Il viaggioStudenti e docenti visitano Mauthausen e Gusen

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Il viaggioStudenti e docenti visitano Mauthausen e Gusen
SCUOLA CREMA
Il viaggio Studenti e docenti
visitano Mauthausen e Gusen
Gli istituti Munari, Fondazione Manziana, Galilei, Pacioli, Racchetti-Da Vinci e Sraffa
rappresentano il territorio cremasco nell’ambito del progetto ‘Essere cittadini europei’
n Saranno il campo di concentramento nazista di Mauthausen e il sottocampo di Gusen, in
Austria, le mete del Viaggio della
memoria 2017, riservato agli studenti delle classi quarte degli
istituti superiori della provincia
di Cremona. Il territorio cremasco sarà rappresentato da allievi e docenti di Munari, Fondazione Manziana, Galilei, Pacioli,
Racchetti-Da Vinci e Sraffa. Il
viaggio rientra nel progetto
triennale Essere cittadini europei Percorsi per una memoria europea
at tiv a , curato dalla referente
storico-didattica Ilde Bottoli.
All’esperienza, in programma
dal 10 al 12 aprile prossimi, parteciperanno almeno settecento
persone, tra cui oltre seicentocinquanta studenti: una cifra
importantissima, che testimonia il profondo radicamento
nella realtà scolastica territoriale — tra insegnanti, ragazzi e
famiglie — di un progetto che
dura da ormai vent’anni. La visita a un campo di concentramento è un’esperienza toccante ed emotivamente forte: per
questo i giovani partecipanti,
già dalla fine del 2016, stanno
affrontando un apposito percorso di formazione che comprende incontri, conferenze e
attività di approfondimento
che si concretizzeranno nell’allestimento di un’apposita mostra storico-didattica. Al viaggio vero e proprio parteciperà
anche il testimone Ar mando
Gasiani, uno dei 23.826 italiani
deportati per ragioni politiche
nei campi di concentramento.
«Il campo di Mauthausen era
localizzato in un punto strategico — ricorda Bottoli —, non
lontano da Klegenfurt, da Linz e
dal castello di Hartheim. Ad
Hartheim vennero inizialmente uccisi migliaia di disabili e di
pazienti psichiatrici, poi vi si
continuò l’attività di eliminazione fisica dei progionieri provenienti da Mauthausen e dalla
rete di lager collegati». Nel sistema nazista, Mauthausen era
un campo di III livello, ovvero
un campo di eliminazione fisica
attraverso il lavoro. Fu aperto
nel 1938 per sfruttare una cava
di granito e si allargò in una rete
di campi nei quali migliaia di
prigionieri, per lo più ‘politici’,
furono costretti a lavorare fino
allo sfinimento. Moltissimi furono quelli eliminati.
MEDIA ‘ABBADO’: IN SCENA LE CLASSI DEL CORSO MUSICALE
IL DOVERE DELLA MEMORIA
IN PAROLE E MUSICA
n Venerdì prossimo, in occasione della giornata della Memoria, il comitato cittadino di
promozione della Costituzione italiana proporrà la commemorazione delle vittime dell’Olocausto, in collaborazione con la scuola
media Abbado di Ombriano. Il dovere della memoria è il titolo della performance, a cura delle
classi del corso musicale, guidate dal maestro
Marco Somenzi. «Nessuno di noi può abbandonare il campo dell’impegno civico – commenta
Graziella Della Giovanna, referente del comitato
—: noi adulti e anziani abbiamo raccolto, condiviso e difeso i principi costituzionali». Il ritrovo sarà alle 10 nella sala consiliare del Comune: interverrà anche il sindaco Stefania Bonaldi. A seguire sarà deposta una corona d’alloro al famedio di piazza Istria e Dalmazia. Il
programma musicale della mattinata prevede
brani tratti da colonne sonore di film dedicati
alla Shoah, ad esempio La vita è bella, poi l’Hallelujah di Cohen, canti popolari e danze israeliane, brani di Mozart e Bizet. Saranno inoltre
proposte letture a tema accompagnate dal pia-
SUL PALCO IL 30 E 31 GENNAIO
AL TEATRO SAN DOMENICO
SPETTACOLI PER BIMBI E RAGAZZI
noforte. Lo stesso giorno a Spino d’Adda la sala
consiliare del Comune ospiterà la presentazione del volume Il Goring antinazista scritto da
Graziano Guiotto. Si tratta della storia di Albert
Goring, fratello di Hermann, vice di Hitler,
nonché ideatore dei campi di concentramento
nazisti. Una vicenda poco nota, nonostante Albert Goring abbia salvato centinaia di ebrei.
Appuntamento alle 20.30.
n Come sorelle e Shoah - Frammenti di una ballata sono le due
proposte del teatro San Domenico in occasione della Giornata
della memoria, per non dimenticare il dramma dell’Olocausto.
Le rappresentazioni, in scena il 30 e 31 gennaio, sono indirizzate ai ragazzi delle scuole elementari e medie del territorio. Come
sorelle, adatto a bambini dagli 8 ai 10 anni, è ispirato al racconto
di Lia Levi che narra lo sterminio degli ebrei con gli occhi dei più
piccoli ed è portato sul palco da Monica Mattioli, dopo un laboratorio con studenti delle classi elementari. Shoah - Frammenti
di una ballata, invece, è prodotto da Ura Teatro di Lecce e si rivolge a spettatori dai 10 ai 16 anni. Lo spettacolo si basa su un
dialogo musicale tra l’attore Fabrizio Saccomanno e l’artista Redi
Hasa. Resta la visione infantile di una tragedia che sembrava incomprensibile allora e che ancora oggi non trova spiegazione.
Le prevendite sono aperte alla biglietteria del San Domenico.