VA-2016-05-06_web - Nuova Parrocchia Quartiere San Leonardo

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VA-2016-05-06_web - Nuova Parrocchia Quartiere San Leonardo
Voce
Amica
MAGGIO-GIUGNO
2016
ANNO LXXXVIII Nº 3
BOLLETTINO BIMESTRALE
DELLA PARROCCHIA
DI SAN LEONARDO
www.parrsanleonardo.altervista.org
L’identità cristiana: lo scarto tra narcisismo e servizio
Carissimi Parrocchiani,
vorrei aiutarvi a capire cosa è “identità
cristiana”. Lo faccio riproponendo (l’ho già fatto
nella Domenica delle Palme) il confronto tra due
episodi accaduti lo stesso giorno anche se a
notevole distanza geografica. Ma è soprattutto
una distanza di stile di vita che emerge.
Emozione e potere.
Prendo da “la Stampa” del martedì 8 Marzo
2016: Roma, Collatino, periferia est della città,
ore 23,06 di venerdì 4 marzo. Dopo due giorni
di “festa” (?) estrema Manuel Foffo, 30 anni,
e Marco Prato, 29 anni, uccidono dopo averlo
sodomizzato, Luca Varani, di anni 23. Luca è
stato seviziato e ucciso venerdì scorso dopo
essere stato attirato, via sms sul telefonino,
con la promessa di 120 Euro per prestazioni
sessuali. Una decina di coltellate al collo e al
petto, diversi colpi di martello dappertutto e una
corda stretta al collo. “Così il brivido di uccidere
ci ha trasformati in animali (…) non so come
mi sia potuto trasformare in un animale del
genere…”. “Ho incontrato Marco Prato solo
tre volte. Lui è gay, io sono etero-sessuale” poi però ammette di - “aver avuto un rapporto
orale con lui, quando ci siamo conosciuti, la
notte di capodanno. La cosa mi ha dato fastidio
e avevo deciso di non vederlo più. Mi ha dato
anche fastidio che Marco aveva mandato un
sms a mio fratello e ad alcuni miei amici con
una cosa inventata (…) Ma poi Marco mi ha
cercato e così abbiamo deciso di drogarci e poi
di uccidere qualcuno…”. “Entrambi sapevamo
che facevamo uso di cocaina – mercoledì e
giovedì – senza mangiare e senza dormire. Ci
siamo sballati con cocaina e alcol. Più volte
abbiamo chiamato lo spacciatore che ci portava
la sostanza. Non so essere preciso sulla quantità
in grammi, ma abbiamo speso 1500 euro. Faccio
uso di cocaina da quando avevo 18 anni, ma
in modo sporadico. Tranne quando sono stato
a Ibiza per la stagione estiva dove ho fatto uso
continuativo di cocaina…” - Mercoledì mattina
– Marco ha inviato un messaggio Whatsapp a
Luca: “Mi ha detto che si prostituiva. Nego però
che tra noi ci siano stati rapporti sessuali”.
“Ho trovato io i due coltelli e il martello. La
corda non so da dove è spuntata fuori. Abbiamo
colpito tante volte. Non provavo piacere ma non
riuscivo a fermarmi. Marco ha dato la coltellata
al cuore. Luca era ancora vivo prima di quella
coltellata. … Mentre uccidevo non sono stato
capace di fermarmi anche se a tratti ho provato
vergogna per quello che facevo…”. Alla fine di
questa strana e contorta confessione, Manuel
afferma: “Eravamo strafatti, VOLEVAMO
PROVARE COSA SI SENTE A DOMINARE UN
ALTRO. Ora mi sento un mostro, ma in quel
momento ci sentivamo superiori a tutto e a
tutti”. Più semplicemente Marco dice: “Non
so niente. Ho cercato di uccidermi”. Di Luca, il
morto, la fidanza Marta Gaia (stavano insieme
da nove anni), posta: “sei stato troppo buono e
ingenuo con le persone sbagliate”.
Carattere e servizio.
Il secondo fatto lo prendo da “Avvenire”
del 6 Marzo 2016 e del 8 marzo 2016, e da
“Osservatore Romano” del 6 marzo 2016:
Aden (Yemen), Venerdì 4 marzo, nella Mother
Theresa’s house, ore 8,30. Un commando
armato entra e cerca e suore: “Vogliamo
ammazzare i cristiani” ha gridato uno di loro.
La casa ospita una ottantina di anziani e
disabili. Diversi in sala per la colazione. Tutti i
presenti nella sala vengono mandati fuori, alcuni
portati, in giardino. Si sono sentite grida, spari
cadenzati, uno dopo l’altro. Poi silenzio.
Compiuta la carneficina gli assassini
non erano ancora soddisfatti. Sono rientrati
nell’Istituto e sono arrivati nella Cappella, dove
il prete salesiano Don Tom Uzhunnalil, 57 anni,
stava pregando. Raffiche di spari, ancora: molti
colpi contro il crocifisso, sull’altare, contro il
tabernacolo, nel quale non sono più state trovate
le ostie consacrate. Il Messale e la Bibbia sono
stati ridotti a brandelli.
Quando la polizia yemenita è arrivata non
ha più trovato il sacerdote salesiano e, in
compenso, ha contato sul terreno quindici morti:
quattro suore e undici dei loro collaboratori.
Questi ultimi sono stati tutti finiti con un colpo
alla tempia, una autentica esecuzione. Le sorelle
invece – suor Annselna, indiana, 57 anni, suor
Margarita, 44 anni, e suor Reginette, 32 anni,
ruandesi entrambe, e suor Judith, 41 anni,
keniota – sono state colpite al volto e sfigurate
e poi uccise. Cadute a terra, prone, i loro corpi
sono stati calpestati, i volti schiacciati a forza
contro il suolo …
… si stenta a distinguerle. Un unico segno
nelle foto provenienti da Aden: LE SUORE
INDOSSANO ANCORA, SOPRA LA VESTE
BIANCA, IL GREMBIULE BLU con cui servivano
i malati. Uccise nell’atto di servire i poveri.
Nel 1998 a Hodeidah, sempre in Yemen,
altre tre sorelle dell’ordine di Madre Teresa sono
state uccise a bastonate. Ricorda mons. Ballin,
Vescovo Amministratore Apostolico dell’infinita
penisola arabica nella quale, solo per avere
indosso un crocifisso o un Vangelo in borsa,
si può andare in prigione: “Ho voluto vedere i
loro volti sfigurati. Vuol dire che davvero questa
congregazione segue Gesù da vicino, perché chi
si avvicina a Cristo si avvicina anche alla sua
Croce. Nessun cristiano che resta lontano da
Cristo sarà mai sfiorato dalla persecuzione”.
Le suore di Madre Teresa, minacciate,
avevano deciso di restare. Fedeli alle parola
della fondatrice: “Vivere, e morire con i poveri”.
“Questi sono i martiri di oggi! – ha detto Papa
Francesco – Non sono copertine dei giornali,
non sono notizie: questi danno il loro sangue
per la Chiesa. Queste persone sono vittime
dell’attacco di quelli che li hanno uccisi e anche
dell’indifferenza, di questa globalizzazione della
indifferenza, a cui non importa… Madre Teresa
accompagni in paradiso queste sue figlie martiri
della carità, e interceda per la pace e il sacro
rispetto per la vita umana”
Volti da copertina e corpi avvolti da
grembiuli.
Su facebook si propongono volti e immaginicopertina: non ci rappresentano; rappresentano
piuttosto quello che vogliamo appaia di noi.
Spesso sono immagini postate per colpire,
suscitare ammirazione, forse invidia, ostentare
sicurezza; nelle condizioni appena più oneste
si vuole suscitare attenzione al proprio caso.
Le immagini delle quattro + tre suore di
Missionarie della Carità portano un volto
sfigurato, tumefatto, schiacciato contro la terra
con violenza: “non c’è apparenza, né bellezza
che attiri i nostri sguardi” (Is 53,2).
Questi volti rappresentano due mondi
alternativi: il mondo di chi vuol vedere cosa
(continua in quarta pagina)
VOCE AMICA
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CALENDARIO LITURGICO
• orari delle messe:
feriale: ore 18,00 (nei mesi di Luglio e Agosto, ore 18,30)
festivo e vigilia: ore 8,00; 10,00 (eccetto i mesi di luglio e agosto); 11,15;
18,30
• Lodi e dei Vespri: ore 7,30 e 18,00.
• Confessioni: sabato dalle ore 16 alle ore 18
MAGGIO
1. Domenica VI di Pasqua.
“Che tutti siano una sola cosa”
Sante messe secondo l’orario festivo.
3. Festa dei Santi Filippo e Giacomo.
Ore 18,30: Santa Messa.
5. XVI anniversario della Dedicazione dell’Altare
della Chiesa Parrocchiale.
Ore 18,00: Santa Messa.
6. Primo Venerdì del mese
7,30 – 12: Lodi e Adorazione Eucaristica
nell’Oratorio Santa Maria Assunta.
Ore 18,00: Santa Messa.
8. Domenica VII di Pasqua.
Ascensione del Signore.
“Il Signore fu elevato in cielo e sedette alla
destra di Dio”
Messe secondo l’orario festivo.
Alla Messa delle 11,15: celebrazione dei
Battesimi.
13. Memoria della B.V. di Fatima.
Ore 16,30: Catechesi adulti.
ore 18,00: Santa Messa.
14.Festa di San Mattia ap.
Nella Messa delle 18,30: Celebrazione dei
Battesimi.
15.Domenica di Pentecoste.
“Lo Spirito di verità vi guiderà a tutta la
verità”.
FESTA DELLE FEDE E DELLE PRIME
COMUNIONI.
Sante messe ore 8; 10; 11,30; 18,30.
20.Anniversario della posa della prima pietra
della Chiesa Parrocchiale (1928-2016)
22.Domenica VIII del Tempo Ordinario.
Solennità della SS.ma Trinità.
“Battezzate tutti i popoli nel nome del Padre
e del Figlio e dello Spirito Santo”.
Sante messe secondo l’orario festivo.
26. Giornata Eucaristica Diocesana.
Alle 20,30: processione eucaristica dalla
Chiesa dell’Annunziata alla Cattedrale.
27. Alle ore 16,30: Catechesi Adulti (chiusura
dell’anno).
Ore 18,00: Santa Messa.
28.Ore 11,00: Matrimonio Longo-Di Bella.
29.Domenica IX del Tempo Ordinario.
Santissimo Corpo e Sangue del Signore.
“La mia carne è vero cibo, il mio sangue
vera bevanda”
Sante messe secondo l’orario festivo.
31.Festa della Visitazione di Maria Vergine.
Alle ore 21,00: Solenne conclusione
del Mese di Maggio, con partenza della
processione da Via Bergamo 14: in Chiesa,
Benedizione dei Bambini.
GIUGNO
3. Solennità del Sacro Cuore di Gesù.
“Uno dei soldati gli colpì il fianco e subito ne
uscì sangue ed acqua”
Primo Venerdì del Mese.
Ore 7,30-12: Adorazione Eucaristica presso
l’Oratorio Santa Maria Assunta.
Ore 18,30: Santa Messa.
Le Suore Piccole Figlie rinnovano i voti
religiosi.
4. Memoria del Cuore Immacolato di Maria.
Ore 8,00: Santa Messa presso la Scuola
Materna Sorelle Ferrari.
5. Domenica X del Tempo Ordinario.
“Ragazzo, dico a te: alzati!”
6.7.8: aggiornamento diocesano per tutti i
Presbiteri e gli animatori della pastorale.
10.Ore 16,00: Catechesi Adulti.
Ore 18,00: santa Messa.
11. Memoria di San Barnaba.
12.Domenica XI del Tempo Ordinario
“Sono perdonati i suoi molti peccati, perché
ha molto amato”
Sante messe secondo l’orario festivo.
19. Domenica XII del Tempo Ordinario
“Tu sei il Cristo di Dio. Il Figlio dell’uomo
deve soffrire molto”
Sante Messe secondo l’orario festivo.
24.Solennità della Natività di San Giovanni
Battista.
“Dal grembo di mia madre tu mi hai
chiamato” Ore 16,00: Catechesi Adulti (ultimo
appuntamento prima della pausa estiva)
Santa Messa ore 18,00.
25.Ore 10,45: Matrimonio Berni-Mastrillo.
26.Domenica XIII del Tempo Ordinario.
“Fanciulla, io ti dico, alzati!”
Sante Messe secondo l’orario festivo.
Giornata per la carità del Papa.
29.Solennità dei santi Pietro e Paolo.
“Tu sei Pietro, a te darò le chiavi del Regno
dei cieli”
Messe secondo l’orario festivo.
MAGGIO-GIUGNO 2016
Avviso importante: nelle domeniche
di Luglio e Agosto non c’è la
messa delle 10.
Nei giorni feriali la messa è
celebrata alle ore 18,30; Il
rosario alle 17,30 e il vespro alle
18,00.
Nella famiglia parrocchiale
Ha ricevuto il Battesimo
Il 24 Aprile 2016:
Vhino Antony Baguinon, di Arnuldo Baguinon
jr e Lindy Vina Baguinon;
Viva sempre in Cristo!
Ha ricevuto il Battesimo e partecipato per la
prima volta all’Eucarestia:
Brando Zambini.
Hanno terminato la loro vita sulla terra:
Ragazzini Benito Ilario, di anni 80;
Zurlini Elza Mattavelli, di anni 91;
Catellani Ivanoe, di anni 83;
Donaera Maria Varoli, di anni 82;
Parenti Enrichetta Casoni, di anni 88;
Menoni Franca Rogna, di anni 82;
Mauree Marie Louise, di anni 83;
Sapienza Giuseppina Seminara, di anni 80;
Rugiero Renato, di anni 84;
Terzi Sergio, di anni 82;
Robuschi Giancarlo, di anni 85;
Ai familiari sentite condoglianze.
E’ tempo di
Centro Estivo
Presso la Scuola dell’Infanzia
“Sorelle Ferrari”. Si propone “una
esperienza estiva” di amicizia nuova
e diversa per LUGLIO rivolta a tutti
i bambini di 3,4,5,6 anni (anche chi
ha frequentato la I elementare, come
aiuto e sostegno alle tante famiglie che
lavorano).
Il centro estivo inizia il 4 LUGLIO
e chiude l’esperienza VENERDI’ 28
LUGLIO.
Presso la Scuola dell’Infanzia “M.D.
Mazzarello”. Centro estivo “Coloriamo
l’estate”. Per bambini dai 3 agli 8
anni. Dal 4 LUGLIO al 1 AGOSTO.
Per informazioni o prenotazioni: tel.
0521783724, oppure: paliamone.aps@
gmail.com
VOCE AMICA
MAGGIO-GIUGNO 2016
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Dalla “Prima Comunione” alla “Prima partecipazione all’Eucarestia”
“Prima comunione” è una terminologia
piuttosto recente e per la verità anche
molto riduttiva. Infatti, questa espressione
è il risultato della progressiva separazione
della Comunione dalla Celebrazione
Eucaristica, instauratasi lentamente nel
corso del secondo millennio a causa
di una prassi liturgica che, divenuta
incomprensibile, faceva della comunione
al pane, praticamente l’unico momento
di partecipazione del fedele all’azione
liturgica. Il resto della messa si risolveva
in pratiche di preghiera personale. Anche
se con l’avvento dei primi messalini, si
cominciò ad offrire ai fedeli una modalità
di partecipazione al gesto e alla parola,
tuttavia si continuò ancora per un pezzo
a distinguere la Comunione eucaristica
(si faceva o prima o dopo la messa) dal
momento dell’azione liturgica: prese il
pane, rese grazie, lo spezzò, lo diede loro.
La comunione, veniva distribuita,
comunemente per ragioni pastorali, prima
di iniziare la messa. Una volta che i fedeli
venivano comunicati, si iniziava l’azione
liturgica. Oppure, terminata la messa,
quelli che erano arrivati dopo, facevano la
comunione. C’era anche la prassi spirituale
di coloro che potevano, su consiglio/
permesso del confessore, accostarsi alla
comunione senza partecipare alla messa
in quanto impediti per ragione di lavoro
o orario.
In questo contesto anomalo rispetto
all’origine e al senso dell’azione liturgica
eucaristica, dopo il Concilio di Trento, si
instaurò la festa di “Prima comunione”.
Non nelle Parrocchie, ma nella scuole o
nelle opere rette da religiosi o da sacerdoti
riformati che promuovevano il risveglio
della fede negli adulti: nell’intenzione
di chi promesse questa prassi (San Carlo
Borromeo (+1548) fu uno di questi) vi
era l’intento che l’impegno dei bambini,
portato a così grande solennità, avrebbe
coinvolto anche quegli adulti che da
anni erano lontani dalla coscienza della
fede. Prima di allora, infatti la catechesi,
più pratica che dottrinale aveva luogo
in famiglia. I ragazzi, con il consenso
del Parroco che ne verificava l’idoneità
(preghiere, comportamento, presenza
alla messa), raggiunta l’età di 12 anni (il
Concilio Lateranense IV nel 1215 aveva
stabilito che quella era l’età idonea), si
accostavano privatamente alla mensa
eucaristica, senza particolari cerimonie
collettive, per lo più in occasione del
precetto pasquale (sempre sancito dal
Concilio Lateranense IV), o nello stesso
giorno di Pasqua o nelle domeniche del
tempo pasquale. In questo contesto
l’avvento del catechismo istituzionale fu
un grande motivo di consapevolezza ma
contribuì a separare il gesto eucaristico
dalla crescita spirituale del credente. Pio X,
poi, in pieno razionalismo modernista, per
sottolineare il primato della grazia di Dio e
dell’amore verso di Lui nel cammino della
fede rispetto alla consapevolezza logica,
anticipò l’età della prima comunione che,
dai 12 anni previsti, fu portata a 8 anni.
E’ bene iniziare a parlare di “prima
partecipazione alla Eucarestia” (RICA 36).
Con il Concilio Vaticano II, la Comunione
eucaristica, ritorna elemento integrante
dell’azione liturgica, quindi all’interno
della Messa.
Inoltre, si recupera il legame dei tre
sacramenti della Iniziazione Cristiana
(Battesimo-Cresima-Eucarestia) tra di loro
e con i gesti-parole della Azione Eucaristica
che accadono nel rito della Messa.
I tre Sacramenti della Iniziazione
Cristiana recuperano anche il rapporto
con la Pasqua: la Veglia Pasquale, infatti,
è il luogo privilegiato per celebrare
i sacramenti del Battesimo-CresimaEucarestia. Da questo rito di Iniziazione
deriva anche il corretto nome della
Comunione Eucaristica: “Prima
partecipazione all’Eucarestia” (RICA 36):
si tratta infatti di iniziare alla vita in Cristo e
nella Chiesa, di cui l’assemblea eucaristica
è il segno sacramentale.
L’obiettivo della educazione alla fede
non è più soltanto fare la comunione con il
Pane eucaristico ma essere in comunione/
sintonia con i gesti e le intenzioni di
quella Persona che, nel Pane e nel Vino
dell’Altare, si dona: Gesù Cristo.
Questa comunione accade in tutta
l’azione eucaristica che va dal radunarsi
dell’Assemblea liturgica al suo invio nel
mondo. E, soprattutto, nel fare propri,
ossia assumere come stile di vita, i gesti
dell’azione eucaristica: prese il pane, rese
grazie, lo spezzò, lo diede loro.
Maggio: Mese di Maria
Come di consueto pregheremo insieme il Santo Rosario sempre alle ore 21, il Martedì
e il Giovedì; tuttavia inizieremo il 1 maggio che è Domenica, alle ore 16,00, presso
l’Oratorio della Concezione di M.V., presso il cavalcavia dell’Autostrada di Via
Paradigna. Inoltre, per non perdere uno dei luoghi consueti di preghiera, ci troveremo
anche lunedì 30 maggio, sempre alle ore 21.
Le famiglie, alle quali è stata affidata l’Icona della Madre di Dio o che hanno un’altra
immagine mariana, sono pregate gentilmente di preparare il luogo e esporre l’immagine
nell’occasione della recita del Rosario.
Il mese mariano termina con la Processione con l’immagine della Madre di Dio cui
invito tutti a partecipare.
Come avviene tutto l’anno, il Santo Rosario, viene recitato tutti i giorni anche alle ore
17,30 nella Chiesa Parrocchiale.
Domenica 1 maggio (ore 16,00)
Oratorio Concezione di M.V.
Martedì 3 maggio
Via Paradigna 3
Giovedì 5 maggio
Via Brescia 10
Martedì 10 maggio
Via S. Leonardo 25
Giovedì 12 maggio Via Firenze 41
Martedì 17 maggio
Via Bologna – Via Verona 25/27
Giovedì 19 maggio
Via Pasubio 24
Martedì 24 maggio
Via Bergamo 1
Giovedì 26 maggio
P.za le Salsi
Lunedì 30 maggio (ore 21,00)
Via Paradigna 55 (tangenziale)
31 Maggio: Da Via Bergamo, 14: Processione Mariana: in Chiesa, seguirà la
benedizione dei nostri bambini. Partenza alle ore 21. Si ringraziano fin d’ora le
persone che cortesemente vorranno addobbare e illuminare le finestre lungo il tragitto
della processione: Via Bergamo, Via Brescia, Via Firenze, Via Venezia, Via Vanoni, Via
Micheli, Chiesa Parrocchiale.
VOCE AMICA
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(segue dalla prima pagina)
si prova a dominare gli altri e il mondo di
chi li serve. Il mondo del corpo esibito come
strumento di inganno e piacere; il mondo del
corpo coperto dal grembiule del servizio all’altro.
Tu da che parte stai?
“Nessun cristiano che resta lontano da
Cristo sarà mai sfiorato dalle persecuzioni”: a
te è capitato di essere umiliato, sentirti da meno
perché cristiano? Perché amico di Gesù? Perché
parte della Chiesa? Ti è mai capotato di sentirti
tagliato fuori dalla accettazione dei più seguaci
della moda del momento che come ogni moda
in ogni tempo ha sempre l’obiettivo di dominare?
Io non temo la cannabis o la cocaina dei
molti. Temo di più la paralisi dei tanti che si
lasciano imbrigliare dalla “globalizzazione della
indifferenza”. Dei tantissimi che nonostante il
battesimo, la cresima e l’eucarestia ricevute
accettano di mimetizzarsi; di non venire mai
allo scoperto.
“Vorrei che voi vi affrancaste dal mimetismo
che è diventato così costringente e così diffuso
nel nostro mondo. Anche fra noi, specialmente
fra i giovani che si atteggiano a indipendenti
ed emancipati. Sono quelli poi che più sono
conformisti! Siate voi stessi, pensate che avete
raccolto una parola del Signore, ma questa si
deve affrancare da tutte queste suggestioni che
il mondo moderno proietta sulla gioventù di oggi.
Dovete dire: sì, interpreto il mio tempo, vivo
anch’io con i miei coetanei, ma con una forza
ed una coscienza che mi liberano da questa
paralisi collettiva che adesso grava sulla
gioventù. E anche da tutti quei pensieri strani
che sono diventati una moda; e non c’è niente
di più vincolante che la moda. E guardatevi da
quel decadentismo, che vuol tutto distruggere,
tutto buttar giù, e diventa rivoluzionario senza
sapere poi che cosa vuol costruire, pur di essere
in questo atteggiamento negativo pugnace e
aggressivo” (Paolo VI, 20.2.1971).
E cosa aspetti ad uscire dall’anonimato
ed essere cristiano sul serio?
Oggi vale chi decide per sé quale identità
avere: il gioco del corpo e dei volti dipende da
come “ti senti” e “come decidi di essere”. Nella
lettera ai Galati 3,28 San Paolo afferma: “Non
c'è qui né Giudeo né Greco; non c'è né schiavo
né libero; non c'è né maschio né femmina;
perché voi tutti siete uno in Cristo Gesù”. E nella
Prima lettera ai Corinzi 11,11-12 specifica ancor
meglio: “D'altronde, nel Signore, né la donna è
senza l'uomo, né l'uomo senza la donna. Infatti,
come la donna viene dall'uomo, così anche
l'uomo esiste per mezzo della donna e ogni
cosa è da Dio”.
Sì, perché il cristiano non ha bisogno di
autodefinirsi per imporsi agli altri. Non ha
neppure bisogno di essere maschio o femmina.
Il cristiano è definito da Cristo. Il Cristiano in
Cristo è definito “servo” o “serva” come tutti i
grandi realizzatori della storia della salvezza. Il
resto è marginale.
E’ il mese di maggio. Come non vedere in
Maria colei che si fa “serva” e trova in ciò
pienezza di identità e di gioia?
Vostro aff.mo
Don Mauro
MAGGIO-GIUGNO 2016
ISCRIZIONI ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA
per l’anno scolastico 2016-2017.
LE SCUOLE CATTOLICHE DEL QUARTIERE:
“Sorelle Ferrari” e “Maria Domenica Mazzarello”.
Scuola dell’Infanzia “Sorelle Ferrari” di Via Imperia 2, tel. 0521781618 (rivolgersi
a Suor Domenica). La Scuola “Sorelle Ferrari” è di proprietà e gestione dell’Istituto
Piccole Figlie dei sacri Cuori di Gesù e Maria. Il personale è religioso e laico. Partecipa
della vita della Comunità parrocchiale di San Leonardo ed è parte integrante di essa.
Scuola dell’Infanzia “M.D. Mazzarello” di via Treviso 7 (laterale via Trieste), Tel
0521783427 (chiedere della Sig.ra Lucia). La scuola Mazzarello, di proprietà e gestione
della Parrocchia del Cristo Risorto, nasce dall’esperienza del “villaggio del fanciullo”,
che vide la presenza tanto benemerita nel dopoguerra del carisma salesiano.
A livello di scuola dell’infanzia la “Sorelle Ferrari” e la “Mazzarello” sono le due
uniche scuole cattoliche del quartiere.
AVVISO
Anche quest'anno il CAF AIC è presente in Parrocchia, presso il "Centro di
Ascolto" della Casa Maria Assunta, tutte le settimane da Marzo a Luglio, il
martedì dalle 8.30 alle 12.00, il giovedì dalle 15.00 alle 19.00 per l'assistenza
alla compilazione del Modello 730/Unico/ISEE/IMU e Servizi di Patronato
(pensioni, infortuni, invalidità civile).
Cari amici,
il caldo è alle porte e il clima si fa caldo
anche sul fronte delle necessità sanitarie. Il
numero di donazioni dall'inizio dell'anno
risulta sempre in negativo rispetto agli
anni precedenti. Questo è un problema
che si registra non solo a livello locale
ma anche a livello regionale e nazionale
e questo ci deve preoccupare ancora di
più! Con questo andamento, le scorte si
assottigliano e ci mettono in difficoltà per
i possibili periodi di crisi che solitamente
si presentano in estate. Proprio per questo
vogliamo una volta di più farvi riflettere
sulla necessità della donazione di sangue
e sul fatto che servono sempre nuovi
donatori che possano sostituire quelli che
vanno in "pensione".
Un nuovo Decreto a livello Nazionale
sta modificando alcuni aspetti molto
importanti della vita associativa soprattutto
per quanto riguarda l'aspetto sanitario,
base del nostro gesto solidale. Tutto
questo viene fatto per alzare sempre di più
l'asticella sulla qualità del sangue donato e
sulla tutela di riceventi e donatori.
Purtroppo oltre alle donazioni anche la
nostra forza organizzativa e associativa è
in calo: i volontari storici diminuiscono
mentre i più giovani sono sempre più
impegnati anche nella vita famigliare e
lavorativa. Per questo se c'è qualcuno che
vuole farsi sotto e darci una mano saremmo
molto contenti di aprire le nostre porte per
accogliere nuove idee, proposte, forze ma
soprattutto amicizie, perché alla fine lo
scopo dell'AVIS è anche quello di STARE
INSIEME.
Non ci resta quindi che salutarvi nella
speranza di vedervi presto o avere vostre
domande, curiosità e idee. Noi ci troviamo
solitamente il primo e il terzo mercoledì
del mese presso la nostra sede di via
Milano 34 alle 18.30 e in quelle occasioni
la sede è aperta anche per voi (come anche
in altri momenti della settimana), oppure
anche via mail al nostro indirizzo avis.
[email protected].
A presto,
AVIS San Leonardo
Voce Amica
della Parrocchia di San Leonardo
Via S.Leonardo, 5 (PR)- Tel 0521.781618
www.parrsanleonardo.altervista.org
[email protected]
Autorizzazione Tribunale di Parma n. 9/2002
Responsabile: Bruno Pescetti
Direttore: Don Mauro Pongolini
Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero:
Don Mauro Pongolini e il Consiglio AVIS S.Leonardo.
Stampa: Tipolito Toriazzi, Parma