Jurançon
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Jurançon
Jurançon Il Jurançon prodotto sulle pendici dei puntuti Pirenei è uno dei vini bianchi fra i più eleganti di Francia. Il vigneto è situato nel Bearn in un territorio ben delimitato fra le città di Oloron-Sainte- Marie e Pau e i due corsi d’acqua omonimi. Il vitigno Gros Manseng è responsabile delle versioni secche con vendemmie precoci, così come il Petit Manseng dai piccoli acini e dalla buccia spessa può restare in vigna fino a novembre e talvolta anche fino a dicembre al fine di appassire così da concentrare gli zuccheri e l’acidità. Questi vini dolci, abboccati sono abbastanza vivaci da essere bevuti con il foie gras locale e hanno uno stile probabilmente più affine ad un Vouvray che ad un buon Sauternes. Domaine de Souch Jurançon 6,5 ha per 25.000 bottiglie. Lo Jurançon è uno dei più caratteristici bianchi francesi, proveniente da una delle appellations più antiche: Jurançon appunto. Tanto che la tradizione vuole che alcune gocce di questo prezioso nettare furono fatte cadere sulle labbra di Enrico IV durante il suo battesimo, nel 1553. Ci troviamo a poca distanza da Lourdes e dalla frontiera spagnola, ai piedi dei Pirenei, nelle vicinanze di Pau. Le uve coltivate sono quasi per intero in ripidi pendii assolati di Béarn e generano vini intensi, più o meno dolci, con sfumature acerbe. Yvonne Hegoburu, ti colpisce al primo sguardo: ottant’anni compiuti, una forza, una dolcezza e un’energia che ti lasciano senza parole. È vigneronne a Laroin, pratica l’agricoltura biodinamica e si sente profondamente legata alla propria Terra. Lo avverti a ogni racconto, a ogni finestra aperta sul passato, sulle cicatrici della storia di questo lembo dell’estremo sud ovest francese. La sua prima vigna l’ha piantata che aveva superato abbondantemente i cinquant’anni e quell’entusiasmo vivace e curioso lo vive ancora tutto e te lo trasmette. Fino al 1972 non aveva maturato esperienze nel mondo del vino e lavorava come assistente amministrativa del suo ultimo marito, René, di professione giornalista. Proprio in quell’anno la coppia acquista 23 ettari di terra e una casa nello Jurançon. Dopo la morte del marito nel 1985, la Camera di commercio locale suggerisce a Yvonne di piantare una vigna nei propri terreni. Sono quasi 7 gli ettari che inizia a lavorare: il 75% di Petit Manseng, il 10% di Gros Manseng e il 10% di Petit Courbu. Così è iniziata la storia di Domaine de Souch. I suoi vini raccontano di lei, dei suoi occhi, della sua incrollabile passione: il Petit Manseng è la varietà più incredibile della sua vigna. Vitigno a bacca bianca, deve il suo nome agli acini piccoli e al grappolo spargolo; la buccia spessa e resistente ne permette una vendemmia tardiva (solitamente all’inizio di dicembre) per la produzione di vini da dessert ma anche da abbinare al fois gras a inizio pasto. Dalla vigna di Petit Manseng in purezza Yvonne Hegoburu ottiene il suo Jurançon Moelleux Cuvée Marie Kattalin, un nettare straordinario. Jurançon Sec 2011 cl. 75 * BIO 70% Gros Manseng – 20% Petit Manseng – 10 % Corbu Da bere sempre per la sua armonia, persistenza ed eleganza nei sentori fini di pesca, ananas e mango sostenuti da una bella acidità. Palato netto, pulito, di precisione enologica assoluta. Ottimo in accompagnamento a primi piatti a base di verdure verdi e pesce bianco. Jurançon Moelleux Cuvée Domaine 2008 BIO cl. 75 * 50% Petit Manseng – 50% Gros Manseng Naso di eleganza assoluta, frutta a polpa gialla matura, accenti tropicali, e poi confit, mango essiccato, papaja, dattero carnoso. Dolcezza ma mai stucchevole, piacevole la deglutizione e invitante la fase retrogustativa. Con formaggi cremosi di capra oppure solo, da meditazione. Jurançon Moelleux Marie Kattalin 2010 BIO cl. 75 * 100% Petit Manseng Ecco il paradigma della cantina, alto esempio di interpretazione personale nella visione dei Moelleux qui risolta nella perfetta e bilanciata bivalenza di toni asciutti e accenti dolci che, quasi per incanto, si fondono nel bicchiere arricchendosi l’uno dell’altro. Incredibile la freschezza nella dolcezza, frutta confit e richiami d’oriente.