Ricerca sui comportamenti a rischio negli adolescenti di Milano: uso
Transcript
Ricerca sui comportamenti a rischio negli adolescenti di Milano: uso
Ricerca sui comportamenti a rischio negli adolescenti di Milano: uso di droghe, alcool e comportamenti sessuali a rischio di contagio HIV R. Visintini, C. Maffei, E. Cattaneo, E. Nahum Sembira, V. Pezzani. Università Vita-Salute San Raffaele, 2002 La ricerca si propone di fornire un quadro complessivo delle due maggiori aree di comportamenti a rischio negli adolescenti. La prima è in relazione allo uso e all’abuso di droghe e alcool, in ragione dell’espansione continua di tale fenomeno. La seconda si riferisce ai comportamenti sessuali a rischio di contagio HIV. Lo scopo del lavoro è capire in modo dettagliato, l’assunzione di rischi che gli adolescenti, con età compresa tra i quattordici ed i diciannove anni, mettono in atto, prospettando in fine un eventuale interconnessione tra l’uso e l’abuso di droghe illegali, alcool ed il comportamento sessuale a rischio dato che l’uso e l’abuso di tali sostanze disinibenti potrebbe abbassare il livello di autocontrollo, concorrendo ad aumentare il rischio di contagio. Un campione di 2362 soggetti è stato raccolto andando in 15 Istituti di Scuola Media Superiore del Comune di Milano al fine di indagare i comportamenti che entrano in gioco nel determinare il rischio di contagio HIV/AIDS, a cui la fascia d’età tra i 14 e i 19 anni si espone. La ricerca si è articolata in più fasi: 1. Costruzione dello strumento d’indagine 2. Costruzione del campione 3. Somministrazione e ritiro del questionario 4. Inserimento ed elaborazione statistica dei dati 5. Cut-off Lo strumento che si è ricavato è composto da quattro fascicoli di domande suddivise per argomento con l’aggiunta di una griglia iniziale per la raccolta dei dati anagrafici, e di una domanda specifica sull’impiego del tempo libero: - Griglia e domanda tempo libero - Fascicolo sull’informazione (7 domande) - Fascicolo sull’utilizzo di droghe (6 domande) - Fascicolo sul consumo di alcolici (5 domande) - Fascicolo sui comportamenti sessuali (14 domande) Per evitare possibili forme di influenzamento dovute all’ordine dei fascicoli, sono state stampate quattro versioni del questionario contenenti gli stessi fascicoli disposti però in ordine diverso, eccetto che per la griglia iniziale e per la domanda sull’impiego del tempo libero, che sono rimaste le prime in tutte le versioni. Descrizione del campione distribuzione del campione per fasce d'età 8,60% 11,60% 14 anni 20,50% 17% 15 anni 16 anni 17 anni 18 anni 21,30% 21% 19 anni fasce d'età per sesso 70,00% 60,00% 50,00% 40,00% 30,00% 20,00% maschi femmine 10,00% 0,00% maschi 14 anni 15 anni 16 anni 17 anni 18 anni 19 anni 33,30 47,10 48,60 43,90 47,90 54% femmine 66,70 52,90 51,40 53,10 52,10 46% Il 54% del campione (1275 soggetti) ha dichiarato di essere sessualmente attivo. Assunzione di droghe Le droghe sembrano far parte di una realtà alquanto ampia, infatti il 42 % degli studenti intervistati ha usato droghe almeno una volta nella vita. Hai mai usato droghe? sì no 42,20% 57,80% sì 42% no 58% sì no L’assunzione di droghe risulta essere un comportamento più diffuso tra la popolazione maschile che in quella femminile; la percentuale di femmine che ha fatto uso di droghe è più bassa rispetto a quella dei maschi. Con il progredire dell’età aumenta la percentuale di persone che ha assunto droghe, sia nei maschi che nelle femmine; il numero delle femmine che ha assunto droghe resta in ogni fascia di età inferiore a quello maschile, tranne ai 15 anni dove le percentuali in entrambi i sessi si equivalgono. P2e 5c ,e5n0t % u a le d1i 8 p ,o2p0o% la z io n e c h e h a a s s u n t o d r o g a 14anni 15anni 33,20% 32 ,9 0% 7 0 ,0 0 % 16anni 41,40% 34% 1 7 a n n6i 0 ,0 0 % 5 0 , 2 0 % 43 ,4 0% 1 8 a n n5i 0 ,0 0 % 6 0 , 5 0 % 43 ,5 0% 19anni 66,70% 55 ,2 0% 4 0 ,0 0 % 3 0 ,0 0 % 2 0 ,0 0 % mas c hi 1 0 ,0 0 % f e m m in e 19 an n i i 18 an n i an n 17 16 an n i i an n 15 14 an n i 0 ,0 0 % Il primo contatto con le droghe illegali è abbastanza precoce: l’età media è individuabile a circa 14 anni e mezzo, anche se una percentuale non indifferente di ragazzi incomincia già a 13 anni. 12anni 1,80% " A che età hai fatto uso di droghe per la prima volta?" 13anni 5,30% 14anni 14,00% 12,40% 15anni 12,00% 11,10% 16anni 7,20% 10,00% 17anni 2,80% 8,00% 18anni 2,30% 6,00% 19anni 0% 4,00% 2,00% i an n i 19 an n 18 an n i i 17 an n i 16 an n i 15 an n i 14 an n i 13 an n 12 11 an n i 0,00% La Sostanza più diffusa risulta essere la Marijuana seguita dalla cocaina, l’uso di eroina sembra invece stare scomparendo. marjiuana 94,50% droghe assunte nell'ultimo mese ecstasy 4,80% acidi 2,50% cocaina 14,20% 100,00% eroina 1,30% popper 10,80% 80,00% funghi 4,80% 60,00% altro 5,80% 40,00% 20,00% 0,00% marjiuana ecstasy acidi cocaina eroina popper funghi altro Mentre l’uso di Marijuana rimane costantemente elevato in tute le fasce di età l’assunzione di cocaina e ecstasy e popper aumenta con il crescere dell’età. marjiuana ecstasy cocaina popper Droghe assunte in ogni fascia di età della popolazione che ha fatto uso 14anni 91,10% 2,20% 17,80% 7% di droghe l'ultimo mese 15anni 92,20% 94,80% 97% 97% 94,80% 2,70% 5% 6,40% 3% 10,40% 9,10% 10% 11,50% 19% 18,90% 10% 13% 10,80% 11% 10% marjiuana ecstasy cocaina 19 an ni 18 an ni 17 an ni 16 an ni popper 15 an ni 14 an ni 100,00% 16anni 90,00% 17anni 80,00% 18anni 70,00% 19anni 60,00% 50,00% 40,00% 30,00% 20,00% 10,00% 0,00% Essendo la marijuana la droga più diffusa si è voluto osservare quanti di quelli che hanno usato marijuana hanno assunto anche altre sostanze. Dai dati è emerso che il 22% ( circa 164 persone ) del campione che ha assunto marijuana ha usato nell’ultimo mese anche altre sostanze. La percentuale dei “ policonsumatori” aumenta con il crescere dell’ età e presenta un picco preoccupante ai 14 anni. Percentuale di "policonsumatori" sul campione che ha 14anni 26% assunto marijuana nell'ultimo mese 15anni 15% 16anni 18% 30% 17anni 21% 18anni 25% 25% 19anni 26% 20% 15% 10% 5% 19 an ni 18 an ni 17 an ni 16 an ni 15 an ni 14 an ni 0% Il 22% del campione che ha assunto marijuana nell’ultimo mese ha assunto almeno un’altra sostanza questo gruppo definito di policonsumatori presenta una frequenza temporale di assunzione marijuana maggiore di quella di chi consuma solo marijuana. La ricerca ha permesso di rilevare quali siano le circostanze in cui i ragazzi assumono droghe. L’ 89,9% della popolazione che a usato droghe dichiara di averlo fatto con amici con una media di 9,380 al mese Il 17,2% dichiara di averlo fatto da solo con una media di 7, 45 volte Il 43,5% quando gli altri le usano con una media di 8,3 Il 55,8% quando me le offrono con una media di 6,7 volte Il 25,5% quando ho i soldi per comprarla con una media di 11,5 Il 12,2% Prima / durante i rapporti sessuali con una media di 7 volte Il 39% Solo il fine settimana con una media di 5,1 Il 17,5% A casa con una media di 8,7 volte Il 27,2% In discoteca con una media di 4,7 volte Il 34% A scuola media di 6,9 volte Occasioni in cui si sono assunte droghe nell'ultimo mese 90,00% 80,00% 70,00% 60,00% 50,00% 40,00% 30,00% 20,00% 10,00% 0,00% con amici 89,90% da solo 17,20% q. gli altri le usano 45,30% q.me le offrono55,80% q. ho i soldi 25,50% durante rapporti 12,20% solo fine settimana 9,90% a casa 17,50% in discoteca 27,20% a scuola 34% 1 con amici da solo q. gli altri le usano q.me le offrono q. ho i soldi durante rapporti solo fine settimana a casa Consumo di bevande alcoliche La distinzione tra uso ed abuso di alcool è cosa alquanto complessa; l’alcool, infatti, specie nei paesi mediterranei ( ed in particolar modo in Italia) fa parte della cultura e della gastronomia; in Italia le bevande a bassa gradazione alcolica non vengono considerate pericolose, e quindi si beve sin da piccoli. I ragazzi bevono spesso a casa propria ,ai pasti in famiglia e alle feste di amici dove i grandi offrono con naturalezza lo spumante ai più piccoli.(Ceccati rapporto della Mildt) . Il 15% dei ragazzi crede che la birra non contenga alcool e l’ 8% è convinto che la birra non sia una bevanda alcolica. Dai nostri dati emerge che la popolazione che non ha bevuto alcolici nell’ultimo mese costituisce una percentuale esigua del nostro campione e tende a diminuire col crescere dell’età. Hai assunto bevande alcoliche nell'ultimo mese? no sì 18% 18% 82% no sì 82% La media con cui il campione ha bevuto alcolici con amici nell’ultimo mese è di 7,7 volte. Si osserva un trend in aumento della frequenza temporale con cui i ragazzi bevono , sia della quantità di alcool assunta con il crescere dell’età sia nei maschi che nelle femmine La media del numero di bicchieri bevuti con amici è attorno ai 3 bicchieri di alcolici il che comporta come già spiegato uno stato di disinibizione; nelle femmine la media è più bassa. Il confronto tra i due sessi è di particolare interesse: a 14 le ragazze bevono quanto i ragazzi poi il consumo femminile rimane inferiore sino ai 18 anni quando di nuovo uguaglia il consumo maschile. maschi ni 19 an ni 18 an ni 17 an ni 16 an 15 an 14 an ni femmine ni 4 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 maschi femmine 14anni 2,8 Media di bicchieri di alcolici bevuti2,7 con amici 15anni 3,6 3,1 16anni 3,8 2,1 17anni 3,8 2,3 18anni 3,4 2,4 19anni 3,3 2,8 Il 16% del campione generale ( 377 soggetti) con amici in genere beve almeno 5 bicchieri. L’uso eccessivo di alcool è spesso correlato all’uso di droghe. Del sottocampione in questione il 63% ha fatto uso di droghe il 17% è anche un poliabusatore ed il 61,9% dichiara di essersi ubriacato nell’ultimo mese. Il 17% del sottocampione è costituito da policonsumatori di droghe, ovvero persone che nell’ultimo mese hanno assunto oltre la marijuana almeno un' altra sostanza. La popolazione di di chi beve almeni cinque bicchieri almeno 4 volte al mese è stata divisa tra chi è anche policonsumatore di droghe e chi non lo è. Il sottocampione costituito anche da policonsumatori di droghe hanno bevuto in media con amici nell’ultimo mese 17,9 volte e generalmente in tali circostanze assumono 7,3 bicchieri di alcolici o 7,5 bicchieri di superalcolici.Il 45% di loro beve anche da solo. Il sottocampione che non è costituito anche da policonsumatori di droghe presenta delle medie più basse; ha bevuto con amici nell’ultimo mese con una media di 13,8 volte e la media del numero di bicchieri assunti di alcolici è di 6,7 e di superalcolici 6,4. Media volte in cui sono stati bevuti alcolici con amici nella popolazione che beve almeno 5 bicchieri, da 4 volte al mese in su marijuana ed altre13,8 sostanze solo marijuna 17,9 17,9 solo marijuna marijuana ed altre sostanze 13,8 0 5 10 15 20 Media del numero di bicchieri assunti con amici nella popolazione che alcolici superalcolici beve almeno 5 bicchieri,da 4 volte il mese in su solo marijuna 6,7 marijuna ed altre sostanze 7,5 6,4 7,7 7,7 superalcolici marijuna ed altre sostanze 6,4 solo marijuna 7,5 alcolici 6,7 0 2 4 6 8 10 Comportamenti sessuali a rischio di contagio HIV Anche negli adolescenti, indipendentemente dall’orientamento sessuale, vi è una tendenza che si conforma a quella di tutte le altre fasce d’età: il 50% circa della popolazione ricorre sempre all’utilizzo del preservativo e il restante 50% non lo fa. Inoltre è importante sottolineare come anche da questa ricerca, in linea con quanto si ritrova in letteratura, sia emerso che il livello di informazione in materia di HIV/AIDS non influisce sulla scelta di attuare o meno comportamenti sessuali a rischio. livello di informazione in materia di HIV/AIDS nel campione 22% info suff. info insuff. 78% Nonostante il livello di informazione in materia di HIV/AIDS sia sufficiente nel 78% del campione, il 6,5% risponde di non usare il preservativo perché pensa che la pillola protegga anche da malattie a trasmissione sessuale: "penso che la pillola protegga anche da malattie a trasmissione sessuale" 6% 5% 4% 3% maschi 2% femmine 1% 0% 14 15 16 17 età 18 19 L’età media del primo rapporto sessuale completo e/o oro-genitale è di 15 anni sia per i maschi che per le femmine. Per quanto riguarda quella parte del campione che ha praticato solo rapporti orogenitali l’età media del primo rapporto è di 15 anni per le femmine e 14 anni per i maschi. I risultati ottenuti ci portano a riflettere principalmente su una serie di aspetti legati alla negoziazione dell’uso del preservativo. Ad esempio le ragazze tendono ad essere più capaci di tutelarsi rispetto ai ragazzi i quali, invece, appaiono più timorosi nel proporre il preservativo prima di un rapporto sessuale. "l'ho proposto e ho convinto il/la partner ad usarlo" 100,00% 80,00% 60,00% maschi 40,00% femmine 20,00% 0,00% 14 15 16 17 18 19 età Tale dato sembra essere in apparente contraddizione col fatto che le ragazze dichiarano di usare meno il preservativo. "non uso mai il preservativo" 50% 45% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% femmine maschi 14 15 16 17 età 18 19 In realtà esse motivano questa scelta sulla base di una relazione stabile con il loro partner. "non uso il preservativo perchè ho una relazione stabile con il/la mio/a partner" 60,00% 50,00% 40,00% 30,00% maschi 20,00% femmine 10,00% 0,00% 14 15 16 17 18 19 età Sembra quindi che il significato del preservativo sia ancora prevalentemente legato all’idea di contraccettivo piuttosto che ad un mezzo efficace per evitare le malattie a trasmissione sessuale come l’HIV/AIDS. motivi dell'uso del preservativo 90% 83% 80% 70% 60% 54% evitare gravidanza 50% paura MTS 37,00% paura HIV 40% igiene richiesta del/la partner 30% 14% 20% 10,50% 10% 0% 1 2 2 MTS: malattie a trasmissione sessuale Il preservativo attualmente non viene più associato al fenomeno della prostituzione come accadeva in passato, ma si può tranquillamente dire che, in questo senso, si è verificata una sorta di evoluzione che oggi vede le ragazze preoccuparsi attivamente, se non altro per quel che riguarda il rischio di una gravidanza, dei possibili risvolti dei rapporti sessuali non protetti. D’altra parte è opportuno osservare come siano perlopiù maschi coloro che dichiarano di avvalersi del preservativo per paura dell’HIV/AIDS: "uso il preservativo per paura dell'hiv/aids" 60% 50% 40% 30% maschi 20% femmine 10% 0% 14 15 16 17 18 19 età E’ probabile che il timore che questi mostrano nel proporre l’uso del preservativo sia dovuto alla paura di offendere la partner, credendo di etichettarla come “passibile di contagio”. Sempre in termini di negoziazione è da sottolineare come siano venuti a cadere gli stereotipi di ruolo secondo i quali erano i maschi ad avere maggiore iniziativa e a doversi assumere la responsabilità dell’uso del preservativo. E’ anche interessante rilevare come i soggetti meno capaci di negoziare l’uso del preservativo, siano i soggetti più a rischio nella popolazione. I ragazzi in questione, indipendentemente dalle risposte date sull’uso del preservativo, dichiarano di accettare il rapporto sessuale non protetto poiché non sono in grado di imporsi o temono di offendere e/o di perdere il/la partner. "non l'ho proposto perchè ho avuto paura di offenderlo/a" 10% 8% 6% maschi 4% femmine 2% 0% 14 15 16 17 18 19 età "non l'ho proposto perchè ho avuto paura di perdere il/la partner" 60,00% 50,00% 40,00% 30,00% maschi femmine 20,00% 10,00% 0,00% 14 15 16 17 18 19 età E’ auspicabile dunque che, per tale ragione, questi individui siano uno dei principali target delle future campagne preventive e di sensibilizzazione, le quali, dovranno probabilmente focalizzarsi su quegli aspetti che favoriscono la negoziazione prima di un rapporto sessuale, permettendo l’effettivo uso del preservativo senza remore né titubanze Sessualità e consumo si sostanze Di particolare interesse è il fatto che la popolazione che assume droghe è sessualmente più attiva e più promiscua di quella che non le assume; Più aumentano le condotte di consumo più sono presenti comportamenti sessuali a rischio. . L’aumento delle tipologie di sostanze assunte corrisponde: alla diminuzione dell’uso del preservativo minori capacità di rifiutare il rapporto se il partner non vuole usare il preservativo maggiori probabilità di esposizioni ad effetti disinibenti maggiori probabilità di esposizioni ad effetti disinibenti "Durante i tuoi q.volta rapporti sessuali usi il preservativo?" mai sempre mai assunto droghe 7,60% 40,90% 15,20% 50% marijuana 9% 43% 19,30% 13,90% 36,70% 19,70% 45% policonsumatori policonsumatori,alcool 17,50% b.>5 34,50% 29,90% 40% mai sempre q.volta 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% mai assunto droghe marijuana policonsumatori policonsumatori,alcool b.>5 "Se haiproposto l'uso del preservativo10% ed il partner non è stato d'accordo, tu mai droghe 24,40% 28% cosa hai fatto?" marijuana 22% 10,30% 39% policonsumatori 13,30% 18,90% 30% policons.,alcool b.>5 10,30% 25,50% 36% 45% 40% 35% 30% 25% non accettato accettato 20% 15% convinto 10% 5% 0% mai droghe marijuana policonsumatori policons.,alcool b.>5 Conclusioni Le condotte di consumo di sostanze psicoattive costituiscono una realtà alquanto diffusa tra i giovani; questo non significa, però, che l’abuso di sostanze debba essere considerato come un fenomeno unico che comporti sempre gli stessi pericoli. Deve essere superata l’immagine semplificata e riduttiva che riconduce la grande variabilità dei comportamenti di droga sotto l’etichetta della tossicodipendenza. Le condotte di consumo di droga e di alcool il più delle volte vengono messe in atto con amici. I rischi, quindi, sono spesso assunti insieme ad altre persone che potrebbero spingere in questa direzione. L’assunzione di sostanze è maggiormente presente tra i maschi che tra le femmine; tali differenze si accentuano quanto più aumenta il coinvolgimento del consumo. I comportamenti a rischio sono maggiormente presenti tra i maschi che tra le femmine; tali differenze si accentuano quanto più aumenta il coinvolgimento del consumo Le società propongono modelli culturali differenti per gli uomini e per le donne, il fatto che l’uso eccessivo da parte delle donne sia socialmente condannato, ha probabilmente contribuito a proteggerle dall’intraprendere l’uso di droghe illegali e dall’adottarne gli stili più distruttivi; si potrebbe quindi identificare nel giudizio sociale una sorta di “ fattore protettivo” verso l’uso di sostanze nei confronti del sesso femminile. Nonostante ciò, negli ultimi anni si è osservato un progressivo aumento della percentuale di femmine che fa uso di droghe e di alcool, forse proprio perché i contesti culturali stanno modificandosi e i ruoli femminili sono sempre meno diversificati da quelli maschile. Le condotte di consumo aumentano con il crescere di età sia in termini di frequenza che di quantità. Mentre l’assunzione di rischi è frequente, è evidente che ci sono delle persone che assumono più rischi di altre .Sembra che ci sia una relazione stretta tra uso di alcool e di droghe. Infatti dai dati emerge che solitamente, l’abuso di sostanze illegali è correlato ad assunzioni elevate di alcool, così come l’abuso di alcool è spesso associato con l’assunzione di sostanze illegali. Per quanto riguarda i comportamenti sessuali a rischio per contagio da HIV dalla ricerca è emerso che negli adolescenti, il livello di informazione non è un fattore protettivo sia nel caso di comportamenti sessuali a rischio sia nella capacità di negoziare l’uso del preservativo di conseguenza l’interesse delle prossime ricerche dovrà necessariamente indugiare anche su quegli aspetti legati alla comunicazione di coppia che in passato, come si è visto, sono stati in parte trascurati. In base a quanto emerso sembra dunque consolidarsi l’abbassamento della soglia di percezione della gravità del rischio di contagio HIV/AIDS, che si palesa attraverso una sorta di “incapacità” dell’informazione di essere interiorizzata da parte degli adolescenti, oggetto della nostra ricerca. Si vuole qui intendere che i ragazzi sembrano eludere il problema, pur avendo in potenza gli strumenti per difendersi. D’altra parte, se negli anni ’80 la principale via di contagio HIV/AIDS era la tossicodipendenza, si assiste ora a un mutamento del tasso di incidenza per via eterossessuale che potrebbe concretizzarsi, nel caso degli adolescenti, con una malintesa “dimenticanza del preservativo”. Da ultimo, constatata l’importanza ricoperta dalla comunicazione si potrebbe ipotizzare un eventuale intervento proprio in quegli Istituti scolastici che hanno partecipato al progetto di ricerca, dove la somministrazione del questionario ha già permesso una prima forma di sensibilizzazione nei confronti delle tematiche finora tratte. Il focus dell’intervento in questione sarebbe dunque il favorire la comunicazione sul problema dell’HIV/AIDS e, più in generale, sulla sessualità al fine di permettere ai ragazzi di familiarizzare con questi argomenti e di diminuire l’imbarazzo legato alla loro trattazione. Di particolare interesse infine risulta essere la relazione tra i comportamenti sessuali a rischio e l’assunzione di sostanze psicoattive. La popolazione che assume droghe è sessualmente più attiva e più promiscua di quella che non le assume; l’alcool, le droghe e i rapporti sessuali sono tutti motivo di attrazione per una varietà di ragioni. (Più aumentano le condotte di consumo più sono presenti comportamenti sessuali a rischio . Si potrebbe pensare che vi sia una disinibizione causata dalle sostanze ma, bisogna anche tener presente che la propensione al rischio di ogni individuo giochi un fattore determinante e possa quindi dare atto ad entrambi i comportamenti. Inoltre più aumenta il grado di consumo più diminuiscono le capacità di negoziare all’interno della coppia l’uso del preservativo; tale fenomeno potrebbe essere compreso sulla base della “fragilità” dei soggetti. Si può ipotizzare che gli individui che tendono ad assumere dosi elevate di sostanze siano caratterizzati da un’identità ancora poco strutturata e proprio per tale motivo non sono in grado di imporsi all’interno della coppia, ma questa rimane solo un’ipotesi che necessita di ulteriori studi.