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Barilla (Number 1) :
razzismo, discriminazione, sfruttamento
del lavoro, minacce, provocazioni,...
C'è un limite alla sopportazione impossibile da travalicare! È
questo lo scenario che si trascina da anni all'interno della logistica della Barilla di Limito di
Pioltello(MI) - via Dante; ed è questo il triste "spettacolo" che, giorno dopo giorno, settimana
dopo settimana, si verifica all'interno del cantiere ai danni dei nostri aderenti, soprattutto se di
pelle non chiara.
Protagonista di questo miserabile delirio di barbarie, è la cooperativa La Prima del consorzio
UCSA, che da anni opera all'interno del magazzino Number 1 ove si lavorano prodotti Barilla e
che tollera più che positivamente questa "guerra" interna tra poveri(i lavoratori). A prestare il
fianco alla cooperativa per alimentare questo tipo di "ordine", sono proprio i suoi supporter
disseminati tra i lavoratori.
Ultimo evento che ha fatto tracimare il vaso, le minacce di morte ai danni di un lavoratore da
anni sottoposto a vessazioni, umiliazioni e discriminazioni della qualunque. Si arriva persino a
disfare del lavoro, per comandare sistematicamente il lavoratore iscritto SOL Cobas a
risistemare il tutto; quando il lavoratore fa notare le malversazioni a cui viene sottoposto, si
arriva addirittura alle minacce di morte tramite personale esterno legato da vincoli di parentela
al personale dipendente.
Detto delle continue provocazioni costruite ad arte per scatenare la rissa interna e quindi il
licenziamento dei nostri aderenti, provocazioni alle quali i nostri lavoratori sono comunque
abbastanza preparati per non cascarci, adesso con le minacce di morte si sale di intensità.
Dopo le diverse segnalazioni da noi fatte ai vari soggetti padronali di ciò che succede
nell'ambiente lavorativo, questo nuovo livello, non poteva non spianare la strada per la
denuncia penale.
È legge interna che, per ribadire determinati e precisi canoni di discriminazione e sfruttamento,
i lavori più pesanti debbano essere demandati agli operai più scomodi...e sappiamo chi.
È noto anche il magna magna che la cooperativa opera nelle buste paga, in questo caso di tutti
i lavoratori; ovvia la conseguente evasione fiscale che ne deriva. Conosciamo fin troppo bene il
Dna del consorzio UCSA a dimostrazione, le svariate vertenze per il recupero delle ingenti
somme detratte in busta paga, e le migliaia e migliaia di ore a straordinario non retribuite.
Anche se dubitiamo che, con la denuncia spiccata per le minacce di morte, si riesca a
smuovere la situazione, prossimo step, potrebbe essere un nuovo e deciso intervento
sindacale, mirato a rimettere in carreggiata più corretti rapporti all'interno della Barilla, nel
rispetto della dignità e dei salari fortemente decurtati.
Milano, 13 febbraio 2017
www.solcobas.org