Tino Bino, la concretezza
Transcript
Tino Bino, la concretezza
Giornale di Brescia 12 giugno 2004 La Margherita ha chiuso la campagna a Mairano con Ferrari, i Ds hanno scelto il Broletto «Tino Bino, la concretezza» Il sindaco Corsini: in questi anni la Giunta Cavalli ha dissipato molto Carlo Muzzi Tra Mairano e Palazzo Broletto si è chiusa ieri sera la campagna elettorale del centrosinistra a sostegno della candidatura di Tino Bino alla presidenza della Provincia. La Margherita ha completato la sua corsa elettorale nella piazza del paese della Bassa, alla presenza dello stesso Bino e del candidato al Parlamento europeo Francesco Ferrari. Hanno partecipato il coordinatore provinciale Gian Antonio Girelli, l’on. Emilio Del Bono e tutti i sindaci e gli amministratori della Margherita. Un altro appuntamento politico si era svolto qualche ora prima in Broletto, nella sede dei gruppi consiliari. I rappresentanti dei Ds sono intervenuti sui temi più importanti di questa campagna, a poche ore dal voto. Introducendo l’incontro, Paolo Corsini, sindaco di Brescia, ha ribadito il valore della candidatura di Tino Bino: «Si tratta di un impegno per lo sviluppo e credo che Bino rappresenti garanzia di concretezza e operosità». Corsini ha anche criticato l’operato della Giunta Cavalli «che in questi anni ha dissipato molto di ciò che l’Amministrazione Lepidi aveva costruito, tanto che solo a fine mandato è stata annunciata l’apertura del cantiere della Tangenziale sud, opera programmata da l centrosinistra». Aldo Rebecchi, candidato del centrosinistra alla vicepresidenza in Broletto, ha invece ripercorso le vicende della campagna elettorale: «È stata lunga, ma poco brillante; forse perché sono mancati confronti veri e propri. Su questo punto, va sottolineata l’assenza di Cavalli da tutti i confronti pubblici. Si tratta di un atteggiamento incomprensibile, ma che ricalca appieno l’atteggiamento tenuto dal presidente uscente durante tutto il suo mandato. Cavalli non è mai intervenuto di fronte al Consiglio provinciale nei momenti più importanti, l’approvazione del Bilancio e del Piano territoriale di coordinamento». Rebecchi ha criticato anche l’atteggiamento della Lega: «Non capisco la linea della Lega e in particolare di Alessandro Cè, che ha criticato le scelte di un’Amministrazione di cui ha fatto parte fino a due mesi fa. Sembra quasi che all’opposizione ci siano stati loro e non noi». Per quanto riguarda le elezioni europee e il rinnovo del Parlamento di Strasburgo è intervenuto Antonio Panzeri, candidato nella lista Uniti nell’Ulivo nel Collegio nord-ovest: «Purtroppo l’appuntamento europeo - ha detto - è rimasto schiacciato dalle questioni irachene e dalle amministrative. Si tratta, comunque, di un appuntamento molto importante visto che l’Unione è chiamata a grosse sfide nei prossimi anni». Secondo Panzeri un obiettivo su tutti dovrà essere raggiunto: «Nei prossimi anni dovremo arrivare laddove Berlusconi ha fallito durante il semestre di presidenza italiana della Ue, l’approvazione della nuova Costituzione europea. Il trattato permetterà di governare l’allargamento e soprattutto di passare da un’Europa dei mercati e della moneta ad un’Unione europea dei diritti».