stato venduto per 1.800
euro un pallone da basket, autografato da tutti i giocatori
dell’Upea.
La somma è stata consegnata all’assessore co-
munale ai Servizi sociali, Teresa
Restifo, e adesso è stata utilizzata
per l’acquisto di una carrozzina pieghevole ad autospinta, con accessori
e di un rollator quattro ruote con
cestino. Il materiale acquistato è
stato già messo a disposizione di chi
ne avrà bisogno, presso il centro
anziani di via Torrente Forno.
Secondo quanto ha dichiarato l’assessore Restifo, «Queste cose serviranno anche per dare la possibilità
a chi ha problemi legati alla deambulazione, di poter fruire del centro e di
partecipare a tutte le attività che qui
sono organizzate. Il resto dei soldi
raccolti grazie alla generosità della
persone saranno utilizzati per dare
sollievo ad alcune persone e a
diverse famiglie che manifestano
bisogni particolari».
Barbara Conti
CATANIA – «Ma poi, che
cos’è un bacio? Un giuramento fatto un poco più da
presso, un più preciso patto,
una confessione che sigillar si
vuole, un apostrofo rosa
messo tra le parole t’amo»,
così Edmond Rostand descrive il bacio nel suo Cyrano
de Bergerac ed è proprio di
questo dolcissimo “apostrofo
rosa” che hanno parlato in un
interclub il Rotary Aci Castello, presieduto da Igo La
Mantia, il Rotary Catania Sud
Est, presieduto da Maurizio
Passanisi, ed il Rotary
Catania, presieduto da
Vincenzo Consoli. Relatrice
della serata Lucrezia Vitetta,
medico chirurgo e specialista
in psichiatria.
Dopo il benvenuto da parte
dei presidenti, Lucrezia
Vitetta ha iniziato la sua relazione accompagnata da piacevoli immagini. «Il bacio
rappresenta l’intera storia dell’umanità. Racchiude il significato dell’eterno e dell’anima. Per ognuno di noi –
dice la relatrice – baciare è
qualche cosa di unico. È con
le labbra che si trasmettono
diverse sensazioni. Ogni sinergia sessuale parte proprio
dal bacio che può suggellare
l’inizio di un rapporto ma
anche la fine. Non esistono
labbra uguali quindi le sensazioni che si trasmettono non
sono mai le stesse».
La relatrice ha spiegato
cosa avviene anche dal punto
di vista ormonale, muscolare,
le sensazioni che si trasmettono al cervello e quello
che accade al nostro corpo
quando due persone si
scambiano un “semplice”
bacio. L’atto del baciare mette
in moto 34 muscoli facciali,
senza contare quelli del collo,
delle spalle e della schiena.
Quando è molto appassionato,
può provocare fino a 120
battiti cardiaci al minuto.
Tema affrontato dal Lions club Ct Stesicoro Centrum con esperti nel settore
Randagismo, problema annoso
L. c. CATANIA STESICORO CENTRUM (CT) – Il fenomeno del randagismo in
questi ultimi anni si è accentuato sempre di più e le istituzioni stanno cercando di farvi
fronte. Il Lions club Catania
Stesicoro Centrum, presieduto
da Giuseppe Santangelo, ha
dedicato una serata per analizzare tale problema. Relatori
Pier Paolo Niutta, della facoltà di Medicina veterinaria dell’Università di Messina, che
ha trattato il problema se “Gli
animali rappresentano un rischio per l’uomo”; Santo
Cristarella, della facoltà di
Medicina veterinaria dell’Università di Messina, ha
trattato il tema del “controllo
delle nascite della popolazione canina”; Francesco Pugliesi, direttore del Servizio di
igiene urbana veterinaria dell’Asl 3 di Catania; Stefano
Luigi Argiolas, medico veterinario responsabile dell’unità
di soccorso servizio 118 di
Roma, che ha parlato del modello attuato nella città di Roma. Inoltre, sono intervenuti,
per dare un indirizzo di saluto,
il deputato regionale Salvo
Pogliese, il direttore servizio
veterinario dell’Asl 3 di Catania Antonino Salina e l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Catania, Giuseppe
Zappalà. Moderatore Mauro
Mazzari, medico veterinario.
«Gli argomenti trattati in
questo meeting – dice il presidente Giuseppe Santangelo –
sono fortemente sollecitati
dall’evoluzione sociale e culturale del nostro Paese. La
sensibilità dell’opinione pubblica include ormai un rapporto di stretta convivenza con
l’animale, considerato mem-
bro della famiglia. Anche gli
animali non conviventi debbono essere considerati meritevoli, non solo di protezione,
ma anche di diritto alla vita in
condizioni di benessere.
«Come tutte le relazioni –
continua il presidente – però
anche quella con l’animale è
esposta a tradimenti ed abbandoni. Nei canili, sempre più
affollati, si osservano condizioni di vita, di rapporto, di
gestione, di alimentazione e di
igiene inaccettabili. Per carenze organizzative sono purtroppo incomplete anche le informazioni
epidemiologiche
sulla popolazione canina. Oggi possiamo osservare una
crescente offerta di assistenza
e di cura medico-veterinaria
specialistica, ma la ricerca è
in ritardo nell’affrontare le
problematiche che riguardano
l’invecchiamento e la segregazione animale.
«Per far fronte alle nascite
della popolazione canina –
spiega Santo Cristarella – le
metodiche più comuni di sterilizzazione sono di due tipi,
quella farmacologia e quella
chirurgica, la prima ha un’invasività minore rispetto a
quella chirurgica, anche se vi
sono delle tecniche mini invasive. Le tecniche farmacologiche, però, raramente possono
essere applicate sui cani randagi, perché richiedono un ciclo di terapie alle quali l’animale deve essere sottoposto
ed, inoltre, è importante conoscere l’attività periodica del
soggetto e intervenire nel giusto periodo, perché altrimenti
l’animale rischierebbe di incorrere a delle neoplasie. Nei
cani randagi, quindi, preferiamo agire con la chirurgia mi-
Da sx: Argiolas, Puglisi, Aresco, Sciuto, Santangelo, Cristarella, Niutta, Mazzari (mc)
ni invasiva, vale a dire con un
semplice intervento di endoscopia o laparoscopia. Nella
femmina agiamo a livello di
salpinge e nel maschio a livello del deferente e del funicolo,
effettuando una bruciatura che
neutralizza la fuoriuscita di
nemasperma e il concepimento. Però si è constatato che,
pur effettuando questa chirurgia meno invasiva, l’animale
può andare incontro a determinate patologie per la mancanza di alcuni ormoni, così si
è pensato di ricorrere all’esportazione delle gonadi.
Nel canile municipale di Messina, ad esempio, nell’arco di
due anni il numero delle nascite si è ridotto notevolmente
grazie appunto alla sterilizzazione».
«È piuttosto scontato che
gli animali possono rappresentare un rischio per l’uomo
– dice Paolo Niutta – la cosa
importante è conoscere quali
possono essere i patogeni ed
in particolare quelli che colpiscono sia gli animali che gli
uomini, in modo tale che ci
sia un controllo attento su
quelle che sono i potenziali
aspetti di trasmissione di malattie da parte di questi animali randagi all’uomo. Oltre a tenere sotto controllo le nascite,
è necessario controllare in
maniera costante anche i cosiddetti cani di quartiere, in
modo tale da prevenire le malattie che possono essere trasmesse all’uomo. Il controllo
dei cani randagi spetta alle Asl
con le quali collaborano anche
associazioni di volontariato e
l’Università stessa per ridurre
i rischi, soprattutto prevenendoli».
«L’Asl 3 di Catania – dice
Tonino Salina, direttore servizio veterinario Asl 3 – ha istituito un servizio con veterinari specializzati e con strutture
adeguate alla lotta al randagismo. Quello che occorre è una
programmazione seria, un impianto di prevenzione fatto da
tutti gli enti preposti ed una
collaborazione che può portare alla soluzione di questo
problema oramai divenuto annoso».
«L’Asl può agire solo su
due fronti – ci spiega il direttore del Servizio di igiene urbana, veterinario dell’Asl 3 di
Catania, Francesco Pugliesi –
vale a dire l’educazione nelle
scuole, per cercare di informare gli insegnanti di tutte
quelle che sono le problematiche dell’animalismo; la sterilizzazione – ed in merito a
ciò, nella città di Catania ci riscontrano maggiori problemi,
soprattutto a causa dei costi
dei canili che aggravano questo tipo di attività, infatti il cane che viene operato e sterilizzato gratuitamente dall’Asl
deve rimanere per circa un
mese in un canile a spese del
Comune alle quali questo non
può fare fronte. L’anagrafe canina a Catania è ben organizzata, per cui riusciamo a rintracciare con facilità i cani che
si perdono e grazie ad un microcip elettronico possiamo
denunciare le persone che abbandonano i propri animali. I
sindaci di tutte le città devono
capire che il randagismo è diventato un problema sociale e
sanitario».
M.C.
Baciare, inoltre, fa smaltire
circa 6,4 calorie al minuto.
Il bacio agisce da antidepressivo naturale: quando ci
baciamo, anche semplicemente sfiorandoci le
guance, ci sentiamo meno soli
e appaghiamo il nostro desiderio di conoscenza. Il bacio
“vero”, quello erotico, stimola
la produzione di liquidi
umorali (come accade durante
l’atto sessuale) e per questo
motivo baciare è una fondamentale fonte di piacere. Ed
ancora, il bacio produce
effetti antidolorifici: infatti
quando due labbra si accostano appassionatamente
l’una all’altra il cervello
libera endorfine, sostanze endogene dotate di proprietà
biologiche
analgesiche.
Aumenta
contemporaneamente il battito cardiaco,
la pressione sanguigna e la
sudorazione e tutto questo ci
fa sentire agitati, emozionati e
in qualche modo “stressati”
(naturalmente si tratta di una
forma di stress molto piacevole!).
«Nell’antichità le mamme
svezzavano i loro figli masticando il cibo e passandolo
loro a piccoli bocconi attraverso la bocca, un po’
come fanno gli uccelli con i
loro piccini – spiega ancora
Lucrezia Vitetta –. Secondo
molti studiosi, il bacio
avrebbe origine proprio dalla
trasformazione di questo atto
materno di nutrimento della
prole. Freud afferma che “il
bacio è, per animali ed esseri
umani, portatore di cibo: se
non baciamo chi amiamo, a
livello simbolico gli togliamo
un nutrimento fondamentale,
il nutrimento dell’anima.
«Esistono diversi tipi di
bacio – continua – a secondo
anche delle proprie origini. Il
bacio “alla francese” è il
bacio dell’anima, con la
bocca aperta e generalmente
prevede il contatto tra le
lingue. Questa tipologia, sicuramente, è la più diffusa in
Occidente. Gli eschimesi,
invece, si strofinano il naso. I
giapponesi del Nord si mordicchiano, mentre a Bali è
abitudine diffusa accostare i
volti, guardarsi intensamente
e annusarsi per assaporare il
calore e il profumo della pelle
dell’altro. Nell’isola Trobriand, nell’Oceano Pacifico,
prevede un lungo strofinamento di nasi e bocche
senza baciarsi, ma mordicchiandosi prima delicatamente e via via in modo più
energico, fino a che il labbro
inferiore comincia a sanguinare. Poi vi è il bacio fatto
di sguardi intensi e di leggeri
soffi sulle labbra. Il bacio
della farfalla si pratica con gli
occhi, “spazzolando” le ciglia
del partner. L’effetto è una
sensazione di solletico, come
quella che si prova quando
una farfalla sbatte le sue ali
sulla pelle. Quello a distanza
è quando si bacia la propria
mano e con un soffio si
manda il bacio al destinatario.
Il succhiotto è un bacio
talmente profondo che lascia
un marchio sulla pelle, si appoggiano le labbra sulla pelle
succhiando profondamente.
Quando si bacia, solitamente
gli occhi si tengono chiusi,
chi non si lascia mai cogliere
di sorpresa li tiene aperti, così
facendo magari non andrà
mai incontro a delusioni, ma
forse non conoscerà mai la
vera passione. Questo tipo di
persona, sicuramente, ci deve
dare un po’ da pensare. Poi vi
è il “bacio della morte”, che si
dava ai condannati; l’ultimo
bacio è quello dell’ultima
volta. L’uomo o la donna che
non baciano hanno seri
problemi con se stessi, non
riescono ad accettare il loro
io, hanno paura della parte
più profonda della loro anima
ed è molto difficile che
riescano a cambiare».
In un sondaggio, si è stabilito che il 63% degli italiani
ha dichiarato di conservare un
ricordo vivissimo del primo
bacio. Il 42% delle donne preferisce baciare il proprio
partner, mentre il 47% degli
uomini preferisce che sia la
compagna a prendere l’iniziativa. Il 5 aprile del 1999 a
Tel Aviv una coppia israeliana
si è baciata per 30 ore e 45
minuti, stabilendo il primato
del bacio più lungo del
mondo. Un argomento così
singolare non poteva che suscitare curiosità nei presenti
che hanno posto tanti interrogativi alla relatrice. Chi di noi
non vorrebbe essere coccolato
da dolci e teneri baci dalla
persona che ci fa sognare e ci
fa battere forte il cuore? Il
bacio è la più bella manifestazione d’affetto ed a volte il
preludio all’amore.
Monica Colaianni
Gela: bando di concorso in memoria del rotariano Mangione
R. c. DI GELA (CL) – Un altro appuntamento con la scienza e la cultura per il club service
gelese che ogni due anni ricorda la figura del ginecologo che ha seguito migliaia di donne gelesi
e ha fatto nascere altrettanti bambini, oggi uomini e donne impegnati nel sociale.
La fondazione Rotary Paolo Mangione, club di Gela, Rotary club di Gela, con il patrocinio
dell’ordine provinciale dei Medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Caltanissetta,
ha indetto un bando di concorso per onorare la memoria del socio rotariano Paolo Mangione e
per promuovere la ricerca e gli studi nel campo dell’ostetricia e ginecologia, della bioetica ed in
particolare nel campo della tutela e del rispetto della vita. La fondazione bandisce un concorso
per l’anno rotariano 2006-07. Il concorso ha per oggetto un lavoro nel campo della medicina
generale, dell’ostetricia e della ginecologia e bioetica. La partecipazione è riservata a laureati,
laureandi, in Medicina e chirurgia e lauree affini e gli specializzandi e specializzati in Ostetricia
e ginecologia nell’anno accademico 2001-02.
Al vincitore sarà assegnato un premio di 2.700 euro. Per partecipare al concorso il concorrente dovrà spedire un lavoro in quattro copie a mezzo posta in plico raccomandato alla segreteria della fondazione Mangione o presso la segreteria del Rotary, entro il 31 marzo 2007.
È necessario esibire il certificato di laurea ed autocertificazione attestante l’assegnazione
della tesi di laurea. Il tema da sviluppare è “Endometrosi ed infertilità”. I partecipanti sono invitati a presentare argomenti di recentissima acquisizione scientifica sul tema proposto. I premi
saranno assegnati in occasione di una manifestazione rotariana e le spese di viaggio sono a
carico della fondazione.
Vaccini, Italia capofila del progetto “Amc” in aiuto dei Paesi più poveri
Salvare milioni di vite nei
Paesi più poveri del mondo finanziando lo sviluppo di un
nuovo vaccino contro lo pneumococco, batterio responsabile della morte di oltre 1
milione di bambini ogni anno.
È questo l’obiettivo del
progetto Amc for Vaccines,
presentato a Roma presso il
ministero dell’Economia e
delle Finanze e promosso da
un primo gruppo di Paesi donatori: Italia, Regno Unito,
Canada, Norvegia e Russia.
Con un impegno finanziario
per 635 mln di dollari, l’Italia
è il capofila dell’iniziativa che
comporterà un investimento
complessivo per il vaccino
contro il pneumococco pari a 1,5 miliardi di dollari.
Il vaccino contro lo pneumococco che sarà prodotto attraverso l’Amc sarà di nuova generazione e permetterà di
coprire le più recenti esigenze di protezione immunitaria riscontrate nei Paesi meno sviluppati. Il progetto pilota consentirà di vaccinare nel tempo fino a circa 70-100 milioni di
persone e già entro il 2030 potrà salvare quasi 5 milioni e
mezzo di vite.
A lanciare ufficialmente il progetto sono stati, oltre al ministro dell’Economia e delle finanze Tommaso PadoaSchioppa e al ministro della Salute Livia Turco, anche i rappresentanti dei governi degli altri paesi che hanno lanciato
l’iniziativa, il presidente della
Banca mondiale Paul Wolfowitz e la regina Rania AlAbdullah di Giordania, difensore emerito per i bambini
dell’Unicef.
«L’Amc è un approccio assolutamente innovativo – ha
spiegato Tommaso PadoaSchioppa – che coniuga
strumenti di mercato e intervento pubblico, che apre
nuove frontiere al finanziamento della lotta contro la
povertà e le malattie endemiche».
Lo sviluppo dei vaccini per
alcune malattie, infatti, è ritardato non solo da motivi
scientifici, ma anche dalla
carenza di specifici investimenti del settore privato. Grazie
all’Amc, i Paesi donatori si impegnano all’acquisto dei nuovi
vaccini, una volta scoperti e certificati come efficaci da un
panel di esperti, e le imprese sono così motivate ad impegnarsi
ulteriormente nella ricerca e sviluppo dei vaccini contro le malattie individuate.
Una volta esaurito il sussidio, perché è stato acquistato il
numero di dosi previsto dall’Amc, le case farmaceutiche si impegnano a fornire ai Paesi beneficiari il vaccino ad un prezzo
prossimo al costo marginale, in modo che le campagne di immunizzazione possano continuare con costi abbordabili anche
per i Paesi più poveri.
ROTARY INTERNATIONAL
ROTARY INTERNATIONAL
Area Terre di Cerere
AREA TERRE DI CERERE
Distretto 2110 Sicilia e Malta
Distretto 2110 Sicilia e Malta
Anno Rotariano 2006-2007
Governatore Alfred Mangion
Con il Patrocinio del Comune di Regalbuto
1° CONVEGNO AREA TERRE DI CERERE
Turismo … come, dove, quando
Regalbuto – Domenica 25 Febbraio 2007
Coordinamento organizzativo
Programma
Francesco Paolo Orlando
ore
Assistente del Governatore
Teatro aurora
registrazione
onore alle bandiere
preghiera del rotariano
saluti
9.30
Presidenti
Sergio Lilla
Anno Rotariano 2006-2007
Governatore Alfred Mangion
LOURDES
Straordinario viaggio a
Montecatini Terme - Principato di Monaco
Montecarlo - Costa Azzurra - Cannes - Carcassone
Betharram - Nimes - Sanremo - Lucca - Salerno
da sabato 31 marzo 2007
a domenica 8 aprile 2007
Relatori
Rotary club Enna
Mariano Bruno
Armando Glorioso
Sindaco di Lipari – Isol e Eolie
Rotary club Nicosia
Enza Cilia
Salvatore Bevilacqua
Soprintendente BB.CC.AA di Ragusa
Rotary club Piazza Armerina
Giovanni Arcidiacono
Santo La Bruna
Scrittore del turismo - Catania
Rotary club Regalbuto
Silvana Raffaele
Professore titolare Facoltà di Scienze
della Formazione - Università di Catania
Conclusioni
On. Salvatore Misuraca
Programma alternativo per i/le consorti
Passeggiata nel centro storico con visita
dei principali monumenti della Città
Assessore Turismo e Territorio
Regione Siciliana
Ristorante Miralago
Comunicare, per favore, la presenza a :
ore 13.30
colazione di lavoro
Vito Felici 0935 77711 - 338 7560148
Vito La Bruna 0935 71316 - 339 1914949
Colazione di lavoro Euro 20.00 p. p.
Coordinamento organizzativo
Francesco Paolo Orlando
Assistente del Governatore
tel - 335 6121925 email: [email protected]
Collaborazione
Lucia Giunta
Delegato Rotary Foundation
tel - 0935 682015 328 8603608
Patrocinio
C.A.S.A. Centro Armerino Studi Amministrativi
Cultura e turismo –Piazza Armerina
tel - fax 0935 682450
Quota di partecipazione Euro 800.00 p.p.
più Euro 50.00 per assicurazione ed iscrizione
Tutto compreso escluso extra, ingressi, mance
Prenotazioni entro il 4 Marzo 2007
ad esaurimento posti in pullman
Euro 100.00 alla prenotazione
Quotidiano di Sicilia
16 Terzo settore
Martedì 3 Ottobre 2006 - N. 178
Reinserire i condor nel loro habitat
Un progetto denominato “Wings of condor” portato avanti dalla moglie del recordman-scienziato Angelo D’Arrigo
Il Rotary di Acicastello ha organizzato un incontro, presente anche l’Asl 3 di Catania, sponsor dell’iniziativa
R.c. ACICASTELLO –
Durante un incontro organizzato dal Rotary Acicastello, presieduto da Igor La
Mantia, il socio Antonello
Mancuso, veterinario dell’Asl
3 di Catania ha raccontato la
sua meravigliosa esperienza
in Perù. Mancuso, infatti, ha
preso parte al progetto del
grande recordman-scienziato
Angelo d’Arrigo, portato
avanti dalla moglie Laura, per
la reintroduzione dei Condor
nel loro habitat naturale. Alla
serata rotariana ha preso parte
anche la moglie di D’Arrigo.
Il progetto “Wings of
condor” è stato sponsorizzato
dall’Asl 3 di Catania.
Presente all’incontro il Direttore Generale dell’Azienda
Sanitaria Locale, Antonio
Scavone, «Ringrazio il presidente ed i soci del Rotary
Aci Castello – dice Antonio
Chi era Angelo D’Arrigo
Scavone- per avere invitato
me in rappresentanza dell’Asl
Angelo D’Arrigo è stato il primo ad attraversare il Sahara in deltamotore e in deltaplano e, e uno dei nostri veterinari a
questa bellissima
sempre in veste di deltaplanista, è stato il primo sorvolare l’Everest, ad attraversare la Siberia e raccontare
iniziativa che ha permesso di
le Ande. Nel 2002 si alzò il volo con il suo delportare a compimento il
taplano dal Circolo Polare Artico e, seguito da uno
grande progetto di Angelo
stormo di gru siberiane, insegnò loro la rotta miD’Arrigo. L’Asl, inoltre, ha
gratoria che le portò lungo 5.500 chilometri fino in
dedicato a questo grande personaggio un centro di raccolta
Medio Oriente, sopra l’Iran.
di fauna situata nel settore veD'Arrigo era l'uomo che volava a passo di condor,
terinario dell’Azienda sadai rapaci aveva imparato qualcosa di vitale, con
nitaria locale di Catania».
loro ha vissuto, con loro ha imparato a volare e le
«Angelo D’Arrigo – sotaquile che gli sono volate accanto fin sopra
tolinea il direttore generale - è
l’Everest e le gru lo avevano seguito in volo dal
conosciuto da molti, soCircolo Polare Artico fino al Mar Caspio, forse,
prattutto, per la spettacolarità
anche loro hanno imparato qualcosa da lui.
delle sue azioni; certamente le
Grande estimatore e studioso di Leonardo Da
sue imprese hanno richiamato
l’attenzione del mondo intero,
Vinci, D’Arrigo ha studiato per anni il volo dei
quest’uomo è riuscito a reagrandi rapaci,fino a realizzare una Piuma leggelizzare il progetto di
rissima identica nella struttura a quella contenuta
Leonardo da Vinci, infatti, il
nel Codice Madrid I, che, grazie ai nuovi materiali
deltaplano di fatto era un’inha conservato la robustezza necessaria al volo, artuizione di Leonardo e rearivando pero a pesare solo un quarto del prototipo
lizzato a distanza di cincinquecentesco dimostrando l'esattezza delle inquecento anni da D’Arrigo.
tuizioni aerodinamiche di Leonardo.
Con questo strumento, che
E proprio lui che aveva sorvolato le vette più alte con il suo deltaplano, muore in un tragico in- oggi si trova esposto al
cidente il 26 marzo 2006 a soli 45 anni, a Comiso su un ultraleggero precipitato durante una di- Museo delle scienze di
mostrazione poco dopo il decollo e dopo aver firmato gli ultimi autografi. L'aereo è precipitato Torino, D’Arrigo ha superato
l’Everest, è diventato un
da una altezza di circa 200 metri.
“uomo volatile” che ha saputo
sorvolato le vette più alte del
M.C. mondo. Oggi abbiamo portato
Una cerimonia per festeggiare il primo anno di attività e iniziare il nuovo
a
1 Charter Night per Ct Agata
L.C. CATANIA AGATA –
Il Lions club Catania Agata il
29 settembre 2006 ha festeggiato la sua prima Charter
Night.
Durante la cerimonia sono
stati presentati due nuovi soci,
Antonino D’Agostino con la
moglie Pinella e Giovanni
Lombardo con la moglie Rosanna.
«Questa sera – sottolinea il
presidente Giusi Bua – non
solo festeggiamo la nostra prima Charter, ma diamo inizio
alle attività del club per il secondo anno sociale, abbiamo
già pronto il programma delle
attività da svolgere durante
l’anno. Tra le tante ne cito
due: la prima sarà la chiusura
del service che abbiamo iniziato lo scorso anno in collaborazione con il Comune di
Catania e l’Unione italiana
ciechi, per la prevenzione della cecità previa visita media
ed oculistica ai bambini delle
prime e seconde classi di tutte
le scuole della città. Consegneremo venti paia di occhiali ai bambini che ne hanno bisogno; la seconda è la
giornata mondiale per la prevenzione della malattia del rene che si svolgerà a Catania
nel mese di marzo. Noi come
soci lions vorremmo essere di
disponibili ad aiutare il prossimo, a costruire un futuro migliore, essere utili alla nostra
comunità con il lavoro e l’impegno e rappresentare degnamente l’organizzazione dei
lions».
«Anche quest’anno – continua il presidente - abbiamo
deciso all’unanimità di devolvere in beneficenza la somma
di denaro destinate a all’acquisto di targhe da consegnare
a ricordo della serata alle varie autorità lionistiche ».
Il club lions Catania Agata dice Alfio Maccarrone, delegato di zona – anche se solo
da un anno è entrato a fare
parte del firmamento dei club
con la guida del suo presidente Giusi Bua, ha raggiunto
brillanti traguardi sionistici in
tutte le attività portate avanti
per consolidare la presenza
sionistica nel territorio e nel
campo della formazione. Vivo
con emozione questo momento in quanto, un anno fa, come
Da sinistra: Maccarrone, Salmè, Bua, Di Salvo, Giacona
presidente del club sponsor
Catania Est, ho partecipato alla cerimonia di consegna al
Catania Agata della Charter
da parte del Governatore Raffaele Tommasini. Oggi come
delegato della zona undici,
nominato dal Governatore
Francesco Salmè, inizio questa nuovo esperienza lionistica. Sono certo che durante
questo nuovo anno sociale il
club Catania Agata continuerà
la sua attività e raggiungerà
nuovi e brillanti traguardi.
Noi lions, rifacendoci al messaggio del presidente internazionale Ross, dobbiamo cercare di crescere nel percorso
di relazione con la comunità
in cui ci troviamo, dobbiamo
rivitalizzarci per recuperare
energie da dedicare non solo
ai soci, ma anche agli uomini
ed alle donne che hanno bisogno di una comunità rinnovata. Cerchiamo di passare da
un lionismo parlato ad uno
vissuto, inoltre è necessario
allargare l’informazione verso
l’esterno, in quanto il lionismo va promosso fuori dell’associazione attività di servizio d’alto spessore sociale e
di lunga durata che aumenti il
numero delle persone coinvolte nelle attività».
«Oggi ci ritroviamo qui a
festeggiare l’anniversario del
lions club Catania Agata – dice il Governatore Salvatore
Giacona – Generalmente per i
nuovi club il primo anno rappresenta un periodo di rodaggio. Il Catania Agata non ha
avuto tale periodo quasi statico, perché il nucleo portante
del club è costituito da lions di
provata esperienza, d’appartenenza a famiglie che da sempre si respirava aria sionistica.
Ha iniziato le attività sin dalla
sua nascita integrandosi perfettamente con gli altri club e
costituendo una realtà nel firmamento lionistico catanese».
«La presenza dei vertici del
Distretto – conclude Giacona
– rappresenta la testimonianza
evidente dell’attenzione che
l’Associazione ripone nei
confronti di questo club. Una
presenza voluta proprio per
affermare che il lionismo conta molto sull’entusiasmo, sulla voglia di servire, la gioia di
fare qualcosa per gli altri da
parte dei loro club. Io esorto i
soci del Catania Agata a proseguire la strada che hanno intrapreso, andando avanti con
armonia e con amicizia com’è
stato fatto fino ad ora».
A concludere la serata è stato il Governatore Francesco
Salmè, «Noi dobbiamo tanto
ai club del distretto – sottolinea Salmè – per la dedizione
dei suoi soci ed di colore che
li guidano. Impegno sociale e
solidarietà, questo è il mio
motto, due parole che sono
importanti per un lions. Sono
ovvie ma a volte devono essere ricordate, devono diventare
parte integrante del nostro Io e
del nostro essere lions. Noi
abbiamo bisogno d’impegno
sociale e di solidarietà ora più
che mai».
«Qualche giorno fa parlavamo di crisi del lionismo – continua Salmè – in realtà non sono in crisi i valori del
lionismo e quello che esprime, ma in crisi siamo noi ed
ora dobbiamo uscirne. Noi
percorriamo una strada che è
diventata piena d’ostacoli, ora
dobbiamo ripararla e per fare
ciò occorre l’aiuto e la solidarietà di tutti i lions del distretto».
«Abbiamo grossi traguardi
da creare e poi da raggiungere
e per fare ciò bisogna ascoltare gli scopi del lionismo ed essere attivi», conclude Salmè.
A conclusione degli interventi il presidente Giusi Bua
ha consegnato gli stendardi
del club agli intervenuti.
M.C.
Da sinistra: Mancuso - La Mantia - Scavone
a compimento uno dei suoi
progetti, nato solamente a
maggio dell’anno scorso,
D’Arrigo aveva portato a
Catania due piccoli esemplari
di Condor che aveva raccolto
nel centro di riproduzione a
Vienna, per insegnarli a
volare e poi riportarli nel loro
habitat naturale, in Perù, sulle
Ande. Grazie a lui abbiamo
appreso come un uomo abbia
insegnato a due volatili a
volare in maniera così
perfetta. Questi due volatili
sono stati presi in cura dai
nostri veterinari e sono stati
protetti, soprattutto, nel
periodo in cui in Italia c’è
stato il rischio dell’influenza
aviaria».
«Tengo a precisare –
continua Scavone – che il pericolo di questa epidemia è
stato rilevato proprio dai veterinari dell’Asl 3, che riteneva
che anche l’Italia fosse a
rischio di epidemia, in particolar modo il cuore del Mediterraneo, cioè la costa
ionica e tirrenica della Sicilia.
Il ministero, invece, riteneva
che i flussi migratori fossero
lontane dalle coste della
Sicilia. Abbiamo sostenuto a
nostre spese e con grande sacrificio dei nostri veterinari, il
monitoraggio degli animali».
Antonello Mancuso ha accettato di far parte dell’equipe
che ha portare avanti il
progetto di D’Arrigo. Questo
progetto, voluto dalla moglie
di D’Arrigo, non solo ha consentito di liberare i due volatili nel loro habitat naturale,
ma anche di richiamare, sul
lavoro fatto a Catania, l’attenzione dell’Università San
Antonio di Cuzco, infatti, i
peruviani hanno chiesto di
portare avanti gli studi che riguardano i condor.
Il team, al quale ha preso
parte anche la mogli di
Angelo D’Arrigo, Laura
Mancuso, è partito dall’Aeroporto Fontanarossa di
Catania con un volo Alitalia.
La compagnia di bandiera ha
permesso di portare Inca e
Maya (così si chiamano i due
condor che D’Arrigo aveva
allevato insegnando loro a
volare protetti dalle ali del
suo deltaplano), in cabina con
il gruppo che li assistiva,
chiuse in apposite gabbie.
«Quando siamo arrivati –
spiega Antonello Mancuso –
abbiamo avuto serie difficoltà
perché il nostro territorio era
stato colpito dall’influenza
aviaria, per cui la gente del
luogo aveva paura che si
potesse
diffondere
un’epidemia. Nonostante
dalle cartelle cliniche di Inca
e Maya risultassero sani, il
Senasa, il Servizio di sanità
nazionale che fa capo al ministero dell’Agricoltura, li ha
messi in quarantena».
«Inoltre
–
continua
Mancuso – ignorando le certificazioni sanitarie europee,
sono state richieste analisi al
sangue per malattie già
presenti nel territorio,
un’inutile stress ed anche un
pericolo per i due condor.
Fare un prelievo da un’ala di
un condor è pericoloso perché
si rischia di fargli male. Per
evitare ciò si poteva fare un
tampone cloacale, cosa che
già era stata fatta a Catania,
ma i responsabili del luogo
non hanno sentito ragioni e
non hanno preso in considerazione le certificazioni che
avevamo presentato. Hanno
preteso di eseguire un’analisi
al sangue ai due animali, non
riuscendoci infine hanno
deciso di fare un tampone
cloacale che poi è scomparso
misteriosamente. Ciò dimostra che la loro era solo
una presa di posizione».
Il campo base era situato
nella zona del Machu Picchu
e la località dell’Urubamba,
che si trova a 70 chilometri da
Cuzco, era la zona scelta da
Angelo D’Arrigo da ripopolare, perché la pressione
ambientale sta spingendo le
coppie di condor ad allontanarsi da questi posti. A Paccarictambo la Fondazione
Angelo d’Arrigo sta costruendo un centro di accoglienza per i bambini piccoli.
Le donne lavorano tutto il
giorno nei campi e portano
con sè i bambini che sono
quindi sottoposti alle intemperie e non accuditi come
si dovrebbe.
«Dopo tutte queste vicissitudini, - continua Antonello
Mancuso - finalmente, gli
specialisti veterinari del
luogo, insieme al direttore del
Senasa di Cuzco, hanno comunicato a Lima la loro
opinione favorevole alla liberazione. Con il professore
Calderon, dell’Università di
Cuzco, si pensava di costruire
un centro di riproduzione in
loco».Oggi Inca e Maya sono
liberi e volano nella meravigliosa vallata dove Angelo
D’Arrigo li aveva immaginati. Il racconto di questa
avventura di Antonello
Mancuso è stato correlato da
bellissime immagini fatte sul
luogo.
Monica Colaianni
Cuzco, uno dei più interessanti siti dell’America meridionale
Cuzco ( “l’ombelico” in lingua chuecha ). Circondata da alte montagne e dominante una splendida valle fu la
capitale dell’antico impero Inca. Voluta dall’imperatore Manco Capac nel XII secolo. Nel corso dei secoli si
abbellì dell’opera di altri grandi imperatori, tra i quali Pachacutec, che conquistò tutta la regione fino al lago Titicaca al Sud e fino alle foreste dell’Amazzonia ad Est. Fu quest’ultimo a dotare la città di una pianta a scacchiera
ancora in parte rintracciabile oggi. Gli spagnoli al seguito di Pizarro raggiunsero la città nel 1533, dopo aver
sconfitto in battaglia l’imperatore Atahualpa a Cajamarca. Non trovando alcuna resistenza saccheggiarono e distrussero la città in poco tempo. L’ultimo imperatore Inca Tupac Amaru, cercò di riorganizzare la resistenza ma fu
giustiziato nel 1572.Oggi la città si compone essenzialmente di una architettura moderna, con solo alcune tracce
dell’antica struttura urbana Inca; il paesaggio mozzafiato e la salubre aria la rendono uno dei posti più suggestivi
al mondo.
M.C.
Realizzato un caseificio in Bosnia, grazie all’associazione “Luciano Lama”
ENNA – La Bosnia Herzegovina vede la realizzazione di un caseificio grazie all’associazione di volontariato “Luciano Lama” di
Enna che si è fatta promotrice di una campagna di solidarietà a favore della popolazione bosniaca. Un percorso iniziato quattro anni fa
che adesso vede finalmente i suoi frutti lo scorso 19 settembre con il taglio ufficiale del nastro all’apertura della struttura. L’iniziativa
umanitaria ha visto la collaborazione della Regione siciliana che ha contribuito stanziando una somma pari a 45 mila euro, della Provincia Regionale di Ragusa che con un aiuto economico di 25 mila euro ha reso possibile l’acquisto delle prime attrezzature. “Il contributo della Regione siciliana - dichiara il presidente dell’Associazione “Luciano Lama”, Giuseppe Castellano – viene concesso per un
progetto specifico volto alla cooperazione decentrata allo sviluppo internazionale” . “A questo si deve aggiungere – continua il Presidente dell’associazione “Luciano Lama” – il grosso sforzo fatto dal Comune di Vicegrad. Tutti hanno dato un apporto per la costruzione del più grande caseificio di tutta la Bosnia Herzegovina”.
Il caseificio è posto nella città di Vicegrad della Repubblica Serba è costituita da una struttura avente una capacità di lavorazione di
10 mila litri di latte al giorno e di 27 tonnellate di formaggio al mese. La produzione è iniziata alla vigilia dell’inaugurazione, il 18 settembre. «Notevole l’impegno e il contributo – dichiara Giuseppe Castellano – dell’esercito italiano , il cui intervento e la presenza attiva
nel territorio hanno permesso di poter realizzare i lavori con tranquillità».
Anche il mondo imprenditoriale ha partecipato all’iniziativa benefica. Tra questi l’imprenditore ennese, Giovanni Nicoletti. Imprenditori, esperti e tecnici in materia casearia, stanno programmando la seconda fase del progetto. Un programma di commercializzazione dei prodotti con l’Italia e soprattutto con la regione Sicilia.
Quaranta lavoratori in maniera stabile saranno occupati all’interno della struttura. A questi occorre aggiungere l’indotto ed un centinaio di piccole aziende agricole che allo stato attuale sono costretti a disperdere il latte prodotto di ottima qualità , e che in tal modo
potrebbero convogliare nella struttura casearia ,che nella zona è l’unica.
Tante le autorità che sono intervenute all’inaugurazione. Tra questi il Vescovo della diocesi di Piazza Armerina, Monsignore Michele
Pennini, il metropolita ortodosso Nikolaj, e l’Iman musulmano Kadric. Hanno partecipato , inoltre, i rappresentanti della Regione siciliana , del Ministero del Lavoro e degli Affari Esteri italiani, ed in rappresentanza dello stato Italiano, il comandante generale del contingente militare italiano in Bosnia , colonnello Giovannini. Presenti i rappresentanti sindacali tra cui il segretario regionale della Flai
Cgil siciliana, Cesare Lo Balbo ed alcuni imprenditori siciliani del settore caseario. «Un risultato importante – dichiara il presidente dell’associazione regionale “Lucino Lama “ di Enna , Giuseppe Castellano – quello ottenuto dall’associazione che da oltre dieci anni opera
in attività di volontariato rivolta soprattutto ai bambini in questo Stato balcanico che vive una forte crisi.Con l’inaugurazione del caseificio – commenta Castellano abbiamo chiuso una prima parte del nostro programma ridando una prospettiva di lavoro a tante famiglie. Ma adesso però resta la parte più difficile. Quella fase volta alla commercializzazione del loro prodotto». A tal proposito sono in
atto delle indagini di mercato e progetti di marketing per la penetrazione dei loro prodotti nei mercati italiani e nello specifico in quelli
siciliani.
S’intensificano i rapporti tra Paesi Esteri come la Bosnia e l’Italia nello specifico la Sicilia. Un ponte culturale ed economico a
favore dello cooperazione tra stati di culture ed istituzioni differenti. In tale direzione va collocata l’azione della delegazione che nel
corso della sua permanenza in Bosnia ha avuto modo di mettere in campo degli incontri con i rappresentanti delle istituzioni locali. Incontri volti ad incrementare la cooperazione e la collaborazione.
La delegazione visita, inoltre , il museo della memoria Sbrenica cittadina tristemente famosa per le tragiche scene di guerra civile
negli anni ’90. Ritorna alla memoria un tragico passato che non si può non dimenticare.
Prossima iniziativa promossa dall’Associazione “Luciano Lama” sarà quella finalizzata all’organizzazione dell’accoglienza natalizia
dei bambini bosniaci, giunta ormai alla ventottesima edizione, che si terrà a cavallo tra i mesi di dicembre e gennaio.
Marilisa Cannarozzo
Cioccolato artigianale in piazza per aiutare “Telefono Azzurro”
Il 7 e l’8 ottobre, in collaborazione con Eurochocolate, saranno distribuite 140 mila tavolette di cioccolato nelle principali piazze italiane. I bambini e le loro famiglie troveranno
il cioccolato artigianale, al latte e fondente, prodotto dall'Antica Dolciaria Perugina, azienda di produzione artigianale di
cioccolato di qualità, in una confezione di cartone a forma di
piccola casa, decorata con disegni che richiamano i diritti
dell'infanzia. La casetta, oltre a contenere due tavolette da
100 gr. l’una, racchiude un semplice e divertente percorso ludico sul tema dei principi della Convenzione Onu del 1989.
Il ricavato dell’iniziativa sarà destinato alla realizzazione
di nuovi Centri Polivalenti di Telefono Azzurro e all’ampliamento di quelli esistenti.
L’Associazione intende infatti implementare il centro Polivalente di Palermo e aprire nuovi centri a Firenze e Napoli.
Grazie ai fondi raccolti verranno infatti decentrate le risposte e le consulenze per un migliore intervento di rete; aperte
nuove ludoteche e nidi nelle carceri, creati sportelli di ascolto e attivati laboratori didattici nelle scuole.
La campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi all'insegna del cacao prosegue, dal 14 al 22 ottobre, con Eurochocolate, dove Telefono Azzurro sarà presente con uno stand.
E, nella stagione invernale, si trasferisce sui campi da sci
coinvolgendo note stazioni turistiche e scuole.
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Quotidiano di Sicilia
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Terzo settore
Martedì 19 Dicembre 2006 - N. 233
Il carcere tra tutela della legalità e recupero della devianza
L.c. CATANIA HOST (CT) –
Il Lions Club Catania Host ha
organizzato un’incontro per fare
luce su ciò che accade nelle
carceri e su quale futuro attende
i reclusi al di fuori di esse.
Parlando di tematiche legate
al carcere la prima cosa che
viene in mente di questi tempi è
la parola “indulto”; concesso nel
nostro Paese a circa 17.000 carcerati il 31 luglio scorso, è stato
per molti mesi uno degli argomenti prediletti dalla stampa
e all’opinione pubblica. Sapere
che le strade si sono ripopolate
in pochi giorni di scippatori,
spacciatori e ladri, di certo non Da sinistra: Tortorella, Tinebra, Di Salvo, Garofalo, Guarnera (sm)
è un bella notizia per la popolazione; nello stesso tempo però
in pochi si sono chiesti in quale stato erano co- riparazione di computer. Presso la casa circonstretti a vivere prima dell’indulto non solo i car- dariale di Piazza Lanza, istituto deputato ad
cerati ma anche il personale che per tutto il ospitare sogetti in attesa di giudizio, avente una
giorno sorveglia su di loro. In occasione di un capienza regolare di 220 persone, prima delincontro organizzato dal Lions Club Catania l’indulto erano presenti circa 400 detenuti, molti
Host il 29 novembre presso lo Sheraton Hotel di dei quali erano costretti a dormire in dieci in una
Catania è stato affrontato il tema “Il carcere tra sola cella. «In questo momento ospitiamo circa
tutela della legalità e recupero della devianza”, 280 reclusi – spiega Rosario Tortorella, dirigente
per capire, attraverso la voce dei professionisti Casa circondariale Piazza Lanza – ma il trend è
che operano nel settore, cosa accade dietro le decisamente in crescita. In momenti di sovraffolsbarre e su quale futuro attende i reclusi al di lamento non è sempre facile per gli operatori
monitorare i soggetti soprattutto coloro che
fuori di esse.
Giovanni Tinebra, procuratore generale presso entrano per la prima volta in carcere, che
la corte di Appello di Catania ed ex direttore del pertanto attraversano un momento particodipartimento amministrazione penitenziaria larmente traumatico e che hanno bisogno di
presso il ministero della Giustizia, ha offerto un essere seguiti costantemente da psicologi e psiquadro molto chiaro dello stato in cui versano chiatri». Per quanto riguarda le attività educative
gli istituti di reclusione: «L’indulto ha rappre- e formative che offre la casa circondariale di
sentato il primo passo verso un processo d’inno- Piazza Lanza, i detenuti sono stati occupati nella
vazione complessiva del sistema carcerario ristrutturazione di un’intera area abbandonata
italiano – afferma Tinebra. Abbiamo a dispo- dell’istituto che è stata adibita allo svolgimento
sizione due anni per migliorare le cose, per di corsi e attività formative di avviamento al
trovare misure alternative al carcere, per formare lavoro.
Ha partecipato all’incontro anche Patrizia Gail personale, per realizzare il maggior numero di
posti letto, per costruire nuove strutture». Il rofalo Rubino, dirigente dell‘Ufficio Esecuzione
momento della rieducazione rappresenta per i penale esterna: «Il nostro compito – afferma Gareclusi un’occasione per capire se, una volta rofalo Rubino – è porci davanti al soggetto che
fuori, desiderano proseguire nella strada della detiene la pena con numerose risposte codevianza o se dirigersi verso la via della legalità struendo per lui una pena che derivi da
e, in ogni caso, è fondamentale offrire loro gli un’attenta analisi della persona coinvolta e dalla
strumenti per reintegrarsi nella società e per sua motivazione al cambiamento, con il nostro
trovare un lavoro onesto. In tal senso all’interno lavoro pertanto miriamo al reinserimento sociale
degli istituti di reclusione sono previsti dei del soggetto attraverso dei percorsi individuapercorsi formativi che partono dall’istruzione lizzati». L’Uepe ogni anno riesce ad inserire nel
elementare fino ad arrivare all’università, grazie mondo del lavoro una media di 20 soggetti che
alle convenzioni stipulate con tutte le maggiori ottengono contratti regolari condizioni di lavoro
Facoltà italiane che, attraverso collegamenti continuative, soprattutto nel terzo settore. Dei
video, consentono ai reclusi di seguire le lezioni numeri apparentemente piccoli che, se contee di affrontare gli esami. Per chi non volesse de- stualizzati nella realtà della nostra regione, ridicarsi allo studio esiste la possibilità di lavorare specchiano nel concreto dei grossi risultati, soall’interno delle carceri come addetti alle pulizie prattutto in un settore come quello del reinseo alle cucine, (circa 10.000 hanno scelto questa rimento sociale, fatto di pregiudizi e di muri di
opportunità), mentre 3.000 detenuti nelle carceri ignoranza molto difficili da abbattere.
di Roma e Milano hanno avuto l’opportunità di
Sara Malatino
lavorare per ditte esterne che commissionano la
Tutelare la salute con la dieta
L’alimentazione è alla base di un corretto stile di vita, varia a seconda dell’età e delle esigenze della persona
Questo il tema dell’incontro dal titolo “Dieta e benessere” organizzato dal Rotary club Messina Peloro
R.c. MESSINA PELORO
(ME) – Dieta, benessere,
principi nutrizionali, associazione ottimale di alimenti,
quantità giornaliere consigliate, “nuovi alimenti”,
quanto siamo informati su
questi temi? Di questo si è
parlato nel corso di un interessante incontro, organizzato
dal Rotary Messina Peloro,
presso l’Hotel Liberty di
Messina. A relazionare sul
tema “Dieta e benessere”,
Franco Salvo, docente della
Facoltà di Chimica dell’Università degli Studi di Messina.
«Abbiamo voluto invitare un
professionista del settore – ha
spiegato il presidente del
Rotary, Sebastiano Drago –
per parlare di un tema che riguarda la tutela della nostra
salute e per avere da lui dei
consigli sulla corretta alimentazione. Il nostro interesse è
quello di dare una possibilità
ai soci che fanno parte di
questa associazione di divulgare il concetto di solidarietà». «La relazione – ha
affermato il professore Salvo
– riguarda la dieta e il benessere non solo fisico ma
anche psicologico. Quando si
parla di alimenti, infatti, non
si deve parlare solo di un soddisfacimento fisiologico ma
anche della soddisfazione
psico-fisica. Quando si parla
di dieta, si immagina qualcosa
di restrittivo ma, in realtà, non
è così. Per dieta si intende
uno stile di vita alimentare e
fisico».
È stato chiarito che non
esiste una dieta valida per
tutti; ciascuna dieta deve
essere forgiata sull’individuo,
tenendo conto delle caratteristiche del soggetto (età, attività fisica, ecc.) in modo da
farlo stare bene con se stesso
e con gli altri. La dieta è determinata da tre fattori: la reperibilità di sostanze nutritive
nel proprio ambiente di vita;
le culture sviluppate in quel
territorio (ad es. la cultura dei
musulmani vieta di mangiare
Incontro organizzato dal Rotary Aci Castello con lo psichiatra Luca Nicotra
La depressione si può curare
R.c. ACICASTELLO (CT)
– Nei giorni scorsi il club Rotary Aci Castello, presieduto
da Igor La Mantia, ha organizzato una serata sul tema “La
peste del 2000: La depressione ed i disturbi affettivi”. Relatore della serata lo psichiatra
Luca Nicotra.
Oggi giorno si usa spesso il
termine depressione, ma chi
sono i veri depressi? Quando
si è realmente malati? Come
bisogna intervenire? A queste
ed ad altre domande ha risposto Luca Nicotra.
«La depressione psichiatrica – dice Nicotra – è quella
che la psichiatria considera
come una vera e propria malattia mentale che provoca, a
chi ne è colpito, gravi sofferenze. Questa malattia si può
curare con i giusti interventi.
Il termine depressione oggi è
molto abusato, perché si usa
generalmente per indicare situazioni che la psichiatria non
considera come una vera e
propria malattia depressiva.
Proprio per questa cattiva informazione sarebbe necessa-
Da sinistra: Nicotra e La Mantia (mc)
ria una campagna informativa
per chiarire di cosa si tratta realmente».
«I sintomi depressivi fanno
parte dell’esperienza umana –
spiega lo psichiatra – L’umore
è quella tonalità affettiva di
fondo che condiziona tutte le
Un grave disturbo
che può esordire ad ogni età
Il disturbo depressivo è associato ad una elevata mortalità. Fino al 15 per cento degli individui con un disturbo depressivo grave muore per suicidio. Altri disturbi mentali sono frequentemente presenti contemporaneamente al
disturbo depressivo (per es., panico, disturbo ossessivocompulsivo, anoressia nervosa, bulimia nervosa, borderline
di personalità). Fino al 20 per cento-25 per cento degli individui con certe condizioni mediche generali (per es., diabete, infarto del miocardio, carcinomi, ictus) svilupperanno il
disturbo depressivo nel corso della loro condizione medica
generale.
D’altra parte, il trattamento della condizione medica generale è più complesso, e la prognosi è meno favorevole, se
è presente il disturbo depressivo.
Gli studi sul disturbo depressivo hanno riportato una vasta gamma di valori riguardo alla proporzione della popolazione adulta affetta dal disturbo. Il rischio nel corso della vita per il disturbo depressivo in campioni di comunità varia
dal 10 per cento al 25 per cento per le donne, e dal 5 per
cento al 12 per cento per gli uomini. Il tasso di malattia sembra non essere in relazione con l’etnia, l’educazione, il reddito o lo stato coniugale.
Il disturbo depressivo può esordire ad ogni età, con un’età
media di esordio intorno ai 25 anni. Alcuni hanno episodi
isolati seguiti da molti anni senza sintomi, mentre altri hanno gruppi di episodi, e altri ancora hanno episodi sempre più
frequenti con l’aumentare dell’età.
M.C.
percezioni e da una colorazione, positiva o negativa alla vita. L’umore “filtra” le esperienze esterne e inoltre si
manifesta in maniera palese.
Lo scorrere delle sensazioni
affettive durante le giornate,
produce il senso dello “scorrere del tempo”, il cosiddetto
tempo interno. La psiche non
riesce a sperimentare il dolore
per tanto tempo senza chiedersi come mai e perchè soffre. Il depresso allora entra in
una spirale di colpa, agitazione psicomotoria e disturbi
neuro-vegetativi. Tali sintomi
possono anche portare alla
morte, se non adeguatamente
e prontamente curati».
La vita di tutti i giorni sicuramente incide sul nostro stato d’animo ma questo non
vuol dire che tutti gli stressati
sono affetti dalla malattia depressiva.
«Se per lungo tempo si avvertono dei cambiamenti di
umore – dice Luca Nicotra –
questo può essere sicuramente
un campanello d’allarme, ma
quando si è colpiti da malattia
depressiva i sintomi sono palesi quindi è necessario ricorrere ad un medico specialista.
Purtroppo la famiglia, anche
se senza colpa alcuna, potrebbe influenzare il soggetto sia
nel bene che nel male, infatti,
a volte proprio per una que-
stione culturale che vede la
depressione come qualcosa di
cui vergognarsi, la risposta a
questo grave problema da parte di chi ci sta vicino non avviene in maniera adeguata
complicando la situazione.
Non bisogna avere prevenzioni ideologiche nei confronti
del ricovero dei malati in apposite strutture».
«Di fronte ad un depresso
occorre sempre evitare di utilizzare le solite frasi di circostanza, moralistiche e banali,
perchè si potrebbero aggravare le situazioni già difficili. Le
cause sono molteplici: psichiche, biologiche, genetiche, sociali e tant’altro. La depressione è una malattia senza
dubbio grave dalla quale, però, si può guarire ma solo se si
ricorre alle giuste terapie;
inoltre, i farmaci utilizzati sono sicuri ed hanno dato ottimi
risultati».
Si può essere colpiti da depressione a qualsiasi età; tale
malattia è più frequente nella
fascia d’età media; le più colpite sono le donne, probabilmente per questioni legate all’aspetto ormonale, agli sbalzi
dovuti al ciclo, alla gravidanza, alla menopausa. Le donne
hanno una predisposizione
biologica a questa malattia rispetto agli uomini.
La depressione è diventata
un fattore sociale. La maggior
parte dei casi di suicidi o di
omicidi del proprio bambino o
del proprio coniuge sono causati da questa grave patologia.
Spesso non ci si accorge di esserne affetti da depressione o
si fa finta di non saperlo evitando di curarsi, ma da ciò
con il passare del tempo scaturiscono le tragedie. Allora
non è meglio rivolgersi ad uno
specialista senza far passare
del tempo prezioso evitando il
peggio, intervenire proprio
come quando si avverte qualsiasi altro disturbo che può
mettere a repentaglio la nostra
salute? Basta convincersi che
la malattia depressiva è una
malattia come tante altre e
non bisogna vergognarsene.
Monica Colaianni
carne di maiale); le condizioni di vita e le abitudini
alimentari (vegetariani, salutisti, ecc.).
L’Istituto nazionale di
Ricerca per gli Alimenti ha
redatto le seguenti linee guida
da seguire per una corretta
alimentazione: controllare
spesso il proprio peso e
svolgere attività fisica; consumare più cereali, legumi,
frutta e ortaggi, meno grassi,
bevande zuccherate, dolci,
alcool e sale; bere molta
acqua (almeno 2 litri al
giorno); variare spesso le
scelte a tavola; regolare la
dieta secondo l’età. Attraverso un excursus dettagliato, sono stati presi in
esame i principi nutrizionali
degli alimenti (proteine,
lipidi, sali minerali, ecc.), per
mostrarne le associazioni ottimali nell’alimentazione
giornaliera, tenendo presente
la composizione del corpo
umano (16 per cento proteine,
13 per cento lipidi, 1 per
cento glucidi, 65 per cento
acqua, 5 per cento sali minerali e piccole quantità di vitamine). Il docente ha
spiegato l’importanza di una
dieta equilibrata. In Italia il
34 per cento della popolazione con più di 18 anni è in
soprappeso, il 9 per cento è
obesa.. Problema ancora più
sentito, quello dell’obesità pediatrica. I bambini che in
Italia soffrono di questa patologia, a causa della cattiva
alimentazione, del consumo
eccessivo di alimenti ricchi di
carboidrati semplici e grassi e
della scarsa attività fisica,
sono tantissimi (35 per cento
in soprappeso, 12 per cento
obesi). Bisogna poi tenere
conto che i bambini portano
questa problematica nell’età
adulta, con conseguenze a
medio-lungo termine. L’altra
faccia della medaglia, nei disturbi alimentari, è l’anoressia, una grave patologia
che colpisce maggiormente le
adolescenti, bersagliate dai
messaggi trasmessi dai mass
media. Le diete drastiche
sono le più pericolose.
Occorre tenere presente
sempre le quantità giornaliere
consigliate dagli specialisti
per ciascun alimento: cereali,
pane, pasta, riso, minimo 6
porzioni al giorno; legumi e
frutta secca, almeno 5
porzioni al giorno, con un
occhio alle calorie apportate
dalla frutta secca; verdura
minimo 4 porzioni al giorno;
frutta fresca almeno 2
porzioni al giorno), grassi
(olio, margarina, maionese) 2
porzioni al giorno. Gli
alimenti energetici andrebbero consumati nella
prima parte della giornata.
Importante anche l’assunzione di omega 3 e omega
6, raggruppati come vitamina
F. Si tratta di acidi grassi essenziali che svolgono molteplici funzioni benefiche:
forniscono energia, limitano
l’aggregazione delle piastrine,
tengono sotto controllo il colesterolo, hanno una funzione
antiossidante, regolano la
pressione la sanguigna, proteggono da infezioni interne
ed esterne. Rispetto agli
omega 3, gli omega 6 hanno
anche effetti malefici perché
causano un aumento delle
reazioni allergiche e della
pressione sanguigna. Tuttavia
sono necessari per bilanciare
l’effetto degli omega 3. Il
rapporto consigliato tra
omega 6 e omega 3 è 5/1 (la
nostra dieta mediterranea si
avvicina molto a questo
rapporto, mentre quella americana è di 10/1 con gravi
conseguenze per la popolazione che soffre di disturbi
cardiocircolatori e di obesità).
Gli omega 3 si trovano in abbondanza nel pesce azzurro e
nell’olio di semi di lino, gli
omega 6 nel regno vegetale.
L’illustre ospite, dopo aver
approfondito le tematiche riguardanti l’alimentazione
“tradizionale”, ha poi
concluso il suo intervento con
dei riferimenti al “cibo del
terzo millennio”. «Si tratta di
alimenti funzionali, prodotti
in laboratorio, – ha chiarito –
a cui ci dobbiamo abituare. I
cibi del futuro saranno tecnologici. È una nuova linea di
ricerca che sta venendo fuori
negli ultimi anni, per contrastare l’invecchiamento
della popolazione, la diminuzione delle superfici coltivate, l’aumento della popolazione mondiale. Riguarda
gli alimenti “fortificati” cioè
rinforzati con l’aggiunta di
altre componenti che ne migliorano le caratteristiche nutrizionali. Quello che si
produce deve essere in grado
di fornire più proteine, vitamine, sali minerali, di quelli
contenuti in un determinato
tipo di alimento: latte addizionato di ferro; frutta secca,
pasta e yogurt all’omega 3;
cereali vitaminizzati, addizionati con antiossidanti,
ecc». Nessun timore, però,
non si tratta di alimenti “geneticamente modificati”.
Valeria Zingale
Gli screening sanitari a Valverde
L.c. CATANIA FARO BISCARI (CT) – Tra maggio
e novembre 2006 si sono svolti degli screening sanitari, organizzati dal Lions Club Catania Faro Biscari.
La sede scelta dalla direzione generale dell’Ausl 3 di
Catania, è stata individuata nella locale sede di
Valverde (Ct), sita in Via Seminara. A maggio, si è
tenuto lo screening cardiologico, che ha consentito di
poter anche usufruire da parte degli utenti intervenuti,
dell’elettrocardiogramma. Un caso sospetto è stato individuato ed il paziente è stato invitato a recarsi in
ospedale, per un controllo più approfondito.
Nella norma gli altri pazienti visitati. Oltre 20 le
visite svolte comprensivi di elettrocardiogramma. In
settembre si è invece svolto lo screening dermatologico, eseguito dai medici della Clinica dermatologica
dell’Università di Catania, diretta da Giuseppe Micali i
medici Francesco La Carubba e Valentina Longo. Visitati oltre 75 persone, per un controllo legato soprattutto ai nei della pelle, che spesso senza saperlo
sono causa di mali incurabili. In ottobre, assistito da
Daniela Orofino, Domenico Arcoria coordinatore regionale della Fand, associazione nazionale diabetici,
ha testato il valore glicemico ad oltre 90 persone,
trovando che i valverdesi godono di buona salute ed
avendo riscontrando solo pochissimi casi di valori alti.
Nella giornata mondiale della vista, che ogni anno i
Lions di tutto mondo organizzano, la prevenzione fatta
a Valverde ha dato modo di poter applicare il service
dei Lions, sapendo che la retinopatia diabetica è una
della cause principali delle cecità.
In novembre, con oltre 150 prenotazioni, si è svolto
lo screening senologico. La Pettinato, dirigente medico
U.O di senologia dell’Ospedale Garibaldi Nesima di
Catania, distribuendo in due giorni le pazienti, ha visitato oltre 100 donne.Grazie ad altri due medici, lo
screening ha avuto un successo enorme. Ad alcune
donne, è stata prenotata una mammografia, per un controllo più approfondito. Un service completo che ha
dato modo di poter meglio capire le dinamiche per affrontare gratuitamente e nelle forme adeguate altri
screening. Il patrocinio degli screening è stato affidato
al coordinamento e all’organizzazione del socio
Rosario Tomarchio, che si è avvalso della collaborazione della locale Misericordia e di alcuni cittadini
valverdesi come Stefano Garozzo, Franco Di Bartolo,
Elda Ferrante, Alessio Ferioli, Vania Cascio e Lucia
Tuccitto, che si sono resi disponibili a dare una mano,
per rendere un servizio ai loro cittadini.
La figura della madre come fulcro della famiglia nella società moderna
I. Wheel c. GELA (CL) – I versi di
“res”, è disposta a tutto pur di
Foscolo hanno echeggiato potentemente
salvare il figlio come le donne di
nella sala convegni del Museo archeoKabul o della Palestina: le loro
logico regionale di Gela, dove la
lacrime sono uguali a quelle del
scrittrice Silvana Grasso ha disquisito
mondo antico, uguali ai cori che
sul tema “Cuore di madre – la madre
pregano Teseo di restituire alle
degli scrittori”. L’iniziativa è stata della
madri i corpi morti dei loro figli
sezione gelese dell’Inner Wheel di
morti in guerra, solo l’intercessione
Gela, diretto da Graziella Morselli, che
della madre lo fa tornare sui suoi
ha voluto puntare sulla figura della
passi. Il dolore non ha tempo né
madre come fulcro della famiglia che
luogo. E ancora esiste un’altra
deve ripensarsi per fronteggiare le
figura di madre quella che io deemergenze della società. «Il tema scelto
finisco con un termine di mio conio
– ha detto la presidente Morselli – si
“pedofaga” ovvero quella che
innesta perfettamente nelle linee guida Da sinistra: Gattuso, Morselli, Grasso e Blanco (lb)
soffoca i figli con un amore smidel club internazionale che quest’anno si
surato ed egoista: è la madre di
occupa della famiglia. E nell’ambito
Seneca che lo costringe a vivere un
della famiglia quale personaggio chiave è elemento determinante, rapporto morboso e gli impedisce di andare a nozze; poi quando
se non la madre? La madre come responsabile dell’educazione dei Seneca è condannato all’esilio gli scrive lettere strazianti e lui le
figli che tanto hanno bisogno di riferimenti certi che la società a risponde “madre i morsi del tuo amore mi hanno raggiunto
volte non riesce ad individuare. Riproporre la figura della madre ovunque, non potrei mai dimenticarti: ho abbandonato il sogno
come garante della famiglia in crisi». La manifestazione è stata d’amore per te. Il tuo bambino di 50 anni”, con una punta di
possibile grazie alla collaborazione della direzione del Museo ar- amarezza». Dal mito un volo pindarico verso Bufalino che
cheologico regionale di Gela. «Il Museo è aperto alle attività cul- propone un’altra figura di madre “pedofaga”, Mariannina: figlio
turali della città – ha detto il direttore Luigi Maria Gattuso – che si sposa dopo 40 anni di fidanzamento e impone alla moglie di
fanno rivivere anche i prestigiosi reperti del Museo in un binomio andare a vivere con la madre molto anziana. E ancora l’amore
“singolare” fra antico e attuale». La serata è stata aperta dalla por- della madre che va oltre la morte con Leonida che racconta di una
tavoce dell’Inner Wheel Liliana Blanco che ha tracciato un breve madre morta che parla ancora con occhi lucidi del figlio che ha laprofilo della scrittrice presente nella società gelese dal punto di sciato sulla terra. Momenti di commozione si sono registrati nella
vista professionale e sociale in tutta la sua verve. Poi è stata la sala quando la Grasso ha descritto con toni vibranti la scena di
volta della presidente Morselli e del direttore Gattuso. La Grasso Oreste che deve uccidere la madre per volere del Dio, deve venha aperto la sua relazione viva e sentita con i versi di Foscolo in dicare il padre che è stato ucciso da lei. Ma al momento di afcui piange la morte di uno dei fratelli e in questo caso la madre è fondare la spada sul suo petto la madre si strappa la veste greca e,
l’elemento unificante di fronte al dolore. Una declamazione che senza circumlocuzioni gli dice: “Figlio guarda il petto che ti ha alha aperto la lunga e vibrante passeggiata fra i prosceni della lattato e tu ti addormentavi con una goccia di latte che ti sgorgava
tragedia greca dove la scrittrice ha passato in rassegna varie figure dalla bocca”. Oreste arretra e la spada gli scivola di mano. Un
di madri. Silvana Grasso ha fatto rivivere le immagini vive del figlio non può uccidere con freddezza la madre: lo farà solo dopo
mito in cui la madre assume connotazioni diverse: da Ghea, la l’incitamento di Pelade. Solo la madre perdona come quella di
madre terra. «Dall’unione fra Ghea e Uranos nasce il mondo – Serse che accoglie il figlio vinto dopo la battaglia di Salamina,
dice la Grasso – ma è la terra che rappresentano l’utero materno e solo per il fatto di essere tornato vivo. L’ultimo quadro riguarda la
la terra accoglie le spoglie mortali dell’uomo. Ogni donna – storia vera di una madre che dopo avere visitato per quattro anni
madre è prima di tutto madre che moglie e come tale il suo istinto la tomba del figlio morto viene trovata esanime sulla sua lapide.
è quello di salvare il figlio. Nel mito infatti il padre può essere inL. B.
vidioso del figlio maschio primogenito che può minare il suo
potere; la donna greca, seppure considerata una “cosa” o in latino
Iniziative musicali per le festività natalizie
GELA (CL) – Con questa iniziativa i club service hanno avviato le attività natalizie. Il concerto di Natale si è svolto il 7 dicembre nell’auditorium del Liceo ginnasio “Eschilo” di Gela, su
iniziativa del Rotary club e l’Inner Weehl di Gela. La manifestazione si inserisce fra le iniziative
dei club service ed è stata realizzata in collaborazione con l’associazione “Amici della Musica”
Giuseppe Navarra di Gela diretto dal maestro
Giuseppe Pastorello. La serata introdotta dalla
portavoce dell’Inner Wheel Liliana Blanco; è stata avviata dalla presidente dell’Inner Graziella
Morselli che ha sottolineato l’importanza della
musica come veicolo di cultura nel panorama sociale gelese. Ha presenziato la presidente del Rotary club, Elisa Nuara. Sul palco della scuola si è
esibito il duo composto dal soprano Anna Maria
Bonelli accompagnata al pianoforte da Enrico
Maida. Anna Maria Bonelli soprano di origine niscemese si è diplomata nel 1988 in canto all’istituto Bellini di Caltanissetta con il massimo dei voti, ha interpretato “Il lamento delle Ninfe” alla rassegna internazionale della Scuola civica di Milano. Vincitrice del concorso
“Katia Ricciarelli”, segue l’Accademia sotto la giuda della stessa cantante; nel 95 ha vinto il primo premio al concorso internazionale “Voci nuove per l’operetta” a Torino. L’artista ha interpretato magistralmente arie tratte dal repertorio classico di Puccini, Verdi, Dvorak,
Tosti e Giordani, passando dalle note meste di
Manon Leascaut a quelle allegre tratte dall’opera
“Il paese dei campanelli”. Enrico Maida, compagno nella vita e nell’arte si è diplomato in pianoforte presso il conservatorio “Bellini” di Palermo
sotto la giuda del maestro Gaetano Cellizza. Nel
1988 segue ad Ischia il seminario internazionale di
interpretazione musicale tenuto dal maestro Sergio Fiorentino. È membro di giuria in concorsi internazionali ed internazionali. Nella seconda parte
del concerto si sono esibite due giovanissime,
Chiara Musumeci al pianoforte e Chiara D’Aparo
al violoncello. Chiara Musumeci ha vinto numerosi concorsi nazionali: è pronipote del maestro Giuseppe Navarra che da il nome al Liceo musicale di
Gela. Chiara D’Aparo con il suo violoncello è stata una rivelazione per il pubblico presente in sala
fra cui figuravano i rappresentanti dei club service di Gela. Il dirigente scolastico del Liceo Ginnasio Eschilo, Corrado Ferro ha avuto il piacere di consegnare alle due ragazze un attestato rilasciato dai due club service, in quanto le rilevazioni sono anche
studentesse del liceo “Eschilo”. Prossimo appuntamento dell’Inner
Wheel il 17 dicembre alle 10 con la bancarella di beneficenza in corso Vittorio Emanuele.
Li. Bl.
Abbònati
c l i c c a n d o
www. quotidianodisici l ia .i t
Martedì 18 luglio 2006 — Q U O T I D I A N O D I S I C I L I A — PAGINA 9
ASSOCIAZIONISMO
Le consegne al Rotary Aci Castello
Il passaggio della campana tra il presidente uscente Michele Piazza Roxas e il neo presidente Ignazio La Mantia
Un anno pieno di iniziative all’insegna della solidarietà e del servizio “al di sopra di ogni interesse personale”
R.c. ACI CASTELLO – Nei giorni scorsi,
presso un noto hotel di Aci Castello, ha avuto
luogo la cerimonia del passaggio delle campana
del Rotary club di Aci Castello. Ignazio La
Mantia è subentrato al presidente Michele Piazza
Roxas.
Dopo aver assolto ai rituali convenevoli il presidente uscente ha fatto il suo discorso di
chiusura di anno sociale.
«Il passaggio della campana – dice Michele
Piazza Roxas – è un momento molto importante
per un club, perché segna la fine di un anno trascorso all’insegna di tante iniziative portate
avanti sempre con quello spirito rotariano che caratterizza ognuno di noi e l’inizio di un nuovo
anno. Per ricordare tutto ciò che il nostro club ha
realizzato durante questo anno in cui sono stato
presidente e con la partecipazione assidua di tutti
i soci, abbiamo realizzato un Dvd dove sono
raccolte le immagini più belle di questo periodo
trascorso insieme».
«La nostra attività è iniziata a luglio dell’anno
scorso – continua il presidente Piazza – con il
passaggio della campana dal presidente uscente Da sinistra: La Mantia, Piazza Roxas e Scacco
Salvatore Consoli al sottoscritto. Da non dimenticare le varie serate di agosto periodo in cui
incontri informativi e formativi in collaborazione con la
abbiamo organizzato diverse attività con il Catania scuola media statale G. Verga presso la quale si
Ovest. L’anno rotariano si è svolto all’insegna del con- svolgono degli incontri con gli alunni, il personale
solidamento della presenza e dell’azione dei soci sul docente ed i genitori, consistenti in conversazioni con i
territorio e a servizio della comunità locale. Nell’ambito nostri soci medici che hanno messo a disposizione la
delle attività svolte, un ruolo primario lo hanno avuto le loro professionalità e le loro conoscenze in tale campo.
scuole, verso le quali è stato avviato un programma di Noi crediamo nella nuova generazione perché i ragazzi
rappresentano il futuro ed è proprio per
questo che ci siamo impegnati a portare
aventi diversi progetti, ad esempio, abbiamo
istituito anche un premio alla memoria del
sindaco di Aci Castello, Michele Toscano, tragicamente scomparso; infatti abbiamo bandito
un concorso fotografico per i ragazzi delle
scuole. Quest’anno il premio è stato vinto da
quattro studentesse della scuola G. Verga di
Aci Castello, alla prima classificata è stata assegnata una borsa di studio con la quale ha
avuto l’opportunità di fare uno stege all’estero per il perfezionamento della conoscenza della lingua inglese. Inoltre sono stati
regalati dei libri per accrescere la Biblioteca
della scuola».
«Un’attività da non dimenticare – aggiunge
– è l’istituzione della giornata rotariana della
donazione del sangue che si svolge in Piazza
Castello nel mese di maggio per sensibilizzare la comunità al dono di questa comIl consiglio direttivo
ponente essenziale per la vita di ogni uomo. È
in corso da anni, il progetto integrautismo per
sostenere un bambino castelliano colpito da
tale patologia; inoltre non dimentichiamo la
collaborazione con Padre Merlino, la parrocchia di Aci Castello e la Caritas castellese
per le iniziative del Banco alimentare, infatti
un giorno della settimana due nostri soci a
turno ritirano i generi alimentari destinati alle
fasce più deboli e sfortunate della società castellese e non. Queste iniziative si affiancano
all’azione internazionale del “maiching grant”
avviato con un distretto indiano che consiste
nell’adozione a distanza di un bambino nigeriano; da non dimenticare le iniziative della
Rotary Foundation quali il Progetto polioplus,
Madagascar e tanti altri. È stato organizzato
anche un ballo per la raccolta di fondi da destinare alla fondazione. Tanti, poi, sono stati
gli incontri di quest’anno rotariano da me presieduto, duranti i quali sono statti trattati interessanti argomenti di vario tipo tra i quali: “Il
rapporto tra contribuenti ed il fisco”; “Le
carceri: arrivo o paretenza”; l’incontro con
Paolo Veronesi sul “Tumore al seno, l’importanza del trattamento microinvasivo”; “La
tutela e la gestione dell’ambiente: aspetti sociali e giuridici” dove sono intervenuti Anna Abramo, avvocatessa specializzata in tematiche ambientali, Mario Intelisano, maggiore della Guardia di Finanza nucleo di
Polizia tributaria e Giuseppe Spina, direttore del Parco
dell’Etna; l’incontro sulla pedofilia con Don Fortunato
Di Noto, presidente dell’Associazione Meter e Marcello
La Bella, dirigente responsabile della Polizia Postale e
delle comunicazioni di Catania; l’incontro con una delegazione argentina».
«L’amicizia all’interno del club deve essere sempre
attenzionata – sottolinea Michele Piazza Roxas – una
cosa che tengo a sottolineare è la presenza sempre costante di Michele Fardella, assistente del governatore
Arcangelo Lacagnina. Lo ringrazio per esserci stato
vicino e per i suoi consigli e suggerimenti che ci hanno
permesso di non commettere errori. Ringrazio a tutti i
soci del club per il loro affetto e la loro costante partecipazione e voglia di fare; tutto il consiglio direttivo che
mi ha aiutato durante il mio mandato e tutti i preisdenti
delle commissioni istituite».
Durante la cerimonia il presidente uscente, Michele
Piazza Roxas ha consegnato le prime “Paul Harris” del
club a Franco Giuliano e Salvo Consoli, per la loro dedizione al club.
80.000 copie
con 5 edizioni settimanali
(da martedì a sabato)
Il presente sulla scia delgli anni passati
«Il programma che intendo intraprendere e realizzare – dichiara il
neo presidente del Rotary Aci Castello, Ignazio La Mantia – si baserà, soprattutto, sulla scia di
quello che è stato fatto durante
quest’anno da Michele Piazza
Roxas; è mia ferma intenzione costruire le attività di questo anno sociale sui successi e sulle esperienze passate. Voglio continuare a
portare avanti le iniziative intraprese insieme alla comunità di Aci Castello. Infine è mia intenzione continuare a sostenere ed aiutare la
Rotary Foundation che, a mio avviso, è un organismo importante per
il Rotary. Non dobbiamo dimenticare mai di cercare sempre di vivere secondo i valori del Rotary».
Il Rotary club di Aci Castello, anche se ancora un club giovane, con
le sue iniziative e con il suo spirito
ha adempito ai principi ed i valori
fondamentali del Rotary. Tutti i
nuovi soci, ricordiamo, sono avviati alle iniziative rotariane solo dopo
essere stati ripetutamente informati dei principi etici, morali e civili
che reggono questa grande archi-
tettura di popoli e persone che è
presente in tutti gli angoli della terra. L’istruttore del club, che è un
past-president, è incaricato di fornire ai nuovi soci le informazioni
necessarie per comprendere a
fondo l’azione verso la quale il Rotary è indirizzato. Questa collaborazione si integra con il sostegno
che è dato al socio presentatore c
anello di raccordo indispensabile
all’integrazione di nuovi soci nella
famiglia rotariana.
Durante l’anno sono stati organizzati dai soci anche diversi Caminetti. Il Rotary club Aci Castello ha
varato varie iniziative che mirano a
garantire la maggiore visibilità ai
progetti che sono approntati nell’anno sociale.
Dopo il breve ma efficace discorso il neo presidente ha presentato il
suo consiglio direttivo ed, in fine,
l’assistente del governatore, Giovanni Ianora ha fatto un breve intervento per porgere i saluti del governatore ai soci del Rotary Aci Castello.
M.C.
Da sinistra: La Mantia e Piazza Roxas
Monica Colaianni
Lions: “Per chi suona la campana?”
Giuseppe Capuani è il nuovo presidente del club Catania Est per l’anno 2006/2007
L.c. CATANIA EST – Una suggestiva cornice quella dello Sheraton Hotel di
Catania per salutare, in occasione dell’Incontro Conviviale, il passaggio della
Campana. Con questo gesto il presidente del Lions club Catania Est Alfio Maccarrone saluta il neo presidente Giuseppe Capuani. Con un gesto che conserva
tutto il senso della amicizia e della convivialità che contraddistingue il Lions.
«L’anno sociale che ha interessato la mia presidenza – ha detto Maccarrone – è
stato molto faticoso. Il nostro club è stato eletto club modello. La campagna
promossa dal Lions ha lo scopo di ridurre la cecità prevenibile e reversibile in
alcune aree del mondo, prevalentemente in Oriente. Oltre a questa importante iniziativa abbiamo realizzato un importante progetto che permettesse di analizzare e
interagire con le problematiche del territorio etneo. Principalmente nella città di
Catania. Su questo argomento un incontro importante è stato fatto con il Prefetto
sullo smaltimento dei rifiuti solidi”. Sempre in tema di territorialità il Lions club
Catania Est ha portato alla luce l’importante questione del patrimonio rurale dell’Etna».
1La ruralità è una delle nostre ricchezze – continua Maccarrone – per questa
ragione abbiamo sostenuto con fervore il progetto Lions di inserire il nostro patrimonio rurale nell’Unesco. Ma il nostro anno sociale ci ha guidati soprattutto
nel raggiungimento dei fini lionistici, quali la tutela di quanti vivono uno stato di
disagio.Per questo motivo il ricavato della stagione teatrale di quest’anno sarà devoluto al popolo rumeno. Altro importante aspetto legato ai nostri principi è stato
quello di migliorare la conoscenza tra i soci, a tale scopo abbiamo incentivato la
collaborazione tra i vari club. Un esempio è stata la giornata enogastronomica
presso una villa dell’Etna per valorizzare il territorio e allo stesso tempo diDa sinistra: Lo Cascio, Tomasello, Mantia e Capuani.
vulgare quei principi di amicizia che ci contraddistinguono».
A testimoniare della realizzazione degli scambi tra i vari club, e quindi della rivalutazione del senso dell’amicizia, ormai offeso dagli abusi di una quotidianità
sempio a Palermo presso i locali di S. Chiara siamo riusciti a creare una moschea per
globale e violenta, la presenza di diversi altri club: Catania Biscari, club di Palermo il culto». Il presidente del Lions Palermo Mediterranea pone invece l’accento sul
Mediterranea e Messina ruolo del gemellaggio. «Nel corso degli anni- ha esordito Giuseppe Lo Cascio preper citarne qualcuno. sidente del club palermitano- il gemellaggio e i tanti progetti comuni sono serviti a
«La cerimonia – so- sminuire la storica rivalità tra Catania e Palermo. Nel corso dell’ultimo anno sociale
stiene Tiberio Mantia abbiamo creato diverse possibilità di incontro, ad Agrigento per esempio. Tutti questi
segretario Palermo Me- importanti appuntamenti ci hanno permesso di approfondire la conoscenza ed eliditerranea – ha so- minare qualsiasi inutile contrasto».
prattutto lo scopo di perDopo l’ascolto dei tre inni: indiano, europeo, e italiano la cerimonia prosegue con
mettere di incontrarsi e il solenne passaggio della campana, un atto che racchiude in sé tutta la simbologia e i
di rivalutare il senso valori Lions. Viene fatto il passaggio di distintiti tra Maccarrone e Capuani, e con
dell’amicizia. Ma non è esso il trasferimento di carica. «Cercheremo di curare l’armonia tra i soci – ha detto il
solo questo. Oggi il neo presidente Capuani – soprattutto lavoreremo sul piano della solidarietà. Il nuovo
ruolo del Lions è di- programma sarà all’insegna della continuità con il lavoro fino ad ora svolto dal preventato quello di sidente uscente e sarà il frutto di un lavoro coordinato col direttivo. Oltre ai principi
pungolo, siamo passati solidi dell’amicizia cercheremo di portare avanti il gravoso principio di sviluppare tra
da un ruolo assistenziale tutti i popoli uno spirito comunitario. Certamente non mancherà il progetto Natale
ad uno di denuncia nei anche per loro, che lo scorso anno ci ha permesso di dare un Natale a chi non poteva
confronti delle Pub- permetterselo. Credo che l’importante è che ognuno con il proprio ruolo si debba
bliche Amministrazioni sentire coinvolto, penso che la solidarietà quella vera ci debba guidare sempre».
che operano male. Per
L’intervento del Governatore e responsabile per gli scambi giovanili Melita Furnari
queste ragioni il Lions invece si è incentrato sul ruolo dei giovani e sull’importanza del viaggio come
ha realizzato una serie strumento di conoscenza di nuove culture.
di convegni e gruppi di
«Vorrei porre alla vostra attenzione – ha affermato – il problema che riguarda i gestudio sulle tematiche mellaggi in Sicilia. Lo scopo di questo istituto è quello di realizzare il principio di
più variegate, per fratellanza con tutte le sedi Lions del mondo. Mi rammarica dire che la Sicilia non ha
citarne una la questione la cultura dello scambio giovanile. Infatti il service permette ai nostri figli di arricdell’immigrazione.
chirsi e poi di arricchirci con i viaggi all’estero e poi con lo strumento dell’ospitalità
Abbiamo cercato di rea- dei giovani venuti dall’estero. Per quest’anno la Sicilia ne manderà cinque ma non
lizzare degli incontri atti ospita nessuno. Vorrei che la presenza di questa giovane austriaca, stasera ci dia lo
a sollecitare le isti- stimolo per superare questo problema».
tuzioni a dare supporto
agli immigrati. Ad eLaura Galesi
Le ragioni del sì per il Ponte sullo stretto:
un incontro all’Università di Palermo
PALERMO – Giorno 20 luglio 2006
alle ore 16, presso l’Università di Palermo, Palazzo Steri, “Sala dei Baroni” si svolgerà l’incontro sul tema
“Le ragioni del sì per il Ponte sullo
Stretto”, in tale occasione sarà presentato il volume “Un collegamento
per lo sviluppo”.
La manifestazione è promossa
dalla Fondazione Angelo Curella,
dal distretto Lions Sicilia 108 YB e
dal diste Consulting srl.
I lavori saranno introdotti da Pietro Busetta, presidente Fondazione
Curella, il moderatore sarà Carlo Alberto Tregua, direttore del Quotidiano di Sicilia.
Le conclusioni della manifestazione saranno tratte da Raffaele
Tommasini, governatore del Distretto Lions 108 YB per l’anno sociale 2005-2006.
Seguiranno numerosi interventi.
Quotidiano di Sicilia
Terzo settore 7
Martedì 30 Gennaio 2007 - N. 018
Tirassegno: uno sport, una passione
Rotary Aci Castello organizza un’incontro sulla storia di un’attività sportiva dalle tante sfaccettature
L’Unione italiana tirassegno ha due aspetti fondamentali, uno prettamente sportivo ed uno istituzionale
Un momento della rappresentazione (bc)
Lions club Palermo dei Vespri di scena con la “Cumedia nova”
L.c. PALERMO DEI VESPRI (PA) – Anche quest’anno, il Lions club “Palermo dei Vespri”
di scena con la “Cumedia Nova” di Claudio Russo, allo scopo di raccogliere fondi per sostenere
iniziative umanitarie promosse dagli stessi clubs. Il denaro raccolto in occasione dello spettacolo è stato, infatti, devoluto al fondo di solidarietà Sodalis, che raccoglie contributi da destinare alle famiglie, al fine di rendere effettivamente libera la scelta educativa in campo scolastico.
Sale piene al teatro Politeama di Palermo dove la “Compagnia dei Vespri”, formata in gran
parte dai soci e dai familiari dei soci, ha brillantemente dato vita al copione in lingua siciliana,
suddiviso in cinque atti e sei cantica, che «non è la traduzione dei “Menaechmi” del poeta latino
Tito Maccio Plauto – come precisa Giusto Monaco, docente di Filologia classica e presidente
dell’Inda, Istituto nazionale del dramma antico – ma un testo teatrale che, dalla fabula di Plauto,
desume la trama, i personaggi, la successione delle scene e che, tuttavia, è impostato in modo
autonomo e certamente più adatto al lettore e allo spettatore moderno».
“Menaechmi” è commedia degli equivoci che si inserisce nel filone del doppio plautino:
Miniccu I e Miniccu II sono due gemelli, separati da piccoli, perfettamente simili. Miniccu II,
capitano, giunge ad Epidammo nel corso di un viaggio alla ricerca del fratello. Qui Carizia,
amica di Minicco I, il suo parassita Cilanca e la stessa moglie sono vittime di una serie di
equivoci esilaranti. Nessuno capisce più niente e i due Miniccu vengono ritenuti pazzi fino a
quando si trovano finalmente uno davanti all’altro di fronte alla casa di Carizia e tutto si
chiarisce. Una commedia dal ritmo frenetico e dalla comicità irresistibile, in cui peripezie e
battute si susseguono senza pausa. Il tema dell’identità di due persone era già stato trattato dalla
commedia greca e diventerà un classico, dal rinascimento alla commedia degli equivoci di Shakespeare. Lo stesso tema è ripreso da Plauto anche nell’“Amphitruo”, l’unica commedia latina a
soggetto mitologico, che narra l’avventura di Giove, innamorato di Alcmena. Il Dio, per ottenere l’amore della donna, prende le sembianze del marito Anfitrione. Una volta svelato
l’arcano, l’uomo si dichiara onorato di essere stato gabbato dagli dei e tutto si risolve felicemente.
Autore, regista, attore protagonista, nonché unico professionista della compagnia, Claudio
Russo per il terzo anno consecutivo ha guidato i soci-attori nell’impresa, aiutandoli a superare
le difficoltà che si sono presentate per studiare le parti e recitare in dialetto siciliano, trasformando il gruppo, in poco tempo, in una vera e propria compagnia teatrale. Dalla collaborazione tra il Lions club “Palermo dei Vespri” e il fondo Sodalis è nato il “Progetto Sodalis”,
che si è potuto avvalere anche della sponsorizzazione di una grande azienda come la Fiat.
Barbara Cardella
R.c. ACI CASTELLO (CT)
– Il tirassegno e le sue tante
sfaccettature, di questo ha
parlato il Rotary club Aci Castello, presieduto da Igor La
Mantia, durante uno dei suoi
tanti incontri. Relatore della
serata Carlo Rossitto, medico
legale.
«L’Unione italiana tirassegno ha due aspetti fondamentali – dice Carlo Rossitto
– uno prettamente sportivo ed
un altro istituzionale, infatti,
esso riveste contemporaneamente la veste di ente
pubblico e di federazione
sportiva regolarmente affiliata
al Coni.
«Nel consiglio nazionale
dell’Unione italiana tirassegno, oltre ai cinque
membri eletti dalla Conferenza dei presidenti di
sezione, ci sono anche tre
membri ministeriali: un rappresentante del ministero
della Difesa, uno del ministero dell’Economia e delle
finanze ed uno del ministero
dell’Interno.
«L’Unione nazionale ha dei
compiti specifici che riguardano soprattutto la formazione del personale che per
esigenze professionali deve
girare armato e che, quindi,
ha il bisogno di frequentare
annualmente un duplice corso
di lezione che faccia in modo
di renderli periti esperti
nell’uso delle armi. I Vigili
urbani e le Guardie giurate
sono i due grossi nuclei obbligati a frequentare questi
corsi.
«È stata emanata un’apposita legge, la 206/81, che
obbliga queste due categoria a
frequentare un corso di
lezioni teoriche e pratiche.
Tra gli elementi fondamentali
di queste lezioni vi è la sicurezza con cui si deve maneggiare l’arma, essa, infatti,
non è pericolosa di per sé, ma
lo diventa se maneggia ed utilizzata impropriamente. Per
noi sportivi, invece, è un attrezzo sportivo come tanti
altri. La prima cosa che insegniamo ai soci è il modo di
utilizzare lo strumento in sicurezza.
«Il tirassegno nasce nel
1861 – continua il relatore –
su indicazione di Giuseppe
Nasce nel 1861
su indicazione
di Giuseppe Garibaldi
Garibaldi per addestrare alle
armi i giovani che dovevano
andare in guerra e su questa
scia si è andati avanti durante
tutto il ventennio fascista,
quando fu istituita la scuola
pre e post militare.
«L’Unione italiana tirassegno durante il periodo
bellico era regolarizzata dalle
leggi del ministero della
Guerra. Nel 1947 essa fu
sciolta, commissariata e ricostituita in un primo momento
sotto forma di società sportiva
e sotto il controllo del ministero della Difesa, come lo
è tutt’oggi».
Se un libero cittadino
volesse intraprendere questo
sport, deve per prima cosa
passare una visita medica che
accerti che il soggetto è
esente da vizi e pregiudizi
psicofisici che possano alterare la sua capacità di utilizzare un’arma.
«Quando si parla di vizi –
specifica – ci si riferisce a
quelli mentali e non a quelli
fisici. Non dimentichiamoci
che lo sport del tirassegno è
aperto ai diversamente abili,
anzi è importante ricordare
che i diversamente abili
italiani si sono fatti sempre
onore alle Paraolimpiadi,
vincendo parecchie medaglie
d’oro».
Dopo aver passato la visita
medica, ci si reca in una
sezione tirassegno (in Sicilia
ve ne sono 12, tra queste la
più grande è quella di Catania
che risale al 1897) per
iscriversi. Tempo fa bisognava esibire anche i certificati penali che oggi sono
stati sostituiti dall’autocertificazione dove ci si assume la
responsabilità di affermare di
non avere carichi pendenti.
«La sezione di Catania –
dice il relatore – come del
resto la gran parte delle
sezioni, ha sia impianti ad aria
compressa sia impianti a
fuoco.
«Ovviamente, conviene
iniziare con l’aria compressa,
infatti, non c’è una grande
differenza tra sparare ad aria
compressa e sparare a fuoco,
quindi per imparare conviene
l’aria compressa perché è più
facile e successivamente si
può passare all’arma da fuoco
sia corta che lunga, vale a dire
pistola o carabina.
«La cosa importante è accostarsi con la mentalità
sportiva. Il tirassegno, contrariamente a quanti molti
pensano, è uno sport che richiede calma interiore, grande
concentrazione, grande se-
Occorre calma interiore
concentrazione
e preparazione fisica
renità ed una buona preparazione fisica, molto più di
quanto si possa immaginare».
I costi da sostenere sono
quasi irrisori: l’iscrizione
annua per le categorie adulte
è di circa 44 euro che comprendono la rivista mensile e
l’assicurazione.
La spesa dell’arma varia a
seconda del tipo che si sceglie
e comunque non è necessario
avere l’arma propria non
appena ci si iscrive, infatti il
tirassegno ha delle armi che
mette a disposizione degli
iscritti.
Il porto d’armi non è necessario, per l’acquisto dell’arma basta il nullaosta rilasciato dalle autorità di
Polizia; per il trasporto vi
sono due possibilità: la legge
Lo Bello 85/1986, che
consente il trasporto in Italia
di armi sportive con una
semplice autorizzazione della
Polizia, e il porto d’armi per
tiro a volo.
Istituito da tre anni, il porto
d’armi per tiro a volo, che in
pratica è diventato un porto
d’armi per armi sportive,
consente il trasporto dell’arma chiusa in custodia disgiunta dalle munizioni.
Monica Colaianni
Da sx: Rossitto, La Mantia, Scacco (mc)
Rotary Gela presenta La ribellione di Castrogiovanni contro il vescovo di CT Suoni e immagini per descrivere la vitalità e i paesaggi del vulcano siciliano
La cultura, cibo dell’anima “Aetna suite”: l’Etna in musica
R. C. DI GELA – Il Rotary
per la cultura. Con l’inizio del
nuovo anno, il Rotary club di
Gela, presieduto da Elisa
Nuara, ha aperto le porte alle
iniziative di presentazione
delle pubblicazioni a cura dei
rotariani. Nel caso specifico,
l’uditorio ha fatto un passo indietro nel tempo per sapere
ciò che accadeva non solo nel
territorio di Enna, dove si sviluppa lo spaccato raccontato
da Eugenio Amaradio, legale
ennese con la passione per
storia, ma anche nel vicino
territorio di Gela. Perché,
quando si parla di facili costumi, “tutto il mondo è paese”.
“La ribellione di Castrogiovanni contro il vescovo di Catania, un episodio di storia siciliana del 1627” è il titolo del
libro pubblicato e arricchito
dalle interpretazioni iconografiche di Bruno Caruso. «È un
libro molto accattivante – ha
detto il presidente Nuara – che
mette in luce i costumi liberi
del 1600 ad Enna come a Gela. Abbiamo voluto presentare
il lavoro dell’amico rotariano
nella nostra città di Gela per
far conoscere una parte oscura
della storia di una città vicina,
qual è quella di Enna, di cui si
conosce ben poco. E con
l’aiuto degli amici rotariani
del club ennese abbiamo potuto godere di un episodio di
storia ancora non approfondi-
to».
“Viscuvu in Catania si stetti, Innocenziu Massimu Romanu… regnando a Roma Papa VIII Urbanu. Fici la curti di
genti imperfetti”: con queste
parole si dava notizia dell’insediamento del vescovo circondato da gente “imperfetta”. Così comincia il
manoscritto inedito composto
da fra Geronimo pane e vino,
poeta dialettale del tempo. Il
vescovo è Innocenzo Massimo, uomo avido di denaro,
che arrivò a Castrogiovanni,
l’odierna Enna, sotto la giurisdizione della diocesi di Catania, per correggere i costumi
leggeri del popolo che usava
giacere prima del matrimonio,
contravvenendo alle norme
religiose dettate dal Concilio
di Trento, a suon di pene detentive e pecuniarie. Il vescovo Innocenzo “fece fare una
nuova inquisizione su tutti coloro i quali avessero praticato
prima dello sposalizio”.
Non solo, il XXI secolo è
quello dei costumi slegati da
ogni deterrente di natura religiosa, il secolo dei pacs: il
sesso è il rompicapo di tante
epoche storiche. Dal tempo
dei greci che praticavano
l’omosessualità con assoluta
disinvoltura, alla civiltà dei
Romani avvezzi ai baccanali,
al XVII secolo apparentemente morigerato, ma in realtà in-
Catrogiovanni: il castello di Lombardia nel 1920
Da sx: Bruno, Nuara, Amaradio (lb)
cline a dimenticare i dettami
della religione. E qui si inserisce l’azione del vescovo che,
secondo le fonti, “fici cosi
mai visti né ‘ntisi. L’omini
d’onuri ijeru carcerati, preni e
lattanti nelli fossi misi”. «Viene intaccata l’immagine della
città “inexpugnabilis – dice
Attilio Bruno nella prefazione
– ombelico della Sicilia, teatro del ratto di Proserpina;
l’autore riferisce eventi che riguardano i costumi sessuali
nella città di Enna, descrivendo comportamenti che erano
largamente diffusi tra gli ennesi, in evidente contrasto con
la morale codificata del tempo. In questo clima il vescovo
faceva il suo mestiere, cercando di far osservare le regole
della chiesa. Nel racconto della rivolta della città contro il
vescovo si preannuncia, dopo
il tempo del dolore e della sofferenza, il tempo della libertà
e della gioia».
Nel 1627, quindi, Castrogiovanni organizzò una rivolta contro il vescovo e fu scomunicata dal Papa. Su questo
periodo della storia di Enna è
calato il silenzio da parte degli
studiosi, ma l’autore ha condotto una ricerca accurata attraverso la traccia del frate ennese e gli scritti degli archivi
vaticani. Il tutto è reso con
particolari ora drammatici ora
gustosi e con il gusto del-
l’aneddotica. «La storia dell’avvenimento che sconvolse
Castrogiovanni – dice Eugenio Amaradio – e di tutte le vicissitudini successive, ha avuto, nei secoli, la sorte
particolare di essere stata
ignorata o quantomeno trascurata.
Le fonti rinvenute sono pochissime: la prima è una lettera del 14 agosto 1627 con la
quale il segretario di Stato,
cardinale Bandini, in riscontro
ad una nota dello stesso vescovo Innocenzo, aveva dato
notizia della rivolta; una relazione del 1629 del vescovo in
cui dichiara di “essersi sforzato di reprimere il noto delitto
della città”. Poi c’è la “Relazione veridica di tutto quel
che successe nella ribellione
contro il vescovo...”, in ottava
rima siciliana del poeta fra
Geronimo. Bisogna aspettare
un altro secolo, perché padre
Giovanni dei Cappuccini ne
riparli nel 1720».
Nel futuro, Amaradio pubblicherà la traduzione integrale del poemetto che in alcune
parti si presenta licenzioso come erano i costumi del tempo,
di fronte ai quali il vescovo
non risparmiò nessun uomo di
nobili natali o donna incinta a
seguito di un’unione non ancora benedetta.
Liliana Blanco
L.c. CATANIA FARO BISCARI (CT) – L’Etna, vulcano
amato e temuto dalle popolazioni che l’hanno antropizzato, con
un atteggiamento di protezione
e punizioni verso i propri figli
(figli dell’Etna), si lascia ammirare da quanti, dopo lunghi
viaggi, lo visitano con garbo e
discrezione. Tuttavia, soltanto
chi lo vive da sempre può dare
una descrizione dettagliata dei
suoi umori, della popolazione
che vive su di esso, dei territori
che ci offre, delle inquietudini
umane e delle manifestazioni
sacre e profane che vi si svolgono attorno.
L’“Aetna suite” nasce da questi presupposti, descrivendo in
musica vitalità, paesaggi, sagre,
umori di quanti vivono il vulcano come madre-matrigna.
L’ispirazione è stata dettata anche dall’encomiabile lavoro che
Enzo Stroscio, presidente del
comitato distrettuale Lions,
Vulcano Etna: Patrimonio da
valorizzare, sta conducendo per
il distretto siciliano e ai fini di
sensibilizzare tutti sulla grande
capacità mediatica che l’Etna
da sempre emana nel mondo visitatore, sulle sue musicalità e
sulle sue rappresentazioni per
immagini.
Nella composizione ho citato
indegnamente alcuni fra i più
noti autori catanesi, per meglio
descrivere l’animus dei siciliani
e le inquietudini fra i popoli
(vedi “Casta diva”, il canto belliniano che esorta alla pace fra i
popoli e che meglio descrive la
religiosità dei catanesi). I suoni
e i ritmi rispecchiano la spontaneità di esecutori non professionisti che si possono incontrare
nelle bande paesane e nelle vecchie sale da barba, luoghi di antica cultura musicale.
La suite è stata registrata interamente in uno studio musicale alle pendici dell’Etna per motivi di tempo, in previsione di
essere eseguita e registrata dall’Orchestra filarmonica siciliana. Le splendide immagini fotografiche sono state realizzate da
Fabrizio Villa, noto foto giornalista che, oltre a collaborare con
le più note testate nazionali, è
inviato speciale per l’Unicef in
tutto il mondo. La competenza
fotografica e l’interpretazione
di Fabrizio Villa hanno permesso di realizzare “Aetna suite”,
che lo stesso ha sapientemente
montato in video.
Il connubio musica e immagini nasce quasi per caso.
Quando – visto il libro di Fabrizio “Etna colonna del cielo” –
gli ho chiesto di fotografare la
mia composizione, nasceva appunto “Aetna suite”. In prima
visione nazionale è stato proiettato il nostro lavoro, durante il
meeting “Un Ponte sull’Etna...
luci, suoni e percorsi dal mito
al futuro” dell’ottobre scorso.
Nuccio D’Urso
Quotidiano di Sicilia
Terzo settore 7
Martedì 20 Febbraio 2007 - N. 033
Parliamo un po’ di “Rotary”
Rotary Aci Castello ha organizzato un incontro per parlare di rotarismo. Relatori Gino Mughino, commiss. Rotary Foundation
e vice presidente del club, che ha parlato della Rotary Foundation, e Michele Piazza Roxas istruttore del club e past presidente
Da sx: Ravalli, Piscopo, Monelli, Interlandi, Stefanini (lb)
Un libro terrà viva la memoria storica della frana di Niscemi
L. c. NISCEMI (CL) – La memoria storica della frana di Niscemi non verrà perduta. Le immagini, i
ricordi, le emozioni trasferite su documenti del tempo saranno raccolti in un libro. Questo è quanto emerso
nel corso di una conferenza stampa indetta dalla sezione niscemese del Lions club, diretta da Giuseppe Stefanini, alla presenza dell’assessore regionale al Territorio ed ambiente, Rossana Interlandi, del vice presidente Rosario Piscopo, del segretario Franco Mongelli e del socio Salvatore Ravalli. È stato infatti grazie
all’assessorato regionale che ha erogato un contributo di 30.000 euro che sarà possibile realizzare il
progetto ideato dal Lions club e presentato un anno fa a Palermo, in vista del decennale della frana che
cade il 12 ottobre prossimo.
Tutto nasce il 12 ottobre 1997, quando un evento calamitoso rade al suolo il quartiere storico e la chiesa
delle Sante croci. Decine di fabbricati furono distrutti, lasciando sul lastrico centinaia di famiglie e con esse
l’antica chiesa delle Sante croci. «In quell’occasione, al socio Salvatore Ravalli, fotoamatore – racconta il
presidente Stefanini – la soprintendenza ai Beni culturali ed ambientali di Caltanissetta e la procura della
Repubblica di Caltagirone concesse, in via eccezionale, di accedere nella zona della frana e di riprendere e
documentare fotograficamente il triste evento». Tutto il materiale – documenti, manifesti, articoli di
stampa, fotografie, testimonianze di geologi – sono stati conservati e catalogati dal nostro socio Ravalli.
Un anno dopo fu allestita una mostra per rendere possibile a tutti i cittadini di visionare quanto era accaduto in quelle terribili ore a Niscemi e che aveva sconvolto l’opinione pubblica e soprattutto chi aveva
perso la propria abitazioni, andando incontro a disagi e sacrifici.
Sin dal ‘98 esisteva un impegno formale da parte dell’amministrazione comunale e provinciale per realizzare una pubblicazione nel segno della memoria, ma non fu finanziata. «Il materiale dell’archivio personale realizzato da Ravalli – continua Stefanini – potrebbe offrire un’occasione irripetibile per lasciare
tracce alle generazioni future di quell’evento, con una pubblicazione indispensabile per studenti e studiosi
che volessero prendere atto di quanto accaduto». Adesso, l’assessorato regionale al Territorio ed ambiente
ha deliberato lo stanziamento di un contributo di 30.000 euro per la pubblicazione di un libro in 1.000
copie che conterrà elaborati fotografici, testimonianze scientifiche sul disastro del ‘97 che può costituire un
utile esempio per documentare lo stato di buona parte del territorio siciliano ed un valido strumento per
sensibilizzare i territori all’uso più razionale del suolo e alla sua difesa. «Abbiamo ritenuto valida questa richiesta – ha detto l’assessore Interlandi – per lasciare ai posteri uno strumento scientifico utile a non ripetere gli errori già commessi e pagati a caro prezzo dai nostri concittadini. Lo spazio dove sorgeva la
chiesa potrebbe divenire un parco urbano dove potere ospitare una mostra allestita grazie al materiale
raccolto dal socio Ravalli». L’assessore di origine niscemese ha vissuto in prima persona quei giorni terribili della città ed ha partecipato da cittadina attiva alle manifestazioni che si tennero di lì a poco per la ricostruzione della zona, dove un centinaio di edifici furono ridotti a scheletri senza possibilità di utilizzo ed
abbandonati all’incuria.
La delibera prevede inoltre l’istituzione di un concorso di idee di restauro urbano del luogo della chiesa
con premi da distribuire agli studenti concorrenti: per questo, sono stati chiamati a collaborare i presidi
delle facoltà di Architettura degli Atenei di Palermo e Siracusa, dove sarà distribuito il testo “A misura di
natura”. Il libro uscirà il prossimo ottobre in concomitanza con il decennale della frana che segnò il cuore
dei niscemesi. «In quella data – ha detto Salvatore Ravalli, grazie a cui è stata possibile l’iniziativa – il
Lions ha pensato di integrare le manifestazioni per la ricorrenza con un’altra manifestazione: indiremo un
concorso fotografico ad hoc per completare il quadro del ricordo ancora vivo nella popolazione che ha
sofferto momenti davvero tragici e che ha segnato numerose famiglie. Dal punto di vista culturale, la città è
stata privata di un elemento fondamentale del suo patrimonio storico, la chiesa delle Sante Croci, il che
rappresenta un depauperamento irreparabile .
Liliana Blanco
ROTARY ACI CASTELLO (CT) – Il Rotary Aci
Castello ha organizzato un incontro per parlare di
“Rotary” e dei doveri che ogni socio ha nei confronti del club. Relatori della serata Gino Mughini,
commissario della Rotary Foundation e vice presidente del club, che ha parlato della Rotary Foundation, e Michele Piazza Roxas, istruttore del club e
past presidente.
«A mio avviso – dice il
presidente Igor La Mantia –
la Rotary Foundation, dal
punto di vista umanitario, è
l’organismo più importante
del Rotary international, per
questo è importante saperne
un po’ di più ed è anche importante che si organizzino
questi incontri tra noi soci
per parlare di rotarismo».
«Invece di parlare di cosa Igor La Mantia
noi dobbiamo fare per la
Fondazione, come donare
contributi – dice Mughini – parliamo di quello che
la fondazione può fare per noi o per persone di
nostra conoscenza. Essa, infatti, presuppone nell’ambito educativo ed umanitario alcuni tipi di sovvenzione.
«Nei programmi educativi assumono una particolare rilevanza le sovvenzioni degli ambasciatori
del Rotary che consistono in borse erogate a non rotariani. Le borse di studio possono essere annuali,
pluriennali e culturali. Le prime hanno una dotazione finanziaria che si aggira tra i 14 mila ed i 26
mila dollari. Il sussidio può essere usato per corsi di
formazione professionale; i beneficiari delle borse
devono conoscere in maniera sufficiente la lingua
del Paese in cui si recano a studiare. Il sussidio
coprirà le seguenti spese: viaggio d’andata e ritorno,
corso intensivo di lingua della durata di un mese (se
approvato dalla Fondazione), tasse scolastiche, vitto
e alloggio, materiale didattico.
«Le borse pluriennali, di durata triennale, hanno
una disponibilità di 11.500 dollari l’anno e sono finalizzate al conseguimento di un diploma di laurea,
le spese eccedenti e che non fanno parte della formazione sono a carico del partecipante. Le borse
culturali hanno una durata di tre o sei mesi, sono finalizzate alla frequenza di un corso intensivo di
lingua e cultura all’estero. I beneficiari devono aver
frequentato almeno due anni di studio della lingua
in questione.
«Le domande degli ambasciatori devono essere
inoltrate tra il marzo ed il luglio dell’anno precedente a quello a cui si intende partecipare. I finan-
ziamenti sono erogati una
parte dal distretto ed
un’altra parte dalla Rotary
Foundation nel momento
in cui ha approvato la
domanda del distretto».
«Lo scopo delle sovvenzioni per i docenti universitari – continua Gino
Mughini – è quello di promuovere la comprensione
e lo sviluppo internazionale, ma anche di sostenere l’istruzione a
livello universitario nei
Paesi in via di sviluppo,
nonché promuovere la diffusione di materie di utilità
economica, scientifica e
sociale nel Paese ospite.
«Le sovvenzioni vanno
dai 12.500 dollari per un
periodo di 3-5 mesi, ai
22.500 dollari per 6-10
mesi. Nel sito del Rotary
international c’è un elenco
dei Paesi dov'è attiva una
convenzione tra il Rotary e
l’università. I candidati
devono essere docenti universitari, anche rotariani, purché abbiano rivestito la
qualifica di docente universitario per almeno tre
anni. Le scadenze sono sempre tra il marzo ed il
luglio dell’anno precedente».
Michele Piazza Roxas ha parlato del regolamento
del Rotary ed in particolare
dell’articolo 5 che tratta
delle riunioni e dell’articolo
13 che tratta dell’ammissione al club.
«Il regolamento del
Rotary e quindi anche del
nostro club – dice Michele
Piazza Roxas – impone la
partecipazione al 60 per
cento delle serate; la
sanzione consiste, in un
primo momento, in un ri- Michele Piazza Roxas
chiamo da parte del consiglio direttivo previa
lettera, dopo il consiglio direttivo può decidere la
sospensione del socio. Chi presenta un nuovo socio
deve essere garante della persona che porta nel
club.
«Per ammettere un nuovo socio – continua – per
prima cosa si deve individuare una persona che
abbia le qualità rotariane. L’ammissione del socio
dipende in primo luogo dal fatto che sia disponibile
a frequentare.
«Si presenta un curriculum dettagliato, vale a dire
indicativo sia per quanto riguarda le qualità professionali sia personali. Questo curriculum (che dovrebbe essere fatto senza far capire al nuovo socio
che si ha l’intenzione di farlo entrare nel club) si
consegna al segretario il quale lo consegna al consiglio direttivo che lo esamina e successivamente
viene passato alla commissione delle ammissioni
atta a valutarlo.
«Questo procedimento deve durare massimo 30
giorni. Nel momento in cui il socio è ammesso, se
ne dà comunicazione a tutti i soci, al ché i soci
possono anche esprimere il loro parere entro dieci
giorni. Se i soci danno, per qualche motivo, il loro
diniego, la commissione blocca l’ammissione del
nuovo socio».
Monica Colaianni
Rotary Gela ha presentato il testo universitario di don G. Costa e A. Paoluzzi Scopo del convegno, promuovere iniziative volte ad accelerare gli scavi
Giornalismo... “ai raggi x” I lions e la catacomba di Carini
R.. c. DI GELA (CL) – Temuta e bistrattata, attaccata
ma rincorsa; strapagata per
una piccola minoranza eletta e
ricattata per la maggior parte.
È la categoria dei giornalisti;
quella che esercita il quinto
potere, come recita un luogo
comune, ma che a volte deve
obbedire a logiche subdole
rappresentate dal mantenimento di equilibri subdoli.
Perché, quando non vengono
riconosciuti i diritti del lavoratore, ogni penna, anche la
più sottile, può vacillare!
La presentazione del testo
universitario dal titolo “Giornalismo – teoria e pratica” è
stata l'occasione giusta per il
Rotary club di Gela per organizzare un incontro-dibattito
che si è tenuto il 27 gennaio
nell’auditorium del liceo ginnasio “Eschilo” di Gela, grazie alla collaborazione di nomi illustri del giornalismo
siciliano, e non solo, che hanno sviscerato il tema in tutte le
sue sfaccettature, di fronte ad
una platea numerosa.
«C’è opinione pubblica se
un evento diventa notizia,
passando attraverso i media –
ha detto la presidente del Rotary club di Gela, Elisa Nuara
– ma giornalisti non si nasce:
c’è dietro ad ogni professionista un sostrato culturale ed
esperienziale lungo e faticoso.
Con questo incontro e il testo
che presentiamo vogliamo conoscere questo mondo con il
quale ci misuriamo ogni giorno». Il testo sul giornalismo è
firmato dal salesiano Giuseppe Costa, docente di teoria e
tecnica del giornalismo all’Università pontificia salesiana di Roma e dal giornalista
professionista Angelo Paoluzzi che insegna “Tecnica del
giornalismo di base” alla
Lumsa. «Il giornalismo è un
mestiere che si impara – dice
Don Costa – sul piano delle
conoscenze concrete nel quadro generale di riferimento,
dell’ambito etico nel quale il
professionista si muove». «Il
linguaggio deve essere acculturato – dice Paoluzzi –, per
questo è fondamentale l’approfondimento della lingua e
lo studio dei giornali che i
giovani che si apprestano ad
entrare in questo mondo sconoscono». «La democrazia at-
Da sx: Conti, Costa, Crocetta, Nuara, Morgante, Paoluzzi, Nicastro (lb)
tuale ci porta ad un pluralismo
variegato – ha detto il sindaco
Rosario Crocetta –, si pensi
alla nascita delle radio private
o delle Tv che contribuiscono
ad arricchire il panorama dell’opinione pubblica creata dai
mezzi di comunicazione di
massa».
Al tavolo della presidenza
si sono poi alternate una serie
di figure di spicco coordinate
dal direttore del Tg 3 Sicilia,
Vincenzo Morgante, che ha
sottolineato il ruolo fondamentale delle redazioni locali
da cui arrivano le notizie ogni
giorno. La prima testimonianza diretta è stata fornita dal direttore de “Il corriere di Gela”, Rocco Cerro, presente da
25 anni nel panorama editoriale di Gela. Cerro ha sollevato la questione della sicurezza dei giornalisti a Gela,
spesso oggetto di minacce, e
delle difficoltà economiche
con cui i giornalisti e le testate sono costretti a destreggiarsi. La libertà di informazione
e di critica è un diritto fondamentale del giornalista, sancita dalla Costituzione e regolata dalla legge n. 69 del 1963.
Ma in cosa consiste la libertà
di informazione, quando si
scontra con il diritto di privacy? «Il giornalista deve diffondere le notizie secondo la
sua percezione e se ritiene siano utili alla collettività, obbedendo ad un concetto non di
verità, ma di veridicità e di attendibilità», ha detto il presi-
dente dell’ordine dei Giornalisti di Sicilia, Franco Nicastro.
Ma quale libertà, se poi il
giornalista spesso non è stabilizzato nel suo lavoro e viene
ricattato dagli editori? «Abbiamo superato il 700esimo
giorno di vacazio contrattuale
– continua Nicastro –. Di certo, il giornalista che pubblica
intercettazioni segrete che
possano inficiare un’indagine
in corso commette reato – dice il Gip del Tribunale Lirio
Conti – altra cosa è, invece,
non divulgare in tempi non
sospetti una notizia che può
tornare utile in particolari momenti contingenti, come quelli precedenti alle elezioni, per
fini utilitaristici e personali,
ugualmente deprecabili».
A rappresentare le donne è
stata la docente di giornalismo
Maria Lombardo: «Io sono
una pioniera, in quanto sono
stata la prima donna assunta
in un giornale regionale; presiedo il comitato per le pari
opportunità, ma devo constatare che non c’è spazio per le
donne giornaliste nei posti di
comando».
La serata è stata arricchita
dall’esperienza sul campo di
don Carmelo Petrone, direttore del settimanale “La voce
del popolo” di Agrigento. La
speranza è che, come ha detto
Carlo Azeglio Ciampi, il giornalista abbia la schiena dritta!
L.B.
L. c. DI CARINI (PA) –
“La riscoperta della catacomba di Villagrazia di Carini”
non poteva sfuggire all’attenzione del club di Carini, se si
pensa quale interesse rivesta
l’evidenza di un patrimonio
così remoto nel proprio territorio.
Infatti, già dal 1989, Salinas
aveva intercettato l’esistenza
dei cunicoli paleocristiani nel
territorio di Carini, attivando
sin d’allora una serie d’iniziative volte al recupero ed alla
conservazione del sito archeologico.
Il convegno, promosso con
estremo entusiasmo dal presidente Gabriella Giacinti col
patrocinio dei Comuni di Capaci e Carini, ha cercato di
promuovere non solo la conoscenza di un bene culturale di
notevole valore, ma anche la
necessità di attivare successivi
sforzi, affinché gli scavi procedano e si arrivi ad una completa fruibilità della catacomba che, purtroppo, è chiusa al
pubblico.
Relatori d’eccezione sono
stati Rosa Maria Bonacasa
Carra, ordinario di Archeologia cristiana presso l’Università degli Studi di Palermo, e
il Pdg Amedeo Tullio, ispettore onorario della Pontificia
commissione archeologia sacra nonché archeologo e docente presso l’Università degli
Studi di Palermo.
L’iniziativa ha riscosso no-
Un momento del convegno (vdc)
tevole consenso, vista l’affluenza e l’interesse di quanti
sono intervenuti a seguire le
due giornate nelle quali si è
sviluppato l’evento.
La prima, a carattere formativo, si è svolta a Capaci, nella cornice di Palazzo Pilo,
messo a disposizione dal sindaco Vincenzo Longo; la seconda, presso il sito della catacomba a Villagrazia di
Carini, ha realizzato una “visita guidata ed esclusiva” nei
cunicoli sinora percorribili.
Dal dire al fare, le slides che
Rosa Maria Bonacasa Carra
aveva mostrato il giorno precedente sono divenute realtà e
l’architettura e la pittura dei
Un momento del convegno (vdc)
Un momento del convegno (vdc)
luoghi antichi e sconosciuti, si
sono mostrati nella specifica
bellezza.
In gruppi regolari, i numerosi visitatori, tra i quali il sindaco di Carini Gaetano La Fata e le autorità religiose, sono
scesi nella catacomba accompagnati dalla instancabile Carra, disponibile ad evidenziare
e commentare gli elementi distintivi del sito.
Le impressioni, che abbiamo raccolto dopo la visita, si
possono riassumere in due direzioni: da un lato, chiare ed
evidenti affermazioni di meraviglia e soddisfazione per
l’esperienza fatta, dall’altro il
disappunto per la lentezza dei
lavori di recupero. In tal senso, Carra ha sottolineato le
notevoli difficoltà incontrate
in questi anni nel reperire le
risorse indispensabili ad accelerare il proseguimento degli
scavi.
Queste parole, pronunciate
in un contesto così prezioso,
hanno attivato una sorta di
reazione positiva tra i lions
presenti, nel senso che è venuta fuori l’idea di promuovere
un’iniziativa volta ad incentivare, in qualche modo, gli
scavi archeologici.
Certamente ci vorrà tempo
per tradurre in progetto quanto detto sull’onda di una spinta emozionale, ma la molla
sembra scattata, quasi a ribadire un concetto ricorrente
nelle parole di Tullio: «Spesso
la possibilità di conoscere ed
ammirare beni culturali sconosciuti provoca emozioni la
cui intensità è paragonabile
all’innamoramento».
Il tempo darà ragione e notizia di queste promesse; nell’attesa, ci piace pensare che,
magari con regolarità, potremo tornare a respirare quell’aria sotterranea piena di ricordi, sperando di scoprire, di
volta in volta, ulteriori tesori
che, attraverso un lavoro diligente ed accurato, mani esperte riporteranno alla luce.
Vittorio Di Carlo
Quotidiano di Sicilia
Terzo settore 7
Martedì 27 Febbraio 2007 - N. 038
Trauma cranico, epidemia silenziosa
Nell’incontro organizzato dal Rotary Aci Castello, Ventura, primario dell’U.O. complessa di Neurochirurgia del Cannizzaro
ha parlato delle gravi conseguenze che può causare una caduta dal motorino, se si sbatte la testa e non si indossa il casco
Piazza Armerina: elezioni consiglio direttivo al Circolo di cultura
PIAZZA ARMERINA (EN) – Nel bellissimo salone del Circolo di cultura, con la partecipazione di un grande numero di soci, si sono svolte le elezioni per il rinnovo del consiglio direttivo. Sono state le elezioni più emozionanti e combattute degli ultimi anni.
Due i contendenti alla carica di presidente, Pietro. Minacapilli e Roberto Crescimanno, presidente uscente. Dai voti riportati dai due candidati è risultato eletto Crescimanno e con lui
quattro dei sei candidati a consigliere: Raffaele Gianuario, Fernando Granato, Filippo Miroddi,
Vincenzo Chiappetta; gli altri due eletti, Emanuele Lo Giudice e Filippo Gamuzza, fanno parte
del gruppo Minacapilli.
Il Circolo di cultura per Piazza Armerina ha rappresentato un luogo di confronto ove le personalità di cultura e scienza si sono sempre riunite per discutere di problemi inerenti la politica e
l’amministrazione del bene pubblico: una fucina di idee dalla quale, tante volte, sono venute
fuori proposte che hanno fatto grande la nostra città.
Nel primo direttivo tenuto il giorno 23 febbraio, Filippo Miroddi ha presentato le sue dimissioni, accettate perché molto valide le motivazioni. Il consigliere dimissionario è stato surrogato con il primo dei non eletti, Emanuele Marino.
Il presidente ha affidato nella stessa seduta gli incarichi di segretario, tesoriere, addetto informatico; ha inoltre affidato al socio Matteo Mulé l’incarico di addetto stampa e a Paolo Alessi
l’incarico di addetto alla biblioteca.
Il consiglio, pertanto, risulta così composto:
Crescimanno Roberto
presidente
Granato Fernando
segretario
Gianuario Raffaele
tesoriere
Marino Emanuele
addetto informatico
Chiappetta Vincenzo
Gamuzza Filippo
Lo Giudice Emanuele
Per dare al lettore un’idea dell’importanza che il Circolo di cultura ha avuto ed ha nella città
di Piazza Armerina, è necessario dare qualche notizia storica su di esso.
Nel 1814 a Piazza Armerina fu fondato il “Circolo Unione” che, in periodo borbonico, rappresentava un centro di cultura e di incontro dove si discutevano, tra l’altro, i problemi di una
città che già allora era capocircondario della provincia di Caltanissetta.
Un altro circolo col nome di “Circolo Progresso” fu fondato a Piazza nel 1835, con l’intento
di raggruppare gli intellettuali che furono poi gli ideologi dei moti rivoluzionari del 1848.
I due circoli piazzesi si fusero nel 1914 e presero il nome di “Circolo Indipendenza”. Dal
1922, con l’avvento del fascismo, fu denominato “Circolo fascista”.
Solo nel 1944, il circolo fascista prese la denominazione attuale di “Circolo di cultura”.
Vincenzo Chiappetta
R. c. ACI CASTELLO
(CT) – Nei giorni scorsi, in un
noto albergo di Catania, il
Rotary Aci Castello, presieduto da Igor La Mantia, ha
organizzato un interclub per
parlare di “Trauma cranico
epidemia silenziosa”, relatore
Fausto Ventura, primario neurochirurgo dell’U.O. complessa di Neurochirurgia dell’Azienda ospedaliera Cannizzaro.
Alla serata hanno partecipato anche i ragazzi dell’Interact, proprio per sentire da
un esperto quali gravi conseguenze si possono avere con
una caduta dal motorino, se
non si indossa il casco in
modo tale da proteggere la
testa da eventuali traumi che
possono essere gravi o meno
gravi e che a volte possono
causare la morte.
«Abbiamo organizzato
questo incontro – dice il presidente del Rotary Aci Castello – con i ragazzi dell’Interact proprio per fargli capire
che portare il casco quando si
va in motorino è molto importante. I traumi cranici oggi
sono veramente diventata
un’epidemia, soprattutto tra i
giovani che non si rendono
conto dei pericoli che corrono
andando in moto senza casco,
che a volte può salvargli la
vita».
Fausto Ventura ha correlato
la sua relazione con delle diapositive, alcune delle quali
molto crude, ma che facevano
vedere realmente cosa accade
se in un incidente si hanno
delle lesioni al cranio.
«La scatola cranica –
spiega Ventura – è composta
dalla teca cranica, vale a dire
dalla parte ossea, sotto vi è la
dura madre, la membrana che
avvolge il cervello, poi vi è la
pia madre, una membrana
sottile che aderisce alla superficie dell’asse nervosa.
Questa membrana, che è la
Da sx: Fatuzzo, Ventura, Passanisi, La Mantia (mc)
più interna, riveste i vasi destinati all’encefalo nella parte
in cui penetrano nel tessuto
nervoso e contribuisce a
formare la barriera emato-encefalica. L’aracnoide è una
membrana che segue tutte le
circonvoluzioni del cervello;
il cefalorachidiano è un
liquido prodotto dal cervello
su cui esso galleggia; infine
abbiamo l’encefalo.
«Ogni zona del cervello ha
una sua funzione – continua
–. All’interno della scatola
cranica ci sono tre parti che
devono essere sempre equilibrati, se una di queste tre
parti si altera, si possono scatenare diverse patologie».
«I dati che abbiamo su i
traumi cranici sono preoccupanti – spiega Ventura –.
Colpiscono 6 abitanti su
1.000. Il 40 per cento dei
soggetti coinvolti in incidenti
stradali riporta il trauma
cranico ed il 75 per cento dei
decessi di motociclisti senza
la protezione del casco è
dovuto proprio al trauma
cranico. Al Cannizzaro,
l’anno scorso, nella Neurochirurgia sono stati ricoverati
548 soggetti per trauma
cranico, tra cui 18 ematomi
acuti, 14 ematomi sub acuti.
Le cause per traumi cranici
sono in primo luogo per in-
cidenti stradali, seguono le
aggressioni, le cadute, le
ferite da arma da fuoco, corpi
penetranti, lesioni da attività
sportive ed infortuni sul
lavoro che rappresentano una
grossa parte di incidenti.
«Esistono tre tipi di lesioni
– spiega –: le lesioni del
cuoio capelluto, le lesioni
della teca cranica e le lesioni
intra craniche. Le lesioni del
cuoio capelluto possono
essere abrasioni, contusioni,
ferite escoriate, ferite lacerocontuse ed ematoma sottogaleatico. Le lesioni della teca
cranica possono essere
frattura cranica lineare o
semplice, frattura pluriframmentaria, frattura aperta o
esposta, frattura depressa con
associata lacerazione durale,
frattura a ping pong e frattura
ad espansione dell’infanzia».
Le fratture lineari sono
usualmente benigne e non richiedono alcun trattamento.
Se attraversano il decorso dell’arteria meningea media o
dei seni venosi, devono
indurre il sospetto di un
ematoma epidurale per rottura
del vaso. Maggiore cautela si
richiede negli adolescenti, in
cui l’incidenza di complicazioni emorragiche è
maggiore.
Si presuppone l’infos-
samento di uno dei margini
ossei. Ciò si osserva spesso
nelle fratture composte, a
mosaico. Circa la metà delle
fratture depresse sono a sede
frontale. Se la parete posteriore del seno frontale è lesionata e vi è liquorrea per
contemporanea lacerazione
durale, è necessario un intervento riparativo precoce
per scongiurare contaminazioni settiche cerebrali.
Le indicazioni al trattamento chirurgico sono: una
depressione di almeno 8-10
mm o che sopravanzi la teca
interna del contorno cranico;
deficit neurologico da compressione del parenchima sottostante; lacerazione durale
con perdita di liquor; frattura
esposta per lacerazione del
sovrastante scalpo
«Le lesioni intracraniche –
spiega il professore – si classificano in commozione cerebrale, ematoma extra
durale, ematoma sotto durale
ed ematoma intracerebrale.
La commozione cerebrale è la
lesione cerebrale più lieve, si
manifesta con perdita di coscienza di breve durata; è
legata ad una disattivazione
funzionale della sostanza reticolare del tronco encefalico
senza danno organico; è reversibile e si accompagna a
disturbi della memoria.
L’ematoma extra durale è la
raccolta ematica tra teca
cranica e dura madre, accade
in genere nel punto di impatto
ed è legato nell’80 per cento
dei casi a frattura temporale e
lesione dell’arteria meningea
media. Si manifesta con un
periodo iniziale di incoscienza seguito da breve miglioramento, a cui segue un
rapido deterioramento dello
stato di coscienza. L’ematoma
sotto durale è la raccolta
ematica tra dura madre ed
aracnoide, di frequente non in
corrispondenza del punto di
impatto. Non è legato a
frattura cranica che può
essere presente sul lato
opposto
del
cranio.
L’ematoma intraparenchimale
è la raccolta ematica intraparenchimale e si manifesta
quando l’emorragia conseguente ad una lacero contusione cerebrale assume i caratteri di preminenza. Si
possono avere delle otorinorragie, fuoriuscita di
sangue dall’orecchio, otorinoliquorrea, fuoriuscita di
sangue dal naso, emorragia
buccale, esoftalmo e infiltrazioni ecchimotiche congiuntivo-palpebrali, ecchimosi mastoidea, pneumoencefalo, deficit dei nervi
cranici».
I sintomi dei traumi cranici
sono: progressiva comparsa di
sonnolenza, deficit motorio
contro laterale al trama, fuoriuscita di sangue dall’orecchio o dal naso, alterazioni oculari.
Trattamento iniziale: controllo delle vie respiratorie,
valutazione della respirazione, valutazione della
funzionalità circolatoria,
esame neurologico orario.
Gli accertamenti neuroradiologici sono: radiografia del
cranio e del rachide cervicale,
Tac encefalo, R.M.N. encefalo, angiografia.
Venturi ha concluso la sua
relazione, che ha suscitato tra
i presenti non solo tante
domande, ma anche diverse
riflessioni, con una “buona
raccomandazione”: «Se non si
vuole portare il casco, in qualunque caso fare un assegno
in bianco alla banca donazione organi, in modo che
tutti quelli che non vogliono
utilizzare il loro cuore,
polmone, fegato, potremo utilizzarlo noi altri».
Monica Colaianni
I Lions club celebrano la visita del governatore distrettuale Francesco Salmé Presentato a Catania un libro sull’attività svolta da “Micio” per ben 50 anni
L’ospite d’onore fa visita ai Lions Danzuso, “Il critico in poltrona”
CATANIA – I Lions club
Catania Gioieni, Catania Porto Ulisse, Catania Est, presieduto da Giuseppe Capuani,
Catania Agata, presieduto da
Giusy Bua Di Salvo, hanno
celebrato la visita ufficiale del
governatore Francesco Salmé.
Erano presenti il vice governatore distrettuale Salvatore Giacona, il past governatore
distrettuale,
Silvio
Cavallaro, il segretario del distretto Sebastiano Di Pietro, il
tesoriere del Distretto, Trombetta, il cerimoniere del Distretto, Nuccio Rapisarda, il
delegato di zona in sede, Alfio
Maccarrone, ed il presidente
del Leo club Catania Gioieni,
Elisabetta Leanza.
Dopo le presentazioni di rito ed i vari inni, sono stati presentati i nuovi soci che sono
entrati a far parte della grande
famiglia dei Lions club.
La manifestazione ha avuto
seguito con gli interventi dei
presidenti dei vari club che
hanno esposto le loro idee, i
programmi portati avanti e
conclusi e quelli futuri.
«Il Leo club – dice il presidente – è molto attivo nel territorio, soprattutto nel campo
sociale: sono diverse, infatti,
le attività che svolgiamo in
questo settore. Sicuramente
non saremmo riusciti ad essere oggi un club di 29 soci tutti attivi, volenterosi ed ambiziosi, se non avessimo avuto il
sostegno del club Catania
Gioieni. Sono onorata di dare
il nostro guidoncino al Governatore».
«Nel nostro sodalizio – dice
il presidente del Catania Agata, Giusy Bua Di Salvo — gli
elementi indispensabili e fondamentali sono l’armonia,
l’amicizia, la stima e l’unione
che ci legano e che hanno
contribuito alla potenzialità ed
alla fattibilità del club; facciamo di tutto, affinché i nuovi
soci diventino parte integrante, sposando i valori cardini
del lionismo. Sono particolarmente felice per l’ingresso dei
nuovi soci che fanno crescerla
nostra famiglia lionistica ed in
particolare per il ritorno di
Concetta Bernardini, che ci riporta la presenza di Alfredo
Bernardini, nostro socio, di
cui continueremo a seguire i
Da sx: Salmé, Capuani, Bua Di Salvo (mc)
consigli e gli insegnamenti di
grande Lions che ci ha trasmesso e che non dimenticheremo mai. Il nostro club in un
solo anno e mezzo di vita ha
affrontato tematiche quotidiane e di grande rilevanza. Continueremo ad adeguarci alla
realtà sempre mutevole ed in
costante rinnovamento, attuando service che possano
farci sempre più conoscere».
Il presidente del Lions club
Catania Est, con grande rammarico, ha espresso un certo
malessere che a volte si percepisce nei club.
«Quando qualche sera fa
pensavo tra me e me a cosa
avrei detto durante questo incontro – dice Capuani – in un
primo momento avevo pensato di esporre le tante cose che
abbiamo fatto dall’inizio dell’anno fino ad ora e poi magari parlare di quelle che intendiamo portare avanti nella
seconda parte dell’anno. Però
poi mi è sembrato molto riduttivo fare solo l’elenco delle
iniziative in un’occasione come questa in cui sono presenti tanti Lions, il governatore e
le varie autorità; volevo, invece, approfittarne per raccontarvi un po’ il mio malessere e
condividerlo con tutti voi. Un
malessere che nasce dal fatto
che il nostro club inizialmente
ha avuto delle difficoltà e notevoli disagi, soprattutto per il
fatto che molti soci hanno deciso di lasciare il club. L’al-
lontanamento di questi soci
mi ha molto rammaricato, sul
piano personale e su quello
lionistico, ma poi mi sono reso conto che la medesima cosa è avvenuta anche in altri
club e non solo nel mio, allora mi sono chiesto il perché di
questo. Com’è possibile in
persone come noi, che sentiamo l’etica lionistica, gli scopi
dei Lions, che poi nei comportamenti ci sia questa forma
di diversità. Non nascondo
che sono ancora amareggiato,
perché non sono riuscito ancora ad esorcizzare questo stato di malessere. Io non ho la
soluzione a tale problema, ma
sono fermamente convinto
che tutti noi dovremmo sforzarci per fare in modo che
questa crepa si possa arginare,
prima che poi diventi un'irrimediabile voragine dalla quale è difficile uscirne. Questo
mio intervento potrebbe sembrare una nota stonata in un
coro di “alleluia meeting”, però ho preferito dire quello che
sento realmente nel cuore,
perché l’altro tipo di intervento che avevo intenzione di fare non sarebbe stato sufficiente».
A concludere la serata, il
governatore del distretto 108
YB Francesco Salmé: «Cari
presidenti – ha detto il governatore — vi ringrazio per questo incontro che mi avete dedicato. Ho appreso da voi tutti
lezioni di lionismo. Quando in
un distretto come il nostro si
riacquista il valore dell’amicizia, l’allontanamento di alcuni
soci non ci deve amareggiare,
perché rimangono amici pur
esprimendo il loro essere
Lions in altri club. Io parlo
sempre della solidarietà e penso che il nostro distretto è
campione in questo ed io desidero che vi sia spirito di solidarietà non solo verso l’esterno, ma anche tra di noi soci;
una solidarietà che parte soprattutto dall’amicizia che ci
lega. Noi tutti stiamo percorrendo una strada, vale a dire
quella del lionismo.
«Voglio infine ricordare –
dice il governatore Salmé – la
nostra Fondazione che svolge
un ruolo importante in tutto il
mondo, grazie ad essa sono
stati costruiti ospedali e molti
hanno potuto riacquistare la
vista o l’udito. Durante la
Conferenza d’inverno in Tunisia, si è costruito un ponte
verso l’Africa; un momento
d’incontro che ha dato luogo
ad un nuovo lionismo».
Il governatore ha consegnato a tutti i presidenti ed alle
autorità lionistiche presenti il
suo guidoncino e i club, da
parte loro, gli hanno regalato
un quadro raffigurante il “liotru”, in ricordo della nostra
Catania.
M.C.
CATANIA – Il libro “Il critico in poltrona. Domenico
Danzuso. Cinquant’anni di
teatro lirico a Catania e…in
altri siti”, è una raccolta, in ordine antologico, delle principali recensioni teatrali frutto
dell’attività critica di Danzuso
svolta per ben mezzo secolo al
Teatro Bellini e in altre prestigiose istituzioni musicali.
La presentazione ufficiale
del volume è avvenuta nell’affollatissima sala, proprio a lui
intitolata, del Teatro Sangiorgi
di Catania: una testimonianza
palpabile della stima e dell’affetto dei catanesi per questa
figura di cui oggi non resta solo una memoria storica flebile
e destinata a scomparire, ma
un pensiero destinato a perpetuarsi attraverso le 500 pagine
del volume, con riferimenti a
ben 51 autori, un appendice di
ricordi ed un indice analitico.
L’iniziativa è stata resa possibile grazie all’entusiasmo e
alla volontà di due istituzioni,
il Lions Club Host e alla Società amici della musica
(Scam), con le quali Danzuso
intrattenne in vita un intenso
legame di amicizia e che hanno così voluto rendere omaggio a questa figura di illustre
giornalista e critico di opera,
oltre che di teatro di prosa,
Il Teatro “Vincenzo Bellini” a Catania
Da sx: Maugeri, Gualerzi, Andò, Nicastro, Anastasi (pp)
che grazie al suo esempio civile e morale ha legato il suo
nome al periodo d’oro del
Teatro Massimo Bellini di Catania, lo stesso che portò nella
città etnea personaggi illustri
come il grande Vittorio Gui.
«Il libro – ha spiegato Antonio Maugeri, che ha curato il
volume – non nasce da
un’idea partorita a priori e non
segue uno schema prestabilito. Possiamo considerarlo un
work in progress che ha assunto una forma ben precisa
soltanto durante la sua realiz-
zazione. Work in progress anche perché esso si propone di
dare un input vivace ed immediato, senza dilungarsi troppo,
e ciò costituisce un buon motivo per proporne quanto prima una seconda edizione.
«Abbiamo scelto di procedere per autore: tale scelta non
permette di focalizzare l’attenzione sull’evoluzione del
pensiero di Danzuso; tuttavia,
la forma antologica si propone
di avvantaggiare, attraverso
una lettura semplice e formativa, coloro che non hanno
una grandissima esperienza in
fatto di teatro. Il nostro intento, non a caso, era quello di
rendere fruibile, soprattutto ai
giovani, il pensiero di un
grande uomo, di un serio professionista e, in ultima analisi,
di un punto di riferimento altissimo per Catania. Senza
questo libro probabilmente
molti giovani non saprebbero
neanche chi era Danzuso né
quale sia stato il suo contributo alla nostra città. E ciò
avrebbe significato fargli un
torto imperdonabile».
Un’operazione
squisitamente culturale, dunque, e
non economica; un’opera di
consultazione che si propone
di gettare una luce nuova sull’attività critica di Danzuso
che copre mezzo secolo: dal
1951, anno della sua prima recensione su “La Norma” con
la grande Maria Callas, fino
ad arrivare al 2000, anno della morte che lo colpì proprio
nel dicembre di quello stesso
anno. Quella che emerge dalla
sua prosa equilibrata ed oculata è un’immagine a tutto tondo di Danzuso come uomo,
della sua competenza e della
sua onestà intellettuale nell’esercizio della sua missione
culturale.
Lo spessore umano ed intellettuale di “Micio” Danzuso
passa anche attraverso il ricordo di un’amica, Sara Patera,
raffinata clavicembalista, nonché critica teatrale della rivista “L’Opera”, che frequentò
Danzuso sia al Teatro Bellini
di Catania sia a Taormina in
occasione delle manifestazioni estive: «Uno dei meriti di
Danzuso non era tanto quello
di sapere ma di “capire” la
musica e io ho potuto constatarlo di persona. Ricordo che
negli ultimi mesi le sue condizioni fisiche erano precarie,
ma non ho mai visto nei suoi
occhi e nel suo sguardo
un’ombra di stanchezza. Ha
conservato grande lucidità,
partecipazione ed interesse
per il suo lavoro fino alla fine,
fino a pochissimi mesi prima
della morte».
Patrizia Penna
16
Quotidiano di Sicilia
Terzo settore
Martedì 17 Ottobre 2006 - N. 188
Programmi e iniziative dell’anno
Rotary Catania Est, Rotary 4 Canti Centenario e Rotary Aci Castello insieme per far riconoscere l’Etna patrimonio dell’Unesco
Un’altra iniziativa è quella di aiutare i popoli più sfortunati e bisognosi come le popolazioni colpite dallo tsunami in Sri Lanka
I Florio mecenati dello sviluppo musicale e culturale
La camerata dei Bardi, le note di Berio, di Donadoni, Stockhausen e
Boulez: questa la musica all’epoca dei Florio, la più importante famiglia di
imprenditori siciliani tra Ottocento e Novecento.
Spesso ricordati per lo splendore di palazzi e ville presenti sul territorio siciliano, i Florio contribuirono in modo decisivo anche allo sviluppo musicale
e culturale della città di Palermo. Ed è proprio di questo intreccio tra la
musica e gli abitanti del capoluogo siciliano che tratta il libro di Consuelo
Giglio La musica nell’età dei Florio, edito dalla Lepos. La scrittrice e musicologa siciliana ripercorre nella sua opera un periodo caratterizzato da intensi
cambiamenti, rievocato attraverso la raccolta di immagini e materiale inedito
del tempo. «La memoria di straordinarie donne rimane ancora vivissima afferma Consuelo Giglio - come nel caso della violinista e pittrice Angelina
Fatta del Bosco, la cui nipote ha messo a disposizione bellissime immagini
inedite di feste con tanta musica a palazzo Gangi, e di cui si parla nel libro
grazie alle ricostruzioni e ai racconti molto dettagliati dei giornali dell’epoca». La bella violinista di cui si fregia la copertina del libro (ovale
dipinto dallo zio Gustavo Mancinelli) è, invece, Giulietta Damiani Lo
Jacono, pittrice oltre che musicista, donna dotata di quel talento versatile che
affonda le sue radici nelle tradizioni di famiglia.
Obiettivo del libro è quello di suscitare nel lettore curiosità e interesse,
mettendo insieme luoghi e pratiche musicali che hanno caratterizzato quegli anni: dal Conservatorio ai
circoli, dalla pratica Hausmusik (con quella tipica commistione di dilettantismo aristocratico e professionismo borghese) all’editoria musicale e ai gruppi cameristici. L’autrice dedica, inoltre, un’attenzione
particolare alla formazione di un pubblico per i concerti sinfonici o da camera, ricostruendo l’attività dell’Associazione palermitana concerti sinfonici attiva dal 1922 al 1931. Il quadro d’insieme svela un panorama in fermento, percorso da personalità di altissimo livello professionale ed artistico e con un attento
sguardo al moderno. Come ha ricordato il Direttore dell’orchestra Sinfonica Siciliana Alberto Veronesi,
commentando il libro, il periodo dei Florio contribuì in modi diversi alla “sprovincializzazione della
pratica musicale”. «La Palermo dei Florio –ha spiegato Veronesi- si adoperò per la creazione di istituzioni
concertistiche sinfoniche e cameristiche; fu da supporto per giovani musicisti che ebbero una straordinaria
carriera; accolse personalità di spicco tra cui alcuni monumenti della storia musicale mondiale come
Wagner e Puccini; favorì, inoltre, l’emancipazione di artiste femminili». Il conservatorio di Palermo vide,
infine, un significativo aumento degli allievi: da circa 70 nel 1876, a 180 nei primi anni del ‘900. Alla direzione di questa istituzione si alternarono figure di spicco come Alberto Favara, che oggi viene ricordato
per la sua opera etnomusicologica, Francesco Cilea e Michelangelo Abado.
Sidney Cardella
Nei giorni scorsi il Rotary
Catania Est, il Rotary 4 canti
Centenario ed il Rotary Aci
Castello hanno organizzato
una serata in occasione della
visita del Governatore del Distretto 2110, Alfred Mangion,
per parlare dei programmi e
delle iniziative che i club
hanno portato a termine e di
quelle che intendono realizzare durante questo anno
sociale.
«Ringrazio il Governatore
per la sua presenza», dice
Linda Russo Zangara, presidente del Rotary Catania
Est. «Le attività intraprese dai
nostri club – continua Linda
Russo Zangara – sono tante,
ma ne sottolineo in particolare due, perché ritengono
siano le più importanti anche
perché innovative, una di
queste è quella di fare in
modo che l’Etna sia riconosciuta patrimonio dell’Unesco. Questa iniziativa è
portata avanti dal Rotary
insieme con altri club service,
come i lions, la Fidapa, il
Kivanis, l’Inner wheel, ed al
Soroptimist. Catania Est ha
coinvolto gli altri club per
fare in modo di aiutare gli
abitanti dello Sri Lanka
vittime dello tsunami.
Abbiamo organizzato un
concerto alla vigilia di questo
grave disastro ed il ricavato
(dodicimila euro) è stato devoluto in favore di queste popolazioni, dandogli così la
possibilità di costruire cinque
case, dove ha potuto dimorarvi un intero villaggio».
«Il nostro club sta cercando
di crescere – dice il presidente
del Rotary 4 canti Centenario,
Francesco Milazzo – ogni
giorno sempre di più, grazie
soprattutto alla volontà dei
soci. Ho il piacere di rilevare
che durante questi primi mesi
Si celebrerà il prossimo 5 febbraio ‘07 in ricordo di quel lontano 1957
Da sinistra: Milazzo - Zangara - Mangion - La Mantia - Cottini - Scacco (M.C.)
dell’inizio del nuovo anno
sociale il nostro club sta aumentando del 20 per cento il
numero dei soci. Io ringrazio
la comunità rotariana catanese
perché è vicina a questo club,
la cui costituzione è stata
voluta da Nando Testoni».
«A ventidue anni conobbi
Malta proprio grazie al
Rotary – infatti, nel ‘68 il Distretto celebrò lì il congresso
e ricordo a disposizione del
Distretto vi era una squadra
che è rimasta a disposizione
durante la nostra permanenza,
ricordo con piacere questi
momenti e sono contento di
questo legame che c’è con
Malta».
«Il Rotary Aci Castello è un
club molto giovane – dice il
presidente Igor La Mantia –
io insieme a tutti i soci
abbiamo in mente tanti
progetti e speriamo di portarli
tutti a compimento. Tutti i
soci del club hanno una gran
voglia di accompagnare il
Governatore in quest’anno rotariano apportando anche il
nostro contributo».
A conclusione degli interventi dei tre presidenti ha
La crescita del club
voluta e sostenuta
dai soci
preso la parola il Governatore
del Distretto 2110, Alfred
Mangion «Sono contento di
essere qui a Catania – sottolinea Alfred Mangion – La
prima volta che visitai la
Sicilia avevo ventidue anni e
ne fui veramente colpito per
le sue bellezze naturali. A
quei tempi i collegamenti tra
Malta e la Sicilia non esistevano, oggi fortunatamente
le cose sono cambiate e i collegamenti tra le due Isole.
Ringrazio il Rotary che mi ha
dato la possibilità di intraprendere questa avventura di
Governatore, che mi permette
di fare questi viaggia in
questa meravigliosa isola per
stare insieme a tutti voi.
Cercherò di fare in modo che
possa trascorrere, durante
quest’anno, molto tempo con
voi. Durante la mia permanenza a Catania ho visitato
tre bellissimi club, che hanno
voglia di fare tanto per la
nostra società, che hanno tanti
programmi da portare
avanti».
«Il club di Aci Castello e
quattro Canti Centenario sono
giovani, con tanta voglia di
crescere, con tante idee e programmi da portare avanti. Sicuramente questi club riusciranno nel loro intento
anche perché hanno delle leadership forti che riusciranno a
portarli presto al successo. Il
club Catania Est esiste già da
vent’anni, ma a vederlo
sembra che ne abbia molti di
più perché ha una leadership
tanto forte, ma anche past
president e soci con tanto entusiasmo e voglia di fare. Non
mi resta che fare i miei complimenti a tutti questi club ed
augurargli i miei migliori
auguri».
«Il programmi che i club
stanno portando avanti –
conclude il Governatore –
sono tutti in linea con i programmi del presidente internazionale, che vedono come
tematiche da affrontare quella
dell’acqua, della salute, della
famiglia, l’analfabetismo e la
pace mondiale. Tutte tematiche molto importanti per
la nostra società e per questo
che il Rotary si è impegna ad
affrontare le problematiche
inerenti a questi importanti
temi. Ci siamo impegnati, ad
esempio, a fare in modo che
entro il 2015 tutti i bambini
del mondo possa frequentare
la scuola elementare, senza
che esista più la disparità tra
maschi e femmine; ogni anno
11 milioni di bambini
muoiono a causa della
mancanza di acqua pulita ed a
causa delle malattie, il Rotary
si impegnerà a cercare di diminuire la mortalità».
«La Rotary fondation si è
prefisso di riuscire a debellare
la poliomelite entro il 2007.
Dopo, sicuramente, con la
collaborazione anche degli
stati si prefiggerà altri importanti traguardi, i fondi
raccolti serviranno ad aiutare
i popoli più sfortunati e più
bisognosi, e siete proprio voi
rotariani ad aiutare il Rotary
fondation a portare avanti
queste importante iniziative».
Monica Colaianni
Organizzata una giornata di studio sulla figura di Cosimo Federico
50° anniversario: preparativi Una vita per l’educazione
del club che avvenne il 5 febbraio
1957 e la consegna
della charter avvenuta il 24 aprile
dello stesso anno.
«La celebrazione del cinquantenario – ha detto il
presidente – si pone tra gli eventi
che fanno la storia
del nostro sodalizio, per questo è
importante ripercorrere le fulgide
tappe di un’intensa
vita associativa,
caratterizzata dall’aver saputo intraprendere il servizio
con intelligenza,
coraggio, entusia- Da sinistra: Di Pietro, Cottone, Salmè, Giacona, Speciale, Trombetta (Gi.na.)
smo e dedizione. In
Poi il presidente ha presen- sto può avvenire solo quando
questa occasione un pensiero
tato
il suo staff: il past presi- i soci del club partecipano a
va rivolto a quel gruppo di
eminenti soci che si sono pro- dente Antonio Dagnino, il se- una nuova programmazione in
digati per la costituzione del gretario Luigi Licata, il modo aperto e costruttivo.
nostro sodalizio. Ricordiamo tesoriere Francesco Ferro, il Questo è il sentiero del rinnocon riverente ossequio anche i cerimoniere Nicola Calcara ed vamento e dello sviluppo che
quattro governatori palermita- i consiglieri Eugenio Consoli, ci dovrà coinvolgere e così
ni Giacalone, Paderni, Ponte, Vincenzo Lo Jacono, Cristia- ogni club, nell’ambito della
De Giacomo e tutti coloro che no Raimondo, Antonio Rai- propria autonomia, dovrà fissi sono alternati alla guida di mondo di Vernagallo. L’orga- sare i propri obiettivi sia a liquesto club con sacrificio e nizzazione del cinquantenario vello di attività da svolgere
dedizione. Il nostro pensiero e è stata affidata ad un comitato che di crescita».
ringraziamento è rivolto an- di past presidenti che saranno
Il governatore Francesco
che a coloro che in questi lun- affiancati dai due vice presighi anni hanno partecipato e denti, Claudio Carletta e Sal- Salmè, durante il suo intercontribuito a dare lustro a vatore De Rosa. Questi i co- vento, ha parlato degli struquesta associazione con con- mitati di studio istituiti per menti per uscire dalla crisi che
vegni, dibattiti ed iniziative, l’anno sociale 2006-007: i ser- attraversa il lionismo in tutto
per far sì che di Palermo Host vizi pubblici e i cittadini; i il mondo. «Si dice che il lionisi parlasse sempre in senso giovani e la società; l’ammini- smo è in crisi, ma noi non
strazione finanziaria ed il conpositivo».
tribuente; il lionismo e la so- dobbiamo fermarci – ha detto
cietà contemporanea; la – C’è una strada per uscirne e
partecipazione femminile nei può essere quella del mio
club di servizio; i servizi e le motto “impegno sociale e sostrutture sanitarie del nostro lidarietà”. L’impegno sociale
territorio; le infrastrutture per lo abbiamo e non si discute, la
l’incremento del turismo nel solidarietà dobbiamo averla
nostro territorio; i rapporti con tutti, con i soggetti che
istituzionali. Una manifesta- hanno una parte passiva in
zione sarà dedicata al premio questa società e tra noi lions.
“Paolo Giaccone”, medico le- Dobbiamo andare avanti con
gale e socio lions di Palermo gioia e determinazione». Il
Host, ucciso dalla mafia.
Il presidente, infine, ha sa- club ha ricevuto due premi, rilutato i presenti riportando spettivamente per l’incremenuna parte del discorso interna- to soci dello scorso anno e per
zionale del presidente interna- la raccolta in favore del servizionale Jimmy Ross: «Nuove ce per l’Africa.
idee devono sostituire quelle
Da sinistra: Calcara, Salmè, Cottone, Ferro, Licata (Gi.na.)
che non funzionano più e queGiovanna Naccari
L.c. PALERMO HOST –
La celebrazione dei cinquant’anni di presenza dei lions in
Sicilia è appena cominciata. Il
libro che racconta tante pagine scritte al servizio del territorio e in nome del sodalizio,
lo ha sfogliato, con un tocco
di campana, il presidente del
lions club Palermo Host, Toti
Cottone, in occasione dell’apertura dell’anno sociale e
celebrazione della charter
night con la visita ufficiale del
governatore Francesco Salmè.
Presenti il past governatore
Valerio Contrafatto, il vice
governatore Salvatore Giacona, officer distrettuali e di
club, officer dei Leo club. Il
presidente Cottone è il quarantanovesimo lions a guidare
il club che per la prima volta
ha portato su questa Isola
l’impegno umanitario secondo l’organizzazione dell’associazione internazionale più
grande del mondo.
A una sala gremita di soci
con 45 anni di servizio e di recente appartenenza, il presidente ha voluto ricordare lo
spirito che animò i primi lions
in quel lontano 1957, quando
a Palermo si sentì il primo
tocco di campana che diede il
via alla mission voluta in
America dal fondatore Melvin
Jones. Oggi in Sicilia i club
sono 103 e contano oltre cinquemila soci. La celebrazione
del cinquantenario si terrà con
una cerimonia distrettuale solenne il 5 febbraio del 2007,
per ricordare l’omologazione
L.c. NISCEMI (CL) – “Dio
creò gli angeli/ perchè fossero, dalla culla alla tomba, custodi dei suoi figli...” . Sono i
versi di un illustre niscemese,
di un unico uomo in cui hanno confluito diverse componenti: di un sacerdote, di un
educatore, di un preside, di un
poeta. Niscemi non dimentica
i suoi figli migliori, non dimentica e consegna il ricordo
alle generazioni future. Il Comune di Niscemi ed il Lions
club hanno organizzato una
giornata di studi sulla figura
eclettica di Mons. Cosimo Federico, che si è tenuta mercoledì 4 ottobre nella sede del
Centro socio-culturale di via
Carlo Alberto Dalla Chiesa a
cui è seguita l’inaugurazione
della piazza adiacente al Centro sociale di Niscemi che
porterà per sempre il suo nome. La giornata si è aperta
con l’accoglienza al centro sociale di Niscemi, il luogo naturale per ricordare un uomo
che ha speso tutta la sua vita
nell’educazione dei ragazzi
secondo gli insegnamenti improntati sulle teorie pedagogiche e del messaggio cristiano.
«L’impegno dell’amministrazione comunale - ha detto il
commissario straordinario del
Comune di Niscemi, Paolo
Guglielman – è indirizzato alla valorizzazione di personaggi della cultura che impreziosiscono la tradizione di una
città; per questo abbiamo voluto realizzare questa iniziativa insieme al Lions club. Esistono delle persone, la cui
esistenza, anche al di là del
suo epilogo terreno, permane
saldamente nella memoria
della gente. Mons. Cosimo
Federico rappresenta per Niscemi una di tali figure».
«Questo illustre nostro concittadino e socio onorario del
Lions club – ha detto il presidente del Lions club di Niscemi, Pino Stefanini – era una
persona autorevole e mite nello stesso tempo, dotata di
grande potere morale e culturale. Determinante è stato il
ruolo che ha ricoperto nella
società. Il Lions club vuole ricordare questa prestiogiosa fi-
Da sinistra: Conti, Stefanini, Mons. Pennisi, Guglielman, Federico, Federico Conti, Federico (L.B.)
gura della nostra comunità come modello a cui far riferimento per rivalutare gli aspetti della vita che sono
essenziali per il vivere civile».
Cosimo Federico è nato a Niscemi nel 1930; nel ‘55 è stato ordinato sacerdote dal Vescovo di Piazza Armerina,
Mons Catarella; nello stesso
Un modello
di riferimento
del vivere civile
anno ha conseguito il titolo
teologico presso il seminario
di Piazza Armerina. Dieci anni dopo ha conseguito il diploma in Scienze Pastorali con
specializzazione odegeticosociale presso la Pontificia
Università lateranense ed
l’anno dopo si laurea in Sacra
teologia nella stessa università. Nel 1970 si laurea in Filosofia presso l’Università di
Palermo. Nella Diocesi di
Piazza Armerina ha insegnato
scienze teologiche e ha ricoperto l’incarico di Direttore
dell’Ufficio catechistico diocesano e di Vicario episcopale
per la cultura e la catechesi.
Nel 1982 vince il concorso or-
dinario a Preside: ha diretto il
liceo scientifico “Leonardo da
Vinci” fino al 1995. Nella
consapevolezza che il cammino di riscatto della comunità
niscemese disagiata socialmente e culturalmente, dovesse iniziare dalla diffusione
della cultura, ha sollecitato
l’idea che nell’unico istituto
superiore dei Niscemi vi fosse
una pluralità di indirizzi, allo
scopo di dare ai giovani la
possibilità di soddisfare in loco le loro differenziate esigenze di istruzione e di studio.
Negli ultimi tre anni della sua
vita prestò anche servizio come assistente ai tossicodipendenti ospitati nella struttura di
Don Gelmini di contrada Priolo. Nel corso del convegno
una relazione è stata pronunziata da Don Giuseppe Giugno: «Il filo conduttore unico
della sua vita è stata la parola
di Dio. La parola per noi cristiani è la sapienza eterna e la
storia più reale, la parola per
noi è una persona, è Gesù Cristo, Verbo di Dio. Così la vita
di Mons. Federico trova la sua
identità in Gesù Cristo ed è
vissuto su questa lunghezza
d’onda». Alla cerimonia hanno presenziato i familiari dell’illustre prelato. La famiglia
ha finanziato un premio dedicato al Monsignore: è stata
premiata la tesi di laurea al
corso di scienze teologiche redatta da Rita Damante. Il nipote di Mons. Federico, Lirio
Conti, gip del Tribunale di
Gela, ha sottolineato le doti
morali del sacerdote-studioso
che si esplicavano nella funzione educativa che ha esercitato in tutta la sua vita, non dimenticando la carica d’amore
che ha saputo infondere nei
suoi familiari ed in tutti i suoi
allievi. «Sono stata una sua allieva – ha ricordato Rossana
Interlandi, assessore regionale
al territorio ed ambiente – ed
in me resta indelebile il ricordo di un educatore scrupoloso
ed attento ai bisogni dei giovani».
Nel corso del convegno è
stato distribuito un libretto dal
titolo “Mons. Cosimo Federico l’uomo, il sacerdote, l’educatore” ed alla fine la scopertura del segnale della strada.
«È stata una presenza fondamentale nella vita della nostra
Diocesi per tutti gli incarichi
che ha ricoperto in maniera
ineccepibile» – ha detto il Vescovo della Diocesi di Piazza
Armerina Mons. Michele
Pennisi.
Liliana Blanco
LA SICILIA
32.
MARTEDÌ 3 LUGLIO 2007
Catania
RANDA GHAZY A CATANIA
Una scrittrice
nel mezzo
di due culture
La incontriamo a Catania in una libreria. Si chiama Randa Ghazy. Il
suo nome è uno dei più celebri in
ambito letterario. Vent’anni, italoegiziana, conta già nel palmares la
sua terza pubblicazione. Dall’esordio, appena quindicenne, con "Sognando Palestina", salutato dalla critica come entusiastica novità editoriale e tradotto in quindici lingue,
poi, il successo nel 2005 con "Prova
a sanguinare", Ghazy ritorna con un
nuovo romanzo "Oggi forse non ammazzo nessuno - Storia di una giovane mussulmana stranamente non
terrorista".
Pagine che abbattono il muro dello stereotipo, che creano filo e analogia tra la parte occidentale e araba
del mondo, e raccontano del travaglio interiore di una ragazza, appeso
al filo di due culture. Da un lato, il
bagaglio di valori e di storia della
terra d’origine, dall’altro, il vivere,
plongée, nella società occidentale.
Vera e propria dicotomia che non
manca di popolare, prepotentemente e interiormente, pensieri e riflessioni di ogni suo scritto. La ricerca
dell’identità è qui la più grande missione dell’io. "Non nascondo - dichiara Ghazy - di sentirmi diversa
dagli altri miei coetanei. Vivo nel
mezzo delle due culture, in equilibrio tra due mondi, mi sento un ibrido. Non mi riconosco appieno in un
solo blocco monolitico. Giusto per
spiegarmi, sento di essere più italiana quando sono in Egitto e più egiziana quando ritorno. Ed è questo
quello accade dopo che, maturando,
ho accettato la mia duplice identità.
Un travaglio lungo e sofferto, esorcizzato dentro e fuori di me, lasciato esplicarsi nelle storie e nell’interiorità dei personaggi. Ritengo che
scrivere aiuti a
riflessioni interne, è terapeutico
in un certo senso, risponde a
messaggi inconsci. C’è chi ha
detto di me che
riconosce questo
stesso connubio
di culture anche
nello stile, spenella
È nata in cialmente
punteggiatura,
Italia, è di nell’impronta lirica di eredità
origine
poetica orientaegiziana, ha le e al tempo
nell’imvent’anni, stesso
piego della prosa
già autrice di chiaro influsso
di tre libri occidentale".
-Una commistione che viene
fuori innata, come lo scrivere. Il tuo
libro è molto forte e molto ironico
già ad incipit. Sottotitoli il romanzo
"Storia di una giovane mussulmana
stranamente non terrorista", non
credi sia difficile per un pubblico
adolescente comprendere tematiche forti come il terrorismo?
"Credo che quando si scriva di attualità è fondamentale non usare
filtri. Anche se il target di riferimento è quello degli adolescenti, ritengo
che se il mondo è questo, questo è il
mondo che si deve esprimere. Trovo
che non è corretto lasciare che i giovani crescano dentro una sfera di
cristallo e che non vengano preparati al mondo e alle sue problematiche. Ricordo ancora a scuola il giorno dopo l’11 settembre. Malgrado la
gravità di quanto era successo, non
ci fu un docente che affrontò l’argomento. Allora mi chiedo cosa può
venirci incontro se non una lettura
che permetta di creare pensiero critico. Proprio la scuola, che dovrebbe
essere il primo luogo dove imparare
a capire il mondo, appare oggi fossilizzata sugli stessi programmi, invece di aprire un filone alternativo, un
approccio sperimentale, come accostare autori del passato con quelli contemporanei, promuovere dibattito e confronto tra studenti e
docenti e, perché no, anche incentivare alla lettura. Se oggi sono una
scrittrice devo tutto ai tanti libri letti, agli innumerevoli pomeriggi passati in biblioteca e soprattutto a mia
madre, mia grande maestra di vita e
di penna".
KATIA TERI
omnibus
Fondato il sesto Club Rotary metropolitano, il Catania Sud
Festa di fine anno all’Intercultura Club
Allo Sheraton ha avuto luogo, con la consegna della Carta costitutiva da parte del governatore Alfred Mangion al presidente Ivana Termine, l’avvio ufficiale dell’ultimo nato Rotary Club,
il Catania Sud. Presenti numerose autorità rotariane tra le
quali: il governatore dell’anno 2007-2008, Salvo Sarpietro, il
past governor Ferdinando Testoni Blasco, il segretario distrettuale, nonché tutor del nuovo Club, Emilio Cottini e il presidente del Club sponsor Catania EST, Linda Russo Zangara.
Il Rotary Club Catania Sud nasce per volontà del governatore, concretizzata dall’impegno del past governor Testoni Blasco attraverso l’individuazione di 21 giovani soci fondatori, accomunati dallo scopo rotariano di "diffondere l’ideale del servire". A tal proposito, il presidente Ivana Termine, nel corso del
suo intervento ha tracciato le linee del suo programma incentrato sulla valorizzazione delle potenzialità turistiche del territorio per promuoverne le diverse forme: museale, archeologico, congressuale, paesaggistico-ambientale, enogastronomico. Ha evidenziato come Il turismo rappresenti "un vero e proprio comparto industriale che merita di essere affrontato con
una visione di sistema, per le importanti ricadute che ha sul-
L’Associazione Internazionale Onlus che da cinquant’anni si occupa di scambi culturali giovanili, si adopera attraverso la sua rete capillare di volontari, di assistere con
affetto e competenza sia gli studenti che le famiglie, aiutandoli e sostenendoli in questo difficile percorso di dialogo e confronto tra diverse culture.
Al Centro Intercultura della nostra città, si è svolta la festa di fine anno. La manifestazione è nata anni fa come saluto agli studenti stranieri, che per un anno hanno
vissuto nella comunità, ospiti di famiglie che li hanno accolti come figli, e delle scuole che li hanno guidati sia nell’apprendimento della lingua che delle altre discipline.
La manifestazione ha un significato più profondo: riunire sia gli studenti stranieri e
le loro famiglie ospitanti, che tutti gli studenti catanesi e le loro rispettive famiglie
che si accingono a partire per un programma all’estero. Il messaggio che è venuto
fuori dalla manifestazione, in un mix di culture ed esperienze diverse, è che gli uomini del mondo possono convivere bene abbattendo barriere di pregiudizi, consapevoli che la diversità è sempre un arricchimento. Quest’anno in Sicilia l’Associazione, con l’impegno maggiore degli anni precedenti, ha ospitato sessanta ragazzi ed
altrettanti ragazzi siciliani sono in procinto di partire per l’estero. I giovani affrontano con entusiasmo i naturali disagi a cui vanno incontro, mettendo in discussione
un anno della loro vita per comprendere e sperimentare culture diverse e costruire, con la comunicazione, i presupposti di un futuro di pace tra i popoli del mondo.
il governatore
distrettuale
Alfred Mangion e
la presidente del
nuovo club Ivana
Termine
la nostra economia". Infine, ha manifestato l’impegno dei soci fondatori nell’individuare i progetti da realizzare per un miglioramento dei servizi a favore dei cittadini. "La linea guida ha detto Termine - è quella di incidere sui ragazzi delle scuole medie per creare educazione civica nelle future generazioni. Nello specifico la salvaguardia dei litorali e del patrimonio
boschivo dell’Etna". Al nuovo Club gli auguri di buon lavoro da
parte degli oltre 130 convenuti, rotariani e relativi ospiti.
A. D. P.
Passaggio della Campana all’Inner Wheel: Aurora Razza subentra a Marilisa Sciuto
Sull’elegante terrazza a mare dello Yachting Club, si è svolta la cerimonia del
tradizionale passaggio della campana
fra la presidente uscente dell’Inner
Wheel Club di Catania, Marilisa Sciuto e
la subentrante presidente, per l’anno
2007-2008, Aurora Razza.
Nel suo discorso di commiato, la presidente uscente ha lasciato alle belle immagini del video affidato alla regia dell’editor Rosalba Licata - con un contributo del regista Elio Gimbo sul corso di regia su”L’Opra dei pupi e la famiglia Napoli” sostenuto dall’Inner per giovani
studenti - il compito di illustrare l’iter
programmatico del Club. Marilisa Sciuto
ha ricordato le molteplici iniziative, realizzate dalle varie Commissioni, rivolte al
sociale: dai non vedenti, al Premio bontà,
dal pasto caldo ai poveri di Madre Teresa, agli ospiti del Ventimiglia. Ha quindi
sottolineato che "l’attività di club dovrebbe essere più concreta e pressante
verso le istituzioni poco sensibili ai bisogni della città e dei cittadini. Mentre l’e-
L’intervento della
presidente
uscente Marilisa
Sciuto; alla sua
sinistra la nuova
presidente
Aurora Razza
sperienza del contatto diretto con il Distretto ed i rapporti con i Club rotariani
fratelli, e la collaborazione con l’Inner di
Paternò Alto Simeto, hanno permesso
di approfondire i valori della socialità,
della fraternità, della disponibilità e dell’amicizia nel rapporto umano". Sentiti
ringraziamenti sono stati indirizzati al
Consiglio direttivo, alle Commissioni, al-
Incontro rotariano sui «Test genetici»
Un momento
della serata
interclub Rotary
Catania Est e Aci
Castello
Nei locali dell’Excelsior Hotel a Catania si
è svolto un interessante incontro, organizzato dai Rotary Club Catania Est ed Aci
Castello, dal titolo: “La nuova frontiera
della medicina: i test genetici”, relatore il
prof. Gastone Veroux, ordinario di Chirurgia Generale nella Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di
Catania. Dopo una breve introduzione
del socio Guglielmo Scammacca della
Bruca, il relatore ha accompagnato la
platea in un veloce excursus sulle tematiche dei Test Genetici, materia delicata e
di frontiera che rappresenta il presente
ed il futuro della ricerca medica.
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità,
per test genetico si intende l’analisi a
scopo clinico di Dna, Rna, cromosomi,
proteine, metaboliti o altri prodotti genici, effettuata per evidenziare genotipi,
mutazioni, fenotipi o cariotipi correlati o
meno con patologie ereditabili umane.
Questa definizione include gli screening
prenatali, neonatali e dei portatori, nonchè i test sulle famiglie a rischio. I risultati di queste indagini si possono applicare alla diagnosi ed alla prognosi di malattie ereditarie, alla predizione del rischio - malattia, all’identificazione dei
portatori sani, alle correlazioni fenotipo
- genotipo. Le preoccupazioni riguardano il fatto che i test genetici individuano
le malattie che possono essere connesse
al nostro corredo genetico; possono inoltre aiutare a riconoscere le malattie ereditarie, ad adeguare le terapie al patrimonio genetico ed a mettere a punto
nuovi farmaci. Ma il ricorso ad essi ha anche importanti implicazioni a livello etico. Le raccomandazioni riguardano la
qualità dei test genetici, la necessità di
uno screening genetico delle malattie
rare e gravi, questioni relative all’origine
etnica, la tutela e la riservatezza delle
informazioni genetiche e le conseguenze economiche e sociali dei test genetici
e del loro impatto sui sistemi sanitari. Il
25 aprile 1953, l’articolo di Watson e
Crick sulla rivista inglese Nature rivelava
al mondo come il manuale di costruzione di ogni essere vivente fosse scritto su
una molecola dalla forma inverosimile:
due nastri legati che si rincorrono, avvolgendosi attorno a uno stesso asse, formando una sorta di scala a chiocciola.
Una storia fatta di ingenuità e ambizione,
di colpi di genio e cinismo. L’acido desossiribonucleico diveniva per sempre e per
tutti il Dna. E si apriva l’era genomica.
Adesso dopo cinquant’anni, il mondo
della medicina deve riflettere sull’utilizzo di questi dati: non sono più i tempi
dell’abate Gregory Mendel (1822-1884).
MICHELE PIAZZA ROXAS
le socie onorarie per il loro contributo ed
a Rosalba Licata per l’amore e l’impegno
nel realizzare il bollettino del Club.
Infine, il passaggio del collare ha suggellato l’inizio dell’anno della presidenza di Aurora Razza che ha ringraziato le
socie e le componenti del Comitato esecutivo: Lella Pavone vicepresidente,
Eleonora Rodonò segretaria, Lucrezia
Carnazza tesoriera, Valeria Zipper editor,
Karin Signorelli servizio internazionale,
Rosaria Carpinteri, Maria Luisa Catanuto,
Mirella Cavallaro, Anna Delfa, Pina Lombardo, Edoarda Santoro consigliere, Santa Bonfiglio, Nuccia D’Agata, Maria Pia Lipani, Graziella Puglisi e la socia onoraria
Mariela Fallica.
MILLY BRACCIANTE
Chiusura d’anno per le attività di «Stelle e Ambiente»
A conclusione di un anno di intensa attività di divulgazione astromica e ambientalistica, "Stelle e Ambiente" ha riunito soci e simpatizzanti, una sessantina circa, in un agriturismo di Acicastello sul vecchio tracciato della ferrovia,
per partecipare a una cena preceduta e seguita dall’illustrazione del firmamento visibile a fine giugno e nel prossimo luglio.
L’iniziativa ha raccolto il più cordiale successo. Gli intervenuti hanno seguito un’ampia descrizione dei fenomeni celesti del mese e della presentazione
dei pianeti, a cura del giornalista Luigi Prestinenza, sulla traccia di un dettagliato power point del prof. Giuseppe Sperlinga, per raccogliersi poi, sotto la guida del dott. Alberto Petralia, attorno al Celestron dell’associazione e al rifrattore manovrato dal giovanissimo Adriano Giunta per osservare la Luna e i pianeti Giove e Saturno, che hanno offerto vedute altamente suggestive, con grande soddisfazione di chi magari si accostava ad uno strumento astronomico per
la prima volta. Simpatica e informale conclusione per un anno di attività intensa su entrambi i versanti, con gli appuntamenti mensili col cielo al Parco Gioeni, gli interventi nelle scuole e, per la parte naturalistica, le visite ad ambienti
di grande attrattiva come le lave etnee a pillow di Acicastello, la Timpa di Acireale, la valle dei Sieli sotto Motta S. Anastasia, la riserva naturale Grotta Palombara e il museo naturalistico di Melilli, guidate dai prof. Sperlinga e Salvatore
Arcidiacono, e dalla dott. Giovanna Marletta. Tale attività è destinata a continuare col prossimo anno scolastico, da ottobre in poi, mentre saranno onorati per tutta questa estate gli appuntamenti col cielo del mese al Gioeni in occasione del primo quarto di Luna.
Il prof. Majorana
ricordato al Rotary
Al Rotary Club di Catania, su iniziativa
del presidente Vincenzo Consoli, è stato ricordato il prof. Angelo Majorana,
past president rotariano, scomparso lo
scorso 7 gennaio all’età di 97 anni, prestigioso maestro di medicina e di vita.
Alla presenza della moglie, signora Ina,
dei figli, dei nipoti, dei parenti e di
quanti nel conoscerlo ne apprezzarono
la caratura di studioso e la grande umanità, Vincenzo Consoli ha fatto rivivere
la figura e l’opera del prof. Majorana.
Quindi la testimonianza di conoscenza
diretta del suo allievo prof. Santo Di
Nuovo il quale, ha sottolineato che il
prof. Majorana non va commemorato,
ma citato e ricordato per l’attualità della sua opera di ricercatore e di studioso
e per la sua personalità carismatica, la
figura di maestro “pioniere” nel campo
della psicologia applicata alla clinica.
«"Un Ulisse dantesco” - ha detto Di Nuovo - nella sete di conoscenza, nella indagine e nella scoperta scientifica, anticipatore ed assertore dell’importanza
della componente psicosomatica nella
cura del malato, di cui bisogna occuparsi mettendone al centro la persona nelle sue componenti psicofisiche. Concetti di base che il prof. Majorana mise
in opera nell’Istituto di Psicologia dell’Università di Catania (rappresentando
l’Ateneo catanese nel laboratorio del
Cnr), nell’Istituto di Psicologia Fisiologica dell’Università di Roma e nella cattedra di Psicologia della Facoltà di Scienze Politiche di Catania. La nostra città gli
deve la fondazione della Scuola Magistrale Ortofrenica regionale e l’Orientamento, assieme all’Opera Universitaria
(Opsu). Iniziative che, negli anni Cinquanta, videro Catania all’avanguardia
nei confronti della comprensione delle
disabilità da osservare e trasformare in
diversabilità». Infine, il prof. Benedetto
Matarazzo ne ha tratteggiato l’autorevolezza da luminare, nella maniera unica di porre l’interlocutore come soggetto e non come oggetto d’indagine.
M. B.
«Le Reti complesse», conferenza per il Rotary 4 Canti - Centenario
Per il Rotary Catania Quattro Canti - Centenario, introdotto dal presidente prof.
Francesco Milazzo, il consocio prof. Alessandro Pluchino, membro del "Cactus
Group" presso il Dipartimento di Fisica
dell’Università di Catania, ha tenuto una
conferenza su "La nuova scienza delle
Reti complesse: quando piccole cause
possono produrre grandi effetti". Un tema difficile su un argomento complesso,
di cui l’oratore ha però fatto subito apprezzare l’indubbia rilevanza con una
trattazione semplice e accattivante.
Fino dagli anni ’60 dello scorso secolo,
i sociologi avevano mostrato che due individui qualsiasi sul nostro pianeta sono
connessi, mediamente, da soli sei legami
di amicizia intermedi ,sebbene solo nel
1998 si riuscì a dare una spiegazione
matematica a questo strano fenomeno,
che venne chiamato "Effetto Small
World" e costituì la conferma scientifica
del vecchio adagio "quant’è piccolo il
mondo". Da allora centinaia i ricercatori
in tutto il mondo si occupano di quella
che è diventata oggi una vera e propria
branca della fisica con il nome di teoria
delle Reti complesse. Questa teoria si
basa sulla scoperta che i nodi di una rete, sociale, biologica o artificiale, si possono collegare in un modo non perfettamente ordinato ne’ completamente casuale, e - cosa ancor più sorprendente che tutti i sistemi a rete del mondo rea-
le funzionano nello stesso modo.
In sostanza, la nuova scienza delle reti sta cominciando a decifrare la struttura organizzativa sottesa al funzionamento della società, della comunicazione cellulare, dell’ecosistema globale, di internet, delle reti neuronali, del sistema stradale e ferroviario di una nazione o del sistema mondiale dei collegamenti aerei,
mostrando come tutti questi sistemi agiscano secondo gli stessi schemi e gli stessi principi nascosti. Ma la cosa forse piú
interessante, ed allarmante al tempo
stesso - ha avvertito il prof. Pluchino - é
che ci si sta rendendo conto di come la
peculiare struttura delle reti complesse
le renda tavolta estremamente instabili.
Charter night al Lions Stesicoro, con passaggio di consegne tra Santangelo e Burrello
Nella suggestiva cornice del parco dell’Hotel Villa Paradiso dell’Etna, ha avuto
luogo la celebrazione dell’XI Charter Night del Lions Club Catania Stesicoro Centrum e il "passaggio della campana" tra
il presidente uscente dott. Giuseppe Santangelo e il neo presidente dott. Francesco Paolo Burrello. Presenti alla manifestazione il governatore eletto avv. Salvatore Giacona, il delegato di zona Licia
Aresco Sciuto, i rappresentanti di tutti i
Lions della Circoscrizione, autorità civili e militari, soci ed invitati. Il presidente
Santangelo, dopo aver ringraziato i presenti intervenuti alla serata, ha brevemente accennato alla vulcanica attività
svolta nel corso dell’anno sociale che si è
concluso.
"Le attività che sono scaturite - ha di-
chiarato Santangelo - non potevano e
non sono solo frutto della solerzia del
presidente, bensì segnale di impegno di
tutti i soci che hanno contribuito a concretizzare l’attività di servizio, alla base
del nostro essere Lions". Santangelo ha
ricordato il Trofeo velico organizzato dal
club, il "miglior poster sulla corretta alimentazione", la partecipazione agli
screening durante la campagna contro la
cecità, la solidarietà verso i più deboli, le
gite socio- culturali e ,infine, i sette meeting tra i quali quello sulla "Sicurezza
dei cittadini", "Sul randagismo", "Sui
combustibili del futuro", sul "Termalismo lavico", sul "Fare impresa a Catania",
"Il ruolo dei Lions nelle patologie oculari invalidanti" e "Alla ricerca della bellezza". E’ stato poi ammesso il nuovo socio
dott. Michele Nicosia. Dopo la consegna
di riconoscimenti ai membri del direttivo, ha avuto luogo il passaggio della
campana. Il dott. Burrello ha dichiarato:
"E’ un grande onore per me, uno dei soci fondatori, diventare presidente di questo prestigioso club, che ha annoverato
presidenti di grande carisma. Santangelo è stato un presidente eccezionale per
la sua operosità. Cercherò, con l’aiuto
del direttivo, di fare il possibile per concorrere al miglioramento della società
civile. Il mio motto - ha concluso - sarà:
conoscersi bene per operare meglio".
Dopo il presidente Burrello, che ha
presentato il nuovo direttivo, ha preso la
parola Licia Aresco, la quale nel suo breve intervento ha avuto parole di elogio
per Santangelo, "che ha portato avanti
Da sinistra
il governatore
Giacona,
il pres. uscente
Santangelo,
il nuovo presidente
Burrello
e il delegato Licia
Aresco Sciuto
con entusiasmo, affetto e amore la sua
molteplice e ammirevole attività", ed ha
augurato al presidente Burrello ulteriori esaltanti affermazioni. L’avvocato Giacona ha dichiarato che a giugno, nei quasi 45 mila Lions club sparsi nel mondo, si
festeggia il "Passaggio della campana",
che rappresenta il proseguimento dei
valori profondi che sono l’asse portante
del lionismo. "Santangelo ha lottato - ha
detto Giacona - per migliorare la vita
della nostra società. Non posso che
esprimere il mio profondo apprezzamento. Al presidente Burrello dico che il
successo coronerà il suo lavoro, e che la
fiducia che i soci hanno riposta in lui
non andrà certamente delusa."
ANTONIO DI PAOLA
LA SICILIA
46.
SABATO 11 NOVEMBRE 2006
Catania. Calendario
IL SOLE: sorge alle 6,35 e tramonta alle
16,52.
LA LUNA: sorge alle 22,26 e tramonta alle
12,26.
PREVISIONI DEL TEMPO: cielo sereno o
poco nuvoloso, temperature stabili, venti
deboli.
I SANTI: San Martino. Fu il primo ad esser
proclamato Santo dalla Chiesa cattolica pur non
essendo martire e ad essere onorato dalla
Liturgia. Nacque a Salaria, in Ungheria, verso
l’anno 315. Il padre lo chiamò Martino che vuol
dire «piccolo Marte» diminutivo del nome del
dio della guerra. La sua famiglia era originaria
dell’Italia Settentrionale. Ancora bambino
giunse a Pavia, dove suo padre era stato
destinato e iniziò il corso degli studi classici. A
15 anni si arruolò come soldato. In Gallia un
giorno, ad Amiens, durante una ronda, di notte
ed in pieno inverno, divise il suo mantello
militare con un povero che gli chiedeva
l’elemosina. A 18 anni abbandonò la milizia,
ricevette il Battesimo e fece vita eremitica
fondando diversi monasteri. Fece diversi
miracoli risuscitando due morti e guarendo una
giovinetta ungendola con l’olio benedetto.
MESSE DELLE VIGILIE DI FESTA:
Cattedrale ore 18 • Sacra Famiglia ore 18 •
Salette ore 18 • S. Maria della Mercede ore 18 •
Cristo Re sabato ore 18;30, domenica ore
18,30-19,30 • S. Teresa ore 19 • S. Francesco
all’Immacolata ore 19 • Santi Pietro e Paolo ore
19 • Santuario del Carmine ore 18,30 • Istituto
«Madonna delle Lacrime» a Trappeto ore 19 • S.
Maria della Guardia ore 19 • S. Agostino ore 19
• Nostra Signora di Monserrato ore 18,30 •
Cuore Immacolato di Maria ore 18,30 • S.
Agata al Borgo ore 18,30 • S. Francesco di Paola
ore 18 • Santa Maria di Gesù ore 19 • Crocifisso
Maiorana ore 18,15 • Crocifisso dei Miracoli ore
18,30 • S. Maria in Ognina ore 19,30 • Santa
Maria della Consolazione ore 19 • S. Giovanni
Apostolo ore 19 • Minoriti ore 18 • San
Giuliano ore 19,30 • San Domenico ore 19 • S.
Michele ai Minoriti ore 19 • Santuario Nostra
Signora di Lourdes ore 19 • Nostra Signora SS.
Sacramento ore 19 • S. Agata la Vetere ore 20.
FARMACIE APERTE DI TURNO SABATO
11 NOVEMBRE 2006: Del Bosco (via del
Bosco, 70) • Giuffrida (via S.G. alle Grotte, 40) •
Guarnaccia C. s.n.c. (via Umberto, 254) •
Guarnaccia S. s.n.c. (v.le Vitt. Veneto, 135) •
Monserrato (via Gabriele D’Annunzio, 1) •
Nettuno (p.zza Nettuno, 34) • Plebiscito (via
Garibaldi, 328) • Rizzo (via Plebiscito, 116) •
Russo (str.le S.Teodoro, 6) • Stadio (v.le Mario
Rapisardi, 61) • Vieni (p.zza Duomo, 16) •
Zerbo (via Galermo, 270).
FARMACIE APERTE ANCHE DALLE ORE
13 ALLE ORE 16: Guarnaccia C. s.n.c. (via
Umberto, 254) • Monserrato (via Gabriele
D’Annunzio, 1) • Rizzo (via Plebiscito, 116) •
Russo (str.le S.Teodoro, 6) • Stadio (v.le Mario
Rapisardi, 61) • Vieni (p.zza Duomo, 16) •
Zerbo (via Galermo, 270).
FARMACIE NOTTURNE: Barriera (via Del
Bosco, 282) • Battiati (via F. Crispi, 195) • Coffa
(via C. Colombo, 25) • Consoli (via Etnea, 400)
• Crocerossa (via Etnea, 274) • Croceverde (via
G. D’Annunzio, 43) • Cutelli (via Vitt.
Emanuele, 54) • Europa (c.so Italia, 111) •
Finocchiaro (via S. Giov. Battista, 8 - S. Giov.
Galermo) • Fisichella (via Plebiscito, 224) •
Galermo (via Galermo, 308)• Monciino (via
Garibaldi, 74) • Nesima (via Pacinotti, 104) •
Pantano (via Cesare Beccaria, 79) •
Risorgimento (via Vitt. Emanuele, 631) • S.
Agata (vill. S. Agata - Zona A 26).
Omnibus
Fidapa di Catania e Giarre in visita alla città
LE SOCIE DELLA FIDAPA DI CATANIA E GIARRE COL PROF. SCIALFA DURANTE LA VISITA
Nel corso di un’interessante visita
guidata (realizzata con la collaborazione della Sovrintendenza ai Beni Culturali ed ambientali e dell’assessorato alla Cultura) la Fidapa di
Catania, presieduta dalla prof: Dora
Coco Spitaleri, e quella di Giarre -Riposto, insieme con la presidente
prof. Santa Maccarrone Cardillo, è
andata alla ricerca del centro storico
di Catania, ovvero di quei siti e monumenti del periodo greco-romano
che, hanno costituito il nucleo principale da cui le installazioni contemporanee hanno potuto svilupparsi.
A guidare il nutrito gruppo di parte-
cipanti, il prof. Francesco Scialfa, artista, cultore di storia dell’arte che,
attraverso un’inedita trattazione, ha
mostrato le valenze che fanno della
piazza Duomo (la Platea Magna dei
Romani) il fulcro storico, culturale e
mistico della città.
Poi tappa alle Terme Achilleane o
Dionisiache, all’ex Tempio di Minerva, oggi occupato dalla chiesa di S.
Francesco all’Immacolata e strettamente correlata col tempio di Bacco,
sito dell’attuale Chiesa di S. Placido
(con le annesse Terme Dionisiache)
è stato dato spazio alla leggenda che
vuole che proprio al Teatro romano
e all’Odeon.
Rotary Acicastello
Il «Goal della prevenzione»
incontro sul tirassegno questa sera al PalaCannizzaro
«L’agricoltura mediterranea»
in un interclub del Rotary Nord
La pratica del tiro a segno e la legislazione relativa all’uso delle armi” è stato l’argomento di un’interessante relazione svolta al Rotary di Aci Castello
dal dr. Carlo Rossitto, medico-legale e
presidente Tiro a Segno Nazionale di
Catania. Il presidente La Mantia, presentando il relatore, ha introdotto il tema della serata; una storia prestigiosa,
che pone la pratica sportiva a metà strada tra le discipline olimpiche e quelle
militari. Il relatore, appassionato tiratore da più di un trentennio, si è distinto
come esperto balistico nel corso di importanti processi penali; egli con precise informazioni ha accompagnato l’attenta platea attraverso la storia del tiro
a segno. La legislazione italiana, recependo la normativa europea, è all’avanguardia; l’attenzione del legislatore
è stata volta a garantire elevati livelli sia
sul rilascio dei porto d’armi sia per
quello che concerne il loro trasporto,
garantendo elevati livelli di sicurezza al
cittadino. Il Tiro a Segno di Catania, uno
dei presidi italiani ultracentenari, vanta rappresentanti in tutte le categorie di
tiro, con pluricampioni nazionali e internazionali e uno staff di istruttori di
gran livello, per una pratica aperta ai
volenterosi, dai 10 anni in sù.
Il Rotary, mettendo in atto il suo programma rivolto al sociale ha focalizzato la problematica della “Realtà e prospettive
dell’agricoltura mediterranea” che deve assumere la consapevolezza del rinnovato ruolo da svolgere nell’economia nazionale in rapporto all’ambiente. A tale scopo risulta indispensabile che si formi una nuova classe imprenditoriale
che sappia superare l’eccessiva frammentazione fondiaria e
sia in grado di valorizzare i prodotti di nicchia.
Questo, in sintesi, quanto discusso all’Excelsior nell’interclub
promosso dal Rotary Club di Catania Nord, il cui presidente Valerio Abbate ha introdotto i lavori, e che ha visto la partecipazione dei Rotary Club di Catania, Catania Est, Catania
Ovest , Catania 4 Canti Centenario, rappresentati rispettivamente al tavolo della presidenza da Vincenzo Consoli, Linda Zangara Russo, Piero Todaro e Francesco Milazzo. Il presidente del club organizzatore dell’incontro, Valerio Abbate, nella qualità anche di docente presso la facoltà di Agraria dell’Università di Catania, ha sottolineato la funzione
economico-produttiva e sociale che riveste l’agricoltura nella nostra regione, ma anche e soprattutto le sue finalità di
protezione e conservazione dell’ambiente, nonché il suo
ruolo paesaggistico. Tra i relatori. Giusi Carrà, docente di
Economia agraria nell’Università, Giovanni Chiofalo, presidente della Federazione Regionale dell’Ordine degli Agronomi, Andrea Scoto imprenditore di un’azienda cerealicola, Sebastiano Cosentino, vice presidente dell’Associazione nazionale esportatori importatori ortofrutticoli ed agrumari. Interventi di Sergio Sollima e Sebastiano Spoto Puleo. Ha
concluso i lavori Giovanni La Via, assessore regionale all’Agricoltura.
MILLY BRACCIANTE
BIGOLI
Questa sera appuntamento con la solidarietà al PalaCannizzaro. Organizzato dall’associazione «Agata donna per le donne», con inizio alle 20,30, al Palacannizzaro si svolgerà infatti la manifestazione «Goal della prevenzione: cancro al seno
sconfitto dalla diagnosi precoce». Interverranno il prof. Paolo Veronesi dell’Ieo di Milano e il prof. Sergio Orefice dell’Istituto Humanitas. Ci sarà uno spettacolo di cabaret, un momento musicale, una sfilata di moda, sorteggio di premi e la
consegna di una targa ai personaggi distintisi nel campo
della solidarietà. Obiettivo della manifestazione (confidando
su una grande e solidale risposta del pubblico, il biglietto
d’ingresso costa solo 6 euro) è l’acquisto di un mammografo
portatile necessario per avviare uno screening itinerante
per la diagnosi precoce.
Il 25 novembre giornata nazionale
della colletta alimentare
Da dieci anni si ripete l’appuntamento per l’ultimo sabato di
novembre della Colletta Alimentare, promossa dalla Fondazione Banco Alimentare, Società San Vincenzo, Associazione
Nazionale Alpini, Federazione dell’Impresa Sociale della
Compagnia delle Opere. In Sicilia 800 supermercati saranno
presidiati per l’intera giornata del 25 novembre da più 10.000
volontari che inviteranno i clienti a donare gli alimenti richiesti - olio, omogeneizzati, carne e tonno in scatola, legumi che saranno successivamente distribuiti agli enti assistenziali convenzionati. In preparazione dell’evento lunedì 13 alle
19.30, al Nuovo Teatro S. Orsola di via Macallè 3/a, il giornalista Gianluigi Da Rold presenterà il suo nuovo libro «Quel sabato di novembre… storie quasi vere di carità».
IN SALSA
INGREDIENTI 800 g di bigoli al torchio, due cipolle, 80 g di sarde salate, un bicchire d’olio, pepe,
sale.
Paradiso della Zagara
RISTORANTE - PIZZERIA - SALA RICEVIMENTI - HOTEL***
RAMACCA Piazza Ten. S. Di Fazio, 8 - Tel. 095653279 - Fax 0957932491
Sabato 11 novembre 2006- ore 20.30
FESTA DI SAN MARTINO
MENU’ - Antipasti: Bruschette col pomodoro, pecorino arrostito, caciocavallo, olive bianche schiacciate,
olive nere al forno, suppizzata, gelatina, salsiccia
secca, capicollo, pancetta, pomodori secchi, melanzane sott’olio, funghetti. Primi: risotto ai funghi porcini dell’Etna, maccherroni di casa al sugo. Secondi:
costoletta di maiale arrosto, salsiccia di ramacca, pittinicchio al sugo, insalata mista. Dolce, frutta: fichi
d’india, cannolo alla ricotta, castagne arrostite.
Acqua minerale, vino rosso novello, caffè.
E’ gradita la prenotazione 7 20,00 a persona
Musica e divertimento con il maestro Angelo Grillo
Paradiso della Zagara
RISTORANTE - PIZZERIA - SALA RICEVIMENTI - HOTEL***
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1-5-12-19-26 NOVEMBRE 2006 - ORE 13
FESTA DELL’OLIO E DEL VINO NUOVO
Menù: pani cunzatu cull’ogghiu novu u ‘ riunu e l’alivi janchi scacciati, picurinu ‘rrustutum caciu cavallu,
alivi nivuri ‘rrustuti, chiappiri di pumaduru sicchi, carciufina, lliatina di maiali, mulinciani sutt’ogghiu, suppizzata, sasizza sicca, capicoddu, fungiteddi, ricotta
‘nfurnata, pani di casa di Ramacca. Pasta di casa co’
sucu de pittinicchi, pasticciu di lasagni. Pittinicchi co’
sucu, sasizza di Ramacca ‘rrustuta, custata di purcidduzzu. Castagni ‘rrustuti, cannolo ca ricotta. Acqua
minirali, vinu russu novu patrunali.
E’ gradita la prenotazione obbligatoria 7 15,00 a persona
Musica, balli e tanto divertimento con Angelo Grillo
PREPARAZIONE: Lavare bene e pulire le sarde salate. Tagliarle a pezzetti e affettare le cipolle.
Soffriggerle lentamente insieme nell’olio.
Aggiungere due cucchiai d’acqua. Quando il composto sarà ammorbidito e le cipolle inbiondite,
mescolare in continuazione per qualche minuto,
per sciogliere cipolle e sarde. Cuocere i bigoli in
abbondante acqua salata. Scolarli al dente.
Condirli con questa salsa, aggiungendo un filo di
olio crudo.
Nessun altro aroma vene aggiunto a questa semplice composizione tradizionalmente popolare, in
quanto di estrema economicità e di facile preparazione. Si può sostituire la cipolla con due o tre spicchi di aglio, ben pestati. Il piatto risulterà più saporito, anche se di gusto più pesante.
ACCADEMIA ITALIANA DELLA CUCINA - RICETTARIO DELLA CUCINA REGIONALE ITALIANA
LA SICILIA
48.
LUNEDÌ 5 FEBBRAIO 2007
Catania
MERCATI CINESI
I «segreti»
per un dialogo
commerciale
Non è un’avventura facile aprire un
dialogo commerciale con la Cina, e
anzi, gli esperti sconsigliano le piccole imprese che singolarmente e
non in forma consorziata tentino
quest’avventura. A parlare di approccio al mercato cinese, di outsourcing, ovvero affidamento a terzi di specifiche funzioni o servizi, e
di delocalizzazioni è stato Franz
Cannizzo, responsabile del turismo
di Sviluppo Mezzogiorno, nel quadro di una iniziativa interregionale
del sodalizio che ha fatto tappa a
Catania, dove si sono confrontati gli
esperti e alcune imprese Siciliane.
«Il mercato cinese –ha spiegato Cannizzo - non va visto solo come mercato di approvvigionamento di prodotti a basso costo, o meta di delocalizzazioni produttive, ma anche e
forse soprattutto come mercato di
sbocco, quindi non si tratta solo di
andare a produrre in Cina per riportare un prodotto che costa meno ma
di produrre in Cina per vender in
Cina, che non è più un paese conveniente, perché se si vuol andare a
produrre a basso costo meglio il
Vietnam, il Madagascar, il Sud America».
Perché a Shangai, la zona industriale più attrezzata, un capannone ha
ormai i prezzi di una grande area
industriale del nord Italia.
Cannizzo spinge a considerare il
mercato potenziale di 150 milioni
di abitanti,su una popolazione complessiva di un miliardo e 300 milioni di Cinesi,che possono acquistare
prodotti occidentali,specie di fascia
alta. Un mercato in enorme crescita,dunque, ma anche un mercato
molto dif-ficile».
«Sconsiglio alla piccola impresa di
affrontare delocalizzazioni in Cina,
meglio affrontare un mercato andando ad acquistare e a creare attività produttive, bisogna essere realisti ed evitare i bagni di sangue. E’
un mercato molto comptetitivo, non
abbiamo solo concorrenti cinesi ma
tedeschi, francesi, giapponesi e statunitensi che da 15 anni investono,in modo sistematico e scientifico.
Esige molto impegno e risorse non
solo finanziarie ma umane, che sono
carenti all’interno della piccola e
media impresa per la quale dedicare due o tre persone ad un progetto
Cina è molto difficile».
A fianco di Franz Cannizzo hanno
preso parte ai lavori il legale Antonio
Arena e Giuseppe Leonardini.
omnibus
Unesco, il prof. Bondin ospite dell’ateneo catanese
La XII Charter Night
al Lions Catania Est
Allo Sheraton è stata celebrata la XII "Charter Night" del Lions Catania Est, alla presenza di numerose autorità lionistiche. All’inizio della serata è stato presentato il nuovo
socio, avv. Silvio Di Napoli. Quindi il Presidente del Club, dott. Giuseppe Capuani, ha
tracciato una breve cronistoria del club, fondato nel 1995, illustrandone i principi ispiratori e le principali attività svolte, fra le
quali: la campagna pluriennale "Sight First"
a favore dei bambini non vedenti, per la
quale l’Associazione ha conferito al Lions
Catania Est il riconoscimento di "Club Modello" unico in Sicilia; la tradizionale manifestazione di beneficenza "Un Natale anche
per loro", svoltasi quest’anno al Metropolitan, il cui ricavato è stato devoluto alle "Suore di Madre Maria Teresa di Calcutta"; il
convegno su "Il cinese a Catania, problema
od opportunità"e l’incontro-proposta su
"Istituti di partecipazione popolare - la presenza del cittadino nella vita democratica
della città". Il Presidente ha poi annunciato,
tra le iniziative in programma, un convegno
sui termovalorizzatori e uno sull’eutanasia.
Successivamente, sono state assegnati riconoscimenti al dott. Giuseppe Lo Cascio,
Presidente del Club gemellato Palermo Mediterraneo e all’ing. Giovanni Zappulla, socio
onorario, per la meritevole attività di collaborazione. Hanno concluso gli interventi il
delegato di Zona, ing. Alfio Maccarrone, e
l’addetta al Coordinamento delle attività dei
Lions Club di Catania, avv. Elda Pucci.
IL TAVOLO DEI RELATORI DELL’INCONTRO UNESCO SVOLTOSI NELL’AULA MAGNA DELL’UNIVERSITÀ
L’azione dell’Unesco, lo sviluppo del territorio e il ruolo del Centro a Catania, è stato il tema affrontato nel corso di un incontro che ha avuto luogo dell’Aula Magna
dell’università alla presenza del prof. Ray
Bondin, presidente del Comitato internazionale Unesco per la tutela delle città e siti storici, del presidente del Comitato Unesco di Catania Bruno Di Stefano, autorità
ed accademici. Il prof. Giuseppe Vecchio,
preside della Facoltà di Scienze Politiche,
nel portare il saluto della facoltà, ha voluto ricordare la compianta prof. Maria Elisa Brischetto, "donna di straordinaria vitalità, molto nota degli ambienti internazionali, che ha voluto e saputo portare avanti i programmi dell’Unesco, in particolare
quelli della nostra città e della Sicilia
orientale".
Il prof. Antonio Pioletti, Pro-Rettore, ha
dichiarato che ospitare l’incontro nell’Au-
la Magna è la prova della grande considerazione che l’università ha per questa prestigiosa organizzazione. L’ateneo è aperto
alla società civile che si interessa del recupero e la valorizzazione del nostro patrimonio artistico e culturale. Il presidente Di
Stefano ha,quindi, fatto un dettagliato excursus sulla nascita e costituzione del Comitato a Catania, avvenuta nell’ottobre
del 1992, e che è formato da un consiglio
direttivo, da un comitato scientifico e da
un comitato di esperti. Tra le numerose
attività che il Comitato Unesco svolge vi è
il dossier sull’Etna, con la qale si propone
il riconoscimento del nostro vulcano come
"patrimonio dell’umanità". La documentazione è già pronta e sarà quanto prima
inoltrata alla Segreteria Generale dell’Unesco, tramite il Ministero dei Beni culturali.
ANTONIO DI PAOLA
Domenico Monteforte all’Art Nuvò
E’ la struttura interiore delle opere a trasformare la razionalità
estetica in impressione, in suggestione pregnante, per dichiararne
“l’essenza”, scissa in totale libertà
dal processo intellettuale illustrativo e identificativo. A ciò tende
l’arte moderna con il concetto di
“opera aperta” ad un illimitato
universo di significati. Ed è ciò a
cui mira la matericità delle opere
pittoriche di Monteforte che sono
state esposte nel nuovo spazio
espositivo elegante ed aerodinamico della Galleria Art Nuvò al
Centro Ulisse (la mostra proseguirà dal 6 al 17 febbraio in Galleria di via Giaconia 2).
Interessanti opere queste che, come Vittorio Sgarbi considera in
un suo giudizio critico sull’autore,
mostrano “ la tensione vibrante
del gioco delle parti tra allusività
del vero e liricità di un’apparenza
sfuggente”.
Artista che torna a Catania dopo
un esordio nel 2003 all’Art Nuvò,
Domenico Monteforte (Pietrasanta-Lu 1966) può vantare importanti mostre in Italia e all’estero,
da Colonia a Siviglia, da Madrid. a
NewYork, mentre tre sue opere. in
Roma , a Palazzo Madama, fanno
parte della collezione del Senato
della Repubblica.
Attraverso la matericità che si
Trasparenza e tutela della privacy nei rapporti tra banca e cliente al Lions Catania Gioeni
Il cliente deve avere fiducia cieca della sua banca? Esiste veramente la trasparenza e la privacy di cui tanto si
parla? La banca ti può tendere dei trabocchetti quando fai un deposito o
chiedi un prestito? Queste ed altre
domande si sono posti i presenti al
meeting organizzato all’Hotel Excelsior dal Lions Club Catania Gioeni.
I relatori della serata sono stati: il dott.
Carlo Cavallero Capo Area Sicilia
orientale della Nuova Banca, l’avv.
Carmelo Calì Segretario Federconsumatori Sicilia e l’avv. Matteo Licari,
che è stato moderatore e stimolatore
del dibattito. Il presidente del Lions
Catania Gioeni prof. Carmela Gimmillaro Matalone, nell’introdurre il tema,
ha dichiarato che l’istituto di credito è
un intermediario che da un canto
prende il denaro dai correntisti e dall’altro lo eroga sotto forma di prestito
o mutuo ad altri clienti.
La trasparenza è l’insieme di garanzie
che la banca deve dare al cliente. Secondo Licari molto spesso la banca
manca di trasparenza. Esiste nelle
banche un ufficio di informazione o
"di spionaggio", dove si cercano notizie sullo stato di salute delle altre ban-
che e su tutti i clienti possibilmente
"equivoci".
Per Cavallero la trasparenza serve per
rendere noti gli elementi bancari ai
clienti. Le variazioni unilaterali da parte delle banche sono assolutamente
vietate dalle vigenti legge. Il cliente
deve essere avvisato trenta giorni prima di eventuali variazioni regolarmente motivate. Quando le variazioni
si riferiscono ai tassi, questi debbono
essere aumentati sia quelli passivi che
quelli attivi. La trasparenza comunque è tuttora in evoluzione. Calì riba-
disce che le banche non applicano la
trasparenza. Grazie alla giurisprudenza che è cambiata, i consumatori oggi
possono avere dei grossi contributi.
Nel passato alcune multinazionali
hanno truffato i consumatori anche
con l’aiuto delle banche. Grazie al recente "Codice del consumo" del 2005
vi è una tutela del consumatore molto
più ampia. Licari ribadisce che il cliente ha troppa fiducia nelle banche e fa
male; bisogna stare attenti alle trappole che vengono tese grazie a postille microscopiche, che dovrebbero leg-
ANTONIO DI PAOLA
Visita del governatore del Distretto 108 Yb Francesco Salmè ai quattro Lions della Zona 10
Come divertirsi
col riciclaggio
La visita ufficiale ai club service del Governatore è certamente un evento particolare che viene festeggiato solennemente. Nei giorni scorsi, allo Sheraton,
quattro Lions della Zona 10 ( Catania
Host, Catania Etna, Catania Bellini e Catania Faro Biscari) hanno avuto il privilegio della visita del Governatore del Distretto 108 Yb avv. Francesco Salmè. Al
tavolo della presidenza oltre al Governatore Salmè vi erano: il Vice Governatore
avv. Salvatore Giacona, la Delegata della
Zona 10 dott. Licia Aresco Sciuto, il dott.
Michelangelo Di Salvo, presidente del
Catania Host, il dott. Paolo Nicotra presidente del Catania Etna, la dott. Maria
Grazia Tomasello Spitaleri presidente
del Catania Bellini, e il dott. Mario Scandura presidente del Catania Faro Biscari.
I quattro presidenti hanno sinteticamente esposto l’attività svolta in questa
prima metà dell’anno sociale e quanto
intendono svolgere sino a fine mandato.
La Delegata di Zona Licia Aresco Sciuto
ha presentato al Governatore, ai numerosissimi soci Lions e invitati, i quattro
club facendone per ognuno la storia det-
Su proposta della Biblioteca comunale Rosario Livatino, l’assessorato al
Decentramento e la XII Direzione
Servizi demografici e Decentramento promuovono corsi per i bambini
tra i 5 e i 12 anni.
«L’obiettivo, sostiene l’Istruttore Direttivo Culturale Maria Luisa Santangelo, ideatrice del progetto, è
quello di stimolare lo spirito d’osservazione dei bambini e la loro innata
creatività attraverso il recupero di
materiali di riciclo».
I bambini verranno invitati a portare
oggetti di varia natura, quali bicchieri sparigliati, bottiglie di plastica, cartoni vuoti del latte, cornici mal ridotte, giornali e giocattoli vecchi,
bottoni di indumenti in disuso e saranno in grado, grazie alla guida di
un’esperta insegnante, di realizzare
oggetti nuovi e bizzarri. Ritagliare,
incollare, dipingere sarà un grande
divertimento.
Il corso si terrà ogni lunedì presso la
Biblioteca Centro Culturale R. Livatino, Via Leucatia 68, per quattro incontri dalle ore 17 alle 19 e avrà inizio
il 19 febbraio. Sono aperte le iscrizioni.
Qualora le adesioni fossero in esubero si aprirà un altro corso il martedì a
partire dal 20 Febbraio sempre dalle
ore 17.00 alle ore 19.00. Per informazioni ci si può mettere in contatto
con Maria Luisa Santangelo o Patrizia
Musumeci ai numeri 095/221039Fax 095/223208 tutte le mattine,
tranne il venerdì, dalle ore 9.30 alle
ore 13 e solo i pomeriggi del mercoledì e venerdì dalle 15.30 alle ore 19.
da sinistra S.
Giacone, M. G.
Tomasello, M. Di
Salvo, F. Salmè, P.
Nicotra, M.
Scandura, L.
Aresco Sciuto
tagliata dalla loro nascita ad oggi e ricordando le più alte cariche della gerarchia
Lions che alcuni prestigiosi uomini hanno ricoperto, lasciando segni indelebili
nel Lions. Il Vice Governatore avv. Giacona ha messo in evidenza la grande armonia che si riscontra tra i club, dove l’amicizia vera e sentita dà un senso e valore alla via. Bisogna migliorare- ha concluso- i valori della nostra esistenza e
riaffermarli per il nostro bene e per quello del prossimo. Siamo uomini liberi ed
abbiamo il coraggio delle nostre azioni.
Il Governatore Salmè ha confessato che
lo scorso anno, al momento del suo inse-
diamento, era piuttosto scettico. Col passare delle settimane, dei mesi, però, si è
accorto che il suo impegno verso il Lions
è stato molto agevolato dai Delegati di
Zona e dai Presidenti dei vari club e da
tutti i soci.
«Con mia somma soddisfazione- ha
dichiarato- ho visto che tutto il nostro
apparato funziona alla perfezione e in
modo esemplare, e ciò mi rende orgoglioso. Abbiamo un traguardo ambizioso da raggiungere: dare la vista ai ciechi
di tutto il mondo. E’ una scelta che abbiamo fatto volontariamente, senza alcun obbligo, che porteremo avanti con
MILLY BRACCIANTE
«Civitates Iconae»
di Camano e Giuffrida
gersi con una lente speciale, e che
l’impiegato vi invita a sottoscrivere.
L’ing. Alfio Maccarone, Delegato di Zona dei Lions, dopo aver portato il saluto del Governatore Salmè ed essersi
congratulato con il presidente del
Lions prof. Gimmillaro Matalone, ha
dichiarato che l’argomento è stato particolarmente interessante, ma l’esperienza negativa del passato ci consiglia
di essere più attenti sia sulle operazioni che sulle offerte della banca.
CORSI PER RAGAZZI
compone e scompone in cromie,
nello stratificarsi del pigmento,
accorpandosi, distinguendosi in
giuochi di assonanze, accordi,
contrasti, dicotomie, fughe e teorie, ora delicate e sognate ora accese e gustose, mai arroganti, sapientemente plastiche e prospettiche in alternanza di piani, la natura della creatività di Monteforte assume le forme dell’essenza,
dell’idea, dell’archè che si universalizza esprimendosi nella cifra
del bello e del sublime, dell’imperituro e dell’eterno. E ciò in un
paesaggismo in cui manca la contaminazione della figura umana e
che appare reale nella matericità
delle cromie e delle forme, ma
che è utopico, nella globalità del
suo essere “tutto, parte di tutto,
qui e ovunque” nell’esaltazione
di un particolare rappresentativo, un albero, una pianta, un casolare, la luna, che lo compendia
nella sua totalità, o lo universalizza nella rappresentazione delle
fioriture improvvise dalle cromie
calde e smaglianti, nelle macchie
di colore che si susseguono tra i
campi a chiazze e striature a creare bizzarri geometrismi, nell’incanto di luci lunari che si riflettono soffuse, in cieli azzurri.
entusiasmo e dedizione».
Il Governatore ha, quindi, consegnato
due prestigiosi premi internazionali uno,
il "Melvin Jones Hallow", al Past Presidente del Catania Host , avv. Filippo Anastasi, e l’altro, il "Premio Excellent", alla
dott. Licia Aresco Sciuto. All’inizio della
manifestazione sono stati ammessi i seguenti nuovo soci: per il Catania Faro Biscari l’attrice Maria Grazia Malagoli e
l’avv. Pistorio; per il Catania Bellini il
dott. Michele Bufo; per il Catania Host la
dott. Lidia Claudia D’Amico, il dott. Daniele Di Maria e il dott. Alberto Pedalino.
A. D. P.
A spiegare le ragioni che sono alla base di una fede - di un’amore come
quello per Sant’Agata che ogni anno
da tempi immemorabili chiama a
scendere per le strade i catanesi - ma
anche di un’antica arte popolare, è il
libro "Civitates Iconae", curato dalle
socie fidapine Concita Camano e
Francesca Giuffrida, pubblicato con il
patrocinio dell’Assessore delle Politiche Sociali di Catania e di recente presentato al Convitto Cutelli.
«Il lavoro si realizza oggi con la pubblicazione - racconta la Camano una
delle autrici - dopo tre anni di continua ricerca. Sfogliando le sue pagine
è possibile riscoprire le icone religiose conservate nelle varie e innumerevoli edicole votive della città dal cui
continuo raffronto e analisi emerge
l’antica fede per Sant’Agata e la cultura di un diffuso sentire religioso».
«Un’area - spiega il prof. Francesco
Scialfa - in cui sono visibili i frutti di
un’arte popolare di grande rilevanza
culturale. Alcune icone sono sopravvissute, altre si sono sbiadite, altre
non esistono più. Un tempo referenti
di un colloquio quotidiano tra la gente semplice e il santo».
«Una vicinanza e una fede che proprio
nella Civita, nella sua gente semplice
e povera, ricca di dignità, nobiltà d’animo, lungimiranza e altruismo - sottolinea mons. Giovanni Perni - è ragione di conforto e di speranza».
Grazie all’aiuto di Angelo Cirnigliaro e
Pippo Puglisi, cultori delle tradizioni e
consiglieri della prima municipalità,
delle socie della commissione culturale fidapina, dell’architetto Carmen
Rizzo, della vicepresidente della Fidapa Maria Pettinato, di mons. Giovanni Perni e grazie al Comune, la sezione Fidapa di Catania realizza, dunque, "Civitates Iconae". Un’opera capace di riscoprire il sociale, la fede, la
memoria con la speranza che si possa
lasciare un sentimento di appartenenza nei giovani, come si augurano i
più interventi dalle autorità politiche
all’arch. Rizzo alle parole della stessa
presidente Fidapa Dora Coco Spitaleri, che ha curato la presentazione del
volume e che annuncia il restauro
della prestigiosa edicola votiva di
piazza San Francesco di Paola.
KATIA TERI
Traumi cranici e l’importanza della prevenzione al Rotary Etna Sud Est
All’Hotel Excelsior, su invito del Rotary
Club Etna Sud-Est, il prof. Fausto Ventura, direttore dell’Uoc di Neurochirurgia dell’Azienda Ospedaliera Cannizzaro, ha tenuto una interessante conferenza su "Epidemiologia e Prevenzione
dei Traumi cranici".
Dopo i saluti di rito da parte dei presidenti dei tre club Maurizio Passanisi,
Igo La Mantia e Irene Fatuzzo, il Presidente del R.C. Etna Sud-Est Maurizio
Passanisi di Granvilla, neurochirurgo
presso l’Azienda Ospedaliera Cannizzaro, ha introdotto il tema della serata,
sottolineando l’importanza dell’argo-
mento trattato e la necessità di organizzare un programma di conferenze nelle scuole al fine di far conoscere ai giovani i rischi legati ai traumi cranici derivanti da incidenti stradali e l’importanza della prevenzione degli stessi
mediante l’uso del casco e delle cinture di sicurezza e il contenimento della
velocità dei ciclomotori e delle automobili.
Il prof Fausto Ventura ha brillantemente illustrato l’argomento, soffermandosi sulla classificazione dei traumi cranici, sulla clinica, la diagnosi e il
trattamento degli stessi; ha inoltre fo-
calizzato l’attenzione dei numerosi presenti sulle statistiche riguardanti i traumi cranici ribadendo l’importanza della prevenzione mediante l’uso del casco
e delle cinture di sicurezza.
La conferenza si è conclusa con l’accordo tra i Rotary Club di organizzare
un programma di prevenzione con una
serie di conferenze sui traumi cranici
diretti ai giovani delle scuole medie e
superiori, per diffondere fra loro l’educazione stradale e l’uso del casco, con la
collaborazione e il supporto scientifico
della U.O.C. di Neurochirurgia dell’Azienda Ospedaliera Cannizzaro.
LUNEDÌ 13 NOVEMBRE 2006
LA SICILIA
Catania. Calendario .55
IL SOLE: è sorta ieri e tramonta alle 16,51.
LA LUNA: sorge alle 23,29 e tramonta alle
13,23.
PREVISIONI DEL TEMPO: nuvoloso con
possibilità di pioggia, temperature in
diminuzione, venti moderati, mare mosso.
I SANTI: Luigi Versiglia, vescovo; Callisto
Caravario, protomartiri salesiani - Luigi
Versiglia: nacque ad Oliva Gessi (Pavia)
nell’anno 1873. Accolto a dodici anni
nell’oratorio di San Giovanni Bosco divenne
sacerdote nell’anno 1895 e fu nominato
maestro dei novizi a Genzano di Roma.
Nell’anno 1906 guidò la prima spedizione
missionaria salesiana in Cina e a Macau stabilì
la casa madre salesiana.
Callisto Caravario: nacque a Courgnè (Torino)
nell’anno 1903. Ordinato sacerdote da monsignor Vermiglia nell’anno 1929, animato da
una carità sempre più ardente, partì missionario per la Cina e accompagnò monsignor Vermiglia nella sua visita pastorale nel distretto di
Liu Chow insieme a due maestri, due catechiste e un’allieva. In un tratto iusolato del fiume
Liu Chow nell’anno 1930 vennero assaliti dai
pirati comunisti. Nel tentativo di proteggere le
giovani, che riuscirono a fuggire, don Vermiglia
e don Caravario furono percossi brutalmente e
poi fucilati, in odio alla fede cristiana, il 25 febbraio a Lin Thau. Giovanni Paolo II li ha proclamati santi il 1° ottobre dell’anno 2000. (Nota a
cura di Benigno De Marco).
FARMACIE APERTE ANCHE DALLE ORE
13 ALLE ORE 16: Crocerossa (via Etnea, 274)
• Della Guardia (via Duca degli Abruzzi, 7) • La
Corte (via P. Novelli, 104) • Lincoln (via S. di
Sangiuliano, 109) • Monciino (via Garibaldi,
74) • Nesima (via Pacinotti, 104).
FARMACIE NOTTURNE: Barriera (via Del
Bosco, 282) • Battiati (via F. Crispi, 195) •
Coffa (via C. Colombo, 25) • Consoli (via
Etnea, 400) • Crocerossa (via Etnea, 274) •
Croceverde (via G. D’Annunzio, 43) • Cutelli
(via Vitt. Emanuele, 54) • Europa (c.so Italia,
111) • Finocchiaro (via S. Giov. Battista, 8 - S.
Giov. Galermo) • Fisichella (via Plebiscito, 224)
• Galermo (via Galermo, 308)• Monciino
(via Garibaldi, 74) • Nesima (via Pacinotti,
104) • Pantano (via Cesare Beccaria, 79) •
Risorgimento (via Vitt. Emanuele, 631) • S.
Agata (vill. S. Agata - Zona A 26).
DISTRIBUTORI NOTTURNI (DALLE 22
ALLE 7): Acireale: Erg (S. M. Ammalati) - S.S.
114 - km. 77,398 - n. 5 • S.P. -via C. Colombo
Belpasso: S.P. - S.S. 121 km. 11 - Piano Tavola
• Erg - S.S. 121 km. 14+331 Catania: Agip S.G. Galermo - Largo Abbeveratoio, 1 • S.P. S.S. 114 km. 106 Stradale Primosole • Q8 viale V. Veneto, 115 • Agip - viale M. Rapisardi,
500 • Agip - viale Kennedy, 4 • Agip - via
Messina n. 646/648/650 • Agip, viale A. Doria,
8 • Agip - Gelso Bianco, 8 Giarre: Agip - via L.
Sturzo - S.S.114 • Q8 - via Ruggero, I, 74 • S.
Maria La Strada SP - via Luminaria Trepunti
Gravina: Q8 - SP 10 km 1 + 330 Ramacca:
Agip - SS417 - km. 49,6 Scordia: Esso - via
Balilla - S P 28 Santa Venerina: Esso via
Stabilimenti, 191 - 4/1 km. 0,500
Trecastagni: SP via Luigi Capuana.
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112 - Comando Provinciale via San Giuseppe
alla Rena, 89 - 095-340117 • Nucleo Operativo
Piazza G. Verga, 8 • 095/537840-537999 •
Compagnia Catania P. Dante via Teatro Greco,
111 - 095/326666-326800 • Compagnia
Catania Fontanarossa via Zia Lisa, 251 095/574148-573598 • Stazione Catania
Ognina via Petrella 59 - 095-383413.
omnibus
L’assessore Interlandi agli Istituti femminili riuniti Il «motoscrittore» Vallone arriva sul cratere centrale dell’Etna
L’assessore regionale al Territorio. dott.ssa Rossana Interlandi, su invito del direttore della struttura, si è recata in visita presso l’Ipab Istituti femminili riuniti Provvidenza e S.M. del Lume, a salutare l’autorevole ospite erano presenti, oltre lo stesso direttore, dr. Ignazio De Luca, il consigliere comunale dr. Marco Forzese. La riunione, animata dalla presenza dei minori ospiti in istituto, ha
voluto rappresentare - dice un comunicato - una presa di contatto delle realtà
socio-assistenziali specializzate negli interventi a favore della fascia di popolazione immigrata. L’assessore Interlandi ha affermato che l’Ipab rappresenta una punta avanzata nel ruolo che tali strutture dovranno svolgere in un primo futuro nel quadro delle aziende di servizio alla persona ed il suo impegno
si manifesterà attraverso una collaborazione per la realizzazione di un progetto di soggiorno climatico da realizzarsi in tempi brevissimi. Marco Forzese ha
voluto ribadire, nel suo intervento di saluto, il rapporto tra amministrazione
regionale e amministrazione locale che deve puntare verso lo sviluppo dell’autonomia locale e del ruolo dei servizi secondo principi di sussidiarietà. A conclusione della visita il dott. De Luca ha consegnato all’assessore Interlandi una
preziosa ceramica prodotta nel laboratorio dello stesso istituto e realizzata grazie al gruppo docente, da minori che frequentano le attività di specializzazione.
Spettacolare impresa dello scrittore Giovanni Vallone che
a bordo della motocicletta sta girando l’entroterra isolano
nell’ambito di un tour chiamato UccellieCastelli. Scortato
dalla guida del Parco dell’Etna Orazio di Stefano, Giovanni ha fatto tappa sul cratere centrale dell’Etna per la meraviglia dei turisti che guardavano la moto imbandierata
della trinacria destreggiarsi sulla terra lavica.
E periodo migliore lo scrittore motociclista non poteva
scegliere dato che da qualche giorno, come noto, una
nuova frattura si è aperta sul vulcano più alto d’Europa.
"Quanta gente che ho incontrato lungo la salita!" ha detto sorpreso Vallone. "Camminatori venuti da tutto il mondo per ammirare questo Mondo Nero, un’eterna primavera lavica. Ho intervistato turisti della Guyana francese, del
Brasile, del Mozambico… E l’Etna, la regina, a farsi fare le
coccole".
Vallone, da oltre 6 mesi e fino a Marzo 2007, è in viaggio
nell’entroterra siciliano dove: sta realizzando interviste a
anziani, agricoltori e pastori nell’orbita di un progetto radiofonico internazionale; sta mettendo in risalto luoghi
archeologici e sentieri desueti del centro Sicilia per la
gioia dei turisti di tutto il mondo; sta proiettando, durante i numerosi incontri in enti pubblici e privati, un divertente video delle sue passeggiate.
"A Torre del Filosofo, 2920 mt, sommersa dalla lava e con
il solo tetto che spunta, ho incontrato tre turisti francesi
che bivaccavano la da tre giorni. Proprio ad un passo dalla nuova frattura!" Vallone è stato ospite del Parco dell’Etna che insieme agli altri tre parchi siciliani (Nebrodi, Madonie ed Alcantara) è patrocinatore della missione. Il presidente Cettino Bellia, e il direttore Giuseppe Spina hanno
simbolicamente consegnato le chiavi del vulcano allo
scrittore. Questo viaggio rientra in una serie di registrazio-
Mell’ambito del programma Equal
«Ex aequo» per l’inclusione sociale e
occupazionale dei disabili mentali e
psichici, si èsvolto un corso di formazione manageriale di «project management mella salute mentale» organizzato dall’Anfe di Catania insieme
con Ausl 3, Aprindustrie, Sco, Efal, e
altri. Relatori sono stati i dott. Giovanni Serpelloni, Elisabetta Simeoni, Annalisa Zambianchi; direttrice del corso la dott. Annunziata Sciacca (direttore sanitario Ausl 3), direttore scientifico il dott. Roberto Ortoleva.
Pennisi di nuovo nonno
ni audio e filmati che lo scrittore sta realizzando per i turisti di tutto il mondo.
Vallone sta preparando un’altra grande tappa siciliana: la
risalita del Fiume Alcantara.
"Non solo acqua - ha scherzato Giovanni. Ma castelli, città
greche, chiese bizantine e natura pura. Viva la Sicilia".
Oggi lunedì allo Sheraton Vallone in compagnia di Giuseppe Spina (presidente Parco Etna) sarà ospite del Rotary
Acicastello presieduto dal dott Ignazio La Mantia.
BRASCIOLE
INGREDIENTI: 800 g di fettine di cavallo del peso di
circa 100 g ciascuna, capperi, pecorino grattugiato,
aglio, 100 g di olio, un bicchiere di vino rosso, 300 g
di passata di pomodoro, pepe, sale.
Paradiso della Zagara
RISTORANTE - PIZZERIA - SALA RICEVIMENTI - HOTEL***
RAMACCA Piazza Ten. S. Di Fazio, 8 - Tel. 095653279 - Fax 0957932491
Sabato 11 novembre 2006- ore 20.30
FESTA DI SAN MARTINO
MENU’ - Antipasti: Bruschette col pomodoro, pecorino arrostito, caciocavallo, olive bianche schiacciate,
olive nere al forno, suppizzata, gelatina, salsiccia
secca, capicollo, pancetta, pomodori secchi, melanzane sott’olio, funghetti. Primi: risotto ai funghi porcini dell’Etna, maccherroni di casa al sugo. Secondi:
costoletta di maiale arrosto, salsiccia di ramacca, pittinicchio al sugo, insalata mista. Dolce, frutta: fichi
d’india, cannolo alla ricotta, castagne arrostite.
Acqua minerale, vino rosso novello, caffè.
E’ gradita la prenotazione 7 20,00 a persona
PREPARAZIONE: Stendere le fettine sul tagliere e
Musica e divertimento con il maestro Angelo Grillo
Paradiso della Zagara
RISTORANTE - PIZZERIA - SALA RICEVIMENTI - HOTEL***
RAMACCA Piazza Ten. S. Di Fazio, 8 - Tel. 095653279 - Fax 0957932491
1-5-12-19-26 NOVEMBRE 2006 - ORE 13
FESTA DELL’OLIO E DEL VINO NUOVO
Menù: pani cunzatu cull’ogghiu novu u ‘ riunu e l’alivi janchi scacciati, picurinu ‘rrustutum caciu cavallu,
alivi nivuri ‘rrustuti, chiappiri di pumaduru sicchi, carciufina, lliatina di maiali, mulinciani sutt’ogghiu, suppizzata, sasizza sicca, capicoddu, fungiteddi, ricotta
‘nfurnata, pani di casa di Ramacca. Pasta di casa co’
sucu de pittinicchi, pasticciu di lasagni. Pittinicchi co’
sucu, sasizza di Ramacca ‘rrustuta, custata di purcidduzzu. Castagni ‘rrustuti, cannolo ca ricotta. Acqua
minirali, vinu russu novu patrunali.
E’ gradita la prenotazione obbligatoria 7 15,00 a persona
Musica, balli e tanto divertimento con Angelo Grillo
Corso di formazione
sulla salute mentale
mettere su ognuna di esse abbondante pepe,
aglio, prezzemolo, un cucchiaino di capperi,
un cucchiaio di pecorino grattugiato (o un
pezzettino intero). Avvolgere le fettine e fermarle con uno stuzzicadenti. Farle rosolare in
olio insieme ad una cipolla affettata.
Aggiungere un bicchiere di vino rosso e aspettare che evapori prima di aggiungere la passata di pomodoro. Le brasciole si lasciano cuocere a fuoco bassissimo. Servire con insalata o
verdure sott’olio. Per la stessa preparazione
può essere utilizzata anche carne di vitello o di
maiale.
ACCADEMIA ITALIANA DELLA CUCINA - RICETTARIO DELLA CUCINA REGIONALE ITALIANA
SERVIZIO CATERING - RICEVIMENTI
MATRIMONI - COMPLEANNI - KARAOKE
I nostri antipasti: parmigiana, caponata,
cozze al gratin, polpo in agrodolce, insalata di
arance, insalata di pere e peperoni e... tante
altre. I nostri primi: al tonno e ricotta fresca, al pesto di mandorle e gamberetti, al
nero di seppia e... tanti altri.
Inoltre pesce gratinato e fritture di paranza.
Nella clinica Villa Flaminia di Roma,
assistita dal ginecologo professor Corrado Monteneri, Monica Pennisi consorte dell’avvocato Gaetano Caprino,
ha dato alla luce il suo secondogenito,
Gianmaria Caprino. Gianmaria alla
nascita pesa oltre 3 chilogrammi e a
detta di Salvo Pennisi (nonno materno) e della moglie Rita Maricchiolo e
della nonna paterna Rosanna Italia, è
bellissimo. Al piccolo Gianmaria i nostri auguri di un futuro luminoso. Ai
genitori e ai nonni (in particolare a
Salvo Pennisi, ex dipendente del giornale), vivissime felicitazioni.
LA SICILIA
40.
MARTEDÌ 10 OT TOBRE 2006
Catania. Calendario
IL SOLE: sorge alle 7,03 e tramonta alle
18,30.
LA LUNA: sorge alle 20,36 e tramonta alle
11,02.
PREVISIONI DEL TEMPO: cielo irregolarmente nuvoloso con possibili precipitazioni.
Temperature stabili.I SANTI: San Francesco
Borgia - San Daniele. San Francesco Borgia,
duca di Gandia, fu anche vicerè della Catalogna in Spagna. Da giovane imparò le norme
cavalleresche e studiò filosofia. Fu paggio
presso la corte imperiale di Carlo V, ma poi
entrò in convento a far parte dei terziari fran-
cescani. Per condiscendenza verso il potentissimo imperatore, sui cui regni "non tramontava mai il sole", sposò la principessa
portoghese Eleonora di Castro dalla quale
ebbe otto figli. Dopo la morte della moglie
abbracciò la vita religiosa entrando nell’anno 1546 a far parte della Compagnia di Gesù.
Venne ordinato sacerdote nell’anno 1551,
poi, nonostante tutte le sue riluttanze, fu
eletto come terzo successore di Sant’Ignazio
di Lodola e cioè Superiore Generale dell’Ordine a cui infuse nuova vita. Oggi la Chiesa ricorda anche San Daniele. (Nota a cura di Be-
nigno De Marco).
FARMACIE APERTE ORE 13-16,30:
Aquileia (c.so Italia, 270) • Bartolotta (p.zza
C. Alberto, 18) • Fisichella (via Plebiscito,
224) • Quattro Canti (via Etnea, 39) •
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Bosco, 282) • Battiati (via F. Crispi, 195) •
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Fisichella (via Plebiscito, 224) • Galermo (via
Galermo, 308)• Monciino (via Garibaldi, 74)
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Emanuele, 631) • S. Agata (vill. S. Agata).
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Ventimiglia 16 • Ip, viale Bolano 50 • Q8,
viale Kennedy 44 • Tamoil, via Plebiscito ang. via Torre Vesc. • Erg, via Zia Lisa.
omnibus
Rotary: il governatore distrettuale Mangion incontra tre club catanesi
«L’Etna, il vulcano dal mito al futuro» «Il verde a Catania, da potenziare»
Il Governatore del Distretto 2110 Sicilia - Malta del Rotary International, Alfred M. Mangion, è stato in visita ufficiale ai Rotary Club Catania
Est, Catania Quattro Canti e Aci Castello. Nel pomeriggio, Mangion
aveva incontrato, nella sede di Palazzo Biscari, i soci del Rotary Club
Catania Est, presieduto da Linda
Russo Zangara, e del Rotaract Club
Catania Est, presieduto da Pasquale
Cutore. In serata il Governatore ha
presenziato al Conviviale interclub
tenutosi in suo onore al Grand Hotel
Excelsior di Catania.
Il dottor Mangion è nato e risiede a
Malta, ha 62 anni e vanta un intensissimo curriculum come professionista, imprenditore ed esponente delle istituzioni maltesi. Laureato in Farmacia, è stato professore
ed è attualmente direttore del St.
Edward’s College di Malta, nonchè
presidente della A.M. Mangion
Group of Companies. Inoltre è presidente del Malta and Lybia Business Council, Ambasciatore di Malta in Turchia, vice presidente della
Malta Maritime Authority e direttore del Malta Environment and Planning Authority. Ma la grande vocazione di Alfred Mangion è il Rotary,
il suo spirito umanitario e le sue
iniziative in campo sociale. Nel corso della sua attività rotariana, iniziata nel 1984, è stato più volte insignito della più alta onorificenza, la
Paul Harris Fellowship, e si impegna
quotidianamente nelle attività dei
club maltesi e siciliani, senza trascurare, nel contempo, i suoi ruoli di
"Un ponte sull’Etna- Luci, suoni, percorsi dal mito al futuro",
è stato l’interessante argomento del meeting di apertura del
Lions Catania Faro Biscari, realizzato allo Sheraton. Erano presenti, tra gli altri, il Past Governatore Silvio Cavallaro, la Delegata di Zona Licia Aresco Sciuto, il Comandante Carlo Castelli, Capo di Stato Maggiore Marisicilia di Augusta, il vice
Comandante della Capitaneria di Porto Capitano di Vascello
Antonino Zanghì, il Dirigente del Commissariato di Librino
Corrado Fatuzzo, e il Direttore del Dip. Ambiente della Provincia Nello Russo. Il presidente del Club Mario Scandurra,
dopo aver presentato i relatori della serata, la prof. Elena Di
Blasi, Associato di Geografia nella Facoltà di Scienze Politiche
di Messina, l’arch. Gesualdo Campo, già Assessore alla Cultura della Provincia, il col. Enzo Stroscio, presidente del Comitato "Vulcano Etna- Patrimonio da valorizzare", il compositore prof. Nuccio D’Urso e il fotogiornalista Fabrizio Villa, ha
consegnato il 1° Premio Faro Biscari alla Fondazione Angelo
D’Arrigo con questa motivazione: "Ad Angelo D’Arrigo che
sorvolando le vette della terra ha proiettato l’impronta della Sicilia fin dove finisce il mondo". Ida Carrara ha letto una
toccante poesia che Enzo Stroscio ha dedicato a D’Arrigo.
L’arch. Campo si è soffermato lungamente sulla mitologia
dell’Etna. «Il Lions - ha detto il col. Stroscio - ha in programma il raggiungimento di una meta: che l’Etna venga riconosciuta dall’Unesco quale Patrimonio dell’Umanità». Quindi la
prof. Di Blasi ha iniziato la sua erudita lezione partendo dalla tragica eruzione del 1669 che investendo le mura di Catania, finì la sua corsa a mare. Il dott. Scandura, il quale fa parte di diversi organismi nazionali che studiano e monitorano
il vulcano, ha affermato che tra i rischi che può provocare l’Etna vi sono: il rischio sismico, le colate laviche, l’ esplosioni, la
fuoriuscita di anidride solforosa e acido solforico. Infine,
con belle diapositive del fotogiornalista Villa, ha dimostrato
come le stupende immagini del vulcano possono ispirare e
trasformarsi in una musica melodiosa e toccante. Infine la
prof.ssa Aresco Sciuto e l’avv. Cavallaro hanno concluso la serata, all’inizio della quale sono stati ammessi i nuovi soci Marina Palmeri e Claudio Quattrocchi, mentre sono stati consegnati al Col. Stroscio tre alti riconoscimenti Lions.
Per iniziare il suo anno di presidenza del Rotaract Catania,
Giuseppe Guzzardi ha invitato il biologo Giuseppe Consolante, appassionato di botanica, a relazionare su “ Il patrimonio
verde della nostra città”. Il verde urbano: ha molteplici funzioni: proteggere con le radici e con le fronde, i terreni dall’erosione delle acque piovane; abbattere l’inquinamento da
smog, grazie alla fotosintesi clorofilliana; abbellire il paesaggio, esaltarne le peculiarità e ricreare lo spirito con funzione
didattico-educativa e terapeutica (distensione del sistema
nervoso, benessere della psiche). In percentuale di fruibilità,
come ha sottolineato il dott. Consolante, il verde a Catania, risulta però essere inadeguato al fabbisogno ed alla densità
della popolazione urbana. Sono ancora pochi i parchi e le aree
di nuova concezione destinate al verde. La Catania settecentesca poteva già vantare il verde del “ Labirinto” del Principe Ignazio Paternò Castello di Biscari. Verde urbano che successivamente si ampliò nella Villa Bellini nella concezione di
giardino all’italiana degli architetti Ignazio Landolina e Filadelfo Fichera, con elementi architettonici di abbellimento,
scale, fontane, un chiosco moresco, con la sua flora esotica
e subtropicale , palme nane, palme Phoenix, ficus dalle radici aeree e con i suoi viali fiancheggiati da oleandri e da ibridi di platani. Mentre Villa Pacini con le sue aiuole fiorite, già
si offriva nell’Ottocento, con i suoi sedili sotto la frescura di
fronde e zampilli del vicino Amenano, al ristoro e al riposo
degli anziani. Di più recente impianto il Parco Gioieni, nel felice connubio tra macchia mediterranea e piante esotiche,
presenta un lussureggiare di buganvillea, dracene-drago,
carrubi, lentischi, olivi. Quindi il Parco Falcone con le sue mimosacee, il falso pepe, il ficus, l’ibiscus, si dipinge in un
trionfo di colori tra il verde. Fondato nell’Ottocento dal botanico benedettino Tornabene, l’Orto Botanico, oggi dell’Università di Catania, costituisce vanto per la città etnea. Con il
suo itinerario verde permette la conoscenza di piante secolari( tra cui la Phytolacca dioica), provenienti da tutti i continenti (hortus generalis) e di piante esclusive dell’isola ( hortus siculus), oltre a mostrare pregiate collezioni di palme, di
splendide felci ( tra cui la Dicksonia antartica e la Cyathea
cooperi), e di vari esemplari di piante medicinali.
ANTONIO DI PAOLA
MILLY BRACCIANTE
UN MOMENTO DELL’INTERVENTO DEL GOVERNATORE DISTRETTUALE ALFRED MANGION
rappresentanza nell’ambito della
Rotary Foundation e del Rotary International.
Durante la sua breve visita, Mangion ha mostrato grande interesse
ai vari progetti che i club catanesi gli
hanno esposto ed ha promesso il
fattivo interessamento del Distretto
e suo personale alla loro attuazione.
Inoltre ha esposto all’attento uditorio dei soci le attività rotariane in
ambito internazionale, sottolineando in particolare l’impegno nella
lotta alla poliomielite ed all’analfabetismo, nonchè nella fornitura di
acqua potabile alle popolazioni del
terzo mondo e nell’assistenza ai
profughi extracomunitari provenienti dalle coste nordafricane.
Alla fine della serata, il Governatore
ha ringraziato i presidenti dei club
per l’accoglienza e per le donazioni
a lui consegnate e destinate alla Rotary Foundation.
GUARDIE DEL PANTHEON
Si riunirà sabato 25 novembre
l’assemblea elettiva delle «Guardie
del Pantheon», chiamata a eleggere
il nuovo delegato provinciale.
Le candidature dovranno essere
presentate, presso la sede legale,
entro e non oltre trenta giorni
prima della data dell’assemblea,
attraverso lettera raccomandata.
Presso la delegazione provinciale
dell’Istituto nazionale per la
Guardia d’onore alle reali tombe
del Pantheon è consultabile la nota
del ministero della Difesa ed il
regolamento per le elezioni.
I soci delle Guardie del Pantheon
che volessero esercitare il diritto
all’elettorato attivo e passivo per le
prossime elezioni del delegato
provinciale dovranno essere in
regola con la quota sociale.
Post adozione: così l’integrazione nel contesto sociale e familiare
Il percorso dell’adozione internazionale
parrebbe concludersi con l’ingresso in
Italia della famiglia e del minore adottato; in realtà è proprio quando si "spengono" le luci della festa con cui parenti ed
amici accolgono il minore appena arrivato, che la coppia adottiva assume veramente il ruolo genitoriale. Bisogna prepararsi a gestire la "dimensione etnica"
del figlio adottivo nel processo di inserimento nella famiglia e nella società ed in
questo senso il "post-adozione" rappresenta la scommessa educativa, formativa e di sostegno che l’ente Agapè ha voluto "giocare" insieme alle coppie nel
rispetto dell’unicità e dell’irripetibilità
di ciascun sistema familiare che si è accostato alla scelta adozionale.
È proprio in questo clima di condivisione e di reciproco arricchimento che si
è svolto a Catania nei giorni scorsi l’incontro con tutti i bambini provenienti
dalla Lettonia e dall’El Salvador ed i rispettivi genitori adottivi. In questa occasione, in un clima di grande serenità, è
stato possibile verificare, ancora una volta, che l’integrazione del minore adottato necessita di un accompagnamento
sollecito ed attento e soprattutto di un
impegno graduale, coeso, come quello di
genitori, operatori ed insegnanti, impegnati nell’interesse esclusivo del minore.
Stufato di maiale
INGREDIENTI: 1 kg e mezzo di lombo o lonza di maiale o cinghiale, tre carote, un
cucchiaio d’olio, 40 g di burro, 30 g di pancetta, un bicchierino di grappa, ½ l
abbondante di Barbera forte, sei grani di pepe, tre foglie di lauro, sale.
PREPARAZIONE: Steccare la carne con le carote pulite e tagliate per il lungo e un pezzetto di pancetta rossa, e metterla in un recipiente di terraglia o inossidabile con
le spezie e il vino. Dopo ventiquattro ore scolarla, asciugarla, legarla, infarinarla e
rosolarla nel burro. Quando è colorita, bagnare con la grappa e fare evaporare.
Passare la carne nel tegame dove è stata in infusione, sciacquare con un altro poco
di vino quello in cui è rosolata e aggiungerlo. Coprire, chiudere l’interstizio con un
rotolino di pasta da pane, e cuocere lentamente per quattro ore. Accompagnare
con polenta e Barbera.
ACCADEMIA ITALIANA DELLA CUCINA - RICETTARIO DELLA CUCINA REGIONALE ITALIANA
TIRO A SEGNO «SCUDETTO»
A DUE VIGILI URBANI CATANESI
Il sindaco Umberto Scapagnini ha ricevuto a
Palazzo degli Elefanti la squadra di vigili urbani
che ha vinto il 38° campionato nazionale di tiro
a segno riservato alle Polizie Municipali e
locali, svoltosi a Eboli in settembre. A ricevere i
complimenti del primo cittadino, presente il
comandante Aldo Torrisi, i due componenti
della squadra, ispettori Claudio Bazzano e
Salvatore Manola (foto a fianco).
«L’importante risultato che avete raggiunto in
questa competizione - ha detto Scapagnini
rivolgendosi ai due "scudettati" - è indice della
capacità dei catanesi e in particolare della
professionalità della Polizia Municipale».