SCHEDA TECNICA LA DISCARICA DI PODERE IL PERO

Transcript

SCHEDA TECNICA LA DISCARICA DI PODERE IL PERO
SCHEDA TECNICA
LA DISCARICA DI
PODERE IL PERO
Sistema di impermeabilizzazione di fondo e laterale
Il sistema di impermeabilizzazione può essere distinto in sistema di fondo e laterale. Il sistema di
fondo è costituito (dal basso verso l'alto) dalla stratigrafia seguente:
- argilla compattata (k < 10-9 m/s): 100 cm;
- geomembrana HDPE: 2,5 mm;
- tessuto non tessuto.
La stratigrafia del rivestimento laterale del nuovo modulo, dal basso verso l'alto, è la seguente:
- argilla compattata (k < 10-9 m/s): 50 cm;
- materassino bentonitico;
- geomembrana HDPE: 2,5 mm.
Sistema di gestione del percolato
Il sistema di drenaggio e raccolta del percolato all’interno del corpo discarica è stato progettato e
realizzato al fine di minimizzare il battente di liquido presente nell’ammasso dei rifiuti. Il letto
drenante di fondo dei moduli in costruzione è costituito (dal basso verso l'alto) da:
- uno strato di tessuto non tessuto posato sopra la geomembrana;
- uno strato drenante di 50 cm di materiale inerte;
- varie tubazioni fessurate in HDPE posate all'interno del materiale drenante, per il
convogliamento del percolato ai pozzi di raccolta e pompaggio;
- un pozzo di raccolta del percolato per ogni modulo realizzato;
- rete di adduzione e collettamento del percolato.
Il pozzo del percolato è dotato di pompa sommergibile antideflagrante. Attualmente nel corpo
discarica sono presenti 18 pozzi del percolato a cui si aggiungeranno ulteriori 3 unità per
complessivi 21 pozzi così come previsto dal progetto autorizzato. Il percolato, prodotto dalla
degradazione dei rifiuti e dall’infiltrazione delle acque meteoriche nelle aree in gestione, è
raccolto dai pozzi è successivamente inviato a 4 cisterne in PRFV di raccolta di capacità
complessiva pari a 80 m3 realizzate nel corso del 2005 secondo le caratteristiche costruttive
indicate nel progetto approvato, posizionate fuori terra e dotate di bacino di contenimento di
eventuali perdite e/o sversamenti in cls armato e successivamente impermeabilizzato. Il percolato
viene quindi inviato a un impianto di trattamento esterno mediante carico in autobotti.
CSAI Spa – scheda tecnica: la discarica di Podere Rota
1
Sistema di gestione del biogas
L'impianto di captazione del biogas dalla
discarica, prevede:
- pozzi di estrazione verticali;
- linee secondarie di raccordo dei pozzi di
captazione;
- stazioni locali di raccordo tra collettori principali
e secondari;
- collettori principali;
- scaricatori di condensa posizionati sulle linee di
trasporto;
- centrale di estrazione e controllo da cui il biogas è inviato al recupero energetico o alla torcia.
Per ogni pozzo è stato stimato nel progetto un raggio di influenza di circa 20 m. Si prevede di
realizzare i pozzi per fasi successive al momento del raggiungimento della quota finale di
coltivazione dei vari moduli. Attualmente sono stati realizzati 19 pozzi sulla discarica già
esistente; ne verranno realizzati ulteriori 10 sui moduli di nuova costruzione. I pozzi del percolato
presenti sulla discarica sono chiusi alla testa e sono collegati alla rete di captazione del biogas. Il
biogas dai pozzi è richiamato per depressione alle 5 sottostazioni locali presenti sulla discarica,
da qui è convogliato attraverso 4 collettori principali alla centrale di estrazione. Successivamente
viene inviato al motore di recupero energetico di potenza pari a 625 kWe oppure alla torcia di
combustione. Da marzo del 2010, visto il progressivo esaurimento della produzione di biogas,
l’intero flusso aspirato viene convogliato alla torcia poiché la composizione ed il flusso del gas
estratto dalla discarica sono insufficienti a mantenere il motore in marcia.
Sistema di raccolta e drenaggio delle acque meteoriche
La regimazione delle acque è tale da garantire la separazione fisica tra acque meteoriche che non
vengono a contatto con i rifiuti e le acque di percolazione attraverso sistemi di raccolta
indipendenti ed afferenti a recettori idraulici distinti. Le acque meteoriche che cadono nelle aree
di conferimento, venendo a contatto con i rifiuti, sono gestite come percolato ed afferiscono alla
rete di raccolta dello stesso. Le acque meteoriche che cadono sulle aree esterne al corpo di
discarica e sulle coperture definitive e provvisorie (realizzate secondo le specifiche riportate nel
PSC) vengono raccolte e collettate alla rete di smaltimento fino a raggiungere il recettore finale .
La rete è costituita da una serie di canalizzazioni a sezione trapezoidale, scavati sullo strato di
copertura della discarica od all'esterno dei moduli e della viabilità, e da canalizzazioni con
elementi a tegola per il convogliamento delle portate lungo le scarpate a pendenza accentuata.
La rete di canalizzazioni recapiterà, in più punti, le acque piovane ai fossi principali e di guardia
perimetrali all'impianto, e di seguito alla rete idrografica superficiale. La morfologia finale viene
sagomata con apposita baulatura, in grado di consentire il deflusso naturale delle acque
meteoriche precipitanti sull’area, con raccolta degli afflussi piovosi al perimetro dell’invaso
ultimato. A colmatazione avvenuta di tutti i moduli dovrà essere realizzata la rete completa e
definitiva di drenaggio e convogliamento delle acque meteoriche. Limitatamente alle aree di
cantiere relative alle fasi di costruzione dei nuovi moduli della discarica, di cui al Provvedimento
Dirigenziale 22/EC, al fine di limitare lo scarico di solidi sospesi che potrebbero essere trascinati
con le acque meteoriche nella rete idrografica viene predisposta una vasca di decantazione e
sedimentazione degli stessi.
CSAI Spa – scheda tecnica: la discarica di Podere Rota
2
Sistema di copertura dei rifiuti
I sistemi di copertura adoperati per la
gestione della discarica assumono
caratteristiche tecniche specifiche in
funzione degli obiettivi di rispetto
della normativa vigente e di
limitazione degli impatti ambientali e
si distinguono in:
• coperture giornaliere;
• coperture finali provvisorie;
• coperture finali definitive.
Copertura giornaliera
La copertura giornaliera della
superficie dello strato è effettuata a fine di ogni giornata dei conferimenti, in modo tale da:
- rispondere alle prescrizioni di legge ed essere in regola con le disposizioni sanitarie;
- consentire un futuro collegamento con gli altri strati, impedendo la formazione di sacche e celle
isolate nell'ammasso. Obiettivo fondamentale della gestione operativa dell’impianto è infatti
quello di realizzare un collegamento continuo dell’ammasso, mettendo in contatto il singolo
strato con tutti gli altri strati, superiori, laterali ed inferiori, favorendo pertanto la circolazione e,
in buona sostanza, l'evacuazione del percolato dal corpo della discarica;
- limitare la dispersione eolica, l’accesso dei volatili e l’emissione di odori.
Copertura finale definitiva
Dopo alcuni anni, avvenuto il primo assestamento dei rifiuti, si provvederà alla copertura finale
definitiva, eseguita nel rispetto dei criteri del D.Lgs. 36/03 e del progetto già presentato, con la
posa di una copertura multibarriera. Lo strato superficiale, composto da terreno vegetale,
consentirà lo sviluppo delle azioni di ripristino e recupero ambientale, come indicato nelle
proposte di ripristino ambientale già fatte proprie dalla autorità competente. Nel contempo si
procederà all’adeguamento dell’impianto di captazione e trasporto del biogas. La stratigrafia
della copertura superficiale è caratterizzata dalla seguente composizione, descritta dall’alto verso
il basso:
- Terreno vegetale spessore 40 cm.
- Terreno di riporto spessore 60 cm.
- Strato drenante spessore 50 cm.
- Strato minerale compattato spessore 50 cm e conducibilità idraulica K < 10-8 m/s.
- Telo in LDPE 200 gr/m2.
- Strato di drenaggio del gas e di rottura capillare spessore 50 cm.
- Strato di regolarizzazione dell’ammasso di rifiuti con la funzione di permettere la corretta messa
in opera degli strati sovrastanti.
Copertura finale provvisoria
Nella consapevolezza che alcune parti della discarica saranno quindi interessate dalla copertura
finale definitiva solo trascorsi diversi anni dal primo conferimento dei rifiuti, si prevede, una volta
raggiunta la quota definitiva della testa discarica, la realizzazione di una copertura finale
provvisoria, composta da uno strato di regolarizzazione, una geomembrana sintetica di
impermeabilizzazione ed uno strato superficiale di terreno, anche argilloso, con funzioni di
protezione meccanica e termica alla geomembrana.
CSAI Spa – scheda tecnica: la discarica di Podere Rota
3
Sistema di monitoraggio ambientale
Il sistema di monitoraggio previsto dal Piano di Sorveglianza e Controllo (PSC) della discarica
comprende controlli ambientali relativi a tutte le matrici ambientali e il controllo degli
assestamenti del corpo rifiuti. Il monitoraggio delle acque sotterranee prevede in tutto 11 punti di
controllo, di cui 2 pozzi per il controllo della falda profonda, 7 piezometri per il controllo della
falda superficiale e 2 pozzi per il drenaggio delle acque sub-superficiali eventualmente presenti al
di sotto dei vecchi moduli di discarica A2, A3, A4. Per il monitoraggio delle acque meteoriche
vengono utilizzati 2 dei pozzetti di raccolta presenti lungo il perimetro dell'impianto. Il
monitoraggio del percolato viene effettuato prelevando campioni da una cisterna di raccolta
ubicata a valle della discarica. La discarica in questione è oggetto di controllo del sottotelo da
aprile 1999, attraverso un sistema permanente di monitoraggio geoelettrico del telo, denominato
"GMS" (Geoelectrical Monitoring System). Le zone monitorate sono i vecchi moduli già esauriti.
Presso l'impianto è previsto anche il monitoraggio dei parametri meteoclimatici (pressione,
temperatura, direzione e velocità del vento, precipitazioni). Il monitoraggio delle condizioni
atmosferiche è effettuato mediante la registrazione di dati presso la nuova centralina
meteorologica installata in prossimità della stazione di pesatura. Il sistema di monitoraggio
prevede anche il controllo della qualità dell'aria e del biogas. Per il monitoraggio della qualità
dell'aria sono previsti in tutto 3 punti di controllo distribuiti intorno al sito (CQA1-CQA3), di cui
uno rappresenta il bianco di confronto (CQA1). Presso gli stessi punti, il monitoraggio è finalizzato
anche al rilevamento di eventuali fibre di amianto disperse in atmosfera. Il controllo del biogas
viene svolto presso il sistema di captazione e trattamento (CCE1) e le linee di aspirazione (CBL1CBL4), attraverso il monitoraggio della quantità e qualità del gas e il prelievo di campioni per
analisi di laboratorio. Oltre al monitoraggio del biogas convogliato ai sistemi di trattamento
(motore e torcia) è previsto anche il controllo delle emissioni diffuse dalla superficie dalla
discarica. Il PSC approvato prevede inoltre il monitoraggio delle emissioni in atmosfera dal
motore di recupero energetico, prelevando campioni dal camino di emissione. Essendo stato il
motore fermato per insufficiente quantità di biogas prodotta dalla discarica a marzo 2010 le
analisi sono state sospese. Il monitoraggio degli assestamenti, dei volumi occupati dai rifiuti
conferiti e di quelli ancora disponibili, viene effettuato attraverso rilievi topografici utilizzando 4
direttrici di controllo per gli assestamenti e una rete di 3 capisaldi GPS esterni all'area di
stoccaggio dei rifiuti per il rilievo morfologico generale e il computo dei volumi.
Valutazione Rischio Microbiologico
Lo scopo della valutazione, è determinare l’inquinamento microbiologico dell’aria presso la
discarica e l’eventuale rischio biologico derivante dalla componente aerea a cui è esposto il
personale dipendente. Vengono regolarmente effettuate in due sessioni annuali corrispondenti al
periodo estivo ed invernale.
CSAI Spa – scheda tecnica: la discarica di Podere Rota
4
Accettazione e omologa rifiuti
Per la verifica dell’accettabilità dei
carichi in ingresso alla discarica,
l’addetto all’accettazione CSAI Spa ha
cura di:
• verificare la conformità
dell’autorizzazione al trasporto;
• verificare la conformità delle
caratteristiche dei rifiuti indicate nel
formulario di identificazione ai criteri
di ammissibilità previsti dai
sopraccitati decreti;
• verificare la conformità del rifiuto in
ingresso e stabilire se corrisponde a
quanto descritto in omologa;
• effettuare la pesatura dell’automezzo in ingresso e all’uscita in modo da definire il peso netto del
rifiuto conferito;
• annotare nel registro di scarico e carico dei rifiuti tutte le tipologie dei rifiuti e relativi quantitativi
e caratteristiche, con l’indicazione dell’origine e della data di consegna da parte del detentore;
• segnalare all’autista dell’automezzo le modalità di scarico dei rifiuti;
I rifiuti urbani e assimilati sono esenti da caratterizzazione analitica ed il loro conferimento è
subordinato a:
• Verifica delle previsioni del Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti Urbani e Assimilati;
• Verifica delle prescrizioni dell’autorizzazione dell’impianto vigente;
• Nel caso di rifiuti provenienti da fuori ATO, verifica di eventuali accordi interprovinciali o
prescrizioni provvisorie e/o straordinarie da parte di enti competenti.
In aggiunta possono essere conferiti anche rifiuti speciali non pericolosi il cui conferimento è
subordinato a:
• Verifica che il codice CER proposto sia tra quelli autorizzati allo smaltimento in discarica;
• Conclusione positiva di tutte le procedure di omologazione (di seguito indicate come ‘omologa’)
del rifiuto. Per ottenere l’omologa la ditta produttrice/conferente dovrà innanzitutto presentare
una richiesta, sottoscritta dal proprio legale rappresentante e corredata di
autorizzazione/iscrizione di legge posseduta, copia della scheda descrittiva del rifiuto, copia di
certificato di analisi chimica del rifiuto, un campione rappresentativo del rifiuto per il quale la
ditta produttrice chiede l’accettazione al conferimento.
I rifiuti speciali regolarmente prodotti all’interno di un ciclo produttivo, sono soggetti a verifiche
periodiche. Il numero di campionamenti annui da effettuare sarà commisurato al quantitativo
totale annuo atteso.
Derattizzazione e demuscazione
Con regolarità durante l’intero arco dell’anno vengono effettuati all’interno dell’area di discarica
interventi di derattizzazione, disinfestazione e demuscazione. La frequenza varia da 1 a 6
interventi mensili con intensità maggiore nella stagione estiva.
CSAI Spa – scheda tecnica: la discarica di Podere Rota
5