II tappa Road Show Filiera Ittica Siciliana

Transcript

II tappa Road Show Filiera Ittica Siciliana
Mazara del Vallo, 8 luglio 2015
Road Show Filiera Ittica Siciliana: Internazionalizzazione, Innovazione
e Coesione fra i diversi attori del territorio
Sciacca è stata la seconda II tappa del Road Show Filiera Ittica Siciliana:
“Nuove rotte: blue economy”. L’iniziativa organizzata dal Distretto Produttivo della Pesca
di Mazara del Vallo con il patrocinio del Comune di Sciacca si è tenuta venerdì 3 luglio 2015
nella Sala Blasco del Palazzo Municipale di Sciacca.
Nel suo intervento introduttivo il Presidente del Distretto della Pesca, Giovanni
Tumbiolo, ringraziando il Comune di Sciacca nella persona del sindaco Avv. Fabrizio Di
Paola per l’accoglienza e disponibilità, ha sottolineato: “per far fronte alla crisi che da alcuni
anni attanaglia la filiera ittica siciliana è necessaria la sinergia fra i territori ed il sistema
produttivo”.
A dare il benvenuto ai partecipanti è stato il Sindaco Fabrizio Di Paola che è anche
presidente del Gac “Il Sole e l’Azzurro, tra Selinunte, Sciacca e Vigata”: “Ringrazio –ha
detto- l’interesse del Distretto della Pesca per la nostra Città di pescatori. Abbiamo cento
pescherecci fra piccola e grande pesca. Senza parlare poi dell’industria conserviere ittiche
fiorenti e con rapporti a livello internazionale. Bisogna fare rete ha ragione il presidente
Tumbiolo. Ho colto con molto favore il sistema dei Gac da Castelvetrano a Porto Empedocle
creeremo due mercati del pescatore, due isole ecologiche
Tumbiolo ha riportato alcuni dati significativi del “Rapporto Annuale sulla Pesca e
sull’Acquacoltura in Sicilia”, previsto dalla Legge Regionale n° 16 del 2008, è redatto
dall’Osservatorio della Pesca del Mediterraneo, presieduto dall’Ing. Giuseppe Pernice. “La
politica comunitaria, compresa la procedura delle demolizioni, attuata nel corso di questi
anni ha ridotto nel periodo 2000-2014, il numero di natanti da pesca da 4.329 a 2.882, ciò ha
provocato la perdita di migliaia di posti lavoro, non solo fra i pescatori ma soprattutto
nell’indotto. Serve –ha spiegato il presidente del Distretto- un diverso approccio culturale
attraverso la cooperazione, a diversi livelli, internazionale, fra i territori e nel campo delle
innovazioni. La nostra proposta è quella di creare una Blue Economic Zone nel
Mediterraneo basata sui principi della Blue Economy, modello di sviluppo proposto in
questi anni dal Distretto, che guarda alla responsabilità individuale e multilaterale per la
salvaguardia e rigenerazione delle risorse, e garantisce contemporaneamente la sostenibilità
economica, ambientale ed occupazionale dell’intera filiera ittica”.
Il Prof. Vincenzo Fazio, Presidente del Centro di Competenza Distrettuale è così
intervenuto: “Occorre avere una vera e propria strategia di fronte alle sfide della
globalizzazione, pertanto bisogna puntare alla qualità e certificazione della produzione dei
territori e sulle innovazioni”. Fazio ha illustrato le linee generali del Progetto Nuove Rotte:
Blue Economy P.O. FESR Sicilia 2007/2013 con i Progetti di Ricerca (Linea di Intervento
5.1.1.2). a cura di ISA-CNR, IAMC-CNR ed Istituto Zooprofilattico della Sicilia. Il Dott.
Sergio Vitale dell’IAMC CNR ha descritto i laboratori del Centro di Certificazione e Prove
(Linea di intervento 5.1.1.1.) che hanno come referenti: IAMC-CNR, IZS, Bionat Italia Srl e
K2 Innovazione Srl.
Il Dott. Giuseppe Barbera (IZS) ha presentato 3 laboratori del Centro di
Certificazione e Prova: certificazioni per mercati esteri, per produzioni di qualità, su
tracciabilità, rintracciabilità e sicurezza alimentare. Sempre il Dott. Barbera, nell’ambito del
Piano di Sviluppo di Filiera PO-FESR 2007/2013 linea di intervento 5.1.1.2., ha parlato di un
progetto pilota relativo a “Proposte di valorizzazione di specie massive per il rilancio del
prodotto fresco”.
“La pesca è un comparto –così è intervenuto Giuseppe Messina, Reggente di Ugl
Sicilia- che ha visto soltanto il Distretto della Pesca operare per attuare una politica di
innovazione lungo tutta la filiera per garantire, attraverso la blue economy, nuovi modelli
economico -produttivi e sociali basati sull'economia della responsabilita' individuale e
collettiva, puntando sul dialogo come unica forma possibile di sviluppo sostenibile nel
Mediterraneo”.
Sono stati poi presentati alcuni capitoli del Rapporto Annuale sulla Pesca ed
Acquacoltura. Le biologhe Marta Giuga e Valentina Sciutteri, ricercatrici presso l’IAMCCNR di Capo Granitola, hanno parlato del “L’attività del Laboratorio 10 del Progetto
“Nuove Rotte Blue Economy”: dall’efficienza energetica al recupero degli scarti di
produzione delle aziende ittiche. Hanno mostrato come gli scarti dell’attività di pesca da
problema possano divenire una risorsa. Hanno portato l’esempio del “chitosano” derivato
dalla chitina, un polimero che si trova nell’esoscheletro del gambero e che può essere
utilizzato nel trattamento delle acque, nell’ambito farmaceutico, nella cosmesi,
nell’industria tessile e, perfino, alimentare al aumentare la shelf life dei prodotti.
La Dott.ssa Giulia Buffa del Distretto Produttivo della Pesca ha illustrato il capitolo:
“Blue economy: indirizzo europeo e linee strategiche del Distretto della Pesca”.
Tommaso Macaddino di Uila Pesca ha espresso il proprio apprezzamento per il lavoro
svolto da Distretto, Osservatorio del Mediterraneo della Pesca e Centro di Competenza
Distrettuale ed ha annunciato la partecipazione del Sindacato anche alla quarta edizione (811 ottobre 2015, a Palermo e Mazara del Vallo) di Blue Sea Land-Expo dei Distretti
Agroalimentari del Mediterraneo, dell’Africa e del Medioriente.
L’imprenditore ittico saccense Nino Carlino, Vice Presidente del Distretto della Pesca,
ha sollecitato il Governo Regionale ad intervenire concretamente con adeguati strumenti
per rilanciare il comparto pesca siciliano che vive da anni una crisi strutturale e di mercato.
A concludere i lavori è stata la dott.ssa Giovanna Segreto, neo Dirigente del Servizio 5
del Dipartimento Regionale della Pesca Mediterranea la quale ha portato i saluti del dott.
Dario Cartabellotta Dirigente Generale Dipartimento Regionale della Pesca Mediterranea.
“Ricopro da pochissimi giorni questo ruolo ma comprendo –ha detto- le difficoltà degli
operatori della filiera ittica siciliana. Faccio i complimenti al Distretto della Pesca ed
all’Osservatorio della Pesca Mediterranea per il grande lavoro finora svolto per dare
centralità alle problematiche del settore. Ci deve essere un’azione sinergica fra i Gac ed i
Distretti che rappresentano il tessuto produttivo di un territorio. La Sicilia -ha concluso la
dott.ssa Segreto- deve cominciare ad utilizzare meglio e di più le risorse comunitarie”.
Francesco Mezzapelle
Responsabile Ufficio Comunicazione del Distretto Produttivo della Pesca