La fiera delle vanità dei potenti I popoli non devono pagare la crisi
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La fiera delle vanità dei potenti I popoli non devono pagare la crisi
Se un uomo sogna da solo, il sogno rimane solo un sogno... ma se molti uomini sognano la stessa cosa, il sogno diventa realtà. H.Camara E DIT ORIALE UNA FICTION SCONTATA Con le promesse successo sicuro di Rocco Tritto Sono tanti gli inguaribili ottimisti i quali credono che, in due giorni, i cosiddetti ”Grandi della Terra”, possano cambiare le sorti del mondo. Il rito si ripete ormai da 35 anni, da quando a Rambouillet, in Francia, nel 1975 si ritrovarono i capi di governo di sei Nazioni (G6), successivamente diventate sette (G7), poi otto (G8) e prossimamente destinate a raggiungere il numero di quattordici (G14), considerate le più ricche del pianeta. Quello che venerdì scorso si è concluso a L’Aquila è stato, forse, l’ultimo G8. Il copione sembra essere sempre lo stesso: un palcoscenico di proporzioni mondiali, dal quale vengono proclamati impegni solenni, che quasi mai troveranno concreta applicazione. Una fiction che, in questa ultima occasione, ha avuto come regista una vera autorità in materia, Silvio Berlusconi, che non poteva certo mancare l’obiettivo di incantare in mondovisione. Ciò che, però, non è emerso, o è emerso con la sordina, è che il G8 farebbe meglio a chiamarsi GP (dove P sta per Pinocchio), atteso che, fino a oggi, i mirabolanti proclami dei Potenti della Terra sono quasi sempre rimasti lettera morta. L’ultimo esempio, in ordine di tempo, è rappresentato dall’impegno di devolvere 20 miliardi di dollari (una goccia nell’Oceano) alla causa della fame in Africa, mentre i poveri Africani ancora attendono il miliardo di dollari che il governo italiano si era impegnato a erogare in occasione degli scorsi G8. Sapete a quanto ammonta l’effettiva erogazione disposta da Palazzo Chigi? A circa 30 milioni! Ormai tutti sanno, meno gli inguaribili ottimisti, che per la perfetta riuscita di un G8 è sufficiente promettere. Non costa nulla. E il successo è assicurato. ATTUALITA’ martedì 14 luglio 2009 A L’AQUILA I PADRONI DEL MONDO NEL SEGNO DELLA CONTINUITA’ Il G8? La fiera delle vanità dei potenti I popoli non devono pagare la crisi di Biancamaria Gentili manifestazione nazionale del 28 Otto anni dopo Genova, il G8 è tor- marzo a Roma, e poi con quelle di nato in Italia. I responsabili della Siracusa, Torino, ancora Roma, crisi economica, sociale, ambienta- Lecce e Vicenza no-Dal Molin, le si sono dati appuntamento a protestando contro i G8 tematici, L'Aquila nel tentativo di dettare ai gestiti da coloro che hanno provopopoli del pianeta le loro politiche cato la crisi globale e che vorrebbasate sull'esclusione, la guerra, lo bero continuare a guidare il mondo sfruttamento, la deva- Il pacifico corteo sulla stessa catastazione ambientale, la strofica china. E' il precarizzazione del dei no global dominio incontralavoro. Otto anni dopo, stato del profitto e ha ribadito con forza le ragioni del movimento della mercificaziodi Genova si sono raf- il proprio programma ne totale - che il forzate: il G8 è, ancor movimento no glopiù di allora, una sorta alternativo di sviluppo bal contesta da di fiera delle vanità dei potenti, almeno un decennio - il responsaluogo impegnato esclusivamente a bile di una crisi mondiale che non è reiterare lo stato di ingiustizia glo- solo economica e finanziaria, ma bale. Il movimento no global ha anche ambientale, climatica, enerdimostrato la contrarietà al G8 nei getica, alimentare e bellica. E' mesi passati, con il sostegno e l'ap- stato più volte ribadito nei mesi provazione del Forum Sociale scorsi che non devono essere i Mondiale di Belem e di quello popoli del mondo a pagare la crisi Europeo di Malmoe, a partire dalla causata dai padroni del globo. Ed è A PPROFONDIMENT O proprio per questo che da Belem ad Atene, da Londra a Strasburgo, fino alle città italiane antiG8, è stato messo in atto un programma alternativo di uscita dalla crisi, egualitario, solidale, pacifico, ecologico, a favore dei popoli, dei lavoratori, dei più deboli e indifesi. Principi che la pacifica manifestazione, organizzata dal Patto di Base (Cub-Cobas-SdL) ha ribadito con tutta la forza della ragione il 10 luglio scorso a L'Aquila, in una città martoriata dal terremoto, dove c'è il rischio concreto di vedere trasformata la tragedia in una gigantesca speculazione edilizia, dove sono state imposte condizioni di vita drammatiche agli sfollati, azzerando ogni tentativo di partecipazione e ricostruzione dal basso, sociale e solidale, impedendo persino assemblee e riunioni nei campi e la diffusione di materiale informativo. Sapete che... “Maggioranza” tra Chiesa e monarchia di Flavia Scotti L'anno della conclusione del Concilio di Trento (1563) è anche quello in cui nel diritto canonico si afferma la piena legittimità del principio di maggioranza. Nei secoli precedenti, non v'era tolleranza per il dissenso nelle elezioni canoniche. Queste, ispirate dalla Grazia, non potevano registrare una pluralità di posizioni e i dissidenti venivano scomunicati o, in quanto scismatici, costretti alla conversione. Fuori dall'organizzazione ecclesiastica, il principio di maggioranza fa capolino nell'opera di Marsilio da Padova ma la maior pars è qui ancora la valentior pars, cioè comunque l'espressione dell'aristocrazia. Nella realtà secolare, delle libere istituzioni comunali e delle repubbliche indipendenti, è la borghesia mercantile e, poi, il patriziato, che da essa origina, a svolgere il ruolo di classe dominante. Il suo tornaconto era il riferimento tanto delle istituzioni di classe (c.d. arti) quanto delle istituzioni cittadine, il duplice ordine Il caso Istat, precariato no-stop, al via 3 bandi per il futuro La lunga operazione per la stabilizzazione di circa 400 lavoratori precari non si è ancora conclusa all’Istat per 36 dipendenti, che l’ente di via Balbo già pensa di crearne altri. E’ recente la pubblicazione di 3 bandi di “selezione per la predisposizione di graduatorie di personale (ricercatore, tecnologo e tecnico-amministrativo, ndr) con il quale costituire, all’occorrenza, contratti a tempo determinato”. istituzionale in cui era organizzata la società comunale, dato che entrambe amministravano la cosa comune. Con l'avvertenza che tutte le cariche pubbliche (esecutive, legislative e giudiziarie) erano riservate ai mercanti, si può dire che nei comuni e nelle repubbliche italiane si votava a maggioranza (in modo palese ovvero depositando in un'urna palle di diverso colore), mentre nelle comunità politiche dell'area tedesca, almeno fino al XIII secolo, era richiesto il voto unanime. Successivamente anche qui si afferma il principio di maggioranza, ma con una modalità particolare, imponendosi alla minoranza di seguire la maggioranza, sicché la deliberazione sembrasse adottata all'unanimità. Nel frattempo, erano stati compiuti passi perché il principio di maggioranza emergesse nell'ambito delle grandi monarchie territoriali. Il ius consilii, quale diritto della nobiltà, del clero e poi della borghesia di essere consultati dal sovrano quando si F OGLIETTINO Condizionatore per le vacche. E le asine? “Anche le vacche soffrono il caldo”. Questo il titolo-shock del comunicato diffuso dal Cnr nei giorni scorsi per annunciare i risultati del progetto Climanimal, realizzato dall’ente di piazzale Aldo Moro con il Ministero delle politiche agricole e presentato a Viterbo presso il Centro Congressi Pianeta Benessere. Dallo studio emerge, tra l’altro, che per gli allevatori “le perdite dovute a condizioni di disagio degli animali possono essere notevoli e, se questo è vero per tutti gli animali da allevamento, lo è ancor più per le vacche”, per cui in alcune zone della penisola, d’estate, è opportuno “il raffrescamento delle stalle...tenendo il bestiame all'interno delle stesse piuttosto che al pascolo”. Sembra che nessuno si sia ricordato delle asine, vicine di stalla delle vacche e anch’esse produttrici di un latte che è molto ricercato. Né miglior sorte è toccata alle capre che dovranno continuare a fare a meno del condizionatore. Lungo è ancora il percorso per affermare il principio di eguaglianza tra tutti gli animali. Tagli al salario accessorio il governo non restituisce Lo sciagurato accordo del 30 ottobre 2008 tra Governo e sindacati, rigettato da RdB-Cub, prevedeva la restituzione entro il 30 giugno 2009 dei tagli operati al salario accessorio con la Legge 133/08. Il Dpcm del 2 luglio, invece, non prevede alcuna restituzione ma autorizza gli enti a destinare parte di eventuali risparmi di gestione per reintegrare i fondi di produttività. Usi-Istat firmava accordi prima della nascita? Nel corso di una riunione sindacale dell’8 luglio scorso, il presidente della delegazione Istat, direttore centrale Manlio Calzaroni, ha consegnato un documento dal quale risulta che il 22 luglio 1986 l’Usi-Istat avrebbe sottoscritto un accordo sulla mobilità interna. Peccato che la sezione Usi all’Istat sia nata a marzo 1989. Ci si può fidare dell’Istat? Slitta il decreto Alfano giornalisti niente sciopero Oggi niente blackout dell'informazione. Dopo lo slittamento a settembre dell'esame del ddl sulle intercettazioni, la Federazione Nazionale della Stampa ha deciso di sospendere lo sciopero "contro le norme del ddl Alfano che impediscono il libero esercizio della cronaca giudiziaria e sulle indagini investigative". www.ilfoglietto.it www.usirdbricerca.it Vieni a trovarci. Puoi ricevere il nostro giornale nella tua mailbox. E’ gratis. E’ senza pubblicità. Esce in tempo reale. Il sito internet del sindacato di base del comparto ricerca. Notizie, informazioni, consulenza e assistenza on line per tutti. In tempo reale. martedì 14 luglio 2009 L’Osservatorio non vendibile ai privati E’ quanto sostiene Luigi Rossi Bernardi ex presidente Cnr e membro del cda di Paolo Vita Luigi Rossi Bernardi, ex presidente del Cnr e attuale membro del cda, prende le distanze da Maiani per la decisione di dismettere l'ex Osservatorio di Anacapri e accende un faro sui contratti per la manutenzione dell'immobile, mentre il Sindaco del Comune isolano, Francesco Cerrotta, cerca finanziamenti per acquistare la struttura. Due settimane fa, l'asta per la vendita dell’immobile è andata deserta. Nessuno ha messo sul piatto gli oltre 15 mln chiesti per rilevare un bene la cui destinazione d'uso è laboratorio scientifico o scuola (B5), e sulla cui variazione il primo cittadino di Anacapri aveva detto "non la consentiremo mai". Per quanto riguarda la vendita, Rossi Bernardi ha spiegato al Foglietto che "nel cda del Cnr in cui si decise la cessione dell'ex Osservatorio, feci presente che c'era la questione della destinazione d'uso che rendeva di fatto invendibile il bene, ma mi si disse che non c'era problema". Ora che i nodi sono venuti al pettine, egli sottolinea che "bisogna vedere se Maiani riuscirà a far cambiare idea al Sindaco di Anacapri". Pronta è arrivata la replica di IL MINISTRO Z AIA : Cerrotta, che ha detto "ora che l'asta è andata deserta, il Comune non esclude di acquistare l'Osservatorio. Stiamo cercando finanziatori e finanziamenti per rilevare il bene ad un prezzo congruo per una pubblica amministrazione". A complicare le cose per il Cnr è emerso che l'11 agosto del 1990 a Capri, l'allora presidente dell'ente, Rossi Bernardi, il rettore OCCORRE Invito alla lettura Il Foglietto di Usi/RdB è un supplemento settimanale de Il Foglietto, quotidiano on line che ti può raggiungere sul tuo personal computer, gratis e senza pubblicità, sia alle ore 13 che alle ore 18, con le ultimissime notizie dall’Italia e dal mondo. Ricco di numerosi supplementi (Finanza, Tecnologia, Libri, Sport & Business, Fatti incredibili, Scienze, Musica, Cinema, Energia, Cibo), puoi riceverlo nella tua mailbox. Basta chiederlo a www.ilfoglietto.it S PIGOLATURE dell'Università Federico II di Napoli, Ciliberto, il Sindaco di Capri, Arcucci, e il dg del Mur, Fazio, firmarono un’intesa che prevedeva la cessione dell'ex Osservatorio al Comune in cambio della concessione al Cnr "di un'area ove costruire, nel pieno rispetto dell'ambiente, una base permanente di ricerca e sperimentazione". Poi Ciliberto e il presidente del Cnr lasciarono i rispettivi incarichi e l'intesa finì nell'oblio. Senza cambio di destinazione, dunque, l'Osservatorio è invendibile ai privati mentre il Cnr continua a spendere ogni anno 180 mila euro per la manutenzione dell'immobile mai utilizzato. Il contratto, affidato dal Cnr, a trattativa privata, all’impresa Anacapri Costruzioni (la stessa che aveva fatto i lavori di ristrutturazione per 2,2 mln di euro, collaudati a novembre 2007), prevede, tra le altre, tinteggiatura e trattamenti antimuffa, manutenzione del parco e guardiania non armata, dal lunedì al venerdì, a una tariffa di 42 euro l’ora, contro i circa 17 che in media costa un guardiano per ogni ora di lavoro. Per Rossi Bernardi è opportuno “fare una revisione di questo contratto”. Stop al periodo di prova per eventi imprevedibili In difetto di diversa previsione contrattuale, il decorso di un periodo di prova determinato nella misura di un complessivo arco temporale, mentre non è sospeso da ipotesi di mancata prestazione lavorativa inerenti al normale svolgimento del rapporto, quali i riposi settimanali e le festività, deve ritenersi escluso, stante la finalità del patto di prova, in relazione ai giorni in cui la prestazione non si è verificata per eventi non prevedibili al momento della stipulazione del patto stesso, quali la malattia, l'infortunio, la gravidanza e il puerperio, i permessi, lo sciopero, la sospensione dell'attività del datore di lavoro, e, in particolare, il godimento delle ferie annuali (Cass. civ. Sent. n. 6915/ 2009). PERLOPIU ’ IGNORATE DAGLI ALTRI RIDARE VITA ALL’I NFS E’ VIETATO PUBBLICIZZARE LE PATOLOGIE DEI DISABILI Appena un anno fa, con il decreto n. 112 del 25 giugno 2008, convertito in legge n. 133/2008, il governo aveva accorpato Apat, Icram e Infs, dando vita all’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra). Il 2 luglio scorso, nel corso di una audizione al Senato, il ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, Luca Zaia, ha dichiarato: “Occorre assicurare una più efficace pianificazione faunistica a livello provinciale e regionale, migliorando l'operatività dell'Istituto nazionale per la fauna selvatica (Infs), che va scorporato dall'Ispra per tornare ad essere una struttura realmente indipendente incardinata presso la Presidenza del Consiglio dei ministri”. Per la serie: indietro tutta. Ancora una volta, la ricerca pubblica italiana dimostra di avere le idee”chiare” e di navigare a vista. Il Garante della privacy ha reso noto, nei giorni scorsi, di aver bloccato la diffusione sul sito di una P.A. dei dati sanitari di migliaia di disabili e di soggetti affetti da patologie e stati di invalidità presenti nelle graduatorie degli iscritti negli elenchi del collocamento obbligatorio. Le graduatorie, liberamente accessibili dall'home page del sito istituzionale della P.A., erano visibili integralmente e senza alcuna limitazione. L'Autorità ha inflitto all’amministrazione una sanzione pecuniaria di 40mila euro per illecito trattamento dei dati e ha stabilito che l'amministrazione stessa può effettuare i soli trattamenti di dati indispensabili per garantire la trasparenza delle graduatorie e il corretto svolgimento delle attività di avviamento al lavoro, avendo cura di verificare che in nessun caso siano diffusi informazioni idonee a rivelare lo stato di salute. IN CINA SONO IN FORTE AUMENTO LE CAUSE DI LAVORO Secondo il giornale americano New York Herald Tribune, in Cina si è verificato nel 2008 un forte aumento delle controversie di lavoro. In complesso, tra cause in sede giudiziaria e vertenze davanti agli organi di conciliazione sono state oltre 900.000, circa il doppio dell'anno precedente. L'aumento è attribuito all'entrata in vigore di norme che hanno limitato le facoltà di assunzione a termine e i poteri imprenditoriali di licenziamento. A PPROFONDIMENT O trattava di imporre tasse o organizzare guerre, portò alla formazione delle "camere" o delle "diete" o degli "stati", che furono gli antecedenti dei moderni parlamenti. Poiché per i "consultati" si trattava di metter mano alle proprie tasche, questi cercavano di appellarsi al principio dell'unanimità oppure di disertare le assemblee. Dal canto suo, il re aveva interesse che, con il consilium delle assemblee, affluissero i denari o gli armati necessari alla loro politica, per cui in un primo tempo sanzionò coloro che giurisprudenza Chi fa casa e “bottega” non deve pagare l’Irap La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 15110 del 26 giugno 2009, chiarisce che il professionista che lavora in casa utilizzando una stanza dell´abitazione, un fax, una libreria e un pc non è tenuto al pagamento dell´Irap. Dunque, si apre la via del rimborso d´imposta per un avvocato di Roma che ha organizzato un piccolo studio in casa. Il giudizio della Corte favorevole al contribuente si contrappone a quello espresso da un altro collegio di Piazza Cavour che, con sentenza n. 14693 del 23 giugno 2009, condannava un avvocato con un solo dipendente in parttime al pagamento dell´Irap. segue da pag. 1 non si presentavano all'assemblea e, poi, sostenne la necessità di applicare il principio di maggioranza. Un dato è importante sottolineare: i parlamenti che rappresentano la borghesia sono assemblee elettive, i cui componenti sono eletti dalla classe sociale da cui provengono secondo procedimenti che selezionano gli eletti in base al criterio del maggior numero dei voti. Il salto di qualità si compirà quando la borghesia diventerà la classe egemone, evento che si produrrà in America e in Francia per effetto di due rivoluzioni, mentre in Inghilterra in modo graduale ILFOGLIETTO fra il XVIII e il XIX secolo, con la trasforDELL’USI/RDB-RICERCA mazione della monarchia assoluta in monarchia costituzionale e con l'esautoramento della Camera dei Lords a Supplemento a IlFoglietto vantaggio della Camera dei Comuni. Agenzia di informazione on line Sul piano teorico, tuttavia, già John Reg.Trib. Roma 136 dell’8/4/2004 Editrice: Nameless Line Inc Locke nel 1690 aveva teorizzato una Anno VI numero 26 società di uguali governata, in quanto • Direttore responsabile Maurizio Sgroi uguali, dal principio di maggioranza, Redazione Vicolo del Buon Consiglio, 31 ossia dalla volontà del maggior numero 00184 -Roma - tel. e fax 06.4819930 e-mail: [email protected] derivante da un calcolo aritmetico. 2 - continua • Progetto grafico : Bios