Attivita didattiche - Museo Vittorino Cazzetta

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Attivita didattiche - Museo Vittorino Cazzetta
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1 00
REGIONE VENETO
-
Comune di
Selva di Cadore
Attivita didattiche
VIAGGIO AL MUSEO
Operatore: Gruppo Archeogiocando- Diego Battiston, Letizia Lonzi, Lucia Lorenzi, Serena Tonietto
Gradi scolastico: scuola dell’Infanzia
PRESENTAZIONE DELL’ATTIVITA’
Con questo laboratorio i bimbi avranno un primo approccio alla realtà museale. Una visita animata
accompagnerà i bambini in un viaggio nel tempo e attraverso giochi e attività manuali scopriranno il masso
con le impronte dei dinosauri del Pelmetto e l’accampamento degli uomini del Mesolitico nella conca di
Mondeval.
OBIETTIVI :
1. Aprire il museo anche ai bambini più piccoli, ambiente solitamente considerato di proprietà dei
“grandi”.
2. Permettere un primo approccio con la realtà territoriale di Selva di Cadore e far capire ai bimbi che
la valle è stata abitata da tanto tempo e da forme di vita anche spettacolari, come possono
essere i dinosauri.
PROGRAMMA
Il laboratorio prevede una visita al museo dove attraverso giochi manuali, come l’impressione del’impronta
della mano o di un piede, i bambini capiranno il meccanismo con cui si sono formate le impronte dei
dinosauri sul masso del Pelmetto. Successivamente un semplice gioco enigmistico condurrà i piccoli
visitatori nel mondo Mesolitico visitando anche la riproduzione dell’accampamento della conca di
Mondeval de Sora.
Numero di partecipanti massimo: massimo 30 persone;
Durata: 1 ora e 30 minuti;
Spazi richiesti: l’attività si svolge al Museo Civico “V. Cazzetta” negli spazi adibiti alla didattica;
Materiali richiesti: nessuno;
Attrezzature richieste: nessuna;
Materiali fornit i dall’operatore: supporti didattici e materiali specifici per il laboratorio;
Attrezzature fornite dall’operatore: nessuna;
Altre esigenze: nessuna;
Disponibilità operatore: da settembre a giugno in date e orari da concordare;
Costo: 55 euro all’ora
L’AVVENTURA DI UN FOSSILE: DAL MARE ALLE DOLOMITI
LA VITA NELLE ROCCE
Operatore: Gruppo Archeogiocando- Diego Battiston, Letizia Lonzi, Lucia Lorenzi, Serena Tonietto
Grado scolastico: scuola primaria, scuola secondaria di primo e secondo grado
PRESENTAZIONE DELL’ATTIVITA’
I fossili hanno da sempre affascinato grandi e piccoli: come hanno fatto delle conchiglie o dei pesci a finire
lassù, tra le cime delle montagne? E come fa un organismo vivente, animale o vegetale, a diventare un
pezzo di roccia? Questa esperienza al Museo “V. Cazzetta” vuole dare risposta a queste e alle molte altre
domande che interessano il mondo dei fossili.
OBIETTIVI E FINALITA’
1. Acquisire le conoscenze e le competenze per il riconoscimento dei principali tipi di fossili;
2. Capire come avviene il processo di fossilizzazione e quali processi evolutivi hanno portato allo
sviluppo delle attuali specie viventi;
3. Sviluppare nei partecipanti capacità osservative, analitiche e operative;
4. Promuovere la conoscenza del patrimonio naturalistico attraverso la conoscenza diretta delle
peculiarità geopaleontologiche del territorio dolomitico;
5. Valorizzare i reperti del Museo come fonte storico/scientifica.
PROGRAMMA
Il laboratorio, della durata di 2 ore, prevede una parte introduttiva dove verrà chiarito il concetto di fossile
e di fossilizzazione e verranno acquisite le competenze essenziali per il riconoscimento dei fossili. Sarà
possibile scoprire e comprendere anche i principali processi evolutivi che hanno portato allo sviluppo della
vita nelle forme che conosciamo oggi. Ci si concentrerà principalmente sulle specie fossili diffuse sulle
Dolomiti con particolare attenzione a quelle esposte nelle sale del museo. Successivamente, grazie a schede
di riconoscimento, sarà possibile identificare e riconoscere dei veri fossili che verranno forniti agli utenti.
Segue la visita del museo concentrata soprattutto55
sulla
sezione paleontologica.
euro
Numero di partecipanti massimo: un gruppo classe (max 30 persone);
Durata: 2 ore;
Spazi richiesti: l’attività si svolge al Museo Civico “V. Cazzetta” negli spazi adibiti alla didattica;
Materiali richiesti: nessuno;
Attrezzature richieste: nessuna;
Materiali forniti dall’operatore: supporti didattici e materiali specifici per il laboratorio;
Attrezzature fornite dall’operatore: campioni di fossili;
Altre esigenze: nessuna;
Disponibilità operatore: da settembre a giugno in date e orari da concordare;
Costo: 55 euro all’ora
OGNI OSSO AL SUO POSTO
Il riparo Mondeval
Operatore: Gruppo Archeogiocando - Diego Battiston, Letizia Lonzi, Lucia Lorenzi, Serena Tonietto
Grado scolastico: scuola primaria
PRESENTAZIONE DELL’ATTIVITA’
Il laboratorio prevede una visita al museo, focalizzata soprattutto sulla sezione Mesolitica, in cui sarà
possibile toccare e utilizzare gli strumenti e gli oggetti presenti nel corredo dell’uomo di Mondeval.
Successivamente il laboratorio prevede una fase in cui i ragazzi potranno ricostruire lo scheletro e
ricollocare in modo corretto il corredo dell’uomo di Mondeval nella riproduzione della fossa a partire dai
disegni realizzati dagli archeologi in fase di scavo. Inoltre sarà consegnata ad ogni allievo una “scheda
tafonomica”, propria del lavoro dell’archeologo, impiegata per descrivere in modo preciso e scientifico una
sepoltura.
OBIETTIVI E FINALITA’
1. Acquisire le conoscenze e le competenze per il riconoscimento dei principali tipi di fossili;
2. Capire come avviene il processo di fossilizzazione e quali processi evolutivi hanno portato allo
sviluppo delle attuali specie viventi;
3. Sviluppare nei partecipanti capacità osservative, analitiche e operative;
4. Promuovere la conoscenza del patrimonio naturalistico attraverso la conoscenza diretta delle
peculiarità geopaleontologiche del territorio dolomitico;
5. Valorizzare i reperti del Museo come fonte storico/scientifica.
PROGRAMMA
Il laboratorio, della durata di 2 ore, prevede una parte introduttiva dove i bambini visiteranno la parte
mesolitica del museo e avranno occasione di toccare e sperimentare l’utilizzo degli strumenti del corredo
dell’uomo di Mondeval.
Successivamente si improvviseranno archeologi e ricostruiranno lo scheletro dell’uomo di Mondeval e
compileranno la “scheda tafonomica” di descrizione della sepoltura.
Numero di partecipanti massimo: un gruppo classe (max 30 persone);
Durata: 2 ore;
Spazi richiesti: l’attività si svolge al Museo Civico “V. Cazzetta” negli spazi adibiti alla didattica;
Materiali richiesti: nessuno;
Attrezzature richieste: nessuna;
Materiali forniti dall’operatore: supporti didattici e materiali specifici per il laboratorio;
Attrezzature fornite dall’operatore: nessuna;
Altre esigenze: nessuna;
Disponibilità operatore: da settembre a giugno in date e orari da concordare;
Costo: 55 euro all’ora
LO SCAVO ARCHEOLOGICO: ARCHEOLOGI PER UN GIORNO
Dallo scavo alla vetrina: la storia di un reperto archeologico
SCAVO AL MUSEO
Operatore: Gruppo Archeogiocando - Diego Battiston, Letizia Lonzi, Lucia Lorenzi, Serena Tonietto
Grado scolastico: scuola primaria, scuola secondaria di primo e 2° grado
PRESENTAZIONE DELL’ATTIVITA’
Il laboratorio inizialmente introduce i ragazzi al concetto di scavo come uno dei momenti più importanti
nell’indagine archeologica di un sito, per il recupero dei reperti e la raccolta di tutte le informazioni
possibili. Li accompagna poi alla comprensione del significato moderno di archeologia: una scienza sempre
più multidisciplinare infatti l’ archeologo lavora insieme ad un gruppo di specialisti di diverse discipline
proprie delle scienze naturali.
Infine i partecipanti giungeranno alla scoperta che l’archeologo non è solo colui che in un sito archeologico
toglie la terra per raccogliere oggetti antichi, ma deve essere anche in grado di capire come si è formato il
terreno che sta scavando (il deposito archeologico) e riconoscere le singole unità stratigrafiche.
L’operatore aiuterà i ragazzi a :
1) Capire come vengono scoperti i reperti conservati nei musei;
2) Conoscere gli strumenti e i macchinari che vengono utilizzati durante lo scavo di un sito archeologico;
3) Conoscere le Unità Stratigrafiche anche attraverso l’uso delle Schede US;
4) Tentare di stabilire una cronologia relativa osservando la sequenza stratigrafica messa in luce;
5) Comprendere come viene stabilita una datazione scientifica (cronologia assoluta).
In un secondo momento i ragazzi saranno impegnati direttamente nell’analisi, nella documentazione e
nello scavo di una stratigrafia realizzata appositamente, applicheranno le tecniche di scavo stratigrafico, di
documentazione grafica su carta millimetrata e sul quaderno di scavo ed eseguiranno un primo
trattamento dei reperti stessi (lavaggio, inventario e prima interpretazione).
Si procederà poi alla comprensione del lungo viaggio del reperto dalla terra al museo: dal lavoro del
restauratore (i ragazzi proveranno a ricomporre i frammenti ritrovati), alla creazione di un inventario ad
opera dell’archeologo e finalmente alla musealizzazione del reperto.
OBIETTIVI E FINALITA’
Questo laboratorio si pone come obiettivo quello di coinvolgere i ragazzi in un’attività pratica che sviluppi le
attitudini e le capacità relazionali, lo spirito “investigativo” , la percezione visiva e tattile, nonché le abilità
manuali, mediante un corretto supporto metodologico che subordini l’attività, principalmente ludica, a
precise regole in linea con le correnti tecniche di scavo .
Inoltre tende a rafforzare il concetto che la storia si ricostruisce anche attraverso lo studio dei reperti e la
comprensione di come si arriva al recupero degli stessi, introducendo, infine, gli alunni nell’ambiente
Museo, nel caso specifico il Museo Civico “Vittorino Cazzetta” di Selva di Cadore.
PROGRAMMA
Il laboratorio si sviluppa, come illustrato, in un incontro di due ore e trenta minuti.
Numero di partecipanti massimo: un gruppo classe (max 30 persone);
Durata: 2 ore e 30 minuti;
Spazi richiesti: l’attività si svolge al Museo Civico “V. Cazzetta” negli spazi adibiti alla didattica;
Materiali richiesti: nessuno;
Attrezzature richieste: nessuna;
Materiali forniti dall’operatore: supporti didattici e materiali specifici per il laboratorio;
Attrezzature fornite dall’operatore: riproduzione degli strumenti e del materiale di corredo dell’ Uomo di
Mondeval; materiale necessario per la realizzazione di uno scavo archeologico
Altre esigenze: nessuna;
Disponibilità operatore: da settembre a giugno in date e orari da concordare;
Costo: 55 euro all’ora
CURRICULUM
Il Gruppo Archeogiocando nasce nel settembre del 2010, al termine del corso di formazione “Operatore
per la valorizzazione del patrimonio museale e culturale” organizzato dalla Comunità Montana di Centro
Cadore nell’ambito del progetto “Transmuseum – Interreg IV Italia-Austria ”, dall’entusiasmo e dalla voglia
di promuovere il patrimonio storico-archeologico del bellunese. Tutti gli operatori del Gruppo
Archeogiocando sono laureati in materie archeologiche o in beni culturali.
Attualmente opera attivamente presso il “Museo Vittorino Cazzetta” di Selva di Cadore e il “Museo
Archeologico Cadorino” della Magnifica Comunità di Pieve di Cadore organizzando, ideando e realizzando
numerosi laboratori didattici e visite guidate soprattutto per gruppi scuola ma anche per gruppi famiglia e
gruppi misti.
Diego Battiston consegue la maturità presso il Liceo Classico Statale di S. Vito di Cadore il 2 luglio 2005 e
attualmente si sta laureando in archeologia all'Università degli Studi di Padova.
Nel 2007 ha partecipato ad uno stage universitario di 50 ore presso il “Museo Archeologico Cadorino” di
Pieve di Cadore. Inoltre nello stesso anno ed in quello successivo ha tenuto una serie di lezioni
sull'archeologia dei siti minerari all'interno del progetto “corso di archeologia” del liceo classico di S. Vito.
Dal 2008 lavora come collaboratore per conto della ditta Pacitti in scavi e ricerche archeologiche.
Nel 2009 ha svolto servizio di guardiania ed accoglienza visitatori presso il “Museo del Cidolo” a
Perarolo di Cadore.
Da maggio ad ottobre 2010 ha partecipato al corso di Didattica Museale presso la sede ENAIP di Calalzo,
organizzato per conto della Comunità Montana di Centro Cadore e del GAL.
Attualmente, oltre a svolgere attività di scavo e ricerche archeologiche, collabora allo sviluppo di attività
didattiche presso il “ Museo Vittorino Cazzetta” di Selva di Cadore ed il “Museo Archeologico Cadorino”.
Lucia Lorenzi, diplomatisi al liceo classico, consegue la Laurea in “Lettere e Filosofia”, corso di laurea in
“Scienze dei beni culturali”, curriculum in “Storia, conservazione e promozione dei beni archeologici”,
presso l’università “Carlo Bo” di Urbino.
Durante il periodo di studi integra la sua formazione frequentando il corso per “Operatore culturale
(addetto alla gestione dei beni archeologici)” organizzato dall’amministrazione provinciale di Pesaro e
Urbino, svoltosi a Fossombrone (PU), e il corso FSE “ Tecnico e guida archeologico-subacquea” presso la
cooperativa “Thalassa” a Castellammare di Stabia (Na).
Dal 2002 al 2009 opera come animatrice ed educatrice, alle dipendenze, prima, della Coop. Sociale “IRS
l’Aurora” di Ancona impegnata nel recupero di detenuti ed ex detenuti, poi dei servizi sociali del comune di
Riccione, operando all’interno di una Casa Protetta/RSA.
Da maggio a ottobre 2010 frequenta il corso di formazione per “Operatore per la valorizzazione del
patrimonio museale e culturale”, progetto transmuseum interreg IV Italia-Austria organizzato da Enaip
Veneto (sede di Calalzo) per conto della Comunità Montana Centro Cadore.
Attualmente svolge sia attività di archeologa collaborando con la ditta Pacitti di Resana, sia di operatore
museale realizzando attività di laboratori e percorsi didattici indirizzati alle scuole e alle famiglie all’interno
dei musei archeologici del Cadore.
Letizia Lonzi consegue a pieni voti la laurea in “Conservazione dei beni Culturali”, presso l'Università di
Udine il 7 luglio 2002. Dal 2003 collabora con la Diocesi di Belluno-Feltre nell'attività di catalogazione dei
beni storico-artistici e con la Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore con mansioni di segretaria
amministrativa e scientifica part time. Svolge attività di didattica fin dal periodo di stage presso il Museo
Civico di Belluno (2002) e in seguito alla partecipazione al corso di formazione per Operatore per la
valorizzazione del patrimonio museale e culturale nell'ambito di Transmuseum Interreg IV Italia- Austria
(2010). Ha partecpiato a vari corsi di formazione relativi alla catalogazione libraria, di fotografie e in
generale di gestione dei beni museali. Collabora con vari Enti e Associazioni con incarichi di consulenza
(Comunità Montana Centrop Cadore, Comunità Montana Comelico Sappada, Provincia di Belluno, Gal Alto
Bellunese, IUAV, Centro Consorzi Belluno). Ha partecipato a campagne di scavo archeologico. Ha esperienza
nel campo di progetti museologici e di allestimenti di mostre temporanee.
Serena Tonietto si è diplomata al Liceo “G.B. Brocchi” di Bassano del Grappa nel 2001, conseguendo la
maturità classica ad indirizzo sperimentale sociale abilitante all’insegnamento nelle scuole dell’infanzia e
primarie.
Nel 2004 ottiene la laurea triennale in Scienze e Tecnologie per i Beni Culturali presso l’Università degli
Studi di Padova e nel 2006 consegue con lode la laurea magistrale in Scienze e Tecnologie per i Beni
Archeologici e Artistici presso l’Università degli Studi di Padova.
Nel 2011 diventa dottore di ricerca terminando la Scuola di Dottorato di Ricerca in Studio e Conservazione
dei Beni Archeologici e Architettonici, indirizzo Scienze e Tecnologie per i Beni Archeologici e Architettonici
con una ricerca riguardante “Indagini archeometriche sul mosaico paleocristiano di S. Giustina (Padova):
caratterizzazione chimico cristallografica dei materiali e sviluppo di metodiche analitiche micro- e non
distruttive”.
Nel 2010 in seguito alla partecipazione al corso di formazione per Operatore per la valorizzazione del
patrimonio museale e cultura nell'ambito di Transmuseum Interreg IV Italia- Austria (2010), comincia la sua
attività di collaborazione con le realtà museali bellunesi progettando percorsi didattici. Attualmente
collabora attivamente con i musei archeologici dell’alto bellunese (Museo “Vittorino Cazzetta” di Selva di
Cadore, Museo “Corte Metto” di Auronzo di Cadore, “Museo Archeologico della Magnifica Comunità” di
Pieve di Cadore) e con la Fondazione Casa Tiziano di Pieve di Cadore ideando e realizzando laboratori
didattici e visite guidate soprattutto per gruppi scuola ma anche per gruppi famiglia e gruppi misti.