PIU` INFO - Anni Verdi
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VIAGGIO NELLA BELLEZZA DELLA PITTURA OLANDESE DEL SECOLO D’ORO Lunedì 7 e 28 novembre 2016 aula 5 Una chiacchierata intorno alla prossima mostra su Rubens a Palazzo Reale a cura Angela Pomes Attraverso una serie di immagini di tele di pittori fiamminghi e olandesi della Golden Age, si intende indagare la riscoperta della pittura secentesca, così moderna e apprezzata ai nostri giorni da ispirare numerosi scrittori ( Tracy Chevalier “La ragazza con l’ orecchino di perla”, Donna Tartt “Il cardellino” ed altri) e suscitare nel grande pubblico interesse per mostre tematiche sugli artisti dell’ epoca. La prossima esposizione del 26 ottobre a Palazzo Reale dei quadri di Rubens, dopo che la nostra città ha recentemente ospitato dello stesso autore la “Natività” e la “Resurrezione”, invita a una contestualizzazione e a un confronto con altre opere coeve. Le figure dei quattro pittori di Delft quali Vermeer, J. Steen, Ter Borsch e P. De Hooch possono essere l’ occasione di parlare della città come piazza artistica ( produceva maioliche, era meta di collezionisti) in concorrenza con Amsterdam ed Anversa. Ma compare nella conversazione anche Fabritius, allievo di Rembrandt e maestro di Vemeer. Rembrandt rimane ovviamente un artista centrale nella pittura dell’ epoca, con la “Ronda di notte” e la “Lezione di anatomia”. Un certo spazio deve essere riservato ai pittori italiani che furono fonte di studio e modelli, tra i quali Caravaggio è il più noto. “Il viaggio nella bellezza del quotidiano e delle piccole cose, quelle ritratte dall’ arte olandese del ‘600 in cui la maestria tecnica serve la realtà” (Pescio) offre la possibilità di parlare anche dell’ atelier dei pittori, dei valori civili di cui essi sono portatori, della scienza e dello studio della luce e dell’ ottica, della volontà di ritrarre per la prima volta non solo nobili e personaggi illustri, ma anche persone comuni, spose e giovani donne al di fuori dalla “pittura di genere”, paesaggi , fiori e frutta che valgono in sé, come soggetti autonomi, non più solo sfondi o allegorie morali e religiose. Entrano nella pittura tematiche della vita economica della nazione olandese, la Repubblica delle Sette Province Unite da poco indipendente che si sta facendo grande con il commercio e l’ industria tessile e strappa al mare la fertile terra da coltivare: si afferma una ricchezza fondata sul lavoro, non più sulla rendita, e gli artisti ne prendono atto. Per la prima volta la storia mostrata nei quadri non è scritta nei libri di storia e nei testi sacri o mitologici, ma nel clima domestico e questo ce la rende vicina, sentimentalmente empatica, facilmente comprensibile. Se le opere d’ arte sono comunicatori di emozioni, mai come in questo momento sembra che proprio quei dipinti siano in sintonia con il nostro tempo, segnando l’ inizio della modernità e della pittura laica , alludendo alla globalizzazione primordiale in alcuni quadri , come i banchetti, dando una veridicità sorprendente ai soggetti, figure che diventano carismatiche ed enigmatiche, pur essendo magari semplici donne, lattaie,ragazze con l’ orecchino di perla.