Bankroll management , ``Risk of ruin`` e TILT nel poker THE Indice 1
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Bankroll management , ``Risk of ruin`` e TILT nel poker THE Indice 1
Bankroll management , ''Risk of ruin'' e TILT nel poker THE Indice 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Introduzione Definizione e concetti del modello di “bankroll management” Tipologie e stili di bankroll management Tabella dei buy-in suddivisi per disciplina Costruzione del proprio bankroll Bankrooll conservativo: “il modello di C. Ferguson” Bankroll aggressivo: la “shortstack strategy” di E.Miller Strumenti per la gestione del bankroll Definizione di “Risk of ruin” e strumenti per la gestione e il controllo del rischio 10. Il “TILT” nel poker THE 11. Indurre un avversario al tilt 12. Conclusioni 1) Introduzione Il bankroll management è uno degli strumenti più importanti per un giocatore di poker; permette di mantenere il perfetto controllo del capitale che si ha intenzione di investire e di giocare senza la paura o l'ansia di dover perdere tutto. E' necessario capirne l'importanza al fine di poter esprimere al meglio le proprie abilità al tavolo; infatti, il modello spiega la quantità di denaro da investire in un singolo evento (torneo, sit'n'go o cash game che sia) in maniera tale da minimizzare la probabilità di bancarotta; Attenzione! Il modello di bankroll management non annulla la probabilità di andare broke, ma la minimizza semplicemente, cioè, fa si che si investa non più di una frazione fissa del proprio capitale in uno specifico evento (di solito non più del 2%, che è la soglia minima) in modo tale che la possibilità di perdere tutto sia molto bassa. Quindi, seguendo questo modello, è possibile che si perda comunque tutto il proprio denaro, nonostante si giochi da manuale, (anche se è molto difficile che ciò accada!). Questo articolo si pone l'obiettivo di dare ai lettori un'infarinatura generale del modello, degli strumenti con cui implementarlo (software e file spreadsheet in excel) e come utilizzare queste nuove conoscenze nel poker. Facciamo, ora, un'analisi più approfondita di quanto descritto fino ad adesso. 2) Definizione e concetti del modello di “bankroll management” Il Bankroll (che da ora in poi verrà indicato con la sigla (BR) Management è un efficace sistema per la gestione del proprio capitale investito nel poker. Questo modello permette di capire, una volta individuata la somma di denaro che si vuole depositare nella poker-room, a quale limite ci si può permettere di giocare senza incorrere in rischi eccessivi; insomma, cerchiamo di minimizzare il pericolo di andare in bancarotta per via delle oscillazioni a cui un giocatore è continuamente sottoposto a causa della varianza. Inoltre, il bankroll management è un modello che suggerisce quando ci si può permettere di fare level-up, ciòè salire a un livello di buy-in più alto e quando si è costretti a un obbligatorio leveldown, cioè scendere ad un livello di buy-in più basso. (3) Tipologie e stili di bankroll management In generale, esistono due tipologie principali di bankroll: conservativi e aggressivi. Un BR si dice conservativo (o deep) se, ad esempio, si avanzasse al limite successivo soltanto nel caso si avessero a disposizione 150 buy-in e si facesse level-down ogni volta ci si sotto questa soglia; è una tipologia di gestione sicura ed efficace, che permette di giocare in assoluta tranquillità, ma, allo stesso tempo non permette di accrescere il proprio bankroll con un'adeguata velocità. Rimane, comunque, la startegia di gestione consigliata per chi non abbia tanta dimestichezza e non abbia ancora maturato le giuste skills attraverso lo studio e il gioco al tavolo. Invece, un BR si dice aggressivo se si facesse level-up con solo 40 buy-in e si facesse level down una volta sotto questa soglia; 40 buy-in è il minimo con cui un giocatore può giocare ad un determinato livello di buy-in, qualsiasi sia la disciplina a cui gioca; è una tipologia di gestione meno sicura di quella conservativa, che aumenta il rischio di andare rotti, ma, che permette di accrescere il proprio bankroll in maniera molto più veloce. Generalmente, al di sotto della soglia minima di gioco (40BB), si incorre in una perdita quasi sicura di tutto il proprio capitale; si consiglia quindi di rispettare questi limiti al fine di poter risultare vincenti sul lungo termine. 3) Tabella dei buy-in per disciplina Di seguito si propone una tabella in cui viene schematizzato il bankroll minimo necessario per poter giocare ad una determinata variante di texas hold'em. Questa è lo schema di soglia minima che utilizzo per passare da un livello ad un altro quando prelevo tutto dal mio account e ricomincio tutto da capo scalando i livelli di gioco; non è per nulla corretta dal punto di vista di una sana gestione del bankroll e non è consigliata a chi è ancora alle prime armi; infatti, la tabella è ottimizzata in base alle mie skills e al mio mindset, e sicuramente non può essere utilizzata da chi si sta avvicinando ora a questo mondo. Per chi stesse approcciando ora al THE il consiglio è quello di mantenere un bankroll conservativo (100-120 BB) per qualsiasi disciplina e salire di livello ogni 1000 sits/tornei oppure ogni 75000 mani nel caso del cash game. Per chi, invece, non è alle prime armi, consiglio di costruirsi una tabella di soglia minima che si adatti al meglio alle proprie capacità. Ad esempio, se un giocatore è un regular vincente ad un determinato livello e in una determinata variante, potrà abbassare un pò la propria soglia minima di gioco, considerando che per ogni variante si è soggetti ad una varianza diversa (ad esempio, in heads-up si sarà soggetti ad una varianza inferiore rispetto a quella sopportata nella variante MTT. Tipologia gioco di # di giocatori % bankroll Bankroll minimo al tavolo investita Heads-up 2 2,50% 40BB Sit'n'go 6-max 6 1,33% 75BB full 9 2,00% 50BB Sit'n'go ring MTT <90 1,00% 100BB Tornei >90 0,75% 150BB Cash game - 1,50% 80BB Nel caso particolare del cash game, il buy-in è considerato come il massimo importo con cui un giocatore potrebbe sedersi al tavolo da gioco. Ad esempio, per giocare al livello poker THE NL2 (che corrisponde al 0.01-0.02 cent/€) l'importo massimo con cui ci si può sedere è di 2 euro; per avere un bankroll di 100BB, bisogna depositare 200 euro nel proprio account di gioco. Come si può vedere nella tabella di esempio vista sopra, vario il mio bankroll minimo in funzione del numero dei giocatori presenti al tavolo e in base alle mie skills in una determinata disciplina. Un lettore potrebbe, però, chiedersi perchè il bankroll minimo varia così tanto tra un MTT e un sit'n'go full ring con 9-10 giocatori; è giusto porsi questo tipo di domande. La risposta sta nel fatto che, in generale, all'aumentare del numero dei giocatori che partecipano ad un evento di gioco, aumenta la varianza a cui siamo esposti e che dobbiamo sopportare, dove con varianza si indica il quantitativo in termini di buy-in di cui si sposta il nostro bankroll. Per questo motivo il bankroll minimo nella disciplina di heads-up è di molto inferiore a quello necessario per poter giocare un torneo con 1000 persone. In conclusione, il nostro bankroll deve adattarsi non solo alle nostre capacità in una determinata disciplina, ma anche alla variante di poker che abbiamo intenzione di affrontare. Un'altra domanda che un giocatore potrebbe porsi leggendo queste righe è: “quanto grande dovrebbe essere il mio bankroll?”. In generale la risposta comune a questa domanda è che si dovrebbero avere 100BB per poter giocare ad un determinato livello, e fare level-up solo quando si hanno 100BB anche al nuovo livello. Ad esempio, supponiamo di avere 500€ depositati nel nostro account; In questo caso, ad esempio, possiamo tranquillamente giocare al livello sit'n'go 9-max 5€ (ammesso di possedere le adeguate skills per questo livello) in quanto possediamo 100BB; faremo level-up ai 10€ quando ne avremo 1000 e così via. E' opportuno chiedersi anche quando si può fare level-up in funzione delle skills maturate. Come regola generale, si potrebbe avanzare di livello ogni 1000 sit giocati e, nel caso in cui non ci si senta “a proprio agio” (a causa del buy-in alto, troppi regulars, periodo di bad run,... etc) si può fare level-down in ogni caso, passando al livello precedente. (5) Costruzione del proprio bankroll La maggior parte dei giocatori poker on-line è composta da ragazzi tra i 18 e i 26 anni; ovviamente, molti giocatori non hanno a disposizione le cifre necessarie per potersi permettere di giocare in bankroll o spesso sono costretti a giocare ai limiti, obbligandosi ad affrontare dei rischi eccessivi. Come si può, quindi, arrivare ad avere un bankroll tale da potersi permettere di giocare in tranquillità? Possiamo usufruire di diversi strumenti; vediamo, di seguito, quali sono e come li possiamo sfruttare. 1. I freeroll tournament: i freeroll sono dei tornei a costo zero (non paghi alcun buy-in) che di solito sono organizzati da una poker-room o da un sito di poker. Ad esempio, la poker-room Pokestars.it organizza dei freeroll giornalieri con premi in denaro in cui l'entrata è gratuita; ovviamente, è impossibile o quasi costruire il bankroll dal nulla giocando esclusivamente giocando dei freeroll, a meno che si sia aiutati da una fortuna sfacciata oppure una bravura e delle doti innate. In ogni caso, i freeroll sono un ottimo metodo per iniziare a fronteggiare giocatori di diverso tipo, giocando a soldi veri e soprattutto senza sostenere alcun costo, se non in termini di tempo. Altre poker-rooms, come ad esempio partypoker.it o fulltilt.com danno la possibilità di giocare, oltre ai normali freeroll giornalieri, un torneo mensile in cui partecipano solo i giocatori iscritti nell'ultimo mese e con in palio un montepremi garantito. 2. Bonus di primo deposito: un altro modo per poter incrementare il proprio bankroll è quello di usufruire di un bonus che si ottiene la prima volta che si deposita in una poker-room. Di solito, le poker-rooms offrono un bonus del 100% del quantitativo depositato e lo rilasciano in frazioni del quantitativo depositato pari ad un decimo del totale. Ad esempio, usufruendo di un bonus del 100% e depositando 100€, ogni tanti FPP (frequent player point), verrà rilasciata una quota del bonus pari ad un decimo (10€ nell'esempio considerato) del deposito stesso. 3. Tornei satellite: i tornei satellite sono dei particolari formule di torneo in cui il vincitore o i vincitori hanno diritto a partecipare a un torneo con un montepremi garantito come ad esempio il torneo “GranDomenica” di SnaiPoker.it o il “SundaySpecial” di Pokerstars.it. Comunque, questa tipologia di tornei non è sicuramente indicata per chi ha poca esperienza in materia di poker in quanto si incontrerebbero giocatori professionisti di un livello molto più alto. Ci sono, però, satelliti per tornei di livello più basso con cui ci si può fare le ossa e avere una piccola speranza di vincere qualcosa; uno di questi è il settimanale “Sunday Madness” il cui costo è relativamente esiguo (buy-in 5€) ed è comunque possibile ottenere un ticket tournament tramite i satelliti offerti dalla stessa poker-room. 4. Tornei MTT: il miglior modo, IMHO, per incrementare il proprio bankroll, è quello di giocare dei tornei multi-table da 45 oppure 90 persone; molto spesso in questi tornei, soprattutto ai microlimiti, si trovano molti fish tecnicamente di livello basso battibili sul lungo termine con molta facilità se si possiedono delle adeguate skills e a fronte di un investimento minimo come ad esempio un euro danno la possibilità di vincere relativamente grosse cifre. 5. Tornei DoubleOrNothing: sono una particolare formula di sit'n'go, di solito con 10 partecipanti, in cui basta arrivare tra i primi 5 per essere ITM; il montepremi è diviso in parti uguali tra i primi 5 giocatori e non vi è differenza tra il premio che spetta al primo classificato e quello che spetta al quinto. Giocando questa variante, si è poco esposti alla varianza rispetto ad altre varianti come ad esempio i normali sit'n'go 9-max. 6) Bankroll conservativo: il modello di C. Ferguson Il modello di gestione conservativa è uno dei più apprezzati tra tutti quelli di gestione del bankroll. E' stato introdotto da Chris “Jesus” Ferguson, il quale ha voluto dimostrare come fosse possibile crearsi un bankroll dal nulla ai novellini del poker. Ferguson si è infatti messo alla prova partendo con un account con zero dollari sulla poker-room americana Fulltilt.com ed ha iniziato a giocare piccoli freerolls finchè non ha conseguito le prime vittorie e di conseguenza i primi premi in denaro. Ha iniziato così a giocare i primi tornei con un buy-in in denaro e tenendo conto di un criterio molto conservativo da lui stesso formulato è riuscito a racimolare 10000$ in appena 16 mesi. Di seguito sono riportate le basi del criterio di Ferguson. Le regole possono essere riassunte come segue: • Non giocare mai più del 5% del proprio BR in nessun sit&go o sessione di cash-game (tranne i micro limiti in cui il buy-in poteva arrivare fino ad un massimo di 2,50$). • Non giocare mai tornei multitavolo che impegnano più del 2% del proprio BR ma con la possibilità di giocare tutti i tornei fino a 1$ di buy-in. • In qualsiasi momento in cui, durante una sessione cash game, il denaro del proprio stack rappresentava il 10% del proprio bankroll totale, si abbandona il tavolo e si intasca la vincita. 7) Bankroll E.Miller aggressivo: la “shortstack strategy” di In generale, come definito in precedenza, un bankroll si dice aggressivo quando si gioca con un bankroll pari almeno a 40 BB. In particolare, Ed Miller, giocatore professionista e teorico del poker, ha sviluppato una particolare strategia per giocare cash game con un bankroll ridotto partendo da un investimento iniziale minimo di 50$. Questa particolare strategia è descritta nel libro “Getting Started in Hold 'em “ del 2005 e viene approssimativamente riassunta nella tabella di seguito. Legenda delle voci: • • • • • • Livello di gioco: indica la variante del gioco e il livello di piccolo e grande buio; ad esempio, la sigla NL25 indica la variante cash game “no-limit hold'em” in cui i bui sono 0,150,25 €/cent. Bankroll: indica il quantitativo minimo in denaro che dobbiamo depositare nel nostro account. Buy-in: indica il quantitativo in denaro con cui dobbiamo sederci al tavolo da gioco. % del bankroll: indica la frazione di bankroll massima che possiamo impegnare in un singolo evento. Livello minimo al tavolo: indica il quantitativo di denaro minimo che si deve possedere al tavolo da gioco senza la necessità di comprare altre chips; al di sotto di questa soglia bisogna comprare chips per una quantità pari alla differenza con il buy-in. Limite massimo al tavolo: indica il quantitativo di denaro massimo con cui si può rimanere seduti al tavolo; al di sopra di questa soglia, è opportuno alzarsi dal tavolo e ricominciare ad un altro tavolo con una cifra pari al buy-in. La tabella proposta di seguito suggerisce la gestione ottima di un bankroll aggressivo. Livello Bankroll Buy($) in NL10 NL20 NL25 NL50 $50 $120 $150 $300 $2 $4 $5 $10 % del Limite Bankro minimo ll tav. 4,00% $1.50 3,33% $3 3,33% $3.75 3,33% $7.50 al Limite al tav. max $2.50 $5 $6.25 $12.50 Questa tipologia di gestione si adatta perfettamente a dei giocatori principianti o comunque con poca esperienza; permette, inoltre, di far accrescere il proprio bankroll molto più in fretta di una qualsiasi altra strategia di gestione del bankroll ed è consigliata particolarmente a chi abbia diritto ad un bonus. Ovviamente, visto che può far accrescere molto in fretta il proprio bankroll, allo stesso modo aumenta il rischio di bancarotta; chiunque voglia applicare questo tipo di strategia ne deve essere consapevole. Dopo aver metabolizzato la strategia proposta da Ed Miller nel suo libro, ne ho sviluppata una mia personale, che riporto di seguito, in quanto può essere utile come linea guida per chiunque voglia voglia svilupparne una personale. Nella spiegazione della strategia si utilizzano alcune sigle come ad es. EP, MP,... etc che indicano la posizione al tavolo; a questo proposito, è consigliabile leggere l'articolo “La posizione nel poker THE” presente nel blog al seguente link http://dinkyminnow.wordpress.com/2011/07/03/64/ , in modo da avere una visione più chiara dell'argomento. La strategia è la seguente: • Entro in un tavolo con 20 BB, iniziando al livello 0,150,25€/cent; • Faccio un re-buy ogni qualvolta il mio stack si trova al di sotto di 15 BB, in modo tale da avere uno stack di 20 BB; • Lascio il tavolo una volta raggiunto uno stack di 40 BB; • In EP faccio un raise 8x con il seguente range di mani: AA,KK,QQ,JJ,TT,AKo e spingo all-in ogni qualvolta mi trovo al flop; nel caso in cui un player faccia un re-raise pre-flop spingo direttamente all-in nel pre-flop. • In MP faccio un raise 8x con il seguente range di mani: Aqo+,99+ e spingo all-in al flop o nel pre-flop in caso di un reraise. • In LP faccio un raise 8x con il seguente range di mani: 88+,AJo,ATs,KQs e mi comporto nello stesso modo delle situazioni di EP e MP nel flop e nel pre-flop. • Quando mi trovo nella posizione di big blind, faccio check quando non ci sono pre-flop raise; al flop bet quando colpisco il board con top pair non marginale e call con un progetto che soddisfa il vincolo delle pot odds. • In posizione di small blind, bet con le starting hands che viste nella EP e call quando colpisco il board con top pair non marginale e call con un progetto che soddisfa il vincolo delle pot odds. • Nel caso in cui abbia fatto un raise pre-flop in posizione, non abbia colpito il flop spingo all-in se il mio avversario check; se oppo fa una value bet (bet>3/4*pot) foldo, negli altri casi valuto. L'opzione migliore nella maggior parte dei casi rimane comunque il fold. (8) Strumenti per la gestione del bankroll Uno strumento molto utile per la gestione del proprio capitale è sicuramente un file excel in cui annotare le variazioni del proprio bankroll di giorno in giorno. Io utilizzo il seguente file: E' molto facile da utilizzare, anche per i meno esperti e inoltre è modificabile a roprio piacimento; sulle righe si trovano le poker-room in cui abbiamo aperto un account, mentre sulle colonne sono indicati i vari dati che ci potrebbero interessare al fine di poter fare un'analisi approssimativa del nostro gioco; i dati sono rappresentati dalle seguenti voci: • deposits: indica il quantitativo di denaro depositato all'interno della poker-room corrispondente alla casella. • Cashouts: indica il quantitativo di denaro prelevato all'interno della poker-room corrispondente alla casella. • bonuses: il quantitativo in denaro del bonus rilasciato da una poker-room. • win rate: indica i nostri risultati economici ad un determinato livello, si misura generalmente in BB/100; è un valore ricavabile dalle analisi fatte su dei software come hold'em manager o pokertracker3. • earnings: il profitto avuto su una particolare poker-room. • balance: il notro bilancio totale, indicatore che ci informa su quanto stiamo perdendo o vincendo. • Neteller: indica quanto abbiamo depositato in totale dal nostro conto on-line. Nel file è indicato neteller perchè utilizzo quel particolare metodo di pagamento ma si può modificare la casella scrivendoci “postepay” o “moneybookers” o altro ancora. I parametri descritti sopra fanno parte del primo foglio, che riassume l'intero foglio e il proprio andamento. Gli altri fogli sono simili a quest'ultimo ma trattano un'analisi singola per variante di gioco suddividendo il bankroll in gioco live, cash, e modalità torneo. IMHO, il foglio è molto utile per chi gioca in diverse varianti e ha diversi contratti aperti su più poker-room; è molto semplice da imparare ad usare e occupa pochissimo spazio sul pc. Inoltre, permette di avere una visione completa del proprio gioco e del proprio capitale grazie al foglio summary, che riassume tutta la propria situazione patrimoniale. (9) Definizione di “Risk of Ruin” e strumenti per la gestione del rischio Nei giochi d'azzardo come il poker, il blackjack, il backgammon, … etc in cui è presente una componente aleatoria è importante non solo giocare con delle aspettative razionali concrete, in cui si ha sempre un valore atteso della propria azione positivo, ma anche il modo in cui viene gestito il capitale investito, in modo da riuscire a non perdere tutto in poco tempo. In questa sezione dell'articolo si esamina in particolare la formula matematica che permette di minimizzare la probabilità di andere rotti con un livello di rischio accettabile. La componente del rischio è comunque presente, altrimenti nessuno guadagnerebbe o perderebbe nulla, ma si può far si che quest'ultima venga quasi del tutto azzerata. Il modello che ricava la formula non verrà spiegato (comunque, per chi fosse interessato a ricavarsi a formula si può dare un'occhiata al concetto di VAR), ma verrà comunque data la formula per il calcolo del cosiddetto “risk of ruin” o ROR, come verrà indicata in seguito. La formula è basata sulle seguenti ipotesi: • • • • random walk, o distribuzione casuale dei valori; distribuzione normale dei risultati; winrate del giocatore costante; standard deviation a cui il giocatore è soggetto costante; Queste assunzioni teoriche fanno si che la realtà possa essere ben modellizzata; nel caso in cui però queste ipotesi non fossero soddisfatte, il modello può sottostimare il vero valore del risk of ruin; in questo caso, possiamo suppore che l'errore di sottostima dei parametri sia costante e che sia circa del 2.5%. La formula è data di seguito: ROR = e ^ [-2wB / (s^2)] In cui i valori espressi nella formula sono i seguenti: e = cost = 2.718281828; w: winrate; s: deviazione standard dei valori; B: valore del bankroll Vediamo ora un'esempio: supponendo che un giocatore di poker sia vincente sul lungo termine (approssiamativamente, basta avere un campione di 1000 sit'n'go o di 75000 mani di cash game per verificare questa ipotesi), che abbia le seguenti caratteristiche: • W = €35/h; • s = €500; • Bankroll = €20000; avrebbe la seguente probabilità di andare broke: ROR = e ^ [(-2*35*20000/(500^2)] = e ^ (-5,6) = 0,37%; Sebbene quella appena data sia una risposta precisa riguardo alla probabilità di andare rotto, rimane comunque una superficiale approssimazione che come detto prima può essere sottostimata. Quindi conviene aggiungere sempre dei punti ad una stima del genere, considerando la probabilità (p) di bancarotta, ad esempio, come segue: p = ROR + k; dove k è una costante additiva, alla attribuiamo un valore pari a al 2.5%; quale, per comodità, Ai più potrebbe risultare difficile implementare una formula come questa in excel o in matlab, soprattutto chi non ha confidenza con la materia. Di seguito viene riportato un link in cui basta inserire i valori richiesti per ottenere il proprio ROR: http://www.automated-trading-system.com/resources/risk-of-ruinand-drawdown-calculation-tool/ (10) Il TILT nel poker THE Il TILT nella terminologia del poker è uno stato mentale di confusione emotiva e di frustrazione che un giocatore di poker possiede in un determinato momento. Durante la fase di tilt, di solito, un giocatore non adotta una strategia ottimale al gioco, risultando il più delle volte superaggressivo. Questo concetto risulta fondamentale per qualsiasi giocatore che voglia risultare vincente; è molto facile cadere nello stato di tilt ed è, allo stesso tempo, difficile capire come riconoscerlo e fronteggiarlo in modo che questo stato mentale non influenzi il nostro gioco. Generalmente, con questo termine, viene descritta la perdita del controllo del gioco conseguente ad una “bad beat” conseguita al tavolo; questo tipo di reazioni solitamente porta a grosse perdite in termini di denaro, in quanto non si riesce ad esprimere il miglior gioco; il tilt si può manifestare in diversi modi: • rabbia; • nervosismo; • necessità di vendetta contro un'altro giocatore; • level-up nonostante non si possa giocare in bankroll a quel determinato livello; • multi-tabling eccessivo; • insultare in chat oppo; Questi tipi di atteggiamenti muteranno la strategia principale e la maniera con cui si sta affrontando il tavolo, facendo effettuare al giocatore tiltato bet senza un senso logico (come, ad esempio, all-in pre-flop in fase di low-blind nella variante heads-up), giocare un range di starting hands troppo loose, o ancora, non calcolare le pot odds nel tentativo di recuperare le precedenti perdite inseguendo la fortuna. Il modo più comune per cadere nella trappola del tilt è quello di perdere una mano in cui si era in netto vantaggio oppure quando si è sorpresi al tavolo in una situazione umiliante; vediamo i principali casi di seguito: • essere sorpresi in bluff; • essere caduduti in un bluff dell'avversario; • essere stati battuti al river pur avendo una mano forte; • perdere un all-in pre-flop pur avendo la mano più forte; • mettere molte chips nel pot e perdere a causa disconnessione dal server o del crush del software; • fare una brutta giocata e realizzarlo in seguito; di una queste situazioni fanno si che nonostante si possa essere degli ottimi giocatori, si viva il gioco sotto una costante pressione e di credere di non fare mai la scelta corretta. Ogni qualvolta un giocatore è nello stato di tilt, è consigliabile lasci il tavolo e che si prenda un pausa di almeno un quarto d'ora, in modo da poter riflettere sulla propria situazione. Se tutto ciò non dovesse bastare a far raggiungere un stato di calma, è consigliabile chiudere la sessione di gioco e non ricominciare fino al giorno dopo. Le situazioni viste sino ad ora, sono casi in cui il tilt è provocato da situazioni negative; ma, questo stato mentale può essere provocato anche da delle situazioni positive, come ad esempio, vincere un pot nonostante si partisse nettamente in svantaggio (hero: T6o, oppo: KK). Ciò porta a pensare di essere invincibili e di poter giocare qualsiasi mano e vincere. Per i giocatori principianti, l'eliminazione (molto difficile, a quanto pare sembra che solo Pescatori in Italia ne sia esente) o la minimizzazione del tilt, sono uno dei più grossi miglioramenti che si possa ottenere. Un suggerimento utile per combattere lo stato di tilt è quello di considerare i risultati di una bad beats come “eventi statisticamente non comuni” o outlier. Si definisce bad beat una giocata in cui oppo mette molte chips nel pot con una mano dominante e perde il piatto; questi sono dei risultati dovuti alla varianza a cui ogni giocatore è soggetto e non a una cattiva strategia. Inoltre, uno dei modi migliori per applicare questo approccio “statistico” al poker è quello di giocare sempre in bankroll, in modo da non essere minimamente preoccupati dal fatto di aver perso 1, 2, 3,..., 10 o più buy-in, con la convinzione che se si gioca un poker con EV positivo e in bankroll, non si incorre nella bancarotta . E' necessario che ogni giocatore abbia questo tipo di mindset al fine di capire che il gioco del poker è un gioco di strategia e di decisioni e non di fortuna come la maggior parte della gente crede; inosomma, non è un gioco d'azzardo. Sul lungo periodo un giocatore che utilizza una strategia ottima verrà sempre ricompensato in termini di denaro e di soddisfazioni; per migliorare o costruire il proprio mindset, è vivamente consigliata la lettura del libro “poker mindset” di I. Taylor e M. Hilger. (11) Indurre il Tilt nell'avversario Sebbene ogni giocatore cerchi sempre di non cadere in uno stato di tilt, allo stesso tempo, i giocatori più esperti cercano di far cadere l'avversario o gli avversari in tilt e di trarre vantaggio da questa situazione. Vediamo i metodi più utilizzati: • play junk-hands: giocare saltuariamente mani spazzatura (soprattutto in fase di low blind, in cui il costo da sostenere per entrare nel pot è molto ridotto) in modo da innervosire l'avversario nel caso di perdita; • victimising: convincere gli avversari che sono in un periodo di bad run; così facendo, l'avversario giocherà passivamente le proprie mani, e folderà le grosse bet. • costant chatting: parlare in continuazione di argomenti poco inerenti al poker, in modo da non far concentrare gli altri; • slow-rolling: impiegare un ammontare di tempo superiore al normale per mostrare le carte allo show-down; Quelli elencati sono tutti metodi utilizzati al fine di fare innervosire l'avversario e non farlo giocare un poker solido ed analitico come invece dovrebbe. L'unico modo per far fronte a tutto ciò è quello di estraniarsi dal tavolo, ad esempio, ascoltando della musica (nel caso del live poker) e di concentrarsi sul computer (nel caso del poker online). (12) Conclusioni Come abbiamo visto nell'analisi affrontata nell'articolo, il BR è un importante strumento per un giocatore di poker. Permette di minimizzare la probabilità di perdita del proprio capitale e di giocare in uno stato di emotività mentale tale da poter esprimere il miglior poker al tavolo. L'utilizzo di questo strumento garantisce, inoltre, di evitare parzialmente lo stato di tilt mentale in modo tale da giocare sempre un poker solido e analitico, di non inseguire la fortuna e pensare e agire in tutta tranquillità. Gli strumenti mostrati nell'articolo sono uno dei modi per implementare al meglio la gestione del BR in maniera analitica e matematica. Spero che chiunque legga questo articolo ne faccia buon uso. Per quanto riguarda i file excel scaricabili dal blog, quelli pubblicati sono i migliori tra quelli trovati in rete; questo è un giudizio personale, ma si adattano alle mie esigenze e non alle vostre; quindi, invito chiunque non sia convinto della bontà delle spreadsheet a cercarne altre più pertinenti alle proprie esigenze; ne sarebbe gradita la condivisione per un confronto e per un eventuale scambio di idee. Dinky Minnow