Nello spazio «Un sogno che si avvera

Transcript

Nello spazio «Un sogno che si avvera
Trento
18 martedì 26 maggio 2009
Samantha
IL SOGNO
ISTRANA (TV) - L’Aeronautica la sta coccolando come una star. Ieri, per essere
puntuale a Roma per la registrazione della puntata di «Porta a porta» con Bruno
Vespa, le ha addirittura messo a disposizione un caccia.
Samantha Cristoforetti, la top gun trentina scelta dall’agenzia spaziale internazionale per entrare a far parte del programma di addestramento per le missioni nel cosmo, a tutte queste attenzioni è
poco abituata.
Quando entra nella sala stampa della base aerea di Istrana sembra quasi timida.
Ma quando il comandante del 51° stormo Giandomenico Taricco le lascia la parola, dopo aver ricordato che l’Italia è
stata il terzo paese al mondo a lanciare
un satellite nello spazio e ora è il terzo
contribuente dell’Esa, Samantha prende
in mano la situazione e la gestisce come
se fosse la cloche di un caccia impegnato in una battaglia aerea. Decisa e precisa, lascia spazio alle emozioni ma le controlla.
Tenente Cristoforetti, cosa prova ad aver
vinto questa selezione tra 8.500 concorrenti e soprattutto a pensare che sarà la
prima donna italiana a vivere un’esperienza nello spazio?
Una grandissima emozione, che con il
passare dei giorni aumenta. All’inizio è
stato tutto così veloce: l’annuncio, la conferenza stampa a Parigi, le presentazioni a Roma. Solo nel fine settimana, chattando con un mio amico che mi faceva
notare la mia foto sul sito ufficiale dell’Esa, ho realizzato veramente quanto mi
è successo.
Ed ora?
Non vedo l’ora di cominciare. Penso di
Lassù ci sono le chiavi per capire
la terra e la sua evoluzione
Eppoi credo che la voglia di
esplorazione sia dentro tutti noi
Ten. Samantha Cristoforetti, astronauta
essere una privilegiata a poter vivere
un’esperienza nello spazio. Sarà un percorso difficile, spero di essere all’altezza.
Quando la vedremo nello spazio?
Realisticamente i primi del nostro gruppo ci andranno nel 2013. Il fatto è che
l’Esa non ha un proprio vettore e lo space Shuttle della Nasa si sta avvicinando
alla fine della sua vita operativa e ancora non è stato definito il suo sostituto.
Quindi?
Resterà soltanto la russa Sojuz. Comunque l’Italia può godere di alcuni vantaggi con la Nasa per l’aver fornito dei moduli spaziali e quindi ha dei crediti di volo.
Come è avvenuta la selezione?
Un anno fa di questi tempi compilai un
questionario. Da lì è partito tutto, ho via
via superato tutte le selezioni ed ora mi
trovo qui.
Da piccola avrebbe mai pensato di arrivare nello spazio?
Diciamo che io divido sogni e obiettivi.
Questo era un sogno, non un percorso
che si può costruire a tavolino. Fin da piccola lo spazio era una mia aspirazione, a
fianco della quale però ho costruito un
obiettivo lavorativo più concreto.
Dai sogni alla realtà, come s’immagina i
prossimi anni?
Difficile dire come saranno. Di sicuro c’è
che a settembre inizierò un corso base
M9051919
COMUNE DI ZUCLO PROVINCIA DI TRENTO
Si rende noto che è stata bandita un’asta per l’affitto di due unità
immobiliari di proprietà comunale ad uso commerciale presso il palaz
zo “Montavon” Piazza Venezia a Trento.
Per informazioni rivolgersi presso gli uffici comunali (0465324328 –
[email protected]).
Cell.
INDAGINI...
Infedeltà
Indagini matrimoniali
Private, Aziendali, Industriali
Security, Antitaccheggio
Impianti sorveglianza/sicurezza
Comportamento figli
(stupefacenti amicizie controlli)
Bonifiche da intercettazioni abusive
telefoniche ambientali
90422019
335 7001040
Vinta la selezione europea, ora 18 mesi di addestramento
Nello spazio
«Un sogno che si avvera»
La tenente pilota Samantha Cristoforetti di Malé ieri a
Istrana a bordo dell’Aermacchi Mb339 in partenza per
Roma dove ha registrato la trasmissione «Porta a porta»
dall’inviato
DANIELE BATTISTEL
l'Adige
di 18 mesi a Colonia, poi faremo periodi
di addestramento con l’equipaggio negli
Stati Uniti, in Russia e in Giappone perché i moduli della stazione spaziale internazionale sono costruiti in diversi paesi del mondo.
C’è qualcuno che deve ringraziare per
questo traguardo raggiunto?
Tantissime persone. A partire dalla mia
famiglia e dagli amici che mi hanno sempre incoraggiato e dato fiducia, ma anche l’Aeronautica che non mi ha fatto
mancare il supporto. Eppoi tutto il 51°
stormo e il 132° gruppo cacciabombardieri.
I suoi genitori, albergatori di Malé in valle di Sole, come hanno reagito alla notizia?
Sono felicissimi, ma un po’ frastornati da
quanto è successo.
Paura?
Penso proprio di no.
Fidanzati? Compagni?
Non sono sposata, ma preferirei lasciare fuori la mia vita privata da questa cosa.
Torna spesso a casa, a Malé?
Una volta no. Ora che la mia base è Istrana un po’ di più.
Oltre il volo quali sono le sue passioni più
grandi?
Guardate che sono una persona normalissima. Quando sono a casa dai miei amo
passeggiare nella natura con i nostri due
dobermann.
Da quanto è in aeronautica?
Dal 2001. Nel 2000, quando stavo finendo l’università (Samantha si è laureata in
ingegneria a Monaco di Baviera, ndr) l’aeronautica ha aperto le porte alle donne.
Io ho frequentato il secondo corso.
Torniamo allo spazio. Che tipo di missione s’immagina?
Anzitutto mi auguro di farla. Diciamo che
se tutto andrà bene sarò nello spazio per
sei mesi nella stazione internazionale per
attività di ricerca scientifica sia fondamentale che applicativa.
Samantha
Cristoforetti è nata
a Milano da genitori
solandri il 26 aprile
1977. Dopo le
medie frequenta
per tre anni il liceo
linguistico
«Marcelline» a
Bolzano e, dopo un
anno all’high school
di Saint Paul negli
Usa, si diploma al
liceo scientifico da
Vinci di Trento nel
luglio del ’96
(60/sessantesimi).
Nel novembre di
quell’anno si iscrive
all’università di
ingegneria di
Monaco dove si
laurea nell’agosto
del 2001. Nel
frattempo si
specializza in
propulsione spaziale
in Francia e in
Russia.
Poi si iscrive
all’Accademia
aeronautica di
Pozzuoli e diventa
pilota di caccia.
La settimana scorsa
è stata chiamata
dall’Esa, l’agenzia
spaziale europea, a
far parte del team
degli astronauti.
Di che tipo?
Sia per il miglioramento della qualità della vita qui sulla terra, sia per acquisire
informazioni in vista delle future esplorazioni del sistema solare.
Per esempio?
C’è tanto da imparare su come proteggere il corpo umano ai pericoli dello spazio: radiazioni, gravità, reazioni di tipo
psicologico.
Secondo lei, cosa ha spinto l’Esa a scegliere lei a scapito di tutti gli altri concorrenti?
Penso la varietà delle esperienze vissute, l’aver dimostrato di non aver un interesse specifico, il curriculum internazionale.
Che consiglio darebbe ai ragazzini che
volessero intraprendere un percorso come il suo?
Li inviterei a scegliere una strada che li
appassioni: solo così potranno riuscire
a dare il massimo. Non solo. Devono pensare ad un percorso internazionale, dimostrare di avere interessi vari ed essere pronti a cogliere l’occasione.
A chi dedica questa sua prima vittoria spaziale?
Ai miei genitori, che sono i miei più grandi sostenitori.
Qual è l’aspetto che la entusiasmerà di più
nell’esperienza spaziale? La ricerca o la
parte tecnica?
Diciamo che la forma mentis che noi sviluppiamo in aeronautica è fondamentale. La ricerca è importante, ma non dimentichiamoci che bisogna anche gestire il lancio e il rientro.
Cosa l’affascina dello spazio?
Il grande mistero che ha dentro. Lassù ci
sono tante chiavi per capire la terra e la
sua evoluzione. Eppoi credo che la voglia di esplorazione sia bene o male dentro tutti noi.
Ma secondo lei la vita sugli altri pianeti
esiste?
L’universo è grandissimo. Pensare che le
condizioni per la vita si siano sviluppate soltanto qui mi pare come minimo altamente improbabile. La nostra grande
avventura è scoprire se è veramente così.
Quest’anno ricorrono i 40 anni dal primo
volo dell’uomo sulla luna. Qualcuno da
tempo sostiene che in realtà ci è stata raccontata una bufala e che nessuno è mai
stato sul satellite terrestre. Che ne pensa?
Se si approfondisce un po’ la questione
si capisce subito che si tratta di una sciocchezza.
Tenente Cristoforetti, porterà qualcosa di
Trentino nello spazio?
Vediamo cosa mi sarà offerto. Certo dovrà essere qualcosa di piccolo perché
ogni grammo portato nello spazio costa
ed ingombra.
Ha ricevuto telefonate istituzionali dal
Trentino?
No.
Qualcuno le ha proposto una sponsorizzazione del Trentino, come hanno fatto
per il Giro d’Italia, il Bayern Monaco, la
Juventus?
Per il momento no.