Applausi fischi Duello ad alta tensione tra primattori

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Applausi fischi Duello ad alta tensione tra primattori
la Repubblica
@
SPETTACOLI
VENERDÌ 25 OTTOBRE 2013
MILANO
PER SAPERNE DI PIÙ
www.elfo.org
www.teatrodellacooperativa.it
Applausi&fischi
Teatro Grassi
■ XVII
Cooperativa
✪INSUFFICIENTE ✪✪SUFFICIENTE ✪✪✪BUONO ✪✪✪✪DISTINTO ✪✪✪✪✪OTTIMO
Vanesio e nervoso il Frost di Ferdinando Bruni, tragico il Nixon di De Capitani all’Elfo
Duello ad alta tensione tra primattori
Maria Paiato in “Medea”
Maria Paiato
Medea tragica
senza vezzi
EDEA l'assassina, ma
soprattutto Medea la
straniera respinta e umiliata dal colonizzatore Giasone
che la usa, la sfrutta e poi la ripudia. Tra i civili greci, la strega barbarica non ha diritto di cittadinanza. Maria Paiato è una potente maschera tragica, nera e scabra
figura che arriva dalla lontananza
del mito per dirci che non c'è salvezza. Gran prova d'attrice a servizio di un testo marmoreo (Seneca, ben più truculento di Euripide) che prende il volo sulle ali di
un'interpretazione magistrale
ma senza compiacimenti. Da sola vale tutto lo spettacolo, altrimenti penalizzato dall'estetizzante regia di Pierpaolo Sepe che
scivola sullo schematismo di didascaliche forzature contemporanee dimostrando poco fiducia
nell'intelligenza dello spettatore.
(sara chiappori)
M
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Piccolo Teatro Grassi via Rovello,
fino al 3 novembre. Tel.
848800304
“In fondo agli occhi”
duello finale. Due ore di teatro
senza un calo di tensione.
SARA CHIAPPORI
hi si aspetta il confronto sul
ring tra due dei nostri attori
più potenti, non resterà deluso. Il duello c’è, eccome. Ma il
Frost/Nixonmesso in scena da Ferdinando Bruni e Elio De Capitani,
registi e interpreti, è un fine lavoro
corale che mostra in profondità lo
scontro, ma anche il nesso, tra politica e media, oggi più che mai attuale.
C
INTERPRETAZIONE
✪✪✪✪
TESTO
✪✪✪✪
Il primo caso di giornalismo-spettacolo. È quello che racconta la pièce, esordio teatrale nel 2006 dello
sceneggiatore londinese Peter
Morgan — candidato all’Oscar nel
2006 per The Queen — adattato al
grande schermo da Ron Howard
nel 2008. I fatti riportano indietro al
1977, quando David Frost, “presentatore” (e non giornalista) inglese, uno degli showman più pagati nonché re di mondanità, decide di far fare un salto alla sua carriera intervistando Richard Nixon,
l’ex presidente Usa dimissionario
nel 1974 dopo lo scandalo Watergate. Il testo, avvincente come un
romanzo giallo, segue le trattative
d’oro con l’agente di Nixon (Frost
dovette sborsare 600mila dollari),
mostra l’entourage degli uomini
fedeli al presidente caduto in disgrazia e la “task force” di giornalisti di razza che supportano Frost
nella preparazione dell’intervista,
fino ad arrivare ai dodici round in
cui i due si confrontano. Un affresco corale che dipinge ambizioni,
avidità e paure con scrittura veloce, precisa, mai ridondante.
REGIA
✪✪✪✪
Bruni e De Capitani ambientano
tutto in uno studio televisivo anni 70, con tappezzerie rétro, colori vintage — beige, arancio, marrone — e poltroncine a rotelle
mosse dagli attori che diventano
elemento coreografico capace di
evocare voli in aereo e corse in automobile. Sdoppiano il narratore
tra più personaggi, che raccontano su scene in fermo immagine,
in un montaggio dai ritmi rigorosi, che da un avvio brillante in stile show tv assume toni più asciutti e tesi man mano ci si avvicina al
Il potere della politica e il potere
dei media — e la comune, bruciante ambizione — si incarnano
in due maschere che i registi non
temono di enfatizzare. Capello
lungo e laccato, blazer e mocassini alla moda per il vanesio e
mondano Frost di Bruni, da principio leggero e poi sempre più
nervoso. Un personaggio sfuggente, che l’attore affronta con
disinvolta misura. Più grande,
perfino tragico nella sicurezza
ostentata che si sgretolerà nella
sconfitta, il Nixon di De Capitani.
Rigido sotto la parrucca, impenetrabile dietro l’affabilità, è
chiuso in un doppiopetto blu che
riporta alla mente la corazza del
Caimano. Un’immagine che
suggerisce il cortocircuito con
l’attualità e contribuisce al retrogusto amaro dello spettacolo, nel
naturale confronto tra politica e
informazione d’Oltreoceano e le
nostre, ormai ridotte al rango di
tv spazzatura.
AGLIA numero 10 della Nazionale, il Tiresia
del nuovo millennio è
cieco come il suo mitologico
omonimo, ma non si occupa né
di dei né di eroi. Al Bar Italia dove vive con la donna che si prende cura di lui l’orizzonte è quello provinciale di un paese rabbioso e represso. Ma «il cieco di
merda — scandisce nel rap iniziale — non ci sta». Gianfranco
Berardi è lo spirito libero di un
teatro non addomesticato: nel
suo (e nel nostro) buio accende
lampi spavaldi di intelligenza,
risate e struggenti dolcezze. La
regia di Cesar Brie sorveglia con
discrezione, la complicità di
Gabriella Casolari (coautrice e
coprotagonista) arrotonda gli
eccessi. Inutile resistere a Berardi: anche se non vuoi ti porta in fondo agli occhi, dalle parti del cuore.
(s. ch.)
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Teatro Elfo Puccini corso Buenos
Aires 33, fino al 10 novembre,
tel. 0200660606
Franco Parenti trasferito al Famedio
DIETRO LE QUINTE
ELFO SOLD OUT ALL’UNIVERSITÀ
Nel 2013 cadono i 40 anni dell’Elfo,
traguardo di una maturità che non dimentica
l’energia della giovinezza. Per l’occasione,
la cattedra di storia del teatro della Statale
dedica il corso monografico di quest’anno
alla storia della compagnia: le lezioni, tenute
dal professor Alberto Bentoglio in via Noto,
sono letteralmente prese d’assalto con una
media di 400 studenti, molti costretti per
Elio De Capitani e Ferdinando Bruni in “Frost/Nixon”
terra, in piedi e nei corridoi. 300 di loro si
sono abbonati alla stagione dell’Elfo.
Franco
Parenti
PROVINI CON CARLO CECCHI
In questi giorni è a Milano, in via Pier
Lombardo, dove sta facendo i provini per il
prossimo spettacolo prodotto dal teatro di
Andrée Ruth Shammah. Carlo Cecchi è al
Berardi tocca
tutte le corde
del cuore
lavoro su Winter Funeral del drammaturgo e
artista israeliano Hanoch Levin, maestro di
satira spietata, scomparso nel 1999. Dai
provini Cecchi passerà a un laboratorio con
gli attori selezionati, per poi arrivare allo
spettacolo che debutterà la stagione
prossima. L’ultimo dei capocomici ha
concesso a Ida Marinelli i diritti per un
M
Teatro della Cooperativa via
Hermada 8, fino a domenica.
Tel. 0264749997
SARA CHIAPPORI
adattamento dalla Storia di Elsa Morante.
UN ATTORE TRA I GRANDI
Questa mattina la salma di Franco Parenti,
scomparso nel 1989, sarà trasferita dal
Mausoleo Palanti al Famedio del Cimitero
Monumentale. Giusto e doveroso
riconoscimento a un uomo di teatro inquieto
e geniale a cui questa città deve moltissimo.
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