Tassi Medi Annui e tempi di raddoppio della Popolazione
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Tassi Medi Annui e tempi di raddoppio della Popolazione
Tassi medii annui di variazione della popolazione Misura della variazione della popolazione. Se P0 è l’ammontare della popolazione ad inizio dell’intervallo di osservazione, e Pt quello alla fine dell’intervallo di tempo t, Pt P0 V sarà la misura della variazione della popolazione. Questa misura, però, è sensibile alle dimensioni delle popolazioni e quindi non risulta comparabile nel tempo e nello spazio. Per ovviare a tale inconveniente, è possibile eliminare l’ordine di grandezza delle popolazioni riferendosi ad una delle due popolazioni in oggetto, per esempio quella iniziale, dividendo tutto per P0 , quindi, si avrà: Pt P0 Vr P0 Questa misura esprime quante unità variano per ogni unità presente all’inizio dell’intervallo (spesso si moltiplica x 1000). Se, però, si vuole comparare popolazioni ad intervalli diversi, bisogna creare una misura standardizzata rispetto alla dimensione dell’intervallo stesso. Pertanto, si può costruire il seguente indicatore dividendo Vr , si avrà, perciò, il tasso medio annuo di variazione della popolazione, che esprime quante unità variano t P P0 mediamente in un anno per ogni unità presente all’inizio dell’intervallo: t r P0 * t Questo tasso r si esprime in ‰, ed assume il nome di tasso aritmetico, perché rappresenta la media aritmetica degli eventuali tassi annuali all’interno dell’intervallo. In questo tasso l’interesse maturato dalla popolazione viene contabilizzato alla fine del periodo indipendentemente dalla sua dimensione. Se, però come apparirebbe più logico, soprattutto in presenza di intervalli molto ampi, si volesse contabilizzare l’interesse maturato dalla popolazione alla fine di ogni anno, si avrà: P1 P0 rP0 P1 P0 (1 r ) P2 P1 (1 r ) P0 (1 r )(1 r ) P3 P2 (1 r ) P0 (1 r )(1 r )(1 r ) .. t volte Pt P0 (1 r ).....(1 r ) Pt P0 (1 r ) t Pt P P (1 r ) t t t (1 r ) r t t 1 P0 P0 P0 Quest’ultimo tasso assume la denominazione di tasso medio annuo di variazione geometrico, perché rappresenta la media geometrica dei tassi annuali all’interno dell’intervallo 0-t, ovvero come se la popolazione seguisse la legge di sviluppo geometrico già utilizzata da Malthus. Se si volesse, invece, capitalizzare l’interesse in maniera continua, la legge che sottoitende allo sviluppo della popolazione è legato alla seguente relazione: Pt P0 e rt dove, si rammenterà, P0 è la popolazione iniziale, Pt è la popolazione a fine periodo di osservazione, con e=2,718….. che rappresenta la base dei logaritmi neperiani e t che indica il tempo di durata dell’intervallo di osservazione 0-t = t ed r il valore del tasso medio annuo di variazione della popolazione. Pt e rt ; da cui, passando ai logaritmi per ambo i membri P0 Pt P log e e rt ; ma, dato che log e e 1 , si avrà: log e t e rt da cui è molto dell’equivalenza si avrà: log e P0 P0 P log e t P0 semplice ricavare il valore del tasso: r t Da questa relazione è semplice ricavare che: Questo tasso assume la denominazione di tasso medio annuo di variazione esponenziale (o continuo) proprio perché la popolazione segue la legge di sviluppo esponenziale e rappresenta la capitalizzazione continua (istantanea) dell’interesse maturato dalla popolazione nell’intervallo 0-t. Tempi di raddoppio e di dimezzamento Si parte dal calcolo del tasso medio annuo di variazione della popolazione secondo la legge continua, che si ricorda essere legato alla seguente relazione: Pt P0 e rt dove, si rammenterà, P0 è la popolazione iniziale, Pt è la popolazione a fine periodo di osservazione, con e=2,718….. che rappresenta la base dei logaritmi neperiani e t che indica il tempo di durata dell’intervallo di osservazione 0-t = t ed r il valore del tasso medio annuo di variazione della popolazione. Pt e rt ; da cui, passando ai logaritmi per ambo i membri P0 P P rt rt dell’equivalenza si avrà: log e t log e e ; ma, dato che log e e 1 , si avrà: log e t e P0 P0 P log e t P0 Adesso, molto semplicemente si possono ricavare le seguenti relazioni: r ed, indifferentemente, t P log e t P0 . Proprio quest’ultima relazione indica (definisce) il tempo necessario affinché P0 raggiunga il t r P valore di Pt ad un tasso r conosciuto. Ora, appare evidente che se impongo al rapporto t 2 , quella t P0 indicherà il tempo in cui Pt raggiunge il valore di P0 pari a 2 volte, cioè il suo raddoppio, che sarà, quindi: Da questa relazione è semplice ricavare che: log e 2 log e 3 . Ovviamente se faccio t avrò il tempo necessario affinché P0 si triplichi o se faccio r r log e 4 , sarà quello necessario affinché si quadruplichi, ecc., ecc.. t r t Naturalmente, se il tasso medio annuo di variazione sarà negativo la popolazione non cresce ma decresce, pertanto il risultato esprimerà il tempo necessario affinché P0 si dimezzi, ovvero Pt 1 . P0 2 1 0,693147 . 2 Un’ultima, interessante, esemplificazione: visto il valore di log e 2 0,693147 , è approssimabile a 0,7. Per 70 avere immediatamente disponibile il tempo di raddoppio t, un tasso r sarà facile calcolare: t , oppure r% 700 t Piccola tabellina di equivalenze per meglio comprendere alcune relazioni che riguardano i r‰ Infatti, non a caso, il log e 2 0,693147 , mentre log e logaritmi neperiani e decimali Valore a 1 2 3 4 5 10 log e a 0,000000 0,693147 1,098612 1,386294 1,609438 2,302585 log e 1 a 0,000000 -0,693147 -1,098612 -1,386294 -1,609438 -2,302585 Log10 a 0,000000 0,301030 0,477121 0,602060 0,698970 1,000000 Log10 1 a 0,000000 -0,301030 -0,477121 -0,602060 -0,698970 -1,000000