angelo mai altrove viale delle terme di caracalla, 55a (roma)

Transcript

angelo mai altrove viale delle terme di caracalla, 55a (roma)
ANGELO MAI ALTROVE
VIALE DELLE TERME DI CARACALLA, 55A (ROMA)
giovedì 5 gennaio
h 22.00
COLLETTIVO ANGELO MAI
Orchestra Mobile di Canzoni e Musicisti LIVE
venerdì 6 gennaio
h. 22.00
#OCCUPYOURSOUL DJ SET
Sound Will Kill - Node Crew [opening]
Max Gandalf - eXpander, Hadron - Free spirit Foundation [psy trance & prog]
TrackOne [goa, full on]
visuals by Violady
sabato 7 gennaio
h 21.00
MAGNETICA PARTY
Edwige goes to the Jet Set
dj Luzy L, Silver Boy, Bob Corsi
[exxxotica, screaming gorillas, surfing beat, soundtracks a go go, shake senora, wild samba]
guest Adriano Bono & La Minima Orchestra [calypso]
immagini La Colonna Infame
mercoledì 11 gennaio
h. 21.00
DA_DOVE_STO_CHIAMANDO
un progetto per il teatro
PERDERE LA FACCIA
cortometraggio di Menoventi - Daniele Ciprì
a seguire incontro con Menoventi "Una questione di prospettiva"
giovedì 12 gennaio
h. 21.00
DA_DOVE_STO_CHIAMANDO
un progetto per il teatro
PERDERE LA FACCIA
cortometraggio di Menoventi - Daniele Ciprì
a seguire incontro con Menoventi "Una prospettiva sulla questione"
venerdì 13 gennaio
h. 21.00
DA_DOVE_STO_CHIAMANDO
un progetto per il teatro
PERDERE LA FACCIA
cortometraggio di Menoventi - Daniele Ciprì
a seguire incontro con Menoventi "Una questiva sul prospettone"
h 23.00
SAY IT LOUD DJ SET
l'elettronica dell'angelo
Cobram [afro-minimal]
Silvestre [deep-tech, acid-house]
Erroi [detroit, tech]
Kanaka Project Visuals
sabato 14 gennaio
h. 22.00
SANDRO JOYEUX BIRTHDAY PARTY
con Roberto Angelini, Emanuele Brignola, Niccolò Fabi, Francesco Forni, Ilaria Graziano, Awa Ly,
Pino Marino, Enrico Melozzi, Saverio Palazzo, Andrea Pesce e Antonio Ragosta
a seguire DJ SET a cura di JolkiPalki
[afro beats, turbo swing, folk'n'roll]
giovedì 19 gennaio
h. 21.00
DA_DOVE_STO_CHIAMANDO
un progetto per il teatro
FORTUNY
di Anagoor
regia Simone Derai
venerdì 20 gennaio
h. 21.00
DA_DOVE_STO_CHIAMANDO
un progetto per il teatro
FORTUNY
di Anagoor
regia Simone Derai
h 23.00
BLUEMOTION PARTY
sabato 21 gennaio
AFRODISIA - L’AFRIQUE À ROME
in collaborazione con Lifegate Radio
h. 22.30
Anthony Joseph & The Spasm Band [afrobeat jazz-poetry, Trinidad/UK] LIVE
per la prima volta in Italia
a seguire AFRO-DANCEHALL by Dj Khalab
[afrobeat, soweto funk, bongo flava, hiplife, coupé decalé]
Koreman Visuals
mercoledì 25 gennaio
h 21.30
Ausgang, Grinding Halt & Angelo Mai presentano
THE VASELINES LIVE
feat. Bobby Kildea and Stevie Jackson from Belle and Sebastian
giovedì 26 gennaio
h 21.30
DIODATO LIVE
presentazione del disco "E forse sono pazzo" + guests
venerdì 27 gennaio
h 21.00
UNCUT # 3
# occupy the stage
special double edition
sabato 28 gennaio
h 21.00
UNCUT # 3
# occupy the stage
special double edition
giovedì 5 gennaio
h 22.00
COLLETTIVO ANGELO MAI
Orchestra Mobile di Canzoni e Musicisti LIVE
Come ogni anno a grande richiesta torna sul palco dell’Angelo Mai il suo Collettivo.
È un appuntamento irrinunciabile ormai quello del 5 gennaio.
Aspettiamo l’epifania con i nostri musicisti che ci aiutano a seguire le tracce della stella.
Quegli stessi musicisti che con la loro musica, le loro visioni e le loro idee hanno creato l’Angelo
Mai e continuano ad animarlo.
Quegli stessi che siete abituati a vedere da sempre sul nostro palco e che riuniti in una grande
band sono un’ esperienza straordinaria.
Per la gioia della loro musica e per l’intensità della loro amicizia.
Dentro a una scatola magica i nostri musicisti,
i loro ospiti e molte sorprese vi aspettano!
Un folto gruppo di musicisti si trova, a partire dal 2004, a suonare nel teatro di un ex convitto
occupato nel centro di Roma, l’Angelo Mai. I concerti si susseguono e alcuni artisti si trovano
naturalmente a dividere il palco, scambiarsi i ruoli e gli strumenti, decidere di suonare insieme
piuttosto che uno dopo l’altro. Scelgono di chiamarsi Collettivo Angelo Mai – Orchestra Mobile
di Canzoni e Musicisti. La magia di quelle serate di Monti viene catturata da un disco “Volume 1”
(Angelo Mai Occupato, Fiori Rari), registrato dal vivo nel teatro di quel vecchio edificio,
interamente autoprodotto e distribuito in maniera indipendente nel 2007, per poi essere ristampato
e distribuito su scala nazionale da Otr Live a inizio 2009. Nel frattempo, l’Angelo Mai è stato
sgomberato, ma l’Orchestra Mobile di Canzoni e Musicisti continua a suonare, spesso accogliendo
amici sul palco e dando vita a concerti diversi tra loro, fino ad arrivare nel 2008 sul palco
dell’Auditorium su invito di Carmen Consoli, per una sera componente aggiunta del Collettivo
insieme a Niccolò Fabi. Il 29 ottobre 2009 il Collettivo festeggia la riapertura dell’Angelo Mai nel
nuovo spazio nel Parco di San Sebastiano creando insieme a Gian Maria Tosatti (Hôtel de la
Lune) l’opera site-specific Circ(o) e suonando per quattro sere fino a tarda notte con amici vecchi e
nuovi.
www.myspace.com/collettivoangelomai
venerdì 6 gennaio
h. 22.00
#OCCUPYOURSOUL DJ SET
Sound Will Kill - Node Crew [opening]
Max Gandalf - eXpander, Hadron - Free spirit Foundation [psy trance & prog]
TrackOne [goa, full on]
visuals by Violady
La libertà ai tempi del default
Questa serata è a sostegno di Horus Project, "spazio in movimento". A seguito dello sgombero
dell'ex Horus club di piazza Sempione nel novembre del 2009, il collettivo politico ha declinato
nella metropoli la battaglia contro la speculazione e la rendita, per il recupero degli spazi, per la
cultura, per un nuovo welfare universale. Una battaglia per l'autogoverno, al tempo della crisi
globale e della dittatura della finanza. Horus Project è una rete di progetti e spazi nati e sviluppati
tra Montesacro, Tufello e il resto della città. Una rete che si autofinanzia per sostenere il prezzo
della libertà, fatto di spese legali, costi di gestione, autoproduzioni, percorsi politici di movimento.
Ma anche per difenderci dagli agguati istituzionali di Comune e Regione che, attraverso surreali
richieste di pagamento per regolarizzazioni mai avvenute, vorrebbero chiudere i nostri spazi
sociali. Per continuare a costruire una nuova città, sostieni Horus Project. Sostieni l'autogestione e
l'indipendenza!
Horus Project è una rete in movimento, ricerca quotidiana di un'alternativa comune nel tempo
della dittatura della finanza. HP è un centro sociale autogestito tra i lotti del Tufello (a cui la giunta
Alemanno sta chiedendo 22 mila euro di "arretrati"), una palestra popolare che immagina lo sport
come bene comune, sette case autoassegnate dagli esclusi del welfare, uno sportello diritti contro
la precarietà, uno studentato autogestito e un laboratorio di autoformazione, una scuola di italiano
per migranti a rischio espulsione e un corso di sostegno scolastico per ragazz* espuls* dalla
formazione pubblica.
HP è produzione culturale senza padroni, che prosegue la battaglia contro la speculazione e per il
recupero degli spazi abbandonati. HP è antifascismo al tempo del razzismo di stato, è la libera
scelta di tutte e tutti contro oscurantismi e fondamentalismi, è antiproibizionismo senza
dipendenze. HP è cassa dritta al cuore.
www.globalproject.info
sabato 7 gennaio
h 21.00
MAGNETICA PARTY
Edwige goes to the Jet Set
dj Luzy L, Silver Boy, Bob Corsi
[exxxotica, screaming gorillas, surfing beat, soundtracks a go go, shake senora, wild samba]
guest Adriano Bono & La Minima Orchestra [calypso]
immagini La Colonna Infame
Se la smania di calore estivo vi rende tristi e apatici in un freddo e uggioso gennaio, e se a
consolarvi "magramente" (che di magro rimane ben poco) c'è solo una rasserenante lontananza
dalla vostra prossima prova costume, sappiate che spiaggia, sole e mare, non sono poi così
lontani. Niente paura, non dovete svestirvi, ma ripescare i vostri occhiali da sole preferiti,
l'accessorio imprescindibile per poter approdare nell’isola più godereccia e festosa che possiate
desiderare nel vostro inverno romano. Parole chiave: Giamaica e Limbo. Accompagnata dal suono
conciliante dell’ukulele, la dea Magnetica da venerare, la femme fatale a cui ispirarsi, sarà la prima
Bond Girl del cinema, Ursula Andress.
Ospiti d'eccezione nonché potenti marchiatori di una Magnetica Calypso Style sono Adriano
Bono & La Minima Orchestra. “Una squadra di sabotatori”, si definiscono. Un trio vocale, che
con ukulele, basso acustico e percussioni, ripercorre i migliori successi calypso, offrendovi un
suono ricco, avvolgente e fuori dal tempo: caldo e tropicale, lunare e malinconico. Quale attracco
migliore per questi galanti e temerari musici, se non il palco dell'Angelo Mai per inaugurare con noi
e voi tutti, il nuovo anno di Magnetica?
Ospitali, come sempre e con sempre meno bisogno di presentazioni, ai piatti e ai visual i
MAGNETICI 4: Bob Corsi, Luzy L, Silver Boy e La Colonna Infame, per voi in tenuta da
accaldati e aspiranti surfisti, da turisti erranti per terre tropicali; colorati e frizzanti come non li avete
visti - né uditi - mai.
Because here comes the sun, a Magnetica. Quindi: non dimenticate i vostri occhiali da sole!
Magnetica è il risultato dell’incontro tra la lunga esperienza di The Jet Set (ideato nel ‘95 da Luzy
L e Bob Corsi, è stato il primo evento romano visivo-danzante dedicato all’immaginario della
Cocktail Generation con dj e vj-set, proiezioni in super8, itinerante tra terrazze e luoghi inusuali) e
il duo La Colonna Infame (resident e ideatori di EDWIGE, da circa due anni portano in giro il loro
speciale set composto da selezioni musicali cinematiche e ricercatissime videoproiezioni legato ai
decenni ’60 e ‘70).
Il nuovo happening musicale e visivo della capitale: ispirato alla luna, allo Space Age Look, a
icone mondano-divistiche come Brigitte Bardot, Marisa Mell, Anna Karina; alla fantascienza con
theremin anni '50, agli eurospy-movie leggendari ricalcati sulle avventure di James Bond, alla
grafica e al design più cool che siano mai esistiti. Con l'obiettivo di catapultarvi in un immaginario
traboccante di suoni e colori, evocativo di mode e stili che hanno segnato e dominato il periodo tra
i '50 e i '70, e che influenzano massicciamente ancora il gusto e l’estetica di oggi.
mercoledì 11, giovedì 12 e venerdì 13 gennaio
h. 21.00
DA_DOVE_STO_CHIAMANDO
un progetto per il teatro
PERDERE LA FACCIA
cortometraggio di Menoventi - Daniele Ciprì
regia Daniele Ciprì
con Consuelo Battiston, Alessandro Miele, Rita Felicetti
soggetto e sceneggiatura Consuelo Battiston, Gianni Farina, Alessandro Miele
fotografia Daniele Ciprì
montaggio Daniele Ciprì, Gianni Farina
immagine di Nicola Samorì
coproduzione Menoventi e Santarcangelo 41
con il sostegno di Regione Emilia-Romagna e Banca di Romagna
e con il patrocinio del Comune di Faenza
ogni sera segue incontro con Menoventi
mercoledì 11: "Una questione di prospettiva"
giovedì 12: "Una prospettiva sulla questione"
venerdì 13: "Una questiva sul prospettone"
Per la prima volta Menoventi incontra il mondo del cinema, con la collaborazione di un maestro
della regia come Daniele Ciprì. Il regista palermitano e la compagnia romagnola realizzano un
cortometraggio che intende svelare i retroscena della rappresentazione quotidiana e osservare
l’individuo per quello che è: “un attore solitario intento a mettere in scena la sua rappresentazione”.
I tre attori-cavie fanno i conti con una regia spietata e ipnotica, ma allo stesso tempo anche
fantastica e ironica. Perdere la faccia guarda ai temi della mistificazione e della finzione implicita
all’interno di ogni relazione tra individui.
Il fatto è che ad un certo punto la tirannia della prospettiva ci isola.
Noi umani, s’intende.
Magari i personaggi delle fiabe vivono in un altro modo, magari loro non sono prigionieri di un
determinato punto di vista.
Del resto, la loro vita è una finzione dichiarata.
Noi invece non potremmo proferire parola senza mentire; quella stramaledetta inquadratura sul
mondo che chiamiamo percezione ci obbliga alla solitudine ed alla menzogna. Però…
Forse si potrebbe tentare di raggirare il raggiro inquadrando l’inquadratura e trasformando così la
finzione quotidiana in truffa sottile.
In questo modo, almeno, la menzogna si farebbe esplicita, pulita, bianca come lo schermo del
cinema.
Proprio questa ricerca di sincerità è la causa generatrice dell’avventura che coinvolge le tre figure
principali del cortometraggio, interpretate da attori-cavie che fanno i conti con una regia spietata ed
ipnotica, ma allo stesso tempo anche fantastica ed ironica.
Illusioni di ogni genere fanno parte del cammino dei protagonisti, strani esseri che nell’autismo
troveranno la purificazione e nell’obbedienza l’unica strada percorribile per raggiungere una verità
altrimenti inconcepibile.
Perdere il ruolo per consunzione, gettare la maschera come si getterebbe la spugna, perdere
l’identità, perdere il senno, perdere tutto.
Perdere la faccia.
Menoventi nasce nel 2005 a opera di Consuelo Battiston, Gianni Farina e Alessandro Miele.
Insieme hanno realizzato: In Festa (2006), Semiramis (2007), InvisibilMente (2008) e, per uno
spettatore solo, Postilla (2009).
Daniele Ciprì, regista, sceneggiatore, direttore della fotografia e montatore, è uno degli artisti più
originali del cinema italiano. In coppia con Franco Maresco ha realizzato innumerevoli film e la
serie di sketch Cinico TV.
www.menoventi.com
Biglietto: 9 euro, Ridotto per under 25: 7 euro
Per prenotazioni scrivere a [email protected]
venerdì 13 gennaio
h 23.00
SAY IT LOUD DJ SET
l'elettronica dell'angelo
Cobram [afro-minimal]
Silvestre [deep-tech, acid-house]
Erroi [detroit, tech]
Kanaka Project Visuals
.
Continua Say it loud, un entusiasmante viaggio nelle produzioni di musica elettronica di livello con
l’obiettivo di arricchire il panorama musicale romano con i più freschi fermenti musicali che offre la
scena: dalle tendenze minimali più affermate alle ultime sonorità del clubbing europeo.
Marco Erroi aka Erroi, un giovane ingegnere del suono e dj, sarà il graditissimo ospite dell’attesa
data di gennaio. Cresciuto con la passione per la musica sperimentale e i suoni elettronici, durante
i suoi numerosi viaggi per il mondo ha collezionato migliaia e migliaia di vinili che gli hanno
permesso di farsi apprezzare per le sue session eclettiche. Il riconoscimento del grande pubblico
arriva nel 2000 quando si trasferisce a Roma e inizia a suonare in alcuni dei luoghi più cool della
capitale come il Blueroom, Rialtosantambrogio, ESC e lo Spacer. Il suo sound è prettamente
techno, acid e minimal-house.
I Cobram sono un dj duo romano formato da Alessandro Omodeo e Marco Della Chiara in
circostanze abbastanza casuali: è infatti da una session “back to back” (una sorta di sfida all’ultimo
disco) che nasce la voglia di salire in consolle con un progetto condiviso. Il suono dei Cobram
trova radici nell’estesa collezione di vinili che i due collezionano da anni, che spazia tra il funk e le
sonorità che l’Africa e l’America Latina hanno saputo esprimere dagli anni ‘70 ad oggi. Da quegli
stessi vinili vengono estratti i campioni (percussioni e jingle afro-cumbia) che i Cobram suonano
live durante le loro selezioni minimal-tech.
Mr. Silvestre, giovane dj-producer della scena romana ama le sonorità minimal, electro & deep
dalle influenze e strutture jazzistiche.
Kanaka project nasce dall’unione di due realtà attive della video arte nel territorio romano (TSL
project e me&me&partners). L’anima del progetto è la ricerca nel campo del videomapping come
strumento di manipolazione, destrutturazione e ristrutturazione delle forme e dei corpi; estende il
proprio raggio d’interesse dalla tecnica visiva a quella audio, fino all’ interattività e al concetto
stesso di mapping come mezzo di liber-azione. Stilisticamente le competenze in ambito
architetturale si coniugano con l’impronta dell’underground in generale, e la street art nel
particolare. Misura e disordine, calcolata disciplina e pura passione. A Say it loud proporanno il
meglio del loro repertorio di immagini rendendo unica l’atmosfera dell’Angelo Mai.
www.nufactory.it
www.cobrampartyboys.com
www.soundcloud.com/erroi
sabato 14 gennaio
h 22.00
SANDRO JOYEUX BIRTHDAY PARTY
Per festeggiare degnamente un anno di vita supplementare Sandro condividerà il palco con
numerosi musicisti che ha avuto la fortuna di conoscere a Roma. I guest saranno Roberto
Angelini, Emanuele Brignola, Niccolò Fabi, Francesco Forni, Ilaria Graziano, Awa Ly, Pino Marino,
Enrico Melozzi (violoncello), Saverio Palazzo (batteria), Andrea Pesce e Antonio Ragosta (oud).
a seguire DJ SET a cura di JolkiPalki
[afro beats, turbo swing, folk'n'roll]
Il 31 gennaio 2009 a Lille in Francia, Sandro Joyeux, artista di origine franco-italiana,
accompagnato dal suo gruppo “100 Dromadaires”, apre il concerto del pianista cubano Omar
Sosa. Sei mesi dopo per la “Fête de la Musique” sempre a Lille, i 100 dromedari fanno da spalla a
Seun Kuti e Egypt 80 (formazione storica di Fela Kuti). Il 28 ottobre 2009 Sandro arriva a Roma
invitato da un amico per tre serate in tre club romani; 18 giorni dopo, alla sua partenza, ha
collezionato 15 date consecutive in diversi club della capitale, grazie alla sua capacità di
coinvolgere la gente, fino a farla ballare e cantare .
Numerose richieste lo spingono a tornare a Roma. Dopo appena un mese, Sandro tiene altri 12
concerti in 2 settimane, chiudendo questo tour sorprendente con l’invito ad esibirsi all’Angelo Mai,
una delle più importanti realtà culturali e musicali della capitale: il 9 gennaio 2010 Sandro suona
davanti a un pubblico di 700 persone radunate senza nessuna forma di promozione se non il
passaparola. Tra aprile e maggio 2010, Sandro torna in Italia accompagnato dai 100 Dromadaires
e si esibisce ancora all'Angelo Mai, alla Festa della Liberazione al Pigneto (Roma) e alla festa per i
19 anni di Officina 99 a Napoli. In estate arriva anche la partecipazione a Roma incontra il mondo
(Villa Ada, 11 Luglio), e al festival reggae Gusto dopa al Sole dopo i leggendari Steel Pulse
(Lecce, 13 Agosto) e l’invito come ospite alla finalissima di Marte Live 2010 all’Alpheus (Roma, 11
Settembre) dopo Petra Magoni e Ferruccio Spinetti.
Sandro ha una tecnica chitarristica tutta sua, utilizza la cassa armonica della sua chitarra come
grancassa e rullante, intreccia arpeggi dal sapore africano a ritmiche sincopate. Introduce le sue
canzoni spiegandone in modo suggestivo la provenienza, il significato, la storia, anche attraverso
brevi racconti dei suoi viaggi e dei suoi tanti incontri. Le sue canzoni parlano di città lontane,
Dakar, Kinshasa, Kartoum, raccontano storie di villaggi, di bambini soldato, di fiumi e di foreste in
pericolo, trascinano il pubblico in un vero e proprio viaggio attraverso la musica le lingue e i dialetti
di Algeria, Marocco, Mali, Senegal, Costa d’Avorio, Congo, Madagascar, Francia, Italia e
Giamaica.
Il suo essere un “one man band” e la sua devozione per l’autostop gli hanno permesso negli anni
di suonare in diverse parti del mondo, da Brooklyn a Bamako, nelle situazioni più disparate
incontrando musicisti e maestri con cui ha arricchito il suo stile musicale. La sua ispirazione
fortemente votata al racconto di un mondo che migra e si trasforma, ne rende il messaggio quanto
mai importante ed attuale.
www.myspace.com/sandrojoyeux
giovedì 19 e venerdì 20 gennaio
h. 21.00
DA_DOVE_STO_CHIAMANDO
un progetto per il teatro
FORTUNY
di Anagoor
concept Simone Derai, Moreno Callegari, Marco Menegoni
con Anna Bragagnolo, Pierantonio Bragagnolo, Moreno Callegari, Marco Menegoni
coreografia Anna Bragagnolo, Simone Derai, Moreno Callegari, Pierantonio Bragagnolo
ideazione scene e costumi Simone Derai, Moreno Callegari, Marco Menegoni
progettazione e realizzazione scene e costumi Simone Derai, Serena Bussolaro, Mauro Parolini,
Silvia Bragagnolo, Sabrina Pozzobon
materiale fotografico archivio fotografico Fortuny, Gallerie dell‟Accademia Venezia, Ernst Friedrich
video Simone Derai, Marco Menegoni
musiche Marco Menegoni, Paola Dallan
arrangiamento e canti Paola Dallan, Emanuela Guizzon
arrangiamento per organo Anna Furlan
regia Simone Derai
produzione Anagoor
coproduzione Città di Venezia / Teatro Fondamenta Nuove, Centrale Fies, Operaestate Festival
Veneto
in collaborazione con Museo Fortuny e Fondazione Musei Civici Veneziani, Contemporanea
Festival/Teatro Metastasio Stabile della Toscana
con il patrocinio di Regione del Veneto
si ringrazia Fortuny spa, Pallucco srl
con il supporto di Apap Network Cultur Program of European Union
Anagoor fa parte del progetto Fies Factory
L’arte come tensione morale, la disperata difesa della memoria, la fragilità della bellezza in un
Paese che sembra calpestarla impunemente sono le linee guida del nuovo percorso teatrale di
Anagoor.
Mariano Fortuny y Madrazo (1871-1949), andaluso di Granada e veneziano d’adozione, fu tintore
di stoffe alchimista, “stampatore di nuove generazioni di astri, pianeti, animali” nelle parole di
D’Annunzio. Un artista del tessuto, del teatro e della fotografia e un collezionista d’arte, allo stesso
tempo, ossessionato dalla bellezza e dal desiderio di carpire l’essenza di Venezia e trasformarla.
FORTUNY non è uno spettacolo teatrale attorno alla figura di Mariano Fortuny, ma di lui assume lo
sguardo complesso sulla preziosa delicatezza di Venezia con l’intento di catturare il cuore del suo
fervente lavoro sulla catalogazione della memoria e sulla trasmissione delle forme.
La scena del conflitto è il ventre di una nave, l’interno di un palazzo, un museo, un’arca.
L’adolescente che si scherma, come una crisalide, ma che, ribollente sotto il cappuccio, è pronto
anche ad armarsi, è al centro di questa scena.
L’azione è un tentativo corsaro di trafugare un tesoro di simboli ed immagini, violarli, strappandoli
all’uso strumentale e non critico che si fa della storia e della tradizione, confidando nel potere
sovversivo di questo stesso patrimonio. Un patrimonio di forme luminose, oggi troppo spesso
dimenticate, con radici che affondano nel sangue e nella disperazione di vite e destini passati.
La drammaturgia per immagini sceglie la forma dell’enigma perché il pensiero sia più chiaro a chi
vorrà ascoltare e vedere. Questi giovani pirati entrano nel labirinto a passo di danza, con movenze
che inseguono le trame sinuose del dedalo. Danza, labirinto, enigma, tessuto, destino, fortuna,
dolore e memoria sono da sempre connessi in un unico indissolubile intreccio. Fusi ed
indistinguibili come i colori dell’iride.
Anche oggi, in una realtà come quella italiana, la disaffezione ignorante e criminale per la memoria
culturale e per la bellezza, lo strazio subìto dalla terra e dal paesaggio, e il disagio di chi vive una
delicatissima età di formazione corrono velocissimi su binari paralleli e talvolta spaventosamente si
intrecciano. Non potrebbe essere altrimenti per chi nella fase di metamorfosi percepisce la fragilità
delle cose preziose e la noncuranza con cui le cose preziose sono sacrificate in nome del profitto
infinito. Un sentire che subito si incarna, ferisce, rende il sé duro e fragile al tempo stesso. Sono
tensioni che vibrano latenti e minacciano di esplodere. Quando a più livelli i padri sono assenti o si
fanno osservare senza vergogna sconvolti dal furore luminoso del dominio e della fortuna allora si
addensano nubi all’orizzonte che non promettono niente di buono. E a Venezia, in epoca
rinascimentale il legame tra fortuna e tempesta era ben conosciuto.
Sappiamo “che l’illuminazione artificiale – i lampioni, i fari – sconvolge profondamente la vita delle
lucciole, così come di tutte le altre specie notturne. Talvolta, in casi estremi, provoca
comportamenti suicidari, ad esempio quando le larve salgono sui pali elettrici e si trasformano in
pupe – dalla voce latina pupa, “bambola”, che indica lo stadio intermedio tra la larva e l’imago,
detta anche ninfa -, esposte pericolosamente ai predatori diurni e al sole che dissecca fino alla
morte. Ma dobbiamo sapere che, malgrado tutto, delle lucciole hanno costituito altrove le loro belle
comunità luminose (…)”
e sono pronte a resistere.
Georges Didi-Huberman
Il progetto FORTUNY consta di una performance teatrale principale e di episodi site-specific
concepiti per luoghi straordinari come spazi architettonici storici e museali.
Anagoor nasce a Castelfranco Veneto nel 2000 raccogliendo, attorno alle figure di Simone Derai
e Paola Dallan, la precedente esperienza di un gruppo di artisti del teatro. Al primo nucleo si
aggiungono Anna Bragagnolo, Marco Menegoni, Moreno Callegari, Eloisa Bressan e Pierantonio
Bragagnolo, contribuendo alla definizione del gruppo e alla sua direzione.
La formazione dei componenti include lo studio della filologia classica, della storia dell’arte,
dell’architettura, delle arti visive, della danza, della musica e un lungo apprendistato teatrale. Oggi
Anagoor è, contemporaneamente, una delle più impegnate nuove compagnie teatrali del Veneto e
una riconosciuta forza promotrice della diffusione dei linguaggi performativi contemporanei. Dal
2011 Anagoor è membro del Network APAP. Nel 2011 Tempesta debutta a Londra all’ICA –
Institute of Contemporary Arts, all’interno dell’International Mime Festival e crea Ballo Venezia,
evento straordinario appositamente creato per il Museo Fortuny, Venezia.
Nel 2010 è tra i finalisti del Premio OFF del Teatro Stabile del Veneto. Nel 2009 riceve per
Tempesta una Segnalazione Speciale al Premio Scenario. Dal 2009 Anagoor fa parte del progetto
Fies Factory. Nel 2008 è finalista con *jeug- al Premio Extra. Nel 2007 Il Corriere della Sera,
insieme a Regione Veneto e Fuori Biennale, nella pubblicazione Please Disturb annovera Anagoor
tra le principali quattro compagnie venete di teatro contemporaneo. OperaEstate Festival e
Regione Veneto nel 2007 hanno inserito Anagoor - insieme a Pathosformel, Babilonia teatri - in
Piattaforma Teatro Veneto: vetrina delle principali nuove realtà teatrali della regione.
La Compagnia continua ad indagare in una direzione che, a partire da archetipi da cui è
impossibile sottrarsi, le consenta l’invenzione di nuove drammaturgie iconografiche, in uno sforzo
mitopoietico originale che è il distillato di tutto ciò che conserviamo nel nostro DNA culturale.
Quello di Anagoor è un teatro in perenne tensione tra la balbuzie della barbarie e lo splendore
cristallino del neoclassico.
Nei primi mesi del 2008 Anagoor ha inaugurato, a Castelminio di Resana (TV), LA CONIGLIERA.
Situato in aperta campagna, questo spazio teatrale, nasce dal recupero di un precedente
allevamento cunicolo ed è ora una culla per le arti performative contemporanee, offrendo appoggio
e residenza anche ad altri artisti e gruppi. Dal 2003 Anagoor organizza a Castelfranco Veneto ogni
estate un appuntamento dedicato alla scena contemporanea creando occasione d’incontro tra
artisti nazionali ed internazionali.
www.anagoor.com
Biglietto: 9 euro, Ridotto per under 25: 7 euro
Per prenotazioni scrivere a [email protected]
sabato 21 gennaio
AFRODISIA - L’AFRIQUE À ROME
in collaborazione con Lifegate Radio
h. 22.30
Anthony Joseph & The Spasm Band [afrobeat jazz-poetry, Trinidad/UK] LIVE
per la prima volta in Italia
a seguire AFRO-DANCEHALL by Dj Khalab
[afrobeat, soweto funk, bongo flava, hiplife, coupé decalé]
Koreman Visuals
Una delle voci più interessanti e innovative del Regno Unito, poeta, romanziere, musicista e
docente, Anthony Joseph è nato a Trinidad ma vive in Inghilterra dal 1989. È autore di tre raccolte
di poesie, un album spoken word e un romanzo di culto afro-futurista (“The African Origins of
UFOs”) edito da Salt Publishing nel 2006. Ma il suo talento si esprime al meglio soprattutto nella
musica: tre album meravigliosi con la Spasm Band (“Leggo de Lion”, 2007, “Bird Head Son”, 2009,
e “Rubber Orchestras” 2011) che gli sono valsi attenzione e fama internazionale, anche grazie a
performance live letteralmente mozzafiato. Un immaginario musicale e culturale sospeso tra Sun
Ra e i Last Poets, che nell’ultimo, eccellente, “Rubber Orchestras”, allarga il proprio orizzonte
verso icone afro come Fela Kuti e Mulatu Astatke. L’album, uscito a settembre del 2011, si avvale
della produzione di Malcolm Catto degli Heliocentrics e vede tra i suoi guest figure storiche della
scena musicale UK come Jerry Dammers degli Specials. Un insieme sinuoso e vivace di
composizioni che spaziano tra Afro-rock, Ethio-jazz, Afrobeat e Free-funk, segnato dal flusso
magnetico della sua voce unica. Anthony Joseph, messaggero e profeta, si esibirà per la prima
volta in Italia a gennaio con la Spasm Band. Sabato 21 sarà una data imperdibile all’Angelo Mai,
un evento di grande profilo, ovviamente targato Afrodisia.
www.anthonyjoseph.co.uk
mercoledì 25 gennaio
h 21.30
Ausgang, Grinding Halt & Angelo Mai
presentano
THE VASELINES LIVE
feat. Bobby Kildea and Stevie Jackson from Belle and Sebastian
apertura 20:30
concerto 21:30
Per la prima volta in Italia i The Vaselines, cult band scozzese resa celebre dall'amicizia con i
Nirvana di Kurt Cobain. I Vaselines suoneranno anche a Roma il 25 gennaio all’Angelo Mai.
Faranno parte della band per queste date italiane anche Bobby Kildea e Stevie Jackson dei Belle
and Sebastian.
La band di Eugene Kelly e Frances Mc Kee ha pubblicato alla fine del 2010 'Sex With an X',
ritorno dei The Vaselines dopo oltre vent'anni di attesa, pubblicato dalla Sub Pop. Il suono dei
Vaselines ha stregato intere generazioni di fan e musicisti, rendendo la band scozzese una delle
più influenti degli ultimi venti anni.
I Vaselines sono una band scozzese fondata nel 1986 da Eugene Kelly e Frances McKee. Dopo
due ep dal discreto successo ('Son of a Gun Ep' e 'Dying For it Ep', in cui sono presenti i più grandi
successi dei Vaselines) il duo ha pubblicato nel 1989 l'album d'esordio 'Dum-Dum', ed il suono
della scena indipendente anglosassone è cambiato per sempre. Insieme a The Pastels e Teenage
Fanclub il duo di Eugene e Frances ha mutato radicalmente la storia del rock scozzese e inglese,
giocando su coordinate sonore molto vicine a quelle di Pixies, My Bloody Valentine e Jesus and
Mary Chain, che di li a poco avrebbero influenzato i Nirvana, la più importante band degli anni
novanta.
Proprio Kurt Cobain, lo scomparso leader dei Nirvana, si innamorò dei Vaselines e dei loro dischi,
e decise di rilanciarli dopo lo scioglimento invitandoli ad aprire il loro concerto di Edimburgo nel
1991, dove i Vaselines eseguirono una grande performance. Cobain mostrò tutto l'amore che
aveva per i The Vaselines eseguendo spesso dal vivo la loro 'Jesus Don't Want Me For A
Sunbeam' (inserita in seguito nell'album 'MTV Unplugged in New York'), e registrando in studio
due loro canzoni: 'Molly's Lips' e 'Son of a Gun' (inserite nell'album 'Incesticide'). Ma i Vaselines
durante il momento di gloria arrivato grazie alla pubblicità dei Nirvana decisero di sciogliersi
nuovamente.
Nel 2006 sia Eugene Kelly che Frances McKee hanno pubblicato i loro esordi solisti, e sono andati
in tour presentando le nuove composizioni e i classici dei Vaselines. Non si è però trattato di un
vero e proprio tour dei Vaselines, per quello l'attesa si è spostata fino 2009 grazie
all'interessamento della sempre vigile Sub Pop, label che ha scoperto anche i Nirvana. I primi live
come The Vaselines sono stati un grande successo, e la band decide di pubblicare un album di
inediti dopo la raccolta 'Enter the Vaselines'. La band scozzese ha pubblicato a settembre 2010
l'album 'Sex with an X', che ha segnato il loro definitivo ritorno sulla scena.
www.thevaselines.co.uk
www.grindinghalt.it
giovedì 26 gennaio
DIODATO LIVE
presentazione del disco "E forse sono pazzo" + guests
venerdì 27 e sabato 28 gennaio
h 21.00
UNCUT # 3
# occupy the stage
special double edition
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ANGELO MAI ALTROVE
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