Itinerario 08 dicembre 2011: anello Monte La Nuda

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Itinerario 08 dicembre 2011: anello Monte La Nuda
Anello rifugio Segavecchia la Nuda
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Rifugio Segavecchia – Sboccata dei Bagnadori – Balzi di Fabuino – Monte La Nuda – Rifugio
Segavecchia.
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Data Escursione: 08 dicembre 2011
Località: Appennino Tosco-Romagnolo (Parco del Corno Alle Scale)
Scala delle difficoltà: EE (impegnativo)
Lunghezza del percorso: Km 11,747
Tempi di percorrenza: 5 h 30' ore compreso le soste
Dislivello stimato in salita: 1096 m
Dislivello stimato in discesa: 1096 m
Mezzi impiegati: propri
Punti di appoggio: rifugio Segavecchia, rifugio Bagnadori.
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Descrizione del percorso
Un bell’anello che, attraversa luoghi incantevoli nel parco del Corno alle Scale come:
il rifugio Segavecchia, il rifugio Bagnadori, i Balzi del fabuino, il fosso di Tanamaria .
Questo, è un itinerario, consigliato a chi è abituato a compiere lunghe camminate in
montagna.
Dettagli percorso:
Rifugio Segavecchia –→ Sboccata dei Bagnadori –→ sentiero C.A.I. 123 Difficoltà –→ T
Sboccata dei Bagnadori –→ monte La Nuda –→ sentiero C.A.I. 129 Difficoltà –→ EE
Monte La Nuda –→ rifugio Segavecchia –→ sentiero C.A.I. 117 Difficoltà –→ E
Come Arrivare
Il punto di partenza rifugio Segavecchia 912 metri s.l.m., dove, parcheggiamo l’auto. Da Firenze a
Pianaccio piccolo borgo nel comune di Lizzano In Belvedere in provincia di Bologna, autostrada
A11, uscire a Pistoia, proseguire sul raccordo di Pistoia, uscire in direzione
Collina/Porretta/Bologna, continuare sulla SR 64, seguire poi le indicazioni per
Sestola/Fanano/Corno Alle Scale/Lizzano/Gaggio Montano/Porretta Terme. Strada provinciale
324/323 attraversare Vivalle e continuare in direzione di Lizzano in Belvedere, prima di Lizzano
svoltare a sinistra e seguire le indicazioni per Pianaccio. Da Pianaccio seguire le indicazioni
rifugio Segavecchia, attenzione perché la strada è si asfaltata ma, molto stretta è impossibile
scambiarsi con un’automobile che procede in senso contrario, il limite massimo consentito è di 5
Km/h. Lateralmente alla strada c’è un burrone che, strapiomba nel torrente sottostante, è possibile
parcheggiare accanto al rifugio dove, una zampillante fontana ci permette l’approvvigionamento di
acqua.
L’Itinerario
Siam partiti da Firenze alle ore 6,10, temperatura esterna 6 °C , arrivati al rifugio Segavecchia ore
8,30 temperatura esterna 6 °C. Dopo esserci riforniti di acqua e attrezzati per il trekking alle ore
8,45 abbiamo iniziato la nostra escursione. A destra della fontana prendiamo il sentiero C.A.I.
n°123, che coincide con la strada forestale che dal rifugio Segavecchia conduce alla Madonna
Dell’Acero. Superata la sbarra metallica che impedisce l’accesso alle auto, seguiamo il tracciato
forestale alla cui destra scorre un torrente cristallino che, spumeggiando in un infinità di cascate e
rapide scende a valle e si immette nel Tanamaria. Il tracciato forestale, coincidente con il sentiero
c.a.i. 123 sale regolarmente senza grossi strappi con una serie di tornanti ad un valico. Superato il
valico la strada scende e in breve tempo arriviamo al rifugio Bagnadori 1230 metri s.l.m., dove tre
fontane ci permettono l’approvvigionamento di acqua. Il rifugio è molto carino e, offre in caso di
pioggia un comodo riparo con tanto di camino per il fuoco e addirittura un wc. Il reparto notte del
rifugio non è liberamente accessibile va prenotato al seguente numero di telefono: 053451241 053451264. Ѐ trascorso circa 1 h 40' dalla partenza e siamo arrivati alla Sboccata Dei Bagnadori 1273
metri s.l.m).
La Sboccata Dei Bagnadori è un ampio spazio con un incrocio, qui prendiamo a sinistra, sempre
sulla strada forestale seguendo le indicazioni per Madonna dell’Acero. Percorsi 600/700m sulla
sinistra notiamo l’innesto del sentiero C.A.I. n°129 che, con forte pendenza ci condurrà prima sul
Balzo del Fabuino 1653 metri s.l.m. e poi sul monte La Nuda 1829 metri s.l.m.. Il sentiero C.A.I.
n°129 è un sentiero considerato difficile per escursionisti esperti (EE), con una serie di tornanti ci
porta appena usciti dal basco ai piedi del Balzo Del Fabuino 1653 metri s.l.m., sono trascorsi
circa 45' da quando abbiamo iniziato a salire. Il sentiero ora si inerpica per il crinale in forte pendenza e
strapiombante da entrambi i lati. Nonostante la magnifica giornata di Sole il sentiero è ghiacciato, il terreno
scricchiola sotto i nostri piedi e, lo scarpone affonda nella crosta ghiacciata, bisogna seguire la massima
attenzione per non scivolare. Scivolare vuol dire rischiare di precipitare dal balzo nel dirupo sottostante.
Nonostante questo lo spettacolo che, si presenta ai nostri occhi è stupefacente, semplicemente fantastico,
sotto i nostri piedi inizia l’alta valle di Silla, la giornata è fredda ma, limpidissima e l’occhio spazia oltre la
Val Padana sino alle Alpi ammantate di neve. Il monte Cimone è così nitido e limpido che, basta allungare
la mano per toccarlo. Superato la cima del Balzo Del Fabuino un comodo sentiero erboso di crinale ci porta
in poco tempo in cima al monte La Nuda 1830 metri s.l.m.. Sono trascorse 1 h 50' da quando abbiamo
iniziato a salire il sentiero C.A.I. n°129, alla nostra sinistra il Corno Alle Scale 1945 metri s.l.m. con la sua
croce vetta sembra fondersi nell’azzurro del cielo. Di fronte a noi, illuminata dal Sole si staglia nel cielo
terzo la catena dell’Appennino tosco-emiliano dal monte Gomito al Rondinaio l’Altaretto la Grotta Rosa il
Giovo con tutte le sue giogaie il Prado il Cusna lo spettacolo è entusiasmante mozzafiato!!! Abbiamo
pranzato sulla cima della Nuda sdraiati nel paleo immersi nel Sole! Dopo pranzo siamo tornati sui nostri
passi sino alla cima del Balzo Del Fabuino sino al l’innesto del sentiero C.A.I. n°117 che, prendiamo
tenendo la destra, il sentiero scende vertiginosamente lungo il ripido pendio erboso del Balzo Del Fabuino,
in forte pendenza insidioso e reso scivoloso dal terreno bagnato,bisogna prestare la massima attenzione.
Dopo un breve tratto senza vegetazione, il sentiero, si inoltra nel bosco, che nel primo tratto è composto da
abeti, in questo punto vari alberi sono caduti di traverso al sentiero, non è una casa semplice superarli.
Superato il bosco abeti, il sentiero scende attraversando con passaggi laterali una serie di rocce lisce e
viscide, dove, per scendere bisogna usare mani e piedi, superato queste ci inoltriamo nella faggeta e, in poco
tempo perdiamo molta quota. Il sentiero e letteralmente coperto di foglie, e in alcuni punti accumulate dal
vento sono alte quasi 1m, nascondendo radici, rami e pietre bagnate sono molto scivolosi considerata anche
la forte pendenza con cui scende il sentiero C.A.I. n°117, bisogna prestare la massima attenzione.
Raggiunto il letto del torrente Tanamaria la pendenza diviene via via più dolce, tanto che, all’innesto con il
sentiero C.A.I. n°119 diventa una comoda strada forestale, che, in pochi minuti ci conduce al rifugio
Segavecchia.
È trascorsa 1 h 45' da quando siamo partiti dalla cima del monte La Nuda..
Tempi di percorrenza
Rifugio Segavecchia –→Sboccata Dei Bagnadori –→C.A.I. n°123 –→ Difficoltà: T –→K m 4,600
Percorrenza: 1 h 45' Dislivello in salita: 488 m Dislivello in discesa: 122m
Tratto su strada: Km 4,600
Punto di appoggio: rifugio Segavecchia
Sboccata Dei Bagnadori –→Monte La Nuda–→ C.A.I. n°129 –→ Difficoltà: EE –→K m 3,145
Percorrenza: 2 h
Dislivello in salita: 571 m Dislivello in discesa: 22m
Tratto su strada: Km 0,706
Punto di appoggio: rifugio Bagnadori
Monte La Nuda –→ Rifugio Segavecchia –→ C.A.I. n°117 –→ Difficoltà: E –→K m 4,050
Percorrenza: 1 h 45' Dislivello in salita: 38 m Dislivello in discesa: 947m
Tratto su strada: Km 0,537
Punto di appoggio: rifugio Segavecchia
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