la vera storia di noè - Comune di Castelfidardo
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la vera storia di noè - Comune di Castelfidardo
59° • 2016 • Interpreti: Nadya Otoo Testo: Alberto Zeppieri Musica: Lelio Luttazzi Arrangiamento: Luca Orioli LA VERA STORIA DI NOÈ Cosa non si inventerebbe un bambino per farsi preparare una buona e gustosa merenda? Ecco allora prendere forma dalla fantasia una nuova e improbabile storia sulla vicenda di Noè. Poiché sul monte Ararat non cresceva più vegetazione, al buon Noè viene l’idea di fuggire a Santa Fè e aprire un bar dove preparare del buon tè. Ma la vicenda si complica quando un certo Mustafà col suo amico Ali Babà e i quaranta ladroni, invidiosi, screditano l’attività del nostro povero protagonista. L’improbabile storiella diventa davvero incredibile quando si scopre il nuovo lavoro di Noè che diventerà un improbabile petroliere! Nadya Otoo, anni 7 di Castelfidardo (AN) Sono: Nadya Otoo Tutti mi chiamano: Nady Età: 7 anni Vivo a: Castelfidardo (AN) La mia famiglia è composta da: Papà Samuel, mamma Florence e mio fratello Samuel Junior La canzone che canto al 59° Zecchino d’Oro è: “La vera storia di Noè” E parla di: è la storia buffa di Noè, il famoso dell’Arca che, stanco di tanta acqua, decide di aprire un bar a Santa Fè, ma c’è qualcuno che gli gioca un brutto scherzo… Il mio colore preferito è: il blu e il bianco Da grande vorrei diventare: una stilista o unacantante Nel tempo libero mi piace: guardare la tv e disegnare Lo Zecchino d’Oro per me è: sorpresa, felicità ed emozioni AUTORI Alberto Zeppieri - Lelio Luttazzi Sono: Alberto Zeppieri Vivo a: Udine Nella vita faccio: il presidente Provinciale UNICEF, il giornalista musicale, il produttore discografico Quand’ero piccolo volevo fare: contribuire, nel mio piccolo, a creare un mondo migliore Il mio motto è: “Ogni problema crea opportunità” Cosa mi ha spinto a scrivere una canzone per bambini? La musica aiuta a riflettere e sa insegnare La mia canzone in gara è: “La vera storia di Noè” In quanto autore di: testo La mia canzone è nata così: ascoltando una melodia composta da Lelio Luttazzi, ancora senza testo, e immaginandola subito cantata da un/a bambino/a con il supporto di un coro infantile Il tema che ha ispirato la mia canzone è: il sogno, l’immaginazione, la fantasia, la trasformazione della realtà attraverso il gioco. Nel testo c’è un velato riferimento al bullismo, alla prepotenza si alcuni “teppistelli” nei confronti dei bambini più piccoli o apparentemente più indifesi. Ai bambini di oggi dedico la canzone dello Zecchino d’Oro: “Il pulcino ballerino” Il mio incoraggiamento rivolto ai piccoli interpreti: Non dimenticatevi mai di sognare e fate in modo che nessuno vi impedisca mai di farlo Nato a Trieste il 27 aprile del 1923, Lelio Luttazzi si avvicina al mondo della musica durante gli anni dell’Università quando partecipa con altri studenti ad uno spettacolo al Teatro Rossetti. Ha tredici anni quando per la prima volta ascolta “After you’ve gone” cantata da Louis Armstrong e rimane folgorato dalla musica swing. Terminata la guerra, nel 1948, dopo essersi trasferito a Milano, inizia a incidere centinaia di dischi per la CGD (Compagnia Generale del Disco) insieme a Teddy Reno. Pubblica con le “Messaggerie Musicali” canzoni di grande successo. Il suo grande amore è il jazz. Nel 1950 a Torino dirige l’orchestra della Rai, inventando uno stile nuovo per l’Italia: l’orchestra d’archi ritmica. Con Mike Buongiorno, realizza una serie lunghissima di trasmissioni dal titolo “Punto Interrogativo” nelle quali inventa “Il Motivo In Maschera”. Sempre in quegli anni, dal 1967 per un decennio, ogni venerdì, da Via Asiago in Roma presenta in diretta la famosissima “Hit PARADE” e intanto scrive colonne sonore per film, interventi musicali e commedie musicali. È anche attore e in quegli anni partecipa al film di Michelangelo Antonioni “L’Avventura”, al film di Dino Risi “L’Ombrellone”, e ad altri in parti minori. Nel 1982 scrive la musica della sigla per la trasmissione televisiva “Cipria” presentata da Enzo Tortora e partecipa ad ogni puntata suonando in trio. Nel 1991 per Telemontecarlo insieme a Gigliola Cinquetti prende parte al programma “Festa di Compleanno” suonando ogni sera in trio. Nel novembre 2007 decide di trasferirsi definitivamente insieme alla moglie nella sua amatissima Trieste. Nel febbraio 2009 partecipa al Festival di Sanremo accompagnando al pianoforte la giovane Arisa vincitrice del premio “Nuove Proposte”. L’8 luglio 2010 ci lascia per sempre.