AGOSTO SETTEMBRE 2014 Edizioni Zona Franca

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AGOSTO SETTEMBRE 2014 Edizioni Zona Franca
Anno XII N° 8-9 - AGOSTO/SETTEMBRE 2014 - Redatto a cura dell’Associazione culturale Onlus “ZONA FRANCA”, Via Arrigo Rossi, 105 - 64029 Silvi Marina (Te). Direttore Resp. Rosario Di Blasio - Copia omaggio - Mensile di cultura e informazione a diffusione cittadina - Reg. Trib. Teramo n. 14/03 del 27/06/03
Edizioni
da
Zona Franca
AGOSTO
SETTEMBRE
2014
Leggere
www.daleggere.com
La coscienza
che cammina
di Rossano Di Palma
pag. 13
Sommario
da Leggere - agosto-settembre 2014
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EDITORIALE
R. Di Palma
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DA LEGGERE
Mensile d’informazione cittadina
a diffusione gratuita
EDITORE
Associazione culturale Onlus
“ZONA FRANCA”
Via Arrigo Rossi, 105
64029 SILVI MARINA (Te)
DIRETTORE RESPONSABILE
Rosario Di Blasio
DIRETTORE EDITORIALE
Luigi Colantonio
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COORDINAMENTO
Luigi Colantonio - Lorenzo Sichetti
REDAZIONE
Direzione Comunicazione
e Relazioni Esterne
Via Arrigo Rossi,105
64029 Silvi Marina (Te)
Tel. 349.1345224 - Fax 085.932000
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COMITATO DI REDAZIONE
Luigi Colantonio - Domenico Forcella
Rosario Di Blasio - Rossano Di Palma
Roberto Marchione
REDATTORI
Luigi Colantonio - Rosario Di Blasio
Rossano Di Palma - Domenico Forcella
Roberto Marchione
Federico Ronca - Nadia Vanni
COLLABORATORI
Oliver Ross Assogna - Enrica Colagrande
Roberto Costantini - Roberto D’Atri
Monica D’Eugenio - Franco De Angelis
Giuseppe Di Francesco - Ernesto Iezzi
Giovanni Graziosi - Ashough Jamshid
Luciano Leonio - Concezio Leonzi
Michela Staffieri - Enrico Trubiano
Iole Valentini
FOTOGRAFIE
A cura della redazione
IMPAGINAZIONE
Costantino Coletti
STAMPA
La Cassandra Edizioni
Via Dell’Artigianato Pineto (TE)
Tel. 085.9463084 Fax 085.9461013
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REGISTRAZIONE
TribunaleTeramo
N° 14/03 del 27/06/03
4
• • • Viva la Val di Susa
PRIMO PIANO
L’analisi del voto dopo 100 giorni
Willy Nat
L’ABRUZZO RACCONTA
Il primo vino autoctono
T. Di Simone
CULTURA E SOCIETÀ
Elezioni di secondo livello Provincia
P. Manente
ARTE ED EMOZIONI
Pisciella-Camplese coppia alata
C. Leonzi
CRONACA LOCALE
Per la nuova amministrazione
R. Costantini
CON I LETTORI
L’intervento di una cittadina
M. D’Annunzio
MIX NOTIZIE
Torna Affari Tuoi
R. Di Blasio
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sono gratuite.
Editoriale
da Leggere - agosto-settembre 2014
di Rossano Di Palma
Viva la Val di Susa!
M
a quanto è forsennata la sete
di danaro in questa società
odierna!
Prendendo spunto dall’ammonimento
di Roberto Costantini, scritto sulla
pagina “Silvi nel cuore” di Facebook,
e cioè del futuro rischio di una mega
lottizzazione sostenuta da soliti viscidi
“intrallazzatori” senza scrupoli probabilmente annidati anche in questa
nuova Amministrazione (in tal caso
nient’affatto nuova, se consenziente
verso i precitati propositi, ma staremo
a vedere); prendendo esempio, ripeto,
dall’eventuale situazione preannunciata dal nostro amico Roberto, mi
trasferisco in quella analoga, ma molto
più in grande, del passaggio della TAV
in Val di Susa.
Se c’è democrazia come si sventola da tutte le parti, lasciatemi dire
liberamente ciò che penso in proposito e cioè, che in questi attuali e
contraffatti italiani, non ho mai visto
gente ammirevole sotto molti e molti
punti di vista, come quella residente
in Val di Susa! Gente “romantica”,
eroica! Commovente per la propria
irriducibile lotta contro la tirannia dei
sostenitori di un progresso esasperato
ed esasperante che sta distruggendo
la vita sulla terra! Un delirio di massa
(consumismo) che non si ferma di
fronte a qualsiasi situazione in nome
della rovina! Sì perché quella ipocrita
frase in “nome del progresso” equivale
oggettivamente ad un’altra molto più
vera e sincera e cioè “in nome della rovina”! Una rovina a cui attivamente e
soprattutto “passivamente” partecipano tutti quelli che non si contrappongono decisamente all’attuale mentalità
autodistruttiva! Questa maledetta
alta velocità non è affatto necessaria!
Abbiamo inoltre già avuto modo di assistere al rischio immane che comporta
(vedi Santiago di Compostela) per i
passeggeri!
Certi aerei al suolo (punte di 550 chilometri orari…) sono soprattutto frutto
di un fanatismo misto fra il tecnologico e il nazionalistico! Una paranoia
che porta ad omologare una irragionevole forzatura. In queste pericolosissime creature meccaniche infatti deve
tutto funzionare alla perfezione anche
nei più piccoli particolari. E quando ciò non avviene, il rischio è una
conseguenza che viaggia dai trecento
chilometri orari in su… Dagli ottanta
ai centocinquanta metri al secondo!!!
Rossano Di Palma
Studio
Studio
Roseto degli Abruzzi (TE)
Via Adriatica, 27 - Palazzo
“Il Mosaico”, P. Terra, int. 1/B
L’Aquila
Via del Duomo, 3/H
Coppito (AQ)
349.6481778
[email protected]
CARLO CRISANTE
AUTOFFICINA
ELETTRAUTO
VIA ROMA, 400 SILVI MARINA
Tel. 085.9353502
Politica
da Leggere - agosto-settembre 2014
Da “Silvi 15” del 12-7-14
N
el numero di sabato 12 luglio sono
state lanciate da “Silvi 15” ad un
giornale locale (il riferimento era
chiaro al giornale “DA LEGGERE”) alcune
accuse e al suo Direttore Editoriale offese e
falsità personali.
Con il presente articolo si desidera fare
chiarezza e senza alcuna paura di smentita
fare alcune precisazioni lasciando ai lettori , poi, considerazioni e commenti sulla
vicenda:
Nel numero di Maggio di ” DA LEGGERE”, quindi prima delle Elezioni, sono stati
pubblicati gli articoli politici qui di seguito
elencati:
Pag. 5 – Far vincere il lavoro – a firma
del Prof. Pietro Literio, del partito Italia
dei Valori, candidato nella lista “La tua Silvi Democratica” con capolista Fioravante
Costantini della Coalizione di Sinistra con
Precisazioni per una
corretta informazione
Francesco Comignani candidato Sindaco.
Pag. 6 – Candidati Sindaci con le proprie
liste di Coalizione del Comune di Silvi
– Informazione senza alcun commento.
Pag. 7 – Un esercito di candidati in cerca di gloria – a firma Luigi Colantonio con
una considerazione sul numero eccessivo
dei candidati e sulla speranza di qualche accordo pre-elettorale.
Pag. 8 – Lettera ai cittadini di Silvi – a
firma di Enrico Marini.
Pag. 9 – Candidati Sindaci e consiglieri
del Comune di Pineto – Informazione senza alcun commento.
Pag. 9 – Il Movimento 5 Stelle Pineto ha
presentato la lista – a firma del M5S Pineto
Pag.10 – Arriva per Silvi il momento della verità – a firma di Roberto Costantini del
partito di SEL che a Silvi tutti conoscono
per le sue idee e la sua correttezza.
Pag.11 – Un mare di gente alla presentazione di “Scegliamo Pineto” – a firma di
Alessandro Borgia, attuale addetto stampa
del Sindaco di Pineto, Robert Verrocchio
del Partito Democratico.
Se poi nell’articolo del Direttore Costantini
ci si vuol riferire al numero di Giugno, uscito ad Elezioni espletate e risultati conseguiti, gli articoli sono stati i seguenti:
Pag. 5 – Le nostre riflessioni – a firma di
Luigi Colantonio con una esposizione del
compito del giornale “DA LEGGERE” in
ambito locale ed alcune considerazioni sul
risultato del voto riproponendo una frase
“capo-branco (senza forza e poteri) dei
lupi di centro sinistra” raccolto da altro
giornale locale, terminando con gli auguri a
Francesco Comignani e l’invito ai perdenti ad esaminare i propri errori (Chi è causa
del suo mal pianga se stesso) .
Pag, 6 – Determinante l’apporto di SEL
– a firma del Coordinatore Regionale di
SEL, Tommaso Di Febo.
Pag. 6 – Appaltati i lavori della S.P. ex 533
Atri-Silvi – a firma dell’Addetto stampa
della Provincia di Teramo, Pina Manente.
Pag. 7 – Anche a Silvi l’alternanza – a firma di Luigi Colantonio con l’elenco degli
eletti divisi tra maggioranza e minoranza.
Pag, 8 – Decade il Consiglio Provinciale
– a firma dell’Addetto stampa della Provincia di Teramo, Pina Manente.
Pag. 9 – Confessioni di un candidato virtuale – a firma di Rossano Di Palma
Per quanto riguarda gli elementi necessari
da dare ai lettori per “una obiettiva e personale opinione” il giornale “DA LEGGERE”
come si vede anche in queste occasioni li
ha sempre forniti, basta ripercorrere i dodici
anni della sua ininterrotta pubblicazione e
verificarli, anche se gli elementi non sempre
da “TUTTI” sono stati forniti e ciò è dovuto, almeno per le pagine politiche, alla mancanza di comunicazione da parte dei partiti
o gruppi politici interessati.
Alcuni di loro hanno preferito e preferiscono servirsi dei loro mezzi di comunicazione
e non inviare articoli al nostro giornale.
Voglio anche ricordare che DA LEGGERE
non è mai stato distribuito attraverso le panchine di Silvi o trovato nei cassonetti della
spazzatura, ma consegnato ai singoli punti
di distribuzione dove il prelievo da parte dei
lettori avviene con qualche giorno in più.
Per quanto riguarda la linea editoriale ogni
giornale sceglie la propria: essere coerenti
sempre nelle vittorie e nelle sconfitte o salire di volta in volta sul carro dei vincitori
adulando gli stessi e criticando i perdenti.
Luigi Colantonio
Il ricorso di azzeccagarbugli disperati
I
l ricorso del centrodestra contro la limpida vittoria della coalizione di centro-sinistra guidata da Luciano D’Alfonso è la
mossa disperata di azzeccagarbugli delusi dalla propria cocente sconfitta. Le argomentazioni giuridiche sono veramente
incredibili. Il centrodestra ha perso le elezioni non per la data delle firme di una lista, ma perché i cittadini hanno liberamente scelto il centrosinistra e D’Alfonso come Presidente. Si sfiora purtroppo il ridicolo non ammettendo il risultato della
volontà popolare che vogliamo ricordare agli smemorati del centrodestra: D’Alfonso ha preso 319.591 voti pari al 46,26%
dei voti, mentre Chiodi ha preso 202.147 voti pari al 29,26% cioè Chiodi ha avuto 117.444 voti in MENO. Come diceva
William Shakespeare l’angoscia della realtà non può essere incantata dalle parole.
Il Coordinatore Regionale SEL ABRUZZO
Tommaso Di Febo
Politica
da Leggere - agosto-settembre 2014
Unimpresa: per cinque aziende su otto
scarse prospettive di ripresa nel 2014
Sondaggio fra le 122mila associate dopo il cambio della guardia al governo tra Letta e Renzi. Il 62,5%
delle imprese teme una nuova impennata di dissesti finanziari, stadi di crisi e procedure concorsuali.
Tra i problemi principali: impossibilità di pagare le tasse, stretta del credito e ritardo dei pagamenti
della pubblica amministrazione
C
inque aziende su otto “vedono”
ancora nero e il secondo semestre del 2014 resta pieno di ombre: anche i secondi sei mesi dell’anno
in corso, per quanto riguarda le prospettive di ripresa economica, sembrano
dunque drammatici. Sono diversi i motivi che mettono in ansia gli imprenditori
del nostro Paese: problemi con le banche
per la concessione di credito, difficoltà
nel rispettare scadenze e adempimenti
fiscali, ritardi dei pagamenti della pubblica amministrazione, mancati incassi
da clienti privati, impossibilità di pianificare investimenti, scarsa flessibilità nel
gestire l’occupazione. Un mix di fattori
che fa prevedere un quadrimestre assai
complesso per l’economia italiana con
le prospettive di ripresa ridotte al lumicino.
Questo l’esito di un sondaggio del
Centro studi Unimpresa. Secondo i risultati della “consultazione”, dunque,
nei prossimi mesi potrebbe registrarsi
un’impennata di dissesti finanziari, stati di crisi o addirittura fallimenti e altre
procedure concorsuali. Una previsione
decisamente cupa che viene registrata
nel 64,6% delle risposte ai questionari.
La recessione economica più dura del
previsto e l’assenza di prospettive di
rilancio rendono il quadro ancora più
cupo, stando alle indicazioni fornite
dalle aziende. Il sondaggio è stato condotto fra le 122mila aziende associate
sulla base dei risultati del primo semestre 2014: buio pesto, dunque, per oltre
76mila imprese.
I motivi: credito, fisco, pagamenti pa,
mancati incassi, investimenti, lavoro
Le imprese indicano alcuni motivi precisi come fattori negativi. In cima alla
“classifica” c’è la questione credito: i
problemi con le banche sono di due tipi.
Anzitutto l’inasprimento delle condizioni per la concessione di nuovi finanziamenti; poi viene segnalato l’aumento
delle richieste di rientro, anche fra le im-
prese con bilanci in regola. Di fatto molti istituti bancari chiudono improvvisamente linee di credito, scoperti di conto
corrente e affidamenti anche ad aziende
“sane”’, facendole finire su un terreno
scivoloso.
Dito puntato, poi, contro le tasse: la pressione fiscale (imposte e contributi), che
per le imprese è vicina alla soglia del
70%, è il secondo elemento destabilizzante: scadenze e adempimenti tributari
sono difficilissimi da rispettare. Il terzo fattore allarmante è il ritardo
dei pagamenti da parte di Stato centrale
ed enti locali. Anzitutto per lo stock da
90-100 miliardi di debiti della pubblica amministrazione che solo in parte è
stato rimborsato e che non viene sbloccato da amministrazioni centrali e locali
principalmente a causa dello stallo nel
meccanismo di certificazione dei crediti
vantati dalle imprese. Non solo: le nuove
direttive europee adottate recentemente
in Italia - che dovrebbero imporre alla Pa
di saldare le fatture entro 60 giorni - trovano scarsissima applicazione. I ritardi dei pagamenti, quarto motivo
di tensione, sono evidenziati anche nei
rapporti fra privati che si traducono quarto fattore - in un colpo tremendo alla
circolazione di liquidità e nella crescita
delle insolvenze. La quinta fonte di apprensione è lo stop agli investimenti che,
allo stesso tempo, rappresenta un fattore
e una conseguenza della crisi economica. Per le imprese italiane la pianificazione degli investimenti sia sul versante dell’innovazione sia su quello della
manutenzione ordinaria di stabilimenti,
fabbriche, capannoni, esercizi commerciali, infrastruttura tecnologica. Il sesto e
ultimo elemento critico è l’ingessamento
del mercato dell’occupazione. Le nuove
regole varate lo scorso anno dal Governo
tecnico non hanno migliorato la situazione e non hanno risposto alla esigenza di
maggiore flessibilità chiesta dai datori di
lavoro.
Il presidente di Unimpresa Chieti, Fedecostante: “Giù le tasse e più credito
altrimenti il Paese muore”
“La situazione - commenta il presidente
di Unimpresa Chieti, Carlo Fedecostante
- è da allarme rosso. La massa di imprese
che alzano bandiera bianca si estende a
vista d’occhio giorno dopo giorno e non
si vede una via d’uscita. Le imprese sono
stremate e il fallimento, in taluni casi, è
inevitabile. Al Governo di Matteo Renzi
Unimpresa ha posto più volte l’esigenza di varare riforme serie, volte a dare
speranza agli imprenditori e pure alle
famiglie. Per rimettere in moto l’economia, e quindi per far ripartire l’occupazione, si deve dare impulso al credito e
vanno tagliate le tasse”. Per il presidente
di Unimpresa Chieti “un ragionamento,
e forse qualche ripensamento, va fatto
anche in chiave europea: la Germania ha
dati migliori, ma nel lungo periodo anche la robusta economia tedesca pagherà
il conto in assenza di politiche economiche in grado di far ripartire anche i paesi
più deboli”.
Unimpresa Provinciale Chieti
(Galleria Comm.le Theate Center)
Via D. Spezioli 66100 Chieti (CH)
Tel. e Fax 0871/411530
@: [email protected]
Politica
da Leggere - agosto-settembre 2014
Luciano Monticelli eletto presidente
della Commissione Consiliare per le
Politiche europee della Regione Abruzzo
È
Luciano Monticelli il nuovo presidente della 4^ Commissione Consiliare per le “Politiche europee, internazionali, i programmi della Commissione Europea
e partecipazione ai processi normativi dell’Unione Europea”
della Regione Abruzzo.
Il neo consigliere è stato eletto ufficialmente oggi pomeriggio, nel
corso della seduta di insediamento durante la quale si è proceduto
alla nomina dei presidenti delle Commissioni che non erano stati
eletti nella giornata di ieri.
“Una grande soddisfazione - è il commento a caldo di Monticelli
– per la fiducia che il presidente D’Alfonso e i membri di Giunta
e Consiglio mi hanno accordato relativamente a una delega molto
importante, per la quale ringrazio pertanto tutti coloro che hanno espresso la mia preferenza. L’obiettivo è quello di mettersi
a lavoro fin da subito, convinto che tanto debba essere ancora
fatto in merito visto che, ad esempio, abbiamo una legge regionale di qualche anno fa legata ai finanziamenti europei che deve
necessariamente essere integrata e modificata”.
Il nuovo presidente sta già predisponendo un programma di
lavoro da sottoporre ai membri di Commissione, Giunta e
Consiglio “perché – sottolinea Monticelli – intendiamo fare un
lavoro condiviso”.
Priorità assoluta, nell’ottica del consigliere regionale, è anzitutto
quella di attivare un canale preferenziale con gli enti locali.
“Vista l’importanza rivestita dall’argomento – specifica in merito
– reputo fondamentale che all’interno degli enti locali sia individuato del personale che si occupi di politiche europee”.
Già al via, inoltre, l’attività di verifica e ricerca di fondi europei a disposizione per costituire un programma completo.
“Dobbiamo impegnarci – conclude Monticelli – per essere strategici e propulsivi, regolando e definendo momenti salienti della
vita regionale in un’ottica di rilancio politico e istituzionale”.
Il neo consigliere regionale è stato inoltre eletto componente
della 2^ Commissione “Territorio, Ambiente e Infrastrutture”
e della 5^ Commissione “Salute, Sicurezza sociale, Cultura,
Formazione e Lavoro”.
Uff.stampa Aquilio Di Simone
Via libera al bilancio e
alle sedute in streaming
B
ilancio, consigli comunali via
streaming, difesa dell’Area Marina
Protetta. Questi i punti approvati
nel consiglio comunale che si è svolto ieri
sera presso la sala consiliare del Palazzo
Polifunzionale di Pineto.
Approvato il bilancio con le agevolazioni
Tari
Via libera al bilancio consuntivo 2014, con
le tariffe Tasi, e in cui si prevedono agevolazioni Tari per i commercianti. “Siamo
soddisfatti per essere riusciti ad approvare il bilancio - ha commentato l’assessore delegato Claudio Mongia - e per essere
riusciti a far passare agevolazioni sulla
tassa per i rifiuti per alcune categorie di
commercianti”. “A questo punto possiamo cominciare a programmare seriamente
il lavoro - ha dichiarato il sindaco Robert
Verrocchio - Ora dobbiamo metterci al
lavoro per il bilancio del prossimo anno,
per cercare di venire quanto più possibile
incontro ai cittadini, e per iniziare a lavorare in un’ottica di una tariffa sempre più
puntuale sui rifiuti, in modo che chi meno
differenzia più paga”.
Via libera alle sedute del consiglio via
streaming
Approvata all’unanimità la mozione presentata dal consigliere di Pineto Partecipattiva Marta Illuminati per la trasmissione via streaming del consiglio comunale.
“Abbiamo subito voluto far nostra questa
proposta che va verso una maggiore trasparenza, e dalle prossime sedute i dibattiti
potranno essere visti collegandosi al sito
web del Comune di Pineto”, ha commentato il sindaco. “In campagna elettorale
avevamo detto che qualora la minoranza
avesse presentato proposte costruttive le
avremmo fatte nostre. Così è stato ieri e
così sarà in futuro”.
Approvata mozione a difesa dell’Area
Marina del Cerrano
È passata anche la mozione a difesa dell’AMP del Cerrano. “Pineto è assolutamente a favore dell’Area Marina per tutto
ciò che questa rappresenta per il nostro
territorio, la nostra economia e il nostro
turismo - ha dichiarato l’assessore all’Ambiente Laura Traini - Alla mozione presentata da Pineto Partecipattiva abbiamo
voluto aggiungere alcuni emendamenti per
rafforzare ancora di più la difesa e la valorizzazione di questo grande patrimonio
che abbiamo la fortuna di avere”. “Questa
amministrazione crede nell’Area Marina,
per ciò che rappresenta e che potrà rappresentare per Pineto, perché in questi anni è
diventata un punto di riferimento naturalistico e turistico per l’intero Abruzzo - ha
aggiunto il sindaco - e abbiamo voluto anche sottolineare la necessità che la Regione
entri in campo in maniera chiara per risolvere la questione dei vongolari del nostro
territorio”.
Ufficio stampa Comune di Pineto
Politica
da Leggere - agosto-settembre 2014
Elezioni comunali di Silvi
L’analisi del voto
dopo 100 giorni
Ha vinto la sinistra con l’appoggio
del centrodestra
N
ei risultati delle elezioni comunali del 25 maggio 2014 vanno
rintracciati l’entità del consenso che i cittadini di Silvi hanno dato
alla coalizione di sinistra; i flussi che si
sono verificati da una coalizione all’altra nella fase del ballottaggio per effetto
dei blocchi politici e personali che sono
nati; l’atteggiamento dei cittadini verso
le Istituzioni in generale ed in particolare
verso il Comune di Silvi e i suoi rappresentanti; l’entità del desiderio di cambiamento dopo dieci anni di centrodestra
e poi leggere con attenzione tutti i dati
che ne sono stati scaturiti.
Ora a distanza dei fatidici 100 giorni,
con la mente lucida, è possibile analizzare con freddezza il risultato elettorale
scaturito dalle urne senza il condizionamento dei contrastanti sentimenti conseguenti alla vittoria ed alla sconfitta delle
parti in competizione ed anche l’approccio del nuovo Consiglio e la nuova Giunta all’amministrazione della città.
Col voto delle comunali si è scelto il
cambiamento che in parte si è attuato,
ma in assoluto non il rinnovamento della politica e degli uomini, che durante la
campagna elettorale è stato sbandierato.
Dei 17 eletti, compreso il Sindaco, sono
completamente nuovi della politica, nella
minoranza Michele Cassone e Alessandro Valleriani, quindi due su sei e nella
maggioranza Simona Colatriano, Maria
Pacchione, Pasquale Arlini, Nazzaro
Partipilo e Splendora Cameli e il Sindaco Francesco Comignani, quindi uno più
della metà. Da tali risultati si deduce che
nei nomi c’è stato un discreto rimescolamento (8 su 17 pari a meno del 50%, ma
non si tratta, di certo, di rinnovamento.
Per quanto riguarda i programmi e l’attuazione degli stessi bisogna aspettare,
certamente in questi primi 100 giorni
(scadono il 18 di questo mese di settembre) non c’è stata la sferzata che tutti si
aspettavano, anzi il contrario. Abbiamo
visto, “la calma dopo la tempesta”, solo
un importante provvedimento a beneficio personale dei vincitori, (l’aumento
delle indennità di carica a Sindaco e Assessori , ed uno molto penalizzante per
l’economia della nostra città: quello della mancata conferma dei provvedimenti
che erano stati presi ed attuati sulla TARI
nel 2013 dalla precedente amministrazione che ora costringe gli imprenditori
di diversi settori al pagamento di una
maggiore tassa che va dal 12,43% al
46,11% a seconda del settore di appartenenza). Si era sparsa la voce anche di
aumenti che riguardavano la mensa ed il
trasporto scolastico che per fortuna pare
non siano stati attuati, altrimenti avrebbero penalizzato le famiglie silvarole in
modo rilevante. Speriamo che il sindaco
Comignani prendendo conoscenza dei
problemi della città, ponderi con attenzione le diverse situazioni e prenda provvedimenti che siano nell’interesse dei
cittadini e non solo degli amministratori.
Torniamo ora ad analizzare i numeri in
modo da mettere la parola fine alle Elezioni del 25 maggio. Affluenza alle urne
71,50%, Voti validi 8.850 – Coalizione
Comignani voti 2.769 pari al 31,29%
– Coalizione Marini voti 2.576 pari al
29,11% - Coalizione Cassone voti 1.759
pari al 19,88% - Coalizione Benvenuti
voti 1.013 pari al 11,45% - Marcella Palombaro voti 733 pari al 8,28% .
A leggere questi risultati si deduce che
le elezioni non sono state vinte dal centrosinistra (voti 2.769, 31,29%) ma sono
state perse dal centrodestra (Marini voti
2.576 - 29,11% + Benvenuti voti 1.013 –
11,45%) che portano il totale dei consensi
a 3.589 voti pari al 40,56%. Si considera
che i voti dati alla coalizione di Michele
Cassone e al Movimento 5 Stelle possono essere di provenienza di entrambi
gli schieramenti e in maggior parte del
centrodestra per dissenso sbandierato
nei confronti dell’amministrazione Vallescura (detto da alcuni, la peggiore della
storia amministrativa di Silvi).
Si consideri anche che la coalizione di
sinistra ha avuto l’appoggio degli apparati di partito, strutture e politici mentre
la coalizione Marini ha dovuto fare da
solo. Quanti politici provinciali, regionali e nazionali si sono visti durante la fase
del ballottaggio per sostenere Marini e il
suo gruppo? La coalizione Comignani è
passata dal 31,29% della prima tornata al
53,50% mentre la coalizione Marini dal
29,11% al 44,96%.
Gli elettori che hanno appoggiato Comignani, determinandone la vittoria elettorale, da cosa sono stati convinti, da quali
di questi elementi: dal suo programma
amministrativo, dal suo carisma, dalla
voglia del nuovo che avanza, dalla sua
organizzazione elettorale o dagli appoggi ricevuti dai partiti di sinistra?
E la sconfitta di Marini da cosa è stato
determinato? Dalla carenza del programma presentato agli elettori, dalla
da Leggere - agosto-settembre 2014
mancanza di carisma, preparazione, cultura, esperienza o dall’essere stato considerato parte della debacle amministrativa di
Vallescura, dalla sua cattiva campagna elettorale o dall’intento dei politici teramani di farlo fuori e dal mancato appoggio
Politica
politico del centrodestra ufficiale e dei suoi politici regionali e
nazionali?
Altro importante e determinante elemento della campagna elettorale è stata la frammentazione delle forze in campo, dovuto
all’approccio per la prima volta al doppio turno, ma questo è
stato comune a tutte le liste. Questo ha fatto sì che i partiti e le coalizione si battessero non tanto per vincere quanto
per far perdere l’amico avversario. Ogni candidato si è molto
impegnato nel togliere i consensi innanzi tutto ai componenti
della propria lista e poi a quelli della propria coalizione con
la speranza di rientrare tra gli eletti o giungere con la propria
coalizione al ballottaggio. Insomma non si è fatta la battaglia di
gruppo ma quella del singolo. Chi ha meglio interpretato tale
situazione in senso negativo è stato sicuramente il centrodestra
ed infatti non ha perso la battaglia ma la guerra regalando la
vittoria a Francesco Comignani.
Su 14 sezioni, in otto si è aggiudicata la vittoria Comignani e in
6 Marini con la differenza che tre sezioni vittoriose di Comignani sono state determinanti per la vittoria del centrosinistra.
Silvi Paese (sezione 6) è stata la roccaforte con più 172 voti a
favore del sindaco eletto. Le altre due sono state la zona della
contrada Piomba alta, Statale e lato ovest da Vicolo Giotto a
Tre Ciminiere (sezione 4) con più 120 voti e la zona di Via
Dante Alighieri, F.lli Bandiera (sezione 5) con più 117. Le altre sezioni sono state più o meno bilanciate. La sezione 6 regno
di Nazzaro Partipilo, Maria Grazia Marinelli e Splendora Cameli l’ha fatto da padrona eleggendo tutti e tre e risultando non
solo la sezione determinante per la vittoria del centrosinistra,
ma anche quella che ha dato il più forte segnale allo stesso
per il prosieguo dell’attività dell’amministrazione. Il gruppo
determina la maggioranza in Consiglio e nella Giunta. Ora
non ci sono più scuse per la trasformazione del Centro storico
di Silvi.
Con questa analisi, spero comprensibile, chiudiamo l’era del
centrodestra a Silvi, lasciando ai nostri lettori il compito di trarre le loro conclusioni sul passato e gli uomini che l’hanno rappresentato, su come e perché Silvi è stato DEMARINIZZATO, sui progetti e programmi di chi le elezioni le ha vinte e su
coloro che le hanno perse e su quello che sarà il loro futuro.
Willy Nat
10
Politica
da Leggere - agosto-settembre 2014
Gli Ayatollah e le guerre
S
abato 26 Luglio nella conferenza
“La dittatura religiosa in Iran epicentro delle guerre settarie in Medio Oriente” tenutasi a Parigi, Maryam
Rajavi, Presidente della Resistenza Iraniana, ha definito il sistema del velayat-e
faqih in Iran come “il partito che sotto la
bandiera dell’Islam diffonde l’estremismo ed è il principale responsabile delle
calamità e delle crisi che colpiscono il
mondo islamico in Iraq, Siria, Palestina,
Libano e ovunque nella regione”.
Riguardo agli sviluppi nella regione
Rajavi ha evidenziato i seguenti punti:
1)-Condanniamo il bombardamento del
popolo indifeso della Palestina da parte
di Israele e chiediamo azioni immediate
alla comunità internazionale per fermare
questa carneficina e gli attacchi contro
i civili. Appoggiamo gli
sforzi del Presidente Mahmoud Abbas per raggiungere un immediato cessate
il fuoco.
Questi attacchi, che distolgono l’attenzione internazionale dalle crisi in Iraq
e Siria, servono innanzitutto gli interessi del regime iraniano, minacciano il
processo per porre fine alla
divisione della Palestina e
per la formazione di un governo di unità nazionale al
quale il regime è estremamente contrario.
2)-L’invio da parte del regime iraniano di
armi, equipaggiamento e aeri da guerra
in Iraq e Siria, per preservare le dittature
di Maliki e Assad, è una violazione delle
risoluzioni del Consiglio di Sicurezza.
3)-Il Governo degli Stati Uniti non deve
cadere nella trappola di prendere le parti
e collaborare con il regime iraniano fornendo appoggio al regime in Iraq che i
mullah stanno cercando di salvare. Questo sarebbe un altro loro enorme errore
in Iraq e non otterrà nessun altro risultato
se non quello di far sprofondare l’Iraq in
una guerra civile.
4)-Le menzogne del regime iraniano sui
Mujahedin-e Khalq che avrebbero legami e appoggerebbero l’ISIS sono assolutamente false.
Lo scopo di queste bugie è solo quello
di preparare la scena per il massacro dei
Mujahedin e provocare un’altra catastrofe umanitaria.
5)-Nell’esprimere il nostro sdegno per
l’oppressione e le aggressioni contro i
cristiani a Mosul, noi appoggiamo la
posizione dell’Associazione degli Accademici Musulmani e delle tribù irachene
che condannano lo sfollamento dei cristiani.
6)-L’accondiscendenza verso il regime
iraniano da parte dei P5+1 riguardo alla
questione nucleare e l’aver acconsentito ad essere trascinati in questa infinita
maratona di colloqui, non porterà alcun
frutto.
Maryam Rajavi: “Il requisito fondamentale per la pace e la democrazia nella regione è la cacciata del regime iraniano
fulcro dell’estremismo e del terrorismo”
Gli oratori hanno sottolineato che i paesi
occidentali con il loro appoggio a Maliki, l’indifferenza verso le sue atrocità e
la negazione del loro sostegno attivo all’opposizione democratica siriana, hanno avuto un ruolo primario nella crescita
dell’estremismo e del terrorismo.
Dr. Jamshid Ashough
Cultura e Società
da Leggere - agosto-settembre 2014
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Il primo vino autoctono
dell’Appennino abruzzese
Scoperto alle porte di Torricella un antichissimo vigneto
I
vitigni più preziosi si nascondono tra le colline teramane.
Accade a Torricella Sicura, vicino alla frazione di Poggio
Valle, dove otto anni fa è stato scoperto un antichissimo
vitigno. Dopo accurate analisi e pareri di esperti di viticoltura,
è stato appurato che si tratta di una varietà antica di gallioppo.
Non solo. Pare che il vitigno, risalente al 1011 (come documentato anche da alcuni scritti di Francesco Savini del 1884),
sia stato coltivato per scopi religiosi dalle suore del monastero
di San Giovanni a Scorzone, che all’epoca era situato proprio
a Poggio Valle.
La storia narra che nel 1532 il monastero venne chiuso per ordine del Papa, perché tra le sue mura avvennero vicende peccaminose che coinvolsero le suore e i contadini di questa zona. A
scatenarle, racconta la leggenda, proprio questo pregiato vino.
Oggi il vitigno è stato ‘riportato alla luce’ con sapiente maestria dalla cantina Villa Colle, che da qualche tempo ha iniziato
a produrre e commercializzare il vino Iuaria, ottenuto proprio
da questi antichi e pregiati vitigni.
A rendere unica la sua essenza proprio il fatto che si tratta di
vitigni tipici presenti esclusivamente nel territorio di Torricella
Sicura e non trovabili in nessun altro posto.
Sono già numerosi i consensi che Iuaria sta ottenendo, anche
a livello internazionale, essendo stato presentato in kermesse
esclusive quali il Sial China e il Vinitaly di Verona come il primo autoctono dell’Appennino abruzzese. Segno, dunque, che
l’esclusività della nostra terra affonda le sue radici nel lontano
Medioevo per proseguire fino ai giorni nostri nei sapori e odori
di una regione “forte e gentile”.
Tania Di Simone
Festeggiamenti in onore di
S.ILARIO
Mutignano
26 / 27 / 28
settembre 2014
Venerdì 26 Tequila e Montepulciano band
Sabato 27 I CALANTI
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Cultura e Società
da Leggere - agosto-settembre 2014
13
La coscienza che cammina…
G
uardare col pensiero. Tuffarsi in
un mare di gente per esplorarne
i fondali, mentre tutti quanti ci
sguazzano solo in superficie su quel pattino chiamato luogo comune…
E allora vedi una recrudescenza impressionante di carrozzini che lievita di anno
in anno sul viale dell’estate. E allora ti
rendi conto da solo perché il solo a pensare con realistica lungimiranza, il solo
palombaro in mezzo a tanti e tanti incoscienti sulle barchette da passeggio della
propria istintiva superficialità. Carrozzini, carrozzini, carrozzini… uno dopo
l’altro, sovente biposti!
E guardi quindi con profonda riflessione
questo groviglio di cuccioli umani che
vaga inconsapevole sulla strada scellerata di uno scellerato futuro; partoriti
da un egoismo irresponsabile che deve
per istinto disconoscere la propria realtà
autodistruttiva. Già… perché chi se ne
frega della tangibile statistica del “drogato”, “sbandato”, “inquinatore” ecc.
ecc.? (previsioni di possibilità non certo
infondate e minoritarie…) No! Quello
che conta, per la miriade di procreatori
e procreatrici, è l’irragionevole soddisfazione del proprio trofeo da esibire nell’immane scenario di un conformismo
simile ai paraocchi sulla testa del mulo!
Cuccioli di uomini quindi, pronti per esser causa di un cemento dilagante che sta
asfissiando ogni spazio verde! Pronti per
allungare ancor più l’inquietante cintura
di lamiera sulle strade di un’invivibilità
sempre più evidente! Pronti per aggredire la storia e la cultura dell’umano pensante, col vuoto di un’arroganza senza
limiti nella propria ammaestrata diseducazione mediatica!
Ecco! Ecco la verità! Quella che nessun
premio Nobel potrà premiare, così come
l’antipatia che le mie parole suscitano in
questo costume odierno che non ho mai
indossato neppure a carnevale!
Ma non preoccupatevi perché a tanta
oscenità di ragionamento non sarà mai
permesso di accedere ad “Espressi” , “Panorami o altro! Essa resterà sul minuscolo carattere di un periodico locale senza
pretese, a riprova di un sistema nel quale
i valori intellettivi sono osteggiati come
i relativi portatori, figuriamoci poi quelli
che come il sottoscritto, sono “disertori”
della scuola di conformismo dal secondo superiore! Non mi rimane perciò che
l’onore di portare a spasso una coscienza
in mezzo a una miriade di incoscienti su
questo mare di superficie in cui tutti, o
quasi, hanno paura di tuffarsi!
Rossano Di Palma
Elezioni di secondo livello per la Provincia
Firmato il decreto presidenziale, modalità di voto, scadenze e dati sul sito dell’ente
È
stato approvato il regolamento per la procedura elettorale
per le elezioni di secondo livello del Presidente e del Consiglio della Provincia ed emanato il decreto per l’indizione dei
comizi elettorali. Il regolamento, che recepisce la legge 56/2014 e
le sue successive modificazioni, il decreto presidenziale, la modulistica e ogni altra utile indicazione (dati sull’elettorato attivo
e passivo, le scadenze, il seggio elettorale etc etc) sono visionali
sul sito dell’ente in un’apposita sezione elezioni.provincia.teramo.
it alla quale si accede direttamente dall’home page.
In sintesi l’ufficio elettorale è costituito presso la Provincia (dove
si svolgeranno le operazioni di voto domenica 12 ottobre dalle ore
8 alle ore 20); le liste dovranno essere presentate il 21 e il 22 settembre; i componenti del nuovo Consiglio provinciale sono 12; per
il calcolo del voto ponderale i Comuni sono suddivisi in cinque fasce demografiche (in rappresentanza dei 306.349 abitanti) calcolo
che sarà combinato, nell’assegnazione dei voti, con il metodo DHondt; la base elettorale per l’elezione del Presidente e dei Consiglieri provinciali è rappresentata dall’insieme dei consiglieri e dei
sindaci dei Comuni in carica alla data del 35° giorno antecedente
quello della votazione; sono eleggibili alla carica di Presidente i
Sindaci il cui mandato scada non prima di diciotto mesi dalla data
di svolgimento delle elezioni e, solo per questa prima elezione,
sono eleggibili anche i consiglieri provinciali uscenti compreso il
Presidente; sono eleggibili, infine, a Consigliere provinciale i Sindaci e i Consiglieri comunali in carica.
Non godono dell’elettorato passivo né i presidenti né i consiglieri provinciali che, per motivi diversi, si sono dimessi dalla carica
prima della fine del mandato, né i commissari per la provvisoria
amministrazione della provincia. Il calcolo ponderale (valore percentuale del voto del singolo consigliere in rapporto al numero di
elettori rappresentato), al momento, è meramente esemplificativo
ed è rintracciabile sul sito del Ministero dell’Interno http://elezioni.interno.it/l56_2014.html in quanto si attendono i dati certificati
per singolo Comune. I dati sull’elettorato saranno certificati dai Segretari comunali alla data del 7 settembre e saranno resi disponibili
sul sito della Provincia nella sezione elezioni il 12 settembre.
Ufficio stampa Provincia di Teramo
Pina Manente
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Cultura e Società
da Leggere - agosto-settembre 2014
Acqua, acqua e ancora acqua!
L
. Ci vuol parlare dell’acqua dopo
un’estate così piovosa?! Ci parli del sole, piuttosto! Ricordo la
lirica di Cardarelli che lei cita nel suo
libro “I 4 Mon Di..”. “Distesa estate,/
stagione dei densi climi/ dei grandi mattini/ dell’albe senza rumore (…) nessuna
promessa terrena/ può dare pace al mio
cuore/ quanto la certezza di sole/ che dal
tuo cielo trabocca…”
P. Lei mi stupisce. Deve far quadrare i
conti per poter continuare a pubblicare il
giornale e, ciò nonostante, le naviga nel
cervello la poesia?!
L. Se non fossi incline al lirismo, non mi
sarei rifugiato fra gli ulivi. Ma, a proposito, ci parli della pace dal suo punto di
vista. Come per Cardarelli, è la “certezza
di sole” che adesso glie la infonde?
P. Lei mi vede… in pace?
L. Più che altro, impegnato per la pace!
Rammentavo giusto ieri che mi chiese il
numero del nostro collaboratore iraniano. Continuerà a caldeggiare il progetto
di una Torre che includa fra le sue numerose attività quella di far incontrare
esponenti della cultura del mondo arabo
ed intellettuali occidentali? Nel suo libro
“I 4 Mon Di..” Pineto è il “Mondo della
Fiaba”; e nulla obiettivamente è più “fiabesco” che contribuire all’incontro di
due diverse culture e di due differenti religioni avvalendosi di un contenitore che
secoli addietro era un presidio dal quale
si sparava!
P. Ma lo sa che lei è complicato?!
L. Perché mai?
P. La Torre del Cerrano era una postazione di avvistamento per intercettare i
Corsari e dare l’allarme alle popolazioni
in maniera che approntassero il necessario per salvaguardarsi. Questo, ormai, lo
sanno tutti. Ciò su cui pochi hanno invece riflettuto è quanto la Fiaba abbia
contribuito a modellare l’immagine di
Pineto!
L. In che senso? Il suo libro è immaginoso e a Pineto lei appiccica la Fiaba.
Un altro osservatore potrebbe faticare a
rintracciarvela!
P. Già, ma per pigrizia, non per altro! Se
non mi crede, rivada con l’immaginazione a inizio secolo!
L. Lei ci è andato?
P. Con grande goduria, Luigi. Ma ascolti,
ascolti!
L. Sono tutt’orecchi!
P. Un Marchese dal cuore generoso e
dalle pingui finanze si ridusse sul lastrico
per inseguire i suoi sogni.
L. Allude al Diego de Sterlich? E quali
sarebbero stati i suoi sogni?
P. Una vita fatta di avventure e di sfide,
allegre tavolate con gli amici, un buen
retiro dal quale ammirare le bellezze che
la natura elargiva.
L. Non poetizzi troppo. Gli piacevano le
corse automobilistiche… al Marchese! E
in quanto alla Torre, vide bene di trasformarla in un’amena residenza. Aggiunse
il torrino che oggi la fa svettare impettita
e solenne, aggiunse quel che occorreva
per conferirle una sorta di leggiadria. E
se il cannone rimase, è perché forse ne
aveva in mente uno dalla cui bocca spuntassero rose odorose!
P. Cosicché sarei io a poetizzare la realtà! Ma è tutto vero, E’ TUTTO VERO
e di certo al suo orecchio sarà giunto un
curioso aneddoto: De Sterlich porse una
volta un galante omaggio floreale a una
bella signora che era andata a trovarlo
e tanto ci ricamò che ella rimase letteralmente di stucco. Estrasse il mazzo
multicolore dalla bocca del cannone che
era lì in un angolo e disse all’indirizzo
dell’elegantissima ospite: “Accetti questo modesto pensiero, signora. Se tutte le
donne imparassero a far sortire dagli occhi la calda benevolenza e l’umanissima
curiosità che si versano dai suoi, la virilità si addolcirebbe e sparirebbe d’un colpo
l’arte insana di fabbricar cannoni!” Disse
così con incantevole civetteria, memore
dei languidi artifizi dannunziani o forse
chissà, del Palazzeschi saltimbanco che
tanto lo seduceva. Nel frattempo la gentile signora si inebriava del profumo dei
fiori e di una brezza che trasportava un
sentore di resina misto a salsedine e ad
una nota di rosso cocomero. La Torre del
Cerrano scrutava il mare e un poetico
Marchese la stava guarendo della sospettosità e del terrore che in tempi remoti
l’avevano armata e catafratta.
L. Sa una cosa? Continuo a leggere il suo
libro e ho sempre più la percezione che
in esso si concretizzi il teorema secondo
cui “il sogno vince la realtà”. Ma, torniamo al punto! In che maniera la Torre
potrebbe diventare un grande, fascinoso
manifesto per una nuova politica estera?
Perché è anche di questo che lei argomenta dentro a “I 4 Mon Di..”! L’Italia
non deve fare una politica di “peacekeeping” dopo che i suoi bellicosi alleati
hanno bombardato chirurgicamente.
Già, parrebbe dai risultati che la “chirurgia” in Occidente sia un’arte assai rozza
e dunque produrrebbe molto di più un
esercizio di “peace-keeping” PREVENTIVO! Molte culture sono tragicamente
distanti, questo è vero. Ma accade quando esse non rovistano nella propria, profonda interiorità. Nel Mediterraneo si accesero conflitti insanabili. Ma ci fu anche
un proficuo scambio di saperi. Un poco,
forse, ci si conobbe. E un poco di pace,
di vera pace, può costruirla l’Italia che
insieme alla Grecia tanto seppe dire sulla bellezza e sull’armonia! Nel suo libro
Caterina parte per una crociata. Solo che
ella rimarca come la Croce sia stata insozzata. Per dialogare davvero- ella dice
– bisogna custodire la Croce dentro una
goccia. C’è una goccia sulla copertina
del suo libro. E dietro la goccia compare
un viso di Gesù: “acqua di vita”, come è
definito nell’Apocalisse!
P. Capisco, Luigi caro, che lei mi sta leggendo voracemente. Ma, gingillandosi
con la sua ermeneutica, rischia di confondere le acque!
L. Ma sì! E’ proprio all’acqua che volevo
tornare!
P. E allora io torno alla Torre! Se lei
volesse inerpicarsi con le sue sessanta
primavere su per i gradini del maniero,
scoprirebbe un cultore dell’acqua, un
gran cerimoniere che faceva innamorare i bagnanti del mare pinetese e delle
sue dolcissime brezze. Non sfidava mai
gli elementi e dal naso sembrava che gli
pendesse una lenza al cui amo abboccava immancabilmente un sorriso!
L. Ho capito, io voglio tornare all’acqua
e lei alla Poesia. E’ forse che non si può
dare l’una senza chiamare in causa l’al-
da Leggere - agosto-settembre 2014
Cultura e Società
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rimirare l’acqua che quasi non faceva rumore. Già, perché le onde si erano zittite
per il grande stupore. O forse perché il
venticello si era quietato.
Di certo il cuore di Luigi seguitava a battere magnificamente. Lo teneva in vita
la Poesia. Che era una Fiaba cristallina
come un’acqua pulita. Che era la futura
Pineto che in quel giorno d’aprile improvvisamente sbocciò.
Da un’intervista di Luigi Colantonio (L.)
al Postino de “I 4 Mon Di..” (P.)
tra?
P. Luigi Luigi, la vedo ricettivo e me ne
compiaccio alquanto. Ma so pure che fa
il tiranno quando un pezzo si allunga.
Per cui ascolti il commiato e non interrompa!
L. Ascolto, ascolto!
P. Si chiamava Rino Marinelli quel pacifico marinaio. Ed era “lirico” al pari
del citato Marchese e del Commendator
Luigi!
L. Cosa fa adesso? Mi dà del Commendatore?
P. Non faccia lo spiritoso. Mi riferivo a
Filiani. E’ lui il responsabile dell’inclinazione poetica che pervade il territorio
e purifica l’aria. Chiunque sia capitato
da queste parti dopo il suo luminoso passaggio non ha potuto sottrarsi a una sorta
di screziato, scintillante lirismo. Vedevano il paesino i primi bagnanti e pensavano a Ermione, alle ninfe scorrazzanti
pel bosco...
L. E si immaginavano satiri, scommetto!
P. Ma la smette di interrompere! Chiudo
con un filmetto d’epoca, e non mi rimproveri se sforo.
Luigi – il Commendatore, intendo! – a
Roma si invaghì di una certa Vittoria. Le
disse che non veniva dalla campagna.
Ma che era possidente terriero e che di
fronte alle sue tenute avrebbe impiantato una florida pineta. Già, perché lui era
botanico per vocazione. Ecco il motivo
per cui la colpì Vittoria: “si trattava di un
fiore rarissimo come non ne aveva conosciuti mai”, la complimentò atteggiandosi a Vate. La bella fanciulla detestava la
provincia e non si dispose mai a seguire
lo sfortunato Luigi che di amore non ricambiato immantinente s’ammalò. Ma a
guarirlo giunse il pensiero del giardino
che aveva evocato. E lui che ne sapeva di
bruchi vide tessere il verdissimo filo che
una magica pineta cucì sul bordo spumoso del mare.
L. Già, me l’ha raccontata questa! Dimenticata Vittoria, raggiunse la spiaggia
e guardò a sud, verso la Torre del Marchese. “Supererò la sua inventiva”, si
disse dentro a un venticello che spirava.
“Adagerò un bosco di pini su questo litorale spoglio”, continuò fra sé. “E sulla
collina sfregiata dalla cava della fornace sorgerà un parco botanico dentro al
quale un lezioso castelluccio con le sue
cisterne e astute condotte regimerà le acque piovane”.
A quel punto emise un lungo sospiro e
concluse: “Non verrà la romana? Peggio per lei; TUTTA ROMA VERRA’,
una volta che avrò terminato il disegno
di questo splendido giardino!” E tornò a
16
Cultura e società
da Leggere - agosto-settembre 2014
Prova d’orchestra
Seconda parte
O
ra verifichiamo se una lettura di
tal genere sia sostenibile o se solamente nasca dalla mia pura fan-
tasia.
Dunque leggiamo il film dall’inizio.
La sirena dell’ambulanza all’inizio sta
portando una donna in ospedale. Quale
donna? La donna che è su un disegno all’inizio del film, sotto i titoli che scorrono
sullo schermo. In tale disegno c’è appunto
una donna, stesa con la testa girata verso
sinistra, con le gambe divaricate come
partoriente; andando in giù si vedono il
collo e i seni ed anche uno spermatozoo
bianco fosforescente che taglia il quadro
verso l’alto. Più giù si vede la vagina che
non sta nella sua posizione naturale, cioè
verticale, ma orizzontale e sta al fianco di
un pene.
Questo disegno assomiglia molto al quadro “La trasgressione notturna” di Joan
Mirò, spagnolo. Il direttore ad un certo
punto, mentre ha le vene gonfie e la faccia rossa, dice agli orchestrali: “Vincere,
fin su; dovete scoppiare!” Questo ricorda
il pene che, nel quadro di Mirò, ha la direzione verso alto a fianco della vagina,
mentre alcuni musicisti si tolgono la maglia, con riferimento al sesso, come ne “La
trasgressione notturna”. Fellini, in questo
film sull’aborto, mette in atto la sua creatività e genialità inaudita ed eccellente.
Sceglie Mirò anche per il suo quadro “La
maternità”: Tutto il film fa riferimento ad
esso.
Mirò assomiglia a Moro anche nelle lettere scritte. I musicisti tolgono le maglie:
Moro è nativo di Maglie.
Il sindacalista riceve una telefonata che ricorda il paragrafo 9. L’uccisione di Moro
è stata comunicata il 9 maggio con una
telefonata. Quando il direttore, durante la
pausa, dice: “Per queste stupide ed assurde
leggi” anche alla presenza di sindacalisti,
si riferisce alla legge 104 che permette l’interruzione volontaria di gravidanza(IVG),
che è stata approvata il 22.05.1978 dal
Parlamento.
I seggi che fanno da arredamento nella
sala del conservatorio assomigliano a quelli che si utilizzano nelle sacrestie e in Parlamento. Ancora, quando il direttore, nella
pausa, porta avanti l’indice della mano
destra, dice: “La mia bacchetta di direttore
è legata a suonare l’orchestra”, aggiungendo “La sua voce usciva dalla sua mano”,
ed in questo istante le due dita si toccano.
Egli in queste scene si appoggia sul divano
pendendo a destra, come la scintilla vitale che passa dal creatore alla creatura nel
”Giudizio Universale” di Michelangelo.
Ha una sciarpa lunghissima e, mentre esce
dal bagno, si spoglia e si riveste. Si mette
davanti allo specchio e si osserva scoprendosi, “a immagine e somiglianza di Dio”.
Contemporaneamente raffigura anche una
donna davanti allo specchio che ricorda il
quadro di Mirò “ Donna si acconcia i cappelli davanti allo specchio”. Il direttore in
questo monologo dice “un prete deve avere
una chiesa”. Dice questo per ricordarci che
per trovare il significato del film bisogna
cercare una chiesa che in questo caso è S.
Pietro. Il direttore continua dicendo “con
i credenti e i fedeli”, “trasformare vino in
sangue e pane in carne”, per portarci nella
Cappella Sistina. Egli continua il suo monologo dicendo: ”Il dubbio che rovina il
credere- i musicisti uniti solamente in un
odio comune”. Appena dopo il crollo del
muro, i musicisti circondano il direttore
e vogliono sapere il motivo per cui tutto è
andato male, cioè vogliono sapere il motivo aborto. Egli rappresenta la sinapsi del
cervello: il suo dito porta i comandi dal
cervello, come il dito che c’è sul soffitto
della cappella Sistina. Anch’esso nasce dal
cervello. Tutti i comportamenti ed il monologo presenti durante la pausa del diret-
tore ci portano alla “Creazione dell’Adamo” di Michelangelo. Tutto accade sul
divano, che assomiglia al posto sul quale
Adamo è sdraiato. Mentre i lampadari in
formato bottiglia che si vedono durante il
crollo della parete ed impolverate sono un
richiamo al pittore Giorgio Morandi. Egli
era il più celebre pittore della nature “morte”. Con questo il Regista ci informa che
la morte è l’argomento che sta trattando in
questa pellicola.
All’inizio del film, nella sala del conservatorio, pulita ed serena come un utero
intatto, il copista dice “ Che quanti morti
in questo posto”; si tratta di un riferimento
all’utero in cui avviene l’aborto; i papi ed
i vescovi che vengono citati sono contro
l’aborto rappresentano la Basilica di S.
Pietro e la cappella Sistina, Fellini, inoltre,
ci vuole portare da Michelangelo.
Nella terza fase le pareti diventano sporche, con disegni e scritte che mano a mano
diventano come un quadro di Mirò. In particolar modo la presenza di una scala lunghissima, appoggiata sulla parete per tutta
la durata del film, ricorda “Fuga della notte” di Mirò, con uomini con baffi e ciuffi.
A un certo punto, un’uomo sale sulle scale
fino in cima e la sua ombra assomiglia a
quella di un animale, forse una scimmia.
In realtà è un cane che richiama il quadro
“Cane che abbaia alla luna” di Mirò.
Da sottolineare che anche l’animale nel
quadro di Mirò del cane ha solamente il
nome.
Ecco ora tutte le frasi e le scene che portano ad un famosissimo quadro di Mirò:
Un musicista vecchio chiama il suo collega
“lo cucco”, che assomiglia proprio a Mirò,
e gli dice: “Guarda là, su(in alto); quella
ragnatela che ha un filo di 5 metri e ogni
tanto dondola di qua e di là”. Due batteristi
riscaldano le mani, incrociando le braccia
come i fili, mentre stanno spostando il me-
da Leggere - agosto-settembre 2014
tronomo. Una musicista con capelli ricci
dice: “Il violino è maschio”. Poi parla con
il suo collega che sta togliendo la lente da
vista, con i baffi e sopraciglia particolari.
Il sindacalista gli strani baffi che alza le
braccia nel momento in cui manda i musicisti in pausa.
C’è chi suona il bassotuba con la barba ed
un ciuffo di capelli che assomiglia ad un
cerchio. Tutte le descrizioni (la ragnatela,
i fili che si intrecciano, il metronomo, i
capelli ricci, i baffi, le lenti) ci portano al
quadro “La Maternità”.
Nel momento in cui il sindacalista manda
i musicisti alla pausa, assume invece contemporaneamente una posizione che chiama due quadri di Mirò e Morandi. Quando
il sindacalista con le braccia alzate viene
inquadrato anteriormente, assomiglia alla
ragnatela di Mirò ed invece, quando si
gira, richiama il quadro”Enigma” di Morandi.
Una donna urla “La morte, la morte!”, un
uomo “Terrore terrore!”. Arriva la bara ad
orologio, sparano. La parete su cui c’è il
disegno dell’utero crolla, e in sottofondo
si sente il cuore che batte, ma ormai tutto
è finito e l’aborto è avvenuto. I musicisti
circondano il direttore, il cervello, e gli
chiedono come sia potuto succedere ovvero come sia potuto succedere l’aborto. Il
direttore dice: “Ognuno deve dedicare più
attenzione al suo strumento(cioè il pene e
la vagina); solamente noi possiamo fare
questo adesso”. Infatti per non far provocare più un aborto dobbiamo essere attenti.
Poi il direttore continua: “Le note salvano
noi, aggrappatevi alle note, seguite le note
una dopo l’altra, così come le mie mani vi
possono indicare”. Queste sono le parole
di Fellini che ci suggerisce come seguirlo
per conoscere le sue opere. È il rischio di
una donna ogni volta che c’è un aborto. È
la cronaca di un bambino che non nasce
mai. Di nuovo si ricomincia: l’orchestra,
suonando una nuova e bellissima musica,
prepara l’utero della donna per un’altra
gravidanza ed una nuova vita. L’orchestra
e la musica stanno dentro la donna. Fellini
anche qui è stato geniale. Le concomitanze degli eventi come l’uccisione di Moro e
la legge sull’aborto con le riprese del film
sono tali che non permettono a nessuno di
fare caso all’aborto e a Moro. In questo
modo ha detto ancora, per l’ennesima volta, una bugia per nascondersi. Un grande
Genio, che aveva immaginato il film molto tempo prima, ma che attese l’occasione
per realizzarlo. Per questo Fellini sosteneva di essere il più rapido di tutti i registi
italiani.
È vero che nella sala ci sono il caos e la distruzione totale di tutto, ma c’è soprattutto
il sentimento della donna, che rimane intatto come la musica e le cui note ci possono salvare. Il direttore dice, rivolgendosi ai
suoi allievi: “Proviamo con il sentimento
e suoniamo tutto da capo per cambiare la
nostra società con la musica”. Fellini con
una bellissima musica augura di poterci liberare il prima possibile. Il finale del film
assomiglia all’affresco “Il Giudizio Universale” di Michelangelo, con la differenza che l’affresco si deve guardare da giù in
su, mentre il finale del film al contrario. In
Cultura e società
17
questo modo la scena finale è assai simile a “Il Giudizio Universale”. Non a caso
ripetutamente si parla delle trombe che ci
riconducono a questo affresco.
Sulla palla gigante che colpisce la parete,
si vede il disegno della mappa del mondo. In questo film Fellini parla dell’aborto,
cioè della morte, perciò utilizza Giorgio
Morandi esclusivamente perché è autore
di nature “morte”. Si dice che Morandi
durante gli ultimi giorni della sua vita,
mentre era coricato nel suo letto, disegnasse con l’indice nell’aria(come il musicista
che faceva vedere la ragnatela) le forme
che avrebbero fatto parte del suo percorso
artistico. Questa pellicola potrebbe anche
essere “La lettera a un bambino mai nato”
di Oriana Fallaci?
In realtà, sommando tutti gli avvenimenti del film, cioè la maternità (di Mirò), la
luna(“cane che abbaia alla luna” di Mirò),
la creazione di Adamo, la terra(di Mirò),
con la palla gigante ed il “Giudizio Universale”, si capisce molto bene che il film
rappresenta il “Big Bang” felliniano della
creazione dell’universo.
Jamshid Ashough
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Cultura e società
da Leggere - agosto-settembre 2014
Le medaglie di D’Altrui
SECONDA PARTE
C
ome promesso nel numero di
luglio ecco la seconda parte dell’intervista ai nostri due campioni della pallanuoto realizzata presso casa
D’Altrui.
Vincent – Marco ora che sei un allenatore puoi dirmi cosa ti soddisfa di più?
Cioè giocare e vincere deve essere sicuramente bellissimo, però anche vedere la
squadra che alleni che vince deve essere
molto bello. Tu quale preferisci?
Marco – È chiaro che la vittoria è il coronamento di quello che fai durante gli
allenamenti, durante la settimana. Però
non è detto che bisogna per forza vincere, io sono contento anche a volte quando
perdiamo, però devo vedere che i ragazzi
migliorano. Non si può sempre vincere,
a volte si incontrano delle squadre che si
dedicano alla pallanuoto come ci dedichiamo noi …
Giuseppe – Se incontri una squadra più
forte perdi, però se dimostri che hai giocato bene, che sei migliorato, l’allenatore è soddisfatto ugualmente. Se tu vinci contro una squadra scadente non c’è
soddisfazione; a volte è meglio perdere
onorevolmente contro una squadra forte
piuttosto che vincere facilmente con una
squadra scarsa.
Vincent – Se dovessi smettere anche di
allenare, io spero il più tardi possibile,
cosa ti piacerebbe fare?
Marco – A me piace stare sempre in ac-
qua. Il mare mi piace molto. Mi dedico
anche a qualche attività in questo senso,
faccio il subacqueo.
Vincent – Mister la tua carriera è stata
fantastica e tutti gli appassionati la conoscono. Potresti però parlarmi un po’ di
te fuori dal mondo della pallanuoto? Cos’altro ti piace? Che musica ascolti?
Marco – Io ho cinquant’anni, però la
musica che mi piace e quella di quando
magari potevo andare un po’ in discoteca,
quando ero un ragazzo, quindi diciamo
la musica anni 80, che poi sono canzoni
che a volte ti capita di sentire durante le
pubblicità in tv. Quella musica mi piace
molto.
Giuseppe – Penso che gli piaccia anche
qualche canzone del passato napoletano
… vero? Quelle classiche.
Marco – Si, anche quelle mi piacciono,
le canzoni napoletane.
Vincent – Tu hai vissuto quasi sempre in
città sulla costa …
Marco – Si, proprio perché a me piace il
contatto con il mare, con l’acqua…
Giuseppe – Digli le città dove sei stato.
Intanto sei nato a Napoli…
Marco – Poi sono stato a Salerno…
Vincent – … Però la domanda non è finita: com’è il tuo rapporto con il mare?
Marco – Ma come mai mi fai questa domanda? Perché tu già sai che io faccio il
subacqueo, che mi piace pescare?
Vincent – No, non lo sapevo.
Marco – E come mai me lo chiedi? A
te piace?
Vincent – Si, il mare mi piace molto.
Marco – Ah, ho capito… Io non potrei
mai vivere in una città senza il mare,
io lo devo almeno poter guardare, ogni
giorno. Poi quando non sono in piscina
sono al mare, faccio il subacqueo, mi
piace fare pesca subacquea, quindi come
puoi vedere o sopra l’acqua o sotto l’acqua.
Vincent – Ok, ancora una domanda. A
me piacerebbe tanto diventare come te,
però mi piacerebbe anche diventare un
archeologo sommozzatore; secondo te si
possono fare tutte e due le cose o ne devo
scegliere per forza una?
Marco – Ah, hai capito Vincent, archeo-
logo sommozzatore. Io sono un subacqueo anche se non sono archeologo, ma
avrei potuto diventarlo. La pallanuoto sicuramente ti aiuta perché quando farai il
corso da archeologo subacqueo tu avrai
molta acquaticità, rispetto ad altri sarai
avvantaggiato, sarà più facile superare le
prove e gli esami.
Giuseppe – Diciamo che sei un po’ pesciolino!
Vincent – Ho capito, ho capito. Ho finito, potervi intervistare è stato, come ho
già detto prima, come per un pellegrino
andare in visita dal papa. Un grande piacere e onore. Grazie. Grazie anche per
tutto quello che mi insegni durante gli
allenamenti.
Marco –Papà però lui non è con me. Tu
Vincent hai Fabrizio?
Vincent – Si, anche Andrea, con te mi
sono allenato quattro o cinque volte.
Marco – L’importante è saper nuotare.
Giuseppe – È alla base, capisci? Se nuoti bene giochi anche bene; non si è mai
visto un giocatore di pallanuoto che gio-
da Leggere - agosto-settembre 2014
ca bene e non sa nuotare.
Marco – Vincent devi essere veloce a
nuotare. Noi facevamo le gare. È così
che andrebbe impostato, solo che è difficile. Bisogna tener presente che spesso ci sono più società all’interno di una
stessa struttura ed una gestisce la scuola
nuoto e un’altra la pallanuoto. Siccome
quando ci si avvicina ad uno sport acquatico comunque si comincia sempre
dal nuoto, succede che tutti i ragazzini
che hanno acquaticità e che quando entrano in acqua muovono subito le gambe
a bicicletta, che è il movimento base della pallanuoto e che quindi sono portati,
cercano di tenerli nel nuoto, è difficile
che i migliori vengano mandati a fare
pallanuoto. Oltre al prestigio dell’avere
tanti iscritti c’è il fattore economico perché se i ragazzi si spostano a fare pallanuoto in un’altra società, dall’altra parte
arrivano meno soldi. In più succede che
se un ragazzino comincia a giocare con
la palla gli piace di più del nuoto, si diverte, quindi tenderà ad abbandonarlo
per questa nuova disciplina. Quindi si
crea un muro invalicabile tra le due diverse attività sportive.
Giuseppe – Io in alcune società ho fatto
l’allenatore sia di nuoto che di pallanuoto e mi sono trovato bene perché all’interno della stessa società mi occupavo di
entrambe i settori. Mettevo come condizione proprio questo e dicevo “Tu non
giochi a pallanuoto se non nuoti bene”.
Quindi cominciavano con il nuoto e arrivavano preparati alla pallanuoto, c’era
il momento che facevano tutte e due le
cose, poi inevitabilmente, crescendo, arrivavano a fare solo pallanuoto poiché la
carriera del nuotatore è abbastanza breve, mentre quella del pallanuotista è più
lunga. Teoricamente puoi giocare fino a
quarant’anni.
Marco – Ma se passi alla pallanuoto che
hai già quattordici, quindici anni , è tardi, è difficile, perché non hai manualità,
non hai confidenza con la palla, con il
contatto fisico, con il gioco… Quindi curate la tecnica del nuoto, allenatevi bene
e con costanza, dedicate un po’ di attenzione all’alimentazione e vedrete che i
risultati arriveranno. Senza trascurare lo
studio, mi raccomando! Poiché oltre a
prepararvi alla vita in generale fornisce
una buona capacità di concentrazione ed
Cultura e società
19
elasticità mentale utile nell’assimilare
presto e bene le varie tattiche e strategie
del nostro sport.
Il pomeriggio passato in casa D’Altrui
non poteva che concludersi con le foto
di rito e gli autografi sulle magliette; una
per mio cugino che vive in Piemonte,
l’altra non ho ancora capito se per me
o per mio papà, dato che era forse più
emozionato di me.
Vinny
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Arte ed Emozioni
da Leggere - agosto-settembre 2014
Pisciella-Camplese:
la coppia alata
campione d’Italia 2014
A
TRI - A pieno diritto entra nell’empireo della danza nazionale
italiana la coppia di ballo Carla Camplese e Nicola Pisciella,
atriani purosangue, compagni nella danza e nella vita. All’agilissima coppia è stato conferito il titolo di Vice Campioni d’Italia
2014, classificandosi al Secondo posto nella specialità “Danze Standard”, superando vittoriosamente oltre settanta coppie di partecipanti
da tutta la nazione. Una prestigiosa affermazione che premia questi
due giovani artisti atriani per la loro passione che coltivano da bambini, oltre che per la tenace volontà di studio, ricerca di stile e costante
volontà nell’esercizio quotidiano.
Carla e Nicola iniziarono per gioco nel lontano 1985, per poi conquistare, nell’arco di cinque anni, la finale del Campionato Italiano di
Liscio Unificato ad Arezzo. L’esperienza nella danza sembrava essere
finita lì: la coppia in realtà, che nel frattempo si era unita anche in
matrimonio, dedicava in quegli anni le proprie energie alla nascita
della propria famiglia. Tuttavia il sogno e l’amore per il ballo non si
spegnevano, tra le gioie della nuova famiglia, rallegrata dall’arrivo
di due bellissime bimbe. Anzi, l’attesa del ritorno sulla pedana alimentava l’entusiasmo e il desiderio di rituffarsi presto nei vorticosi
movimenti della danza.
Ed eccoci nel 2009, un anno decisivo per Nicola e Carla che riprendono lo studio e l’esercizio con il Maestro Ivan Agnellini. Due anni di
“rullaggio” sulla pista e poi il decollo. Comincia così la lunga serie di
premi nelle varie competizioni nazionali nell’ambito dei “Balli Standard”, fino al titolo di Campioni Regionali Abruzzo nel 2012 (titolo
brillantemente confermato anche nel 2014). Seguono il Primo posto
nel trofeo “Diamante” a Teramo, il Terzo posto a Velletri in Coppa Italia e il passaggio, per meriti sportivi, in Classe “A”. Infine la recente
affermazione decisiva in Romagna: tra le settanta coppie partecipanti
al Campionato Italiano di categoria svoltosi a Rimini Fiera lo scorso
10 luglio, la coppia Camplese-Pisciella si aggiudicava, come sopra
annunciato, il titolo di Vice Campioni d’Italia 2014, classificandosi al
Secondo posto nella specialità “Danze Standard”, categoria “Senior
II”, classe “B1”, coronando il suo sogno d’arte. Una grande emozione
per i ballerini Carla e Nicola e motivo di immensa soddisfazione per
il loro insegnante Ivan Agnellini dell’ASD “Step by Step”. Naturalmente a Carla e Nicola, che alla passione della danza uniscono quella
del canto tra le file del Coro “Antonio Di Jorio” di Atri, il plauso della
nostra redazione e di tutta la comunità cittadina.
Concezio Leonzi
[email protected]
da Leggere - agosto-settembre 2014
“Sotto le Stelle”
La XIV edizione é stata caratterizzata da
teatro, musica e iniziative di solidarietà
T
eramo. Cultura e tradizione, estro e comicità, musica e
beneficenza: sono stati questi gli ingredienti della rassegna di teatro dialettale “Sotto le stelle”, organizzata a
San Nicolò a Tordino dall’associazione culturale Città Futura.
La manifestazione gratuita, giunta alla XIV edizione, è tornata
anche quest’anno in piazza Progresso dal 16 al 20 luglio alle
ore 21:00 per allietare gli abitanti della popolosa frazione teramana. Quattro le commedie in vernacolo portate sulla sce-
na da altrettante compagnie teatrali della regione: si è iniziato
mercoledì 16 luglio con la compagnia La Porta girevole che ha
portato sulla scena “L’amor’ quand’ arriv’ n’goce!” per la regia
di Roberto Cascioli; il giorno seguente è stata la volta della
Compagnia Atriana con “Fa’ quelle che prete dice nn fa’ quelle
che prete fa”. Venerdì 18 luglio sono saliti sul palco i Marruccini con la commedia “Tra moje e marite...mittece lu dite!”, tratta
da “All’addore de lu cace… non ce sta sorge che se dà pace” di
Ernani Troiano. Gli spettacoli sono stati intervallati, sabato 19
luglio, dall’iniziativa “Auto sotto le stelle” promossa dal Club
automoto storiche Teramo, una mostra di auto storiche, autentici capolavori di design e meccanica. La serata è prosegiota
con il concerto “Le canzoni di Faber”, Antonello Persico ha
riproposto i brani più famosi del cantautore e poeta genovese
Fabrizio De Andrè. La rassegna ha chiuso domenica 20 luglio
con la compagnia teatrale Le Muse e la commedia dialettale in
due atti di Marina Di Carluccio “Core de Tatone”.
Il divertimentoè stato assicurato e non è mancato l’attenzione
al sociale con due iniziative. Dopo la buona accoglienza dello
scorso annoè stata infatti riproposta la lotteria con finalità benefiche che aiuterà Casa Ail di Pescara. I proventi raccolti saranno devoluti alla struttura di appoggio che permette ai familiari
dei malati affetti da leucemie, linfomi e mieloma, e in cura per
lunghi periodi nell’ospedale civile del capoluogo costiero, di
assistere i propri cari.
Il concerto del 19 luglio è stato un ulteriore momento di solidarietà, sono stati infatti raccolti fondi da destinare all’A.
M.I.C.O. , l’Associazione Malformazioni Infantili Chirurgiche Onlus, per l’acquisto di attrezzature mediche all’interno
Arte ed Emozioni
21
della chirurgia pediatrica dell’Ospedale civile di Pescara. La
rassegna di teatro dialettale “Sotto le stelle” è stata inserita anche quest’anno nel Cartellone unico degli eventi del Comune
di Teramo ed è grazie alla sinergia di forze e di contributi che
la manifestazione ha potuto prendere il via. Per questo motivo
l’associazione culturale Città Futura ringrazia l’amministrazione cittadina, la Fondazione Tercas, la Banca dell’Adriatico e i
tanti sponsor che hanno creduto nell’iniziativa, offrendole un
sostegno concreto nonostante i tempi di crisi economica.
D’altra parte la fiducia dei finanziatori è il frutto dei sedici anni
di lavoro di Città Futura sul territorio sannicolese. L’associazione è attiva nella frazione non solo attraverso l’organizzazione
della fortunata rassegna di teatro dialettale (che ogni anno raccoglie grandi consensi di pubblico arrivando a registrare l’anno
scorso una presenza complessiva di diecimila spettatori), ma
anche con la realizzazione di una serie di iniziative ludico-sociali.
E un’attenzione particolare Città Futura la rivolge al mondo
della scuola. Di recente l’associazione ha collaborato infatti
con l’istituto comprensivo statale di San Nicolò a Tordino in
due distinti progetti: l’iniziativa con l’Unicef che si è conclusa
nel palasport della frazione e il convegno sulla famiglia nella
sala Eltron organizzato dall’associazione San Nicolò per crescere. Da ricordare inoltre l’iniziativa di intitolazione della
scuola Peep al preside Giovanni Serroni, la realizzazione di un
luogo della memoria in piazza Progresso, di concerto con le altre realtà del territorio, e ancora i concerti di Natale nella Chiesa
di Santa Maria degli Angeli, la mostra fotografica realizzata in
collaborazione con l’Archivio di Stato e la pubblicazione del
free press mensile “Km 84”.
Associazione culturale “Città Futura
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Arte ed Emozioni
Sciole’è a Londra
da Leggere - agosto-settembre 2014
I
l filmaker Flavio Sciolè anche quest’anno è stato presente con tre suoi video alla
diciannovesima edizione del Portobello Film Festival di Londra(UK). Il 7 settembre ha presentato ‘Alberto Grifi A Visioni Sconsigliate’ nella sezione ‘Documentari’ mentre il 9 è stato proiettato ‘Io sono analogico’ e‘Interferenza n.1’ nella sezione
‘Italiani’.
Le proiezioni sono avvenute presso i Westbourne Studios. Per Sciolè si è trattato della
quarta presenza nel solo 2014 nella capitale londinese (tra gli altri festival ricordiamo
‘Time Is Love’ ed‘Untouchable’). ‘Io sono analogico’ è già stato presentato a Teramo
all’interno di ‘Deborderline’ mentre per ‘Interferenza n.1’ si tratta di un’anteprima.
Flavio Sciolè (Atri, 1970) performer, filmaker, attore, vive e lavora a Roseto. La
sua ricerca è volta principalmente allo studio delle emozioni dell’uomo. Negli ultimi
venti anni ha partecipato a centinaia di festivals/mostre in tutto il mondo (tra queste:
Biennale di Venezia, Romaeuropa).
Tra le ultime partecipazioni: Vagiti Ultimi (Atri), ArtItaly&ArtWorld (Germany). Nel
2013 ha vinto il Gran Premio Della Giuria All’Opera Più Originale al CinemAvvenire Video Festival. E’ reduce dal successo del film ‘La Scultura’ (in cui interpreta un
gallerista) di Mauro John Capece presentato in questi giorni al Festival de Films du
Monde di Montréal. - Le foto sono di Chiara F. Cirillo
Ufficio stampa Sciolè
CAFFETTERIA
Charlie Brown
VIA A. ROSSI, SILVI MARINA (TE)
TEL. 3282854634
Emozioni dal mondo
da Leggere - agosto-settembre 2014
Baja California
Tutti sognano la california,fin dagli anni 60 quando the mamas and the papas
cantavano california dreamin, canzone ripresa poi anche dal quintetto italiano
dik dik; negli anni a seguire massimo boldi e nino frassica ne fecero anche
un film, potrei continuare ancora per molto elencando tutti gli omaggi fatti a
questa terra di confine. questa simpatica introduzione, eloquente direi, vuole
essere solo un’ esplicito ed incisivo elogio a quella che per molti fu ed e’ tutt’ora il golden state...
a questo punto cari lettori, penserete che vi parli della california a stelle e
strisce!be’, non e’ cosi’! tutti conosono la sorella maggiore:la bella e ricca california “americana”, ma dopo un piccolo preambolo piu’ che dovuto , voglio
invece presentarvi la baja california leggermente poco a sud.
La penisola messicana con l’omonimo nome, e’ bagnata a ovest dall’oceano
pacifico e ad est dal mar di cortes. il territorio e’ suddiviso in due stati: la bassa
california e la bassa california del sud. la citta’ principale e’ mexicali, anche se
la piu’ conosciuta e la piu’ popolosa resta sempre tijuana,citta’ fervida, affollata, rumorosa ,situata appena dopo il confine americano e’ un ottimo punto di
partenza per visitare questa emozionante lingua costiera.
Consiglio vivamente di noleggiare un’auto e viaggiare in piena liberta’. sicuramente e’ un’avventura indicata a viaggiatori navigati e pronti alle vicissitudini
piu’ disparate, ma anche divertenti, un’appassionante ed avvincente on the
road baciato dal caldo secco ed intenso vi portera’ alla scoperta di citta’ polverose, deserti rocciosi, a volte anche sabbiosi e l’inmancabile cactus sara’sempre presente, imponente, bello da vedere, pungente.
Emozionante e’ il nostro ingresso in messico da san diegio, perche’ per la
prima volta in vita mia ho oltrepassato il confine di uno stato camminando.
davanti ai nostri occhi un nuovo mondo:taxi dai piu’ sgargianti colori posti in
ogni direzione , come fosse un mercato, c’e’ chi chiacchera animatamente, chi
fuma, chi dorme, chi si presenta con cortesia e si offre come chauffer, noi accettiamo subito!direzione aeroporto per ritirare la nostra auto presa a noleggio,
davanti a noi un lungo viaggio,destinazione cabo san lucas.
Dall’aeroporto di tijuana ci dirigiamo verso sud.man mano la citta’ scompare,
lasciando spazio alla natura ed ai caldi colori del sud. la nostra prima tappa e’
ensenada, citta’ affacciata sull’oceano pacifico.qui,nel suo pregevole porto facciamo un piccolo ristoro incuriositi dall’ottimo vino prodotto in questa zona.
purtroppo non possiamo dilungarci tanto, abbiamo una tabella di marcia ben
precisa da rispettare e circa 850km ancora da percorrere prima di arrivare nella
pittoresca santa rosalia in sur baia california dove se fortunati dovremmo
trovare una branda per la notte. fortunatamente con noi c’e’ un grande pilota:
mauro, un vero appasionato della guida. ragazzi vi garantisco che 850 km di
curve, sterrati, buche e strade perlopiu’ malridotte, risultano essere veramente
stressanti anche per il passeggero!il disagio e’ amplificato anche per via del
nostro bolide noleggiato, niente popodimeno che una dodge attitude.
Arriviamo in citta’ a notte fonda, sono le 23:00, ma intorno c’e’ ancora festa,
un carretto con un simpatico asinello ci da il benvenuto .cerchiamo subito
un alloggio, siamo assolutamente esausti e consapevoli che il nuovo giorno
arrivera’ piu’ estenuante, ma nulla puo’ fermarci! volenterosi e audaci con i
pensieri e le voci che ci affollano la testa cerchiamo di prendere subito sonno,
mentre intorno il silenzio messicano ci avvolge,disturbato a volte da un gioioso schiamazzo e niente piu’.
Il mattino seguente sveglia ore 08:00 e partenza per la citta di la paz sul mar
di cortez, qui pranzeremo per poi proseguire fino a cabo san lucas, nell’estremita’ sud della penisola. oggi il diario di bordo ci dice che la meta e’ a circa
700km......”una passeggiata per il nostro mauro”.
lasciamo santa rosalia sur baia california. la strada e’ gia’ assolata, nonostante
sia gennaio inoltrato il clima e’ molto piacevole. dalla sommita’ di un promontorio, i nostri occhi scovano un’invitante baia con un mare straordinario
dal colore verde smeraldo con punte di blu, molto particolare e sinceramente
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poco comune.
Sarebbe un peccato non approfittarne per un bagno, infatti decidiamo subito
di scendere per goderci piu’ da vicino questo spettacolo inaspettato, avvalorato ancor di piu’ dal fatto che siamo in pieno inverno, pertanto spiagge meno
affollate e clima insuperabile! ragazzi l’acqua del mare e’ freschissima, pulita
e rigenerante! tre sono le sfumature che risaltano alla nostra vista: il castano
roccioso della terra, il bianco borotalco della spiaggia e, per finire il verde
intenso del cortes e tutto intorno silenzio e armonia.
Freschi freschi riprendiamo il nostro road tour e circa 2 ore dopo arriviamo
a la paz.
La citta’ si affaccia sul mare chiuso di cortez, il lungomare e’ la parte vitale,con
i suoi localini e ristoranti,così decidiamo di pranzare in uno dei tanti, per assaporare la specialita’ della casa: coda di gambero e pancetta fritta in salsa
barbeque, immancabile anche il chili, tipica salsa messicana piccante, il piu’
delle volte usata per condire insalate o semplicemente servita con del riso o
carne prevalentemente di manzo, il tutto accompagnato da dell’ottima cerveza
la don equis....
Sono ormai le 17:00 del pomeriggio, dobbiamo riprendere il nostro viaggio,
ancora 350km mancano all’appello prima di arrivare a cabo, dove prevediamo
di stare per le 22:00.
Cabo san lucas citta’ divertentissima, molto americana, adatta soprattutto ad
una clientela che vuole si’ rilassarsi in uno dei tanti resort sulla costa ma,
anche svagarsi fino a notte fonda nei tanti locali e discoteche che affollano il
centro cittadino.
a cabo passiamo gli ultimi 5 giorni di vacanza, indispensabili dopo aver percorso tanta strada tra usa ed il messico. ci integriamo immediatamente e tra
una tequila ed una corona e, superbi piatti della cucina locale, come il pollo
allo spiedo piccantissimo con cipolla e chiodi di garofano o il burrito tortillas
ripiene di carne e verdure, i giorni passano velocemente.
I luoghi sono eccezionalmente belli come la costa del cabo, caratterizzata da
rocce e spuntoni che scendono fino al mare creando covi e calette naturali
raggiungibili il piu’ delle volte via mare. e’davvero un paradiso indisturbato
dove rilassarsi.
Cari lettori programmate una bella vacanza in bassa california, ne rimarrete
entusiasti! adatto anche a giovani coppie in viaggio di nozze.... sara’ il vostro
messico insolito, fuori dal comune.....provare per credere.
Vi invito come sempre a spedirci all’indirizzo [email protected] le
vostre esperienze di viaggio....vi aspetto e alla prossima per un’altra avventura
tutta da vivere.
SCHEDA DEL MESSICO
capitale: citta’ del messico
popolazione: 112.000.000
superficie: 1.958.201 km2
fuso orario: -7h rispetto all’italia.
lingue: spagnolo, dialetti amerindi (nahuati, maya, mixteco, otomi,
zapoteco).
religioni: cattolica in larga maggioranza.
moneta: peso messicano
prefisso per l’italia: 0039
prefisso dall’italia: 0052
clima:destinazione adatta in ogni stagione dell’anno. ottima nel periodo di
settembre ed ottobre come alternativa al messico caraibico in atlantico.
Davide Zizzi
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Cronaca Locale
Cerrano’s day
Q
uando qui c’erano dune, talvolta cuccioli di serpente a ridosso dei cespugli marini, dirimpetto a questa casa abbandonata nella quale guardai la mia prima televisione…
Quando quel granchio enorme (largo più di venti centimetri) alzò
le sue pericolose chele verso la mia paura infantile, allora sì, ero
un autoctono fanciullo di questo luogo; di questo posto magnificamente selvaggio al centro del quale svettava la grande torre
saracena.
Oltre la sua massiccia sagoma, il primordio della pineta sud era di
tanto in tanto intervallato dai coiti di coppie che nei primi anni sessanta potevano contare su quell’assoluta tranquillità che noi, piccoli Giamburrasca in perlustrazione furtiva, ci guardavamo bene dal
disturbare per guardare bene tutto lo spettacolo fino alla fine…
I primi calci a quel pallone insolito, li diedi qua sotto, con tanto di piedi arrossati… Il motivo di quella irritazione cutanea fu
da Leggere - agosto-settembre 2014
L’interno infatti è stato banalmente e gravemente modernizzato:
una vera assurdità! Senza considerare tutto il resto… Ossia i frequenti pellegrinaggi di chiassosi ed invasivi gruppi di ogni specie
di gente, secondo questa orrida cultura della profanazione verso i
valori storici dovuta alla consapevolezza della decadente mediocrità odierna.
A parte questo comunque, l’evento si è verificato per merito del
mio amico Cantoro, il quale mi ha convinto a perlustrare i suoi
caratteristici affreschi all’interno dell’antica costruzione. Guidato
da Roberto, ho quindi percorso i vari piani dell’arcaico edificio
fino alla sommità dalla quale si scorge un panorama mozzafiato da
entrambi i fronti: sia quello verso Pineto, che l’altro verso Silvi.
Roberto ha lavorato parecchio per decorare nel modo più adeguato
le varie stanze da restaurare, potendo quindi esprimersi aldilà della
sua routine di vignettista.
Ancor più sorprendente della Torre imperdonabilmente modernizzata però, è stato per me scoprire l’aspetto dichiaratamente
Jankie… di Cantoro. Di una persona creativa con l’anima a stelle
e strisce…
Rossano Di Palma
La vignetta di Cantoro
scoperto solo quando quello spilungone di passaggio ci raccolse
per caso quella insolita sfera di gomma, e palleggiandoci con le
mani ci disse: ma voi che fate, giocate a pallone con la palla da
pallacanestro?... Già… perché io quel pallone lo volli robusto per
fare in modo che resistesse il più possibile alle terribili spine delle
dune. Quando però andai da “Gerardo” per comprarlo (a Pineto
sanno bene chi era), lui me lo vendette senza pensare certamente
che esso mi sarebbe servito per giocarci con i piedi… né credeva
che io l’avessi scambiato per un pallone da calcio; anche se fui un
po’ sorpreso non tanto dal peso, quanto dalla sua superiore circonferenza.
Tutti episodi, questi, appartenenti a quell’indimenticabile vissuto a
ridosso del nostro antico simbolo nel quale, ognuno di noi piccoli
monelli della zona, aveva la curiosità di entrare. Una curiosità, che
certo, se fosse stata soddisfatta allora, avrebbe avuto tutto un altro
significato. Qualche mese fa infatti, come sovente succede quando
un evento è preceduto da forti aspettative, ho finalmente fatto il
mio ingresso nella Torre di Cerrano per restarne piuttosto deluso.
Cronaca Locale
da Leggere - agosto-settembre 2014
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La Tenuta Sant’Ilario di Pineto
conquista l’Aipo d’Argento 2014
Diploma di Gran Menzione all’olio ‘Elio Gran Cru’ dell’azienda pinetese,
che si impone su 220 campioni iscritti
N
uovo successo per l’azienda olearia Tenuta Sant’Ilario di Pineto
(Te) che, reduce dai più che positivi risultati ottenuti al Sol di Verona, si
conferma nel panorama degli oli di eccellenza con il concorso oleario “Aipo d’Argento”.
Il frantoio pinetese ha infatti ottenuto il
Diploma di Gran Menzione nella categoria
Olio Extra Vergine di Oliva 100% Italiano,
fruttato medio, con il suo ‘Elio Gran Cru’,
già premiato nel corso della prestigiosa
kermesse veronese.
Un riconoscimento che certifica la qualità dell’olio di Roberto Cerquitelli, titola-
re dell’azienda, che da anni cura pregiati
ulivi nel rispetto degli antichi canoni di
coltivazione e nella fedeltà alla tradizione
agricola familiare. “Si tratta di un premio
– commenta in merito lo stesso Cerquitelli
– che ci fa onore, soprattutto se si pensa
all’importanza raggiunta dalla manifestazione”.
Ben 220, infatti, i campioni analizzati dai
due panel professionali coinvolti nelle attività di selezione dell’edizione 2014 che,
dopo oltre 3mila ore di analisi sensoriali,
hanno consentito l’accesso alla finalissima
a soli 89 campioni, ovvero poco più del 40
per cento di quelli iscritti.
“Ogni anno facciamo del nostro meglio
per garantire il massimo livello qualitativo dei nostri prodotti – conclude Roberto
Cerquitelli – e questi riconoscimenti certificano il percorso che abbiamo intrapreso.
Considerando poi la significativa qualità
interna, ci rende ancora più soddisfatti
sapere di essere riusciti ad emergere all’interno di un panorama così variegato”.
Il prossimo 24 giugno l’azienda olearia
sarà protagonista di uno speciale su Rete
4.
Ufficio stampa Marzia Aquilio
La crisi non è finita
e il governo è immobile
“
La crisi non è affatto finita e ancora una volta i dati sono lì
a dimostrare che il percorso per uscire dalla bufera è ancora lungo: l’industria non si riprende e non vediamo segnali
positivi all’orizzonte. In una fase così dura per l’economia del
Paese ci saremmo aspettati un atteggiamento più reattivo da
Antibracconaggio
La Polizia Provinciale denuncia 4 persone e
sequestra un cinghiale
S
orpresi nella Zona di ripopolamento e cattura dove avevano catturato, ucciso e già eviscerato un cinghiale.
Quattro persone sono state denunciate all’autorità giudiziaria dalla Polizia Provinciale che in questo periodo di divieto
assoluto di caccia ha intensificato le attività antibracconaggio.
L’episodio si è verificato a Sparazzano, frazione di Teramo,
dove la Polizia aveva notato movimenti sospetti di automezzi e persone proprio all’interno della zona di ripopolamento e
cattura.
parte del governo di Matteo Renzi che, invece di sfruttare un
ampio consenso per mettere sul tavolo misure concrete per le
imprese e le famiglie, sembra immobile e, soprattutto, distratto
dalle riforme istituzionali che, in questo momento, non sono
determinanti per le sorti dell’Italia. Così il presidente di Unimpresa Chieti, Carlo Primo Fedecostante, commenta i dati Istat
su ordinativi e fatturato. Unimpresa Provinciale Chieti
@: [email protected]
Sottoposti a controllo in una delle autovetture è stata rinvenuta la carcassa di un cinghiale maschio di grosse dimensioni,
accuratamente eviscerato, abbattuto inequivocabilmente con
arma da fuoco. La carcassa è stata sequestrata e sottoposta ad
ispezione dal servizio veterinario della Asl che ne ha certificato
“la inidoneità al consumo umano”.
“La Polizia Provinciale – ha dichiarato il comandante Enzo
Ranalli - nonostante la ormai cronica carenza di personale ha
intensificato l’attività antibracconaggio organizzando numerosi servizi in orario serale e notturno nelle zone maggiormente
interessate dalla caccia di frodo a danno dei cinghiali: attività
riprovevole che purtroppo non viene interrotta neanche durante la stagione della riproduzione”.
Ufficio stampa Provincia di Teram
Pina Manente
26
Cronaca Locale
da Leggere - agosto-settembre 2014
L’ARAN torna ad investire sul territorio di Atri
I
l Consiglio Comunale di Atri, nella seduta dello scorso 11
agosto, ha approvato la costruzione di un nuovo grande
complesso industriale in c.da Stracca di Casoli di Atri. Si
tratta del nuovo opificio della Ditta ARAN World che nel raggruppare in un unico immobile le attuali sedi prevede anche
l’ampliamento e il potenziamento della consolidata fabbrica di
cucine. Il progetto è stato proposto in applicazione della speciale procedura di variante al PRG.
Il complesso di circa 8 ettari coperti sarà formato da due capannoni per deposito e produzione e da una grande palazzina
Uffici in prossimità dell’autostrada A14 a ridosso della zona
industriale di Scerne. L’intervento prevede anche la realizzazione di numerose opere di urbanizzazione per circa 450.000
Euro di lavori a carico della Ditta ARAN che riqualificheranno
la zona con nuova illuminazione, parcheggi, potenziamento
delle reti fognarie, ampliamenti delle sedi viarie e soprattutto
con un nuovo sistema di regimentazione delle acque piovane.
Un intervento, quest’ultimo, che, in sinergia con altri azioni
decise dalla Provincia e dal Consorzio di Bonifica, eviterà
l’allagamento del sottopasso posto nelle vicinanze. Un fenomeno che si verifica a causa dei reflui che si riversano dai versanti collinari della zona in occasione di eventi meteorici più
o meno copiosi.
L’Assessore all’urbanistica Domenico Felicione, nel comunicare il provvedimento assunto, sottolinea che “l’Amministrazione comunale ha consentito, in un periodo di grave crisi
economica, una iniziativa capace di produrre lavoro e benefici
alla comunità locale”.
Ufficio stampa comune di Atri.
Piste ciclabili sulla costa
ompletamento del sistema, avviate le procedure per gli espropri e convocata la Conferenza di servizi
L
a Provincia ha avviato le procedure espropriative per il
completamento del sistema di piste ciclabili della costa teramana nell’ambito del progetto regionale Bike
To Coast. L’ente, infatti, è soggetto attuatore per conto della
Regione degli interventi da realizzare nei comuni di Roseto,
Pineto e Silvi per un importo complessivo di 7 milioni e 394
mila euro comprensivo della realizzazione del ponte in legno
lamellare sulla foce del Vomano.
Il progetto è figlio del Corridoio verde adriatico e ne rappresenta il completamento (ad oggi infatti la pista si ferma a Cologna spiaggia). L’ente ha proceduto alla redazione dei progetti
preliminari sulla base delle indicazioni ricevute dalle amministrazioni locali ed ha convocato per il 18 settembre una Conferenza di servizi per l’approvazione dell’Accordo di Programma. Secondo il cronoprogramma, entro il mese di novembre,
dovrebbero essere avviate le procedure di gara.
Delle iniziative già poste in essere e del cronoprogramma del
Bike To Coast si parlerà questo pomeriggio in Regione nel cor-
so di un incontro convocato dal presidente Luciano D’Alfonso
che ha invitato a Pescara tutti i sindaci della costa abruzzese e
i soggetti attuatori degli interventi.
“Questo pomeriggio parteciperemo volentieri alla riunione
convocata dal presidente della Regione, Luciano D’Alfonso,
che ha posto fra le priorità programmatiche la realizzazione di
un sistema cicloturistico di livello europeo” dichiara l’assessore alla viabilità, Massimo Vagnoni che aggiunge “l’auspicio, considerato lo stato avanzato dell’intervento sulla costa
teramana, che si proceda con le modalità già definite perché
questo consentirebbe di appaltare le opere entro novembre di
quest’anno. La Provincia, che non solo non chiude i battenti ma fra un mese diventerà la casa dei Comuni perché sarà
governata direttamente dai Sindaci, proprio per la sua natura
funzionale di ente di servizi per area vasta, è in grado di garantire un’ideale coordinamento e un percorso standardizzato
delle procedure”.
Ufficio stampa Provincia di Teramo
Pina Manente
Messa in sicurezza strada della Cannuccia
C
entomila euro per il progetto definitivo della messa in sicurezza della strada della Cannuccia. È quanto ha stabilito
l’amministrazione di Pineto, con una delibera approvata nel corso dell’ultima giunta. Il progetto prevede la messa
in sicurezza idraulica della strada, provata negli ultimi anni dalle piogge. “È una prima risposta ad una zona che ha
bisogno di una seria messa in sicurezza”, ha commentato il sindaco Robert Verrocchio.
Il progetto prevede la realizzazione di una canalizzazione per la regimentazione delle acque meteoriche. “È il primo passo
per la sistemazione di quella zona - ha spiegato il Sindaco - perché senza questi interventi qualsiasi lavoro sul manto stradale
sarebbe inutile. La strada della Cannuccia si trova in una situazione oggettivamente difficile, e dobbiamo intervenire”.
Alessandro Borgia
da Leggere - agosto-settembre 2014
Cronaca Locale
27
{Per la nuova amministrazione di Silvi}
Battesimo del fuoco in un’estate
piena di nuvole
F
inita l’estate più bizzarra dell’ultimo secolo è già tempo
di bilanci, sia pur parziali, a somiglianza del nostro cielo
rimasto parzialmente coperto durante l’arco dell’intera
stagione. La nuova Giunta Comignani-Partipilio si è praticamente insediata quando gli ombrelloni erano già aperti, suscitando le giuste ire del comandante dei vigili Giovanni Cichella
che ha definito letteralmente una “follia” far votare nel mese di
giugno un Comune turistico. Ma insieme ai bilanci sorge spontaneo il confronto con la precedente amministrazione Vallescura. La prima differenza che salta agli occhi è l’ instancabile
presenza del Sindaco Comignani sul territorio, che con il suo
scooter e il suo casco lo vedevi spuntare dappertutto, non senza
una certa dose di spavento per la sua repentina apparizione.
Quindi gioventù e dinamismo al posto dell’immobilismo funereo a cui ci aveva abituato l’ex primo cittadino, soprattutto negli
ultimi tempi, e forse è proprio ciò che ha permesso una sia pur
minima inversione di tendenza nella pulizia e nell’ ordinaria
manutenzione di strade, giardini e aiuole. Poi il cartellone della
manifestazioni estive predisposto dal vice-sindaco Partipilio e
dai suoi altrettanto giovani collaboratori rappresenta un piccolo capolavoro da inserire negli annali della specialità “come far
le nozze con i fichi secchi”, essendo riuscito a mascherare sotto
un brand accattivante l’obiettiva povertà dei singoli eventi, con
una tecnica di marketing sconosciuta alle generazioni più in
là con gli anni. Poco spazio quindi, almeno per il momento,
alle critiche dell’opposizione, che si sono concentrate su alcuni
dettagli di secondo piano, sul solito tormentone anti-tasse e sul
presunto aumento delle indennità degli amministratori che in
effetti non c’è stato, anche se si è persa una buona occasione
per una loro sostanziosa sforbiciata, a cominciare (non me ne
voglia l’amico Massimi) dalla figura del tutto inutile del Presidente del Consiglio Comunale. Parlo di occasione persa perché,
avendo il Sindaco assegnato deleghe un po’ a tutti i consiglieri, in tal modo avrebbe potuto consolidare il gioco di squadra
e limitare la disparità di trattamento con gli assessori, meglio
remunerati solo per il compito di partecipare pure alle sedute
di Giunta. Ma, tant’è… Da registrare infine una serie di atti
vandalici che qualcuno ascrive alla responsabilità di ambienti vicini alle forze di opposizione, che avrebbero mal digerito
la sconfitta elettorale. Personalmente non ho alcun sospetto e
neppure opinione in merito, ma so per certo che l’opposizione
con un minimo di pazienza avrà presto il modo di contestare a
volontà scelte amministrative emergenziali ben più importanti
per il futuro della nostra città…
Si prevede un inverno bollente
D
ifficile determinare le priorità dei problemi all’agenda dell’amministrazione Comignani in autunno, però
è impossibile non inserire ai primi posti quello dell’erosione della spiaggia, che sta assumendo proporzioni davvero allarmanti. La trascorsa maggioranza aveva ottenuto un
finanziamento piuttosto cospicuo per posizionare una serie di
barriere a pettine, cioè perpendicolari alla linea di costa che,
senza entrare in complicati tecnicismi, sembra rappresentino
un rimedio peggiore del male. Ma a breve bisogna cominciare i lavori, altrimenti i fondi andranno perduti, e si sa quanto
è difficoltoso ottenere sovvenzioni in tempi di crisi. Pare che
per risolvere l’ardito rompicapo sia stato consultato con scarsi
risultati persino il mago di Santo Stefano. Poi, tra le altre cose
che sarebbe troppo lungo citare, bisogna decidere finalmente
che cosa fare del Villaggio del Fanciullo e degli altri manufatti
inutilizzati di proprietà comunale, i cui lavori sono da tempo
fermi, mentre l’Ente continua a sborsare ogni mese fior di affitti per ospitare le proprie strutture. Il terzo scoglio, che forse
si presenterà prima del previsto, è l’eredità di una profonda
revisione del Piano Regolatore Generale che l’amministrazione Vallescura aveva quasi condotto sulla linea del traguardo.
E non si tratta di noccioline: cento ettari (un milione di mq) di
terreno edificabile e diecimila abitanti in più, per un giro d’affari da un miliardo di euro. Proprio ciò che ci vuole per dare
il colpo di grazia alle già malandate infrastrutture della nostra
città e far diventare sempre più ricchi i soliti noti e sempre più
poveri i soliti idioti! Intanto a nord resta pur sempre aperta
la storia infinita del Centro Commerciale Universo, tra reali
scempi ecologici e illusori sbocchi occupazionali. Infine c’è da
programmare la prossima stagione turistica, fin quando esiste
ancora qualcosa di programmabile, a cominciare dalla consueta carenza idrica per finire con l’annosa e controversa questione dell’inefficiente opera di smaltimento dei rifiuti urbani, sia
solidi sia liquidi, nel periodo in cui il territorio limitato di cui
disponiamo registra il più alto numero di presenze. Ma ciò che
è diventato letteralmente insopportabile è il traffico serale sul
lungomare, dove manca poco che le macchine si fondano in un
unico ammasso metallico. Va bene che le multe sono diventate una risorsa fondamentale nel profondo rosso del bilancio
comunale, ma durante la notte bianca Silvi Marina è tornata
finalmente a respirare: che cosa si aspetta ad estendere gradualmente la positiva esperienza dell’isola pedonale nel corso
dell’intera alta stagione?
[email protected]
28
Cronaca Locale
da Leggere - agosto-settembre 2014
Caro D’Artagnan! (Alias Pino Di Febo)
la”…)
Ultimamente però il bersaglio preferito
dalla tua temibile arma è un po’ troppo di
routine. Dovresti già cominciare ad intuire
a cosa e a chi sto alludendo… Non aggiungo quindi altro, oltre a due cose fondamentali per riflettere (eventualmente) sulle Tue
incursioni, in questo caso obiettivamente
troppo offensive.
D
ecisamente un po’ eccitato il Tuo
“Periscopio” negli ultimi tempi…
Non hai poi tanto bisogno di utilizzarlo visto che non mi sembri affatto
un sommergibile dal modo come esci allo
scoperto…
(Stai calmo perché questo è un complimento nel rispetto di un conseguito codice
d’onore fra noi “spadaccini della paro-
Primo: non mi pare che fra quelli dell’ultimo scenario elettorale, siano emersi modelli umani che per ambiguità, eventuale
corruttibilità, incoerenza ecc. possano reputarsi migliori di Luigi Colantonio, anzi
direi proprio di no!
Nelle tue aspre parole quindi, trapela uno
“Sturm and Drang verbale” di evidente origine personale (dato anche il suo continuo
ribadirsi) quindi relativamente oggettivo.
Secondo: Tu non lo sai, ma la prima persona, che nonostante la consapevolezza
della tua avversione nei suoi confronti,
mi parlò bene del tuo libro (“Dieci passi
nell’azzurro”) invitandomi a leggerlo, fu
Luigi qualche anno fa.
Dato quindi, il tuo risaputo ed ostico atteggiamento nei suoi confronti, quel suo gesto
di spontaneo elogio a Tuo favore non può
certo appartenere ad una persona che meriti un simile elenco di deplorazioni, cioè
quello stampato nell’ultimo “Periscopio”
di “Silvi 15”! Periscopio, che ripeto scherzosamente, è un dispositivo inutile per uno
come Te che non sta certo sottocoperta…
Un carissimo saluto da “Zorro”
(alias Rossano Di Palma)
Animali – Qualcosa si muove a Silvi
Primi vagiti per la consulta degli amici
a quattro zampe
M
omo, avvelenato a Pianacce
Simona Colatriano, del PD, è una delle giovani
new-entry del Consiglio Comunale ed è a lei che il
sindaco Comignani ha pensato di affidare, insieme alla cultura,
la delega alla tutela e al benessere animale, un provvedimento
inedito, da tempo reclamato dalle associazioni zoofile presenti
sul territorio. Simona, nonostante la scarsa esperienza al riguardo, non è restata con le mani in mano e si è data subito da
fare. Con rara umiltà e buon senso di altri tempi ha chiamato a
raccolta le forze migliori interessate al problema, le associazioni di volontariato, i movimenti animalisti, le guardie zoofile,
gli educatori cinofili, i semplici cittadini proprietari di cani e
persino un veterinario, in tutto una ventina di persone, e li ha
messi a confronto con il Comandante dei Vigili sulla questione (tipicamente estiva) più scottante del momento: la possibilità di accesso degli animali alle spiagge e negli altri luoghi
pubblici. Ma ormai la strana estate stava finendo e non se n’è
fatto nulla, resta tuttavia l’esempio di un metodo virtuoso che
andrebbe esteso anche a settori ritenuti più importanti, cioè
quello della democrazia partecipativa, una specie di terza via
tra il verticismo gerarchico e l’assemblearismo inconcludente. Il tavolo tornerà a riunirsi a breve per affrontare gli eterni
problemi di sempre: randagismo, abbandoni, maltrattamenti,
avvelenamenti, noncuranza delle istituzioni preposte. E meno
male che uno straccio di rifugio comunale c’è l’abbiamo, ma è
sovraffollato, estremamente fuori mano, la sua manutenzione è
affidata solo al buon cuore dei volontari, spesso manca l’acqua
a sufficienza e scoppiano le fogne. La Colatriano si è impegnata a farvi un sopralluogo al più presto, e in questo caso sarebbe probabilmente il primo amministratore nella nostra storia
a mettere piede nella struttura. Infine si fa strada sempre più
l’idea di approvare in Consiglio un provvedimento organico,
una sorta di carta dei diritti a quattro zampe che dichiari Silvi
“Città dell’accoglienza animale”, in modo da concentrare in un
testo breve, chiaro e preciso i principi sui quali basare l’equa
regolamentazione di ogni possibile tipologia di problema in
merito.
Roberto Costantini
Cronaca Locale
da Leggere - agosto-settembre 2014
29
Migliaia di persone per la Notte
Bianca dello sport e dell’ambiente
M
igliaia di persone hanno riempito le strade di Pineto per la
prima edizione della Notte
Bianca dell’Ambiente e dello Sport. “È
stata una scommessa vinta”, ha commentato il sindaco Robert Verrocchio.
Tantissimi gli sportivi che dalle 21 sino
a tarda notte hanno fatto vivere le oltre
50 postazioni che erano state sistemate
lungo tutta la cittadina, da Villa Ardente
sino a Corfù. Tanti i bambini che si sono
cimentati in tanti spazi a loro appositamente dedicati, con il calcio, il basket,
il baseball, il minigolf, con i locali che
sono rimasti aperti sino a tarda notte per
l’occasione.
“Ringrazio tutti gli organizzatori che
hanno reso possibile questa bellissima
serata per Pineto - ha dichiarato il sindaco - e ringrazio tutte le società che hanno permesso a questa Notte Bianca di
vivere. Abbiamo voluto portare un nuovo tipo di iniziativa a Pineto, e abbiamo
voluto credere nello sport, nei suoi valori, ed è anche per questo che abbiamo
voluto esporre dal Municipio la bandiera della Pace, perché in una serata come
questa non potevamo rimanere indifferenti rispetto a quanto sta avvenendo in
alcune zone del mondo. Spero che questa
sia la prima di una lunga serie di Notti
Bianche dello Sport”.
Grande successo, sia tra gli adulti che tra
i bambini, per l’esposizione dello storico
trenino che percorse le strade cittadine
nelle estati tra il 1965 e il 1987. A ripor-
tare alla vita quello che potrebbe essere
definito un vero e proprio cimelio storico
della città, il suo creatore, Gaetano Colleluori, presente alla serata.
Pienone, all’una, per l’esibizione di Germano D’Aurelio in arte ‘Nduccio. La
nottata si è poi conclusa con la regata dei
pattini e le iniziative alla Torre di Cerrano, dove all’alba si è anche svolta la
messa.
“Una serata splendida, che ripaga di
tanto lavoro fatto - ha commentato l’assessore allo Sport Gabriele Martella Abbiamo fatto tutto in poco più di due
settimane, e Pineto ha risposto benissimo, perché le persone sono rimaste sino
a tarda notte. Questa sera abbiamo visto
i valori dello sport, con tanti atleti, anche bambini, che hanno partecipato, e li
ringrazio tutti, perché senza di loro questa notte non sarebbe stata possibile”.
Presente anche il presidente dell’Area
Marina Protetta Benigno D’Orazio, che
ha dichiarato : “Faccio i miei complimenti all’amministrazione di Pineto per
aver voluto credere con lungimiranza
in questa manifestazione, che ha messo
al centro i valori dello sport e dell’ambiente, e alla quale noi abbiamo scelto di
partecipare con convinzione. Mi auguro
che in futuro possano ripetersi eventi del
genere”.
Alessandro Borgia
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Cronaca Locale
da Leggere - agosto-settembre 2014
Primo passo per la nascita della
“Casa del Sociale”
P
rimo passo per la nascita della
Casa del Sociale a Pineto. Nei
giorni scorsi il Comune ha ufficialmente chiesto all’Anas, proprietaria
della Casa Cantoniera sita a Villa Ardente, il comodato d’uso per la struttura, “e
siamo molto fiduciosi che questa possa
entrare nella disponibilità del Comune,
perché conosciamo la grande sensibilità
dell’Anas di fronte a richieste che vanno in questa direzione”, ha dichiarato
l’assessore alle Politiche Sociali Daniela
Mariani.
“La creazione della Casa del Sociale,
che dovrà essere un vero e proprio hub
per questo settore, è uno dei nostro obiettivi principali - ha sottolineato l’assessore - Abbiamo individuato varie strutture,
e sicuramente la Casa Cantoniera è una
di queste. Sono convinta che la nascita
della Casa del Sociale sarà un vero e
proprio spartiacque per una nuova visione di questo ambito nella nostra città”.
“Soprattutto in un periodo come quello
attuale, in cui la crisi economica morde in maniera tremenda, bisogna avere
il coraggio di investire in modo intelligente nel settore sociale, perché si tratta
di un vero e proprio collante per tutta la
comunità”, ha aggiunto l’assessore.
Un ambito, quello sociale, che a Pineto
come in tutta Italia, è chiamato in questi mesi ad operare come non mai. Circa sessanta le famiglie che quest’anno
si sono rivolte al Comune per chiedere
aiuto, con un impegno di spesa quantificabile sinora in più di 14 mila euro.
“Il momento sociale che l’Italia sta affrontando, e ovviamente anche Pineto, è
di una delicatezza estrema, e nei limiti
delle possibilità di un ente locale, cerchiamo quotidianamente di venire incontro a tutte quelle famiglie e quei soggetti
che vengono a chiederci aiuto e anche
a coloro che, colpiti dalla crisi economica, spesso non hanno la forza di ri-
volgersi agli uffici preposti. Parliamo di
situazioni molto delicate, perché Pineto
non è che uno spaccato di quella che è in
questo momento la società italiana, e di
una serie di azioni messe in campo che
ovviamente, sia per motivi di privacy che
per motivi di sensibilità, non abbiamo e
non avremo alcuna intenzione di pubblicizzare ma che continueranno ad essere
attentamente seguite anche da me personalmente. Tra le situazioni che stiamo
affrontando in maniera puntuale e sotto
tutti i punti di vista c’è ovviamente anche
quella di Mohammad Akbar e della sua
famiglia”.
Comune di Pineto
Fiaccolata per rievocare le storiche “passate”
È
partita lunedì 8 settembre, alle ore 19:15 dalla Torre di Cerrano, la fiaccolata che è
arrivata presso la chiesa della Madonna della Consolazione di Mutignano. Organizzata dal gruppo parrocchiale di Mutignano, con il parroco padre Angelo Monte, la fiaccolata vuole riportare la tradizione delle “Passate”, che ogni anno, in occasione
della Natività della Beata Vergine Maria, si svolgevano attraverso la porta santa della
storica chiesa del Borgo antico di Pineto.
Alessandro Borgia
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Le Rubriche
da Leggere - agosto-settembre 2014
31
LA NUTRIZIONISTA INFORMA
Conservazione e
preparazione degli alimenti
I
n linea generale diciamo che sarebbe consigliabile consumare
sempre alimenti freschi, di stagione, e a kilometro zero ma
non sempre questo è possibile e sistemi antichi e moderni ci
consentono oggi la conservazione in sicurezza dei nostri cibi.
Per quanto riguarda frutta e verdura l’attenzione deve partire dalla
procedura di lavaggio. Esso deve avvenire in acqua corrente senza
aggiunta di detergenti e senza prolungare troppo la loro permanenza in acqua soprattutto se essa è già sbucciata e tagliuzzata. Questa
accortezza permette alle sostanze nutritive presenti in esse di rimanere nell’alimento e non disperdersi nell’acqua stessa. Se poi la
verdura deve essere cotta, la maniera migliore per farlo è in poca
acqua o direttamente a vapore, a fuoco basso senza condimenti
che, invece, possono essere aggiunti successivamente.
Il processo di cottura è un momento molto importante per tutti gli
alimenti, anche carni, pesci, pasta, uova ecc... in quanto il calore
è in grado di neutralizzare molte minacce per la nostra salute presenti nei cibi crudi e, in particolare contribuisce a ridurre la carica
batterica migliorando le qualità igieniche.
Dopo la cottura gli alimenti dovrebbero essere consumati in un
periodo relativamente breve o possono essere conservati in frigo o
congelati in freezer per essere mangiati in un secondo momento.
È opportuno però ricordare che, come i cibi congelati acquistati al
supermercato, anche quelli casalinghi sono dotati di una scadenza
per cui è d’obbligo scrivere fuori dalla confezione la data di congelamento onde evitare che qualcosa rimanga seppellito per anni
nei nostri congelatori.
A parte il freddo, ci sono altri sistemi di conservazione. A livello casalingo il sale, l’olio, lo zucchero e l’aceto rappresentano i
“conservanti” di più largo utilizzo. Diversamente accade in ambito industriale dove le aziende alimentari si avvalgono di alcuni
“additivi” come antimicrobici, stabilizzanti, addensanti, emulsionanti acidificanti ecc...
Sempre in ambito industriale ci sono poi alcuni processi che aiutano alla conservazione degli alimenti i più comuni dei quali sono
l’alta pressione, l’atmosfera protetta, l’essiccamento, la liofilizzazione, la pastorizzazione e la sterilizzazione.
L’alta pressione è una tecnologia recente in cui l’alimento confezionato in appositi contenitori viene immerso in una sorta di grande pentola a pressione contenente acqua. L’aumento di pressione
che si crea all’interno neutralizza muffe e batteri eventualmente
presenti.
L’atmosfera protetta, invece, è una metodica che consiste nel mettere il nostro prodotto in contenitori chiusi ermeticamente dove
l’aria viene sostituita con gas inerti per la nostra salute che al tempo stesso impediscono il deterioramento del contenuto.
Poi abbiamo quelle metodiche che, invece, si basano sull’allontanamento dell’acqua dall’alimento ed è il caso quindi della disidratazione e della liofilizzazione.
La pastorizzazione e la sterilizzazione, infine, basano il loro principio d’azione sui trattamenti termici.
Per legge qualsiasi additivo deve essere indicato in etichetta. Ogni
sostanza, infatti, è associata ad un codice europeo caratterizzato
dalla lettera E seguita da tre o quatto cifre. Lo stesso vale per il
sistema impiegato nel confezionamento che, appunto, è anch’esso
specificato sull’etichetta.
Il consumatore ha, infatti, sempre il diritto alla trasparenza!
Dott.ssa Valentini Iole – Biologo della Nutrizione
[email protected] 3282855534
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Le Rubriche
da Leggere - agosto-settembre 2014
Enzo Ferrari
diede il primo “assaggio” all’Abruzzo già nel 1919, quando riuscì a racimolare i soldi per iscriversi alla Targa Florio,
prima gara importante della sua carriera. Ferrari concluse
l’apologia sottolinenando che al primo classificato della
Coppa Acerbo, oltre ai consueti premi, spettasse il titolo
di cavaliere del Regno, grazie all’importanza politica del
personaggio che organizzava la corsa stessa. Da Cavaliere
nel 1924, Ferrari col tempo diventò poi cavaliere ufficiale,
commendatore, comandante (secondo alcuni stranieri),
ingegnere, “Drake”, ma ha sempre preferito essere chiamato
“semplicemente” Ferrari.
I° Edizione della rievocazione
“Ultima corsa su strada“
Circuito di Pescara - 90° anniversario 1924/2014
11/12 Ottobre 2014 - PESCARA
con presentazione del libro
IL CIRCUITO DI PESCARA
Santuccione - Smoglica
Edito da LA CASSANDRA EDIZIONI
Sabato 11 Ottobre - ore 17.00
c/o Museo Vittoria Colonna
Via dell’Artigianato Zona Ind.le 64025 Pineto (TE)
Tel. 085.9463084 / Fax 085.9461013
www.lacassandraedizioni.com - [email protected]
Con i Lettori
da Leggere - agosto-settembre 2014
Lettori, non dimenticate!
33
La mia risposta
S
ono stato dibattuto se replicare o meno alle falsità ed
offese personali, mi sono consultato in famiglia se intraprendere le vie legali per le diffamazioni ricevute,
(pubblicate dal giornale “Silvi 15” e riptoposte qui a fianco),
ho ascoltato amici e semplici lettori della stampa locale che mi
hanno contattato e consigliato, ho sentito i molti silvaroli che
mi hanno anche detto che la risposta più corretta è quella dell’indifferenza totale. Infine, ricordando aforismi (solo alcuni)
dei grandi della cultura:
Ennio Flaiano
Oggi il cretino è pieno di idee.
Ennio Flaiano
L’evo moderno è finito. Comincia il medio-evo degli specialisti. Oggi anche il cretino è specializzato.
Oscar Wilde
Non discutere mai con un idiota......ti trascina al suo livello e
ti batte con l’esperienza.
Arthur Bloch, La legge di Murphy, 1977
I cretini sono sempre più ingegnosi delle precauzioni che si
prendono per impedirgli di nuocere.
Indro Montanelli, su Il Giornale, 1984
Non c’è alleato più prezioso di un nemico cretino.
ho preso la mia decisione. ed ho scelto la via che mi è sembrata
la più giusta: lasciare il diffamatore nella sua idiozia e nell’indifferenza più totale ed i lettori nella condizione di conoscere,
valutare e giudicare.
Luigi Colantonio
Solidarietà al nostro
Direttore Editoriale
D
opo aver letto le sconcezze nella rubrica Periscopio su Silvi15 del mese di luglio, tantissimi lettori,
firmandosi con nome e cognome, hanno fatto pervenire a questa Redazione decine e decine di messaggi,
mail e lettere di reazione. Non potevamo pubblicarle tutte,
altrimenti avremmo stampato un numero del giornale solo
di lettere piene di ribellione nei confronti dell’estensore di
quell’articolo e noi questo non lo vogliamo. Non possiamo,
però, far finta di non averle ricevute perchè mancheremmo
di rispetto ed onestà nei confronti di tutti quelli che hanno
preso una posizione netta e di difesa nei confronti del nostro
Direttore Editoriale e del giornale DA LEGGERE. Abbiamo
perciò scelto solo alcune, molto rappresentative, con concetti molto chiari, sulla figura del Direttore Colantonio e sulle
idee che i lettori si sono fatte del suo denigratore. Esprimiamo, quindi, pubblicamente , tutti insieme redattori e collaboratori, attraverso queste poche righe, unendoci agli sponsor e
lettori, la nostra massima solidarietà e vicinanza al Direttore
offeso ed alla sua famiglia e ci compattiamo ancora di più
con l’intento di fare sempre più grande DA LEGGERE e farlo vivere sempre più a lungo.
Il Comitato di Redazione
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Con i Lettori
da Leggere - agosto-settembre 2014
Abbiamo ricevuto, da una lettrice il presente articolo con preghiera di pubblicarlo e noi lo facciamo con
molto piacere per due motivi: il primo perché abbiamo sempre pubblicato tutto sempre senza alcuna censura
e non avremmo voluto iniziare proprio ora e il secondo perché l’articolo riguardando il nostro Direttore
Editoriale ne condividiamo ogni parola di quanto scritto a sua difesa.-
L’intervento di una cittadina di Silvi
La lingua batte dove il dente duole
H
o riletto più volte e riletto sempre con maggiore attenzione le
esternazioni di Pino Di Febo,
nell’articolo Periscopio, sul numero di
luglio a pagina due del giornale Silvi 15,
e come cittadina mi sono sentita moralmente in dovere d’intervenire. Veramente la rubrica per quello che tratta e per
come abitualmente lo tratta dovrebbe
intitolarsi Manicomio e non Periscopio.
Non sono riuscita a trovare né le motivazioni né tantomeno le giustificazioni a
tanto livore nei confronti di chi esprime
con educazione le proprie opinioni su un
organo d’informazione.
Dopo alcuni anni di silenzio, il collaboratore di questo giornale locale, (4
pagine, 5 locandine di feste, 12 articoli
di cui 3 del Direttore Costantini e 3 del
Di Febo) è tornato ad alzare la voce nei
confronti di chi l’ha lasciato nell’indifferenza. “La lingua batte dove il dente
duole”.
Il signor Di Febo non può ancora polemizzare con la nuova Amministrazione, né può più farlo con la vecchia e i
suoi componenti, non sa, non può e non
vuole affrontare ed esaminare le cause
che hanno portato alla sconfitta il centrodestra e alla disfatta la lista che lui ha
contribuito a formare, e che durante la
campagna elettorale, alle Elezioni del
25 maggio, con la sua saggezza e competenza ha sostenuto, ed allora cosa fa?
Torna all’aggressività nei confronti del
giornale DA LEGGERE e del Direttore
Colantonio per far nuovamente parlare
di se ed attrarre l’attenzione sulle quattro pagine su cui scrive e si sente realizzato.
Rispolvera gli attacchi al giornale senza
effettuare le dovute verifiche (la frase
“Capo branco (senza forza e potere)
dei lupi di centrosinistra” è stata ripresa da un altro giornale locale che fa,
come lui, della polemica la propria arte)
ma scrivendo una serie di falsità ed of-
fese personali passibili solo di denunce
penali. Quali sono i motivi che inducono il livore di Pino Di Febo a sprigionarsi con tanta veemenza nei confronti
del Colantonio? Anche i lettori del suo
quattrofogli locale non sono, dopo anni
di lettura, mai riusciti a comprenderlo.
Sarebbe opportuno e corretto che lui lo
spiegasse o meglio che desse almeno
una sua versione.
Noi lettori e lettrici della stampa locale,
compreso del suo quattrofogli, vorremmo che il signor Di Febo ci chiarisse
quali sono i mille titoli che accampa il
signor Colantonio, le sue manie di grandezza, il lupus intellettuale mai appagato, all’ombra di chi vive, quali sono le
frustrazioni e la rabbia, quali le bastonate, quali le cantonate culturali ed anche
quelle giudiziarie. Noi abbiamo contato
sul giornale del Colantonio oltre 60 collaboratori, addetti stampa dei Comuni
delle Terre del Cerrano oltre a quello dei
Comuni della costa e non solo, della
Provincia di Teramo, di Enti Istituzionali, di Partiti Politici, di Uffici Stampa
dell’Aquila, delle Colline Teatine, di
importanti Associazioni Regionali che
vanno dal teramano all’aquilano, dal pescarese al chietino, di giornalisti professionisti e persone di grande cultura che
si sono ritenuti onorati di collaborare
con “DA LEGGERE”. Sono tutti illustri
personaggi dotati di ridicolo e disarmante dilettantismo che non possono parlare
della cronaca mondiale e dei suoi illustri
personaggi?
Noi lettori e lettrici non ci serviamo della psicologia e quindi non comprendiamo quali sono le sconfitte esistenziali
del Colantonio, non conosciamo quali
sono le sue disavventure professionali
e familiari, non conosciamo i fallimenti
politici e editoriali, non abbiamo mai saputo né notato il Colantonio in corsa per
qualcosa e quindi non pensiamo neanche
che debba girarsi indietro per accorgersi
se è ancora in corsa o se è giunto al capolinea. Noi che facciamo parte di quelli che lo conoscono bene perché lo frequentiamo sappiamo che è una persona
umile che vive bene nella sua “aia” “bellissima aia” insieme a persone semplici
ed ingenue ma umili e di buona cultura
come lui ma vive bene anche insieme a
persone molto colte ma sempre dotate di
grande umiltà. I saccenti e gli arroganti,
i depositari di cultura e verità a lui non
sono mai piaciuti, mai interessati, anzi
li ha emarginati e li fa vivere nell’indifferenza. Il percorso della sua vita lo ha
insegnato a chi lo ha conosciuto ed ora
lo sta insegnando anche a noi che di Silvi siamo cittadini d’hoc.
Conosciamo la sua vita familiare e sappiamo che ha una vita molto serena
contornata dall’affetto ed unità familiare senza alcun problema esistenziale al
contrario di qualcun altro saccente, depositario esclusivo di cultura e verità.
Dal signor Di Febo aspettiamo il suo voluminoso reportage per conoscere meglio, dal suo punto di vista, il soggetto
delle sue accuse e magari ci farà cambiare opinione sul signor Colantonio.
Essere persona moderata, democratica,
saggia, non significa essere una persona sciocca che non reagisce a qualsiasi
provocazione, imposizione o violenza
nei confronti di Silvi, la città che lui ha
scelto come sua per viverci. Lui come
“straniero” ha reagito, forse avremmo
dovuto e dovremmo farlo anche noi
come Silvaroli.
I lettori che leggeranno questa mia replica ad un articolo pieno di dure offese
e grandi falsità sapranno trarre le loro
conclusioni e dare ai soggetti di questa
diatriba una loro valutazione.
Un’assidua ed attenta lettrice
della stampa locale
Mariuccia D’Annunzio
da Leggere - agosto-settembre 2014
Fit Babolat 2014
Sport
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Del Biondo (Tennis Chieti), quest’ultimo proveniente dal tabellone di
qualificazione.
Tra le donne dominio della lancianese (Anxa Lanciano e tesserata al
CT Pescara) Anastasia Piangerelli (classe 2000) che in una sola setti-
Oltre 250 atleti a Teramo per la tappa
del Circuito Giovanile Tennis
S
i è conclusa a Teramo la 4° e ultima tappa del Circuito Giovanile
FIT Babolat 2014 della Macroarea Centro Sud, di cui fanno parte le regioni Abruzzo, Marche, Molise, Puglia e Basilicata.
Gran successo di pubblico per l’appuntamento che si è tenuto sui
campi del circolo tennis Teramo ‘Costante Bernardini’ e che ha visto
impegnati, nella prima settimana, gli atleti under 10 e 12 maschile e
femminile.
Ad aggiudicarsi il titolo nell’under 10 maschile tra i 150 piccoli atleti
provenienti da tutta la macroarea e anche dalle Regioni non comprese
quali Lombardia, Sicilia, Emilia Romagna, Umbria, Peter Buldorini
(Ct Guzzini Recanati), mentre l’under 10 femminile è andato a Letizia
Migani (Tc Riccione).
Ad aggiudicarsi, invece, il podio per l’under 12 maschile è stato Andrea Paolini (Ct Lanciano), mentre l’under 12 femminile è andato a
Sofia Pizzoni (Tennis Training Foligno).
Nella seconda settimana il Torneo è stato rivolto invece agli atleti più
grandi delle categorie under 14 e 16 con circa 110 iscritti provenienti
da tutta Italia.
Nel tabellone under 14 maschile la testa di serie n° 1 De Camelis (SC
Bisceglie) è stata eliminata in semifinale dal vincitore del torneo Pietro
Scarano (testa di serie n° 4) del CT Bari.
Quest’ultimo ha superato in finale l’altro atleta di Bisceglie Giorgio
Caggianelli (testa di serie n° 7 del tabellone) con il punteggio di 3664-64. Altra sorpresa del tabellone è stata la sconfitta del campione regionale abruzzese under 14, l’aquilano Centi Pizzutilli, che nei quarti
di finale ceduto in due set 63 64 al finalista Caggianelli.
Con il tabellone under 16 maschile i giocatori abruzzesi si sono riscattati schierando tutti i semifinalisti; il torneo è stato vinto da pescarese
Andrea Del Federico (classe ’98) facilitato anche dal forfeit della testa
di serie n° 1 Francesco Silvestrini (Villa Candida Tennis Training Foligno).
In finale Del Federico ha superato a sorpresa il lancianese Taraborrelli
con il punteggio di 63-63 nonostante il divario di classifica (4.1 il pescarese e 3.4 la testa di serie n° 2 Taraborrelli).
I semifinalisti sono stati Roberto Cicchinè (CT Tortoreto) e Lorenzo
mana porta a casa entrambi i tornei quello under 16 e quello under 14.
La ragazza classificata 3.3 e campionessa regionale ha superato nell’u.14 in finale la giocatrice di casa Anna Lanciaprima per 62-62, brava
a sua volta a far cadere nei quarti la testa di serie n° 2 Paola Ciabattoni
(CT Maggioni) con il punteggio di 64-36-64.
Nella finale femminile netta la vittoria di Anastasia su un’altra marchigiana, Aurora Curzi (AT Macerata) con il punteggio di 63-61. Emozionante la semifinale terminata 76 al terzo set tra Curzi e Maria Carla
D’Annunzio (CT Pescara).
Giudici del torneo il GAT 3 Francesco Ferrajoli e il GAT 2 Marco
Ciarrocchi; direttore del torneo il maestro Alessio Pistilli.
ASD Circolo Tennis Teramo Costante Bernardini
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Mix Notizie
da Leggere - agosto-settembre 2014
La legge punisce
sempre i più deboli
Q
uante volte sulle strade vedete
auto “equivoche”, guidate da loschi individui sguaiati sul sedile
e intenti in prolungati colloqui al proprio sofisticato telefono cellulare? Facce
poco raccomandabili, che a tutto stanno
pensando tranne che a guidare con senso
di responsabilità e rispetto delle norme
stradali, e tanto meno poi a quei malcapitati che sorpassano sistematicamente
con sprezzante nonchalance passandoli
”sulla doppia striscia continua” a gran
velocità e a tre centimetri dalla propria
carrozzeria?
Ebbene! Possibile che quando accadono
certe cose non vedi mai un addetto ai lavori, un gendarme, un vigile più o meno
vigile… ecc.ecc che sbuchi da qualche
parte intimando a costui di accostare per
controllargli i documenti e censurarlo
(ripeto “censurarlo”) come merita? Cosa
strana però poi, è che i precitati gendarmi, addetti, e vigili meno vigili ecc.
sono sempre pronti ad intervenire drasticamente e irremovibilmente nel caso in
cui, una madre di famiglia che a malapena sbarca il lunario (garantisco perché la
conosco) solo per aver dovuto avvertire
il figlio (tramite portatile appunto) di un
problema per qualche secondo, è stata
immediatamente intercettata, circondata
e fortemente sanzionata con ben 160 euro
e 5 punti in meno sulla patente! Una cosa
vergognosa questo severissimo provvedimento, vergognoso in confronto a ciò
che di molto ma molto più grave viene
ignorato, con molta discriminazione, da
parte dei nostri tutori dell’ordine!
Il loro ingiusto atteggiamento quindi,
viene platealmente esibito quasi come
compensazione di una generale sterilità
ad intervenire nei confronti delle trasgressioni più importanti, compiute però
da gente o gentaglia che la fa sempre
franca perché desta paura in chi la dovrebbe punire, questa è la verità! Verso
costoro infatti fanno tutti orecchie da
mercante… al contrario invece di come
hanno fatto con la precitata signora, la
quale è stata volutamente appostata per
essere poi censurata!
Già… volutamente… Sì, perché quando
si vuole, la legge si fa rispettare eccome!
Così come quando non si vuole, perché
scomoda e sconveniente… si tende invece implicitamente e furtivamente ad eludere il dovere di farla rispettare a tutti!
Cambiando settore, ma non atteggiamento, stessa cosa succede nelle acque
del nostro mare dove, se un disgraziato
raccoglie con la propria misera attrezzatura un chilo di vongole, viene facilmente intercettato e perseguitato da
Capitaneria di Porto, Finanza ecc. e pesantemente sanzionato! Già… come se
fosse lui a sconvolgere la riproduzione
dei suddetti molluschi, quando invece si
da carta libera a barconi autorizzati a decimarli in grandi quantità e quindi quasi
ad estinguerli! In questo caso infatti tutto
va bene! E’ la solita paradossale contraddizione all’italiana maniera!
Di recente a Silvi abbiamo avuto un
esempio che insegna su quanto il nostro
popolo autoctono sia attualmente bistrattato e annullato nella propria identità e
nei propri diritti!
Tutto ciò confermato dal raccapricciante
episodio capitato al signor C.S. (anche
per la vigliacca partecipazione di un viscido informatore) il quale è stato colto in flagrante dalle autorità preposte e
fortemente penalizzato col sequestro del
proprio attrezzo di pesca e una pesantissima multa!
Altra cosa ridicola è poi il fatto che questa gente si ostini alla piccola protezione della riproduzione di vongole, telline
ecc. e non invece a quella, ben più importante, che ci sarebbe se si evitasse la
ciclica moria di una grande maggioranza
di questi prelibati frutti di mare, i cui numerosissimi esemplari neonati vengono
appunto lasciati putrefare sulla riva anziché essere ributtati nelle acque più profonde per farli quindi vivere e riprodursi.
Quella sì sarebbe veramente proteggerli,
perché vorrebbe dire salvarne un grande quantità e rigenerarne altrettanta (che
leggano spero, gli attuali addetti ai lavori).
Rossano Di Palma
Per Gianni da tutti noi
L
’operato della famiglia Barabaschi non ha rappresentato soltanto il primordio di un indubbio benessere economico per la nostra città, tradotto in posti
di lavoro sui quali si basarono molte famiglie della Silvi di
quegli anni; ma è stato e rimane un aspetto integrante della
nostra piccola storia e dei suoi simboli inalienabili.
Quella prima Saila ha lasciato una traccia indiscutibile nella
nostra controversa ed eterogenea cultura; si direbbe infatti
che essa sia stata un’altra componente tipica, come l’inna-
ta predisposizione all’attività marinara, della nostra società
autoctona.
Ci è stato altresì doveroso quindi associarci al lutto per la
perdita di Gianni, uomo e imprenditore di riconosciuto spessore a livello nazionale. Figura che ripeto, è ancor più importante per chi ricorda la parte più bella e significativa del
passato di Silvi Marina.
Rossano Di Palma a nome della Redazione
da Leggere - agosto-settembre 2014
Mix Notizie
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Torna “Affari Tuoi”
il gioco dei pacchi di Raiuno
Tre domande a Flavio Insinna, il padrone di casa
F
lavio Insinna parla in questa nostra piccola intervista delle novità di “Affari tuoi”, in onda da domenica 7 settembre nell’access prime time di Rai 1, dal
Teatro delle Vittorie di Roma.
Flavio, pronto a tornare al timone di questo programma di
successo di Raiuno, dica ai nostri lettori quali saranno le
novità di questa nuova edizione?
La prima è la nuova mascotte Pachita, la sorellina di Pachito
e poi abbiamo ridisegnato la griglia delle opzioni della “Matta”, mettendoci dentro più divertimento e una maggiore interazione tra i concorrenti. Ci saranno altri aggiustamenti: più
musica dal vivo e qualche variabile per aumentare la suspense
del gioco. E come sempre un grande coinvolgimento del pubblico.
Mi sono dato una regola: Non scherzo mai sui difetti fisici dei
concorrenti e sugli errori di italiano. Si gioca, si racconta, ci
si diverte, si cerca di far ridere a casa, ma non vorrei mai che
un concorrente si sentisse preso in giro. Se qualcuno arrivasse
dicendo “se io saressi” non mi permetterei mai di correggerlo.
Per tutto il resto spazio all’improvvisazione.
C’è da dire una cosa importantissima, prima i concorrenti venivano per giocare per un sogno, adesso, purtroppo si
viene ad “Affari Tuoi” per un bisogno?
Si hai detto bene e questo mi rattrista. “Affari Tuoi”, è diventato una possibilità di dare una mano. Quello che mi fa rabbia
e tenerezza è che la gente non ce la fa più a credere che ci
possa essere qualcosa di onesto in questo Paese. Ai provini
chiedono sempre tre cose: se il gioco è truccato, se le vincite
le paghiamo davvero o se scegliamo i concorrenti attraverso i
provini perché sono raccomandati. Io rispondo che il gioco è
pulito e io sono il primo a metterci la faccia. Quanto ai soldi
arrivano: magari dopo un anno, al netto delle tasse, ma arrivano. E chi gioca viene scelto nei provini..
Com’è il suo rapporto con i concorrenti? Il mio camerino è
sempre aperto. Sanno che possono venirmi a parlare in qualsiasi momento. Io e la produzione facciamo il possibile per
farli sentire a loro agio. Sono prima di tutto persone e non
oggetti da spremere in nome degli ascolti.
Grazie Flavio, come sempre lei è disponibile e cortese. A
nome del nostro giornale e tutti i nostri lettori le facciamo
un grande “In bocca al lupo”. Rosario Di Blasio
IMPIANTI: ANTINCENDIO - ANTIFURTO - ELETTRICI
AUTOMAZIONE: CANCELLI - SERRANDE - PORTE
CLIMATIZZATORI - VIDEOCITOFONIA - TV CIRCUITO CHIUSO
IDA Elettronica S.n.c. di TINA Stefanio & C. - C/da S.Stefano, 81 - 64028 - Silvi Marina (TE)
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Racconti d’altri Tempi
da Leggere - agosto-settembre 2014
La signora vedova
e benestante
Parte undicesima
I
n questa undicesima puntata voglio raccontarvi un
esilarante episodio, svoltosi nella prima metà del
secolo scorso, che era molto noto ed era raccontato
dagli anziani del mondo contadino.
Donna Lucia, una anziana signora, vedova e molto benestante che abitava in un quartiere di periferia di un noto
paese del nostro Abruzzo, incomincia ad accusare ripetuti
e forti dolori fisici. Si rivolge ad un medico molto bravo
di sua conoscenza per una visita e presentandosi gli dice:
“Dottore io sto male, vi chiedo di farmi una visita molto
accurata e di procedere ad ogni tipo di accertamento al
fine di stabilire che cosa mi fa soffrire così tanto. Alla
fine, però, desidero conoscere la verità, cioè sapere se
ho un brutto male o meno”.
Il dottore incaricato, servendosi delle migliori cliniche
della zona di sua conoscenza e del parere di illustri colleghi, ultimati gli accertamenti richiesti, convoca la signora
dicendole: “Donna Lucia lei ha un male brutto e incurabile, le rimangono appena tre mesi di vita.”
La signora, niente affatto spaventata, ringrazia il dottore
per la sincerità e allontanandosi lentamente esclama: “Io
morendo andrò sicuramente in Paradiso perché nella
vita ho fatto sempre del bene a tutti e nel Regno dei Cieli
starò certamente meglio che in Terra”.
Tuttavia però le si presentava un problema perchè in Paradiso non voleva andare da sola ma accompagnata dal
suo gatto e così pensa fra se “San Pietro è troppo severo
e, non mi farà certamente passare il gatto perché lui non
risulta battezzato”.
Non si scoraggia e decide di rivolgersi a Don Luigi, Parroco di una chiesa rionale, per il battesimo del piccolo
animale dicendogli: “Padre io sto male e fra qualche
mese partirò per il Paradiso perciò vi chiedo un piccolo
favore: mi dovete battezzare il gatto che intendo portarmelo per compagnia”.
Il sacerdote, sorpreso da questa strana richiesta, rimprovera duramente la signora facendole notare: “Noi battezziamo i cristiani e non gli animali, come le è venuto in
mente una tale assurdità?”
Donna Lucia, senza scomporsi e senza abbattersi si rivolge ancora al sacerdote, che in quella settimana stava raccogliendo i fondi per restaurare la chiesa (gli occorrevano
70 milioni), e gli promette di donargli quale compenso
per il battesimo del suo gatto la cifra necessaria per la
chiesa più altri 30 milioni per l’arredamento della parroc-
chia quindi in totale la bella cifra di 100 milioni.
Don Luigi, nuovamente sorpreso da quelle parole rimane
per qualche minuto perplesso poi facendo un lungo sospiro si rivolge all’anziana signora rispondendo quanto
segue: “Donna Lucia questo è un buon motivo per esaudire la sua richiesta quindi mettiamoci subito d’accordo
in modo da rimanere entrambi soddisfatti, ma nessuno
dovrà sapere nulla di quanto abbiamo stabilito e cioè io
avrò i 100 milioni per la Chiesa e lei andrà in Paradiso
con il gatto battezzato che le farà compagnia per l’eternità”.
Risolto il problema del battesimo del suo gatto Donna
Lucia riesce a mantenere il segreto solo per un paio di
settimane, poi si confida con la cognata, questa racconta tutto alle figlie le quali a loro volta ne parlano con le
amichette e le compagne di scuola; insomma la singolare
notizia si diffonde rapidamente tra la gente del quartiere
ed arriva alle orecchie del Vescovo Benvenuto che, incredulo e spaventato, convoca il sacerdote Don Luigi nel suo
studio privato del Vescovado e gli scarica addosso tutta
la sua ira: “Tu sei impazzito, io ti faccio scomunicare, ti
faccio rimanere senza lavoro, ti tolgo la parrocchia e ti
mando subito via…!!!”
Don Luigi, sorpreso dalla dura reazione del suo Vescovo rimane impietrito e dopo un po’ di tempo, riesce finalmente a rispondere: “Eccellenza, sono consapevole
di aver sbagliato, ma lei deve anche sapere perché ho
impartito il sacramento del battesimo al gatto: stavo
raccogliendo i fondi per aggiustare la chiesa ed avevo
bisogno di 70 milioni, la zona è molto povera e tale cifra
non l’avrei raccolta neanche in 10 anni; Donna Lucia, signora molto devota e vicina ai problemi della Parrocchia
mi ha promesso e poi dato i 70 milioni più altri 30 per
l’arredamento se gli avessi battezzato il suo gatto ed ecco
perché non ho potuto ed ho impartito il Sacramento!”
Il Vescovo Benvenuto, all’improvviso ridiventa buono e
sereno e con molta calma si rivolge al sacerdote dicendogli: “Don Luigi così stanno le cose? Perché non me
lo avete detto subito? Don Luigi, ti prego riparla con
Donna Lucia e fatti dare altri 100 milioni così al gatto gli
impartiamo anche il Sacramento della Cresima e quando insieme si presenteranno da San Pietro alle porte del
Paradiso saranno accolti molto benevolmente!”
Giovanni Graziosi
Le Poesie
da Leggere - agosto-settembre 2014
DIO DI NOTTE
Dopo l’imbrunire,
come corrono le ore,
sento in crescita,
la vicinanza di Dio.
E’ come una carezza lieve,
pudica e sfuggente,
di un Padre antico.
Ma come cerco
di afferrare quella mano,
il Padre fugge,
lasciandomi nel gelo.
Perche, Dio padre fuggi?
Perché ci rinvii sempre
ad un incontro,
la Morte,
più lontano e triste?
Siamo figli di Caino
e la macchia di lui
ci preclude il Paradiso terrestre,
ma non il Paradiso.
Noi però, ignavi Barabba,
preferiamo l’inferno terrestre
alla pace celeste.
AIUTO
All’improvviso ti sono vicina,
come la pioggia d’estate!
Raccolgo emozioni
e mi lascio andare…
Tu mi vedi, Sì!
Mi vedi nello specchio della vita,
come un’ombra infinita
che si perde nel tempo che fu!!!
Dammi la mano,…
Quello che vedrai ti stupirà.
E io non sprofonderò più nel buio!
Giuseppe Angellotti
FINE AGOSTO
Bascali
SOSPESA TRA I DUE MARI
Sospesa tra i due mari,
fisarmonica di mistero divino,
soffia nel cuore
pulsante dell’eternità.
Le onde scavalcano
il faro Bianco
spento … riacceso …
Energia viscerale
non buttarmi
da uno stato all’altro,
altalena di sospiri proibiti
portami sulla luna
a scrivere,
come in uno specchio d’acqua
“il nome di colei
che non è mai esistita”
con gli escrementi di pipistrelli.
La donna che amò troppo
fa i conti con le ombre
del triangolo delle Bermuda
in una grotta surreale,
l’eco ironico delle onde
sorride sdentato,
al buio, in solitudine
la goccia aggrappata
alle rocce non sa cadere,
rimanendo sospesa
tra i due mari…
Alma Xhindole
Le mie notti blande
a ridosso di un gatto
vagabondo come me;
sotto le solite stelle
che sciano veloci
sgocciolando nel vuoto.
Questa cinica estate
trascorsa
fra una luna e l’altra,
sotto il cielo corrotto
di questa terra arroventata
da un’umanità
senza senso
tranne quello
di uccidere se stessa
e la sua storia.
Per questo pascolo
qui,
io pascolo per vivere,
pastore imperterrito
delle mie illusioni,
dei miei sogni condivisi
da questo amico
un po’ sinistro
e sempre pronto a seguire
la lunga traiettoria
dei miei passi avulsi.
Vagare e vagare
di nuovo,
di nuovo nell’ombra
di una solitudine per due,
nel silenzio di un pensiero
tenacemente isolato,
protetto dall’incursione
di un mondo
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sempre più vuoto
perché sempre più pieno
di uomini senza ragione,
senza ragione e senza verità.
Rossano Di Palma
SETTEMBRE
Queste rapide sere
tra il verde e il giallo
di foglie indecise
e un po’ moribonde.
Nell’aria
di un cielo deluso
da un sole
senza senso,
ora che anch’esso,
d’un tratto,
si fa malinconico
anche in quei
boriosi pensieri
che stentano da soli
a consolarlo.
Ora che la notte
si appresta
ancor più
a venire,
e un umido profumo
nelle case
anticipa
il calore della tavola.
Rossano Di Palma
A ITALO FERRETTI
Da solo sà nvintate,
da solo sa crìate,
è nu grosse imprenditore
quelle chi fa, li fa nghi tutte lu core.
Quasi pi caso Italo incominciò
nghi nu pezze di stoffe e na squadrette,
pije lu furbice e a tajà abbijò
e quande fice la prima cravatte.
Dopo la prima e poi ancora tante
ha fatte na fabbriche importante
li spidisce pi tutte lu monne
j augure di campà cchiù di cent’anne.
Pi Silve ha state na fortune
a tanta gente ha date lu lavoro
da la culline a la pianure.
E’ na pirsone molto rispettate,
a nu sacche di silvarule
la vita a ja date.
E na pirsone ammirevole e educate
è nu done chi solo Dio ja date.
Di pirsone come te ngi ni sta cchiù:
Italo, Silvi ti ringrazie pi quelli chi fatti tu.
Mario Mazzone
40
La Cassandra Edizioni
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da Leggere - agosto-settembre 2014
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