Nonni lavoro in miniera

Poiché alcuni nostri nonni hanno lavorato in miniera, quest’anno abbiamo pensato di svolgere un più
approfondito lavoro di ricerca sulle miniere di Collio e sulla vita dei minatori.
Abbiamo invitato a scuola e intervistato il nonno della nostra compagna Ambra, il sig. Elvio Maggi, che ci ha
raccontato del difficile lavoro dei minatori e delle dure condizioni di vita a cui erano costretti.
L’alimentazione era scarsa; l’abbigliamento inadeguato; la busta paga misera.
Nel passato lavoravano in miniera sia uomini che donne e, in certi periodi, anche bambini. In tempi più
recenti, invece, solo uomini.
Chi lavorava in galleria si ammalava di silicosi, per la polvere che c’era; le donne, che separavano i minerali
dalle scorie, si ammalavano di artrosi per l’umidità in cui lavoravano. I bambini che nel passato lavoravano
duramente in miniera si ammalavano di rachitismo perché entravano in galleria che era ancora buio ed
uscivano dopo il tramonto: non vedevano mai il sole ed inoltre il loro cibo non era molto nutriente.
Infine, a conclusione del nostro lavoro, abbiamo realizzato il plastico della miniera S. Aloisio della ditta
Tassara, una delle più grandi miniere di Collio.
Gli alunni della classe 3a della scuola primaria di Collio
Sintesi del progetto:
spunto iniziale:
argomento:
fonte orale:
documenti:
conclusione:
lavoro finale:
il lavoro dei nonni;
le miniere di Collio (su richiesta degli alunni);
intervento a scuola nonno Elvio Maggi e domande da parte dei bambini;
racconti di vari nonni ai nipoti (relazione scritta sul quaderno)
busta paga e libretto del lavoro di un bisnonno;
verbalizzazione sul quaderno delle informazioni ricevute;
realizzazione di un plastico
Materiali usati
Scatole di cartone; fogli di giornale; scottex; colla vinilica; rete metallica per la galleria; das per i
personaggi e per il prospetto della miniera; sabbia mescolata alla tempera per i colori; bastoncini di legno
per rotaie e ponte sospeso; minerali per il carrello; rami di abete per gli alberi.