Porto di Monopoli POT 2007-2009
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Porto di Monopoli POT 2007-2009
AUTORITA’ PORTUALE DEL LEVANTE Integrazione del Piano Operativo Triennale 2007-2009 Premessa Il Decreto del Ministero dei Trasporti 19 novembre 2007 (pubblicato sulla G. U. n. 295 del 20 dicembre 2007) ha ampliato la circoscrizione territoriale dell’Autorità Portuale di Bari ai porti di Barletta, Manfredonia1 e Monopoli, dando di fatto il via alla Autorità Portuale del Levante. Tutto ciò impone una integrazione del Piano Operativo Triennale 20072009, risultando evidente la necessità di disporre di un unico strumento di programmazione, che, nella logica del “sistema portuale in rete”, tracci le linee guida di pianificazione e di programmazione, coordinando la tempistica realizzativa e la politica degli investimenti, senza mortificare le attitudini operative e le aspirazioni di sviluppo e di crescita di ciascun porto. Per tali ragioni, si è scelto di integrare il Piano Operativo Triennale 20072009, relativo al solo Porto di Bari, arricchendolo con una parte specifica dedicata ai porti di Barletta e Monopoli e non di predisporre altri due P.O.T. distinti, che, peraltro, avrebbero avuto scadenze temporali diverse da quella del P.O.T. di Bari. Porto di Monopoli 1. Il Porto di Monopoli: descrizione. 1 Occorre evidenziare che il processo di allargamento ha subìto un rallentamento per quanto riguarda il porto di Manfredonia. Infatti sia il Decreto del Presidente della Repubblica del 12 ottobre 2007 di messa in liquidazione e successiva soppressione dell’Autorità portuale di Manfredonia sia il Decreto del Ministro dei Trasporti del 22 ottobre 2007 di nomina del Commissario liquidatore sono stati impugnati dai Sigg. Avv. G. Falcone e Prof. G. Capurso, rispettivamente Commissario e Commissario aggiunto di detta Autorità, innanzi al TAR Lazio Sede di Roma. Il giudice amministrativo di primo grado ha respinto l’istanza cautelare di sospensione dei provvedimenti impugnati con ordinanza n.5799/2007 in data 13 dicembre 2007; detto provvedimento, gravato innanzi al Consiglio di Stato VI Sez., è stato tuttavia riformato dai giudici di Palazzo Spada che hanno invece accolto la domanda cautelare, invitando l’Amministrazione resistente ( Ministero dei Trasporti, Ministero Infrastrutture e Presidenza del Consiglio dei Ministri) al riesame dei provvedimenti impugnati secondo i criteri indicati nella stessa Ordinanza di accoglimento dell’istanza di sospensione. Attualmente, è pendente ed in attesa di definizione il giudizio di merito innanzi al Tribunale amministrativo regionale per il Lazio. 1 Il Porto di Monopoli (coordinate 40°57' N - 17°18' E) è classificato di 2^ categoria, 3^ classe. Il Porto di Monopoli, attualmente con un bacino di circa 59.000 m², e stato inizialmente costruito sfruttando alcune calette naturali (cala Curatori, cala delle Fontanelle, cala delle Batterie, cala del Porto) e chiudendo a levante con il molo Margherita (direzione NNW). La recente costruzione della diga di Tramontana ha consentito, insieme alla protezione del bacino dai venti predominanti NW e NE, la creazione di banchine per l’ormeggio di unità di medio dimensione e di spostare l’imboccatura del porto a Levante con notevoli vantaggi per le manovre di ingresso/uscita. Questo molo, ultimato nell’anno 2006, è lungo complessivamente 600 metri nei due bracci, è dotato recinzione doganale e di security, dispone di ampi piazzali alla radice, di infrastrutture di banchina (rete idrica, parabordi in gomma, bitte d’ormeggio, illuminazione). Solo il primo braccio del molo, che in origine chiudeva il bacino portuale verso nord, non è attualmente operativo per l’ormeggio di unità commerciali. Il secondo braccio, con fondali da circa 6 metri fino a circa 9 metri alla testata, dispone di due banchine di metri 90 e metri 270 con un dente che ha consentito di costruire due rampe per l’ormeggio di unità con portellone. Tra il molo di Tramontana ed il vecchio porto di Monopoli, destinato all’ormeggio delle unità da pesca, alla cantieristica navale e al diporto nautico, non esiste altro collegamento viario che la normale viabilità cittadina che nella zona del porto vecchio costituisce l’unica virtuale separazione del territorio comunale dall’ambito demaniale marittimo. 2. I Traffici Portuali e le prospettive di sviluppo 2.1 Analisi dei Traffici e statistiche. Nel 2007 il porto di Monopoli ha movimentato complessivamente 187.396 tonn, un dato certamente apprezzabile ma che non corrisponde alla potenzialità dello scalo. 2 La tabella seguente consente di analizzare in dettaglio tale valutazione che trae origine, in un quadro generale italiano di aumento dei traffici via mare, dalla mancata intercettazione di alcune tipologie di merci dovuta molto probabilmente anche da un’incompleta attrezzatura del porto. Gruppi Merceologici 2005 2006 2007 Rinfuse solide 105. 762 120.7 09 88.12 1 Incidenza percentuale merceologica 2007 47,02% Carbone, cemento, gesso, cenere, pietrisco, feldspato, ghiaia, argilla, malta, sabbia, barite, marmo Rinfuse solide alimentari 0 0 19.13 4 10,21% Avena, barbabietola, carrube, crusca, farina,favino, grano, mais,orzo,semi di girasole, sorgo, malto Rinfuse liquide alimentari 123. 416 19.28 4 67.88 2 36,22% olio di colza,olio di semi, olio d’oliva, olio di palma, olio di sansa, vino, olio extra vergine Prodotti chimici 2.30 0 0 2.300 1,23% 64.09 0 1.000 0,53% 0 7.853 4,19% Cloruro di calcio, concime, nitrato,polietilene, pvc, soda, solfato, urea Prodotti liquidi alla rinfusa 15.7 20 Propilene, virgin nafta, benzine, bludiesel, crude oil, ecc, Merci Varie in colli 4.41 7 Alimentari e bevande,bottiglie,carta da macero, merci varie, rottami di vetro, materiale edile 3 Impiantistica 0 0 1.105 0,59% 251. 615 204.0 83 187.3 95 100,00% materiali per impianti,tubi,tondino,ecc Totale Infatti, il trasferimento al molo di Tramontana delle attività di carico/scarico delle navi sconta la mancanza del bilico portuale, prima esistente nella zona del porto Vecchio sulla banchina Solfatara ove si svolgevano pressoché tutte le operazioni commerciali relative alla pesca che alle operazioni portuali carico/scarico. La costruzione del bilico da 80 tonn al molo di Tramontana è infatti tra le priorità di questa Autorità portuale (paragrafo 3.3). La mancanza di tale attrezzatura è all’attualità tollerata poiché le merci in transito (per lo più sabbia rinfusa) vengono pesate a destino ovvero presso gli stabilimenti di partenza ma ciò evidentemente non consente l’acquisizione di altri traffici che richiedono la pesatura in loco. Tra le merci che transitano nel porto di Monopoli una posizione di rilievo è assunta dagli oli vegetali che vengono temporaneamente importati per essere trasformati in biodiesel. Sicché appare una situazione di traffici diversificati che fanno riferimento ad un bacino di utenza di aziende di piccola/media dimensione, sparse nel vasto territorio comunale e nei comuni limitrofi ma anche di industrie olearie e di insediamenti industriali di media/grande dimensione. 2.2 Le prospettive di sviluppo dei traffici. Le prospettive di sviluppo dei traffici del porto di Monopoli sono naturalmente indirizzate verso il settore agroalimentare ma senza perdere di vista altre opportunità che sono offerte dall’apertura del mercati balcanici. 4 Possiamo con ragionato ottimismo prevedere di acquisire traffici Ro-Ro verso la Grecia e, disponendo delle necessarie infrastrutture per i controlli di Polizia, anche verso l’Albania. Quest’ultima previsione pone le basi per gli scali di traghetti passeggeri o misti che il porto di Monopoli è fisicamente già pronto ad accogliere. Risulta altresì interessante, come previsione di sviluppo a breve termine attualmente al vaglio, la proposta di alcuni operatori di un traffico, con unità di medio tonnellaggio con scali bisettimanali, concernente il trasferimento e lo smaltimento di CDR non pericolosi presso l’impianto di termovalorizzazione ubicato nella località di Volos (Grecia). Altresì interessante è l’iniziativa di un’azienda del settore oleario che sta valutando la costruzione, autofinanziata, di un terminale marino per l’approdo di navi cisterna all’esterno dell’ambito portuale. Tale iniziativa è attentamente seguita dall’Autorità portuale del Levante sia per l’indubbio vantaggio per l’economia della città e del territorio di riferimento, sia per la possibile partecipazione finalizzata all’uso pubblico della struttura creando le condizioni per l’acquisizione di nuovi traffici di rinfuse liquide. Entro la fine del 2009 l’Autorità portuale del Levante intende attuare una completa rifunzionalizzazione dei piazzali e delle banchine per favorire la movimentazione e lo stoccaggio delle merci negli ambiti portuali quali concimi, fertilizzanti, prodotti trasformati. Inoltre l’Autorità Portuale intensificherà le relazioni con le aziende del territorio anche al fine di monitorare costantemente l’andamento della produzione e di rispondere in tempo reale alle esigenze dell’utenza. Svolgerà altresì ogni opportuna azione tesa ad armonizzare i tempi di lavoro dei soggetti pubblici e privati in funzione dei reali cicli del porto di Monopoli. 3. Le scelte infrastrutturali: le priorità e gli interventi manutentivi 3.1 il Piano Regolatore Portuale vigente 5 Come già riferito nel paragrafo 1 (Descrizione), il bacino del Porto di Monopoli è compreso tra due moli foranei asimmetrici (molo Margherita e molo di Tramontana) convergenti e distanti tra loro 200 metri all’imboccatura. Il Piano Regolatore del porto di Monopoli datato 1966 prevede, oltre gli interventi già realizzati in particolare al molo di Tramontana, i seguenti interventi: Costruzioni - costruzione del prolungamento del molo di Tramontana, nella stessa direzione del 2° braccio, per una lunghezza di metri 250, con testata su fondali, già esistenti, a –13 metri; - costruzione, a circa 80 metri dalla nuova testata, di un pennello, in scogli naturali, con la funzione di ridurre la risacca con mari da Levante; - banchinamento del 1° braccio, lungo circa 400 metri, del molo di Tramontana con un tirante d’acqua di 9,50 metri e con celle di espansione; - approfondimento dei fondali lungo il molo Margherita fino alla quota di – 4 metri con opere accessorie alla escavazione, necessarie al consolidamento delle murate di approdo; - sistemazione della cala Curatori con rettifica della banchina attuale, già in uso alla Italcementi, e la costruzione di un nuovo muro di sponda in massi di calcestruzzo; - banchinamento del dosso roccioso tra cala Fontanelle e cala Batterie allo scopo di realizzare punti di ormeggio per navi fino a 5.000 di stazza netta; - allargamento di circa 4 metri della banchina intorno alla Cala Porto Vecchio per consentire la viabilità tra il molo Margherita e la banchina Solfatara; Adeguamento batimetrico - eliminazione del crinale esistente all’attuale imboccatura portuale fino a raggiungere la quota di –10 metri; 6 - realizzazione di un bacino di evoluzione del diametro di 270 metri, con fondali a quota –9,50 metri; - l’approfondimento dei fondali degli specchi acquei antistanti le banchine del molo di Tramontana e di cala Curatori a 9,50 metri, di cala Fontanelle e di cala Batterie a –8 metri; - approfondimento dei fondali dello specchio acqueo antistante il 2° tratto del molo Margherita a quota – 4 metri; Appare evidente, anche nel quadro della nuova programmazione urbanistica del Comune, che si debba, entro tempi ragionevoli, procedere alla redazione di un nuovo Piano Regolatore del Porto, secondo quanto previsto in materia dalla legge 84/94, che individui compiutamente le possibili prospettive di sviluppo infrastrutturale del porto nel contesto della città. Per questo si prevede che il presente Piano Operativo non possa non collocare le proprie scelte strategiche relative allo sviluppo dei traffici entro la cornice delle nuove scelte infrastrutturali che saranno definite. Per questo si deve necessariamente prevedere un aggiornamento del presente POT in funzione delle scelte di pianificazione che saranno adottate nel nuovo PRP. Viabilità portuale Anche su tale materia, ferme restando le prerogative dell’Amministrazione Comunali e la definizione di scelte condivise relative all’interazione fra porto e città, si ritiene utile indicare le seguenti priorità : - realizzazione di una strada di allacciamento del molo di Tramontana con la statale 16; - allargamento della via Nazario Sauro e della via d’accesso alla cala Fontanelle. Fabbricati demaniali 7 Si rileva la necessità della Costruzione di un fabbricato, in ambito portuale, ad uso dei servizi tecnici, amministrativi e di Polizia del porto. 3.2 Ampliamento degli spazi demaniali. Le prospettive di ampliamento degli spazi demaniali del porto di Monopoli, scontano la necessità, sul piano metodologico, di definire una pianificazione territoriale condivisa, secondo le indicazioni di cui al precedente punto 3.1. Le opzioni di fondo, che dovranno essere collocate negli strumenti urbanistici condivisi potranno essenzialmente essere riferite a: - ricollocazione dei concessionari che esercitano l’attività di cantieristica navale; - acquisizione di nuove aree dal territorio comunale. Con riferimento alla prima ipotesi, come previsto dal P.U.G. i cantieri navali ora presenti nella cala Fontanelle potranno trasferirsi nel territorio a nord dell’abitato, ove, peraltro, sono già al momento insediate alcune di queste attività. Una scelta che avrebbe benefici effetti sulle condizioni di lavoro dei cantieri, ora compressi in uno spazio insufficiente. Infatti, tali attività sono praticamente svolte in ambito urbano e talvolta a distanze minime dalla viabilità cittadina. Altro rilevante effetto della destinazione di tali aree ad attività più “leggere”, come ad esempio nell’ambito della nautica da diporto e turistica, sarebbe il miglioramento della viabilità cittadina che, com’è noto, nella zona del porto vecchio non ha soluzioni di continuità con l’ambito portuale. L’Autorità portuale del Levante è impegnata a sostenere il processo di integrazione tra il porto e la città lavorando in sinergia con l’Amministrazione comunale. Altra iniziativa per l’acquisizione di nuove aree potrebbe derivare dalla riqualificazione urbanistica ed ambientale dell’area “SICIE” ove, con un programma integrato di intervento, il Comune di Monopoli da una parte e la S.I.C.I.E. Srl e Cooperativa Edilizia NOVANTA Scarl dall’altra, hanno progettato 8 la realizzazione di edifici per edilizia residenziale e di un immobile per uffici pubblici da cedere gratuitamente al Comune di Monopoli. Interessi comuni volti allo sviluppo del traffico croceristico e turistico potrebbero orientare la destinazione di quest’ultimo o parte di esso a tali fini. Ogni utile sinergia tra il Comune di Monopoli e l’Autorità portuale del Levante potrebbe essere inoltre volta a rendere disponibile per gli usi del porto la porzione di area SICIE ove esistono alcuni serbatoi residuati da un deposito costiero dismesso. 3.3 Gli interventi manutentivi. Questa Autorità portuale ritiene di dover prioritariamente dare attuazione ai seguenti interventi: - fornitura di parabordi cilindrici di diametro di 40cm lunghezza 3mt da collocare sulle banchine destinate all’ormeggio delle unità da pesca; - messa in sicurezza del ciglio della banchina Solfatara mediante la collocazione barriere anticaduta e realizzazione di una viabilità perimetrale per gli operatori; - definire la destinazione dell’ampio piazzale retrostante la banchina Solfatara, attualmente utilizzato come parcheggio pubblico, valutando se affidarlo in concessione al Comune, vista la vicinanza all’ambito urbano e l’assenza di qualsivoglia separazione dell’ambito demaniale da quello cittadino. - risistemazione dell’ampio piazzale alla radice del molo di Tramontana, attualmente rimasto con i piani sottoposti di circa 80cm rispetto al piano viabile; - costruzione di bilico da 80Ton della lunghezza di 18mt e relativi locali di servizio per consentire le attività di pesa delle merci di imbarco e sbarco dalle navi mercantili; 9 - prevedere, per gli approdi di unità da crociera alle banchine del molo di Tramontana, la realizzazione di un apposito Terminal Passeggeri; - sistemazione del 1° braccio del molo di Tramontana, procedendo ad un eventuale escavazione del fondale e al rifacimento del paramento della banchina per l’approdo di unità di piccolo tonnellaggio ovvero per la nautica da diporto o turistica. La gran parte degli interventi previsto sconta la necessità del completamento dell’iter burocratico relativo al collaudo del Molo Tramonatana. Porto di Monopoli Quadro Interventi Manutentivi 2008-2009 Spesa a carico A.P. Descrizione Pulizia fondali alla radice del molo di Tramontana e completamento piazzale Protezione dalla caduta di veicoli in mare delle banchine del porto Vecchio e regolazione dei parcheggi Realizzazione di una nuova struttura per i controlli di security Costruzione bilico da 80 tonn al molo di Tramontana e relativa segnaletica Sistemazione del 1° braccio del molo di Tramontana, escavazione fondale, rifacimento paramento banchina Installazione servizi igienici sul molo di Tramontana Installazione posto telefonico pubblico sul molo di Tramontana Sistemazione rete acqua potabile e antincendio sul molo di Tramontana Affidamento servizio di bilge/sladge collection € 400.000 € 10.000 € 15.000 € 100.000 € 500.000 € 30.000 == == Con oneri a carico dell’utenza Sono in corso di esecuzione la fornitura di parabordi e relativi accessori per le banchine del porto vecchio. 10 4. Imprese e lavoro portuale. Nel Porto di Monopoli sono presenti 2 imprese portuali autorizzate: la SICIE Srl e la SOTRAM Srl che operano per conto terzi. Inoltre sono autorizzate all’espletamento di servizi portuali n. 2 imprese la SOTRAM Srl e la MEDUSA Srl per la pulizia delle banchine al termine delle operazioni portuali carico/ incarico). Si ritiene opportuno procedere ad una revisione delle tipologie di servizi portuali al fine di valutare meglio quelli che possano risultare più utili ad un proficuo svolgimento delle operazioni portuali. Si prevede inoltre di valutare la eventuale necessità di individuare un’impresa per la fornitura di lavoro portuale temporaneo (art. 17 legge 84/94) in considerazione del frequente utilizzo di manodopera esterna negli ultimi anni effettuato dall’impresa SICIE. Nel quadro degli indirizzi già assunti nel Porto di Bari, l’Autorità Portuale implementerà anche nello scalo di Monopoli l’attività volta al miglioramento della sicurezza sul lavoro, all’innovazione tecnologica e alla formazione del personale. 5. I servizi di interesse generale. Per quanto riguarda i servizi di interesse generale (pulizia aree comuni e manutenzione impianti d’illuminazione), nella zona del porto Vecchio il Comune di Monopoli esegue la pulizia delle aree attualmente adibite a parcheggio della cittadinanza sulle banchine Solfatara e Punta del Tonno. La manutenzione degli impianti di illuminazione dell’ambito demaniale e la pulizia delle sole banchine del molo di Tramontana è stata assunta direttamente da questa Autorità portuale mediante affidamenti temporanei nelle more dell’affidamento di tali servizi con procedure ad evidenza pubblica. 6. Il Demanio marittimo. 11 L’Autorità marittima ha trasmesso all’Autorità portuale trenta concessioni demaniali. Si tratta prevalentemente di concessioni rilasciate per lo svolgimento di attività cantieristica e per attività turistico-ricreativa. A queste si aggiungono le concessioni riguardanti attività legate alla pesca quali la fornitura di combustibili e oli alle unità da pesca che ormeggiano al porto vecchio, nonché le concessioni relative al confezionamento di cemento e prodotti per l’edilizia. La possibilità di rilasciare nuove concessioni, legate all’insediamento di nuovi traffici, è direttamente condizionata al potenziamento e all’ampliamento del Nuovo Molo di Tramontana e al completamento dei lavori attualmente in corso sulla banchina di Punta del Tonno. La gestione del demanio portuale di Monopoli deve ispirarsi all’obiettivo strategico della ottimizzazione delle risorse demaniali, tesa a valorizzare l’intrinseca natura strumentale rispetto all’esercizio dell’attività di impresa, garantendo al maggior numero di soggetti/utenti l’accesso allo scalo, senza per questo rinunciare alla implementazione di tutte le potenzialità legate alla versatilità del porto di Monopoli che attraverso la programmazione di interventi infrastrutturali potrebbe ospitare anche traffico traghetti e di navi da crociera di piccole e medie dimensioni. La strategia di gestione delle aree demaniali marittime che fanno capo all’Autorità portuale del Levante deve necessariamente prendere le mosse dalla profonda trasformazione che il concetto stesso di porto sta subendo negli ultimi decenni. Per effetto dei sostanziali mutamenti verificatisi nel commercio marittimo, nella logistica e nel sistema dei trasporti, il porto pur non perdendo la propria natura demaniale pubblica, ha subito una graduale evoluzione cessando di essere considerato unicamente “uno spazio”,” un bene”, assumendo connotati di vera e propria “infrastruttura” e divenendo, così, un insieme di attrezzature, impianti ed opere atti allo svolgimento di attività economiche. Da ciò, l’idea di porto come mercato che, soprattutto sotto la spinta dei principi di matrice comunitaria della libera circolazione di persone, merci 12 e servizi, ha portato all’affermazione della liberalizzazione della attività economica in favore degli utenti portuali. Di particolare rilievo l’auspicabile sviluppo del settore agroalimentare, con iniziative di diversa natura riguardanti eventuali evoluzioni del settore energetico-biomasse, del settore oleario ed una possibile acquisizione di nuovi traffici concernenti le rinfuse liquide. Risulta altresì interessante, la proposta di alcuni operatori inerente all’eventualità, attualmente al vaglio, di possibili traffici orientati al trasferimento di rifiuti in altro paese della U.E.-segnatamente Grecia- e il successivo smaltimento degli stessi presso l’impianto di termovalorizzazione ubicato nella località di Volos. L’Autorità portuale, nella prima fase di avvio della gestione dei nuovi porti, ritiene opportuno che la determinazione dei canoni demaniali marittimi per la concessione delle aree e dei beni riguardanti i porti della neonata circoscrizione, avvenga in misura eguale a quella fissata dalla amministrazione marittima per gli anni precedenti al 2008, fatto salvo l’aggiornamento previsto ai sensi dell’art. 04 del D.L. n. 400/1993, come convertito nella legge n. 494 del 1993 e successive modifiche ed integrazioni. Si ritiene, pertanto, di rinviare ad una fase successiva l’individuazione, ai sensi dell’art. 13, comma 1, lettera a), della legge 28 gennaio 1994 n. 84 e successive modifiche ed integrazioni, dei canoni di concessione demaniale marittima, ad eccezione di quelli per scopi turistico-ricreativi previsti espressamente dalla legge, con criteri riferiti al valore economico ed alla reale redditività dei beni demaniali affidati in concessione. Pertanto. 1) per le concessioni in corso di validità si applicheranno canoni uguali a quelli determinati dalle Amministrazione marittima precedentemente competente, sino alla naturale scadenza dei singoli atti; 2) per le concessioni scadute è prevista la possibilità di rinnovo sino al 31 dicembre 2008, con applicazione dei canoni precedentemente determinati dalla allora competente Amministrazione marittima; 3) per le eventuali nuove concessioni, la durata degli atti sarà limitata 13 fino al 31 dicembre 2008, con applicazioni di canoni uguali a quelli in precedenza fissati dalla Amministrazione marittima. 7. Il Port Security Plan. In applicazione del Piano Nazionale di Sicurezza Marittima, l’Autorità portuale del Levante ha proceduto alla revisione del PFSP (Port Facility Security Plan) attualmente in corso di approvazione del Prefetto di Bari. Il nuovo Piano entrerà in vigore il 1° luglio 2008 e prevede, con una struttura organizzativa che farà carico all’A.P., il controllo degli accessi al molo di Tramontana a mezzo di Addetti di security che effettueranno presidio e monitoraggio continuo delle aree ristrette. Apposita procedura di security è stata prevista in occasione dell’approdo di navi da crociera. Gli interventi infrastrutturali e manutentivi connessi con l’applicazione del nuovo PFSP sono indicati nel capitolo degli interventi manutentivi. 8. La nuova Segreteria Tecnico-Operativa della Autorità Portuale del Levante: la dotazione organica per il porto di Monopoli. A seguito dell’ampliamento della circoscrizione territoriale, l’Autorità Portuale ha provveduto ad adeguare alle nuove esigenze la Segreteria Tecnico-Operativa. Sono infatti state previste come nella seguente tabella le risorse umane necessarie al funzionamento a regime dei porti che entrano a far parte dell’Autorità portuale del Levante. Per quanto concerne la sede di Monopoli, la nuova STO, approvata dal competente Ministero con lettera datata 30 aprile 2008, protocollo M.TRA/DINFR/5128 del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, prevede un Ufficio Coordinamento Porti con compiti di avviamento e implementazione delle unità territoriali dei porti di Barletta e Monopoli, di cura delle relazioni 14 istituzionali e di raccordo con i servizi per l’esame delle problematiche relative ai citati porti. Inoltre la nuova STO prevede per la sede di Monopoli: Unità Locale di Monopoli Unità e mansioni previste 1 addetto 1 ° livello - controllo operativo, “ front office “ con utenza del porto, deputy PFSO 1 addetto 2 ° livello - addetto amministrativo pratiche demaniali, ausilio ragioneria centrale, protocollo “on line” e supporto alle altre attività Alla copertura di tali posti in organico si provvederà entro il 2008. 15 16