Inserto - ATER Belluno

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Inserto - ATER Belluno
iNFORMA
DICEMBRE 2009
Vademecum
Nella rubrica “Vademecum” vengono pubblicate tutte le informazioni utili inerenti
il rapporto di locazione e le regole da osservare
aterinforma n. 1/99:
aterinforma n. 2/99:
aterinforma n. 1/00:
aterinforma n. 2/00:
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aterinforma n. 3/01:
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aterinforma n. 2/02:
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aterinforma n. 1/07:
aterinforma n. 2/07:
aterinforma n. 1/08:
aterinforma n. 3/08:
aterinforma n. 1/09:
SONO STATE FINORA PUBBLICATE:
Come si calcola il canone di locazione - Mancata produzione del reddito
Come leggere la bolletta fattura - Ospitalità temporanea, cosa bisogna fare per
mettersi in regola
La manutenzione delle caldaie a gas
Scambio consensuale fra assegnatari, normativa, elenco annunci e modulistica
Decadenza dall’assegnazione
Attenzione alle autocertificazioni - Principali norme per un corretto utilizzo
degli alloggi - La voltura del contratto di locazione, i casi di decesso, abbandono,
separazione, modulistica
Ampliamento del nucleo familiare - Fac-simile di richiesta per il subentro nel nucleo
familiare - Comitato tecnico - Commissione alloggi
L’assicurazione delle casalinghe
Come difendersi dai furti e dai malintenzionati
Euro: impariamo a conoscerlo - Come si paga il canone di locazione
Come mettersi in contatto con i responsabili dei servizi aziendali
La gestione dell’impianto di riscaldamento autonomo e del riscaldamento
centralizzato - La muffa in casa, come evitarla
Ospitalità ed ampliamento illegali - Scambio consensuale, gli ultimi annunci
Arriva l’inverno. Le precauzioni indispensabili da prendere - Chi non occupa
l’alloggio assegnato lo riconsegni - La riconsegna dell’alloggio: come fare
Piano vendite Legge 560/93 il punto della situazione. Alloggi Stato.
Nuovo prezzo di cessione
Sfratti per morosità - Quello della porta accanto: assegnati i premi
Cosa fare in caso di calamità naturali
Tutti i numeri utili per le emergenze
Modulistica da utilizzare per i rapporti con l’Ater
Prevenzione incendi domestici
La carta dei servizi
Dalla Questura di Belluno consigli contro i raggiri
Scambio consensuale alloggio: gli ultimi annunci
Arriva l’inverno: manutenzione caldaie ed altre indicazioni
Come si calcola l’affitto
I servizi sociali del Comune di Belluno
I servizi sociali del Comune di Feltre
Arriva l’inverno. Indispensabile la manutenzione delle caldaie. Consigli utili per
prevenire i fastidi di un problema diffuso: il mal di schiena
Elenco dei compensi e delle prestazioni extraistituzionali espletate in favore di
assegnatari e di Terzi
Come estingure il diritto di prelazione sull’alloggio acquistato dall’Ater
Nuovo piano vendita.
Consigli pratici per il morso di vipera
Lavori primaverili. La prevenzione degli incidenti domestici
La conduzione degli alloggi nel periodo invernale
consigli per risparmiare sulla bolletta elettrica / Il canone di locazione: termini di
pagamento, modalità, aggiornamento
In questo numero:
• Norme, precauzioni e regole per installare la stufa a pellet
I
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Norme precauzioni e regole
per installare la stufa a pellet
ca o predeterminata, ma attenendosi con logiche e raccomandazioni “del buon padre di famiglia”, alle norme specifiche in particolare nel caso in trattazione, alla norma UNI
10683.2005.
Questa disposizione prescrive i requisiti per l’installazione
di “generatori di calore di potenza termochimica al focolare
minore di 35 Kw, alimentati a legna o altri biocombustibili
solidi” (nello specifico si parla di legna naturale in tronchetti o “brichette” compresse o “pellets” o biocombustibili
solidi) e ne rappresenta lo stato dell’arte in fatto di sicurezza nell’installazione.
Per un’installazione a regola d’arte, la norma suggerisce
che l’installazione di apparecchi del tipo sopraindicato avvenga, se in locali od ambienti chiusi, con adeguato posizionamento e collegamento funzionale.
Riscaldarsi in casa costa e in molti casi si cercano le
soluzioni alternative.
Ma prima di intraprendere lavori bisogna conoscere
bene le disposizioni in materia: per la sicurezza propria ed altrui.
Verificando innanzitutto se l’ambiente è idoneo ad accogliere l’apparecchio e se è possibile realizzare i giusti scarichi per il fumo
Per installazione si intendono le operazioni sottoelencate:
1) verifica di compatibilità funzionale nel sito di posa;
2) collegamento al sistema di evacuazione fumi;
3) collegamento alle eventuali prese d’aria esterna;
4) montaggio e posa in opera;
5) eventuali collegamenti elettrici o idraulici;
6) posa di coibentazioni, finiture e rivestimenti, con specifiche raccomandazioni di sicurezza;
7) messa in sicurezza con il primo avvio (verifica del funzionamento e/o collaudo);
8) rilascio della documentazione complementare;
9) Principalmente rilevanti sono i punti 1, 2, 4 e 8 di cui
sotto forniamo una analisi.
Le richieste d’autorizzazione all’installazione di apparecchi
generatori di calore (caldaie/stufe) con alimentazione a
legna o pellets vanno indirizzate all’Ufficio manutenzioni
Ater. Tali richieste, con i dovuti requisiti documentali, possono essere autorizzate.
Tuttavia per evitare incomprensioni o false aspettative vi
sono alcune informazioni tecniche di cui è necessario tener
conto.
Di regola l’Ater di fronte a richieste di modifica dello stato
degli alloggi, si esprime con delle indicazioni /prescrizioni
che se a taluno possono sembrare inutilmente “ vessatorie”
in realtà perseguono uno scopo imprescindibile: la sicurezza del richiedente nonché di terzi e beni e anche della
pubblica incolumità.
Ciò avviene non attraverso un’interpretazione personalisti-
Verifica di compatibilità funzionale
Tale controllo precede qualsiasi altra operazione. Si tratta
in pratica di verificare che il piano di appoggio (solaio) abbia la capacità di sopportare il peso del generatore - fatto
che normalmente per piccolo generatori è oggettivamente
verificato - che le pareti laterali/posteriori e il piano di appoggio siano realizzati con materiali incombustibili e non
sensibili al calore o, nel caso contrario, che siano interposte idonee protezioni d’isolamento qualora ammesse nelle
istruzioni del costruttore.
Va infine controllato il rispetto del volume minimo d’instal-
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lazione (indicato dal costruttore) e dei requisiti richiesti al
sistema d’evacuazione (camino) ai fini del buon funzionamento (sezione interna, materiali, omogeneità della sezione, assenza di ostruzioni, altezza del camino, idoneità del
comignolo, dimensioni prese d’aria esterne).
Collegamento al sistema di evacuazione fumi
Il sistema di evacuazione dei fumi, cioè il camino, deve ricevere lo scarico del solo apparecchio da installare previa
verifica di eventuali divieti d’installazione e distanze legali.
È vietato convogliare nello stesso canale da fumo lo scarico proveniente dalla cappa come pure è vietato lo scarico
diretto verso spazi chiusi anche cielo libero.
Lo scarico diretto dei fumi deve essere previsto a tetto con
un condotto fumario di caratteristiche adeguate, precisate
nella norma e nelle istruzioni di montaggio della apparecchiatura.
elettroventilatori/aspiratori collegati con l’esterno in grado
di mettere in depressione il locale (ad esempio gli estrattori sottocappa).
È ammesso installare le stufe in locali in cui siano presenti
apparecchi a gas funzionanti in modo stagno rispetto al
locale oppure in locali in cui vi siano apparecchiature di
cottura e relative cappe senza estrattore.
Qualore le stufe siano installate in locali adiacente comunicanti con locali in cui siano presenti gli apparecchi di cui
sopra ne è vietato l’uso contemporaneo ove esista il rischio
che uno dei due locali sia messo in depressione rispetto
all’altro.
Poiché la stufa deve poter disporre dell’aria necessaria al
regolare funzionamento deve essere presente una presa
d’aria esterna di adeguate caratteristiche, precisate dal costruttore oppure con caratteristiche dimensionali minime
prescritte dalla norma UNI citata a seconda del tipo di stufa
a focolaio aperto/chiuso.
Collaudo e documentazione
La messa in esercizio deve essere preceduta dal collaudo
con le modalità prescritte dalla norma UNI o dal costruttore dell’apparecchio.
Dice infatti la norma UNI 10683:2005 alla voce “documentazione complementare e informazioni all’utente” che “a
installazione conclusa, l’installatore deve informare l’utente sulle modalità di uso corrente dell’apparecchio e consegnargli:
Montaggio e posa in opera
Non è ammesso installare le stufe in locali in cui siano già
presenti apparecchi a gas a tiraggio naturale o che prelevano l’aria comburente dal locale stesso, oppure quando
siano presenti condotti di ventilazione di tipo collettivo, o
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• libretto d’uso e manutenzione dell’apparecchio fornito
dal costruttore;
• la documentazione tecnica degli accessori impiegati e
soggetti a manutenzione
• la documentazione della avvenuta installazione.
Come si richiede la installazione
Gli inquilini Ater che desiderano installare una “stufa a pellets” devono presentare una richiesta indicando le caratteristiche dell’apparecchiatura che si intende installare e una
descrizione tecnica dei lavori che si dovranno effettuare.
La documentazione della avvenuta installazione deve
comprendere:
Va inoltre segnalato a quale canna a servizio esclusivo
dell’alloggio, non già in uso, s’intendono scaricare i fumi
assieme alla certificazione relativa alla verifica di idoneità
della canna stessa.
• esplicito riferimento alla norma UNI 10683:2005;
• l’indicazione delle istruzioni di installazione del costruttore cui si è fatto riferimento;
• la descrizione di massima, o schema, o documentazione fotografica, delle modifiche impiantistiche effettuate,
qualora sia stato necessario intervenire durante la installazione;
• eventuali indicazioni rilevanti ai fini della garanzia;
• la data e la sottoscrizione dell’installatore”.
L’Ater, verificati i requisiti dichiarati e la certificazione di
idoneità della canna fumaria, autorizzerà tale installazione
rammentando la scrupolosa osservanza della norma UNI
10683:2005 e la necessità che, a lavori conclusi, si presenti
all’Ater copia della documentazione della avvenuta installazione sottoscritta dall’installatore e redatta secondo le
indicazione della norma UNI già citata.
Resta inteso che tutte le pratiche ed i lavori dovranno essere eseguiti a cura e spese del richiedente, attraverso ditta autorizzata, a perfetta regola d’arte e nel pieno rispetto
delle norme tecniche vigenti.
In nessun modo si dovrà comprometterla stabilità del fabbricato e di quelli confinanti, la sicurezza e la proprietà di
terzi.
Alla fine della locazione le opere eseguite resteranno acquisite all’immobile a titolo gratuito e dovranno trovarsi in
buone condizioni di manutenzione, oppure qualora questa azienda lo ritenesse, demolite riportando l’alloggio allo
stato di preesistenza a cura e spese del richiedente.
Tutti i danni che a seguito dei suddetti lavori dovessero
essere arrecati all’immobile e tutti i manufatti che dovessero essere manomessi saranno riparati e ripristinati a totale
carico del richiedente.
(L’articolo, con gli adattamenti del caso, è stato tratto dal
notiziario Aterinformacasa dell’Ater di Trieste che si ringrazia per la gentile concessione).
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