Intonaco cementizio armato per risarcire lesioni

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Intonaco cementizio armato per risarcire lesioni
Intonaco cementizio
armato per risarcire lesioni
Intonaco cementizio
armato per collegare pareti
ortogonali
Paretina in c.a. in aderenza
Paretine in c.a.
Controindicazioni
- notevole invasività
- alterazione delle proprietà fisiche della muratura
 quali isolamento termico e traspirabilità
- ruolo passivo delle armature
 efficaci solo dopo deformazioni e sconnessioni delle pareti
- bassa efficacia delle legature trasversali (se presenti)
 inefficienza degli interventi sulle vecchie murature a sacco
- resistenza delle armature poco sfruttata
 limite superiore nell’aderenza tra intonaco e muratura
Paretine in c.a.
Controindicazioni
- uso convenzionale di acciaio ordinario
 forte deperibilità (ridotto copriferro  sensibilità alla corrosione)
- scarsa continuità tra pannelli di rete consecutivi
 sovrapposti (quando non semplicemente affiancati)
-notevole incremento di rigidezza
-bassa efficacia nelle intersezioni murarie
-bassa efficacia dei collegamenti tra reti di piani successivi
- consistente incremento delle masse (100-200 kg/m² )
Diatoni Armati
Durante l’azione sismica le forze verticali possono variare
per effetto dei momenti ribaltanti indotti dai terremoti e
quindi indurre la rottura per compressione o instabilità della
muratura: un ruolo fondamentale è svolto dai diatoni
Rottura concorde
Rottura discorde
Rottura mista
Diatoni Armati
Diatoni Armati
L’inserimento di diatoni artificiali, realizzati in conglomerato armato (in
materiale metallico o fibrorinforzato) dentro fori di carotaggio, può
realizzare un efficace collegamento tra i paramenti murari, evitando il
distacco di uno di essi o l’innesco di fenomeni di instabilità per
compressione.
Tale intervento conferisce alla parete un comportamento monolitico per
azioni ortogonali al proprio piano.
E’ particolarmente opportuno in presenza di murature con paramenti
non collegati fra loro; nel caso di paramenti degradati è opportuno
bonificare questi tramite le tecniche descritte al riguardo (iniezioni di
malta, ristilatura dei giunti).
Il Sistema CAM
(Cucitura Attiva delle Murature)
Il Sistema CAM
Gli elementi base
Il Sistema CAM
Lo schema tipo
Il Sistema CAM
Applicazioni
Il Sistema CAM
Applicazioni
Il Sistema CAM
Applicazioni
Il Sistema CAM
Applicazioni
Il Sistema CAM
Applicazioni
L’adozione di sistemi di tirantature diffuse nelle tre direzioni ortogonali,
in particolare anche nella direzione trasversale, migliora la monoliticità
ed il comportamento meccanico del corpo murario, incrementandone la
resistenza a taglio e a flessione nel piano e fuori del piano.
Il Sistema CAM
Vantaggi
-
-
ruolo attivo delle armature
pieno impegno della resistenza delle armature
tecnologia poco invasiva e reversibile
alta durabilità prevedendo l’uso (contenuto) di acciaio
INOX
continuità sia orizzontale che verticale
efficacia nelle intersezioni
nessun incremento delle masse
ridotto numero di fori trasversali (da 46 a 2 per m²)
DiSGG -Università della Basilicata - Potenza
Il Sistema CAM
Vantaggi
- determina un benefico stato di compressione triassiale
- elimina il pericolo di separazione dei paramenti
- conferisce un forte incremento della resistenza a
flessione
- è immediatamente efficace nel cerchiaggio dei pilastri
- segue agevolmente percorsi non rettilinei delle murature
- è contenuto nello spessore dei convenzionali intonaci
- è di facile posa in opera
- consente il collegamento tra murature ed elementi
strutturali
DiSGG -Università della Basilicata - Potenza
Il Sistema CAM
Sperimentazione
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
90
senza CAM
con CAM
80
Forza [KN]
70
60
50
40
30
20
10
0
2
0
4
0
10
20
30
Spostamenti [mm]
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
0
40
50
Spostamento [mm]
Forza
Forza [KN]
Forza [KN]
Il Sistema CAM
Sperimentazione
5
10
Spostamenti [mm]
15
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
con CAM
0
10
20
30
Spostamenti
40
50
60
Il Sistema CAM
Sperimentazione
Il Sistema CAM
Sperimentazione
- 0.50g: CD Wall, Slab collapse due to disintagration of the bearing wall;
AB Wall, Disintegration of upper band detemined by the slab collapse;
BC Wall, Overturning of the wall caused by roof collapse.
- 0.55g: CD Wall, lintel collapse;
AB Wall, unthreading bearing beams of the slab.
Collapse of the not reinforced model
Il Sistema CAM
Sperimentazione
After 0.91g PGA Test model still able to carry vertical loads
iii) CAM SYSTEM
Excellent versatility and several types of practical applications
Now in Italy more than 100 applications
Fine lezione
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Collasso di una parete fuori dal piano
1° modo di deformazione - estensione
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Catene
Comportamento fuori dal piano
Inserimento di catene
L’inserimento di tiranti, metallici o di
altri materiali, disposti nelle due
direzioni principali del fabbricato, a
livello dei solai ed in corrispondenza
delle pareti portanti, ancorati alle
murature mediante capochiave (a
paletto o a piastra), può favorire il
comportamento d’assieme del
fabbricato, in quanto conferisce un
elevato grado di connessione tra le
murature ortogonali e fornisce un
efficace vincolo contro il ribaltamento
fuori piano dei pannelli murari.
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Catene
Comportamento nel piano
Inoltre, l’inserimento di tiranti migliora il comportamento nel piano di
pareti forate, in quanto consente la formazione del meccanismo
tirante-puntone nelle fasce murarie sopra porta e sotto finestra.
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Catene
Presupposti e scopi
Teorici
In assenza di collegamenti tra pareti ortogonali o in presenza di vincoli
unilateri tra pareti e solai si ricorre a catene, il cui scopo è:
a)Realizzare un efficace collegamento tra le strutture portanti
dell’edificio in muratura in corrispondenza dei solai.
b)Assorbire la componente orizzontale della sollecitazione nelle pareti
per sopperire alla scarsa resistenza a trazione.
Pratici
Applicare a ridosso delle pareti barre post-tese in acciaio, vincolate
alle estremità sulle pareti ad esse ortogonali per mezzo di appositi
organi, richiede:
a)zone di ancoraggio di buone caratteristiche meccaniche;
b)lunghezza d’incatenamento inferiore ai 20 m;
c)catene operanti per tratti rettilinei
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Catene
Materiali, mezzi d’opera e controlli
Le parti costituenti la catena sono:
un tirante di acciaio; elementi di ritegno, i capichiave;
l’eventuale giunto di connessione; il giunto di tensione.
Per la tesatura si adoperano martinetti idraulici o chiavi
dinamometriche.
•Verifica di tutti gli elementi componenti le catene nei confronti delle
sollecitazioni più gravose: il tirante a trazione, i capichiave a flessione
e a taglio, la filettatura delle viti a taglio, i giunti di tensione a trazione,
gli occhielli e le forchette a trazione, flessione e taglio.
•Verifica con continuità della pretensione durante la tesatura, per
mezzo di chiavi dinamometriche, deformometri, manometri.
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Catene
CAPICHIAVE CATENE - ESTERNI
Catene
CAPICHIAVE CATENE - ESTERNI
Catene
CAPICHIAVE CATENE - ESTERNI
Catene
CAPICHIAVE CATENE - INTERNI
Catene
GIUNTI
Catene
Specifiche tecniche
1. Scrostatura dell’intonaco sulle zone di foratura, al fine
di creare un’area di appoggio della piastra adeguata
alle sollecitazioni agenti dopo la messa in tensione.
2. Interventi sulla muratura in presenza di cavità e lesioni
evidenti.
3. Tracciamento dei livelli e degli assi dei tiranti.
4. Foratura delle pareti a livello di ogni solaio ad intervalli
di altezza non superiore ai 4-5 m. Vanno utilizzati
strumenti che non producono scuotimenti e vibrazioni
sulla muratura per evitare fenomeni fessurativi sulla
zona di ancoraggio.
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Catene
Specifiche tecniche
5. Realizzazione di un incasso nella muratura per
esigenze architettoniche di occultamento delle piastre di
ancoraggio, a condizione, tuttavia, che lo spessore
murario sia consistente.
6. Consolidamento dell’area interessata dall’ancoraggio
se le caratteristiche meccaniche della muratura sono
tali da non permettere di assorbire le sollecitazioni
trasmesse dai capichiave.
7. Inserimento dei tiranti, previo taglio e filettatura dei
tondini di acciaio agli estremi. Le catene devono, infine,
essere protette dall’azione degli agenti atmosferici con
opportuni trattamenti o con guaine protettive.
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Catene
Specifiche tecniche
8. Posizionamento degli organi di ritegno previa
realizzazione di un valido piano di allettamento con
malta cementizia di elevate proprietà antiritiro.
9. Messa in tensione dei tiranti soltanto dopo la perfetta
rappresa del letto di malta interposto tra muratura e
piastra. Lo stato tensionale previsto nei tiranti va
imposto con chiavi dinamometriche nel caso di tondini,
con martinetti idraulici nel caso di trefoli.
10. Protezione dispositivi di ritegno dagli agenti atmosferici.
11. Sigillatura dei fori e delle scanalature con boiacca di
cemento additivata con sostanze antiritiro o con malte di
resine.
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Il Sistema CAM
Catene e
collegamenti tra
componenti
strutturali
Catena con andamento non rettilineo
Collasso di una parete fuori dal piano
2° modo di deformazione - flessione
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Collasso di una parete fuori dal piano
3° modo di deformazione - scorrimento
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Collasso di una parete fuori dal piano
3° modo di deformazione - scorrimento
Vantaggio del modo di scorrimento rispetto alla soluzione a
“solaio rigido”:
Rimane inalterata la ripartizione delle forze sismiche tra le diverse
pareti; in particolare, non si creano effetti torsionali globali.
DIRETTIVE TECNICHE Regioni Basilicata, Calabria e Campania, sisma
del 9/9/1998:
“In ogni caso si dovrà garantire che gli interventi progettati non
aggravino la situazione degli edifici adiacenti né quella delle porzioni di
edificio nelle quali non si eseguono interventi strutturali.”
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