F2i, piace ai cinesi Uri privata di Gamberale
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F2i, piace ai cinesi Uri privata di Gamberale
imdiizd. e borsa Piace ai cinesi l'avventura nelle reti della F2i di Gamberale F2i, piace ai cinesi Uri privata di Gamberale melaCassadepositieprestiti, mantenere in mani italiane beni strategici per il nostro paese. Il bilancio di questi primi anni di F2i è riassunto bene dalla fotografia di gruppo delle partecipazioni raccolte da Gamberale & C. Seirealtàin rapidissima evoluzione con un giro d'affari complessivo stimato in 1,5 miliardi, 8mila dipendenti e un utiEttore Livini le operativo di 619 milioni destinaRoma te, nelle intenzioni del fondo, a fare Un po' d'aerei e d'aeroporti. Poi le da catalizzatori per le aggregazioni reti del gas, un pizzico di rifiuti, tan- nei loro specifici settori di attività. Il ta acqua e, ciliegina sulla torta, una processo è in effetti già iniziato e sta ragnatela grande come tuttal'Italia rapidamente accelerando il passo. di fibre ottiche ad altissima velo- Attorno alnucleo duro dellarete del cità. La metamorfosi della nuova Iri gasdell'Enelsonostati riportati sot(questa volta privata) del Belpaese to il controllo nazionale le reti conaccelera il passo e arriva allafinedel trollate sotto le Alpi dai tedeschi di suo primo atto preparandosi ad Eon e dai francesi (G6) .All'aeroporto di Napoli Capodichino, fiore alaprire le porte alla Cina. I tasselli di quello che sembrava l'occhiello dèlgruppo anchepeririun gioco ad incastri quasi casuale, sultati di gestione, si è aggiunta ora stanno iniziando ad andare tutti al la partecipazione nella Sea, la soloro posto. E dopo pochi anni di cietà di gestione di Malpensa e Lishopping in cui sono stati spesi 1,6 nate, i primi due anelli di una catedegli 1,85 miliardi a disposizione, na di scali che potrebbe allungarsi l'identikit di F2i, il fondo per le in- con trattative in corso per Torino frastrutture guidato da Vito Gam- Caselle e altre realtà aeree nazionaberale, è ormai quasi completo. E' li. Nella stessa direzione si sta muo nata dal nulla la prima rete delle reti tricolori. Una cabina di regia con vendo Mediterranea Acque, lajoint le spalle forti - a metterci i soldi so- con Iren nel settore idrico in trattano state banche, fondazioni, Cassa tive per rilevare altre realtà nel depositi e prestiti e casse pensioni- frammentatissimo mondo degli stiche - che sta provando a manda- acquedotti tricolori. Trecentovenre in porto una missione che all' ini- timila chilometri di tubi in condizio sembrava impossibile: supera- zioni precarie dove si spreca il 47% re le logiche locali dell'Italia dei dell'acqua raccolta. Un settore orcampanili per mettere assieme un fano di una regia centralizzata dove pezzo alla volta piccoli campioni l'arrivo di un peso massimo come nazionali nel,mondo delle infra- F2i (e la presenza di un convitato di strutture. Come hanno fatto ben pietra come la Cdp) potrebbero finalmente far decollare i 64 miliardi prima di noi e con grande successo di investimenti necessari per riuFrancia e Germania. Obiettivo nu- scire a portare acqua in modo demero uno, naturalmente, guada- cente nelle case italiane. gnarci. Ma pure, grazie ai buoni ufLastessalogica - ilriordino in una fici di un socio pubblico di peso coUN PO' DI AEROPORTI. POI LE RETI DEL GAS, UN PIZZICO DI RIFIUTI, TANTA ACQUA E, CILIEGINA SULLA TORTA, UNA RAGNATELA DI FIBRE OTTICHE. SPESI 1,6 DEGLI 1,8 MILIARDI E ORA UN NUOVO FONDO singola stanza dei bottoni di un compartopenalizzato dalla dimensione microscopica e dalla gestione localistica e un po' politico -clientelare dei suoi protagonisti - è quello dei rifiuti e dei termovalorizzatori (dove si sta lavorando a un'intesa con Iren e si punta alla centrale di Acegas) e quello delle energie rinnovabili attraverso Alerion e Hfv. L'ultimo protagonista in ordine d'arrivo (ma forse il primo in ordine d'importanza strategico-economica) nellafoto di gruppo di F2i sono le tic. II primo passo è stato l'acquisto di Metroweb, la rete di fibra ottica del Comune di Milano. Sembrava un'iniziativa spot, giustificata solo dalla redditività dell'azienda. Ma non è stato così. Gamberale sta corteggiando molte municipalizzate perla cessione delle loro reti locali ad alta velocità e assieme alla CassaDepositihalànciatounpiano da 4,5 miliardi per portare i collegamenti ad alta velocità in 30 città italiane. Partita delicatissima in cui, se ne sta discutendo in queste settimane, potrebbe entrare anche Telecom Italia. Itempiperun giudizio finale, naturalmente, non sono maturi. Ma l'obiettivo a lungo termine resta evidente: formare strutture dotate di logica industriale, massa critica, capitali a disposizione e gestione manageriale perprovare apercorre le strade delle varie Suez, Veolia, Rwe e Ferrovial, riuscite auscire dai loro confini nazionali diventando grandi multinazionali delle infrastrutture. Mantenendo, particolare non trascurabile, know-how e posti di lavoro nei nostri confini. Il modello, evidentemente, hafinora funzionato. Questo primo fondo di F2i è arrivato quasi alla scadenza. E l'idea è di quotarlo di Borsa per far crescere poi ibusiness assemblati con le loro gambe. Collo- cando direttamente la Sgr o trasformandola in una holding che gestisceleattivitàoperative, lasciandoai soci la libertà di decidere se continuareomenonelT avventura che in ogni caso, secondo le stime, dovrebbe aver reso oggi circa il 12% annuo. Gamberale però guarda avanti e ha giàawiato il cantiere perillancio del secondo fondo: dotazione di al- meno l,2miliardiestessastrategia. Questa volta però connuovi soci. La fila dei candidati pare essere lunga. Il mondo sta cambiando d'interesse arriva in effetti da aree fino a poco tempo fa impensabili. Prima fra tutte la Cina: China Industriai Corporation (Cic) ha aperto nei mesi scorsi il dossier per entrare in F2i IL Materia prima su cui lavorare ce n'è molta. Comuni, province e regioni, alle prese con la gabbia rigida del patto di stabilità, stanno mettendo all'asta molta dell'argenteria di famiglia. In vendita, secondo un studio commissionato dalfondo, ci sarebbero asset per 7,7 miliardi di euro. Tanta materia prima con cui far ancora crescere i piccoli campioni nazionali di Gamberale. © RIPRODUZIONE RISERVATA Nella tabella qui sotto, le partecipazioni di F2i nei vari settori con l'investimento in milioni voce per voce. L'esborso più grande è stato quello per gli aeroporti, seguito da quello per la rete gas LE PARTECIPAZIONI DI F2i AI e luglio 2012 % DI CONTROLLO SETTORI • Gas ENEL RETE GAS CAPITALE IMPEGNATO (in milioni di euro) 85,10% •2ÌGAS 100% - G 6 RETE GAS 71 100% IAcqua •Aeroporti ..itfgfek MEDITERRANEA DELLE ACQUE 40% GESAC 70% SÉA * SS 29,75% I Fibra ottica • Rinnovabili METROWEB 61,43% ALERION CLEAN POWER 15,72% HFV 49,75% INFRACIS 26,31% 17» •Trasporti Totale complessivo Qui sopra, Vito Gamberale (1), ad di F2i, Giuseppe Guzzetti (2), presidente dell'Acri e Vittorio Grilli (3), viceministro Economia 1.492