Ho bisogno di fare delle premesse primo di parlare del tuo caso

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Ho bisogno di fare delle premesse primo di parlare del tuo caso
Susan Long - Tecniche vocali essenziali
www.susanlong.it - [email protected]
Cerchiamo di comprendere insieme che cos’è la tecnica vocale anche soltanto dal
punto di vista fisico, questo ci aiuterà a comprendere meglio il nostro corpo e la
nostra voce.
In realtà la tecnica vocale è la compressione di funzionamenti fisiologici e sani che
noi cantanti lirici esasperiamo per poter emettere dei suoni di frequenze estreme e
potenti.
Ci sono tre caratteristiche per l’emissione della voce e sono:
• La voce in maschera
• La voce sostenuta dal corpo sotto le spalle (perché non è solo il diaframma
che conta…)
• La capacità di avere collo e gola così liberi e rilassati da non sentire più che
esistano
La voce in maschera: La voce va dove trova apertura. Non posso pretendere di
mettere la voce da nessuna parte, sarebbe come voler spostare l’acqua con le mani.
Neanche si deve concentrare tutta l’attenzione sull’apertura della bocca, questo non
vuol dire che non posso aprire la bocca, ma va considerato che la sua apertura è
causata dal palato molle, il velo palatino. Allora, per aprire la bocca davvero devo
alzare il palato molle.
Meglio ancora è l’apertura del naso e dei seni nasali, in altre parole l’apertura
dell’apparato respiratorio.
L’apertura massima della maschera avviene, quando noi annusiamo.Se io tengo
questi canali o muscoli aperti, il suono semplicemente li attraversa.
Cantiamo dalla maschera. Si dice questo dai tempi di Monteverdi. Allora la tecnica
della maschera è la capacità di aprire il palato molle e la muscolatura del naso e
tenerli aperti quando si canta.
Come posso capire se la mia voce è veramente in maschera?
Quando la voce è in maschera vibra il naso, la fronte, e tutte le ossa del cranio e, di
conseguenza, anche le ossa di tutto il corpo. La voce diventa leggera, l’acuto non
pesa.
Inoltre, diventa facile pronunciare e articolare la parola bene perché la voce non è in
bocca. Quando la voce è in bocca l’articolazione si blocca o è ridotta.
La voce sostenuta dal corpo: Il sostegno avviene naturalmente in un corpo sano.
Un corpo sano è una postura eretta. La postura è fondamentale per tutto.
Una prova per vedere quanto la postura sia incurvata è toccare le ultime costole, poco
sopra la vita. Senti quanto sporgono queste tre costole o se non sporgono. Adesso
sdraiati e prova a toccarle ancora. Quando siamo un po’ più dritti si sentono le
costole sporgere … e come!
Per potenza nell’emissione e per avere “il sostegno” del corpo non devo permettere
alle costole di chiudersi, altrimenti, il diaframma non può salire con facilità.
Aprire le costole è come tendere il telo di un trampolino, tiene il diaframma teso.
Questa apertura spiana la strada a tutta la muscolatura del tronco, anzi costringe tutto
il corpo fino ai piedi a partecipare all’ atto dell’emissione del suono. Io,
personalmente, sento l’inguine e il perineo contrarsi e assecondo o rinforzo questo
gesto del mio corpo.
Attenzione: Se stringendo la muscolatura addominale perdi la postura, stai usando
muscoli sbagliati, probabilmente quelli centrali, cioè la fascia che va dalla bocca
dello stomaco al l’osso pubico.
Collo e gola liberi: Non bisogna fare niente in gola. La gola deve essere rilassata, né
larga né stretta.
Le sensazioni a questo livello sono personali. Se io ho stretto la gola e la rilasso, mi
sembrerà larga, se invece cercavo di allargare la gola scorrettamente e la rilasso mi
potrebbe sembrare piccola. Si possono solo usare esercizi che facilitino il
riconoscimento del rilassamento della gola.
Certamente qualsiasi cosa i vostri insegnanti vi insegnano, se è giusto dopo sei mesi
la voce diventa più grande ma, al tempo stesso, più leggera.Tutti gli esseri umani
hanno un’estensione, più o meno, di tre ottave, se la gola è libera.
Bisogna esercitarsi almeno un’ora al giorno. Ma le costole devono essere aperte tutto
il giorno…sempre…sempre e la postura deve essere sempre corretta.
Adesso le brutte notizie!
Io sono una persona molto sensibile come siete voi. Siamo artisti.
Per cantare devi fare un lavoro anche sulla tua anima.
Se io non credo in me, nel profondo della mia psiche, sarà molto difficile fare una
carriera.
Un esempio personale: per problemi di famiglia, io avevo bloccato, ad un livello
inconscio, certe frequenze e non le sentivo proprio. Dopo un lavoro psico-vocale mi
è cambiata la voce, (per dire poco). Non era cambiata la mia “tecnica” ma il mio
corpo.
Finalmente ascoltavo o, forse, accettavo queste frequenze. Il mio udito era
trasformato. Il mio corpo mi rispondeva meglio.
L’unica persona in Italia che lavora in questo campo che io conosca è Elisa Benassi a
Mantova.
Io faccio parte della sua scuola per diventare psicofonista.
In realtà qualsiasi terapia che ti aiuta a conoscere te stesso e a liberarti dalle profonde
tensioni psico-fisiche ti aiuterà a cantare meglio.
Però… per prima cosa impara a conoscere il corpo nel concreto, come funziona, nel
meccanico…la tecnica pura!