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Corso di Economia Applicata a.a. 2007-08 4° lezione Sommario Analisi normativa – – teoremi di Atkinson e Shorrocks indice di Atkinson Approccio assiomatico e misure sintetiche 2 1 Teorema di Atkinson Il teorema di Atkinson (1970) ci informa su una possibile relazione tra disuguaglianza e benessere Esso mostra come, con l’unica restrizione di una funzione di utilità monotona crescente e strettamente concava (Æ individui con preferenze monotone e avversi al rischio) il confronto tra due distribuzioni con media uguale assegnerà una preferenza in termini di benessere alla distribuzione dominante secondo il criterio di Lorenz (e viceversa) 3 cont. Teorema di Atkinson (1970) Atkinson assume una SWF additiva, separabile e simmetrica (il criterio di scelta sociale si basa su una SWF di tipo utilitaristico, e il benessere sociale è definito in termini di media): z WF = ∫ U (x) f (x) dx . 0 Per qualsiasi dimensione della popolazione, siano H(x) e G(x) due distribuzioni dei redditi con media uguale, µH = µG : LH (p) ≥ LG (p) , ∀ p ∈ [0,1] , se e solo se WH ≥ WG , con U′ (x)> 0, U′′ (x) < 0, ∀x > 0. 4 2 cont. W riflette un’avversione della società nei confronti della disuguaglianza che si rivela essere nient’altro che una perdita di benessere Nel caso di intersezioni tra curve di Lorenz sarà sempre possibile trovare due funzioni U, entrambe non decrescenti e strettamente concave, tramite cui l’ordinamento delle distribuzioni sarà differente Un corollario del teorema ci dice che se la distribuzione che domina in senso di Lorenz ha anche un reddito medio superiore, il teorema rimane valido 5 cont. N Es. : nel discreto, per una generica W = ∑U(xi ) i =1 i xi yi pi= i/N 1 10 30 0,167 0,033 0,100 2 20 32 0,333 0,100 0,207 3 30 38 4 40 45 0,667 0,333 0,483 5 60 55 0,833 0,533 0,667 6 140 100 0,5 1 qix qi y 0,200 0,333 1 1 6 3 Funzione di Lorenz Generalizzata Data una distribuzione F è possibile definire la funzione di Lorenz Generalizzata: y y 0 0 p = F(y) = ∫ f ( x) dx → GLX ( p ) = ∫ xf ( x) dx = Æ µXLX ( p) . essa è data dal prodotto del reddito medio della distribuzione per i valori ordinari della curva di Lorenz Æ curva di Lorenz: le ordinate sono le quote di reddito cumulate per quote di popolazione crescente Æ curva di Lorenz generalizzata: le ordinate sono l’ammontare di reddito cumulato - espresso in termini procapite dell’intera popolazione - per quote di popolazione crescente Æ GL (0) = 0 ; GL (1) = µ . 7 cont. Nel discreto, n GL( ∑x n ) = i =1 P P i , 1≤ n≤ P , dove i = 1, … , P, è il rank di ogni unità nella distribuzione ordinata, P è la dimensione della popolazione, xi è il reddito dell’i-esima osservazione e n ∑ x è il reddito cumulato fino all’n-esima osservazione . i =1 i 8 4 cont. 9 cont. Il criterio di Lorenz Generalizzato riflette non solo considerazioni di equità, ma anche di efficienza Definizione Si considerino due distribuzioni x e y descritte tramite, rispettivamente, le distribuzioni cumulate F e G. F è dominata nel senso di Lorenz generalizzato da G se GLF (p) ≤ GLG (p) ∀ p ∈[0,1] e GLF ≠ GLG . 10 5 Teorema di Shorrocks Teorema di Shorrocks (1983) Per ogni dimensione della popolazione, siano H(x) e G(x) due distribuzioni dei redditi GLH (p) ≥ GLG (p) , ∀ p ∈ [0,1] , se e solo se WH ≥ WG , con U′ (x)> 0, U′′ (x) < 0, ∀x > 0. Nel caso di fallimento nel criterio di ordinamento del teorema di Atkinson, il teorema di Shorrocks ci fornisce un altro strumento utile per verificare, nel caso, una welfare comparison inequivocabile Nel caso che il teorema di Atkinson fornisca risultati inequivocabili, l’uso di L e GL fornisce la stessa informazione 11 cont. Second Order Stochastic Dominance Brazil 1990-1995: Generalized Lorenz Curves Fonte: Ferreira and Litchfield, 1999, "Inequality, Poverty and Welfare, Brazil 1981-1995". London School of Economics Mimeograph. 12 6 Criteri di dominanza (stocastica) Si procede ad un ordinamento delle distribuzioni partendo dalle caratteristiche delle preferenze individuali Vi possono essere diversi ordini di dominanza stocastica a seconda dei vincoli che sono imposti alle preferenze Es.: un agente deve scegliere tra due prospetti, A e B, con risultati espressi tramite variabili casuali, rispettivamente X e Y; un individuo razionale con preferenze monotone sceglierà il prospetto, e quindi la variabile casuale, che massimizza la sua utilità attesa: sia essa X Æ X domina stocasticamente Y Dominanza (stocastica) del secondo ordine – si prendono in considerazione individui con preferenze monotone e avversi al rischio 13 Second Order Distributional Dominance SODD una distribuzione cumulata H domina una distribuzione G se è preferita da tutti gli individui con funzioni di utilità crescenti e concave. Ciò si verifica se e solo se y ∫ [ G (x) - H (x) ] dx ≥ 0 , per ogni y , 0 con disuguaglianza stretta per almeno un valore di y. Æ Se così fosse, si dimostra che GLH (p) ≥ GLG (p) e quindi H è superiore in termini di benessere a G (e viceversa) 14 7 cont. (xH | wx ) = ( 800, 1400, 2000, 2500 | 1, 2, 1,5, 3,5 ). Il vettore dei pesi, normalizzati e cumulati, è: wx = (0,125, 0,375, 0,5625, 1). Graficamente, G può trovarsi al di sotto di H, ma la differenza tra l’area sottostante G e quella sottostante H deve rimanere positiva 1 p 0,5625 0,375 0,125 G H 800 1400 2000 2500 x 15 cont. FODD? In questo caso, la sola caratteristica delle preferenze considerata è quella della monotonicità Una distribuzione cumulata H domina una distribuzione G se è preferita da tutti gli individui che hanno preferenze monotone (funzioni di utilità crescenti). Ciò si verifica se e solo se G (x) - H (x) ≥ 0 , con > 0 per almeno un valore di x. 16 8 cont. Esempio FODD FODD Æ SODD, ma non viceversa p 1 0,5625 0,375 0,125 G H 800 1400 2000 2500 x 17 Indice di Atkinson (1970) E’ costruito a partire da una SWF con le seguenti caratteristiche: Ui = U , ∀i ; U′ (x)> 0, U′′ (x) < 0, ∀x > 0 ; assenza di altruismo; rispetto degli assiomi di S, SI, PP e PT Confronta il reddito medio effettivo con il reddito equivalente equidistribuito, xe Æ xe è il reddito pro-capite che, se fosse percepito in eguale misura da tutti, garantirebbe lo stesso benessere sociale totale prodotto dai redditi effettivi 18 9 cont. L’indice di Atkinson è definito come scostamento percentuale di xe dal reddito medio della distribuzione originale A= µ − xe x =1− e µ µ , Æ A ∈ [0,1). – ad es., uno scostamento del 10% significa che il 90% del reddito complessivo, se equidistribuito, permetterebbe di raggiungere lo stesso livello di benessere sociale della distribuzione originale (quella con presenza di disuguaglianza) – alternativamente, potremmo dire che attuando politiche redistributive a partire dalla distribuzione originale, si potrebbe ottenere un guadagno pari ad un aumento del 10% del reddito complessivo 19 cont. Analogia con la teoria delle decisioni in condizioni di incertezza E [ U (x) ] = U (xe). Inoltre possiamo definire C = µ – xe (per hp. di concavità > 0) , come il reddito pro-capite che potrebbe essere sacrificato senza perdita di benessere se il resto fosse equidistribuito Per una popolazione di dimensione N NC = N ( µ – xe ) Æ A = NC / N µ = 1 - xe / µ. Æ NC è il “costo” totale della disuguaglianza Æ minore xe , maggiore l’avversione alla disuguaglianza, maggiore il suo costo 20 10 cont. 21 cont. Nel discreto sia N W = ∑U(xi ) . i =1 Sappiamo che con U crescenti e concave, W esprime una avversione alla disuguaglianza Siamo interessati a catturare il grado di tale avversione e già sappiamo che esso dipende dalla forma della U (la sua concavità) L’elasticità dell’utilità marginale del reddito (la sua riduzione percentuale in ragione dell’aumento dell’1% di reddito x) è una possibile misura: x U ''(x) . eU '(x),x = − U '(x) 22 11 cont. Più elevato il valore dell’elasticità (in valore assoluto), più elevato il grado di concavità della U Si confrontino due possibili U crescenti e concave, siano esse U e U Si può dimostrare che l’indicazione fornita dalle rispettive elasticità, ∀ x, del grado di avversione alla disuguaglianza è lo stesso fornito dai rispettivi valori di xe ^ e ^ U '( x ) , x ^ > e U ' ( x ), x ⇔ x e < x e . Per far sì che l’indice di Atkinson rispetti l’assioma di SI, sia cioè un indice relativo, è necessario adottare una particolare forma della U, una U ad elasticità costante. Tale U è … 23 cont. x1−ε 1− ε U(x) = a + b U(x) = a + b ln x , se ε = 1, dove a e b > 0 sono costanti, e b > 0 . In tal caso e U '(x), x = − , se ε ≠ 1, ε ≥ 0; oppure x U ''( x ) =ε . U '( x ) Æ la riduzione percentuale della U’ , in ragione dell’aumento dell’1% di reddito x, è costante per qualunque livello di reddito Æ ora ε misura il grado di avversione relativo alla disuguaglianza; per ogni dato valore di ε , esso è costante 24 12 cont. Aε = 1 − 11 µ N N ∑ i =1 y i1− ε 1 1− ε , per ε ≠ 1. Riassumendo: ε è un parametro di (relative) inequality aversion; 0<ε<∞ Se ε Æ 0 siamo sempre più inequality neutral; più alto il valore di ε, più alta è l’avversione; per ε Æ ∞ abbiamo preferenze sociali alla Rawls Aε ∈ [0,1) , se pari a 0 i redditi sono equidistribuiti Non è additively decomposable 25 cont. Elementi fondamentali 1. qual è il grado di avversione relativo alla disuguaglianza da utilizzare nelle analisi empiriche (qual è il valore da assegnare a ε, parametro essenzialmente normativo)? Æ altresì, qual è il grado di curvatura della SWF? 2. qual è il trade-off che la collettività è disposta a tollerare tra equità e "spreco di risorse“? 26 13 Indici sintetici e assiomi V CV Lorenz* G Eα S Sì Sì Sì Sì Sì SI No* Sì Sì Sì Sì PP Sì Sì Sì Sì Sì PT Sì* Sì Sì Sì* Sì* Add. Decomp. Sì No No No* Si* 27 Criterio di Lorenz, Assiomi e indici sintetici Se la curva di Lorenz per la distribuzione x domina la curva di Lorenz relativa alla distribuzione y, allora tutte gli indici sintetici che rispettano gli assiomi di S, SI, PP e PT indicheranno che I(x) < I(y) Questi indici sono detti Lorenz-consistent 28 14 Analisi Empirica: esempi 0,4 0,35 0,3 gini y1 gini y2 0,25 dev. log. media y1 0,2 dev. log. media y2 0,15 Atkinson y1 0,1 Atkinson y2 0,05 2002 2000 1998 1995 1993 1991 1989 1987 1986 1984 1983 1982 1981 1980 1979 1978 0 1977 Unità d’analisi: individuo Unità di riferimento per la valutazione del benessere economico: famiglia Variabile economica: reddito netto familiare equivalente Scala di equivalenza: ISE Indici usati: G, deviazione logaritmica media, Atkinson (con ε = 0,5) y1: reddito al netto dei redditi da attività finanziarie y2: reddito al lordo dei redditi da attività finanziarie Fonte: Elaborazioni su dati BdI di S. Toso 29 cont. Fonte: Baldini (2002), La distribuzione personale del reddito in Italia negli ultimi 25 anni, Rapporto di Previsione Prometeia, giugno. 30 15 cont. Cumulative % of World HD 100 0 100 Cumulative % of Countries Equality 1960 1970 1980 1990 2000 Fonte: McGillivray, International Inequality in Human Development, United Nations University - WIDER 31 cont. Confronti tra curve di Lorenz per distribuzioni dei redditi al netto dell’IRPEF, 2005 vs. 2002 Fonte: dell’autore su dati Banca d’Italia e ITAXMOD. end the 32 16