al - Catalogo
Transcript
al - Catalogo
Il Corano e la spada istituzioni religiose saudite adnkronosinternational 25 luglio 2005 Autore: Dominique Thomas Coordinamento: Andrea Bertolini, Ermete Mariani Sommario Introduzione ................................................................................................................... 4 La spada e il Corano ...................................................................................................... 5 Il ministero degli Affari Islamici, dei Waqf e della Predicazione (MAIWP) ......... 8 Organizzazione .......................................................................................................... 8 Ministri ed assistenti.................................................................................................. 9 Direttori regionali .................................................................................................... 10 Principali predicatori dei Luoghi Santi ................................................................. 10 Il Consiglio degli Alti Ulama’................................................................................. 11 Il ministero del Pellegrinaggio.................................................................................... 13 Il ministero della Giustizia (MG)............................................................................... 14 I ministri dal 1970.................................................................................................... 15 Amministrazione ..................................................................................................... 15 L’Alto Comitato Giuridico..................................................................................... 16 Sezioni giuridiche..................................................................................................... 16 L’Agenzia per la Promozione della Virtù e la Repressione del Vizio................... 17 Sezioni amministrative............................................................................................ 19 Organigramma ......................................................................................................... 20 Istituzioni ed organizzazioni caritative................................................................................... 23 La Lega Islamica Mondiale ......................................................................................... 24 Gli Organi affiliati ................................................................................................... 26 © 2005 Giuseppe Marra Communications - tutti i diritti riservati – www.akicrisestoday.com 2 L’Accademia Islamica (al-Mujamaa al-fiqhi al-islami)........................................ 26 L’Alto Consiglio Mondiale delle Moschee (al-Majlis al-aala al-alami li-lmasajid) .................................................................................................................. 26 Comitato Mondiale per il Miracolo scientifico del Corano e della Sunna (alHay’a al-alamiyya li-l-i’jaz al-ilmi fi-l-qur’an wa-l-sunna)....................................... 27 Organizzazione Internazionale del Soccorso Islamico (Hay’a al-ighatha alislamiyya al-alamiyya / International Islamic Relief Organization IIRO) ...... 27 Il Comitato Islamico Mondiale per l’Informazione (al-Hay’a al-islamiyya alalamiyya li-l-i’lam) .................................................................................................. 28 Fondazione al-Haramayn e Moschea di al-Aqsa ............................................ 28 Fondazione benefica al-Makkah (Mu’assasa al-makkah al-mukarrama alkhayriyya)............................................................................................................... 29 Comitato Internazionale per l’Apprendimento del Corano (al-Hay’a alalamiyya li-tahfiz al-qur’an al-karim) ..................................................................... 29 Il Comitato Internazionale per i Neo-Musulmani.......................................... 29 Il Comitato Internazionale per la Donna e la Famiglia musulmana............ 30 L’Assemblea Mondiale dei giovani musulmani .............................................. 30 Associazione della Mezza Luna Rossa Saudita (AMRS / Jam’iyya al-hilal al-ahmar al-saudi)........................................................................................................................... 30 L’Associazione per la Gestione delle Moschee e dei Progetti di Beneficenza .... 31 La Fondazione al-Haramayn (Mu’assasat al-haramayn)............................................. 33 L’Associazione delle Opere Caritative (Jam’iyya al-Birr).......................................... 34 La Fondazione Caritativa Bin Baz............................................................................. 35 Il Comitato Saudita di Soccorso al popolo afghano ............................................... 35 L’Associazione Nazionale dei Diritti dell’Uomo (ANDU).................................... 36 Altre associazioni ed organismi caritativi.................................................................. 37 FONTI ..................................................................................................................................... 39 © 2005 Giuseppe Marra Communications - tutti i diritti riservati – www.akicrisestoday.com 3 Introduzione Tracciare una mappa delle istituzioni religiose è estremamente importante al fine di capire i complessi equilibri politici e sociali che tengono insieme il Regno più ricco del mondo arabo e centrale per tutto il mondo islamico. Questa operazione è, però, molto complessa perché nel Regno saudita il potere politico e quello religioso sono intimamente legati sin dal XVIII secolo. Il potere politico, infatti, trae la sua legittimazione dall’osservanza dei principi religiosi definiti dalla scuola wahhabita1 e ne garantisce l’applicazione sull’intera società attraverso le sue istituzioni. Le basi di questa struttura istituzionale risalgono al XVIII secolo, quando il capo tribale Muhammad ibn Al-Saud, originario del Najd, ed il predicatore musulmano Muhammad ibn Abd al-Wahhad strinsero un’alleanza, rinnovata nel 1932 con la formazione del moderno Regno d’Arabia Saudita. Sin da quell’epoca i discendenti della famiglia Al-Saud, detengono il potere politico ed economico, mentre i discendenti di alWahhab, chiamati gli Al-Sheikh, il potere religioso. Garante del patto è il monarca, un al-Saud, che detiene i poteri assoluti, ma che è tenuto ad osservare i principi religiosi. In questo contesto noi consideriamo “istituzioni religiose” quelle gestite interamente dai funzionari degli apparati religiosi, formatisi nelle grandi università islamiche del Paese. Gli oppositori della corrente di pensiero teologico-giuridico che s’ispira a Muhammad ibn Abd alWahhab la definiscono i suoi discepoli ‘wahhabiti’. Questi ultimi preferiscono chiamarsi al-muwahhidun, ovvero coloro che professano l’assoluta unicità di Dio, oppure salafiti, coloro che si rifanno all’Islam degli “antenati pii” i salf saleh. Il termine wahhabita è usato, invece in Arabia Saudita per indicare l’ideologia religiosa ufficiale. 1 © 2005 Giuseppe Marra Communications - tutti i diritti riservati – www.akicrisestoday.com 4 La spada e il Corano Per comprendere i principi religiosi e politici che determinano ancora oggi la struttura istituzionale dell’Arabia Saudita bisogna risalire al percorso personale del predicatore musulmano che ha dato vita al movimento wahhabita. Muhammad ibn Abd al-Wahhab è nato nel 1703 in una località del Sud del Najd, nel cuore della penisola arabica. Figlio di un giurista hanbalita (la scuola giuridica più radicale), risedette a lungo a Bagdad e Qom (in Iran) per tornare solo nel 1739 nella sua regione natale. A partire da questa data cominciò la sua predicazione, nonché la redazione del suo più famoso trattato “Kitaab al-tawhiid” (il libro dell’unicità divina). In questo saggio Ibn Abd al-Wahhab insiste sull’importanza di tornare al Corano ed alla tradizione profetica (Sunna) per elaborare i principi religiosi su cui fondare l’agire umano, seguendo l’esempio degli “antenati pii”, in arabo salaf saleh da cui deriva la parola “salafita”, con cui sono altrimenti noti. Al fine di riscoprire l’Islam puro, egli riprende molti dei precetti hanbaliti, professa l’assoluta unicità di Dio, condanna tutte le forme di idolatria (il culto dei santi, i pellegrinaggi a parte quello di La Mecca, la musica, i canti, ecc…), così come gli usi ed i costumi delle popolazioni nomadi del Najd, considerati culti pagani. La sua scuola di pensiero condanna, inoltre, tutte le innovazioni – in arabo bidaa – che si allontanano dalla sua interpretazione letterale delle fonti e reclama la necessità di uno Stato che garantisca l’applicazione della legge coranica, sharia, a cui tutti devono obbedire in maniera assoluta. La predicazione di Muhammad ibn Abd al-Wahhab era rivolta, inizialmente, alle popolazioni locali. Il suo giudizio negativo sulle pratiche religiose dei beduini del Najd e degli sciiti furono all’origine di molti scontri ed attriti che lo obbligarono a rifugiarsi a Diriya, sotto la protezione di Muhammad ibn Saud, capo del clan Al-Saud. Nel 1744, il capotribù ed il predicatore stabilirono una solida alleanza finalizzata alla fondazione di uno Stato organizzato secondo i precetti d’Ibn al-Wabbab e governato dagli Al-Saud. Nel 1766 Ibn al-Wahhab rinnovò l’alleanza politico-religiosa con Abd al-Aziz ben Muhammad, successore di Muhammad Ibn Saud, suggellata anche da matrimoni. © 2005 Giuseppe Marra Communications - tutti i diritti riservati – www.akicrisestoday.com 5 Durante questo periodo, la predicazione wahhabita servì da vero motore per la conquista della penisola ed anche da collagene fra le diverse tribù e scuole religiose. La creazione del moderno Regno dell’Arabia Saudita, fondata nel 1932, si basa sulla stessa alleanza e suddivisione di compiti fra i discendenti di Ibn al-Wahhab, gli AlSheikh2, che gestiscono gli affari religiosi e gli Al-Saud che gestiscono la politica e l’economia. Quest’alleanza è garantita dal monarca assoluto, che è tenuto a seguire i precetti della scuola wahhabita ed a farli rispettare dai suoi sudditi. Ciò conferisce un ruolo istituzionale ai teologi della corrente salafita che diventa il “programma” – in arabo al-mihaj – religioso ufficiale del Regno. L’alleanza fra la spada ed il Corano si basa, quindi, su questo rapporto stretto fra una corrente religiosa ed un potere dinastico. Una parte del potere religioso fu concessa nel 1930 agli Ikhwan3, a cui fu affidata la creazione di un organo di controllo della società: la moutawwaa, una specie di polizia religiosa. In seguito il ruolo della religione in seno agli organi statali fu istituzionalizzato: il governo gestiva direttamente organizzazioni caritative, moschee, il pellegrinaggio alla Mecca (Hajj) e la propaganda religiosa all’estero. La predicazione restava, però, una prerogativa degli ulama’ diplomati alle scuole religiose del Regno, le quali rispettano gli insegnamenti di Ibn Abd alWahhab e dei suoi discendenti, gli Al-Sheikh. Dopo il 1971, questa funzione fu assolta dal Consiglio degli Alti Ulema che aveva il compito di nominare il Grande Mufti di Stato, personaggio che ha acquisito nel tempo un ruolo sempre più importante nella definizione dell’ortodossia ufficiale. Nel 1993 furono istituiti anche il ministero degli Affari Islamici e quello della Predicazione e dei Waqf. Queste strutture sono all’origine della creazione di un campo religioso istituzionale, che va di pari passo all’integrazione degli ulama’ nella funzione pubblica, posizione che gli obbligava ad essere in sintonia con gli orientamenti statali. Il governo saudita, inoltre, s’appoggiò sulle istituzioni religiose e la predicazione dei grandi ulama’ I discendenti della di Ibn Abd al-Wahhab sono chiamati ‘Al-Sheikh’, letteralmente “quelli della famiglia dello Sheikh”. Attualmente il grande mufti della monarchia saudita è Abd al-Aziz al-Sheikh; il ministro degli Affari religiosi è Saleh al-Sheikh ed il ministro della Giustizia è Abdallah al-Sheikh. Questi sono i pilastri delle autorità religiose del Paese. 3 Gli Ikhwan sono un corpo militare di carattere tribale, fondato nel 1912 da Abd al-Aziz al-Saud come strumento per espandere il proprio dominio territoriale e propagandare, allo stesso tempo, la dottrina wahhabita. Gli Ikhwan furono sciolti in seguito alla rivolta sanguinosa dei capi tribali durata dal 1927 al 1929. I suoi componenti sono stati integrati nella polizia religiosa e nell’Arma Bianca, corpo militare d’elite che fu trasformato in Guardia Nazionale nel 1962. 2 © 2005 Giuseppe Marra Communications - tutti i diritti riservati – www.akicrisestoday.com 6 per consolidare la propria politica estera sia nei confronti dei Paesi a maggioranza islamica che delle comunità d’emigrati musulmani. Attualmente, i chierici musulmani sono i responsabili d’importanti istituzioni che costituiscono il nocciolo dell’autorità politico-religiosa della monarchia saudita. Essi sono, infatti, alla testa dei ministeri degli Affari Islamici, quello della Giustizia, nonché ai vertici della polizia religiosa e del Consiglio della Shura (istituzione politica creata nel 1993 che raggruppa 120 notabili sauditi e funziona come organo consultativo del potere politico). © 2005 Giuseppe Marra Communications - tutti i diritti riservati – www.akicrisestoday.com 7 Il ministero degli Affari Islamici, dei Waqf e della Predicazione (MAIWP) Dopo la fondazione del Regno Arabo d’Arabia Saudita nel 1932, gli affari religiosi furono posti sotto la responsabilità del ministero degli Affari Interni, sia per quel che riguarda la gestione nazionale che regionale. Nel 1961, questa competenza passò al ministero del Pellegrinaggio e dei Waqf (le fondazioni pie). Solo più tardi, nel 1993, fu creato un ministero specifico, che assunse il nome di ministero degli Affari Islamici, dei Waqf e della Predicazione (MAIWP / Wizara al-shu’un al-islamiyya wa-l-awqaf wa-l-da’wa wa-l-irshad). Organizzazione Il MAIWP comprende diversi dipartimenti presenti in ciascuna delle 13 sezioni regionali del Paese, che è diviso in altrettante province amministrative. . Dipartimento delle moschee : gestione, manutenzione delle moschee, assegnazione dei predicatori. Questo dipartimento comprende più sezioni specializzate nel restauro dei luoghi di culto, nella gestione dei funzionari e nella formazione dei predicatori. L’Arabia Saudita conta circa 45 000 moschee, 11 000 delle quali sono sotto il controllo del ministero4. . Dipartimento dei Waqf : sono le fondazioni pie, che consistono nel legare o immobilizzare un bene e destinarne i frutti ad un’opera pia o di carità. Il bene waqf è consacrato a Dio e diventa inalienabile. La rimessa che deriva da simili beni viene in seguito destinata a progetti di restauro di istituzioni religiose (moschee, dispensari, ecc.). 4 Nella città di Medina vi sono 2.577 moschee pubbliche. © 2005 Giuseppe Marra Communications - tutti i diritti riservati – www.akicrisestoday.com 8 Queste donazioni vengono incoraggiate e costituiscono una fonte di ricchezza a lungo termine. Sono amministrate da un responsabile designato dal fondatore o dallo Stato, quando questo le acquisisce. Solo le fondazioni pubbliche sono gestite dal MAIWP. . Dipartimento della predicazione: elaborazione e controllo delle prediche nelle moschee pubbliche. . Dipartimento delle biblioteche islamiche: gestione dei luoghi, conservazione dei documenti ed archivi islamici. Sito Web : www.shounislamiamadinah.gov.sa (sito della sezione regionale di Medina) Ministri ed assistenti Sheikh Abdallah bin Abd al-Muhsin al-Turki (1993-2000, attualmente Segretario generale della Lega Islamica Mondiale) Sheikh Saleh bin Abd al-Aziz al-Sheikh (2000- ) D. Abd al-Aziz al-Ammar (Vice-Ministro) D. Abd al-Rahman al-Matrudi (Assistente) D. Tawfiq bin Abd al-Aziz al-Sudayri (Assistente, delegato al Dipartimento delle moschee) © 2005 Giuseppe Marra Communications - tutti i diritti riservati – www.akicrisestoday.com 9 Sheikh Abd al-Rahman bin Ghanam al-Ghanam (Delegato generale alla predicazione) D. Salman bin Muhammad al-Omari (Direttore Generale delle Relazioni Pubbliche) D. Ali al-Obaydi (Consigliere del MAIWP) Direttori regionali D. Abd al-Rahman al-Hazimi (Regione della Mecca) Sheikh Azab bin Said al-Musbil (Medina) Sheikh Nasser bin Musfar bin Badran (al-Baha) Sheikh Ali bin Salem al-Abdali (al-Jawf) Sheikh Abd al-Aziz bin Abd al-Rahman al-Khudayri (Frontiera Nord) Principali predicatori dei Luoghi Santi Sheikh Saleh bin Abd al-Rahman al-Hassin (Presidente Generale degli affari delle moschee dei Luoghi Santi) Sheikh Muhammad bin Abdallah al-Sabil (Assistente agli affari delle moschee e dei Luoghi Santi) Sheikh Abd al-Aziz bin Abdallah al-Faleh (Assistente agli affari della moschea alNabawi di Medina) Sheikh Saleh Muhammad al-Taleb (Imam e predicatore della moschea al-Haram della Mecca) Sheikh Saud bin Ibrahim al-Sharim (Imam e predicatore della moschea alHaram) Sheikh Abd al-Rahman al-Sudays (Imam e predicatore della moschea al-Haram) © 2005 Giuseppe Marra Communications - tutti i diritti riservati – www.akicrisestoday.com 10 Sheikh Ali bin Abd al-Rahman al-Hudhayfi (Imam e predicatore della moschea al-Nabawi di Medina) Sheikh Abd al-Bari al-Thabiti (Imam e predicatore della moschea al-Nabawi di Medina) Saleh al-Badir (Imam e predicatore della moschea al-Nabawi di Medina) Il Consiglio degli Alti Ulama’ (CAU / Hay’a kibar al-ulama’) Si tratta della più alta istituzione religiosa del Regno. La corrente salafita rielaborata dalla dottrina di Ibn Abd al-Wahhab stabilisce che il popolo deve essere totalmente sottomesso al suo sovrano (principio della wilaya al-amr). Quest’ultimo deve a sua volta sottomissione assoluta a Dio. E’ dunque necessaria l’esistenza di un’entità formata da ulama’, incaricata di controllare questa fedeltà al sovrano e di verificare la conformità delle sue decisioni ai precetti dell’islam. Quest’istituzione fu creata nel 1971 per decreto reale, anteriormente quindi alla creazione del MAIWP. Ne fanno parte i principali ulama’ del Paese, nominati dal Re e diretti dal gran Mufti. Questo consiglio ha il compito, secondo quanto enunciato nel decreto, di esprimere l’opinione degli ulama’, che s’ispirano alla sharia, sugli argomenti proposti dal Re e, più in generale, consigliare il sovrano ed emettere delle fatwa per fornire una guida ai musulmani in campo religioso e politico. Sebbene questo consiglio si dichiari indipendente e responsabile unicamente di fronte alla sharia, di fatto non si è mai opposto ai progetti della famiglia reale. Comprende in tutto 15 ulama’ ed è presieduto dal gran Mufti. In aprile 2005, dopo una sessione del Consiglio dei Ministri, il numero dei membri del CAU è stato aumentato a 18. Sheikh Abd al-Aziz bin Baz (Gran Mufti / 1971-2001) Sheikh Abd al-Aziz bin Abdallah al-Sheikh (Gran Mufti / 2001- ) © 2005 Giuseppe Marra Communications - tutti i diritti riservati – www.akicrisestoday.com 11 Sheikh Abd al-Aziz bin Muhammad bin Abd al-Munaam (Assistente del gran Mufti) I membri del CAU Abd al-Aziz bin Abdallah al-Sheikh (SG) Saleh bin Muhammad al-Haydan Abdallah bin Sulayman al-Muneey Abdallah bin Abd al-Rahman al-Ghaydan D. Saleh bin Fawzan al-Fawzan Hassan bin Jaafar al-Atmi Muhammad bin Abdallah al-Sabil D. Abdallah bin Muhammad al-Mutlaq D. Abdallah bin Muhammad alSheikh Muhammad bin Zayd alSulayman D. Bakr bin Abdallah Abu Zayd D. Abd al-Wahhab bin Ibrahim Abu Sulayman D. Saleh bin Abdallah bin Humayd D. Ahmad bin Ali al-Mubaraki D. Abdallah bin Ali al-Rakban I membri del CAU (2005-) . Abd al-Aziz bin Abdallah al-Sheikh (SG) . Abdallah bin Abd al-Rahman al-Ghaydan . Abdallah bin Sulayman al-Muneey . D. Saleh bin Fawzan al-Fawzan . D. Abdallah bin Abd al-Muhsin al-Turki (SG della LIM) . D. Abd al-Wahhab bin Ibrahim Abu Sulayman . D. Abdallah bin Muhammad al-Sheikh . D. Saleh bin Abdallah bin Humayd (SG del CS) . D. Ahmad bin Ali al-Mubaraki . D. Abdallah bin Muhammad al-Mutlaq . Muhammad bin Arus Muhammad . Abdallah bin Saad al-Rashid © 2005 Giuseppe Marra Communications - tutti i diritti riservati – www.akicrisestoday.com 12 . Abd al-Rahman bin Muhammad al-Sadhan . Abdallah bin Muhammad al-Khanin . Muhammad bin Hassan al-Sheikh . Ali bin Saad al-Dhuwayhi . Saad bin Nasser al-Shathri . Yusuf bin Muhammad al-Ghufays Il ministero del Pellegrinaggio (Wizara al-Hajj) Dopo il 1961, questo ministero ha preso in carica la gestione logistica del pellegrinaggio, così come l’accoglienza dei pellegrini provenienti da tutto il mondo. Il ministro non proviene necessariamente da ambienti religiosi. Gli ultimi due ministri che si sono succeduti alla testa del ministero sono : D. Iyyad Madani (Ministro sostituito in gennaio 2005, attualmente ministro dell’Informazione e della Cultura) D. Fuad bin Abd al-Salam al-Farisi (ex-ministro dell’Informazione e della Cultura, ministro del Pellegrinaggio dal 2005) Hatem bin Hassan Qadi (Ministro delegato del Pellegrinaggio) © 2005 Giuseppe Marra Communications - tutti i diritti riservati – www.akicrisestoday.com 13 Il ministero della Giustizia (MG) A seguito del patto siglato tra Muhammad Ibn Saud e Muhammad Ibn Abd alWahhab, i primi giudizi emessi nella provincia del Najd si sono ispirati al diritto musulmano ed in particolare alla dottrina hanbalita, una delle quattro scuole giuridiche sunnite. L’instaurazione di un sistema giuridico dotato di tribunali indipendenti dal potere esecutivo, risale al periodo di Re Abd al-Aziz al-Saud. E’ stato creato nel 1925 nella città santa della Mecca appena riconquistata. Nel 1932, data della fondazione del Regno saudita moderno, la prima direzione del dipartimento della giustizia fu affidata ad un membro degli ambienti religiosi, ossia lo sheikh Abdallah bin Sulayman bin Balyahd, affiancato per la parte meridionale ed occidentale del Paese dallo sheikh Abdallah bin Hassan al-Sheikh, mentre per il Najd, la parte orientale e quella settentrionale dallo sheikh Muhammad bin Ibrahim al-Sheikh, a quel tempo mufti del Paese. Nel 1959, il Re Saud bin Abd al-Aziz, uno dei figli di Re Abd al-Aziz, unificò la direzione senza divisioni territoriali sotto l’autorità dello sheikh Muhammad bin Ibrahim bin Abd al-Latif al-Sheikh. Nel 1970, fu il Re Faysal bin Abd al-Aziz che inaugurò la modernizzazione delle istituzioni giuridiche del Regno. In quel momento fu creato l’Alto Comitato per la Giustizia, incaricato di creare un consiglio superiore per il controllo e la gestione dei tribunali e dei dipartimenti giuridici. Sulla scia di questa modernizzazione, lo stesso anno fu annunciata la fondazione del ministero della Giustizia (MG / Wizara al-adl). In ciascuna delle 13 province del Regno fu aperta auna sezione regionale presieduta da un direttore generale, assistito da un presidente dei tribunali delle varie città. Il MG, in base alla legge fondamentale, è il guardiano dell’applicazione della sharia, un pilastro della sicurezza e della stabilità del Paese. La carica di ministro è affidata naturalmente ad un membro del clero religioso. L’ufficio del © 2005 Giuseppe Marra Communications - tutti i diritti riservati – www.akicrisestoday.com 14 ministro è circondato da consiglieri per le relazioni pubbliche, l’informazione ed i reclami. I ministri dal 1970 Sheikh Muhammad bin Ali Muhammad al-Harkan (1970-75) Sheikh Ibrahim bin Muhammad bin Ibrahim al-Sheikh (1975-89) Sheikh Muhammad bin Ibrahim bin Uthman bin Jubayr (1989-92) Sheikh Abdallah bin Muhammad bin Ibrahim al-Sheikh (1992-) Amministrazione Sheikh Abdallah bin Muhammad al-Yahya (Vice Ministro della Giustizia) Dot. Abdallah Saleh al-Hadithi (Delegato agli affari giuridici) Sheikh Abd al-Muhsin al-Ubaykan (Consigliere del MG) Sheikh Ahmad bin Uthman al-Saghrir (Direttore generale / Frontiera Nord) Sheikh Mazhar bin Muhammad al-Qarni (Direttore generale / al-Baha) Sheikh Ibrahim al-Ubaydan (Direttore generale / Najran) Sheikh Saleh bin Ibrahim al-Munif (Direttore generale / La Mecca) © 2005 Giuseppe Marra Communications - tutti i diritti riservati – www.akicrisestoday.com 15 L’Alto Comitato Giuridico (ACG/ Majlis al-Qada’ al-Aala) Fondato nel 1975 è la più alta istanza giuridica del Paese. Svolge il ruolo di un’alta corte di giustizia ed ha funzioni consultative, propositive e di supervisione dei tribunali. E’ composto da 11 giudici : 5 sono nominati dal Re e fanno parte del comitato permanente, gli altri 6 sono membri di un comitato speciale designato dal MG. Il presidente dell’ ACG è nominato dal Re ed investito della carica di Ministro. Sheikh Abdallah bin Muhammad bin Hamid (1975-81) Sheikh Ibrahim bin Muhammad bin Ibrahim al-Sheikh (1981-89) Sheikh Muhammad bin Ibrahim bin Jubayr (1989-92) Sheikh Saleh bin Muhammad al-Haydan (1992-) Sezioni giuridiche Corte di cassazione: creata nel 1961 è presente in tre città del Paese : Riyad, Abaha (Assir) e La Mecca. Tribunali pubblici: fondati nel 1962 sono suddivisi nelle 13 province. Tribunali d’urgenza: fondati nel 1975. Tribunali specializzati: fondati nel 1975 si occupano di questioni legate ai minori e dalle inchieste amministrative. Sito web: www.moj.gov.sa © 2005 Giuseppe Marra Communications - tutti i diritti riservati – www.akicrisestoday.com 16 L’Agenzia per la Promozione della Virtù e la Repressione del Vizio (APVRV / Hay’a amr bi-l-maaruf wa nahi an al-munkar) Da quando il clan dei Saud ha riconquistato Riyad ed il Najd, l’attività della Hisba, che consiste nell’applicare il principio islamico della promozione della virtù e della repressione del vizio, è affidato ai discendenti di Ibn Abd al-Wahhab. Definita anche Polizia religiosa o, ancora, Mutawwaa (volontaria), il primo comitato della Hisba fu fondato a Riyad nel 1926 dallo sheikh Abd al-Aziz bin Abd al-Latif al-Sheikh, sei anni prima della creazione ufficiale del Regno saudita. Composto essenzialmente da volontari provenienti dai rangi dell’esercito degli Ikhwan, altre sezioni videro la luce in seguito nelle regioni del Qassim e del Hayl per poi esterndersi verso la frontiera settentrionale ed orientale. Nel 1927 vengono aperti degli uffici nel Hijaz presso le città di La Mecca, Ta’if e Jedda, nel 1930 a Medina ed infine, nel 1953, nelle province dell’Assir, al-Baha, Najran, Tabuk e Jezzan. Il Re Abd al-Aziz al-Saud affida la presidenza dell’APVRV allo sheikh Omar bin Hassan al-Sheikh, assistito dagli sheikh Abd al-Rahman bin Ishaq alSheikh e da Abd al-Latif bin Ibrahim al-Sheikh, che recruteranno dei volontari col compito di applicare i principi della Hisba. La priorità rimane il controllo delle grandi città del Najd, dell’Assir, del Hassa e del Hayl. Nel Hijaz, il principe Faysal bin Abd alAziz, che salirà al trono nel 1964, organizzerà la sezione regionale dell’APVRV, piazzandone alla testa lo sheikh Abdalla bin Hassan al-Sheikh5. L’Agenzia viene quindi 5 I successori dello Sheikh Abdallah furono lo Sheikh Abdel Zhafer ben Mohammad Abu al-Samah, nel 1928, e lo Sheikh Abdel Malik ben Ibrahim al-Sheikh nel 1952. © 2005 Giuseppe Marra Communications - tutti i diritti riservati – www.akicrisestoday.com 17 divisa in una sezione orientale che comprende il Najd e l’Est del Regno, ed in una parte occidentale che raggruppa il Hijaz ed il sud della penisola. L’APVRV è dunque incaricato di verificare i mercati urbani, di controllare i prodotti in circolazione e la loro conformità con la sharia. Inoltre, essa blocca il traffico dei prodotti illeciti, veglia sugli usi e costumi e reprime i contravventori. L’Agenzia si occupa anche di controllare che le preghiere quotidiane si svolgano nelle ore prescritte e garantisce che durante le funzioni religiose le vetrine ed i negozi non siano oggetto di furto. Infine, essa controlla che siano rispettati i segni esteriori, come il velo per le donne, il taglio della barba ed il tipo di abiti, che devono essere conformi alla tradizione profetica (Sunna). Questa istituzione è sottoposta anzitutto all’autorità del vice-Re, poi al controllo del Consiglio dei Ministri, governato dal Re. Durante il Regno dei sovrani Saud bin Abd al-Aziz e Faysal bin Abd al-Aziz, l’APVRV è stata estesa a tutto il territorio. La sua amministrazione è stata modernizzata ed i volontari sono diventati funzionari dello Stato. La sua missione viene ampliata al controllo dei beni finanziari secondo le regole della finanza islamica, che impedisce in particolare la pratica del prestito ad interesse. Nel 1976, il Re Khaled bin Abd al-Aziz decise di unificare le due direzioni (orientale ed occidentale) sotto una presidenza generale comune. Lo scopo era quello di rendere più efficace l’azione dell’Agenzia e di far fronte allo sviluppo economico del Paese ed alla crescita della ricchezza. Lo sheikh Abd al-Aziz bin Abdallah bin Hassan al-Sheikh divenne il primo Presidente Generale (PG) dell’APVRV unificata. Nominato dal Re, è innalzato alla carica di ministro. Nel 1977, lo sheikh Abd al-Aziz bin Muhammad al-Sheikh divenne il nuovo PG dell’Agenzia. Si adoperò per modernizzare i mezzi di comunicazione tra le varie sezioni regionali. Nel 1982, con l’ascesa al trono di Re Fahd bin Abd al-Aziz, l’Agenzia viene affiancata dal ministero degli Affari Interni, diretto dal principe Nayef bin Abd al-Aziz. La sua missione viene reinquadrata verso il controllo dei luoghi pubblici, la sorveglianza degli spazi religiosi e degli orari della preghiera, della protezione dei valori islamici e della società contro eventuali derive. Nonostante il fatto che i responsabili dell’APVRV siano dei religiosi, il ministero degli Affari Islamici non svolge alcun controllo su qusta istituzione. Nel 1991, il ruolo del PG ha ottenuto maggiore indipendenza e si è in certa misura svincolato dal Consiglio dei Ministri. Lo stesso anno, ciascuna regione viene © 2005 Giuseppe Marra Communications - tutti i diritti riservati – www.akicrisestoday.com 18 dotata di un direttore generale. Nel 2002, la funzione della Hisba è stata inserita nella legge fondamentale dello Stato Saudita. L’articolo 21 enuncia che « lo Stato protegge la fede islamica ed applica la sharia ; promuovere la virtù ed interdire il vizio è un dovere della predicazione ». L’APVRV conta attualmente circa 30 000 funzionari in tutto il Paese, il che lo rende di fatto il primo servizio di sicurezza del Paese. Sezioni amministrative La Presidenza generale : essa comprende un presidente affiancato da un delegato e da un assistente, incaricati di elaborare la politica generale dell’Agenzia e di ordinarla alle branche regionali e locali. La Direzione generale degli affari finanziari ed amministrativi : si occupa di stabilire gli orientamenti politici ed amministrativi della PG, di gestire il budget dei funzionari e di pubblicare un rapporto di bilancio biennale. La Direzione generale dei contenziosi e delle inchieste : ha l’incarico di seguire e di controllare il buon svolgimento degli studi condotti dall’Agenzia. La Direzione generale delle coscienze e degli orientamenti : si tratta di un organo di prevenzione e sorveglianza della società contro i pericoli che incombono sull’islam. E’ incaricata di controllar i media e le pubblicazioni. La Direzione generale della pianificazione e dello sviluppo : si occupa di preparare i piani quinquennali ed annuali e di fornire consulenza sugli orientamenti della politica generale. La Direzione generale di controllo permanente: è un organo esecutivo incaricato di far applicare le misure della PG e svolge inoltre un ruolo di coordinamento. La Direzione generale delle relazioni pubbliche e dell’informazione : gestisce le pubblicazioni interne ed esterne dell’Agenzia ed è incaricata delle relazioni esterne. Le Presidenze Regionali: sono organi regionali e sezioni provinciali. Si contano 466 uffici ripartiti nelle 13 regioni amministrative. © 2005 Giuseppe Marra Communications - tutti i diritti riservati – www.akicrisestoday.com 19 Organigramma Sheikh Ibrahim bin Abdallah al-Ghayth (Presidente Generale) Ahmad bin Muhammad al-Jardan (Direttore delle Relazioni Pubbliche e dell’Informazione) D. Muhammad bin Salim al-Laham (Assistente) Suhayl bin Muhammad Qassim (Direttore del sito di comunicazione) Sheikh Abd al-Muhsin bin Hamad al-Yahya (Direttore delle Amministrazioni e degli Affari Finanziari) Sheikh Abd al-Rahman bin Abd al-Aziz al-Dawud (Assistente alle finanze) D. Muhammad bin Abdallah al-Nafeey (Direttore generale delle indagini) D. Saad bin Abd al-Aziz bin Kalib (Assistente) D. Abd al-Rahman bin Muhammad al-Bahlal (Secondo assistente) Sheikh Saud bin Ali al-Klifaykh (Direttore generale del Comitato di controllo permanente) . Riyad: Sheikh Abdallah bin Muhammad al-Shathri Sheikh Abd al-Rahman al-Suhayl (Assistente) Sheikh Abd al-Aziz bin Muhammad al-Omar (Direttore dei funzionari) Sheikh Turki bin Abdallah al-Shalil (Direttore di gabinetto) . Medina: Sheikh Muhammad bin Abd al-Aziz al-Daajan (Direttore generale) © 2005 Giuseppe Marra Communications - tutti i diritti riservati – www.akicrisestoday.com 20 . Tabuk: Sheikh Sulayman bin Salim al-Anizi (Direttore generale) Ali bin Hassan al-Rumaysh (Direttore dell’Ufficio educazione) . La Mecca: Sheikh Jaber bin Muhammad al-Hikmi (Direttore generale della regione) Sheikh Nayyef bin Mashaal al-Khushman (Direttore generale della città) . al-Jawf: Sheikh Mubarak bin Zayd al-Rashud (Direttore generale) Sheikh Abdallah bin Jaduy al-Shammari (esecutivo) Sheikh Muhsin bin Makhlif al-Rawayli (locale) . Frontiera Nord: Sheikh Iyyad bin Jarwan al-Ayssa (Direttore generale) . Jezzan: D. Abd al-Rahman bin Omar al-Madkhali (Direttore generale) . Assir: Sheikh Amer bin Abd al-Muhsin al-Amer (Direttore generale) . Regione Est: Sheikh Muhammad bin Marshud al-Marshud (Direttore generale) . al-Baha: Sheikh Hassan bin Said al-Rabeey (Direttore generale) . Najran: Sheikh Ahmad bin Saleh Balhamar . Hayl: © 2005 Giuseppe Marra Communications - tutti i diritti riservati – www.akicrisestoday.com 21 Sheikh Sulayman bin Abdallah al-Radhiman (Direttore generale) Sheikh Saud bin Saleh al-Gharbi (Assistente) . Yanbo : Sheikh Mashaal bin Marzuq al-Mutayri (Direttore) Muhammad Awwad al-Ahmadi, Abd al-Aziz al-Ahmadi, Dakhil Allah al-Jahni (responsabili locali). . Hassa: Sheikh Khaled bin Ali al-Sayf (Direttore) . Jedda: Sheikh Abdallah al-Amudi (Direttore) Sito Web: www.hesbah.com (sezione regionale di Medina) © 2005 Giuseppe Marra Communications - tutti i diritti riservati – www.akicrisestoday.com 22 Istituzioni ed organizzazioni caritative Dopo la metà degli anni ’70, l’Arabia Saudita ha intrapreso una politica di diffusione della corrente salafita wahhabita su scala mondiale, concentrando gran parte di questa strategia verso i territori musulmani dell’Africa, dell’Asia Centrale e del Sud Est Asiatico, così come in Europa. Se questa politica si basa in tempi più recenti sul controllo finanziario dei media e dei giornali (MBC, al-Arabiya, al-Hayat, al-Sharq alAwsat) lo si deve essenzialmente alle attività delle organizzazioni islamiche caritative. In questo senso, la monarchia saudta di basa su due pilastri fondamentali : i collettivi umanitari da un lato, come la Lega Islamica Mondiale (LIM), organo pan-islamico ufficiale incaricato di difendere le cause islamiche e di vegliare sull’unità della ‘umma’, o come l’Assemblea Mondiale della Gioventù Musulmana ; le ONG saudite dall’altro, come l’Organizzazione Internazionale di Soccorso Islamico, l’Associazione per le Opere Caritative o la Fondazione al-Haramayn. Questi due vettori della politica umanitaria, gestiti dalla monarchia, hanno saputo creare nel corso degli anni una rete mondiale di associazioni caritative islamiche presenti in tutti i continenti. Queste ONG concepiscono l’attività della predicazione (daawa) come un compito importante ed inseparabile dall’attività umanitaria in generale e per questo il sostegno ai musulmani è legato alla propaganda, alla costruzione di moschee, scuole e dispensari. In altre parole, le organizzazioni forniscono sia il “contenitore” che il “contenuto”. A partire dal 2001, l’Arabia Saudita si è trovata costantemente il dito puntato contro per quel che riguarda il finanziamento al terrorismo, accusata di non aver assunto le misure adeguate contro le ONG islamiche sospettate di utilizzare una parte dei fonti per svolgere attività che rientrerebbero, secondo i criteri della comunità internazionale, nel mirino delle leggi anti-terrorismo. Dopo l’11 settembre, la monarchia ha pertanto intrapreso una serie di misure. E’ stato creato nello stesso anno un comitato speciale, incaricato di controllare l’origine dei fonti e composto da esperti nominati dai ministri degli Interi, degli Esteri, dai Serivizi Segreti e dalle autorità finanziarie. Parallelamente, è stata attivata una unità speicale contro i crimini finanziari ed il riciclaggio di denaro. Da quel momento, le ONG islamiche hanno dovuto ottenere una licenza governativa dei ministeri del Lavoro e degli Affari Sociali ed i loro conti bancari sono sottoposti al © 2005 Giuseppe Marra Communications - tutti i diritti riservati – www.akicrisestoday.com 23 controllo dell’Agenzia Monetaria Saudita del ministero delle Finanze. In aprile 2003 le misure si sono susseguite con l’interdizione imposta alle ONG di ritirare delle risorse in natura. Le operazioni bancarie di ciascuna associazione sono state messe sotto verifica e la monarchia ha intrapreso inoltre una cooperazione internazionale in questo ambito. Qualche mese più tardi, un decreto reale definiva il finanziamento illegittimo, includendo tutte le attività di finanziamento al terrorismo ed il riciclaggio di fondi illegali. Allo stesso tempo, i trasferimenti di fonti internazionali (hawala) divengono l’oggetto di controlli sempre più rigidi. A partire dal 2003, il Paese ha assistito ad un’ondata di attentati perpetrati sul suo territorio. Le numerose iniziative adottate contro il finanziamento si sono ulteriormente rafforzate ed hanno portato il governo ad interrompere le attività di diverse organizzazioni islamiche caritative. La Lega Islamica Mondiale (LIM / Rabita al-alam al-islami) Questa istituzione è stata creata nel 1962 dopo una conferenza generale islamica convocata su iniziativa del principe Faysal bin Abd al-Aziz, allora vice primo ministro.In un primo momento, l’iniziativa aveva l’obiettivo di controbilanciare i progetti secolari della Lega Araba, creata dall’Egitto e che aveva come motivo ispiratore il nazionalismo arabo. La sua missione è quella di diffondere la predicazione islamica in tutto il mondo, di dare sostegno a progetti musulmani in ambito educativo e culturale, di sviluppare dei programmi d’insegnamento e di fornire soccorso alle popolazioni musulmane vittime di catastrofi. La LIM possiede degli uffici di collegamento in oltre 34 paesi e sovrintende a numerosi centri islamici presenti nel mondo. © 2005 Giuseppe Marra Communications - tutti i diritti riservati – www.akicrisestoday.com 24 Consiglio fondatore: 60 membri di diversi paesi musulmani. I rappresentanti sauditi che fanno parte di questo consiglio sono: Sheikh Salih bin Muhammad al Haydan (presidente dell’ACG), Sheikh Salih bin Abd al-Rahman al-Hassin (predicatore dei Luoghi Santi), D. Abdallah bin Salih al-Ubayd (ministro dell’Educazione e dell’Istruzione), D. Abdallah bin Abd al-Muhsin al-Turki (Segretario generale della LIM) ed il D. Muhammad Abduh Yamani. . Presidente : Sheikh Abd al-Aziz bin Abdallah al-Sheikh (Presidente dell’ACU) . Segretario : D. Ahmad bin Abdallah Banjar Segretario Generale della LIM : . Sheikh Nasser bin Abdallah al-Omar . D. Abdallah bin Salih al-Ubayd . D. Abdallah bin Abd al-Muhsin al-Turki (dal 2000, ed ex-ministro degli Affari Religiosi, dei Waqf e della Predicazione) E’ affiancato da un capo del gabinetto, da un delegato alle relazioni pubbliche, un controllore finanziario, un delegato giuridico ed un segretariato generale suddiviso in diverse sezioni per l’insegnamento, la gestione delle moschee, l’educazione e la formazione degli imam. I Dipartimenti Amministrativi: Direzione Generale degli Affari amministrativi e finanziari, Direzione Generale degli Affari culturali e dell’Informazione e Dipartimento per il Coordinamento delle relazioni internazionali. Sito web: www.muslimworldleague.org © 2005 Giuseppe Marra Communications - tutti i diritti riservati – www.akicrisestoday.com 25 Gli Organi affiliati L’Accademia Islamica (al-Mujamaa al-fiqhi al-islami) Fondata nel 1977 ed incaricata di studiare i punti di conflitto della dottrina islamica con le innovazioni moderne. Il suo Segretario generale è Salih bin Zayyed alMarzuqi. L’Alto Consiglio Mondiale delle Moschee (al-Majlis alaala al-alami li-l-masajid) Fondato nel 1975, è formato da 40 membri. E’ incaricato di fornire protezione alle moschee e di formare gli imam. Segretario generale: Abd al-Rahman bin Abdallah bin al-Zayyed. © 2005 Giuseppe Marra Communications - tutti i diritti riservati – www.akicrisestoday.com 26 Comitato Mondiale per il Miracolo scientifico del Corano e della Sunna (al-Hay’a al-alamiyya li-l-i’jaz alilmi fi-l-qur’an wa-l-sunna) Creato nel 1984 dal Consiglio delle Moschee, la sua missione è quella di promuovere la verità scientifica del corpus islamico, costituito da Corano e Sunna, e di assicurarne la diffusione. Segretario generale: D. Abdallah bin Abd al-Aziz al-Maslah. Organizzazione Internazionale del Soccorso Islamico (Hay’a al-ighatha al-islamiyya al-alamiyya / International Islamic Relief Organization IIRO) Organismo creato dalla LIM nel 1978, è diretto da reti di potere il cui operato a livello internazionale è in accordo con quello del regno saudita.. La sua missione è quella di portare soccorsi d’emergenza ai musulmani vittime di guerre e di catastrofi naturali, di assicurare lo sviluppo delle minoranze musulmane in difficoltà e di attuare dei programmi socio-educativi nel mondo musulmano. Questa ONG è attiva nel campo dell’educazione e finanzia un grosso numero di scuole e di insegnanti. Lavora in partnership con la LIM. I sui primi progetti riguardarono l’assistenza delle popolazioni musulmane rifugiate in Etiopia, in Sudan, in Ciad, in Afghanistan ed in Pakistan. L’IIRO è presente in oltre 100 paesi: 36 in Africa, 24 in Asia, 10 in Europa, 10 in America Latina, 30 nei paesi arabi e nel resto del mondo. © 2005 Giuseppe Marra Communications - tutti i diritti riservati – www.akicrisestoday.com 27 La sua gestione finanziaria è indipendente dal MAIWP, i suoi dirigenti intrattengono infatti stretti contatti con il potere. Il principe Sultan bin Abd al-Aziz (ministro della Difesa), che possiede una sua fondazione caritativa, dona ogni anno 300mila € all’IIRO. A titolo di esempio, tra il 1987 ed il 1995, l’IIRO ha speso più di 500 milioni di dollari in progetti caritativi, 60 milioni dei quali solo per l’Afghanistan. Presidente : Farid al-Qurashi Segretario generale : Adnan bin Khalil Basha Sito web: www.iirosa.org Riferimento bancario : Banca d’Investimento al-Rajihi Indirizzo : Eastern Ring Road, Riyadh. Tel: 00966 1 4930033 Il Comitato Islamico Mondiale per l’Informazione (alHay’a al-islamiyya al-alamiyya li-l-i’lam) Fondato nel 2003. Segretario generale : Fahd bin Abd al-Rahman al-Shamimri. Fondazione al-Haramayn e Moschea di al-Aqsa Creata nel 1991, ha il compito di soccorrere gli orfani, i poveri e le famiglie dei martiri. Direttore generale : Muhammad bin Abdallah al-Dabiban. © 2005 Giuseppe Marra Communications - tutti i diritti riservati – www.akicrisestoday.com 28 Fondazione benefica al-Makkah (Mu’assasa al-makkah al-mukarrama al-khayriyya) Nata nel 1991, ha come missione di raccogliere fondi (doni, zakat, sadaqa) destinati agli orfani musulmani. Direttore : Muhammad bin Abdallah al-Dabiban. Comitato Internazionale per l’Apprendimento del Corano (al-Hay’a al-alamiyya li-tahfiz al-qur’an al-karim) Si tratta di un centro che organizza dei corsi di apprendimento del Corano nelle scuole coraniche (le madrasa). Segretario generale : D. Abdallah bin Ali al-Basfar. Il Comitato Internazionale per i Neo-Musulmani © 2005 Giuseppe Marra Communications - tutti i diritti riservati – www.akicrisestoday.com 29 Il Comitato Internazionale per la Donna e la Famiglia musulmana L’Assemblea Mondiale dei giovani musulmani Creata nel 1972 dalla LIM per inquadrare i giovani musulmani ed impartire loro la dottrina di base della corrente salafita. Segretario generale : Salih al-Wahaybi. Assistente : D. Abd al-Wahhab Nur Wali. Associazione della Mezza Luna Rossa Saudita (AMRS / Jam’iyya al-hilal al-ahmar alsaudi) La Mezza Luna Rossa saudita è stata fondata nel 1935 dal re Abd al-Aziz alSaud. A partire dal 1963, l’AMRS apre degli uffici in tutte le regioni amministrative del regno. Comitato di Soccorso locale: © 2005 Giuseppe Marra Communications - tutti i diritti riservati – www.akicrisestoday.com 30 Comitato di Difesa civile: Comitato di Soccorso: Comitato Centrale del Pellegrinaggio: Comitato Nazionale per la sicurezza dei trasporti: Comitato Islamico Internazionale: Direzione: . D. Abd al-Rahman bin Abd al-Aziz al-Swilem . D. Salih al-Tuwayjiri (vice-presidente) . D. Saad bin Mohanna al-Suwayd (direttore generale/Medina) Indirizzo: . Al-Sitin Street, North of the Security Forces Hospital, Riyadh. . Tel: 00 966 1 4740456 . Sito web: www.srcs.org.sa L’Associazione per la Gestione delle Moschee e dei Progetti di Beneficenza (AGMPB / Jam’iyya idara al-Masajid wa-l-mashariy al-khayriyya) Questa associazione caritativa è stata fondata nel 1991. Avendo ottenuto l’approvazione del ministro Salih bin Abd al-Aziz al-Sheikh, è legata al MAIWP. Ha sede a Riyad, ma possiede degli uffici a Jeddah, al-Dammam, Burayda, la Mecca, Ta’if, Abaha, © 2005 Giuseppe Marra Communications - tutti i diritti riservati – www.akicrisestoday.com 31 Tabuk, Jezzan e al-Khobar. Si occupa di finanziare la costruzione delle moschee e dei centri islamici, sia all’estero che sul territorio saudita. Garantisce inoltre la formazione religiosa, la distribuzione di opere di predicazione, la costruzione di dispensari e di scuole religiose per gli orfani, la costruzione di pozzi, conferisce borse di studio ed organizza attività legate alla predicazione ed alla raccolta di fondi. E’ finanziata dalle donazioni, dalle elemosine e dal denaro provenienti dai waqf. Da quando è stata creata, l’AGMPB ha ottenuto l’appoggio di diversi sheikh del Paese: Abd al-Aziz bin Baz, Muhammad al-Uthaymeen, Muhammad al-Sabil (ex-direttore dei Luoghi Santi), Salih bin Hamid (Presidente del Consiglio della Shura), Abdallah bin Jibrin, Abdallah bin Sulayman al-Mouneey (CAU), Salih al-Sudlan, Salih al-Hassin, Saad al-Hassin, Abdallah bin Abd al-Muhsin al-Turki (SG della LIM). E’ stata inoltre emessa una fatwa a suo favore da Salih al-Fawzan (CAU). Circa 1500 moschee, 520 scuole e 520 centri islamici sono stati costruiti da questa associazione in diversi paesi: Birmania, Somalia, Eritrea, Bosnia, Kashmir, Afghanistan, Etiopia, Sudan, Filippine, Yemen, Costa d’Avorio, Ghana, Benin, Palestina, Kenya, Nigeria, Pakistan, Ukraina, India, Moldavia. Per esempio, il finanziamento per la costruzione di una moschea si aggira tra i 25 000 ed i 500 000 Rial sauditi Direttore del Consiglio d’Amministrazione: Sheikh Abdallah bin Muhammad al-Mu’tazz Direttore esecutivo : Sheikh Abdallah bin Abd al-Aziz al-Bakri Comitato degli affari interni : Sheikh Ahmad bin Abd al-Rahman al-Ibad Comitato di Predicazione : Sheikh Yusef bin Muhammad al-Qaraawi Comitato Africa : Abd al-Rahman bin Ali al-Askar Indirizzo dell’ufficio centrale : . BP 7826, Riyad 1472 . Tel : 00966 1 2088111 (Riyadh) Riferimento bancario : Banca d’Investimento al-Rajihi Sito web: www.msajed.org © 2005 Giuseppe Marra Communications - tutti i diritti riservati – www.akicrisestoday.com 32 La Fondazione al-Haramayn (Mu’assasat alharamayn) Dopo l’11 settembre, le associazioni caritative saudita sono state prese di mira sistematicamente ed accusate di finanziare le attività jihadiste. Una delle più importanti delle associazioni della Penisola, la Fondazione al-Haramayn, non è stata risparmiata da queste accuse. La sua filiale estera, più volte accusata di aver finanziato i gruppi jihadisti, ha chiuso i battenti durante l’estate del 2004. I fondi raccolti sono acquisiti dal comitato per le organizzazioni caritative estere, creato dal governo e destinato a controllare attentamente i flussi finanziari. L’ex-presidente di questa organizzazione, Akil al-Akil, è stato costretto, di fronte alle pressioni internazionali, a presentare le dimissioni in marzo 2004. E’ stato anche ex-direttore della Mezza Luna Rossa in Pakistan, destinando buona parte dei fondi raccolti ai combattenti di questa regione. Ufficialmente, la Fondazione si occupa di rafforzare la fede nel cuore dei musulmani, promuovere l’insegnamento della sunna ed aiutare i musulmani vittime delle catastrofi. In luglio 2004, il nuovo direttore, Dubbas bin Muhammad al-Dubbasi, ha dato a sua volta le dimissioni, in segno di protesta contro le misure che hanno comportato la chiusura di alcuni conti. Il budget annuale di al-Haramayn è stimato attorno ai 40-50 milioni di dollari e l’organizzazione è attiva in 70 paesi, consacrandosi al soccorso delle popolazioni musulmane colpite dai conflitti, dalle catastrofi naturali o che si trovano in una difficile situazione sociale. La Fondazione ha partecipato al finanziamento di 1100 moschee, ha creato delle scuole per 30 000 studenti, sostenuto la formazione di più di 4 000 predicatori e si è presa carico di 6 000 orfani. I paesi principali sono: Arabia Saudita, Yemen, Filippine, Bangladesh, Pakistan, India, Palestina, Giordania, Cambogia, Azerbaijan, Cecenia, Thailandia, Kashmir, Iran, Birmania, Sri Lanka, Kazakhstan, Tajikistan, Afghanistan, Russia, Indonesia, Nepal, Kurdistan, Libano, Cina, Sierra Leone, Uganda, Somalia, Kenya, Tanzania, Guinea, Nigeria, Eritrea, Sudan, Mauritania, Mali, Chad, Niger, Gibuti, Ghana, Camerun, Bosnia, Albania, Croazia, Macedonia, Olanda, Belgio, Svezia, Stati Uniti, Australia. © 2005 Giuseppe Marra Communications - tutti i diritti riservati – www.akicrisestoday.com 33 In ottobre del 2004, il governo saudita decise di chiudere definitivamente l’istituzione. Le sue strutture ed i suoi fondi sono stati acquisiti dal Comitato Civile saudita per il soccorso e l’attività benefica all’estero, fondato per decreto reale in febbraio 2004 e che ha la funzione di supervisionare le attività caritative in Arabia Saudita. Riferimento bancario : Banca d’Investimento al-Rajihi Indirizzo : Po box 69 606, Riyad 11 557 L’Associazione delle Opere Caritative (Jam’iyya al-Birr) Associazione fondata nel 1981, si occupa essenzialmente di assistere gli orfani ed i bisognosi a livello educativo e sanitario. E’ posta direttamente sotto il controllo del ministero del Lavoro e degli Affari Sociali. Direzione : . Principe Turki bin Muhammad bin Fahd bin Abd al-Aziz (presidente della Zona Est, figlio del governatore della Regione Est) Consiglio d’Amministrazione : . Salih bin Ali bin Abd al-Rahman al-Turki . Mazen Muhammad Batterji . Abd al-Rahman Abdallah al-Khariji . Omar Zuhayr Hafiz . Hani Abd al-Aziz Sabb © 2005 Giuseppe Marra Communications - tutti i diritti riservati – www.akicrisestoday.com 34 . Sulayman bin Ahmad Mawsuli . Talal Khalid Idriss . Abbas Taha Zaatari . Abd al-Malik al-Din Sito web: www.albir.org La Fondazione Caritativa Bin Baz E’ stato creata dopo la morte del gran mufti del Paese, lo sheikh Abd al-Aziz bin Baz, nel 2001. La sua missione è quella di portare assistenza alle vedove ed agli orfani. Possiede sedici uffici nel Paese. Ha inoltre l’incarico di conservare il fondo degli scritti dello sheikh Bin Baz, destinati agli studi islamici. Direzione : . Sheikh Ahmad bin Abd al-Aziz bin Baz (presidente, figlio dello sheikh Bin Baz) Sito web: www.binbazfoundation.org Il Comitato Saudita di Soccorso al popolo afghano © 2005 Giuseppe Marra Communications - tutti i diritti riservati – www.akicrisestoday.com 35 Fondato nel 2001, questo comitato è posto sotto la supervisione del ministro degli Interni, il principe Nayef bin Abd al-Aziz. Il suo obiettivo è quello di fornire assistenza al popolo afghano senza distinzioni etniche. E’ specializzato nel convogliare soccorsi, così come nella formazione dei professori, costruzione delle moschee e nei progetti di sviluppo. L’ufficio esecutivo si trova a Riyad (Po Box 62883, Riyad 11595), uno a Peshawar e delle filiali a Kabul, Kandahar, Herat, Jalalabad e Mazar al-Sharif. Sito web: www.saudirca.org L’Associazione Nazionale dei Diritti dell’Uomo (ANDU) Il re Fahd bin Abd al-Aziz ha approvato il 9 marzo del 2004 la creazione di una ONG incaricata di difendere i diritti dell’uomo. L’idea è stata proposta per la prima volta in maggio 2003. Questa associazione ha sede a Riyad. Le sue attività sono state inaugurate ufficialmente il 10 giugno 2004. Possiede una filiale ad al-Damman ed a Jedda. Il suo ruolo è quello di fungere da intermediaria tra la monarchia e le persone vittime di ingiustizie. I primi sforzi dell’ANDU sono stati consacrati alla condizione della donna. Poi, in dicembre 2004, ha emesso un rapporto sulle condizioni dei detenuti nelle prigioni, dopo aver effettuatoo diversi sopralluoghi nelle carceri della parte orientale del regno. Questo rapporto mette in luce le precarie condizioni sanitarie e l’aumento degli arresti arbitrari dopo le operazioni jihadiste che hanno avuto luogo in Arabia Saudita nel 2003. L’ANDU ha denunciato inoltre la condizione dei detenuti di origine saudita all’estero. Direzione : . Sheikh Abdallah bin Salih al-Ubayd (2003-05, ministro dell’Educazione, membro del Consiglio della Shura, ex-SG della LIM) . D. Bandar al-Hajar (nominato presidente in marzo 2005, vice-presidente fino al 2005, membro del Consiglio della Shura dal 1998) © 2005 Giuseppe Marra Communications - tutti i diritti riservati – www.akicrisestoday.com 36 Strutture : Tra i membri dell’ANDU figurano attualmente 10 donne, tra le quali Bint Abdallah al-Anqari e Suhayla Zin al-Abidin Hamad (responsabile del Comitato per gli Affari di Famiglia) e 31 uomini, tra i quali l’avvocato Muhammad al-Sunaydi, D. Ibrahim bin Hamad al-Qaeed (consiglio esecutivo, eletto consigliere municipale di Riyad). Sono stati formati quattro comitati: quello di Sorveglianza ed Osservanza (D. Rashid alMubarak), degli Affari di Famiglia e dell’Infanzia, Cultura ed Edizione, Studi e Consulenze. Membri principali : . D. Salih al-Sharida, D. Abd al-Jalil al-Sayf, D. Khalid Turkistani, D. Abd alKhaliq Abd al-Hayy, D. Abd al-Rahman al-Annad, D. Hamad al-Majid, Khalid alFakhri, D. Ahmad al-Bakhli, D. Muflah al-Qahtani. Altre associazioni ed organismi caritativi . La Fondazione per la Predicazione e la Beneficenza: Sheikh Abd al-Salam alSulayman (direttore generale) . L’Associazione Saudita di Beneficenza dell’Agenzia di controllo e protezione dell’ambiente: Principe Turki bin Nasser bin Abd al-Aziz (presidente). . L’Associazione di Beneficenza Fahd bin Salman : Principe Abd al-Aziz bin Salman al-Saud (presidente). © 2005 Giuseppe Marra Communications - tutti i diritti riservati – www.akicrisestoday.com 37 . L’Agenzia di patrocinio della gioventù : Principe Sultan bin Fahd bin Abd alAziz (presidente, figlio del re Fahd bin Abd al-Aziz). . L’Agenzia internazionale di lotta contro la cecità in Medio Oriente : Principe Abd al-Aziz bin Ahmad bin Abd al-Aziz (presidente dell’Ufficio regionale, figlio del vice-ministro degli Interni, il Principe Ahmad bin Abd al-Aziz). . L’Associazione caritativa al-Omran : Ali al-Abbad (presidente del Consiglio d’Amministrazione). . L’Associazione di Beneficenza per il soccorso degli orfani – Riyad : Salaf Yusef (direttore). . La Fondazione Ibrahim bin Abd al-Aziz al-Ibrahim : Fondazione caritativa diretta da Ibrahim al-Ibrahim, cognato di re Fahd bin Abd al-Aziz. . L’Alto Comitato Saudita per l’aiuto in Bosnia : fondato nel 1992 dal governatore di Riyad, il Principe Salman bin Abd al-Aziz. Tra il 1992 ed il 2001 sono stati stanziati circa 561 milioni di dollari in progetti umanitari. © 2005 Giuseppe Marra Communications - tutti i diritti riservati – www.akicrisestoday.com 38 Fonti Muhammad Ibn Abd al-Wahhab, Kitab al-Tawhid (Il Libro dell’Unicità), Dar al-Salam, Riyadh, 1998. Madawi al-Rasheed, A History of Saudi Arabia, Cambridge University Press, Cambridge, 2002. Alexeï Vassiliev, The History of Saudi Arabia, Saqi Books, Londres, 1998. Pascal Menoret, L’Enigme saoudienne, les Saoudiens et le monde 1744-2003, La Découverte, Paris, 2003. Abdel Rahman Ghandour, Jihad humanitaire, enquête sur les ONG islamiques, Flammarion, Paris, 2002. Saudi Arabian Monetary Agency, Report on Activities and Action Taken by Saudi Arabia to Combat Terrorist Financing and Money Laundering, April 2004, www.sama.gov.sa. I siti web delle organizzazioni, delle istituzioni e dei ministeri. La stampa saudita : . Al-Sharq al-Awsat : www.aawsat.com . Al-Hayat : www.daralhayat.com . Al-Watan : www.alwatan.com.sa © 2005 Giuseppe Marra Communications - tutti i diritti riservati – www.akicrisestoday.com 39 . Okaz : www.okaz.com.sa . Al-Jazira : www.al-jazirah.com . Al-Riyadh : www.alriyadh-np.com Siti web sauditi di informazione : . Al-Wifaq : www.alwifaq.net . Al-Haramaïn Information Center : www.alharamain.co.uk . Islamtoday : www.islamtoday.net © 2005 Giuseppe Marra Communications - tutti i diritti riservati – www.akicrisestoday.com 40