l`anno della misericordia

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l`anno della misericordia
ANNO XXV
NUMERO 2-3
Giugno
Ottobre
-2015-
CENTRO NORD/02038/12.2014
Valido dal 16/12/2014
Rivista trimestrale
d’Informazione e
Dibattito
In questo
numero:
pag.3:
La Giornata
Diocesana della
Famiglia
L’ANNO DELLA
MISERICORDIA
di don Marcello
Si è aperto per la nostra
Comunità un nuovo anno
di lavoro, un anno ricco
di attività che hanno un
obiettivo particolare: arricchirci nel cuore per un
rapporto più bello tra noi
e con il Signore.
Il cammino di formazione dei ragazzi attraverso
il catechismo, dei giovani e degli adulti nei diversi incontri,
la nostre celebrazioni devono far
maturare quegli atteggiamenti di
pensiero e di vita che ci rendono
capaci di essere noi stessi un bene
e portatori di bene agli altri, un bene
che chiameremo “misericordia”.
Come traccia di lavoro seguiremo
quanto Papa Francesco ci suggerisce con l’indizione dell’Anno
della Misericordia che inizierà l’8
dicembre 2015 e al quale già da ora
vogliamo prepararci.
Ma cos’è la misericordia? La misericordia per noi cristiani non è una
parola astratta ma una parola che
ha un volto e che si incarna in una
persona: Gesù Cristo. Gesù Cristo
è la manifestazione dell’amore di
Dio Padre verso di noi, un amore
che in lui si fà condivisione della
nostra precarietà e si fa dono che
da essa ci riscatta e ci solleva cioè
si fà misericordia.
Accogliere la misericordia di Dio
è aver coscienza e conoscenza di
quanto Gesù ha fatto
per noi, corrispondere a
tanto amore rinnovandoci interiormente, riconciliandoci con Dio, con noi
stessi e con gli altri.
Inoltre chiamati ad essere, come cristiani,
imitatori di Gesù non
solo accoglieremo la
misericordia di Dio ma
dobbiamo anche essere strumenti
di misericordia verso i nostri fratelli
instaurando con loro rapporti di amicizia e di condivisione.
Non è certo una virtù facile per il
mondo d’oggi dove a volte l’esaltazione della personalità, la competitività, l’attitudine alla rivalsa hanno
corroso fiducia e comprensione,
dove la ricerca del guadagno, del
successo e del potere hanno distolto
dalla attenzione e dalla giusta considerazione degli altri, soprattutto dei
più poveri.
E dunque se si vuole avere un futuro
migliore non si può non rispondere
a questo invito di Papa Francesco e
incominciare un cammino di rinnovamento, il cammino della misericordia
che significa accogliere l’amore di
Dio ed accogliere i nostri fratelli per
condividerne gioie e tribolazioni.
Il Signore illumini e sostenga tutti
nell’impegno di rendere in questo
modo più bella e più serena la vita
della nostra comunità.
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Il “Centro Maria”
dotato di un
defibrillatore
Il momento
della cena
sociale del
13 giugno
2015 è stato
quello in cui
la Polisportiva Bondeno “Chi
gioca alzi la
mano” ASD
ha donato per mano del dott.
Daniele Cariani e di Augusto
Pareschi un defibrillatore al
Centro Maria Regina della
Pace.
Tutto questo è stato possibile
grazie ai cittadini di Bondeno
che frequentando i corsi di
primo soccorso e utilizzo del
defibrillatore hanno contribuito
all’acquisto di questo prezioso
strumento.
COMUNITA’
Parrocchiale
di Bondeno
Direttore Responsabile
Maurizio Vandelli
Comitato di Redazione
Silvia Accorsi
Stefano Gamberini
Augusto Pareschi
Ettore Campi
Romano Gamberini
Editore Pro Tempore
don Marcellino Vincenzi
Redazione e Amministrazione
P.zza Garibaldi,87 Bondeno
Tel.0532893116
Autorizzazione Tribunale Ferrara
numero 4 del 15/2/1992
Stampa: Cartografica Artigiana (FE)
Di questo numero sono state stampate
3500 copie.
Sabato 14 novembre alle ore 16,30 presso la
Sala 2000 di V.le Matteotti 10 a Bondeno
Incontro del ciclo
“Beati Chi?”
di Stefano Gamberini
Beati chi? è un’ idea nata più di sei anni fa da un gruppo della Parrocchia di Bondeno e che ha visto via via tante persone accostarsi
e partecipare a questo progetto, che ha ottenuto anche il patrocinio
del Comune, convinti che un libero spazio di ascolto e di confronto
tra le persone fosse utile ed urgente. Il dialogo di questo incontro
sarà imperniato su un tema estremamente complesso come la
mafia, la cultura mafiosa e le sue dinamiche di infiltrazione nel
tessuto sociale. Gli ospiti:
Margherita Asta era una bambina di dieci anni, quando una autobomba piazzata lungo la strada che da Pizzolungo porta a Trapani,
il 2 Aprile del 1985, straziò la mamma Barbara ed i suoi fratellini
gemelli di sei anni, la cui unica colpa fu di passare nello stesso
momento in cui transitavano il giudice Carlo Palermo e la sua scorta,
cui la bomba era destinata. La loro auto fece da scudo per il giudice
che si salvò, mentre della loro auto e dei loro corpi rimasero solo
pezzi sparsi per molte centinaia di metri. Per Margherita furono
lunghi anni di sofferenza, di impossibilità di comprendere perché
qualcuno l’ avesse privata degli affetti più cari e forse anche di
rabbia verso la persona destinataria dell’ attentato che fortunatamente si era salvata e che, successivamente, decise di lasciare la
Sicilia e le indagini per dedicarsi ad altro incarico. Margherita ha
raccolto tutto in un bellissimo libro uscito quest’ anno: “Sola con te
in un futuro aprile”, dove racconta il percorso di elaborazione e di
crescita che, in particolare dopo la perdita anche del padre, l’ ha
trasformata in una donna ferma nell’ intenzione di perseguire la
giustizia e la verità, di combattere la mafia con la forza della sua
testimonianza e della sua incrollabile fiducia nella legalità. Oggi,
sposata, vive a Parma ed è una delle più autorevoli rappresentanti
dell’ associazione Libera.
Filippo Palmeri, che oggi vive in provincia di Bologna e pure fa
parte di Libera, ha perso il padre il 17 giugno del 1991 in un attentato mafioso nei pressi di Corleone (Pa). Assieme ad altre tre
persone stava tornando di notte in auto dopo aver assistito ad una
partita di calcio organizzata tra colleghi della Guardia Forestale. Un
gruppo di fuoco mafioso crivellò la loro macchina senza lasciare
scampo agli occupanti. Si scoprì poi che chi si voleva colpire era
uno dei colleghi, cognato di un noto personaggio locale affiliato ad
una cosca della zona. Anche per Filippo e la sua famiglia sono stati
anni terribili, alla ricerca della verità, dovendosi anche difendere dal
sospetto che il padre, in qualche modo, potesse essere coinvolto in
affari sporchi. Solo nel 2003 la magistratura chiarì definitivamente
tutta la storia e liberò Filippo e la famiglia dal sospetto, restituendo
alla memoria del padre la dignità che meritava.
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La Giornata Diocesana
della Famiglia
dalla redazione
La giornata diocesana della famiglia, svoltasi
domenica 20 settembre preso il Seminario di
Ferrara aveva come tema “Una madre e un
padre, due figure irrinunciabili per l’educazione dei figli”. I relatori erano Franco Nembrini,
Rettore del centro scolastico “La Traccia” di
Calcinate (BG); Mario Adinolfi, giornalista ed
ex parlamentare; mons. Luigi Negri, il nostro
Arcivescovo.
Il prof. Nembrini ha focalizzato il suo intervento sull’importanza della testimonianza
nell’educare: “il problema dell’emergenza
educativa non sono i ragazzi ma i genitori”.
Il genitore comunica l’educazione soprattutto con la propria vita e
i propri sentimenti. Non ci
sono parole o slogan più
efficaci di una persona che
ha maturato fiducia nella
vita e sa difendere le proprie idee con convinzione
e rispetto per quelle altrui.
Nella scuola poi i giovani
non devono trovare linee
di indirizzo educative che
si allontanano da quelle
della famiglia altrimenti
viene vanificato il lavoro
dei genitori. Serve anche
avere fiducia nei giovani.
A questo proposito il prof.
Nembrini ricorda che anche nell’antica Babilonia, 3000 anni prima
di Cristo, si diceva che i figli non ascoltano i
genitori e che non ci si deve prospettare un
futuro per l’umanità. Eppure siamo arrivati fino
ad oggi, anche se ripetiamo le stesse frasi.
Una maggiore fiducia nei nuove generazioni
non guasterebbe.
tico convenzionalment e d i ff u s o
come uno
strumento perverso che occulta scientificamente il “bene” che esiste oltre la mentalità
corrente orientata al profitto ed alla distorta
percezione di felicità individuale. Affermando
di aver impostato la sua vita come testimone
di verità, Adinolfi ha ribadito che per Lui é
fondamentale il concetto di “resistenza” a tutto
ciò che nega la verità oggettiva delle cose: “i
bambini nascono dall’incontro di un uomo e
una donna; falso e perverso propinare come
“vere” modalità diverse”.
Le considerazioni di carattere teologico e morale
sono infine state affidate
all’Arcivescovo Luigi Negri che ha ricordato che
dall’avvento dell’ideologia
illuministica di oltre 300
anni fa, si è progressivamente affermata l’idea
che la ragione basti a se
stessi. Nulla di più sbagliato e oppressivo per l’uomo. La vera responsabilità
nell’esercizio della libertà
sta nel saper dialogare e,
per i cristiani, lasciarsi educare dal proprio vescovo.
Il dialogo è espressione di una identità forte,
cioè espressione di chi ha “ragioni” da proporre. Il vescovo, allo stesso tempo deve educare
un popolo a prendere coscienza della propria
identità cristiana. Nel condividere il concetto
di “resistenza“ espresso da Adinolfi, Mons.
Negri ha aggiunto che “ogni adulto dovrebbe
sentirsi educatore nei confronti dei giovani con
Il secondo relatore è stato Mario Adinolfi le parole e con le azioni; se non lo è allora non
che ha duramente criticato il sistema media- è nemmeno adulto.
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GREST E CAMPI ESTIVI
GREST 2015
Chiara Orlandi e Francesca Faccenda
Anche quest’anno si è tenuto il Grest della
Parrocchia di Bondeno dal 22 giugno al 5
luglio. Due settimane immersi nell’avventura
di Kaleidos 130 bambini e ragazzi dalla prima
elementare alla terza media hanno scoperto
il valore dell’amicizia.
Tutto questo è stato possibile grazie alla dedizione di circa 40 animatori che già tre settimane prima si erano incontrati per preparare il
materiale e gli oggetti di scena necessario per
i laboratori insieme alle signore di manualità.
Le giornate si sono svolte al mattino al centro
Maria Regina della Pace per il racconto della
storia recitato dai bravissimi animatori/ attori e
i laboratori; e il pomeriggio alla Florida o alla
Carioncella per i giochi e i tornei.
La domenica ci si incontrava per vivere insieme la santa Messa.Grande attesa per tutti
era la proiezione del TG GREST, un insieme
di video e foto montate dagli animatori, dove
i bambini venivano coinvolti come ospiti del
giorno. Il pomeriggio i ragazzi, divisi in quattro
squadre, secondo il colore della maglietta assegnata, una volta scelti i due capitani e dato
i nomi alla squadra (Globuli Rossi per i rossi,
Minions per i gialli, Mandarini Atletici per gli
arancio, Mojito per i verdi) si affrontavano in
sfide, tornei, e giochi d’acqua.
In questi pomeriggi si sono uniti ai ragazzi di
Bondeno anche una trentina di amici della
parrocchia di Scortichino e Gavello con i loro
educatori per condividere insieme questo
momento di divertimento. Giovedì 2 luglio
si è tenuta la cena finale del GREST con la
proiezione del video e la conclusione della
storia; mentre sabato 4 luglio 180 bambini con
gli animatori e i loro genitori hanno parteciapto
al gita al Parco Acquatico di Cavour.
Ringraziamo tutti gli educatori e gli animatori,
le signore di manualità, i signori Sabbioni per
averci ospitato alla Carioncella, il sig. Padovani per la disponibilità del parco della Florida
e tutti i bambini e i ragazzi.
CAMPO A PASSO MENDOLA
di Andrea Marchetti
2 Agosto, il giorno tanto atteso da 96 ragazzi
e ragazze è arrivato!
Dopo aver caricato i bagagli, celebrato la
santa messa e salutato i genitori siamo finalmente partiti dal Centro Maria Regina della
Pace con destinazione Passo della Mendola.
Il viaggio tra scherzi e risate è passato in fretta
nonostante il traffico intenso e siamo arrivati
in tempo per iniziare puntuali le nostre attività.
Rivedere dopo un anno la casa che ci ospita
rievoca sempre tanti ricordi in chi ci è già
stato; mentre in chi è la prima volta suscita
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GREST E CAMPI ESTIVI
un senso di avventura: In ogni caso tutti siamo ansiosi di incominciare. I giorni passano
troppo in fretta tra attività di gruppo incentrate sul trema di quest’anno, Le cronache di
Narnja, le gite al Roen, al Lago Smeraldo, in
alta montagna sul Sasso Lungo con panorami mozzafiato, il bagno al Lago di Caldaro, i
giochi notturni studiati fin nei minimi dettagli.
Anche quest’anno non abbiamo fatto in tempo a disfare le valige che era già arrivato il
momento di chiuderle. E nel viaggio di ritorno
c’è che rievoca le giornate trascorse e chi già
pensa al prossimo anno, ma tutti sappiamo
che abbiamo abbiamo vissuto un esperienza
vera e sincera nel nome di Gesù.
VIAGGIO A CIPRO
di Francesca Lorenzini
È l’11 agosto quando ci
imbarchiamo sul volo che
ci porterà a Cipro, una terra al confine tra Europa e
Medio Oriente. Un gruppo
eterogeneo guidato da
don Andrea si è ritrovato
a Cipro per un percorso
culturale dove storia, archeologia e paesaggi naturalistici hanno riempito la
settimana a disposizione.
Le giornate iniziavano la mattina presto con un
itinerario di volta in volta prestabilito e guidato da
un colto accompagnatore italiano che da diversi
anni si é trasferito in quell’isola del Mediterraneo
Sud orientale per dare seguito alle sue vere aspirazioni di vita, ritrovate dopo diversi anni passati
in un ufficio a Milano.
Già dopo i primissimi giorni sull’isola ci rendiamo
conto di quanto Cipro sia una realtà eterogenea
sotto molti punti di vista. Primo fra tutti il paesaggio che si presenta verde e rigoglioso sui monti
Troodos situati nel cuore dell’isola e sui cui pendii
si trovano i caratteristici
villaggi che ospitano le
splendide chiesette bizantine e i loro affreschi
patrimonio dell’UNESCO.
Sulla costa invece a fare
da padroni sono il paesaggio desertico e le
spiagge lambite dal mare
cristallino: qui troviamo
Pafos con le tombe dei
re, i mosaici e il ricordo
ancora vivo del passaggio di San Paolo, Salamina e i suoi siti archeologici e la città medievale di
Famagosta. Una menzione particolare meritano
i ciprioti che dal nostro arrivo sull’isola ci hanno
fatto sentire subito accolti con la loro cortesia e
ospitalità. Nonostante sull’isola convivano due
società diverse con diverse tradizioni e religioni
(quella greca-ortodossa e quella turco-musulmana) queste lo fanno in modo pacifico come
abbiamo potuto osservare nella città simbolo di
questa divisione, Nicosia anche nota come ‘l’ultima capitale divisa del mondo’.
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Grande successo della prima
Festa dei Popoli
di Romano gamberini e AA.VV.
19 settembre: un pomeriggio di sole, il calore di una
giornata di fine estate, ma
al Centro “Maria Regina
della Pace” anche il calore
dell’incontro e dell’amicizia
che scaldano ogni cuore.
”Abbiamo fame di questi
momenti!” Ci ha detto Henriette a fine festa. Una Festa
nata una sera di primavera
leggendo un brano degli “Atti degli apostoli” durante la formazione per gli adulti della Parrocchia
e preparata nei mesi successivi con gli amici che,
uno dopo l’altro, si sono aggiunti e che hanno
aderito con stupore ed entusiasmo. Non avevamo
idea di quanto saremmo riusciti ad organizzare,
ma l’esigenza prevalente, e sufficiente per farci
“partire”, era quella di guardarci attorno e di contattare le persone che risiedono nel nostro paese,
ma che provengono da altre nazioni: “Stranieri”
di cui spesso notiamo il parlare caratteristico,
spesso incerto, con quell’accento che ci aiuta
ad intuire, a grandi linee, la provenienza (Africa?
America? Europa dell’EST? Asia?). “Stranieri” con
tratti somatici e, a volte, indumenti caratteristici ai
quali chiediamo di rispettare norme e leggi, che
ormai conoscono un po’ tutto del nostro paese,
ma senza aver avuto occasioni per raccontarci
del loro. A questa prima Festa hanno partecipato rappresentanti di Algeria, Ucraina, Russia,
Cameroun, Romania, Cile, Marocco. Insieme
abbiamo cercato di creare un momento di accoglienza e di conoscenza concedendo un tempo
e degli spazi appropriati. Innanzitutto un tempo
per l’ascolto: Sonia, Vittoria, Henriette, Marianna,
Andrea e Hisham ci hanno raccontato come sono
arrivati qui e che cosa è per loro il Paese da cui
provengono e che si portano dentro offrendoci
immagini, musiche, brani letterari da loro scelti.
Le signore dell’Associazione
“Nadiya” che raccoglie alcune delle badanti che operano
nel nostro territorio ferrarese,
ci hanno raccontato la loro
terra con il linguaggio dell’arte, danzando con i costumi
e le musiche dell’Ucraina e
dell’Armenia. Poi per ogni Paese è stato allestito un gazebo
con immagini, foto, oggetti di
artigianato: tanti colori, tanti materiali, foto, paesaggi e tante parole raccolte nei libri scelti, suoni
e fonemi diversi, ma con tanti significati spesso
di un linguaggio comune. Bellissime anche le foto
che ci ha fornito il fotografo Giulio Pola con i
volti ritratti durante i suoi viaggi e le testimonianze
offerteci dal Gruppo Solidarietà - Muungano con
le parole di Padre Silvio Turazzi che ci ha parlato
di Africa. Infine ci siamo riuniti attorno ad una
tavola unica, uno spazio condiviso dove ognuno
ha portato i cibi della propria nazione, felice di far
gustare i sapori e il profumo della terra d’origine:
una tavola unica che ci ha fatto scoprire differenze ed analogie in tanti ingredienti. II cibo è stato
accompagnato dalle bevande che il gruppo degli
Alcoolisti in trattamento ci hanno preparato: in
questa occasione in cui abbiamo dato spazio a
chi ha lasciato qualcosa di importante per venire
nel nostro paese, abbiamo invitato questo gruppo
che accoglie chi, con coraggio, si è svincolato
dalla dipendenza dall’alcool per riconquistare
una propria libertà di vita. È una presenza che
riteniamo importante per il nostro paese e che
ci ha fatto apprezzare il gusto di un aperitivo”noalcool”. A tutto questo hanno fatto corona i ragazzi
del Gruppo Scout ai quali abbiamo chiesto di
intrattenere i bambini che sono venuti assieme
ai genitori: bambini per i quali, spesso, la nostra
lingua ed il nostro paese, ormai, non hanno segreti
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LE CRONACHE
e che, hanno sperimentato il linguaggio internazionale del gioco.
Diamo, ora, voce a chi ha partecipato:
base alla provenienza di qualcuno, ma dobbiamo
accettare qualsiasi persona e aiutarla incondizionatamente. VI INVITO A RIFLETTERE.
Icham (Marocco): “Come comunità marocchina
vogliamo ringraziare, per questo evento che ci ha
permesso di presentarci e far conoscere una parte
della nostra cultura, ma soprattutto di farci conoscere dai nostri concittadini bondenesi. È stata
un’esperienza bellissima che ha coinvolto dai più
piccoli ai più grandi e dove abbiamo conosciuto
altre culture, sapori con degustazione di piatti tipici
e scoperto di avere tante cose in comune con altri
Paesi anche lontani, momento di lieto incontro
nella diversità che rivela la ricchezza della nostra
madre terra. Una giornata magnifica, che ci ha
fatto sentire tutti uguali senza distinzioni di razza,
comunità e differenza di colore e siamo molto
soddisfatti di come è stata organizzata. Speriamo
nei prossimi anni di organizzare un evento simile
con la presenza di molti più Stati e con la partecipazione di tantissimi cittadini, perché conoscere
gli altri ci aiuta a vivere con serenità le nostre giornate quotidiane. ”POSSIAMO DIRE CHE SONO
QUESTI I VERI MOMENTI BELLI!!!”
Dalila e Sonia (Algeria): “Questa festa è stata
una bellissima esperienza grazie alla quale siamo riusciti a scoprirci e a conoscerci meglio e
ad abbattere quel muro di ‘paura’ e ‘ignoranza’
che talvolta ci impedisce di scoprire altre culture. È stata fonte di ricchezza culturale per tutta comunità bondenese, italiana così come straniera.
THANMIRTHE! (GRAZIE!)” Marianna ( Romania): “La festa dei popoli è
stata un festa che ha permesso a molte persone di conoscersi meglio, di condividere le
proprie tradizioni, di scoprire la cultura e la storia di ogni persona di nazionalità diversa che
ha partecipato a questo momento di incontro.
Io sono rimasta molto soddisfatta del lavoro
svolto da ognuno e dal rapporto d’amicizia e di
fratellanza che si è creato tra partecipanti, perché
siamo tutti esseri umani senza distinzioni di razza,
di sesso, di religione o altre distinzioni. Io credo
che dobbiamo imparare a non giudicare subito in
Henriette (Cameroun): “Questa è stata la Festa
”anno zero”: Mi piace perché è un’occasione che
riunisce popoli con culture diverse, che permette a
ogni persona presente di conoscere paesi diversi
senza aver bisogno di viaggiare, Per me è stata
bellissima: se possibile dobbiamo rifarla! PEUH
NSEUH MEUH POK. (STATEMI BENE!)
Andrea (Cile): “La Festa è stata una bellissima
opportunità per conoscere altre culture, uomini e
donne che con molta allegria e passione hanno
dato vita ad una giornata indimenticabile. A voi organizzatori va il merito di aver sentito la necessità
di rendere “visibile” la ricchezza umana e culturale
degli immigrati che vivono a Bondeno. Se in futuro ci saranno altre occasioni, sarà ancora mio
piacere prenderne parte SALUTI!
Viktoriya (UCRAINA):Sono stata felice di partecipare all’organizzazione della Festa dei Popoli. Mi
è piaciuta perché ho potuto conoscere altre realtà,
culture e tradizioni. Penso si debbono svolgere
più feste simili, per dare ai cittadini interessati la
possibilità di conoscere da altro punto di vista
i paesi. Ringrazio tutti i partecipanti per essere
venuti a questa festa. GRAZIE!
delle principali attività parrocchiali
Ottobre
Domenica 18
Ore 11,30
Giovedì 22
Ore 17,30
Venerdì 23
Ore 17,30
Sabato 24
Ore 15,30
Domenica 25
Ore 16,30
Lunedì 26
Ore 17
S. Messa per l’Accademia dei Maestri Artigiani (al Centro 2000)
Triduo in onore del Crocifisso
Triduo in onore del Crocifisso
Celebrazione per ammalati e anziani
Celebrazione in onore del Crocifisso
Festa degli Anniversari di Matrimonio (al Centro Maria)
Incontro Gruppo di preghiera di P. Pio - Ore 17,30 S. Messa
Novembre
Domenica 1
Lunedì 2
Ore 09,45
Ore 15
Venerdì 6-13-20-27 Ore 16,30
Sabato 14
Ore 17
Domenica 22
Domenica 29
Lunedì 30
Ore 8 e 17
Ore 17 Solennità di Tutti i Santi
Commemorazione dei fedeli defunti
S. Messe al Cimitero: Ore 9,00 - 11,00 - 15,30
Inizio benedizione tombe
Via Crucis
Ora di Adorazione Eucaristica
Presso il “Centro 2000”, incontro del ciclo “Beati Chi?”
Festa di Cristo Re dell’Universo
1° Domenica di Avvento - Animazione liturgica
Inizio Novena in preparazione alla Festa dell’Immacolata Con il Gruppo di preghiera di P. Pio
Dicembre
Venerdì 4-11-18 Ore 16,30 Ora di Adorazione Eucaristica
Domenica 6
2° Domenica di Avvento - Animazione liturgica
Giornata dei Vigili del Fuoco
Martedì 8
Solennità dell’Immacolata Concezione
S. Messe in orario festivo
Giovedì 10
Ore 4
Pellegrinaggio alla Madonna della Pioppa
Celebrazione Eucaristica nella chiesa parrocchiale di Ospitale
Domenica 13
3° Domenica di Avvento - Animazione liturgica
Mercoledì 16
Ore 7 e 17,30 Novena in preparazione al S. Natale
Domenica 20
4° Domenica di Avvento - Animazione liturgica
Giovedì 24
Ore 9-12,30 Vigilia S. Natale. Confessioni
Ore 15/19,30 Confessioni in Canonica
Ore 24
S. Messa in Tenda di Via Marconi
e al “Centro Maria Regina della Pace”
Venerdì 25
S. Natale
Sabato 26
Festa di S. Stefano
Domenica 27
Festa della Sacra Famiglia
Giovedì 31
Ore 17
Adorazione Eucaristica.
Ore 17,30 S. Messa di ringraziamento