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originale
COMUNE di
SAN VINCENZO VALLE ROVETO (L’AQUILA)
VERBALE DI DELIBERAZIONE
DEL
CONSIGLIO COMUNALE
n. 35
del Reg.
OGGETTO: Circolare Cassa Depositi e Prestiti 04.11.2015, n. 1285:
rinegoziazione dei prestiti concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti:
determinazioni.
L’anno DUEMILAQUINDICI il giorno diciannove del mese di NOVEMBRE alle ore 17,05
nella sala delle adunanze, in seguito a rituale convocazione, si è riunito in seduta di prima
convocazione ed in sessione STRAORDINARIA ed urgente il Consiglio del Comune intestato.
Alla trattazione dell’ordine del giorno indicato nell’epigrafe risultano presenti il Sindaco, Ing.
Giulio LANCIA, ed i Consiglieri:
1
Carlo
ROSSI
Sì
2
Giovanni
RUGGHIA
Sì
3
Antonello
RICCI
Sì
4
Paola
SILVERI
Sì
5
Giovanni
GEMMITI
Sì
6
Danilo Maria
VERNARELLI
No
7
Simone
ROMANELLI
No
8
Renato
BOCCIA
Sì
ASSEGNATI n. nove + Sindaco
PRESENTI: sei + Sindaco
IN CARICA n. otto + Sindaco
ASSENTI: Cons. Romanelli, il quale ha fatto pervenire al
Segretario comunale una mail per segnalare che è
impossibilitato a partecipare alla seduta per precedenti impegni
di lavoro, non altrimenti derogabili, visto anche il carattere
urgente della convocazione. Cons. Vernarelli, il quale ha per via
telefonica rappresentato le medesime difficoltà del collega.
- Ai sensi dell’art. 39, comma 3, del T.U. 18.08.2000, n. 267, presiede il Sindaco Ing. Giulio
LANCIA.
- Ai sensi dell’art. 44 dello Statuto comunale è presente l’assessore, non consigliere, Sabrina
Olimpia Martinelli, Vicesindaco. Mentre risultano assenti gli assessori non consiglieri
Marcello Blasetti e Silvano Cicchinelli.
-
Partecipa il Segretario Comunale Dott. Claudio ROSSI.
-
La seduta è pubblica. Risultato che il Collegio è costituito in numero legale, il Presidente,
introduce l’argomento iscritto nell’ordine del giorno.
IL CONSIGLIO
Preso atto che la Cassa Depositi e Prestiti ha avviato una ennesima operazione di rinegoziazione dei
prestiti a favore degli enti locali;
Visto, a tal riguardo, quanto indicato nella circolare n. 1285, appositamente emessa dalla stessa
Cassa Depositi e Prestiti in data 04.11.2015;
Atteso che:
trattandosi di operazione di indebitamento, essa soggiace alla regola di cui all’art. 203,
comma 1, del D.lgs. 18.08.2000, n. 267 e successive modifiche ed integrazioni, per cui – per potersi
procedere – occorre che ricorrano le seguenti condizioni:
“a) avvenuta approvazione del rendiconto dell'esercizio del penultimo anno precedente
quello in cui si intende deliberare il ricorso a forme di indebitamento;
b) avvenuta deliberazione del bilancio di previsione nel quale sono iscritti i relativi
stanziamenti;”.
 quanto alla condizione di cui alla precedente lettera a), si dà atto che il
rendiconto dell'esercizio del penultimo anno precedente è stato approvato con
deliberazione del Consiglio comunale n. 7, del 13.06.2014, esecutiva, mentre
il rendiconto dell’esercizio precedente è stato approvato con deliberazione
dello stesso Consiglio n. 8, del 01.06.2015;
 quanto alla condizione di cui alla precedente lettera b), si precisa che il
bilancio di previsione per l’esercizio corrente è stato approvato con
deliberazione n. 27 del 08.09.2015, rispetto alle cui previsioni il presente atto
costituisce aggiornamento e variazione;
la Giunta comunale, con atto deliberativo n. 18 del 01.06.2015, ha proceduto al
riaccertamento straordinario dei residui;
Preso atto di quanto stabilito a proposito delle “caratteristiche dei prestiti originali rinegoziabili”,
come indicate nel punto 1 della citata circolare Cassa DD.PP. n. 1285/2015;
Rilevato, dall’apposito sito creato dalla Cassa Depositi e Prestiti, che i mutui rinegoziabili sono i
seguenti:
Identificativo
Prestito
Originario
Debito residuo
Tasso Fisso
(Ante)
Durata Residua
(Ante) (anni)
Rata Semestrale
(Ante)
4383085/01
Fisso
62.527,70
3,97
20,5
2.243,20
4425058/01
Fisso
78.699,75
3,97
20,5
2.823,38
4478599/00
Fisso
51.919,52
3,75
10,5
3.013,78
4546030/00
Fisso
302.591,96
4,588
24,5
10.346,65
6013422/00
Fisso
10.500,00
2,834
20
345,69
6014069/00
Fisso
150.000,00
2,834
20
4.938,42
Preso atto che, come indicato nell’avviso del 5 novembre 2015 e nella parte seconda della circolare
n. 1285/2015, della Cassa Depositi e Prestiti, il “periodo di adesione” alle operazioni di
rinegoziazione scade alle ore 23,59 del 19.11.2015;
Ritenuto, nell’interesse dell’Amministrazione, di dover rinegoziare solo nelle ipotesi in cui si
verifichino entrambe le seguenti condizioni: riduzione dell’importo della rata rispetto a quella in
essere e contemporanea riduzione del tasso di interesse rispetto a quello attualmente applicato e
comunque preferendo l’ipotesi di rinegoziazione che preveda l’importo della rata di ammortamento
più basso;
Preso atto che, secondo le “condizioni economiche” dettate dalla Cassa Depositi e Prestiti, tali
condizioni, alla stregua del prospetto sopra riportato, non si verificano per i mutui contraddistinti
dalle seguenti “posizioni”: 4546030/00; 6013422/00 e 6014069/00; mentre si verificano per i mutui
contraddistinti dalle “posizioni”: 4383085/01; 4425058/01 e 4478599/00;
Visti gli artt. 42, 202 e ss. del T.U. 18.08.2000, n. 267 e valutato in particolare che, ai sensi dell’art.
204, comma 1, non sussistono ostacoli alla rinegoziazione dei mutui come sopra indicati, in quanto
resta rispettato il limite di indebitamento ivi indicato (l'importo annuale degli interessi, sommato a
quello dei mutui precedentemente contratti, a quello dei prestiti obbligazionari precedentemente
emessi, a quello delle aperture di credito stipulate e a quello derivante da garanzie prestate ai sensi
dell'articolo 207 non deve essere superiore - a decorrere dall'anno 2015 - al 10 per cento delle
entrate relative ai primi tre titoli delle entrate del rendiconto del penultimo anno precedente quello
in cui viene prevista l'assunzione dei mutui);
Visto l’art. 119, comma 6, della Costituzione che, in ogni caso, fissa il principio per cui il ricorso
all’indebitamento è ammesso solo per finanziare “spese di investimento”;
Visto il conseguente art. 30, comma 15, della L. 27.12.2002, n. 289;
Preso atto dell’orientamento che, in merito all’utilizzazione dei risparmi derivanti dalla
rinegoziazione dei mutui, ha espresso la Corte dei Conti in sede di controllo collaborativo, come da
ultimo enunciato dalla sez. Piemonte, con la deliberazione n. 190/2014/SRCPIE/PAR;
Preso atto, inoltre, di quanto suggerisce la stessa Cassa Depositi e Prestiti nella citata circolare n.
1285/2015, e secondo cui: “in base ai principi recati dall’art. 119 della Costituzione, le economie
derivanti dal minore esborso annuale in linea capitale, conseguente alla rinegoziazione del debito,
sono destinate dagli Enti alla copertura di spese di investimento o alla riduzione del debito in
essere”;
Preso atto, inoltre, che l’art. 7, comma 2, del DL. 19.06.2015, n. 78, prevede: “Per l'anno 2015, le
risorse derivanti da operazioni di rinegoziazione di mutui nonché dal riacquisto dei titoli
obbligazionari emessi possono essere utilizzate dagli enti territoriali senza vincoli di destinazione.”
Ritenuto, al riguardo, che l’operazione di rinegoziazione – per come sopra prefigurata – consente di
limitare le rigidità finanziarie di cui la finanza comunale è vittima e consente di sopperire a
situazioni di mancanza di liquidità che vanno sempre più acuendosi nel corso del tempo;
Acquisito, ai sensi dell’art. 239, comma 1, lett. b), n. 4, del D.lgs. 18.08.2000, n. 267, il parere del
Revisore dei Conti;
Verificato il rilievo che, pur non impedendo all’organo di controllo contabile di rilasciare parere
favorevole, sollecita questo Consiglio a riflettere ulteriormente sull’operazione che si va ad
approvare e ritenuto di osservare quanto segue:
1. l’operazione di rinegoziazione proviene da una istituzione pubblica, quale resta, Cassa
Depositi e Prestiti, anche dopo la sua formale trasformazione in società per azioni, atteso che
2.
3.
4.
5.
il relativo capitale sociale è saldamente detenuto dal MEF (si ritiene quindi di dover
escludere una qualche forma di sollicitatio ad turpia);
l’Amministrazione ha adottato due criteri di selezione delle proposte avanzate dalla Cassa
(riduzione dell’importo della rata rispetto a quella in essere e contemporanea riduzione del
tasso di interesse nominale) che appaiono ragionevoli e che comunque attestano di come
non ci si sia rimessi semplicemente alla proposta della Cassa stessa;
E’ certamente noto all’amministrazione che l’operazione di rinegoziazione dei mutui
comporterà in futuro maggiori oneri per il bilancio comunale ma è altrettanto evidente che
questo “futuro” non è prossimo (nel caso del mutuo posizione 4478599/00, il punto di
inversione si verificherà nel 2026, mentre negli altri due casi – posizioni nn. 4383085/01 e
4425058/01 – tale punto si verificherà solo a partire dal 2036), di talché i vantaggi che
possono essere assicurati nel medio/lungo periodo potranno consentire di assorbire gli effetti
negativi che si verificheranno nel lunghissimo termine. In ogni caso, la rimodulazione al
ribasso delle rate dei mutui consentirà di spalmare nel tempo e quindi di impattare in
maniera più soft sulle casse comunali. Del resto è massima di esperienza comune quella per
cui la dilazione e la rinegoziazione del debito sia una richiesta che naturalmente proviene dai
debitori (vedi l’eclatante caso dell’enorme debito pubblico della Grecia, esploso la scorsa
estate), specie quanto essi versano in condizioni di difficoltà;
Il significato “congiunturale” e “anticiclico” dell’operazione è indicato nello stesso
comunicato congiunto ANCI/Cassa Depositi e prestiti del 5 novembre, in cui si precisa che
la rinegoziazione è volta a “consentire ai Comuni di diminuire gli esborsi per cassa
nell’anno in corso permettendo di liberare risorse, che potranno essere destinati agli utilizzi
previsti dalla legislazione vigente”, costituendo così “importante strumento di gestione
attiva del debito, e vuole fornire agli enti locali un ulteriore sostegno nell’attuale contesto
economico”;
In ogni caso, la rinegoziazione viene vista con favore dallo stesso legislatore che, non a
caso, ha adottato, delle specifiche e significative disposizioni atte a favorire il ricorso a tale
misura da parte dei comuni. Si veda, in proposito l’art. 7 del DL 78/2015;
Visto gli artt. 42, 49 e 203 e ss. del T.U. 18.08.2000, n. 267;
Con votazione a scrutinio palese, il cui esito acclarato e proclamato dal Presidente dell’adunanza è
il seguente: favorevoli all’unanimità
DELIBERA
Di autorizzare, per tutto quanto esposto in narrativa, la rinegoziazione dei mutui, tra quelli indicati
in premessa, come già individuati dalla Cassa Depositi e Prestiti, al ricorrere delle due seguenti
condizioni economico-finanziarie: riduzione dell’importo della rata rispetto a quella in essere e
contemporanea riduzione del tasso di interesse rispetto a quello attualmente applicato e comunque
preferendo l’ipotesi di rinegoziazione che preveda l’importo della rata di ammortamento più basso;
Di autorizzare, conseguentemente, la rinegoziazione dei seguenti mutui:
1)
mutuo posizione n. 4383085/01, accettando la proposta Cassa Depositi e
prestiti con scadenza al 30.06.2040, con le seguenti condizioni particolari:
CONDIZIONI VIGENTI
RINEGOZIAZIONE
Nuova
scadenza
DEBITO
residuo
62.527,70
TASSO
%
3,97
Durata
20,5
RATA
Semestr.
2.243,20
30/06/2040
Nuovo
tasso
applicato
3,915%
Importo nuova
rata Nuova rata
1.995,98
Quota capitale
liberata
sull’esercizio
2015
1.002,03
2) mutuo posizione n. 4425058/01, accettando la proposta Cassa Depositi e prestiti con
scadenza al 30.06.2040, con le seguenti condizioni particolari:
CONDIZIONI VIGENTI
RINEGOZIAZIONE
Nuova
scadenza
DEBITO
residuo
78.699,75
TASSO
%
3,97
Durata
20,5
RATA
Semestr.
2.823,38
30/06/2040
Nuovo
tasso
applicato
3,915%
Importo nuova
rata Nuova rata
2.512,21
Quota capitale
liberata
sull’esercizio
2015
1.261,19
3) mutuo posizione n. 4478599/00, accettando la proposta Cassa Depositi e prestiti con
scadenza al 30.06.2040, con le seguenti condizioni particolari:
CONDIZIONI VIGENTI
RINEGOZIAZIONE
Nuova
scadenza
DEBITO
residuo
51.919,52
TASSO
%
3,75
Durata
10,5
RATA
Semestr.
3.013,78
30/06/2040
Nuovo
tasso
applicato
3,58%
Importo nuova
rata Nuova rata
1.600,21
Quota capitale
liberata
sull’esercizio
2015
2.040,29
Di autorizzare il Responsabile del Servizio finanziario ad assumere le conseguenti determinazioni e
ad attivare le procedure previste dalla Cassa Depositi e Prestiti per concludere la testé deliberata
rinegoziazione entro i termini fissati dalla Cassa stessa, alle condizioni vigenti;
Di dare atto che i risparmi derivanti dalla rinegoziazione per i futuri esercizi, una volta
perfezionatosi il relativo procedimento con la Cassa Depositi e Prestiti, saranno destinati, a partire
dall’esercizio 2016, a finanziare spese di investimento. Resta salvo il peculiare regime previsto per
il solo esercizio 2015, dall’art. 7 comma 2 del DL 78/2015. In sede dell’imminente assestamento del
bilancio si provvederà alle conseguenti variazioni contabili;
Con separata votazione a scrutinio palese, assunta ai sensi dell’art. 134 del TUEL ed il cui esito
accertato e proclamato è il seguente: favorevoli all’unanimità, la presente deliberazione viene
dichiarata immediatamente eseguibile.
Si è espresso parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica:
IL RESPONSABILE del servizio: Dott.ssa Malvina Santomaggio
Si è espresso parere favorevole in ordine alla regolarità economico-finanziaria:
IL RESPONSABILE del servizio: Dott.ssa Malvina Santomaggio
Il presente verbale, salva l’ulteriore lettura e sua definitiva approvazione in successiva seduta, viene
sottoscritto, come segue, dal Presidente del Consiglio e dal Segretario ai sensi dell'art. 36, comma 6,
dello Statuto comunale approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 15 del 30.05.2003.
IL SINDACO
Ing. Giulio LANCIA
IL SEGRETARIO COMUNALE
Dott. Angelo MASCOLO
Prot. n. ………..
Data…24/11/2015…
Ai sensi dell’art. 32 della L. 18.06.2009, n. 69, la presente deliberazione viene pubblicata nell’Albo
pretorio del sito informatico di questo Comune http://www.comune.sanvincenzovalleroveto.aq.it/,
a partire dal …24/11/2015… e, ai sensi dell'art. 124 del T.U. 18-08-2000, n. 267, vi rimarrà
pubblicata per giorni 15 consecutivi, sino al …09/12/2015…
Esente da ogni controllo preventivo di legittimità, giusta comunicazione del Presidente della
Sezione provinciale del Co.re.co. del 14.12.2001, prot. n. 3031, in seguito all’entrata in vigore della
L costituzionale 18.10.2001, n. 3.
Dalla Residenza Comunale
IL SEGRETARIO COMUNALE
Dott. Claudio ROSSI
SAN VINCENZO VALLE ROVETO, lì…24/11/2015..