Scarica la scheda in PDF - ZacBoats di Enrico Zaccagni
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VOYAGER ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● Name: VOYAGER Rig : GAFF SCHOONER Year: 1929 Designer: John G. ALDEN Builder: Charles Morse & sons -USA Location: MAINE USA LOA: 20.12 LOD: 15,30m LWL: 12 m BMax: 4,28 m Depth: 2,0 m Displacement: Engine: Perkins 4236 85 HP Equipments: Motore Perkins 4236 da 85 HP del 1986 , completamente revisonato ad ore zero nel 2004. Elica a 3 pale orientabili Hydroline del 1996 .Nuovo asse elica del 2012 Tutta l'elettronica è del 2000. Un modem Pactor per comunicazioni internet via radio del 2004 Cucina Shipmate a 3 fuochi e forno a kerosene ; stufa a legna Shipmate WC Wilcox Crittendon Imperial con casse di acque nere Vele. Gioco di vele completo per uno schooner Lee Sails del 1996. Ancora utilizzabili, ma hanno molte miglia sulle spalle. 5 ancore di diverse misure e forme tra le quali un'ancora di speranza da 50 kg ; 120 m di catena da 10 mm , cavi, ormeggio in quantità e misure adatte alle navigazioni effettuate. Albero di Maestra originale del 1929 in SitkA Spruce perfetto, bellissimo.Albero di trinchetto sostituito dopo l'uragano Carol nel 1954, in Douglas Fir in buone condizioni Il sartiame è del 1988 di cavo atlantico, sempre stato protetto, verniciato e controllato . Stralli di prua e di trinchetta sostituiti nel 1995. Tutte le lande in acciao inossidabile sono state controllate e trovate perfette durante l'ultimo restauro del 2004. Voyager ha una imbarcazione di servizio in cedro con fondo in teak completa anche di armo velico Costruction and Accomodations: Robustissima costruzione . Durante il profondo restauro totale che Voyager ha avuto in Thailandia tra il 2002 e 2004 (90% del totale ) , è stato sostituito tutto il fasciame ,numerose ordinate, bagli e coperta .L'età della barca e le migliaia di miglia percorse e ancora da percorrere da parte dei suoi armatori navigatori oceanici, suggerirono questo profondissimo restauro, descritto da articoli tecnici e numerose foto. La barca è oggi in condizioni strutturali straordinari e mantenuta perfettamente Su Voyager si dorme confortevolmente in 7-8 persone. Il progetto 390 di Alden prevedeva diverse versioni di interni. Voyager originariamente aveva una grande sala macchine che occupava tutta la parte poppiera della barca e un locale equipaggio che occupava tutta la prua. L’architetto Peter Phillipps durante il suo primo restauro nel 1972 modificò i piani degli interni per l’uso che avrebbe fatto della barca: lunghe navigazioni in poche persone, (generalmente lui e la moglie Jeanette ) senza equipaggio professionista e saltuariamente crociere con numerosi figli e amici . La scuola americana di architettura prevede grandi spazi aperti e Voyager è un bellissimo esempio di questo principio.Letto doppio nella cabina di poppa,due letti nella cabina di prua e un grande letto, attualmente un tatami di tipo giapponese con futon a prua . Il divano di forma circolare attorno al tavolo è molto comodo Una spaziosa e comoda area di navigazione, una ampia cucina ed un bagno a prua dell’albero di trinchetta. Vasti volumi di stivaggio indispensabili per una barca che ha navigato oltre 150.000 miglia in tutti gli oceani. ● Description: Voyager è uno degli schooner più affascinanti di Alden . La sua storia di navigazioni attorno al mondo la definiscono una delle barche d'epoca più sicure esemplici per chi ama navigare . ● Asking Price: 450.00 ● ● History: Voyager fu costruita nel 1929 da Charles Morse & sons in Maine su progetto del più grande progettista di schooner yachts al mondo: John G.Alden .Voyager, ex Tyrone fu la seconda barca di otto gemelle, costruita sullo stesso progetto il numero 390 .Una serie molto fortunata ,perché tutte furono barche molto note e molto famose ;alcune , come Voyager sono ancora naviganti . Tra queste ZaidaII , #390 E che fu di proprietà di George Ratsey della famosa veleria di Cowes ED Arcturus #390 F sulla quale navigò in Pacifico il Generale George Patton, e che è tuttora in Pacifico . John Alden stesso si fece costruire una barca della serie 390, Rogue, poi ribattezzata Venturer, 390 C, poi successivamente , 18 anni dopo nel 1948 Alden acquistò Abenaki, 390D con la quale collezionò importanti risultati in regate oceaniche, tra cui un secondo posto nella Bermuda race del 1950. Lui aveva 66 anni e la barca 20 anni ,e non c’erano categorie con abbuoni per età!!! La storia di Voyager diventa interessante e forse unica dopo il suo acquisto da parte di Peter Phillipps (architetto e professore al Brooklin College) nel 1962 ,perché dal momento in cui Peter divenne il padrone, o meglio il servo dedicato , come Peter usava dire con grande rispetto e adorazione , Voyager è diventata via via più bella, più affascinante, più performante. Tutto ciò grazie alle cure meticolose ed ai successivi restauri che Peter le dedicò. Ma Voyager non è la barca che sosta ad un pontile di un marina elegante tutto l’anno in attesa di qualche regata tra le boe con le altre barche d’epoca o di una crocierina estiva con la famiglia. Voyager tra un restauro e l’altro ha compiuto numerose traversate atlantiche ed un giro del mondo con quanti più scali possibili, per l’amore di navigazione e conoscenza di Peter e di Jeanette . Nel 1992 li incontrai ad Antigua nel mio periodo Caribico con Alzavola e le due barche nere degli anni venti erano l’icona della storia dello yachting: l’una schooner americano , l’altra ketch inglese e noi i curatori pro tempore di quei piccoli musei galleggianti e naviganti che avrebbero sicuramente dimostrato,grazie alla ottima costruzione e alla cura, di poter durare tanti anni oltre alla vita umana .Voyager proveniva da New York da dove era salpata per i Caraibi. Ma il programma fu modificato dall’incontro con l’uragano Francis ,fuori dalle coste del South Carolina . Per un bravo marinaio non c’era altro da fare che correre davanti all’uragano e cercare di mantenersi nella periferia , quindi Vojager si trovò a navigare fino …alle Azzorre con venti di tempesta e localmente uragano e onde fino a 12 metri tra il traverso e il giardinetto di dritta . Alle Azzorre non ci fu modo di tirare la barca in terra e pitturarla dopo l’abrasione sulle fiancate di tanta navigazione tempestosa, quindi i Phillipps ripartirono per le Antille e li trovai ad Antigua per le regate in aprile dopo le manutenzioni già effettuate! Poi nel 1995 rincontrai i Phillipps a Cumana, in Venezuela dove Alzavola riceveva ordinaria manutenzione e Voyager un parziale restauro con sostituzione di tavole di fasciame. Da allora Voyager intraprese il suo viaggio intorno al mondo via Panama in 15 anni, tornando in America attraverso il Mar Rosso ed il Mediterraneo ,scandito dalle manutenzioni nei luoghi più remoti e più sognati dai velisti :Nuova Zelanda, Australia, Nuova Caledonia, Vanuatu, Borneo ,Filippine….nel 2002 In Thailandia , vicino a Phuket nella Boat Lagoon Vojager ebbe l’ultimo e più prestigioso restauro .Era necessario sostituire le tavole di fasciame, il ponte di coperta e qualche ordinata dopo 30 anni di navigazioni e migliaia di miglia con ogni tempo e mare. Scrive Peter : “le prime notti Jeanette ed io continuavamo a dormire a bordo con la barca in cantiere ai lavori anche se mancava qualche tavola, e ogni notte dormivamo meglio non ostante il caldo e umidissimo clima equatoriale, perché la nostra cabina era molto più ventilata senza alcune tavole di fasciame, ma quando il cantiere iniziò a smantellare la coperta ci ritrovammo a dormire all’aperto ,e fu la prima volta dopo 30 anni che dovemmo cercare un alloggio diverso dalla nostra barca” .Le riviste nautiche americane hanno scritto spesso notizie e articoli su Voyager attorno al mondo.E Peter e Jeanette hanno inviato foto e reportage dei loro viaggi, oltre 150.000 miglia in 50 anni . Il restauro di Voyager in Thailandia è descritto molto bene negli articoli di Peter e nelle foto di Jeanette. Voyager , tornata in Maine con una struttura ed un fasciame e manutenzioni perfette è ora in vendita . Jeanette è sola,e non vuole navigare da sola Peter l’ha lasciata per un viaggio eterno in solitario alla scoperta di isole e emozioni che non potremo mai conoscere dai suoi scritti . © Enrico Zaccagni www.zaboats.it