Il mercato industriale nel mirino

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Il mercato industriale nel mirino
Interviste
“Le serigrafie dovrebbero evolvere il loro modello
di business e diversificare le tecnologie per
soddisfare le esigenze di un mercato che cambia”
interviste
stampa digitale
Massimo Bompan
Il mercato industriale
nel mirino
L’importatore esclusivo per l’Italia dei sistemi di stampa
inkjet di grande formato e sistemi di taglio Mimaki, pur
mantenendo come core business il comparto grafico e della comunicazione visiva, ora punta al settore industriale.
Quali sono le soluzioni tecnologiche che possono essere adatte alle esigenze del mercato industriale?
Il prodotto di punta dell’offerta Bompan per l’industria è rappresentato dalla stampante flatbed UV LED a freddo JFX 500-2131 (v. foto sotto) che, con una velocità di 60 m2/h in CMYK
e 45 m2/h con inchiostro bianco, è quattro volte più veloce degli altri modelli JFX di Mimaki.
Una vera rivoluzione per il mondo della segnaletica, della grafica, dei display di grande formato, degli espositori, dei pannelli per arredamenti d’interni e molto altro ancora. L’area massima
di stampa è pari a 2,1x3,1 m. Un sistema intelligente di avanzamento micrometrico (IMS)
consente una stampa accurata, con una precisione fino al carattere corpo 2 perfettamente leggibile. L’utente può scegliere fra due tipi di inchiostro: il nuovo LUS-150 con flessibilità al
150% e l’LH-100 rigido che offre un’elevata resistenza ai graffi e all’azione di sostanze chimiche. La tecnologia di stampa è a goccia variabile con dimensione minima di soli 4 picolitri.
La tecnologia UV LED a freddo, l’unica veramente eco-compatibile lanciata per prima da
Mimaki, consente di stampare svariati supporti, come alluminio, vetro, legno e marmo.
Nel vasto portafoglio Mimaki rientrano anche soluzioni da tavolo accessibili a un esteso numero di
utenti e ideali per il mercato industriale. Parliamo
di UJF-3042 e della nuova UJF-6042 (v. foto sopra),
rispettivamente per i formati A3 e A2, due flatbed
compatte studiate per la stampa on-demand di oggetti, quali articoli promozionali, gadget, cd, etichette, insegne e anche prototipi per packaging. Queste
piccole macchine stampano a 4 o 6 colori, con l’eventuale aggiunta del bianco, della vernice trasparente e
del primer.
Tra le novità, la TS500-180, la stampante inkjet a sublimazione più veloce al mondo che vanta una sensazionale produttività pari a 150 m2/h e una risoluzione
fino a 1200 dpi. TS500-180 è particolarmente adatta alla stampa su tessuto, abbigliamento
sportivo e sign e utilizza inchiostri con sistema di degasificazione a bordo macchina.
Come vede in generale il settore delle arti grafiche italiane e, in particolare, il segmento
della stampa digitale di grande formato?
Attualmente ci troviamo di fronte a un mercato maturo e saturo, dove si attendono delle
novità tecnologiche per eventuali sostituzioni dei sistemi più datati. Il tutto è naturalmente
aggravato dalla crisi economica e dalla stretta creditizia subìta dalle aziende che vorrebbero
investire ma hanno delle difficoltà ad accedere al credito.
Al tempo stesso, tuttavia, si sta aprendo un altro grande mercato, quello industriale, che offre
possibilità di sviluppo decisamente superiori rispetto al mercato grafico e che si sta aprendo al digitale a 360° in diverse nicchie applicative, dal tessile alla ceramica, senza tralasciare il
packaging.
Grazie all’inkjet UV LED di Mimaki siamo, infatti, in grado di offrire un’innovativa tecnologia
di stampa a piccole realtà aziendali così come ad autentiche realtà industriali, che potranno
beneficiare di molteplici vantaggi, quali microprecisione, adesione dell’inchiostro, flessibilità
e produttività in full color per intere produzioni, piccole e medie tirature o singoli pezzi a costi
competitivi e in tempi rapidi.
Recentemente, ad esempio, abbiamo venduto una JFX500-2131 – una flatbed UV LED da 60
m2/h – a un’azienda che stampa su ceramica nell’ambito di applicazioni per l’interior decoration. Grazie alla nostra tecnologia che sta già utilizzando da un mese è in grado di ottenere
una qualità che simula in modo molto realistico il marmo, la ceramica e altri materiali utilizzati
nell’arredo.
L’elevata qualità di stampa, d’altronde, è già offerta da molto tempo dalle nostre macchine;
ora sono ulteriormente migliorate anche dal punto di vista della velocità e rappresentano una
soluzione perfetta per l’industria.
IPI 147/13
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Con quale modalità vi proponete al mondo dell’industria?
Ci proponiamo con una struttura gestionale, logistica e commerciale capace di accompagnare
il cliente nell’implementazione delle nuove tecnologie. In particolare abbiamo una persona
dedicata, Cristiano Russo, che si occupa del settore industriale.
Prevediamo, inoltre, una presenza diretta con uno stand nelle fiere “verticali”. L’anno scorso,
per esempio, abbiamo partecipato a Cosmoprof di Bologna indirizzato al mercato della cosmetica e a Vinitaly per il settore vinicolo.
Altri plus della nostra azienda sono lo show room e la sala demo presso la nostra sede di Tradate (VA), dove i clienti possono affidarsi al team di tecnici specializzati Mimaki per effettuare
dimostrazioni personalizzate partendo dai propri file e stampando sui propri materiali.
In che percentuale contribuisce attualmente il mercato industriale al vostro fatturato?
Attualmente rappresenta oltre il 20% del nostro fatturato, ma si tratta di un mercato con notevoli prospettive di crescita.
Se per le piccole aziende grafiche, quando si tratta di investire, il parametro più importante
rimane ancora il prezzo, le aziende che hanno una produzione industriale sono più attente al
servizio post-vendita, professionalità, interventi rapidi e risolutivi.
Le serigrafie dovrebbero evolvere il loro modello di business e diversificare le tecnologie
presenti all’interno del proprio parco macchine per soddisfare le esigenze di un mercato che
cambia. Sono numerose le aziende industriali che si stanno per esempio attrezzando per sviluppare un sistema di stampa interno e le serigrafie sono chiamate ad aggiornarsi per rendere i
propri servizi sempre più moderni, appetibili e competitivi. Si assisterà a una migrazione sempre più massiccia dai sistemi di stampa serigrafica verso sistemi a getto d’inchiostro sempre
più qualitativi, veloci e versatili.
Cristina Rossi
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