DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

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DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
N° 59
OGGETTO:
Seduta del 22 dicembre 2006
APPROVAZIONE P.I.S.T. DELL’ISOLA PALMARIA – (PROGRAMMA
INTEGRATO SVILUPPO TERRITORIALE).IL CONSIGLIO COMUNALE
PREMESSO che nell’aprile 1999 l’A.N.C.I.M (Associazione Nazionale Comuni Isole Minori)
provvedeva ad approvare il D.U.P.I.M. 2000-2006 “Documento Unico programmatico Isole
Minori”, finalizzato a promuovere, nel Sistema “Isole Minori”, un modello di sviluppo locale a
carattere sostenibile, incentrato sulla estrinsecazione delle risorse locali;
CONSIDERATO che il Comune di Porto Venere, nel cui territorio insistono le Isole Palmaria,
Tino e Tinetto, all’epoca non ebbe modo di essere inserito nel D.U.P.I.M. in quanto la Regione
Liguria non aveva provveduto a sottoscrivere i necessari accordi di programma;
VISTA la lettera della Regione Liguria Prot. 127/p del 16.01.2006 avente ad oggetto
l’adesione espressa dal Presidente della Giunta Regionale all’accordo di programma quadro per lo
sviluppo locale delle Isole Mino, allargato al Comune di Porto Venere;
PRESO ATTO della costituzione di un gruppo di lavoro formato da Angela Valdettaro, Enrica
Maggiani e Simona Romoli, incaricato dall’Amministrazione Comunale di redigere una bozza di
Programma Integrato di Sviluppo Territoriale (P.I.S.T.) in base al quale poter tempestivamente
procedere a presentare i progetti che saranno sottoposti a futuri finanziamento in base al D.U.P.I. M.
2007-2013, in fase di elaborazione ed approvazione da parte di A.N.C.I.M.;
VISTA la bozza del PIST, allegata al presente atto per farne parte integrante e sostanziale, che
si sottopone all’approvazione, articolata come segue:
1. UN RICCO PATRIMONIO STORICO E NATURALE
1.1. Identità insulare del territorio
1.2. Porto Venere
1.3. Le Grazie
1.4. Fezzano
1.5. L’Arcipelago di Porto Venere: Palmaria, Tino e Tinetto
2. SITUAZIONE SOCIO-ECONOMICA
2.1. Demografia: punti di forza e di debolezza
2.2. Occupazione ed attività
2.2.1. Quadro generale
2.2.2. Attività turistico-ricettive
2.2.3. Agricoltura-silvicoltura
2.2.4. Pesca, piscicoltura e maricoltura
2.3. Accessibilità e trasporti
2.4. Flussi turistici
3. IL PARCO NATURALE REGIONALE DI PORTO VENERE
3.1. L’istituzione del Parco Naturale Regionale di Porto Venere
3.2. I progetti prioritari
3.3. I progetti in via di definizione
3.3.1. I progetti sociali ed educativi
3.3.2. I convegni
3.3.3. La promozione
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
1
4. LINEE GUIDA PER LO SVILUPPO ECONOMICO
4.1. Criteri generali
4.2. Infrastrutture strategiche
4.2.1. Rete di distribuzione dell’acqua potabile
4.2.2. Rete di captazione degli scarichi fognari
4.2.3. Rete di distribuzione del gas metano
4.3. Autonomia energetica
5. I PROTOCOLLI DI INTESA
6. LE RETI CULTURALI
7. IL PIANO DI GESTIONE DEL SITO UNESCO
CON votazione unanime favorevole resa per alzata di mano;
DELIBERA
− di approvare nell’ambito dell’accordo di programma quadro per lo sviluppo territoriale delle
isole minori il Programma Integrato per lo Sviluppo Territoriale (PIST);
− di dare atto che, sulla base delle risultanze emerse a seguito dell’approvazione del
D.U.P.I.M., il presente P.I.ST. potrà eventualmente essere suscettibile di modifiche e/o
integrazioni.
Verbale letto, confermato e sottoscritto.
IL PRESIDENTE
IL SEGRETARIO
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
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COMUNE DI PORTO VENERE
Patrimonio Mondiale dell’Umanità
PROGRAMMA
INTEGRATO
SVILUPPO
TERRITORIALE
di
Arcipelago di Porto Venere
Isole: Palmaria, Tino e Tinetto
Bozza al 6 Dicembre 2006
a cura di Angela Valdettaro – Enrica Maggiani – Simona Romoli
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
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INDICE
PREMESSA
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1. UN RICCO PATRIMONIO STORICO E NATURALE
1.1. Identità insulare del territorio
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6
1.2. Porto Venere
7
1.3. Le Grazie
8
1.4. Fezzano
8
1.5. L’Arcipelago di Porto Venere: Palmaria, Tino e Tinetto
8
2. SITUAZIONE SOCIO-ECONOMICA
2.1. Demografia: punti di forza e di debolezza
2.2. Occupazione ed attività
2.2.1. Quadro generale
2.2.2. Attività turistico-ricettive
2.2.3. Agricoltura-silvicoltura
2.2.4. Pesca, piscicoltura e maricoltura
2.3. Accessibilità e trasporti
2.4. Flussi turistici
3. IL PARCO NATURALE REGIONALE DI PORTO VENERE
3.1. L’istituzione del Parco Naturale Regionale di Porto Venere
3.2. I progetti prioritari
3.3. I progetti in via di definizione
3.3.1. I progetti sociali ed educativi
3.3.2. I convegni
3.3.3. La promozione
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
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4. LINEE GUIDA PER LO SVILUPPO ECONOMICO
4.1. Criteri generali
4.2. Infrastrutture strategiche
4.2.1. Rete di distribuzione dell’acqua potabile
4.2.2. Rete di captazione degli scarichi fognari
4.2.3. Rete di distribuzione del gas metano
4.3. Autonomia energetica
I PROTOCOLLI DI INTESA
Protocollo di intesa tra Comune della Spezia, Provincia della Spezia,
Comune di Lerici e Comune di Porto Venere per l’attuazione del
Piano Strategico della Spezia
Protocollo d’intesa tra l’Amministrazione Comunale di Porto Venere e
le associazioni di categoria rappresentative gli operatori del turismo e
del commercio locale
Protocollo d’intesa tra l’Amministrazione Comunale di Porto Venere e
la Cooperativa Mitilicoltori Associati
Protocollo d’intesa tra l’Amministrazione Comunale di Porto Venere,
Università ed istituti scientifici
Protocollo d’intesa tra l’Amministrazione Comunale di Porto Venere e
SiTI - Istituto superiore sui Sistemi Territoriali per l’Innovazione SOGGETI E STRATEGIE NEL CAMPO CULTURALE E AMBIENTALE
LE RETI CULTURALI
La “Città del Mare Golfo dei Poeti”
Il Progetto Castrum
Lo studio Mecenate 90
Il Sistema Turistico Locale
Porto Venere Patrimonio Mondiale dell’Umanità
L’Associazione delle Città Patrimonio dell’UNESCO
La rete del turismo scolastico e naturalistico
La rete delle tradizioni marinare e le Vele d’Epoca
IL PIANO DI GESTIONE DEL SITO UNESCO
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ALLEGATI:
ALLEGATO N. 01 Progetti di iniziativa pubblica
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ALLEGATO N. 02 Delibera di G.C. n. 5 del 11.01.2006
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ALLEGATO N. 03 Centro Regionale per la Ricerca e Valorizzazione
delle risorse marine
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ALLEGATO N. 04 Progetto di autonomia energetica e termica dell’isola
Palmaria: “Sistema di energia Vanadium Redox”
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PREMESSA
Nell’estremo versante occidentale del Golfo della Spezia è situato il Comune di Porto Venere il cui
territorio, oltre a comprendere l’antico borgo medievale e le caratteristiche frazione di Fezzano e Le
Grazie, presenta un piccolo arcipelago, costituito dall’isola Palmaria, dall’isoletta del Tino e dallo
scoglio del Tinetto.
Le tre isole rappresentano per l’intero comprensorio di Porto Venere, già ricco di risorse storico naturali, un valore aggiunto di notevole spessore che, grazie all’adesione del Comune
all’A.N.C.I.M., potrà essere maggiormente tutelato e valorizzato, condividendo le linee guida del
modello di sviluppo incentrato sulle risorse locali, formulato nel Documento Unico Programmatico
delle Isole Minori (D.U.P.I.M.).
Il presente Programma Integrato di Sviluppo Territoriale (PIST) accoglie le metodologie e le
strategie delineate nel suddetto documento, con particolare riferimento agli obiettivi di tutela degli
equilibri paesaggistici, bio-ecologici ed artistico-culturali delle Isole Minori.
Scopo del PIST è individuare e valorizzare le risorse già esistenti sul territorio ed i fenomeni
in atto che possono stimolare sia gli interventi pubblici e privati, sia fornire elevata garanzia
di successo degli stessi.
Quale presupposto fondamentale del quadro d’insieme del PIST, è utile sottolineare che la
situazione attuale dell’Arcipelago di Porto Venere è caratterizzata da una notevole evoluzione
rispetto alle analisi contenute nel D.U.P.I.M., datate ottobre 1995.
La situazione demografica dell’Isola Palmaria, ad esempio, era considerata “critica” in quanto la
densità abitativa allora riscontrata era inferiore, seppure di poco, alla “soglia minima di vitalità” (20
ab. per Kmq), fissata dalle Nazioni Unite per l’autosufficienza delle Isole Minori.
Tale densità, al 31.12.2005, risulta pari a 28 ab. per Kmq. A tal proposito, un obiettivo
riconosciuto prioritario dall’Amministrazione Comunale è quello di rafforzare la permanenza degli
abitanti in Palmaria puntando su un modello di sviluppo locale a carattere “sostenibile” che implica
l’adeguamento dei servizi idrici e fognari, l’utilizzo di fonti rinnovabili di energia, un
miglioramento dello smaltimento rifiuti e l’attuazione di programmi volti al recupero,
riqualificazione e valorizzazione delle risorse storico - naturali, coinvolgendo attori pubblici e
privati all’interno di un sistema di concertazione istituzionale .
Tali interventi inoltre, andranno a vantaggio di uno sviluppo turistico di tipo eco-compatibile che
vedrà privilegiare mobilità ed attività economiche eco-sostenibili anche nell’ottica di una
destagionalizzazione dei flussi turistici e delle presenze.
E’ doveroso segnalare che Porto Venere ed il suo Arcipelago, sono stati dichiarati dall’UNESCO,
nel 1997, Patrimonio Mondiale dell’Umanità come esempi di “Paesaggio culturale organico
vivente” (Id n. 826 1997 C), ed il tratto di mare circostante la Palmaria, così come le acque
dell’intera Area Protetta del Parco, è inserito nel cosiddetto “Santuario dei Cetacei”, costituito il
25 novembre 1999 con la firma di un accordo definitivo tra i rappresentanti dei Ministri
dell’Ambiente di Francia e Italia e il Ministro di Stato del Principato di Monaco, al fine di creare
una riserva della biosfera nel bacino acqueo compreso tra la costa della Provenza, della Liguria e
della Sardegna.
La ricchezza del patrimonio storico-culturale ed ambientale del territorio di Porto Venere e la
necessità di preservarlo e valorizzarlo, ha portato all’istituzione del “Parco Naturale Regionale di
Porto Venere” che comprende per intero le Isole dell’Arcipelago ed una parte di Area Marina
Protetta (L.R. n. 30 del 03 settembre 2001).
L’isola Palmaria, per quanto concerne l’architettura fortificata, costituisce nel sistema architettonico
e naturalistico del Golfo della Spezia, il sottosistema storico-ambientale più importante sia per
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l’omogeneità dei fattori costitutivi che per la loro integrazione, in una prospettiva di recupero e
valorizzazione dell’insieme1.
Negli ultimi anni sono state attivate diverse iniziative volte al restauro e riutilizzo delle
fortificazioni, come nel caso dell’antica Batteria Umberto I e dell’ex Batteria Sperimentale della
Marina Militare, presenti entrambe sull’isola. La prima, convertita nel 2000 a Centro di Cultura
della Civiltà del Mare e denominata per l’appunto “Fortezza del Mare”, contiene spazi espositivi,
congressuali, e laboratori didattici di archeologia subacquea, mentre la seconda è stata adibita a
Centro di Educazione Ambientale.
Questi ed altri eventi intendono imprimere un’accelerazione al processo di rinascita e riscoperta
dell’Arcipelago, volendo inoltre incrementare la presenza di attività economiche sull’isola.
Da questo punto di vista, un evento di fondamentale importanza è stato rappresentato dal convegno
“Le isole del tesoro … il tesoro delle isole”, promosso dal Comune di Porto Venere nel mese di
ottobre 2006 in collaborazione con l’Associazione Nazionale Comuni Isole Minori, con l’obiettivo
di organizzare un sistema unitario di promozione e di marketing a livello nazionale..
Le sessioni, che hanno visto la partecipazione di istituzioni pubbliche, enti di ricerca, università e
privati, hanno aperto numerose prospettive progettuali e di lavoro nei campi della dello studio e
della formazione ambientale e turistica. I temi emersi durante il seminario costituiscono il thesaurus
più aggiornato degli indirizzi di sviluppo del territorio di Porto Venere e del suo arcipelago.
In collaborazione con l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, l’Enea ed il C.N.R., è già in
fase avanzata la realizzazione di un laboratorio multi disciplinare per lo studio dell’ambiente marino
e delle coste. Tale esperienza potrà, nel rispetto delle peculiarità di ogni isola, essere “esportata” in
realtà simili. Nel settore della biologia marina e delle coste si stanno orientando numerose
università, anch’esse disponibili ad aprire una propria sede sul territorio di Porto Venere, così come,
in altro ambito disciplinare, proseguirà la collaborazione con la Facoltà di Lettere e Filosofia
dell’Università di Pisa per la seconda edizione del Master in Turismo e Ambiente già attivato presso
le strutture della Palmaria. In riferimento alla formazione post laurea è in fase avanzata di
programmazione l’istituzione del Master in Archeologia Subacquea.
Il mare sarà al centro anche della cooperazione con enti privati che hanno come oggetto della
propria attività la formazione di figure specializzate nelle professione legate alla subacquea.
Sempre in tema di ambiente molto importante è stata la disponibilità dimostrata dall’Agenzia
Regionale per l’Ambiente della Liguria che si è detta disponibile a collaborare nella organizzazione
del progetto. Un ulteriore impegno delle istituzioni regionali è rappresentato dalla volontà
dell’Osservatorio Ligure per la Pesca e Acquacoltura
Infine, le reti: sull’isola Palmaria potrebbe rimanere il coordinamento di alcune attività delle isole;
si sta già preparando il secondo seminario per il mese di settembre 2007. Potrebbe essere accolto
nel territorio di Porto Venere il coordinamento delle scuole delle isole minori italiane. Federparchi
ha già dato il proprio assenso di massima per la costituzione sull’isola Palmaria di un
coordinamento dei parchi delle aree marine protette.
Tutto questo passa per la valorizzazione delle strutture pubbliche dell’Isola, prima di tutte il Centro
di Educazione Ambientale e della Batteria Fortificata Umberto I. Inserite in un sistema che
comprende anche il centro di educazione ambientale di Porto Venere possono rappresentare
un’offerta unica per ricettività, aule didattiche, spazi dedicati a convegni e mostre, laboratori. Su
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tutte le strutture coinvolte, peraltro, sono già in fase di progettazione interventi per la realizzazione
di fonti di produzione di energia sostenibili, principalmente eolica e solare.
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1. UN RICCO PATRIMONIO STORICO E NATURALE
1.1. IDENTITA’ INSULARE DEL TERRITORIO
Fin dall’antichità il territorio corrispondente all’attuale provincia della Spezia si è caratterizzato
come crocevia di percorsi via terra lungo la direttrice tra Roma e le Alpi e via mare, in una fitta rete
di rotte mediterranee che hanno avuto nella città di Luni e nel golfo spezzino fondamentali capisaldi.
La funzione di crocevia di rotte marittime, ben attestata in età romana, si rafforzò durante il Medio
Evo nonostante il declino altomedievale di Luni, e ciò avvenne a vantaggio di borghi rivieraschi
quali Porto Venere, destinata a diventare, dopo il Mille e da allora per almeno cinque secoli, una
postazione strategica nel Mar Ligure e nel Tirreno settentrionale.
Considerata la difficoltà degli itinerari terrestri nell’impervia Liguria orientale, si comprende
facilmente perché fossero preferiti i passaggi per mare e perché gli approdi abbiamo acquisito
importanza preponderante su altre infrastrutture del sistema dei trasporti. Fondamentale conseguenza
culturale di questa situazione è stata l’irradiazione dei fenomeni storici dal mare verso la
terraferma, testimoniata anche dal ruolo che le isole della Palmaria, del Tino e del Tinetto hanno
avuto nella storia di Porto Venere, contribuendo alla formazione di un’identità spiccatamente
insulare per l’interno territorio.
Le prime fasi dell’antropizzazione dei luoghi sono infatti attestate sull’isola Palmaria con il
rinvenimento di reperti paleolitici e neolitici all’interno della cosiddetta Grotta dei Colombi, rilevati
intorno alla fine del XIX secolo dal geologo Giovanni Capellini.
La grande fioritura monastica, che caratterizzò in maniera profonda e permanente l’identità del
sito, ha avuto come epicentro le isole del Tino e del Tinetto, dove giunse via mare in età
paleocristiana dalle isole del Tirreno, a loro volta eredi della spiritualità egiziana ed orientale. Il
prestigio del cenobio del Tino fu grandissimo, tale in alcuni momenti da obnubilare quello del borgo
di Porto Venere, pur noto fin dall’epoca romana, come dimostra il fatto che nei documenti del XI
secolo il toponimo Portus Veneris risulta spesso alterato in Portus Venerii, ossia “il porto di
Venerio.”
L’insediamento di Porto Venere, assai difficilmente raggiungibile via terra, ebbe fin dalle origini
modalità di accesso e di vita di tipo micro-insulare, in ciò molto simile ai propri corollari di
Palmaria, Tino e Tinetto, quasi fosse la quarta isola dell’arcipelago, dipendente da risorse materiali
in massima parte provenienti dal mare, attraverso la pesca, le attività ed i traffici marittimi.
A partire dal XII e fino a tutto il XVI secolo Porto Venere, la “Fedelissima”, seguì i destini di
Genova nella lotta contro Pisa e contro ogni nemico della Superba, subendo anche attacchi micidiali,
dai quali riportò spesso danni ingenti. E in questo scenario, Porto Venere fu spesso contrapposta a
Lerici, piazzaforte pisana sulla sponda opposta del Golfo della Spezia.
Nell’età moderna Porto Venere e le sue isole rimasero esclusi dai clamorosi sviluppi demografici,
urbani e produttivi che interessarono altre località rivierasche. Proprio questa condizione di oblio,
sostanzialmente non interrotta neppure dall’apertura nel 1808 della strada detta Napoleonica di
collegamento tra La Spezia e Porto Venere, fu garanzia di conservazione dei caratteri fisici del
territorio.
La riscoperta di Porto Venere e delle sue isole fu un fenomeno legato al diffondersi della
sensibilità romantica nel corso dell’Ottocento, stimolata dalla presenza di colti viaggiatori stranieri
che scoprirono con meraviglia il Golfo della Spezia ed iniziarono a divulgarne la fama. Ancora una
volta, centro di irradiazione del fenomeno fu una delle isole. Sull’isola Palmaria infatti,
l’aristocratica inglese Lady Smith aveva posto la propria dimora estiva, l’attuale Villa Smith,
facendone una sorta di cenacolo letterario dal quale partì l’iniziativa, concretizzata nel 1877, di
rendere accessibile la Grotta Arpaia presso il promontorio di San Pietro, e di dedicarla a Lord Byron,
dando così inizio al mito di Porto Venere musa di artisti, echeggiato nella motivazione espressa
dall’UNESCO per l’iscrizione del sito alla Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
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Oggi, come nel passato più recente, l’identità insulare dell’arcipelago viene purtroppo vissuta e
considerata come fattore di emarginazione. La progressiva diminuzione degli abitanti dell’isola
Palmaria, ha portato progressivamente ad una dispersione in termini storico-culturali, naturali ed
etno-antropologici di uno dei patrimoni della provincia spezzina.
Questo problema tanto economico quanto politico, viene riconosciuto a livello comunitario nella
“Dichiarazione sulle Regioni Insulari” inserita nel Trattato di Amsterdam secondo la quale, “si
riconosce che le regioni insulari soffrono, a motivo della loro insularità, di svantaggi strutturali il
cui perdurare ostacola il loro sviluppo economico e sociale. La Conferenza riconosce pertanto che
la legislazione comunitaria deve tener conto di tali svantaggi, e che possono essere adattate misure
specifiche, se giustificate, a favore di queste regioni per integrarle maggiormente nel mercato
interno a condizioni eque”.
Ciò rappresenta per l’Amministrazione Comunale di Porto Venere un’importante stimolo per
migliorare l’attuale situazione in cui versa l’arcipelago e tramutarlo in uno degli elementi propulsori
dell’economia locale e regionale.
1.2. PORTO VENERE
Le origini del toponimo Porto Venere sono documentate a partire dal II sec. d. C., mentre la forma
attuale dell’insediamento si è sviluppata a partire dal 1113 quando il Borgo divenne “baluardo di
Genova nel Tirreno” a seguito della cessione che ne fu fatta alla Repubblica Marinara dai Signori di
Vezzano.
Furono per l’appunto i Genovesi a costruire il borgo fortificato così come lo vediamo ancora oggi e
ad erigervi il Castello che svetta sull’abitato nelle massicce forme, rimaneggiate nel XVI secolo.
Con l’evoluzione delle tecniche militari, a partire dal Rinascimento, ebbe inizio il declino strategico
del borgo, che perdette la sua “invulnerabilità” dovuta alla sua posizione arroccata. Con l’arrivo
delle truppe napoleoniche nel Golfo della Spezia e la proclamazione della Nuova Repubblica Ligure
nel 1791, per Porto Venere iniziò un periodo di soprusi con l’occupazione del borgo da parte di
milizie austro-russe e francesi. Alla fine del XIX secolo ebbero inizio le prime campagne di restauro
dei monumenti architettonici di Porto Venere, opera proseguita con costanza e che ha permesso la
conservazione di un complesso paesaggistico in cui l’ambiente naturale e l’opera dell’uomo si
fondono mirabilmente, tanto da essere stato proclamato dall’UNESCO “Patrimonio Mondiale
dell’Umanità”.
Tra i più importanti monumenti di Porto Venere ricordiamo la Chiesa di San Pietro, arroccata sulla
roccia del promontorio e con essa quasi fusa. Costruita dai Genovesi tra il 1256 e il 1277 sulle
vestigia di una chiesa paleocristiana, forse sovrapposta ad un tempio pagano dedicato alla dea
Venere Ericina, essa fu coinvolta nelle vicende storiche di Porto Venere: il bombardamento degli
aragonesi del 1494, l’occupazione delle truppe austro-russe ed infine il disastroso periodo di
Napoleone che destinò la chiesa a batteria per la difesa del Golfo.
Nella parte alta del paese si trova la Chiesa di San Lorenzo, voluta dai Genovesi in forme
romaniche, più volte modificate nel corso dei secoli in seguito alle vicissitudini di Porto Venere.
Il borgo di Porto Venere è sovrastato dal Castello Doria che s’innalza con la sua poderosa struttura
e che rappresenta un modello d’architettura militare genovese. Esso è costituito da un corpo basso
nel quale si trova l’ingresso principale ed un corpo alto che incorpora la struttura cinquecentesca
con la grande sala Ipostila sopra la quale è situata la casa del capitano. Le Sale del Castello
ospitano importanti eventi espositivi e nell’anfiteatro recentemente costruito, vengono allestiti
spettacoli teatrali, balletti e concerti.
1.3. LE GRAZIE
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Adagiato in una tranquilla insenatura, il paese delle Grazie ha origini remote ed ha un nucleo storico
che fa perno sul complesso di un’Abbazia benedettina dell’ordine Olivetano, fondata alla fine del
Quattrocento, oggi alquanto trasformata ad eccezione della Chiesa dedicata a Nostra Signora delle
Grazie. Presso il chiostro superstite del Monastero Olivetano si trova l’antico Refettorio dove si può
ammirare il ciclo affrescato del pittore Nicolò Corso alla fine del Quattrocento.
Nelle vicinanze del Monastero si trovano i resti, risalenti alla prima metà del I secolo a. C., della
“Villa Romana del Varignano”, situata al fondo di una piccola valle verde di olivi, ricca di acque e
prospiciente una protetta insenatura, all’epoca sito ideale per l’attracco ed il ricovero di piccole
imbarcazioni.La zona archeologica è oggi interamente visitabile ed a breve sarà completato anche
l’allestimento di un museo e di un percorso didattico.
1.4. FEZZANO
Il piccolo borgo di Fezzano anticipa nella sua struttura l’architettura che caratterizza Porto Venere.
Il nucleo dell’insediamento è costituito da antiche case strettamente serrate le une alle altre in
mezzo alle quali si snodano “carruggi” certamente meno noti di quelli di Porto Venere, ma
altrettanto suggestivi.
Al centro del paese si trova la chiesa di San Giovanni Battista costruita nel 1740 con l’apporto di
tutti gli abitanti e soprattutto dei padroni marittimi.
Nel Borgo si trovano ancora i resti, oggetto di recenti restauri, di “Villa Cattaneo”, proprietà di una
illustre famiglia genovese stanziatasi a Fezzano a metà del Quattrocento. Qui visse Simonetta
Cattaneo ispiratrice del Poliziano, che la cantò nelle “Stanze” e modella per Botticelli che, nella
“Nascita di Venere” diede alla Dea le fattezze della bella Simonetta.
1.5. L’ARCIPELAGO DI PORTO VENERE: PALMARIA, TINO E TINETTO
L’Arcipelago costituito dalle Isole, Palmaria, Tino e Tinetto, rappresenta il prolungamento verso
mare del promontorio di Porto Venere ed è uno dei diversi poli attrattivi del “Parco Naturale
Regionale di Porto Venere”.
Il Tino, dove sorgono interessanti vestigia risalenti all’XI secolo e la chiesa dedicata al culto di san
Venerio, è Zona Militare e su di essa l’accesso è consentito soltanto in occasione delle festività in
onore del santo (13 Settembre).
San Venerio, esercitò come abate la sua professione di fede tra i marinai ed i pescatori locali. Prima
di ritirarsi in eremitaggio riportò i monaci di Porto Venere, che stavano scivolando verso l’eretismo,
all’osservazione della regola di San Benedetto, quindi si trasferì all’isola del Tino dove visse fino
alla sua morte avvenuta nel 630.
Tra il 650 ed il 680 d.C., sul luogo della sua sepoltura, fu edificata dal vescovo Lucio una piccola
cappella utilizzando materiali di probabile origine romana presenti in loco. Tuttavia, notizie certe
della vita religiosa di quest’isola risalgono all’XI secolo: a quest’epoca infatti è databile la
costruzione del monastero benedettino di cui diversi documenti attestano l’importanza.
In seguito a ripetute donazioni, i monaci diventarono proprietari delle tre isole dell’arcipelago
portovenerese oltre a numerosi terreni sulla terraferma, diffondendo in questi luoghi non solo la
fede cristiana ma anche i metodi di coltivazione della vite e dell’olivo, di cui ancora oggi sono
evidenti le tracce.
Il Tino per centinaia di anni fu gestito poveramente dai monaci e poi caduto in mani francesi a
seguito delle espropriazioni da parte delle stesse autorità d’oltralpe.
Il Monachesimo rimane una peculiarità dell’intero arcipelago anche se, nel passato più recente,
le uniche “ricchezze” erano rappresentate dalle cave di marmo Portoro, oggi non più attive. La
massiccia presenza di Servitù Militari, ancora evidente in gran parte del territorio spezzino, non ha
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però offuscato il passato ricco di storia e leggende delle isole dell’arcipelago portovenerese che le
ha rese particolarmente appetibili che contesto turistico locale, nazionale ed internazionale.
L’isolotto del Tinetto, pressoché spoglio di vegetazione, conserva remote testimonianze della
presenza di comunità religiose, costituite da ruderi di due distinti organismi: un piccolo oratorio del
sec. VI con abside orientata, ed un edificio più complesso. Quest’ultimo, con chiesa a due navate e
celle per i monaci, presenta differenti fasi costruttive che si sono succedute fino all’XI sec., quando
venne distrutto. Importanti campagne di scavo archeologico sono state compiute sull’Isolotto.
Delle tre isole dell’Arcipelago la Palmaria è la più frequentata e conosciuta.
Quest’isola a forma triangolare, con una superficie di circa 189 ettari ed una elevazione di 186 m.
sul livello del mare, è separata dall’antico borgo medievale di Porto Venere da uno stretto braccio di
mare lungo circa 106 metri, detto “le Bocche”.
La Palmaria, il cui nome trae origine dal termine celtico-ligure “barma” che significa grotta (da cui
Balmaria ed infine Palmaria), mostra interessanti valori paesistici, determinati anche dalle differenti
caratteristiche orografiche dei suoi versanti. Il versante orientale infatti, scende gradatamente a mare
coperto da una ricca vegetazione mediterranea, mentre la parte occidentale è costituita da alte
falesie a picco sull’acqua nelle quali si aprono numerose grotte (ne sono state censite 28 nel Catasto
Speleologico Ligure) tra le quali menzioniamo le più famose: sono la “Grotta Azzurra” e la
“Grotta dei Colombi”. La prima, grazie alla bellezza del colore azzurro assunto dall’acqua che
forma riflessi iridescenti sulle pareti rocciose e alla stalattite a forma di tartaruga creatasi nella
parete più interna, è divenuta nel tempo una meta obbligata per tutti coloro che desiderano visitare
le meraviglie naturali del nostro territorio. La seconda invece rappresentò uno scrigno ricco di
preziose testimonianze dei primi abitanti del golfo scoperte nel 1869 dal geologo Giovanni
Capellini, ora ospitate presso il Museo Civico della Spezia.
L’isola è caratterizzata da un clima tipicamente mediterraneo, con temperature maggiori nei mesi
estivi accompagnati da un lieve periodo di aridità, mentre i giorni di gelo sono molto limitati.
Questo tipo di clima rappresenta un punto di forza per il settore turistico dell’isola e dell’intera area
del comune di Porto Venere che potrebbe puntare più facilmente, rispetto ad altre zone, alla
destagionalizzazione dei flussi turistici, optando per tipologie di turismo diverse da quelle intraprese
fino a questo momento al fine di preservare il territorio e il suo delicato ecosistema.
Segni evidenti sul territorio testimoniano le attività estrattive di Portoro che, seppur cessate
recentemente, rappresentano tutt’oggi valori storici consolidati. Il Portoro, marmo di color cinereo
chiaro intercalato da scisti giallastri e rossicci, è considerato tra i più pregiati non solo d’Italia, ma
di tutta Europa. Si presume che le attività estrattive per la coltivazione del Portoro si presume
furono avviate intorno al II secolo d.C. e terminarono definitivamente nei primi anni ’80 a causa di
difficoltà operative per la prosecuzione della coltivazione di giacimenti e dei vincoli ambientali.
Appare chiaro che l’estrazione e la lavorazione di questo marmo rappresentano un elemento
caratterizzante la realtà storico-culturale, socio-economica e paesaggistica dell’intera area protetta
del Parco Naturale Regionale di Porto Venere ed in particolar modo dell’isola Palmaria.
A tal proposito, il Parco, d’intesa con i soggetti interessati, mira all’attuazione di programmi
volti a far conoscere il valore storico ed economico dell’attività estrattiva, valorizzandone i
caratteri tipici e qualitativi, stimolando forme anche innovative di un uso artistico del
prodotto ed immettendole sul mercato. Presso la “Fortezza del Mare” è stato attivato un
Programma Interuniversitario di Ricerca Scientifica sulle Risorse Lapidee (Università di
Torino), proprio con lo scopo di sottolineare l’importanza della conoscenza, del restauro e
valorizzazione delle pietre del territorio, nell’ambito della cultura e della tradizione locale.
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
13
Nel versante antistante Porto Venere si trova la zona del Terrizzo, punto di approdo dei traghetti, da
cui una strada sterrata porta, a levante, verso il Forte Umberto I - oggi “Fortezza del Mare” costruito nel XIX secolo sotto l’Amministrazione sabauda ed adibito a carcere fino agli anni ’50 del
secolo scorso.
La Fortezza sorge sulla punta detta
“della Scuola” e sovrasta cala Schenello:
dopo importanti lavori di restauro
eseguiti dal Comune di Porto Venere e
dall’Amministrazione Provinciale della
Spezia con il contributo della Comunità
Europea, la “Fortezza del Mare” è
divenuta sede di mostre tematiche,
convegni, spettacoli ed importanti eventi
culturali ed è gestita dall’associazione
“Marenostrum Onlus”. Attualmente
ospita il Master Universitario di primo
livello in “Turismo e Ambiente”, nato dalla collaborazione tra il comune di Porto Venere e
l’Università degli Studi di Pisa.
Poco prima della Fortezza, la strada si biforca e, svoltando a destra, raggiunge il lato orientale
dell’isola attraverso un sentiero che si snoda in mezzo a ginestre, cisti dalle vivaci fioriture,
orchidee selvatiche, mirti dall’aroma delicato ed altre piante della macchia mediterranea.
La strada raggiunge la Punta della Mariella, poi sovrasta la “Grotta del Roccio” e l’insenatura del
Pozzale dove si trovano alcune cave di “portoro”.
Da qui comincia la salita verso il “Capo dell’Isola” dove si aprono numerose piccole cavità tra cui
la Grotta dei Colombi, e poi verso la cima dell’Isola dove si trova il Semaforo ed il Forte Cavour.
La discesa prosegue tra pini d’Aleppo e pini marittimi fino a raggiungere la punta nord-occidentale
dell’Isola in prossimità di un’edicola che un tempo ospitava il busto di Re Carlo Alberto, eretto in
onore di una sua visita alle cave nel 1837. Di fronte, oltre lo stretto braccio di mare, si staglia con la
sua inconfondibile sagoma la chiesa di San Pietro, e sullo sfondo si ergono imponenti le pareti
calcaree del Monte Muzzerone.
La Palmaria, come evidenziato precedentemente, è ricca di strutture fortificate sorte per la difesa del
golfo spezzino. Il Forte Cavour, nato in vetta alla Palmaria, e per questo denominato “Forte
Palmaria”, rappresenta una struttura che denuncia le stratificazioni o sovrapposizioni avvenute in un
secolo di evoluzione fortificata, ma attualmente è abbandonato a se stesso.
In corrispondenza dell’attuale “Stazione Segnali” anticamente vi era una torre per l’osservazione e
l’allarme contro i pirati. L’Esercito, in seguito, vi costruì una Batteria Semaforo per la difesa
esterna del golfo: era una delle cosiddette batterie “alte”, in quanto dovevano colpire dall’alto i
ponti delle navi nemiche. Tra le due guerre, in particolare negli anni ’30, fu trasformata in Batteria
Sperimentale Antiaerea poi smantellata nel 1962 e ceduta al Comune di Porto Venere che negli
ultimi anni, dopo il suo restauro, l’adibì a Centro di Educazione Ambientale.
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
14
2. SITUAZIONE SOCIO-ECONOMICA
2.1. DEMOGRAFIA
Gli ultimi dati demografici forniti dalla C.C.I.A.A. della Spezia, in riferimento al Comune di Porto
Venere, alla Provincia della Spezia e all’Area del Golfo - periodo 2004/2005 - evidenziano una
situazione sostanzialmente invariata rispetto all’ultimo quinquennio.
Riguardo le isole non sono disponibili indici specifici, per cui occorre fare riferimento ai numeri
relativi al Comune di Porto Venere, tenendo comunque presente che la Palmaria è la sola isola
abitata dell’Arcipelago.
Porto
Venere
Provincia della
Spezia
Area del Golfo
Indice di vecchiaia
Maschile
Femminile
Totale
238,2
351,3
291,9
191,5
300,5
244,6
196,9
337,2
264,5
Classi di età - Maschi
0-14
15-64
di cui 15-19
di cui 60-64
>=65
Totale
207
1.279
76
159
493
1.979
12.121
69.024
4.103
6.954
23.213
104.358
5.902
33.570
1.988
3.287
11.619
51.091
Classi di età - Femmine
0-14
15-64
di cui 15-19
di cui 60-64
>=65
Totale
187
1.225
70
153
657
2.069
11.523
68.861
3.944
7.715
34.624
115.008
5.493
33.948
1.858
3.977
18.524
57.965
Totale
Maschi
Femmine
Totale
1.979
2.069
4.048
104.358
115.008
219.366
51.091
57.965
109.056
AL 31/12/2005
Famiglie residenti
Numero di famiglie
Numero di convivenze
Numero medio di componenti per famiglia
2.021
1
2,0
99.513
115
2,2
51.419
61
2,1
30
8
3
5
17
3.079
778
533
1.623
2.260
1.847
326
350
768
1.760
AL 31.12.2004
AL 31.12.2004
Popolazione straniera per area geografica di provenienza
Europa
di cui Unione Europea: al 31/12/2003 l'U.E. comprendeva 15 Paesi
Asia
Africa
America
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
15
Oceania
Totale
(Fonte: Elaborazione CCIAA della Spezia su dati ISTAT)
2
57
14
7.509
8
4.733
Dai dati della tabella sovrastante, il Comune di Porto Venere, rispetto alle altre due realtà, spicca
per l’alto indice di vecchiaia che, al 31/12/2004 è pari al 291,9 contro il 244,6 della Provincia
spezzina ed il 264,5 dell’intera Area del Golfo.
Netta è la prevalenza della popolazione anziana (>=65) rispetto a quella giovanile (0-14) che, solo
per il Comune di Porto Venere, registra una pesante differenza tra giovani ed anziani a favore di
questi ultimi (+756), evidenziando inoltre una maggiore presenza della componente femminile
(2.069) rispetto a quella maschile (1.979).
Dal 1995, anno in cui il Comune di Porto Venere contava 4.653 residenti, il livello demografico è
andato calando fino a raggiungere nel 2005 un saldo negativo di 605 ab. Sugli attuali 4.048 residenti
57 sono stranieri, in prevalenza europei e, sempre sul totale, solo 55 risiedono all’isola Palmaria (35
maschi e 20 femmine per un totale di 30 nuclei familiari - una buona percentuale è costituita da
persone che, per esigenze lavorative e familiari, trascorre sull’isola periodi di tempo limitati e
concentrati nei fine settimana e nella stagione estiva -). Questi dati possono essere giustificati da
una serie di elementi che hanno spinto sempre più isolani a trasferirsi in luoghi in grado di offrire
maggiori opportunità di lavoro e facilitazioni nella conduzione della vita quotidiana (soprattutto in
riferimento ai giovani e agli anziani). Nel corso di un’indagine effettuata nell’estate 20052, sono
emerse alcune problematiche, tra cui riportiamo le principali:
a. macchinosa applicazione di programmi volti a rilanciare l’isola come importante
destinazione turistica e sostenere le attività tradizionali locali
b. attuazione, fino a questo momento, di politiche occupazionali poco incisive che non hanno
saputo stimolare adeguatamente l’iniziativa imprenditoriale locale
c. alto costo della vita che vede l’aumento dei prezzi degli immobili e degli affitti
d. mancanza di servizi basilari a favore della popolazione locale (es: insufficienza del idrico,
mancanza della rete fognaria, smaltimento rifiuti con particolare riferimento ai rifiuti
ingombranti e derivanti dalle attività di ristorazione… di cui tratteremo nel seguente
capitolo).
Un’ulteriore considerazione è da fare circa i dati inerenti alle famiglie residenti nel Comune di
Porto Venere. Il numero medio di componenti per famiglia è basso (2,0), ma in linea con quello
della Provincia della Spezia e dell’intera area del golfo.
Questo dato potrebbe indicare un malessere generale derivante da una situazione socio-economica
stagnante, che difficilmente riesce a decollare. Il rilevante aumento del prezzo degli immobili ed
affitti, lo scarso livello occupazionale soprattutto nel comparto giovanile ed un terziario ancora
distante dal soddisfare a pieno le esigenze degli utenti, potrebbero rappresentare alcune delle cause
che hanno portato a tale condizione.
2
Analisi del territorio e del suo utilizzo da parte dei turisti: idee per u progetto di valorizzazione dell’isola Palmaria, Tesi di Laurea 2004/05 di
Simona Romoli, Università Cattolica del Sacro Cuore, Brescia.
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16
2.2. OCCUPAZIONE ED ATTIVITA’
2.2.1. Quadro generale
Gli indicatori rilevati dal censimento del 21/10/2001 mostrano una
situazione occupazionale sintomatica di un’area come quella del Comune
di Porto Venere, ricca di potenzialità turistiche non sfruttate a pieno e nella
giusta direzione. Lo dimostrano i numeri degli occupati nei comparti della
ricettività (175), dei trasporti, magazzinaggio e comunicazione (104), delle
attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca ed attività professionali
e imprenditoriali (100) della tabella seguente.
Dati rilevati dal censimento del 21/10/2001
Porto
Venere
Provincia
della Spezia
Area del
Golfo
Occupati per sezioni di attività economica
Agricoltura, caccia e silvicoltura
Pesca, piscicoltura e servizi connessi
Estrazione di minerali
Attività manifatturiere
Produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua
Costruzioni
Commercio; ripar. autoveicoli, motocicli e beni personali e per la casa
Alberghi e ristoranti
Trasporti, magazzinaggio, e comunicazioni
Intermediazione monetaria e finanziaria
Att. immob.ri, noleggio, informatica, ricerca, altre att. profess. e imprend.
Pubblica amministrazione e difesa; assicurazione sociale obbligatoria
Istruzione
Sanità e altri servizi sociali
Altri servizi pubblici, sociali e personali
Servizi domestici presso famiglie e convivenze
Organizzazioni ed organismi extraterritoriali
Totale
7
35
9
178
32
74
213
175
104
34
100
236
74
77
54
13
4
1.419
1.291
287
312
11.650
1.146
5.629
12.868
4.800
4.934
2.464
5.199
11.511
4.813
5.483
3.485
1.114
125
77.111
276
182
118
5.040
510
2.291
5.906
1.927
2.466
1.415
3.010
6.630
2.662
2.869
1.892
650
81
37.925
Occupati per posizione nella professione
Imprenditore e Libero professionista
Lavoratore in proprio
Socio di cooperativa
Coadiuvante familiare
Dipendente o in altra posizione subordinata
Totale
127
259
47
31
955
1.419
5.860
12.875
1.731
1.525
55.120
77.111
3.090
5.423
850
623
27.939
37.925
2.2.2. Attività turistico-ricettive
Premesso che al momento nessuna attività turistico-ricettiva è in atto o è
prevedibile su Tino e Tinetto, sull’isola Palmaria risultano ad oggi presenti
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
17
sei strutture connesse all’attività turistica, di cui soltanto due (quattro con
il CEA e Villa S. Giovanni) volte alla ricettività. Esse sono:
• “Locanda Lorena” (comprende una locanda con 7 camere, una
trattoria ed un bar)
• “La casa del pescatore” B&B
• “Il Pozzale” bar/ristorante
• Spiaggia libera attrezzata “Il Gabbiano” con pubblico esercizio (bar)
• La “Fortezza del Mare”
• Centro Educazione Ambientale: è struttura ricettiva attrezzata per il
soggiorno ed il pernottamento di gruppi di giovani e dei loro
accompagnatori finalizzati all’educazione, alla conoscenza ed al
rispetto dell’ambiente.
Il centro, dotato di 42 posti letto, cucina, bagno e sala congressi, è gestito dalla “Società
Porto Venere Servizi Portuali e Turistici” S.r.l. (società al 51% di proprietà del Comune
di Porto Venere e 49% di azionariato diffuso, per un totale di 104 azioni, di cui tratteremo
nell’ultimo capitolo) che si occupa anche della gestione del porticciolo, dei parcheggi, del
Castello Doria di Porto Venere, nonché del “Museo del Mare”. Il regolamento del C.E.A.
prevede di:
a. promuovere l’educazione all’ambiente con particolare riguardo ai giovani ed alle scuole
di ogni ordine e grado
b. aumentare la presenza sul territorio di turisti sensibili all’ambiente e quindi
maggiormente rispettosi della natura e delle sue problematiche
c. promuovere un turismo di tipo sostenibile che distribuisca le persone sul territorio con
minore impatto ambientale
d. far conoscere l’ambiente naturale, marino e terrestre del Parco Naturale Regionale di
Porto Venere.
Dal mese di novembre 2006 è stata attivata nel borgo di Porto Venere
una nuova struttura destinata ad operare in sinergia con il CEA
sull’isola Palmaria. Presso il vecchio edificio della scuola elementare è
stato realizzato un polo ricettivo comprendente un’aula per conferenze,
n. 52 posti letto riservati a gruppi organizzati coinvolti in progetti di
educazione ambientale, preferibilmente in convenzione con istituiti
scolastici, Università e Centri di Ricerca.
L’incidenza dell’Isola Palmaria sulla ricettività locale è alquanto ridotta se si tiene conto, ad
esempio, che sull’intero territorio sono presenti soltanto una Locanda ed un B&B (oltre il C.E.A e
Villa S. Giovanni); ciò dimostra chiaramente che allo stato attuale l’isola è quasi esclusivamente
votata all’escursionismo, piuttosto che al turismo tradizionale.
E’ bene sottolineare che tale situazione è giustificata in parte dalla presenza sull’isola di numerose
proprietà della Marina Militare. Se da un lato queste proprietà, sommate ai divieti imposti, hanno
tutelato il territorio “dall’edilizia selvaggia”, dall’altro hanno rallentato inevitabilmente lo sviluppo
turistico.
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
18
Venuta meno l’importanza strategica della Palmaria nella difesa del golfo spezzino, l’utilizzo della
gran parte dei beni immobili di proprietà della Marina Militare è andato scemando nel corso degli
anni, tanto che oggi molti di questi versano in una situazione di totale degrado.
Il progressivo deterioramento di alcuni siti e costruzioni anche d’interesse storico, l’impossibilità di
accedere a luoghi potenzialmente appetibili ed attraenti costituiscono un forte impatto negativo con
conseguenze sul turismo che viene richiamato dalla notorietà dei luoghi. Il superamento di tali
fenomeni porterebbe indubbi benefici economici e sociali.
Paradossalmente, un forte stimolo al settore turistico, e più nello specifico al comparto ricettivo
locale, potrebbe giungere proprio dalla messa in vendita di una serie di questi beni immobili che
verrebbero così ristrutturati e riconvertiti, senza violentare nuovamente l’ambiente ed il suo
ecosistema.
Ad oggi, il Ministero della Difesa ha individuato una serie di beni
immobiliari in uso all’Amministrazione della Difesa non più utili ai
fini istituzionali, che sono stati consegnati al Ministero dell’Economia
e delle Finanze (Gazzetta Ufficiale n° 141 20/06/05). Al momento sono
stati schedati n° 30 beni immobili, di cui n° 4 non sono stati censiti per
impossibilità di accesso ai siti.
Nell’ottica di una rinascita economica dell’isola e di un recupero delle
antiche tradizioni, è nata nel 2004 “HOTEL PAESE”, una libera
associazione a carattere volontario senza alcuna finalità di lucro, motivata
dalla decisione dei soci di promuovere il rilancio turistico della Palmaria e
dei territori limitrofi, come momento di educazione, maturazione umana
ed impegno sociale oltre che come momento di espressione della bellezza
di questi luoghi e del richiamo di un “turismo di relax”.
Inoltre è stato da poco presentato un Progetto Pilota denominato
“Sviluppo e valorizzazione di una rete territoriale di Borghi AgroMarini dell’Europa Mediterranea”, che vede coinvolte l’isola Palmaria,
Campiglia e Carpena.
Sono state messe a sistema tre realtà, unendo il mare all’entroterra, attraversando i comuni di La
Spezia, Porto Venere e Riccò del Golfo, al fine di rilanciare questi luoghi attraverso il
coinvolgimento tutti gli operatori interessati (attività ricettive, agricole, artigianali,
amministrazioni, singoli privati), mirando a produzioni di nicchia, ricercate e di qualità.
Da un punto di vista finanziario, questo Progetto Pilota sarà anche un Progetto Integrato
Plurifondo in grado di utilizzare e attivare sia misure del Piano di Sviluppo Rurale della Liguria,
sia altri fondi extra-PSR (di natura comunitaria, nazionale e regionale).
2.2.3. Agricoltura-silvicoltura
Un ulteriore campanello d’allarme per l’economia locale può essere
rappresentato anche dal basso numero di occupati nel comparto
dell’agricoltura-silvicoltura (7), in relazione al quale si può parlare di un
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
19
imponente fenomeno di abbandono del territorio, in atto fin dai primi del
Novecento. Storicamente i versanti dell’isola Palmaria erano sistemati a
terrazze e coltivati, in maniera simile alle Cinque Terre, con una
produzione agro-alimentare di sussistenza ma comunque diffusa ed
importante per l’economia locale.
Oggi in Palmaria le coltivazioni sono localizzate essenzialmente al Terrizzo, mentre nelle restanti
zone dell’isola sono evidenti i segni di abbandono dei terreni meno fertili o di quelli percorsi da
incendi e/o frane. Le conseguenze sono ben visibili e comportano:
• insorgenza di eventi franosi
• modifica dei caratteri del paesaggio
• discrete percentuali di incolti oramai conquistati dalla vegetazione spontanea, tanto da essere
catalogate come superfici naturali o seminaturali
Più nel dettaglio, il patrimonio vegetale, comprese le varietà produttive,
manifesta fenomeni di degrado quali:
•
•
•
•
•
•
regressione ed alterazione del manto vegetale a causa di incendi che influiscono
negativamente anche sugli aspetti paesaggistici dell’isola
inquinamento floristico determinato dallo sconsiderato impianto di essenze estranee alla
flora spontanea indigena in aree non confinate
diffusione di specie e comunità vegetali infestanti, soprattutto nel versante Nord dell’isola
fitopatie
alterazione e sottrazione del substrato terroso utile allo sviluppo della vegetazione a causa di
sterri, apertura di strade, ecc.
danneggiamenti a radici, foglie, ecc. provocati da popolazioni animali chiaramente
introdotte dall’uomo (es. conigli).
Negli ultimi anni, tuttavia, è cresciuto un certo interesse verso il recupero di aree incolte mediante
ripristino di oliveti e dei muri a secco, la cui conservazione nel tempo può essere garantita soltanto
da un continuo processo di manutenzione mediante l’impiego di tecniche tradizionali. La
valorizzazione dell’agricoltura, con le conseguenti attività agrituristiche, può avvenire solo
contemporaneamente ad un intervento costante e diffuso di mantenimento dei terrazzamenti a secco
che sono inoltre caratteristica fondamentale del paesaggio della Palmaria.
Per l’immediato futuro, si prevede un ruolo pilota per le quattro aziende agricole già presenti da
qualche anno sul territorio della Palmaria, le quali investiranno principalmente sul recupero delle
tradizioni agricole locali, sulla preservazione dell’ambiente naturale e sulla produzione di olio,
miele e mirto.
2.2.4. Pesca, piscicoltura e maricoltura
Anche per questi settori il numero di addetti (35) appare ridotto rispetto alle potenzialità del
comparto.
La mitilicoltura spezzina negli ultimi decenni è rimasta ancorata ai sistemi di produzione e
commercializzazione predisposti negli anni settanta, a causa di problematiche dovute a diverse
calamità, con conseguente calo di produzione sul quale hanno influito le carenze strutturali.
Dall’attuale necessità di rilanciare il comparto, è stato istituito un PROTOCOLLO D’INTESA tra
il Comune di Porto Venere, la “Cooperativa Mitilicoltori Associati” e la Camera di
Commercio I.A.A. della Spezia, inteso a promuovere un progetto denominato “PIANO DI
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
20
SVILUPPO DELLA MITILICOLTURA” per la riqualificazione dei vivai di mitilicoltura situati
nella baia di Porto Venere, cercando di realizzare le aspettative occupazionali e produttive dei
mitilicoltori e trovare soluzioni compatibili con la tutela paesaggistica del territorio. Attualmente i
vivai di mitilicoltura sono costituiti in parte da strutture in pali infissi sul fondale, in parte da
strutture galleggianti sostenute da boe cilindriche in plastica che poco si sposano con la bellezza del
paesaggio circostante.
• I vivai potrebbero essere ricollocati in posizione ritenuta idonea dalle parti, anche al fine di
un miglior utilizzo delle correnti marine e per una migliore fruibilità della baia e della
costa
• Verrà studiato un modulo di vivaio con una soluzione tecnica mista, nel rispetto
dell’ambiente, della tradizione locale e delle esigenze di produzione dei mitilicoltori.
Altro settore in forte sviluppo è quello dell’ostricoltura. In Italia, negli ultimi ani è stata riscoperta
l’ostrica come bene di consumo, sia perché non la si considera più come bene di lusso, sia perché le
migliori tecniche di depurazione e prevenzione garantiscono un’ottima qualità del prodotto.
Il Golfo della Spezia e la zona di Porto Venere – Palmaria sembrano votate all’allevamento delle
ostiche. Il particolare bouquet di fitoplancton presente in mare, ha dato alle ostriche allevate in
queste zone un gusto unico apprezzato dagli esperti, tanto da paragonarle alle Claires d’Oleron,
regine delle ostriche. A creazione di un prodotto di nicchia, con una pezzatura appropriata ed un
nome caratterizzante l’area di allevamento, potrebbe trovare ampi spazi sul mercato locale e
limitrofo.
Da qui la creazione del “PROGETTO MARE NOSTRUM” di Unioncamere Liguri, relativo
all’allevamento sperimentale di ostriche e datteri di mare. L’Osservatorio Ligure Pesca e
Ambiente ha richiesto la concessione temporanea di un tratto di mare presso il Canale di Porto
Venere nel tratto antistante l’isola Palmaria, finalizzata alla realizzazione di un vivaio sperimentale
di molluschicoltura.
Viene richiesta una superficie di c.a. 1.000 m² (500 m² da destinare all’allevamento del dattero da
mare ed i restanti 500 m² per l’allevamento di ostriche), possibilmente prossimi alla riva, all’interno
dei quali realizzare un impianto temporaneo tramite applicazione di tecnologie tradizionali (pali) o
innovanti (galleggianti semissomersi).
Il progetto, realizzato di concerto con la Mitilicoltura Spezzina e l’Università di Pisa, prevede:
a. lo sviluppo controllato di sole specie endemiche,
b. l’applicazione di strutture sperimentali di abbattimento degli apporti organici ai fondali,
c. lo sviluppo di soluzioni tecniche in grado di far evolvere il sistema su palo od ottimizzare il
sistema su galleggianti sommersi per la posa in opera della struttura,
d. la realizzazione di un sistema a fondo di moduli a piramide per la captazione della
componente organica precipitata dai vivai, in grado di reinnestare una catena trofica per
minimizzare l’impatto a fondo, captare le larve ed ottimizzare la circolazione verticale delle
acque,
e. la posa in opera di un sistema di video-sorveglianza immerso per la raccolta,
memorizzazione e trasmissione di immagini atte al controllo ambientale ed evolutivo del
vivaio, il tutto in concerto con gli Enti Ospitanti.
Si sottolinea che questo osservatorio, referente del movimento cooperativo regionale della ricerca e
della pesca, previsto quale Organismo di Riferimento della Regione Liguria (L.R. 23/96), ha attive
convenzioni con ARPAL, CONISMA, ICRAM e, tra gli altri, ha già sviluppato progetti di ricerca
sulla molluschicoltura per la Regione Liguria su fondi strutturali UE (SFOP).
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
21
Inoltre, in considerazione della Delibera della Giunta Regionale avente
per oggetto la “Creazione del Centro per la Ricerca e la valorizzazione
delle risorse Marine”, ed altri fattori quali:
a. UNIONCAMERE Liguria, attraverso il suo Progetto Mare Nostrum, ha individuato nelle
acque del Canale tra Porto Venere e l’Isola Palmaria l’area ove far sorgere il “Vivaio
Sperimentale” in cui avranno luogo le fasi di sperimentazione di molluschicoltura
innovativa previste dal 2006 per i prossimi anni
b. l’intera realtà della molluschicoltura Ligure si la concentra nella Provincia della Spezia
c. il coinvolgimento dei Mitilicoltori spezzini nei progetti posti in essere dalla Regione
Liguria con i fondi strutturali europei,
il Comune di Porto Venere ed il Parco Naturale Regionale di Porto Venere definiscono
strategicamente rilevante, per lo sviluppo dell’area e la tutela delle attività tradizionali, in piena
assonanza con gli intenti dei Programmi Regionali, che il Progetto CERMA riconosca il nascente
“Polo Spezzino” quale centro degli sviluppi legati alla molluschicoltura ed alle ricerche e
sperimentazioni connesse.
L’idea di questo progetto nasce dalla palese necessità di un riassetto ed una programmazione del
settore pesca e acquacoltura della Regione Liguria, in considerazione sia dei problemi che
affliggono questo comparto, sia alla luce delle notevoli potenzialità che questa attività economica
può esprimere in questa regione.
Il tutto è sfociato nella realizzazione di un PROTOCOLLO D’INTESA sottoscritto da un
gruppo di soggetti giuridici definiti PROPONENTI (Regione Liguria, Parco Scientifico e
Tecnologico della Liguria, Sviluppo Italia Liguria, Consorzio Interuniversitario Conisma ed in
particolare Unità Locale di Genova, Associazione Generale Cooperative Italiane Pesca – A.G.C.I.
AGR.IT.AL, Federcoopesca, Lega Cooperative – Lega Pesca, Osservatorio Ligure, Pesca e
Ambiente, Aqua s.r.l., Aquarius s.r.l., Spezzina Itticoltura s.r.l., Sistemi Ambientali s.r.l.,
Cooperativa Mitilicoltori associati, Westeam s.r.l., Imperia Mare Blu s.r.l.), al fine di perseguire gli
obiettivi di seguito descritti:
1. favorire l’aggregazione dei PROPONENTI attraverso lo sviluppo di un progetto
imprenditoriale finalizzato alla realizzazione di un centro di eccellenza scientifica,
tecnologica e produttiva nel settore della pesca e dell’acquacoltura (definita INIZIATIVA)
conformemente alle linee ed agli obiettivi contenuti nella relazione descrittiva allegata e
facente parte integrante del presente documento;
2. definire, per ogni proponente, l’attività principale e il relativo motivo di interesse alla
partecipazione all’iniziativa;
3. favorire la nascita, entro il 2006, di un nuovo soggetto giuridico, attraverso la partecipazione
di parte dei proponenti e di altri soggetti interessati (complessivamente definiti soggetti
attuatori), per la realizzazione e la gestione dell’iniziativa.
Il fine ultimo è la creazione di sinergie tra il mondo produttivo (pesca, acquacoltura, turismo) ed il
mondo della ricerca, volte a concretizzarsi in nuove opportunità di sviluppo economico e crescita
culturale (ALLEGATO TECNICO N. 03)
Si fa presente che, allo stato attuale, il Comune di Porto Venere ed il Parco Naturale Regionale di
Porto Venere stanno operando per trovare accordi con i soggetti proponenti allo scopo di offrire un
contributo più che rilevante alla realizzazione di tale progetto.
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
22
2.3. ACCESSIBILITA’ E TRASPORTI
Il sistema dei trasporti via mare e della rete dei percorsi che rendono
visitabile l’isola Palmaria è evidentemente di importanza strategica per
qualsiasi tipo di attività in atto o promossa.
L’isola Palmaria è facilmente raggiungibile via mare grazie ai servizi di trasporto gestiti da tre
compagnie: Soc. Navigazione Golfo dei Poeti, Consorzio Barcaioli, Soc. Trasporto Passeggeri Srl.
Arrivando alla Spezia tramite la linea ferroviaria Genova-Roma, oppure dall’autostrada A12
Genova-Livorno o A15 Spezia-Parma, si può decidere se imbarcarsi per l’isola direttamente dal
molo spezzino oppure proseguire per la S.S. 330 in direzione Porto Venere dove esiste un regolare
servizio di traghetti da e per l’isola. Questi servizi, al di fuori del periodo estivo scarseggiano e
costringono il “visitatore della bassa stagione” ad usufruire di quelli normalmente utilizzati dagli
isolani, disponibili circa ogni due ore.
Gli accessi per passeggeri e merci, sono limitati a tre soli approdi: Terrizzo, Punta Secco, entrambi
rivolti verso il canale di Porto Venere, ben protetti e fruibili per tutto l’arco dell’anno ed il Pozzale,
dove invece le condizioni meteorologiche possono di fatto impedire le attività di sbarco-imbarco.
L’approdo del Terrizzo è collegato alla rete stradale dell’isola, percorribile
per altro con forti limitazioni, in quanto l’accesso e l’uso di mezzi
motorizzati è soggetto a rilascio di autorizzazioni; gli altri approdi sono
collegati alla rete dei sentieri.
Sino a pochi anni fa, la rete stradale dell’isola era di proprietà della Marina
Militare e solo di recente, la competenza è stata trasferita al Comune.
Conformemente alla sua destinazione d’uso originaria, tale rete è
funzionale al collegamento delle strutture militari costruite sull’isola
nell’arco del tempo; altri insediamenti, pur rilevanti, quali Villa S.
Giovanni, non sono serviti da viabilità carrozzabile.
L’approdo da imbarcazioni private da diporto e lo sbarco di passeggeri,
può avvenire solo rispettando i limiti dettati dalle ordinanze emesse dalla
Capitaneria di Porto della Spezia. In generale, è vietato l’ancoraggio delle
imbarcazioni nelle immediate adiacenze della costa.
Il Comune di Porto Venere si sta attivando per risolvere le criticità
dell’intero comprensorio, con particolare attenzione all’isola Palmaria
nell’ambito del Piano Regionale dei Trasporti. Per venire incontro ai
problemi legati al trasporto marittimo da e per l’isola, ad esempio, è stato
predisposto ed attuato un potenziamento delle corse gestito dalla Società
Porto Venere Servizi Portuali e Turistici S.r.l., rivolto principalmente alle
famiglie residenti sull’isola, ma aperto anche ai lavoratori ed ai turisti.
Inoltre particolari facilitazioni sono state assicurate agli scolari ed agli
studenti residenti sull’isola in modo da consentire loro di raggiungere
agevolmente i rispettivi luoghi di formazione. Questo rappresenta un
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
23
piccolo ma significativo passo verso la rinascita di un’isola che per anni si
è vista emarginata dal contesto provinciale spezzino.
La particolare condizione di insularità, con le modalità di accesso descritte
precedentemente, può costituire un’occasione per un approccio di
sensibilizzazione verso le tematiche di salvaguardia e rispetto
dell’ambiente: si pensi ad esempio alla possibilità di divulgare tra i
passeggeri, durante la traversata dalla terra ferma all’isola, materiale
informativo ed istruzioni di comportamento.
Attualmente l’isola Palmaria può essere visitata attraverso due diversi itinerari, a seconda che si
prediliga una tranquilla gita in barca o una passeggiata lungo i sentieri che, di fronte ad eventi
naturali sensibili al disturbo antropico, il Parco può chiudere temporaneamente agli escursionisti.
Questo ci porta ad evidenziare un’ulteriore carenza che dovrà essere fronteggiata nel breve termine,
costituita dalla messa in sicurezza della sentieristica (al fine di migliorare la fruizione dell’isola e
consentire lo sviluppo di un turismo naturalistico, rurale e culturale). Si rende perciò necessario:
• migliorare i sentieri difficilmente percorribili
• riqualificare e ripristinare i sentieri
• mettere in sicurezza di alcune aree critiche ai fini escursionistici
• rafforzare la segnaletica turistica
In tutto ciò ricopre un ruolo fondamentale il Parco Naturale Regionale di
Porto Venere che, in collaborazione con i vari soggetti interessati, intende
far fronte a queste criticità attraverso una serie di progetti che vanno dal
recupero delle cave di portoro all’educazione ambientale
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
24
2.4. FLUSSI TURISTICI
Dai precedenti paragrafi emerge l’immagine di un territorio dal delicato ecosistema dotato di risorse
storico-naturali quantitativamente e qualitativamente rilevanti, ma con forti carenze nell’ambito
comunicativo, strutturale, ricettivo ed organizzativo.
Purtroppo questa situazione è sintomatica di un contesto provinciale che per anni, appoggiandosi
essenzialmente su un comparto industriale formato da aziende statali e parastatali, non ha
sicuramente privilegiato il settore turistico.
Essendo oggi tramutato il quadro economico-sociale della provincia, l’esigenza di puntare verso
nuovi ambiti per accrescere il benessere collettivo, è divenuta sempre più forte ed impellente, ed ha
portato gli operatori pubblici a ricercare aree ad alta vocazione turistica, da valorizzare e “vendere”
sul mercato nazionale ed internazionale.
Considerando le caratteristiche complessive della Palmaria, è chiaro come quest’isola si presti
ottimamente ad uno sviluppo turistico che dovrà, senza alcuna esitazione, sposarsi con le esigenze
della popolazione locale e dell’ambiente marino e terrestre, creando programmi di sviluppo
coordinati ed armonici con quelli delle realtà limitrofe, nell’ottica di uno sviluppo turistico
sostenibile.
Il quadro sui movimenti turistici del Comune di Porto Venere rispecchia in linea generale la
situazione dell’intera provincia spezzina, con la differenza, per l’anno 2004, di una notevole
diminuzione di turisti sia italiani che stranieri negli esercizi alberghieri.
I dati forniti dalla Provincia della Spezia - Servizio Turismo - riportati nelle tabelle sottostanti,
mostrano che il risultato positivo degli arrivi (n. di turisti che giungono nella località e si registrano
presso una struttura ricettiva) presso strutture alberghiere è da attribuire alla clientela italiana (+
2.052), mentre quella straniera, già in flessione nel 2002, sembra confermare una profonda
inversione di tendenza rispetto al trend di crescita del decennio precedente (- 3.092).
Anche le presenze (sommatoria dei pernottamenti effettuati in una stessa struttura ricettiva) rilevano
un buon andamento della clientela italiana (+ 2.675) a differenza di quella straniera che, anche in
questo caso, fa segnare una pesante diminuzione (dal 2002 al 2005 si segna un – 8.569).
Nei primi sette mesi del 2006 tuttavia, rispetto allo spesso periodo dell’anno 2005, si registra un
lieve incremento di arrivi e presenze di stranieri nel comparto alberghiero che fa sperare in una
ripresa progressiva, mentre viene confermata la scia positiva degli arrivi e delle presenze della
clientela italiana.
Nel settore extralberghiero si riscontra nel 2005 (rispetto al 2004) una
diminuzione degli arrivi (- 15,32%) e delle presenze di italiani (- 12,20%),
in contrapposizione con gli arrivi e le presenze di stranieri che registrano
un aumento rispettivamente di + 30,77% e + 35,71%.
I primi sette mesi del 2006 invece, mostrano una diminuzione degli arrivi
degli italiani (- 9,22%) contrapposta ad un aumento delle presenze (+
36,71%), ed una diminuzione della clientela straniera sia per gli arrivi (29,41%) che per le presenze (- 48,28%). Tale risultato potrebbe essere
stravolto dai dati inerenti ai successivi mesi dell’anno, ma ciò non toglie
che nel periodo primaverile e nei primi mesi estivi, i flussi in entrata sono
stati piuttosto scarsi per un territorio, come quello del Comune di Porto
Venere, ad alta vocazione turistica.
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
25
Tab. 1.1 Porto Venere - Arrivi e Presenze Totali – Italia, settore alberghiero
Strutture
Arrivi
Presenze
P/A
Anno 2002
Var.% 2002/03
10
0
17.939
8,44%
38.065
8,49%
2,12%
0,04%
Anno 2003
10
19.453
41.295
2,21%
Var.% 2003/04
Anno2004
0
10
- 3,46%
18.780
- 10,67%
36.889
-7,46%
1,96%
Var.% 2004/05
1
6,45%
10,44%
3,75%
Anno 2005
11
19.991
40.740
2,04%
Strutture
Arrivi
Presenze
P/A
11
11.535
21.508
1,86%
11
11.838
23.217
1,96%
0
2,63%
7,95%
5,18%
Anno 2005
Gennaio-Luglio
Anno 2006
Gennaio - Luglio
Var.% 2005/06
Gennaio - Luglio
Tab. 1.2 Porto Venere - Arrivi e Presenze Totali – Estero, settore alberghiero
Strutture
Arrivi
Presenze
P/A
Anno 2002
Var.% 2002/03
10
0
16.397
- 12,99%
37.443
- 11,62%
2,28%
1,57 %
Anno 2003
10
14.267
33.091
2,32%
Var.% 2003/04
Anno2004
0
10
- 2,02%
13.979
- 4,96%
31.451
- 3,00%
2,25%
Var.% 2004/05
1
- 4,82%
- 8,19%
- 3,54%
Anno 2005
11
13.305
28.874
2,17%
Strutture
Arrivi
Presenze
P/A
11
7.569
16.124
2,13%
11
8.335
17.916
2,15%
0
10,12%
11,11%
0,90%
Anno 2005
Gennaio-Luglio
Anno 2006
Gennaio - Luglio
Var.% 2005/06
Gennaio - Luglio
Tab. 1.3 Porto Venere - Arrivi e Presenze Totali – Italia, settore extralberghiero
Strutture
Arrivi
Presenze
P/A
Anno 2002
0
0
0
0
Anno 2003
1
85
126
1,48%
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
26
Var.% 2003/04
1
191,76%
426,98%
80,62%
Anno2004
2
248
664
2,68%
Var.% 2004/05
7
- 15,32%
-12,20%
-3,69%
Anno 2005
Max 9
210
583
2,78%
Strutture
Arrivi
Presenze
P/A
6
141
316
2,24%
Max 10
128
432
3,38%
4
- 9,22%
36,71%
50,59%
Anno 2005
Gennaio-Luglio
Anno 2006
Gennaio - Luglio
Var.% 2005/06
Gennaio - Luglio
Tab. 1.4 Porto Venere - Arrivi e Presenze Totali – Estero, settore extralberghiero
Strutture
Arrivi
Presenze
P/A
Anno 2002
0
0
0
0
Anno 2003
1
16
25
1,56%
Var.% 2003/04
1
62,50%
68,00%
3,38%
Anno2004
2
26
42
1,62%
Var. % 2004/05
7
30,77%
35,71%
3,78%
Anno 2005
Max 9
34
57
1,68%
Strutture
Arrivi
Presenze
P/A
29
1,71%
15
1,25%
- 48,28%
- 26,72%
6
17
Anno 2005
Gennaio-Luglio
Max 10
12
Anno 2006
Gennaio - Luglio
4
- 29,41%
Var.% 2005/06
Gennaio - Luglio
Fonte: Servizio Turismo, Provincia della Spezia
Questo quadro generale evidenzia un flusso turistico tutt’altro che costante, sintomo di una mancata
fidelizzazione oggigiorno sempre più difficile da ottenere, e soprattutto di un’offerta non ancora in
grado di rispondere correttamente alle diverse esigenze dei “fruitori” (si tiene poco in
considerazione la customer satisfaction).
Il turismo che interessa la Palmaria è composto prevalentemente da:
- residenti della Spezia e i dipendenti della Marina-Aeronautica Militare che godono di
diverse agevolazioni nella fruizione turistica (es. stabilimenti balneari dei Sottufficiali della
Marina Militare e del C.R.D.D. - dipendenti civili della Marina Militare -, entrambi nel seno
del Terrizzo)
- proprietari di beni immobili che giungono in Palmaria prevalentemente durante i weekend e
la stagione estiva
- pochi turisti che prenotano prevalentemente in alta stagione nelle strutture ricettive
attualmente disponibili, generalmente amanti del turismo verde e balneare
- gli escursionisti occasionali e gli ospiti che sulla base di progetti ambientali trascorrono
alcuni periodi presso il CEA o seguono i meeting realizzati presso la “Fortezza del Mare”.
Nonostante si parli di un’isola, il turismo cosiddetto “balneare”, viene limitato a poche zone
circoscritte a fronte del basso numero di spiagge, per lo più piccole e ciottolose. Queste cale, con le
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
27
loro acque limpide, vengono prese d’assalto durante la stagione estiva soprattutto da numerose
imbarcazioni che, aggiunte ai traghetti in servizio, provocano inquinamento idrico ed acustico,
rompendo bruscamente la tranquillità che caratterizza quest’isola.
Il numero di stabilimenti balneari complessivo è molto limitato:
• spiaggia libera attrezzata “Il Gabbiano” a Punta Secco
• bagno dei Sottufficiali della Marina Militare nel seno del Terrizzo
• bagno del C.R.D.D. (ad uso dei dipendenti civili della Marina Militare) nel seno del
Terrizzo.
Il turismo a Porto Venere è concentrato nella stagione estiva. E’ bene
evidenziare che i dati ufficiali sui flussi turistici sono sottostimati, in
quanto non considerano l’alto numero di escursionisti che, soprattutto
durante i mesi di giugno, luglio ed agosto, affollano il borgo e l’isola
Palmaria. Molti sono escursionisti impropri (false excursionist: è un
turista ‘mancato’ per la località ‘desiderata’, e un turista in più per la
località effettivamente prescelta, che genera un flusso di pendolarismo
giornaliero) che alloggiano alle Cinque Terre, nei vicini paesi della riviera
di levante o della provincia spezzina (es.:Sarzana), attratti essenzialmente
dalle bellezze storico-naturali del sito e delle isole, o escursionisti di
transito e di rimbalzo.
Per un territorio come quello di Porto Venere, è particolarmente difficile
ottenere dati certi sui flussi turistici, a causa della molteplicità di modalità
accesso
E’ noto come la stagionalità dei flussi porti a squilibri temporali delle attività lavorative connesse al
turismo, generando periodi di non occupazione, oltre che gravi danni al precario ecosistema terrestre
e marino.
La promozione di un turismo sostenibile, nel rispetto delle risorse storico-naturali, della tradizione e
della popolazione locale per un territorio micro-insulare come quello di Porto Venere, è doverosa.
Ciò anche nel rispetto della raccomandazione espressa dall’ICOMOS nel 1997 a completamento del
processo per l’iscrizione del Sito di Porto Venere ed Isole al patrimonio Mondiale dell’Umanità:
“per il bene in questione (Porto Venere e Isole) il turismo costituisce un rischio potenziale <…> di
conseguenza si raccomanda vivamente di assicurare misure legali e di gestione tali da proteggere e
conservare le caratteristiche fondamentali del Sito”.
La risposta pratica alla sostenibilità è l’ottenimento dell’”optimum”, il punto di equilibrio tra bisogni
economici, sociali, culturali ed ambientali del territorio in questione. Allo stato attuale, vi è la
necessità di uno studio sulla carrying capacity (capacità di carico) volto a definire il numero di
turisti che l’ecosistema è in grado di accogliere senza che venga rotto l’equilibrio delle sue
componenti in quantità ed in qualità, al fine di evitare situazioni critiche ed irreversibili sul piano
socio- culturale ed ambientale.
Le dimensioni rilevanti della carrying capacity sono:
• ambientali, paesaggistiche (depauperamento della risorsa, inquinamento, superamento di
standard di qualità delle componenti naturali)
• fisico-infrastrutturali (congestione)
• socio-economiche (perdita di attrattività, rendita urbana e crowding out, banalizzazione delle
funzioni).
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
28
Per garantire il coordinamento delle strategie raccomandate dall’ICOMOS, il Piano di Gestione del
Sito, redatto secondo le linee guida del MiBAC, comprende una sezione specificamente dedicata al
turismo sostenibile, per il quale si ritiene necessario il potenziamento dei seguenti servizi:
• offerta di ospitalità di tipo extralberghiero (ostello, B&B) ad integrazione delle strutture
ricettive tradizionali;
• organizzazione del sistema dei trasporti volto ad incoraggiare il trasporto collettivo, specie
via mare, cercando di limitare al minimo gli spostamenti con mezzi privati;
• ottimizzazione del sistema di informazione turistica.
La conoscenza in termini sia quantitativi che qualitativi dei turisti, delle loro motivazioni e delle
loro aspettative, è cruciale nella realizzazione razionale di progetti e programmi futuri. Sull’analisi
dei target gioca un ruolo fondamentale la scelta degli strumenti e dei metodi che verranno utilizzati
per apprendere quelle che sono le esigenze della clientela potenziale, che risulteranno essere
indispensabili anche per la promozione dell’area e delle sue risorse.
Oggi la domanda turistica è profondamente cambiata rispetto al passato ed il “viaggiatore” del
nuovo millennio è alla ricerca di vacanze personalizzate, volte a soddisfare bisogni ed aspettative
sempre particolari ed in continua evoluzione.
L’Amministrazione Comunale di Porto Venere si sta attivando anche per
fronteggiare il problema legato alla stagionalità dei flussi turistici, e la
ristrutturazione della Batteria Umberto I, oggi “Fortezza del Mare”, la
creazione di nuove entità territoriali come “Hotel Paese”, la creazione di
progetti volti a migliorare il complesso dei servizi connessi all’isola, vanno
in questa direzione.
E’ chiaro che se s’intende realizzare questo arduo obiettivo, è necessario
diversificare l‘offerta locale attraverso il recupero, riqualificazione e
valorizzazione del patrimonio storico-naturale ed inserirla all’interno di un
sistema turistico integrato, in sinergia con le realtà turistiche limitrofe, al
fine di creare un ricco programma di eventi disponibili lungo tutto il corso
dell’anno.
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
29
3. IL PARCO NATURALE REGIONALE DI PORTO VENERE
3.1. L’ISTITUZIONE DEL PARCO NATURALE REGIONALE DI PORTO VENERE
La protezione dell’area più pregiata dell’estremo levante ligure, interamente ricompresa nel
Comune di Porto Venere, nasce con la Legge Regionale n° 12 del 1985.
Successivamente, nel 1995, viene creato il Parco Naturale Regionale delle Cinque Terre mentre nel
1999 nasce il Parco dei Promontori e delle Isole di Levante.
La costante crescita d’interesse nei confronti del nostro territorio anche da parte di un pubblico
straniero, associata al desiderio comune di preservarlo e valorizzarlo, ha indotto le istituzioni locali
a creare il Parco Naturale Regionale di Porto Venere attraverso la Legge Regionale n° 30 del 3
settembre 2001, che introduce:
• il riordino delle aree protette della costa ligure di levante,
• l’individuazione, la classificazione e finalità delle stesse,
• la gestione e gli strumenti di attuazione,
• la tutela del tratto di mare prospiciente il parco,
• l’estinzione del parco dei Promontori e delle isole di Levante,
• le norme comuni e transitorie e le norme finanziarie e finali.
Il Parco Naturale Regionale di Porto Venere viene inserito nel sistema regionale delle aree protette
al fine di:
a) garantire la conservazione dell’ambiente naturale, dei valori biologici, paesaggistici e
storico culturali dei territori interessati
b) promuovere la conoscenza delle peculiarità naturali e culturali dell’area e la fruizione
pubblica dell’ambiente in forme compatibili con la sua conservazione
c) concorrere allo sviluppo sociale ed economico delle popolazioni locali valorizzando
l’identità dei luoghi e delle tradizioni, promuovendo come risorsa la qualità e la
diversificazione ambientale, naturale e culturale
d) favorire iniziative coordinate in campo agricolo, turistico, artigianale, commerciale, di
riqualificazione ambientale e per il miglioramento dei servizi che interessino il parco
e) tutelare il tratto di mare prospiciente il lato sud-ovest delle isole Palmaria, Tino e Tinetto
sotto il profilo biologico e geologico, favorendo la conservazione delle specie, degli
ecosistemi e formazioni minerali presenti
f) favorire, promuovere e sviluppare le attività di ricerca e la fruizione del tratto di mare a
fini scientifici socio-culturali, didattici e ricreativi, tenendo conto delle attività
tradizionalmente svolte nell’area.
La gestione del Parco Naturale Regionale di Porto Venere è affidata al Comune di Porto Venere
attraverso un Consiglio nominato dal Sindaco ed ha la sua sede all’interno del Palazzo Comunale.
Per gli aspetti inerenti alla gestione del tratto di mare prospiciente il lato sud-ovest dell’arcipelago
portovenerese, l’ente gestore si avvale di una commissione con funzioni consultive e propositive,
presieduta dal Sindaco o da un suo delegato e composta da un rappresentante della Provincia della
Spezia, un rappresentante della competente autorità marittima e da due esperti in materia di tutela
dell’ambiente marino nominati, rispettivamente, dalla Regione e dall’Università degli studi di
Genova.
Il Parco Naturale Regionale di Porto Venere opera in stretto rapporto con
le Università grazie ai seguenti accordi:
1. Convenzione di Ricerca tra il Parco Naturale Regionale di Porto Venere ed il Dipartimento di
Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Pisa. I temi della ricerca consistono
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
30
nell’approfondimento di spunti di notevole interesse scientifico emersi nel corso della
realizzazione di un lavoro sistematico di rilevamento geomorfologico del territorio del Parco,
che in particolare ha portato, allo stato attuale, alla realizzazione della Carta geomorfologica
dell’Isola Palmaria. I temi di approfondimento sono così articolati:
a) Studio delle superfici di abrasione marina relitte poste a diverse quote delle quali restano
lembi in più punti lungo la costa riferibile al territorio del Parco e in particolare all’Isola
Palmaria: caratteristiche morfologiche, tipologie ed età. Studio dell’evoluzione e dei
processi responsabili del loro progressivo smantellamento nell’ambito dell’attuale contesto
morfoclimatico; lo studio verrà condotto oltre che con le consuete metodologie dell’indagine
geomorfologica, attraverso la posa in opera di strumentazione atta alla rilevazione delle
microvariazioni sia in termini di abbassamento sia di arretramento delle superfici stesse;
questo tipo di rilevazioni sono da condursi in parallelo con lo studio delle caratteristiche
geologiche e geomeccaniche del substrato costituente le superfici stesse e delle
caratteristiche meteo-marine e dell’ondazione per la completa valutazione delle pressioni
che determinano le loro trasformazioni in termini il più possibile quantitativi.
b) Studio dei processi, forme e depositi legati al carsismo con particolare riguardo verso le
cavità maggiori (grotte), numerose all’interno del territorio del Parco, e loro relazioni con la
morfogenesi marina al fine di determinare la reale entità della rielaborazione attuata su di
esse da quest’ultima. Lo studio si attuerà, partendo da un nuovo censimento delle cavità, già
effettuato per l’Isola Palmaria e che verrà esteso all’intero territorio del parco, attraverso il
reperimento di depositi, speleotemi e materiale databile al fine di ottenere dati sulle
variazioni ambientali e sull’età del carsismo dell’area.
c) Studio dei depositi di versante relitti dei quali in più punti del territorio del Parco si
rinvengono lembi di differente estensione. Lo studio dei depositi già intrapreso all’Isola
Palmaria nelle località della spiaggia della Mariella e della Cala Grande, presenta un
notevole interesse per l’età degli stessi determinata attraverso una serie di datazioni assolute.
La formazione dei depositi si colloca in corrispondenza di periodi chiave della storia
geomorfologica quaternaria nel corso dei quali importanti eventi climatici hanno
radicalmente mutato il paesaggio. Particolare attenzione verrà rivolta verso i caratteri
strutturali e tessiturali dei depositi, la loro genesi e i loro rapporti con le forme della
morfogenesi marina, specialmente le superfici di abrasione, con le quali mostrano di avere
relazioni complesse ma decisamente interessanti per la ricostruzione dell’evoluzione
dell’area.
d) Censimento, caratterizzazione e studio dei geomorfositi presenti nel territorio del Parco, con
particolare riguardo ai geomorfositi costieri. Verranno applicate a tale fine le tecniche di
indagine e le strategie di divulgazione già sperimentate dai membri del Gruppo di Ricerca in
altre aree costiere e non del territorio italiano.
2.
Convenzione tra Parco Naturale Regionale di Porto Venere e Dipartimento di Scienze
dell'Antichità e del Medioevo (DI.S.A.M) dell'Università degli Studi di Genova per
affidamento di servizi di studi, ricerche e valutazioni scientifiche in materia geograficoambientale nel territorio del Parco. Il Parco Naturale Regionale di Porto Venere affida al
DI.S.A.M., con specifici Atti Integrativi di cui al successivo art. 2, studi, studi, ricerche e
valutazioni a livello tecnico-scientifico su tematiche di carattere storico, sociale e geograficoambientale relative al territorio di competenza.
Tali iniziative sono volte all’approfondimento delle conoscenze relative agli aspetti storici,
naturalistici, geografici ed antropici del territorio del Parco e possono essere utilizzate in chiave
divulgativa o didattica per la valorizzazione delle emergenze ambientali.
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
31
3.2. I PROGETTI PRIORITARI
La Giunta Comunale di Porto Venere, su indicazione del Comitato di
Indirizzo del Parco, ha deliberato undici progetti prioritari meglio descritti
nelle singole schede alla voce PROGETTI DI INIZIATIVA PUBBLICA
(Allegato n. 01).
3.3. I PROGETTI IN VIA DI DEFINIZIONE
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Progetto di perimetrazione dell’area di tutela marina per il quale ha iniziato il lavoro la
Commissione appena completata
Progetto di riqualificazione di Casa Ribetto
Progetto Il “Parco in battello”
Concorso disegno per gli alunni partecipanti al progetto di Educazione Ambientale con
giornata finale di premiazione/mostra
Intervento di riqualificazione dei punti di accoglienza sull’isola Palmaria e realizzazione di
cartellonistica informativa (affidato incarico - il progetto sarà redatto entro febbraio 2006)
Intervento di manutenzione straordinaria della rete sentieristica e realizzazione di nuove aree
di sosta (affidato incarico – il progetto sarà redatto entro febbraio 2006)
Cavetta Muzzerone – Protocollo d’intesa con La Veneta Marmo Portoro s.r.l. per un piano
di sistemazione ambientale e valorizzazione
Collaborazione con Acam Ambiente SpA per la predisposizione e quindi l’elaborazione di
progetti, inoltrati presso gli Enti di competenza, per richieste di finanziamento ai sensi del
Docup Ob. 2 (2000-2006) per realizzazione di un sistema intergrato di raccolta differenziata
con un nuovo centro raccolta e di un’area di compostaggio sull’Isola Palmaria.
Una situazione specifica riguarda il progetto in via di definizione per il
recupero dell’area del cosiddetto Scheletrone, ossia la struttura
incompiuta di un edificio multipiano in cemento armato, situato in
località Cava di San Giovanni, ben visibile dal borgo di Porto Venere e
giudicato dall’opinione pubblica come uno dei più gravi episodi di
degrado del paesaggio italiano avvenuti nel XX secolo. Grazie alla
collaborazione tra iMinistero per i Beni e le Attività Culturali, la
Regione Liguria ed il Comune di Porto Venere, le valutazioni sul
destino dello Scheletrone diventano un laboratorio operativo delle teorie
sul restauro del paesaggio; la sperimentazione è in corso. In seguito
all’accordo raggiunto tra gli Enti, nell’aprile del 2004, è stato presentato
a Porto Venere il progetto redatto dall’architetto paesaggista Andreas
OttoKipar per il recupero ambientale dello Scheletrone e dell’ambito
circostante. L’obiettivo dell’operazione proposta da Kipar non si
limitava al’eliminzione ovvero alla mitigazione dell’impatto costituito
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
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dall’edificio, ma sia ampliava fino alla riqualificazione del litorale,
all’adozione di tecniche amientalmente compatibili per il trattamento
dei materiai derivanti dalle demolizioni, fino ala trasformazionedei resti
della struttura in emblema dell’intera vicenda.
3.3.1. I progetti sociali ed educativi
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“Progetto OLOFERNE, una barca per l’integrazione”
“Progetto Educazione Ambientale”
“Il Parco a Scuola – L’area marina protetta del Parco Naturale Regionale di Porto Venere”,
Dott.ssa Francesca Giacché (lezioni in aula ed uscite sul territorio del parco)
Progetto di guide turistico/naturalistiche nel territorio del Parco di Porto Venere curato dalla
Dott.ssa Simona Barbieri e dalla Dr.ssa Cristina Casella
Progetto sullo studio della fauna minore delle isole del Parco Naturale Regionale di Porto
Venere.
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3.3.2. I convegni
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Convegno sul Marmo Portoro
Convegno su Venere (da collegare al progetto di Daniela Sene)
3.3.3. La promozione
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Vendita gadgets del parco affidata ai commercianti del territorio
Realizzazione depliant del parco (naturalistico, storico-architettonico, prodotti tipici)
depliant per escursioni guidate, depliant per progetto “Cercando Venere”
DVD sul Parco realizzato da Torre
Realizzazione volume “Educazione Ambientale” per ragazzi scuole elementari/medie
Partecipazione a fiere di settore
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
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4. LINEE GUIDA PER LO SVILUPPO ECONOMICO
4.1. CRITERI GENERALI
L’isola Palmaria, grazie alla ricchezza di risorse storico-naturali e alla sua
vicinanza alla terra ferma, potrebbe rappresentare senza dubbio un forte
propulsore per l’economia locale e provinciale. Tuttavia, dalla situazione
attuale, emerge l’evidente carenza di un contesto turistico adeguato che
comprenda, oltre alle strutture ricettive vere e proprie, anche un sistema
integrato di servizi in grado di attrarre specifici flussi, ed allo stesso tempo
soddisfare i bisogni della pur esigua popolazione locale.
Un rilancio dell’isola Palmaria come importante destinazione turistica, in
un’ottica sostenibile e responsabile, potrebbe portare:
1. al recupero dell’attività agricola e delle relative attività
complementari, con il ripristino delle coltivazioni tradizionali e la
realizzazione di prodotti tipici garantendone l’origine,
che
costituirebbe un volano per la ripresa della realtà territoriale
2. al rilancio dell’artigianato locale
3. alla preservazione dell’ambiente naturale, puntando sul turismo
verde
4. alla realizzazione di progetti volti a riqualificare le attività legate al
mare (es.: mitilicoltura, ostricoltura, pesca, gastronomia locale..)
5. al recupero e riconversione di vecchie infrastrutture abbandonate
presenti sul territorio, al fine di migliorare la ricettività locale
6. al recupero, riqualificazione e valorizzazione dell’architettura
fortificata e delle cave di portoro
7. all’innalzamento del livello occupazionale, con conseguente
facilitazione all’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro
8. all’adeguamento dei servizi (es.: rifornimento idroelettrico,
smaltimento rifiuti, smaltimento dei reflui, collegamenti marittimi)
9. al miglioramento delle attuali condizioni di vita degli isolani.
Qualsiasi tipo di intervento volto allo sviluppo socio-economico della
Palmaria, deve considerare una serie di vincoli nati prevalentemente a
tutela delle risorse ambientali e storico-culturali del territorio del Parco
Naturale Regionale di Porto Venere, che riportiamo qui di seguito:
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PUC (Piano Urbanistico Comunale)
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
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Piano Territoriale di Coordinamento Paesaggistico (PTCP)
Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia della Spezia
Vicolo idrogeologico
Vincoli paesaggistici, ambientali e monumentali, introdotti dalle leggi 1497/1939 e
1089/1939, oggi ricompresi dal D.L. 42/04
Vincoli Aree Parco Regionale (L.R. 12/1985, L.R. n. 23 11/08/1999, L.R. n. 30 03/09/2001)
Vincolo Aree Carsiche (L.R. 14/1990)
Vincoli Direttiva Europea Habitat 43/1992
Vincoli Fauna Minore (L.R. 4/1992)
Piano della Costa
Piano di Utilizzo Demaniale
L’Amministrazione Comunale di Porto Venere si sta muovendo nel convincimento che i beni storici,
naturali, scientifici ed architettonici rappresentano le risorse economiche più rilevanti per lo
sviluppo sostenibile delle Isole Minori. L’attuazione degli obiettivi dell’Amministrazione deve
essere perseguito mediante la riqualificazione delle attività esistenti (vedi il protocollo di intesa tra
l’Amministrazione Comunale e la Cooperativa dei Mitilicoltori), nonché dalla creazione di nuove
occasioni per un artigianato di qualità che recuperi i saperi ed i sapori antichi e tradizionali.
Più in generale le linee guida dello sviluppo sono contenute nei seguenti Piani Settoriali ed Integrati
aventi effetto sul territorio comunale:
• Piano Territoriale di Coordinamento, approvato con Deliberazione del Consiglio
Regionale della Liguria n° 6/1990
• Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia della Spezia, approvato con
Deliberazione del Consiglio Provinciale n° 32/2002
• Piano Strategico del Comune della Spezia
• Piano della Costa approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale della Liguria n°
64/2000
• Piano SIC (Siti di Importanza Comunitaria, destinati al mantenimento degli habitat
naturalistici)
• Piano Regionale della Cave
• Piano dei Rifiuti Urbani della Provincia della Spezia
• Piano Incendi
• Piano faunistico-venatorio
Inoltre il Comune di Porto Venere intende avviare nel breve termine, in intesa con i soggetti
pubblici e privati interessati, il proprio Piano Strategico volto allo sviluppo socio- economico
dell’intera area del Comune.
4.2. INFRASTRUTTURE STRATEGICHE
Una particolare attenzione nella pianificazione dello sviluppo economico deve essere dedicata alla
costruzione di reti di acqua, gas metano e fognatura dell’isola Palmaria che rappresentano per
questo territorio uno dei punti essenziali per il miglioramento della qualità della vita dei residenti,
nonché l’avvio verso il turismo sostenibile.
Allo stato attuale, tra i tre progetti presentati qui di seguito, soltanto quello inerente alla creazione
della rete di distribuzione di acqua potabile ha ottenuto il finanziamento.
4.2.1. Rete di distribuzione dell’acqua potabile
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
36
L’area nella quale dovranno eseguirsi i lavoro oggetto della presente progettazione è attualmente
servita unicamente da una condotta sottomarina per l’acquedotto in acciaio del DN 65 mm che,
partendo dall’abitato di Porto Venere, raggiunge l’isola Palmaria.
Su questa ultima è presente una vetusta rete di distribuzione idrica realizzata in acciaio, e una parte.
Di recente costruzione, polietilene (PEHD).
Detta rete idrica in acciaio, allo stato attuale, non è in grado di garantire un continuo ed efficiente
servizio idrico alle utenze, in quanto le condotte sono obsolete e dimensionalmente insufficienti e,
pertanto, ne è necessaria la sostituzione con nuove condotte aventi idonea capacità idraulica.
Le opere progettate e da realizzare si pongono come obiettivo la sostituzione ed il potenziamento
delle condotte acqua di adduzione (condotta sottomarina) e distribuzione alle utenze (condotte a
terra).
Quanto sopra nello specifico comprende:
1. realizzazione della nuova rete acqua in adduzione mediante la posa di una condotta in PEHD
PE 100 De 125 mm SDR 11 UNI EN 12201, avente una lunghezza di m. 650 nel tratto
sottomarino di collegamento tra l’abitato di Porto Venere e l’isola Palmaria (loc. Cala
Alberto) e di 760 m nel tratto a terra sull’isola Palmaria (dalla loc. Cala Alberto alla loc.
Seno del Terrizzo);
2. realizzazione della nuova rete di distribuzione alle utenze mediante la posa di condotte in
PEHD PE 100 DE 90 mm SDR 11 UNI EN 12201 avente una lunghezza di 260 m.;
3. realizzazione dei collegamenti alle reti esistenti (in loc. Porto Venere sulla condotta DN 150
in adduzione e sull’isola Palmaria alle condotte in distribuzione DE 90.
Si evidenzia che i lavori realizzativi della nuova rete acqua hanno la peculiarità,nel loro tratto
iniziale di collegamento tra la terra ferma e l’isola Palmaria, di essere posate in attraversamento
sottomarino del canale di Porto Venere, tale da attraversare della lunghezza di m. 650 raggiunge
una batimetria max di m. 9,50.
Il progetto di una condotta sottomarina è pesantemente condizionato dalla sua eseguibilità e questa
è legata alla metodologia prescelta per il suo varo. L’analisi di tali metodologie evidenzia come
tutte le metodologie siano dipendenti dagli spazi disponibili a terra e dalle possibilità d’ingresso
delle tubazioni in mare.
Ci si è quindi dovuti orientare su una tipologia di condotte composte da “stringhe” dell’ordine dei
60 – 120 m. di lunghezza, prefabbricate a terra, rimorchiate in galleggiamento sulla posizione
richiesta, affondate ed accoppiate sul fondo marino.
La condotta verrà quindi posta in opera in trincea e ricavata sul fondo arino mediante operazioni di
prescavo e postscavo.
La scelta del tipo di condotte e dei relativi diametri sono tali da renderle idonei a garantire in modo
continuativo l’approvvigionamento e la distribuzione dell’acqua per gli stessi civili.
Il percorso delle condotte via terra è conseguente alla ubicazione delle utenze da collegare, alle
viabilità esistenti ed alla orografia dei luoghi. Quello della condotta sottomarina è vincolato dalle
interferenze sottomarine esistenti (vivai di mitili presenti nel Seno del Terrizzo e cavidotti
sottomarini approdanti all’isola Palmaria in loc. Punta Secco) e dalla ubicazione a terra delle reti
adduttrici esistenti (Porto Venere).
Relativamente alla condotta marina è stato eseguito uno studio di caratterizzazione ambientale al
fine di verificare se le condizioni ambientali dell’area marina interessata fossero adeguate ad
ospitare la posa della suddetta condotta. Tale studio (eseguito dal Centro Interuniversitario di
biologia marina ed ecologica applicata di Livorno -CIBM-) ha portato alle seguenti conclusioni:
a. nella zona di indagine non sono state ritenute specie di particolare interesse scientifico. Fatta
eccezione per rare foglie di Posidonia oceanica;
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
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b. le caratteristiche dell’area di studio non sono tali da ritenere che la posa delle nove condotte,
similmente a quelle esistenti, possa comportare un impatto negativo viste le dimensioni delle
stesse;
c. occorre prevedere l’uso di tecniche adeguate che minimizzino la quantità di materiale
scavato;
d. occorre che il percorso della condotta non interessi la zona più prossima agli allevamenti di
mitili, quindi che interessi il corridoio tra tali allevamenti ed i resti della prateria di
Posidonia.
Per quanto riguarda le preesistenze archeologiche, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali
riferisce che l’isola Palmaria era già frequentata in epoca preistorica, come attestato dai reperti
rinvenuti nella Grotta dei Colombi (vincolata con D.M. 13/07/1929), dall’ascia di pietra di età
neolitica recuperata nei pressi del Capo e una moneta di Gerone II di Siracusa (III sec. a. C.)
rinvenuta presso la strada che sale verso la sommità dell’isola. Ad una frequentazione altomedievale
risalgono i rinvenimenti che attestano la presenza nell’area della Villa S. Giovanni di un complesso
abbaziale legato al monastero di S. Venerio del Tino. Particolare importanza riveste il canale tra
l’isola e Porto Venere, detto “le Bocche” (che interesserà la posa sottomarina delle condotte),dove
nei pressi dell’imbocco è stato individuato il relitto di una nave oneraria ed altri rinvenimenti che
coprono un arco cronologico che va dall’età romana al medioevo.
L’intervento sarà totalmente interrato sia a terra che nel tratto sottomarino di attraversamento del
canale tra Porto Venere e l’isola Palmaria. Sono state condotte le indagini volte alla verifica della
fattibilità delle opere in progetto, conformando le scelte progettuali alle indicazioni raccolte.
L’intervento ricade in aree di proprietà pubblica e di privati, per cui le opere saranno oggetto di
costituzione di espropri e/o servitù coattive.
Le forme e le fonti di finanziamento per la copertura della spesa del progetto sono le seguenti:
Contributo Statale per mezzo del Decreto del Ministero dell’interno 13 dicembre 2004 e
Decreto Ministeriale 8 novembre 2005 per € 416.081,93;
- Cofinanziamento del Comune di Porto Venere per rete acqua di € 171.000,00;
- Cofinanziamento di ACAM Acque S.p.A. per rete acqua di € 246.359,02.
Il Comune di Porto Venere provvederà all’attuazione dell’intervento tramite ACAM Acque S.p.A..
gestore del servizio idrico integrato, con cui sussiste un rapporto di delegazione interorganica in
quanto società a totale partecipazione pubblica degli enti locali.
4.2.2. Rete di captazione degli scarichi fognari
L’area nella quale dovranno essere eseguiti i lavori oggetto della presente progettazione è
attualmente non servita da infrastruttura fognaria depurativa. Esistono unicamente due infrastrutture
fognarie depurative (depuratori e fanghi attivi) poste unicamente a servizio degli stabilimenti
balneari della Marina Militare.
Le opere progettate e da realizzarsi, sono:
1. la realizzazione della rete fognaria mediante la posa di collettori funzionanti sia a gravità che
in pressione;
2. la realizzazione di n. due stazioni di sollevamento dei reflui fognari di cui una a servizio
delle reti a terra, l’altra per consentire mediante la posa di una condotta fognaria
sottomarina, il collegamento alla rete fognaria esistente a terra nell’abitato di Porto Venere.
La realizzazione di tali opere consentirà la dismissione dei suddetti impianti di depurazione in
quanto i reflui prodotti dagli stabilimenti balneari della Marina Militare saranno collegati sulla rete
fognaria del progetto.
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
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Quanto sopra, comprende nello specifico:
a. nella località Terrizzo e Villa Podestà, la realizzazione della rete fognaria a gravità con
condotta PVC DE 200 UNI EN 1401, avente una lunghezza di circa 730 m.;
b. la realizzazione nel tratto sottomarino di collegamento tra l’abitato di Porto Venere e l’isola
Palmaria (loc. Cala Carlo Alberto) della rete fognaria in pressione con condotta in PEHD
PE 100 DE 90 SDR 11 UNI EN 12201 avente la lunghezza di 650 m. e, nel tratto a terra
sull’isola Palmaria (dalla loc. Cala Alberto alla loc. Seno del Terrizzo) avente una lunghezza
di 830 m.;
c. realizzazione di n. due stazioni interrate di sollevamento dei reflui fognari, una ubicata in
loc. Terrizzo e l’altra in loc. Cala Alberto.
Si evidenzia la nuova rete fognaria ha la peculiarità, nel loro tratto iniziale di collegamento tra la
terra ferma e l’isola Palmaria, di essere posta in attraversamento sottomarino del Canale di Porto
Venere. Tale attraversamento, della lunghezza di 650 m., raggiunge una batimetria max di 9,50 m..
La scelta del tipo di condotte e dei relativi diametri sono tali da rendere idonee all’esercizio delle
seguenti attività funzionali:
- raccogliere e collegare i reflui fognari prodotti dall’isola Palmaria alla rete di fognatura
esistente nell’abitato di Porto Venere, e da lì all’impianto di pretrattamento (grigliatura) ed
allontanamento (scarico a mare) esistenti;
- consentire la dismissione dei due depuratori a fanghi attivi della Marina Militare, posti a
servizio degli stabilimenti balneari e dei relativi scarichi a mare delle acque depurate.
Per la realizzazione di tale progetto, dovranno essere affrontati i medesimi problemi sorti per la
costruzione delle condotte gas e acqua.
Forme e fonti di finanziamento per la copertura della spesa sono le seguenti:
- Contributo Regione, Decreto Segretario Generale Giunta Liguria n. 12 del 12/08/2003 per €
98.643,27;
- Contributo Ministero della Difesa, Marina Militare per € 200.000,00;
- Contributo del Comune di Porto Venere per € 300.000,00;
- Cofinanziamento di ACAM Acque S.p.A. per € 413.930,86;
Infine, ACAM Gas S.p.A, in quanto ente gestore del servizio idrico integrato nel territorio del
Comune di Porto Venere, provvederà direttamente all’attuazione dell’intervento.
4.2.3. Rete di distribuzione del gas metano
L’area nella quale dovranno essere eseguiti i lavori oggetto della presente progettazione è
attualmente non servita dalla rete del gas metano. A seguito della richiesta inoltrata dal Comune di
Porto Venere, ACAM Gas S.p.A. ha incaricato l’Ufficio Progettazione di ACAM S.p.A. di avviare
la progettazione della rete di gas metano a servizio dell’isola Palmaria.
Le opere progettate e da realizzarsi, si pongono come obiettivo la realizzazione della rete di gas
metano in adduzione (condotta sottomarina) e distribuzione alle utenze (condotte a terra) per l’isola
Palmaria. Nello specifico comprende:
2. realizzazione della nuova rete gas metano di 7^ specie di adduzione mediante la posa di una
condotta in PEHD PE 80 DE 125 mm SDR 11, S5, UNI ISO 4437, avente una lunghezza di
650 m. nel tratto sottomarino di collegamento tra l’abitato di Porto Venere e l’isola Palmaria
(loc. Cala Alberto) e di 760 m nel tratto a terra sull’isola Palmaria (dalla loc. Cala Alberto
alla loc. Seno del Terrizzo);
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
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3. realizzazione della nuova rete di distribuzione alle utenze mediante la posa di condotte in
PEHD PE 80 DE 90 mm SDR 11,S5 UNI ISO 4437 avente una lunghezza di 150 m.;
4. realizzazione dei collegamenti alla rete di gas metano esistente in loc. Porto Venere sulla
condotta DN 200 ubicata in Via Garibaldi.
Si evidenzia che i lavori realizzativi della nuova rete del gas metano 7^ specie, hanno la peculiarità,
nel loro tratto iniziale di collegamento tra la terra ferma e l’isola Palmaria, di essere posate in
attraversamento sottomarino del Canale di Porto Venere. Tale attraversamento, della lunghezza di
650 m., raggiunge una batimetria max di 9,50 m.
La scelta del tipo di condotte e dei relativi diametri sono tali da renderle idonee a garantire in modo
continuativo l’approvvigionamento e la distribuzione di gas metano per gli usi civili.
Per la realizzazione di tale progetto, dovranno essere affrontati i medesimi problemi sorti per la
costruzione delle condotte gas.
Forma e fonti di finanziamento per la copertura del progetto sulla costruzione delle Condotte Gas
che interessano l’isola Palmaria, sono le seguenti: l’intervento verrà eseguito con oneri finanziari a
totale carica di ACAM Gas S.p.A.
ACAM Gas S.p.A, in quanto ente gestore del servizio di distribuzione del gas metano nel territorio
del Comune di Porto Venere, provvederà direttamente all’attuazione dell’intervento.
Sul processo di riqualificazione dell’economia locale influisce pesantemente anche la questione
sullo “Smaltimento dei Rifiuti” che rappresenta un ulteriore costo destinato a lievitare di fronte
alla necessità di effettuare il trasporto dall’isola Palmaria alla terraferma. Anche su questo fronte, il
Comune di Porto Venere si sta attivando verso la realizzazione di “un’isola ecologica”.
4.3. AUTONOMIA ENERGETICA
Un ulteriore sfida che dovrà essere affrontata, sempre al fine di migliorare la qualità di vita dei
residenti dell’isola Palmaria, è rappresentata dalla questione energetica.
Oggi più che mai, puntare su fonti alternative appare sempre più una necessità, ed il recente Decreto
sul “CONTO ENERGIA” varato dal Ministero delle Attività Produttive il 28 Luglio 2005 (G.U. n°
181 del 05/08/05) ha voluto dare un forte impulso a questo settore incentivando produzioni di
energia elettrica derivante da impianti solari fotovoltaici.
La Società Fin.Safe Energia S.r.L , in accodo con il Comune di Porto Venere, ha inoltrato la
domanda di ammissione alle “tariffe incentive “ previste dal D.M. 28/07/05 per la
realizzazione dell’impianto fotovoltaico denominato PALMARIA, di potenza nominale (o
massima, o di picco, o do targa) pari a 11’10 KW, ubicato presso il Centro di Educazione
Ambientale, località Semaforo, Isola della Palmaria.
Scheda tecnica di cui all’articolo 7, comma 2 del D.M. 28 luglio 2005
Impianto
Tipologia della struttura edilizia
destinata
alla installazione dell’impianto
Potenza nominale dell’impianto
Tensione in corrente continua in
PALMARIA
Fabbricato ad uso scolastico
11,10KW
543,2 V (alla temperatura di 25°C)
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
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ingresso al gruppo di
conversione
della
corrente
continua in corrente alternativa
Tensione in corrente alternata in 220 V
uscita dal gruppo di conversione
della corrente continua in
corrente alternata
Caratteristiche
dei
moduli Modello NT-S5E3E della Sharp, al silicio
monocristallino, caratterizzato da una potenza di
fotovoltaici
picco di 185W e da un’efficienza della cellula al
silicio pari al 14,2%, predisposto per la connessione
Multicontact, certificato TUV, conforme ai requisiti
dello standard internazionale IEC61215
Caratteristiche del gruppo di Modello Sunny Boy 3300 della SMA, potenza
conversione
della
corrente massima AC 3,3 KW potenza massima DC 3,5 KW,
continua in corrente alternativa tensione minima DC 125 V, tensione massima MPP
750 V, tensione massima DC 750 V, corrente
massima DC 8 A, corrente massima DC (489 V) 7,1
A
Produzione annua attesa di 12,210 KWh/anno
energia elettrica
La questione energetica è senza dubbio di grande attualità a causa dei macroscopici problemi
connessi alla sua produzione ed al suo consumo. Per una realtà circoscritta come quella
dell’Arcipelago portovenerese, che punta ad uno sviluppo socio-economico sostenibile, l’energia
rappresenta un fattore fondamentale.
Questa delicata situazione ha creato intorno a sé grande interesse, richiamando anche l’attenzione
della Società privata Chimieco S.r.L., da anni attenta ad attiva in questo settore. La società ha infatti
presentato un Progetto di Autonomia Energetica Termica ed Elettrica dell’isola Palmaria
altamente innovativo, che riportiamo qui di seguito.
PROGETTO DI AUTONOMIA ENERGETICA
TERMICA ed ELETTRICA DELL’ISOLA PALMARIA
Chemieco s.r.l.
335 – 6188822
[email protected]
Blu Service s.a.s.
348 – 5143726
[email protected]
L’Italia, pur godendo di una posizione geografica privilegiata, si colloca purtroppo agli ultimi posti
in Europa per numero di impianti ad Energie Rinnovabili installati, facile dedurre che quanto finora
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
41
è stato fatto non è risultato sufficiente al fine di una maggiore sensibilizzazione dell’opinione
pubblica, in favore della cultura del risparmio energetico e della salvaguardia ambientale.
Iniziative in tal senso hanno una maggiore incidenza se sono patrocinate dalle Pubbliche
Amministrazioni che dispongono dei mezzi idonei a promuoverle.
Sembra del tutto inverosimile che, pur disponendo di una riserva di energia
pulita, gratuita, inesauribile ed infinitamente superiore alle nostre esigenze,
nelle nuove costruzioni o nelle ristrutturazioni si continuino ad installare
impianti il cui funzionamento si tradurrà in una tassa perenne a carico dei
proprietari contribuendo, inoltre, in modo sostanziale, ad innalzare il
livello di inquinamento atmosferico.
L’applicazione delle Innovazioni Tecnologiche alle Fonti di Energia
Rinnovabili, deve essere interpretata come una grossa opportunità, come
un valore aggiunto e come un investimento legato ai nostri beni e destinato
a durare nel tempo e non come costosi ed inutili optionals.
Il Progetto di Autonomia Energetica dell’Isola Palmaria, proposto dalla
Soc. CHEMIECO s.r.l. Via Erta Canina, 68 – Firenze – risulta essere
molto interessante sotto vari aspetti: salvaguardia ambientale, tecnologie di
avanguardia, immagine del nostro territorio nel mondo poiché, per quanto
di nostra conoscenza, questa sarebbe la prima realizzazione del genere
non solo in Europa e ciò lascia facilmente prevedere una ricaduta non
trascurabile in termini di pubblicità e di presenze per turismo e studio.
Il Progetto si propone, tra l’altro, di contribuire alla presa di coscienza che
oggi, disponendo di un adeguato know how e delle relative Tecnologie, è
possibile azzerare i costi energetici che ciascuno deve sostenere per la
propria abitazione o per la propria attività.
Il Progetto messo a punto per la Palmaria è piuttosto complesso ed è
realizzabile soltanto disponendo di una Tecnologia avanzatissima: il
“SISTEMA di ENERGIA VANADIUM REDOX” di esclusiva proprietà
della Soc. CHEMIECO s.r.l. che ne detiene i Brevetti Internazionali.
IL PROGETTO E’ COSI’ STRUTTURATO
Allo scopo di rendere più “leggibile” l’intervento anche a chi non conosce
a fondo la realtà della Palmaria, sembra opportuno ricordare che il suo
territorio è Parco Naturale Regionale e che le sue acque confinano con la
Riserva Marina del Parco Nazionale delle 5 Terre, pertanto la
collocazione dell’Isola in un contesto ambientale così particolare e
protetto, accresce di fatto la validità del Progetto, inoltre, pur essendo una
piccola Isola, vi insistono molteplici e diversificate Utenze con esigenze
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
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Energetiche totalmente differenti tra loro, quali: abitazioni di residenti,
seconde case, rustici, attività di produzione e valorizzazione dei prodotti
tipici, agriturismo, ristorazione, stabilimenti balneari della Marina
Militare, dell’Aeronautica Militare con servizio di ristorazione e bar e del
Comune di Portovenere, C.E.A. Centro di Educazione Ambientale che ha
sede in un ex Forte, Centro Congressi nella Fortezza Umberto I, servizio di
illuminazione pubblica, impianti di sicurezza ed antincendio, ecc.
In aggiunta a quanto sopra vi sono altre strutture di proprietà delle FF.AA.
AUTONOMIA ELETTRICA:
Per il conseguimento dell’obiettivo di Autonomia Elettrica, sono state
selezionate Aziende in grado di fornire materiali concettualmente e
qualitativamente molto avanzati ed aventi le specifiche necessarie per
operare in simbiosi con il “SISTEMA di ENERGIA VANADIUM
REDOX”.
E’, quindi, prevista l’installazione di Rotori Eolici ROPATEC di piccola
e media potenza aventi caratteristiche eccezionali per affidabilità,
integrazione nell’ambiente e range operativo.
I Rotori Eolici saranno affiancati da Impianti Solari Fotovoltaici per la
creazione di un “Sistema Integrato di Produzione di Energia” che sarà
gestito dal “SISTEMA di ENERGIA VANADIUM REDOX”.
IN PARTICOLARE:
La realizzazione del Progetto si basa sull’installazione di almeno tre
principali “SISTEMI di ENERGIA” aventi ciascuno una propria
destinazione d’uso:
- gestione impianti di sicurezza ed antincendio presenti sull’Isola;
- gestione di tutta l’illuminazione pubblica;
- Riserva Strategica di Energia per usi diversi da quelli sopra
esposti e/o per essere immessa in rete quando se ne disponga in
abbondanza.
IMPIANTI di SICUREZZA: il “SISTEMA di ENERGIA” assicurerà
l’energia indispensabile al funzionamento di tali impianti anche in caso di
black out e per il tempo che verrà ritenuto necessario in fase di
progettazione;
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
43
ILLUMINAZIONE PUBBLICA: l’attuale illuminazione collegata alla
rete sarà sostituita ed ampliata con Lampioni Fotovoltaici gestiti da un
unico “SISTEMA di ENERGIA” in luogo delle consuete batterie in
dotazione a ciascun lampione, con il vantaggio di disporre di un impianto
che avrà una vita operativa minima di 20 anni con manutenzione di
routine e, soprattutto, con una autonomia di luce non paragonabile ai
metodi convenzionali.
Si è inoltre pensato a limitare l’inquinamento luminoso mediante
l’installazione, ove possibile, di fotocellule temporizzate o di semplici
segnapasso.
RISERVA STRATEGICA di ENERGIA: si potrà attingere a questa
riserva nel caso in cui si renda necessario un surplus di Energia in periodi
in cui i consumi sull’Isola sono al loro livello massimo, oppure l’energia
stoccata potrà essere ceduta al Gestore di rete quando se ne disponga in
abbondanza.
RUSTICI: per agevolare il recupero dei numerosi fabbricati attualmente
abbandonati o comunque sottoutilizzati perché non serviti dall’energia di
rete, sarà installato in ciascuno di essi un kit composto da:
• Minieolico+Fotovoltaico+Sistema di Energia;
questo kit sarà in grado di assicurare l’autosufficienza energetica al
fabbricato per un minimo di 20 anni con un livello di manutenzione
trascurabile.
AUTONOMIA TERMICA:
Analogamente a quanto già esposto per il settore Elettricità, il Progetto è
stato studiato in modo da soddisfare le esigenze di ciascuno mediante
interventi di carattere generale e particolare.
CARATTERE GENERALE: in considerazione della discreta disponibilità di materiali di scarto
derivanti dalla coltivazione dei terreni e dalla pulizia del sottobosco, sarà possibile installare un
impianto a Biomasse che, oltre ad elinare i predetti materiali con un procedimento in linea con i
dettami del Protocollo di Kyoto, potrà fornire una piccola rete di teleriscaldamento per le
abitazioni più vicine.
CARATTERE PARTICOLARE: le abitazioni, le attività turistiche i
rustici ecc. avranno quale fonte di calore primaria, il Solare Termico ed il
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
44
Minieolico, i quali, abbinati ad un idoneo sistema di accumulo
assicureranno l’Autonomia Termica.
Gli impianti di riscaldamento:
- se trattasi di nuove costruzioni o di ristrutturazioni è previsto un
impianto a bassa temperatura;
- se l’impianto è esistente e si possono attuare solo interventi limitati, è
consigliabile la sostituzione dei radiatori con il battiscopa;
- se nessun intervento è possibile esiste comunque un sistema che
consente di sfruttare al massimo, anche con i radiatori, i benefici del
Solare e dell’Eolico.
INTERVENTI COLLATERALI: poiché l’ambizioso obiettivo finale è
la trasformazione dell’Isola Palmaria in una Oasi Ecologica, sono altresì
previsti i seguenti impianti:
• Recupero delle Acque Meteoriche al fine di:
- riutilizzarle per i servizi o per il giardinaggio;
- evitare che le stesse finiscano nella rete fognaria sottraendole al
terreno circostante;
• Impianto di Depurazione delle acque bianche e nere realizzato con il
metodo della Fitodepurazione o della Zona Umida Costruita, con
conseguente riutilizzo delle acque depurate.
___________________
La validità oggettiva di questo progetto è confermata anche dalla possibile
ripetibilità del medesimo in altre realtà territoriali, sotto la supervisione
della Soc. CHEMIECO s.r.l. detentrice del know how necessario a
sviluppare questa tipologia di progettazione e di realizzazione degli
impianti descritti, siano esse soggette ai vincoli ambientali sopra citati
oppure libere da riserve particolari (ALLEGATO N.04).
Ref. Giuliano Coquio
348 - 5143726
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
45
I PROTOCOLLI D’ INTESA
Il sistema dell’Arcipelago di Porto Venere è geograficamente e funzionalmente inserito nell’ambito
più ampio del Golfo della Spezia, all’interno di una rete di relazioni che comprendono, oltre alla
città capoluogo, anche il Comune di Lerici. Dalla constatazione di tale realtà, è stata riconosciuta
la necessità di un protocollo di intesa per l’attuazione del Piano Strategico della Spezia:
PROTOCOLLO D’INTESA TRA COMUNE DELLA SPEZIA, PROVINCIA DELLA
SPEZIA, COMUNE DI LERICI E COMUNE DI PORTO VENERE PER L’ATTUAZIONE
DEL PIANO STRATEGICO DELLA SPEZIA
Il cambiamento socio-economico provocato dal generale processo di "deindustrializzazione" della
Spezia e del suo Golfo negli anni '80 e '90, associato all’individuazione di nuovi modelli di governo
locale del turismo, ha portato le istituzioni e gli operatori privati allo sviluppo di un Piano
Strategico da realizzare in un orizzonte temporale di medio - lungo periodo e in una dimensione
territoriale di area vasta.
Il metodo su cui si basa la pianificazione strategica è quello della partecipazione, ovvero un
processo basato sulla cooperazione volontaria tra soggetti pubblici e privati e sul confronto su
problematiche politiche, sociali, economiche, ambientali e culturali.
La costruzione del Piano è avvenuta in due fasi tra loro consequenziali:
• nella prima fase, sviluppatasi tra il 1999 e il 2001, è nata una visione di medio - lungo termine
basata su obiettivi condivisi dalle istituzioni, dagli attori economici e sociali, dai cittadini. Sono
stati individuati i cardini del nuovo modello di sviluppo, ossia: economia della varietà,
valorizzazione di antiche e nuove vocazioni, crescita e rafforzamento della coesione sociale,
qualità della vita e dell’ambiente.
• la seconda fase ha avuto inizio nel novembre 2003, con il co-protagonismo della Provincia della
Spezia, ed ha coinvolto altre amministrazioni comunali del territorio provinciale. Sono stati
individuati nuovi temi di approfondimento attraverso i lavori di otto commissioni. Turismo,
Cultura, Ambiente, Welfare, Formazione e Lavoro, Sistema infrastrutturale, Governo
partecipato sono gli ambiti nei quali la città si sta cimentando.
Il Comune di Porto Venere, in considerazione del fatto che numerosi progetti individuati dalle
Commissioni richiedono - per la loro portata e gli impatti attesi dalla loro attuazione - il
coordinamento tra più soggetti istituzionali e territoriali, ha manifestato il proprio interesse allo
sviluppo di alcune attività strategiche all’interno del Piano: sviluppo della ricettività e marketing
turistico, promozione culturale, tutela ambientale, infrastrutture urbane e trasporti marittimi, sistema
della Difesa.
Nell’ambito di tale collaborazione è stata costituita la Città di Mare “Golfo dei Poeti”, la cui
fisionomia è illustrata nel paragrafo dedicato alle Reti Culturali.
Per lo sviluppo delle attività sul territorio comunale, l’Amministrazione ha individuato nella prassi
della “Progettazione partecipata” e dei “Tavoli della concertazione” uno strumento fondamentale
di democrazia e di crescita. Espressione di tale percorso operativo sono i seguenti protocolli di
intesa:
PROTOCOLLO DI INTESA TRA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI PORTO
VENERE E LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA RAPPRESENTATIVE DEGLI
OPERATORI DEL TURISMO E DEL COMMERCIO LOCALE.
Il Protocollo di intesa trova il suo fondamento dalla costituzione di tavoli di lavoro per
l’approfondimento dei principali problemi di gestione del territorio, con la partecipazione degli
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
46
operatori del settore, dei rappresentanti delle associazioni di categoria, del Sindaco, degli Assessori
al commercio, al turismo ed alle attività produttive.
I settori di concertazione individuati sono i seguenti:
• Mobilità e parcheggi
• Sistemi di trasporto e collegamenti marittimi
• Attività culturali
• Promozione del territorio
• Accoglienza (orari esercizi – pulizia nelle Frazioni – nautica – qualità dell’offerta).
Dal confronto è chiaramente emersa la necessità di un’azione comune nella promozione del
territorio e delle attività di marketing.
PROTOCOLLO DI INTESA TRA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE E LA
COOPERATIVA MITILICOLTORI ASSOCIATI.
Come già ampiamente riportato nel paragrafo precedente, il Comune di Porto Venere e la
Cooperativa Mitilicoltori Associati intendono promuovere un progetto intitolato “Piano di
sviluppo della mitilicoltura” volto a ristrutturare i vivai di mitilicoltura situati nella baia di
Porto Venere e garantire un miglior livello occupazionale e produttivo.
Una sfida per i piccoli centri è attrarre iniziative scientifiche e culturali nel proprio territorio, in
modo da diventare veri e propri poli di produzione culturale fortemente connotata dalle
caratteristiche proprie del sito, naturalmente grazie all’apporto di strutture di riconosciuta
capacità di ricerca e di elaborazione. In questa direzione l’Amministrazione Comunale di Porto
Venere ha attratto sul proprio territorio una serie di attività di livello universitario disciplinati dai
seguenti protocolli:
PROTOCOLLO DI INTESA TRA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE, UNIVERSITÀ
ED ISTITUTI SCIENTIFICI
• Università degli Studi di Firenze – Dipartimento di Urbanistica: esperienze di Urbanistica
Partecipata alle Grazie ed a Fezzano condotte dal prof. G. Pizziolo
• Università degli Studi di Pisa – Facoltà di Lettere e Filosofia: Master Comunicazione per
l’elaborazione del Piano della Comunicazione e per il Master Internazionale di Turismo e
Comunicazione in programma a partire dall’anno accademico 2006 – 2007;
• Università degli Studi di Bologna “Alma Mater Studiorum” – Facoltà di Architettura “Aldo
Rossi”: studi preliminari per la Carta del rischio dei beni culturali nel territorio di Porto Venere
ed Isole;
• Università degli Studi di Pisa - Dipartimento di Scienze della Terra: rilevamento
geomorfologico sistematico del territorio del Parco Naturale Regionale di Porto Venere, con
l’esito già conseguito della realizzazione della Carta geomorfologica dell’Isola Palmaria;
• Università degli Studi di Genova - Dipartimento di Scienze dell'antichità e del medioevo
(Di.s.a.m): studi, ricerche e valutazioni scientifiche in materia geografico-ambientale nel
territorio del Parco Naturale Regionale di Porto Venere;
• Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e Geofisica Marina avente a Villa Pezzino nel
territorio di Porto Venere: ricerche geofisiche, sismologiche, rilevazione ed interpretazione dei
dati geofisici in ambiente marino;
• Politecnico di Torino coinvolto nella redazione del Piano di gestione del Sito UNESCO.
PROTOCOLLO DI INTESA TRA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE e SiTI – Istituto
Superiore sui Sistemi Territoriali per l’Innovazione -.
Il Comune di Porto Venere, sull’onda di quanto espresso nella Legge n. 77 del 20/02/2006 (come
verrà ampiamente riportato nel paragrafo successivo “Il Piano di Gestione del Sito Unisco”), ha
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47
attivato una collaborazione con SiTI - Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali per l’Innovazione,
Associazione senza fini di lucro costituita dal Politecnico di Torino e la Compagnia San Paolo avente ad oggetto “PROGETTO DI RICERCA: STUDIO FINALIZZATO ALLA REDAZIONE
DEL PIANO DI GESTIONE PER IL SITO UNESCO PORTO VENERE, CINQUE TERRE E
ARCIPELAGO DI PORTO VENERE - SUB AMBITO: PORTO VENERE E ISOLE”.
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
48
SOGGETTI E STRATEGIE NEL CAMPO DELLA CULTURA E
DELL’AMBIENTE
LE RETI CULTURALI
L’illustrazione delle “Reti” alle quali il Comune di Porto Venere aderisce attivamente è funzionale a
dimostrare la capacità di un “piccolo centro”, in termini demografici e territoriali, di partecipare a
progetti più vasti, attivando sinergie che sono il presupposto per lo sviluppo integrato delle risorse
locali.
Le “Reti” alle quali è connesso il Comune sono di vario tipo e a diversa scala.
La “Città di Mare Golfo dei Poeti”
L’idea di coordinare l’attività dei tre Comuni (Lerici, La Spezia e Porto Venere) che si affacciano
sul Golfo della Spezia è nata dalla ormai diffusa consapevolezza della necessità di elaborare
strategie pubbliche riferite ad un’“area vasta”, capaci di superare le politiche “di campanile” spesso
ancora influenti a prescindere dalla grandezza del territorio e dalla numerosità della popolazione.
Nel caso in esame questa consapevolezza è particolarmente profonda poiché, nel Golfo della Spezia
più che altrove, l’unitarietà sistema è evidente e nessuno dei temi strategici per lo sviluppo può
essere trattato da ciascun Ente separatamente dagli altri: basti pensare ai trasporti, al turismo, alla
cultura, al marketing del territorio.
Uno dei punti fondamentali dell’accordo prevede la collaborazione in campo culturale:
“Promozione e valorizzazione del patrimonio turistico, culturale ed artistico del Golfo dei Poeti
attraverso l’ottimizzazione, la razionalizzare e lo sviluppo di manifestazioni ed attività culturali,
alla promozione ed al patrocinio di manifestazioni organizzate dai singoli Comuni di modo tale che
possa essere offerto l’insieme delle iniziative evitando sovrapposizioni ed accavallamenti nella
programmazione, ed al contempo rendere la gestione complessiva funzionale ad una
comunicazione unitaria delle singole iniziative sotto l’unico marchio Golfo dei Poeti”.
Fin dalla fase di avvio l’iniziativa ha portato risultati di grande rilievo anche a livello nazionale. La
partecipazione unitaria alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano e al Forum della Pubblica
Amministrazione di Roma è stata fondata proprio sulla promozione del territorio attraverso la messa
in rete dei tre sistemi culturali dei tre Comuni.
Recentemente è stato prodotto, per la prima volta, un depliant turistico della Città di Mare Golfo dei
Poeti basato sul sistema culturale coordinato.
Il “Progetto Castrum”
La Batteria Umberto I dell’Isola Palmaria (Fortezza del Mare) insieme ai Castelli di Lerici, Porto
Venere e La Spezia, sono inseriti nel progetto di iniziativa comunitaria “Castrum” (Interreg III).
Il progetto intende valorizzare i territori e le città minori nell’arco del Mediterraneo caratterizzati
dalla presenza di torri, castelli, cinte murarie, promuovendone un riuso sostenibile.
A partire dalla condivisione dei criteri di recupero delle strutture, si prevede di creare una vera e
propria rete che possa essere promossa come modello innovativo sul mercato del turismo culturale.
Le iniziative del “Progetto Castrum” nel territorio spezzino sono inoltre destinate a raccordarsi con
corrispondenti iniziative Toscane: ciò grazie al trait-d’union rappresentato dai castelli della
Lunigiana Storica, amministrativamente compresi nella provincia della Spezia, ma culturalmente
connessi alla regione confinante L’itinerario è riconosciuto con il titolo “Nel territorio della luna,
castelli fra terre e mare”.
I partner nazionali di “Progetto Castrum” sono l’Italia, la Spagna, il Portogallo e il Marocco.
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
49
Lo studio di Mecenate 90
Il Comune e la Provincia della Spezia, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio della
Spezia hanno affidato un incarico alla fondazione Mecenate 90 di Roma per lo studio delle modalità
di gestione dei beni culturali con particolare riferimento alle istituzioni museali, ivi compresi i poli
portoveneresi.
La proposta conclusiva è stata quella di realizzare una società di gestione che veda la partecipazione
di tutti gli Enti interessati.
Il sistema turistico locale
In applicazione della legislazione nazionale e regionale sul turismo entrata in vigore tra 2004 e
2005, ha avuto impulso la strutturazione dei Sistemi Turistici Locali con la formazione di due
S.T.L. nella provincia della Spezia.
In questa fase di organizzazione, di scelta della struttura societaria e di definizione dello statuto, la
Città di Mare ha agito in modo unitario, partecipando attivamente alla formazione del sistema
turistico locale “Golfo dei Poeti, Val di Magra, Val di Vara”.
Porto Venere Patrimonio Mondiale dell’Umanità
Il territorio di Porto Venere con le sue isole nel 1997 è stato inserito dall’UNESCO nella lista dei
siti Patrimonio Mondiale dell’Umanità insieme alle Cinque Terre. L’inserimento è stato così
motivato: “è un’area culturale di eccezionale valore, che mostra l’armonioso rapporto tra uomo e
natura cui si deve un paesaggio di straordinaria bellezza scenica, dimostrazione di un tradizionale
modo di vivere che si è conservato per mille anni e che continua a svolgere un’importante funzione
socio economica nella vita della comunità”.
L’Associazione delle Città Patrimonio UNESCO
L’Associazione, istituita nel 1995, ha tra i propri obiettivi la realizzazione di progetti e proposte
comuni da presentare alle Amministrazioni pubbliche italiane ed Istituzioni internazionali, nonché
la promozione di rapporti di collaborazione con analoghe associazioni a livello mondiale ed in
particolar modo con l’UNESCO.
Il Comune di Porto Venere riveste un rilevante ruolo all’interno del Consiglio Direttivo
dell’Associazione.
Le reti delle Isole Minori
L’inserimento dell’Arcipelago di Porto Venere nella rete delle Isole Minori è recente: infatti fino a
pochi anni orsono l’Isola del Palmaria, sebbene unica isola abitata del Mar Ligure, non appariva
neppure nell’elenco delle Isole Minori Italiane.
In seguito all’ingresso nella rete, il Comune di Porto Venere ha assunto la guida di due importanti
progetti basati sul concetto delle risorse insulari:
a) la organizzazione della Borsa Internazionale del Turismo delle Isole Minori e, in genere, il
coordinamento della promozione turistica (è prevista la partecipazione alla B.I.T. di Milano e
alle manifestazioni di Valencia in occasione della Coppa America);
b) la organizzazione di una Banca per lo sviluppo delle isole minori, finalizzata alla ricerca di
finanziamenti per l’attuazione dei progetti prioritari, tra i quali assumeranno particolare
importanza la tutela e la promozione dei beni culturali.
Un ulteriore rete di collegamenti è stato istituita stimolando un dialogo culturale tra il centro di
ricerca della Fortezza del Mare dell’Isola Palmaria (ex Fortezza Umberto I) e rappresentanti
dell’Isola di Pasqua, dell’arcipelago delle Canarie, dell’Isola di Capri, dell’isola greca di Chios,
della fondazione delle Isole di San Pietroburgo, delle isole della Laguna Veneta. Il progetto è stato
delineato con la finalità di creare un sistema internazionale delle piccole isole nel mondo, per il loro
sviluppo economico, culturale, artistico e spirituale, fondato sulla partecipazione e sull'impegno
delle popolazioni locali.
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
50
La rete del turismo scolastico e naturalistico
Un tipo di turismo, peraltro molto legato al target raggiungibile attraverso i beni culturali, verso cui
l’Amministrazione si è mossa con particolare attenzione, è il turismo scolastico, attraverso la
collaborazione con le strutture scolastiche in contatto con una rete di scuole, nazionali ed estere,
con le quali sono stati avviati scambi e attività comuni.
L’Amministrazione Comunale mette a disposizione delle scuole e delle associazioni ambientaliste il
Centro di educazione ambientale dell’Isola Palmaria: si tratta di una struttura militare risalente alla
fine del XIX secolo ristrutturata ed adibita all’ospitalità di gruppi con un ben definito progetto di
tutela ambientale.
Sempre allo scopo di sostenere il turismo giovanile stanno per iniziare i lavori di recupero di un
edificio scolastico dove verrà realizzato un Ostello destinato ai giovani visitatori del Parco Naturale
Regionale.
La rete delle tradizioni marinare e le Vele d’Epoca.
Le risorse culturali individuate negli anni più recenti non sono solamente quelle legate ai siti storici,
ma comprendono anche la “Cultura materiale” del nostro territorio, in questo caso legata alla
marineria: Porto Venere è stata per secoli una importante base navale genovese nel Mediterraneo e
la costruzione di scafi in legno è proseguita nel territorio fino agli ultimi decenni del ‘900. A ciò si
aggiunga che le acque di Porto Venere sono state già teatro di raduni e competizioni di Barche
d’Epoca associate ad AIVE.
Nell’anno 2004 il Comune di Porto Venere si è dichiarato “Comune delle Vele d’Epoca”, primo e
fino ad ora unico in Italia
Nella frazione delle Grazie si sta organizzando un approdo dedicato alle Vele d’Epoca. In
particolare troveranno riparo nella baia alcune delle più famose imbarcazioni del Mediterraneo.
L’obiettivo non è solamente far diventare il nostro territorio base per la permanenza dei velieri, ma
anche incentivare attività collaterali rilanciando professioni specialistiche che ormai stanno
scomparendo, collegandosi inoltre con il mondo della cantieristica e del turismo nautico.
In conseguenza di questa scelta Porto Venere si è inserito in una rete nazionale ed internazionale di
alto livello: da alcune città dell’Olanda famose per la costruzione di battelli, alle città mediterranee
sede dei più famosi yacht club, alla città di Imperia che ospita da anni il più prestigioso raduno delle
Vele d’Epoca.
A ciò si aggiunga il fatto che le Vele d’Epoca sono entrate, a seguito dell’approvazione del nuovo
Codice dei Beni Culturali, a far parte a pieno titolo del patrimonio nazionale oggetto di tutela, con
tutte le conseguenze in termini di valorizzazione, tutela e comunicazione.
Il Piano di Gestione del Sito Unisco
L’Italia detiene il primato mondiale nel numero di siti inseriti nella Lista del Patrimonio Mondiale
dell’Umanità, con ben quaranta beni “di significato eccezionale” sul territorio nazionale. La
necessità di organizzare tale enorme ricchezza culturale in base a criteri comuni ha indotto il
Ministero per i Beni e le Attività Culturali a richiedere a ciascun soggetto “gestore” di sito
UNESCO l’elaborazione di un Piano Gestione secondo un modello fornito dal Ministero stesso.
Nel caso dell’ambito di Porto Venere ed Isole, il soggetto “gestore” è stato individuato
nell’Amministrazione Comunale di Porto Venere che, a partire dal 2004, si è dedicata alla redazione
del Piano di Gestione a partire dall’acquisizione degli strumenti e dei contatti necessari.
Conformemente alla strategia del MiBac, infatti, il processo di formulazione dei Piani di gestione
dei siti italiani deve avvenire mediante una serie di contatti e di confronti tra i siti stessi: principali
occasioni di scambio, alle quali l’Amministrazione ha partecipato, sono la Seconda Conferenza sui
Siti UNESCO in Italia, tenutasi a Paestum nel maggio 2004, e la Terza Conferenza, svoltasi a
Torino nel maggio 2005. In occasione di quest’ultima conferenza, all’interno della sezione tematica
dedicata ai paesaggi culturali, l’Amministrazione ha presentato i lineamenti del proprio Piano.
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
51
Tra i temi introdotti dal Piano di gestione, particolarmente rilevante appare l’accento posto sul
coinvolgimento dei cittadini nella tutela e nella valorizzazione del sito nel quale vivono. Altrettanto
interessante appare il richiamo al superamento della sterile contrapposizione che vorrebbe dividere
sotto il profilo gestionale le due funzioni - tutela e valorizzazione- affidandole a livelli di
responsabilità differenti: Stato/Regioni, pubblico/ privato. In alternativa, il Piano si richiama
costantemente ai principi dello sviluppo compatibile del territorio, tanto più necessario in sistemi
ambientali fisiologicamente fragili come quelli micro-insulari.
A garanzia di controllo dei fenomeni socio-economici nei siti UNESCO, il MiBac ha introdotto lo
strumento del Rapporto Periodico per la valutazione non solo dell’efficacia del Piano e della sua
attuazione, ma anche dell’“integrità ed autenticità” del sito stesso. La redazione è affidata ad un
organismo sovra-ordinato rispetto al soggetto gestore. Nel caso di Porto Venere, tale organismo
sovra-ordinato è costituito dalla Direzione Regionali per i Beni Culturali ed Ambientali della
Liguria, che ha completato il proprio rapporto nel mese di dicembre 2005.
Inoltre, in risposta alla Legge n° 77 del 20 febbraio 2006 inerente alle”misure speciali di tutela e
fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella lista
del Patrimonio Mondiale, posti sotto la tutela dell’UNESCO”, il Comune di Porto Venere ha
stipulato una Convenzione con SiTI – Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali per l’Innovazione,
Associazione senza fini di lucro costituita dal Politecnico di Torino e la Compagnia San Paolo –
avente ad oggetto: “PROGETTO DI RICERCA: STUDIO FINALIZZATO ALLA
REDAZIONE DEL PIANO DI GESTIONE PER IL SITO UNESCO PORTO VENERE,
CINQUE TERRE E ARCIPELAGO DI PORTO VENERE - SUB AMBITO: PORTO
VENERE E ISOLE”.
Questo accordo è scaturito dalla necessità di ogni sito di dotarsi di un “Piano di Gestione”, come
richiesto dal Ministero dei Beni Culturali e Ambientali ma, nel caso specifico, soprattutto dalla
complessità del percorso operativo finalizzato alla stesura di detto Piano per il Sito di Porto Venere,
Le Cinque Terre e le Isole (Palmaria, Tino e Tinetto) Le diverse peculiarità che connotano da un
lato Porto Venere e dall’altro le Cinque Terre, hanno infatti suggerito l’articolazione del lavoro su
due sub-ambiti, con il coordinamento della Direzione Regionale per i Beni Culturali della Liguria
che ha il compito di supervisione ed armonizzazione i due piani che avranno in comune soltanto la
parte introduttiva.
SiTI, operando già in convenzione con il Sub-Ambito “Cinque Terre” per la redazione del Piano di
Gestione UNESCO, darà maggiori garanzie per un’equilibrata integrazione dei due lavori paralleli,
consentendo di addivenire ad un unico Piano di Gestione in grado di armonizzare le diversità senza
appiattire le caratteristiche particolari di ciascun ambito. (Vedi ALLEGATO N.02 alla delibera di
G.C. n. 5 del 11.01.2006).
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
52
ALLEGATI
ALLEGATO N. 01
PROGETTI DI INIZIATIVA PUBBLICA
PROGETTI PER IL PARCO NATURALE REGIONALE DI PORTO VENERE
PRIORITA’:
SCHEDA N°
ASSE PRIORITARIO: 2
Difesa della costa e delle spiagge
DATA CANTIERABILITA’:
SOGGETTO PROPONENTE: Comune di Porto Venere
DENOMINAZIONE DELL’INTERVENTO PROPOSTO: Consolidamento della spiaggia in loc.
Pozzale – Isola Palmaria
DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO PROPOSTO: L’intervento consiste nel consolidamento
statico del versante retrostante la spiaggia ad uso pubblico nella Cala del Pozzale e nella messa in
sicurezza dei percorsi pedonali di accesso alla stessa spiaggia.
Obiettivo e l’arresto del fenomeno di erosione marina e quindi la messa in sicurezza della
balneazione e dei sentieri pedonali dell’Isola.
IMPORTO DELL’INTERVENTO PROPOSTO: Euro 541.400,00
TIPO DI INTERVENTO: Adeguamento
STATO DELLA PROGETTAZIONE: Studio di
fattibilità
PRIORITA’:
SCHEDA N°
ASSE PRIORITARIO: 2
Difesa della costa e delle spiagge
DATA CANTIERABILITA’:
SOGGETTO PROPONENTE: Comune di Porto Venere
DENOMINAZIONE DELL’INTERVENTO PROPOSTO: Consolidamento della Cala dello
Schenello – Isola Palmaria
DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO PROPOSTO: L’intervento consiste nel consolidamento
statico del versante retrostante la spiaggia ad uso pubblico nella Cala del lo Schenello, sull’Isola
Palmaria.
Obiettivo e l’arresto del fenomeno di erosione marina e quindi la messa in sicurezza della
balneazione dell’Isola.
IMPORTO DELL’INTERVENTO PROPOSTO: Euro 752.000,00
TIPO DI INTERVENTO: Adeguamento
STATO DELLA PROGETTAZIONE: Studio di
fattibilità
PRIORITA’:
SCHEDA N°
ASSE PRIORITARIO: 2
Difesa della costa e delle spiagge
DATA CANTIERABILITA’:
SOGGETTO PROPONENTE: Comune di Porto Venere
DENOMINAZIONE DELL’INTERVENTO PROPOSTO: Consolidamento della spiaggia della
Punta della Mariella – Isola Palmaria
DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO PROPOSTO: L’intervento consiste nel consolidamento
statico del versante retrostante la spiaggia ad uso pubblico nella Cala della Mariella, sull’Isola
Palmaria.
Obiettivo e l’arresto del fenomeno di erosione marina e quindi la messa in sicurezza della
balneazione dell’Isola.
IMPORTO DELL’INTERVENTO PROPOSTO: Euro 530.000,00
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
53
TIPO DI INTERVENTO: Adeguamento
PRIORITA’:
ASSE PRIORITARIO: 5
STATO DELLA PROGETTAZIONE: Studio di
fattibilità
SCHEDA N°
Adeguamento alle effettive esigenze della
popolazione residente e turistica delle
infrastrutture e dei servizi,…
DATA CANTIERABILITA’:
SOGGETTO PROPONENTE: Parco di Porto Venere
DENOMINAZIONE DELL’INTERVENTO PROPOSTO: Manutenzione straordinaria della rete
sentieristica e delle aree attrezzate ad essa connesse
DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO PROPOSTO: L’intervento consiste nell’esecuzione di
opere di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza della rete sentieristica in area Parco, la
sistemazione delle aree di sosta esistenti e la creazione di nuove arre attrezzate connesse ai sentieri.
IMPORTO DELL’INTERVENTO PROPOSTO: Euro 80.000,00
TIPO DI INTERVENTO: Adeguamento
STATO DELLA PROGETTAZIONE:
Definitivo
PRIORITA’:
ASSE PRIORITARIO: 6
SCHEDA N°
Funzionalità e potenziamento degli approdi e
dei servizi marittimi
DATA CANTIERABILITA’:
SOGGETTO PROPONENTE: Parco di Porto Venere
DENOMINAZIONE DELL’INTERVENTO PROPOSTO: Riqualificazione delle aree di approdo
sull’Isola Palmaria e realizzazione di cartellonistica sul territorio
DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO PROPOSTO: L’intervento consiste nella riqualificazione
dei principali punti di approdo sull’Isola Palmaria (loc. Terrizzo, loc. Punta Secca, loc. Pozzale,
ecc.) tramite al sistemazione e la messa in sicurezza dei moli di attracco, la realizzazione di punti
accoglienza e servizi ed un contestuale progetto di comunicazione con la realizzazione di
cartellonistica informativa-divulgativa.
IMPORTO DELL’INTERVENTO PROPOSTO: Euro 100.000,00
TIPO DI INTERVENTO: Adeguamento
STATO DELLA PROGETTAZIONE:
Definitivo
PRIORITA’:
ASSE PRIORITARIO: 5
SCHEDA N°
Adeguamento alle effettive esigenze della
popolazione residente e turistica delle
infrastrutture e dei servizi,…
DATA CANTIERABILITA’:
SOGGETTO PROPONENTE: Parco di Porto Venere
DENOMINAZIONE DELL’INTERVENTO PROPOSTO: Perimetrazione dell’area di tutela
marina
DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO PROPOSTO: L’intervento consiste nella predisposizione e
la messa in opera di idonee segnalazioni che evidenzino la perimetrazione dell’area di tutela
marina.
IMPORTO DELL’INTERVENTO PROPOSTO: Euro 40.000,00
TIPO DI INTERVENTO: Nuovo
STATO DELLA PROGETTAZIONE:
PRIORITA’:
ASSE PRIORITARIO: 4
SCHEDA N°
Recupero a funzioni turistiche e culturali del
patrimonio storico
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
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DATA CANTIERABILITA’:
SOGGETTO PROPONENTE: Parco di Porto Venere
DENOMINAZIONE DELL’INTERVENTO PROPOSTO: Riqualificazione di “Casa Ribetto”
sull’Isola Palmaria.
DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO PROPOSTO: L’intervento consiste nella ristrutturazione
ed ampliamento di un immobili demaniale in concessione al Comune, per la realizzazione di un
centro visite del Parco e di una sede del personale di vigilanza del Parco.
IMPORTO DELL’INTERVENTO PROPOSTO: Euro 60.000,00
TIPO DI INTERVENTO: Adeguamento
STATO DELLA PROGETTAZIONE:
Preliminare
PRIORITA’:
ASSE PRIORITARIO: 5
SCHEDA N°
Adeguamento alle effettive esigenze della
popolazione residente e turistica delle
infrastrutture e dei servizi,…
DATA CANTIERABILITA’:
SOGGETTO PROPONENTE: Parco di Porto Venere
DENOMINAZIONE DELL’INTERVENTO PROPOSTO: Ristrutturazione dell’impianto
antincendio sull’Isola Palmaria.
DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO PROPOSTO: L’intervento consiste in lavori di
completamento, manutenzione, adeguamento funzionale e potenziamento dell’impinìanto
antincendio esistente sull’Isola Palmaria, con eventuali ulteriori collegamenti dei serbatoi di
alimentazione all’impianto stesso.
IMPORTO DELL’INTERVENTO PROPOSTO: Euro 200.000,00
TIPO DI INTERVENTO: Adeguamento
STATO DELLA PROGETTAZIONE:
Definitivo
PRIORITA’:
ASSE PRIORITARIO: 7
SCHEDA N°
Realizzazione di centri di interesse e di
promozione del turismo anche attraverso
l’adeguamento e la riqualificazione della
ricettività
DATA CANTIERABILITA’:
SOGGETTO PROPONENTE: Parco di Porto Venere
DENOMINAZIONE DELL’INTERVENTO PROPOSTO: Percorso botanico della “Villa del
Varignano”
DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO PROPOSTO: L’intervento consiste nella realizzazione di
un percorso botanico nell’Area Archeologica tutelata dalla competente Soprintendenza, che è stata
inserita quale Area Contigua nella zonizzazione del Piano del Parco.
IMPORTO DELL’INTERVENTO PROPOSTO: Euro 50.000,00
TIPO DI INTERVENTO: Adeguamento
STATO DELLA PROGETTAZIONE:
PRIORITA’:
ASSE PRIORITARIO: 3
SCHEDA N°
Produzione di energia elettrica applicando
nuove tecnologie, combustibili non inquinanti e
RES per migliorare il rapporto con l’ambiente
DATA CANTIERABILITA’:
SOGGETTO PROPONENTE: Parco di Porto Venere
DENOMINAZIONE DELL’INTERVENTO PROPOSTO: Promozione di forme di risparmio
energetico e della risorsa idrica.
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DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO PROPOSTO: Sviluppo di un progetto in corso con
l’Università di Berlino, attraverso lo studio e l’approfondimento e quindi la promozione di forme
di risparmio energetico e della risorsa idrica, purchè a bassa incidenza sull’ambiente e sul
paesaggio.
IMPORTO DELL’INTERVENTO PROPOSTO: Euro 250.000,00
TIPO DI INTERVENTO: Nuovo
STATO DELLA PROGETTAZIONE:
Definitivo
PRIORITA’:
ASSE PRIORITARIO: 8
SCHEDA N°
Rilancio delle attività produttive tradizionali con
individuazione del rispettivo marchio di qualità
DATA CANTIERABILITA’:
SOGGETTO PROPONENTE: Parco di Porto Venere
DENOMINAZIONE DELL’INTERVENTO PROPOSTO: Ripristino e valorizzazione delle
tecniche di allevamento dei mitili: Progetto “Vigne del Mare”
DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO PROPOSTO: Il progetto di pone l’obiettivo di ripristinare
le tecniche tradizionali di allevamento dei mitili e soprattutto, attraverso opportuni incentivi e con
l’utilizzo del marchio del Parco, il ritorno alla messa a dimora dei tradizionali paletti, in luogo delle
attuali strutture galleggianti
IMPORTO DELL’INTERVENTO PROPOSTO: Euro 50.000,00
TIPO DI INTERVENTO: Adeguamento
STATO DELLA PROGETTAZIONE:
PRIORITA’:
ASSE PRIORITARIO: 8
SCHEDA N°
Rilancio delle attività produttive tradizionali con
individuazione del rispettivo marchio di qualità
DATA CANTIERABILITA’:
SOGGETTO PROPONENTE: Parco di Porto Venere
DENOMINAZIONE DELL’INTERVENTO PROPOSTO: Valorizzazione dei prodotti agricoli ed
artigianali.
DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO PROPOSTO: L’obiettivo è la valorizzazione dei prodotti
agricoli ed artigianali e la loro promozione commerciale presso punti vendita nei centri visita del
Parco
IMPORTO DELL’INTERVENTO PROPOSTO: Euro 250.000,00
TIPO DI INTERVENTO: Adeguamento
STATO DELLA PROGETTAZIONE:
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ALLEGATO N. 02
Allegato alla delibera di G.C. n. 5 del 11.01.2006.
PROGETTO DI RICERCA
STUDIO FINALIZZATO ALLA REDAZIONE DEL PIANO DI GESTIONE PER IL SITO UNESCO
“PORTO VENERE, CINQUE TERRE E ARCIPELAGO DI PORTO VENERE” SUB AMBITO
“PORTO VENERE E ISOLE”
L’Associazione SiTI – Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali per l’Innovazione, con sede operativa in
Torino – Via Pier Carlo Boggio 61, Partita I.V.A. 08535480019 e codice fiscale 97630270011, in persona
del suo Presidente Prof. Riccardo Roscelli,
e
Il Comune di Porto Venere, con sede in … P.IVA: … in persona di …;
PREMESSO CHE
•
Si.T.I., Associazione senza fini di lucro costituita tra il Politecnico di Torino e la Compagnia di San
Paolo, ha tra i suoi compiti promuovere, condurre e potenziare, in unità di intenti con il Politecnico di
Torino, la ricerca e l’alta formazione nei seguenti campi tematici: ambiente e paesaggio, città e territorio,
architettura e patrimonio, sicurezza, favorendo la cooperazione con i diversi soggetti interessati;
•
Si.T.I. opera in una rete di livello nazionale e internazionale e finalizza la propria attività alla soluzione
di problemi e alla realizzazione di processi e progetti complessi inerenti la qualità dei sistemi territoriali
come fattore di sviluppo locale e di attrazione di attività innovative, costituendo un trait d’union tra il
mondo accademico, le imprese e gli enti pubblici di vario livello, nell’intento di integrare i risultati della
ricerca con le reali esigenze delle Amministrazioni pubbliche e degli operatori che intervengono a vario
titolo nella valorizzazione del territorio;
•
ll Comune di Porto Venere attribuisce alla conservazione e valorizzazione del proprio patrimonio
paesaggistico, ambientale e storico un valore strategico oltre che strumentale allo sviluppo e alla
qualificazione del proprio territorio.
•
da tempo sono in corso colloqui finalizzati all’individuazione e definizione di eventuali ambiti di azione
comune tra i due soggetti;
CONSIDERATO CHE
•
l’intervento sul patrimonio ambientale del Comune di Porto Venere e del Parco Naturale Regionale di
Porto Venere richiede particolari attenzioni e l’integrazione di professionalità specifiche rispetto al
territorio di riferimento;
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57
•
il trasferimento di conoscenza scientifica e innovazione tecnologica verso il territorio costituisce un
fattore determinante per il successo dei programmi di intervento.
CONVENGONO QUANTO SEGUE
Art. 1
Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente accordo.
Art. 2
Le parti intendono avviare un programma di ricerca sui seguenti argomenti/settori:
- collaborazione alla creazione di un Sistema Informativo Territoriale (S.I.T.) sulla base dei dati
esistenti e reperibili;
- redazione del Piano di Gestione secondo quanto previsto dai protocolli UNESCO;
- verifica di fattibilità degli scenari strategici di sviluppo previsti per il territorio di Porto Venere
nell’ottica della messa a punto del Piano di Gestione.
Le attività caratterizzanti la ricerca sono esplicitate nell’allegato tecnico che segue.
Art. 3
La collaborazione avrà durata di 18 mesi a decorrere dalla data di firma di questo accordo e potrà essere
rinnovata, previo accordo tra le parti.
Art. 4
Si.T.I. si impegna alla costituzione e al funzionamento di un qualificato gruppo di lavoro, garantendone
efficacia e continuità.
Il Comune di Porto Venere si impegna, parimenti, a mettere a disposizione locali idonei al fine di ospitare un
apposito gruppo di lavoro agevolandone i rapporti con le strutture tecniche per la durata delle indagini e delle
attività previste.
Art. 5
Lo sviluppo delle attività legate al presente Protocollo si svilupperà sotto la diretta responsabilità del
Sindaco del Comune di Porto Venere e del Presidente di SiTI o di loro delegati.
Allo scopo di assicurare una gestione unitaria e omogenea della ricerca, SiTI provvederà a seguire l’intero
progetto dal punto di vista organizzativo e amministrativo compresa la gestione del personale incaricato.
Art. 6
I costi previsti saranno sostenuti dal Comune di Porto Venere e da SiTI, per un totale di 120.000 €.
Il Comune di Porto Venere verserà la propria quota a SiTI, pari a 50.000 + IVA €, dietro presentazione di
fattura, secondo le seguenti tempistiche:
- 20.000 Euro entro trenta giorni dalla definitiva approvazione del bilancio di previsione
dell’anno 2006;
- 30.000 Euro entro trenta giorni dalla conclusione del progetto di ricerca;
Art. 7
Qualunque controversia derivante dall’attuazione del presente contratto sarà demandata al Giudice
ordinario del Foro della Spezia.
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ALLEGATO TECNICO
Attività caratterizzanti la ricerca
OBIETTIVI E ATTIVITA’ DELLA RICERCA
L’obiettivo della ricerca è quello di promuovere azioni e progetti finalizzati alla valorizzazione
delle potenzialità culturali e socio – economiche (oltre che ambientali) del territorio compreso nel
sito UNESCO compreso nel Comune di Porto Venere.
La promozione di tali azioni dovrà essere incentrata sull’integrazione tra le diverse competenze e
sulla individuazione di soluzioni tecniche e sperimentali sostenibili sul piano economico,
procedurale e gestionale.
Questo obiettivo è coerente con la richiesta dell’UNESCO a tutti i siti iscritti nella Lista del
Patrimonio Mondiale dell’Umanità di elaborare un Piano di Gestione. Secondo l‘UNESCO il Piano
dovrebbe focalizzarsi soprattutto sulla programmazione degli interventi da attuare per mantenere
nel tempo l’integrità dei valori che hanno consentito l’iscrizione nella Lista, in modo da preservare
il sito per le future generazioni.
La realizzazione di tale progetto presuppone la costituzione e il coordinamento di un gruppo di
lavoro di esperti multidisciplinari, con competenze in: economia e gestione dei beni culturali,
architettura, urbanistica e pianificazione, conservazione dei beni culturali, marketing turistico,
comunicazione, Sistemi Informativi Territoriali.
La ricerca è caratterizzata da un approccio integrato che permetta di coniugare la necessità di
tutelare e conservare i valori propri del sito con le esigenze di sviluppo socio-economico dei relativi
territori. Il Piano di Gestione, quindi, sposta i propri confini, in un’ottica di area vasta ponendo al
centro la valorizzazione, culturale ed economica, delle risorse in una logica di autonomia delle
economie locali.
Ulteriori finalità del progetto sono:
• costruire un metodo di pianificazione e gestione integrato che generi cicli virtuosi fra le
varie fasi del processo: conoscenza, pianificazione, gestione e monitoraggio;
• passare da un concetto di conservazione passiva, più tradizionale, ad un concetto di tutela
attiva, che attraverso un piano strategico di sviluppo, consideri il bene culturale come risorsa
primaria del territorio utile per il suo sviluppo economico e sociale;
• coordinare le logiche dei diversi portatori di interesse coinvolti (istituzionali e non),
convogliandoli verso obiettivi strategici condivisi, definendo modalità e modelli di gestione.
Il progetto è quindi articolato su quattro attività principali che saranno svolte in affiancamento a
risorse messe a disposizione dall’amministrazione:
A. analisi preliminare del sito e sua rappresentazione in un sistema di conoscenze
digitalizzato (Sistema Informativo Territoriale);
B. analisi della domanda / offerta in relazione al turismo culturale;
C. costruzione di banche dati sul mercato immobiliare, sulle destinazioni d’uso del
patrimonio edilizio, sugli usi del territorio di Porto Venere;
D. sviluppo del piano di gestione.
A. REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA S.I.T. PER IL PIANO DI GESTIONE PER IL SITO
DI PORTO VENERE E LE ISOLE
L’utilizzo dei softwares S.I.T. (Sistema Informativo Territoriale), che andranno acquistati a spese
dell’Amministrazione comunale, permette di considerare la dimensione dello spazio quale variabile
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
59
atta a descrivere, tramite i riferimenti a coordinate geografiche, entità ed oggetti che sono dotati di
propria forma fisica e hanno una collocazione e una distribuzione nel territorio e che possono essere
tra loro messi in relazione.
Non solo, ma anche quei fenomeni che non hanno una propria dimensione spaziale, quali ad
esempio quelli sociali, economici e culturali, possono essere collegati a particolari punti dello
spazio, acquisendo una propria pertinenza territoriale.
Nel caso del comune di Porto Venere, il S.I.T. dovrà prima di tutto costituire una base di
conoscenza territoriale e ambientale per integrare dati e informazioni relativi sia agli strumenti di
pianificazione in atto sia agli aspetti naturali e paesaggistici, nonché storico-architettonici.
Questi ultimi costituiscono infatti uno degli elementi di maggior significatività dell’ambito.
La scala di indagine adeguata al contesto territoriale dovrà essere quella
1:10.000 e uno dei primi passi sarà quello di acquisire tutti i dati
disponibili presso le strutture comunali in forma vettoriale, a partire dal
Piano del Parco Regionale di Porto Venere.
La cartografia necessaria dovrà essere quella di base per un sistema
informativo territoriale di questo tipo:
• Carta tecnica regionale
• Carte dell’uso del suolo
• Carta geologica
• Ortofoto digitale a colori IT2000
• Carta dei SIC terrestri e marini
Sarà inoltre necessario, al fine di ottenere una rappresentazione completa
del territorio, avere informazioni relative al sistema dei vincoli che
insistono sull’area (ambientali, idrogeologici, archeologici, ecc) e agli
strumenti di pianificazione: aree protette, PTCP, PTC provinciale, PUC,
ecc. La disponibilità di tali informazioni e la forma con la quale saranno
fornite (se possibile vettoriale georeferenziato, in seconda battuta digitale
o cartacea) saranno elementi essenziali per la corretta realizzazione di
questa attività. Questa attività, in particolare in presenza di dati di base
non vettoriali, sarà condotta in affiancamento con le risorse umane messe
a disposizione dal Comune di Porto Venere.
Il lavoro sarà articolato secondo tre livelli successivi di trattamento ed
elaborazione dei dati: partendo dalla strutturazione del livello della “base
di dati” si passerà alla “base di informazioni”, tramite opportune
metodologie analitiche, per integrare i dati nella “base di conoscenza”,
finalizzata al raggiungimento degli obiettivi stabiliti all’avvio del progetto.
Si evidenzia come tale sistema renderà le conoscenze condivisibili e confrontabili con l’intero sito
UNESCO.
In sintesi le due attività legate al S.I.T., che è in fase di sviluppo da parte del Comune di Porto
Venere, saranno:
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
60
ƒ
ƒ
integrare i dati rilevati nelle attività di ricerca all’interno del S.I.T. del Comune di Porto
Venere,
seguire la compatibilità con i sistemi informativi utilizzati all’interno del sito UNESCO.
B. IL TURISMO CULTURALE: ANALISI DELLA DOMANDA E DELL’OFFERTA
E' opinione universalmente condivisa che i Beni e le Attività Culturali possano svolgere un ruolo di
primo piano nelle strategie dello sviluppo economico. Altrettanto condivisibile è il pensiero che
senza una gestione innovativa ed efficiente dei beni diventa assai difficoltoso garantirne la stessa
conservazione.
L’UNESCO, inoltre, riconosce al nostro Paese un ruolo di guida nella gestione dei beni culturali, sia
in fase di tutela che in fase di ricerca scientifica e di management.
Tutela e conservazione sono, tuttavia, condizioni necessarie ma non sufficienti. Occorre anche un
disegno strategico della catena del valore che, con la tutela, attivi anche la filiera della cultura, il
turismo e le produzioni tipiche.
Il progetto è la cesura fra questi comparti, operanti in passato con vie parallele e quindi poco
integrati in un modello di sviluppo capace di emulare il successo dei distretti industriali.
Ovviamente, i problemi per organizzare formule innovative di distretti culturali o sistemi turistici
locali sono molti. Il progetto parte pertanto da una serie di rilievi che identificano altrettanti
fabbisogni informativi ed applicativi verso cui il progetto è finalizzato.
Il tema del turismo culturale va quindi affrontato sviluppando un’analisi della domanda e
dell’offerta che utilizzerà gli strumenti informatici (Sistemi Informativi Territoriali) sviluppati nelle
fasi precedenti.
Occorre partire dal presupposto che la domanda turistica sarà sempre più esigente e sofisticata e
diversifica le sue preferenze. Richiederà, comunque, servizi di qualità e non rinuncerà ai livelli di
vita e di consumi propri del mondo cittadino. Richiederà una cura puntigliosa dell'ambiente, scenari
inconsueti, natura incontaminata, contatti veri con la cultura e le tradizioni locali. Vorrà vivere una
esperienza turistica da raccontare perché vissuta nella realtà del sito, fuori dall'ordinario, originale,
ma con i servizi propri del turismo internazionale. Un mondo riconoscibile nelle memorie storiche
del luogo, nelle tradizioni e nell'ambientazione retta anche dalla tecnologia, elemento da usare e non
vedere.
Per quanto riguarda l’analisi della domanda, negli ultimi anni una delle tecniche più utilizzate nel
marketing per l’analisi delle preferenze dei consumatori è stata la Conjoint Analysis. Tale tecnica è
stata recentemente trasposta al campo dei beni storici-cultuturali e paesaggistici per saggiare la
domanda espressa dai consumatori reali e/o potenziali di tali servizi. Questa metodologia, definita
Choice Experiment (CE) nell’accezione dei beni storico-culturali e dei paesaggi, si basa
essenzialmente su due forti correnti teoriche:
•
•
La Random Utilità Teory (RUT), teoria econometrica in grado di estrapolare l’utilità
marginale delle diverse caratteristiche di un servizio;
La Behavioural Science, teoria che studia le scelte degli individui.
La CE e stata utilizzata con successo nell’analisi della domanda di beni non-market in quanto si
basa sulla simulazione di un mercato ipotetico di beni e servizi utilizzando come input dell’analisi
le preferenze espresse dai consumatori (stated-preferences). Le preferenze degli individui vengono
raccolte tramite intervista sottoposta ad un campione della popolazione opportunamente scelto
(turisti, abitanti del luogo, outsiders); a tale campione si presentano diversi profili del bene/servizio
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
61
che viene scomposto in una serie di attributi o caratteristiche, a loro volta suddivisi in livelli. La CE
utilizza quindi modelli econometrici multivariati, essenzialmente logit e probit, per valutare le
utilità parziali (parth- worths) degli attributi o caratteristiche di un bene/servizio. In tal modo è
possibile valutare gli attributi ritenuti più importanti (trade-offs) dal campione significativo di
popolazione esaminato al fine di trasferire queste stime nelle scelte di gestione e policy che
un’amministrazione desidera implementare. Di fondamentale importanza è la capacità manifestata
da tale analisi di estrapolare diverse tipologie del valore, valori d’uso diretti e indiretti, e valori
d’uso-passivi (opzione, lascito, esistenza,..). Questa tecnica verrà messa in atto nell’area vasta
comprensiva del Parco Regionale di Porto Venere utilizzando un campione significativo. SiTI, in
questa fase, fornirà un apporto metodologico coordinando le attività di rilievo che saranno a carico
del Comune di Porto Venere.
A ciò verrà affiancata un’analisi dell’offerta; sarà realizzata una rilevazione con strumenti digitali
dello stato di fatto sul quale s’intende intervenire per realizzare una ricettività turistica diffusa come
espressione del sistema culturale di Portovenere. Fra i vari elementi da svilupparsi nell’analisi
dell’offerta si evidenziano:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
l'offerta turistica innovativa ed ecologica;
direttrici a fini turistici del patrimonio pubblico
direttrici per la valorizzazione del patrimonio artistico monumentale;
direttrici per gli interventi ed il recupero dei centri storici a fini ricettivi;
direttrici per la sistemazione ambientale ed il recupero del degrado ;
direttrici per la creazione e/o adeguamento di itinerari tematici;
direttrici per la promozione dei prodotti tipici ;
direttrici per lo sviluppo delle aziende agrituristiche;
direttrici per la promozione dell'artigianato artistico ;
direttrici per la creazione dei circuiti e della relativa e infrastrutture;
direttrici per la segnaletica, la cartellonistica e le immagini;
dimensionamento dello sviluppo turistico sostenibile;
impatto economico, sociale, occupazionale .
Va rimarcato che, senza il coinvolgimento delle collettività locali e la presenza di un ente di
gestione, non scatteranno gli automatismi economici del successo. I risultati andranno discusse ed
approfondite a livello locale con gli opportuni strumenti che la ricerca economica e sociale mette a
disposizione dell'analista.
C. RICERCA SUL MERCATO IMMOBILIARE E SUL PATRIMONIO EDILIZIO DEL
COMUNE DI PORTOVENERE
L’attività di ricerca ha come obiettivo l’analisi degli effetti indotti sul mercato immobiliare dai
processi di trasformazione urbanistici, economici e sociali che hanno caratterizzato il territorio del
Comune di Porto Venere nell’ultimo decennio. Questo obiettivo pare strategico in funzione della
gestione del territorio visti gli impatti sociali indotti dalla rapida crescita dei valori immobiliari. Un
secondo obiettivo è un’analisi dell’edificato che sia preliminare ad azioni normative da parte del
Comune finalizzate alla valorizzazione degli elementi caratterizzanti il patrimonio edilizio del
Comune di Porto Venere.
In particolare, in prima battuta, verrà sviluppata una analisi congiunturale del mercato immobiliare
locale con particolare riferimento ai caratteri della domanda ed offerta nel tempo e al livello dei
prezzi di compravendita e locazione degli immobili a destinazione residenziale.
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
62
Le analisi saranno sviluppate in collaborazione con Agenti immobiliari e operatori del mercato che
operano professionalmente nel territorio del Comune di Porto Venere e che saranno appositamente
individuati.
I dati sensibili ai fini dell’analisi sono:
- il livello dei prezzi degli immobili residenziali destinati alla vendita e alla locazione, in
funzione di alcune caratteristiche immobiliari significative quali: la localizzazione (vicinanza
al mare), lo stato di manutenzione dell’immobile e dell’edificio, il livello di accessibilità e dei
servizi;
- le tendenze dei caratteri della domanda ed offerta immobiliare nel tempo, ai fini di capire
l’evoluzione degli stessi nel tempo e il livello di soddisfacimento degli acquirenti o locatari;
- l’andamento del mercato, attraverso la rilevazione del trend tendenziale (misurato sulla base
del confronto tra il numero delle compravendite e locazioni registrate negli ultimi anni dagli
Agenti immobiliari coinvolti nell’indagine), del lag temporale medio (ossia del lasso di tempo
che intercorre tra l’entrata dell’immobile sul mercato e la sua uscita a seguito di vendita o
locazione), del gap percentuale medio tra prezzo (o affitto richiesto) e prezzo (o affitto)
effettivo.
Le rilevazioni avverranno tramite incontri diretti con gli Agenti i quali compileranno schede di
indagine appositamente predisposte sulla base dei particolari caratteri del mercato immobiliare
locale.
Se la consistenza dei dati così raccolti sarà significativa, questi saranno tabulati in un apposito
database che consentirà interrogazioni mirate.
L’obiettivo è quello di conoscere la distribuzione temporale dei prezzi e dei canoni (reali)
all’interno del territorio comunale, nonché le tendenze della domanda e dell’offerta in funzione
delle principali caratteristiche quali-quantitative e localizzative degli immobili.
Ai fini di indagare le possibili relazioni che esistono tra normativa urbanistica, trasformazioni
territoriali e formazione dei valori immobiliari, i dati saranno riportati su cartografia tecnica (in
scala 1:5.000).
La mappatura dei valori sarà operata in funzione di alcuni parametri significativi quali: la
localizzazione degli immobili (distanza dal mare), l’accessibilità e lo stato di manutenzione.
Parallelamente verrà sviluppato un rilievo dell’edificato compreso nel territorio comunale
riconosciuto dall’UNESCO, che prevede diverse attività:
ƒ l’identificazione degli ambiti preferenziali sui quali procedere con il rilievo tenendo conto
dei dati preesistenti, delle necessità dell’amministrazione e della significatività rispetto al
caso studiato;
ƒ la predisposizione di schede di rilievo con l’esplicitazione dei criteri e degli elementi
caratterizzanti il patrimonio edilizio del Comune di Porto Venere;
ƒ la messa in campo di un supporto tecnico con indirizzi operativi finalizzati alla risoluzione
delle criticità esistenti.
L’amministrazione comunale di Porto Venere si impegna a rendere disponibili eventuali dati
esistenti, l’alloggio per i rilevatori che agiranno nel territorio comunale, e contatti con operatori del
settore.
D. IL PIANO DI GESTIONE
La metodologia che sarà applicata trova i suoi principi fondamentali nelle Linee Guida elaborate
dalla Commissione Nazionale Siti UNESCO e Sistemi Turistici Locali, che possono essere
considerate il punto di partenza del presente documento.
Il Piano di Gestione è, a tutti gli effetti, la cornice all’interno della quale si inseriscono le attività di
ricerca fino a qui delineate; esse sono imput per determinare azioni proprie del piano, ma
costituiscono azioni esse stesse che creano conoscenza e consapevolezza per gli stakeholders.
Gli obiettivi principali propri di un Piano di gestione sono:
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
63
•
•
mantenere nel tempo l’integrità dei valori che hanno consentito l’iscrizione all’UNESCO;
coniugare la tutela e la conservazione con lo sviluppo integrato delle risorse d’area
dell’economica locale;
• rendere compatibile un processo locale condiviso da istituzioni, soggetti pubblici e privati.
Questi obiettivi si realizzano con la messa in atto di una precisa procedura, strutturata secondo assi
principali per i quali, partendo da obiettivi e strategie pluriennali, è necessario definire piani di
azione specifici:
1. il Piano della conoscenza
2. il Piano di tutela e conservazione,
3. il Piano di valorizzazione
4. il Piano della comunicazione
“In sintesi il piano definisce un sistema di gestione che, partendo dai valori che hanno motivato, o
motiveranno, l’iscrizione del sito alla Lista del Patrimonio mondiale dell’Umanità (WHL), effettua
un’analisi integrata dello stato dei luoghi individuando le forze del cambiamento in atto, identifica
poi gli obiettivi futuri raggiungibili attraverso le opzioni di intervento e le possibili strategie, ne
valuta gli impatti probabili sul sistema locale, sceglie i piani di azione per conseguire i traguardi
fissati, definisce le modalità di coordinamento e di attuazione e ne verifica il conseguimento tramite
una serie di indicatori che attuano il monitoraggio sistematico dei risultati nel tempo.”3
Le esperienze precedentemente condotte hanno evidenziato alcuni elementi fondamentali, che
costituiscono i capisaldi della metodologia:
•
•
•
•
la valorizzazione del sistema culturale territoriale, inteso come un processo integrato di
gestione dell’area culturale, che supera i confini del sito UNESCO arrivando all’intero
territorio di riferimento;
la sostenibilità degli interventi sia dal punto di vista ambientale (capacità di carico del
sistema), che sotto l’aspetto delle valenze culturali e sociali;
la flessibilità della metodologia che diventa una specificità delle indicazioni e delle attività
indicate per Porto Venere;
la necessità di perseguire la condivisione degli obiettivi ed il coordinamento delle attività
per arrivare ad uno scambio di conoscenze e di pratiche virtuose che potenzino le capacità
globali del sistema culturale locale.
Il Comune di Porto Venere si impegna a collaborare alla redazione del Piano di Gestione, mettendo
a disposizione risorse qualificate in termini di competenze e conoscenza del territorio.
CRONOPROGRAMMA
Le attività fino a qui delineate saranno organizzate secondo il seguente cronoprogramma.
1° anno
FASI
ATTIVITA’
1°
bim.
2°
bim.
3°
bim.
4°
bim.
2° anno
5°
bim.
6°
bim.
1°
bim.
2°
bim.
3°
bim.
A. S.I.T.
B. Turismo culturale
3
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI, Quadro Comunitario di Sostegno 2000-2006 Regioni Ob.1, PON
Assistenza Tecnica e Azioni di Sistema Progetto Operativo MiBAC – misura I.2, Progetto di definizione di un modello per la
realizzazione dei Piani di Gestione dei siti UNESCO
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
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C. Mercato immobiliare e
patrimonio edilizio
D. Piano di Gestione
ALLEGATO N. 03
CENTRO REGIONALE PER LA RICERCA E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE
MARINE
(CE.R.M.A.)
PRIMA BOZZA IDENTIFICAZIONE DIMENSIONALE DELL’AVANNOTTERIA.
Ipotesi di distribuzione logistica impianti.
Area esterna attigua al capannone.
Piccola area all’aperto da dimensionare. Andrebbe coperta (uso di pareti
sandwich). Potrebbe essere un’area sufficientemente grande per ospitare
6 vasche rettangolari da 12.500 litri ciascuna per la stabulazione di
riproduttori di nuove specie ittiche, ed un complesso di filtrazione,
debatterizzazione e condizionamento acqua.
Attrezzatura: 6 vasche (1,8 x 4,5 x 1,6)
Circuito di carico e scarico acqua
Circuito elettrico
Circuito di monitoraggio ossigeno e temperatura gestito da computer
Complesso di biofiltrazione.
Interno capannone – piano terra.
1) Settore riproduttori tradizionali.
Ricavato all’interno del capannone attraverso l’installazione di pareti mobili. Costituito da 4
vasche (2 per specie) con due biofiltri. Le vasche sono rettangolari (2,6 x 5 x 1,5) da 19.500 mc
ciascuna. Attenzione dovrà essere posta ai due circuiti di trattamento dell’acqua perché dovranno
fornire acqua a due specie diverse con caratteristiche diverse.
Attrezzatura: 4 vasche da 19.500 litri ciascuna;
Circuito idrico carico e scarico
Circuito elettrico
Monitoraggio gestito da computer
Biofiltrazione (2 complessi)
2) Settore allevamento larvale.
Area posta a fianco settore riproduttori. Costituito da 12 vasche da 4 mc
ciascuna di forma possibilmente circolare (verifica da fare presso la ditta
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
65
costruttrice). Le vasche sono divise in gruppi di 4 vasche. Ogni gruppo è
dotato di:
Circuito idrico di carico e scarico
Biofiltro e debatterizzatore
Il circuito elettrico e quello di monitoraggio temperatura e ossigeno
disciolto sono comuni a tutti tre i gruppi.
3) Settore di allevamento avannotti.
Occupa da solo circa metà della superficie del capannone piano terra. È
costituito da 15 vasche rettangolari (5,5 x 2 x 1,3) o elissoidali suddivise
in due gruppi (9 e 6 vasche) con biofiltri indipendenti. Ogni gruppo è
dotato di:
-
Circuito idrico di carico e scarico
Biofiltro e debatterizzatore
Circuito elettrico e di monitoraggio sono in comune.
4) Settore di servizi
Costituito da un’area chiusa con generatore di corrente ausiliario, quadri
elettrici generale e derivati, ecc. da individuare
5) Settore Rotiferi
Area chiusa e termicamente indipendente. Sono presenti 8 vasche da 2 mc ciascuna di forma
cilindro conica e 4 vasche da 600 litri ciascuna anch’esse di forma cilindroconica.
- Attrezzature: 8 vasche da 2000 litri e 4 vasche da 600 litri.
- Termoventilatori per aria calda e fredda.
- Attrezzature per la manipolazione dei rotiferi
- Attrezzature per il mantenimento della temperatura in acqua
- Circuito idrico di adduzione
- Circuito di ossigenazione e di aerazione
- Sistema monitoraggio
- Circuito elettrico
6) Settore Artemia salina
Area chiusa e termicamente indipendente. Presenti 4 vasche da 2 mc
ciascuna e 4 vasche da 1 mc ciascuna. Le vasche sono di forma identica a
quelle per i rotiferi.
-
Attrezzature: 4 vasche da 2000 litri e 4 vasche da 1000 litri.
Termoventilatori per aria calda e fredda.
Attrezzature per la manipolazione delle Artemie
Attrezzature per il mantenimento della temperatura in acqua
Circuito idrico di adduzione
Circuito di ossigenazione e di aerazione
Sistema monitoraggio
Circuito elettrico
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
66
¾ Piano soppalco
a) Settore fitoplancton.
Costituito da un’area chiusa termoventilata. Il settore presenta diverse attrezzature di produzione
costituite da:
- Tavolo luminoso per il mantenimento di piccoli volumi di alghe e dei ceppi di origine;
- Strutture di varia dimensione per tenere sacchi di polietilene trasparenti da 50 fino a 300 litri, in
numero di 20-30 da 50 litri e di 60 da 300 litri
- Circuito di illuminazione dell’area;
- Circuito idrico di adduzione;
- Circuito di aerazione arricchito di CO2
- Tavoli e materiale per le repliche delle nuove colture
- Piccolo reparto per il confezionamento dei sacchi di polietilene (saldatrice e bobine di
polietilene).
b) Settore per la produzione di nuove specie a livello sperimentale.
Le dimensioni di tale settore sono ancora da valutare. Potrebbe essere
impegnata una superficie di circa (5 x 18 m = 90 mq) posta a fianco degli
uffici. Le vasche sono di forma cilindrica con fondo arrotondato da 300
litri o 600 litri (occorre valutarne il numero in funzione dello spazio). Il
numero di vasche andrebbe suddiviso in almeno due file in modo da essere
indipendenti come circuito idrico e filtrazione biologica.
Occorre avere:
- Circuito idrico di adduzione e scarico;
- Circuito elettrico;
- Circuito di ossigeno ed aerazione
- Monitoraggio
- Biofiltri e debatterizzatori
- Sistemi di illuminazione con reostato
c) Uffici, laboratori e servizi igienici.
Sono già ubicati al piano soppalcato. I laboratori possono essere ricavati
esternamente agli uffici in piccole aree attigue ed inutilizzate per motivi di
superficie disponibile. Gli uffici possono essere utilizzati anche come area
studio, didattica e riunione collaboratori.
Ipotesi valutazione della produzione:
¾
-
Produzione larve di ORATA fino all’età di 50 giorni – settore allevamento larvale.
Concentrazione uova all’incubazione: 150.000/mc
Numero uova poste ad incubare per vasca: 600.000
Percentuale di schiusa ipotizzata: 80%
Numero larve alla schiusa: 480.000 per vasca
Percentuale sopravvivenza al 50° giorno: 30%
Numero larve al 50° giorno: 144.000 per vasca
Numero totale di larve al 50° giorno: 1.728.000 per ciclo
¾ Andamento dei cicli di produzione per la specie ORATA
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
67
a) 1° ciclo:
- 1 novembre- 31 dicembre
- numero vasche impegnate: 12
- numero larve prodotte: 1.728.000
b) 2° ciclo:
- 1 gennaio – 28 febbraio
- numero vasche impegnate: 6
- numero larve prodotte: 864.000
c) 3° ciclo:
- 1 marzo – 30 aprile
- numero vasche impegnate: 6
- numero larve prodotte: 864.000
d) 4° ciclo
- 1 maggio - 1 luglio
- numero vasche impegnate: 12
- numero larve prodotte: 1.728.000
¾
-
Produzione larve di BRANZINO fino all’età di 50 giorni – settore allevamento larvale.
Concentrazione uova all’incubazione: 150.000/mc
Numero uova poste ad incubare per vasca: 600.000
Percentuale di schiusa ipotizzata: 80%
Numero larve alla schiusa: 480.000 per vasca
Percentuale sopravvivenza al 50° giorno: 50%
Numero larve al 50° giorno: 240.000 per vasca
Numero totale di larve al 50° giorno: 1.440.000 per ciclo
¾ Andamento dei cicli di produzione per la specie BRANZINO
a) 1° ciclo
- 1 gennaio – 28 febbraio
- numero vasche impegnate: 6
- numero larve prodotte: 1.440.000
b) 2° ciclo:
- 1 marzo – 30 aprile
- numero vasche impegnate: 6
- numero larve prodotte: 1.440.000
¾ Produzione avannotti di ORATA fino all’età di 180 giorni – settore avannotteria.
-
Numero larve poste in allevamento in due cicli completi: 1.728.000
Percentuale di sopravvivenza al 180 giorno: 70%
Numero larve poste in allevamento in due cicli semi-completi: 864.000
Numero avannotti prodotti per ciclo: 600 - 1.200.000
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
68
- Peso medio per avannotto: 12,5 g (10-15 g)
- Numero totale avannotti di orata prodotti sui 4 cicli: 3.600.000
¾ Produzione avannotti di BRANZINO fino all’età di 180 giorni – settore avannotteria.
-
Numero larve poste in allevamento in due cicli: 1.440.000
Percentuale di sopravvivenza al 180 giorno: 70%
Numero avannotti prodotti per ciclo: 1.000.000
Peso medio per avannotto: 12,5 g (10-15 g)
Numero totale avannotti di orata prodotti sui 2 cicli: 2.000.000
Totale avannotti prodotti: 5.600.000
Calcolo delle cubature di acqua impegnate e delle quantità di rabbocco giornaliero lavorando con un
circuito chiuso. (475 mc totali + ricerca)
- Riproduttori: 4 vasche da 19.500 litri
- Riproduttori nuove specie: 6 vasche da 12.550 litri
- Larve: 12 vasche da 4.000 litri
- Avannotti: 15 vasche da 14.500 litri
- Fitoplancton: complessivi
- Roriferi: 12 vasche per complessivi
- Artemie: 8 vasche per complessivi
Calcolo dei rabbocchi giornalieri.
- Riproduttori: 20%
litri
- Riproduttori nuove specie: 20%
15.000 litri
- Larve: 30%
litri
- Avannotti: 30%
litri
- Fito-zooplancton: turn-over giornaliero
tot. 18.500 litri
Totale
tot. 78.000 litri
tot. 75.000 litri
tot. 48.000 litri
tot. 217.000 litri
tot. 18.500 litri
tot. 18.500 litri
tot. 16.000 litri
tot. 15.600
tot.
tot. 14.400
tot. 65.500
128.500 litri
SETTORE RICERCA PESCA: DA DEFINIRE
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
69
ALLEGATO N. 04
PROGETTO DI AUTONOMIA ENERGETICA
TERMICA ed ELETTRICA DELL’ISOLA PALMARIA
“SISTEMA DI ENERGIA VANADIUM REDOX”
Il “Sistema di Energia Vanadium Redox” è un innovativo apparato
frutto di oltre un decennio di studi e ricerche effettuati con il contributo di
Studiosi ed Università di vari Paesi e protetto da dieci Brevetti
Internazionali di proprietà della Soc. CHEMIECO s.r.l.
La tecnologia in questione si colloca nel settore della Ricerca e dello Sviluppo delle Energie
Alternative Rinnovabili, la cui importanza è in continua espansione, sia per i costi elevati
dell’energia di origine fossile, sia per le note problematiche ambientali.
Il principale concetto informatore della ricerca, sviluppo ed uso del “Sistema”, consiste nello
stoccaggio dell’energia quando è presente in abbondanza e nell’immediato utilizzo al momento
della effettiva necessità.
Immagazzinare Energia non è di per sé una novità, le tradizionali batterie al piombo ne sono un
esempio, ma nel tempo sono emerse esigenze di tipo diverso che hanno suggerito l’opportunità di
sviluppare apparati di accumulo più avanzati, in grado di abbinare al puro e semplice stoccaggio
altre tecnologie che fanno di una batteria un vero e proprio “Sistema di Energia Attivo” capace di
gestire più Fonti Alternative:
-
Risparmio Energetico ed ottimizzazione delle risorse disponibili;
Tutela Ambientale e sfruttamento delle Energie Rinnovabili;
Riduzione dei costi energetici;
Maggiore indipendenza dal petrolio.
Caratteristiche del “Sistema”:
-
-
-
-
stoccaggio dell’energia prodotta da Fonti Alternative (eolica – fotovoltaica – idroelettrica maree – ecc.) oppure direttamente dalla rete durante il periodo di minor costo;
ottimizzazione della produzione degli impianti ad Energie Rinnovabili poiché consente di
eliminare l’unico handicap di tali Fonti: la costante discontinuità di produzione e la conseguente
non contestualità produzione/fabbisogno;
rende possibile accumulare Energia e venderla nei periodi di maggiore richiesta, quindi,
ad un prezzo superiore;
restituzione dell’energia stoccata in corrente continua od alternata senza necessità di
trasformatori od inverters, con tempi di risposta inferiori al microsecondo;
consente di abbattere i consumi di picco rilasciando l’energia accumulata durante i
periodi di superproduzione da Fonti Alternative o durante la notte quando l’energia
attinta dalla rete ha costi inferiori;
consente, a parità di potenza necessaria, di realizzare impianti di minori dimensioni quindi con
risparmio sugli impianti medesimi, sulle infrastrutture, sulla manutenzione e sugli spazi
occupati;
possibilità di effettuare il “load leveling” nei settori industriale, commerciale, residenziale
e turistico;
disponibilità di energia pulita di profilo costante per l’eliminazione delle armoniche;
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
70
-
possibilità di utilizzare il “Sistema” per pilotare motori elettrici industriali di qualsiasi
tipo e potenza;
numero indefinito di cicli di carica/scarica – efficienza elevata > 85% dell’efficienza totale;
vita operativa praticamente illimitata, maggiore di 20 anni;
impatto ambientale sostanzialmente nullo al momento della sua alienazione;
manutenzione quasi inesistente;
facilità di monitoraggio dello stato di carica delle celle;
costruzione modulare di “sistemi” con potenza da 1 – 20 – 50 – 100 – 200 - 500 kW fino ad
1 MW ed oltre;
il “Sistema” conserva indefinitamente l’energia accumulata se non utilizzata.
Le specificità del “Sistema” non si esauriscono qui, ve ne sono altre di elevata potenzialità
applicativa per la cui descrizione sarebbe però necessario un approfondimento tecnico, pertanto si
fa riserva di illustrarle debitamente in altra sede.
INDICAZIONI DI MASSIMA SU ALCUNE APPLICAZIONI DEL
“SISTEMA DI ENERGIA VANADIUM REDOX”
Premesso che i settori di impiego del “Sistema” sono pressochè infiniti, elenchiamo qui di seguito
alcune applicazioni che non possono prescindere dall’utilizzo del “Sistema” e dal nostro
esclusivo know how, pena la realizzazione di qualcosa di completamente diverso.
Occorre evidenziare che per talune voci che seguono e per altre che non saranno qui citate,
abbiamo realizzato studi di fattibilità o sono in corso contatti per la loro realizzazione:
-
-
-
-
-
-
-
CENTRO RESIDENZIALE o Residenziale/commerciale/artigianale ad elevata autonomia
energetica Elettrica e Termica, con impiego di materiali interfacciabili con il “Sistema” e
facilmente inseribili nell’ambiente; le strutture saranno realizzate con un metodo costruttivo che
consente di “recuperare” gran parte dei costi necessari all’installazione di queste tecnologie
innovative e nel contempo di ottimizzarne l’impiego ed i risultati.
ZONE INDUSTRIALI: seppure con caratteristiche diverse dal Residenziale, anche negli
insediamenti produttivi si possono realizzare interventi tesi a ridurre la bolletta energetica, ad
esempio limitando o riducendo i consumi di picco.
RECUPERO INSEDIAMENTI PRODUTTIVI: utilizzare questi spazi per produrre Energia
da Fonti Rinnovabili può essere un modo per restituire “vitalità produttiva” a zone ormai
abbandonate.
TELECOMUNICAZIONI: sembra opportuno evidenziare che il “Sistema” è particolarmente
idoneo ad essere utilizzato per assicurare continuità di Energia alle centrali di
Telecomunicazioni, evitando qualsiasi rischio di black out ed abbattendo drasticamente costi e
tempi di manutenzione necessari per gli attuali gruppi di continuità.
UPS PER OSPEDALI, BANCHE ecc.: il nostro “Sistema può sostituire in completa sicurezza
i generatori diesel e gli eventuali sistemi di accumulo esistenti.
ROTORI EOLICI: un’Azienda Danese (la Danimarca è all’avanguardia mondiale nel settore
Eolico) sviluppetrà propri generatori idonei ad operare in simbiosi con il nostro “Sistema”;
analogo interesse è stato manifestato da due Aziende Italiane leader di settore.
RIFUGI ALPINI od ALTRE UTENZE ISOLATE: quando l’impianto per la produzione di
Energia è ad “isola” come nel caso dei Rifugi, l’impiego del “Sistema” si può ritenere
indispensabile.
AUTOGRILL e STAZIONI DI SERVIZIO: le aree di servizio autostradali dispongono quasi
sempre di spazi sufficienti ed idonei all’installazione di impianti FV e/o Eolici, anche in questo
caso il “Sistema” potrebbe assicurare il funzionamento in caso do black out e/o garantire il
funzionamento degli impianti di sicurezza ed antincendio, così come l’illuminazione dell’area.
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
71
-
-
BARRIERE PER IL PAGAMENTO PEDAGGIO AUTOSTRADALE: analogamente al
punto che precede, queste utenze possono essere asservite ad impianti FV e/o Eolici gestiti dal
nostro “Sistema”.
ILLUMINAZIONE PUBBLICA: in luogo dei lampioni alimentati dalla rete e di quelli FV che
dispongono di un’autonomia di funzionamento talvolta limitata, il “Sistema” è in grado di
garantire ad un’intera linea di illuminazione l’autonomia che si ritenga utile assegnarvi.
INFINE le possibili applicazioni nel settore dell’Autotrazione (Autobus Elettrico) con
performaces e caratteristiche innovative che, tra l’altro, ne consentirebbero l’uso h.24 con alcune
soste per “rifornimento” di pochissimi minuti effettuabili anche lungo il percorso.
Imbarcazioni: un laureando in ingegneria ha presentato una tesi concernente la trasformazione di
un peschereccio di 24 metri in uno yacht, la novità tecnologica che ha interessato molto gli
esaminatori, è stata rappresentata proprio dal “Sistema” che, acquisendo energia sia da impianti FV
che Eolici posizionati in coperta, sia mediante un generatore collegato all’asse dell’elica,
assicurerebbe il fabbisogno elettrico per tutti i servizi di bordo durante le soste in rada e, cosa
importante, senza generatori diesel né batterie convenzionali da controllare e sostituire.
Inoltre:
Impieghi strategici:
-
non rilevabilità della carica;
possibilità di stoccaggio del serbatoio in luoghi predefiniti;
funzionamento anche capovolta;
possibilità di essere sistemata in luogo chiuso e quindi schermato;
autonomia per impianti radar mobili;
Impieghi Civili:
- Modulo 24 – quartiere 100% autonomo;
impieghi nel terzo mondo dove non esiste una rete di distribuzione adeguata.
Come già detto, ci riserviamo di illustrarVi in sede diversa alcune applicazioni di carattere
maggiormente tecnico ed altre, uniche nel loro genere e di assoluta rilevanza, già oggetto di
trattative con Enti ed Associazioni interessate.
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
72
COMUNE DI PORTO VENERE
ASSE
DUPIM
MISURA
REGIONE LIGURIA
PROGETTO
IMPORTO
RICHIESTO
FINANZIAMENTO
Comune
VA
A-9
VA
A-1
VA
A-5
VA
A-5
IB
D-3
VA
A-5
VA
A-5
VA
A-5
IB
B-4
IB
B-4
IB
D-3
DE
E-1
E-1
P
Ristrutturazione impianto anticedio Isola Palmaria
€
200.000,00
€
100.000,00
€
100.000,00
Lavori di realizzazione impianto di depurazione Isola Palmaria
€
750.000,00
€
100.000,00
€
500.000,00
€ 150
Lavori di realizzazione opere di difesa costiera lungo la
banchina del Terrizzo
€
400.000,00
€
150.000,00
€
200.000,00
€
Lavori di ripascimento dei litorali con riqualificazione dei
percorsi esistenti tra Carlo Alberto e Terrizzo-Isola Palmaria
€
800.000,00
€
100.000,00
€
400.000,00
€ 300
Lavori di estendimento rete gas metano Isola Palmaria
€
400.000,00
€
300.000,00
€ 100
50
Consolidamento della spiaggia in località Pozzale
€
541.000,00
€
141.400,00
€
400.000,00
Consolidamento della "Punta della Mariella"
€
530.000,00
€
130.000,00
€
400.000,00
Consolidamento della "Cala dello Schenello"
€
752.000,00
Manutenzione aree di approdo e sentieristica Area Parco
€
180.000,00
€
80.000,00
€
100.000,00
Realizzazione centro visite del Parco Naturale sull'Isola
Palmaria
€
120.000,00
€
60.000,00
€
60.000,00
Produzione energia con combustibili non inquinanti
€
250.000,00
€
150.000,00
€ 100
€
250.000,00
€
100.000,00
€ 150
Rilancio attività produttive locali: valorizzazione prodotti agricoli
DE
Cipe
Rilancio attività produttive locali: valorizzazione allevamenti
mitili
TOTALI
€
752.000,00
€
200.000,00
€
50.000,00
€
100.000,00
€
€
5.373.000,00
€
911.400,00
€
3.562.000,00
€ 900
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
73
50
Allegato alla delibera di C.C. n. 59 del 22.12.2006.
PUNTO N. 4 ALL’O.D.G. – APPROVAZIONE P.I.S.T. DELL’ISOLA PALMARIA –
(PROGRAMMA INTEGRATO SVILUPPO TERRITORIALE)
SINDACO
Sarò breve perché, anche se è un volumetto, in realtà poi è una cosa dal punto di vista tecnico
abbastanza semplice. Voi sapete che il precedente Governo aveva emanato un documento che si
chiamava Dupim (documento unico di programmazione delle isole minori).
Noi, pur essendo all’interno delle isole minori non potevamo essere dentro questo Dupim per la
semplice ragione che l’Isola Palmaria non è sede del Comune, è una nostra isola.
Con la precedente Amministrazione siamo andati abbastanza avanti però non abbiamo potuto
entrare dentro questo meccanismo. Nonostante ciò, a luglio di quest’anno abbiamo presentato una
serie di progetti che in Commissione ministeriale sono passati, un esempio è il progetto dell’acqua,
gas e adesso si è aggiunta la fognatura per la Palmaria.
Il Dupim ha una valenza triennale e scade il 31.12.06 . Noi siamo entrati dentro il meccanismo
Dupim a gennaio di quest’anno perché il Presidente della Giunta Regionale, è stata una cosa anche
curiosa per la Pubblica Amministrazione perché tutta questa cosa è avvenuta tre le 18 di sera e le 8
del mattino, nel senso che accorticisi che si poteva entrare subito dentro il meccanismo del Dupim,
Burlando ha firmato una lettera dicendo che quel documento di programmazione economica
riguarda anche la Regione Liguria, tant’è che noi abbiamo trasmesso questa documentazione al
Ministero.
Che cosa abbiamo fatto? Abbiamo praticamente scritto un libro nel quale abbiamo fatto una cornice
della situazione della Palmaria e, ve lo dico così nell’indice, abbiamo fatto una premessa sul
patrimonio storico e naturale inserendo anche e volutamente le Grazie, Fezzano e Porto Venere per
fare vedere che l’isola non è avulsa da tutto il territorio ma è contestualizzata in una comunità attiva
etc..
Abbiamo fatto delle osservazioni sull’arcipelago di Porto Venere, Palmaria, Tino e Tinetto,
abbiamo steso una situazione di carattere socio economico e demografico, attraverso un quadro
generale delle attività, delle attività turistico – ricettive, sulla pesca, la piscicoltura, la maricoltura,
l’accessibilità e trasporti, flussi turistici, una gran parte…
(fine nastro 1)
col mondo universitario. Abbiamo inserito anche dentro tutti i progetti contenuti nel Thesaurus,
progetti del parco, perché erano argomenti che potevano in qualche modo essere finanziati. In
aggiunta a questo, proprio l’aggiunta era della scorsa settimana perché nella stesura precedente la
convocazione del Consiglio Comunale non ce l’avevate, abbiamo inserito una serie di progetti che
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
74
sono quelli che noi avevamo mandato, tra virgolette, non si può dire abusivamente ma forzatamente
al Ministero affinché ci finanziasse acqua e gas.
Che cosa succede di questo documento? Succede che il Dupim scade a fine anno.
Per noi, approvare oggi questo atto significa inserirci automaticamente nel Dupim che già il
Ministero sta discutendo per il triennio successivo. Ovviamente questo documento, qualora sarà
approvato il nuovo Dupim, dovrà essere integrato delle linee politiche, di politica di sviluppo
territoriale etc. che il Governo ci…
In aggiunta, vi devo però dare anche questa informazione, il Dupim però rimane, cioè il Governo un
pacchetto di soldi per le isole li dà, siccome sta andando avanti anche la legge nazionale sulle isole
minori e parrebbe che addirittura in sede di Commissione deliberativa esca fuori la legge, è
possibile che tutto questo pacchetto finanziario si vada ad inserire dentro la legge, al che per noi
sarebbe meglio perché agevolerebbe il processo di acquisizione di finanziamenti.
Credo di avervi detto tutto, non so se voi parlavate prima, qualora il Dupim nazionale cambiasse
strategia noi saremmo obbligati a modificare quelle parti che in questa strategia sono di oggi,
grazie.
CONSIGLIERE DI PELINO
Un’informazione su quello che avete fatto voi. Un elogio che ci troviamo pronti qualora andasse in
porto il tutto. Volevo fare una considerazione prendendo spunto da quello che avete scritto voi sulla
Palmaria, si lamenta la scarsità degli abitanti sicuramente dovuta ai servizi ed alle poche case che ci
sono a disposizione però anche lì si potrebbe, visto che mai come ora l’Amministrazione è stata
vicina alle forze armate, soprattutto anche dentro, con l’Amministrazione di Sinistra c’è un dialogo
adesso per le aree etc., si potrebbe vedere il Comune ed impegnarsi con l’Agenzia del demanio
qualora ci fossero in vendita per esempio case della Marina, vecchie, un tempo utilizzate per i
soggiorni estivi dei dipendenti, di fare un apposito bando, mettere a conoscenza, i cittadini magari
residenti, chi non ha la prima casa, cercare di favorirli in qualche modo.
Poi un altro importantissimo passo che si potrebbe fare è quello, come sappiamo, che le forze
armate hanno un’area vastissima che occupano due bagni pubblici, uno per i dipendenti comunali e
uno civile, su questo io vi posso garantire che l’Amministrazione della Difesa ha grossa difficoltà a
mantenerli tutti e due perché da quando è stata abolita la leva e la legge che vieta di impegnare i
militari per i servizi sociali hanno difficoltà e quindi si potrebbe fare un passo per cercare di farne
acquisire uno al Comune che sarebbe una cosa importante sotto il profilo economico e soprattutto
per impiegare e dare lavoro, e anche per le casse del Comune qualora si riuscisse e un’altra
osservazione sullo scheletrone. Io non sarei per un abbattimento ma bensì per un riassetto e cercare
con un piano urbanistico un reinsediamento con il territorio circostante.
Poi, per quanto riguarda un altro problema delle Grazie, è stato dato incarico per lo studio di
allevamento di nuovi molluschi, etc., lì in quel quadro avrei preferito che si fosse fatto fare uno
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
75
studio a proposito sui danni derivati da allevamenti di piscicoltura insistenti nel solito sito per venti
anni circa che c’è. Grazie.
SINDACO
Sulla questione della vendita dei beni…
CONSIGLIERE PISTONE
Solamente per riallacciarmi a quello che diceva Di Pelino adesso, sono un po’ perplesso sul fatto
che, per il rilancio di attività produttive locali, valorizzazione di allevamenti dei mitili, noi
dobbiamo sborsare come Comune 50 mila Euro quando l’inquinamento prodotto è prodotto da
questa gente qua da oltre venti anni, cioè mi riferisco alla scheda
SINDACO
Le schede non sono progetti eseguibili, le schede fanno soltanto capire qual è l’indirizzo generale
dell’Amministrazione
CONSIGLIERE PISTONE
Però per capire che in questo caso potremmo risparmiare, cioè il mitilicoltore secondo me dovrebbe
mettersi la mano sul cuore e dire “Ho inquinato per quaranta anni” anzi di più, da prima della guerra
ad oggi c’è un inquinamento abbastanza forte, vi prego di fare un piccolo sopralluogo subacqueo
dalla secca fino al ristorante Lorena per vedere cosa c’è sott’acqua, sembra un paesaggio lunare
con l’acqua, è una cosa incredibile, ci sono pali di traverso, bidoni affondati, ci sono corde, per di
più ogni anno noi nelle nostre eliche ci troviamo a togliere retine di nylon che vengono sparse da
tutte le parti dai mitilicoltori.
Credo che qua direi che potremmo farlo davvero un intervento dicendo “Cari signori, voi traete
vantaggio dall’occupare una zona come quella di Porto Venere perché oltre tutto il marchio Porto
Venere diventerà sicuramente, lo è sempre stato, diventerà sempre più importante” e quindi
chiaramente dovrebbero essere loro che finanziano un progetto di questo tipo. Cioè volevo dire che
sarebbe bene che in quel caso lì fosse l’associazione mitilicoltori ad intervenire in toto senza che noi
interveniamo pubblicamente con parte del Comune.
E un’altra cosa sul fatto del Pozzale, io spesso ho fatto interventi sul Pozzale perché effettivamente
l’unico intervento poi fatto sulla spiaggia del Pozzale l’ha fatto l’Aeronautica militare, ma lì
abbiamo un pontile che è sì di proprietà privata perché è della Locanda del Pozzale però direi che il
Comune potrebbe intervenire per avere un approdo migliore, cioè qui si parla solamente di
consolidamento della spiaggia in località Pozzale, io penso che il pontile di attracco a terra, quello
del golfo dei poeti è altissimo, una barca normale ci si infila dentro e quindi è difficilissimo
accedere a terra da quel pontile lì, il pontile chiamiamolo “Canese” è ormai un relitto di pontile che
Programma Integrato Sviluppo Territoriale delle Isole del Comune di Porto Venere
76
è più pericoloso che altro tant’è che ormai è spaccato a metà e la corrente ha portato dalla porte
opposta i ciottoli della spiaggia, ecco perché la spiaggia sparisce.
Se lì ci fosse un manufatto con le regole attuali di costruzione, penso che la spiaggia si riformerebbe
in quel punto lì e saremmo almeno tutti tranquilli di potere accedere al Pozzale senza che nessuno ci
manda via o non ci accoglie come approdo.
Questo l’avrei messo io, io vi faccio una richiesta di poterlo inserire.
SINDACO
Mi dici che scheda è?
CONSIGLIERE PISTONE
È la scheda VA A5 Asse Dupim A5 parla della spiaggia solamente, del Pozzale adiacente alla
spiaggia, praticamente al confine della spiaggia c’è il pontile di Canese, adesso se voi l’andate a
vedere, io l’ho visto roba di un mese fa perché non sapevo cosa fare, ho fatto un giro con la barca di
Dario e così l’ho visto, si è spezzato a metà e quindi chiaramente ormai sì che è di proprietà però
potrebbe intervenire anche il Comune dicendo un pezzo è vostro e un pezzo è nostro perché anche il
cittadino di Porto Venere possa così accedere al Pozzale almeno come scarico e scarico, non per
altro, e poi un’altra cosa che mi ero segnato, di una cosa mi hai risposto all’inizio parlando della
faccenda dell’urbanizzazione nella quale si intende inserire tutto il Comune, cioè quando si parla
urbanizzazione partecipata, siccome nella scheda parla di convenzione “Università di Firenze” per
Fezzano e le Grazie, auspicheremmo che anche Porto Venere venga inserita comunque…
SINDACO
Certo
CONSIGLIERE PISTONE
Ci sia una soluzione di continuità per arrivare alla Palmaria
SINDACO
Infatti nel testo discorsivo non sarebbe stato neppure necessario fare quei riferimenti a Fezzano per
esempio, parli della Palmaria e perché parli di Fezzano? Ma perché il senso è quello di dire che
l’isola è parte integrante della comunità, sicché questo feeling tra il monte e l’isola deve rimanere se
c’è.
CONSIGLIERE PISTONE
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Siccome la convenzione è una convenzione fatta un po’ per i due paesi a nord di Porto Venere, ho
detto io ma sarà bene che inseriamo anche Porto Venere per una discussione più ampia e anche
perché, essendo di continuità con la Palmaria…
SINDACO
Possiamo vedere con l’Università di Firenze
CONSIGLIERE PISTONE
Direi che Porto Venere vada inserito comunque. Però mi avevi già risposto dicendo che comunque
si sarebbe fatto un lavoro del genere.
Almeno il senso era quello lì.
SINDACO
Io volevo dire una cosa che, rispetto agli argomenti che hanno trattato i due Consiglieri, sia Di
Pelino che Pistone sulla questione delle aree, la riunione che c’è stata al Ministero della Difesa due
settimane fa si è chiusa con la consegna alle autorità militari della macchia di leopardo dei beni di
Palmaria che sono in dismissione…
CONSIGLIERE PISTONE
Consegna in che senso?
SINDACO
Una cartina
CONSIGLIERE PISTONE
Ah, sono questi…
SINDACO
Giovanni, non sapevano di cosa parlavamo o meglio lo sapevano ma nel dettaglio non lo sapevano,
gli abbiamo consegnato la cartina colorata, stamattina in aggiunta ho mandato a questo generale,
non mi ricordo come si chiama, gli ho mandato un DVD perché noi avevamo fatto quando era
uscito il decreto della dismissione dei beni, per ogni bene avevamo fatto fotografia, valore,
avevamo fatto l’ufficio qua, gli abbiamo dato questo Dvd e la riunione sinceramente si è chiusa
grazie anche al fatto che Regione Liguria, io ho i soldi per comprare, voglio comprare su Palmaria,
il ragionamento è che non si comprerà per fare speculazione ma si comprerà per vedere di sistemare
questi manufatti e, se ci sarà la possibilità di avere anche delle case di abitazione che vadano ad
incrementare la popolazione residente della Palmaria, è tutto grasso che cola.
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Sulla questione pontile, io ho aggiunto…spiagge al pontile , però mi diceva l’Assessore che nella
previsione delle opere come progettualità c’è anche questa cosa, il discorso è che questo documento
è un’impronta, siate sicuri che appena cambia il Dupim, progettazione, è di competenza del
Consiglio Comunale.
CONSIGLIERE PISTONE
Infatti volevo fare un’altra precisazione sempre su questo piano, me lo sono letto tutto, non ho
niente da fare al giorno, ho tempo per leggere; e mi rifaccio un po’ al sistema energia, il sistema
energia perché finalmente cominciamo a parlare di energia pulita e spero che anche questo vada ad
investire Fezzano e le Grazie nel senso che se mettiamo il rotore eolico sulla Palmaria di piccole
dimensioni perché sulla Palmaria non ci va altro (e privato probabilmente di abitazione), spero che
invece il rotore venga messo fuori dalla Palmaria e serva a produrre energia per il paese.
Tempo fa sono stato ospite di Caranza e mi ha fatto vedere il progetto, l’esistente di Varese Ligure
che produce energia per 10 mila abitanti, e quindi non sono poi grandi cose, è vero che rotori di
quel genere lì sulla Palmaria non si possono mettere perché effettivamente si sparassero poi a vista
gli ecologisti e avrebbero ragione perché sono costruzioni di 50 metri di altezza e più con pale di 25
– 30 metri però fuori dal territorio della Palmaria penso che un pensiero dovremmo avercelo perché
io non penso che potremmo andare avanti all’infinito con centrali carbone, centrali a gas, centrali
con combustibile liquido e quindi chiaramente sarebbe anche l’idea di uscire da questo schema fatto
appositamente per la Palmaria, e mi va anche bene tenendo sempre conto che i rotori non li voglio
vedere, non dico da casa mia ma che non si devono vedere e produrre dell’energia pulita va bene,
potremmo anche esportarlo nel versante non so delle cave delle Grazie per produrre energia per
Fezzano, Le Grazie e Porto Venere. Solo quello, poi tutto il resto mi dicevi che si porterà in
Consiglio Comunale e quindi…
SINDACO
Notizia dell’altra sera, dell’altro ieri sera è che la Regione Liguria ci ha assegnato un altro
finanziamento, sapete che la Regione Liguria ci ha già assegnato tre finanziamenti, 250 mila Euro
per rifare il Cea, 50 mila Euro per il mantenimento del Lucertolino, un progetto speciale, e l’altro
ieri sera l’Assessore Zunino mi ha chiamato, altri 90 mila Euro per l’energia pulita alla Palmaria sui
pannelli solari, sicché su Palmaria la Regione Liguria ci sta lavorando molto, ci stiamo lavorando
insieme tutti.
Adesso tutta la partita dei beni dismissibili, credo che le cose stiano andando abbastanza bene.
(Voci fuori microfono)
INTERVENTO(?)
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Perché le tre isole sono proprio tutta la zona del parco completa.
CONSIGLIERE PISTONE
Io pensavo che ci fosse già, detto tra noi
SINDACO
Non lo so se il Consiglio del Parco, poi il Consiglio di indirizzo del parco l’ha esaminato, però se
l’ha esaminato prendiamo il parere e lo mettiamo dentro e lo riesaminiamo sulla base del parere del
Consiglio del parco qualora ci fosse un parere, qualora ci fosse un parere contrario o integrativo.
CONSIGLIERA MICHELINI
Ci fai avere la copia…?
SINDACO
Va bene
Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?
Il Consiglio Comunale approva
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