Animula vagula blandula

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Animula vagula blandula
“Animula vagula blandula”
Fotografie di Susana Serpas Soriano
A cura di Nicola Davide Angerame
dal 30 ottobre dalle ore 18 | fino al 30 novembre 2014
In occasione della XIII edizione di FOTOGRAFIA - Festival Internazionale di Roma, Sala 1 presenta
“Animula vagula blandula”, mostra personale della fotografa Susana Serpas Soriano (El Salvador 1976,
vive e lavora a Roma), a cura di Nicola Davide Angerame.
Il progetto, concepito per gli spazi della galleria, riflette sul tema del Festival, dedicato all'idea del volto,
attraverso una selezione di opere provenienti da quattro differenti serie di lavori che coprono un arco di
tempo di cinque anni.
Attraverso la selezione delle opere fatta dal curatore della mostra Nicola Davide Angerame, i lavori offrono
una riflessione sul tema del volto, che coinvolge le poetica “indigena” dell'artista italo-salvadoregna
incentrata sul rapporto tra arte, corpo e prospettiva. Una ricerca che coinvolge una “visione critica” della
storia e il tentativo di trovare espressioni primarie di una natura affrontata con la crudezza di uno sguardo
intento a recuperare una certa ingenuità antropologica contestataria della visione eurocentrica.
La mostra, dedicata al volto nelle sue diverse accezioni, espone: le espressioni fisse, e spesso minacciose,
degli animali impagliati; il volto dell'uomo scorticato e tradotto in statua di “cera anatomica”; il volto
nascosto dentro una contrazione muscolare, con la quale il corpo umano risponde a pressioni emotive e
spirituali; i volti di gruppi di persone e di singoli individui catturati sulle pagine di riviste e giornali che ogni
giorno narrano, portando con sé un carico di conoscenza, di emozione e di indifferenza, un mondo che viene
colto attraverso l'inevitabile processo di “medializzazione”, per il quale tragedie e curiosità acquisiscono lo
stesso peso, assumendo quel “valore medio” imposto dai mass media a qualsiasi evento.
Tutto ciò si riflette e si vede in una mostra che espone lavori dedicati a concetti diversi ma non distanti tra
loro, che rispecchiano una poetica in cerca di un punto di vista alternativo e interessato alla costruzione di un
panorama fatto di corpi e volti ripresi in prospettive oblique.
I lavori esposti provengono da serie diverse di lavori: quella dedicata alle cere anatomiche custodite presso
La Specola di Firenze, museo di storia naturale che conserva una collezione di centinaia di pregiatissime
riproduzioni in cera di parti anatomiche e corpi umani risalenti al Settecento; gli animali impagliati custoditi,
a gruppi di specie, presso le teche ottocentesche de La Specola di Firenze; i volti e i dettagli anatomici della
serie intitolata “Ikamatisslag” (“coloro che mentono”, in lingua Maya) dedicata al rapporto tra la fotografia e
il corpo umano inteso come “maschera”; la serie di “collage prospettici” composti con le fotografie tratte da
riviste e giornali e trattate come “objet trouvé” al fine di ricomporre un atlante iconografico capace di creare,
attraverso un utilizzo spontaneo di figure retoriche come la sineddoche, l'analogia, l'allegoria, ecc., una
lettura “critica” del reale.
Nicola Davide Angerame
Responsabile stampa e comunicazioni Sala 1: Chiara Ducatelli – 333 4959015
- Piazza di Porta S. Giovanni, 10 , 00185 - Roma - tel. 06 7008691
Orario: dal martedì al sabato dalle ore 16.30 alle ore 19.30
[email protected] www.salauno.com
Mostra in collaborazione con Frittelli Arte Contemporanea Firenze