ARCA SGR La gestione dinamica: il control

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ARCA SGR La gestione dinamica: il control
APPROFONDIMENTO
ARCA SGR
La gestione dinamica: il controllo della volatilità del Portafoglio
essenziale nel processo di investimento
I mercati finanziari nella seconda parte dell’anno potrebbero
registrare un riallineamento delle quotazioni verso i valori fondamentali
L’anno 2012 in ambito finanziario si
è finora caratterizzato per dei forti e
veloci movimenti, ma la tematica di
fondo di questa prima metà dell’anno risulta essere ribassista. Alla luce di queste considerazioni quali temi ritenete possano essere da privilegiare per la seconda metà dell’anno e perché?
E’ del tutto evidente che l’andamento
dei mercati finanziari degli ultimi mesi è
stato fortemente influenzato da una significativa recrudescenza della crisi
nell’area euro. Solo se la reazione delle autorità europee dovesse essere efficace, i mercati finanziari nella seconda parte dell’anno potrebbero registrare un riallineamento delle quotazioni
verso i valori fondamentali: ciò implicherebbe un recupero dei listini azionari ed una compressione degli spread
per le obbligazioni corporate, dei Paesi Emergenti e della periferia dell’area
euro. I rendimenti nei paesi core potrebbero ristabilirsi su livelli più alti,
ma non troppo distanti dagli attuali.
Gli investitori sempre più dimostrano una forte attenzione verso il
controllo del rischio dei prodotti finanziari ed alla scelta di prodotti
che prevedano questa modalità al
proprio interno. Ritenete questa attenzione giustificata? Con quali
strumenti permettete agli investitori di soddisfarla?
In mercati caratterizzati da frequenti e
violenti shock, non sorprende che gli
investitori pongano una particolare attenzione al controllo del rischio.
Marco Vicinanza Vice Direttore
Generale
e Responsabile Direzione
Investimenti di ARCA SGR
La struttura di gestione di Arca SGR
ha da sempre messo il rischio al cen-
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tro del processo di costruzione del portafoglio. In altre parole, il controllo della
volatilità del portafoglio è per noi una
parte integrante ed essenziale del processo di investimento. Nella gamma di
offerta, peraltro, abbiamo una linea di
prodotti flessibili a controllo dinamico
del rischio, che utilizzano, con eccellenti risultati, una tecnologia di investimento proprietaria avanzata.
Arca SGR SPA è una delle maggiori
Società di Gestione del Risparmio in
Italia, ma allo stesso tempo si caratterizza per delle evidenti diversità
con altri soggetti del risparmio gestito. Può cortesemente spiegare la
peculiarità della vostra società e
quali obiettivi vi ponete quando
create un nuovo prodotto?
Arca SGR è una società che si caratterizza per una presenza molto ampia in
tutto il territorio nazionale. I nostri prodotti, infatti, vengono distribuiti da circa
120 enti collocatori con oltre 8.000
sportelli e ciò rende la nostra Rete collocatrice una tra le più grandi e capillari d’Italia.
Avendo la fortuna di poter contare su
una Rete così ampia, possiamo usufruire di un importante strumento di
monitoraggio.
L’obiettivo che cerchiamo di perseguire,
infatti, è di ascoltare attentamente le
esigenze dei risparmiatori che ci vengono riportate dalla nostra Rete collocatrice.
D’altra parte, la costante attività di monitoraggio dei mercati finanziari effettuata dalla nostra struttura di analisi e
gestione permette di individuare le opportunità di medio-lungo perido che i
mercati finanziari offrono.
La creazione di nuovi prodotti in Arca
nasce sempre dalla migliore sintesi tra
gli orientamenti dei risparmiatori e le
opportunità di mercato.
INVESTMENT WORLD MAGAZINE
Gli strumenti obbligazionari hanno
vissuto momenti di grande popolarità, ma quest’anno sembrano aver
perso parte del loro appeal. Cosa ci
può dire in merito ai fondi obbligazionari, sono ancora gli strumenti
giusti in questa fase di mercato?
Per anni si è spesso sostenuto che l’investimento diretto in titoli obbligazionari (tipicamente titoli di stato domestici e
titoli corporate con diffusione retail) fosse più conveniente rispetto all’investimento in fondi obbligazionari. Una simile tesi tradiva una scarsa attenzione alla dimensione rischio.
Gli eventi recenti (con riferimento soprattutto, ma non solo, alla crisi del debito sovrano) hanno mostrato quanto,
in fase di elevata volatilità, sia importante la diversificazione dei portafogli
obbligazionari. Inoltre, quando i merca-
ti si trovano in una fase di turbolenza,
una gestione attiva di qualità è in maggior misura capace di produrre valore
aggiunto per il risparmiatore.
La gestione dinamica dei vostri fondi a rischio controllato è in grado di
fornire agli investitori il giusto equilibrio tra rendimento e rischio? Se si
in che modo questo avviene?
La metodologia di gestione per questi
prodotti si basa su quattro capisaldi
fondamentali:
1) La diversificazione deve essere il
più ampia possibile, e deve ricomprendere non solo le due classi di asset tipicamente utilizzate nei prodotti bilanciati tradizionali (azioni ed obbligazioni governative dei paesi sviluppati), ma coinvolgere anche le obbligazioni societarie
e dei paesi emergenti, le commodities,
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le valute, etc.
2) Nel portafoglio strategico il bilanciamento tra le varie classi di asset deve
essere perseguito facendo riferimento
al contributo al rischio, e non al peso, di
ciascuna classe di asset;
3) La gestione dinamica dell’asset allocation deve garantire che, nel tempo, il
rischio complessivo del portafoglio rimanga sostanzialmente costante, il che
implica di modificare la struttura dell’investimento al variare delle condizioni
esterne di volatilità;
4) Seguendo una logica “global macro”, il portafoglio viene modificato non
solo ai fini del controllo del rischio, ma
anche in funzione delle opportunità di
ritorno offerte dai mercati.
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