VA-2016-05-06_web - Nuova Parrocchia Quartiere San Leonardo
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Voce Amica MAGGIO-GIUGNO 2016 ANNO LXXXVIII Nº 3 BOLLETTINO BIMESTRALE DELLA PARROCCHIA DI SAN LEONARDO www.parrsanleonardo.altervista.org L’identità cristiana: lo scarto tra narcisismo e servizio Carissimi Parrocchiani, vorrei aiutarvi a capire cosa è “identità cristiana”. Lo faccio riproponendo (l’ho già fatto nella Domenica delle Palme) il confronto tra due episodi accaduti lo stesso giorno anche se a notevole distanza geografica. Ma è soprattutto una distanza di stile di vita che emerge. Emozione e potere. Prendo da “la Stampa” del martedì 8 Marzo 2016: Roma, Collatino, periferia est della città, ore 23,06 di venerdì 4 marzo. Dopo due giorni di “festa” (?) estrema Manuel Foffo, 30 anni, e Marco Prato, 29 anni, uccidono dopo averlo sodomizzato, Luca Varani, di anni 23. Luca è stato seviziato e ucciso venerdì scorso dopo essere stato attirato, via sms sul telefonino, con la promessa di 120 Euro per prestazioni sessuali. Una decina di coltellate al collo e al petto, diversi colpi di martello dappertutto e una corda stretta al collo. “Così il brivido di uccidere ci ha trasformati in animali (…) non so come mi sia potuto trasformare in un animale del genere…”. “Ho incontrato Marco Prato solo tre volte. Lui è gay, io sono etero-sessuale” poi però ammette di - “aver avuto un rapporto orale con lui, quando ci siamo conosciuti, la notte di capodanno. La cosa mi ha dato fastidio e avevo deciso di non vederlo più. Mi ha dato anche fastidio che Marco aveva mandato un sms a mio fratello e ad alcuni miei amici con una cosa inventata (…) Ma poi Marco mi ha cercato e così abbiamo deciso di drogarci e poi di uccidere qualcuno…”. “Entrambi sapevamo che facevamo uso di cocaina – mercoledì e giovedì – senza mangiare e senza dormire. Ci siamo sballati con cocaina e alcol. Più volte abbiamo chiamato lo spacciatore che ci portava la sostanza. Non so essere preciso sulla quantità in grammi, ma abbiamo speso 1500 euro. Faccio uso di cocaina da quando avevo 18 anni, ma in modo sporadico. Tranne quando sono stato a Ibiza per la stagione estiva dove ho fatto uso continuativo di cocaina…” - Mercoledì mattina – Marco ha inviato un messaggio Whatsapp a Luca: “Mi ha detto che si prostituiva. Nego però che tra noi ci siano stati rapporti sessuali”. “Ho trovato io i due coltelli e il martello. La corda non so da dove è spuntata fuori. Abbiamo colpito tante volte. Non provavo piacere ma non riuscivo a fermarmi. Marco ha dato la coltellata al cuore. Luca era ancora vivo prima di quella coltellata. … Mentre uccidevo non sono stato capace di fermarmi anche se a tratti ho provato vergogna per quello che facevo…”. Alla fine di questa strana e contorta confessione, Manuel afferma: “Eravamo strafatti, VOLEVAMO PROVARE COSA SI SENTE A DOMINARE UN ALTRO. Ora mi sento un mostro, ma in quel momento ci sentivamo superiori a tutto e a tutti”. Più semplicemente Marco dice: “Non so niente. Ho cercato di uccidermi”. Di Luca, il morto, la fidanza Marta Gaia (stavano insieme da nove anni), posta: “sei stato troppo buono e ingenuo con le persone sbagliate”. Carattere e servizio. Il secondo fatto lo prendo da “Avvenire” del 6 Marzo 2016 e del 8 marzo 2016, e da “Osservatore Romano” del 6 marzo 2016: Aden (Yemen), Venerdì 4 marzo, nella Mother Theresa’s house, ore 8,30. Un commando armato entra e cerca e suore: “Vogliamo ammazzare i cristiani” ha gridato uno di loro. La casa ospita una ottantina di anziani e disabili. Diversi in sala per la colazione. Tutti i presenti nella sala vengono mandati fuori, alcuni portati, in giardino. Si sono sentite grida, spari cadenzati, uno dopo l’altro. Poi silenzio. Compiuta la carneficina gli assassini non erano ancora soddisfatti. Sono rientrati nell’Istituto e sono arrivati nella Cappella, dove il prete salesiano Don Tom Uzhunnalil, 57 anni, stava pregando. Raffiche di spari, ancora: molti colpi contro il crocifisso, sull’altare, contro il tabernacolo, nel quale non sono più state trovate le ostie consacrate. Il Messale e la Bibbia sono stati ridotti a brandelli. Quando la polizia yemenita è arrivata non ha più trovato il sacerdote salesiano e, in compenso, ha contato sul terreno quindici morti: quattro suore e undici dei loro collaboratori. Questi ultimi sono stati tutti finiti con un colpo alla tempia, una autentica esecuzione. Le sorelle invece – suor Annselna, indiana, 57 anni, suor Margarita, 44 anni, e suor Reginette, 32 anni, ruandesi entrambe, e suor Judith, 41 anni, keniota – sono state colpite al volto e sfigurate e poi uccise. Cadute a terra, prone, i loro corpi sono stati calpestati, i volti schiacciati a forza contro il suolo … … si stenta a distinguerle. Un unico segno nelle foto provenienti da Aden: LE SUORE INDOSSANO ANCORA, SOPRA LA VESTE BIANCA, IL GREMBIULE BLU con cui servivano i malati. Uccise nell’atto di servire i poveri. Nel 1998 a Hodeidah, sempre in Yemen, altre tre sorelle dell’ordine di Madre Teresa sono state uccise a bastonate. Ricorda mons. Ballin, Vescovo Amministratore Apostolico dell’infinita penisola arabica nella quale, solo per avere indosso un crocifisso o un Vangelo in borsa, si può andare in prigione: “Ho voluto vedere i loro volti sfigurati. Vuol dire che davvero questa congregazione segue Gesù da vicino, perché chi si avvicina a Cristo si avvicina anche alla sua Croce. Nessun cristiano che resta lontano da Cristo sarà mai sfiorato dalla persecuzione”. Le suore di Madre Teresa, minacciate, avevano deciso di restare. Fedeli alle parola della fondatrice: “Vivere, e morire con i poveri”. “Questi sono i martiri di oggi! – ha detto Papa Francesco – Non sono copertine dei giornali, non sono notizie: questi danno il loro sangue per la Chiesa. Queste persone sono vittime dell’attacco di quelli che li hanno uccisi e anche dell’indifferenza, di questa globalizzazione della indifferenza, a cui non importa… Madre Teresa accompagni in paradiso queste sue figlie martiri della carità, e interceda per la pace e il sacro rispetto per la vita umana” Volti da copertina e corpi avvolti da grembiuli. Su facebook si propongono volti e immaginicopertina: non ci rappresentano; rappresentano piuttosto quello che vogliamo appaia di noi. Spesso sono immagini postate per colpire, suscitare ammirazione, forse invidia, ostentare sicurezza; nelle condizioni appena più oneste si vuole suscitare attenzione al proprio caso. Le immagini delle quattro + tre suore di Missionarie della Carità portano un volto sfigurato, tumefatto, schiacciato contro la terra con violenza: “non c’è apparenza, né bellezza che attiri i nostri sguardi” (Is 53,2). Questi volti rappresentano due mondi alternativi: il mondo di chi vuol vedere cosa (continua in quarta pagina) VOCE AMICA PAG. 2 CALENDARIO LITURGICO • orari delle messe: feriale: ore 18,00 (nei mesi di Luglio e Agosto, ore 18,30) festivo e vigilia: ore 8,00; 10,00 (eccetto i mesi di luglio e agosto); 11,15; 18,30 • Lodi e dei Vespri: ore 7,30 e 18,00. • Confessioni: sabato dalle ore 16 alle ore 18 MAGGIO 1. Domenica VI di Pasqua. “Che tutti siano una sola cosa” Sante messe secondo l’orario festivo. 3. Festa dei Santi Filippo e Giacomo. Ore 18,30: Santa Messa. 5. XVI anniversario della Dedicazione dell’Altare della Chiesa Parrocchiale. Ore 18,00: Santa Messa. 6. Primo Venerdì del mese 7,30 – 12: Lodi e Adorazione Eucaristica nell’Oratorio Santa Maria Assunta. Ore 18,00: Santa Messa. 8. Domenica VII di Pasqua. Ascensione del Signore. “Il Signore fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio” Messe secondo l’orario festivo. Alla Messa delle 11,15: celebrazione dei Battesimi. 13. Memoria della B.V. di Fatima. Ore 16,30: Catechesi adulti. ore 18,00: Santa Messa. 14.Festa di San Mattia ap. Nella Messa delle 18,30: Celebrazione dei Battesimi. 15.Domenica di Pentecoste. “Lo Spirito di verità vi guiderà a tutta la verità”. FESTA DELLE FEDE E DELLE PRIME COMUNIONI. Sante messe ore 8; 10; 11,30; 18,30. 20.Anniversario della posa della prima pietra della Chiesa Parrocchiale (1928-2016) 22.Domenica VIII del Tempo Ordinario. Solennità della SS.ma Trinità. “Battezzate tutti i popoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”. Sante messe secondo l’orario festivo. 26. Giornata Eucaristica Diocesana. Alle 20,30: processione eucaristica dalla Chiesa dell’Annunziata alla Cattedrale. 27. Alle ore 16,30: Catechesi Adulti (chiusura dell’anno). Ore 18,00: Santa Messa. 28.Ore 11,00: Matrimonio Longo-Di Bella. 29.Domenica IX del Tempo Ordinario. Santissimo Corpo e Sangue del Signore. “La mia carne è vero cibo, il mio sangue vera bevanda” Sante messe secondo l’orario festivo. 31.Festa della Visitazione di Maria Vergine. Alle ore 21,00: Solenne conclusione del Mese di Maggio, con partenza della processione da Via Bergamo 14: in Chiesa, Benedizione dei Bambini. GIUGNO 3. Solennità del Sacro Cuore di Gesù. “Uno dei soldati gli colpì il fianco e subito ne uscì sangue ed acqua” Primo Venerdì del Mese. Ore 7,30-12: Adorazione Eucaristica presso l’Oratorio Santa Maria Assunta. Ore 18,30: Santa Messa. Le Suore Piccole Figlie rinnovano i voti religiosi. 4. Memoria del Cuore Immacolato di Maria. Ore 8,00: Santa Messa presso la Scuola Materna Sorelle Ferrari. 5. Domenica X del Tempo Ordinario. “Ragazzo, dico a te: alzati!” 6.7.8: aggiornamento diocesano per tutti i Presbiteri e gli animatori della pastorale. 10.Ore 16,00: Catechesi Adulti. Ore 18,00: santa Messa. 11. Memoria di San Barnaba. 12.Domenica XI del Tempo Ordinario “Sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato” Sante messe secondo l’orario festivo. 19. Domenica XII del Tempo Ordinario “Tu sei il Cristo di Dio. Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto” Sante Messe secondo l’orario festivo. 24.Solennità della Natività di San Giovanni Battista. “Dal grembo di mia madre tu mi hai chiamato” Ore 16,00: Catechesi Adulti (ultimo appuntamento prima della pausa estiva) Santa Messa ore 18,00. 25.Ore 10,45: Matrimonio Berni-Mastrillo. 26.Domenica XIII del Tempo Ordinario. “Fanciulla, io ti dico, alzati!” Sante Messe secondo l’orario festivo. Giornata per la carità del Papa. 29.Solennità dei santi Pietro e Paolo. “Tu sei Pietro, a te darò le chiavi del Regno dei cieli” Messe secondo l’orario festivo. MAGGIO-GIUGNO 2016 Avviso importante: nelle domeniche di Luglio e Agosto non c’è la messa delle 10. Nei giorni feriali la messa è celebrata alle ore 18,30; Il rosario alle 17,30 e il vespro alle 18,00. Nella famiglia parrocchiale Ha ricevuto il Battesimo Il 24 Aprile 2016: Vhino Antony Baguinon, di Arnuldo Baguinon jr e Lindy Vina Baguinon; Viva sempre in Cristo! Ha ricevuto il Battesimo e partecipato per la prima volta all’Eucarestia: Brando Zambini. Hanno terminato la loro vita sulla terra: Ragazzini Benito Ilario, di anni 80; Zurlini Elza Mattavelli, di anni 91; Catellani Ivanoe, di anni 83; Donaera Maria Varoli, di anni 82; Parenti Enrichetta Casoni, di anni 88; Menoni Franca Rogna, di anni 82; Mauree Marie Louise, di anni 83; Sapienza Giuseppina Seminara, di anni 80; Rugiero Renato, di anni 84; Terzi Sergio, di anni 82; Robuschi Giancarlo, di anni 85; Ai familiari sentite condoglianze. E’ tempo di Centro Estivo Presso la Scuola dell’Infanzia “Sorelle Ferrari”. Si propone “una esperienza estiva” di amicizia nuova e diversa per LUGLIO rivolta a tutti i bambini di 3,4,5,6 anni (anche chi ha frequentato la I elementare, come aiuto e sostegno alle tante famiglie che lavorano). Il centro estivo inizia il 4 LUGLIO e chiude l’esperienza VENERDI’ 28 LUGLIO. Presso la Scuola dell’Infanzia “M.D. Mazzarello”. Centro estivo “Coloriamo l’estate”. Per bambini dai 3 agli 8 anni. Dal 4 LUGLIO al 1 AGOSTO. Per informazioni o prenotazioni: tel. 0521783724, oppure: paliamone.aps@ gmail.com VOCE AMICA MAGGIO-GIUGNO 2016 PAG. 3 Dalla “Prima Comunione” alla “Prima partecipazione all’Eucarestia” “Prima comunione” è una terminologia piuttosto recente e per la verità anche molto riduttiva. Infatti, questa espressione è il risultato della progressiva separazione della Comunione dalla Celebrazione Eucaristica, instauratasi lentamente nel corso del secondo millennio a causa di una prassi liturgica che, divenuta incomprensibile, faceva della comunione al pane, praticamente l’unico momento di partecipazione del fedele all’azione liturgica. Il resto della messa si risolveva in pratiche di preghiera personale. Anche se con l’avvento dei primi messalini, si cominciò ad offrire ai fedeli una modalità di partecipazione al gesto e alla parola, tuttavia si continuò ancora per un pezzo a distinguere la Comunione eucaristica (si faceva o prima o dopo la messa) dal momento dell’azione liturgica: prese il pane, rese grazie, lo spezzò, lo diede loro. La comunione, veniva distribuita, comunemente per ragioni pastorali, prima di iniziare la messa. Una volta che i fedeli venivano comunicati, si iniziava l’azione liturgica. Oppure, terminata la messa, quelli che erano arrivati dopo, facevano la comunione. C’era anche la prassi spirituale di coloro che potevano, su consiglio/ permesso del confessore, accostarsi alla comunione senza partecipare alla messa in quanto impediti per ragione di lavoro o orario. In questo contesto anomalo rispetto all’origine e al senso dell’azione liturgica eucaristica, dopo il Concilio di Trento, si instaurò la festa di “Prima comunione”. Non nelle Parrocchie, ma nella scuole o nelle opere rette da religiosi o da sacerdoti riformati che promuovevano il risveglio della fede negli adulti: nell’intenzione di chi promesse questa prassi (San Carlo Borromeo (+1548) fu uno di questi) vi era l’intento che l’impegno dei bambini, portato a così grande solennità, avrebbe coinvolto anche quegli adulti che da anni erano lontani dalla coscienza della fede. Prima di allora, infatti la catechesi, più pratica che dottrinale aveva luogo in famiglia. I ragazzi, con il consenso del Parroco che ne verificava l’idoneità (preghiere, comportamento, presenza alla messa), raggiunta l’età di 12 anni (il Concilio Lateranense IV nel 1215 aveva stabilito che quella era l’età idonea), si accostavano privatamente alla mensa eucaristica, senza particolari cerimonie collettive, per lo più in occasione del precetto pasquale (sempre sancito dal Concilio Lateranense IV), o nello stesso giorno di Pasqua o nelle domeniche del tempo pasquale. In questo contesto l’avvento del catechismo istituzionale fu un grande motivo di consapevolezza ma contribuì a separare il gesto eucaristico dalla crescita spirituale del credente. Pio X, poi, in pieno razionalismo modernista, per sottolineare il primato della grazia di Dio e dell’amore verso di Lui nel cammino della fede rispetto alla consapevolezza logica, anticipò l’età della prima comunione che, dai 12 anni previsti, fu portata a 8 anni. E’ bene iniziare a parlare di “prima partecipazione alla Eucarestia” (RICA 36). Con il Concilio Vaticano II, la Comunione eucaristica, ritorna elemento integrante dell’azione liturgica, quindi all’interno della Messa. Inoltre, si recupera il legame dei tre sacramenti della Iniziazione Cristiana (Battesimo-Cresima-Eucarestia) tra di loro e con i gesti-parole della Azione Eucaristica che accadono nel rito della Messa. I tre Sacramenti della Iniziazione Cristiana recuperano anche il rapporto con la Pasqua: la Veglia Pasquale, infatti, è il luogo privilegiato per celebrare i sacramenti del Battesimo-CresimaEucarestia. Da questo rito di Iniziazione deriva anche il corretto nome della Comunione Eucaristica: “Prima partecipazione all’Eucarestia” (RICA 36): si tratta infatti di iniziare alla vita in Cristo e nella Chiesa, di cui l’assemblea eucaristica è il segno sacramentale. L’obiettivo della educazione alla fede non è più soltanto fare la comunione con il Pane eucaristico ma essere in comunione/ sintonia con i gesti e le intenzioni di quella Persona che, nel Pane e nel Vino dell’Altare, si dona: Gesù Cristo. Questa comunione accade in tutta l’azione eucaristica che va dal radunarsi dell’Assemblea liturgica al suo invio nel mondo. E, soprattutto, nel fare propri, ossia assumere come stile di vita, i gesti dell’azione eucaristica: prese il pane, rese grazie, lo spezzò, lo diede loro. Maggio: Mese di Maria Come di consueto pregheremo insieme il Santo Rosario sempre alle ore 21, il Martedì e il Giovedì; tuttavia inizieremo il 1 maggio che è Domenica, alle ore 16,00, presso l’Oratorio della Concezione di M.V., presso il cavalcavia dell’Autostrada di Via Paradigna. Inoltre, per non perdere uno dei luoghi consueti di preghiera, ci troveremo anche lunedì 30 maggio, sempre alle ore 21. Le famiglie, alle quali è stata affidata l’Icona della Madre di Dio o che hanno un’altra immagine mariana, sono pregate gentilmente di preparare il luogo e esporre l’immagine nell’occasione della recita del Rosario. Il mese mariano termina con la Processione con l’immagine della Madre di Dio cui invito tutti a partecipare. Come avviene tutto l’anno, il Santo Rosario, viene recitato tutti i giorni anche alle ore 17,30 nella Chiesa Parrocchiale. Domenica 1 maggio (ore 16,00) Oratorio Concezione di M.V. Martedì 3 maggio Via Paradigna 3 Giovedì 5 maggio Via Brescia 10 Martedì 10 maggio Via S. Leonardo 25 Giovedì 12 maggio Via Firenze 41 Martedì 17 maggio Via Bologna – Via Verona 25/27 Giovedì 19 maggio Via Pasubio 24 Martedì 24 maggio Via Bergamo 1 Giovedì 26 maggio P.za le Salsi Lunedì 30 maggio (ore 21,00) Via Paradigna 55 (tangenziale) 31 Maggio: Da Via Bergamo, 14: Processione Mariana: in Chiesa, seguirà la benedizione dei nostri bambini. Partenza alle ore 21. Si ringraziano fin d’ora le persone che cortesemente vorranno addobbare e illuminare le finestre lungo il tragitto della processione: Via Bergamo, Via Brescia, Via Firenze, Via Venezia, Via Vanoni, Via Micheli, Chiesa Parrocchiale. VOCE AMICA PAG. 4 (segue dalla prima pagina) si prova a dominare gli altri e il mondo di chi li serve. Il mondo del corpo esibito come strumento di inganno e piacere; il mondo del corpo coperto dal grembiule del servizio all’altro. Tu da che parte stai? “Nessun cristiano che resta lontano da Cristo sarà mai sfiorato dalle persecuzioni”: a te è capitato di essere umiliato, sentirti da meno perché cristiano? Perché amico di Gesù? Perché parte della Chiesa? Ti è mai capotato di sentirti tagliato fuori dalla accettazione dei più seguaci della moda del momento che come ogni moda in ogni tempo ha sempre l’obiettivo di dominare? Io non temo la cannabis o la cocaina dei molti. Temo di più la paralisi dei tanti che si lasciano imbrigliare dalla “globalizzazione della indifferenza”. Dei tantissimi che nonostante il battesimo, la cresima e l’eucarestia ricevute accettano di mimetizzarsi; di non venire mai allo scoperto. “Vorrei che voi vi affrancaste dal mimetismo che è diventato così costringente e così diffuso nel nostro mondo. Anche fra noi, specialmente fra i giovani che si atteggiano a indipendenti ed emancipati. Sono quelli poi che più sono conformisti! Siate voi stessi, pensate che avete raccolto una parola del Signore, ma questa si deve affrancare da tutte queste suggestioni che il mondo moderno proietta sulla gioventù di oggi. Dovete dire: sì, interpreto il mio tempo, vivo anch’io con i miei coetanei, ma con una forza ed una coscienza che mi liberano da questa paralisi collettiva che adesso grava sulla gioventù. E anche da tutti quei pensieri strani che sono diventati una moda; e non c’è niente di più vincolante che la moda. E guardatevi da quel decadentismo, che vuol tutto distruggere, tutto buttar giù, e diventa rivoluzionario senza sapere poi che cosa vuol costruire, pur di essere in questo atteggiamento negativo pugnace e aggressivo” (Paolo VI, 20.2.1971). E cosa aspetti ad uscire dall’anonimato ed essere cristiano sul serio? Oggi vale chi decide per sé quale identità avere: il gioco del corpo e dei volti dipende da come “ti senti” e “come decidi di essere”. Nella lettera ai Galati 3,28 San Paolo afferma: “Non c'è qui né Giudeo né Greco; non c'è né schiavo né libero; non c'è né maschio né femmina; perché voi tutti siete uno in Cristo Gesù”. E nella Prima lettera ai Corinzi 11,11-12 specifica ancor meglio: “D'altronde, nel Signore, né la donna è senza l'uomo, né l'uomo senza la donna. Infatti, come la donna viene dall'uomo, così anche l'uomo esiste per mezzo della donna e ogni cosa è da Dio”. Sì, perché il cristiano non ha bisogno di autodefinirsi per imporsi agli altri. Non ha neppure bisogno di essere maschio o femmina. Il cristiano è definito da Cristo. Il Cristiano in Cristo è definito “servo” o “serva” come tutti i grandi realizzatori della storia della salvezza. Il resto è marginale. E’ il mese di maggio. Come non vedere in Maria colei che si fa “serva” e trova in ciò pienezza di identità e di gioia? Vostro aff.mo Don Mauro MAGGIO-GIUGNO 2016 ISCRIZIONI ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA per l’anno scolastico 2016-2017. LE SCUOLE CATTOLICHE DEL QUARTIERE: “Sorelle Ferrari” e “Maria Domenica Mazzarello”. Scuola dell’Infanzia “Sorelle Ferrari” di Via Imperia 2, tel. 0521781618 (rivolgersi a Suor Domenica). La Scuola “Sorelle Ferrari” è di proprietà e gestione dell’Istituto Piccole Figlie dei sacri Cuori di Gesù e Maria. Il personale è religioso e laico. Partecipa della vita della Comunità parrocchiale di San Leonardo ed è parte integrante di essa. Scuola dell’Infanzia “M.D. Mazzarello” di via Treviso 7 (laterale via Trieste), Tel 0521783427 (chiedere della Sig.ra Lucia). La scuola Mazzarello, di proprietà e gestione della Parrocchia del Cristo Risorto, nasce dall’esperienza del “villaggio del fanciullo”, che vide la presenza tanto benemerita nel dopoguerra del carisma salesiano. A livello di scuola dell’infanzia la “Sorelle Ferrari” e la “Mazzarello” sono le due uniche scuole cattoliche del quartiere. AVVISO Anche quest'anno il CAF AIC è presente in Parrocchia, presso il "Centro di Ascolto" della Casa Maria Assunta, tutte le settimane da Marzo a Luglio, il martedì dalle 8.30 alle 12.00, il giovedì dalle 15.00 alle 19.00 per l'assistenza alla compilazione del Modello 730/Unico/ISEE/IMU e Servizi di Patronato (pensioni, infortuni, invalidità civile). Cari amici, il caldo è alle porte e il clima si fa caldo anche sul fronte delle necessità sanitarie. Il numero di donazioni dall'inizio dell'anno risulta sempre in negativo rispetto agli anni precedenti. Questo è un problema che si registra non solo a livello locale ma anche a livello regionale e nazionale e questo ci deve preoccupare ancora di più! Con questo andamento, le scorte si assottigliano e ci mettono in difficoltà per i possibili periodi di crisi che solitamente si presentano in estate. Proprio per questo vogliamo una volta di più farvi riflettere sulla necessità della donazione di sangue e sul fatto che servono sempre nuovi donatori che possano sostituire quelli che vanno in "pensione". Un nuovo Decreto a livello Nazionale sta modificando alcuni aspetti molto importanti della vita associativa soprattutto per quanto riguarda l'aspetto sanitario, base del nostro gesto solidale. Tutto questo viene fatto per alzare sempre di più l'asticella sulla qualità del sangue donato e sulla tutela di riceventi e donatori. Purtroppo oltre alle donazioni anche la nostra forza organizzativa e associativa è in calo: i volontari storici diminuiscono mentre i più giovani sono sempre più impegnati anche nella vita famigliare e lavorativa. Per questo se c'è qualcuno che vuole farsi sotto e darci una mano saremmo molto contenti di aprire le nostre porte per accogliere nuove idee, proposte, forze ma soprattutto amicizie, perché alla fine lo scopo dell'AVIS è anche quello di STARE INSIEME. Non ci resta quindi che salutarvi nella speranza di vedervi presto o avere vostre domande, curiosità e idee. Noi ci troviamo solitamente il primo e il terzo mercoledì del mese presso la nostra sede di via Milano 34 alle 18.30 e in quelle occasioni la sede è aperta anche per voi (come anche in altri momenti della settimana), oppure anche via mail al nostro indirizzo avis. [email protected]. A presto, AVIS San Leonardo Voce Amica della Parrocchia di San Leonardo Via S.Leonardo, 5 (PR)- Tel 0521.781618 www.parrsanleonardo.altervista.org [email protected] Autorizzazione Tribunale di Parma n. 9/2002 Responsabile: Bruno Pescetti Direttore: Don Mauro Pongolini Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero: Don Mauro Pongolini e il Consiglio AVIS S.Leonardo. Stampa: Tipolito Toriazzi, Parma