Paolo ha 9 anni, frequenta la 4^ elementare. Non ama, però
Transcript
Paolo ha 9 anni, frequenta la 4^ elementare. Non ama, però
Paolo ha 9 anni, frequenta la 4^ elementare. Non ama, però, andare a scuola, i genitori e i docenti notano alcune difficoltà: quando torna a casa la mamma non riesce mai a capire quali siano i compiti da svolgere perché il suo diario è molto disordinato, la sua grafia illeggibile, le frasi non sempre sono copiate interamente dalla lavagna e, quindi, come ogni pomeriggio, è necessario chiamare qualche compagno per capire cosa si deve studiare per l indomani. Anche leggere è per lui una fatica: è molto lento, ha una lettura stentata, carica di errori (la f diventa v , la m / n , la t / d , la b / d , la a / o ), spesso legge le prime due lettere ed inventa la prima parola che gli viene in mente, e tutto questo accade anche quando scrive. Per non parlare delle tabelline! Ha sempre avuto queste difficoltà, eppure è un ragazzino intelligentissimo, molto intuitivo. Da piccolino nessuno aveva notato nulla se non una lentezza nell acquisizione del linguaggio, superata, tuttavia, prima dell ingresso nella scuola primaria. Paolo è dislessico : la dislessia è un disturbo specifico dell apprendimento su base neurobiologica che si manifesta in soggetti con buone capacità intellettive, che non hanno deficit di tipo sensoriale e/o neurologico, che non hanno problemi di tipo ambientale o psicologico che possano spiegare queste difficoltà scolastiche. Quanti bambini ci sono come Paolo? Dal 3 al 5% della popolazione scolastica è affetta da questo tipo di disturbo; eppure fino a poco tempo fa e, per certi versi ancora oggi, si tratta di un problema misconosciuto. C è ora però una data a fare da spartiacque: l 8 ottobre 2010. Un giorno decisamente importante per tutti quei genitori, quegli alunni, quei docenti e quei professionisti che da tempo si occupano di disturbi specifici dell apprendimento. L 8 ottobre di ormai 1 anno e mezzo fa è stata finalmente emanata la tanto attesa L. 170/2010. Una legge che ha iniziato a far chiarezza in quel mondo ahimè ancora sconosciuto dei dsa. Da allora l interesse nei confronti di queste problematiche è in continuo crescendo, sempre più anche i mass media si interessano di dislessia. A questo proposito, un ringraziamento sentito va da parte di AGIAD (Associazione Genitori, Insegnanti e Amici della Dislessia) alla trasmissione Le iene , che ha affrontato l argomento e aiutato concretamente un ragazzo in una situazione di incomprensione a scuola. Un ringraziamento anche alla Rai che, dopo Stelle sulla Terra , ha mandato in onda in prima serata un altro film che tratta di dislessia: A fari spenti nella notte . Quest'ultimo ha scatenato un dibattito fra informazione corretta o scorretta sul tema. Il giorno dopo la visione del film infatti, tanti genitori e docenti hanno telefonato e scritto all'AGIAD chiedendo: Ma esistono questi occhiali? Ma si guarisce dalla dislessia? Ma la dislessia è una malattia? Ma si può parlare di exdislessico? E necessario fare chiarezza: è un film! Quegli occhiali non esistono, la dislessia non è una malattia è un disturbo, è un po come nascere con gli occhi chiari o scuri, con i capelli biondi o mori, è un qualcosa che ci accompagna per tutta la vita. Certo si migliora tanto e con il passare del tempo i ragazzi apprendono ad imparare in modo differente. Bene che il film abbia dato l occasione di parlare ancora una volta di dislessia, poiché probabilmente guardandolo alcuni genitori avranno ritrovato le caratteristiche dei loro figli. Infatti, oltre a telefonate e mail per capire se di dislessia si può guarire, tante sono state le persone che ci hanno invece chiesto notizie aggiuntive su questa difficoltà perché il film ha dato loro nuovi spunti di riflessione e fatto guardare con occhi diversi quella che fino ad oggi è stata definita come una pigrizia o indolenza nei confronti dello studio. Per qualsiasi dubbio, chiarimento o necessità non esitate a contattare l associazione telefonicamente o via mail: Agiad è a disposizione di tutti! Dot.sa Lucia Susca Psicologa Responsabile Comitato scientifico Agiad Milano, 27/02/2012