Articolo LIBERTA

Valnure
LIBERTÀ
martedì 26 luglio 2016
19
Primi carichi
di prodotto
in lavorazione
nello stabilimento
ex Arp,
oggi Consorzio
Casalasco,
di Gariga
(foto Marina)
Il distretto
piacentino
■ L’estate si tinge di rosso nei
9.840 ettari di terreno dedicati
al pomodoro piacentino. Venerdì, i cancelli della Steriltom
si sono aperti ai primi camion;
ieri, alle 14, è scattato il via, per
quanto ancora timido, all’ex
Arp di Gariga, oggi parte del
Consorzio Casalasco del Pomodoro. Così a ruota, uno dietro
l’altro, tutti gli stabilimenti del
Piacentino, in particolare concentrati in Valnure, avviano la
campagna: una boccata d’ossigeno per circa 3.500 persone in
tutto il territorio, le quali possono arrivare a prendere, in
sessanta giorni, anche 4mila e
500 euro netti. Rispetto alle richieste e ai curricula che arrivano nelle fabbriche, solo uno
su tre viene preso. La differenza
la fanno il ruolo e l’anzianità
acquisita, ma le richieste sono
tantissime per “prendere posto”. Nel grande distretto della
lavorazione del pomodoro, che
annovera al suo interno le principali ditte italiane distributrici
in tutto il mondo di conserve,
concentrati, sughi, si prevede
un’annata relativamente abbondante, anche se preoccupano i danni causati dalle piogge
abbondanti della fine della primavera.
«Ci sono state anche grandinate, per cui le difficoltà si vedono soprattutto sui precoci.
Sul medio e il tardivo staremo
a vedere», commenta Stefano
Spelta, dal Consorzio Casalasco. «Il nostro obiettivo è quello
Parte la campagna dell’oro rosso
Venerdì primi camion alla Steriltom, ieri al lavoro l’ex Arp di Gariga
di arrivare alla trasformazione te persone hanno negli anni
di 220mila tonnellate di prodot- consolidato un rapporto di fito a Gariga. Questa è la prima ducia con noi», spiega il recampagna dopo al fine di Arp. sponsabile del personale ClauSono stati fatti investimenti im- dio Castignola.
portanti e ne vedremo i frutti.
«Sono arrivate quest’anno
Ad esempio, è stato realizzato seicento domande», precisa anun investimento da tre milioni cora Castignola. «Sono stati
di euro per la zona di scarico e confermati coloro che lo scorso
selezione del
anno hanno lapomodoro. In
vorato bene, e
futuro, saranno Gli stagionali
in aggiunta abrealizzati altri Nei due stabilimenti
biamo preso
investimenti
un’ottantina di
sulle linee pro- lavoreranno 630 operai
persone in più.
duttive».
Un quarto sono stranieri In totale, lavoA chiedere
reranno
250
un impiego stapersone. Ci sogionale ci sono gli studenti uni- no pensionati, disoccupati, raversitari, i disoccupati, i pensio- gazzi volenterosi. Purtroppo
nati. E, per il 25 per cento, ma- abbiamo notato come alcuni
nodopera straniera, provenien- giovani siano molto “ballerini”
te soprattutto dal Nord Africa. nelle intenzioni. Abbandonano
«La campagna diventa tradizio- all’ultimo, a volte senza preavnalmente in questo periodo viso. O si fanno compilare la
dell’anno fonte di reddito, mol- domanda da mamma e papà».
Alla Steriltom, lavoreranno
380 stagionali. L’obiettivo è raggiungere le 200mila tonnellate
di prodotto lavorate, come
spiegato dal titolare Dario
Squeri: «La campagna si preannuncia abbondante, direi forse
in eccesso rispetto alla programmazione iniziale. In Emilia-Romagna, abbiamo assistito
a un incremento degli ettari rispetto agli impegni delle organizzazioni professionali: 39mila
ettari in tutto il Nord Italia, rispetto ai 36mila preventivati.
Questo non è un buon segno.
Comunque la campagna è iniziata, andremo a regime pieno
nei prossimi giorni. Nonostante un mese di giugno particolarmente piovoso, quasi tutto il
pomodoro ha recuperato bene.
Il merito di questo è naturalmente degli agricoltori piacentini».
Elisa Malacalza
Ieri il primo ingresso di prodotto al Consorzio Casalasco (foto Marina)
tomato fest - NicolaVitali (Pro loco): «Rispetto alle precedenti edizioni abbiamo contato il triplo di presenze»
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Il sindaco di
Podenzano Piva
consegna la bici
al gruppo più
numeroso alla
marcia che si è
svolta domenica
nell’ambito
della fiera,
accanto alcuni
marciatori
(f. Marina)
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PROGETTO ASSISTENZA
La marcia dei mille in nome di Re Pomodoro
Podenzano, alla sesta edizione venti squadre che si sono sfidate su tre percorsi
PODENZANO - In mille, nei sentieri
e nelle vie che costeggiano i
campi di pomodoro: la sesta
marcia del Re Pomodoro, domenica, ha portato su tre tipi di percorso – da sei, nove e diciannove
chilometri – un migliaio di partecipanti, famiglie, anche bambini. C’è chi ha percorso il tratto
previsto camminando, chi ha
corso, chi lo ha trasformato in una passeggiata tra le bellezze
della bassa Valnure, a contatto
con la campagna.
«Siamo molto soddisfatti, abbiamo avuto un ottimo riscontro
di pubblico, e ora siamo pronti
già a preparare la prossima edizione», spiega Luciano Vitali,
presidente del gruppo di marciatori “Gelindo Bordin”, organizzatore dell’evento. «C’è chi ha
costeggiato i campi di pomodo-
ro, chi si è spinto fino a Turro, chi
ha affrontato percorsi sterrati,
senza alcun timore. Abbiamo
predisposto punti ristoro, con
spiedini, frutta, melone, riso
freddo, e non sono mancate anche le docce, per poter rinfrescare i partecipanti. La marcia è nata sedici anni fa, con altro nome,
ma di recente l’abbiamo trasformata nella marcia del Re Pomodoro, in onore al prodotto tipico
di Podenzano. Più che alla vittoria, i partecipanti hanno puntato
a trascorrere mezza giornata in
serenità, nella bellezza della nostra campagna».
A vincere è stato il gruppo Italpose di Gossolengo, ma sono
state premiate tutte le venti
squadre presenti. «A fine settembre, saremo a Verano, con una
marcia dedicata ai ragazzi del-
l’Assofa. Il nostro impegno non
è affatto finito, anzi, cerchiamo
in ogni stagione di organizzare
qualcosa di nuovo, e diverso».
Il gruppo marciatori “Gelindo
Bordin”, nato nel 1995, è infatti
un gruppo amatoriale che vuole
soprattutto alimentare lo spirito
di gruppo e amicizia. Attualmente il gruppo è composto da oltre
240 associati marciatori divisi in
varie fasce di età.
«Il nostro obiettivo è quello
di migliorare sempre di più nelle iniziative che proponiamo,
ed è veramente una soddisfazione vedere quante persone
del nostro gruppo ci seguono
nelle varie marce organizzate
anche dalle altre associazioni;
la speranza è quella di veder
aumentare nel corso degli anni
il numero degli iscritti» ha con-
cluso il presidente, Vitali.
La marcia è uno dei tanti eventi che hanno costellato la
nuova festa del pomodoro di
Podenzano, la “Tomato Fest”.
Ne traccia un bilancio il presidente della Pro loco, Nicola Vitali: «Rispetto alle precedenti edizioni della festa del pomodoro
abbiamo contato il triplo delle
presenze, siamo molto soddisfatti e stiamo già lavorando alla
prossima edizione, dove speriamo di fare ancora meglio. La
strada intrapresa, quella dell’innovazione senza dimenticare la
tradizione, è quella giusta. Abbiamo un progetto nuovo, ma
per il momento resta top secret.
Di certo, abbiamo dimostrato
come l’unione sappia fare ancora una volta la forza».
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