Porto di Monopoli POT 2007-2009

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Porto di Monopoli POT 2007-2009
AUTORITA’ PORTUALE DEL LEVANTE
Integrazione del Piano Operativo Triennale 2007-2009
Premessa
Il Decreto del Ministero dei Trasporti 19 novembre 2007 (pubblicato sulla
G. U. n. 295 del 20 dicembre 2007) ha ampliato la circoscrizione territoriale
dell’Autorità Portuale di Bari ai porti di Barletta, Manfredonia1 e Monopoli,
dando di fatto il via alla Autorità Portuale del Levante.
Tutto ciò impone una integrazione del Piano Operativo Triennale 20072009, risultando evidente la necessità di disporre di un unico strumento di
programmazione, che, nella logica del “sistema portuale in rete”, tracci le
linee guida di pianificazione e di programmazione, coordinando la
tempistica realizzativa e la politica degli investimenti, senza mortificare le
attitudini operative e le aspirazioni di sviluppo e di crescita di ciascun porto.
Per tali ragioni, si è scelto di integrare il Piano Operativo Triennale 20072009, relativo al solo Porto di Bari, arricchendolo con una parte specifica
dedicata ai porti di Barletta e Monopoli e non di predisporre altri due P.O.T.
distinti, che, peraltro, avrebbero avuto scadenze temporali diverse da quella
del P.O.T. di Bari.
Porto di Monopoli
1. Il Porto di Monopoli: descrizione.
1 Occorre evidenziare che il processo di allargamento ha subìto un rallentamento per quanto riguarda il
porto di Manfredonia. Infatti sia il Decreto del Presidente della Repubblica del 12 ottobre 2007 di messa in
liquidazione e successiva soppressione dell’Autorità portuale di Manfredonia sia il Decreto del Ministro dei Trasporti
del 22 ottobre 2007 di nomina del Commissario liquidatore sono stati impugnati dai Sigg. Avv. G. Falcone e Prof. G.
Capurso, rispettivamente Commissario e Commissario aggiunto di detta Autorità, innanzi al TAR Lazio Sede di
Roma.
Il giudice amministrativo di primo grado ha respinto l’istanza cautelare di sospensione dei provvedimenti
impugnati con ordinanza n.5799/2007 in data 13 dicembre 2007; detto provvedimento, gravato innanzi al Consiglio
di Stato VI Sez., è stato tuttavia riformato dai giudici di Palazzo Spada che hanno invece accolto la domanda
cautelare, invitando l’Amministrazione resistente ( Ministero dei Trasporti, Ministero Infrastrutture e Presidenza del
Consiglio dei Ministri) al riesame dei provvedimenti impugnati secondo i criteri indicati nella stessa Ordinanza di
accoglimento dell’istanza di sospensione.
Attualmente, è pendente ed in attesa di definizione il giudizio di merito innanzi al Tribunale amministrativo
regionale per il Lazio.
1
Il Porto di Monopoli (coordinate 40°57' N - 17°18' E) è classificato di 2^
categoria, 3^ classe.
Il Porto di Monopoli, attualmente con un bacino di circa 59.000 m², e
stato inizialmente costruito sfruttando alcune calette naturali (cala Curatori,
cala delle Fontanelle, cala delle Batterie, cala del Porto) e chiudendo a
levante con il molo Margherita (direzione NNW). La recente costruzione della
diga di Tramontana ha consentito, insieme alla protezione del bacino dai
venti predominanti NW e NE, la creazione di banchine per l’ormeggio di unità
di medio dimensione e di spostare l’imboccatura del porto a Levante con
notevoli vantaggi per le manovre di ingresso/uscita.
Questo molo, ultimato nell’anno 2006, è lungo complessivamente 600
metri nei due bracci, è dotato recinzione doganale e di security, dispone di
ampi piazzali alla radice, di infrastrutture di banchina (rete idrica, parabordi in
gomma, bitte d’ormeggio, illuminazione).
Solo il primo braccio del molo, che in origine chiudeva il bacino portuale
verso nord,
non è attualmente operativo per l’ormeggio di unità
commerciali.
Il secondo braccio, con fondali da circa 6 metri fino a circa 9 metri alla
testata, dispone di due banchine di metri 90 e metri 270 con un dente che
ha consentito di costruire due rampe per l’ormeggio di unità con portellone.
Tra il molo di Tramontana ed il vecchio porto di Monopoli, destinato
all’ormeggio delle unità da pesca, alla cantieristica navale e al diporto
nautico, non esiste altro collegamento viario che la normale viabilità
cittadina che nella zona del porto vecchio costituisce l’unica virtuale
separazione del territorio comunale dall’ambito demaniale marittimo.
2. I Traffici Portuali e le prospettive di sviluppo
2.1 Analisi dei Traffici e statistiche.
Nel 2007 il porto di Monopoli ha movimentato complessivamente
187.396 tonn, un dato certamente apprezzabile ma che non corrisponde alla
potenzialità dello scalo.
2
La tabella seguente consente di analizzare in dettaglio tale valutazione
che trae origine, in un quadro generale italiano di aumento dei traffici via
mare, dalla mancata intercettazione di alcune tipologie di merci dovuta
molto probabilmente anche da un’incompleta attrezzatura del porto.
Gruppi Merceologici
2005
2006
2007
Rinfuse solide
105.
762
120.7
09
88.12
1
Incidenza
percentuale
merceologica 2007
47,02%
Carbone, cemento, gesso, cenere, pietrisco, feldspato, ghiaia, argilla, malta,
sabbia, barite, marmo
Rinfuse solide alimentari
0
0
19.13
4
10,21%
Avena, barbabietola, carrube, crusca, farina,favino, grano, mais,orzo,semi di
girasole, sorgo, malto
Rinfuse liquide alimentari
123.
416
19.28
4
67.88
2
36,22%
olio di colza,olio di semi, olio d’oliva, olio di palma, olio di
sansa, vino, olio extra vergine
Prodotti chimici
2.30
0
0
2.300
1,23%
64.09
0
1.000
0,53%
0
7.853
4,19%
Cloruro di calcio, concime, nitrato,polietilene,
pvc, soda, solfato, urea
Prodotti liquidi alla rinfusa
15.7
20
Propilene, virgin nafta, benzine,
bludiesel, crude oil, ecc,
Merci Varie in colli
4.41
7
Alimentari e bevande,bottiglie,carta da macero, merci varie, rottami di vetro,
materiale edile
3
Impiantistica
0
0
1.105
0,59%
251.
615
204.0
83
187.3
95
100,00%
materiali per
impianti,tubi,tondino,ecc
Totale
Infatti, il trasferimento al molo di Tramontana delle attività di
carico/scarico delle navi sconta la mancanza del bilico portuale, prima
esistente nella zona del porto Vecchio sulla banchina Solfatara ove si
svolgevano pressoché tutte le operazioni commerciali relative alla pesca che
alle operazioni portuali carico/scarico. La costruzione del bilico da 80 tonn al
molo di Tramontana è infatti
tra le priorità di questa Autorità portuale
(paragrafo 3.3).
La mancanza di tale attrezzatura è all’attualità tollerata poiché le merci
in transito (per lo più sabbia rinfusa) vengono pesate a destino ovvero presso
gli
stabilimenti
di
partenza
ma
ciò
evidentemente
non
consente
l’acquisizione di altri traffici che richiedono la pesatura in loco.
Tra le merci che transitano nel porto di Monopoli una posizione di rilievo
è assunta dagli oli vegetali che vengono temporaneamente importati per
essere trasformati in biodiesel.
Sicché appare una situazione di traffici diversificati che fanno riferimento
ad un bacino di utenza di aziende di piccola/media dimensione, sparse nel
vasto territorio comunale e nei comuni limitrofi ma anche di industrie olearie e
di insediamenti industriali di media/grande dimensione.
2.2 Le prospettive di sviluppo dei traffici.
Le prospettive di sviluppo dei traffici del porto di Monopoli sono
naturalmente indirizzate verso il settore agroalimentare ma senza perdere di
vista altre opportunità che sono offerte dall’apertura del mercati balcanici.
4
Possiamo con ragionato ottimismo prevedere di acquisire traffici Ro-Ro
verso la Grecia e, disponendo delle necessarie infrastrutture per i controlli di
Polizia, anche verso l’Albania.
Quest’ultima previsione pone le basi per gli scali di traghetti passeggeri o
misti che il porto di Monopoli è fisicamente già pronto ad accogliere.
Risulta altresì interessante, come previsione di sviluppo a breve termine
attualmente al vaglio, la proposta di alcuni operatori di un traffico, con unità
di medio tonnellaggio con scali bisettimanali, concernente il trasferimento e
lo smaltimento di CDR non pericolosi presso l’impianto di termovalorizzazione
ubicato nella località di Volos (Grecia).
Altresì interessante è l’iniziativa di un’azienda del settore oleario che sta
valutando la costruzione, autofinanziata, di un terminale marino per
l’approdo di navi cisterna all’esterno dell’ambito portuale.
Tale iniziativa è attentamente seguita dall’Autorità portuale del Levante
sia per l’indubbio vantaggio per l’economia della città e del territorio di
riferimento, sia per la possibile partecipazione finalizzata all’uso pubblico della
struttura creando le condizioni per l’acquisizione di nuovi traffici di rinfuse
liquide.
Entro la fine del 2009 l’Autorità portuale del Levante intende attuare una
completa rifunzionalizzazione dei piazzali e delle banchine per favorire la
movimentazione e lo stoccaggio delle merci negli ambiti portuali quali
concimi,
fertilizzanti,
prodotti
trasformati.
Inoltre
l’Autorità
Portuale
intensificherà le relazioni con le aziende del territorio anche al fine di
monitorare costantemente l’andamento della produzione e di rispondere in
tempo reale alle esigenze dell’utenza. Svolgerà altresì ogni opportuna azione
tesa ad armonizzare i tempi di lavoro dei
soggetti pubblici e privati in
funzione dei reali cicli del porto di Monopoli.
3. Le scelte infrastrutturali: le priorità e gli interventi manutentivi
3.1 il Piano Regolatore Portuale vigente
5
Come già riferito nel paragrafo 1 (Descrizione), il bacino del Porto di
Monopoli è compreso tra due moli foranei asimmetrici (molo Margherita e
molo di Tramontana) convergenti e distanti tra loro 200 metri all’imboccatura.
Il Piano Regolatore del porto di Monopoli datato 1966 prevede, oltre gli
interventi già realizzati in particolare al molo di Tramontana, i seguenti
interventi:
Costruzioni
- costruzione del prolungamento del molo di
Tramontana, nella stessa
direzione del 2° braccio, per una lunghezza di metri 250, con testata su
fondali, già esistenti, a –13 metri;
- costruzione, a circa 80 metri dalla nuova testata, di un pennello, in scogli
naturali, con la funzione di ridurre la risacca con mari da Levante;
- banchinamento del 1° braccio, lungo circa 400 metri, del molo di
Tramontana con un tirante d’acqua di 9,50 metri e con celle di
espansione;
- approfondimento dei fondali lungo il molo Margherita fino alla quota di –
4
metri
con
opere
accessorie
alla
escavazione,
necessarie
al
consolidamento delle murate di approdo;
- sistemazione della cala Curatori con rettifica della banchina attuale, già
in uso alla Italcementi, e la costruzione di un nuovo muro di sponda in
massi di calcestruzzo;
- banchinamento del dosso roccioso tra cala Fontanelle e cala Batterie
allo scopo di realizzare punti di ormeggio per navi fino a 5.000 di stazza
netta;
- allargamento di circa 4 metri della banchina intorno alla Cala Porto
Vecchio per consentire la viabilità tra il molo Margherita e la banchina
Solfatara;
Adeguamento batimetrico
- eliminazione del crinale esistente all’attuale imboccatura portuale fino a
raggiungere la quota di –10 metri;
6
- realizzazione di un bacino di evoluzione del diametro di 270 metri, con
fondali a quota –9,50 metri;
- l’approfondimento dei fondali degli specchi acquei antistanti le
banchine del molo di Tramontana e di cala Curatori a 9,50 metri, di cala
Fontanelle e di cala Batterie a –8 metri;
- approfondimento dei fondali dello specchio acqueo antistante il 2°
tratto del molo Margherita a quota – 4 metri;
Appare evidente, anche nel quadro della nuova programmazione
urbanistica del Comune, che si debba, entro tempi ragionevoli,
procedere alla redazione di un nuovo Piano Regolatore del Porto,
secondo quanto previsto in materia dalla legge 84/94, che individui
compiutamente le possibili prospettive di sviluppo infrastrutturale del porto
nel contesto della città.
Per questo si prevede che il presente Piano Operativo non possa non
collocare le proprie scelte strategiche relative allo sviluppo dei traffici
entro la cornice delle nuove scelte infrastrutturali che saranno definite. Per
questo si deve
necessariamente prevedere un aggiornamento del
presente POT in funzione delle scelte di pianificazione che saranno
adottate nel nuovo PRP.
Viabilità portuale
Anche su tale materia, ferme restando le prerogative dell’Amministrazione Comunali
e la definizione di scelte condivise relative all’interazione fra porto e città, si ritiene
utile indicare le seguenti priorità :
- realizzazione di una strada di allacciamento del molo di Tramontana
con la statale 16;
- allargamento della via Nazario Sauro e della via d’accesso alla cala
Fontanelle.
Fabbricati demaniali
7
Si rileva la necessità della Costruzione di un fabbricato, in ambito
portuale, ad uso dei servizi tecnici, amministrativi e di Polizia del porto.
3.2 Ampliamento degli spazi demaniali.
Le prospettive di ampliamento degli spazi demaniali del porto di
Monopoli, scontano la necessità, sul piano metodologico, di definire una
pianificazione territoriale condivisa, secondo le indicazioni di cui al
precedente punto 3.1.
Le opzioni di fondo, che dovranno essere collocate negli strumenti urbanistici
condivisi potranno essenzialmente essere riferite a:
-
ricollocazione dei concessionari che esercitano l’attività di cantieristica
navale;
-
acquisizione di nuove aree dal territorio comunale.
Con riferimento alla prima ipotesi, come previsto dal P.U.G. i cantieri
navali ora presenti nella cala Fontanelle potranno trasferirsi nel territorio a
nord dell’abitato, ove, peraltro, sono già al momento insediate alcune di
queste attività. Una scelta che avrebbe benefici effetti sulle condizioni di
lavoro dei cantieri, ora compressi in uno spazio insufficiente. Infatti, tali attività
sono praticamente svolte in ambito urbano e talvolta a distanze minime dalla
viabilità cittadina.
Altro rilevante effetto della destinazione di tali aree ad attività più
“leggere”, come ad esempio nell’ambito della nautica da diporto e turistica,
sarebbe il miglioramento della viabilità cittadina che, com’è noto, nella zona
del porto vecchio non ha soluzioni di continuità con l’ambito portuale.
L’Autorità portuale del Levante è impegnata a sostenere il processo di
integrazione tra il porto e la città lavorando in sinergia con l’Amministrazione
comunale.
Altra iniziativa per l’acquisizione di nuove aree potrebbe derivare dalla
riqualificazione urbanistica ed ambientale dell’area “SICIE” ove, con un
programma integrato di intervento, il Comune di Monopoli da una parte e la
S.I.C.I.E. Srl e Cooperativa Edilizia NOVANTA Scarl dall’altra, hanno progettato
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la realizzazione di edifici per edilizia residenziale e di un immobile per uffici
pubblici da cedere gratuitamente al Comune di Monopoli. Interessi comuni
volti allo sviluppo del traffico croceristico e turistico potrebbero orientare la
destinazione di quest’ultimo o parte di esso a tali fini.
Ogni utile sinergia tra il Comune di Monopoli e l’Autorità portuale del
Levante potrebbe essere inoltre volta a rendere disponibile per gli usi del
porto la porzione di area SICIE ove esistono alcuni serbatoi residuati da un
deposito costiero dismesso.
3.3 Gli interventi manutentivi.
Questa
Autorità
portuale
ritiene
di
dover
prioritariamente
dare
attuazione ai seguenti interventi:
- fornitura di parabordi cilindrici di diametro di 40cm lunghezza 3mt da
collocare sulle banchine destinate all’ormeggio delle unità da pesca;
- messa in sicurezza del ciglio della banchina Solfatara mediante la
collocazione barriere anticaduta e realizzazione di una viabilità
perimetrale per gli operatori;
- definire la destinazione dell’ampio piazzale retrostante la banchina
Solfatara, attualmente utilizzato come parcheggio pubblico, valutando
se affidarlo in concessione al Comune, vista la vicinanza all’ambito
urbano e l’assenza di qualsivoglia separazione dell’ambito demaniale
da quello cittadino.
- risistemazione dell’ampio piazzale alla radice del molo di Tramontana,
attualmente rimasto con i piani sottoposti di circa 80cm rispetto al
piano viabile;
- costruzione di bilico da 80Ton della lunghezza di 18mt e relativi locali di
servizio per consentire le attività di pesa delle merci di imbarco e
sbarco dalle navi mercantili;
9
- prevedere, per gli approdi di unità da crociera alle banchine del molo
di Tramontana, la realizzazione di un apposito Terminal Passeggeri;
- sistemazione del 1° braccio del molo di Tramontana, procedendo ad
un eventuale escavazione del fondale e al rifacimento del paramento
della banchina per l’approdo di unità di piccolo tonnellaggio ovvero
per la nautica da diporto o turistica.
La
gran parte
degli
interventi
previsto
sconta
la
necessità
del
completamento dell’iter burocratico relativo al collaudo del Molo
Tramonatana.
Porto di Monopoli
Quadro Interventi Manutentivi 2008-2009
Spesa a
carico A.P.
Descrizione
Pulizia fondali alla radice del molo di Tramontana e
completamento piazzale
Protezione dalla caduta di veicoli in mare delle
banchine del porto Vecchio e regolazione dei
parcheggi
Realizzazione di una nuova struttura per i controlli di
security
Costruzione bilico da 80 tonn al molo di Tramontana e
relativa segnaletica
Sistemazione del 1° braccio del molo di Tramontana,
escavazione fondale, rifacimento paramento
banchina
Installazione servizi igienici sul molo di Tramontana
Installazione posto telefonico pubblico sul molo di
Tramontana
Sistemazione rete acqua potabile e antincendio sul
molo di Tramontana
Affidamento servizio di bilge/sladge collection
€ 400.000
€ 10.000
€ 15.000
€ 100.000
€ 500.000
€ 30.000
==
==
Con oneri a
carico
dell’utenza
Sono in corso di esecuzione la fornitura di parabordi e relativi accessori per le
banchine del porto vecchio.
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4. Imprese e lavoro portuale.
Nel Porto di Monopoli sono presenti 2 imprese portuali autorizzate: la
SICIE Srl e la SOTRAM Srl che operano per conto terzi.
Inoltre sono autorizzate all’espletamento di servizi portuali n. 2 imprese la
SOTRAM Srl e la MEDUSA Srl per la pulizia delle banchine al termine delle
operazioni portuali carico/ incarico).
Si ritiene opportuno procedere ad una revisione delle tipologie di servizi
portuali al fine di valutare meglio quelli che possano risultare più utili ad un
proficuo svolgimento delle operazioni portuali.
Si prevede inoltre di valutare la eventuale necessità di individuare
un’impresa per la fornitura di lavoro portuale temporaneo (art. 17 legge
84/94) in considerazione del frequente utilizzo di manodopera esterna negli
ultimi anni effettuato dall’impresa SICIE.
Nel quadro degli indirizzi già assunti nel Porto di Bari, l’Autorità Portuale
implementerà anche nello scalo di Monopoli l’attività volta al miglioramento della
sicurezza sul lavoro, all’innovazione tecnologica e alla formazione del personale.
5. I servizi di interesse generale.
Per quanto riguarda i servizi di interesse generale (pulizia aree comuni e
manutenzione impianti d’illuminazione), nella zona del porto Vecchio il
Comune di Monopoli esegue la pulizia delle aree attualmente adibite a
parcheggio della cittadinanza sulle banchine Solfatara e Punta del Tonno.
La manutenzione degli impianti di illuminazione dell’ambito demaniale e
la pulizia delle sole banchine del molo di Tramontana è stata assunta
direttamente da questa Autorità portuale mediante affidamenti temporanei
nelle more dell’affidamento di tali servizi con procedure ad evidenza
pubblica.
6. Il Demanio marittimo.
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L’Autorità
marittima
ha
trasmesso
all’Autorità
portuale
trenta
concessioni demaniali. Si tratta prevalentemente di concessioni rilasciate per
lo svolgimento di attività cantieristica e per attività turistico-ricreativa.
A queste si aggiungono le concessioni riguardanti attività legate alla
pesca quali la fornitura di combustibili e oli alle unità da pesca che
ormeggiano
al
porto
vecchio,
nonché
le
concessioni
relative
al
confezionamento di cemento e prodotti per l’edilizia.
La possibilità di rilasciare nuove concessioni, legate all’insediamento di
nuovi
traffici,
è
direttamente
condizionata
al
potenziamento
e
all’ampliamento del Nuovo Molo di Tramontana e al completamento dei
lavori attualmente in corso sulla banchina di Punta del Tonno.
La
gestione
del
demanio
portuale
di
Monopoli
deve
ispirarsi
all’obiettivo strategico della ottimizzazione delle risorse demaniali, tesa a
valorizzare l’intrinseca natura strumentale rispetto all’esercizio dell’attività di
impresa, garantendo al maggior numero di soggetti/utenti l’accesso allo
scalo, senza per questo rinunciare alla implementazione di tutte le
potenzialità legate alla versatilità del porto di Monopoli che attraverso la
programmazione di interventi infrastrutturali potrebbe ospitare anche traffico
traghetti e di navi da crociera di piccole e medie dimensioni.
La strategia di gestione delle aree demaniali marittime che fanno capo
all’Autorità portuale del Levante deve necessariamente prendere le mosse
dalla profonda trasformazione che il concetto stesso di porto sta subendo
negli ultimi decenni.
Per effetto dei sostanziali mutamenti verificatisi nel commercio
marittimo, nella logistica e nel sistema dei trasporti, il porto pur non perdendo
la propria natura demaniale pubblica, ha subito una graduale evoluzione
cessando di essere considerato unicamente “uno spazio”,” un bene”,
assumendo connotati di vera e propria “infrastruttura” e divenendo, così, un
insieme di attrezzature, impianti ed opere atti allo svolgimento di attività
economiche.
Da ciò, l’idea di porto come mercato che, soprattutto sotto la spinta
dei principi di matrice comunitaria della libera circolazione di persone, merci
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e servizi, ha portato all’affermazione
della liberalizzazione della attività
economica in favore degli utenti portuali.
Di particolare rilievo l’auspicabile sviluppo del settore agroalimentare,
con iniziative di diversa natura riguardanti eventuali evoluzioni del settore
energetico-biomasse, del settore oleario ed una possibile acquisizione di
nuovi traffici concernenti le rinfuse liquide.
Risulta altresì interessante, la proposta di alcuni operatori inerente
all’eventualità, attualmente
al
vaglio, di
possibili
traffici
orientati
al
trasferimento di rifiuti in altro paese della U.E.-segnatamente Grecia- e il
successivo smaltimento degli stessi presso l’impianto di termovalorizzazione
ubicato nella località di Volos.
L’Autorità portuale, nella prima fase di avvio della gestione dei nuovi
porti, ritiene opportuno che la determinazione dei canoni demaniali marittimi
per la concessione delle aree e dei beni riguardanti i porti della neonata
circoscrizione,
avvenga
in
misura
eguale
a
quella
fissata
dalla
amministrazione marittima per gli anni precedenti al 2008, fatto salvo
l’aggiornamento previsto ai sensi dell’art. 04 del D.L. n. 400/1993, come
convertito nella legge n. 494 del 1993 e successive modifiche ed integrazioni.
Si ritiene, pertanto, di rinviare ad una fase successiva l’individuazione, ai
sensi dell’art. 13, comma 1, lettera a), della legge 28 gennaio 1994 n. 84 e
successive modifiche ed integrazioni, dei canoni di concessione demaniale
marittima, ad eccezione di quelli per scopi turistico-ricreativi previsti
espressamente dalla legge, con criteri riferiti al valore economico ed alla
reale redditività dei beni demaniali affidati in concessione.
Pertanto.
1) per le concessioni in corso di validità si applicheranno canoni uguali a
quelli determinati dalle Amministrazione marittima precedentemente
competente, sino alla naturale scadenza dei singoli atti;
2) per le concessioni scadute è prevista la possibilità di rinnovo sino al 31
dicembre 2008, con applicazione dei canoni precedentemente
determinati dalla allora competente Amministrazione marittima;
3) per le eventuali nuove concessioni, la durata degli atti sarà limitata
13
fino al 31 dicembre 2008, con applicazioni di canoni uguali a quelli in
precedenza fissati dalla Amministrazione marittima.
7. Il Port Security Plan.
In applicazione del Piano Nazionale di Sicurezza Marittima, l’Autorità
portuale del Levante ha proceduto alla revisione del PFSP (Port Facility
Security Plan) attualmente in corso di approvazione del Prefetto di Bari. Il
nuovo Piano entrerà in vigore il 1° luglio 2008 e prevede, con una struttura
organizzativa che farà carico all’A.P., il controllo degli accessi al molo di
Tramontana a mezzo di Addetti di security che effettueranno presidio e
monitoraggio continuo delle aree ristrette.
Apposita
procedura
di
security
è
stata
prevista
in
occasione
dell’approdo di navi da crociera.
Gli interventi infrastrutturali e manutentivi connessi con l’applicazione del
nuovo PFSP sono indicati nel capitolo degli interventi manutentivi.
8. La nuova Segreteria Tecnico-Operativa della Autorità Portuale del
Levante: la dotazione organica per il porto di Monopoli.
A seguito dell’ampliamento della circoscrizione territoriale, l’Autorità
Portuale ha provveduto ad adeguare alle nuove esigenze la Segreteria
Tecnico-Operativa.
Sono infatti state previste come nella seguente tabella le risorse umane
necessarie al funzionamento a regime dei porti che entrano a far parte
dell’Autorità portuale del Levante.
Per quanto concerne la sede di Monopoli, la nuova STO, approvata dal
competente Ministero con lettera datata 30 aprile 2008, protocollo
M.TRA/DINFR/5128 del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, prevede un
Ufficio Coordinamento Porti con compiti di avviamento e implementazione
delle unità territoriali dei porti di Barletta e Monopoli, di cura delle relazioni
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istituzionali e di raccordo con i servizi per l’esame delle problematiche relative
ai citati porti.
Inoltre la nuova STO prevede per la sede di Monopoli:
Unità Locale di Monopoli
Unità e mansioni previste
1 addetto 1 ° livello - controllo operativo, “
front office “ con utenza del porto, deputy
PFSO
1 addetto 2 ° livello - addetto
amministrativo pratiche demaniali, ausilio
ragioneria centrale, protocollo “on line” e
supporto alle altre attività
Alla copertura di tali posti in organico si provvederà entro il 2008.
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