TERMITI IN CASA?
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TERMITI IN CASA?
Un Sistema Distribuito Da TERMITI IN CASA? Se fino ad oggi pensavamo che le Termiti vivessero solo in Africa o nei Paesi Tropicali, lontano da noi, nidificando in mirabili ed imponenti architetture naturali, dobbiamo ammettere che la realtà è ben diversa! Questi piccoli insetti sociali vivono nascosti nel legno dei nostri boschi, dei nostri giardini, delle nostre abitazioni, nutrendosi di tutti i materiali cellulosici che incontrano nel loro discreto ma implacabile peregrinare alla ricerca di cibo. La loro presenza rischia di passare inosservata finché non si materializza nella sciamatura annuale, quando gli individui alati lasciano in massa il nido, o negli ingenti danni che le Termiti sono in grado di arrecare al legno posto in opera. Foto M. Marini La specie italiana più pericolosa è Reticulitermes lucifugus, tipica Termite Sotterranea, che si sposta nel terreno e causa gravi attacchi alle strutture lignee di edifici antichi e moderni, luoghi di culto e d’arte, archivi e biblioteche, potendo provocare persino il crollo di tetti e pavimenti. Il LEGNO INFESTATO non mostra sintomi visibili dall’esterno, quindi, in assenza di un’adeguata prevenzione, l’attività termitica finisce col manifestarsi solo quando i danni sono ormai in stato tanto avanzato da risultare molto gravi. Rifuggendo infatti la luce diretta, Reticulitermes lucifugus attacca il substrato ligneo e lo svuota DALL’INTERNO, rispettando gli strati superficiali liberi, senza produrvi fori di nessun tipo: l’incessante lavoro di scavo rimane quindi normalmente celato ai nostri occhi. Il legno consumato assume il caratteristico ASPETTO SFOGLIATO, con ampie lacune intercalate da strati sovrapposti più o meno sottili, simili a lamelle allungate nel senso delle fibre legnose. Nessun tipo di segatura viene rigettato all’esterno e le pareti delle lacune non presentano rosura, ma sono tappezzate con uno speciale “CEMENTO”, detto “legno di sostituzione”, ricavato mescolando terra, detriti cellulosici, escrementi e saliva Per ridurre il rischio di possibili infestazioni ed eliminare un substrato favorevole ad eventuali focolai termitici si raccomanda di condurre una continua opera di bonifica degli ambienti cercando di limitare l’umidità presente nelle strutture, di aerare con continuità i locali per ridurre gli effetti dell’escursione termica e di rimuovere tutte le sostanze cellulosiche (legno, carta, ecc.) non necessarie. Grande importanza assume il monitoraggio costante delle abitazioni per individuare prontamente ogni possibile traccia di presenza termitica, soprattutto in corrispondenza delle zone più umide (risalite di umidità nei muri, punti di contatto tra diversi materiali come tra legno e ferro oppure legno e muratura). Prestare particolare attenzione: − all’eventuale formazione di camminamenti terrosi che possono essere addossati alle pareti umide, pendere dalle travature, fuoriuscire dalle controsoffittature, percorrere i battiscopa o sporgere dalle fughe delle piastrelle; − all’eventuale volo di alati sciamanti (simili a formiche nere alate) che invadono in massa gli ambienti nei mesi primaverili e si raccolgono verso le fonti di luce (finestre, vetrine, pareti bianche), lasciando a terra tappeti di ali membranose iridescenti. PER INFORMAZIONI CONTATTARE: