Recensione The Advocate For Fagdom

Transcript

Recensione The Advocate For Fagdom
Effettua il login oppure REGISTRATI
email
password
Tutto
HOME
FILM
HOMEVIDEO
News
Recensioni
FORUM
Foto
SERIETV
Ultime uscite
The Advocate For Fagdom
PERSONAGGI
In sala
EVENTI
Prossimamente
SHOWTV
Archivio
C erca nel sito
SHEMOVIE
Boxoffice
Business Area
Home > Articoli & Recensioni > Queercore generation
Popolarità film:
2002 / 24904
Settimana
precedente:
661 / 24904
Queercore generation
Recensione del film The Advocate For Fagdom (2010)
articolo a cura di Luciana Morelli | scritto il 18 Feb 2011
The Advocate for Fagdom eccede, come tutta la filmografia di
LaBruce, ma non ha il tono della denuncia, della ribellione o della
commiserazione; restituisce semplicemente il ritratto a tinte
forti di un uomo che ha fatto dell'affermazione della libertà
sessuale e della lotta alle discriminazioni (soprattutto sessuali)
una ragione di vita.
3
Condividi
6
Mi piace
media staff
Vota
il vostro voto
Metti nei Preferiti
il tuo voto
C ommenta
C erca tutti i contenuti per The Advocate For
Fagdom
News su questi
argomenti:
Berlinale 2011:
Nader And
Simin, A
Separation vince l'Orso
d'Oro
Da più di vent'anni leader
indiscusso
del movimento
q u e e rco re , Bruce LaBruce è
divenuto ormai un'icona del
genere e un artista XXX a
tutto
tondo.
Regista,
produttore ed anche attore di
alcuni dei suoi film, LaBruce
non
è
un
semplice
cineamatore, bensì un mago nel realizzare film porno a basso costo pieni
di ironia, satira politica, denuncia sociale, tenerezza, violenza e tanto
sesso esplicito, quasi esclusivamente tra uomini. Con spavalderia,
coraggio e un'autoironia autoreferenziale di dimensioni gigantesche,
LaBruce ha pian piano distrutto tutti i cliché costruiti attorno
all'omosessualità divenendo la voce artistica più seguita e acclamata
dagli amanti del genere. Dal porno-dramma al porno-horror, i film di
LaBruce sono difficili da digerire, esasperati, talvolta irritanti ma allo
stesso tempo hanno qualcosa di affascinante nella loro anarchica
spudoratezza.
Prodotto
da Gildas Le Tourneur Hugon
e Stéphane Bouyer, il
lungometraggio documentario sulla figura dell'indefesso 'avvocato' è
diretto dalla controversa cineasta francese Angélique Bosio, una lunga
esperienza come segretaria di produzione e addetta alle vendite per una
compagnia cinematografica internazionale, che già si era affacciata nel
mondo del non-conventional cinema dirigendo nel 2008 un altro
documentario dal titolo Llik your idols, incentrato sul cinema della
trasgressione ed in particolare su una serie di correnti e sottoculture
guidate dalla generazione di anti-eroi dell'arte che popolarono la scena
musicale e cinematografica di New York negli anni del governo Reagan.
Gli articoli più letti
Le sorelle Fontana
arrivano sul piccolo
schermo
Grey's Anatomy: nuovi
amori e piccoli tradimenti
nella stagione 7
Berlino 2011 - Festival
Internazionale del
C inema di Berlino
Registrazione per vedere cosa piace ai tuoi amici.
Acquista DVD di
The Advocate For Fagdom
7
Collegamenti:
The Advocate for Fagdom
eccede,
come
tutta
la
filmografia di LaBruce, ma non
ha il tono della denuncia, della
ribellione
o
della
commiserazione;
restituisce
semplicemente il ritratto a
tinte forti di un uomo che ha
fatto dell'affermazione della
Uwe Boll fa
causa alla
Berlinale
Taxi Driver a
Berlino in
versione
restaurata
Berlinale Special
2011: Il
discorso del re e
un omaggio a Monicelli
C etto La
Qualunque
irrompe alla
Berlinale
Articoli consigliati
Berlino 2011: il
trionfo dell'Iran
all'ombra di Panahi
C ontrasti
stilizzati
Berlino 2011: la
gioia di Asghar
Farhadi e degli altri
premiati
Noi, figli del '68
tedesco
Se mi lasci,
ringiovanisco
Da Traversetolo all'Olimpo
della Moda
Paranormal People
Il commissario Manara 2:
la Maremma si tinge
(ancora) di giallo
Oscar 2011: le preferenze
della redazione
Glee - stagione 2, episodio
12: Silly Love Songs
Spartacus: Sangue (a
fiumi) e sabbia
Glee - Stagione 2, episodio
13: Comeback
Oscar 2011: orrori e
splendori del tappeto rosso
libertà sessuale e della lotta
alle discriminazioni (soprattutto sessuali) una ragione di vita.
Raccontato da se stesso e da tutti quelli che nella vita hanno avuto modo
di conoscere e apprezzare da vicino la sua vena artistica: registi,
sceneggiatori, proprietari di gallerie d'arte, attori e attrici dei suoi film,
fotografi di fama internazionale e produttori, ma anche amici e familiari
che con grande schiettezza e passione raccontano aneddoti, momenti di
vita, punti di vista e retroscena dell'artista Bruce LaBruce. Il mitico John
Waters, i registi Gus Van Sant e Richard Kern, l'amico e produttore Rick
Castro, l'attrice Susanne Sachsse e tanti altri raccontano con tono
divertito e di stima la loro esperienza al fianco dell'autore canadese
dall'innegabile talento pittorico e cinematografico.
Fotografo, attore, regista e
sceneggiatore 'sotterraneo', in
The Advocate for Fagdom
LaBruce viene narrato, a
partire dalle origini della sua
carriera fino ad oggi, in un
documentario
volutamente
esplicito in cui si vedono nel
particolare amplessi e atti
sessuali espliciti, scene tratte dai suoi film. Dal debutto con Hustler
W hite, presentato alla Berlinale nel 1996, fino ad arrivare al suo ultimo
film, L.A. Zombie, il porno-gay-zombie-splatter-gore-horror movie che ha
fatto tanto parlare di sé a Locarno e a Torino e che in maniera del tutto
personale omaggia Zombi di Romero e sovverte metaforicamente ed in
modo del tutto rivoluzionario il clichè dell'omosessualità vista come
veicolo principale del contagio da AIDS. Un film che da noi è distribuito
dalla neonata Queer Frame, nuovo brand di Atlantide Entertainment,
divenuto in breve tempo una nuova realtà, decisamente pioneristica, del
mercato cinematografico italiano, pronta a dar voce ad autori solitamente
esclusi dal circuito distributivo tradizionale. Il logo della casa di
distribuzione in questione, che si avvale anche di un nuovo canale TV in
streaming sul w eb, è stato disegnato in esclusiva proprio da Bruce
LaBruce.
Colpa la sua assoluta fedeltà al genere porno, il quarantasettenne
cineasta nato in Ontario, il cui vero nome è Justin Stew art, ha visto
purtroppo passare inosservati tutti gli aspetti più brillanti della sua opera
e alla domanda "perchè ostinarsi a continuare col cinema porno?" ha
risposto con tono rassegnato e sincero "perchè quando hai un vizio,
difficilmente riesci a torgliertelo". Bandito infatti dai circuiti convenzionali,
LaBruce è invece sempre stato ospitato in grandi festival internazionali,
quello di Berlino compreso, città in cui ha ambientato i suoi ultimi film, per
via del basso costo, ed in cui torna quest'anno in una veste del tutto
diversa dal passato, quella di protagonista di un documentario che
omaggia la sua intera carriera.
Un inno alla libertà sessuale e
alla libertà in generale, The
advocate for fagdom è un
documentario che spalanca
una finestra sul mondo queer,
dedicato a chi ha voglia di
capire
e
di
scegliere
consapevolmente cosa vedere
e non vedere, e che racconta
senza pietismi la vita di un uomo che da sempre è accanito oppositore di
qualunque cliché o sistema. Sarebbe un grave errore, per gli
appassionati di cinema, ignorarne o anche solo snobbarne l'esistenza.
Segui Movieplayer.it su Twitter e Facebook per tutti gli articoli e le
recensioni.
COMMENTI DAL FORUM
Devi autenticarti per aggiungere commenti.
Ho Avuto La Psoriasi
300 Hotel a Berlino
La m ia psoriasi è scom parsa com e neve 300 Alberghi a Berlino online. Con foto e
al sole. Incredibile!
descrizioni dettagliate!
www.Equim ilch.com
www.booking.com /Alberghi-Berlino