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FLP Affari Esteri
Coordinamento Nazionale
P.le della Farnesina, 1 – 00135 Roma
tel. 06/36915433/3017/3021
sito internet www.farnesino.eu
Segreteria Nazionale
e-mail:[email protected]
filp.esteri
LE POTENZIALI ASSUNZIONI
Cari colleghi, come promesso vi aggiorniamo sull’incontro avuto giovedì pomeriggio sulle politiche
assunzionali presentate dall’Amministrazione.
Rispetto ai numeri preventivati negli incontri precedenti, possiamo ritenerci soddisfatti sul fatto che
questi siano stati pressoché raddoppiati, il che in un periodo storico di scarsa attenzione agli organici
delle AAFF è senza dubbio un notevole passo in avanti verso un’auspicata inversione di rotta.
C’è da segnalare come il Direttore Generale Sabbatucci ha ben precisato che questi siano numeri soltanto
potenziali, che si spera verranno poi convertiti il più possibile in effettivi posti concorsuali. Dal canto
nostro siamo abbastanza fiduciosi che la nostra Amministrazione riuscirà a portare a casa la vittoria,
poiché nel corso degli anni ha dimostrato di essere sempre vincente relativamente ai concorsi per
diplomatici e contrattisti, e contestualmente, abbiamo sempre avuto la prova di come gli organi di
controllo e la volontà politica abbia sempre avuto un positivo occhio di riguardo alla Farnesina, essendo
essa stessa una realtà troppo importante e delicata per non darle il massimo appoggio possibile. Del resto i
numeri di questo Ministero, pur nella sua elevata importanza strategica, sono davvero ridicoli se
rapportati ad altre realtà di PA, veri e propri carrozzoni in grado da soli di minare la stabilità economica
del nostro Paese. Ricordando, poi, come le nostre Rappresentanze siano anche una fonte di introiti non
indifferenti e che in molti casi sarebbero pressoché in totale autonomia finanziaria. Se presentato con le
dovute maniere, siamo certi che l’Amministrazione porterà a casa l’auspicato numero potenziale.
Ma di quali numeri stiamo parlando? Eccoveli…
20 unità provenienti da una moderata mobilità dalle Province, Croce Rossa e disabili;
130 appartenenti al Profilo unico;
60 appartenenti all’area della Promozione Culturale;
30 Ingegneri informatici (di cui 10 prelevabili dai residuali idonei dei vecchi concorsi);
10 Architetti ingegneri.
Per un totale complessivo di potenziali 250 posti, che ci auguriamo verranno confermati tali, e tutti
appartenenti alla Terza Area.
L’Amministrazione ci ha rassicurato che le procedure saranno abbastanza rapide con assunzioni già
nel corrente anno 2017 e conclusione nel 2018. Questo sarà possibile poiché buona parte delle risorse
verranno acquisite attingendo al progetto Ripam (Riqualificazione Pubblica Amministrazione) che
metterà a disposizione gli idonei di concorsi pubblici e, quindi, già pronti all’assunzione. I restanti posti
non coperti tramite Ripam verranno pubblicizzati con apposito bando di concorso pubblico. Si
presuppone che si andrà a concorso solo per alcuni posti del profilo unico, poiché gli altri profili tecnici
dovrebbero esser soddisfatti completamente da Ripam.
Mentre per gli APC si andrà completamente a concorso pubblico.
Per quanto concerne il numero (potenziale) rappresentato dall’Amministrazione, il nostro Sindacato, pur
riconoscendo il sensibile aumento rispetto alle iniziali previsioni, ha ampiamente manifestato disappunto
ritenendolo esso stesso insoddisfacente rispetto all’organico che nel corso degli anni si è reso gravemente
carente.
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-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Ad onor del vero, bisogna riconoscere che il Direttore Generale ha dimostrato come questo sia il numero
massimo ipotizzabile attualmente, poiché colmerebbe il vuoto della pianta organica pressoché nella sua
totalità.
Infatti ci ha presentato quello che sarà lo scenario al 2018 dei posti vacanti in organico:
152 del profilo unico; 20 funzionari informatici; 11 funzionari architetti; 67 APC.
Seppur il Direttore Generale ci ha ricordato che la pianta organica del MAEci si è vista depauperata per
via dei vari interventi legislativi “politici”, abbiamo fatto presente che la responsabilità ricade
esclusivamente sui Dirigenti dell’epoca che non hanno impedito che ciò accadesse per il MAEci, vista la
delicatezza del ruolo che ricopre e i numeri decisamente minimali. Tecnicamente parlando esisteva la
possibilità mediante l’abusato utilizzo (nello Stato, ma anche e più volte da questa stessa
Amministrazione) della parolina magica risolvi-tutto: la “Deroga” !
Ad ogni modo la Legge 165/2001 e la Circolare n.3/2006 della Funzione Pubblica determina che
triennalmente le PA hanno il dovere della verifica della propria pianta organica sulla base delle
proprie reali necessità. Pertanto, nulla vieta all’Amministrazione di ritoccare verso l’alto tali numeri e
presentarli per la successiva approvazione. Di valide giustificazioni ne esistono a iosa.
Per quanto riguarda la criticità dell’Informatica il Direttore Generale ha espresso come sarebbe ottimale
che tutto il settore fosse “in house” e con organici superiori agli attuali, ma che ci troviamo sempre
sbarrati dai numeri di cui sopra.
La FLP Affari Esteri ha fatto presente dell’esistenza di un progetto di riorganizzazione della rete estera
(è mai arrivato sul tavolo del Direttore Sabbatucci?) che prevede, ovviamente, un certo numero di nuove
assunzioni nel settore. Inoltre, è stato fatto presente che l’effettivo attuale organico a Roma è congruo con
la visione ipotizzata dal Direttore, perché seppur il personale di ruolo arriverà all’incirca a una 80ina di
professionisti, nell’intera Area Informatica sono presenti un numero ben superiore (150/200 circa) di
personale esterno mediante “somministrazione” (bandi di gara). A tal proposito abbiamo suggerito che
forse sarebbe opportuno fare un ragionamento sulla possibilità di convertire questi posti “esterni” in posti
ad organico di ruolo del MAEci, che permetterebbe un consistente risparmio economico, una gestione più
efficiente del turn-over con l’estero e, di conseguenza, una fondamentale continuità che in quel settore
appare determinante per il corretto funzionamento dell’impianto digitale. Le citate Legge e Circolare lo
permettono ed, anzi, regolarizzerebbero quello che allo stato attuale apparirebbe un abuso poiché per
Legge il ricorso alla “somministrazione” è ammesso soltanto per coprire carenze temporanee di organico,
mentre è palesato che tale infrastruttura sia continuativa nel tempo e facente parte integrante dell’ossatura
di questa Amministrazione. Pertanto, il ricorso perpetuo a temporanei bandi di gara sembrerebbe
prefigurare un non rispetto della normativa vigente.
L’augurio della FLP Affari Esteri è che l’Amministrazione presenti alle forze politiche e al MEF un
progetto di integrazione di tali posti informatici nella pianta organica del MAEci ad integrazione di quella
già esistente, in modo da poter procedere al successivo reclutamento. Ovviamente tale proposta dovrà
essere corredata da più che valide motivazioni e dalla prospettiva di un concreto annuale risparmio
economico. Va segnalato che tale soluzione è già stata realizzata da altre PA (vedasi Presidenza del
Consiglio su tutte, dove infatti FLP è primo sindacato e con maggioranza assoluta) ed è, quindi,
percorribile nella stessa modalità. Non stiamo, quindi, parlando di fantascienza o di monti impossibili da
scalare.
Ritornando alla Ripam, tale metodo garantisce un’accelerazione altrimenti impossibile per il
reclutamento che ci interessa e un certo grado di garantismo sulle qualità professionali degli interessati
poiché risultanti idonei ad apposite procedure concorsuali. Va da sé che fondamentale sarà il “pescaggio”
all’interno del database mediante azzeccati criteri di “selezione”, che permettano il reclutamento di
personale il più possibile coerente con le professionalità di cui ha necessità questa Amministrazione.
Oltre al reclutamento esterno il Direttore Generale ci ha anche assicurato una “mobilità orizzontale” per
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colleghi appartenenti agli ex profili dei b1 e ai profili economici e informatici.
Ultima considerazione ipotizzabile è la possibilità di riservare un certo numero di posti del bando di
concorso al personale interno. La normativa prevede che è facoltà dell’Amministrazione stabilire questa
quota nel massimale del 50% dei posti banditi.
L’augurio finale, inoltre, è che questo spiraglio di luce possa rappresentare un’inversione di tendenza e un
ritorno a quello che una volta veniva considerata, anche a livello di opinione pubblica, una delle realtà più
riuscite del panorama della Pubblica Amministrazione. Come ci auguriamo che la nostra
Amministrazione comprenda che, paradossalmente, più aumenta il contingente estero delle AAFF e più si
garantisce la sicurezza e si moltiplicano gli introiti delle percezioni poiché è solo il personale di ruolo che
è abilitato alla valutazione e rilascio della pratica consolare. Avere presso le Sedi estere un numero anche
elevato di contrattisti locali senza avere un adeguato numero di AAFF creerebbe, come di fatto crea,
ingolfamenti delle pratiche con anche imbarazzanti code di attesa che raggiungono anche qualche mese,
fino ad arrivare a casistiche di attesa di qualche anno; tutte pratiche che con un aumentato contingente di
personale di ruolo permetterebbe una loro più rapida evasione e, di conseguenza, un notevole aumento
delle relative percezioni consolari a tutto vantaggio delle casse dello Stato e dei servizi consolari che
potrebbero normalizzarsi.
Ai colleghi possiamo assicurare una continua vigilanza in tal senso e all’Amministrazione possiamo
garantire un valido appoggio nel caso ci fosse una seria e concreta riapertura verso il personale di ruolo,
maldestramente e progressivamente vessato nel corso degli ultimi tre lustri.
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