L`ITALIA A BELGRADO

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L`ITALIA A BELGRADO
L’ITALIA A BELGRADO
Rassegna Stampa
Anno 2014 – Secondo Semestre
RASSEGNA STAMPA
Martedì 08 luglio 2014
Presidente Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani in visita ufficiale a Belgrado
Video 42
(Belgrado)
(ANSAmed) - BELGRADO, 7 LUG - Il
rafforzamento
della
collaborazione
economica e commerciale e la prospettiva
di nuovi investimenti in Serbia saranno al
centro di una visita che la presidente della
Regione Friuli Venezia Giulia, Debora
Serracchaini,
effettuerà
domani
e
dopodomani a Belgrado. Alla guida di una
missione economico-istituzionale della
Regione, Debora Serracchiani ha in
programma colloqui con il presidente
serbo Tomislav Nikolic, la presidente del
parlamento Maja Gojkovic, la vicepremier e
ministro per le infrastrutture e i trasporti
Zorana Mihajlovic, il caponegoziatore della
Serbia ai negoziati di adesione alla Ue Tanja
Miscevic. Previsti anche incontri con Bojan
Pajtic, presidente del Partito democratico
(Ds) e capo del governo regionale della
Vojvodina, e con Boris Tadic, presidente del
Nuovo partito democratico (Nds) ed ex
presidente della Serbia. Al termine dei
colloqui verranno firmati alcuni accordi di
collaborazione.
Mercoledi' Debora Serracchiani e Zorana
Mihajlovic apriranno nella sede della
Camera di commercio serba un Forum
economico 'Il Friuli Venezia Giulia incontra
la Serbia - Opportunità di investimento e
crescita', nel quale rappresentanti delle
istituzioni, dell'economia e del mondo
della
Serbia
si
imprenditoriale
confronteranno con gli enti regionali e le
organizzazioni economiche del Friuli
Venezia Giulia per individuare le possibilità
di collaborazione e settori di interesse
commune, anche in funzione dei danni
causati dalla recenti alluvioni. Particolare
attenzione verrà riservata ai settori
dell'energia,
delle
infrastrutture,
dell'agricoltura, delle tecnologie.
Domani sera all'Ambasciata d'Italia a
Belgrado Debora Serracchiani e Maja
Gojkovic saranno ospiti d'onore a un
'Concerto per l'Europa' organizzato
dall'Ambasciatore Giuseppe Manzo in
occasione dell'inizio del semestre italiano di
presidenza
della
Ue.
L'Orchestra
Filarmonica di Belgrado e il tenore Dejan
Maksimovic eseguiranno brani tratti da
opere di grandi autori italiani, fra gli altri
Rossini, Bellini, Leoncavallo.
(Nova) Belgrado, 07 lug - Prende il via
domani la visita di due giorni a Belgrado
della presidente della regione Friuli Venezia
Giulia, Debora Serracchiani. La visita
prevede, nella giornata di domani, alcuni
incontri con il presidente della Repubblica
serba Tomislav Nikolic, il presidente del
parlamento serbo Maja Gojkovic, il
presidente del Partito democratico (Ds)
Bojan Pajtic e il presidente del Nuovo
partito democratico, Boris Tadic. E' prevista
inoltre una colazione di lavoro con il capo
negoziatore serbo per i negoziati di
adesione con l'Unione europea, Tanja
Miscevic. Al centro della colazione di lavoro
saranno le tematiche attinenti alla
Macroregione
Adriatico-Ionica.
Nella
giornata di domani, alla presenza della
presidente Serracchiani, verranno inoltre
sottoscritti tre accordi di collaborazione, il
primo dei quali fra il consorzio Corridoio
Italia-Serbia e il consorzio Serbia Transport e
Zit Belgrado.
Il secondo sarà invece fra la Società
finanziaria di promozione della
cooperazione Economica con i paesi dell'Est
europeo (Finest) e la Camera di commercio
serba, mentre il terzo sarà fra l'Area Science
park di Trieste e il ministero serbo
dell'Istruzione. La presidente Serracchiani
sarà infine presente al concerto organizzato
dall'ambasciata d'Italia a Belgrado per
l'apertura del Semestre di presidenza
italiana dell'Ue, eseguito dall'Orchestra
filarmonica di Belgrado. Nella giornata del 9
luglio la Serracchiani parteciperà al Forum
economico "Il Friuli Venezia Giulia incontra
la Serbia - opportunità di investimento e
crescita", presso la sede della Camera di
commercio serba a Belgrado. Il Forum sarà
aperto dalla Serracchiani e dal ministro
dell'Edilizia serbo, Zorana Mihajlovic.
(Nova) 8 luglio - L'Italia vuole aiutare la
Serbia nel suo percorso di integrazione
europea, e allo stesso tempo vuole aiutare a
costruire insieme le infrastrutture che
collegheranno nel futuro quest'area all'Italia
e al resto d'Europa. Lo ha dichiarato la
presidente della Regione Friuli Venezia
Giulia, Debora Serracchiani, in visita oggi a
Belgrado. La Serracchiani ha commentato
così, in una conferenza stampa tenuta
presso la residenza dell'ambasciatore
d'Italia a Belgrado Giuseppe Manzo, la
giornata di incontri istituzionali avuti con le
massime autorità serbe. Nella residenza
dell'ambasciatore Manzo sono stati siglati
tre accordi di collaborazione, alla presenza
anche del ministro serbo dell'Edilizia,
trasporti e infrastrutture Zorana Mihajlovic.
Il primo accordo è stato siglato dal
consorzio Corridoio Italia-Serbia e il
consorzio formato da Serbia Transport e Zit
Belgrado. Il secondo è stato invece
sottoscritto fra la Società finanziaria di
promozione della cooperazione Economica
con i paesi dell'Est europeo (Finest) e la
Camera di commercio serba, mentre il terzo
è stato stretto fra l'Area Science park di
Trieste e il ministero serbo dell'Istruzione.
La firma degli accordi è stata preceduta da
una serie di incontri istituzionali con il
presidente della Repubblica serba Tomislav
Nikolic, il presidente del parlamento serbo
Maja Gojkovic, il presidente del Partito
democratico (Ds) Bojan Pajtic e il presidente
del Nuovo partito democratico, Boris Tadic.
La Serracchiani ha avuto inoltre una
colazione di lavoro con il capo negoziatore
serbo per i negoziati di adesione con
l'Unione europea, Tanja Miscevic. Al centro
della colazione di lavoro sono state le
tematiche attinenti alla Macroregione
Adriatico-Ionica, ed in particolare nei settori
dei trasporti e dell'energia. A questo
proposito, ha ricordato la Serracchiani nel
corso della conferenza stampa, il Friuli
Venezia Giulia è leader delle regioni proprio
nei settori delle infrastrutture, trasporti ed
energia. "L'Italia e il Friuli Venezia Giulia
vogliono investire in Serbia non solo per il
ruolo che ha il paese nel contesto regionale,
ma anche perché è asse fondamentale per
la stabilizzazione europea. Oggi - ha
proseguito - abbiamo tracciato una
collaborazione ancora più forte nell'ambito
della Macroregione Adriatico Ionica".
Gli incontri istituzionali, ha aggiunto, "sono
stati di altissimo livello e la sensazione è
quella di un'ulteriore capacità dei due paesi
di collaborare, nell'interesse comune e
dell'intera Europa". Anche nel corso del
colloquio con i presidente serbo Tomislav
Nikolic è stata sottolineata l'esistenza di
numerose possibilità di sviluppo della
cooperazione fra Serbia e Italia. La
Serracchiani ha confermato il sostegno
dell'Italia al percorso di integrazione della
Serbia, durante il semestre italiano, e ha
confermato l'interesse della regione da lei
presieduta
ad
un'espansione
della
collaborazione, in particolare nel campo dei
trasporti, dell'energia e fra i centri di ricerca
scientifica. La presidente del Friuli Venezia
Giulia ha inoltre espresso soddisfazione per
la collaborazione in corso fra la sua regione
e la provincia serba autonoma della
Vojvodina. A questo proposito, in
un'intervista rilasciata alla stampa italiana,
la Serracchiani ha precisato che "con la
Vojvodina abbiamo un accordo che risale
già ai tempi dell'amministrazione Illy.
Intendiamo sviluppare e rafforzare questo
rapporto, ma in ogni caso abbiamo come
regione l'interesse ad ampliare il nostro
raggio d'azione a tutta la Serbia, e una delle
nostre intenzioni è quella di sottoscrivere
un nuovo memorandum d'intesa fra la
Regione Friuli Venezia Giulia e il paese,
dopo che quello precedente è scaduto".
Durante l'incontro fra la presidente della
Regione Friuli Venezia Giulia e la presidente
del parlamento serbo Maja Gojkovic è stato
ribadito, da parte della Serracchiani, il
sostegno dell'Italia al percorso europeo
della Serbia durante il semestre di
presidenza dell'Unione europea. La Gojkovic
ha confermato a sua volta l'impegno della
Serbia verso il cammino di integrazione
europea e le riforme economiche, in
particolare per quello che riguarda il
miglioramento degli standard di vita dei
cittadini. L'Assemblea parlamentare serba,
ha proseguito la Gojkovic, è pronta sia dal
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Martedì 08 luglio 2014
Presidente Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani in visita ufficiale a Belgrado
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(Belgrado)
punto di vista amministrativo che da quello
politico ad approvare le leggi di riforma per
un
miglioramento
della
situazione
economica, come pure per un allineamento
della legislatura a quella europea.
(Nova) 8 luglio - L'accordo tra Italia e Serbia
sull'energia di derivazione idroelettrica "è
stato sottoscritto ritenendo strategico il
percorso di approvvigionamento da energie
rinnovabili e alternative rispetto a quelle
fossili". Lo ha dichiarato il presidente della
Regione Friuli Venezia Giulia, Debora
Serracchiani, in un'intervista concessa a
Belgrado alla stampa italiana.
La
Serracchiani ha così commentato l'accordo
di collaborazione energetica siglato 25
ottobre del 2011 fra i due governi, e per la
cui piena attuazione manca al momento
l'emanazione di un decreto da parte del
governo italiano. "Resta comunque un
principio italiano - ha detto la Serracchiani e siamo consapevoli che abbiamo il dovere
di onorare l'impegno che ci siamo assunti.
Abbiamo però espresso con chiarezza al
governo serbo anche la circostanza che da
quando è stato sottoscritto quell'accordo ad
oggi è cambiato il mondo delle energie
rinnovabili. Quindi - ha proseguito –
abbiamo chiesto di poter formare un tavolo
di discussione e costituire una task force,
per trovare il giusto equilibrio fra gli
interessi di tutti e due i paesi, sia per quanto
riguarda la quantità di energia che il costo".
L'Italia, ha aggiunto la Serracchiani, ha già
individuato anche il componente italiano
che farà parte della task force. L'intesa
intergovernativa fra Italia e Serbia prevede
la realizzazione, da parte di investitori
italiani e serbi, di impianti idroelettrici per
una capacità complessiva di 418 megawatt
e una producibilità annuale stimata intorno
ai 1.545,45 gigawattora. L'energia "pulita"
prodotta dai suddetti impianti, secondo
l'accordo, dovrebbe essere convogliata nel
nostro mercato attraverso il cavo di
interconnessione marina tra Italia e
Montenegro.
(Nova) 8 luglio - Occorre trovare tutte le
condizioni per la diversificazione delle fonti
energetiche
e
della
provenienza
dell'energia. Lo ha dichiarato il presidente
della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora
Serracchiani, nel corso della visita compiuta
oggi a Belgrado. La Serracchiani, in
un'intervista alla stampa italiana, ha
commentato così l'importanza del progetto
del gasdotto, "anche alla luce delle recenti
crisi. L'Italia quindi porterà questa richiesta
in Europa, e riteniamo che il South Stream
resti fra le priorità europee. "Siamo
consapevoli - ha aggiunto - che in Europa
non la pensiamo tutti allo stesso modo, e
che quindi anche la costruzione del Terzo
pacchetto energetico abbia in qualche
modo risentito dalla pregiudiziale che c'era
sull'infrastruttura da parte di alcuni paesi e
forse ancora di più da parte del commissario
europeo Oettinger. Noi però riteniamo che
resti importante - ha concluso - e che vada
perseguita questa strada".
ha infine osservato, l'Italia lavorerà per un
avanzamento della cooperazione regionale,
che comporterà un più facile accesso ed un
migliore utilizzo dei fondi europei. La
Serracchiani ha infine consegnato alla
presidente del parlamento serbo il
Programma della presidenza italiana
dell'Ue.
(Nova) 8 luglio - L'Italia sostiene il percorso
europeo della Serbia: lo ha detto la
presidente della Regione Friuli Venezia
Giulia, Debora Serracchiani, al termine
dell'incontro con la presidente del
parlamento serbo Maja Gojkovic, avvenuto
oggi a Belgrado. Lo ha riferito il parlamento
serbo attraverso un comunicato stampa. La
Gojkovic ha confermato a sua volta
l'impegno della Serbia verso il cammino di
integrazione europea e le riforme
economiche, in particolare per quello che
riguarda il miglioramento degli standard di
vita dei cittadini. L'assemblea parlamentare
serba, ha proseguito la Gojkovic, è pronta
sia dal punto di vista amministrativo che da
quello politico ad approvare le leggi di
riforma per un miglioramento della
situazione economica, come pure per un
allineamento della legislatura a quella
europea.
La Gojkovic ha infine ringraziato l'Italia per il
supporto dato al percorso di adesione della
Serbia. La presidente della Regione Friuli
Venezia Giulia, secondo la nota di Belgrado,
ha sottolineato l'importanza del ruolo del
parlamento nel percorso di adesione
europea. La regione che presiede, ha
aggiunto, è interessata ad un'espansione
della cooperazione economica con la Serbia.
A questo proposito verranno sottoscritti, nel
corso della visita della presidente, tre
accordi. Nel corso della presidenza dell'Ue,
(ANSAmed) 8 luglio - L'appoggio dell'Italia,
durante il suo semestre di presidenza della
Ue, al cammino europeo della Serbia è stato
sottolineato dalla presidente della Regione
Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, in
un colloquio oggi a Belgrado con la
presidente del parlamento serbo Maja
Gojkovic. Serracchiani, ha riferito la Tanjug,
ha evidenziato il ruolo del parlamento nel
percorso di avvicinamento alla Ue,
sottolineando che la Regione Friuli è
interessata a sviluppare la collaborazione
economica con la Serbia. A questo riguardo
si è riferita ai tre accordi che verranno
firmati nel corso della sua visita a Belgrado.
Esiste un interesse, ha aggiunto,
a incrementare gli investimenti in Serbia, e
durante la presidenza italiana dell'Unione si
lavorerà per lo sviluppo della collaborazione
regionale, cosa questa che consentirà un più
facile accesso ai fondi europei e un loro
migliore utilizzo. Gojkovic da parte sua ha
sottolineato il convinto orientamento della
Serbia verso il cammino europeo e le
riforme economiche, con l'obiettivo
principale di migliorare il livello di vita della
popolazione. Il capo del parlamento ha
quindi ringraziato l'Italia per l'appoggio
costante alla prospettiva di adesione della
Serbia all'Unione europea, e per la sua
posizione
favorevole
all'ulteriore
allargamento della Ue. L'appoggio alla
Serbia, ha osservato, è allo stesso tempo un
appoggio all'intera regione dei Balcani
occidentale. Debora Serracchiani ha in
programma in giornata altri incontri con la
dirigenza serba, compreso il president
Tomislav Nikolic. Domani interverrà a un
Forum economico bilaterale Friuli-Serbia.
(AGI) - Belgrado, 8 lug - Nel corso
dell'odierna visita ufficiale della presidente
Debora Serracchiani a Belgrado, alla
presenza della stessa presidente della
Regione, dell'ambasciatore d'Italia a
Belgrado Giuseppe Manzo e del
vicepremier e ministro alle Infrastrutture e
ai Trasporti Zorana Mihajlovic, sono stati
siglati nella sede diplomatica italiana tre
accordi di collaborazione. Accordi che si
inseriscono concretamente in quel
contesto di "eccellenti rapporti tra Friuli
Venezia Giulia e Serbia dovuti non solo alla
presenza di una grande comunità serba a
Trieste ed in Friuli Venezia Giulia, ma anche
alle collaborazioni in atto da un punto di
vista economico, che vedono aziende del
Fvg operare attivamente in Serbia, dando
così un contributo notevole agli oltre 3,5
d'interscambio
miliardi
di
euro
commerciale ed ai 2 miliardi di euro di
investimenti che fanno dell'Italia il primo
partner commerciale ed il primo investitore
straniero", come oggi ha ricordato
Serracchiani.
RASSEGNA STAMPA
Martedì 08 luglio 2014
Presidente Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani in visita ufficiale a Belgrado
(Belgrado)
Il primo accordo è stato sottoscritto dal
consorzio
"Corridoio
Italia-Serbia",
costituito dall'Interporto di Pordenone, con
il consorzio Serbijatransport. Obiettivo del
protocollo (traendo anche spunto dal
progetto "Destinazione Kragujevac", Tavolo
di lavoro su infrastrutture e logistica
attivato da Finest e dallo stesso Interporto
della Destra Tagliamento) l'avvio di studi
ed analisi sui problemi del traffico, del
dumping e la creazione di un "borsino" per
la regolamentazione del traffico per
l'autotrasporto. Sempre Finest e la Camera
di Commercio e Industria serba di
Belgrado, che rappresenta tutte le realtà
economiche del Paese, hanno siglato
l'accordo di collaborazione per un
rinnovato
scambio di informazioni
bilaterale, lo sviluppo di iniziative volte
all'internazionalizzazione delle aziende e
all'incremento dell' import/export. Questi
due progetti, è stato osservato, potranno
trovare anche inserimento in progettualità
con finanziamento Ue o attivando risorse
della Banca Europea degli Investimenti
(BEI) e della Bers, la Banca Europea per la
Ricostruzione e lo Sviluppo.
Infine è stato anche firmato l'accordo
tra Area Science Park ed il ministero
serbo per l'Istruzione, la Scienza e lo
Sviluppo tecnologico per l'attivazione di
programmi di formazione e assistenza in
tema di trasferimento tecnologico, l'avvio
di sistemi territoriali di innovazione, la
definizione di progetti di ricerca e sviluppo
da "candidare" ai finanziamenti Ue
(progetto "Horizon
2020"), il potenziamento dell'uso di
strumenti finanziari come il microcredito.
(ASCA) - Trieste, 08 lug 2014 - Nel corso
dell'odierna visita ufficiale della presidente
della Regione Friuli Venezia Giulia,
Debora Serracchiani, a Belgrado, alla
presenza della stessa presidente della
Regione, dell'ambasciatore d'Italia a
Belgrado Giuseppe Manzo e del
vicepremier e ministro ai Trasporti e
Infrastrutture, Zorana Mihajlovic, sono
stati siglati nella sede diplomatica italiana
tre accordi di collaborazione.
Accordi che si inseriscono concretamente
in quel contesto di ''eccellenti rapporti tra
Friuli Venezia Giulia e Serbia dovuti non
solo alla presenza di una grande comunità
serba a Trieste ed in Friuli Venezia Giulia,
ma anche alle collaborazioni in atto da un
punto di vista economico, che vedono
aziende FVG operare attivamente in Serbia,
dando così un contributo notevole agli
oltre 3,5 miliardi di euro d'interscambio
commerciale ed ai 2 miliardi di euro di
investimenti che fanno dell'Italia il primo
partner commerciale ed il primo
investitore straniero'', come oggi ha
ricordato Serracchiani in un'intervista
pubblicata
nelle
prime
pagine
dell'autorevole quotidiano di Belgrado
''Blic''.
Il primo accordo è stato sottoscritto dal
consorzio
''Corridoio
Italia-Serbia'',
costituito dall'Interporto di Pordenone, con
il consorzio Serbijatransport. Obiettivo del
protocollo (traendo anche spunto dal
progetto ''Destinazione Kragujevac'', tavolo
di lavoro su infrastrutture e logistica
attivato da Finest e dallo stesso Interporto
della Destra Tagliamento) l'avvio di studi
ed analisi sui problemi del traffico, del
dumping e la creazione di un ''borsino'' per
la regolamentazione del traffico per
l'autotrasporto. Sempre Finest e la Camera
di commercio e industria serba di Belgrado,
che rappresenta tutte le realtà economiche
del Paese, hanno siglato l'accordo di
collaborazione per un rinnovato scambio di
informazioni bilaterale, lo sviluppo di
iniziative volte all'internazionalizzazione
e
all'incremento
delle
aziende
dell'import/export. Questi due progetti, è
stato osservato, potranno trovare anche
inserimento
in
progettualità
con
finanziamento Ue o attivando risorse della
Banca europea degli Investimenti (Bei) e
della Bers, la Banca europea per la
Ricostruzione e lo Sviluppo.
Infine è stato anche firmato l'Accordo tra
AREA Science Park ed il ministero serbo per
l'Istruzione, la Scienza e lo Sviluppo
tecnologico per l'attivazione di programmi
di formazione e assistenza in tema di
trasferimento tecnologico, l'avvio di sistemi
territoriali di innovazione, la definizione di
progetti di ricerca e sviluppo da ''candidare''
ai finanziamenti Ue (progetto ''Horizon
2020''), il potenziamento dell'uso di
strumenti finanziari quali il microcredito.
(ASCA) - Trieste, 08 lug 2014 - L'ingresso
della Serbia nell'Unione europea è stato al
centro, oggi a Belgrado, del colloquio che la
presidente del Friuli Venezia Giulia Debora
Serracchiani ha avuto con il presidente
della Repubblica di Serbia, Tomislav
Nikolic.
Il Friuli Venezia Giulia, ha dichiarato la
presidente Serracchiani al presidente
Nikolic nel corso di un colloquio svoltosi
nella sede della Presidenza della
Repubblica, al quale ha partecipato
l'ambasciatore d'Italia a Belgrado Giuseppe
Manzo, intende svolgere ''ogni azione,
sostanziale e non formale, per favorire e
sostenere l'ingresso della Serbia nella Ue''.
Una volontà - ribadita sempre oggi a
Belgrado anche negli incontri con la
presidente del Parlamento Maja Gojkovic
e la responsabile nei negoziati per
l'adesione della Serbia alla Ue, Tanja
Miscevic - dettata anche dal ruolo e dalla
collocazione storico-territoriale del Friuli
Venezia Giulia, da sempre coinvolta nei
processi e nelle relazioni con l'area
balcanica e soprattutto con la Serbia.
''I Governi cambiano - ha così sottolineato
il presidente Nikolic - ma le relazioni con
l'Italia rimangono buone'' e questo
orientamento non subirà modifiche in
futuro, ha aggiunto, ricordando anche le
strette collaborazioni in atto tra la
Provincia autonoma della Vojvodina ed il
Friuli Venezia Giulia: ''la sua regione è
molto sviluppata – ha annotato Nikolic - e
forse oggi questo tipo di relazioni debbono
essere incrementate al livello nazionale''.
''Siamo una regione 'ambiziosa''', ha
indicato Serracchiani, e dunque ''non ci
accontentiamo'', volendo incrementare il
tasso di cooperazione con l'intera Serbia, a
partire ad esempio dalla partita delle
infrastrutture viarie, strategica per tutta
l'area, e dal settore della ricerca e sviluppo.
Video 44
''Il Friuli Venezia Giulia sostiene ed
incoraggia il cammino di riforme avviato
dalla
Serbia'',
ha
poi
osservato
Serracchiani, confermando - in questo
contesto - il rinnovo dell'accordo di
collaborazione (sottoscritto nel 2009) tra
Serbia
e
Friuli
Venezia
Giulia,
''arricchendolo e potenziandolo, per una
sua maggiore efficacia'': il nuovo testo, ha
sottolineato Serracchiani, dopo le verifiche
con il nostro Governo nazionale, ''ci
auguriamo possa essere firmato a Trieste
nei prossimi mesi''.
(ANSAmed) - Belgrado, 9 LUG - La
collaborazione regionale e le prospettive dei
rapporti economici tra Serbia e Regione
Friuli Venezia Giulia, in particolare nei
settori dei trasporti, dell'energia e dei Centri
di ricerca scientifica sono stati i temi
principali al centro di un colloquio che la
presidente del FVG Debora Serracchiani ha
avuto oggi con il vicepremier e ministro
degli esteri serbo Ivica Dacic, al termine
della sua visita di due giorni a Belgrado.
Come ha riferito il ministero degli esteri in
un comunicato, Dacic ha ringraziato per gli
aiuti umanitari inviati dall'Italia alla Serbia
dopo le inondazioni dello scorso maggio, e
per le donazioni della Regione FVG a
sostegno del restauro della Chiesa
ortodossa di San Spiridone a Trieste.
Nel corso del semestre di presidenza Ue, ha
detto Serracchiani, l'Italia si impegnera' a far
avanzare i rapporti fra Unione europea e
Serbia, e allo stesso tempo a promuovere
un dialogo costruttivo fra Ue e Federazione
russa per quanto riguarda la costruzione del
gasdotto South Stream, nel rispetto della
normativa europea. Dacic da parte sua ha
sottolineato l'interesse al ripristino del
collegamento aereo fra Belgrado e Trieste. I
due interlocutori si sono infine accordati sul
RASSEGNA STAMPA
Martedì 08 luglio 2014
Presidente Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani in visita ufficiale a Belgrado
Video 45
(Belgrado)
rinnovo del Memorandum d'intenti fra la
Serbia e la Regione Friuli Venezia Giulia.
Prima di incontrare Ivica Dacic, Debora
Serracchiani, in visita a Belgrado da ieri, era
intervenuta a un Forum economico
sulla collaborazione fra Serbia e FVG.
(ITALPRESS) 9 luglio 2014 - Razionalizzare e
coordinare
le
attività
di
internazionalizzazione rivolte alla Serbia da
parte di 'tutto' il sistema Friuli Venezia
Giulia; consolidare sinergie e reti,
superando in tal modo i singoli interventi,
per affrontare meglio il mercato;
promuovere la collaborazione economica e
commerciale FVG-Serbia con programmi di
filiera
a
medio-lungo
termine,
condivisi con il sistema Regione e le
rappresentanze produttive italo-serbe. Sono
questi i tre temi chiave di una rinnovata
cooperazione tra il Friuli Venezia Giulia e la
Serbia che la presidente della Regione
Debora Serracchiani ha illustrato oggi a
Belgrado aprendo i lavori, assieme al
vicepresidente del Consiglio e ministro ai
Trasporti e alle Infrastrutture, Zorana
Mihajlovic, ed all'ambasciatore d'Italia a
Belgrado Giuseppe Manzo, del forum
economico "il Friuli Venezia incontra la
Serbia - Opportunità di investimento e
crescita", ospitata alla Camera di
commercio della Serbia.
La Serbia, "Paese chiave per il rilancio
economico di tutta l'area adriaticodanubiana", ha indicato Serracchiani,
continua ad essere un partner importante
per l'Italia e per il Friuli Venezia Giulia (il
Paese è il quinto partner economico della
nostra regione, ha ricordato il presidente di
Unioncamere FVG, Giovanni da Pozzo) ed
un rilancio della cooperazione bilaterale può
partire anche grazie al momento storico che
si sta vivendo: il 2014 appare infatti di
grande
rilievo
per
le
proiezioni
internazionali dell'Italia e del Friuli Venezia
Giulia, con l'insediamento del nuovo
Parlamento europeo.
In questo contesto, "la politica di
allargamento, che il Friuli Venezia Giulia ha
sempre sostenuto, viene confermata come
una priorità strategica, un'occasione
fondamentale
per
promuovere
la
cooperazione, per consolidare la pace, la
democrazia e la sicurezza in tutti i Balcani
occidentali", ha dichiarato la presidente,
ribadendo "la volontà ed il sostegno del
Friuli Venezia Giulia" al futuro ingresso della
Serbia nella Ue.
Al ministro Mihajlovic ed al presidente della
Camera di commercio di Serbia, Zeljko
Sertic, Serracchiani ha quindi evidenziato il
ruolo del Friuli Venezia Giulia nella
macroregione
Adriatico-Ionica,
una
funzione di coordinatore per i settori dei
trasporti e dell'energia svolta assieme
proprio assieme alla Serbia: "nell'ambito
della futura governance della strategia
adriatico-ionica la Regione ora si offre di
proseguire il suo lavoro di coordinamento, a
supporto dei ministeri dei Trasporti di Italia
e Serbia", ha quindi annunciato la
presidente.
(DIRE) Roma, 9 luglio - La presidente del
Friuli Venezia Debora Serracchiani ha
incontrato oggi a Belgrado il vicepremier e
Ministro degli Affari esteri della Repubblica
di Serbia Ivica Dacic. Nel corso del colloquio,
cui ha partecipato l'ambasciatore d'Italia
nella capitale serba, Giuseppe Manzo, è
stata confermata la comune volontà di Italia
e Serbia, e nello specifico del Friuli Venezia
Giulia, di approfondire le intense relazioni in
atto tra le due aree, comunque sin d'ora
definite "già buone" dallo stesso
vicepresidente del Consiglio dei ministri.
In questo senso, Serracchiani e Dacic hanno
concordato sull'esigenza di giungere quanto
prima al rinnovo dell'accordo che lega Friuli
Venezia Giulia e Serbia, sottoscritto nel
2009 ma recentemente scaduto: il ministro
degli Esteri si è detto "completamente
d'accordo, anche perché' lavorare bene è di
comune interesse".
E' stata condivisa la proposta della
presidente
Serracchiani
di
inserire
nell'accordo bilaterale alcuni nuovi temi,
dedicati in particolare al settore del
trasporto, anche e soprattutto in
considerazione del ruolo di capofila di
Serbia e Friuli Venezia Giulia all'interno della
con
macroregione
Adriatico-Ionica,
l'indicazione della stessa Regione Friuli
Venezia Giulia di sviluppare un "tavolo
bilaterale" di assistenza tecnica. Inoltre, è
stata
auspicata
una
più
incisiva
collaborazione nel settore della ricerca, a
vantaggio dei due Paesi, prendendo spunto
ed ampliando nel tempo i contenuti
dell'accordo che nella giornata di ieri è stata
sottoscritto tra AREA Science Park ed il
ministero serbo per l'Istruzione, la Scienza e
lo Sviluppo tecnologico.
"Possiamo fare assieme molte cose", ha
osservato il ministro Dacic, che ha tra l'altro
ricordato, come possibili temi di
discussione, il comparto del trasporto,
l'utilizzo congiunto di fondi comunitari, gli
investimenti diretti sul territorio serbo,
nonché' una valutazione sul ripristino del
volo aereo diretto Belgrado-Trieste.
La presidente Serracchiani ed il vicepremier
Dacic (in rientro da New York dove ha avuto
un colloquio con il segretario generale delle
Nazioni Unite, Ban Ki-moon, in vista della
riunione di Bruxelles del prossimo 16 luglio
sugli aiuti ai Balcani alluvionati lo scorso
maggio) hanno avuto inoltre uno scambio di
opinioni
su
altri
temi,
tra
cui
l'approvvigionamento energetico ed il
progetto "South Stream".
(ANSAmed) 9 luglio - L'Italia e la Regione
Friuli Venezia Giulia in particolare
sostengono con convinzione il processo di
integrazione europea della Serbia, un Paese
chiave per lo sviluppo e la stabilità
dell'intera regione balcanica e adriaticodanubiana. Lo ha detto la presidente del Fvg
Debora Serracchiani, che ha aperto stamane
a Belgrado il Forum economico 'Il Friuli
Venezia Giulia incontra la Serbia Opportunità di investimento e crescita'. Alla
riunione, svoltasi nella sede della Camera di
Commercio della Serbia, hanno preso parte,
insieme ai rappresentanti serbi, una
cinquantina di imprenditori, economisti e
esperti, componenti di una missione
economico-istituzionale del Fvg che ha
accompagnato la presidente Serracchiani
nella sua visita di ieri e oggi a Belgrado.
Hanno preso parte ai lavori anche il
vicepremier serbo e ministro dei trasporti e
infrastrutture
Zorana
Mihajlovic,
e
l'ambasciatore d'Italia a Belgrado, Giuseppe
Manzo.
Dopo aver espresso al popolo serbo la
solidarietà e la partecipazione dell'intera
Regione Fvg per le recenti devastanti
alluvioni che hanno colpito la Serbia,
Debora Serracchiani ha sottolineato
l'importanza
della
collaborazione
economica con il Paese balcanico, di cui
l'Italia è divenuto il primo partner
commerciale (3,5 mld di euro nel 2013) e il
primo investitore estero, con la presenza di
grandi gruppi industriali, a cominciare da
Fiat, ma anche di centinaia di piccole e
medie imprese. In totale oltre 500 aziende
italiane
(abbigliamento,
calzature,
meccanica) danno lavoro a più di ventimila
persone. Forte la presenza italiana anche
nel settore bancario, assicurativo e
dell'agroalimentare. "La presidenza italiana
della Ue con il premier Matteo Renzi - ha
detto Serracchiani - ha posto la crescita, lo
sviluppo e l'occupazione tra le prime
priorità in assoluto dell'agenda europea.
In tale contesto rientra il forte interesse allo
sviluppo delle relazioni con la Serbia, un
Paese vicino e dinamico, importante ai fini
dell'internazionalizzazione del sistema
produttivo italiano e del Fvg". E la politica di
allargamento della Ue sostenuta dall'Italia ha aggiunto - "e' una occasione importante
per sviluppare la cooperazione e rafforzare
la democrazia". E' necessario a questo
riguardo, ha proseguito la presidente del
Friuli Venezia Giulia, valorizzare i sistemi di
partenariato e promuovere la cooperazione
commerciale con programmi di filiera a
lungo termine. "Servono investimenti sul
capitale
umano,
sulla
ricerca
e
RASSEGNA STAMPA
Martedì 08 luglio 2014
Presidente Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani in visita ufficiale a Belgrado
(Belgrado)
l'innovazione", ha affermato Debora
Serracchiani, che ha fatto riferimento ai tre
accordi di collaborazione sottoscritti ieri
nell'Ambasciata d'Italia: tra il Consorzio
'Corridoio Italia-Serbia' e il Consorzio Serbia
Transport e Zit Belgrado; tra Finest e
Camera di commercio della Serbia; tra Area
Science Park di Trieste e Ministero
dell'educazione,
scienza
e
sviluppo
tecnologico della Serbia.
Un settore strategico di collaborazione - ha
osservato Serracchiani - è quello dei
trasporti nell'ambito della Macroregione
adriatico-ionica, nella quale il Friuli Venezia
Giulia coordina tutte le Regioni italiane. Ed è
importante, ha concluso, "far diventare il
porto di Trieste-Monfalcone 'la porta
d'ingresso' verso la Serbia e Belgrado". "La
presenza a Belgrado della presidente
Serracchiani dimostra concretamente come
l'Italia voglia investire sul futuro della
Serbia", ha detto da parte sua
l'ambasciatore Giuseppe Manzo, secondo
cui "dopo le alluvioni di maggio la Serbia ha
bisogno di rilanciare la sua economia. E
l'Italia, da pochi giorni presidente della Ue,
fa della crescita la prima priorità del suo
programma".
(Nova) 9 luglio - E' opportuno intensificare
ulteriormente l’attività di cooperazione tra il
Friuli Venezia Giulia e la Serbia e aumentare
il livello degli interventi per perseguire
l'obiettivo comune della crescita. E' quanto
sottolineato dalla presidente della Regione
Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani,
nel corso del suo intervento al Forum "Il
Friuli Venezia Giulia incontra la Serbia opportunità di investimento e crescita", che
si è tenuto oggi presso la sede della Camera
di
commercio
serba
a
Belgrado.
L'internazionalizzazione
del
sistema
produttivo, ha aggiunto, implica una
molteplicità di attività svolte da una
pluralità di soggetti istituzionali.
"E' quindi necessario – ha osservato attuare una svolta che implichi la
promozione di progetti bilaterali integrati,
intervenendo in maniera strutturata su
tutta la filiera produttiva, sia in Serbia che in
Italia". Da qui, ha aggiunto, nasce la
necessità di svolgere una più intensa attività
di cooperazione, anche in accordo con il
ministero dello Sviluppo economico e gli
organismi a ciò preposti, mettendo in
campo strumenti che assicurino il sostegno
finanziario mirato a progetti di qualità, che
coinvolgano le associazioni di categoria, il
sistema camerale e fieristico, le università e
i parchi tecno-scientifici, ed utilizzando in
maniera più decisa i fondi europei che a
vario titolo operano in materia di
internazionalizzazione. I tre temi chiave su
cui va data priorità assoluta, per la
Serracchiani, sono quelli di razionalizzare e
coordinare
le
attività
di
internazionalizzazione rivolte verso la Serbia
da parte di tutto il sistema della regione, di
consolidare e valorizzare le reti di
partenariato in una logica che superi i
singoli interventi, e di promuovere la
cooperazione economica e commerciale tra
la Serbia e il Friuli Venezia Giulia attraverso
programmi di filiera a medio e lungo
termine. "In un periodo in cui le risorse
pubbliche si assottigliano – ha osservato - lo
scopo deve essere concentrato sulla
qualità". Aumentare il livello degli interventi
deve quindi essere prioritario, e gli accordi
sottoscritti nella giornata di ieri sono un
prova tangibile di tutto questo, ha infine
aggiunto la Serracchiani.
Gli accordi sono stati stretti ieri a Belgrado
fra il consorzio Corridoio Italia-Serbia e il
consorzio formato da Serbia Transport e Zit
Belgrado, fra la Società finanziaria di
promozione della cooperazione Economica
con i paesi dell'Est europeo (Finest) e la
Camera di commercio serba, ed infine fra
l'Area Science park di Trieste e il ministero
serbo dell'Istruzione.
(Nova)
9
luglio
Le
politiche
dell'allargamento sono una priorità del
semestre italiano di presidenza dell'Unione
europea. Lo ha ribadito la presidente della
Regione Friuli Venezia Giulia, Debora
Serracchiani, nel corso del suo intervento al
Forum "Il Friuli Venezia Giulia incontra la
Serbia - opportunità di investimento e
crescita", che si è tenuto oggi presso la sede
della Camera di commercio serba a
Belgrado. Si tratta di una priorità strategica,
ha proseguito la Serracchiani, per
consolidare la pace, la democrazia e la
sicurezza in tutti i Balcani occidentali. "Il
futuro ingresso della Serbia nell'Unione
europea - ha aggiunto - non rappresenta un
risarcimento o un atto doveroso, ma è il
risultato meritato degli sforzi compiuti dal
paese fino ad ora".
Il Friuli Venezia Giulia, ha detto ancora la
Serracchiani, sosterrà non solo formalmente
ma anche in modo sostanziale questo
percorso, perché da sempre condivide i
processi in atto nell'area dei Balcani". La
Serbia non è solo un paese amico legato da
profondi legami storici e culturali, ha
precisato la Serracchiani nel suo intervento,
ma è anche uno stato chiave per il rilancio
economico di tutta l'area adriatica e
danubiana. In questo rilancio, ha aggiunto,
L'Italia e il Friuli Venezia Giulia sono
impegnati per favorirne il rilancio politico ed
economico. Il 2014 rappresenta un
momento di grande rilevanza, ha osservato,
per le attività internazionali dell'Italia e della
Regione Friuli Venezia Giulia. "Da poco si è
insediato il nuovo parlamento europeo, è in
corso il rinnovo della commissione europea,
e si è dato avvio al nuovo ciclo di bilancio
2014-2020. In tale contesto si situa la nuova
presidenza italiana dell'Unione europea, in
cui la priorità sull'allargamento è
chiaramente definita dal presidente del
Consiglio, Matteo Renzi, come punto
qualificante
del
programma
della
presidenza italiana".
(Nova) 9 luglio - La presidente della Regione
Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani,
partecipa oggi al Forum economico "Il Friuli
Venezia Giulia incontra la Serbia opportunita' di investimento e crescita",
presso la sede della Camera di commercio
serba a Belgrado.
Il Forum è aperto dagli interventi
Video 46
dell'ambasciatore d'Italia a Belgrado,
Giuseppe Manzo, e dal presidente della
Camera di commercio serba, Zeljko Sertic.
Fra gli interventi si conta anche quello del
ministro dell'Edilizia, infrastrutture e
trasporti serbo, Zorana Mihajlovic
L'Ambasciata d'Italia a Belgrado in
collaborazione con la Camera di commercio
italo-serba ha organizzato una missione a
Belgrado dove la Serracchiani guida una
delegazione istituzionale, di imprenditori, di
organizzatori di categoria ed enti
economici.
Nella giornata di ieri il presidente della
Regione Friuli Venezia Giulia ha avuto una
serie di incontri istituzionali con le massime
autorità politiche serbe. L'Italia vuole
aiutare la Serbia nel suo percorso di
integrazione europea, ha ribadito ieri la
Serracchiani, e allo stesso tempo vuole
aiutare a costruire insieme le infrastrutture
che collegheranno nel futuro quest'area
all'Italia e al resto d'Europa.
Nella residenza dell'ambasciatore Manzo
siglati tre accordi di
sono stati
collaborazione,
alla
presenza
della
Serracchiani e del ministro serbo
dell'Edilizia, trasporti e infrastrutture Zorana
Mihajlovic. Il primo accordo è stato
siglato dal consorzio Corridoio Italia-Serbia
e il consorzio formato da Serbia Transport e
Zit Belgrado. Il secondo e' stato invece
sottoscritto fra la Società finanziaria di
promozione della cooperazione Economica
con i paesi dell'Est europeo (Finest) e la
Camera di commercio serba, mentre il terzo
è stato stretto fra l'Area Science park di
Trieste e il ministero serbo dell'Istruzione.
La firma degli accordi è stata preceduta da
una serie di incontri con il presidente della
Repubblica serba Tomislav Nikolic, il
presidente del parlamento serbo Maja
Gojkovic, il presidente del Partito
democratico (Ds) Bojan Pajtic e il presidente
RASSEGNA STAMPA
Martedì 08 luglio 2014
Presidente Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani in visita ufficiale a Belgrado
Video 47
(Belgrado)
del Nuovo partito democratico, Boris Tadic.
La Serracchiani ha avuto inoltre una
colazione di lavoro con il capo negoziatore
serbo per i negoziati di adesione con
l'Unione europea, Tanja Miscevic. Al centro
della colazione di lavoro sono state le
tematiche attinenti alla Macroregione
Adriatico-Ionica, ed in particolare nei settori
dei trasporti e dell'energia.
A questo proposito, ha ricordato la
Serracchiani nel corso della conferenza
stampa, il Friuli Venezia Giulia è leader delle
regioni
proprio
nei
settori
delle
infrastrutture, trasporti ed energia. "L'Italia
e il Friuli Venezia Giulia vogliono investire in
Serbia non solo per il ruolo che ha il paese
nel contesto regionale, ma anche perché è
asse fondamentale per la stabilizzazione
europea. Oggi - ha proseguito - abbiamo
tracciato una collaborazione ancora più
forte nell'ambito della Macroregione
Adriatico Ionica". Gli incontri istituzionali, ha
aggiunto, "sono stati di altissimo livello e la
sensazione è quella di un'ulteriore capacità
dei due paesi di collaborare, nell'interesse
comune e dell'intera Europa". Sul tema
dell'energia,la Serracchiani ha ribadito che a
livello italiano ed europeo "occorre trovare
tutte le condizioni per la diversificazione
delle fonti energetiche e della provenienza
dell'energia". In un'intervista concessa alla
stampa
italiana,
ha
commentato
l'importanza del progetto del gasdotto
South Stream, "anche alla luce delle recenti
crisi.
L'Italia quindi porterà questa richiesta in
Europa, e riteniamo che il South Stream
resti fra le priorità europee. Siamo
consapevoli - ha aggiunto - che in Europa
non la pensiamo tutti allo stesso modo, e
che quindi anche la costruzione del Terzo
pacchetto energetico abbia in qualche
modo risentito dalla pregiudiziale che c'era
sull'infrastruttura da parte di alcuni paesi e
forse ancora di più da parte del commissario
europeo Oettinger. Noi però riteniamo che
resti importante - ha concluso – e che vada
perseguita questa strada". A proposito
dell'accordo energetico sottoscritto nel
2011 fra i governi di Italia e Serbia, e per la
cui piena attuazione manca al momento
l'emanazione di un decreto da parte del
governo italiano, la Serracchiani ha
osservato che "l'accordo sull'energia di
derivazione idroelettrica è stato sottoscritto
ritenendo strategico il percorso di
approvvigionamento da energie rinnovabili
e alternative rispetto a quelle fossili. Resta
comunque un principio italiano - ha detto la
Serracchiani - e siamo consapevoli che
abbiamo il dovere di onorare l'impegno che
ci siamo assunti. Abbiamo però espresso
con chiarezza al governo serbo anche la
circostanza che da quando è stato
sottoscritto quell'accordo ad oggi è
cambiato il mondo delle energie rinnovabili.
Quindi – ha proseguito - abbiamo chiesto di
poter formare un tavolo di discussione e
costituire una task force, per trovare il
giusto equilibrio fra gli interessi di tutti e
due i paesi, sia per quanto riguarda la
quantità di energia che il costo".
L'Italia, ha aggiunto la Serracchiani, ha già
individuato anche il componente italiano
che farà parte della task force. Nel corso
degli incontri istituzionali, con il presidente
serbo Tomislav Nikolic e' stata sottolineata
l'esistenza di numerose possibilità di
sviluppo della cooperazione fra Serbia e
Italia. La Serracchiani ha confermato il
sostegno dell'Italia al percorso di
integrazione della Serbia, durante il
Semestre italiano, e ha ribadito l'interesse
della regione da lei presieduta ad
un'espansione della collaborazione, in
particolare nel campo dei trasporti,
dell'energia e fra i centri di ricerca
scientifica. La presidente della Regione Friuli
ha inoltre espresso soddisfazione per la
collaborazione in corso fra la sua regione e
la provincia serba autonoma della
Vojvodina. A questo proposito, in
un'intervista rilasciata alla stampa italiana,
la Serracchiani ha precisato che "con la
Vojvodina abbiamo un accordo che risale
già ai tempi dell'amministrazione Illy.
Intendiamo sviluppare e rafforzare questo
rapporto, ma in ogni caso abbiamo come
regione l'interesse ad ampliare il nostro
raggio d'azione a tutta la Serbia, e una delle
nostre intenzioni è quella di sottoscrivere
un nuovo memorandum d'intesa fra la
Regione Friuli Venezia Giulia e il paese,
dopo che quello precedente è scaduto".
Durante l'incontro fra la presidente della
Regione Friuli Venezia Giulia e la presidente
del parlamento serbo Maja Gojkovic è stato
ribadito, da parte della Serracchiani, il
sostegno dell'Italia al percorso europeo
della Serbia durante il Semestre di
presidenza dell'Unione europea. La Gojkovic
ha confermato a sua volta l'impegno della
Serbia verso il cammino di integrazione
europea e le riforme economiche, in
particolare per quello che riguarda il
miglioramento degli standard di vita dei
cittadini. L'assemblea parlamentare serba,
ha proseguito la Gojkovic, è pronta sia dal
punto di vista amministrativo che da quello
politico ad approvare le leggi di riforma per
un
miglioramento
della
situazione
economica, come pure per un allineamento
della legislatura a quella europea.
La prima giornata di visita della
Serracchiani a Belgrado si è conclusa con
un concerto, organizzato dall'ambasciata
d'Italia a Belgrado, nella residenza
dell'ambasciatore Giuseppe Manzo. Il
Concerto per l'Europa, tenuto in occasione
dell'inizio del Semestre italiano di
presidenza Ue, ha visto l'esecuzione di
celebri arie della lirica italiana da parte di
fiati e archi della Filarmonica di Belgrado,
con la partecipazione del tenore Dejan
Maksimovic. All'esecuzione hanno assistito,
per il governo serbo, anche il ministro
dell'Edilizia, infrastrutture e trasporti,
Zorana Mihajlovic, e il ministro della Cultura
Ivan Tasovac.
(Nova) 9 luglio - Il percorso di integrazione
europea di Belgrado e la cooperazione fra
Serbia, Italia e Regione Friuli Venezia Giulia
sono stati i temi al centro del Forum
economico "Il Friuli Venezia Giulia incontra
la Serbia - opportunità di investimento e
crescita", che ha visto partecipare una
folta
delegazione
istituzionale
e
imprenditoriale guidata dalla presidente
del Friuli Venezia Giulia, Debora
Serracchiani. Il Forum, che si è tenuto
presso la sede della Camera di commercio
serba a Belgrado, è stato aperto dagli
interventi dell'ambasciatore d'Italia a
Belgrado, Giuseppe Manzo, e dal
presidente della Camera di commercio
serba, Zeljko Sertic. Fra gli interventi
figurano, oltre quello della Serracchiani,
anche quelli del vicepremier e ministro
dell'Edilizia, trasporti e infrastrutture,
Zorana Mihajlovic, dei rappresentanti del
ministero serbo dell'Energia e del
presidente della Camera
italo-serba, Andrea Simoncelli.
La
Serracchiani ha sottolineato
l'importanza della Serbia, che "non è solo
un paese amico legato da profondi legami
storici e culturali, ma è anche uno stato
chiave per il rilancio economico di tutta
l'area adriatica e danubiana". In questo
rilancio, ha aggiunto, L'Italia e il Friuli
Venezia Giulia sono impegnati per
favorirne il rilancio politico ed economico.
Il 2014 rappresenta un momento di grande
rilevanza, ha osservato, per le attività
internazionali dell'Italia e della Regione
Friuli Venezia Giulia. "Da poco si è
insediato il nuovo parlamento europeo, è
in corso il rinnovo della commissione
europea, e si è dato avvio al nuovo ciclo di
bilancio 2014-2020. In tale contesto si
situa la nuova presidenza italiana
dell'Unione europea, in cui la priorità
sull'allargamento è chiaramente definita
dal presidente del Consiglio Renzi come
punto qualificante del programma della
presidenza italiana.
Si tratta di una priorità strategica, ha
proseguito, per consolidare la pace, la
democrazia e la sicurezza in tutti i Balcani
occidentali. "Il futuro ingresso della Serbia
nell'Unione europea – ha aggiunto - non
rappresenta un risarcimento o un atto
doveroso, ma è il risultato meritato degli
sforzi compiuti dal paese fino ad ora". Il
Friuli Venezia Giulia, ha detto ancora la
Serracchiani,
sosterrà
non
solo
formalmente ma anche in modo
sostanziale questo percorso, perché' da
sempre condivide i processi in atto
nell'area dei Balcani. La Serracchiani ha
dunque posto l'accento su una ulteriore
intensificazione della cooperazione tra il
Friuli Venezia Giulia e la Serbia,
aumentando il livello degli interventi per
perseguire insieme l'obiettivo comune
della crescita.
"E' necessario - ha osservato - attuare una
RASSEGNA STAMPA
Martedì 08 luglio 2014
Presidente Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani in visita ufficiale a Belgrado
Video 48
(Belgrado)
svolta che implichi la promozione di progetti
bilaterali integrati, intervenendo in maniera
strutturata su tutta la filiera produttiva, sia
in Serbia che in Italia". Da qui, ha aggiunto,
nasce la necessità di svolgere una più
intensa attività di cooperazione, anche in
accordo con il ministero dello Sviluppo
economico e gli organismi preposti. I tre
temi chiave su cui va data priorità assoluta,
per la
Serracchiani, sono quelli di
razionalizzare e coordinare le attività di
internazionalizzazione rivolte verso la Serbia
da parte di tutto il sistema della regione, di
consolidare e valorizzare le reti di
partenariato in una logica che superi i
singoli interventi, e di promuovere la
cooperazione economica e commerciale tra
la Serbia e il Friuli Venezia Giulia attraverso
programmi di filiera a medio e lungo
termine.
"In un periodo in cui le risorse pubbliche si
assottigliano - ha osservato - lo scopo deve
essere
concentrato
sulla
qualità".
Aumentare il livello degli interventi deve
quindi essere prioritario, e gli accordi
sottoscritti nella giornata di ieri sono una
prova tangibile di tutto questo, ha infine
aggiunto. Gli accordi sono stati stretti ieri a
Belgrado fra il consorzio Corridoio ItaliaSerbia e il consorzio formato da Serbia
Transport e Zit Belgrado, fra la Società
finanziaria
di
promozione
della
cooperazione Economica con i paesi
dell'Est europeo (Finest) e la Camera di
commercio serba, ed infine fra l'Area
Science park di Trieste e il ministero serbo
dell'Istruzione.
La Serracchiani ha poi affrontato il tema
della cooperazione all'interno della
Strategia della macroregione adriaticoionica. All'interno di questa strategia, ha
osservato, Italia e Serbia hanno coordinato
il pilastro due dedicato ai trasporti e
all'energia. In questo contesto la Regione
Friuli Venezia Giulia, in sinergia con il
ministero delle Infrastrutture e dei
trasporti, coordina tutte le regioni italiane
e ha contribuito alla redazione del piano
d'azione della Strategia. "La Regione - ha
detto la Serracchiani - nell'ambito della
della
Strategia
futura
governance
adriatico-ionica si offre di continuare il
proprio lavoro di coordinatore delle
istanze regionali, questa volta a supporto
dei due coordinatori del pilastro, ovvero il
ministero delle Infrastrutture serbo e il
ministero delle Infrastrutture italiano".
La Serracchiani ha inoltre annunciato che
la regione sosterrà la piena estensione
della rete delle grandi linee di trasporto a
tutti i Balcani occidentali. Tale estensione
dovrà accompagnarsi, ha precisato, con
l'implementazione e il miglioramento di
importanti progetti in campo ferroviario
come il corridoio 10 e la sezione ferroviaria
Belgrado-Antivari (Bar), e in quello
stradale. "In tale nuovo contesto ritengo
opportuno - ha concluso - che gli operatori
e rappresentanti governativi qui presenti
considerino la possibilità di far diventare
gli scali regionali del Friuli Venezia Giulia,
in primo luogo il porto di Trieste, la porta
verso la Serbia e Belgrado".
Per quanto riguarda il settore dell'energia,
la Serracchiani ha menzionato l'accordo di
cooperazione Italia-Serbia firmato il 25
ottobre 2011 ed entrato in vigore agli inizi
dello scorso anno. L'accordo, ha detto,
vede l'ultimazione delle fasi attuative,
legate all'emanazione del decreto di
impatto ambientale. " In questo senso - ha
detto la Serracchiani - voglio informare i
colleghi serbi che sono intervenuta presso
il ministro Guidi affinché venga convocata
al più presto la task force, in cui auspico
che venga riavviato al più presto il
processo di collaborazione avviato anni fa
e trovati i giusti equilibri per gli interessi
dei nostri due stati.
In apertura del Forum, l'ambasciatore
d'Italia Giuseppe Manzo ha sottolineato
come la presenza della Serracchiani a
Belgrado in questi due giorni, i suoi
incontri con le più alte cariche dello stato e
la sua presenza al forum rappresentino
concretamente e in maniera visibile
l'investimento dell'Italia sul futuro della
Serbia. Lo stesso messaggio, ha aggiunto
Manzo, viene portato da tutti i componenti
della folta delegazione che sono giunti a
Belgrado per presentare le eccellenze del
Friuli Venezia Giulia. Si tratta di un
messaggio quanto mai attuale all'indomani
delle alluvioni di maggio, in una fase in cui
la Serbia ha bisogno di rilanciare la propria
economia.
"L'Italia, presidente di turno dell'Unione
europea,
fa
della
crescita
e
dell'occupazione priorità assolute del suo
programma", ha detto Manzo, ricordando
come questo sia stato ribadito dalla
Serracchiani nel corso delle sue visite
istituzionali, e altrettanto verrà confermato
dal ministro degli Esteri italiano, Federica
Mogherini, nella sua prossima visita a
Belgrado. Per anni i cittadini della Serbia
sono andati a Trieste, ha infine osservato
Manzo. "Oggi che la Serbia è in marcia
verso l'Europa - ha concluso - è il Friuli
Venezia Giulia che viene verso Belgrado,
anche attraverso la creazione di una
Macroregione europea di cui Belgrado e
Trieste si propongono come le capitali". Gli
incontri istituzionali della Serracchiani si
sono conclusi oggi con un colloquio con il
vicepremier e ministro degli Esteri serbo
Ivica
Dacic,
avvenuto
dopo
la
partecipazione al Forum economico.
Secondo quanto riporta un comunicato del
ministero serbo degli Esteri, al centro dei
colloqui sono state le questioni relative alla
cooperazione regionale e i rapporti
economici fra il Friuli Venezia Giulia e la
Serbia. La Serracchiani, prosegue la nota,
ha ribadito l'impegno italiano nel semestre
di presidenza Ue a far avanzare i rapporti
fra la Serba e l'Unione, come pure a
promuovere un dialogo costruttivo fra
l'Unione europea e la Federazione russa
sulla questione del gasdotto South Stream,
nel rispetto delle regole europee. Dacic e la
Serracchiani hanno infine concordato
sull’opportunità di un rapido rinnovo del
memorandum, scaduto nel 2009, fra la
Regione Friuli Venezia Giulia e Serbia. La
giornata di ieri aveva invece visto gli
incontri con il presidente della Repubblica
serba Tomislav Nikolic, il presidente del
parlamento serbo Maja Gojkovic, il capo
negoziatore serbo per i negoziati di
adesione con l'Unione europea, Tanja
Miscevic, il presidente del Partito
democratico (Ds) Bojan Pajtic e il
presidente del Nuovo partito democratico,
Boris Tadic.
(TANJUG) - Italija u Srbiji uložila 2 milijarde
evra
BEOGRAD, 9. jul 2014. - Srbija je spremna da
uspostavi još bližu i efikasniju saradnju sa
Italijom, i to u svim sektorima - saobraćaju,
infrastrukturi, energetici i naročito u
obnovljivim izvorima energije, izjavila je
danas potpredsednik Vlade Srbije Zorana
Mihajlović.
"Mi smo vrlo pripremljeni i željni da
zajednički napravimo nove korake", poručila
je Mihajlović na poslovnoj konferenciji
"Frijuli Venecija Đulija u susret Srbiji Mogućnosti za investicije i razvoj" u
Privrednoj komori Srbije.
Ona je podsetila da je Italija jedan od
najznačajnijih partnera Srbije, ukazavši da je
srpski izvoz u Italiju u prethodnih deset
godina povećan pet puta, a uvoz dva puta.
Mihajlović je istakla i da je poseta privredne
delegacije Frijuli Venecija Đulija veoma
važna, budući da je to jedna od najbogatijih
i najznačajnijih italijanskih regija. Veliki broj
kompanija iz te regije rade u Srbiji, navela je
Mihajlović, naglašavajući da očekuje da u
narednom periodu svako ministarstvo ima
svoje kontakte i da se na taj način istinski
radi na realizaciji projekata. Ona je izrazila
nadu da neće sve ostati samo na današnjoj
konferenciji i istakla da u Srbiji ima dovoljno
zakonskih procedura i svih akata koji
omogućavaju realizaciju projekata.
Predsednik Privredne komore Srbije Željko
Sertić takođe je naveo da je Italija
prvorazredni partner srpske privrede.
"Robna razmena dve zemlje prošle godine
vredela je bezmalo pet milijardi dolara, a
uvoz je u potpunosti izbalansiran izvozom
od 2,4 milijarde dolara”, precizirao je Sertić.
Investicije Italije u srpsku privredu u
protekloj deceniji dostigle su dve milijarde
dolara, u Srbiji posluje oko 500 italijanskih
firmi, koje zapošljavaju više od 30.000
radnika i ostvaruju promet od oko 2,2
milijarde evra.
Saradnja dve privrede je izuzetna ali ima
dosta prostora za unapređenje kroz
zajednička ulaganja i nastup na trećim
tržištima, rekao je Sertić. On je najavio na
jesen realizaciju nekoliko projekata sa
italijanskim partnerima, među kojima je
najinteresantniji trilateralni susret ItalijaSrbija-Rusija, podsetivši i na razgovore u
RASSEGNA STAMPA
Martedì 08 luglio 2014
Presidente Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani in visita ufficiale a Belgrado
Video 49
(Belgrado)
Moskvi o mogućnosti izvoza automobila
Fijat 500 i na rusko tržište.
Ambasador Italije u Srbiji Đuzepe Manco
zahvalio je PKS i Vladi Srbije na ovoj
inicijativi i dodao da je ovo konkretizacija
navoda da Italija investira u budućnost
Srbije. On takođe očekuje da će se danas
italijanski i srspki privrednici još bolje
upoznati sa potencijalima i dogovoriti
konkretnu saradnju. Manco je kazao i da
Srbija nakon katastrofalnih poplava ima
potrebu da "izbalansira" privredu, što
zahteva i strane investicije.
Predsednica Regije Frijuli Venecija Đulija
Debora Serakjani složila se da postoje velike
mogućnosti za unapređenje saradnje u
oblasti energetike, infrastrukture i naučnotehnoloških istraživanja.
B92 - Italija za brže pregovore Srbija-EU
Beograd -- Italija će se zalagati za ubrzavanje
pregovora Srbije o pristupanju EU,navodi se
u agendi te zemlje predstavljenoj na
početku šestomesečnog predsedavanja
Uniji.
Na svečanosti u Beogradu, ambasador
Đuzepe Manco rekao je za B92 da je namera
Italije da Evropu dovede u Srbiju.
Početak
predsedavanja
obeležen
je
potpisivanjem tri sporazuma o saradnji u
oblasti saobraćaja, biznisa i nauke izmedju
Srbije i italijanske regije Frijulja Venecija
Đulija.
Šest meseci italijanskog predsedavanja
Evropskoj uniji obeležice borba za izlazak iz
krize i oporavak ekonomije i nastavak
zalaganja za integraciju Srbije i ostalih
zemalja zapadnog Balkana. U italijanskoj
agendi za narednih šest meseci, koju je
ambasador Manco poklonio i našoj televiziji
navodi se da je proširenje strateški prioritet
neophodan
za
uspostavljanje
mira,
demokratije i bezbednosti u regionu. Italija
će se zalagati za ubrzavanej pregovora o
članstvu sa Srbijom.
"Naš prioritet je ubrzavanje pregovora o
članstvu Srbije, to ćemo da uradimo tako
što ćemo Evropu da dovedemo u Srbiju.
Znate, nekada je region Frijulja Venecija
Đulija bila kapija ka Evropi za bivšu
Jugoslaviju. Danas taj region može biti
ulazna kapija kojom će Evropa stići u Srbiju.
Italija će insistirati na ekonomskom rastu i
rastu zaposlenosti što su i prioriteti Srbije
naročito posle poplava ," kaže ambasador
Manco.
Predsednica italijanske regije čiji je centar
Venecija Debora Serakjani i ministarka
saobraćaja Zorana Mihajlović najavile su
saradnju u oblasti saobraćaja koja će
omogućiti izgradnju i obnovu koridora i
povezivanje regije Venecija Đulija i
Kragujevac, koje spaja zajednička investicija
u Fijat.
"Italija sada, budući da u narednih šest
meseci predsedava EU, želi da pomogne
Srbiji na njonom evropskom putu, kao i da
pomogne Srbiji da zajedno sagradimo
infrastrukutru koja će nas povezivati", kaže
Debora Serakjani.
Ministarka
saobraćaja,
građevine
i
infrastrukture Zorana Mihajlović kaže da će
se sada krenuti na formiranje radne grupe i
utvrđivanje tačno koridora koji treba da se
gradi ili dogradi.
"Ono što je bitno jeste da postoji dobra
volja sa obe strane i ovo je sada pitanje
odnosa između kompanija, a ne između dve
vlade, već komapnije koje realizuju ono što
su se dogovorile. Trebalo bi sve da bude
brzo realizovano, kad kažem brzo, putevi ne
mogu da budu izgrađeni za par meseci ali
mogu za period od jedne do dve godine",
rekla je ona.
Početak italijnskog predsedavanja EU
obeležilo je i potpisivanje dva sporazuma
koji će pospešiti saradnju u naučnotehničkoj saradnji kao i trgovinsku saradnju.
TANJUG - Serakjani: Italija želi da pomogne
evropski put Srbije
BEOGRAD, 8. jul 2014. - Predsednica
Skupštine Srbije Maja Gojković razgovarala
je danas sa predsednicom italijanske regije
Friuli Venecija Đulija Deborom Serakjani,
koja je naglasila da Italija tokom svog
predsedavanja Evropskom unijom želi da
pomogne evropski put Srbije.
Gojković je, kako se navodi u saopštenju iz
kabineta predsednice parlamenta, istakla da
je Srbija u potpunosti opredeljena za
evropski put i ekonomske reforme, pre
svega radi poboljšanja životnog standarda
građana. Ona je navela da je Skupština
Srbije i administrativno i politički spremna
za donošenje reformskih zakona kako bi
poboljšala stanje u ekonomiji, kao i za
usklađivanje zakonodavstva sa Evropskom
unijom. Gojković je zahvalila na podršci
Italije članstvu Srbije u EU kao i na stavu da
se Unija nije umorila od proširenja, ističući
da je podrška Srbiji ujedno i podrška
Zapadnom Balkanu.
Serakjani je, kako se navodi, naglasila značaj
uloge parlamenta u pristupanju EU i navela
da je regija, čija je predsednica,
zainteresovana za proširenje ekonomske
saradnje sa Srbijom. U tom cilju će tokom
njene posete biti potpisana tri sporazuma.
Serakjani je navela da postoji interes za
dodatno investiranje u Srbiju i dodala da će
se u okviru italijanskog predsedavanja EU
raditi na unapređenju regionalne saradnje,
što će omogućiti lakši pristup evropskim
fondovima i kvalitetniju upotrebu sredstava
iz tih fondova. Serakjani je predsednici
Narodne skupštine uručila Program
italijanskog predsedavanja EU.
TANJUG - Nikolić, Srbija povoljna za
investicije
BEOGRAD, 8. jul 2014. - Predsednik Srbije
Tomislav Nikolić istakao je danas u
razgovoru sa predsednicom italijanske regije
Frijuli Venecije Đulije i regionalnim liderom
vladajuće Demokratske partije Deborom
Serakjani da su odnosi Srbije i Italije kroz
istoriju intezivni i izrazio zadovljstvo visokim
nivoom bilateralnih odnosa dve države.
On je naglasio da je naš zadatak da u
budućnosti još čvršće učvrstimo naše
odnose, pre svega na polju ekonomske
saradnje.
„Reformama koje smo pokrenuli želimo da
pokažemo da je Srbija zemlja povoljna za
investicije i siguran partner za plasman
proizvoda na treća tržišta“.
Serkjani se saglasila sa predsednikom
Nikolićem da postoje brojne mogućnosti za
unapređenje saradnje između Italije i Srbije i
naglasila da se njena Regija naročito
interesuje za proširenje saradnje u oblasti
saobraćaja, energetike kao i između naučno
istraživačkih centara. Ona je takođe izrazila
zadovoljstvo nivoom saradnje između
Autonomne pokrajine Vojvodine i regije
Frijuli Venecije Đulije, i istakla nameru da se
ta saradnja proširi na celu Srbiju, saopštila je
pres služba predsednika Srbije.
Predsednica regije Frijuli Venecije Đulije
istakla je da su za Italiju veze sa Srbijom vrlo
važne i da će Italija za vreme predsedavanja
Evropskom unijom nastojati da približi
odnose između Evropske unije i Srbije.
Predsednik Nikolić zahvalio se Italiji na
značajnoj podršci Srbiji na putu ka
evrointegracijama.
TANJUG - Potpisana tri sporazuma o
saradnji Srbije i Italije
BEOGRAD, 8. jul 2014. - U Rezidenciji
Ambasade Italije u Beogradu danas su
potpisana tri sporazuma o privrednoj i
naučno-tehnološkoj saradnji Italije i Srbije.
Sporazum
o
trgovinskoj
saradnji
italijanskog udruženja industrijalaca - Finest
i Privredne komore Srbije potpisali su u ime
Finesta Mauro Del Savio, a u ime srpske
komore predsednik Željko Sertić.
Sporazum o saradnji u oblasti saobraćaja
potpisao je predstavnik Konzorcijuma
"Koridori Italija-Srbija" Đuzepe Bortolusi,
direktor firme Srbijatransport a.d. Goran
Aleksić i direktor firme Železnički integralni
transport Beograd Svetozar Milanović.
Sporazum o naučno-tehnološkoj saradnji
dve zemlje potpisali su predsednik Area
Science Parka Adrijano De Majo i državni
sekretar srpskog Ministarstva prosvete
Aleksandar Belić.
Potpredsednik Vlade Srbije Zorana
Mihajlović rekla je da je sporazum koji se
odnosi na izgradnju saobraćajnih koridora
između Italije i Srbije veoma značajan, jer se
gotovo tri godine dogovarao, napominjući
RASSEGNA STAMPA
Martedì 08 luglio 2014
Presidente Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani in visita ufficiale a Belgrado
Video 50
(Belgrado)
da još ne postoji tačno utvrđen rok za
njegovu izgradnju.
"Ali je činjenica da postoji dobra volja
između obe strane, jer to nije više pitanje
dve vlade, već su u pitanju kompanije koje
su se dogovorile", rekla je Mihajlović i
dodala da su u pitanju i italijanske i srpske
kompanije i da će izgradnja koridora biti
realizovana brzo, što znači u roku od jedne
do dve godine. Mihajlović je objasnila da se
radi o izgradnji saobraćajnica koje nedostaju
da bi se spojili Kragujevac sa regijom Frijuli
Venecija Đulija i lukom Pordenone.
Predsednica italijanske regije Frijuli Venecija
Đulija Debora Serakjani ocenila je da su
potpisani sporazumi veoma važni za za taj
italijanski region i za sveukupne odnose
Italije i Srbije, naglašavajući da je Italija
najznačajniji trgovinski partner Srbije.
Regija Frijuli Venecija Đulija ima ulogu
italijanskog sagovornika Srbije u tri veoma
važne oblasti: u oblasti infrastrukture i
saobraćaja, zatim u oblasti naučnotehnoloških istraživanja i u trgovini, navela
je Serakjani.
Sporazumi u oblasti infrastrukture, odnosi
se na izgradnju saobraćajnog koridora, koji
treba da spoji regiju Frijuli Venecija Đulija,
pre svega italijansku luku Pordenone i
Srbiju, odnosno Kragujevac gde se nalazi
Fijatova fabrika automobila, objasnila je
Serakjani.
"Italija sada, budući da je započela
šestomesečno predsedavanje EU, želi da
pomogne Srbiji na njenom evropskom putu,
ali takođe želi i da pomogne Srbiji da
zajedno sagradimo infrastrukturu koja će
nas povezivati", kazala je Serakjani.
Govoreći o utiscima o današnjim sastancima
u Beogardu, Serakjani je izrazila nadu da će
dve zemlje moći da i dalje rade na
integracijama, kako u regionu, tako i u
Evropi.
"Mislim da sada postoje uslovi da se
dodatno ojačaju i poboljsasju odnosi koji su
i inače dobri", rekla je Serakjani i poručila da
će italijanski investiortori nastaviti da ulažu
u Srbiju, jer našu zemlju smatraju veoma
važnom za stabilnost ovog dela Evrope.
Ceremoniji
potpisivanja
sporazuma
prisustvovao je i ambasador Italije u
Beogradu Đuzepe Manco.
U Rezidenciji Ambasade Italije održan je i
"Koncert za Evropu", koju je izveo orkestar
beograske Filharmonije, povodom početka
italijanskog šestomesečnog predsedavanja
EU. "Koncertu za Evropu" prisustvovali su
ministar informisanja i kulture Ivan Tasovac,
šef Delegacije EU u Beogradu Majkl
Devenport, ambasador SAD Majkl Kirbi, kao
i ambasadori Grčke, Švedske, Španije i
drugih zemalja. Duvači i gudači Beogradske
filharmonije izveli su dela znamenitih
kompozitora Rosinija, Belinija, Tostija, BuziPeća, Gastaldonija, Leonkavala i Kardila u
pratnji tenora Dejana Maksimovića, koji je
već 10 godina prvi tenor Opere Narodnog
pozorišta u Beogradu.
PRIVREDNE VESTI - 9. Jul 2014. - Srbija
među ekonomskim prioritetima regije Frijuli
Venecija Đulija. Veliki broj mogućnosti za
zajedničke
projekte
u
energetici,
infrastrukturi, saobraćaju, kao i nastup na
trećim tržištima Robna razmena Srbije i
Italije prošle godine vredela je bezmalo pet
milijardi dolara, uvoz je izbalansiran
izvozom koji je dostigao 2,4 milijarde dolara.
Italija je, u protekloj deceniji, investirala dve
milijarde dolara u Srbiji, gde danas posluje
oko 500 italijanskih firmi koje zapošljavaju
više od 30.000 radnika i ostvaruju promet
oko 2,2 milijarde evra. Italija je prvorazredni
partner srpske privrede, saradnja je
izuzetna, ali ima dosta prostora za
unapređenje kroz zajednička ulaganja i
nastup na trećim tržištima, rekao je Željko
Sertić, predsednik Privredne komore Srbije
(PKS) na poslovnoj konferenciji srpskih i
italijanskih investitora. Konferencija „Frijuli
Venecija Đulija u susret Srbiji – Mogućnosti
za investicije i razvoj” okupila je u PKS više
od 200 privrednika iz Srbije i Italije,
predstavnike vlada dve zemlje i druge
zvaničnike.
Na jesen očekujemo realizaciju nekoliko
projekata sa italijanskim partnerima, najviše
interesovanja je za trilateralni susret ItalijaSrbija-Rusija, istakao je Sertić, podsetivši na
razgovore u Moskvi o mogućnostima izvoza,
na rusko tržište, automobila fijat 500 l koji
se proizvodi u Kragujevcu. Sertić je pozvao
srpske i italijanske privrednike da aktivno
učestvuju u realizaciji zajedničkih projekata.
To je dobar primer kako treba da radimo u
budućnosti, poručio je predsednik PKS.
Za privredu Srbije, istakao je Sertić, od
posebnog je interesa da primeni pozitivna
iskustva regije Frijuli Venecija Đulija u
formiranju proizvodnih klastera malih i
srednjih preduzeća.
Srbija je spremna da uspostavi još bližu i
efikasniju
saradnju sa Italijom, u
saobraćaju,
infrastrukturi,
energetici,
naročito u obnovljivim izvorima energije,
izjavila je Zorana Mihajlović, potpredsednik
Vlade Srbije.
“Mi smo vrlo pripremljeni i željni da
zajednički napravimo nove korake. Italija je
jedan od najznačajnijih partnera Srbije,
srpski izvoz na italijansko tržište u proteklih
deset godina povećan je pet puta, a uvoz
dva“, podsetila je Mihajlović, koja je i
ministar
građevine,
saobraćaja
i
infrastrukture. Poseta privredne delegacije
Frijuli Venecija Đulija veoma je važna jer je
to jedna od najbogatijih i najznačajnijih
italijanskih regija, rekla je Mihajlović i
najavila da će tokom leta biti donet set
reformskih zakona – o planiranju i izgradnji,
radu, privatizaciji i stečaju, koji će znatno
poboljšati investicioni ambijent u Srbiji. Fijat
je u Srbiji pet puta povećao broj zaposlenih,
a cilj nam je da izmenama zakona
podstaknemo još više zapošljavanje
stručnih, obrazovanih i vrednih ljudi, dodala
je Mihajlović.
Ambasador Italije u Beogradu Đuzepe
Manco zahvalio je PKS i Vladi Srbije na
inicijativi da se u saradnji sa italijanskim
partnerima
organizuje
poslovna
konferencija koja je, kako je rekao,
konkretizacija navoda da Italija investira u
budućnost Srbije. Ambasador je izrazio
očekivanje da će se italijanski i srpski
privrednici još bolje upoznati i dogovoriti
konkretnu
saradnju.
Srbija
nakon
katastrofalnih poplava ima potrebu da
„izbalansira” privredu, što zahteva strane
investicije, dodao je ambasador.
Debora Serakjani, predsednica Regije Frijuli
Venecija Đulija složila se da postoje velike
mogućnosti za unapređenje saradnje u više
privrednih oblasti. Ona je istakla da je Srbija
među prioritetima te regije, kao i da je
dugačak spisak mogućih zajedničkih
projekata.
Srbija i Frijuli Venecija Đulija potpisale su u
Rimu 2009. godine Memorandum o
razumevanju. Ta regija je Srbiju stavila u
privredne prioritete kada je 2006. godine iz
budžeta odobren regionalni projekat
„Srbija, vrata prema istoku”, kojim su
finansirane brojne posete privrednih
delegacija, učešće na sajmovima u Srbiji i
regiji.
„Srbija je zemlja koja nudi kvalitet kad su
ljudski resursi u pitanju“, rekao je Andrea
Simončeli, predsednik Italijansko-srpske
privredne komore. Niko u 500 italijanskih
firmi u Srbiji nije se žalio na lokalnu radnu
snagu. Logistička bliskost i fiskalni podsticaji
čine Srbiju najpoželjnijom destinacijom za
italijanske investitore, istakao je Simončeli.
Potencijalnim partnerima iz Italije na
konferenciji u PKS predstavljeni su projekti
iz oblasti saobraćaja, građevinarstva i
energetike, među kojima Koridor 10 kroz
južnu Srbiju, obilaznica Bubanj potok-VinčaPančevo, obnova železnice, mostovi na Drini
i kod Ostružnice. Obnova postojećih
energetskih kapaciteta u Srbiji istaknuta je
kao prioritet, u razgovoru privrednika,
posebno imajući u vidu štetu koje su
poplave nanele Termoelektrani „Nikola
Tesla“. Kod izgradnje novih energetskih
kapaciteta akcenat se stavlja na mini
hidroelektrane na Ibru, geotermalne
projekte i izgradnju dalekovoda koji će
preko Crne Gore i Bosne i Hercegovine
spajati Srbiju sa Italijom.
Na poslovnoj konferenciji predstavljene su
karakteristike prijateljske italijanske regije, a
posebna pažnja posvećena je prezentaciji
konzorcijuma „Koridor Italija – Srbija“ i
njegovom angažmanu na revitalizaciji
puteva koji spajaju Kragujevac u, kome se
proizvodi fijat, sa Pordenoneom, glavnim
gradom Frijuli Venecija Đulija.
RASSEGNA STAMPA
Martedì 08 luglio 2014
Presidente Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani in visita ufficiale a Belgrado
Video 51
(Belgrado)
ranije", zaključila je ministarka Mihajlović.
U rezidenciji italijanskog ambasadora u
Beogradu Đuzepea Manca potpisana su tri
sporazuma u oblasti saobraćaja, trgovinske
saradnje i naučno-tehnološke saradnje
između Srbije i Italije, a potpisivanju je
prisustvovala ministarka Mihajlović i
predsednica italijanske Regije Frijuli
Venecija Đulija, Debora Serakjani.
(RTS) - utorak, 08. jul 2014
Potpredsednica Vlade i ministarka za
saobraćaj, građevinarstvo i infrastrukturu
Zorana Mihajlović zahvalila je italijanskoj
vladi, regijama i kompanijama koje su
pružile pomoć Srbiji posle poplava, ali je
upozorila da je pred našom zemljom "još
teži period".
"Pred nama je sada jedan gotovo teži
period, rekla bih, iako smo prošli poplave",
rekla je Mihajlovićeva novinarima nakon
potpisivanja tri sporazuma u rezidenciji
italijanskog ambasadora, uz podsećanje da
je šteta od poplava procenjena na milijardu i
po evra.
"Pred nama je period brze rekonstrukcije i
popravke, od infrastrukture do onoga što je
najvažnije za ljude a to su kuće", dodala je
ona.
Ministarka Mihajlović je naglasila da je
Vlada Srbije zahvalna italijanskoj vladi i
čelnicima gotovo svih regija i mnogih
italijanskih kompanija koji su se javljali i
pomagali kada su poplave pogodile zemlju.
"To je, prosto, jedan prijateljski odnos koji
postoji između dve države i koji se
nadograđuje iz godine u godinu", rekla je i
podsetila da odnosi Italije i Srbije iz godine u
godinu beleže stalni rast, na ekonomskom,
trgovinskom i političkom planu.
"Naša trgovinska razmena je u 2013. godini
bila tri puta veća u odnosu na godinu
predsednica parlamenta Maja Gojković.
Italijanski ambasador Đuzepe Manco je
poručio da Srbija oduvek pripada Evropi i
sve joj je bliže od otvaranja pregovora o
pristupanju, uz podršku Italije. Manco, koji
se obratio zvanicama pred početak koncerta
orkestra Beogradske filharmonije, naveo je
da su zapošljavanje, razvoj, prava i
međunarodna uloga u svetu okosnica
aktivnosti italijanskog predsedavanja EU.
Prema njegovim rečima, to su prioriteti i isti
oni izazovi koje Srbija danas ima pred
(BLIC) - Potpisana tri sporazuma o saradnji
sobom i koje će, napredujući na svom
Srbije i Italije
evropskom putu uz podršku Italije, moći
Tanjug | 08. 07. 2014
efikasnije i na vreme da savlada. "Večeras u
U Rezidenciji Ambasade Italije u Beogradu
Beogradu zajedno slavimo ove principe i
danas su potpisana tri sporazuma o
zajedničke ciljeve koji spajaju Italiju, Evropu
privrednoj i naučno-tehnološkoj saradnji
i Srbiju, iako kao što nas spaja univerzalni
Italije i Srbije.
jezik muzike", zaključio je Manco, čija zemlja
Sporazum o trgovinskoj saradnji italijanskog
je 1. jula preuzela od Grčke "štafetu"
udruženja industrijalaca - Finest i Privredne
predsedavajućeg EU.
komore Srbije potpisali su u ime Finesta
Predsednik Srbije Tomislav Nikolić istakao je
Mauro Del Savio, a u ime srpske komore
danas u razgovoru sa predsednicom
predsednik Željko Sertić.
italijanske regije Frijuli Venecije Đulije i
Sporazum o saradnji u oblasti saobraćaja
regionalnim liderom vladajuće Demokratske
potpisao je predstavnik Konzorcijuma
partije Deborom Serakjani da su odnosi
” Đuzep
rtolusi,
“Koridori Italija-Srbija
Srbije i Italije kroz istoriju intezivni i izrazio
direktor firme Srbijatransport a.d. Goran
zadovljstvo visokim nivoom bilateralnih
Aleksić i direktor firme Železnički integralni
odnosa dve države.
transport Beograd Svetozar Milanović.
On je naglasio da je naš zadatak da u
Sporazum o naučno-tehnološkoj saradnji
budućnosti još čvršće učvrstimo naše
dve zemlje potpisali su predsednik Area
odnose, pre svega na polju ekonomske
Science Parka Adrijano De Majo i državni
saradnje.
sekretar srpskog Ministarstva prosvete
Reformama koje smo pokrenuli želimo da
Aleksandar Belić. Ceremoniji potpisivanja
pokažemo da je Srbija zemlja povoljna za
sporazuma prisustvovali su i ambasador
investicije i siguran partner za plasman
Italije u Beogradu Đuzepe Manco,
proizvoda na treća tržišta.
potpredsednik
Vlade
Srbije
Zorana
Serkjani se saglasila sa predsednikom
Mihajlović i Debora Serakijani.
Nikolićem da postoje brojne mogućnosti za
U Rezidenciji Ambasade Italije održan je i
unapređenje saradnje između Italije i Srbije i
"Koncert za Evropu", koju je izveo orkestar
naglasila da se njena Regija naročito
beograske Filharmonije, povodom početka
interesuje za proširenje saradnje u oblasti
italijanskog šestomesečnog predsedavanja
saobraćaja, energetike kao i između naučno
EU. Počasni gost događaja bila je i
istraživačkih centara.
Ona je takođe izrazila zadovoljstvo nivoom
saradnje između Autonomne pokrajine
Vojvodine i regije Frijuli Venecije Đulije, i
istakla nameru da se ta saradnja proširi na
celu Srbiju, saopštila je pres služba
predsednika Srbije.
Predsednica regije Frijuli Venecije Đulije
istakla je da su za Italiju veze sa Srbijom vrlo
važne i da će Italija za vreme predsedavanja
Evropskom unijom nastojati da približi
odnose između Evropske unije i Srbije.
Predsednik Nikolić zahvalio se Italiji na
značajnoj podršci Srbiji na putu ka
evrointegracijama.
Mihajlović: Srbija zahvalna Italiji za pomoć
posle poplava
Potpredsednica Vlade Srbije i ministarka za
saobraćaj, građevinarstvo i infrastrukturu
Zorana Mihajlović izrazila je večeras
zahvalnost italijanskoj vladi, regijama i
kompanijama koje su pružile pomoć Srbiji
posle poplava, ali je upozorila da je pred
našom zemljom "još teži period".
"Pred nama je sada jedan gotovo teži
period, rekla bih, iako smo prošli poplave",
rekla je Mihajlović novinarima nakon
potpisivanja tri sporazuma u rezidenciji
italijanskog ambasadora, uz podsećanje da
je šteta od poplava procenjena na milijardu i
po evra.
"Pred nama je period brze rekonstrukcije i
popravke, od infrastrukture do onoga što je
najvažnije za ljude a to su kuće", dodala je
ona.
Ministarka Mihajlović je naglasila da je
Vlada Srbije zahvalna italijanskoj vladi i
čelnicima gotovo svih regija i mnogih
italijanskih kompanija koji su se javljali i
pomagali kada su poplave pogodile našu
zemlju.
"To je, prosto, jedan prijateljski odnos koji
postoji između dve države i koji se
nadograđuje iz godine u godinu", rekla je i
podsetila da odnosi Italije i Srbije iz godine u
godinu beleže stalni rast, na ekonomskom,
trgovinskom i političkom planu.
"Naša trgovinska razmena je u 2013. godini
bila tri puta veća u odnosu na godinu
ranije", zaključila je ministarka Mihajlović.
(Studio B) - 08. Jul. 2014
Predsednik Srbije Tomislav Nikolić izjavio je
da u budućnosti treba učvrstiti saradnju
Srbije zemlje i Italije, posebno na polju
ekonomije.
U razgovoru s predsednicom italijanske
regije Friuli Venecija Djulija, Deborom
Serakjani, Nikolić je istakao da su odnosi dve
države kroz istoriju intenzivni i izrazio
zadovoljstvo zbog visokog nivoa bilateralnih
odnosa dve države.
"Reformama koje smo pokrenuli želimo da
pokažemo da je Srbija zemlja povoljna za
investicije i siguran partner za plasman
proizvoda na treća tržišta", kazao je Nikolić,
a saopštio kabinet predsednika.
Serkjani je naglasila da se njena regija
naročito interesuje za proširenje saradnje u
oblasti saobraćaja, energetike kao i izmedju
naučno istraživačkih centara.
Ona je takodje izrazila zadovoljstvo nivoom
saradnje izmedju Autonomne pokrajine
Vojvodine i regije Friuli Venecije DJulije i
istakla nameru da se ta saradnja proširi na
celu Srbiju. Potpisana tri sporazuma o
saradnji Srbije i Italije U Rezidenciji
RASSEGNA STAMPA
Martedì 08 luglio 2014
Presidente Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani in visita ufficiale a Belgrado
(Belgrado)
Ambasade Italije u Beogradu danas su
potpisana tri sporazuma o privrednoj i
naučno-tehnološkoj saradnji Italije i Srbije.
Sporazum o trgovinskoj saradnji italijanskog
udruženja industrijalaca - Finest i Privredne
komore Srbije potpisali su u ime Finesta
Mauro Del Savio, a u ime srpske komore
predsednik Željko Sertić.
Sporazum o saradnji u oblasti saobraćaja
potpisao je predstavnik Konzorcijuma
"Koridori Italija-Srbija" Đuzepe Bortolusi,
direktor firme Srbijatransport a.d. Goran
Aleksić i direktor firme Železnički integralni
transport Beograd Svetozar Milanović.
Sporazum o naučno-tehnološkoj saradnji
dve zemlje potpisali su predsednik Area
Science Parka Adrijano De Majo i državni
sekretar srpskog Ministarstva prosvete
Aleksandar Belić.
Potpredsednik
Vlade
Srbije
Zorana
Mihajlović rekla je da je sporazum koji se
odnosi na izgradnju saobraćajnih koridora
između Italije i Srbije veoma značajan, jer se
gotovo tri godine dogovarao, napominjući
da još ne postoji tačno utvrđen rok za
njegovu izgradnju.
"Ali je činjenica da postoji dobra volja
između obe strane, jer to nije više pitanje
dve vlade, već su u pitanju kompanije koje
su se dogovorile", rekla je Mihajlović i
dodala da su u pitanju i italijanske i srpske
kompanije i da će izgradnja koridora biti
realizovana brzo, što znači u roku od jedne
do dve godine.
Mihajlović je objasnila da se radi o izgradnji
saobraćajnica koje nedostaju da bi se spojili
Kragujevac sa regijom Frijuli Venecija Đulija i
lukom Pordenone.
Predsednica italijanske regije Frijuli Venecija
Đulija Debora Serakjani ocenila je da su
potpisani sporazumi veoma važni za za taj
italijanski region i za sveukupne odnose
Italije i Srbije, naglašavajući da je Italija
najznačajniji trgovinski partner Srbije.
Regija Frijuli Venecija Đulija ima ulogu
italijanskog sagovornika Srbije u tri veoma
važne oblasti: u oblasti infrastrukture i
saobraćaja, zatim u oblasti naučnotehnoloških istraživanja i u trgovini, navela
je Serakjani.
Sporazumi u oblasti infrastrukture, odnosi
se na izgradnju saobraćajnog koridora, koji
treba da spoji regiju Frijuli Venecija Đulija,
pre svega italijansku luku Pordenone i
Srbiju, odnosno Kragujevac gde se nalazi
Fijatova fabrika automobila, objasnila je
Serakjani.
"Italija sada, budući da je započela
šestomesečno predsedavanje EU, želi da
pomogne Srbiji na njenom evropskom putu,
ali takođe želi i da pomogne Srbiji da
zajedno sagradimo infrastrukturu koja će
nas povezivati", kazala je Serakjani.
Govoreći o utiscima o današnjim sastancima
u Beogardu, Serakjani je izrazila nadu da će
dve zemlje moći da i dalje rade na
integracijama, kako u regionu, tako i u
Evropi.
"Mislim da sada postoje uslovi da se
dodatno ojačaju i poboljsasju odnosi koji su
i inače dobri", rekla je Serakjani i poručila da
će italijanski investiortori nastaviti da ulažu
u Srbiju, jer našu zemlju smatraju veoma
važnom za stabilnost ovog dela Evrope.
Ceremoniji
potpisivanja
sporazuma
prisustvovao je i ambasador Italije u
Beogradu Đuzepe Manco.
U Rezidenciji Ambasade Italije održan je i
"Koncert za Evropu", koju je izveo orkestar
beograske Filharmonije, povodom početka
italijanskog šestomesečnog predsedavanja
EU.
"Koncertu za Evropu" prisustvovali su
ministar informisanja i kulture Ivan Tasovac,
šef Delegacije EU u Beogradu Majkl
Devenport, ambasador SAD Majkl Kirbi, kao
i ambasadori Grčke, Švedske, Španije i
drugih zemalja.
Duvači i gudači Beogradske filharmonije
izveli su dela znamenitih kompozitora
Rosinija, Belinija, Tostija, Buzi-Peća,
Gastaldonija, Leonkavala i Kardila u pratnji
tenora Dejana Maksimovića, koji je već 10
godina prvi tenor Opere Narodnog pozorišta
u Beogradu.
Italija podržava evropski put Srbije, i to ne
samo politički
Italija podržava evropski put Srbije i to, ne
samo na političkom nivou, već i na svakom
drugom, poručili su danas ambasador Italije
u Beogradu Đuzepe Manco i predsednica
italijanske Regije Frijuli Venecija Đulija,
Debora Serakjani.
"Ovde konkretno govorimo o izgradnji
infrastruktura, a graditi infrastrukture znači i
- povezivati se sa Evropom", rekao je Manco
novinarima nakon što su u njegovoj
rezidenciji potpisana tri sporazuma u oblasti
saobraćaja, trgovinske saradnje i naučnotehnološke saradnje između Italije i Srbije.
Manco je zahvalio Debori Serakjani, koja
boravi u poseti Beogradu, na porukama koje
je uputila tokom današnjih razgovora sa
visokim srpskim zvaničnicima, a jedna od
njih je, kako je naglasio, da će Italija tokom
šestomesečnog predsedavanja podržavati
Srbiju i pomoći joj da se približi EU.
Serakjani je, kako je Manco rekao, te poruke
uputila ne samo u ime Italije, već i i u ime
regije koju vodi, a ta regija je "element koji
spaja Srbiju, Balkan i Evropu".
Govoreći o Južnom toku, Serakjani je
novinarima rekla da je Italija ubeđena da
treba da postoje razni energetski izvori.
"Za nas je, inače, gasovod Južni tok veoma
važan. Smatramo da ćemo uspeti da
prebrodimo neke probleme koji se tiču tog
trećeg energetskog paketa i učinićemo
mnogo toga da u toku našeg predsedavanja
ubedimo i naše partnere u EU u vaznost
realizacije Južnog toka", poručila je ona.
Prema njenim rečima, Južni tok je
kompatibilan i sa nekim drugim koridorima.
Serakjani je, takođe, rekla da je danas sa
srpskim zvaničnicima razgovarala i o
mogućnosti saradnje u okviru JardanskoJonske regije te da je predložila konkretnu
saradnju po pitanjima koja se tiču
saobraćaja, infrastrukture i energetike u
okviru te regije.
U rezidenciji italijanskog ambasadora
večeras je izveden i "Koncert za Evropu"
povodom
početka
italijanskog
predsedavanja Evropskom unijom, 1. jula.
Video 52
RASSEGNA STAMPA
Presidente Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani in visita ufficiale a Belgrado
(Belgrado)
Martedì 08 luglio 2014
RASSEGNA STAMPA
Presidente Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani in visita ufficiale a Belgrado
(Belgrado)
Martedì 08 luglio 2014
RASSEGNA STAMPA
Venerdì 11 luglio 2014
Eu Open day - Italia porta l'Europa in Serbia
Video 53
(Belgrado)
(Nova) - L'ambasciata d'Italia a Belgrado, in
collaborazione con la delegazione europea
in Serbia e l'Eu Info center, apre oggi le sue
porte a tutti i visitatori in occasione
dell'evento Eu Open day "L'Italia porta
l'Europa in Serbia". L'iniziativa si inserisce
nel quadro delle iniziative previste dalla
presidenza italiana dell'Unione europea. Le
porte dell'ambasciata italiana saranno
aperte, dalle 11 alle 15, a tutti i visitatori
che vorranno avere informazioni sull'Unione
europea ed in particolare sulle attività che
la presidenza italiana intende promuovere a
sostegno dei negoziati di adesione della
Serbia all'Ue. A tale riguardo l'ambasciatore
italiano, Giuseppe Manzo, e il capo della
delegazione europea, Michael Davenport,
risponderanno alle domande degli utenti di
twitter in una chat sull'hashtag #pitajEU. A
seguire, insieme al ministro serbo per
l'Integrazione
europea,
Jadranka
Joksimovic, dialogheranno in un incontro
con gli studenti dell'Universita' di Belgrado e
i rappresentanti di organizzazioni non
governative e think tank attivi sui temi
europei.
L'incontro vedrà come moderatore Nebojsa
Lazarevic, direttore dello European Policy
Center. Potranno inoltre essere visitati gli
spazi dell'ambasciata dove per l'occasione
saranno allestiti punti d'informazione
sull'Ue e stand su Expo Milano 2015, oltre
che dell'ufficio turistico della Città di
Belgrado. Saranno inoltre esposte delle
motociclette Vespa d'epoca dello storico
marchio italiano Piaggio, alcuni modelli
della Fiat 500 L prodotta a Kragujevac ed
opere d'arte contemporanea dei giovani
artisti serbi Ivan Gracner e Viktor Kiss. Nel
giardino della residenza i visitatori potranno
anche
visitare
l'orto
biologico
dell'ambasciata, realizzato da Slowfood
Serbia ed inaugurato dal ministro
dell'Agricoltura
Snezana
Bogosavljevic
Boskovic lo scorso 2 giugno in occasione
della Festa nazionale dell'Italia.
(Nova) - Si è tenuto oggi presso l'ambasciata
d'Italia a Belgrado l'Eu Open day "L'Italia
porta l'Europa in Serbia". L'iniziativa, in
collaborazione con la delegazione europea
in Serbia e l'Eu Info center, si è inserita nel
quadro delle iniziative previste dalla
presidenza italiana dell'Unione europea. Le
porte dell'ambasciata italiana sono state
aperte, dalle 11 alle 15, per dare
informazioni ai visitatori sulle istituzioni e le
politiche dell'Unione europea ed in
particolare sulle attività che la presidenza
italiana intende promuovere a sostegno dei
negoziati di adesione della Serbia all'Ue.
Insieme all'ambasciatore d'Italia a Belgrado,
Giuseppe Manzo, erano presenti il capo
della delegazione europea in Serbia Micheal
Davenport e il ministro per l'Integrazione
europea, Jadranka Joksimovic. Manzo e
Davenport hanno risposto alle domande
degli utenti di Twitter in una chat
sull'hashtag #pitajEU.
A seguire, insieme al ministro serbo per
l'Integrazione europea, Jadranka Joksimovic,
hanno tenuto un incontro con gli studenti
dell’Università
di
Belgrado
e
i
rappresentanti di organizzazioni non
governative e think tank attivi sui temi
europei.
Saranno proprio le nuove generazioni, ha
dichiarato Manzo, quelle che potranno
beneficiare maggiormente dell'ingresso
nell'Ue del loro paese. "Oggi apriamo le
nostre porte - ha detto l'ambasciatore - per
portare l'Europa in Serbia". Il premier
italiano Matteo Renzi, ha proseguito Manzo,
ha voluto sottolineare come l'Unione
europea
rappresenti
una
grande
opportunità per la generazione più giovane,
definendola come la "generazione Erasmus"
chiamata a riformare l'Europa, le sue
istituzioni e le sue politiche.
"La vostra generazione – ha osservato infine
Manzo - potrà essere il miglior promotore
del nuovo progetto europeo che l'Italia
propone. Le persone della vostra età - ha
concluso - possono aiutarci a colmare quei
gap nella comunicazione che l'Europa non
ha solo con i paesi vicini e candidati, ma
anche al suo interno".
Negli spazi dell'ambasciata sono stati
allestiti punti d'informazione sull'Ue e stand
su Expo Milano 2015, oltre che dell'ufficio
turistico della Città di Belgrado. Sono stati
inoltre esposti ciclomotori Vespa d'epoca
dello storico marchio italiano Piaggio, alcuni
modelli della Fiat 500 L prodotta
a
Kragujevac
ed
opere
d'arte
contemporanea dei giovani artisti serbi Ivan
Gracner e Viktor Kiss. Nel giardino della
residenza i visitatori hanno infine potuto
visitare l'orto biologico dell'ambasciata,
realizzato da Slowfood Serbia ed inaugurato
dal ministro dell'Agricoltura Snezana
Bogosavljevic Boskovic lo scorso 2 giugno in
occasione della Festa nazionale dell'Italia.
(Nova) - L'Italia è un importante partner per
la Serbia e i Balcani occidentali nel loro
processo di integrazione europea. Lo ha
dichiarato il ministro per l'Integrazione
europea serbo, Jadranka Joksimovic, nel
corso del suo intervento all'EU Open day
"L'Italia porta l'Europa in Serbia" presso
l'ambasciata d'Italia a Belgrado. L'Italia, ha
proseguito la Joksimovic, è uno dei
promotori della politica di allargamento
dell'Unione, e questo fattore è di grande
rilevanza per la Serbia. Roma ha inoltre
fissato, secondo la Joksimovic, per la sua
presidenza di turno Ue delle priorità che la
Serbia ha posto per la sua politica interna,
ovvero la crescita e l'occupazione, oltre che
la trasparenza dell'utilizzo delle risorse
finanziarie. Fra le misure che Belgrado ha
intenzione di adottare, ha aggiunto il
ministro, vi sono anche quelle mirate ad
un'amministrazione pubblica più snella e più
efficiente per quanto riguarda il lavoro sul
processo di integrazione Ue. Belgrado, ha
infine precisato, spera in un avanzamento
del processo negoziale nel corso della
presidenza italiana. La Joksimovic ha infine
sottolineato l'importanza dei capitoli 23 e
24 dei negoziati di adesione, osservando
che i rapporti relativi al processo di
screening sono nella fase finale della loro
compilazione. "Spero - ha concluso - che a
fine luglio siano pronti, dopo di che
definiremo i piani d'azione per poter
consentire la loro apertura al più tardi entro
febbraio-marzo del 2015".
(Nova) - La presidenza di turno dell'Italia è
di grande importanza per il processo
d'integrazione della Serbia. Lo ha dichiarato
il capo della delegazione europea in Serbia,
Micheal Davenport, intervenendo nel corso
dell'Eu Open day "L'Italia porta l'Europa in
Serbia". L'iniziativa, in collaborazione con la
delegazione europea in Serbia e l'Eu Info
center, si è inserita nel quadro delle
iniziative previste dalla presidenza italiana
dell'Unione europea. Davenport ha inoltre
sottolineato l'impegno del governo serbo
nel quadro del processo di adesione all'Ue.
"Dall'apertura dei negoziati di adesione, lo
scorso gennaio - ha detto Davenport - non
è stato perso tempo, nonostante la
campagna elettorale in corso. Gli incontri
sono proseguiti con lo stesso ritmo, e finora
è stato completato lo screening di 15
capitoli". Davenport ha poi definito come " i
più importanti" i capitoli 23 e 24 del
RASSEGNA STAMPA
Venerdì 11 luglio 2014
Eu Open day - Italia porta l'Europa in Serbia
Video 54
(Belgrado)
processo negoziale, che riguardano la
sicurezza, la giustizia e i diritti civili.
"Coinvolgere la società civile – ha osservato
il capo delegazione Ue - significa costruire
un percorso ancora più veloce verso
l'adesione europea". Si è tenuto oggi
presso l'ambasciata d'Italia a Belgrado l'EU
Open day "L'Italia porta l'Europa in Serbia".
Le porte dell'ambasciata sono state aperte,
dalle 11 alle 15, per dare informazioni ai
visitatori sulle istituzioni e le politiche
dell'Unione europea ed in particolare sulle
attività che la presidenza italiana intende
promuovere a sostegno dei negoziati di
adesione della Serbia all'Ue.
Insieme all'ambasciatore d'Italia a Belgrado,
Giuseppe Manzo, erano presenti il capo
della delegazione europea in Serbia Micheal
Davenport e il ministro per l'Integrazione
europea, Jadranka Joksimovic. Manzo e
Davenport hanno risposto alle domande
degli utenti di Twitter in una chat
sull'hashtag #pitajEU. A seguire, insieme al
ministro serbo per l'Integrazione europea,
Jadranka Joksimovic, hanno tenuto un
incontro con gli studenti dell’Università di
Belgrado e i rappresentanti di organizzazioni
non governative e think tank attivi sui temi
europei.
Sono stati inoltre esposti ciclomotori Vespa
d'epoca dello storico marchio italiano
Piaggio, alcuni modelli della Fiat 500 L
prodotta a Kragujevac ed opere d'arte
contemporanea dei giovani artisti serbi Ivan
Gracner e Viktor Kiss. Nel giardino della
residenza i visitatori hanno infine potuto
visitare l'orto biologico dell'ambasciata,
realizzato da Slowfood Serbia ed inaugurato
dal ministro dell'Agricoltura Snezana
Bogosavljevic Boskovic lo scorso 2 giugno in
occasione della Festa nazionale dell'Italia.
(EU Info centre) - EU acknowledges Serbia's
commitment to reforms
In a joint Twitter chat with citizens,
organised on the occasion of Italian
presidency of the European Union, Head of
the EU Delegation to Serbia Michael
Davenport
and
Italian
Ambassador
Giuseppe Manzo said the EU acknowledged
Serbia's commitment to pursue reforms.
"New Government is committed, just as the
Prime Minister (Aleksandar Vučić) said in his
exposé. We encourage the Government to
pursue reforms,” Ambassador Manzo said.
Asked about Prime Minister's recent visit to
Moscow Davenport said that to EU,
maintaining good relations between Serbia
and other partners was important, and “to
the EU, Russia remains an important
partner”. When asked the question of what
is the position of media laws in the EU's
priority list, Davenport said that the
implementation of media strategy was of
great importance to the EU, as well as
passing the laws in this field. To the
question of whether persons who
plagiarised their PhD theses and were
engaged in public affairs were acceptable as
interlocutors, the two officials responded
they welcomed the authorities' intention to
investigate the allegations regarding PhD
theses. Asked if the Italy's agenda during its
Presidency of the Council of the EU
recognises the importance of Western
Balkans countries' facing their past, the
Italian Ambassador said the past mattered,
as well as the future.
"Serbia's swift return to the EU is on the
Italian agenda”, Ambassador highlighted
during his hour long Twitter chat with
citizens as well as media and nongovernmental sector representatives.
Manzo said the the environmental
protection was of major importance during
Serbia's accession negotiations, and the EU
was in continuous contact with the
authorities regarding this area.
Davenport said that in the framework of EU
accession talks, the EU would also insist on
dealing with the legacy of the armed
conflicts in former Yugoslavia, because
according to him, facing the past was a
prerequisite to reconciliation and efficient
regional cooperation.
"We support all efforts for addressing the
issues from the past,” the EU Ambassador
wrote.
When asked to “evaluate his trust in
Aleksandar Vučić on a scale of 1-10”,
Davenport said he had "stopped evaluating
people 25 years ago when (his) teacher
carrer ended.”
Together with Minister in charge of
Euroepan integration Jadranka Joksimović,
ambassadors Davenport and Manzo then
talked to citizens who had visited the Italian
Embassy within the Open
Doors
manifestation.
(NAJAVA) - Ambasada Italije u Beogradu, u
saradnju sa Delegacijom Evropske unije i EU
Info Centrom, otvoriće svoja vrata svim
posetiocima u petak 11. jula, od 11.00 do
15.00 časova, povodom manifestacije EU
Open Day “Italija dovodi Evropu u Srbiju” u
okviru inicijativa predviđenih italijanskim
predsedavanjem Evropskom unijom.
Vrata Ambasade Italije biće otvorena za sve
posetioce koji žele da se informišu o
Evropskoj uniji a naročito o aktivnostima
koje Italija tokom svog predsedavanja
namerava da promoviše kako bi podržala
pregovore o pridruživanju Srbije Evropskoj
uniji. U tom smislu će u periodu od 11.00 do
12.00 časova, ambasador Italije Đuzepe
Manco i ambasador EU Majkl Davenport,
odgovarati na pitanja Twitter korisnika u
okviru Twitter Chat na hashtag #pitajEU, a
nakon toga će zajedno sa ministarkom za
evropske integracije Jadrankom Joksimović
razgovarati
zajedno
sa
studentima
Univerziteta u Beogradu i sa predstavnicima
nevladinih organizacija koje se bave
evropskim temama. Moderator diskusije će
biti Nebojša Lazarević, direktor Centra za
evropske politike.
Posetioci će moći da se upoznaju sa
prostorijama Ambasade gde će za tu priliku
biti postavljeni informativni punktovi o
Evropskoj uniji, štand svetske izložbe Expo
Milano 2015 i Turističkih organizacija Srbije i
Beograda. Takođe, biće izloženo nekoliko
modela
motocikala
Vespa
čuvenog
italijanskog brenda Piaggio, nekoliko
automobila FIAT 500L „made in Kragujevac“
i dela savremenih srpskih umetnika Ivana
Gračnera i Viktora Kisa. U bašti rezidencije
posetioci će moći da vide i organski
povrtnjak, koji je realizovao pokret
Slowfood Serbia i koji je ministarka
poljoprivrede
Snežana
BogosavljevićBošković otvorila 2. juna u okviru prijema
povodom Nacionalnog praznika Italije
(TANJUG) BEOGRAD - Ministarka bez
portfelja zadužena za evropske integracije
Jadranka Joksimović ocenila je danas da je
Italija snažan partner Srbije i Zapadnog
Balkana u procesu proširenja EU.
Joksimović je, na Danu otvorenih vrata
Ambasade Italije u Beogradu, istakla da je
Italija jedan od nosilaca politike nastavka
proširenja Unije, što je, kako je primetila,
veoma važno za Srbiju.
Ambasador Italije Đuzepe Manco rekao je,
povodom italijanskog presedavanja EU, da
će diplomate 28 članica Unije 10. septembra
u Beogradu održati sastanak radne grupe
što će biti prvi put da se takav sastanak
održava van Brisela.
"Želeli smo da u septembru dovedemo
diplomate u Beograd kako bismo pomogli
jačanju komunikacije između Beograda i
Brisela i kako bi oni iz prve ruke mogli da
vide kretanje Srbije ka EU", kazao je Manco.
Šef Delegacije EU u Beogradu Majkl
Devenport pozdravio je inicijativu Italije da
dovede u Srbiju radnu grupu.
Devenport je istakao da, kada je reč o
tehničkom aspektu pristupnih pregovora, ni
srpska ni evropska strana nisu gubile vreme,
da se svi skrininzi odvijaju prema planu i da
su srpski timovi izuzetno posvećeni.
On je upozorio da ima još mnogo posla i
mnogo izazova do kraja godine, ali i kasnije,
i izrazio zadovoljstvo posvećenošću koju
pokazuje Vlada Srbije.
RASSEGNA STAMPA
Venerdì 11 luglio 2014
Eu Open day - Italia porta l'Europa in Serbia
Video 55
(Belgrado)
Devenport je rekao da je ohrabrujuće to što
su i Vlada i opozicija u parlamentu saglasne
oko toga da Srbija treba da ostvari evropske
standarde i istakao je da Srbija može mnogo
da doprinese EU, što je i jedan od razloga iz
kojeg članice Unije žele Srbiju u svojim
redovima.
(BETA) BEOGRAD, 11. jula 2014. - Šef
delegacije EU u Srbiji Majkl Devenport
izjavio je u petak u Beogradu da Srbija može
mnogo da doprinese Uniji i da je zajednički
interes obe strane da Srbija bude njena
članica.
"Srbija ima mnogo da doprinese EU i razlog
za podršku proširenju jeste to što članice EU
žele da Srbija bude deo Unije, deo
jedinstvenog tržišta. To je naš zajednički
interes", rekao je Devenport na debati u
ambasadi Italije u Beogradu organizovanoj
povodom početka predsedavanja te zemlje
EU.
Na otvorenoj debati učesnici su bili i
ambasador Italije Djuzepe Manco i srpska
ministarka bez portfelja zadužena za
evropske integracije Jadranka Joksimović, a
pitanja su mogli da postavljaju studenti
Beogradskog univerziteta.
Joksimovićeva je najavila da očekuje da će
srpska vlada do kraja jula dobiti iz Brisela
izveštaje o skrininzima za poglavlja 23 i 24 i
da bi ta poglavlja mogla da budu otvorena
najkasnije u februaru ili martu.
"Izveštaji skrininga su u konačnoj fazi,
očekujemo da ih dobijemo do kraja jula",
rekla je ona i dodala da do kraja godine
treba završiti akcione planove za ta
poglavlja kako bi ih Srbija otvorila u
februaru ili martu, ako ne već tokom
italijanskog predsedavanja.
(BETA) Beograd - Šef Delegacije Evropske
unije u Srbiji Majkl Devenport i italijanski
ambasador u Beogradu Đuzepe Manco
istakli su danas važnost suočavanja sa
prošlošću kao preduslova za pomirenje i
efikasnu regionalnu saradnju
"Suočavanje sa prošlošću je preduslov za
pomirenje i za efikasnu regionalnu
saradnju", naveo je Devenport odgovarajući
na pitanja preko Tvitera zajedno sa
ambasadorom Italije koja od 1. jula
predsedava EU.
Na pitanje da li podržava da se suočavanje
sa prošlošću stavi u fokus tokom pregovora
o pristupanju EU, Devenport je naveo da EU
"podržava sve napore da se pitanja iz
prošlosti reše".
Ambasador Manco je istakao da je "prošlost
važna, a i budućnost". "Agenda Italije želi
brzi povratak Srbije u Evropsku uniju",
dodao
je
on.
Upitan da li bi Srbija kao ostale EU zemlje
trebalo da uvede Dan sećanja na genocid u
Srebrenici, Devenport je istakao da je važno
"poštovati sve žrtve".
Na pitanje gde se može videti integralni
izveštaj o napretku Srbije koji je pominjao
premijer Aleksandar Vučić, Devenport je
uzvratio da "ako je reč o izveštaju o kome je
govorio premijer, to nije bio izveštaj EU".
Srpski premijer Aleksandar Vučić je 29. juna
rekao da mu je predsednik EK Žoze Manuel
Barozo pokazao izveštaj o ostvarenom
napretku Srbije odnosno o tome "gde sve
nije dobro obavljala svoj posao".
Vučić je naveo da su zelenim označene
oblasti gde su rezultati dobri, žutim loši, a
crvenim katastrofalni i da u izveštaju ima
"pet crvenih oblasti, a jedna je posebno
crvena".
Povodom
nedavne
posete
srpskog
premijera Moskvi, Devenport je istakao da
je "za EU važno da Srbija ima dobre odnose
sa svim partnerima". "Rusija je važan
partner za EU", dodao je on.
Kad je reč o medijima, Devenport je istakao
da je "implementacija medijske strategije
vrlo važna za nas, kao i usvajanje zakona".
Upitan kakav će stav EU biti ukoliko u
predviđenom roku Srbija ne pređe na
projektno finansiranje medija, Devenport je
odgovorio da EU "očekuje da će se zakon
primeniti".
Na pitanje da li se ukida Generalni
direktorat EK za proširenje i kakvu to poruku
šalje državama kandidatima na Zapadnom
Balkanu, Devenport je naveo da "nema
informacija da će tako nešto dogoditi".
Devenport je takođe "pozdravio nameru
nadležnih
da
ispitaju
tvrdnje
o
doktoratima", pošto je jedno od pitanja bilo
da li su osobe sa plagiranim doktoratima na
javnim
funkcijama
prihvatljive
kao
sagovornici.
Italijanski ambasador je ocenio da će
predstojeće predsedavanje Srbije OEBS-om
"biti jako važno". "Siguran sam da se srpska
vlada jako dobro priprema, a zemlje EU će je
naravno podržati", dodao je on.
Manco je naveo i da nova srpska vlada
posvećena
evropskim
integracijama.
"Ohrabrujemo vladu da nastavi sa
reformama", istakao je on i naveo da je
"životna sredina od velikog značaja tokom
pregovora". "U stalnom smo kontaktu sa
vlastima oko napretka Srbije", dodao je on.
Devenport je izbegao da odgovori na pitanje
koliko veruje Vučiću na skali od 1 do 10,
navodeći da je "prestao da daje ocene kad
je završio karijeru nastavnika pre 25
godina", uz mali smajli.
Na pitanje da li će nova Evropska komisija
imati 10 žena od 28 članova, Manco je
naveo da je za Italiju ravnopravnost polova
veoma važna i dodao da su u italijanskoj
vladi polovina ministara žene.
(BLIC) - Italijansko predsedavanje Savetom
EU imaće veliki značaj za proces pristupanja
Srbije Evropskoj uniji, a saradnja sa civilnim
društvom će pomoći Vladi Srbije u procesu
pregovaranja – neki su od zaključaka
otvorene debate povodom Dana otvorenih
vrata Ambasade Italije u Beogradu, koju su
organizovali Ambasada Italije i Centar za
evropske politike. Među ciljevima Italije
nalazi se i približavanje EU građanima i
premošćavanje komunikacionog jaza koji
postoji u EU.
Otvorenu debatu „Italija dovodi Evropu u
Srbiju“ u kojoj su učestvovali ambasador
Italije u Srbiji Đuzepe Manco, šef Delegacije
EU Majkl Devenport, ministarka za evropske
integracije Jadranka Joksimović, moderirao
je Nebojša Lazarević, direktor Centra za
evropske politike. Glavne teme debate bile
su italijansko predsedavanje Savetom EU,
napredak Srbije u procesu pristupanja
Evropskoj uniji kao i brojna druga pitanja
postavljena od strane studenata i
predstavnika organizacija civilnog društva.
Na osnovu rezultata diskusije, Ksenija
Simović, istraživačica Centra za evropske
politike ukazala je na koristi za Srbiju tokom
narednih 6 meseci predsedavanja Italije
Savetom Evropske unije. Italija je uvek bila
jedna od zemalja članica koja je najviše
podržavala Srbiju na njenom putu ka
Evropskoj uniji. Sama činjenica da Italija
trenutno predsedava Savetom Evropske
unije ne daje joj znatno veću moć, ali joj
daje svakako bolju poziciju da predlaže
prioritete u Savetu.
Po rečima Italijanskog državnog sekretara
Sandra Gocija, kao i po tvrdnjama
ambasadora Italije u Srbiji, Đuzepea Manca,
pitanje proširenja Evropske unije na Balkan
je svakako među prioritetima Italije za
sledeći semestar.
Odnosi Srbije i Italije su već na zavidnom
nivou i Srbija je značajan ekonomski partner
za Italiju. Uzimajući u obzir da u Srbiji postoji
više od 500 italijanskih firmi, da ulaganja
Italije u našu zemlju svake godine rastu, kao
i da 25% domaćeg bankarskog tržišta drže
dve italijanske banke (Uni Credit i Intesa) u
samom je interesu Italije da Srbija uspešno
napreduje na svom putu ka članstvu u
Evropskoj uniji i u reformama koje to
članstvo podrazumeva. Ambasador Manco
rekao je da se bilateralna saradnja između
Srbije i Italije sve više proširuje i u oblastima
nauke, razvijanja privrede i poljoprivrede,
RASSEGNA STAMPA
Eu Open day - Italia porta l'Europa in Serbia
(Belgrado)
pogotovo u vidu EXPO izložbe u Milanu
sledeće godine, gde se očekuje i značajno
prisustvo Srbije.
Program i ciljevi predsedavanja Italije u
narednih 6. Meseci
Po rečima ambasadora Italije u Srbiji, glavni
prioritet Italije u sledećem semestru
predsedavanja Savetom je da podrži i ubrza
sve akcije na Evropskom nivou koje će
podstaći rast u Evropskoj uniji. To pre svega
podrazumeva smanjenje nezaposlenosti i
ekonomski oporavak. Ambasador je
posebno naglasio da su ove politike izuzetno
važne i za Srbiju jer dolazi do sve većeg
otvaranja opcija za studente, koji će imati
najviše koristi od članstva u EU i reformi
koje članstvo sa sobom nosi.
On je takođe skrenuo pažnju i na značaj koji
je program ERASMUS imao za evropsku
omladinu i da se raduje što će i Srbija biti
deo ERASMUS + generacije. Šef Delegacije
EU u Srbiji, Majkl Devenport se nadovezao
na izlaganje ambasadora dodavši da je
najskoriji pozitivan korak takođe i novi
zakon o visokom školstvu koji će znatno
olakšati procedure nostrifikacije diploma
koje su srpski studenti stekli u inostranstvo i
samim tim olakšati njihovu integraciju na
tržište rada u Srbiji.
Konkretni rezultati za Srbiji u pregovorima
tokom italijanskog predsedavanja Savetom
EU
Na Danu otvorenih vrata u Ambasadi Italije,
potvrđeno je da Radna grupa za proširenje
Saveta Evropske unije (COELA), koja broji 28
diplomata iz država članica, dolazi u
Beograd u septembru da se iz prve ruke
upoznaju sa situacijom u Srbiji i napretkom
reformi. Sastanak diplomata upotpuniće i
susret sa predstavnicima civilnog društva
čija je uloga važna u procesu pristupanja
Evropskoj uniji.
Takođe, po rečima ambasadora Italije i
ministarke bez portfelja zadužene za
evopske integracije Jadranke Joksimović,
Srbija može da očekuje otvaranje prvih
poglavlja tokom predsedavanja Italije, pre
svega poglavlja 32 – Finasijska kontrola, a
predviđa se takođe i otvaranje poglavlja 35,
kao i vrlo važnih poglavlja 23 i 24, koja se
odnose na pravosuđe i osnovna prava,
odnosno pravdu, slobodu i bezbednost.
Venerdì 11 luglio 2014
Video 56
RASSEGNA STAMPA
Eu Open day - Italia porta l'Europa in Serbia
(Belgrado)
Venerdì 11 luglio 2014
RASSEGNA STAMPA
Eu Open day - Italia porta l'Europa in Serbia
(Belgrado)
Venerdì 11 luglio 2014
RASSEGNA STAMPA
Eu Open day - Italia porta l'Europa in Serbia
(Belgrado)
Venerdì 11 luglio 2014
RASSEGNA STAMPA
Lunedi 28 luglio 2014
Ministro Mogherini in visita ufficiale a Belgrado
Video 57
(Belgrado)
(ANSA) - BELGRADO, 28 LUG - La Serbia,
tradizionale alleato della Russia, deve
"allinearsi maggiormente" all'Ue sulla crisi
ucraina, per accelerare il suo cammino
verso l'adesione. E' questo il messaggio
portato dal ministro degli Esteri Federica
Mogherini alle autorità locali, perché' una
crisi "così grave" necessita di una "risposta
unitaria" dell'Europa.
Anche a Belgrado, penultima tappa della
missione nei Balcani della Mogherini, prima
di volare in Montenegro, il tema centrale
e' stato l'allargamento, dopo la recente
apertura dei negoziati tra Belgrado e
Bruxelles. Tra i capitoli attualmente in
discussione c’è quello che riguarda
l'allineamento alla politica estera e di
sicurezza europea. In questo quadro la
titolare della Farnesina ha fatto presente
che la crisi ucraina costituisce un passaggio
fondamentale per i destini europei della
Serbia, tradizionalmente vicina a Mosca,
tanto da non aver aderito alle sanzioni
europee (e la Russia, da parte sua, non
riconosce il Kosovo, dopo la sua
dichiarazione d'indipendenza da Belgrado).
Non si è trattato di un "ultimatum", come
era stato evocato dalla stampa serba: "Una
parola che non fa parte del vocabolario Ue",
ma piuttosto una "discussione franca", ha
specificato la Mogherini, incontrando il suo
collega Ivica Dacic, il premier Aleksandar
Vucic, il presidente della Repubblica
Tomislav Nikolic, ed i parlamentari serbi, a
cui ha sottolineato la necessità di
"rafforzare la pressione politica nei
confronti di Mosca", convitato di pietra nel
conflitto tra Kiev e separatisti, degenerato
con l'abbattimento del boeing malese sui
cieli dell'Ucraina orientale, presidiato
proprio dai filorussi. Da qui la richiesta di
"maggiore allineamento alla politica estera
europea", a cui Belgrado da parte sua ha
risposto in modo rassicurante, garantendo
tra le altre cose che "darà continuità" alla
linea fin qui seguita dall'Osce, quando ne
prenderà la presidenza nel 2015.
Per il resto, la marcia della Serbia verso
l'adesione procede bene, dopo i due
"traguardi
storici"
dell'apertura
dei
negoziati e dell'accordo con Pristina, ha
sottolineato la Mogherini, auspicando ora
che il processo di riforme vada avanti, in
particolare per quanto riguarda rule on law,
giustizia, media, lavoro e tutela delle
minoranze. E l'Italia, che ha sempre
sostenuto la Serbia nel suo percorso
europeo, auspica che entro il semestre di
presidenza si possano aprire i negoziati su
altri
due
capitoli,
quello
sulla
regolamentazione dei mercati finanziari e
quello della normalizzazione dei rapporti
con il Kosovo, su cui la Mogherini ha invitato
la controparte serba "ad attuare gli accordi
già raggiunti con Pristina".
Da parte serba, non sono mancati gli
attestati di amicizia nei confronti dell'Italia,
il primo partner economico e politico, e di
profonda stima nei confronti della
Mogherini. Dacic, a questo proposito, ha
auspicato fortemente la sua nomina a capo
della diplomazia Ue, che "appoggiamo con
tutto il cuore anche se purtroppo non
possiamo dare il nostro voto".
(AGI) - "Un messaggio molto chiaro di
richiesta di maggiore allineamento alle linee
di politica estera e di sicurezza dell'Ue" in
un momento delicatissimo in cui l'Europa si
trova a gestire la crisi con Mosca a causa del
conflitto in Ucraina. Nella tappa serba del
suo tour nei Balcani, il ministro degli Esteri,
Federica Mogherini, ha dovuto fare i conti
con la 'scomoda' posizione di Belgrado, che
da una parte prosegue il suo percorso di
integrazione avendo ottenuto lo status di
Paese candidato all'ingresso nella Ue,
dall'altra
resta
politicamente
ed
economicamente agganciata al potente
alleato russo.
Il mancato allineamento della Serbia alle
sanzioni varate dall'Europa contro Mosca è
stato cavalcato dall'opposizione e dalla
stampa locale che ha visto nella visita di
Mogherini l'occasione di un messaggio di
ultimatum di Bruxelles a Belgrado. "E' una
parola che non appartiene al vocabolario
dell'Unione europea", ha sottolineato il
ministro che però al tempo stesso ha
precisato quanto sia "indispensabile dare un
segnale non soltanto forte, ma univoco e
unitario", perché "la gravità della crisi in
Ucraina cresce di giorno in giorno".
Nella conferenza stampa congiunta con la
collega italiana, il ministro degli Esteri serbo,
Ivica Dacic, ha assicurato che Belgrado "non
ha mai ricevuto ultimatum ne' pressioni
dalla Ue" e che Mogherini è arrivata in
Serbia in visita 'amichevole'. "La parola
ultimatum - ha detto - sa di guerra ed è di
quelle che non porta niente di buono".
Nelle vesti di ministro degli Esteri,
Mogherini ha incassato il ringraziamento di
Belgrado per il ruolo "determinante"
dell'Italia di sostegno al processo di
integrazione della Serbia nella Ue, di cui
Roma è presidente di turno. La titolare della
Farnesina si è congratulata per le riforme
già approvate dal nuovo governo in soli
cento giorni ed ha esortato Belgrado a
continuare sulla strada intrapresa e
soprattutto nelle riforme nei campi della
giustizia, lavoro e dei media. Mogherini ha
poi espresso l'auspicio che durante il
semestre di presidenza italiano ci siano
progressi nell'apertura, lungo il percorso di
adesione, dei capitoli 32 (regolamentazione
dei mercati finanziari) e 35, quello più
delicato, sulla normalizzazione dei rapporti
con il Kosovo (di cui Mosca non riconosce
l'indipendenza). Infine, e anche qui non è
mancato il riferimento alla crisi ucraina,
Mogherini ha auspicato una continuità tra
la presidenza serba dell'Osce, che inizierà
nel 2015, e quella Svizzera attualmente in
corso.
Il caloroso sostengo di Dacic a Mogherini
nella corsa alla poltrona di Alto
rappresentante:
"Ci
rallegrerebbe,
appoggiamo
con
tutto
il
cuore, purtroppo non possiamo dare il
nostro voto", ha detto il ministro serbo. A
Belgrado il capo della diplomazia italiana ha
incontrato anche il presidente della
Repubblica, Tomislav Nikolic, il premier
Alexandar Vucic, ed il presidente del
Parlamento, la signora Maia Gojkovic.
Mogherini ha poi partecipato ad una tavola
rotonda con i gruppi parlamentari locali
sulla integrazione europea della Serbia.
La lunga missione nei Balcani, iniziata
giovedì scorso a Sarajevo e Pristina,
proseguita venerdì a Skopje e Tirana, si è
conclusa a Podgorica. Anche in Montenegro
il ministro ha incontrato le maggiori cariche
istituzionali e si è complimentata per
l'apertura di dodici capitoli dei negoziati di
adesione e per "l'allineamento pressoché'
totale alla politica estera e di sicurezza
dell'Unione europea".
(9Colonne) Roma, 28 lug - "Voglio portare
un messaggio di forte incoraggiamento
affinché venga proseguito quel cammino di
riforme e integrazione europea intrapreso
negli ultimi anni dalla Serbia". E' quanto
scrive nel suo blog il ministro degli Esteri
Federica Mogherini che conclude oggi, con
le visite ufficiali a Belgrado e Podgorica, la
sua missione nei Balcani. A Belgrado
Mogherini ha incontrato il vicepremier e il
ministro degli esteri Ivica Dacic, il premier
Aleksandar Vucic e il presidente Tomislav
Nikolic. Successivamente il ministro degli
Esteri ha incontrato in parlamento il
presidente dell'Assemblea Maja Gojkovic e i
presidenti di commissioni e gruppi
parlamentari. Mogherini ha auspicato per la
Serbia la ripresa del dialogo con Pristina e
ha sottolineato che il Paese "condivide con
l'Europa le stesse priorità di crescita
economica e occupazione. Sono lieta di
vedere che il governo serbo - ha detto nonostante la recente tragedia delle
alluvioni, si è mosso con determinazione nel
promuovere
l'agenda
delle
riforme
indispensabili per adeguarsi agli standard
europei, così come ha approvato
un'importante riforma del mercato del
lavoro".
Il ministro degli Esteri ha poi ricordato che
"quest'anno cade il 135esimo anniversario
dell'avvio delle relazioni diplomatiche
bilaterali" tra Italia e Serbia e "inoltre, con
RASSEGNA STAMPA
Lunedi 28 luglio 2014
Ministro Mogherini in visita ufficiale a Belgrado
Video 58
(Belgrado)
3,5 miliardi di euro di interscambio
commerciale, 2 miliardi di investimenti e
oltre 500 imprese presenti, l'Italia è il primo
partner commerciale e il primo paese
investitore in Serbia. Siamo consapevoli che,
per continuare ad alimentare l'intensità di
queste relazioni, è necessario gettare nuove
basi per nuove iniziative di cooperazione
economica, anche nel settore della ricerca e
dell'innovazione". Nel corso della sua visita
ufficiale nei Balcani, che ha fatto tappa
anche in Bosnia, Kosovo, Macedonia e
Albania, il ministro degli Esteri ha
sottolineato più volte che "una delle priorità
della presidenza di turno italiana dell'Ue è
proprio l'integrazione europea della regione
dei Balcani occidentali, per completare il
progetto originario dei padri fondatori
dell'Europa unita. Per questo motivo - scrive
Mogherini - ho programmato, nelle prime
settimane del semestre, questa visita nella
regione che si conclude oggi con le capitali
che sono più avanti nel processo di
adesione".
(TMNews) - Nessun ultimatum europeo alla
Serbia, come ipotizzato dalla stampa locale,
ma un "messaggio molto chiaro e forte":
per completare il suo percorso verso l'Ue,
Belgrado deve "allinearsi" alla Politica
Estera e di Sicurezza dell'Unione, anche sul
tema della crisi in Ucraina. Federica
Mogherini, in visita nel Paese nel suo ultimo
giorno di tour nei Balcani, non nasconde la
distanza con la Serbia sulla gestione della
crisi in Ucraina e le responsabilità della
Russia. E non lo fa neppure Ivica Dacic, il suo
omologo serbo che la riceve in mattinata. Il
ministro, che ricopre anche la carica di vice
premier, lo dice chiaramente: Belgrado è
contraria alle sanzioni internazionali contro
Mosca. Ma dall'Europa, aggiunge, non c'è
"alcun ultimatum" e, d'altra parte, la Serbia
"non lo accetterebbe, perché non può
portare a nulla di buono". Una posizione,
questa, condivisa dalla titolare della
Farnesina: "la parola ultimatum non
appartiene al vocabolario dell'Ue", afferma.
Ma nessuno spazio a fraintendimenti: "Il
messaggio è stato questo", "l'allineamento"
è necessario, così come è "fondamentale
aumentare la pressione politica su
Mosca". E' chiaro, dunque, che la posizione
filorussa di Belgrado riguardo alla crisi in
Ucraina, e più in generale "un maggiore
allineamento della Serbia alla Politica Estera
e di Sicurezza dell'Ue", rappresentano uno
dei temi chiave anche del negoziato di
adesione del Paese all'Unione europea.
A questo proposito, Federica Mogherini ha
auspicato che entro il semestre di
presidenza italiana dell'Ue ci possa essere
l'apertura dei capitoli 32 e 35 del negoziato
con
Belgrado,
che
riguardano
rispettivamente la regolamentazione dei
mercati finanziari e la normalizzazione dei
rapporti con il Kosovo. L'accordo di
Belgrado con Pristina e l'apertura dei
negoziati di adesione all'Ue della Serbia
sono stati definiti dal ministro "due
traguardi storici": ora "bisogna continuare
sulla strada delle riforme e del dialogo con il
Kosovo, non appena ci sarà un nuovo
governo in quel Paese", secondo la titolare
della Farnesina. Due condizioni necessarie a
completare il percorso serbo di integrazione
all'Ue.
D'altra parte non ci sono strade alternative:
"Non credo che ci sia l'ipotesi di
interrompere questo percorso, credo sia
insostenibile per voi ma anche per
noi. E' solo una questione di tempi", ha
commentato Federica Mogherini, che ha
confermato questa posizione anche al
presidente della Repubblica Tomislav
Nikolic, al premier Alexandar Vucic e al
presidente del Parlamento Majka Gojkovic.
Se ne riparlerà in futuro, dunque, in
formato bilaterale e multilaterale. Entrambi
i ministri hanno auspicato un nuovo
incontro, entro la fine del semestre di
presidenza italiana dell'Ue. "Speriamo di
rivedere presto Federica. Non importa in
quale veste, se come ministro degli Esteri
italiano o con un'altra carica europea",
quella di Alto rappresentante Ue, "che ci
rallegrerebbe e che appoggiamo di tutto
cuore anche se, purtroppo, non possiamo
esprimere ancora il nostro voto favorevole",
ha spiegato Dacic, confermando il sostegno
esterno della Serbia alla nomina della
Mogherini a capo della diplomazia dell'Ue.
Un sostegno arrivato nei giorni scorsi anche
da Kosovo e Albania.
(Nova) - L'attuale gestione politica in Serbia
ha mostrato determinazione nel compiere il
percorso di adesione europea. Lo ha
dichiarato il presidente serbo, Tomislav
Nikolic, nel corso del colloquio avuto oggi a
Belgrado con il ministro degli Esteri italiano,
Federica Mogherini. Secondo una nota della
presidenza serba, il paese e' intenzionato a
costruire un sistema che lo renda un posto
sicuro per gli investimenti. La titolare della
Farnesina ha sottolineato l'importanza della
regione balcanica per l'Italia, e tale
attenzione e' testimoniata dalla decisione di
compiere un tour nelle capitali della regione
a poche settimane dall'avvio del semestre
italiano di presidenza Ue. L'Italia, ha detto la
Mogherini, continuera' ad offrire il suo
sostegno nel processo di adesione della
Serbia. A questo proposito il ministro ha
auspicato che nel corso del semestre
italiano possano essere aperti alcuni capitoli
negoziali. Il presidente Nikolic ha infine
invitato il capo dello stato italiano, Giorgio
Napolitano,
a
compiere
una
visita in Serbia nel prossimo periodo.
(ANSAmed) - Per accelerare il suo ingresso
nell'Unione europea la Serbia deve
"continuare sulla strada delle riforme e
riprendere il dialogo con Pristina". E' quanto
torna a ribadire oggi da Belgrado il ministro
degli Esteri, Federica Mogherini, dopo avere
incontrato il presidente serbo Tomislav
Nikolic, il premier Aleksandar Vucic e il suo
omologo, Ivica Dacic.
Quest'anno, ha detto Mogherini, in un
punto stampa, la Serbia ha ottenuto
"traguardi storici" con l'avvio dei negoziati
di adesione all'Ue e raggiungendo un
accordo con il Kosovo, grazie a "una forte
leadership politica rafforzata dopo le
elezioni per costruire un percorso di
integrazione", portando a termine riforme
come quella del 'rule of law', giustizia,
media e lavoro. La titolare della Farnesina
ha poi auspicato che durante il semestre di
presidenza italiana dell'Ue si aprano altri
capitoli negoziali.
Dal canto suo, ha fatto sapere il ministro
degli Esteri Dacic, la Serbia conta molto
sull'appoggio della presidenza italiana per il
prosieguo del suo cammino europeo.
"Siamo pronti - ha assicurato - a dare il
nostro contributo al successo della
presidenza italiana". La strada verso l'Ue, ha
rimarcato, "è la nostra priorità e per questo
siamo impegnati nel programma di riforme.
Ottime, ha ricordato, le relazioni
economiche tra Roma e Belgrado: "In
questo l'Italia è in gara con Germania e
Russia e il vostro Paese ha vinto. Vorremmo
che i nostri rapporti oltre che in campo
economico si sviluppassero anche nel
campo politico", ha poi concluso il ministro
degli Esteri.
In tournée nei Balcani, la responsabile della
diplomazia italiana, ha fatto poi sapere che
prossimamente
in
Italia
si
terrà un incontro trilaterale Italia-SerbiaAlbania. Nel pomeriggio il ministro
effettuerà una visita anche a Podgorica.
(ANSA) - Il ministro degli Esteri Federica
Mogherini, oggi in visita a Belgrado anche
nella sua qualità di presidente di turno del
Consiglio europeo, ha sollecitato la Serbia
ad adeguare il più possibile le sue posizioni
con la politica di sicurezza della Ue, ma ha
sottolineato che la Ue non pone ultimatum
di alcun tipo.
"Noi chiediamo che la vostra politica sia
conforme il più possibile alla politica estera
RASSEGNA STAMPA
Lunedi 28 luglio 2014
Ministro Mogherini in visita ufficiale a Belgrado
(Belgrado)
e di sicurezza della Ue, poiché è importante
che l'Europa invii un segnale forte e unitario
alla Russia sulla crisi ucraina, che ogni
giorno si aggrava", ha detto Mogherini in un
incontro-dibattito avuto oggi in parlamento
con i vari gruppi parlamentari. "Ciò non
significa, come scrivono I vostri media,
lanciare un ultimatum. Questa parola non
appartiene al vocabolario della Ue. Si tratta
piuttosto di colloqui", ha affermato il
ministro degli Esteri, che nel pomeriggio si è
trasferito in Montenegro, ultima tappa del
suo giro nei Balcani occidentali.
(Nova) - L'Italia continuerà a sostenere il
percorso europeo della Serbia e il dialogo
fra Belgrado e Pristina. Lo ha dichiarato il
ministro degli Esteri italiano, Federica
Mogherini, nel corso del colloquio avuto
oggi con il premier serbo, Aleksandar Vucic.
Secondo quanto riporta un comunicato
governativo di Belgrado, Vucic e la
Mogherini hanno confermato l'intenzione di
tenere il quarto vertice intergovernativo fra
Italia e Serbia entro la fine dell'anno a
Belgrado. Al centro del vertice vi saranno
innanzitutto i temi economici e quelli legati
Nel
corso
al
settore
energetico.
dell'incontro odierno, prosegue la nota,
sono stati discussi anche temi regionali e
quelli riguardanti la crisi ucraina. Riguardo ai
rapporti bilaterali fra i due paesi, Vucic ha
ribadito che l'Italia è uno dei maggiori e più
affidabili partner della Serbia, e ha
ringraziato Roma per il suo sostegno al
processo di integrazione di Belgrado.
(ANSA) - Il presidente serbo Tomislav
Nikolic ha invitato il capo dello stato Giorgio
Napolitano a compiere una visita in Serbia.
Nikolic, ha reso noto la presidenza in un
comunicato, ha ufficializzato l'invito in
occasione di un colloquio avuto oggi a
Belgrado con il ministro degli esteri,
Federica Mogherini. Nell'incontro il
presidente
ha
ribadito
la
ferma
determinazione della Serbia a progredire
verso la piena integrazione nella Ue.
Mogherini da parte sua ha assicurato il
sostegno dell'Italia nel processo di
avvicinamento di Belgrado all'Unione,
sottolineando come la regione balcanica sia
di "straordinaria importanza per l'Italia, e in
particolare la Serbia".
(Nova) - Il ministro italiano degli Esteri,
Federica Mogherini, ha portato a Belgrado
un messaggio di richiesta per un maggiore
allineamento alla politica estera dell'Unione
europea. Lo ha dichiarato la stessa
Mogherini nel corso del dibattito con i
capigruppo e i capi commissione del
parlamento serbo avvenuto oggi a Belgrado.
Il ministro italiano ha risposto così alla
domanda del capogruppo del Partito
democratico
(Ds),
Borislav
Stefanovic, riguardante eventuali richieste
al governo serbo sulla questione ucraina.
"Credo - ha aggiunto - che un messaggio
come questo, inviato a Belgrado da un
paese amico come l'Italia, possa avere un
impatto positivo". La Mogherini ha smentito
che si tratti di un "ultimatum", secondo il
termine usato da alcuni media locali nei
giorni scorsi. "La parola ultimatum - ha
osservato la Mogherini - non appartiene
al vocabolario dell'Unione europea". La
Mogherini ha infine aggiunto che, di fronte
a una situazione come quella che si sta
verificando in Ucraina, l'unica risposta e'
quella di un messaggio chiaro e unanime
alla Russia. Il ministro Mogherini ha
concluso la visita in Serbia con un incontro
con il presidente del parlamento di
Belgrado, Maja Gojkovic, a cui è seguito un
dibattito con i deputati serbi. Prima ancora
il capo della diplomazia italiana è stata a
colloquio con il vicepremier e ministro degli
Esteri, Ivica Dacic, con il premier serbo
Aleksandar Vucic e con il presidente serbo,
Tomislav Nikolic.
(ANSA) - L'eccellente stato dei rapporti fra
Italia e Serbia è stato constatato in un
colloquio che il ministro degli esteri
Federica Mogherini ha avuto oggi a
Belgrado con il premier serbo Aleksandar
Vucic. In un comunicato diffuso dal governo
si afferma che entrambe le parti hanno
concordato nel definire le relazioni fra i due
Paesi "amichevoli e molto vicine".
Vucic in particolare ha osservato come
l'Italia sia "uno dei partner più affidabili
della Serbia", e "ha ringraziato per
l'appoggio di Roma al processo di
integrazione europea della Serbia". Federica
Mogherini da parte sua, aggiunge il
comunicato, ha sottolineato "l'importanza
della continuità nei rapporti di amicizia", e
la volontà dell'Italia di "continuare ad
appoggiare la prospettiva europea della
Serbia, e la prosecuzione del dialogo con
Pristina". Nell'incontro è stato confermato il
prossimo vertice intergovernativo entro
l'anno a Belgrado, un incontro che sarà
dedicato soprattutto alla collaborazione
economica, in particolare nel campo
energetico.
Vucic
e
Mogherini
hanno parlato inoltre della situazione nei
Balcani e della crisi ucraina.
(ANSA) - Per accelerare il suo ingresso
nell'Unione europea la Serbia deve
"continuare sulla strada delle riforme e
riprendere il dialogo con Pristina". Lo ha
detto il ministro degli Esteri, Federica
Mogherini, al termine di un incontro con il
suo omologo serbo, Ivica Dacic, a Belgrado.
La Mogherini ha ricordato che la Serbia
quest'anno ha ottenuto "traguardi storici"
con l'avvio dei negoziati di adesione all'Ue e
con un accordo con il Kosovo, grazie a "una
forte leadership politica rafforzata dopo le
elezioni per costruire un percorso di
integrazione", portando a termine riforme
come quella del 'rule of law', giustizia,
media e lavoro e attuando i punti
dell'accordo siglato con Pristina l'anno
scorso, ha aggiunto. Mogherini ha auspicato
che durante il semestre a presidenza
italiana si aprano altri capitoli del negoziato.
La Serbia conta molto sull'appoggio della
presidenza italiana per il prosieguo del suo
cammino europeo, ha detto il ministro degli
esteri serbo Dacic a Belgrado, nella
conferenza
stampa
congiunta
con
Mogherini.
La Serbia, ha aggiunto Dacic, spera di aprire
durante la presidenza italiana i primi capitoli
negoziali, in particolare i capitoli 32 e 35.
"Siamo pronti a dare il nostro contributo al
successo della presidenza italiana", ha
affermato Dacic che ha ribadito il forte
impegno europeo di Belgrado. "La strada
verso l'Ue è la nostra priorità e per questo
siamo impegnati nel programma di riforme.
Ci aspettiamo che nonostante alcuni segnali
di stanchezza il processo di allargamento
dell'Unione proseguira'" ha aggiunto il capo
della diplomazia serba.
La Serbia, ha ancora detto Dacic, "vuole
essere fattore di pace e di stabilità nella
regione balcanica ed è molto preoccupata
per gli sviluppi della crisi Ucraina per la
quale è necessario l'immediato cessate il
fuoco". Dacic si è riferito agli ottimi rapporti
bilaterali con l'Italia, che è il maggior
partner economico della Serbia. "In questo
l'Italia è in gara con Germania e Russia e il
vostro Paese ha vinto. Vorremmo che i
nostri rapporti oltre che in campo
economico si sviluppassero anche nel
campo politico" ha concluso il ministro degli
esteri.
(ANSA) - "E' fondamentale aumentare la
pressione politica su Mosca" per l'Ucraina:
lo ha detto il ministro degli Esteri, Federica
Mogherini, rispondendo a una domanda
sulle nuove sanzioni allo studio, e in
particolare a una proposta arrivata da
Londra di togliere a Mosca i prossimi
Mondiali di calcio. "E' imperativo far seguire
alle parole i fatti", ha aggiunto a proposito
delle promesse russe di contribuire a
risolvere la crisi ucraina e in particolare a far
luce sul disastro del Boeing malese.
RASSEGNA STAMPA
Lunedi 28 luglio 2014
Ministro Mogherini in visita ufficiale a Belgrado
(Belgrado)
(TMNews) - Il ministro degli Esteri, Federica
Mogherini, oggi in visita a Belgrado, ha
auspicato che la Serbia proceda sulla strada
delle riforme, e insista nel dialogo con
Pristina, allo scopo di poter completare
quanto prima il suo cammino verso
l'integrazione all'Unione europea. "La Serbia
ha raggiunto traguardi storici per il paese e
per la regione: mi riferisco in particolare
all'accordo con Pristina e all'apertura dei
negoziati all'Ue" ha detto la titolare della
Farnesina, ricevuta a Belgrado dall'omologo
Ivica Dacic. "Speriamo che la Serbia possa
continuare sulla strada delle riforme, specie
nel settore della giustizia, dei media,
dell'occupazione",
ha
aggiunto
il
ministro.Mogherini
ha
poi
ribadito
l'importanza della "ripresa del dialogo con
Pristina, nei prossimi mesi, quando in
Kosovo ci sarà il nuovo governo". "Per
l'Italia e l'Europa la realizzazione delle
riforme interne alla Serbia, la continuazione
del dialogo con il Kosovo e il ruolo di
stabilizzazione del paese nella regione
balcanica è di interesse strategico", ha
aggiunto il ministro. Da parte sua Ivica Dacic
ha ribadito l'intenzione della Serbia di
procedere sulla "strada europea", definita
"una priorità". "La Serbia vuole essere un
fattore di pace e stabilità nella regione e
intende proseguire il dialogo con Pristina. Ci
auguriamo che tutti i paesi dei Balcani
diventino membri dell'Ue", ha commentato
il capo della diplomazia serba.
(AGI) - Belgrado, 28 lug. - "E' fondamentale
aumentare le pressioni politiche su Mosca
affinché' alle parole pronunciate e firmate
di impegno per la de-escalation oggi ci sia
l'imperativo di fa seguire i fatti". Lo ha detto
il ministro degli esteri Federica Mogherini a
proposito della crisi ucraina, nel corso di
una conferenza stampa a Belgrado. "E' la
priorità di tutta la comunità internazionale
sulla quale si è registrata grande unità
nell'ultimo Consiglio Affari esteri", ha
aggiunto il ministro, rinnovando l'appello a
Mosca a facilitare la soluzione della crisi. Per
Mogherini è "importante che Mosca colmi
quella distanza tra le intenzioni e i fatti,
rendendo possibile l'accesso agli esperti
internazionali al sito del disastro aereo del
volo della Malaysia Airlines". Mogherini:
fondamentale aumentare pressione politica
su Mosca Ministro a Belgrado. Dacic: "Far
tacere le armi".
(TMNews) - "E' fondamentale aumentare la
pressione politica su Mosca". Così il ministro
degli Esteri, Federica Mogherini, ha risposto
oggi, durante la sua visita a Belgrado, a una
domanda dei giornalisti sulle pressioni e le
sanzioni internazionali contro la Russia per
le sue responsabilità nella crisi in Ucraina.
"Oggi Mosca deve far seguire alle parole i
fatti. È importante che colmi la distanza tra
le intenzioni, le parole, e una reale
collaborazione" per una soluzione della crisi
ucraina, ha insistito il ministro Mogherini.Da
parte sua l'omologo serbo Ivica Dacic, che
l'ha ricevuta A Belgrado, ha spiegato che "la
Serbia è molto preoccupata per la
situazione
in
Ucraina
e
ritiene
indispensabile far tacere le armi e aprire un
tavolo negoziale". "E' nostro interesse che la
situazione si calmi al più presto", ha insistito
Dacic.
(Nova) - E' importante che Mosca renda
possibile
l'accesso
a
una
squadra internazionale per accertare le
dinamiche dell'abbattimento dell'aereo
malese nell'est dell'Ucraina. Lo ha
dichiarato il ministro degli Esteri italiano,
Federica Mogherini, nel corso della sua
odierna visita a Belgrado. "Oggi - ha detto la
Mogherini - c’è l'imperativo da parte di
Mosca di far seguire i fatti alle parole. In
ambito europeo stiamo lavorando su
questo". Secondo la Mogherini, è
fondamentale aumentare la pressione
politica su Mosca. E' importante - ha
concluso - che Mosca dia dei segnali
concreti, che renda possibile l'accesso ad
una squadra internazionale per accertare le
dinamiche dell'abbattimento dell'aereo, ma
anche per il recupero dei corpi e per l'avvio
di un'inchiesta internazionale.
(ANSA) - Un nuovo vertice bilaterale italoserbo, il quarto, si terrà entro l'anno a
Belgrado. Lo hanno annunciato i ministri
degli esteri Federica Mogherini e Ivica Dacic,
al termine di un colloquio a Belgrado.
Parlando in una conferenza stampa
congiunta, Mogherini ha parlato anche di un
prossimo incontro trilaterale Italia-Serbiadovrebbe
tenere
Albania
che
si
prossimamente in Italia. Un incontro, ha
precisato la titolare della Farnesina, da lei
concordato durante la sua recente visita a
Tirana.
(ANSA) - Il vicepremier e ministro degli
esteri serbo Ivica Dacic ha smentito con
forza oggi le speculazioni della stampa serba
su crescenti pressioni dell'Occidente per
indurre la Serbia ad allinearsi alle sanzioni
occidentali contro la Russia per la crisi
Ucraina.
"Non abbiamo avuto alcun ultimatum da
nessuno", ha detto Dacic parlando ai
giornalisti accanto al ministro degli Esteri,
Federica Mogherini, con la quale ha avuto
oggi un colloquio. "Noi ci auguriamo che
venga prontamente ripristinata la pace sia
in Ucraina che a Gaza - ha aggiunto -. Col
ministro Mogherini abbiamo avuto un
colloquio tra amici e gli amici non parlano la
lingua degli ultimatum".
Il ministro Dacic ha risposto in questi
termini a una domanda relativa a
speculazioni della stampa serba secondo cui
Federica Mogherini avrebbe posto alla
dirigenza serba, durante la sua visita
odierna, un presunto ultimatum per
l'allineamento di Belgrado alle posizioni
dell'Occidente per le sanzioni a Mosca.
(Nova) - Belgrado deve proseguire il
percorso di integrazione europea avviato in
questi anni. Lo ha dichiarato il ministro
italiano degli Esteri, Federica Mogherini, in
un'intervista al quotidiano serbo "Politika".
Il ministro Mogherini, che oggi incontrerà a
Belgrado i massimi vertici politici serbi, ha
sottolineato che la sua visita vuole portare
un messaggio di incoraggiamento in questa
direzione. "Porto - ha detto il ministro - un
messaggio di forte incoraggiamento
affinché' venga proseguito quel cammino
intrapreso negli ultimi anni dalla Serbia. Il
paese condivide con l'Europa le stesse
priorità di crescita economica ed
occupazione. Sono lieta di vedere - ha
proseguito - che il governo serbo,
nonostante la recente tragedia delle
alluvioni, si è mosso con determinazione nel
promuovere
l'agenda
delle
riforme
indispensabili per adeguarsi agli standard
europei, come ha approvato un'importante
riforma del mercato del lavoro".
Una delle priorità della presidenza di turno
italiana dell'Ue, ha inoltre ricordato il
ministro Mogherini, è l'integrazione
europea della regione dei Balcani
occidentali, per completare il progetto
originario dei padri fondatori dell'Europa
unita. "Per questo motivo - ha aggiunto - ho
programmato, nelle prime settimane del
semestre, questa visita nei Balcani
occidentali che si conclude oggi con le
capitali che sono più avanti nel processo di
adesione". Riguardo ai rapporti fra Italia e
Serbia, il capo della diplomazia italiana ha
ricordato che quest'anno cade il 135mo
anniversario dell'avvio delle relazioni
diplomatiche bilaterali. Inoltre, con 3,5
miliardi
di
euro
di
interscambio
commerciale, 2 miliardi di euro di
investimenti e oltre 500 imprese presenti,
l'Italia è il primo partner commerciale e il
primo paese investitore in Serbia.
"Siamo consapevoli - ha aggiunto la titolare
della Farnesina - che per continuare ad
alimentare l’intensità di queste relazioni è
necessario gettare nuove basi per nuove
iniziative di cooperazione economica, ma
anche nel settore della ricerca e
dell'innovazione. Solo poche settimane fa, la
presidente della Regione Friuli Venezia
Giulia, Debora Serracchiani, ha guidato qui a
Belgrado una delegazione di oltre trenta
imprenditori sottoscrivendo intese proprio
nei settori strategici per Italia e Serbia
dell'energia, delle infrastrutture e trasporti
RASSEGNA STAMPA
Lunedi 28 luglio 2014
Ministro Mogherini in visita ufficiale a Belgrado
(Belgrado)
e della ricerca scientifica. Dopo le alluvioni
che hanno così duramente colpito il vostro
paese - ha infine osservato - l'Italia sin da
subito si è mobilitata, anche a Bruxelles. Ma
non basta, perché la solidarietà deve ora
tradursi in rilancio della cooperazione
economica e degli investimenti di imprese
italiane in Serbia".
(ANSA) - Il ministro degli Esteri, Federica
Mogherini, in visita a Belgrado, si è detta
soddisfatta del cammino delle riforme
perseguito
dalla
dirigenza
serba,
nonostante il duro colpo subito dal Paese
balcanico con le recenti devastanti
alluvioni. In una intervista apparsa stamane
sull'autorevole
quotidiano
Politika,
Mogherini - nella sua veste anche di
presidente di turno del Consiglio europeo ribadisce al tempo stesso l'impegno della
presidenza italiana dell'Ue a favore
dell'integrazione europea dei Balcani
occidentali.
"Il messaggio che porto a Belgrado è un
forte incoraggiamento alla Serbia a
proseguire sulla strada intrapresa negli
ultimi anni. La Serbia condivide con
l'Europa le stesse priorità: sviluppo
economico e occupazione", ha detto il
ministro degli Esteri, che oggi conclude in
Serbia e Montenegro un giro nei Balcani
occidentali nell'ambito del quale nei giorni
scorsi ha visitato Bosnia-Erzegovina,
Kosovo, Macedonia e Albania. "Noto con
soddisfazione - ha aggiunto - che il governo
serbo, nonostante le alluvioni, ha
intrapreso con decisione la strada delle
riforme e dell'adeguamento agli standard
europei, comprese le riforme nel campo del
mercato del lavoro".
"Una delle priorità della presidenza italiana
della Ue sarà l'integrazione europea dei
Balcani occidentali, per portare a
compimento il progetto originario dei
fondatori dell'Europa unita e proprio per
questo nelle prime settimane della
presidenza italiana ho intrapreso una
missione nei Balcani occidentali che si
conclude oggi, con la visita nelle capitali che
sono più avanti nel processo di
integrazione", ha affermato Mogherini, che
a Belgrado ha in programma colloqui con il
collega serbo Ivica Dacic, il premier
Aleksandar Vucic e il president Tomislav
Nikolic. Il ministro degli Esteri si è quindi
riferita all'importanza dei rapporti bilaterali
italo-serbi.
"Con 3,5 miliardi di euro di interscambio, 2
miliardi di euro di investimenti e 500
imprese, l'Italia è il principale partner
commerciale e il maggiore investitore in
Serbia", ha detto Mogherini. Anche se, ha
osservato, "siamo consapevoli che sono
necessarie nuove forme di collaborazione,
sia in economia che nel campo della ricerca
e dell'innovazione". A questo riguardo il
ministro si è riferito alla recente visita fatta
a Belgrado dal presidente della Regione
Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani,
alla guida di una nutrita delegazione di
imprenditori, con la firma di "accordi in
settori di interesse strategico per Italia e
Serbia, come l'energia, le infrastrutture, i
trasporti, la ricerca scientifica". "Subito
dopo le recenti alluvioni l'Italia si è
immediatamente adoperata e a Bruxelles
ha dato il suo contributo per gli aiuti alla
Serbia, anche se questo ovviamente non
basta poiché la solidarietà ora deve
manifestarsi
con
la
collaborazione
economica e gli investimenti delle imprese
italiane in Serbia", ha concluso il ministro
Mogherini.
(NOVA) - Proseguire nel cammino delle
riforme e nell’attuazione dell’accordo con
Pristina sono due priorità fondamentali per la
Serbia al fine di costruire il percorso
d’integrazione europea. Lo ha dichiarato il
ministro degli Esteri, Federica Mogherini, nel
corso della conferenza stampa congiunta
tenuta a Belgrado con l’omologo serbo, Ivica
Dacic. “E’ importante continuare sulla strada
delle riforme - ha detto la Mogherini soprattutto nei campi della giustizia, dello
stato di diritto, dei media e del lavoro. Penso
che sia importante che questo momento di
forza politica del governo sia speso per il
beneficio di tutti i cittadini serbi sulla strada
delle riforme interne”.
Il secondo punto decisivo, per la Mogherini, è
la ripresa del dialogo con Pristina dopo che
verrà formato il nuovo governo kosovaro e
l’attuazione dei punti già concordati dalle
parti. “La continuazione del dialogo con il
Kosovo e il ruolo di stabilizzazione regionale
che la Serbia può avere è un interesse
strategico europeo, perché è nell’interesse di
tutta l’Europa. Si tratta di una priorità anche
per la regione dei Balcani e per l’Italia”, ha
aggiunto la Mogherini. Il ministro ha auspicato
che, nel corso del semestre di presidenza
italiana dell’Ue, possano essere aperti alcuni
capitoli
dei negoziati di adesione, in particolare il 35
e il 32. Il capo della diplomazia italiana ha
inoltre reso noto che con Dacic è stato
discusso il tema della prossima presidenza
serba dell’Organizzazione per la sicurezza e
la cooperazione in Europa (Osce). “E’
importante - ha detto la Mogherini –
garantire continuità all’agenda Osce, in
particolare sulla questione ucraina,
proseguendo lo sforzo della presidenza
svizzera”. Durante l’incontro con Dacic è
stato anche affrontato il tema del capitolo
31 dei negoziati d’adesione, riguardante
l’allineamento di Belgrado alla politica
estera dell’Ue. “Da parte italiana – ha
osservato la Mogherini – ho presentato
l’auspicio e la necessità che la Serbia possa
aumentare la sua percentuale di
allineamento”. La titolare della Farnesina
ha concordato con Dacic che verrà definita
una data per il quarto vertice
intergovernativo Italia-Serbia, da tenersi
entro la fine dell’anno. E’ stato infine
concordato che verrà convocato un vertice
trilaterale con l’Albania da tenere in Italia
nei prossimi mesi della presidenza italiana
dell’Ue.
(NOVA) - La Serbia ritiene prioritario il
percorso d’integrazione europea e auspica
un suo avanzamento nel corso del semestre
di presidenza italiana dell’Ue. Lo ha
dichiarato il ministro degli Esteri serbo,
Ivica Dacic, nel corso della conferenza
stampa congiunta tenuta a Belgrado con il
capo della diplomazia italiana, Federica
Mogherini. “La Serbia – ha detto Dacic –
ritiene l’Italia uno dei suoi migliori amici in
Europa. Spero che nel prossimo periodo
faremo ancora dei passi in avanti nel
percorso europeo, aprendo i capitoli 32 e
35 dei negoziati d’adesione. Siamo pronti –
ha concluso il ministro – a dare il nostro
pieno contributo per il successo della
presidenza italiana”. La Serbia, per Dacic,
intende essere un fattore di pace e di
stabilità, proseguendo il dialogo con
Pristina.
“I Balcani – ha detto il ministro – devono
essere una zona di pace e vogliamo che
tutti i paesi della regione diventino membri
dell’Ue”. Riguardo alla questione ucraina,
Dacic ha smentito che la Serbia abbia
ricevuto ultimatum o pressioni da parte
occidentale. Il ministro ha infine ricordato
che a ottobre Belgrado inizierà lo screening
del capitolo negoziale 31, sull’allineamento
alla politica estera, di difesa e sicurezza
dell’Ue.
Dacic
ha
osservato
che
l’allineamento è attualmente al 72-73 per
cento. “Ci siamo associati a dieci
dichiarazioni Ue – ha detto Dacic – mentre
non l’abbiamo fatto su quattro che
riguardavano le sanzioni alla Russia. La
Serbia è particolare, perché ha buoni
rapporti con Russia ed Europa. Belgrado ha
però il suo obiettivo: ovvero allineare la sua
politica estera con quella dell’Ue, e nel
futuro andremo verso la chiusura del
capitolo 31”.
Il ministro degli Esteri italiano, Federica
Mogherini, si reca oggi a Belgrado in visita
ufficiale, nell’ambito di una missione nei
paesi dei Balcani occidentali iniziata giovedì
24 luglio da Sarajevo. A Belgrado la
Mogherini incontrerà il vicepremier e
ministro degli Esteri, Ivica Dacic, con il quale
terrà un punto stampa congiunto.
Successivamente avrà un colloquio con il
primo ministro, Aleksandar Vucic, dopo di
che vedrà il presidente della Repubblica,
Tomislav Nikolic e infine la presidente
dell’Assemblea nazionale, Maja Gojkovic. La
visita si concluderà con un dibattito con i
presidenti di commissioni e gruppi
parlamentari. Dopo Belgrado la Mogherini
si recherà a Podgorica, in Montenegro,
ultima tappa del suo tour balcanico.
RASSEGNA STAMPA
Lunedi 28 luglio 2014
Ministro Mogherini in visita ufficiale a Belgrado
(Belgrado)
TANJUG - Italijanska ministarska spoljnih
poslova Federika Mogerini izrazila je danas
očekivanje da će Srbija u narednom periodu
povećati nivo usaglašenosti spoljne politike
sa EU, dok je šef srpske diplomatije Ivica
Dačić poručio da Srbija na tome radi i
odbacio da je bilo ikakvih ultimatuma s tim
u vezi. "Nadam se da će Srbija povećati
procenat usaglašenosti svoje spoljne
politike sa politikom EU u narednim
nedeljama ili mesecima", izjavila je Mogerini
posle sastanka sa Dačićem u Palati "Srbija",
kojim je otpočela svoju posetu Srbiji. Srbija
ima za cilj usaglašavanje svoje spoljne
politike sa evropskom, što znači da ćemo u
narednom periodu, do završetka svih tih
poglavlja, naročito poglavlja 31, (spoljna
politika) ići ka tome da ispunimo svoje
obaveze, rekao je Dačić.
Na pitanje novinara da li su Srbiji bili
postavljani bilo kakvi ultimatumi na bilo
koju temu i da li je bilo pritisaka, Dačić je to
odlučno odbacio. "Ovo je normalan
razgovor i dijalog, imaćemo ga više puta za
vreme italijanskog predsedavanja, i sa
Italijom i EU ćemo sarađivati najiskrenije i
otvoreno", rekao je Dačić. Podsetivši da u
oktobru predstoji skrining za poglavlje 31
koje se tiče spoljne politike, Dačić je naveo
da je u poslednja tri meseca došlo do
značajnog napretka u u povećanju procenta
usaglašenosti naše spoljne politike sa EU i
da je taj procenat sad veći od 70 odsto.
Prema njegovim rečima, prošle godine je
nivo usaglašenosti iznosio 90 odsto, a u
prvih nekoliko meseci tehničke vlade je
opao na ispod 50 odsto. "Od 14 deklaracija
EU mi smo prihvatili 10, a nismo četiri među
kojima su i sankcije prema Rusiji", dodao je
on. Dačić se, takođe, založio za to da se kriza
u Ukrajini rešava za pregovaračkim stolom.
"Srbija ima specifične i izuzetno bliske
odnose i sa EU i sa Ukrajinom i sa Rusijom, i
nama bi svima bilo u interesu bilo
da se situacija smiri", zaključio je Dačić.
Beogradska štampa pisala je da će Srbiji biti
postavljen ultimatum da se do 1. septembra
priključi sankcijama EU prema Rusiji, kao i
da će šefica italijanske diplomatije iskoristiti
posetu da izvrši pritisak s tim u vezi.
Mogerini je najavila da će se sutra u Rimu
susresti sa šefom diplomatije Švajcarske,
države koja trenutno predsedava OEBS-om,
i da će tom prilikom istaći da je značajno da
Srbija nastavi da tom organizacijom
predsedava na način na koji Švajcarska to
sada čini u smislu rešavanja aktuelnih
pitanja u svetu, kao što je Ukrajina.
Osvrnuvši se na situaciju u Ukrajini, ona je
ocenila da je od suštinske važnosti izvršiti
politički
pritisak
na
Moskvu.
"Imperativ je da Moskva realizuje ono na šta
se obavezala", ukazala je italijanska šefica
diplomatije i dodala da, posle nedavnog
rušenja malezijskog aviona, "treba preći sa
reči na dela i utvrditi šta se tačno dogodilo".
Komentarišući situaciju u Gazi, ona je
naglasila da međunarodna zajednica
insistira na produženju humanitarnog
primirja što je, kako je ocenila, u interesu i
Izraela i Palestine, kao i da je glavni prioritet
da stanovništo u Gazi bude zaštićeno.
Italija je prvi ekonomski i važan politički
partner Srbije, složili su se danas šefovi
diplomatija dve zemlje, izrazivši nadu da će
tokom
italijanskog
predsedavanja
Evropskom
unijom
biti
otvorena
pregovaračka poglavlja 32 i 35.
"Nadamo se da će italijansko predsedavanje
EU dati dodatni podsticaj evropskim
integracijama Srbije", izjavio je Dačić na
zajedničkoj konferenciji za novinare po
završetku sastanka sa Mogerini. Srpski šef
diplomatije je izrazio očekivanje da će, bez
obzira na zamor od proširenja koji postoji
među nekim državama članicama EU, Srbija
napredovati na evropskom putu u skladu sa
svojim zaslugama.
On je podsetio da Srbija ovih dana usvaja
čitav paket reformskih zakona, od onih u
oblasti ekonomije do medijskih. "Srbija će
biti inicijator dobrih odnosa u regionu",
istakao je Dačić i napomenuo da je čitav niz
koraka koje naša zemlja preduzima a koji
nisu laki, počev od dijaloga sa Prištinom,
"iskorak u odnosu na prethodna vremena".
Poručivši da Srbija smatra Italiju jednim od
najvećih prijatelja u Zapadnoj Evropi, Dačić
je istakao da je ta zemlja jedan od naših
najvažnijih partnera na političkom planu, a
da je na ekonomskom - naš partner broj
jedan. "Stalno su se za prvo mesto borile
Rusija, Nemačka, Italija, ali je Italija
pobedila", zaključio je, podsetivši da u Srbiji
radi veliki broj italijanskih preduzeća. Dačić
se, kako je rekao, sa Mogerinijevom
dogovorio da će bilateralna saradnja biti
intenzivna i operativna i najavio da će u
Srbiji, kako se očekuje, do kraja godine biti
održana četvrta zajednička sednica dveju
vlada. Mogerini je navela da je, takođe,
planiran trilateralni sastanak vlada Srbije,
Italije i Albanije.
"Srbija je uspela da postigne istorijske
korake koji su od značaja i za čitavu Evropu,
a pre svega je to sporazum sa Prištinom i
otvaranje pristupnih pregovora", istakla je
ona. Šefica italijanske diplomatije je ukazala
na značaj puta koji, kako je rekla, možemo i
zajedno da pređemo, a to je nastavak
reformi i nakon prvih 100 dana vlade.
"Znam koliko su reforme obavezujuće i
važne", kazala je, istakavši da političke
snage vlade treba da budu upotrebljene u
interesu svih građana, a sve u smislu
unutrašnjih reformi.
Ona je, takođe, ukazala da treba dati
podsticaj dijalogu sa Prištinom, naročito
nakon formiranja nove kosovske vlade.
Mogerini je izrazila saučešće svima koji su
izgubili svoje bližnje u poplavama koje su
nedavno zadesile Srbiju i naglasila da je
Italija spremna da pomogne našoj zemlji i na
putu obnove. Italijansku ministarku su
primili i predsednik Srbije Tomislav Nikolić i
premijer Aleksandar Vučić. Ona će se tokom
dana sastati i sa predsednicom parlamenta
Majom Gojković i učestvovati u panel
diskusiji u skupštini.
TANJUG - Federika Mogerini, ministarka
spoljnih
poslova
Italije,
države
predsedavajuće EU, doputovaće danas u
posetu Beogradu gde će razgovarati s
predsednikom države, premijerom, šefom
diplomatije, predsednicom Skupštine Srbije i
učestvovati u panel diskusiji u parlamentu.
Mogerini je uoči posete Beogradu izjavila da
donosi poruku snažnog ohrabrenja da se
nastavi putem kojim je Srbija krenula
poslednjih godina. "Srbija s Evropom deli
iste
prioritete:
privredni
razvoj
i
zapošljavanje.
Sa
zadovoljstvom
primećujem da je srpska vlada, uprkos
poplavama, odlučno krenula da sprovodi
reforme i prilagođava se evropskim
standardima kao što je usvajanje reforme u
oblasti tržišta rada", rekla je Mogerini za
"Politiku".
Ona je naglasila da će jedan od prioriteta
italijanskog predsedavanja EU biti upravo
integracija Zapadnog Balkana da bi se
zaokružio izvorni projekat u koji su verovali
osnivači ujedinjene Evrope.
"Upravo iz tog razloga, u prvim nedeljama
italijanskog predsedavanja krenula sam na
turneju po zemljama Zapadnog Balkana koja
se završava danas, posetom prestonicama
koje su najviše odmakle u procesu
pridruživanja", rekla je ministarka spoljnih
poslova Italije.
Kada je reč o odnosima dve zemlje,
Mogerini je navela da ove godine slavimo
135.godišnjicu diplomatskih odnosa i da je
sa 3,5 milijarde evra u trgovinskoj razmeni,
dve milijarde evra u investicijama i 500
preduzeća, Italija najvažniji trgovinski
partner i investitor u Srbiji.
"Ali svesni smo da su potrebni i novi vidovi
saradnje, kako u privredi, tako i u oblasti
istraživanja i inovacija. Zato je pre nekoliko
nedelja predsednica regije FurlanijaVenecija-Julija, Debora Serakjani, posetila
Beograd u pratnji delegacije od tridesetak
privrednika i potpisala sporazume upravo u
oblastima od strateškog značaja za Italiju i
Srbiju, odnosno u oblastima energetike,
infrastrukture,
saobraćaja,
naučnog
istraživanja", rekla je Mogerini.
"Posle poplava koje su tako teško pogodile
vašu zemlju, Italija se odmah pokrenula i u
Briselu dala svoj doprinos za pomoć Srbiji,
ali to, naravno, nije dovoljno jer solidarnost
sada treba da se ispolji kroz privrednu
saradnju i ulaganje italijanskih preduzeća u
Srbiju", naglasila je šefica italijanske
diplomatije. Ministarku Mogerini primiće
šef države Tomislav Nikolić, najavljen je i
sastanak šefice italijanske diplomatije s
premijerom Aleksandrom Vučićem, kao i sa
prvim potpredsednikom Vlade Srbije i šefom
diplomatije Ivicom Dačićem. Predsednica
Skupstine Srbije Maja Gojković primiće
takođe ministarku spoljnih poslova Italije, a
potom će u skupštini biti održana panel
diskusija koju će otvoriti predsednica
Narodne skupštine i ministarka spoljnih
poslova Italije. Na panelu će učestvovati i
potpredsednici
Narodne
skupštine,
predsednici poslaničkih grupa, skupštinskih
odbora za evropske integracije i spoljne
poslove i grupe prijateljstva sa Italijom.
Beograd, prema rečima Dačića, očekuje da
tokom italijanskog predsedavanja EU budu
otvorena pregovaračka poglavlja 32 (o
finansijskoj kontroli) i 35 (o ostalim
pitanjima, uključujući Kosovo).
Mogerini je u četvrtak, tokom posete
Sarajevu, potvrdila da će Italija tokom
šestomesečnog predsedavanja EU posebnu
RASSEGNA STAMPA
Lunedi 28 luglio 2014
Ministro Mogherini in visita ufficiale a Belgrado
(Belgrado)
pažnju posvetiti procesu evrointegracije
Zapadnog Balkana.
"Zapadni Balkan strateški je prioritet našeg
predsedavanja, jer će Unija morati da
pokaže dodatno zalaganje u pomaganju
potencijalnim članicama", naglasila je
Mogerini u Sarajevu, prvoj etapi njene
turneje po balkanskim zemljama.
Mogerini je posetila Prištinu, Skoplje i
Tiranu. Italija je 1. jula preuzela
šestomesečno predsedavanje EU od Grčke.
B92, Politika, Tanjug
Beograd -- Federika Mogerini, ministarka
spoljnih
poslova
Italije,
države
predsedavajuće EU, dolazi danas u posetu
Beogradu, gde će razgovarati sa državnim
vrhom.
Planirani su susreti s predsednikom države,
premijerom,
šefom
diplomatije,
predsednicom
Skupštine
Srbije,
a
Mogerinijeva će učestvovati i u panel
diskusiji u parlamentu.
Ministarka Mogerini izjavila je da u Beograd
donosi poruku snažnog ohrabrenja da se
nastavi putem kojim je Srbija krenula
poslednjih godina.
"Srbija s Evropom deli iste prioritete:
privredni razvoj i zapošljavanje. Sa
zadovoljstvom primećujem da je srpska
vlada, uprkos poplavama, odlučno krenula
da sprovodi reforme i prilagođava se
evropskim standardima kao što je usvajanje
reforme u oblasti tržišta rada", rekla je
Mogerini za "Politiku" pred današnjuu
posetu Beogradu.
Ona je naglasila da će jedan od prioriteta
italijanskog predsedavanja EU biti upravo
integracija Zapadnog Balkana da bi se
zaokružio izvorni projekat u koji su verovali
osnivači ujedinjene Evrope.
"Upravo iz tog razloga, u prvim nedeljama
italijanskog predsedavanja krenula sam na
turneju po zemljama Zapadnog Balkana koja
se završava danas, posetom prestonicama
koje su najviše odmakle u procesu
pridruživanja", rekla je ministarka spoljnih
poslova Italije.
Kada je reč o odnosima dve zemlje,
Mogerini je navela da ove godine slavimo
135. godišnjicu diplomatskih odnosa i da je
sa 3,5 milijarde evra u trgovinskoj razmeni,
dve milijarde evra u investicijama i 500
preduzeća, Italija najvažniji trgovinski
partner i investitor u Srbiji.
"Ali svesni smo da su potrebni i novi vidovi
saradnje, kako u privredi, tako i u oblasti
istraživanja i inovacija. Zato je pre nekoliko
nedelja predsednica regije FurlanijaVenecija-Julija, Debora Serakjani, posetila
Beograd u pratnji delegacije od tridesetak
privrednika i potpisala sporazume upravo u
oblastima od strateškog značaja za Italiju i
Srbiju, odnosno u oblastima energetike,
infrastrukture,
saobraćaja,
naučnog
istraživanja", rekla je Mogerini.
"Posle poplava koje su tako teško pogodile
vašu zemlju, Italija se odmah pokrenula i u
Briselu dala svoj doprinos za pomoć Srbiji,
ali to, naravno, nije dovoljno jer solidarnost
sada treba da se ispolji kroz privrednu
saradnju i ulaganje italijanskih preduzeća u
Srbiju", naglasila je šefica italijanske
diplomatije.
(DANAS) - Dačić: Značajna poseta
MogerinijeveAutor: M. Stojanović
Beograd - Poseta ministarke spoljnih
poslova Italije Federike Mogerini u okviru je
predsedavanja Italije Savetu EU i ona će
posetiti ceo region Zapadnog Balkana, kaže
za Danas prvi potpredsednik Vlade Srbije i
ministar spoljnih poslova Ivica Dačić
povodom
današnjeg
dolaska
šefice
italijanske diplomatije u Beograd.
On najavljuje da će tom prilikom biti
razmatrano niz važnih tema, uključujući
ekonomiju.„Razgovaraće se o evropskom
putu Srbije i podršci Italije, o bilateralnim
odnosima, a naročito o ekonomskoj
saradnji, dijalogu Beograda i Prištine,
pomoći za obnovu posle poplava,
regionalnoj saradnji... Reč je o značajnoj
poseti jer mi očekujemo podršku Italije
evropskim integracijama Srbije“, ističe
ministar Dačić.U Ministarstvu spoljnih
poslova Srbije za Danas navode da će se
ministarka spoljnih poslova Italije osim sa
šefom srpske diplomatije susresti i sa
predsednikom
države
Tomislavom
Nikolićem,
premijerom
Aleksandrom
Vučićem, te sa predsednicom Skupštine
Srbije Majom Gojkovićem i predstavnicima
skupštinskih odbora za evropske integracije
i spoljne poslove i Grupe prijateljstva sa
Italijom. Predviđeno je da posle razgovora
Dačić i Mogerinijeva održe zajedničku
konferenciju za novinare. Nakon posete
Beogradu
italijanska
ministarka
će
otputovati u Podgoricu. Mogerinijeva je
prošle sedmice tokom posete Sarajevu
potvrdila da će Italija tokom šestomesečnog
predsedavanja EU, koje je preuzela 1. jula,
posebnu pažnju posvetiti procesu evropske
integracije Zapadnog Balkana. „Zapadni
Balkan strateški je prioritet našeg
predsedavanja, jer će Unija morati da
pokaže dodatno zalaganje u pomaganju
potencijalnim članicama“, naglasila je ona u
Sarajevu, prvoj etapi njene turneje po
balkanskim zemljama. Istom prilikom
poručila je da Italija, u svojstvu
predsedavajućeg EU, insistira da se prošire
sankcije uvedene Rusiji zbog ukrajinske krize
i da će Evropska komisija sačiniti paket mera
koje će se sprovesti u tom kontekstu. Prema
njenim rečima, u već nekoliko navrata
diplomatski napori na terenu nisu dali
rezultate, pa je jednoglasno odlučeno da se
nastavi sa pritiscima na Rusiju. Italijanska
ministarka je u poslednje vreme posetila i
Prištinu, Skoplje i Tiranu. Tokom posete
Prištini izrazila je nadu da će Kosovo za
vreme predsedavanja Italije EU potpisati
Sporazum o stabilizaciji i pridruživanju sa
EU.„Bićemo izuzetno angažovani u tom
pravcu. Što se tiče vizne liberalizacije, svesni
smo frustracija stanovnika Kosova, posebno
omladine. Sarađivaćemo sa EU, a u
međuvremenu naša ambasada izdaje
dugotrajne vize za one koji ispunjavaju
uslove“, rekla je Federika Mogerini. Ona je
ocenila da je dijalog Beograda i Prištine vrlo
važan za budućnost Kosova i dodala da će
EU biti angažovana u rešavanju problema
barikada na reci Ibar u Kosovskoj Mitrovici.
RASSEGNA STAMPA
Ministro Mogherini in visita ufficiale a Belgrado
(Belgrado)
Lunedi 28 luglio 2014
RASSEGNA STAMPA
Lunedi 28 luglio 2014
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Lunedi 28 luglio 2014
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Lunedi 28 luglio 2014
RASSEGNA STAMPA
Lunedi 28 luglio 2014
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Mercoledì 10 settembre 2014
Gruppo di lavoro sull'allargamento del Consiglio dell'Unione europea (COELA) in visita a Belgrado
Video 59
(Belgrado, 10-12 settembre)
L'Italia porta l'Europa in Serbia. Visita a
del
Gruppo
di
Lavoro
Belgrado
sull'allargamento (COELA) del Consiglio
dell'UE (10-12 settembre 2014)
09/09/2014
Comunicato
stampa
dell'Ambasciata
Portare l'Europa in Serbia e offrire alla
Serbia, al suo Governo, Parlamento e
società civile l'opportunità di dialogare
direttamente con i rappresentanti di tutti gli
Stati membri dell'UE che a Bruxelles
discutono di allargamento e dei negoziati di
adesione della Serbia. Grazie a questa visita
i delegati torneranno a Bruxelles con un
quadro più chiaro sulla Serbia e su come
essa sta lavorando per entrare in Europa.
Questo è lo scopo della visita che, per la
prima volta, il Gruppo di Lavoro
sull'Allargamento e sui Paesi che negoziano
l’adesione all’UE (COELA) del Consiglio
dell'UE svolgerà a Belgrado tra il 10 e il 12
settembre per iniziativa della Presidenza
Italiana che pone l'allargamento e
l'integrazione europea dei Balcani tra le
priorità del suo programma insieme
all'obiettivo di avvicinare l'Europa ai
cittadini.
Grazie alla fattiva collaborazione del
Governo serbo, ed in particolare al sostegno
del Ministero degli Esteri di Belgrado, il
programma della visita è molto intenso e
consentirà ai diplomatici europei di
incontrare le Istituzioni serbe, tra cui
rappresentanti
del
Governo
e
dell'Assemblea Nazionale, e la società civile.
Oltre al Capo Negoziatore con l'Unione
Europea e al Capo dell'Ufficio per il Kosovo,
l'agenda prevede incontri con il Ministro
degli Affari Esteri, il Ministro degli Interni, il
Ministro della Giustizia, il Ministro delle
Finanze, il Ministro degli Affari europei, la
leadership del Parlamento e con un gruppo
di rappresentanti di organizzazioni non
governative. Grazie all'Ente serbo per il
Turismo alla fine della loro visita i delegati
avranno anche la possibilità di visitare
alcuni dei monumenti della Serbia a
Belgrado, Sremski Karlovci e Novi Sad.
Il COELA, attualmente presieduto da una
diplomatica italiana, riunisce i 28
rappresentanti degli Stati membri, che si
incontrano regolarmente a Bruxelles per
discutere e preparare le decisioni del
Consiglio dell'UE in materia di allargamento,
compresi natuSerbia-Ue: al via domani visita
Coela a Belgrado su iniziativa presidenza di
turno italiana.
(Agenzia Nova) - 09 set - rende il via domani
la visita a Belgrado del Gruppo di lavoro
sull'allargamento del Consiglio dell'Unione
europea (Coela). La delegazione sarà per la
prima volta in Serbia dal 10 al 12 settembre,
su iniziativa della presidenza di turno
italiana dell’Ue che pone l'allargamento e
l'integrazione europea dei Balcani tra le
priorità del suo programma. L’agenda della
visita, stilata con la collaborazione del
governo serbo ed in particolare con il
sostegno del Ministero degli Esteri di
Belgrado, consentirà ai diplomatici europei
di incontrare le istituzioni nazionali, tra cui
rappresentanti del governo, dell'assemblea
parlamentare e della società civile.
Oltre al capo negoziatore con l'Unione
europea, Tanja Miscevic, e il capo
dell'Ufficio per il Kosovo, Marko Djuric,
l'agenda prevede incontri con il ministro
degli Esteri Ivica Dacic, il ministro
dell’Interno Nebojsa Stefanovic, il ministro
della Giustizia Nikola Selakovic, il Ministro
delle Finanze Dusan Vujovic, il Ministro per
l’Integrazione europea Jadranka Joksimovic,
i rappresentanti del parlamento e un
gruppo di esponenti delle organizzazioni
non governative. Grazie all'Ente serbo per il
turismo al termine della visita i delegati
avranno anche la possibilità di visitare alcuni
dei monumenti nazionali presenti a
Belgrado, Sremski Karlovci e Novi Sad.
Il Coela, attualmente presieduto da una
diplomatica italiana, riunisce i 28
rappresentanti degli stati membri, che si
incontrano regolarmente a Bruxelles per
discutere e preparare le decisioni del
Consiglio dell'Ue in materia di allargamento,
compresi i negoziati di adesione della
Serbia. In un’intervista alla stampa locale,
l’ambasciatore d’Italia a Belgrado Giuseppe
Manzo ha sottolineato come l’allargamento
sia una delle priorità della presidenza
italiana. “Riteniamo – ha osservato – che il
posto della Serbia sia in Europa, e vediamo
l’integrazione della regione come la
realizzazione del progetto dei fondatori
dell’Ue”.
Per questa ragione, ha proseguito Manzo, il
ministro degli Esteri italiano, Federica
Mogherini, ha deciso di visitare Belgrado e
le altre capitali della regione nel primo mese
in cui l’Italia ha assunto la presidenza
dell’Unione. La Mogherini, che nel
frattempo è stata nominata Alto
rappresentante per la politica estera
dell’Ue, nella sua visita a luglio aveva
partecipato nella sede del parlamento di
Belgrado alla tavola rotonda dal titolo
“L’Italia porta l’Europa in Serbia”. Con la
visita del Coela, ha osservato Manzo,
“continuiamo a portare l’Europa in Serbia.
Con ciò offriamo l’occasione unica alla
Serbia di rivolgersi direttamente ai
rappresentanti di tutti i paesi membri che,
insieme a voi, prendono parte al processo di
adesione della Serbia”.
(Nova) - 11 set - Il ministro degli Esteri
serbo, Ivica Dacic, ha incontrato oggi il
Gruppo di lavoro sull'allargamento del
Consiglio dell'Unione europea (Coela) in
visita a Belgrado. Secondo quanto riporta un
comunicato ministeriale, il capo della
diplomazia serba ha illustrato le attività
messe in campo dal governo di Belgrado per
proseguire nel percorso di integrazione
europea, con l'auspicio che i primi capitoli
negoziali di adesione possano essere aperti
entro la fine dell'anno. Dacic ha ricordato
che fino ad ora è stato completato lo
screening di 14 capitoli nell'ambito dei
negoziati di adesione, mentre sette sono
attualmente in corso. Il 10 ottobre, ha
aggiunto, si terrà lo screening del capitolo
31, riguardante la politica estera e di
sicurezza dell'Unione europea. Il ministro
degli esteri di Belgrado ha infine colto
l'occasione dell'incontro per illustrare le
attività in agenda in previsione della
presidenza di turno dell'Organizzazione per
la sicurezza e la cooperazione in Europa
(Osce) da parte della Serbia.
(Nova) - 11 set - Il ministro per
l'Integrazione europea serbo, Jadranka
Joksimovic, ha incontrato oggi il Gruppo di
lavoro sull'allargamento del Consiglio
dell'Unione europea (Coela) in visita a
Belgrado. Secondo quanto riporta un
comunicato ministeriale, il ministro serbo
ha illustrato le priorità del governo per
allineare entro il 2018 la sua legislazione a
quella europea. La Joksimovic ha inoltre
ringraziato i membri dell'Ue per il costante
supporto alla Serbia, sia attraverso i suoi
esperti che dal punto di vista finanziario.
L'allargamento
europeo,
ha
infine
osservato, è un processo nell'interesse di
tutte le parti.
Comunicato del Governo serbo: Serbia
conferma la capacità amministrativa per i
negoziati con l’UE - 11 set - Il primo vice
presidente del Governo della Repubblica di
Serbia e ministro degli Esteri Ivica Dacic si è
incontrato oggi con i membri della
delegazione del Comitato per l’allargamento
del Consiglio dell’Unione europea (COELA),
che è in visita di tre giorni a Belgrado,
organizzata su iniziativa d’Italia, la quale dal
1 luglio presiede il Consiglio dell’UE. Dacic
ha informato i diplomatici di 28 paesi
membri
dell’Unione
europea
e
i
rappresentanti della Commissione europea
con le attività riformatorie e legislative che
il nostro paese conduce con lo scopo di
aprire i primi capitoli nel processo dei
negoziati entro la fine di questo anno.
Il passato corso dello screening, nell'ambito
del quale sono completati gli screening di
14 capitoli, e per sette sono ancora in corso,
è stato stimato come riuscito, e Serbia ha
mostrato di avere le buone capacità
amministrative.
Siccome il 10 ottobre si terrà lo screening
bilaterale per il Capitolo 31 – la politica
RASSEGNA STAMPA
Mercoledì 10 settembre 2014
Gruppo di lavoro sull'allargamento del Consiglio dell'Unione europea (COELA) in visita a Belgrado
Video 60
Video 61
(Belgrado, 10-12 settembre)
estera e la politica della sicurezza dell'UE, il
cui portatore è il Ministero degli Esteri, al
quale assisterà anche il ministro Dacic, la
particolare attenzione è stata prestata ai
settori rilevanti per esaminare questo
capitolo, come l'appoggio alla politica estera
e della sicurezza dell'UE e la cooperazione
regionale nei Balcani.
Dacic ha informato i membri del COELA
anche sull’intensiva agenda internazionale e
molte attività della politica estera e ha
particolarmente
rilevato
la
grande
responsabilità che Serbia avrà nel prossimo
anno, quando sarà presidente di rotazione
all’OSCE, nonché l’importanza di quella
presidenza per l’intera regione.
Il primo vice presidente del Governo ha
espresso l’aspettativa che i membri dell’UE
riconosceranno e rispetteranno gli impegni
che Serbia ha fatto nell’ambito del processo
delle integrazioni europee, il che
permetterebbe di mantenere la dinamica
prevista dell’apertura dei primi capitoli dei
negoziati entro la fine di questo anno, si
dice nella dichiarazione del Ministero degli
Esteri.
Comunicato Ministero della Giustizia serbo
- 11 set - Il ministro della giustizia Nikola
Selakovic ha incontrato oggi i membri della
delegazione COELA, con i quali ha discusso
delle attività svolte dal Ministero della
giustizia essenziali per il progresso della
Serbia sul percorso dell’integrazione UE. Il
ministro Selakovic ha sottolineato che la
giustizia è uno settori più complessi e più
soggetti al verificarsi di problemi, ma che
negli ultimi due anni sono stati compiuti
passi importanti verso la rule of law,
riconosciuti come tali anche da parte della
CE. Egli ha ricordato che la Serbia ha
adottato strategie nazionali – per la riforma
del sistema giudiziario 2013-2018 e per la
lotta alla corruzione, ed ha altresì ribadito
come, insieme a tali strategie, fossero
sviluppati e successivamente approvati i
relativi piani d’azione. Selakovic ha aggiunto
che, grazie a tali strategie e piani d’azione,
sviluppati da codesto dicastero insieme agli
esperti UE, è stata redatta e poi inoltrata
alla Commissione europea la prima bozza
del Piano d’azione per i negoziati sul
Capitolo 23. Egli ha infine auspicato che il
Piano d’azione definitivo possa essere
compiuto nei prossimi due mesi, ma che ciò
non sarebbe che l’inizio del vero lavoro,
essendo necessaria una realizzazione
coerente e determinata del piano in
oggetto. Durante i colloqui, Selakovic ha
inoltre dichiarato che le attività del
ministero da lui capeggiato mirano con
convinzione verso i tre pilastri deteriminanti
il Capitolo 23 – creazione di un sistema
giudiziario efficace e indipendente, lotta alla
corruzione e il rafforzamento del ruolo della
società civile al fine di promuovere il
rispetto dei diritti umani. L’ambasciatore
d’Italia in Serbia Giuseppe Manzo ha
ricordato come la rule of law sia la priorità
assoluta di ogni Paese moderno e
democratico ed ha dichiarato che la Serbia
ha fatto dei progressi in quel senso
adottando determinate leggi e strategie.
Egli ha sottolineato come il prossimo passo
importante per la Serbia sia l’applicazione di
tali leggi. I rappresentanti COELA hanno
rilevato che il Capitolo 23 è la chiave dei
negoziati con l’UE e che la Serbia ha davanti
a sé, sulla strada dell’eurointegrazione, un
grande lavoro da fare e numerosi sfide da
affrontare.
(TANJUG) - 11 set - Il direttore dell’Ufficio
per il Kosovo Marko Djuric ha espresso oggi
davanti ai rappresentanti del Gruppo Coela
il desiderio della Serbia di attuare tutti gli
elementi
dell'Accordo
di
Bruxelles,
aggiungendo che la comunità serba in
Kosovo deve essere forte dal punto di vista
economico e politico. Lui ha detto che tale
obiettivo “non può essere raggiunto se non
si risolve la questione dei diritti di proprietà
in Kosovo, sia privata che pubblica, e finché
non sarà risolta la questione di 247.000
sfollati. Djuric ha detto ai suoi interlocutori
che la Serbia è pronta a presentare in modo
trasparente tutto quello che sta finanziando
in Kosovo, aggiungendo che il Paese non
rinuncerà a quei finanziamenti.
Djuric ha informato il Gruppo Coela su cosa
significa vivere oggi in Kosovo e quali sono i
problemi che il nord del Kosovo sta
affrontando quando si tratta della creazione
di istituzioni che saranno riconosciute da
Belgrado, Pristina e Bruxelles. „Abbiamo
discusso molto dell'economia e del
problema dei posti di lavoro“, ha precisato
Djuric. „Sono convinto che dopo la
formazione del nuovo Governo kosovaro, i
rappresentanti serbi ne faranno parte e che
potremo lavorare con loro e con tutti gli
altri per risolvere numerosi problemi“, ha
detto Djuric. Secondo Djuric, Belgrado vuole
portare avanti i colloqui delle due parti a
Bruxelles, con i temi che riguardano i diritti
di proprietà, tutela della Chiesa ortodossa
serba e del patrimonio culturale. Lui ha
aggiunto che nella riunione si è discusso
anche delle emissioni di mandati d'arresto
ed effettivi arresti dei serbi in Kosovo: "Ho
detto chiaramente che la nostra posizione è
che la missione Eulex deve collaborare con
la comunità serba come anche il popolo
serbo deve avere contatti con la missione
europea in modo di risolvere i problemi“, ha
dichiarato Djuric.
RASSEGNA STAMPA
Mercoledì 10 settembre 2014
Gruppo di lavoro sull'allargamento del Consiglio dell'Unione europea (COELA) in visita a Belgrado
Video 62
Video 63
(Belgrado, 10-12 settembre)
Tanjug, PRVI PRIORITET ČLANSTVO U EU
Predsednik Srbije Tomislav Nikolić izjavio je
danas da je punopravno članstvo u
Evropskoj uniji prvi prioritet nove Vlade
Srbije Predsedni Srbije je rekao da smo
posvećeni tom cilju i opredeljenju da
pristupne pregovore okončamo u 2018.
godini i da bi Srbija u tom slučaju mogla da
bude član EU do 2020. godine.
Nikolić je u obraćanju članovima Komiteta
za proširenje EU (COELA) u palati Srbija,
izrazio zadovoljstvo što je Srbija domaćin
predstavnicima svih zemalja članica EU i
posebno je zahvalio Italiji, predsedavajućem
Saveta EU, što je predložila da se ova poseta
Komiteta, umesto u Rimu, ovoga puta održi
u Beogradu. "Vi dobro znate da je
punopravno članstvo u EU prvi prioritet
nove Vlade Srbije. Verujem da ste se danas
dodatno uverili da smo veoma posvećeni
ostvarivanju ovog cilja i da smo opredeljeni
da pristupne pregovore okončamo do kraja
njenog mandata 2018. godine. Srbija bi u
tom slučaju do 2020. mogla da postane
punopravna članica EU. Sve ostalo zavisiće
od EU", rekao je predsednik Srbije.
Nikolić je naznačio da je početkom ove
godine, otvaranjem pristupnih pregovora,
započela poslednja etapa puta.
"Ona vodi prilično uzbrdo i zahteva velike
napore, ali na kraju uspona je samo jedan
cilj - da postanemo deo ujedinjene Evrope
kojoj svakako pripadamo istorijom koju
delimo,
jedinstvenim
kulturnim
i
visokoškolskim
prostorom,
istovetnim
sistemom vrednosti u pogledu uređenja
države i društva", rekao je Nikolić.
On je podvukao da je Srbija posvećena
sprovođenju reformi u svim oblastima,
posebno vladavine prava, unutrašnjih
poslova, zaštite ljudskih prava i prava
manjina. Kako je rekao, novi pristup EU
kojim
je
predviđeno
otvaranje
najzahtevnijih poglavlja - 23 i 24 na samom
početku pregovaračkog procesa, vidimo kao
korak koji će doprineti bržoj transformaciji
države i društva i ubrzanju samog
pregovaračkog procesa.
"Evropske integracije posmatramo kao
najefikasniji i najbrži način da dostignemo
visoke standarde u ovim oblastima ključnim
za sveobuhvatni napredak", istakao je
predsednik Sbije koji je dodao da je to,
uostalom, i preduslov za privlačenje stranih
investicija, aktiviranje malog i srednjeg
preduzetništva
i
obezbeđivanje
ekonomskog rasta i društvenog prosperiteta
zemlje. On je goste obavestio da se Srbija,
usvajanjem Strategije o reformi pravosuđa i
Strategije za borbu protiv korupcije, 2013.
godine, uhvatila u koštac sa korupcijom koju
nastoji da iskoreni i izgradi kulturu nultog
stepena tolerancije prema korupciji.
Prema njegovim rečima, bilo bi veoma
korisno da do kraja godine otvorimo
poglavlje 32, "ne samo radi obezbeđivanja
finansijske kontrole utroška budžetskih
sredstava", već i što bi to u velikoj meri
doprinelo upravo uspešnijoj borbi protiv
korupcije i organizovanog kriminala.
"Stoga se nadamo da će i one zemlje EU
koje još uvek nisu definisale svoj stav u
pogledu dinamike otvaranja prvih poglavlja,
ovo pitanje sagledati i u tom kontekstu",
rekao je Nikolić. Kako je ocenio, evropska
perspektiva bila je i ključni faktor koji je
omogućio uspeh dijaloga Beograda i
Prištine. "Uspešnost ovog dijaloga pokazala
je da politika proširenja i dalje predstavlja
snažnu motivacionu snagu na zapadnom
Balkanu. Na ovom primeru video se i
međunarodni značaj EU kao faktora koji je u
stanju da rešava krize i suštinski doprinosi
stabilnosti i bezbednosti na evropskom tlu",
naglasio je predsednik Srbije. On je naveo i
da se nada da će EU, odnosno njene države
članice, uvažiti pozitivne korake koje je
Srbija učinila u nameri da normalizuje
odnose na Kosovu i Metohiji i da će,
vrednujući naše napore i rezultate, doneti
odluku da se što je skorije moguće otvori
poglavlje 35.
Predsednik Srbije je ukazao i da je
perspektiva članstva u EU imala, takođe,
pozitivan efekat i na region Balkana koji
danas sarađuje na konkretnim projektima, a
da se otvorena pitanja u regionu...rešavaju
dijalogom.
"Verovatno ste upoznati da sam, zajedno sa
predsednicima Bosne i Hercegovine,
Hrvatske i Crne Gore, 29. avgusta ove
godine u Mostaru potpisao Deklaraciju o
nestalim licima, čiji je cilj da podstakne
proces pronalaženja nestalih u regionu. To
je pitanje koje godinama opterećuje naše
odnose, a koje mora biti rešeno zarad naše
zajedničke budućnosti na ovim prostorima",
ukazao je Nikolić.
On je podsetio i da je Srbija nedavno u
Berlinu predstavila projekte kojima je cilj
bolje povezivanje regiona jačanjem
železničke i putne infrastrukture, ukidanjem
carinskih barijera i stvaranjem asocijacije
mladih. "Sve ovo je dokaz da region danas
zajedno radi i sarađuje, a ovom procesu
regionalne saradnje u velikoj meri doprinele
su evropske integracije. Solidarnost u
regionu postala je ključna reč tokom
nedavnih poplava koje su pokazale koliko
smo ranjivi pred prirodom i koliko smo jači
kada radimo i nastupamo zajedno", rekao je
on. Nikolić je naznačio da je Srbija
opredeljena da očuva princip solidarnosti
regiona u evropskim integracijama, uz
međusobno
pomaganje
i
razmenu
iskustava. "Sa druge strane, očekujemo da
EU ostane privržena takozvanom „principu
regate" kada je reč o proširenju, kako bi se
omogućilo da svako napreduje prema
učinku i ostvarenim reformama, bez
nametnutnog ujednačavanja tempa", dodao
je Nikolić. On je članovima Komiteta poručio
da iskoriste boravak u Srbiji i iz prve ruke se
upoznaju sa usvajanjem i primenom
reformskih zakona u Srbiji i da neposredno
saznaju u kojoj meri je Srbija posvećena
ispunjenju svoje evropske agende.
"Za nas je veoma važno da sa državama
članicama EU imamo što intenzivniji dijalog od susreta na najvišem nivou, do toga da
ljudi koji se, poput članova COELA, kroz
svoje redovne aktivnosti bave Srbijom i
regionom i razmatraju pitanja od značaja za
proces proširenja, imaju priliku da posete i
bolje upoznaju našu zemlju", rekao je on.
"Uveren sam da vaša poseta neće biti
korisna samo za teme kojima se bavite na
profesionalnom planu, već i za upoznavanje
sa ljudima, našom bogatom kulturom i
običajima. Smatram to veoma bitnim, jer
ćete na taj način bolje razumeti Srbiju. Tako
će Srbija, od teme koja se nalazi na vašoj
nedeljnoj agendi, postati nešto mnogo bliže
i konkretnije", rekao je predsednik Srbije.
On je uputio iskrene čestitke predstavnicima
Poljske i Italije povodom imenovanja
premijera Donalda Tuska i ministra
inostranih poslova Frederike Mogerini na
funkcije predsednika Evropskog saveta i
Visokog predstavnika EU za spoljnu i
bezbednosnu politiku.
Skupu se obratila i predsedavajuća Komiteta
Ðorđa Deparolis koja je navela da su svedoci
izuzetnih napora i stremljenja koje Srbija
čini i dodala da oni kao predstavnici 28
zemalja članica daju punu podršku Srbiji na
njenom putu ka EU.
Ambasador Italije u Beogradu Ðuzepe
Manco, takođe, je istakao tu podršku i
istovremeno naveo da je Italija najveći
investitor u Srbiji. On je dodao da je to i
zbog tradicionalno dobrih odnosa između
dve zemlje, ali i zbog toga ostvarivanja
zajedničkih interesa. On je rekao da je,
takođe, EU najveći spoljnotrgovinski partner
Srbije i dodao da i Unija i Italija imaju interes
u tome da ovaj region bude prosperitetan i
stabilan. Skupu je prisustvovao i šef
delegacije EU u Srbiji Majkl Devenport.
(TANJUG) - DAČIĆ RAZGOVARAO SA
ČLANOVIMA DELEGACIJE COELA, EU DA
PREPOZNA NAPORE SRBIJE
Delegaciju COELA koja boravi u trodnevnoj
poseti Beogradu primio je danas i prvi
potpredsednik Vlade Srbije i šef
diplomatije Ivica Dačić. Prvi potpredsednik
vlade i ministar spoljnih poslova Ivica Dačić
rekao je danas da očekuje da će članice EU
prepoznati i uvažiti napore koje Srbija ulaže
u okviru procesa evrointegracija, što bi
omogućilo da se održi planirana dinamika
otvaranja prvih pregovaračkih poglavlja do
kraja 2014. godine.
Dačić je na sastanku sa članovima delegacije
Komiteta za proširenje Saveta Evropske
unije (COELA), upoznao diplomate 28
zemalja članica EU i predstavnike Evropske
komisije sa reformskim i zakonodavnim
aktivnostima koje Srbija sprovodi u cilju
otvaranja prvih poglavlja u pregovaračkom
procesu do kraja ove godine.
On je ,kako se navodi u saopštenju MSP,
naglasio da je dosadašnji tok skrininga, u
okviru kog je okončan skrining u 14
poglavlja, a sedam je još u toku, ocenjen kao
uspešan, a Srbija je pokazala da raspolaže
dobrim administrativnim kapacitetima.
Imajući u vidu da će se 10. oktobra održati
bilateralni skrining za Poglavlje 31 - spoljna i
bezbednosna politika EU, čiji je nosilac
aktivnosti Ministarstvo spoljnih poslova
tokom razgovora posebna pažnja posvećena
je oblastima relevatnim za razmatranje ovog
poglavlja, kao što su podrška spoljnoj i
bezbednosnoj politici EU i regionalna
saradnja na Balkanu. Ministar Dačić
iskoristio je priliku da članove COELA
upozna sa intenzivnom međunarodnom
agendom i brojnim spoljno-političkim
RASSEGNA STAMPA
Mercoledì 10 settembre 2014
Gruppo di lavoro sull'allargamento del Consiglio dell'Unione europea (COELA) in visita a Belgrado
Video 64
(Belgrado, 10-12 settembre)
aktivnostima, a naročito je istakao veliku
odgovornost koju će Srbija imati naredne
godine, kada bude predsedavala OEBS, kao i
značaj ovog predsedavanja za čitav region.
Delegacija Komiteta boravi u trodnevnoj
poseti Beogradu, na inicijativu Italije, koja
od 1. jula predsedava EU.
(TANJUG) - Ministarka bez portfelja
zadužena za evropske integracije Jadranka
Joksimović izjavila je danas da je dolazak
delegacije Komiteta za proširenje Saveta
Evropske unije (COELA) prilika da se
predstavi celokupan reformski proces koji je
Srbija uveliko započela.
Joksimović je Tanjugu u Palati Srbija, gde je,
pored nje i više ministara imalo sastanke sa
delegacijom COELA, podvukla da je prvi put
da ta delegacija održava sastanak u zemlji
kandidatu, što se nikada ranije dešavalo jer
je običaj da se taj sastanak drži u zemlji koja
je aktuelni predsedavajući Unijom što je u
ovom slučaju Italija.
"Međutim u dogovoru sa Italijom odlučili su
da dođu u Beograd i to je zaista izvanredna
vest" rekla je Joksimović koja je istakla da je
veoma važna i činjenica da su ovde ljudi koji
su svi diplomate i koji se bave pripremom
izveštaja o Srbiji i odlukama koje Savet
donosi. Ona je podvukla da je važno što su
oni u Beogradu i kada se imaju u vidu
najnovije promene u EK i nova postavljenja.
"Vrlo je važno da sa njima uspostavimo
kontakt" naglasila je Joksimović i ocenila da
je bitno i da upoznaju našu zemlju.
Kako je navela, svi resorni ministri važni za
proces evrointegracija razgovaraće sa njima
i značajno je to da članovi COELA dobiju
informacije iz prve ruke kako bi mogli, da
kada diskutuju u Briselu o Srbiji, na neki
način znaju o kojoj zemlji diskutuju, znaju
ljude sa kojima pričaju... "To je značajan
pomak u razumevanju i komunikaciji" kazala
je Joksimović. "Mi ćemo ovu priliku zaista
iskoristiti da predstavimo ceo reformski
proces koji je uveliko započeo, sve ono što
smo uradili i šta sve planiramo da uradimo"
naznačila je ministarka.
Ministarstvo pravde Srbije prosledilo je
Evropskoj komisiji prvi nacrt Akcionog
plana za pregovare o Poglavlju 23, koji se
odnosi na pravosuđe, borbu protiv
korupcije i osnovna prava.
Ministar pravde Nikola Selaković rekao je
da veruje da će finalni Akcioni plan biti
završen u naredna dva meseca, navodi se u
saopštenju Ministarstva pravde.
To međutim, prema rečima Selakovića, nije
kraj posla, već početak jer je potrebna
dosledna i jaka primena tog plana.
EK bi sada trebalo da iznese svoje sugestije
na nacrt Akcionog plana i vrati ga na
eventualnu doradu. Nakon konačne verzije
Akcinog plana koji potvrde države članice
EU, mogu da počnu pregovori o pristupanju
Srbije EU, jer se Poglavlje 23 otvara prvo,
rekao je on.
Tokom razgovora sa Delegacijom o
aktivnostima Ministarstva od kojih zavisi
napredak Srbije na putu ka EU, Selaković je
ukazao da je prvi nacrt Akcionog plana za
pregovore o Poglavlju 23 izrađen
zahvaljujući nacionalnim strategijama za
reformu pravosuđa od 2013-2018. godine i
za borbu protiv korupcije i akcionim
planovima za njihovo sprovođenje.
Aktivnosti ministarstva su, kako je naveo
Selaković, snažno usmerene na tri osnovna
stuba Poglavlja 23, a to izgradnja efikasnog i
nezavisnog pravosuđa, borba protiv
korupcije i jačanje uloge civilnog društva u
cilju unapređenja i poštovanja ljudskih
prava.
(BETA) - Miščević: Poseta Komiteta
izuzetno važna za Srbiju
Šefica Pregovaračkog tima Srbije sa EU
Tanja Miščević ocenila je današnju posetu
delegacije Komiteta za proširenje Saveta
Evropske unije kao izuzetno važnu, jer se
"sve što prođe kroz ruke Komiteta
automatski prihvata". "To je prva trijaža
svega što mi radimo, zato je važno da
članovi tog komiteta razgovaraju sa
ministrima, direktorom Kancelarije za
Kosovo i Metohiju Markom Đurićem, jer su
to ključna politička pitanja važna za dalje
razumevanje", navela je ona za televiziju
B92.
Komentarišući izjavu predsednika Evropske
komisije Žan-Klod Junkera da u narednih pet
godina neće biti novih članica Evropske
unije, Miščević je rekla da je to realistična
izjava, te da su i procene Srbije da ne može
pre 2020. postati članica.
"On je u junu već izjavio da u narednih pet
godina neće biti novih članica Evropske
unije. Reč je o realističnoj izjavi, to su i naše
procene da Srbija pre 2020. godine ne može
postati članica Evropske unije, jer je i nama
važniji kvalitet naših reformi od ubrzanja
procesa pristupa", kazala je Miščević.
Delegacija Komiteta sastala se danas s
predsednikom Srbije Tomislavom Nikolićem,
ministrom spoljnih poslova Ivicom Dačićem,
ministrom pravde Nikolom Selakovićem,
ministarkom zaduženom za evropske
integracije Jadrankom Joksimović.
(TANJUG) - Đurić: Srbi na KIM da budu
ekonomski i politički snažni
Direktor kancelarije za KIM Marko Đurić
preneo je danas predstavnicima Komiteta za
proširenje Saveta EU želju Srbije da se
sprovedu svi elementi Briselskog sporazuma
i da srpska zajednica u pokrajini bude
ekonomski samoodrživa i politička snažna.
Đurić je rekao da je sagovornicima preneo
da je Srbija spremna da na transparentan
način prikaže šta sve finansira na KIM i da
od tog finansiranja neće odustati.
"Preneo sam predstavnicima EU da Srbija
želi da se elementi Briselskog sporzuma
sprovedu i da se kroz nekoliko godina na
KIM imamo ekonomski samoodrživu
politički snažu i dugoročno stabilnu srpsku
zajednicu", rekao je Đurić novinarima.
On je naveo i da je sagovornicma preneo
"da tog cilja ne možemo da dođemo dok ne
rešimo pitanje imovine na KIM , kako
privatne tako i javne i dok ne budemo rešili
pitanje 247.000 prognanih i interno
raseljenih". Đurić je, uz napomenu da je
razgovor vodio " krajnje otvoreno i iskreno i
ne u uštogljenom diplomatskom maniru",
dodao i da je na sastanku preneo kako
izgleda život naših ljudi na KIM.
Prema njegovim rečima, na isti način je
sagovornicma saopštio koje su brige na
severu KIM vezano za proces primene i
uspostavljanje institucija koje će biti
priznate i od Beograda, Prištine i
međunarodne zajednice. "Govorili smo
dosta i o ekonomij i da je najveći problem u
ekonomskoj sferi i sigurnosti radnih
mesta...otvoreno
sam
rekao
predastavnicima EU da Srbija jeste spremna
da na potpuno transparentan način prikaže
sve što finasira na KIM ali da svoja ulaganja
neće smanjiti", rekao je on.
Đurić je napomenu i da je sadašnja vlada "
prepoznala da novac koji smo ulagali nije
bio, u prethodnim godinama i kod
prethodnhih vlada naročito efikasno
korišćen" dodavši da "želimo da sada taj
novac bude upotrebljen i na raspolaganju
našoj zajednici na KIM".
On je rekao i da je sagovornicima iz EU
preneo uverenje da će predstavnici Srba sa
KIM biti u budućoj kosovskoj vladi.
"Uveren sam da će po formrianju nove
pokrajinske vlade predstavnici srpske
zajednice sedeti u toj vladi i da ćemo sa
njima i svima ostalima raditi na rešavanju
brojnih problema", rekao je Đurić.
Prema njegovim rečima, Beograd želi da se
razgovori dve strane u Briselu nastave, sa
temama po pitanju imovine i zastite SPC i
kulturne baštine. Đurić kaže i da je
neophodno doći do sveobuhvatnog
sporazuma koji bi zaštitio SPC jer " nije
svejedno da li će neki manastir renovirati
SPC ili neko ministarstvo u Prištini". On je na
dodao i da je na sastanku bilo reči i o
raspisivanju poternica i hapšenjima Srba na
KIM i da je sagovornicma preneo jasan stav
Beograda: "Nedvosmisleno sam rekao da je
naš stav da Misija Euleks treba da sarađuje
sa srpskom zajednicom baš kao što srpski
narod na KIM treba da kroz razgovore sa
tom misijom rešava probleme", rekao je
Đurić.
RASSEGNA STAMPA
Giovedì 18 settembre 2014
Inaugurazione dell'impianto Calzedonia a Subotica
(Nova) - La società Gordon, affiliata al
gruppo tessile italiano Calzedonia, inaugura
oggi
ufficialmente
lo
stabilimento
produttivo nella zona industriale Mali
Bajmok a Subotica. Lo riporta la stampa
serba, precisando che alla cerimonia
partecipano il premier serbo Aleksandar
Vucic, il ministro dell'Economia Zeljko Sertic,
il ministro delle Infrastrutture Zorana
Mihajlovic e l'ambasciatore d'Italia a
Belgrado, Giuseppe Manzo. Gordon
progetta di assumere entro i prossimi tre
anni mille lavoratori, che verranno impiegati
nello stabilimento di 12 mila metri quadri. Il
memorandum d'intesa fra il governo serbo
e Calzedonia è stato stipulato nel novembre
2011.
Il premier serbo, Aleksandar Vucic, ha
partecipato oggi alla cerimonia ufficiale di
inaugurazione della fabbrica della società
Gordon, del gruppo tessile italiano
Calzedonia, a Subotica, nella provincia
autonoma della Vojvodina. Alla cerimonia
erano presenti anche il ministro delle
Infrastrutture, Zorana Mihajlovic, e
l'ambasciatore d'Italia a Belgrado, Giuseppe
Manzo. Il premier serbo ha dichiarato che la
Serbia offrirà le migliori condizioni in tutta la
regione per consentire lo sviluppo delle
attività del gruppo italiano. Dalla Serbia, ha
inoltre ricordato Vucic, sono agevolate le
esportazioni verso l'Unione europea e verso
paesi quali la Russia, il Kazakhstan, la
Bielorussia e la Turchia.
"Sono sicuro - ha infine osservato - che con
le riforme che porteremo avanti la Serbia
diventerà un posto migliore per viverci e
battere la concorrenza in ogni senso".
L'ambasciatore d'Italia a Belgrado, Giuseppe
Manzo, ha ricordato che oggi un'impresa
italiana avvia un nuovo investimento e
amplia la sua attività. "Un'impresa italiana ha osservato - pone le basi per rafforzarsi
anche in Italia e per competere ancora
meglio sui mercati internazionali. In altre
parole, oggi una impresa italiana cresce". La
parola
"crescita",
ha
proseguito
l'ambasciatore, è "il filo rosso" che forse più
di ogni altro accomuna italiani e serbi.
"Accomuna noi italiani, perché oggi
un'eccellenza dell'imprenditoria italiana
registra un importante successo lungo
quella via internazionale alla crescita
sempre più cruciale per le nostre imprese,
una via che il gruppo guidato da Sandro
Veronesi conosce benissimo e che fa sì che
il suo marchio sia riconosciuto in tutto il
mondo - ha aggiunto Manzo -. Accomuna i
serbi, perché è 'crescita' quella che
Calzedonia porta oggi a Subotica con lo
stabilimento Gordon e che sta portando in
altre città della Serbia con gli investimenti
già avviati e quelli in corso di realizzazione".
Secondo quanto riporta la stampa locale, il
gruppo italiano potrebbe aprire presto altri
due stabilimenti nelle località di Ruma e ad
Apatin, mentre ne possiede già uno a
Sombor dove sono impiegate 2 mila
persone. Il memorandum d'intesa fra il
governo serbo e Calzedonia è stato stipulato
nel novembre 2011.
(ANSAmed) Un nuovo stabilimento Gordon
del gruppo italiano Calzedonia è stato
inaugurato oggi a Subotica, nel nord della
Serbia.
Alla
cerimonia,
unitamente
all'ambasciatore
d'Italia
a
Belgrado
Giuseppe Manzo, erano presenti il premier
serbo Aleksandar Vucic e i ministri
dell'economia Zeljko Sertic e dei trasporti e
infrastrutture Zorana Mihajlovic.
"Oggi un'impresa italiana avvia un nuovo
investimento, un'impresa italiana amplia la
sua attività, un'impresa italiana pone le basi
per rafforzarsi anche in Italia e per
competere ancora meglio sui mercati
internazionali. In altre parole, oggi una
impresa italiana cresce", ha detto
l'ambasciatore Manzo. "E 'crescita' - ha
aggiunto - è la parola, il filo rosso, che forse
più di ogni altro accomuna tutti noi, italiani
e serbi, che siamo qui oggi. Noi italiani,
oggi
un'eccellenza
perché'
dell'imprenditoria italiana registra un
importante successo lungo quella via
internazionale
alla
crescita
sempre
piu' cruciale per le nostre imprese. Una via
che il gruppo guidato da Sandro Veronesi
conosce benissimo e che fa sì che il suo
marchio sia riconosciuto in tutto il mondo".
E' previsto che il nuovo stabilimento
Gordon, che produce abbigliamento intimo,
arrivi a impiegare circa tremila dipendenti
nel
giro
di
tre
anni.
Il premier Vucic ha assicurato che la Serbia
intende offrire agli investitori esteri le
migliori condizioni. "Non troverete di meglio
da nessuna altra parte nella regione", ha
detto, sottolineando i vantaggi per l'export
dalla Serbia, considerando gli accordi di
libero scambio che il Paese ha con Russia,
Kazakhstan, Bielorussia, Turchia.
In Serbia Calzedonia ha già una fabbrica a
Sombor (nord) con 2 mila dipendenti, e altre
sono previste a Ruma e Apatin (nord), con
altri 2 mila lavoratori.
(Tanjug) SUBOTICA – Il presidente del
Governo serbo Aleksandar Vucic ha
inaugurato oggi a Subotica la fabbrica
Gordon, società che fa parte del gruppo
Calzedonia. Il primo messaggio che ha
voluto lanciare era che la Serbia offrirà
all’impresa italiana le migliori condizioni che
ci siano nella regione, mentre al presidente
del CdA Sandro Veronese ha chiesto di
esaminare la possibilità di aprire 3000, posti
di lavoro, anziché i 2000 previsti dal
progetto. Il gruppo italiano dispone già di un
impianto a Sombor con 2000 dipendenti ed
ha annunciato la prossima apertura di due
nuove fabbriche, a Ruma ed a Apatin, per
altri 2000 dipendenti.
„Di gente, lavoratori migliori, con quella
energia, coscienza e diligenza, non ne
troverete da nessuna parte, fateci un
pensiero, aumentate il numero dei
dipendenti a Subotica“, ha detto Vucic.
Il premier ha ricordato come le imprese
serbe possano esportare i propri prodotti
nell’UE, nella Federazione russa, in
Kazakhstan, Turchia, Belorussia... e che così
sarà anche in futuro. Il premier ha
dichiarato che il merito per il nuovo
investimento è della Città di Subotica, ma
anche del Governo serbo, ed ha invitato i
giovani che vi saranno assunti a essere
laboriosi e onesti. „Sono certo che la Serbia,
tempo due anni, con le riforme che saranno
realizzate, può diventare un posto molto
migliore in cui vivere e vincere la
concorrenza in tutti i sensi“, ha detto Vucic.
All’inaugurazione della fabbrica era
presente anche l’ambasciatore d’Italia in
Serbia Giuseppe Manzo, la vicepremier
Zorana Mihajlovic e i rappresentanti della
giunta.
Il MoU con la Calzedonia, che produce calze,
costumi da bagno e intimo dei marchi di
fabbrica Calzedonia, Intimissimi, Falconeri e
Teezenis è stato firmato nel novembre del
2011. Dopo la stipula del documento
d’intesa, Calzedonia ha aperto la Gordon
s.r.l., la quale nel novembre del 2013 ha
iniziato con la produzione delle canottiere
Intimissimi nel nuovo capannone di 12000
m2 costruito nella Zona industriale Mali
Bajmok.
RASSEGNA STAMPA
Inaugurazione dell'impianto Calzedonia a Subotica
(Tanjug) SUBOTICA - Predsednik Vlade Srbije
Aleksandar Vučić otvorio je danas u
Suboticu fabriku "Gordon", koja posluje u
okviru grupacije "Kalcedonia", poručivši da
će Srbija toj italijanskoj kompaniji ponuditi
najbolje uslove u regionu, a predsedniku
uprave Sandru Veronezeu da umesto
najavljenih 2.000, razmisli o zapošljavanju
3.000 radnika.
Italijanska grupa već ima fabriku u Somboru
koja zapošljava 2.000 ljudi, a najavljeno je
da će uskoro biti otvorene dve nove fabrike
u Rumi i Apatinu, tako da će posao naći još
2.000 radnika.
"Nigde nećete naći bolje ljude, radnike,
energiju i marljivost, tako da razmišljate da
povećate taj broj i na 3.000 radnika", rekao
je Vučić.
Premijer je napomenuo i da kompanije iz
Srbije mogu da izvoze u Evropsku uniju,
Rusku Federaciju, Kazahstan, Tursku,
Belorusiju...i da će tako biti i ubuduće.
Premijer je poručio da je za otvaranje nove
investicije zaslužan grad Subotica, ali i Vlada
Srbije, a da od mladih koji će se tu zaposliti
očekuje da budu vredni, marljivi i pošteni.
"Siguran sam da Srbija za dve godine, uz
reforme koje ćemo sprovesti, može da bude
mnogo bolje mesto za život i da pobedi
konkurenciju u svakom smislu", rekao je
Vučić. Otvaranju fabrike prisustvovao je
ambasador Italije u Srbiji Đuzepe Manco i
potpredsednica Vlade Zorana Mihajlović i
predstavnici
lokalne
samouprave.
Memorandum o razumevanju sa italijanskim
investitorom "Kalcedonia", koji se bavi
proizvodnjom dečijih, ženskih i muških
čarapa, kupaćih kostima i donjeg veša
robnih marki "Calzedonia", "Intimisimi",
"Falconeri" i "Tezenis" potpisan je
novembra 2011. godine. Kalcedonia je zatim
osnovala ćerku kompaniju "Gordon" d.o.o.
koja je novembra 2013. godine započela
proizvodnju ženskih majica "Intimisimi", u
novoizgrađenom proizvodnom objektu
površine oko 12.000 kvadratnih metara na
lokaciji Industrijske zone "Mali Bajmok".
(Politika online) СУБОТИЦА – Премијер
Србије Александар Вучић присуствоваће
данас свечаном отварању фабрике
„Гордон” у Суботици која послује у
оквиру
италијанске
групације
Калцедонија.
Осим Вучића, отварању фабрике која ће,
од добијања Употребне дозволе па у
наредне три године, запосли око 1.000
радника,
присуствоваће
и
потпредседница
Владе
Зорана
Михајловић, министар привреде Жељко
Сертић и Амбасадор Италије у Србији
Ђузепе Манцо.
Меморандум
о
разумевању
са
италијанским
инвеститором
„Калцедониа”, који се бави производњом
дечијих, женских и мушких чарапа,
купаћих костима и доњег веша робних
марки „Калзедониа”, „Интимисими”,
„Фалцонери” и „Тезенис” потписан је
новембра 2011. године. Калцедониа је
затим
основала
ћерку
компанију
„Гордон” д.о.о. која је новембра 2013.
године започела производњу женских
мајица „Интимисими”, у новоизграђеном
производном објекту површине око
12.000 квадратних метара на локацији
Индустријске зоне „Мали Бајмок”.
Giovedì 18 settembre 2014
RASSEGNA STAMPA
Martedì 30 settembre 2014
Belgrade Security Forum - Partecipazione al Forum di Giuliano Amato e Franco Frattini
Video 65
(Belgrado)
(ANSA) - 30 SET - La necessità che dalla Ue
giungano alla Serbia segnali concreti di
progresso nel negoziato di adesione, in
modo da incoraggiare Belgrado nel suo
cammino europeo è stata sottolineata
dall'ambasciatore d'Italia in Serbia
Giuseppe Manzo.
"L'Italia appoggia con forza l'allargamento
dell'Unione europea, in modo particolare alla
Serbia e al resto dei Balcani occidentali. Il
progetto europeo sarà concluso solo quando
l'Europa sarà intera, ciò significa che la
Serbia e i Balcani saranno parte
dell'Unione", ha detto Manzo intervenendo
oggi a Belgrado al quarto Forum sulla
sicurezza. "Incoraggiamo la Serbia a
proseguire sulla strada dell'integrazione
europea, ma dobbiamo darle segnali concreti
sul fatto che i negoziati di adesione
avanzano. I Balcani occidentali devono
essere parte della Ue", ha aggiunto
l'ambasciatore, secondo il quale l'Italia - che
detiene la presidenza semestrale dell'Unione
- deve rispondere alla richiesta della Serbia
per 'più' Europa'. Manzo ha al tempo stesso
detto che non è certa l'apertura dei primi
capitoli negoziali con la Serbia entro la fine
dell'anno, anche se - ha sottolineato - l'Italia
lavora per questo. Al Forum sulla sicurezza
di Belgrado, intitolato 'Europa 2014:
chiusura e/o nuovo inizio?' e al quale
partecipano politici, esperti, studiosi di vari
Paesi, interverranno fra gli altri, giovedì,
l'ex ministro degli esteri Franco Frattini e
l'ex presidente del consiglio Giuliano
Amato.
(Nova) – 01 OTT - Il programma della
presidenza italiana di turno dell'Unione
europea
considera
una
priorità
l'incoraggiamento dei paesi candidati nel
loro percorso di adesione. Lo ha dichiarato
l'ambasciatore d'Italia a Belgrado, Giuseppe
Manzo, a margine del suo intervento tenuto
ieri presso il quarto Forum sulla sicurezza a
Belgrado. Non è ancora noto, ha precisato
Manzo, se nell'ambito dei negoziati di
adesione della Serbia verranno aperti dei
capitoli entro la fine di quest'anno.
L'ambasciatore ha auspicato a questo
proposito che i negoziati vedano dei passi
concreti di avanzamento. "Se ciò significa
che sarà aperto un capitolo o che saranno
aperti due capitoli entro la fine di dicembre,
questo non è ancora noto", ha detto il
diplomatico.
(Agenzia Nova) - 02 OTT - Rinvigorire il
processo di integrazione europea nei
Balcani è un’operazione necessaria per
superare le difficoltà comuni. Lo ha
dichiarato l’ex presidente del Consiglio
italiano Giuliano Amato, nel corso del suo
intervento al Belgrade security forum nel
panel dal titolo “Is It Time For a New
Balkans Commission” dedicato al percorso
di integrazione della regione dei Balcani
occidentali. Solo insieme, ha osservato
Amato, l’Europa e la regione balcanica
potranno affrontare le sfide del futuro. In
una dichiarazione rilasciata a margine alla
stampa italiana, Amato ha spiegato che “va
rivista la mappa che segna il centro e la
periferia” nel contesto europeo ed
internazionale,
poiché
questo
è
profondamente cambiato rispetto al
passato. I temi della convivenza multietnica
e quelli legati all’economia creano un
tessuto in cui gli europei si ritrovano di
fronte alle stesse istanze, oggi ancor di più
rispetto al passato.
“Vedo dunque rinforzate le ragioni
dell’allargamento europeo, piuttosto che
indebolite”, ha osservato Amato. Le
resistenze a tale processo, ha ricordato l’ex
presidente del Consiglio, sono sempre
esistite all’interno dell’Europa. “Il mio
rapporto di nove anni fa sottolineava la
consapevolezza della fatica che implicava il
processo di allargamento, e in questo senso
il metodo meno adatto è forse quello del
big bang”, ha osservato Amato ricordando
nel 2004 l’ingresso contemporaneo di 10
nuovi paesi nell’Ue. “Gli ingressi che
avvengono uno alla volta – ha concluso –
alla fine non vengono quasi notati, come è
accaduto per la Croazia. Questo paese a mio
avviso è entrato nel modo più felice, senza
provocare le proteste di nessuno”.
(Agenzia Nova) - 02 OTT - E’ necessario
arrivare ad una soluzione politica per
risolvere la crisi ucraina. Lo ha dichiarato
l’ex ministro degli Esteri italiano, Franco
Frattini, presente al Belgrade security forum
dove ha partecipato al panel dal titolo “Will
the outcome of the Ukrainian crisis
determine a new path for Europe and
beyond?”, dedicato alla crisi ucraina nel
contesto europeo ed internazionale. Il
mondo, ha dichiarato Frattini, oggi non può
affrontare una nuova atmosfera da guerra
fredda. E’ necessario ritrovare quello spirito,
ha proseguito, che in passato ha consentito
nel 2002 di arrivare agli accordi di Pratica di
mare sul Consiglio Nato-Russia, grazie anche
al forte impegno italiano. Frattini,
ricordando quanto detto dal nuovo
segretario generale della Nato Jens
Stoltenberg
nel
suo
discorso
d’insediamento, ha inoltre osservato che
occorre riconsiderare la partnership
strategica con la Russia e dare attenzione al
ruolo politico che la Nato può avere in
questa crisi.
Occorre, ha dichiarato infine Frattini,
ripristinare la fiducia reciproca nel rapporto
con la Russia, superando questa crisi per
potersi concentrare ed unire le forze contro
il vero nemico comune rappresentato dal
terrorismo islamico. Sulle “possibili lezioni”
che la comunità e la politica internazionale
possono apprendere dagli avvenimenti in ex
Jugoslavia negli anni ‘90, l’ex titolare della
Farnesina ha precisato che i Balcani
occidentali rappresentano una “storia di
successo per l’Unione europea”, per il
processo di integrazione in atto “e anche
perché siamo stati capaci di cooperare con
la Russia per dare un nuovo futuro a questa
regione”. L’Ucraina, ha concluso Frattini,
deve a sua volta avvicinarsi all’Europa
attraverso un processo graduale, seguendo i
passaggi e i tempi che hanno scandito il
percorso di tutti gli altri paesi.
(TANJUG) - Manco: EU da ohrabri Srbiju
Ambasador Italije u Beogradu Đuzepe
Manco, čija zemlja trenutno predsedava EU,
izjavio je danas da Unija treba da da
konkretan signal Srbiji da pristupni
pregovori napreduju kako bi je ohrabrila na
njenom evropskom putu.
"Italija snažno podržava proširenje EU,
posebno kada je reč o Srbiji i Zapadnom
Balkanu. Evropski projekat će biti zaključen
tek kada Evropa bude cela, a to znači da
Srbija i Balkan budu deo Unije", rekao je
Manco
na
četvrtom
Beogradskom
bezbednosnom forumu.
"Ohrabrujemo Srbiju da nastavi ka EU, ali joj
moramo dati konkretne signale da
pregovori napreduju. Zapadni Balkan mora
biti deo EU", dodao je on. Italija, prema
njegovim rečima, mora da odgovori na
zahtev Srbije "za više Evrope".
Manco je izrazio nadu da će istraživanje
Nemačkog Maršalovog fonda naredne
godine obuhvatiti i Srbiju, što bi, kako je
rekao, pokazalo da proširenje nije samo cilj
Italije, već i Nemačkog fonda.
Italijanski ambasador je govorio na panelu
na kojem je Konstanca Štelcenmuler, viši
transatlantski
saradnik
Nemačkog
Maršalovog fonda SAD predstavila u
Beogradu izveštaj o transatlantskim
trendovima za 2014. godinu.
Na tom panelu učestvovali su i ambasadori
SAD i EU u Beogradu, Majkl Kirbi i Majkl
Devenport, kao i generalni sekretar Saveta
za regionalnu saradnju Goran Svilanović.
Beogradski
bezbednosni
forum,
u
organizaciji Beogradskog fonda za političku
izuzetnost, Evropskog pokreta u Srbiji i
Beogradskog centra za bezbednosnu
politiku, koji je okupio 450 učsnika, traje do
2. oktobra.
(B92) - "Srbija napreduje ka EU"
Beograd -- Šef Delegacije EU u Beogradu
Majkl Davenport ocenio je da Srbija
sistematski napreduje ka EU i da će takvo
opredeljenje biti potvrđeno 8. oktobra. Tada
Evropska komisija treba da predstavi
izveštaj o napretku Srbije.
"Važno je da je Srbija napravila izbor,
strateški izbor, počela pristupne pregovore
u januaru i da napreduje na sistematski
način", rekao je Davenport na četvrtom
Beogradskom bezbednosnom forumu.
Ambasador EU je naglasio da nije izgubljen
RASSEGNA STAMPA
Martedì 30 settembre 2014
Belgrade Security Forum - Partecipazione al Forum di Giuliano Amato e Franco Frattini
(Belgrado)
nijedan dan u pregovaračkom procesu, i
pored toga što su u Srbiji u martu održani
izbori, i dodao da nema sumnje da će proces
biti nastavljen.
Američki ambasador u Beogradu Majkl
Kirbi ocenio je danas da Srbija postaje
izvoznik stabilnosti i da se na pozitivan
način priključuje međunarodnoj zajednici.
Kirbi je, na četvrtom Beogradskom
bezbednosnom forumu, izrazio uverenje da
će Srbija nastaviti da dobro napreduje ka
članstvu u EU. "Srbija je sprovela važne
reforme, 21. januara počela pristupne
pregovore, u martu su održani izbori koji su
omogućili sprovođenje nužnih reformi,
postignut je sporazum s Prištinom, a u julu
je održana zajednička vojna vežba više
zemalja, među kojima i SAD i Srbije",
naveo je on.
Srbija je, prema njegovim rečima, dala veći
doprinos nego ranije u mirovnim
operacijama, čime sve više postaje izvoznik
stabilnosti, umesto nestabilnosti. Kirbi je
podsetio da je pre 50 godina bilo uobičajeno
da neka zemlja najpre postane članica
NATO, a potom i EU, dok danas to nije
slučaj. Srbija se angažuje i nadam se da ću je
videti u EU jednog dana. NATO je otvoreno
pitanje, ali ako Srbija bude želela da uđe u
NATO, NATO će biti spreman da to
razmotri", kazao je Kirbi.
Kirbi i Davenport su govorili na panelu na
kojem je Konstanca Štelcenmuler, viši
transatlantski
saradnik
Nemačkog
Maršalovog fonda SAD predstavila u
Beogradu izveštaj o transatlantskim
trendovima za 2014. godinu.
Na tom panelu učestvovali su i ambasador
Italije u Srbiji Đuzepe Manco i generalni
sekretar Saveta za regionalnu saradnju
Goran Svilanović.
Ambasador Italije u Beogradu Djuzepe
Manco, čija zemlja trenutno predsedava EU,
izjavio je danas da Unija treba da da
konkretan signal Srbiji da pristupni
pregovori napreduju kako bi je ohrabrila na
njenom evropskom putu.
"Italija snažno podržava proširenje EU,
posebno kada je reč o Srbiji i Zapadnom
Balkanu. Evropski projekat će biti zaključen
tek kada Evropa bude cela, a to znači da
Srbija i Balkan budu deo Unije", rekao je
Manco
na
četvrtom
Beogradskom
bezbednosnom forumu.
"Ohrabrujemo Srbiju da nastavi ka EU, ali joj
moramo dati konkretne signale da
pregovori napreduju. Zapadni Balkan mora
biti deo EU", dodao je on. Italija, prema
njegovim rečima, mora da odgovori na
zahtev Srbije "za više Evrope".
Manco je izrazio nadu da će istraživanje
Nemačkog Maršalovog fonda naredne
godine obuhvatiti i Srbiju, što bi, kako je
rekao, pokazalo da proširenje nije samo cilj
Italije, već i Nemačkog fonda.
(TANJUG) - Amato: Ima napretka, ali i još
posla na putu Balkana ka EU
Đulijano Amato, sudija Ustavnog suda
Italije, ocenio je da je od poslednjeg
izveštaja Međunarodne komisije za Balkan
postignut napredak, ali da ima još posla u
izgradnji evropske budućnosti Balkana, kao i
da je potrebno veće zalaganje za proširenje
Evropske unije.
"Od poslednjeg izveštaja moje komisije
dogodilo se nešto korisno i veoma
produktivno. Vreme nije protraćeno i nije
sve ostalo kao što je bilo", istakao je Amato,
koji je u vreme kada je objavljen izveštaj
pod naslovom "Evropska budućnost
Balkana", 2005. godine, bio predsednik te
komisije.
"To, međutim, nije dovoljno i ima još posla",
upozorio je Amato u izjavi za Tanjug,
dodavši da podsticanje tog procesa zavisi od
Evropske unije. Amato je učestvovao na
Beogradskom bezbednosnom forumu, a na
pitanje da li je potrebna nova Balkanska
komisija, što je bila tema njegovog panela,
on je odgovorio da ona nije nužno potrebna.
"Međutim, potrebno je da se ljudi zalažu za
proširenje
u
zapadnoevropskim
prestonicama, kao i ovde (na Balkanu)",
ukazao je Amato, koji je i bivši italijanski
premijer.
On, takođe, smatra da Evropska unija u
ovom trenutku nije raj.
"EU uopšte nije raj, već vrsta izazova sa
kojim se mi sada zajedno suočavamo, i to je
danas mnogo više zajednički izazov nego pre
nekoliko godina", istakao je on. "Svi mi
imamo iste strahove, iste nade", ocenio je
Amato i zaključio da je to, samo po sebi,
"dobar razlog da budemo zajedno".
(TANJUG) - Fratini: Reforme izvlače Srbiju iz
krize
Smatram da su izgledi za pristupanje Srbije
EU sve bolji i bolji, istakao je nekadašnji šef
italijanske diplomatije
Franko Fratini, predsednik Italijanskog
društva za međunarodnu organizaciju,
ocenio je danas da će paket reformi, koji je
premijer Srbije nedavno predstavio, izvući
našu zemlju iz krize te da su zato evropske
perspektive Srbije sve bolje, izrazivši
uverenje da će predstojeći izveštaj Evropske
komisije biti pozitivan.
"Mislim da je paket reformi koji je nedavno
predstavio premijer Srbije Aleksandar Vučić
dobar, snažan i sveobuhvatan, i da će Srbiju
izvući iz krize", rekao je Fratini na
marginama
četvrtog
Beogradskog
bezbednosnog foruma.
"Smatram da su iz tog razloga izgledi za
pristupanje Srbije EU sve bolji i bolji",
istakao je on uz ocenu da "prvi put srpska
vlada ispunjava očekivanja i pokazuje
konkretne rezultate".
Upitan da li misli da bi naša zemlja mogla da
do kraja godine otvori prva pregovaračka
poglavlja i koja, Fratini je izrazio nadu da će
se to dogoditi i ocenio da postoji mogućnost
da to najpre bude Poglavlje 32. Bivši
evropski komesar i šef italijanske
diplomatije smatra da je to veoma važno
poglavlje
pošto
podrazumeva
transparentnost u oblasti ekonomije.
"Mislim da će biti moguć i dobar napredak
kad je reč o poglavljima 23 i 24, koja se
odnose na pravosuđe i bezbednost, u smislu
da bi barem mogli da budu odobreni akcioni
planovi ako ne i da poglavlja budu
otvorena", naveo je Fratini, koji je i
predsednik Veća italijanskog Vrhovnog
administrativnog suda.
Prema njegovim rečima, ono što Evropa
sada traži od Srbije je "mnogo, mnogo
manje
nego
pre
par
meseci".
On je, takođe, izrazio uverenje da će izveštaj
Evropske komisije o napretku Srbije, koji će
biti objavljen iduće nedelje, biti "prilično
pozitivan".
Osvrnuvši se na krizu između Rusije i
Ukrajine, što je bila tema sesije na kojoj je
danas učestvovao, Fratini je rekao da je
njegova glavna poruka da bi trebalo uraditi
tri stvari, od kojih je prva puna
implementacija sporazuma iz Minska.
"Drugo je je trilateralni dijalog na temu
energetskog snabdevanja između Rusije,
Ukrajine i Evropske komisije, a treće preispitati političke sankcije protiv Rusije
koje izuzetno teško pogađaju evropsku
ekonomiju", istakao je on. Fratini je dodao
da je, takođe, potrebno obnoviti
tradicionalno stateško partnerstvo sa
Ruskom Federacijom što je, kako naglasio, u
obostranom interesu.
Video 66
RASSEGNA STAMPA
Lunedi 20 ottobre 2014
Settimana lingua italiana: donati libri a Università Belgrado
(Belgrado)
(ANSAmed) - 20 OTT - Manuali di
grammatica e letteratura italiana per
insegnanti e studenti del Dipartimento di
Italianistica dell’Università di Belgrado
sono stati consegnati oggi a nome del
Governo italiano dall'ambasciatore in
Serbia Giuseppe Manzo come atto
simbolico di apertura della XIV Settimana
della Lingua Italiana nel mondo.
La cerimonia di donazione dei libri, ha reso
noto l'Ambasciata d'Italia, si è svolta in
occasione dell'incontro “Nuovi scrittori,
nuovi lettori: nuova Europa" che ha aperto
il programma di manifestazioni per la XIV
Settimana, organizzato a Belgrado e in
numerose altre città della Serbia
dall’Istituto Italiano di Cultura diretto da
Sira Miori. All’Università di Belgrado Nikola
Savic ha incontrato e raccontato agli
studenti del Corso di Laurea in Lingua e
Letteratura Italiana la sua storia di giovane
scrittore serbo vincitore in Italia del talentshow letterario “Masterpiece” con il suo
primo romanzo “Vita Migliore”, scritto in
italiano e recentemente tradotto anche in
serbo.
"Un giovane serbo che vince un premio
scrivendo un libro in italiano è il segno di
quanto la nostra lingua sia considerata
anche qui in Serbia una lingua attuale e del
futuro. I libri che consegniamo costituiscono
al tempo stesso un riconoscimento e un
incoraggiamento ai giovani serbi per
continuare a coltivare l'interesse verso
l'italiano, in un paese in cui la presenza
dell’Italia si misura sia in termini economici
che in termini culturali", ha detto
l'ambasciatore Manzo, sottolineando il
senso di un’iniziativa che si inquadra nel
tema „Scrivere la Nuova Europa“ cui è
dedicata l’edizione 2014 della Settimana
della Lingua italiana.
I volumi, insieme ad altro materiale
didattico acquistato e messo a disposizione
dalla Farnesina, saranno utilizzati nella
biblioteca del Dipartimento di Italianistica
ospitata nei locali della Facoltà di Filologia di
Belgrado. Il Dipartimento di Italianistica
dell’Università
di
Belgrado
conta
attualmente circa 1000 studenti e negli
ultimi trent’anni sono stati oltre 2000 i
laureati in Lingua e Letteratura italiana nella
sola Facoltà di Filologia di Belgrado.
Dall’anno
scolastico
2001/2002
ll
Dipartimento di Italianistica sovrintende
inoltre all’insegnamento dell’italiano nel
sistema scolastico serbo con circa 9000
alunni e più di 100 docenti di scuole
elementari, medie e medie superiori
(compresa la sezione italo-serba del III Liceo
di Belgrado).
(Nova) - 20 OTT - L'ambasciatore italiano in
Serbia, Giuseppe Manzo, ha consegnato
oggi a nome del governo di Roma una
donazione di manuali di grammatica e
letteratura italiana per insegnanti e studenti
del
dipartimento
di
Italianistica
dell’Università
di
Belgrado.
La
donazione
è
stata
effettuata
simbolicamente all'apertura della XIV
Settimana della lingua italiana nel mondo,
ed è avvenuta in occasione dell'incontro
"Nuovi scrittori, nuovi lettori: nuova
Europa". L'evento ha aperto il programma
delle manifestazioni organizzate a Belgrado
e in numerose altre città della Serbia
dall'Istituto italiano di cultura diretto da Sira
Miori in occasione della Settimana.
All’Università di Belgrado lo scrittore Nikola
Savic ha incontrato gli studenti del corso di
laurea in Lingua e letteratura italiana e ha
raccontato la sua storia di giovane scrittore
serbo vincitore in Italia del talent-show
letterario "Masterpiece" con il suo primo
romanzo "Vita Migliore", scritto in italiano e
recentemente tradotto anche in serbo.
"Un giovane serbo che vince un premio
scrivendo un libro in italiano è il segno di
quanto la nostra lingua sia considerata
anche qui in Serbia una lingua attuale e del
futuro. I libri che consegniamo costituiscono
al tempo stesso un riconoscimento e un
incoraggiamento ai giovani serbi per
continuare a coltivare l'interesse verso
l'italiano in un paese in cui la presenza
dell'Italia si misura sia in termini economici
che in termini culturali", ha detto
l'ambasciatore Manzo, sottolineando il
senso di un'iniziativa che si inquadra nel
tema "Scrivere la Nuova Europa" cui è
dedicata l'edizione2014 della Settimana
della lingua italiana. I volumi, insieme ad
altro materiale didattico acquistato e messo a
disposizione dalla Farnesina, saranno
utilizzati nella biblioteca del dipartimento di
Italianistica ospitata nei locali della facoltà
di Filologia di Belgrado. Il dipartimento di
Italianistica dell’Università di Belgrado
conta attualmente circa 1.000 studenti e
negli ultimi trent'anni sono oltre 2.000 i
laureati in Lingua e letteratura italiana nella
sola facoltà di Filologia di Belgrado.
Dall'anno
scolastico
2001/2002
il
dipartimento di Italianistica sovrintende
inoltre all'insegnamento dell'italiano nel
sistema scolastico serbo con circa 9.000
alunni e più di 100 docenti di scuole
elementari, medie e medie superiori,
compresa la sezione italo-serba del III Liceo
di Belgrado.
Ambasador Italije u Srbiji Đuzepe Manco
danas je u ime Vlade Republike Italije uručio
udžbenike
gramatike
i
italijanske
književnosti za predavače i studente
Katedre za italijanistiku Univerziteta u
Beogradu kao simbolični čin početka XIV
Nedelje italijanskog jezika u svetu.
Donacija knjiga je upriličena tokom susreta
„Novi pisci, novi čitaoci: nova Evropa“ koji je
otvorio program manifestacija povodom XIV
Nedelje italijanskog jezika, koju Italijanski
institut za kulturu, predvođen g.đom Sirom
Miori, organizuje u Beogradu i u drugim
gradovima Srbije. Nikola Savić se danas na
Beogradskom
univerzitetu
sreo
sa
studentima italijanskog jezika i književnosti i
sa njima razgovarao o svom iskustvu mladog
srpskog pisca koji je odneo pobedu u šou
programu talenata „Masterpiece“ sa svojim
prvim romanom „Bolji život“, koji je napisan
na italijanskom a nedavno je preveden i na
srpski jezik.
„Mladi Srbin koji dobija nagradu za knjigu
napisanu na italijanskom jeziku pokazuje
koliko je naš jezik aktuelan i u Srbiji, a knjige
koje uručujemo su u isto vreme priznanje i
ohrabrenje mladim Srbima da nastave da
gaje interesovanje prema italijanskom
jeziku, u zemlji u kojoj se prisustvo Italije
meri kako privrednim tako i kulturnim
parametrima“, izjavio je ambasador Manco,
ističući smisao inicijative koja se uklapa u
temu „Pisati novu Evropu“ („Writing the
new Europe“) kojoj je posvećena Nedelja
italijanskog jezika u 2014. Godini.
Knjige, uz drugi didaktički materijal koji je
Ministarstvo spoljnih poslova Italije nabavilo
i stavilo na raspolaganje, biće dostupne u
biblioteci Katedre za italijanistiku Filološkog
fakulteta u Beogradu. Odsek za italijanistiku
Univerziteta u Beogradu trenutno pohađa
oko 1000 studenata a u poslednjih trideset
godina preko 2000 studenata je diplomiralo
italijanski jezik i književnost samo na
Filološkom fakultetu u Beogradu. Od školske
2001/2002 godine Katedra za italijanistiku je
nadležna za nastavu italijanskog u školskom
sistemu Srbije sa oko 9000 đaka i više od
100 predavača u osnovnim i srednjim
školama (uključujući i srpsko-italijansku
bilingvalnu nastavu u Trećoj beogradskoj
gimnaziji).
RASSEGNA STAMPA
Martedì 21 ottobre 2014
Prefetto Porzio a Belgrado incontra autorità locali in vista di avvio progetto Ipa Polizia-Balcani
(Belgrado)
(NOVA) - 21 ott - Si è conclusa la serie di
incontri previsti nell'ambito della visita a
Belgrado del prefetto Annapaola Porzio del
dipartimento di pubblica sicurezza del
ministero dell'Interno italiano. Il prefetto
ha incontrato le autorità governative
nazionali nell'ambito dell'avvio del progetto
Ipa Polizia-Balcani 2013, di cui è project
leader. La Porzio ha incontrato il ministro
dell'Interno Nebojsa Stefanovic, il capo
della polizia serba Milorad Veljovic, il capo
della procura speciale per il crimine
organizzato, Miljko Radisavljevic e il capo
negoziatore serbo per l'adesione all'Ue
Tanja Miscevic.
In un'intervista con la stampa italiana
presso la residenza dell'ambasciatore
Giuseppe Manzo, la Porzio ha illustrato i
punti fondanti del progetto finanziato dalla
direzione per l'Allargamento dell'Unione
europea e vinto dall'Italia. Il programma
riguarda sei paesi dei Balcani, ovvero la
Serbia, la Bosnia Erzegovina, l'ex Repubblica
jugoslava di Macedonia (Fyrom), l'Albania e
il Kosovo, vede una durata di tre anni ed è
ora entrato nella fase preliminare, prima
dell'avvio previsto nella seconda metà di
novembre a cui seguirà una conferenza di
apertura che si terrà a Roma ai primi di
dicembre.
L'intero programma vede un finanziamento
della direzione generale per l'Allargamento
Ue di 5 milioni di euro. La particolarità e
punto di forza del progetto è la rete di
esperti residenti, mandati dall'Italia e che
lavoreranno nelle sedi dei dicasteri
dell'Interno dei vari paesi, affiancando così
operativamente il personale locale. I
quattro esperti sono stati inviati in Serbia,
Bosnia Erzegovina, Montenegro e Fyrom. Gli
ufficiali rispecchiano la natura interforze del
progetto e fanno parte dell'Arma dei
carabinieri, della Guardia di finanza e della
Polizia. La finalità è quella di affiancare gli
Stati beneficiari nei temi della lotta alla
criminalità organizzata in tutti i possibili
aspetti, compresi la tratta degli esseri umani
e il traffico di stupefacenti, escludendo il
settore migratorio.
(ANSA) - 21 OTT - Il rafforzamento e un
maggiore coordinamento della lotta
comune alla criminalità organizzata sono
stati al centro di colloqui che il prefetto
Annapaola Porzio ha avuto oggi a Belgrado
con la dirigenza serba, alla quale ha
illustrato il progetto IPA Polizia-Balcani
2013. Si tratta di un piano finanziato dalla
direzione generale Ue per l'allargamento, la
cui finalità è quella di affiancare e
accompagnare gli stati beneficiari in
relazione ai temi della lotta al crimine
organizzato in tutti i suoi aspetti e
sfaccettature.
Il progetto, che è stato affidato all'Italia la
cui grande esperienza nel contrasto alla
criminalità è ampiamente riconosciuta,
riguarda sei Paesi dei Balcani occidentali Serbia, Montenegro, Macedonia, BosniaErzegovina, Albania e Kosovo - ha una
durata di tre anni ed è dotato di un fondo di
5 milioni di euro.
"I Balcani sono un'area di grande interesse
strategico per l'Europa e per l'Italia in
particolare, alla quale sono vicini non solo
geograficamente ma anche culturalmente",
ha detto il prefetto Porzio, che ha
incontrato a Belgrado il ministro dell'interno
serbo Nebojsa Stefanovic, il direttore
generale della polizia Milorad Veljovic, il
capo della procura speciale per il crimine
organizzato Miljko Radisavljevic e il capo del
team negoziale con la Ue Tanja Miscevic.
"La rotta balcanica è ancora viva, anche se
ormai la criminalità viaggia ora via web", ha
osservato il prefetto Porzio, secondo cui
l'idea del progetto IPA non è in alcun modo
quella di imporre punti di vista o peggio
'colonizzare' i Paesi coinvolti, ma piuttosto
"affiancarli per aiutarli ad adeguarsi più
velocemente agli standard europei". Le aree
di intervento sono la cooperazione
giudiziaria e di polizia, lo scambio di
informazioni e di intelligence, la tecnologia
delle comunicazioni e la protezione dati, le
indagini internazionali, i processi e le
procedure. Il prefetto Porzio, che è 'Project
Leader', si avvale di 'Resident Experts'
dislocati in Serbia. Montenegro, BosniaErzegovina e Macedonia.
L'inaugurazione formale del progetto, che è
già partito con una fase preliminare, avverrà
con una conferenza in programma a Roma
l'1 e 2 dicembre prossimi. "Sono molto
soddisfatta dei colloqui avuti qui a Belgrado,
dove in tutti gli interlocutori ho riscontrato
grande interesse e disponibilità", ha detto
Annapaola Porzio, che ha sottolineato come
le autorità serbe e degli altri Paesi coinvolti
abbiano acconsentito a far lavorare i
responsabili italiani all'interno delle
rispettive strutture operative. "Tutto ciò
contribuisce anche a migliorare i rapporti
fra l'Italia e i Paesi interessati".
Il ministro Stefanovic, in un comunicato
diffuso in serata sul colloquio con il prefetto
Porzio, ha definito da parte sua "eccellente
a tutti i livelli" la cooperazione fra i
ministeri dell'interno di Serbia e Italia.
"Siamo aperti, ha aggiunto, a ogni tipo di
proposta e assistenza che l'Italia e altri Paesi
Ue intendono offrire alla Serbia".
Comunicato del Ministero dell’Interno
serbo:
L’aiuto dell’Italia nella lotta con tutti i tipi
di criminalità
Belgrado, 21 ottobre 2014 – Il ministro
dell’Interno serbo Nebojsa Stefanovic ha
incontrato oggi il direttore dell’Ufficio per il
coordinamento e per la pianificazione delle
forze di polizia del Ministero dell’Interno
italiano ed il direttore della cooperazione
internazionale della polizia Annapaola
Porzio, con la quale ha discusso delle
attività legate al progetto IPA “Lotta contro
la criminalità organizzata e la corruzione:
cooperazione internazionale nel diritto
penale”.
Stefanovic ha valutato che la cooperazione
tra i due Ministeri dell’Interno è
straordinaria su tutti i livelli, dicendosi
convinto che esiste un desiderio reciproco di
rafforzarla ulteriormente attraverso lo
scambio di esperienze tra le due parti.
Facendo riferimento al processo di
integrazione europea, lui ha dichiarato che
tale processo è priorità principale di politica
estera della Serbia, sottolineando che il
Ministero dell’Interno serbo fa tutto per
adempiere alle condizioni necessarie per
l’apertura del Capitolo 24 che si riferisce alla
giustizia, libertà e sicurezza.
Il ministro ha dichiarato che il nostro Paese
accoglierà qualsiasi tipo di proposta o aiuto
da parte dell’Italia, ma anche da altri Paesimembri
dell’UE,
aggiungendo
che
l’individuazione degli esperti da entrambe le
parti, responsabili della realizzazione del
progetto, riveste grande importanza per il
successo del progetto.
E’ stato detto nei colloqui che la prevenzione
e la lotta alla criminalità organizzata
transfrontaliera è un obiettivo generale che
porterà
allo
smantellamento
delle
organizzazioni criminali che si occupano del
traffico illegale al livello transfrontaliero.
La Porzio, avendo in mente le ricche
esperienze del Ministero dell’Interno italiano
nella lotta contro la criminalità organizzata,
specialmente contro furti aggravati,
falsificazione di documenti, traffico illecito di
stupefacenti e immigrazione clandestina, ha
ribadito che l’Italia è pronta a prestare
qualsiasi tipo di aiuto al Ministero
dell’Interno serbo.
RASSEGNA STAMPA
Prefetto Porzio a Belgrado incontra autorità locali in vista di avvio progetto Ipa Polizia-Balcani
(Belgrado)
Beograd, 21. oktobar 2014. godine –
Ministar unutrašnjih poslova u Vladi
Republike Srbije Nebojša Stefanović
razgovarao je danas sa direktorom
Kancelarije za koordinaciju i planiranje
policijskih snaga Ministarstva unutrašnjih
poslova Italije i direktorom za međunarodnu
policijsku saradnju Anapaolom Porci o
aktivnostima u okviru realizacije IPA
projekta „Borba protiv organizovanog
kriminala i korupcije: međunarodna
saradnja u krivičnom pravu“.
Stefanović je ocenio da je saradnja
ministarstava unutrašnjih poslova dveju
zemalja na svim nivoima izuzetno dobra, i
izrazio uverenje da postoji obostrana želja
za njeno dalje unapređenje, posebno kroz
razmenu iskustava i ekspertiza dveju strana.
Govoreći o procesu evropskih integracija, on
je naveo da je taj proces glavni
spoljnopolitički prioritet Srbije, i naglasio da
MUP Srbije čini sve kako bi ispunio
neophodne uslove za što ranije otvaranje
Poglavlja 24, koje se odnosi na pravdu,
slobodu i bezbednost.
Ministar je rekao da je naša zemlja otvorena
za svaku vrstu predloga i pomoći koju bi
Italija, ali i ostale članice EU bile spremne da
pruže, uz ocenu da je imenovanje eksperata
sa obe strane zaduženih za realizaciju ovog
projekta od velikog značaja za njegovo
uspešno sprovođenje.
U razgovoru je ukazano na to da su
prevencija i borba protiv organizovanog
prekograničnog kriminala opšti cilj koji će
dovesti
do
razbijanja
kriminalnih
organizacija koje se bave nelegalnom
trgovinom na prekograničnom nivou.
Porci je, imajući u vidu bogata iskustva
MUP-a Italije u borbi protiv organizovanog
kriminala,
naročito
teških
krađa,
falsifikovanja isprava, nedozvoljene trgovine
drogama i ilegalnih transfera migranata,
naglasila da je Italija spremna da
Ministarstvu unutrašnjih poslova Srbije pruži
svaki vid pomoći.
Martedì 21 ottobre 2014
RASSEGNA STAMPA
Giovedì 23 ottobre 2014
Conferenza dei Ministri degli Esteri e dell'Economia dei Balcani Occidentali
Video 67
Video 68
(Belgrado)
Berlino il 28 agosto scorso su iniziativa del
cancelliere Angela Merkel.
(Agenzia Nova) – 23 OTT - Il ministro degli
Esteri serbo Ivica Dacic è stato a colloquio con
il direttore Balcani del ministero italiano degli
Esteri, Andrea Orizio. Lo rende noto un
comunicato del dicastero serbo degli Esteri,
precisando che Dacic e Orizio hanno espresso
soddisfazione per l’alto livello dei rapporti
bilaterali fra i due paesi. Dacic ha ringraziato
Orizio per il continuo sostegno dato dalla
Repubblica italiana alla Serbia nell’ambito del
processo di integrazione europea di
quest’ultima. Orizio, prosegue la nota di
Belgrado, ha ribadito che l’Italia continuerà a
fornire il proprio sostegno alla Serbia nel suo
percorso europeo.
(ANSA) - 23 OTT - La cooperazione politica ed
economica a livello regionale è al centro di una
conferenza dei ministri degli esteri e delle
finanze dei Paesi dei Balcani occidentali
apertasi oggi a Belgrado. All'incontro
partecipano i commissari europei Jyrki
Katainen e Stefan Fuele, responsabili
rispettivamente per gli affari economici e
monetari e per le questioni dell'allargamento,
e per la presidenza italiana della Ue Andrea
Orizio, responsabile Balcani al ministero degli
esteri. Sono presenti fra gli altri i
rappresentanti di Albania e Kosovo, per questo
l'incontro - in base agli accordi tra Serbia e
istituzioni internazionali - si tiene col formato
Gymnich, che prevede l'indicazione dei soli
nomi dei partecipanti, senza alcun segnale o
simbolo nazionale.
L'incontro di Belgrado era stato concordato alla
conferenza sui Balcani occidentali tenutasi a
(ANSA) - 23 OTT - L'Italia, che detiene fino
alla fine dell'anno la presidenza di turno
della Ue, ha ribadito oggi a Belgrado il
pieno sostegno all'integrazione europea
della Serbia e di tutti gli altri Paesi dei
Balcani occidentali.
"La riunificazione dell'Europa non sarà
completa fino a quando nell'Unione non
sarano integrati anche i Balcani
occidentali", ha detto Andrea Orizio,
direttore per i Balcani al ministero degli
esteri e inviato del ministro Federica
Mogherini, a nome della presidenza italiana
della Ue, alla conferenza di cooperazione
regionale svoltasi oggi a Belgrado.
Per l'Italia, unico Paese Ue, era presente
anche l'ambasciatore in Serbia Giuseppe
Manzo. Orizio - al quale in un incontro
stamane il ministro degli esteri serbo Ivica
Dacic ha rinnovato i ringraziamenti all'Italia
per il costante appoggio all'integrazione
europea della Serbia - si è detto "molto
soddisfatto" per la riunione di oggi a
Belgrado, alla quale hanno preso parte i
ministri degli esteri e delle finanze dei Paesi
della regione, unitamente ai commissari
europei Jyrki Katainen e Stefan Fuele,
responsabili rispettivamente per gli affari
economici e monetari e per le questioni
dell'allargamento. Per la prima volta a una
riunione regionale in Serbia ha partecipato
anche il ministro degli esteri del Kosovo
Enver Hoxhaj. Un evento quello odierno,
ha osservato Orizio, che ha testimoniato
della "maturità di tutti gli attori sulla
scena". "In questa conferenza si è visto che
episodi come gli incidenti alla partita
Serbia-Albania si possono superare".
A suo avviso, è importante "lo spirito di
collaborazione" messo in mostra nella
riunione. "E' stata una giornata molto
positiva, un incontro svoltosi in uno spirito
sereno e costruttivo, con tanta voglia di
parlarsi l'un l'altro. Anche la presenza del
Kosovo non ha creato problemi, Anzi, e'
stata la dimostrazione che il dialogo fra
Belgrado e Pristina avanza è da' risultati".
Dando atto all'importante ruolo della Serbia
come fattore di stabilità nella regione, il
rappresentante italiano ha sottolineato al
tempo stesso come proprio oggi a Bruxelles
sia stata approvata la Strategia AdriaticoIonica, che vera' lanciata ufficialmente il 18
novembre. "Si mettono insieme Paesi Ue e
Paesi non appartenenti all'Unione per
attivare strumenti di interconnessione e
favorire i progressi di questa regione sulla
strada dell'integrazione". Co-presidenti della
Strategia Adriatico-Ionica sono Italia e
Serbia. A tale forum regionale è stato fatto
riferimento anche nel colloquio che Orizio
ha avuto con Dacic, al quale ha trasmesso
l'invito a partecipare alla riunione inaugurale
del 18 novembre a Bruxelles.
Beograd, 23. oktobar 2014. godine – Prvi
potpredsednik Vlade Republike Srbije i
ministar spoljnih poslova Ivica Dačić
razgovarao je sa direktorom za Balkan u
Ministarstvu spoljnih poslova Italije
Andreom Oriciom, koji će kao specijalni
predstavnik italijanskog predsedavanja EU
učestvovati na današnjem neformalnom
sastanku ministara spoljnih poslova i
ekonomije zapadnog Balkana u Beogradu.
U razgovoru je izraženo zadovoljstvo visokim
nivoom bilateralnih odnosa Srbije i Italije, pri
čemu je Dačić preneo zahvalnost na
kontinuiranoj podršci koju ta zemlja pruža
Srbiji u procesu evropskih integracija.
Oricio je potvrdio da će Italija nastaviti da
podržava Srbiju na njenom putu ka
Evropskoj uniji.
U
domenu
multilateralne
saradnje
konstatovano je da je predsedavanje Srbije
OEBS-u, između ostalog, važno za
potvrđivanje uloge naše zemlje kao faktora
stabilnosti u regionu i pouzdanog
međunarodnog partnera.
Na sastanku je razmatrano i pitanje
saradnje u okviru Jadransko-jonske
inicijative, a istaknut je i značaj zajedničke
saradnje u okviru Strategije za Jadransko–
jonski region.
Dačiću je uručen i formalni poziv za
promociju tog dokumenta, koja će biti
održana 18. novembra u Briselu.
(saopstenje Ministarstva spoljnih poslova
Republike Srbije)
(Agencija TANJUG) - Specijalni izaslanik
italijanskog predsedavanja EU Andrea
Oricio izjavio je da današnji neformalni
sastanak šefova diplomatije i ministara
privrede zemalja regiona jasno svedoči o
zrelosti svih aktera, ocenivši da je reč o
istorijskom događaju za Zapadni Balkan.
"Ovaj skup je dokaz da epizoda sa
utakmicom Srbija-Albanija može da se
prevaziđe", rekao je Oricio u izjavi Tanjugu
na marginama konferencije.
Prema njegovim rečima, ovaj skup je dokaz
ozbiljnog rada i posvećenosti vlasti u
Beogradu.
"Ovde su svi danas i to jasno svedoči o
zrelosti svih aktera u regionu i to je veoma
važan korak za prilike u ovom delu Evrope",
dodao je italijanski zvaničnik.
Oricio, koji je i direktor za Balkan u
Ministarstvu spoljnih poslova Italije, ocenio
je da je konferencija u Beogradu istorijski
događaj koji, između ostalog, dokazuje da
dijalog Beograda i Prištine napreduje i daje
rezultate.
Osim napretka u dijalogu sa Prištinom,
Oricio podseća da je izuzetno važno da naša
zemlja nastavi sa reformskim kursom.
Upitan kako zvanični Rim gleda na ulogu
Srbije na Zapadnom Balkanu, Oricio je
odgovorio da je Srbija za njegovu zemlju
ključna za stabilizaciju prilika u regionu.
Prema njegovim rečima, Srbija ima veoma
važnu ulogu i u napredovanju svih zemalja
regiona u procesu evropskih integracija.
Italijanski diplomata nije želeo da govori o
tome koja bi pregovaračka poglavlja mogla
prva da budu otvorena u pristupnim
pregovorima Srbije sa EU, ali je istakao da
Italija, kao trenutno predsedavajuća zemlja
EU, izuzetno vrednuje napore koje srpske
vlasti preduzimaju.
"Srbija je uradila odličan posao, ali ima još
puno toga da se uradi u predstojećem
periodu kako bi sve članice EU bile uverene
u to da je vaša zemlja spremna da otvori
prva poglavlja", ukazao je Oricio.
Prema njegovim rečima, posao Italije kao
predsedavajuće EU je da u to uveri druge
zemlje članice EU.
Oricio je ponovio stav zvaničnog Rima da je
potpuno posvećen evropskoj perspektivi
svih
zemalja
regiona.
"Današnji skup je, ponavljam, dokaz da
Srbija vodi konzistentnu politiku i da je
fokusirana na sprovođenje suštinskih
reformi poput onih u ekonomskoj oblasti, ali
i da želi da se povezuje sa drugima",
zaključio je italijanski zvaničnik.
RASSEGNA STAMPA
Martedì 28 ottobre 2014
Visita dell’Ammiraglio Binelli Mantelli
Video 69
(Belgrado)
(ANSAmed) - La necessità di accelerare il
processo di integrazione europea della
Serbia è stata sottolineata oggi a Belgrado
dall’ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, capo
di stato maggiore delle Forze armate
italiane.
“L’Italia ritiene che si debba accelerare
l’integrazione della Serbia nell’Unione
europea”, ha detto l’ammiraglio al termine
di un colloquio con il suo omologo serbo, il
generale Ljubisa Dikovic. Per Binelli
Mantelli, la cooperazione fra le Forze
armate dei due Paesi faciliterà il processo di
integrazione europea della Serbia. L’Italia,
che detiene attualmente la presidenza di
turno del consiglio Ue, continuerà ad
appoggiare Belgrado sulla strada verso
l’Europa – ha aggiunto. E l’Italia, ha
sottolineato ancora Binelli Mantelli, vede la
Serbia come fattore di stabilità, non solo nei
Balcani ma anche per l’Ucraina e per il
mondo islamico, nel contesto delle crisi che
circondano
l’Europa
suscitando
preoccupazione.
Il capo di stato maggiore ha fatto quindi
riferimento alle truppe italiane inquadrate
nella Kfor, la Forza Nato in Kosovo,
sottolineando il loro ruolo a favore dello
sviluppo civile e sociale, sforzi questi - ha
osservato - appoggiati dalla Serbia.
Per Binelli Mantelli - che in giornata ha
incontrato anche il ministro della difesa
serbo Bratislav Gasic - i settori nei quali la
cooperazione italo-serba continuerà anche
in futuro riguardano in particolare
l’addestramento di truppe di terra
dell’aeronautica e del personale della flotta
fluviale.
Con il generale Dikovic l’ammiraglio Binelli
Mantelli ha parlato delle prospettive
generali della cooperazione militare e della
partecipazione congiunta a missioni della
Ue e delle Nazioni Unite. Il generale serbo
ha detto fra l’altro che Belgrado intende
inviare una unità militare serba nella
missione di pace dell’Onu in Libano, quale
parte del contingente italiano, che conta
oltre 1.500 soldati.
(Nova) - Si è svolto oggi a Belgrado un
incontro fra il capo di stato maggiore della
Difesa italiana, ammiraglio Luigi Binelli
Mantelli, e il capo di stato maggiore serbo,
generale Ljubisa Dikovic. Secondo quanto
riporta una nota del ministero della Difesa
serbo, Mantelli e Dikovic hanno discusso
della presente e futura collaborazione fra le
due forze armate, del contesto attuale
politico e di sicurezza a livello regionale e
della partecipazione nelle operazioni
multinazionali delle Nazioni Unite e
dell'Unione europea. L'ammiraglio Mantelli
ha ricordato che, nella storia, Italia e Serbia
sono state a volte più vicine e a volte più
lontane l'una dall'altra, ma nei momenti
storici chiave, ha osservato Mantelli, l'Italia
è stata con la Serbia. “Oggi è un momento
importante - ha dichiarato - perché le crisi,
sia quelle militari che sanitarie, che
circondano l'Europa ci preoccupano. L'Italia
- ha aggiunto - considera la Serbia un fattore
di stabilità non solo nei Balcani ma anche
nel mondo slavo, a causa degli avvenimenti
in Ucraina ma anche nel mondo islamico per
i problemi che lì esistono”. Mantelli ha
inoltre sottolineato che l'Italia è presente
nel contingente Kfor in Kosovo per aiutare
lo sviluppo civile e sociale, e in questo non
vi sarebbe stata una riuscita senza
l'appoggio della Serbia.
“I colloqui con il generale Dikovic - ha
aggiunto Mantelli - aprono a nuove
possibilità di collaborazione, innanzitutto
penso alla cooperazione militare, a quella
nel campo della medicina militare e
l'equipaggiamento delle unità di terra, della
marina, della flotta fluviale, come pure
quello del personale in mare aperto e di
aria. Tutto questo – ha concluso - potrà
agevolare la Serbia nel suo percorso
europeo”. Il generale serbo Dikovic ha
ricordato che l'Italia è uno dei maggiori
partner
commerciali
della
Serbia,
sottolineando che le forze armate dei due
paesi vedono una lunga collaborazione nei
campi dell'istruzione, equipaggiamento del
personale e formazione dei quadri. “La
cooperazione militare - ha detto Dikovic - è
sviluppata, cercheremo di farla avanzare
ulteriormente in futuro e di definire nuovi
campi di collaborazione”. Dikovic ha poi
ricordato la partecipazione italiana in Kfor,
aggiungendo che a questo proposito con
Mantelli è stata discussa la situazione
attuale della sicurezza. Il generale serbo ha
infine sottolineato l'ottima collaborazione
con le forze italiane nelle operazioni
multinazionali, ricordando che le squadre
serbe e italiane hanno lavorato insieme
nell'Oceano Indiano. Esistono dei progetti,
ha concluso Dikovic, per una partecipazione
comune in operazioni dell'Unione europea e
delle Nazioni Unite. “Siamo vicini - ha infine
aggiunto – ad un accordo per la
partecipazione di un'unità serba all'interno
del contingente italiano nella missione Onu
in Libano”.
(Comunicato del Ministero della difesa della
Serbia)
Cooperazione con Italia nel settore della
difesa è in crescita continua
Belgrado, il 28 ottobre 2014 – Il ministro
della Difesa nel Governo della Repubblica
di Serbia Bratislav Gasic e il capo di Stato
Maggiore della Difesa della Repubblica
italiana, l’ammiraglio Luigi Binelli Mantelli,
oggi hanno stimato che le relazioni bilaterali
tra i due paesi sono stabili e
tradizionalmente amichevoli.
Gasic e Binelli Mantelli hanno sottolineato
che la cooperazione nel campo della difesa
è ottima e si svolge con l’accento
sull’istruzione e aggiornamento, l’attività
e
ricognizione,
la
dell’intelligenza
cooperazione militare-militare e militaresanitaria.
Si è parlato anche delle modalità per la
futura cooperazione ed è stata anche
rilevata l’importanza dei consultamenti
bilaterali sulla difesa che si terranno a Roma
nel dicembre, quando sarà armonizzato il
Piano della cooperazione per il prossimo
anno.
Gasic e Binelli Mantelli hanno concluso che
la buona cooperazione tra l’Esercito di
Serbia e il Kfor è il garante della sicurezza
della popolazione serba in Kosovo e
Metohija, ricordando che i membri delle
forze armate d’Italia sono tra i maggiori
contribuenti nel contingente del Kfor e
Eulex, si dice nella dichiarazione del
Ministero della Difesa.
(Tanjug) - Italija smatra da je vreme da se
ubrza proces evropskih integracija Srbije,
izjavio je danas načelnik Generalštaba
Oružanih snaga Italije admiral Luiđi Bineli
Manteli.
Manteli je, na zajedničkoj konferenciji za
medije sa načelnikom Generalštaba Vojske
Srbije generalom Ljubišom Dikovićem,
istakao i da će saradnja dve vojske pomoći
da se olakša put Srbije u EU.
On je podsetio da Italija trenutno
predsedava Savetom Evrope, naglasivši da
će narednih šest meseci to iskoristiti kako bi
podržala Srbiju na evropskom putu.
"Vreme je da se ubrza proces intergacija, jer
istorija ne čeka nikoga, a problemi se
nagomilavaju", rekao je Manteli.
On je naglasio i da Italija smatra Srbiju
faktorom stabilnosti ne samo na Balkanu,
nego i u Ukrajini i u islamskom svetu, u
kontekstu krize koje opkoljavaju Evropu i
koje kod nas u Evropi izazivaju zabrinutost.
Manteli je podsetio i da su italijanski vojnici
prisutni u sastavu Kfora na Kosovu i Metohiji
kako bi pomogli civilni i društveni razvoj,
dodavši da i u tome imaju podršku Srbije.
Prema njegovim rečima, vojna saradnja u
snaga
pripadnika
obuci
kopnenih
vazduhoplovstva i rečne flotile su oblasti u
kojima će se sarađivati i ubuduće.
Diković je izrazio zadovoljstvo dosadašnjim
nivom saradnje i najavio da će tokom
posete italijanskog kolege biti razgovarano o
njenom unapređenju u više oblasti.
Prema njegovim rečima, tu spadaju oblasti
vojne i vojno ekomonske saradnje, kao i
zajedničkog učešća u mirovnim misijama EU
i UN.
Diković je rekao i da VS planira da jednu
svoju jedinicu pošalje u mirivnu misiju UN u
Libanu u sastav italijanskog kontigenta koji
tamo ima više od 1.500 ljudi. Načelnik
Generalštaba VS je naveo i će aktuelna
bezbednosna situacija, takođe, biti tema
RASSEGNA STAMPA
Visita dell’Ammiraglio Binelli Mantelli
(Belgrado)
tokom boravka Montalija u Beogradu,
obzirom da Italija u sastavu Kfora ima 750
ljudi.
Diković je naveo i da "naši prijatelji iz Italije
pružaju punu podršku reformama VS".
Prema njegovim rečima, razgovarće se i o
mogućnosti remonta određenih sredstava
vojne opreme i naoružanja VS u Italiji.
Diković je naveo i da je saradnja u oblasti
školstva i usavršavanja zajedničke obuke i
vojne ekonomske saradnje dosta razvijena,
a da će se razgovarati o njenom
unapređenju i definisanju novih oblika
saradnje.
Tokom svoje prve posete Beogradu,
Manteli, kome je priređen svečani doček u
Generalšatabu VS, podsetio je i na saradnju
dve vojske u Prvom svetskom ratu kada je
italijanska mornarica pomogla srpskoj vojsci
prilikom evakuacije iz Albanije kako bi se
ponovo vratila na front.
Beograd, 28. oktobar 2014. godine –
Ministar odbrane u Vladi Republike Srbije
Bratislav Gašić i načelnik Generalštaba
Republike Italije admiral Luiđi Bineli
Manteli ocenili su danas da su bilateralni
odnosi dveju zemalja stabilni i tradicionalno
prijateljski
Gašić i Manteli su istakli da je saradnja u
oblasti odbrane odlična i težišno se odvija
kroz školovanje i usavršavanje, obaveštajnoizviđačku delatnost, vojno-vojnu i vojnomedicinsku saradnju.
Razgovarano je i o modalitetima buduće
saradnje, a istaknut je i značaj bilateralnih
odbrambenih konsultacija koje će se u
decembru održati u Rimu, kada će biti
usaglašen Plan saradnje za narednu godinu.
Dosadašnje
zajedničko
učešće
u
multinacionalnim operacijama, kao i
početak zajedničkog angažovanja našeg
voda za zaštitu snaga u okviru italijanskog
kontingenta u Sektoru zapad u Misiji UNIFIL
u Libanu predstavljaće krunu saradnje i
poverenja resornih ministarstava, naglasio
je Gašić.
Gašić i Manteli su zaključili da je dobra
saradnja Vojske Srbije i Kfora garant
bezbednosti srpskog stanovništva na Kosovu
i Metohiji, uz podsećanje na to da su
pripadnici oružanih snaga Italije jedan od
najvećih kontributora u sastavu Kfora i
Euleksa.
Takođe, oni su razgovarali i o regionalnoj
vojnoj saradnji, učešću u multinacionalnim
operacijama UN i EU, kao i o saradnji u
okviru
Zajedničke
bezbednosne
i
odbrambene politike EU.
Gašić je uputio zvaničan poziv ministru
odbrane Italije Roberti Pinoti da poseti
Srbiju tokom naredne godine.
Gašić i Manteli su ocenili da je
uspostavljanje
strateškog
partnerstva
tokom Samita 2009. godine u Rimu
doprinelo unapređenju saradnje u svim
oblastima, uz napomenu da je Italija jedan
od glavnih partnera i vodećih investitora u
srpsku privredu.
Ministar je iskazao zahvalnost Vladi Italije i
na pomoći koju je uputila našoj zemlji
tokom majskih poplava, kao i na podršci u
procesu evropskih integracija.
Na sastanku je bilo reči i o aktuelnim
političkim bezbednosnim pitanjima u
regionu i svetu, navodi se u saopštenju
Ministarstva odbrane.
Martedì 28 ottobre 2014
RASSEGNA STAMPA
Martedì 04 novembre 2014
Centenario della Prima Guerra Mondiale. Storie di eroismo ed amicizia tra Italia e Serbia
Video 70
(Belgrado)
Intervento dell’Ambasciatore Giuseppe
Manzo
Vi sono solo due modi per onorare i caduti
in guerra: il silenzio e la memoria.
Le note del silenzio che ascolterete tra
breve sono il segno del rispetto per chi ha
dato la vita per la patria.
La targa che scopriremo subito dopo,
piantata nella terra di questo cimitero,
serve a non dimenticare, per non ripetere
gli errori del passato.
Questa targa serve anche a ricordare una
storia di eroismo e di grande amicizia tra
due popoli.
Dal 12 dicembre 1915 al 29 febbraio 1916 le
navi della Marina Italiana, con 248 viaggi,
portarono sulle coste italiane e salvarono
260.895 militari e sfollati serbi. Pochi mesi
dopo questi valorosi militari serbi tornarono
al fronte per contribuire alla vittoria finale
degli Alleati.
In questo cimitero sono sepolti 1063 italiani.
Molti di loro persero la vita al fianco i quegli
stessi soldati che la Marina Italiana aveva
salvato pochi mesi prima.
Ringrazio il Primo Ministro per aver voluto
testimoniare con la sua presenza oggi il
senso di un’amicizia capace di rinnovarsi e
rafforzarsi di fronte ad ogni sfida che,
insieme, i nostri due Paesi affrontano e
superano.
(Agenzia Nova) - E’ avvenuta oggi a
Belgrado la commemorazione dei nostri
soldati caduti in battaglia a cento anni di
distanza dalla Prima guerra mondiale,
organizzata dall’ambasciata italiana a
Belgrado e dall’ufficio dell’addetto per la
Difesa. La commemorazione si è svolta
presso il cimitero militare dove riposano
1.063 soldati italiani, e ha compreso una
cerimonia durante la quale è stata deposta
una corona di fiori presso l’altare maggiore,
cui è seguita l’inaugurazione di una targa
commemorativa del centenario della Prima
guerra mondiale. La targa è stata scoperta
dal premier serbo Aleksandar Vucic e
dall’ambasciatore d’Italia a Belgrado,
Giuseppe Manzo, alla presenza di un
plotone di lancieri italiani in uniforme
storica di stanza a Codroipo in Friuli Venezia
Giulia.
L’ambasciatore Manzo ha sottolineato come
il silenzio e la memoria siano i due modi per
onorare i caduti in guerra, e la targa
inaugurata oggi, ha aggiunto, serve a
ricordare una storia di amicizia e di eroismo
che lega la storia serba con quella italiana.
Nel 1916, infatti, dopo lo sbarco a Gallipoli
gli alleati chiesero all’Italia di intervenire sul
fronte balcanico e 52.700 soldati italiani vi
combatterono dal dicembre 1916 al
settembre 1918. L’Italia pagò il suo tributo
con 8.324 fra morti, feriti e dispersi mentre
furono circa 10 mila le vittime per il freddo
e le malattie. Fra costoro, 1063 furono
seppelliti nel cimitero militare di Belgrado.
Nel corso del conflitto avvenne anche un
episodio di salvataggio da parte della nostra
Marina militare che trasse in salvo oltre 265
mila soldati e civili serbi spinti verso le coste
adriatiche dall’offensiva austro-ungarica
nell’inverno
1915-’16.
L’ambasciatore
Manzo ha ricordato nella cerimonia odierna
come quegli stessi militari serbi, salvati dalla
nostra Marina, si riorganizzarono e
tornarono a combattere nel fronte
balcanico dove erano presenti le nostre
truppe. “In questo cimitero molti di loro
persero la vita a fianco di soldati serbi che la
nostra Marina aveva salvato pochi mesi
prima”, ha ricordato l’ambasciatore
ringraziando il premier Vucic per la
presenza, “segno di un’amicizia fra i due
paesi capace di rinnovarsi e superare tutte
le difficoltà”. Il premier serbo Vucic ha
ricordato l’episodio del salvataggio dei
militari serbi, osservando come si tratti di
un fatto che “pochi conoscono a causa del
congelamento dei rapporti bilaterali pochi
anni dopo, per la disputa per l’Istria e la
Dalmazia”. L’episodio, ha detto Vucic,
nondimeno ha dimostrato che l’amicizia fra
Serbia e Italia non è lunga anni ma secoli. Si
tratta di un’amicizia storica, ha concluso il
premier di Belgrado, “che coltiveremo
insieme anche in futuro, e la Serbia saprà
mostrare la sua gratitudine”. Dopo la
commemorazione ai caduti è seguita
l’inaugurazione presso la sede della nuova
Cineteca jugoslava di una mostra fotografica
dal titolo “Per l’esercito serbo – una storia
dimenticata”.
La mostra trae spunto da un volume, curato
dalla giornalista Mila Mihajlovic, che
racconta la storia dell’operazione di
salvataggio ricordata dal premier serbo e
dall’ambasciatore
d’Italia.
Le
commemorazione del 4 novembre prosegue
nel pomeriggio con il ricevimento presso la
residenza dell’ambasciatore italiano, e si
conclude in serata alla Cineteca jugoslava
con la proiezione in anteprima del film
“Torneranno i prati” del regista Ermanno
Olmi. Il film, ambientato sul fronte bellico
nord-orientale italiano nel 1917. Il film sarà
proiettato in contemporanea in quasi 100
paesi nell’ambito delle attività italiane per il
centenario della Prima guerra mondiale. La
proiezione in Italia si svolgerà a Roma alla
presenza del presidente della Repubblica,
Giorgio Napolitano.
(ANSA) - BELGRADO, 4 NOV - La ricorrenza
del 4 Novembre è stata ricordata oggi a
Belgrado con una cerimonia solenne al
cimitero militare italiano dove sono sepolti i
resti di 1.063 soldati italiani caduti durante
la Prima guerra mondiale, di cui ricorre
quest'anno il centenario. Alla cerimonia,
presieduta dal nostro addetto militare Paolo
Pappalardo, è intervenuto fra gli altri il
premier serbo Aleksandar Vucic che,
insieme all'ambasciatore d'Italia in Serbia
Giuseppe Manzo, ha scoperto una targa
commemorativa in ricordo dei cento anni
trascorsi dallo scoppio della Grande Guerra.
Insieme ad ambasciatori e attache' militari
di vari Paesi, era presente un plotone di
lancieri italiani in uniforme storica di stanza
a Codroipo (Friuli Venezia Giulia). Nei loro
interventi, il premier Vucic e l'ambasciatore
Manzo hanno rievocato la storia dell'eroico
salvataggio dell'Esercito serbo da parte della
Marina italiana nell'inverno 1915-1916.
(fonte: Governo della Repubblica di Serbia)
Memoria dei soldati italiani caduti nella
Grande guerra
Belgrado, il 4 novembre 2014 – Il presidente
del Governo della Repubblica di Serbia
Aleksandar Vucic e l’ambasciatore d’Italia in
Serbia Giuseppe Manzo hanno scoperto
oggi a Belgrado, nel Cimitero militare
italiano, la placca memoriale per i soldati
italiani caduti nella Prima guerra mondiale
Vucic e Manzo hanno ricordato la grande
azione dell’esercito italiano, che alla fine del
1915 e all’inizio del 1916 ha salvato più di
260 mila soldati serbi, con il messaggio che
l’amicizia tra i due popoli dura ancora. Il
premier ha detto che l’azione del
salvataggio, che ha durato dal 12 dicembre
del 1915 al 29 febbraio del 1916, è poco
nota nella storia serba e se ne è parlato
poco perché le relazioni con l’Italia si erano
raffreddate a causa dell’Istria e Dalmazia
dopo la fine della guerra.
Lui ha espresso gratitudine all’ambasciatore
italiano perché i cittadini di Serbia hanno
l’opportunità di imparare ancora della loro
storia ma anche perché ci ha aiutato a
imparare qualcosa di nuovo anche di noi
stessi e della nostra storia comune, nonché
di approfondire la nostra mutua amicizia.
Vucic ha detto che Serbia e Italia
formeranno le più strette relazioni
amichevoli, e ha riportato gratitudine al
Governo e al popolo italiano per il rispetto
che mostrano verso Serbia e il popolo
serbo, il quale sempre saprà mostrare la
propria gratitudine.
Parlando dei soldati caduti, Manzo ha
sottolineato che l’onore a quei che hanno
perso la vita nella guerra si può fare in due
modi – con il silenzio e con la memoria.
Secondo le sue parole, questa placca
memoriale serve a impedirci di lasciarci
nell’oblio e a non ripetere gli errori del
passato e la memoria dell’episodio di una
grande amicizia e l’eroismo.
Lui ha sottolineato che a Belgrado ci sono
sepolti 1.063 soldati che hanno perso la vita
lottando contro l’occupante al fianco con
alcuni dei soldati serbi che alla fine del 1915
RASSEGNA STAMPA
Martedì 04 novembre 2014
Centenario della Prima Guerra Mondiale. Storie di eroismo ed amicizia tra Italia e Serbia
Video 71
Video 72
(Belgrado)
e all’inizio del 1916 sono stati salvati
nell’azione della marina militare italiana.
L'ambasciatore
d'Italia
ha
espresso
gratitudine al premier Vucic, il quale, come
ha detto, ha voluto con la sua presenza
testimoniare dell'amicizia che si rinnova e
rafforza con ogni sfida che i due paesi
affrontano e superano insieme.
TANJUG - Vučić i Manco otkrili spomen
ploču italijanskim vojnicima
BEOGRAD - Svečanim otkrivanjem Spomen
ploče na Italijanskom vojnom groblju
premijer Srbije Aleksandar Vučić i
ambasador Italije Đuzepe Manco odali su
danas počast italijanskim vojnicima
poginulim u Prvom svetskom ratu.
Premijer Srbije i ambasador Italije su
podsetili na veliku akciju Italijanske vojske
koja je krajem 1915. godine i početkom
1916. godine spasla više od 260.000 srpskih
vojnika i istakli da prijateljstvo dva naroda
još traje.
Vučić je naveo da je akcija spasavanja koja
je trajala od 12. decembra 1915. do 29.
februara 2016. godine malo poznata u
srpskoj istoriji i da se o njoj malo govorilo
zbog zahlađenja odnosa sa Italijom zbog
istre i Dalmacije nakon okončanja rata.
"Bez obzira na to što je istina o tom velikom
događaju bila pomalo skrivena negde su svi
videli da između Srba i Italijana postoiji
viševekovno prijateljstvo i da tu vrstui
osećanja ni prikrivanje činjenica nije moglo
da sakrije i ublaži", rekao je Vučić.
On je Italijanskom ambasadoru zahvalio što
građani Srbije imaju priliku da nauče još
nešto o svojoju istoriji ali i zato što je
doprineo da naučimo nešto i o sebi i
zajedničkoj istoriji i produbimo uzajamno
prijateljstvo. "Hvala i na ovim osnovama i
osnovama istorijskog pritateljstva, ali i
osnovama zajedničke budućnosti. Srbija i
Italija gradiće najbliže prijateljske odnose i
veoma sam zahvalan Italijanskoj valdi i
narodu na poštovanju koje pokazuju prema
Srbiji i srpskom narodu, a mi ćemo svoju
zahvalnost uvek umeti da pokažemo"
poručio je Vučić.
Govoreći o stradalim vojnicima Manco je
istakao da se počast onima koji su izgubili
život u ratu može odati na dva načina tišinom i sećanjem.
Prema njegovim rečima spomen ploča, koja
je danas otkrivena služi da se ne prepustimo
zaboravu i da se ne ponove greške prošlosti
i sećanje na epizodu velikog prijateljstva i
herojstva.
Italijanski ambasador je istakao da je u
Beogradu sahranjeno 1063 vojnika koji su
izgubili život boreći se proitv okupatora
rame uz rame sa nekima od srpskih vojnika
koji su krajem 1915. i pocetkom 1916
akcijom Italijanske mornarice spaseni.
"Hvala predsedniku Vlade koji je želeo
svojim prisustvom da svedoči o prijateljstvu
kojej se obnavlja i jača pred svakim
izazovom sa kojima se naše dve zemlje
zajedno suočavaju i koje pobeđuju" poručio
je Manco. Spomen ploču su na Italijanskom
vojnom groblju otkrili Vučić i Manco, u
prisustvu voda italijanskih kopljanika u
tradicionalnim uniformama svog puka iz
Kodroipa, u Furlaniji, Veneciji, Juliji.
Povodom Dana oružanih snaga Italije
ambasador Manco, predstavnici srpske
vlade i vojni izaslanici ranije danas su na
Italijanskom vojnom groblju i spomen
kosturnici branilaca Beograda iz Prvog
svetskog rata položili vence i odali počast
palim borcima.
Uz intoniranje himne Srbije i Italije, vence su
položili predstavnici ministarstava odbrane i
rada, predstavnici grada Beograda kao i
vojni
izaslanici
Austrije,
Francuske,
Nemačke, Velike Britanije i Društva za
negovanje tradicije oslobodilačkih ratova
1912. do 1918. godine.
Ataše za odbranu Republike Italije pukovnik
Paolo Papalardo je u obraćanju istakao da
obeležavanje Dana oružanih snaga te zemlje
znači, pre svega, odavanje duboke počasti
palim borcima i ranjenicima, kao i svima koji
su trpeli teškoće i strah na bojnom polju.
"Čast, žrtvovanje i odanost vojnika,
mornara, vazduhoplovaca i karabinjera su
vrednosti koje su oduvek odlikovale njihovo
i delovanje njihovih pukova, čineći Italiju
uzvišenom čak i u teškim i tužnim
vremenima kao što je bio Prvi svetski rat",
rekao je Papalardo i dodao da su oni
ovekovečili te vrednosti koje su prisutne i
danas. Prema njegovim rečima, svako
žrtvovanje i odanost u prošlim vremenima
na dugom i kako je rekao, napornom putu
ka nacionalnom jedinstvu i demokratiji,
danas se prenose u zemlje zahvaćene
sukobima, gde oružane snage Italije pomažu
ljudima koji pate i "koji u njihovom prisustvu
pronalaze razlog za nadu i poverenje u novi
početak". "Lica naših konjanika, mornara i
karabinjera prisutnih i danas u prelepom
Beogradu, kako bi ukazali dostojnu čast
prijateljstvu koje je vezivalo i još neraskidivo
vezuje italijanski i srpski narod koji su se pre
sto godina zajedno borili za slobodu i
nezavisnost, svedoče da će i u budućnosti
nastaviti da rade sa istom posvešćenošću i u
ime večitih vrednosti časti, žrtvovanja i
odanosti, ponosni na nasleđe naših palih
boraca koji ovde počivanju zauvek, daleko
od svoje voljene Italije", poručio je
Papalardo.
Posle polaganja venaca, održan je blagoslov
palim borcima i pročitana "vojnikova
molitva". U novoj zgradi Jugoslovenske
kinoteke svečano će biti otvorena izložba
fotografija "Za srpsku vojsku - jedna
zaboravljena priča", koja je inspirisana
knjigom novinarke Mile Mihajlović, a koja
govori o akciji spasavanja srpske vojske koju
je tokom zime 1915-16 izvela Kraljevska
italijanska mornarica.
Nakon prijema u rezidenciji italijanskog
ambasadora, dan komemoracije završiće se
uveče
u
Jugoslovenskoj
kinoteci,
pretpremijernim
prikazivanjem
filma
"Vratiće se livade" Ermana Olmija.
Radnja filma dešava se 1917. godine na
bojištima u severoistočnoj Italiji.
BETA - Vučić: Srbija i Italija grade dobre
odnose
Premijer Srbije Aleksandar Vučić izjavio je
danas da će Srbija i Italija graditi najbliže
odnose na osnovu istorijskog prijateljstva i
zajedničke budućnosti.
"Veoma sam zahvalan italijanskoj vladi i
narodu na poštovanju koje pokazuju prema
Srbiji i srpskom narodu, a mi ćemo svoju
zahvalnost uvek umeti da pokažemo", rekao
je Vučić na komemoraciji povodom
stogodišnjice Prvog svetskog rata na
italijanskom vojnom groblju u Beogradu.
Vučić i italijanski ambasador u Srbiji Đuzepe
Manco otkrili su tom prilikom spomen-ploču
palim italijanskim borcima u Prvom
svetskom ratu.
Manco je podsetio da je italijanska
mornarica krajem 1915. i početkom 1916.
godine prebacila u Italiju i time spasila
260.895 srpskih vojnika koji su kasnije
učestvovali u konačnoj pobedi saveznika.
Prema rečima italijanskog ambasadora, od
1.603 italijanska vojnika sahranjena na
Novom groblju mnogi su poginuli rame uz
rame sa srpskim vojnicima koje su
prethodno spasavali.
"Ova spomen ploča služi da se ne
prepustimo zaboravu i da se ne ponove
greške iz prošlosti", rekao je Manco.
Dodao je da postoje dva načina da se odaju
počast poginulima u ratu - tišina i sećanje.
Premijer Vučić je kazao da se "o ovom
velikom događaju s kraja 1915. i početka
1916. godine u Srbiji malo zna i da se o
njemu ne uči u školama delimično zbog
zahlađenja odnosa između Jugoslavije i
Italije nakon 1918. godine zbog Dalmacije i
Istre, a delom i zbog toga što ne negujemo
našu tradiciju".
"Između Srba i Italijana postoji ne
višedecenijsko,
već
viševekovno
prijateljstvo, i to nikakvo prikrivanje
činjenica nije moglo da sakrije ili ublaži",
naveo je srpski premijer.
Vučić je zahvalio italijanskom ambasadoru
zbog toga što je sa nekoliko Srba iz Rima
doprineo da se nauči nešto o zajedničkoj
istoriji i produbi prijateljstvo dva naroda.
Otkrivanju spomen-ploče prisustvovali su
predstavnici diplomatskog kora i verskih
zajednica.
RASSEGNA STAMPA
Martedì 04 novembre 2014
Mostra fotografica – Per l’Esercito serbo
(Belgrado)
Nel pieno dell’inverno del 1915-1916,
l’Esercito serbo, incalzato dalle armate degli
Imperi centrali che avevano sfondato il
fronte in Serbia, fu costretto a ritirarsi verso
il mare attraverso i monti, seguito in massa
dai civili. Giunto sulle coste dell’Adriatico,
l’esercito venne tratto in salvo grazie ad
un’eccezionale operazione umanitaria e
militare dalla Regia Marina italiana, con il
concorso di Unità francesi e inglesi, che
assicurò il trasferimento dell’intero esercito
serbo sull’altra sponda dell’Adriatico.
Dal 12 dicembre 1915 fino al 29 febbraio
1916, sulle navi italiane scortate dalla Regia
Marina, vennero trasportati 260.895
profughi e militari serbi, 24 soldati austriaci
prigionieri dell’Esercito serbo, 10.153
cavalli, 68 pezzi di artiglieria e 300.000
quintali di materiale bellico. L’operazione si
compose di 248 viaggi, nel corso dei quali
vennero impiegate 350 navi, e assieme
all’Esercito furono tratti in salvo anche il
Governo serbo e i vertici militari del Paese,
il Re Pietro I Karađorđević e il Reggente
Alessandro II. Furono inoltre imbarcati e
portati in salvo anche 6.000 soldati
montenegrini e il Re del Montenegro Nicola
I assieme alla famiglia reale.
L’impresa della Marina italiana rimase fino
ad oggi pressoché sconosciuta nonostante il
fatto che tra gli alleati della Triplice Intesa
l’Italia sostenne quasi in totalità il peso e la
responsabilità del salvataggio dell’esercito e
della popolazione serba e montenegrina.
L’impresa ebbe anche una forte valenza
strategica e cambiò le sorti della Grande
Guerra. Lo sfondamento, ad opera
dell’esercito, del fronte balcanico nel 1918
(evento che anticipò e permise la grande
offensiva sul fronte occidentale che segnò la
fine della Prima Guerra Mondiale) non si
sarebbe infatti compiuto senza il salvataggio
dell’esercito serbo compiuto alcuni anni
prima dalla Regia Marina italiana sulle
sponde del mare in Albania.
Allo stesso tempo, quest’intervento della
Marina italiana fu una vera e propria
“operazione umanitaria” ante literam e
rappresenta fino ai giorni nostri la più
importante, vasta ed articolata operazione
di aiuto e soccorso tra i popoli di tutti i
tempi.
U jeku zime 1915/1916. godine, povlačeći se
pred snagama Centralnih sila koje su
prethodno probile srpski front, vojska Srbije
bila je prinuđena da se uputi prema moru
preko planina; u tom pohodu pratile su je
kolone izbeglica. Dospevši na obalu Jadrana,
vojska je spašena zahvaljujući vanrednoj
humanitarnoj i vojnoj operaciji Italijanske
kraljevske mornarice koja je, uz pomoć
francuskih i engleskih jedinica, organizovala
prebacivanje celokupne srpske vojske na
drugu obalu Jadranskog mora.
Od 12. decembra 1915. do 29. februara
1916. na italijanskim plovilima prevezeno je,
pod budnim okom Kraljevske mornarice,
260.895 srpskih izbeglica i vojnika, 24.000
austrijska zarobljenika, 10.153 konja, 68
komada artiljerije i 30.000 tona ratne
opreme. U okviru operacije obavljeno je 248
plovidbi na 350 brodova, a zajedno sa
vojskom spašeni su srpska vlada i vojni vrh
zemlje, kralj Petar I Karađorđević i regent
Aleksandar I. Na italijanskim plovilima spas
je pronašlo i 6.000 crnogorskih vojnika
zajedno sa crnogorskim kraljem Nikolom I i
kraljevskom porodicom.
Do danas je retko ko čuo za podvig
italijanske mornarice, uprkos tome što je od
svih članica Antante jedino Italija preuzela
na sebe skoro sav teret i odgovornost
spašavanja srpske i crnogorske vojske i
življa.
Ovaj podvig je imao i veliki strateški značaj,
budući da je promenio tok Velikog rata.
Proboj Solunskog fronta 1918. godine (kojim
je pripremljena velika ofanziva zapadnog
fronta, odnosno kraj Prvog svetskog rata)
srpska vojska ne bi mogla da izvede da je
nekoliko godina pre toga sa obala mora u
Albaniji nije spasila Italijanska kraljevska
mornarica.
Istovremeno,
poduhvat
Italijanske
mornarice
je
preteča
humanitarnih
operacija modernog doba i do dana
današnjeg ostaje najvažnija i najzahtevniji
podvig spašavanja drugog naroda.
RASSEGNA STAMPA
Lunedi 10 novembre 2014
Ministro integrazione UE Jadranka Joksimovic in visita a Roma
(ITALPRESS) 10 nov - Il sottosegretario agli
Affari Esteri, Benedetto Della Vedova, ha
incontrato alla Farnesina il ministro
dell'Integrazione Europea della Serbia,
Jadranka Joksimovic. Al centro del cordiale
colloquio, le prospettive di apertura del
negoziato di adesione con l'Ue della Serbia,
le forme di cooperazione regionale con i
Balcani occidentali ed i rapporti bilaterali
con Belgrado in campo economico.
"In quanto presidente di turno dell'Unione
Europea, l'Italia sostiene con vigore
l'apertura nel più breve tempo possibile del
negoziato di adesione con l'UE della Serbia,
anche alla luce delle riforme attuate da
Belgrado, che incoraggiamo, e del quadro
dei rapporti con gli altri paesi della regione",
ha sottolineato Della Vedova, che ha altresì
ricordato l'imminente lancio della Strategia
Ue per la regione adriatico-ionica,
recentemente approvata dal Consiglio
Europeo. In tale quadro, "Italia e Serbia
collaborano coordinando il pilastro su
connettività, infrastrutture ed energia. Non
bisogna del resto dimenticare – ha concluso
Della Vedova - che l'Italia è il primo
investitore, primo paese fornitore e primo
acquirente della Serbia".
(NOVA) - L'Italia è stato ed è uno dei più
forti sostenitori dell'integrazione europea
della Serbia e per questo motivo Belgrado
confida nella possibilità di aprire almeno
uno dei capitoli d'adesione entro la fine del
semestre di presidenza italiana dell'Ue. E'
quanto affermato oggi dal ministro
dell'Integrazione europea della Serbia,
Jadranka Joksimovic, nel suo intervento alla
conferenza organizzata oggi dalla Società
italiana per l'organizzazione internazionale
sulla prospettiva europea di Belgrado.
"L'ultimo rapporto della Commissione
europea sui progressi della Serbia è stato
molto positivo, forse il migliore finora - ha
detto la Joksimovic -. Per questo ora è un
buon momento per ricevere un messaggio
dall'Ue". La Joksimovic ha ricordato i
rapporti di amicizia che legano Italia e
Serbia, sottolineando come sia importante
curare anche i rapporti bilaterali e non solo
quelli con Bruxelles.
(ANSA) - ROMA, 11 NOV - Il senatore
Vannino
Chiti,
presidente
della
commissione
Politiche
dell'Unione
Europea, ha incontrato oggi il ministro per
l'integrazione europea della Serbia,
Jadranka
Joksimovic,
accompagnata
dall'ambasciatore serbo a Roma, Ana
Hrustanovic, per discutere del progressivo
avvicinamento di Belgrado all'Unione
Europea, nel delicato contesto della
situazione balcanica.
In particolare - si legge in una nota - il
Ministro Joksimovic ha chiesto il supporto
del Parlamento italiano affinché, proprio
durante il semestre di Presidenza italiana
della UE, vengano aperti, nell'ambito del
gia' avviato processo di adesione della
Serbia, i capitoli 32, riguardante le riforme
economiche, e 35, riguardante i rapporti
con il Kosovo.
A tale riguardo, il presidente Chiti ed il
Ministro Joksimovic hanno espresso la
comune condivisione circa i cospicui
progressi compiuti dalla Serbia nel cammino
verso l'Unione, procedendo a numerose
riforme della propria struttura economica e
della pubblica amministrazione. Chiti,
infine, ha prospettato l’opportunità che la
commissione Politiche dell'Unione Europea
del Senato - insieme eventualmente
all'omologa commissione della Camera dei
Deputati - possa a breve adottare una
risoluzione in cui si invita il governo italiano
ad accelerare l'apertura dei capitoli negoziali
più importanti.
(ANSA) - ROMA, 11 NOV - Il presidente
della Commissione per le Politiche Ue
della Camera Michele Bordo ha incontrato
oggi il ministro per l'integrazione europea
della Serbia Jadranka Joksimovic,
accompagnata dall'ambasciatrice serba a
Roma Ana Hrustanovic. L'incontro, si legge
in un comunicato, si inserisce nell'ambito di
una serie di colloqui, promossi dal governo
serbo, volti a creare le basi per il progressivo
avvicinamento di Belgrado all'Unione
Europea. Il presidente Bordo, che ha
espresso un giudizio favorevole sulle
riforme realizzate in questi anni dalla
Repubblica di Serbia, specialmente in campo
economico e politico, ha ribadito la sua
piena disponibilità e il suo impegno
personale affinché ci sia un'accelerazione del
processo di integrazione della Serbia
nell'UE. Bordo ha fatto anche sapere che
parlerà con il suo omologo al Senato
Vannino Chiti e con il sottosegretario
Sandro Gozi per calendarizzare quanto
prima, e comunque entro la fine del semestre
europeo di presidenza italiana, una seduta
congiunta delle commissioni politiche
europee di Camera e Senato al fine di
approvare una risoluzione che impegni il
governo italiano ad accelerare i negoziati in
corso, necessari per consentire poi alla
Serbia l'ingresso nell'Unione europea.
(NOVA) - La Serbia appoggia pienamente
un'eventuale iniziativa italiana per fare da
mediatore nei rapporti tra Belgrado e
Tirana. E' quanto affermato dal ministro
dell'Integrazione europea della Serbia,
Jadranka Joksimovic, nel suo intervento alla
conferenza organizzata dalla Sioi sulla
prospettiva europea di Belgrado. "Non
siamo in un conflitto e la mediazione
italiana e' sempre benvenuta", ha detto la
Joksimovic, ricordando che fino a poco
tempo fa era impensabile che Belgrado
raggiungesse un accordo con gli albanesi del
Kosovo, che "in ogni caso la Serbia non
intende
riconoscere
come
stato
indipendente". La Joksimovic ha anche
posto l'accento sugli storici rapporti
d'amicizia tra Italia e Serbia, auspicando che
ci sia sempre una maggior presenza di
investitori italiani nel suo paese.
"Auspichiamo inoltre che entro la fine
dell'anno si possa tenere un incontro tra i
nostri due premier, Aleksandar Vucic e
Matteo Renzi", ha concluso la Joksimovic.
(NOVA) - L'Unione europea deve dare un
messaggio politico alla Serbia con l'apertura
di uno o due capitoli del processo
d'adesione entro la fine dell'anno o all'inizio
del prossimo. Lo ha detto oggi l'ex ministro
degli Esteri Franco Frattini, intervenendo
alla Conferenza organizzata oggi dalla Sioi
sulla prospettiva europea di Belgrado, in
occasione della visita a Roma del ministro
dell'Integrazione europea della Serbia,
Jadranka Joksimovic. "La Serbia ha bisogno
di un messaggio simbolico da parte
dell'Ue - ha detto Frattini -. La leadership
serba sta facendo molto e deve essere
aiutata".
Frattini ha sottolineato come Belgrado
abbia "una leadership forte ora. Dobbiamo
riconoscere il ruolo del premier serbo
Aleksandar Vucic e la sua capacità di seguire
un progetto e andare avanti, prima di tutto
nell'interesse dei serbi", ha aggiunto
Frattini. L'ex ministro degli Esteri italiano ha
ricordato come Belgrado abbia intrapreso
un processo di riforme economiche, dure
ma necessarie, dicendosi convinto che nel
giro di due anni, nel 2016, il paese possa
tornare a crescere. "Bruxelles però deve
fare di più, in termini di impegni politici e
pubblici", ha concluso Frattini.
(NOVA) - La Serbia deve entrare nell'Ue per
migliorare gli standard di vita dei suoi
cittadini. E' questa, secondo Jadranka
Joksimovic,
ministro
dell'Integrazione
europea di Belgrado, la principale ragione
alla base del processo d'adesione europea
della Serbia. "Se vogliamo migliorare la
nostra società e il nostro tenore di vita - ha
detto oggi la Joksimovic intervenendo ad
una conferenza oggi alla Sioi, a Roma allora dobbiamo allinearci agli standard
raggiunti dall'Ue: per questo sono richieste
riforme organiche e comprensive, non solo
nel settore economico". La Joksimovic ha
ricordato che il governo ha adottato un
piano di consolidamento fiscale, che
prevede misure rigide e impopolari come la
riduzione dei salari pubblici e delle
pensioni.
"Allo stesso tempo dobbiamo proteggere le
parti
vulnerabili
della
popolazione
attraverso i programmi di assistenza sociale
e non è un compito facile. Stiamo facendo
del nostro meglio", ha sottolineato la
Joksimovic. "Non vogliamo perdere il nostro
focus sui valori dell'integrazione europea
(quelli previsti dai capitoli 23 e 24) sullo
stato di diritto, le riforme giudiziarie e della
polizia e la tutela delle minoranze e della
libertà d'informazione - ha aggiunto il
ministro -. Per questo abbiamo preparato
dei piani d'azione che la Commissione
europea ha già approvato. Per le riforme
però non sono necessarie solo modifiche
legislative, ma anche un cambiamento di
mentalità, di approccio. Questa è la sfida
RASSEGNA STAMPA
Lunedi 10 novembre 2014
Ministro integrazione UE Jadranka Joksimovic in visita a Roma
maggiore".
La Joksimovic ha ribadito come sia
importante
per
i
cittadini
serbi
comprendere le "implicazioni concrete"
dell'ingresso
nell'Ue.
"Come
paese
candidato siamo in una posizione che ci
permette di usufruire di vantaggi concreti ha spiegato il ministro dell'Integrazione
europea -. Grazie a questi vantaggi abbiamo
potuto accedere al Fondo di solidarietà
europeo per i progetti di ricostruzione dopo
le alluvioni di maggio, ottenendo risorse
aggiuntive pari a 60 milioni di euro. Se non
fossimo stati un paese candidato non
avremmo potuto".
(TANJUG) RIM - Ministarka bez portfelja
zadužena za evropske integracije Jadranka
Joksimović izjavila je da Srbija ima snažnu
podršku Italije na putu ka EU i da veruje da
će do kraja italijanskog predsedavanja
Unijom za Srbiju iz Brisela stići dobri signali.
"Očekujemo i imamo snažnu podršku
Italije", rekla je Joksimović Tanjugu, nakon
razgovora
sa
državnim
sekretarom
Ministarstva spoljnih poslova Italije,
senatorom Benedetom Dela Vedovom i
diplomatskim savetnikom italijanskog
premijera Armandom Varikijom.
Prema njenim rečima, u bilateralnim
aktivnostima Srbije Italija je nezaobilazno
mesto, ne samo zato što je predsedavajuća
EU, već i zato što nas zaista snažno podržava
na evropskom putu i jedan je od najvećih
zagovornika daljeg proširenja Unije,
naravno, uz već poznate kriterijume i
procedure.
Italija je takođe posebno zainteresovana za
region zapadnog Balkana i dobar je prijatelj
Srbije, dodala je ona.
"Još jednom smo izrazili očekivanje i
uverenje da bi EU trebalo da prepozna sav
napor koji Srbija ulaže u reformskom
procesu, kao i sve što je učinjeno u okviru
dijaloga između Beograda i Prištine. Dosta
smo uradili na svim poljima i verujemo da
sada više nije trenutak kada mi treba da
molimo za otvaranje poglavlja već da je
stvar u tome da se prepozna i oceni taj
napredak Srbije", rekla je Joksimović.
Prema njenim rečima, Italija je veoma važan
partner Srbije i zainteresovana je da za
vreme njenog predsedavanja Unijom "neki
dobar signal bude poslat Srbiji iz Brisela".
"Ja verujem da ćemo do kraja godine imati
ako ne otvaranje poglavlja, onda bar najavu
da će to biti urađeno u najskorije vreme",
rekla je Joksimović , dodajući da postoji
očekivanje i da dođe do susreta premijera
dve
zemlje
do
kraja
italijanskog
predsedavanja EU.
Ona je dodala da je podrška Italije i još
nekih zemalja, koje na pravi način razumeju
proces proširenja, od koristi ne samo Srbiji,
već i EU, bez obzira na poruke da li će se
proces prosirenja nastaviti za pet, sedam ili
tri godine.
"To nije toliko važno, važno je da mi idemo
u dobrom pravcu i da to što radimo ne
radimo zbog toga da bismo postali članice
EU - to je samo dodatan cilj koji nas tera da
budemo brži u procesu reformi. A ključni cilj
je da uredimo zemlju da građani žive bolje.
Kad pitate naše građane gde bi voleli da žive
to je obično neka zemlja EU . Pa kad je već
tako onda treba da ubrzamo sami sebe i da
budemo spremniji da uredimo zemlju na taj
način", zaključila je srpska ministarka.
Saradnja na regionalnom povezivanju
Jadranka Joksimović razgovarala je danas u
Rimu sa državnim sekretarom za politiku i
poslove EU u vladi Italije Sandrom Gocijem,
o konkretnim projektima s ciljem
regionalnog povezivanja, potencijalnim
novim italijanskim investicijama i podršci
Rima na evropskom putu Srbije.
"Razgovarali smo o konkretnim projektima
saradnje. Dosta smo pažnje posvetili
jadransko-jonskoj strategiji. To je jedna od
makrostrategija EU, gde i mi i Italija imamo
značajan interes. To su veliki projekti za koje
treba biti dobro pripremljen. Mi smo kao
zemlja formirali nacionalni investicioni
odbor za infrastrukturne projekte, imamo
metodologiju, relativno smo se dobro
pripremili da započnemo neke stvari u tim
projektima", rekla je Joksimović Tanjugu.
Prema njenim rečima, za Italiju je to od
velikog značaja. "To je još jedno od polja
saradnje, pored toga što znamo da je Italija
jedan od najvećih investitora u Srbiju.
Naravno da ekonomska diplomatija ne gubi
na značaju. Razgovarali smo i o nekim
drugim mogućim investicijama u Srbiji.
Premijer Srbije je već nešto i najavio i ja
očekujem da se i to realizuje", rekla je
srpska ministarka.
Prema njenim rečima, postoji razumevanje
sa italijanske strane, Italija ponovo pokazuje
interes za zapadni Balkan i Srbiju i njihova
pomoć je dobrodošla. "Očekujem da ćemo
to valorizovati na konkretan način do kraja
godine ili u naredna dva-tri meseca", rekla
je ona. Joksimović je navela da je Goci
verziran za pitanja EU, ali i za zapadni Balkan
i prati Srbiju već dugo. Srpska delegacija je
na sastanku predstavila ono što su trenutne
potrebe i očekivanja Srbije na putu
evropskih integracija, rekla je Joksimović.
"Imamo i dalje snažnu podršku Italije i
verujem da ćemo nekakav pomak učiniti do
kraja godine. To bi trebalo, po meni, da
bude izvesno", zaključila je ministarka.
Joksimović, koja se nalazi u dvodnevnoj
poseti Rimu, prethodno je razgovarala sa
državnim sekretarom u Ministarstvu
spoljnih
poslova
Italije,
senatorom
Benedetom
Dela
Vedovom,
i
sa
diplomatskim
savetnikom
italijanskog
premijera Armandom Varikijom.
(TANJUG) RIM - Državni sekretar
Ministarstva spoljnih poslova Italije
senator Benedeto Dela Vedova razgovarao
je u Rimu sa ministarkom bez portfelja
zaduženom
za
evropske
integracije
Jadrankom Joksimović o mogućnosti
otvaranja pristupnih pregovora Srbije i EU,
kao i o regionalnoj saradnji sa Zapadnim
Balkanom i bilateralnim ekonomskim
odnosima Rima i Beograda.
"Italija kao zemlja koja predsedava EU
snažno podržava pravovremeno otvaranje
pristupnih pregovora Srbije sa EU, ne samo
u svetlu reformi koje sprovodi Beograd koje
ohrabrujemo, već i odnosa sa drugim
zemaljama regiona", istakao je Dela Vedova
u razgovoru sa ministarkom Joksimović,
navodi se u saopštenju italijanskog
ministarstva inostranih poslova.
Italijanski zvaničnik je takođe istakao značaj
skorog pokretanja Strategije EU za
Jadransko-jonski regionu koji je nedavno
usvojio Evropski savet.
U tom okviru, dodao je on, Italija i Srbija
sarađuju na koordinaciji na polju
infrastrukture, energetike i komunikacije,
navodi se u saopštenju.
"Ne smemo da zaboravimo, štaviše, da je
Italija najveći investitor u Srbiji, kao i najveći
izvoznik i uvoznik", zaključio je on.
Ministarka bez portfelja zadužena za
evropske integracije Jadranka Joksimović
nastavila je danas posetu Rimu susretom sa
predsednikom Odbora za politiku EU u
Senatu Vaninom Kitijem.
Joksimović će se nakon toga sastati sa
predsednikom Instituta za međunarodne
organizacije Frankom Fratinijem i održati
predavanje.
Kako je ministarka izjavila za Tanjug, to će
biti prilika da predstavi osnovne tačke
evropskog puta Srbije i reformskog procesa.
Tokom dana ministarka će se sastati i sa
predsednikom Odbora za politiku EU u
Donjem domu parlamenta Mikeleom
Bordom, kao i sa predsednikom
parlamentarne grupe prijateljstva Srbije i
Italije Stefanom Dambruosom.
(BLIC On line)Ministarka bez portfelja
zadužena za evropske integracije Jadranka
Joksimović ocenila je danas da je poseta
Italiji došla u pravom trenutku i da je još
jednom potvrđeno da je Italija pouzdan
partner Srbije na evropskom putu. Italija je
još predsedavajuća EU, mi imamo
očekivanje da do kraja godine ili bar do kraja
januara naredne godine otvorimo jedno
poglavlje. Tražili smo podršku Italije za to i
dobili smo podršku i puno razumevanje za
opsežan reformski proces koji se sprovodi u
Srbiji, za sve napore kojeje vlada Srbije
učinila - rekla je Joksimović za Tanjug.
Kako je istakla, prepoznat je značaj i
odgovorna politika koju Vlada Srbije
sprovodi u pogledu regionalne stabilnosti.
- Ocenjeno je kao izuzetno liderstvo i stav
premijera Aleksandra Vučića u nekim
situacijama koje su se nedavno dogodile.
Srbija je prepoznata kao važan i siguran
partner EU u budućnosti, kao faktor
stabilnosti u regionu zapadnog Balkana rekla je Joksimović.
Thanks to minister Jadranka Joksimovic:
interesting lecture at #SIOI on #Serbia and
#EU
perspectives.
@SerbianGov
pic.twitter.com/oYKDOySbnP
— Franco Frattini (@FrancoFrattini)
RASSEGNA STAMPA
Lunedi 10 novembre 2014
Ministro integrazione UE Jadranka Joksimovic in visita a Roma
November 11, 2014
Ministarka je održala i predavanje na
Institutu za međunarodne organizacije, koji
ima tradiciju dugu 70 godina a na čijem čelu
je danas bivši šef italijanske diplomatije
Franko Fratini.
- Predavanje je bilo izuzetno posećeno,
veliko je bilo interesovanje i studenata i
diplomatskog kora i predstavnika medija što
pokazuje da je Srbija i dalje visoko na lestvici
interesovanja i EU i Italije - rekla je ona.
Tokom posete razgovaralo se i o ekonomiji,
daljim investicijama, snaženju političkih
odnosa.
- Očekujemo i nove investicije iz Italije. Sve
u svemu, mislim da je Italija pouzdan
partner Srbije na evropskom putu zaključila je Joksimović.
Joksimović je danas razgovarala sa
predsednikom Odbora za politiku EU u
Senatu Vaninom Kitijem, predsednikom
istoimenog Odbora u Donjem domu
parlamenta Mikeleom Bordom, generalnim
direktorom Direkcije za EU u Ministarstvu
spoljnih poslova Italije Luidjijem Matiolom i
predsednikom
parlamentarne
grupe
prijateljstava Srbije i Italije Stefanom
Dambruosom.
Ona se juče sastala sa državnim sekretarom
u Ministarstvu spoljnih poslova, senatorom
Benedetom Dela Vedovom, diplomatskim
savetnikom
italijanskog
premijera
Armandom
Varikijom
i
državnim
sekretarom za politiku i poslove EU u vladi
Italije Sandrom Gocijem.
(BLIC On-line, izvor: Tanjug) - | Ministarka
bez portfelja zadužena za evropske
integracije Jadranka Joksimović poručila je
danas u Rimu da je Srbija otvoreno društvo,
koje pripada evropskoj porodici, i da je
čvrsto opredeljena da promoviše stabilnost i
dijalog u regionu.
- Želeli bismo da dobijemo dobar signal iz
Brisela tokom italijanskog predsedavanja EU
u vidu otvaranja jednog poglavlja,
najverovatnije poglavlja 32, do kraja godine
ili početkom naredne. Italija je jedan od
naših najvećih i najiskrenijih prijatelja.
Takođe, i poslednji Izveštaj EK je bolji nego
ijedan pre - rekla je Joksimović tokom
predavanja u Institutu za međunarodne
organizacije, na čijem je čelu bivši evropski
komesar i šef italijanske diplomatije Franko
Fratini.
Srpska ministarka je naglasila da proces
evropskih integracija nije lak, ali da
predstavlja veliki izazov. Prema njenim
rečima, u Srbiji je u toku proces
sveobuhvatnih reformi, od kojih su
ekonomske najbolnije, ali, naglasila je, Vlada
nastoji
da
zaštiti
najranjiviji
deo
stanovništva.
- Mere fiskalne konsolidacije su teške.
Činimo najbolje što možemo, ali takve mere
teško padaju i jačim ekonomijama od
srpske. Takođe, nastojimo da usvojimo
vrednosti obuhvaćene poglavljima 23 i 24 i
za Akcione planove za ta poglavlja dobili
smo veoma dobre ocene iz Brisela - istakla
je ona. Prisutnima se obratio i Fratini,
rekavši da je Srbija stabilna zemlja, bliska
Italiji ne samo geografski već i politički.
- Srbija sada više nego ikada ima jakog
lidera, koji ima kapacitet da pokrene i menja
stvari u interesu građana Srbije. Reforme
koje se sprovode su teške ali uveren sam da
će za dve godine BDP Srbije biti pozitivan.
Postoje dobre perspektive, uprkos žrtvama
koje sada podnose građani Srbije - rekao je
on.
Fratini je takodje istakao da je većina Srba
za članstvo u EU i da se to raspoloženje ne
bi promenilo neophodno je da Brisel uputi
pozitivan signal, da učini nešto više.
Fratini i Joksimović su se osvrnuli i na
jučerašnje istupanje albanskog premijera u
Beogradu, ocenivši da je reakcija Aleksandra
Vučića bila adekvatna i da predstavlja dobru
poruku o liderstvu i čvrstu opredeljenosti za
stabilnost regiona.
Joksimović je ocenila da je albanski premijer
Edi Rama juče u Beogradu na konferenciji za
novinare posle susreta sa premijerom Srbije
Aleksandrom
Vučićem,
zloupotrebio
situaciju, umesto da pošalje dobru poruku o
saradnji i stabilnosti u regionu.
- Ali mi, naš premijer, smo se poneli
odgovorno. Premijer je poslao jasnu i oštru
poruku na pristojan način - rekla je
ministarka.
Istakavši da će Rama danas posetiti Preševo,
ona je naglasila da Srbija želi da pokaže da
je čvrsto opredeljena za dijalog.
- Naučili smo svoje lekcije iz prošlosti.
Želimo da pokažemo odgovornost i
opredeljenost za dijalog - naglasila je
Joksimović.
Fratini je istakao da je do pre neki dan bilo
nezamislivo da albanski premijer poseti
Beograd i oblast Srbije naseljenu Albancima,
ali, to se danas dešava i to okarakterisao kao
ono na čemu insistira EU - pomirenje i
normalizacija.
Osvrćući se na Ramin istup, on je rekao:
"Bravo, premijeru Vučiću. To je dobra
poruka o liderstvu. Samo lider kao što je
Vučić bi ohrabrio takav korak (posetu
Preševu)."
Joksimović je takodje rekla da Srbija, iako je
kandidat za članstvo u EU, ne može da uvodi
sankcije Rusiji, jer bi to bilo pogubno za
njenu ekonomiju, ali da će kao i do sada
nastaviti da usaglašava svoju spoljnu
politiku sa evropskom.
Ona je takodje rekla da će Beograd nastaviti
dijalog sa Prištinom, iako je on trenutno u
zastoju, zbog nepostojanja institucija na
Kosovu.
- Ne priznajemo nezavisnost Kosova, ali ne
odustajemo zbog konstruktivnog pristupa.
Želimo da budemo deo rešenja, a ne deo
problema - zaključila je Joksimović.
Predavanju su prisustvovali predstavnici
diplomatskog kora i italijanske akademske
zajednice.
Joksimović je prethodno imala odvojen
sastanak sa Fratinijem, kao i sa generalnim
direktorom Direkcije za EU pri italijanskom
Ministarstvu spoljnih poslova.
(Tanjug) - RIM - Državni sekretar
Ministarstva spoljnih poslova Italije senator
Benedeto Dela Vedova razgovarao je u Rimu
sa ministarkom bez portfelja zaduženom za
evropske integracije Jadrankom Joksimović
o
mogućnosti
otvaranja
pristupnih
pregovora Srbije i EU, kao i o regionalnoj
saradnji sa Zapadnim Balkanom i
bilateralnim ekonomskim odnosima Rima i
Beograda.
"Italija kao zemlja koja predsedava EU
snažno podržava pravovremeno otvaranje
pristupnih pregovora Srbije sa EU, ne samo
u svetlu reformi koje sprovodi Beograd koje
ohrabrujemo, već i odnosa sa drugim
zemaljama regiona", istakao je Dela Vedova
u razgovoru sa ministarkom Joksimović,
navodi se u saopštenju italijanskog
ministarstva inostranih poslova.
Italijanski zvaničnik je takođe istakao značaj
skorog pokretanja Strategije EU za
Jadransko-jonski regionu koji je nedavno
usvojio Evropski savet.
U tom okviru, dodao je on, Italija i Srbija
sarađuju na koordinaciji na polju
infrastrukture, energetike i komunikacije,
navodi se u saopštenju.
"Ne smemo da zaboravimo, štaviše, da je
Italija najveći investitor u Srbiji, kao i najveći
izvoznik i uvoznik", zaključio je on.
Ministarka bez portfelja zadužena za
evropske integracije Jadranka Joksimović
nastavila je danas posetu Rimu susretom sa
predsednikom Odbora za politiku EU u
Senatu Vaninom Kitijem.
Joksimović će se nakon toga sastati sa
predsednikom Instituta za međunarodne
organizacije Frankom Fratinijem i održati
predavanje.
Kako je ministarka izjavila za Tanjug, to će
biti prilika da predstavi osnovne tačke
evropskog puta Srbije i reformskog procesa.
Tokom dana ministarka će se sastati i sa
predsednikom Odbora za politiku EU u
Donjem domu parlamenta Mikeleom
Bordom,
kao
i
sa
predsednikom
parlamentarne grupe prijateljstva Srbije i
Italije Stefanom Dambruosom.
(BLIC online) - Ministarka bez portfelja
zadužena za evropske integracije Jadranka
Joksimović ocenila je danas da je poseta
Italiji došla u pravom trenutku i da je još
jednom potvrđeno da je Italija pouzdan
partner Srbije na evropskom putu.
- Italija je još predsedavajuća EU, mi imamo
očekivanje da do kraja godine ili bar do kraja
januara naredne godine otvorimo jedno
poglavlje. Tražili smo podršku Italije za to i
dobili smo podršku i puno razumevanje za
opsežan reformski proces koji se sprovodi u
Srbiji, za sve napore kojeje vlada Srbije
učinila - rekla je Joksimović za Tanjug.
Kako je istakla, prepoznat je značaj i
odgovorna politika koju Vlada Srbije
sprovodi u pogledu regionalne stabilnosti.
- Ocenjeno je kao izuzetno liderstvo i stav
premijera Aleksandra Vučića u nekim
situacijama koje su se nedavno dogodile.
Srbija je prepoznata kao važan i siguran
partner EU u budućnosti, kao faktor
stabilnosti u regionu zapadnog Balkana rekla je Joksimović.
Thanks to minister Jadranka Joksimovic:
interesting lecture at #SIOI on #Serbia and
#EU
perspectives.
@SerbianGov
pic.twitter.com/oYKDOySbnP
— Franco Frattini (@FrancoFrattini)
RASSEGNA STAMPA
Ministro integrazione UE Jadranka Joksimovic in visita a Roma
November 11, 2014
Ministarka je održala i predavanje na
Institutu za međunarodne organizacije, koji
ima tradiciju dugu 70 godina a na čijem čelu
je danas bivši šef italijanske diplomatije
Franko Fratini.
- Predavanje je bilo izuzetno posećeno,
veliko je bilo interesovanje i studenata i
diplomatskog kora i predstavnika medija što
pokazuje da je Srbija i dalje visoko na lestvici
interesovanja i EU i Italije - rekla je ona.
Tokom posete razgovaralo se i o ekonomiji,
daljim investicijama, snaženju političkih
odnosa.
- Očekujemo i nove investicije iz Italije. Sve
u svemu, mislim da je Italija pouzdan
partner Srbije na evropskom putu zaključila je Joksimović. Joksimović je danas
razgovarala sa predsednikom Odbora za
politiku EU u Senatu Vaninom Kitijem,
predsednikom istoimenog Odbora u
Donjem domu parlamenta Mikeleom
Bordom, generalnim direktorom Direkcije za
EU u Ministarstvu spoljnih poslova Italije
Luidjijem Matiolom i predsednikom
parlamentarne grupe prijateljstava Srbije i
Italije Stefanom Dambruosom.
Ona se juče sastala sa državnim sekretarom
u Ministarstvu spoljnih poslova, senatorom
Benedetom Dela Vedovom, diplomatskim
savetnikom
italijanskog
premijera
Armandom Varikijom i državnim sekretarom
za politiku i poslove EU u vladi Italije
Sandrom Gocijem.
Lunedi 10 novembre 2014
RASSEGNA STAMPA
Lunedi 17 novembre 2014
Ministro Gentiloni - Avvio negoziati con la Serbia sul capitolo 32
(Bruxelles)
Potrebno je zapravo da „budemo svesni da
su neke zemlje, poput Srbije, koje su više
pod lupom, sprovele važne reforme i da
zaslužuju da napreduju na putu ka Evropskoj
uniji“, objasnio je Đentiloni, dodajući da je
italijanski zahtev da se otpočnu pregovori o
poglavlju 32 „naišao na zadovoljavajući
prijem u Savetu“.
(Nova) - Bruxelles, 17 nov - L'Unione
europea dovrebbe avviare al più presto i
negoziati con la Serbia sul capitolo 32
incentrato sul controllo finanziario. Lo ha
affermato il ministro degli Esteri, Paolo
Gentiloni, al termine della riunione a
Bruxelles con i suoi omologhi dell'Ue. Il
titolare della Farnesina ha spiegato che
durante la riunione di oggi l'Italia ha posto
l'accento sulla necessità che l'Unione
europea mantenga una politica di
"apertura" nei confronti dei Balcani
occidentali. E' necessario infatti "essere
consapevoli che alcuni paesi, come la
Serbia, sono in una condizione esposta, ma
hanno fatto riforme importanti e meritano
di fare passi in avanti con l'Ue", ha spiegato
Gentiloni, riferendo che la richiesta italiana
di aprire i negoziati sul capitolo 32 "ha
ricevuto discreta accoglienza in Consiglio".
(Nova) – Evropska unija treba što pre da
započne pregovore sa Srbijom o poglavlju
32 koje se tiče finansijske kontrole. To je
izjavio ministar spoljnih poslova Italije,
Paolo Đentiloni, po završetku sastanka na
kome su u Briselu učestvovale njegove
kolege iz Evropske unije. Šef italijanske
diplomatije je rekao da je tokom sastanka
Italija stavila akcenat na neophodnost da
Evropska unija nastavi sa politikom
„otvaranja“ prema Zapadnom Balkanu.
TANJUG - Italija: EU da započne pregovore
sa Srbijom o poglavlju 32
Evropska unija treba što pre da započne
pregovore sa Srbijom o poglavlju 32 koje se
tiče finansijske kontrole, rekao je ministar
spoljnih poslova Italije Paolo Đentiloni.
Đentiloni je to izjavio posle sastanka na
kome su u Briselu učestvovale njegove
kolege iz Evropske unije, prenela je
italijanska novinska agencija NOVA, a vest je
prosledila ambasada Italije u Beogradu.
Šef italijanske diplomatije rekao je da je
tokom sastanka Italija stavila akcenat na
neophodnost da Evropska unija nastavi sa
politikom "otvaranja" prema Zapadnom
Balkanu.
Potrebno je zapravo da "budemo svesni da
su neke zemlje, poput Srbije, koje su više
pod lupom, sprovele važne reforme i da
zaslužuju da napreduju na putu ka Evropskoj
uniji", poručio je Đentiloni.
Italijanski zahtev da se otpočnu pregovori o
poglavlju 32 "naišao je na zadovoljavajući
prijem u Savetu", rekao je Đentiloni.
(BLIC) - Đentiloni: Neophodno započeti
pregovore o poglavlju 32
Evropska unija bi trebalo što pre da započne
pregovore sa Srbijom o poglavlju 32 koje se
tiče finansijske kontrole, rekao je ministar
spoljnih poslova Italije Paolo Đentiloni.
Đentiloni je to izjavio posle sastanka na
kome su u Briselu učestvovale njegove
kolege iz Evropske unije, prenela je
italijanska novinska agencija NOVA, a vest je
prosledila ambasada Italije u Beogradu.
Šef italijanske diplomatije rekao je da je
tokom sastanka Italija stavila akcenat na
neophodnost da Evropska unija nastavi sa
politikom "otvaranja" prema Zapadnom
Balkanu.
Potrebno je zapravo da "budemo svesni da
su neke zemlje, poput Srbije, koje su više
pod lupom, sprovele važne reforme i da
zaslužuju da napreduju na putu ka Evropskoj
uniji", poručio je Đentiloni.
Italijanski zahtev da se otpočnu pregovori o
poglavlju 32 "naišao je na zadovoljavajući
prijem u Savetu", rekao je Đentiloni.BLIC
On-line
italijanska novinska agencija NOVA, a vest je
prosledila ambasada Italije u Beogradu.
Šef italijanske diplomatije rekao je da je
tokom sastanka Italija stavila akcenat na
neophodnost da Evropska unija nastavi sa
politikom "otvaranja" prema Zapadnom
Balkanu.
Potrebno je zapravo da "budemo svesni da
su neke zemlje, poput Srbije, koje su više
pod lupom, sprovele važne reforme i da
zaslužuju da napreduju na putu ka Evropskoj
uniji", poručio je Đentiloni.
Italijanski zahtev da se otpočnu pregovori o
poglavlju 32 "naišao je na zadovoljavajući
prijem u Savetu", rekao je Đentiloni.
B92 - "Otvoriti poglavlje 32 što pre"
Beograd -- EU treba što pre da započne
pregovore sa Srbijom o poglavlju 32 koje se
tiče finansijske kontrole, rekao je ministar
spoljnih poslova Italije Paolo Đentiloni.
Šef italijanske diplomatije rekao je da je
tokom sastanka Italija stavila akcenat na
neophodnost da Evropska unija nastavi sa
politikom "otvaranja" prema Zapadnom
Balkanu.
Potrebno je zapravo da "budemo svesni da
su neke zemlje, poput Srbije, koje su više
pod lupom, sprovele važne reforme i da
zaslužuju da napreduju na putu ka Evropskoj
uniji", poručio je Đentiloni.
Italijanski zahtev da se otpočnu pregovori o
poglavlju 32 "naišao je na zadovoljavajući
prijem u Savetu", rekao je Đentiloni.
BLIC online - Evropska unija bi trebalo što
pre da započne pregovore sa Srbijom o
poglavlju 32 koje se tiče finansijske
kontrole, rekao je ministar spoljnih poslova
Italije Paolo Đentiloni.
Đentiloni je to izjavio posle sastanka na
kome su u Briselu učestvovale njegove
kolege iz Evropske unije, prenela je
italijanska novinska agencija NOVA, a vest je
prosledila ambasada Italije u Beogradu.
Šef italijanske diplomatije rekao je da je
tokom sastanka Italija stavila akcenat na
neophodnost da Evropska unija nastavi sa
politikom "otvaranja" prema Zapadnom
Balkanu.
Potrebno je zapravo da "budemo svesni da
su neke zemlje, poput Srbije, koje su više
pod lupom, sprovele važne reforme i da
zaslužuju da napreduju na putu ka Evropskoj
uniji", poručio je Đentiloni.
Italijanski zahtev da se otpočnu pregovori o
poglavlju 32 "naišao je na zadovoljavajući
prijem u Savetu", rekao je Đentiloni.
Centar za evroatlantske studije (CEAS) iz
Beograda pozdravio je italijansku inicijativu
da EU što pre počne proces pregovora sa
Srbijom, otvarajući ga poglavljem 32 o
TANJUG - Evropska unija treba što pre da
započne pregovore sa Srbijom o poglavlju
32 koje se tiče finansijske kontrole, rekao je
ministar spoljnih poslova Italije Paolo
Đentiloni.
Đentiloni je to izjavio posle sastanka na
kome su u Briselu učestvovale njegove
kolege iz Evropske unije, prenela je
finansijskoj kontroli.
Ovo poglavlje ima posredno veze sa druga
dva vrlo važna poglavlja, 23 - pravosuđe i
osnovna prava i 24 - pravda, sloboda i
bezbednost, kao i sa borbom protiv
korupcije, navodi CEAS i ocenjuje da je ono
izuzetno bitno jer uređuje za građane Srbije
loše, a za pojedince vrlo profitabilno
postojeće stanje.
Kako smatraju u Centru, ti pojedinci, pod
maskom tradicionalnih odnosa sa Rusijom i
ekonomske
preuveličavanjem
naše
zavisnosti od Rusije, u stvari namerno
odlažu početak naših EU integracija, koje bi
ugrozili njihove monopole i izvore korupcije
na kojima profitiraju.
B92 - Beograd -- EU treba što pre da
započne pregovore sa Srbijom o poglavlju
32 koje se tiče finansijske kontrole, rekao je
ministar spoljnih poslova Italije Paolo
Đentiloni.
Šef italijanske diplomatije rekao je da je
tokom sastanka Italija stavila akcenat na
neophodnost da Evropska unija nastavi sa
politikom "otvaranja" prema Zapadnom
Balkanu.
Potrebno je zapravo da "budemo svesni da
su neke zemlje, poput Srbije, koje su više
pod lupom, sprovele važne reforme i da
zaslužuju da napreduju na putu ka Evropskoj
uniji", poručio je Đentiloni.
Italijanski zahtev da se otpočnu pregovori o
poglavlju 32 "naišao je na zadovoljavajući
prijem u Savetu", rekao je Đentiloni.
Politika - Kolike su šanse za otvaranje
pregovora u decembru
Neophodno je započeti pregovore o
poglavlju 32, izjavio je Paolo Đentiloni,
ministar spoljnih poslova Italije, zemlje koja
predsedava EU
U ovom trenutku stižu protivurečne vesti
oko toga kolike su šanse da u decembru
RASSEGNA STAMPA
Lunedi 17 novembre 2014
Ministro Gentiloni - Avvio negoziati con la Serbia sul capitolo 32
(Bruxelles)
bude otvoreno prvo poglavlje u procesu
pregovora Srbije sa Evropskom unijom. S
jedne strane, Paolo Đentiloni, ministar
spoljnih poslova Italije, zemlje koja do kraja
godine predsedava EU, izjavio je da EU treba
što pre da započne pregovore sa Srbijom o
poglavlju 32 koje se tiče finansijske
kontrole. Juče je preneto i da je Evropska
komisija predložila da prvo pregovaračko
poglavlje sa Srbijom, poglavlje 32, bude
otvoreno 16. decembra. S druge strane,
izvori u Evropskom savetu ocenjuju da bi EU
mogla da odloži otvaranje pregovora ako
Srbija ostane pri stavu da ne uvodi sankcije
Rusiji. Podseća se i na apel Johanesa Hana,
komesara za susedsku politiku i proširenje,
uoči njegovog dolaska u Beograd, da Srbija
treba da podrži sankcije unije prema Rusiji.
Da je neophodno započeti pregovore o
ovom poglavlju, za koje je inače Srbija
tehnički spremna, Đentiloni je izjavio posle
sastanka na kome su u Briselu učestvovale
njegove kolege iz EU, prenela je italijanska
novinska agencija NOVA, a vest je prosledila
ambasada Italije u Beogradu.
On je rekao da je tokom sastanka Italija
stavila akcenat na neophodnost da EU
nastavi sa politikom „otvaranja” prema
zapadnom Balkanu, preneo je Tanjug.
„Potrebno je zapravo da budemo svesni da
su neke zemlje, poput Srbije, koje su više
pod lupom, sprovele važne reforme i da
zaslužuju da napreduju na putu ka Evropskoj
uniji”, poručio je Đentiloni, koji je naveo i da
je italijanski zahtev da se otpočnu pregovori
o poglavlju 32 naišao na zadovoljavajući
prijem u savetu.
Istovremeno, „Večernje novosti ” su,
pozivajući se na izvor u Evropskom savetu,
prenele da je predlog EK o otvaranju prvog
poglavlja 16. decembra stigao u Evropski
savet i da to znači da je Srbija tehnički
spremna, ali da ostaje da Evropski savet
donese odgovarajuću političku odluku.
S obzirom na to da se ta odluka donosi
konsenzusom svih zemalja članica, posebnu
težinu imaju glasovi iz vrha briselske
administracije, koji navode da trenutno
„naročito zateže Berlin”. Nemačka traži,
kako je to pre nekoliko dana objasnioi Hajnc
Vilhelm, nemački ambasador u Srbiji, da
najpre bude otvoreno poglavlje 35, koje se
tiče Kosova, dok bi poglavlje 32 moglo biti
otvoreno zajedno sa 35, ali nikako posebno.
Da li iza svega toga stoji samo već
prošlogodišnji stav Bundestaga u vezi sa
procesom normalizacije odnosa Beograda i
Prištine ili možda i događaji koji su potom
usledili na svetskoj političkoj sceni? Fonet je
preneo da bi odlaganje pregovora moglo da
bude odgovor na protivljenje Srbije da se
pridruži sankcijama Rusiji.
Vučić: Na putu ka EU, prijateljski odnosi sa
Rusijom
Stara Pazova – Premijer Srbije Aleksandar
Vučić izjavio je juče da je Srbija na putu ka
Evropskoj uniji i da će zadržati dobre i
prijateljske odnose sa Ruskom Federacijom.
Na pitanje da prokomentariše izjave
hrvatskih zvaničnika da li povratak lidera
SRS Vojislava Šešelja može da ugrozi put
Srbije u EU i stabilnost u regionu, Vučić je
odgovorio: „Ne mešam se u dnevnopolitičke
stvari. Srbija je na putu ka Evropskoj uniji i
Srbija će zadržati dobre i prijateljske odnose
sa Ruskom Federacijom i tačka.”
Evropski komesar Han dolazi u Beograd da
podstakne reforme
Komesar za evropsku politiku susedstva i
pregovore o proširenju EU Johanes Han
posetiće Beograd u četvrtak da bi ohrabrio
reforme i pristupne pregovore, saopštila je
juče Evropska komisija. „Poseta na samom
početku Hanovog mandata jasan je znak da
su pregovori o proširenju unije jednako
prioritetni kao i pre i pokazuje posvećenost
zapadnog Balkana evropskoj perspektivi”,
navodi se u saopštenju.
Evropski komesar, dodaje se u saopštenju,
veruje da pristupni pregovori i strukturalne
reforme u partnerskim državama nisu samo
tehnički proces, nego da napredak mora
imati opipljiv uticaj na svakodnevni život
građana.
U skladu s tim, po njegovom mišljenju, uz
usklađivanje prava država kandidata za
članstvo u EU s evropskim zakonodavstvom,
od jednake važnosti su jačanje vladavine
prava i sprovođenje korenitih ekonomskih
reformi kako bi se privukle investicije.
Komesar EU će se sastati s vladinim
zvaničnicima i drugim ključnim partnerima
kako bi ih ohrabrio da ubrzaju reforme
tokom pregovora o proširenju, saopštila je
Evropska komisija.
Posle posete Srbiji Han će otputovati u Crnu
Goru, a planira da u skorije vreme poseti sve
zemlje jugoistočne Evrope.
DANAS - Tanja Miščević: Srbija spremna za
otvaranje poglavlja o Kosovu
Beograd - Srbija je spremna za otvaranje
poglavlja 35 o Kosovu u pregovorima sa
Evropskom unijom, ocenjuje za Danas Tanja
Miščević, šefica pregovaračkog tima Vlade
Srbije sa EU. Da li će to poglavlje biti prvo
otvoreno u procesu integracija, odnosno
kada bi se to moglo očekivati, prema rečima
naše sagovornice, zavisi isključivo od država
članica EU.
Insistiranje Nemačke, koju obavezuje stav
Bundestaga da se najpre otvori poglavlje 35,
u vezi sa procesom normalizacije odnosa
Beograda i Prištine, kao i poglavlja 23 i 24 o
vladavini prava, za čije su otvaranje
pripreme još u toku, aktuelizovano je
izjavom Tanje Miščević od pre par dana,
kada je poručila da je Nemačka jedina
zemlja koja još nije aminovala otvaranje
prvih poglavlja, među kojima mora biti i
poglavlje 35 - o Kosovu. To je potvrdio i
ambasador Nemačke u Beogradu Hajnc
Vilhelm istakavši da je za Berlin ključ za
otvaranje poglavlja potpuna primena
Briselskog sporazuma. Međutim, kako je
dodao, za to će biti potrebno još najmanje
nekoliko meseci. Srbija je, s druge strane,
insistirala da se najpre otvori poglavlje 32 o finansijama. Sudeći po izjavi šefice
pregovaračkog tima Srbije, to se izgleda
promenilo.„Dijalog
sa
Prištinom
je
preduslov, i za to, kao i za poglavlje 35 smo
spremni“, ističe Tanja Miščević za
Danas.Upitana da li to znači da će poglavlje
o Kosovu biti prvo otvoreno, kao i kada bi se
to moglo očekivati, Miščevićeva je
odgovorila da je to pitanje za države članice
EU.„Naše je da budemo spremni. Ne znam
kada se može očekivati otvaranje poglavlja,
jer da bi države članice odlučivale o tome,
mora postojati konsenzus svih“, ističe Tanja
Miščević.Ona je naglasila da je u toku
usvajanje pregovaračke pozicije za poglavlje
32.„Upravo je Komitet za proširenje Saveta
Evropske unije (COELA) poslao Komitetu
stalnih predstavnika EU (COREPER) predlog
zajedničke pregovaračke pozicije za
poglavlje 32, o finansijama, i to je korak do
njenog usvajanja“, navodi Danasova
sagovornica.Na pitanje kako komentariše
saznanja našeg lista o mogućem odlaganju
otvaranja poglavlja zbog neuvođenja
sankcija Rusiji,
Tanja
Miščević
kaže:
„Ne
mogu
komentarisati takve rekla-kazala ocene, jer
to nema veze sa stvarnošću. Tema nije
Rusija, niti nešto što postaje obaveza
stupanjem u članstvo. Uslov za otvaranje
pregovaračkih poglavlja je ocena našeg
napretka.“ Kako je Danas izvestio, s obzirom
na zaoštravanje sukoba na relaciji EU Rusija, odnosno sve izraženije zabrinutosti
Berlina zbog pokušaja intenziviranje uticaja
Rusije na Srbiju i ceo Balkan, kao odgovor na
odbijanje Srbije da podrži uvođenje sankcija
Ruskoj Federaciji moglo bi da bude
odlaganje otvaranja poglavlja u procesu
integracija, dok Srbija u ovom domenu ne
uskladi spoljnu politiku sa evropskom.
RTS - Rim za otvaranje pregovora o
poglavlju 32
Italija se zalaže da Evropska unija što pre
započne pregovore sa Srbijom o poglavlju
32 koje se tiče finansijske kontrole, rekao je
ministar spoljnih poslova Italije Paolo
Đentiloni
Paolo Đentiloni je izjavu o prgevorima sa
Srbijom dao po završetku sastanka na kome
su u Briselu učestvovale njegove kolege iz
EU.
Kako prenosi agencija Nova, Đentiloni je
rekao da je tokom jučerašnjeg sastanka
Italija stavila akcenat na neophodnost da EU
nastavi politiku otvaranja prema Zapadnom
Balkanu.
Potrebno je zapravo da budemo svesni da
su neke zemlje, poput Srbije, koje su više
pod lupom, sprovele važne reforme i da
zaslužuju da napreduju na putu ka EU, rekao
je Đentiloni, dodajući da je italijanski zahtev
da se otpočnu pregovori o poglavlju 32
naišao na zadovoljavajući prijem u Savetu.
Centar za evroatlantske studije (CEAS) iz
Beograda pozdravio je italijansku inicijativu
da EU što pre počne proces pregovora sa
Srbijom.
VESTI - Đentiloni: Neophodno započeti
pregovore o poglavlju 32
Evropska unija bi trebalo što pre da započne
pregovore sa Srbijom o poglavlju 32 koje se
tiče finansijske kontrole, rekao je ministar
spoljnih poslova Italije Paolo Đentiloni.
Đentiloni je to izjavio posle sastanka na
kome su u Briselu učestvovale njegove
kolege iz Evropske unije, prenela je
italijanska novinska agencija NOVA, a vest je
prosledila ambasada Italije u Beogradu. Šef
RASSEGNA STAMPA
Ministro Gentiloni - Avvio negoziati con la Serbia sul capitolo 32
(Bruxelles)
italijanske diplomatije rekao je da je tokom
sastanka Italija stavila akcenat na
neophodnost da Evropska unija nastavi sa
politikom "otvaranja" prema Zapadnom
Balkanu.
Potrebno je zapravo da "budemo svesni da
su neke zemlje, poput Srbije, koje su više
pod lupom, sprovele važne reforme i da
zaslužuju da napreduju na putu ka Evropskoj
uniji", poručio je Đentiloni.
Italijanski zahtev da se otpočnu pregovori o
poglavlju 32 "naišao je na zadovoljavajući
prijem u Savetu", rekao je Đentiloni.
NASLOVI - Evropska unija (EU) trebalo bi
što pre da počne pregovore sa Srbijom o
poglavlju 32 koje se tiče finansijske
kontrole, izjavio je ministar spoljnih
poslova Italije Paolo Đentiloni, saopštila je
danas Ambasada Italije u Beogradu
Đentiloni je rekao da je Italija, tokom
sastanka ministara inostranih poslova
država članica EU, stavila akcenat na
neophodnost da EU nastavi sa politikom
"otvaranja" prema Zapadnom Balkanu,
prenela je agencija Nova.
Potrebno je zapravo da budemo svesni da
su neke zemlje, poput Srbije, koje su više
pod lupom, sprovele važne reforme i da
zaslužuju da napreduju na putu ka EU,
objasnio je Đentiloni.
Italijanski zahtev da se počnu pregovori o
poglavlju 32 naišao je na zadovoljavajucć
prijem u Savetu EU, dodaje se u saopštenju
Ambasade.
Lunedi 17 novembre 2014
RASSEGNA STAMPA
Lunedi 17 novembre 2014
Ministro Gentiloni - Avvio negoziati con la Serbia sul capitolo 32
(Bruxelles)
(Nova) - Bruxelles, 18 nov - La strategia
adriatico-ionica può avere un "ruolo di
ponte" grazie alla sua "cruciale posizione
geopolitica
tra
Europa,
Asia
e
Mediterraneo". Lo ha detto oggi a Bruxelles
il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, nel
corso della conferenza di lancio della
strategia approvata a fine ottobre dai capi
di stato e di governo dell'Ue. "L'iniziativa
rappresenta un’opportunità da un punto di
vista economico", ma è anche "molto
importante in questo momento di tensioni"
nel vicinato orientale e meridionale dell'Ue.
Venticinque anni dopo il crollo del muro di
Berlino, "l'Europa non ha bisogno di muri,
ma di ponti: questo è il ruolo che questa
iniziativa può giocare", ha aggiunto
Gentiloni.
(AGI) - Bruxelles, 18 nov. - La macroregione
adriatico-ionica lanciata dalla Commissione
europea può avere una funzione di "ponte"
del dialogo con i paesi dell'Est, e in
particolare con la Russia, in un momento di
tensioni geopolitiche proprio in quell'area.
Come ha detto il ministro degli Esteri Paolo
Gentiloni intervenendo a Bruxelles alla
conferenza di lancio della macroregione,
infatti, "l'area di cui stiamo parlando
rappresenta il crocevia di tre zone, l'Europa,
l'Asia e il Mediterraneo: rafforzare la
cooperazione già esistente nella regione
può essere molto importante in questo
momento di tensioni fra Europa e vicinato
orientale e del sud, e rappresentare un
contributo positivo nell'evoluzione della
dinamica di rischio". Venticinque anni dopo
l'abbattimento del muro di Berlino, ha
concluso, la macroregione, "che ha una
lunga storia ma il cui calcio di inizio avviene
proprio durante la presidenza italiana e
questo mi rende orgoglioso", va nella
direzione di "costruire ponti e non più
muri".
(ANSA) - BRUXELLES, 18 NOV - Per l'Europa
la macroregione Adriatico-Ionica può avere
il "ruolo di ponte", di accesso, data la sua
"cruciale posizione geopolitica" che
attraversa "Ue, Asia e Mediterraneo", così il
ministro degli Esteri Paolo Gentiloni
intervenendo alla conferenza per il lancio
della regione. In questo momento di grandi
tensioni, "l'Europa non ha bisogno di muri,
ma di ponti - ha proseguito - e questo è ciò
che questa iniziativa può portare".
(Nova) - La strategia adriatico-ionica porterà
i paesi dei Balcani occidentali più vicini
all'Unione europea: è il messaggio portato
oggi a Bruxelles dai ministri degli Esteri di
Bosnia-Erzegovina, Montenegro e Serbia,
rispettivamente Zlatko Lagumdzija, Igor
Luksic e Ivica Dacic. "Si tratta di una
strategia molto importante per la Serbia,
che permetterà il rafforzamento della
cooperazione regionale e la maggiore
integrazione all'Ue", ha affermato Dacic
all'evento di lancio della strategia.
Grazie a progetti concreti, in particolare nel
settore delle infrastrutture, sarà possibile
"uno scambio di migliori pratiche"
dall'Unione europea alla regione balcanica.
"La strategia è fondamentale per
promuovere la crescita economica e
progetti
nei
settori
dell'ambiente,
dell'energia
e
dell'istruzione",
ha
sottolineato dal canto suo Lagumdzija.
Secondo Luksic, l'iniziativa "apre nuove
possibilità di sviluppo" per le due sponde
dell'adriatico e dello ionio e "aiuterà i
Balcani ad adottare progressivamente la
legislazione comunitaria".
(ANSAmed) - BRUXELLES, 18 NOV "L'allargamento Ue non è un peso ma un
veicolo per pace e prosperità", così il
ministro degli Esteri Paolo Gentiloni al
lancio della strategia Ue per la
macroregione Adriatico-Ionica oggi a
Bruxelles. E la macroregione, la cui strategia
è stata disegnata secondo un "approccio dal
basso" - ha aggiunto - è una "nuova
piattaforma per la cooperazione tra Paesi
Ue e non Ue", ma anche tra "investitori
privati e pubblici".
La macroregione Adriatico-Ionica, ha
proseguito Gentiloni, è "un nuovo modo di
pensare" i territori ed "un nuovo inizio" per
l'area. "E' cruciale per crescita e stabilità",
ha sottolineato il capo della Farnesina, "ma
ha anche un significato politico importante"
poiché' "traccia la strada Ue per i Balcani
occidentali". La macroregione AdriaticoIonica vede protagonisti quattro Stati Ue
(Italia, Croazia, Slovenia e Grecia) e quattro
non membri (Albania, Bosnia e Erzegovina,
Montenegro e Serbia).
(ANSA) - BRUXELLES, 18 NOV - La
macroregione Adriatico-Ionica è "un nuovo
modo di pensare" i territori ed "un nuovo
inizio" per l'area. Così il ministro degli Esteri
Paolo Gentiloni alla conferenza del lancio
della strategia Ue della regione che vede
protagonisti quattro Stati Ue (Italia, Croazia,
Slovenia e Grecia) e quattro non membri
(Albania, Bosnia e Erzegovina, Montenegro
e Serbia). "E' cruciale per crescita e
stabilità", dice Gentiloni, "ma ha anche un
significato politico importante" poiché
"traccia la strada Ue per i Balcani
occidentali".
(Nova) - La strategia adriatico-ionica
rappresenta "un nuovo modo di pensare la
cooperazione tra paesi e popolazioni" e
intende promuovere "il cammino europeo"
dei Balcani occidentali. E' quanto ha detto
oggi a Bruxelles il ministro degli Esteri, Paolo
Gentiloni, nel discorso di apertura della
conferenza di lancio della strategia
adriatico-ionica, approvata a fine ottobre
dai capi di stato e di governo dell'Ue. La
regione adriatico-ionica è "cruciale per dare
stabilità e crescita a tutto il continente", ha
osservato il titolare della Farnesina.
La strategia "ha un significato politico molto
forte" per facilitare l'integrazione all'Ue dei
paesi balcanici. L'allargamento rimane "una
delle più importanti strategie dell'Ue al di là
delle sue frontiere" e costituisce uno
strumento importante per portare "pace,
democrazia e stabilità". In un periodo di
difficoltà per le politiche di allargamento,
secondo Gentiloni la nuova strategia potrà
"incoraggiare l'allineamento alla legislazione
comunitaria" dei paesi dei Balcani
occidentali, contribuendo così al "potere
trasformativo dell'Unione europea".
Dopo l'approvazione del Consiglio europeo,
la strategia adriatico-ionica passa ora alla
"fase di attuazione" con l'obiettivo di
renderla "un esempio per altre regioni" del
continente. Il piano coinvolge otto paesi
europei, di cui quattro sono membri dell'Ue
(Italia, Croazia, Grecia e Slovenia) e quattro
sono candidati o potenzialmente candidati
all'adesione (Albania, Bosnia-Erzegovina,
Serbia e Montenegro). All'evento di lancio
oggi a Bruxelles partecipano anche i ministri
degli
Esteri
di
Bosnia-Erzegovina,
Montenegro e Serbia, rispettivamente
Zlatko Lagumdzija, Igor Luksic e Ivica Dacic.
(Adnkronos) - La creazione della
macroregione
Adriatico-Ionica
e
il
rafforzamento della cooperazione fra i Paesi
che si affacciano sui due mari "potrà
contribuire ad allentare le tensioni" fra
l''Unione europea e i suoi vicini orientali
e meridionali. Lo ha detto il ministro degli
Esteri, Paolo Gentiloni, nel suo intervento al
lancio della conferenza per la strategia
della Ue per la regione Adriatica e Ionica in
corso a Bruxelles.
"Rafforzare la cooperazione e costruire
questa macroregione -ha spiegato- non è
solo un''opportunità economica. Può essere
qualcosa di molto importante in questo
momento di tensione fra l''Unione europea
e i suoi vicini a Est e a Sud". Un
rafforzamento della cooperazione della
collaborazione "potrebbe contribuire alla
positiva evoluzione che tutti auspichiamo di
questa rischiosa dinamica", ha aggiunto.
Con la creazione della macroregione, ha
continuato Gentiloni, "possiamo giocare un
ruolo importante, in primo luogo
economico", con la "possibilità di spingere
gli investimenti, dando un grande
slancio alla cooperazione fra attori pubblici
e privati in tutta la regione".
Con la macroregione "possiamo costruire
una sorta di ponte: l''Unione europea ha
bisogno non di muri ma di ponti".
(ANSAmed) - BELGRADO, 18 NOV - Il
ministro degli esteri serbo Ivica Dacic,
presente oggi a Bruxelles al lancio della
strategia della macroregione AdriaticoIonica, ha sottolineato il grande interesse
della Serbia per tale iniziativa, destinata a
suo avviso a intensificare la collaborazione
regionale.
Belgrado
vede
nella
macroregione
Adriatico-Ionica un'ottima occasione per
"approfondire la collaborazione concreta sia
con i Paesi membri della Ue sia con gli altri
Paesi partner della nostra regione che,
come noi, aspirano a entrare nell'Unione
europea", ha detto Dacic citato dai media
serbi. "La strategia Adriatico-Ionica - ha
aggiunto - è la conferma che solo con la
cooperazione e con lo sviluppo di buoni
rapporti economici e culturali e solidi
collegamenti infrastrutturali possiamo
raggiungere insieme risultati positivi".
Nel suo intervento, Dacic ha quindi ribadito
RASSEGNA STAMPA
Lunedi 17 novembre 2014
Ministro Gentiloni - Avvio negoziati con la Serbia sul capitolo 32
(Bruxelles)
la ferma intenzione della Serbia di
procedure sulla strada dell'integrazione
europea, sottolineando che il vasto
programma di riforme messo in cantiere dal
governo di Belgrado è funzionale allo scopo
finale, che è la piena adesione del Paese
all'Unione.
La Serbia è uno dei quattro Paesi non
membri Ue a far parte della macroregione,
insieme a Montenegro, Bosnia-Erzegovina e
Albania. Gli altri quattro componenti,
appartenenti all'Unione, sono Italia, Grecia,
Croazia e Slovenia.
(Nova) - La strategia europea per la
macroregione adriatico-ionica darà un
contributo fondamentale al percorso
d'integrazione all'Ue dei Balcani occidentali,
in un momento in cui il processo di
adesione non sembra più essere fra le
priorità dei Ventotto. E' questo il messaggio
principale della conferenza di lancio della
strategia che si è svolta oggi a Bruxelles,
organizzata dalla presidenza italiana del
Consiglio Ue e dalla Commissione europea.
L'iniziativa adriatico-ionica rappresenta "un
nuovo modo di pensare la cooperazione tra
paesi e popolazioni" e intende promuovere
"il cammino europeo" dei Balcani
occidentali, ha spiegato il ministro degli
Esteri, Paolo Gentiloni, nel discorso di
apertura della conferenza.
La regione adriatico-ionica è "cruciale per
dare stabilità e crescita a tutto il
continente", ha osservato il titolare della
Farnesina. La strategia "ha un significato
politico molto forte" per facilitare
l'integrazione all'Ue dei paesi balcanici.
L'allargamento rimane "una delle più
importanti strategie dell'Ue al di là delle sue
frontiere" e costituisce uno strumento
importante per portare "pace, democrazia e
stabilità". In un periodo di difficoltà per le
politiche di allargamento, secondo Gentiloni
la nuova strategia potrà "incoraggiare
l'allineamento alla legislazione comunitaria"
dei paesi dei Balcani occidentali,
contribuendo così al "potere trasformativo
dell'Unione europea".
Dopo l'approvazione del Consiglio europeo
di fine ottobre, la strategia adriatico-ionica
passa ora alla "fase di attuazione" con
l'obiettivo di renderla "un esempio per altre
regioni" del continente. Entro la fine
dell'anno "saranno definiti gli organismi di
governo della macroregione" per poi
avviare progetti comuni "tra il 2015 e il
2016". Il titolare della Farnesina ha spiegato
che l'iniziativa può avere un "ruolo di
ponte" grazie alla sua "cruciale posizione
geopolitica
tra
Europa,
Asia
e
Mediterraneo".
La strategia "rappresenta un’opportunità da
un punto di vista economico", ma è anche
"molto importante in questo momento di
tensioni" nel vicinato orientale e
meridionale dell'Ue. Venticinque anni dopo
il crollo del muro di Berlino, "l'Europa non
ha bisogno di muri, ma di ponti: questo e' il
ruolo che questa iniziativa può giocare", ha
aggiunto Gentiloni. Anche secondo il nuovo
commissario per le Politiche regionali,
Corina Cretu, la macroregione darà "un
nuovo impulso al processo d'integrazione
europea" della regione balcanica. "La
strategia adriatico-ionica può diventare un
esempio anche per altre iniziative sul
continente europeo", ha detto la Cretu.
Lo stesso messaggio è stato inviato dai
ministri degli Esteri di Bosnia-Erzegovina,
Montenegro e Serbia, rispettivamente
Zlatko Lagumdzija, Igor Luksic e Ivica Dacic.
"Si tratta di una strategia molto importante
per la Serbia, che permetterà il
rafforzamento della cooperazione regionale
e la maggiore integrazione all'Ue", ha
affermato Dacic. Grazie a progetti concreti,
in particolare nel settore delle
infrastrutture, sarà possibile "uno scambio
di migliori pratiche" dall'Unione europea
alla regione balcanica. "La strategia è
fondamentale per promuovere la crescita
economica e progetti nei settori
dell'ambiente,
dell'energia
e
dell'istruzione", ha sottolineato dal canto
suo Lagumdzija. Secondo Luksic, l'iniziativa
"apre nuove possibilità di sviluppo" per le
due sponde dell'adriatico e dello ionio e
"aiuterà
i
Balcani
ad
adottare
progressivamente
la
legislazione
comunitaria".
L'obiettivo della macroregione è rilanciare
l'economia e creare nuovi posti di lavoro,
promuovendo
allo
stesso
tempo
l'integrazione
europea
dei
Balcani
occidentali. Il piano d'azione proposto dalla
Commissione Ue lo scorso giugno mira ad
aiutare settanta milioni di cittadini a "trarre
vantaggio da una più stretta cooperazione
in
settori
come
la
promozione
dell'economia
marittima,
la
tutela
dell'ambiente marino, il completamento dei
collegamenti nel settore dei trasporti e
dell'energia e il rafforzamento del turismo
sostenibile".
La strategia si basa sull'iniziativa adriaticoionica, lanciata nel maggio del 2000 ad
Ancona per rafforzare la cooperazione tra i
paesi rivieraschi. Il piano coinvolge otto
paesi europei, di cui quattro sono membri
dell'Ue (Italia, Croazia, Grecia e Slovenia) e
quattro sono candidati o potenzialmente
candidati all'adesione (Albania, BosniaErzegovina, Serbia e Montenegro). La
strategia rimane aperta alla partecipazione
di altri partner nella regione, come ad
esempio l'ex Repubblica jugoslava di
Macedonia (Fyrom).
L'iniziativa si basa su quattro pilastri,
ognuno dei quali coordinato da una coppia
di paesi: la Grecia e il Montenegro
coordinano la "crescita blu"; l'Italia e la
Serbia il tema "Collegare la regione" nei
settori dei trasporti e dell'energia; la
Slovenia e la Bosnia-Erzegovina l'ambiente;
la Croazia e l'Albania il turismo sostenibile.
La macroregione non avrà accesso a
finanziamenti
aggiuntivi
dell'Unione
europea,
ma
dovrà
mobilitare
i
finanziamenti già esistenti a livello nazionale
e comunitario, nonché attirare investimenti
privati. All'attuazione della strategia
contribuiranno i fondi strutturali ed europei,
nonché lo strumento di assistenza
preadesione.
TANJUG - BRISEL - Šef srpske diplomatije
Ivica Dačić rekao je danas u Briselu da su
reformske aktivnosti koje Vlada Srbije
intenzivno sprovodi u svim segmentima
društva u funkciji doprinosa punoj afirmaciji
glavnog spoljnopolitičkog cilja - članstva u
EU
"Prvenstveno bih izdvojio aktivnosti koje se
odnose na dalju izgradnju što efikasnijih i
izazovima modernog društva prilagođenih
institucionalnih kapaciteta. Srbija, kao
zemlja kandidat za članstvo u EU, nastoji da
u punoj meri koristi sve raspoložive
mogućnosti za što tešnju saradnju sa
Unijom i njenim članicama, a u cilju ubrzanja
procesa naše evropske integracije i
ekonomskog i socijalnog oporavka zemlje",
rekao je Dačić na Konferencije povodom
pokretanja Strategije EU za Jadransko-jonski
region.
Kako je dodao, Srbija je u proteklom
periodu nedvosmisleno potvrdila svoju
posvećenost evropskom putu, jačanju
regionalne saradnje i dobrosusedskih
odnosa, kao i normalizaciji odnosa sa
Prištinom i primeni postignutih dogovora u
dijalogu Beograda i Prištine.
"Članstvo Srbije u EU nije samo po sebi cilj,
već
evropsku
integraciju
vidimo,
prvenstveno, kao instrument podsticaja
sprovođenju reformi i modernizaciji u svim
oblastima društva i države. U tom smislu
započete političke i ekonomske reforme
imaju snažan podstrek upravo u procesu
evropskih integracija, a svoju, i budućnost
regiona, vidimo u EU", rekao je Dačić.
On je obavestio učesnike skupa da je Srbija,
da bi mogla na odgovoran i kvalitetan način
da sprovodi zahtevan proces primene
Strategije Evropske unije za Jadranskojonski region, u finalnoj fazi osnivanja
posebnog radnog tela Vlade - Radne grupe
za saradnju sa Evropskom unijom u
Jadransko-jonskom regionu.
Zadatak Radne grupe biće da koordinira sve
aktivnosti vezane za Strategiju EU za
Jadransko-jonski region, a imajući u vidu da
je Srbija jedina od osam država članica
Strategije koja nema direktan izlaz na more,
Dačić je istakao da je naša zemlja spremna
na aktivan pristup i angažman institucija
kako bi adekvatno promovisali značaj
funkcionalne i sinergetske povezanosti
morskog priobalja sa kontinentalnim
zaleđem regiona, pre svega na planu
umrežavanja transportnih i energetskih
koridora.
Prema njegovim rečima, Srbija Strategiju EU
za Jadransko-jonski region vidi kao veoma
dobar okvir za produbljeniju praktičnu
saradnju kako sa zemljama članicama EU,
tako i zemljama partnerima iz našeg regiona
koje, takođe, poput nas, teže članstvu u
Uniju.
"Strategija predstavlja dokument koji
potvrđuje da samo saradnjom, razvojem
dobrih infrastrukturnih, ekonomskih i
kulturnih veza, možemo postići konkretne
rezultate u zajedničkim aktivnostima koje
sprovodimo i koje predstoje, i doprineti
ostvarivanju ključnih ekonomskih ciljeva",
rekao je Dačić.
Ti ciljevi su, kako je naglasio, da
makroekonomski
sistemi
u
regionu
RASSEGNA STAMPA
Lunedi 17 novembre 2014
Ministro Gentiloni - Avvio negoziati con la Serbia sul capitolo 32
(Bruxelles)
funkcionišu u skladu sa visokim standardima
EU, da se infrastruktura u regionu razvija što
je osnov razvoja i u drugim oblastima, da
poslovno okruženje bude predvidivo i
stabilno, da iskoristimo na najbolji način
komparativne prednosti koje imamo na
lokalnim, ali i na evropskom tržištu, i da
svaki građanin taj boljitak što skorije počne
da oseća u svom svakodnevnom životu.
BLIC - Dačić: Srbiji potreban pristup moru
Ministar spoljnih poslova Srbije Ivica Dačić
najavi o je danas u Briselu formiranje Radne
grupe za saradnju s Evropskom unijom u
Jadransko-jonskom regionu, u cilju razvoja
i
celokupne
infrastrukture,
turizma
ekonomije i povećanja investicija. Na
konferenciji povodom pokretanja Strategije
EU za Jadransko-jonski region, Dačić je
rekao da je osnivanje posebnog radnog tela
Vlade Srbije u finalnoj fazi i da će zadatak te
grupe biti koordinacija svih aktivnosti
vezanih za primenu te strategije.
On je istakao da Srbija Strategiju EU vidi kao
veoma dobar okvir za produbljeniju
praktičnu saradnju sa državama članicama
EU, kao i sa zemljama iz regiona koje,
takodje, teže članstvu u Uniji.
- Korisnost Strategije EU za Jadransko-jonski
region sagledavamo pre svega u kontekstu
prenošenja najboljih iskustava iz prakse EU,
identifikovanja i realizacije zajedničkih
interesa, jačanja državne i lokalne uprave
kroz programe obuke i konkretne projekte
saradnje, posebno na planu razvoja
infrastrukture,
turizma
i
povećanja
investicionih ulaganja koja su jedan od
ključnih elemenata za jačanje ekonomskih
sistema - kazao je Dačić.
Savet ministara EU je 29. septembra
odobrio Strategiju za jadransko-jonski
region, koja predviđa saradnju članica Unije
i zemalja Zapadnog Balkana u razvoju
infrastrukture, pomorstva, zaštite životne
sredine i turizma. Strategija obuhvata osam
zemalja regiona - Albaniju, Bosnu i
Hercegovinu, Crnu Goru, Srbiju, kao i članice
EU - Hrvatsku, Grčku, Italiju i Sloveniju.
- Imajući u vidu da je Srbija jedina od osam
država članica Strategije koja nema direktan
izlaz na more, želim da istaknem da smo
spremni na aktivan pristup i angažman naših
institucija,
kako
bismo
adekvatno
promovisali
značaj
funkcionalne
i
sinergetske povezanosti morskog priobalja s
kontinentalnim zaleđem regiona, pre svega
na planu umrežavanja transportnih i
energetskih koridora - istakao je Dačić.
Strategija, po njegovim rečima, potvrđuje
da se samo saradnjom, razvojem dobrih
infrastrukturnih, ekonomskih i kulturnih
veza, mogu ostvariti ključni ekonomski
ciljevi: usklađivanje makroekonomskih
sistema s visokim standardima EU, razvoj
infrastrukture
u
regionu,
stabilnost
poslovnog okruženja i ostvarenje boljitka
koji će svaki građanin što skorije osetiti u
svakodnevnom životu.
Po jedna članica EU i jedna zemlja na putu
ka Uniji će usklađivati rad na jednom od
četiri elementa Akcionog plana Strategije.
Srbija i Italija su zadužene za pitanja
saobraćajnih i energetskih mreža regiona,
Grčka i Crna Gora za "plavi rast" - razvoj
ekonomije
zasnovane
na
morskim
bogatstvima, dok će Slovenija i BiH
koordinisati rad na zaštiti životne sredine, a
Hrvatska i Albanija na razvoju turizma.
RTV - Ministri podržali Strategiju EU za
Jadransko-jonski region
Ministri spoljnih poslova osam zemalja
regiona na današnjem sastanku u Briselu
dali su punu političku podršku sprovođenju
Strategije za Jadransko-jonski region koju je
usvojila Evropska komisija (EUSAIR),
saopštilo je Ministarstvo spoljnih poslova
Srbije.
Šef srpske diplomatije Ivica Dačić koji je
učestvovao na sastanku najavio je
formiranje Radne grupe za saradnju sa EU u
Jadransko-jonskom regionu, radi razvoja
infrastrukture,
turizma
i
celokupne
ekonomije i povećanja investicija.
Pored ministara inostranih poslova država
članica Strategije, na konferenciji su
učestvovali i predstavnici institucija
Evropske unije, nacionalnih i regionalnih
tela zaduženih za upravljanje fondovima EU,
kao i drugi akteri odgovorni za sprovođenje
Strategije.
Savet ministara EU je 29. septembra
odobrio Strategiju za jadransko-jonski
region, koja predviđa saradnju članica Unije
i zemalja Zapadnog Balkana u razvoju
infrastrukture, pomorstva, zaštite životne
sredine i turizma.
Strategija obuhvata osam zemalja regiona Albaniju, Bosnu i Hercegovinu, Crnu Goru,
Srbiju, kao i članice EU - Hrvatsku, Grčku,
Italiju i Sloveniju.
Han: Nisam tražio sankcije protiv Rusije
Evropski komesar za susedstvo i pregovore
o proširenju Johanes Han izjavio je danas da
nije tražio da Srbija uvede sankcije Rusiji i da
to pitanje nije povezano sa otvaranjem
poglavlja u procesu proširenja. "Nisam
tražio da se Srbija pridruži evropskim
sankcijama protiv Rusije", rekao je Han
novinarima nakon sastanka sa šefom srpske
diplomatije Ivicom Dačićem u Briselu.
Evropski komesar je rekao da je spoljna
politika Srbije bila jedna od tema današnjih
razgovora sa Dačićem, ali je naglasio da su
odluke te vrste suverena stvar srpske vlade.
"Sankcije
i
otvaranje
poglavlja
u
pregovaračkom procesu nisu ni u kakvoj
vezi", naglasio je Han i izrazio očekivanje da
će prva poglavlja biti otvorena u najskorijoj
budućnosti.
Dačić je, na konferenciji za novinare,
potvrdio da ne postoji eksplicitan zahtev da
se protiv Rusije uvedu sankcije, mada u
Briselu očekuju da Srbija do stupanja u
članstvo usaglasi svoju spoljnu politiku sa
EU. "Mi se nadamo da ćemo vrlo brzo
otvoriti poglavlje 32 koje se odnosi na
finansijsku kontrolu", rekao je Dačić i dodao
da skoro sve članice EU to podržavaju.
Međutim, ukazao je Dačić, Nemačka zasad
insistira da se prvo otvori poglavlja 35, koje
se tiče Kosova, i poglavlja 23 i 24 o vladavini
prava.
"To nema nikakve veze sa sankcijama protiv
Rusije", rekao je Dačić.
Upitan da objasni nedavno zajedničke vojne
vežbe Srbije i Rusije u svetlu ukrajinske
krize, Dačić je naglasio da je Srbija neutralna
zemlja koja vojno sarađuje i vežba kako sa
ruskom, tako i sa američkom i mnogim
drugim vojskama. "Nekima bi tražili
objašnjenje i ako ruski hor dođe da peva u
Srbiji", naveo je Dačić. Komesar Han je na
konferenciji za novinare izrazio razumevanje
za ovaj stav, uz podsećanje da je njegova
domovina, Austrija, takođe neutralna
zemlja. Dačić i Han su nakon današnjeg
susreta u Briselu izjavili da se raduju
nastavku razgovora kada Han u četvrtak
poseti Beograd.
RASSEGNA STAMPA
Giovedì 20 novembre 2014
Commissione Politiche UE del Senato approva risoluzione apertura capitolo 32
(ANSA) - ROMA, 20 NOV - La commissione
Politiche dell'Unione europea del Senato ha
approvato una risoluzione che "impegna il
governo ad attivarsi, nel corso del
rimanente periodo della presidenza italiana
2014 dell'Unione europea, in tutte le sedi
negoziali opportune, affinché' venga
implementato il processo di adesione della
Serbia all'UE, già avviato nel gennaio 2014".
In particolare, nella risoluzione si chiede
"l'apertura di un primo capitolo del
complessivo pacchetto negoziale, ossia
quello relativo ai controlli finanziari, rispetto
al quale, peraltro, la Serbia, per
riconoscimento praticamente unanime, è
tecnicamente
pronta,
nonché
l'accelerazione delle procedure di futura
apertura di altri capitoli, come quello sul
sistema giudiziario e sui diritti fondamentali
e quello su giustizia, libertà e sicurezza''.
Il presidente della commissione Vannino
Chiti ha sottolineato che "l'Italia intrattiene
consolidati rapporti di amicizia e
collaborazione politica ed economica con la
Repubblica di Serbia, Paese che si è ormai
incamminato
stabilmente
sulla
via
dell'integrazione europea nel delicato
contesto dell'area balcanica. L'allargamento
delle frontiere dell'UE a tutti gli Stati della
ex Jugoslavia è un passo decisivo per
assicurare la pace in quella regione
martoriata nel secolo appena passato da
una spaventosa guerra".
(askanews) - "La commissione Politiche
dell'Unione europea del Senato ha
approvato una risoluzione che "impegna il
governo ad attivarsi, nel corso del
rimanente periodo della presidenza italiana
2014 dell'Unione europea, in tutte le sedi
negoziali opportune, affinché venga
implementato il processo di adesione della
Serbia all'UE, già avviato nel gennaio
2014".In particolare, nella risoluzione si
chiede "l'apertura di un primo capitolo del
complessivo pacchetto negoziale, ossia
quello relativo ai controlli finanziari, rispetto
al quale, peraltro, la Serbia, per
riconoscimento praticamente unanime, è
pronta,
nonché
tecnicamente
l'accelerazione delle procedure di futura
apertura di altri capitoli, come quello sul
sistema giudiziario e sui diritti fondamentali
e quello su giustizia, libertà e sicurezza". Il
presidente della commissione Vannino Chiti
ha sottolineato che "l'Italia intrattiene
consolidati rapporti di amicizia e
collaborazione politica ed economica con la
Repubblica di Serbia, Paese che si è ormai
incamminato
stabilmente
sulla
via
dell'integrazione europea nel delicato
contesto dell'area balcanica. L'allargamento
delle frontiere dell'UE a tutti gli Stati della
ex Jugoslavia è un passo decisivo per
assicurare la pace in quella regione
martoriata nel secolo appena passato da
una spaventosa guerra".
La Commissione Politiche dell'Unione
europea del Senato - uno dei due rami del
Parlamento italiano - ha approvato
ieri all’unanimità una risoluzione che
appoggia gli sforzi del Governo affinché’, nel
corso del rimanente periodo della
Presidenza italiana 2014 dell'Unione
europea, in tutte le sedi negoziali
opportune, venga portato avanti il processo
di adesione della Serbia all'UE, già avviato
nel gennaio 2014. In particolare, nella
risoluzione si chiede "l'apertura di un primo
capitolo del complessivo pacchetto
negoziale, ossia il capitolo 32 relativo ai
controlli finanziari, rispetto al quale,
peraltro, la Serbia, per riconoscimento
praticamente unanime, è tecnicamente
pronta, nonché l'accelerazione delle
procedure di futura apertura di altri capitoli,
come quello sul sistema giudiziario e sui
diritti fondamentali e quello su giustizia,
libertà e sicurezza". La risoluzione
approvata dal Senato segue di pochi giorni
la dichiarazione che il Ministro degli Esteri,
Paolo Gentiloni, aveva rilasciato questa
settimana a margine del Consiglio Affari
Esteri a Bruxelles ed in cui si chiedeva che
l’UE avvii al più presto i negoziati con la
Serbia sul capitolo 32 in considerazione
delle importanti riforme adottate da
Belgrado negli ultimi mesi.
Il Presidente della Commissione Politiche
dell’Unione europea del Senato, Sen.
Vannino Chiti ha sottolineato che "l'Italia
intrattiene consolidati rapporti di amicizia e
collaborazione politica ed economica con la
Repubblica di Serbia, Paese che si è ormai
incamminato
stabilmente
sulla
via
dell'integrazione europea nel delicato
contesto dell'area balcanica”.
Ad ulteriore conferma degli stretti rapporti
di collaborazione che intercorrono tra Italia
e Serbia, anche a livello parlamentare, una
delegazione della Commissione per le
Politiche UE del Senato italiano guidata dal
Sen. Chiti sarà in visita a Belgrado dal 14 al
16 dicembre, su invito ufficiale del
Presidente dell’omologa Commissione
dell’Assemblea Nazionale della Repubblica
di Serbia, Aleksandar Senic.
Blic - Italija: Rezolucija da se sa Srbijom
otvori poglavlje 32
Komisija za politiku EU u italijanskom
Senatu usvojila je rezoluciju kojom se traži
da sa Srbijom bude otvoreno pregovaračko
poglavlje 32. koje se odnosi na finansiju
kontrolu, za šta je, po praktično
jednoglasnom mišljenju, Beograd tehnički
već spreman, preneli su danas italijanski
mediji. U rezoluciji se traži da se "Vlada
Italije angažuje do kraja italijanskog
predsedavanja EU da na svim za to
nadležnim mestima podrži proces evropskih
integracija Srbije započet u januaru 2014."
Rezolucijom se takođe traži ubrzanje
budućih procedura za otvaranje ostalih
poglavlja kao što su ona o pravosudnom
sistemu i osnovnim pravima, ili poglavlja o
pravdi, slobodi i bezbednosti.
Predsednik komisije Senata Vanino Kiti
naglasio je da Italija podržava trajne odnose
prijateljstva i političke i ekonomske saradnje
sa Srbijom, zemljom koja se stabilno nalazi
na putu evrointegracija u delikatnom
kontekstu regiona Balkana.
Tanjug: Italija: Rezolucija da se sa Srbijom
otvori poglavlje 32
RIM - Komisija za politiku EU u italijanskom
Senatu usvojila je rezoluciju kojom se traži
da sa Srbijom bude otvoreno pregovaračko
poglavlje 32. koje se odnosi na finansiju
kontrolu, za šta je, po praktično
jednoglasnom mišljenju, Beograd tehnički
već spreman, preneli su danas italijanski
mediji. U rezoluciji se traži da se "Vlada
Italije angažuje do kraja italijanskog
predsedavanja EU da na svim za to
nadležnim mestima podrži proces evropskih
integracija Srbije započet u januaru 2014."
Kako je javila agencija Ansa, rezolucijom se
takođe traži ubrzanje budućih procedura za
otvaranje ostalih poglavlja kao što su ona o
pravosudnom sistemu i osnovnim pravima,
ili poglavlja o pravdi, slobodi i bezbednosti,
navodi Ansa.
Predsednik komisije Senata Vanino Kiti
naglasio je da Italija podržava trajne odnose
prijateljstva i političke i ekonomske saradnje
sa Srbijom, zemljom koja se stabilno nalazi
na putu evrointegracija u delikatnom
kontekstu regiona Balkana, prenela je
agencija.
Odbor za politiku EU italijanskog Senata –
jednog od dva ogranka italijanskog
Parlamenta - juče je jednoglasno usvojio
rezoluciju kojom se podržavaju nastojanja
Vlade Italije da se do kraja italijanskog
predsedavanja Evropskom unijom, na svim
za to predviđenim mestima, podrži evropski
put Srbije započet u januaru 2014. godine.
Rezolucijom se posebno zahteva „otvaranje
prvog pregovaračkog poglavlja, odnosno 32.
poglavlja o finansijskoj kontroli, oblasti za
koju postoji praktično opšta saglasnost da je
Srbija potpuno spremna u tehničkom
smislu. Traži se i ubrzavanje budućih
procedura otvaranja drugih poglavlja, kao
što su poglavlja o pravosuđu i osnovnim
pravima ili poglavlje o pravdi, slobodi i
bezbednosti“.
Rezolucija je u Senatu odobrena svega
nekoliko dana nakon izjave koju je italijanski
šef diplomatije Paolo Đentiloni dao na
marginama sastanka Saveta ministara
spoljnih poslova EU u Briselu, zatraživši da
Evropska unija što pre započne sa Srbijom
pregovare o poglavlju 32 imajući u vidu da
je Beograd sproveo važne reforme
poslednjih nekoliko meseci.
Predsednik Odbora za politiku EU
italijanskog Senata senator Vanino Kiti
istakao je da „Italiju vežu dugogodišnji
prijateljski odnosi, kao i politička i
ekonomska saradnja sa Republikom
Srbijom, zemljom koja danas sigurno korača
putem evropskih integracija u delikatnom
okruženju Balkana“.
Još jedan dokaz čvrste saradnje koja postoji
između Italije i Srbije, i na parlamentarnom
nivou, biće poseta Beogradu delegacije
Odbora za politiku EU italijanskog Senata
koju će predvoditi senator Kiti od 14. do 16.
decembra, na zvanični poziv predsednika
istoimenog Odbora Narodne skupštine
Republike Srbije, Aleksandra Senića.
RASSEGNA STAMPA
Sabato 22 novembre 2014
Intervista Ambasciatore Manzo per il quotidiano Vecernje Novosti
(ANSA) BELGRADO, 22 NOV - L'Italia è
fortemente a favore dell'apertura dei primi
capitoli dei negoziati di adesione della
Serbia all'Ue entro la fine dell'anno e
"stiamo lavorando per raggiungere il
consenso tra tutti gli Stati membri dell'Ue".
E' questo il messaggio dell'Ambasciatore
d'Italia a Belgrado Giuseppe Manzo,
rilasciato nell'intervista per quotidiano
"Vecernje Novosti". L'ambasciatore Manzo
ritiene che i rapporti tra i due paesi sono
"eccellenti" e rileva che Roma ritiene che la
Serbia si merita il riconoscimento per i
risultati concreti realizzati negli ultimi mesi
sul percorso Europeo.
L'ambasciatore Manzo ha ricordato che solo
pochi giorni fa, il ministro degli Esteri
italiano Paolo Gentiloni ha invitato il
Consiglio dell'Unione europea di concedere
alla Serbia l'apertura del capitolo 32 sul
controllo finanziario entro la fine dell'anno,
come riconoscimento dei grandi sforzi
compiuti dalle autorità serbe nel processo
delle riforme. Lo stesso messaggio è stato
ribadito in una risoluzione parlamentare che
il Senato italiano ha approvato all’unanimità
durante questa settimana per chiedere la
rapida apertura del capitolo 32, ha detto
l'ambasciatore Manzo nell'intervista per il
quotidiano belgradese "Vecernje Novosti".
(askanews) - L'Italia sostiene con forza
l'apertura dei primi capitoli del negoziato di
adesione della Serbia all'Unione europea
entro la fine dell'anno e sta lavorando "per
raggiungere un consenso fra tutti gli Stati
membri dell'Unione europea". E' quanto ha
detto l'ambasciatore italiano in Serbia,
Giuseppe Manzo, in un'intervista al
quotidiano di Belgrado "Vecernje Novosti",
pubblicata anche sull'edizione online. Dopo
avere ricordato l'importanza per l'Europa di
"una piena normalizzazione delle relazioni
tra Belgrado e Pristina", Manzo ha ribadito
che pochi giorni fa il ministro degli Affari
esteri e della Cooperazione internazionale,
Paolo Gentiloni, ha invitato il Consiglio
europeo "ad approvare l'apertura del
Capitolo 32 sul controllo finanziario entro la
fine dell'anno", come "riconoscimento dei
grandi sforzi compiuti dalle autorità serbe
nell'ambito del processo di riforme" nel
Paese."Lo stesso messaggio è stato
confermato in una risoluzione parlamentare
che il Senato italiano ha approvato
all'unanimità, con la quale si chiede la
rapida apertura del Capitolo 32", ha insistito
l'ambasciatore Manzo.
(Nova) - L'Italia è fortemente favorevole
all'apertura dei primi capitoli dei negoziati
di adesione della Serbia all'Unione europea
entro la fine dell'anno: lo ha detto
l'ambasciatore d'Italia a Belgrado, Giuseppe
Manzo, nell'intervista per il quotidiano
serbo "Novosti". "Stiamo lavorando per
raggiungere il consenso tra tutti gli stati
membri dell'Ue. La presidenza italiana
dell'Unione europea ha incluso la voce
'allargamento' all'ordine del giorno nel
prossimo Consiglio europeo. Ora tocca ai 28
stati membri", ha aggiunto Manzo.
L'ambasciatore ha sottolineato poi che i
rapporti tra Italia e Serbia sono eccellenti e
che Roma sostiene il percorso di adesione di
Belgrado, che ha ottenuto risultati concreti
negli ultimi mesi nel processo d'integrazione
all'Unione europea. "L'Italia ritiene che la
Serbia meriti un riconoscimento dei risultati
ottenuti, come incentivo per il governo e il
popolo serbo a continuare a lavorare con lo
stesso impegno e determinazione", ha
affermato Manzo.
"Pochi giorni fa, il ministro degli Esteri
italiano Paolo Gentiloni ha invitato il
Consiglio dell'Unione europea a concedere
alla Serbia l'apertura del capitolo 32 sul
controllo finanziario entro la fine dell'anno,
come riconoscimento dei grandi sforzi
compiuti dalle autorità serbe nel processo di
affermato
Manzo.
riforma",
ha
L'ambasciatore ha spiegato che lo stesso
messaggio è stato anche ribadito in una
risoluzione parlamentare, che il senato
italiano ha approvato all’unanimità durante
questa settimana per chiedere la rapida
apertura del capitolo 32. Manzo ha poi
affermato che l'Europa sta chiedendo una
piena normalizzazione tra Pristina e
Belgrado. "In questo processo si può
contare sul sostegno dell'Italia, com’è stato
negli ultimi anni in cui Roma è stata un forte
sostenitore del percorso della Serbia verso
l'Ue", ha aggiunto Manzo.
TANJUG - Italijanski ambasador u Beogradu
Đuzepe Manco rekao je da se Italija snažno
zalaže za otvaranja prvih pregovaračkih
poglavlja sa Srbijom do kraja godine i da
radi "na postizanju konsenzusa o tome
među svim zemljama članicama Evropske
unije".
"Italijansko predsedništvo EU uključilo je
stavku "proširenje" na dnevni red sledećeg
Evropskog saveta i sada je sve na 28 zemalja
članica", rekao je Manco u intervjuu za
"Novosti".
On je, navodi list, odnos dveju zemalja
nazvao izvanrednim i naglasio da Rim
smatra da Srbija zaslužuje da joj se priznaju
konkretni rezultati postignuti poslednjih
meseci na evropskom putu.
Na pitanje da li je Italija zadovoljna
primenom Briselskog sporazuma, on je
rekao da Italija ohrabruje i Beograd i
Prištinu u tom procesu.
"Značajni rezultati postignuti su u oblasti
energetike i graničnoj kontroli, i pored
političke situacije na Kosovu koja ne pomaže
unapređenju dijaloga, ali verujemo da se
može postići pomak čak i u trenutnoj
situaciji".
Manco je istakao da su ulaganja italijanskih
kompanija u Srbiji premašila dve milijarde
evra, da je u Srbiji prisutno više od 600
malih i srednjih preduzeća iz Italije, kao i da
treba očekivati i nove investicije, s tim što za
poljoprivredu
postoji
posebno
interesovanje.
Što se tiče Ukrajine, italijanski ambasador je
rekao da su srpske vlasti mnogo puta izjavile
da Srbija podržava teritorijalni integritet
Ukrajine, uključujući Krim. "Uveren sam da
će Srbija, kao predsedavajuća OEBS, igrati
konstruktivnu ulogu da se pronađe političko
rešenje između svih uključenih strana", kao i
da razume specifičnu poziciju Srbije u
pogledu sankcija Rusiji i to zbog srpskih
istorijskih i ekonomskih veza sa Moskvom.
RASSEGNA STAMPA
Intervista Ambasciatore Manzo per il quotidiano Vecernje Novosti
Sabato 22 novembre 2014
RASSEGNA STAMPA
Lunedi 01 dicembre 2014
Ministro Interno Nebojsa Stefanovic in visita a Roma
Nel corso dei colloqui il ministro Alfano ha
dato atto delle positive azioni intraprese
dalle autorità serbe finalizzate a migliorare
le condizioni di legalità nel Paese e la
cooperazione bilaterale in materia di
immigrazione irregolare, lotta al terrorismo,
con particolare riguardo al fenomeno dei
foreign fighters, del contrasto alla
criminalità organizzata e al traffico di
stupefacenti".
(ANSA) - BELGRADO, 1 DIC - L'Italia
appoggia pienamente la Serbia nel suo
cammino verso la Ue. Lo ha detto il ministro
dell'interno serbo Nebojsa Stefanovic al
termine di un colloquio oggi a Roma con il
collega italiano Angelino Alfano. Come ha
riferito in un comunicato il ministero
dell'interno a Belgrado, Stefanovic ha
ribadito la posizione della Serbia per il
rispetto dei diritti umani, la promozione
delle libertà democratiche e la sicurezza e
stabilità internazionali attraverso il dialogo e
la collaborazione. L'Italia, ha aggiunto
Stefanovic, continuerà a sostenere gli sforzi
della Serbia per l'apertura dei capitoli
negoziali con la Ue, in particolare il capitolo
24 relativo a giustizia, libertà e sicurezza.
Con Alfano, sempre secondo il comunicato,
Stefanovic ha discusso fra l'altro la
creazione di team investigativi congiunti per
una lotta più efficace alla criminalità
organizzata e alla corruzione, come pure al
terrorismo e all'immigrazione illegale.
(ilVelino/AGV NEWS) Roma, 01 DIC - Nel
pomeriggio, il ministro dell'Interno,
Angelino Alfano, ha avuto un incontro
bilaterale con il ministro dell'Interno della
Repubblica di Serbia, Nebojsa Stefanovic.
"Al centro dell'incontro - si legge in una nota
del Viminale - il percorso di integrazione
europea della Serbia con particolare
riferimento ai progressi di Belgrado nei
settori della sicurezza e dello stato di diritto.
(Agenzia Nova) - Le collaborazioni
internazionali per la lotta al terrorismo, alla
corruzione, al crimine organizzato e al
narcotraffico: questi i temi al centro degli
incontri tenuti al Viminale tra il ministro
dell’Interno, Angelino Alfano, e gli omologhi
di Albania, ex Repubblica jugoslava di
Macedonia
(Fyrom)
e
Serbia,
rispettivamente Saimir Tahiri, Gordana
Jankulovska, Nebojsa Stefanovic, in visita a
Roma per partecipare ad una riunione dei
ministri dell’Interno dei Balcani occidentali.
“L'Albania ha un ruolo importante e ha
compiuto importanti passi nel percorso di
avvicinamento all'Europa”, ha scritto il
ministro Alfano sulla sua pagina Facebook.
Con la Jankulovska, invece, è stato siglato
un accordo per la cooperazione di Polizia
con l’obiettivo di sviluppare attività
operative e scambiare di informazioni “per il
raggiungimento degli standard europei nella
lotta al crimine transnazionale, alla
corruzione, ai traffici illeciti di droga,
migranti, armi ed esplosivi”. Per quanto
riguarda Stefanovic, Alfano ha sottolineato
che “è forte collaborazione Italia-Serbia nel
contrasto all'immigrazione irregolare, al
terrorismo e in particolare al fenomeno dei
foreign fighters, alla criminalità organizzata
e alla lotta al traffico di stupefacente: la
Serbia lavora per una rapida integrazione
nell'Unione Europea”.
TANJUG: Stefanović: Srbija uživa podršku
Italije na putu ka EU
RIM, 1. decembar 2014. - Ministar
unutrašnjih poslova Nebojša Stefanović
izjavio je danas, nakon sastanka sa prvim
potpredsednikom
italijanske
vlade
Anđelinom Alfanom u Rimu, da Srbija uživa
veliku podršku te zemlje na putu ka EU.
Ministarstvo unutrašnjih poslova Italije
nastaviće da podržava Srbiju u otvaranju
svih poglavlja, a naročito poglavlja 24 u
kojem su pravda, sloboda, bezbednost, a
koje ujedno predstavlja fokus MUP Srbije u
pregovorima sa Evropskom unijom, rekao je
Stefanović.
Kako prenosi MUP u saopštenju, Stefanović
je sa Alfanom razgovarao o formiranju
zajedničkih istražnih timova koji će se
efikasnije boriti protiv organizovanog
kriminala i korupcije, kao i terorizma i
ilegalnih migracija.
Ministar je ukazao da kao zemlja kandidat
za članstvo u EU Srbija ulaže velike napore
na jačanju strateških kapaciteta u borbi
protiv negativnih tokova današnjice.
Stefanović je rekao da susret sa italijanskim
ministrom predstavlja potvrdu čvrste
opredeljenosti da zajedničkom saradnjom
pokažemo
privrženost
principima
i
vrednostima savremenog sveta, poštovanju
ljudskih prava, unapređenja demokratskih
sloboda i sveukupne međunardone
bezbednosti
i
stabilnosti.
Prema
Stefanovićevim rečima, poseta Rimu ima
veliki značaj i zbog važnog skupa "IPA
projekti Zapadni Balkan" koji bi trebalo da
pomognu u jačanju kapaciteta MUP-a i
poboljšaju
efikasnije
sprovođenje
zajedničkih istraga i razmenu informacija,
prilikom krivičnog gonjenja kriminalnih
grupa, uključujući prekogranične kriminalne
organizacije.
(Kurir) Razgovarano je o formiranju
zajedničkih istražnih timova radi efikasnije
borbe protiv organizovanog kriminala,
korupcije, terorizma i ilegalnih migracija.
Ministar unutrašnjih poslova Nebojša
Stefanović razgovaro je danas u Rimu sa
ministrom unutrašnjih poslova Italije
Anđelinom
Alfanom
o
formiranju
zajedničkih istražnih timova radi efikasnije
borbe protiv organizovanog kriminala,
korupcije, terorizma i ilegalnih migracija.
Stefanović je nakon sastanka sa Alfanom
rekao da je ova poseta Rimu još jedan korak
ka učvršćivanju dobrih odnosa Srbije i Italije,
kao i da Srbija uživa veliku podršku Italije na
putu ka EU, saopštio je MUP Srbije.
Ministarstvo unutrašnjih poslova Italije
nastaviće da podržava Srbiju u otvaranju
svih poglavlja, a naročito poglavlja 24, koje
se odnosi na Pravdu, slobodu i bezbednost,
navodi se u saopštenju.
Dodaje se da to poglavlje "ujedno
predstavlja fokus MUP Srbije u pregovorima
sa Evropskom unijom, naročito nakon
povoljnih komentara na Akcioni plan" Srbije.
Stefanović je ocenio da njegova poseta
Rimu ima veliki značaj i zbog skupa "IPA
projekti Zapadni Balkan" koji bi, kako se
navodi, trebalo da pomognu u jačanju
kapaciteta Ministarstva unutrašnjih poslova
i
poboljšaju
efikasnije
sprovođenje
zajedničkih istraga i razmenu informacija,
prilikom krivičnog gonjenja kriminalnih
grupa, uključujući prekogranične kriminalne
organizacije.
RASSEGNA STAMPA
Mercoledì 10 dicembre 2014
Video 73
Il Premier Vucic in visita a Roma
(Agenzia Nova) - Gli investimenti italiani in
Serbia, la partecipazione a Expo 2015, la
sospensione del gasdotto South Stream, la
conclusione dell'accordo di cooperazione in
materia di energia, le riforme economiche,
il cammino di Belgrado verso la comunita'
europea: questi i temi al centro della visita
a Roma del primo ministro serbo
Aleksandar Vucic, ricevuto oggi dal
presidente della Repubblica, Giorgio
Napolitano, dal premier Matteo Renzi e dal
presidente del Senato, Pietro Grasso. Ieri
sera, invece, il capo del governo serbo ha
avuto un incontro privato con i
rappresentanti della multinazionale italiana
gruppo
dolciaria
Ferrero,
del
agroalimentare Cremonini, delle industrie
Rigoni di Asiago e del marchio italiano di
calzature Geox. Per Vucic è stata la prima
volta in Italia in qualità di premier. Le ultime
visite risalgono al 2013, quando Vucic aveva
partecipato in qualità di vicepremier al
vertice intergovernativo fra Italia e Serbia
ad Ancona in ottobre, mentre a giugno dello
stesso anno aveva incontrato l'allora
premier italiano Enrico Letta.
Nell'incontro con il presidente Napolitano,
il premier serbo ha sottolineato che
Belgrado considera l'Italia come un paese
"amico e sincero" e ha illustrato al capo
dello Stato italiano il processo di riforme in
atto in Serbia, così come lo stato del
percorso di adesione all'Unione europea.
Napolitano ha lodato il processo di riforma,
precisando che "è importante resistere" al
di là della difficoltà delle riforme stesse. E'
altrettanto importante, ha detto il
presidente italiano, inviare un chiaro
messaggio alla popolazione sul fatto che le
riforme, per quanto difficili, nel prossimo
futuro condurranno ad una vita migliore.
Napolitano ha infine dichiarato che l'Italia
ha fornito pieno sostegno al processo di
integrazione della Serbia e continuerà ad
insistere presso i partner europei affinché il
percorso di adesione nell'Ue venga ultimato
al più presto. Il premier serbo, da parte sua,
ha dichiarato che il suo paese è riuscito a
tutelare la stabilità interna nonostante le
difficili riforme portate avanti, e si pone
come colonna per la stabilità dell'intera
regione dei Balcani occidentali.
In una dichiarazione resa a "Nova" al
termine dei colloqui a Palazzo Chigi, il
premier Vucic ha annunciato che il premier
italiano Matteo Renzi si recherà a Belgrado
nel mese di aprile. "Abbiamo avuto un
ottimo incontro. Sono rimasto molto colpito
dalla sua energia, dal suo approccio e dalla
sua conoscenza della Serbia e della regione
dei Balcani occidentali. Spero di ospitare
Matteo Renzi a Belgrado nel mese di aprile",
ha detto Vucic. Il premier serbo ha poi
confermato a "Nova" di aver parlato con
Renzi anche dell'accordo di cooperazione in
materia energetica. "Entrambi - ha detto
Vucic - siamo persone che trattano di
questioni concrete: penso che ci
avvicineremo a finalizzare questo accordo di
partnership energetica siglato nel 2011. Le
squadre delle 'task force' si riuniranno a
Belgrado entro una o due settimane e
penso che possono trovare una soluzione".
L'accordo prevede la costruzione di impianti
idroelettrici, realizzati da investitori italiani
e serbi, allo scopo di importare energia
pulita in Italia attraverso l'elettrodotto
sottomarino tra il Montenegro e il sud
d'Italia. Il progetto, tuttavia, è in attesa di
un decreto attuativo da parte del governo
italiano. Sempre per quanto riguarda
l'energia, Vucic ha detto a "Nova" che la
Serbia vuole condurre una "valutazione
finale" con i partner italiani sul progetto del
gasdotto South Stream, recentemente
bloccato dalle autorità di Mosca. "Abbiamo
discusso di questo progetto. Ho detto a
Renzi che non è stata una decisione facile
da digerire per la Serbia, soprattutto per
quanto riguarda la nostra sicurezza
energetica", ha dichiarato Vucic, in
riferimento all'annuncio del presidente
russo Vladimir Putin di sospendere la
realizzazione del gasdotto. "Matteo Renzi –
ha aggiunto il premier - mi ha informato
delle sue idee sui progetti italiani per il
futuro, ma dovremo comunque fare una
valutazione
finale
della
situazione:
continueremo la nostra cooperazione con i
nostri amici italiani su questo argomento".
Secondo quanto dichiarato da Vucic alla
stampa serba dopo l'incontro, "Renzi ha
detto che l'Italia sta pensando ad altre
soluzioni, ma la loro situazione è diversa
dalla nostra e da quella delll'Ungheria,
maggiormente colpite perché toccate dal
tracciato della conduttura". In merito al
percorso europeo di Belgrado, Vucic ha
spiegato che la Serbia "non deve chiedere
una data per l'ingresso nell'Ue" perché il
suo governo ha fatto "di tutto e di più" per
soddisfare le richieste di Bruxelles.
"Abbiamo parlato di riforme, una cosa
molto importante per la Serbia soprattutto
per quanto riguarda il cammino verso
l'Unione europea. Noi non chiederemo a
nessuno alcuna data per l'ingresso
nell'Unione europea perché il governo ha
fatto tutto e anche più di quello che si
aspettava Bruxelles", ha detto Vucic ai
giornalisti serbi dopo l'incontro con Renzi. Parlando delle riforme, il capo del governo
serbo ha spiegato che i governi di Roma e
Belgrado hanno un compito simile che
entrambi i premier stanno portando avanti
con energia: quello di attuare "riforme
molto importanti" per ambedue i paesi.
Durante i colloqui a Palazzo Chigi, il capo del
governo serbo si è poi congratulato con
l'omologo italiano Matteo Renzi per il
processo di riforme portato avanti
dall'esecutivo di Roma.
Vucic ha ringraziato Renzi per il sostegno
fornito dall'Italia alla Serbia nel processo di
integrazione europea e ha inoltre illustrato
al premier italiano le nuove leggi e le misure
di riforma portate avanti da Belgrado. Renzi,
secondo una nota del governo serbo, ha
sottolineato l'importanza dei rapporti fra
Italia e Serbia, aggiungendo che Roma sarà il
maggior partner di Belgrado nel cammino
verso
l'Unione
europea.
Il premier italiano ha dichiarato infine che la
cooperazione economica fa i due paesi è di
grande significato, suggerendo di tenere ad
aprile del prossimo anno un forum
economico nella capitale serba. Il primo
ministro italiano ha infine auspicato la
massima partecipazione possibile delle
imprese serbe in Expo 2015 nel mese di
maggio a Milano.
Durante l'incontro con il presidente del
Senato, Pietro Grasso, secondo quanto
riporta una nota del governo serbo, Vucic
ha sottolineato che lavorerà per far sì che in
futuro i rapporti con l'Italia siano ancora più
stretti. Il ruolo dei parlamenti in questo
senso, ha aggiunto Vucic, è di fondamentale
importanza. Il premier serbo Vucic ha
inoltre sottolineato che Italia e Serbia
proseguiranno a collaborare nella lotta
contro criminalità e corruzione, che sono fra
i più grandi problemi dei nostri tempi. Il
presidente del senato italiano, sempre
secondo la nota di Belgrado, ha ribadito che
la Serbia è un partner molto importante per
l'Italia.
Grasso ha inoltre osservato che delle
condizioni favorevoli per gli investimenti
potranno portare al coinvolgimento di un
maggior numero di compagnie italiane in
Serbia. Vucic ha dichiarato, secondo quanto
riporta il comunicato, che la Serbia sta
lavorando per realizzare le migliori
condizioni possibili per favorire gli
investimenti da parte delle compagnie
straniere, al fine di conseguire una crescita
più rapida e lo sviluppo del paese.
(Agenzia Nova) - La Serbia considera l’Italia
come un amico sincero. Lo ha dichiarato il
premier serbo Aleksandar Vucic, secondo
quanto riporta una nota ufficiale diramata
da Belgrado. Le dichiarazioni di Vucic sono
state pronunciate nel corso dell’incontro
con il presidente della Repubblica, Giorgio
Napolitano. Nel corso del colloquio Vucic ha
illustrato il processo di riforme in atto in
Serbia e lo stato del percorso di adesione
all’Unione europea. Il comunicato prosegue
aggiungendo che Napolitano ha lodato il
processo di riforma, precisando che “è
importante resistere” al di là della difficoltà
delle riforme stesse.
E’ altrettanto importante, ha detto
Napolitano secondo la nota, inviare un
chiaro messaggio alla popolazione sul fatto
che le riforme, per quanto difficili, nel
prossimo futuro condurranno ad una vita
migliore. Napolitano ha infine dichiarato
che l’Italia ha fornito pieno sostegno al
processo di integrazione della Serbia e
continuerà ad insistere presso i partner
RASSEGNA STAMPA
Mercoledì 10 dicembre 2014
Video 74
Il Premier Vucic in visita a Roma
europei affinché il percorso di adesione
nell’Ue venga terminato al più presto. Il
premier serbo Vucic ha dichiarato che il suo
paese è riuscito a tutelare la stabilità
interna nonostante le difficili riforme
portate avanti, e si pone come colonna per
la stabilità dell’intera regione dei Balcani
occidentali.
“L’Italia - ha aggiunto Vucic - è diventata il
maggiore partner commerciale della Serbia
nel 2013, e mi aspetto che nel 2014 avremo
un
aumento
della
cooperazione
commerciale. La Serbia – ha osservato –
considera l’Italia un suo amico sincero”.
Vucic ha infine ringraziato per il sostegno e
la comprensione offerti dall’Italia nel
processo di integrazione europea.
(Agenzia Nova) - Italia e Serbia stanno per
finalizzare l’accordo di cooperazione
sull’energia firmato il 25 ottobre 2011. Lo
ha detto a “Nova” il primo ministro serbo,
Aleksandar Vucic, dopo i colloqui con
l’omologo italiano Matteo Renzi tenuti
questo pomeriggio a Palazzo Chigi.
“Entrambi siamo persone che trattano di
questioni concrete: penso che ci
avvicineremo a finalizzare questo accordo di
partnership energetica siglato nel 2011. Le
squadre delle ‘task force’ si riuniranno a
Belgrado entro una o due settimane e
penso che possono trovare una soluzione”,
ha detto Vucic. L’accordo in questione
prevede la costruzione di impianti
idroelettrici, realizzati da investitori italiani
e serbi, allo scopo di importare energia
pulita in Italia attraverso l’elettrodotto
sottomarino tra il Montenegro e il sud
d'Italia. Attualmente il progetto è in attesa
di un decreto attuativo da parte del governo
italiano.
(ANSA) - ROMA, 10 DIC - E' terminato dopo
circa un'ora e mezza il pranzo a Palazzo
Chigi del premier Matteo Renzi con il primo
ministro della Repubblica di Serbia
Aleksandar Vucic. Secondo quanto si
apprende, in una dichiarazione ai media
serbi, Vucic ha espresso parole di
apprezzamento per il sostegno del governo
italiano al percorso di adesione della Serbia
all'Unione europea.
(Agenzia Nova) - La multinazionale italiana
dei
dolciumi
Ferrero,
il
gruppo
agroalimentare Cremonini, le industrie
Rigoni di Asiago: questi tre leader del
“Made in Italy” potrebbero aprire presto
una loro produzione in Serbia. E’ quanto
apprende “Nova” da fonti riservate, secondi
cui i rappresentanti delle tre aziende
italiane hanno cenato ieri con il premier
serbo, Aleksandar Vucic, attualmente in
visita a Roma per colloqui il presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano, l’omologo
Matteo Renzi e il presidente del Senato
Pietro Grasso. Alla cena erano presenti,
oltre agli investitori italiani, anche l’ex
ministro degli Esteri Franco Frattini,
consigliere del primo ministro serbo per i
dossier relativi all’adesione all’Unione
europea.
(ANSAmed) - BELGRADO, 9 DIC - L'Italia
resta uno dei primi partner in assoluto della
Serbia, sia in termini politici che economici,
e Belgrado ritiene fondamentale il costante
appoggio del governo italiano al suo
cammino verso l'integrazione nell'Unione
europea. E' questo il messaggio che il
premier Aleksandar Vucic intende portare a
Roma, dove incontrerà il presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano, il premier
Matteo Renzi e il presidente del Senato
Pietro Grasso.
In un'intervista all'ANSA poco prima della
partenza per Roma, Vucic ha sottolineato la
grande importanza che gli investimenti
italiani
hanno
per
l'economia
e
l'occupazione in Serbia, e ha elogiato la
politica economica orientata alla crescita
avviata dal governo di Matteo Renzi.
"Vado a Roma - ha detto Vucic - per dire che
la Serbia conta sull'Italia, che il nostro Paese
intende attuare le riforme e che farà del suo
meglio per garantire la ripresa già dal
prossimo anno, ma soprattutto nel 20162017. Noi contiamo sull'ulteriore appoggio
dell'Italia nel nostro cammino europeo".
Definendo l'Italia "uno dei Paesi più
importanti per la Serbia" e "il suo maggiore
partner commerciale", Vucic si è detto
soddisfatto per l'afflusso dei "tanti
investitori italiani" la cui attività è
fondamentale per l'economia del Paese
balcanico, colpito anch'esso dalla crisi
globale e che soffre per le conseguenze
delle disastrose alluvioni di maggio.
"L'Italia - ha detto il capo del governo di
Belgrado – sta facendo importanti riforme e
sostiene la crescita come nuovo modello di
politica economica. Noi condividiamo tale
politica". "E credo, ha osservato, che anche
l'Italia come la Serbia sia molto interessata
alla stabilità regionale".
Particolare gratitudine Vucic ha espresso
per il fermo e convinto sostegno dell'Italia al
processo di integrazione europea della
Serbia, che ha avviato ufficialmente il
negoziato di adesione alla Ue lo scorso
gennaio ma che attende ancora l'apertura
del primo capitolo negoziale. "L'Italia, che
conclude a fine anno il suo semestre di
presidenza Ue, chiede l'apertura dei primi
capitoli, e di questo siamo molto grati. Ma
noi sappiamo che non dipende solo
dall'Italia, ci sono altri Paesi", ha detto
Vucic.
Nell'intervista all'Ansa il premier serbo si è
poi riferito allo stop imposto dalla Russia al
progetto di gasdotto South Stream, una
decisione che ha definito "una brutta notizia
per la Serbia" sia in termini di stabilità
energetica del Paese sia per le società di
costruzione coinvolte nel progetto. "Non v’è
dubbio che con Renzi parlerò anche di
questo, per sentire quello che pensa al
riguardo".
E alla domanda sul ruolo che la Serbia potrà
avere con la presidenza Osce nel 2015 per
una mediazione nella crisi ucraina (tenuto
conto dei suoi buoni apporti con Mosca), il
premier ha mostrato di non farsi illusioni.
"Faremo tutto il possibile per stabilizzare la
situazione, ma non mi aspetto risultati
clamorosi. La situazione è estremamente
complessa, e noi siamo un piccolo Paese".
(ANSA) - BELGRADO, 9 DIC - "L'Italia è uno
dei Paesi più importanti per la Serbia, è il
nostro maggiore partner commerciale e gli
investimenti italiani sono molto significativi
per l'economia del nostro Paese". Lo ha
detto all'Ansa il premier serbo Aleksandar
Vucic, che dal pomeriggio di oggi sarà a
Roma dove domani ha in programma un
incontro con il presidente del consiglio
Matteo Renzi. "L'Italia - ha aggiunto Vucic –
sta facendo importanti riforme e sostiene la
crescita come nuovo modello di politica
economica. Noi condividiamo tale politica".
Il premier serbo a Roma sarà ricevuto
inoltre dal presidente della repubblica
Giorgio Napolitano e incontrerà il
presidente del Senato Pietro Grasso.
(TANJUG) RIM - Premijer Srbije Aleksandar
Vučić izjavio je danas u Rimu da Srbija uživa
jasnu i nedvosmislenu podršku Italije na
svom evropskom putu, ali i u okviru
bilateralnih odnosa, i ponovio da neće
nikoga u EU da moli za otvaranje
pregovaračkih poglavlja.
"Rekao sam (Mateu) Renciju da smo veoma
zahvalni na načinu na koji nas Italija
podržava, da nikoga ništa ne molimo, da ni
na koga nikada nismo ljuti, pa i na one koji
od Srbije ponekad možda od Srbije traže i
više od onoga što je moguće, da verujemo
da će naše reforme dati rezultate", rekao je
Vučić novinarima u Rimu.
On je rekao da je Italija tražila otvaranje
poglavlja do kraja godine, da su doneli
rezoluciju u parlamentu, i da će i u
Evropskom parlamentu izraziti svoju želju i
pokazati jasnu privrženst i poršku Srbiji na
njenom evropskom putu.
"Ja sam rekao Renciju da nisam i neću
nikoga da molim ni za šta. U ime Srbije bih
bio u stanju da molim šta god hoćete, ali za
otvaranje datuma neću da molim nikoga. I
mislim da su naši italijanski domaćini i
prijatelji to odlično razumeli i mislim da su
to svi i te kako dobro razumeli", naglasio je
Vučić.
On je rekao, da za razliku od nekih u
prethodnim godinama, neće imati nameru
da se dodvorava ni svom narodu ni bilo
kome drugom.
"Ako vi niste videli za šest meseci velike
reforme, a video ih je jedan Mateo Renci i
mnogi svetski lideri, i vide ih od Zakona o
radu, o stečaju, penzijama, do mera fiskalne
konsolidacije i aranžmana sa MMF, ako to
sve niste videli i ako to nije bilo dovoljno, pa
izvinite šta želite da vas molimo. Kažite. Ima
nešto oko Kosova - pa kažite šta, da vidimo
možemo li ili ne možemo. Ovako na ćutanje
ne umem da odgovaram i neću da molim
nikoga ništa", poručio je Vučić.
On je ocenio da su razgovori sa italijanskim
RASSEGNA STAMPA
Mercoledì 10 dicembre 2014
Il Premier Vucic in visita a Roma
kolegom bili izvanredni i o budućnosti Srbije
u Evropi i o bilateralnim odnosima i tome
kako da Srbija privuče još više italijanskih
investitora.
Prema njegovim rečima, Italija je najveći
trgovinski partner Srbije, a trgovinska
razmena je tri milijarde 567 miliona evra.
"Očekujemo da je povećamo u narednom
periodu. Mislim da imao dobre izglede,
dogovorili smo se da Mateo Renci u aprilu
poseti Beograd, u maju ćemo mi na EXPO u
Milano.
Učvršćivaćmo
odnose
i
približavaćemo dve zemlje", reako je Vučić,
dodavši da je bio oduševljen energijom
italijanskog premijera.
"On mi je rekao jednu veliku stvar, rekao je
to i Đorđo Napolitano (predsednik Italije),
ali posebno naglašavam način na koji je to
rekao Renci: nastavite sa reformama jer to
pokazuje i energiju i ideale i želju da nešto
promenite a ne samo da se neko održava na
vlasti a da se ništa ne dešava", rekao je
Vučić.
Prema njegovim rečima, Srbija je veliku
podršku po tom pitanju dobila i od
Napolitana, koji je rekao da je veoma važno
da "izdržimo na tom polju" i da Srbija bude
ne samo pristojna i normalna, već moderna
i uspešna zemlja.
"I mi ćemo to da uradimo", poručio je Vučić.
Vučić je rekao da je u Rimu razgovarao sa
predsednicom MMF Kristinom Lagard,
predstavnicima italijanskih kompanija.
"Ferero i Kremonini dolaze u Srbiju, Geox je
već prisutan, ove godine treba da počne da
radi fabrika sa 1.200 zaposlenih u Vranju..
Sve je na dobrom putu, sve funkcioniše.
Očekujem dolazak i velikog broja
biznismena sa Rencijem u Beograd ", dodao
je Vučić.
Prema njegovim rečima, jedna od tema
razgovora je bio i projekat Južni tok.
"Razgovarali smo o tome kako da nađemo
rešenje za budućnost kada je reč o
energetskoj bezbednosti. Renci mi je
govorio o čemu oni razmišljaju, mi moramo
da napravimo proračune i da vidimo šta je
to najisplativije za Srbiju. Nekako su Srbija i
Mađarska u najtežoj poziciji, ali ćemo naći
rešenje i naši građani po tom pitanju ne
treba da brinu", rekao je Vučić.
Kako je saopštila Kancelarija Vlade Srbije za
saradnju s medijima, italijanski premijer je
naglasio da je Italiji odnos sa Srbijom veoma
važan, kao i da će Italija biti najvažniji
partner Srbije na putu ka EU.
Renci je istakao da je ekonomska saradnja
dve zemlje od velikog značaja i predložio da
se u aprilu naredne godine u Beogradu održi
poslovni forum. Italijanski premijer se
založio za što veće učešće srpskih kompanija
na EXPO 2015 u maju mesecu u Milanu,
navedeno je u saopštenju.
Vučić sa Napolitanom o reformama
Premijer Srbije Aleksandar Vučić razgovarao
je danas u Rimu sa predsednikom Italije
Đorđom Napolitanom i tom prilikom ga
obavestio o reformama koje je Srbija
započela i o statusu procesa pridruživanja
EU.
Vučić je naglasio da je Srbija uspela da
očuva unutrašnju stabilnost, uprkos teškim
reformama koje sprovodi, kao i da postane
stub stabilnosti u regionu Zapadnog
Balkana.
"Italija je u 2013. postala najveći trgovinski
partner Srbije i ja očekujem da ćemo u
2014. godini imati povećanje trgovinske
saradnje. Srbija smatra Italiju svojim
iskrenim prijateljem", istakao je Vučić
zahvalivši na podršci i razumevanju koje
Italija pruža Srbiji u procesu evropskih
integracija.
Napolitano je pohvalio reforme koje
sprovodi srpska Vlada i savetovao premijeru
Vučiću da je važno izdržati, bez obzira na
težinu reformi a narodu Srbije poslati jasnu
poruku da reforme, kako god teške bile, u
bliskoj budućnosti donose bolji život.
Napolitano je istakao da je Italija pružala
punu podršku Srbiji u procesu evroatlanskih
integracija i dodao da će Italija nastaviti da
insistira kod evropskih partnera kako bi
proces prijema Srbije u EU bio što pre
okončan, sapštila je Kancelarija Vlade Srbije
za saradnju s medijima.
Vučić i Graso o saradnji parlamenta i
investicijama
Predsednik Vlade Srbije Aleksandar Vučić
poručio je danas u razgovoru sa
predsednikom Senata Republike Italije
Pjetrom Grasom da će raditi na tome da
odnosi između dve države budu još čvršći i
bliži i da je uloga parlamenata dve zemlje u
tom procesu veoma važna.
Italija i Srbija će sarađivati i na polju borbe
protiv kriminala i korupcije, kao jednog od
najvećih problema modernog doba, istakao
je Vučić, a saopštila je vladina Kancelarija za
saradnju sa medijima.
Graso je istakao da je Srbija veoma važan
partner za Italiju i naglasio da će povoljni
uslovi za strane investicije dovesti do
angažovanja većeg broja italijanskih
kompanija u Srbiji.
Vučić je naglasio da se Srbija trudi da stvori
najbolje uslove za strane kompanije jer želi
brzi rast i razvoj zemlje.
(TANJUG) BEOGRAD - Premijer Srbije
Aleksandar Vučić razgovarao je danas u
Rimu sa predsednikom Italije Đorđom
Napolitanom i tom prilikom ga obavestio o
reformama koje je Srbija započela i o
statusu procesa pridruživanja EU.
Vučić je naglasio da je Srbija uspela da
očuva unutrašnju stabilnost, uprkos teškim
reformama koje sprovodi, kao i da postane
stub stabilnosti u regionu Zapadnog
Balkana.
"Italija je u 2013. postala najveći trgovinski
partner Srbije i ja očekujem da ćemo u
2014. godini imati povećanje trgovinske
saradnje. Srbija smatra Italiju svojim
iskrenim prijateljem", istakao je Vučić
zahvalivši na podršci i razumevanju koje
Italija pruža Srbiji u procesu evropskih
integracija.
Napolitano je pohvalio reforme koje
sprovodi srpska Vlada i savetovao premijeru
Vučiću da je važno izdržati, bez obzira na
težinu reformi a narodu Srbije poslati jasnu
poruku da reforme, kako god teške bile, u
bliskoj budućnosti donose bolji život.
Napolitano je istakao da je Italija pružala
punu podršku Srbiji u procesu evroatlanskih
integracija i dodao da će Italija nastaviti da
insistira kod evropskih partnera kako bi
proces prijema Srbije u EU bio što pre
okončan, sapštila je Kancelarija Vlade Srbije
za saradnju s medijima.
(TANJUG, 10.12.2014) Srpski premijer je
tom prilikom naglasio da je Srbija uspela da
očuva unutrašnju stabilnost, uprkos teškim
reformama koje sprovodi, kao i da postane
stub stabilnosti u regionu Zapadnog
Balkana.
Takođe, istakao je da Srbija smatra Italiju
svojim iskrenim prijateljem.
Napolitano je pohvalio reforme koje
sprovodi srpska Vlada i savetovao Vučiću da
je važno izdržati, bez obzira na težinu
reformi a narodu Srbije poslati jasnu poruku
da reforme, kako god teške bile, u bliskoj
budućnosti donose bolji život.
Napolitano je istakao da je Italija pružala
punu podršku Srbiji u procesu evroatlanskih
integracija i dodao da će Italija nastaviti da
insistira kod evropskih partnera kako bi
proces prijema Srbije u EU bio što pre
okončan, sapštila je Kancelarija Vlade Srbije
za saradnju s medijima.
Italija do kraja godine predsedava EU.
Kako je najavljeno, Vučić bi trebalo da
razgovara i sa predsednikom italijanskog
Senata Pjetrom Grasom.
Vučić je juče razgovarao sa predstavnicima
kompanija "Geoks", "Ferero" i "Kremonini",
kao i sa direktorkom Međunarodonog
monetarnog fonda Kristin Lagard.
(TANJUG, 10.12.2014.) - Predsednik Vlade
Srbije Aleksandar Vučić boraviće danas u
zvaničnoj poseti Italiji.
Tokom jednodnevnog boravka u Rimu Vučić
će se sastati sa predsednikom Italije
Đorđom Napolitanom, predsednikom Vlade
Italije Mateom Rencijem, kao i sa
predsednikom italijanskog Senata Pjetrom
Grasom, saopštila je Kancelarija Vlade Srbije
za saradnju s medijima.
Vučić je u izjavi za agenciju ANSA rekao da je
zahvalan Italiji na konstantnoj podršci
evropskom putu Srbije.
"Italija je jedna od zemalja koja je najviše
podržavala Srbiju na njenom evropskom
putu", rekao je Vučić.
Osvrćući se na Južni tok, Vučić je rekao da je
odustajanje od tog projekta bilo "jako loša
vest za Srbiju", kako zbog energetske
stabilnosti, tako i zbog građevinskih firmi.
"Sada moramo da revidiramo našu politiku
na energetskom planu. Nema sumnje da ću
sa premijerom Rencijem razgovarati o toj
temi. Želim da čujem šta on misli o tome",
rekao je Vučić.
Italija je jedna od zemalja učesnica tog
projekta.
Kako je rekao Vučić, Italija je jedan od
najznačajnijih trgovinskih partnera Srbije.
Italijanska ulaganja su veoma značajna za
privredu naše zemlje, rekao je on.
"Italija sprovodi značajne reforme i
podržava rast kao novi model ekonomske
politike. Mi se slažemo sa takvom
politikom", zaključio je Vučić.
RASSEGNA STAMPA
Il Premier Vucic in visita a Roma
(TANJUG)
Predsednik
Vlade
Srbije
Aleksandar Vučić razgovarao je večeras sa
predstavnicima jednog broja italijanskih
kompanija o investiranju u Srbiju, rečeno je
Tanjugu u kabinetu premijera.
On se, takođe, susreo sa direktorkom
Međunarodonog monetarnog fonda Kristin
Lagard.
Vučić je, navedeno je, razgovarao sa
predstavnicima
kompanija
"Geoks",
"Ferero" i "Kremonini".
Kako je ranije najavljeno, predsednik Vlade
Srbije, sutra će se u okviru zvanične posete
Italiji, sastati sa predsednikom Italije
Đorđom Napolitanom, premijerom Mateom
Rencijem, kao i sa predsednikom Senata
Pjetrom Grasom.
U intervjuu italijanskoj agenciji ANSA,
neposredno pred posetu Rimu, Vučić je
istakao veliki značaj koji italijanski investitori
imaju za srpsku privredu i zapošljavanje i
pozdravio ekonomsku politiku orijentisanu
ka rastu koju primenjuje Rencijeva vlada.
On je poručio da Italija ostaje jedan od
glavnih partnera Srbije i na političkom i na
ekonomskom planu, a konstantna podrška
italijanske vlade je ključna za Srbiju na
njenom putu ka Evropskoj uniji.
"Idem u Rim da kažem da Srbija računa na
Italiju, da naša zemlja namerava da
sprovede reforme i da će učiniti sve kako bi
obezbedila da oporavak počne već naredne
godine, ali uglavnom 2016-2017. Računamo
na dalju podršku Italije na našem
evropskom putu", rekao je Vučić za agenciju
ANSA.
Mercoledì 10 dicembre 2014
RASSEGNA STAMPA
Giovedì 11 dicembre 2014
Mostra su Tiepolo e concerto per l'Europa a Belgrado
(ANSA) - BELGRADO, 12 DIC - I ministri
dell'Interno e della Giustizia, Angelino
Alfano e Andrea Orlando, a Belgrado per
un Forum Ue-Balcani occidentali sulla lotta
a criminalità e terrorismo, sono intervenuti
ieri sera all'inaugurazione al Museo
Nazionale di una mostra intitolata 'Tiepolo,
da Udine a Belgrado'. In visione fino al 18
sono
due
capolavori
di
gennaio
Giambattista Tiepolo che risalgono agli anni
della maturità artistica del grande maestro
veneziano: 'L'Angelo Custode' (1737) dalla
collezione dei Civici Musei di Udine e
'L'Educazione della Vergine' (1720-1730)
conservato presso il Museo Nazionale di
Belgrado.
La Mostra è organizzata in occasione della
chiusura del semestre di presidenza italiana
dell'Unione
europea,
per
iniziativa
dell'Ambasciata d'Italia a Belgrado e del
Museo Nazionale della capitale serba, in
collaborazione con l'Istituto italiano di
cultura, la Regione autonoma Friuli Venezia
Giulia, i Civici Musei di Udine e con il
patrocinio del ministero della cultura e
dell'informazione serbo.
"La collaborazione culturale è altrettanto
importante come quella politica, economica
e della lotta al crimine, e si basa su un
sentimento di amore tra i nostri popoli che
ha radici profonde", ha detto all'Ansa il
ministro Alfano.
L'ambasciatore
d'Italia
a
Belgrado Giuseppe Manzo, intervenuto in
apertura di cerimonia, ha sottolineato come
la mostra del Tiepolo a chiusura della
presidenza italiana segni "un anno
straordinario per l'amicizia tra Italia e
Serbia", all'insegna del motto che ha
ispirato tutti questi mesi: "L'Italia porta
l'Europa in Serbia".
La cerimonia - alla quale hanno assistito
ugualmente i ministri serbi della cultura
Ivan Tasovac, dell'interno
Nebojsa
Stefanovic, della giustizia Nikola Selakovic,
e la direttrice del Museo Nazionale Bojana
Boris-Breskovic - è stata aperta dal
'Concerto per l'Europa' organizzato
dall'Ambasciata d'Italia ed eseguito dal
Quartetto
d'archi
dell'Orchestra
Filarmonica di Belgrado e dal tenore Dejan
Maksimovic, che hanno eseguito brani di
Corelli, Giordani, Bellini, Schubert.
Oggi i ministri Alfano e Orlando, in
rappresentanza della presidenza italiana
dell'Ue, apriranno a Belgrado insieme ai
loro omologhi serbi il Forum ministeriale
Ue-Balcani occidentali sulla lotta comune a
criminalità, corruzione e terrorismo.
(TANJUG) BEOGRAD - U Narodnom muzeju
je večeras svečano otvorena izložba
"Tijepolo, od Udina do Beograda", velikana
venecijanskog slikarstva Đovanija Batiste
Tjepola.
Ministar kulture Ivan Tasovac izjavio je,
otvarajući izložbu, povodom uspešnog
završetka italijanskog predsedavanja EU, da
večerašnji događaj posvećuje daljem
razvoju prijateljstva Italije i Srbije i svima
onima koji pružaju podršku Srbiji na putu ka
EU. Tasovac je, takođe, najavio da će
završetak 2014. godine obeležiti još jedan
značajan događaj: 20. decembra počeće
radovi na sanaciji Narodnog muzeja u
Beogradu. "Srećan sam što mogu da kažem
da na kraju kalendarske godine gradimo
tradiciju optimizma za buduće", rekao je
ministar Tasovac.
Ambasador Italije u Srbiji Đuzepe Manco,
rekao je da izložba doprinos italijanske vlade
godini koja je istorijska po mnogim
aspektima za Sr biju i za prijateljstvo dveju
zemalja. To prijateljstvo, prema njegovim
rečima, još jednom je potvrđeno
jučerašnjom posetom premijera Srbije
Aleksandra Vučića Rimu. Manco je rekao i
da izložba obeležava kraj italijanskog
predsedavanja EU, tokom kojeg su se
aktivnosti ambasade u Beogradu odvijale
pod motom "Dovodimo Italiju i Evropu u
Srbiju". Podsetivši da je Srbija početkom
godine počela pregovore za pristup
zajednici naroda kojima istorijski pripada,
Manco je naglasio da je i saradnja izumeđu
Srbije i Italije dostigla još veći nivo.
U Nacionalnom muzeju predstavljena su
dela "Anđeo čuvar" i "Obučavanje
Bogorodičino" (1720-1730) tog poslednjeg
predstavnika velike tradicije italijanskog
fresko slikarstva.
Direktor Narodnog muzeja u Beogradu
Bojana Borić-Brešković istakla je da izložene
slike povezuju narode i prostore, i svedoče o
važnosti kulturnog nasleđa kao sastavnog
dela zajedničke svetske baštine.
Svečanosti su prisustvovali ministri pravde i
unutrašnjih poslova Srbije i Italije, Nikola
Selaković, Nebojša Stefanović, Anđelino
Alfano i Andrea Orlando.
Svečanosti je doprineo i gudački kvartet
Beogradske filharmonije i tenor Dejan
Maksimović, koji su izveli dela Korelija,
Đordanija, Belinija i Šuberta.
Posetioci će od sutra do 18. januara u
atrijumu Narodnog muzeja imati priliku da
na izložbi "Tijepolo, od Udina do Beograda"
vide dva ostvarenja jednog od najvećih
evropskih slikara 18. veka, Đambatiste
Tijepola. Slika "Anđeo čuvar" iz 1737.
godine čuva se u Muzeju istorije i umetnosti
u
Udinama
i
jedno
je
od
najreprezentativnijih dela koje je tokom
prethodnih godina postalo simbol događaja
organizovanih povodom manifestacije Dani
Tijepola, kao jedan od simbola grada.
Sa predstavom anđela koji bdi nad usnulim
detetom, delo poseduje sve odlike
umetnikovog razvijenog stila: lagani dašak
vetra koji pokreće figure, hromatsku
svetlost, živost kompozicije i vazdušestost
celine.
"Obučavanje Bogorodičino" je slika koju je
1891. godine u okviru donacije slika
italijanskih umetnika Narodnom muzeju
poklonio Bertold Lipaj.
To malo platno, po svoj prilici, nastalo kao
pripremna skica za konačnu verziju slike,
poseduje sve odlike rane faze Tijepolovog
slikarstva koje se prepoznaju pre svega u
snažnim svetlo-tamnim kontrastima kojima
je postignut dramatičan efekat.
Umetnik je oko 1726. godine napustio taj
način slikanja rasvetlivši značajno svoju
paletu, razvijajući stil monumentalnog
iluzionističkog slikarstva po kojem je ostao
najprepoznatljiviji.
Izlaganjem ovih slika naglašava se o važnost
vrednovanja kulturnog nasleđa kao
sastavnog dela zajedničkog nasleđa i
pripadnosti zajedničkoj svetskoj kulturnoj
baštini.
Inicijativom ambasade Italije i Vlade
Republike Italije, a zahvaljujući podsticaju
Ministarstva kulture i informisanja Srbije
realizovana je ova izložba, koja svedoči o
živim kulturnim vezama između dveju
država.
(Blic) Otvorena izložba "Tijepolo, od Udina
do Beograda"
"Povodom uspešnog završetka italijanskog
šestomesečnog predsedavanja EU, imam
čast da otvorim izložbu "Tijepolo, od Udina
do Beograda", velikana venecijanskog
slikarstva Đovani Batista Tijepola", ovim
rečima večeras se brojnim zvanicama u
Narodnom muzeju u Beogradu obratio
ministar kulture i informisanja Ivan Tasovac.
Ministar Tasovac istakao je da izložba
realizovana u atrijumu Narodnog muzeja
predstavlja “mali, ali vrlo značajan segment
dinamičnih kulturno diplomatskih odnosa
Italije i Srbije” i da predstavljena platna
“simbolično prikazuju veze između dve
kulture”.
- Dva veka ranije, u duhu prijateljskih
odnosa upravnika Narodnog muzeja u
Beogradu Mihaila Valtrovića i slikara
Bertolda Lipaja, u Narodni muzej prispela je
RASSEGNA STAMPA
Mostra su Tiepolo e concerto per l'Europa a Belgrado
donacija od čak 90 dela italijanskih
umetnika, među kojima i “Obučavanje
Bogorodičino”. Pomenuti poklon inicirao je
formiranje kolekcije italijanskog slikarstva,
koji su deo današnje Zbirke strane
umetnosti Narodnog muzeja - dodao je
Tasovac.
Ministar je iskoristio priliku i najavio još
jedan događaj koji će obeležiti završetak
2014.
- Naime, 20. decembra započinju radovi na
sanaciji Narodnog muzeja u Beogradu.
Srećan sam što mogu da kažem da na kraju
kalendarske godine, gradimo tradiciju
optimizma za buduće - istakao je Tasovac.
Ambasador Italije u Srbiji Đuzepe Manco
kaže da će italijansko predsedavanje EU biti
završeno u Beogradu obeležavanjem godine
izuzetnog prijateljstva između Italije i Srbije.
- Večeras nije reč ni o politici, ni o
diplomatiji, već o umetnosti. Reč je o spoju
koji podseća na prijateljstvo Srbije i Italije i
naročito regije Friuli Venecija Đulija, gde je
Tijepolo radio dugi niz godina tokom 18.
veka, a koji će Beograđanima dva veka
kasnije postati kapija ka Evropi - istakao je
ambasador.
Ambasador je dodao i da sama ideja izložbe
nosi “dobronamerno značenje oličeno u želji
da će duboko humana osećanja i vrednosti
koja ova remek-dela bude, nastaviti da
prate odnose između Italije i Srbije”.
Povodom
završetka
šestomesečnog
predsedavanja Italije EU večeras su u
Narodnom muzeju nastupili i Gudački
kvartet Beogradske filharmonije i tenor
Dejan Maksimović, a svečanosti su
prisustvovali
brojni
predstavnici
diplomatskog kora i institucija, kao i
italijanski ministri unutrašnjih poslova i
pravde Anđelino Alfano i Andrea Orlando i
njihove srpske kolege Nebojša Stefanović i
Nikola Selaković.
Posetioci od sutra pa sve do 18. jaunara u
atrijumu Narodnog muzeja imaju priliku da
vide dva dela jednog od najvećih evropskih
slikara 18. veka - “Anđeo čuvar” iz kolekcije
Gradskih muzeja Udina i “Obučavanje
Bogorodičino” koje se čuva u nacionalnom
muzeju u Beogradu.
(Beta) - Koncert za Evropu i izložba
"Tijepolo, od Udina do Beograda" biće
održani u četvrtak u 19.00 u Narodnom
muzeju u Beogradu povodom završetka
šestomesečnog
predsedavanja
Italije
Evropskoj uniji.
Ambasador Italije u Srbiji Djuzepe Manco
rekao je da će italijansko predsedavanje EU
biti završeno u Beogradu obeležavanjem
godine izuzetnog prijateljstva Italije i Srbije.
U Narodnom muzeju biće izložene dve slike
jednog od najvećih evropskih slikara 18.
veka, Djanbatiste Tijepola, "Andjeo čuvar" iz
Muzeja istorije i umetnosti u Udinama i delo
iz kolekcije Narodnog muzeja u Beogradu
"Obučavanje Bogorodičino".
Na koncertu će nastupiti Gudački kvartet
Beogradske filharmonije i tenor Dejan
Maksimović, a na programu su klasična i
praznična
dela
Vivaldija,
Šuberta,
Gastaldona i Belinija. Kako je saopštio
Narodni muzej u Beogradu, izlaganjem tih
slika naglašen je značaj vrednovanja
zajedničkog
nasledja
i
pripadnosti
zajedničkoj svetskoj kulturnoj baštini.
Izložba Djanbatiste Tijepola "Od Udina do
Beograda" u Narodnom muzeju u Beogradu
biće dostupna za publiku od petka, 12.
decembra.
Giovedì 11 dicembre 2014
RASSEGNA STAMPA
Giovedì 11 dicembre 2014
Riconoscimento al premier serbo Vucic dalla Camera di Commercio italo-serba
Video 75
Video 76
(Belgrado)
(ANSAmed) - BELGRADO, 11 DIC - La
Camera di commercio italo-serba (Ccis) ha
conferito al premier serbo Aleksandar Vucic
un riconoscimento speciale per il particolare
impegno del suo governo nel favorire
l'afflusso di investimenti esteri in Serbia. Il
conferimento è avvenuto nel corso
dell'incontro annuale della Ccis, ieri sera in
un grande albergo di Belgrado, alla presenza
del premier Vucic, appena rientrato da una
visita ufficiale in Italia dove ha avuto
colloqui con il presidente della repubblica
Giorgio Napolitano, il premier Matteo Renzi
e il presidente del Senato Pietro Grasso. "La
Camera di commercio italo-serba ha deciso
all’unanimità di assegnare il riconoscimento
speciale al governo della Serbia che, tra tutti
i Paesi dei Balcani, è quello che ha creato le
condizioni più favorevoli ad attrarre
investimenti dall'estero", ha detto il
presidente della Camera di commercio
Andrea Simoncelli. Sottolineando il costante
incremento della presenza imprenditoriale
italiana in Serbia, che vede attualmente
operative almeno 800 aziende del nostro
Paese, Simoncelli ha elogiato il programma
di riforme economiche varate dal governo
di Belgrado, insieme all'alto grado di serietà
e preparazione della forza lavoro serba.
Certo, ha osservato, molto resta ancora da
fare, ma il governo presieduto da
Aleksandar Vucic sta dando prova di grande
impegno e serietà per risanare l'economia,
creare posti di lavoro e accelerare il cammino
della Serbia verso l'integrazione nell'Unione
europea.
Ringraziando per il riconoscimento, Vucic si è
riferito ai colloqui in Italia, affermando di aver
avuto a Roma 24 ore molto intense e utili al
rafforzamento delle relazioni fra i due Paesi.
"Sono molto contento e soddisfatto degli
incontri. Abbiamo rafforzato la nostra amicizia,
indispensabile a creare nuovi posti di lavoro. E
dopo l’austerità intendiamo favorire la
crescita", ha detto il premier che ha ringraziato
i tanti imprenditori italiani che decidono di
investire e operare in Serbia. "Dal vostro
bellissimo Paese venite nel nostro Paese
anch'esso bellissimo. Ciò serve non solo al
nostro sviluppo ma anche all'Italia, perché'
parte degli introiti li portate in Italia", ha
aggiunto Vucic che si è detto "meravigliato
della grande energia del premier Matteo
Renzi".
Nel corso della serata - alla quale con i tanti
imprenditori
italiani
sono
intervenuti
esponenti del mondo politico, economico e
diplomatico - il presidente della Ccis e
l'Ambasciatore d'Italia a Belgrado Giuseppe
Manzo hanno consegnato il tradizionale
Premio 'G.M Leonardi' alla società GORDON
del gruppo Calzedonia, per il suo particolare
contributo allo sviluppo dell'industria tessile e
al rafforzamento dei rapporti economici e
commerciali tra Italia e Serbia.
(Agenzia Nova) - Il governo di Belgrado fornirà
un sostegno sempre maggiore agli imprenditori
italiani che vorranno investire in Serbia. Lo ha
dichiarato il premier serbo Aleksandar Vucic,
nel corso della cerimonia per il conferimento
del Premio Leonardi da parte della Camera di
commercio italo-serba. Il premier serbo ha
ricevuto nel corso della serata a nome del
governo un riconoscimento speciale per il
miglioramento del clima per gli investimenti
nel corso del 2014. Vucic, appena tornato da
una visita ufficiale a Roma, ha dichiarato che
non vi è alcun altro paese nell’area in grado di
offrire agli investitori sostegno ed aiuto come
la Serbia. Parte del denaro guadagnato nel
paese balcanico, secondo Vucic, potrà tornare
in Italia costituendo così un vantaggio
economico anche per Roma. “Con l’Italia – ha
detto Vucic – siamo riusciti a costruire
un’amicizia che alle compagnie di Roma porta
profitto e ai nostri cittadini porta
occupazione”. Il premio Leonardi è stato
conferito quest’anno alla ditta Gordon, parte
del gruppo Calzedonia, per il contributo
fornito al settore dell’industria tessile.
L’ambasciatore d’Italia a Belgrado, Giuseppe
Manzo, ha espresso soddisfazione per la
premiazione della Gordon, una ditta che
impiega prevalentemente giovani e donne, e
per la visita effettuata da Vucic nella giornata
di ieri a Roma, dove sono stati affrontati i temi
riguardanti la cooperazione politica ed
economica fra i due paesi. Manzo ha inoltre
sottolineato l’importanza del processo di
riforma avviato dal governo serbo. Il primo
ministro di Belgrado è stato ricevuto ieri a
Roma dal presidente della Repubblica, Giorgio
Napolitano, dal premier Matteo Renzi e dal
presidente del Senato, Pietro Grasso. La sera
precedente, invece, il capo del governo serbo
aveva avuto un incontro privato con i
rappresentanti della multinazionale italiana
dolciaria Ferrero, del gruppo agroalimentare
Cremonini, delle industrie Rigoni di Asiago e
del marchio italiano di calzature Geox. Nel
corso del conferimento del Premio Leonardi a
Belgrado, il presidente della Camera di
commercio italo-serba Andrea Simoncelli ha
dichiarato che gli imprenditori italiani sono
soddisfatti per le riforme intraprese dal
governo serbo, che includono la nuova
legge sul lavoro e i testi su privatizzazioni e
procedure
fallimentari,
oltre
che
agevolazioni fiscali e sostegni a settori
chiave quali l’agricoltura. Simoncelli ha
infine ribadito che l’associazione da lui
presieduta ha deciso di premiare il governo
serbo perché è quello che, fra tutti i paesi
nella regione dei Balcani, ha realizzato le
condizioni più favorevoli per attirare gli
investimenti stranieri attraverso delle riforme
messe in atto in un breve periodo.
(TANJUG) - Premijer Srbije Aleksandar Vučić
izjavio je da će Srbija, posle teških mera koje su
preduzete, biti okrenuta politici rasta i reformi i
poručio italijanskim kompanijama da mogu da
ocekuju još veću podršku vlade.
Vučić je na sinoćnjem svečanom godišnjem
koktelu Komore italijansko-srpskih privrednika
u ime Vlade Srbije primio priznanje Komore za
unapređenje investicionog okruženja tokom
2014, uz obrazloženje da je vlada stvorila
najpovoljnije uslove za privlačenje stranih
investicija na Balkanu. Vučić je rekao da
nijedna druga zemlja u okruženju neće moći da
pruži investitorima podršku i pomoć kao
Srbija. On je italijanskim kompanijama poručio
da će biti zadovoljni poslovanjem u Srbiji, zato
što će deo novca zarađenog ovde moći da
vrate u Italiju, a da će od te investicije imati
korist i Srbija, jer će italijanske kompanije
uplaćivati porez i puniti budžet, kao i da će
zapošljavati nove radnike. Premijer je istakao
da Srbija neće da bude na začelju Evrope, već
da želi da oživi ekonomiju i bude ravnopravni
član Evropske unije. "Mi smo sa Italijom uspeli
da izgradimo prijateljstvo koje italijanskim
kompanijama donosi profit, a našim građanima
veću zaposlenost“, rekao je Vučić, ističući da je
uveren da će Srbija u boljem raspoloženju
dočekati 2016. godinu.
Ambasador Italije u Srbiji Đuzepe Manco rekao
je da je Italija živ sistem koji gleda ka
budućnosti, ka Evropi, ka kojoj, kako je naveo
Vučić vodi Srbiju.
Manco je rekao da su se srpski i italijanski
premijeri danas u Rimu založili da se odnos dve
zemlje u svim oblastima poboljša, kao i da se
poveća broj zaposlenih radnika u italijanskim
firmama u Srbiji. Predsednik Komore
italijansko-srpskih
privrednika
Andrea
Simončeli rekao je da su italijanski privrednici
zadivljeni reformama koje je ostvarila vlada,
ističući Zakon o radu, zakone o privatizaciji,
poreske podsticaje, podršku poljoprivredi, ali i
osnivanje slobodnih zona i zakon o planiranju i
izgradnji, koji drastično skraćuje vreme za
dobijanje građevinskih dozvola.
Simončeli je rekao da su svi ti zakoni zajedno sa
ekonomskom i političkom stabilizacijom i
smanjenjem inflacije doprineli porastu
kupovne moći građana Srbije.
“Znamo da je pred vama još mnogo posla, ali
zbog velikih reformi koje ste već ostvarili u tako
kratkom vremenskom periodu, Upravni odbor
komore jednoglasno je odlučio da vladi Srbije
dodeli priznanje kao vladi koja je, od svih
zemalja na Balkanu, stvorila najpovoljnije
uslove za privačenje stranih investicija”, rekao
je Simončeli. On je dodao i da je Italija među
prvim trgovinskim partnerima Srbije, sa oko
pet milijardi evra prometa u oblasti bilateralne
trgovine.
"Ovo je zemlja koja nije bogata naftom, ali ima
veliki broj pametnih i obrazovanih ljudi“,
zaključio je Simončeli.
Na svečanosti je ambasador Đuzepe Manco
kompaniji „Gordon“, koja pripada grupaciji
Kalcedonija, uručio nagradu
"G.M.Leonardi“ za izuzetan doprinos koji su
dali u sektoru tekstilne industrije. Manco je
rekao da "Gordon“ promoviše ono najbolje što
Italija može da ponudi u inostranstvu.
Komora
italijansko-srpskih
privrednika
obuhvata više od 500 kompanija koje posluju u
Italiji i Srbiji i obezbeđuju više od 25.000 radnih
mesta.
RASSEGNA STAMPA
Giovedì 11 dicembre 2014
RASSEGNA STAMPA
Venerdì 12 dicembre 2014
Ministri Alfano ed Orlando al Forum ministeriale Ue-Balcani occidentali in materia di giustizia e affari interni
Video 77
(Belgrado)
(Agenzia Nova) - Il lavoro condotto nel
corso del Forum ministeriale Ue-Balcani
occidentali in materia di giustizia e affari
interni è stato ampio e ha portato a risultati
concreti. E’ questa la valutazione del
ministro dell’Interno italiano Angelino
Alfano, a chiusura dei lavori che hanno visto
insieme i ministri dell’Interno e della
Giustizia di Serbia, Montenegro, Albania,
Bosnia-Erzegovina, Repubblica ex jugoslava
di Macedonia (Fyrom) e Kosovo in quanto
paesi dei Balcani occidentali. Hanno
partecipato anche i ministri dell’Italia, che
sta terminando la presidenza di turno
dell’Ue, e quelli di Lettonia e Lussemburgo,
che assumeranno la presidenza nell’arco del
2015, oltre che agenzie europee e
associazioni regionali competenti. Hanno
infine partecipato ai lavori il commissario
Ue per la Migrazione, affari Interni e
cittadinanza, Dimitris Avramopoulos, e il
commissario Ue per la Giustizia, la tutela dei
consumatori e l'uguaglianza di genere, Vera
Jourova.
Una tale partecipazione, ha precisato Alfano
in una conferenza stampa conclusiva, ha
consentito di portare avanti un lavoro
proficuo con risultati concreti, quale ad
esempio l’approvazione di un piano
d’azione 2015-2019 sul traffico d’armi. Fra
gli argomenti di pertinenza del ministero
dell’Interno, ha detto Alfano, sono stati
discussi quelli relativi alla collaborazione
nella lotta al crimine organizzato,
immigrazione illegale, traffico di esseri
umani, lotta al terrorismo internazionale, i
cosiddetti “foreign fighters”
e la
liberalizzazione dei visti verso l’Unione
europea. “L’incontro – ha osservato Alfano
– rafforza la collaborazione fra l’Unione
europea e questo quadrante di assoluta
importanza strategica per tali tematiche”.
Secondo il ministro della Giustizia, Andrea
Orlando, anche nel settore della Giustizia
sono stati affrontati temi molto significativi
e sono stati registrati segnali importanti, a
cominciare dal paese che ospita l’evento,
ovvero la Serbia. La discussione, secondo
Orlando, è stata concentrata anche su temi
di rilievo per la quotidianità, come ad
esempio “cosa fa la giustizia dopo la crisi del
2008, come reagisce e come è in grado di
adeguare i propri strumenti”. Fra i temi
affrontati vi sono stati quelli delle
insolvenze e della giustizia civile, ma anche
quelli legati al fenomeno della criminalità
organizzata, per capire quali strumenti sono
più efficaci. In questo contesto sono stati
dunque discussi anche i temi della
cooperazione giudiziaria e della confisca dei
beni di provenienza illecita. “Non possiamo
fronteggiare questi fenomeni - ha concluso
Orlando – se non sappiamo darci una
strategia comune”.
(Agenzia Nova) - Sono stati aperti i lavori a
Belgrado del Forum ministeriale Ue-Balcani
occidentali in materia di giustizia e affari
interni. All’apertura dei lavori hanno
presenziato i ministri italiani dell’Interno e
della Giustizia, rispettivamente Angelino
in
Alfano
e
Andrea
Orlando,
rappresentanza della presidenza italiana
dell’Ue. Nel suo discorso introduttivo Alfano
ha sottolineato l’importanza dell’evento per
il rilievo che assumono tali materie nelle
prospettive strategiche dell’Ue. “La
sicurezza riguarda tutti noi europei, e le
politiche sono destinate a diventare comuni
per tutti – ha detto Alfano - . Per questo
rafforziamo il partenariato su materie di
interesse comune come queste”.
L’apertura dei lavori ha visto intervenire
anche i ministri serbi dell’Interno Nebojsa
Stefanovic e della Giustizia Nikola
Selakovic. Il Forum, che si tiene nella sede
di Palazzo Serbia, vede al centro argomenti
quali diritti, giustizia e sicurezza, che sono
affrontati nei capitoli 23 e 24 dei negoziati
di adesione della Serbia all’Unione europea.
Nel corso della giornata saranno trattate
questioni come la lotta contro il terrorismo
e la criminalità organizzata, il traffico di
esseri umani, la liberalizzazione dei visti, la
riforma della Giustizia. Verranno infine
analizzate le questioni relative ai diritti
fondamentali, con particolare attenzione
alle donne e ai bambini.
La conferenza conta la presenza dei ministri
dell’Interno e della Giustizia di Serbia,
Montenegro, Albania, Bosnia Erzegovina,
Repubblica ex jugoslava di Macedonia
(Fyrom) e Kosovo in quanto paesi dei
Balcani occidentali. Sono presenti anche i
ministri dell’Italia, paese che sta terminando
la presidenza di turno dell’Ue, e quelli di
Lettonia e Lussemburgo, che assumeranno
la presidenza nell’arco del 2015.
(Agenzia Nova) - I ministri dell’Interno e
della Giustizia italiani, Angelino Alfano e
Andrea Orlando, apriranno oggi a Belgrado
in rappresentanza della presidenza italiana
dell’Ue il Forum ministeriale Ue-Balcani
occidentali in materia di giustizia e affari
interni. L’apertura dei lavori sarà effettuata
insieme agli omologhi serbi, rispettivamente
il ministro dell’Interno, Nebojsa Stefanovic,
e quello della Giustizia, Nikola Selakovic. Il
Forum, secondo una nota pubblicata sul sito
dei due dicasteri serbi, si terrà presso la
sede di Palazzo Serbia. Al centro dei lavori
saranno i capitoli 23 e 24 dei negoziati di
adesione all’Unione europea, riguardanti le
materie di diritti, giustizia e sicurezza.
Verranno inoltre affrontate le questioni
relative alla lotta contro il terrorismo e la
criminalità organizzata, il traffico di esseri
umani, la liberalizzazione dei visti, la riforma
della Giustizia. Verranno infine analizzate le
questioni relative ai diritti fondamentali,
con particolare attenzione alle donne e ai
bambini.
e criminalità,
punti
questi
"molto
importanti nel nostro cammino europeo".
Anche nel contrasto al terrorismo e al
traffico di droga e di esseri umani, ha
aggiunto, la Serbia è impegnata a fondo. "Ci
aspettiamo la rapida apertura dei primi
capitoli negoziali con la Ue, per cercare di
chiudere il processo di armonizzazione
entro il 2018", ha affermato Stefanovic. Alla
riunione di Belgrado sono presenti i
ministri di interno e giustizia di nove Paesi Serbia, Montenegro, Albania, BosniaErzegovina, Macedonia e Kosovo, più Italia
Lettonia
e
Lussemburgo
(i
due
altri Paesi della presidenza Ue nel 2015).
Ieri sera i ministri Alfano e Orlando erano
intervenuti all'inaugurazione di una mostra
su Giambattista Tiepolo organizzata in
occasione della chiusura del semestre di
presidenza italiana della Ue. In precedenza
avevano
visitato la procura speciale anticrimine della
Serbia, e in particolare la sala intitolata al
giudice Giovanni Falcone.
(ANSA) - BELGRADO, 12 DIC - I ministri
dell'Interno e della Giustizia, Angelino
Alfano e Andrea Orlando, in rappresentanza
della presidenza italiana dell'Unione
europea, hanno aperto stamane a Belgrado
un Forum Ue-Balcani occidentali sulla lotta
comune
a
criminalità
organizzata,
corruzione e terrorismo. "La sicurezza è un
tema che riguarda tutti noi europei, e per
questo le politiche europee in questo
ambito sono destinate a diventare comuni",
ha detto Alfano aprendo i lavori della
conferenza. Ciò, ha aggiunto, impone un
"rafforzamento del nostro partenariato". Il
ministro dell'Interno serbo Nebojsa
Srefanovic ha sottolineato da parte sua i
risultati concreti conseguiti dalle forze
dell'ordine serbe nella lotta a corruzione
(Tanjug) Ministri pravde i unutrašnjih
poslova koji su učestvovali na forumu “EU i
Zapadni Balkan” ocenili su da je značajno da
zemlje zapadnog Balkana sarađuju kako
međusobno, tako i sa Evropskom unijom, ali
i da postanu njeni članovi.
Italijanski ministar pravde Andreo Orlando
rekao je da je važno da se zemlje zapadnog
Balkana priključe EU, te da je to značajno ne
samo za države regiona, već i za samu Uniju.
“Verujem da su u Srbiji zabeleženi vrlo
značajni signali”, rekao je Orlando na
zajedničkoj konferenciji za novinare nakon
foruma ministara unutrašnjih poslova i
pravde “EU i zapadni Balkan”.
On je rekao i da su na forumu ministri
evidentirali napredak koje su zemlje
zapadnog Balkana postigle u oblastima
borbe protiv korupcije, organizovanog
RASSEGNA STAMPA
Venerdì 12 dicembre 2014
Ministri Alfano ed Orlando al Forum ministeriale Ue-Balcani occidentali in materia di giustizia e affari interni
(Belgrado)
kriminala, trgovine narkoticima i ljudima i
da je taj napredak značajan.
“Taj napredak je značajan jer su pokrenute
reforme počev od Srbije. Saglasili smo se
kako je važno za ove zemlje da pristupe EU,
ali značajno i za samu Uniju da se one
priključe”, podvukao je Orlando.
Naglasio je i da su teme koje su razmatrali
nametnute svakodnevnim problematikama
te da je bilo reči o građanskim pitanjima,
pravosuđu ali i krivičnim stvarima i
oduzimanju nezakonito stečene imovine.
“Ne možemo se boriti protiv tog fenomena
ako nemamo zajedničku strategiju i politiku.
Ne posedujemo institucije koje će efikasno
da se bave tim pitanjima”, poručio je on.
Italijanski ministar unutrašnjih poslova
Anđelino Alfano poručio je da na forumu
nije samo razgovarano, već da su postigli
konkretne rezultate, istakavši da su usvojili
Akcioni plan u borbi protiv organizovanog
kriminala 2015-2019. godine.
Njegovo mišljenje o skupu, kako ističe,
pozitivno je jer jača saradnju između EU i
ovog dela Evrope koji je, podvukao je, od
presudnog značaja za bezbednost i saradnju
na međunarodnom nivou.
Kaže da su tokom rada na forumu
učestvovali predstavnici Evropske komisije,
novi komesar Dimitris Avramopulos, i izrazio
zadovoljstvo što su na njemu učestvovali
predstavnici Letonije i Luksemburga, kao i
agencija Evropske službe za spoljne poslove
i
regionalnih
agencija.
“To nam je omogućilo da uradimo dobar
posao, sveobuhvatan i da realizujemo
određene važne rezultate, jer smo se
pozabavili na koristan nacicn temama
saradnje između EU i zemalja zapadnog
Balkana, a u oblasti pravosuđa i unutrašnjih
poslova”, rekao je Alfano.
Na forumu je bilo reči i o liberalizaciji viznog
režima, o borbi protiv međunarodnog
terorizma i stranih boraca, što su,prema
njegovim rečima, teme važne za EU i zemlje
zapadnog Balkana.
Evropski komesar za unutrašnje poslove
Dimitris Avramopulos istakao je da vizna
liberalizacija ostaje jedan od najznačajnijih
stvari koje su urađene u regionu, kao i da je
to ojačalo vladavinu prava i pojačalo
kontakte među ljudima.
“Prošle godine došlo je do porasta ljudi koji
su bez viza putovali u EU. Neki su
zlouoptrebili procedure i nadamo se da se
to neće pogoršati iduće godine. Moramo
zajedno da radimo na obezbeđivanju dobrih
uslova za bezvizno putovanje”, istakao je on
i dodao da su pojačane kontrole granica i
saradnja sa EU.
Kaže i da je u zemljama zapadnog Balkana
mnogo učinjeno na vladavini prava, ali da je
potrebno učiniti još toga, kao na primer,
više napora u borbi protiv organizovanog
kriminala i korupcije.
“Na osnovu razgovora mogu reći da su se svi
ministri obavezali da nastave reforme i
približe njihove države bliže EU”, kazao je
on.
Evropska komesarka za pravosuđe Vera
Jurov rekla je da je nastavak sudske reforme
prioritet i ponudila je podršku Evropske
komisije.
Ona je uverena da će države kandidati imati
pomoć, kako u reformi, tako i u drugim
pitanjima.
“Hteli bismo da podržimo obuku kako bi
došlo do veće profesionalizacije tužilaca i
sudija”, kazala je Jurov.
Ministar unutrašnjih poslova Srbije Nebojša
Stefanović
zahvalio
je
italijanskim
ministrima i komesarima koji podržavaju put
Srbije ka EU i reforme, da naša zemlja brzo
postane članica EU.
Kaže i da Srbija želi da pokaže čvršću
posvećenost i da će sa sa evropskim
državama da radi na pitanjima bezbednosti
koje se ne tiču samo Srbije već i šire.
“Srbija nastavlja da bude posvećena borbi
da se smanji opterećenje ilegalne migracije.
Srbija nije zemlja odredišta već tranzita”,
rekao je Stefanović i dodao da se radi na
tome da se smanji broj migranata koji
pokušavaju preko naše zemlje da dođu do
EU.
Istakao je i da reforma u policiji treba da
bude efikasnija.
Ministar pravde Nikola Selaković rekao je da
je sesija o pitanju pravde bila posvećena i
tome da je nužno što češće sarađivati na
nižim nivoima od političkog koji se dešava
jednom ili dva puta godišnje.
Govoreći o oduzimanju imovine stečene
kriminalnom aktivnošću koja se nalazi u
inostranstvu, Selaković je rekao da u
zemljama zapadnog Balkana ne postoji
pravni okvir za to, dok postoji u EU.
“Srbija ide napred reformišući svoj
pravosudni sistem, to radi zbog sebe, a ne
EU”, zaključio je Selaković.
(IZVOR: BETA) Beograd -- Forum ministara
unutrašnjih poslova i pravde "EU Zapadni
Balkan", na kom je tema borba protiv
organizovanog kriminala i korupcije počeo
je danas u Beogradu. Otvarajući forum
mnitara unutrašnjih poslova i pravde "EU Zapadni Balkan" u Palati Srbija, Alfano je
rekao da su sve zemlje EU "osuđene na
zajednički rad" i da očekuje da će danas biti
dogovoreni detalji tog rada.
U uvodnom govoru, ministar unutrašnjih
poslova Srbije Nebojša Stefanović izjavio je
danas da Srbija spremno dočekuje odluku
EU o formalnom otpočinjanju pregovora sa
Srbijom o poglavlju 24.
On je rekao da je zadovoljan izveštajen EK o
napretku Srbije u oblasti evrointegracija,
posebno u delu koji se odnosi na Poglavlje
24, ali je napomenuo da je Srbija svesna da
ima prostora za napredak.
"Očekujemo da do marta 2015. godine
završimo rad na Akcionom planu za tu
pregovaračku oblast i da ga usaglasimo sa
Briselom, a potom da ga usvoji vlada", kazao
je Stefanović.
On je naveo da je dugoročni cilj da se do
2018. godine završi proces usklađivanja s
normama EU, kao i uspešna implementacija,
a u cilju veće bezbednosti i boljeg života svih
građana Srbije.
"Kada sve isplanirane reforme budu
završene, a rad srpske policije unapređen i
usklađen sa normama EU to će doneti veću
bezbednost ne samo građana Srbije, već i
ostalim evropskim narodima", kazao je
Stefanović.
On je rekao da će osim zakonske i
organizacione reforme fokus MUP-a i dalje
biti suzbijanje organizovanog kriminala i
korupcije, terorizma, naročito trafikinga,
trgovine ljudima i ilegalnih migracija.
Stefanović je napomenuo da kroz Srbiju
treba da prođu ilegalni migranti i droga, kao
i trgovci ljudima i njihove žrtve i da je zato
Video 78
za celu Evropu važno da Srbija bude "čvrst
bedem" i da policija dobro radi svoj posao.
U uvodnom govoru ministar pravde Srbije
Nikola Selaković izrazio je nadu da će Srbija
u predstojećem periodu nastaviti da bude
pouzdan partner EU i da će efikasno
savladati izazove koji se pred svaku državu
kandidata postavljaju u toku pristupnih
pregovora.
On je naveo da se 2014. godina po
intenzitetu, kako saradnje Srbije sa EU, tako
i s državama u regionu može nazvati
istorijskom.
Selaković je rekao da su godinu obeležile
pripreme za otvaranje Poglavlja 23 i 24, kao
i da je Srbija u procesu tih priprema pomoć
dobila od suseda, ali i sugestije od Evropske
komisije (EK).
"Zadovoljstvo mi je da napomenem da je
pregovaračka grupa za Poglavlje 23 pre
nedelju dana uputila Evropskoj komisiji
drugi nacrt Akcionog plana za Poglavlje 23,
te da će u najkraćem periodu uslediti
njegovo usvajanje", rekao je Selaković.
Skup
su
organizovali
ministarstvo
unutrašnjih poslova i pravde Srbije uz
podršku Italije, koja do kraja godine
predsedava EU, u saradnji sa Evropskom
komisijom.
Na Forumu učestvuje i delegacija Kosova.
Na skupu će se razgovarati i o borbi protiv
organizovanog kriminala i korupcije, a
nastavak foruma je zatvoren za javnost.
RASSEGNA STAMPA
Venerdì 12 dicembre 2014
Ministri Alfano ed Orlando al Forum ministeriale Ue-Balcani occidentali in materia di giustizia e affari interni
Video 79
Video 80
(Belgrado)
(TANJUG) BEOGRAD - Srbija će nastaviti da
bude pouzdan partner EU i efikasno će
savladati izazove koji se pred svaku državu
kandidata postavljaju u toku pristupnih
pregovora, poručili su danas ministar
unutrašnjih poslova Nebojša Stefanović i
ministar pravosuđa Srbije Nikola Selaković
na forumu ministara unutrašnjih poslova i
pravde "EU Zapadni Balkan".
Ministar Stefanović rekao je da je cilj
Ministarstva da do 2018.u skladu sa
politikom Vlade završe proces usklađivanja
sa normamama EU i uspešno ih
implementira, u cilju veće bezbednosti i
boljeg života svih građana Srbije.
On je kazao da su borba protiv terorizma i
organizovanog kriminala, trgovine ljudima,
kao i Poglavlje 23 i 24 od velikog značaja za
Srbiju na njenom evropskom putu.
"Činjenica da će Poglavlje 24, kojim
rukovodi MUP, među prvima biti otvoreno,
a poslednje zatvoreno, nameće veliku
odgovornost ministarstvu na čijem sam
čelu", podvukao je Stefanović poručivši da
suzbijanje trgovine narkoticima, ljudima i
sprečavanje organizovanog kriminala nije
samo pitanje bezbednosti unutar Srbije, već
čitavog regiona i Evrope.
Kako kaže za celu Evropu je važno da Srbija
bude čvrst bedem, da naša policija dobro
radi svoj posao i preseče sve kriminalne
veze i krijumčarske puteve.
"Jer kada se mi uspešno borimo protiv
kriminala to donosi spokoj ne samo
građanima Srbije i regiona, već i u velikom
delu EU", naglasio je on.
Stefanović je, govoreći o izveštaju Evropske
komisije o napretku Srbije, u delu koji se
odnosi na Poglavlje 24, rekao da je njime
zadovoljan, ali da u ovoj oblasti ima
prostora za napredak.
"Zato ćemo nastaviti da sprovodimo
reforme, ne samo ekonomske, već i reforme
u oblatsi pravde, slobode i bezbednosti",
podvukao je on. Stefanović je kazao da će u
izradi akcionih planova MUP učiniti taj
proces transaprentan, a što znači da će u
izradi druge verzije akcionog plana čitav
proces biti uključene i organizacije civilnog
društva.
On je rekao da se radi na nacrtu novog
zakona o policiji, a koji će predstavljati
temelj za promene u MUP-u, a u skladu sa
tekovinama EU.
Poseban značaj biće, kako je kazao, na
prijemu, selekciji i karijernom napredovanju
u policiji.
Osim zakonske i organizacione reforme,
prema njegovim rečima, fokus MUP će biti i
dalje na suzbijanju organizovanog kriminala
i korupcije, terorizma, narko-trafikinga,
trgovine ljudima i ilegalne migracije.
Stefanović je istakao da MUP želi da poveća
poverenje građana u policiju i da pokaže da
se bore protiv korupcije i kriminala u
sopstvenim redovima, i na taj način pošalju
poruku da niko, ko se bavi nezakonitim
radnjama, neće biti zaštićen.
Prema njegovim rečima u proteklih sedam
meseci napravljen značajan napredak,
podvukavši da je zaplenjeno 2,1 tona
opojnih droga što je za oko 400 kilogram
aviše nego u istom peirodu prošle godine,
kao i da je to jedna od pokazatelja da je
vlada odlučna da se suprostavi ovoj pešasti.
Ministar Selaković je naglasio da su ove
godine Srbiju obeležile pripremu za
otvaranje Poglavlja 23 i 24, a koji se tiču
vladavine prava, reforme pravosuđa, borbe
protiv korupcije, kao i da je za pripremu
naša zemlja imala pomoć suseda, kako onih
koji su stigli do članstva u EU, tako i onih koji
su stigli na tom putu dalje od nas.
"To nam je u velikoj meri olakšalo što
efikasniju realizaciju, kako kroz faze
skrininga, tako i pisanja akcionih planova za
pregovore u ova dva poglavlja", rekeoa je
on.
Selaković je istakao da su od velike važnosti
za realizaciju ovih zadataka bile i precizne i
blagovremene smernice i sugestije koje je
Sbrija dobijala od Evropske komisije.
Prema jegovim rečima pregovaračka grupa
za Poglavlje 23 pre nedelju dana je
Evropskoj komisiji uputila drugi nacrt
Akcionog plana za ovo poglavlje, te dodao
da će u najkraćem periodu uslediti njegovo
usvajanje.
Selaković je kazao da će Srbija dati sve od
sebe da prenošenjem stečenih iskustava u
vezi sa pregovaračkim procesom pruži svu
potrebnu pomoć državama u okruženju koje
tek očekuju koraci koje je srbija već načinila.
Forum su otvorili italijanski ministri
unutrašnjih poslova i pravde Anđelino
Alfano i Andreo Orland, koji su istakli da se
radi o važnom skupu, koji je od strateškog
značaja.
Sve zemlje Zapadnog Balkana, kako su
kazali, predstavljaju vitalne partnere EU, i
njihove politike su usmerene da postanu
deo evropskog duha.
Na skupu učestvuju ministri pravosuđa i
unutrašnjih poslova Srbije, Crne Gore,
Makedonije, Bosne i Hercegovine, kao i
Kosova (sa zvezdicom), Albanije, Litvanije i
Italije, a organizuju ministarstva unutrašnjih
poslova
i
pravde
Srbije,
pod
pokroviteljstvom Italije, koja predsedava
EU, i u saradnji sa Evropskom komisijom.
Na skupu ministara unutrašnjih poslova i
pravosuđa regiona, koji će razgovarati i na
dva odvojena sastanka o izazovima u svojim
sektorima, učestvovaće evropski komesar za
unutrašnje poslove Dimitris Avramopulos i
evropska komesarka za pravosuđe Vera
Jurova.
(TANJUG), 11.12.2014. - Saradnja Srbije i
Italije na polju borbe protiv organizovanog
kriminala, kao i pravosudna saradnja, u
stalnom je usponu, kaže ministar pravde
Nikola Selaković. Specijalni sud posetili su
italijanski ministri pravde i policije Andrea
Orlando i Anđelino Alfano.
Ministar Nikola Selaković, predsednik Višeg
suda Aleksandar Stepanović i tužilac za
organizovani kriminal Miljko Radisavljević
primili su goste iz Italije, čiji je povod
dolaska u Beograd sutrašnja regionalna
konferencija "EU Zapadni Balkan" koju
Srbija organizuje sa Italijom, kao
predsedavajućom EU, prenosi Tanjug.
"Srbija se još pre 10 godina ugledala na
italijanski
model
borbe
protiv
organizovanog kriminala i korupcije", rekao
je Selaković.
Oni su u Posebnom odeljenju Višeg suda u
Beogradu obišli, pored ostalog, i sudnicu
broj 2, poznatiju kao "Falkone", koja je
dobila naziv po čuvenom italijanskom sudiji
Đovaniju Falkoneu, koji je izgubio život
tokom intenzivne borbe protiv mafije.
"To je bilo priznanje Italiji za postignute
rezultate u borbi protiv kriminala i
korupcije", naglasio je Selaković.
Ministar pravde takođe je podsetio da je
italijanska vlada prošle godine donirala
softver Specijalnom sudu i tužilaštvu u
Beogradu, koji koriste i njihovi organi
gonjenja.
Italijanski ministar pravde rekao je da je
prisustvo njihove delegacije u Beogradu
dokaz da se saradnja između dve države
produbljuje, pre svega u sferi borbe protiv
organizovanog kriminala, koji je često
transnacionalan i ne poznaje državne
granice.
Orlando je dodao da Italija stalno radi na
poboljšanju svog zakonodavstva, koje se tiče
borbe protiv korupcije i organizovanog
kriminala.
"Falkone je bio ne samo dobar sudija, već i
čovek koji je razumeo fenomene s kojima se
borio. To mora da bude primer i za nas,
kako bismo uspeli u toj borbi", rekao je
Orlando.
Ministar policije Italije podsetio je da je
"intuicija sudije Falkonea govorila: 'ako
želimo da se borimo i pobedimo mafiju,
moramo da vidimo kuda idu tokovi novca'".
Alfano je dodao da se italijansko
zakonodavstvo zasniva na tom razmišljanju.
RASSEGNA STAMPA
Lunedi 15 dicembre 2014
Senatori italiani, Vannino Chiti, Giovanni Mauro e Pietro Liuzzi in visita ufficiale a Belgrado
(Agenzia Nova) - Il premier serbo
Aleksandar Vucic è stato oggi colloquio con
il presidente della commissione Politiche
dell'Unione europea del Senato, Vannino
Chiti, accompagnato dal vicepresidente
Giovanni Mauro e dal senatore Pietro
Liuzzi. Secondo quanto riporta una nota del
governo di Belgrado, Vucic ha ringraziato i
senatori italiani per il sostegno fornito
dall'Italia alla Serbia nell'ambito del
percorso di adesione all'Unione europea.
Vucic ha ringraziato in particolare i senatori
per la risoluzione approvata lo scorso
novembre dalla commissione Politiche
dell'Unione europea in cui si chiedeva
l'apertura di un primo capitolo del
complessivo pacchetto negoziale della
Serbia. Vucic ha ricordato la visita da lui
effettuata a Roma la scorsa settimana, in cui
ha incontrato il premier Matteo Renzi.
Quell'incontro, ha dichiarato Vucic, così
come quello odierno con la delegazione
italiana conferma l'amicizia e i buoni
rapporti politici ed economici fra i due stati.
Il premier ha illustrato nel corso
dell'incontro odierno le riforme economiche
messe a punto dal governo serbo, che
hanno l'obiettivo di attirare maggiormente
gli investitori italiani e delle altre parti del
mondo. Il premier di Belgrado ha infine
espresso
il
proprio
sostegno
al
rafforzamento della collaborazione fra i
parlamenti di Italia e Serbia, e in particolare
alla proposta del senatore Chiti di formare
un gruppo di lavoro dove i parlamentari
serbi assieme a rappresentanti del Senato
italiano possano avviare uno scambio di
esperienze in materia di avvicinamento
all'Unione europea. Secondo la nota di
Belgrado, infine, Chiti ha precisato che
l'ingresso della Serbia nell'Unione europea è
un fattore chiave per la stabilità della
regione.
appoggiato la proposta.
(Agenzia Nova) - La presidente del
parlamento serbo Maja Gojkovic ha accolto
oggi la delegazione italiana composta dal
presidente della commissione Politiche
dell'Unione europea del Senato, Vannino
Chiti, dal vicepresidente Giovanni Mauro e
dal senatore Pietro Liuzzi.
Secondo una nota del parlamento di
Belgrado, la Gojkovic ha ringraziato l'Italia e
il Senato per il sostegno forte e costante
dato al percorso europeo della Serbia. La
presidente dell'assemblea parlamentare
serba ha ringraziato in particolare i senatori
per la risoluzione approvata lo scorso
novembre dalla commissione Politiche
dell'Unione europea in cui si chiedeva
l'apertura di un primo capitolo del
complessivo pacchetto negoziale della
Serbia.
Il senatore Chiti, prosegue il comunicato, ha
dichiarato che il sostegno al percorso
europeo della Serbia è comune a tutte le
forze politiche in Italia e ciò si è reso
evidente con l'approvazione della risoluzione
dello scorso novembre. Chiti ha inoltre
sottolineato i buoni rapporti bilaterali fra i
due paesi. La Gojkovic e Chiti hanno infine
discusso la possibilità di una maggiore
collaborazione fra i due parlamenti. Il
senatore ha proposto, secondo la nota di
Belgrado, delle riunioni periodiche fra le
commissioni dei due parlamenti che si
occupano delle questioni relative all'Unione
europea. La Gojkovic, conclude la nota, ha
(Agenzia Nova) - Il ministro degli Esteri
serbo Ivica Dacic ha incontrato oggi il
presidente della commissione Politiche
dell'Unione europea del Senato, Vannino
Chiti, accompagnato dal vicepresidente
Giovanni Mauro e dal senatore Pietro
Liuzzi. Secondo quanto riporta una nota del
ministero di Belgrado, nel corso del
colloquio è stato sottolineato l'alto livello dei
rapporti bilaterali fra Italia e Serbia, ed è
stato confermato il sostegno italiano al
percorso di integrazione europea della
Serbia. Secondo la nota di Belgrado, il
senatore Chiti ha posto l'accento sulla
collaborazione fra il Senato italiano e il
parlamento serbo, ed in particolare fra le due
commissioni dedicate alle politiche europee.
Nel corso del colloquio è stato anche
discusso il tema della prossima presidenza
serba di turno dell'Organizzazione per la
sicurezza e la cooperazione in Europa
(Osce). Secondo quanto constatato durante il
colloquio, conclude la nota, tale impegno
sarà importante anche per confermare il
ruolo della Serbia come fattore di stabilità
nella regione.
(ANSA) - BELGRADO, 15 DIC - Il premier
serbo Aleksandar Vucic, in un incontro oggi
a Belgrado con una delegazione del Senato
italiano guidata dal presidente della
commissione Politiche dell'Unione europea
Vannini Chiti, ha ringraziato l'Italia per
l'appoggio al cammino europeo della Serbia,
e in particolare per la risoluzione approvata
in novembre all’unanimità al Senato, con la
quale si invita la Ue ad aprire entro
quest'anno un primo capitolo negoziale con
Belgrado.
Vucic, ha reso noto il governo in un
comunicato, ha sottolineato come la sua
recente visita a Roma - nella quale ha avuto
incontri con il presidente Giorgio
Napolitano, il premier Matteo Renzi e il
presidente del Senato Pietro Grasso - e i
colloqui odierni a Belgrado confermino
l'amicizia e i buoni rapporti politici ed
economici tra Serbia e Italia. "La Serbia non
dimentica chi le è stato a fianco anche nei
momenti difficili", ha detto il premier come
riferito dal comunicato. Il premier ha
illustrato alla delegazione italiana - della
quale con Chiti facevano parte il
vicepresidente della commissione Politiche
dell'Unione europea Giovanni Mauro e dal
senator Pietro Liuzzi - le dure misure
economiche adottate dal governo serbo allo
scopo di creare condizioni favorevoli alle
imprese e per attrarre ulteriori investimenti
dall'Italia e ad altri Paesi.
Nell'incontro, conclude il comunicato, Vucic
si è detto al tempo stesso a favore di un
rafforzamento della collaborazione fra i
parlamenti dei due Paesi, e in particolare
della proposta del senatore Chiti per la
creazione nel parlamento serbo di un
gruppo di lavoro che, in collaborazione con
rappresentanti del Senato italiano, favorisca
lo scambio di esperienze in fatto di
avvicinamento
all'Unione
europea.
L'adesione della Serbia all'Unione Europa è
fondamentale per la stabilità della regione",
ha detto Vannino Chiti, come riferito dal
comunicato del governo serbo.
In un incontro con il presidente del
parlamento serbo Maja Gojkovic, Vannino
Chiti ha rilevato che tutte le forze politiche
in Italia sono concordi nel sostenere il
processo di integrazione europea della
Video 81
Serbia. I rapporti tra i due Paesi - ha
affermato Chiti - sono ottimi anche se
l'Italia, oltre allo sviluppo delle relazioni
politiche e culturali, è interessata a
rafforzare ulteriormente anche i rapporti
economici. Anche Gojkovic ha ringraziato
l'Italia e il Senato per l'appoggio al cammino
europeo di Belgrado, esortando il nostro
governo a impegnarsi affinché' tale
appoggio venga anche da tutte le istituzioni
dell'Unione europea. Nel colloquio è stata
concordata una intensificazione della
collaborazione fra i parlamenti di Italia e
Serbia, in particolare con incontri periodici
fra le rispettive commissioni responsabili
della problematica europea.
Nel pomeriggio Vannino Chiti e gli altri
componenti della delegazione del Senato si
incontreranno con il ministro degli esteri
serbo Ivica Dacic.
International Radio Serba - Vucic talked to
Italian senators Prime Minister Aleksandar
Vucic has acquainted the delegation of the
Italian Senate with the difficult economic
measures that the Serbian Government is
undertaking, with the goal to create a
favorable business setting and attract the
Italian and other foreign investors. He has
thanked the senators for the strong support
that Italy has been extending to Serbia on
its course towards the EU, and especially for
the unanimously adopted resolution that
invites the Union to open one of the
negotiating chapters by the end of the year.
Vucic has supported the strengthening of
the cooperation between the two countries’
parliaments and the proposal to form a
working group in the Serbian Assembly to
work with the representatives of the Italian
Senate on exchanging the experience about
the EU association. The delegation was
comprised of senators Vannino Chitti,
Giovanni Mauro and Pietro Liuzi.
RASSEGNA STAMPA
Lunedi 15 dicembre 2014
Senatori italiani, Vannino Chiti, Giovanni Mauro e Pietro Liuzzi in visita ufficiale a Belgrado
International Radio Serba - Gojkovic meets
with Italian senators
Serbian Assembly Speaker Maja Gojkovic
met with the Italian Senate delegation
headed by President of the Committee on
EU Policy Vannino Chiti who underlined that
the relations of the two countries are very
good and that Italy is interested in even
stronger political, economic, and cultural
ties. Gojkovic thanked Italy for the strong
and consistent support to Serbia’s EU
integration. Gojkovic and Chiti discussed
intensification of the cooperation between
parliaments of the two countries.
(TANJUG) BEOGRAD - Predsednik Vlade
Republike Srbije Aleksandar Vučić upoznao
je danas delegaciju Senata Republike Italije
sa teškim ekonomskim merama Vlade
Srbije, preduzetim sa ciljem da se stvori
zdravo poslovno okruženje, kako bi privukli
italijanske i druge strane investitore.
U delegaciji Senata Republike Italije su bili
senatori Vanino Kiti, Đovani Mauro i Pjetro
Liuci.
Premijer Vučić zahvalio je senatorima na
podršci koju Italija pruža Srbiji na
evropskom putu, a posebno na Rezoluciji,
jednoglasno usvojenoj u novembru u
Senatu, kojom se EU poziva da do kraja
godine otvori jedno od pregovaračkih
poglavlja.
Predsednik srpske Vlade rekao je, kako je
saopštila vladina kancelarija za saradnju sa
medijima, da njegova prošlonedeljna poseta
Rimu, tokom koje se sastao sa italijanskim
državnim vrhom, kao i današnji sastanak,
potvrđuju prijateljstvo i dobre političke i
ekonomske odnose Srbije i Italije. „Srbija ne
zaboravlja ko je bio uz nju i kad je bilo
teško“, istakao je premijer Vučić.
Predsednik srpske Vlade podržao je jačanje
saradnje parlamenata dveju zemalja,
posebno predlog senatora Kitija da se u
Narodnoj skupštini Republike Srbije formira
radna grupa koja bi zajedno sa
predstavnicima Senata Republike Italije
radila na razmeni iskustava kada je reč o
približavanju Evropskoj uniji. „Pristupanje
Srbije Evropskoj uniji ključno je za stabilnost
regiona“, naglasio je senator Kiti, navodi se
u saopštenju.
(TANJUG) - Predsednica Skupštine Srbije
Maja Gojković primila je danas delegaciju
Senata Italije, na čelu sa predsednikom
Odbora za politiku EU senatarom Vaninom
Kitijem, koji je istakao da su bilateralni
odnosi dve zemlje veoma dobri i da je Italija
zainteresovana za još čvršće ekonomske
veze.
Gojković se, kako je saopšteno iz srpskog
parlamenta, zahvalila Italiji i Senatu na
snažnoj
i
kontinuiranoj
podršci
evrointegracijama naše zemlje.
Ona je naglasila da je Senat Italije
prepoznao koliko je važno ohrabriti Srbiju u
otvaranju pregovaračkih poglavlja i dodala
da je dobro da naša zemlja vidi da ima
podršku članica EU.
Predsednica sprskog parlamenta se zahvalila
italijanskom Senatu na usvajanju rezolucije
kojom je pozvao EU da otvori pregovaračka
poglavlja sa Srbijom, a na Vladu Italije
apelovao da uloži napore kako bi sve
institucije EU podržale proces pridruživanja.
Kiti je, kako je saopšteno, rekao da u Italiji,
među svim političkim snagama, postoji
jedinstvo u podršci evropskom putu Srbije,
što se pokazalo i prilikom donošenja
Rezolucije o otvaranju poglavlja sa Srbijom.
On je naglasio da su odnosi Srbije i Italije na
bilateralnom planu veoma dobri, a da je
Italija osim za razvoj političkih i kulturnih
veza zainteresovana i za još čvršće
ekonomske odnose.
Gojković i Kiti razgovarali su o konkretizaciji
i intenziviranju saradnje na nivou
parlamenata, a senator je predložio da se
odbori dva parlamenta, koji se bave
pitanjem EU, periodično sastaju, što je
predsednica Skupštine Srbije podržala.
Ministar Dačić primio delegaciju Senata
Italije
(saopstenje Ministarstva spoljnih poslova)
Prvi potpredsednik Vlade i ministar spoljnih
poslova Republike Srbije Ivica Dačić primio
je danasu kurtoaznu posetu delegaciju
Senata Republike Italije koja boravi u poseti
Narodnoj skupštini Republike Srbije.
U razgovoru sa predsednikom Odbora za
politike EU senatorom Vaninom Kitijem,
senatorima Pietrom Liucijem i Marčelom
Galdanijem, kao i funkcionerom Senata
Djovanijem Bajokijem, konstatovan je visok
nivo bilateralnih odnosa, a potvrđena je i
podrška
Italije
daljem
procesu
evrointegracija Srbije.
Senator Kiti je istakao da je Rezolucija o
podršci Srbije otvaranju pregovaračkih
poglavlja jednoglasno usvojena u Senatu.
Najavio je intenzivnu saradnju italijanskog
Senata i Parlamenta Srbije, a posebno
saradnju odbora za EU integracije, posete
radi stručnog usavršavanja, kao i zajedničke
nastupe u drugim zemljama EU, u cilju
promovisanja budućeg članstva Srbije u EU.
U
domenu
multilateralne
saradnje
konstatovano je da je predsedavanje Srbije
OEBS-u važno za potvrđivanje uloge Srbije
kao faktora stabilnosti u regionu.
(TANJUG) - Predsednik Odbora za evropske
integracije Aleksandar Senić i članovi tog
odbora razgovarali su danas sa članovima
delegacije Senata Republike Italije koju
predvodi predsednik Odbora za politiku EU
senator Vanino Kiti, koji je tom prilikom
istakao da u njegovoj zemlji postoji
kontinuitet u ubeđenju da Srbija treba da
postane članica EU.
Kako je saopšteno iz Skupštin eSrbije, Senić
je zahvalio članovima Odbora za politiku
Evropske unije Senata Republike Italije što
su inicirali usvajanje Rezolucije o podršci
otvaranju pregovora o članstvu Srbije u
Evropskoj uniji i italijanskom Senatu na
usvajanju Rezolucije kojom je pozvao EU da
otvori poglavlje 32 o finansijskoj kontroli u
pregovorima o pristupanju Srbije, za koju su,
kako je dodao, glasali svi članovi Odbora.
Senić je, kako se navodi, naglasio da je Srbiji
veoma važna kontinuirana podrška Italije na
njenom evropskom putu.
On je, dodaje se, upoznao je članove
delegacije Senata Italije sa nadležnostima i
aktivnostima Narodne skupštine u procesu
evrointegracija,
navodeći
usvajanje
Rezolucije o ulozi Narodne skupštine i
načelima u pregovorima o pristupanju
Republike Srbije Evropskoj uniji, usvajanje
Odluke o postupku razmatranja predloga
pregovaračke pozicije u procesu pregovara
pristupanju Republike Srbije EU, koju je
doneo Odbor za evropske integracije i
Video 82
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posebno naglasio intenzivnu saradnju
odbora Narodne skupštine sa civilnim
sektorom.
Senić je izrazio zahvalnost Italiji na
naporima koje ulaže kako bi do kraja godine
bilo otvoreno poglavlje 32, čime bi formalno
otpočeo proces pregovora o članstvu
Republike Srbije EU.
Senić je, takođe, zahvalio i na humanitarnoj
pomoći koju je Italija uputila Srbiji nakon
majskih poplava.
Senator Kiti istakao je da u Italiji postoji
kontinuitet u ubeđenju da Srbija treba da
postane članica Evropske unije i dodao da
među svim političkim snagama, postoji
jedinstvo u tom ubeđenju, što se pokazalo i
prilikom donošenja Rezolucije o otvaranju
poglavlja sa Srbijom.
Kiti je ocenio da Evropska unija što pre treba
da primi u svoje članstvo zemlje Zapadnog
Balkana, gde kako je dodao Srbija ima
centralnu ulogu u očuvanju stabilnosti.
On je naglasio da će Italija nastaviti da pruža
podršku Srbiji na njenom evropskom putu.
Kiti je ocenio i da su bilateralni odnosi Srbije
i Italije veoma dobri i ukazao na značaj
unapređenja međuparlamentarne, kulturne,
ekonomske, kao i sardanje u oblasti
obrazovanja.
Članice Odbora za Evropske integracije
Dušica Stojković i dr Aleksandra Tomić bile
su složne u stavu da je Italija izuzetno
značajan spoljnotrgovinski partner Srbiji i
izrazile zahvalnost na podršci koju Italija
pruža Srbiji tokom procesa pristupanja
Evropskoj uniji.
RASSEGNA STAMPA
Mercoledì 17 dicembre 2014
Progetto “Ambasciata verde” per il 90mo anniversario della sede italiana a Belgrado
Belgrado cominciò nel 1924 su progetto
dell'architetto Florestano Di Fausto.
L'edificio, ricco di capolavori d'arte italiani, è
in un certo senso il simbolo degli stretti
rapporti di amicizia fra Serbia e Italia. Fu
infatti Elena del Montenegro, la Regina
Elena
d'Italia,
a
commissionare
personalmente il progetto per avere tale
magnifico edificio a rappresentare l'Italia in
una regione a lei tanto cara.
(ANSA) - 17 DIC - Per celebrare i 90 anni
dalla sua fondazione, l'Ambasciata d'Italia a
Belgrado ha presentato oggi il progetto
'Ambasciata verde', una iniziativa proiettata
verso il futuro e che mira a massimizzare
l'efficienza energetica e la sostenibilità
della
sede
diplomatica,
ambientale
ricavandone un notevole risparmio. "In tal
modo
l'Ambasciata
intende
unire
all'obiettivo del risparmio le questioni della
sensibilizzazione all'efficienza energetica e
della tutela ambientale, che saranno tra i
temi centrali della prossima Expo Milano
2015", ha detto l'Ambasciatore d'Italia in
Serbia Giuseppe Manzo.
La ditta serba a capitale italiano Energo ha
effettuato, utilizzando le più avanzate
tecnologie, un energy audit che ha
individuato tutti gli sprechi e le inefficienze
della struttura, e tutti gli interventi da
effettuare per ridurre i consumi energetici e
l'impatto ambientale. Il primo e più
importante di tali interventi, la sostituzione
della caldaia per il riscaldamento
dell'edificio, è già stato effettuato,
unitamente alla preparazione di un orto
biologico dell'Ambasciata in cui vengono
coltivati prodotti tipici dell'agricoltura serba.
A presentare il progetto questa sera in
Ambasciata,
insieme
all'Ambasciatore
Manzo,
è
stato
Danilo
Franchi,
rappresentante in Serbia della ditta Energo.
La costruzione dell'Ambasciata d'Italia a
(Agenzia Nova) - Si tiene oggi il cocktail di
presentazione del progetto “Ambasciata
verde” in occasione dei 90 anni dalla
fondazione della sede dell’ambasciata
d’Italia a Belgrado. L’evento, allestito presso
la residenza dell’ambasciatore d’Italia,
intende celebrare l’anniversario della
fondazione del palazzo della rappresentanza
diplomatica, un gioiello dell’architettura
italiana nella città di Belgrado, ricco di opere
e di oggetti d’arte italiani. Questo
patrimonio storico ed artistico viene legato
al futuro attraverso “Ambasciata verde”, un
progetto che consiste nel massimizzare
l’efficienza energetica e la sostenibilità
ambientale della sede dell’ambasciata. Per
realizzare questo obiettivo la compagnia
serba a capitale italiano Energo ha
effettuato un energy audit che ha
individuato tutti gli sprechi e le inefficienze
della struttura, oltre che gli interventi da
effettuare per ridurre i consumi energetici e
l’impatto ambientale.
Il primo e più importante di questi
interventi, la sostituzione della caldaia per il
riscaldamento della struttura, è già stato
effettuato assieme alla preparazione di un
orto biologico dell’ambasciata in cui
vengono
coltivati
prodotti
tipici
dell’agricoltura serba. Si tratta di argomenti
importanti anche per la collaborazione
economica bilaterale Italia-Serbia, anche in
vista di Expo Milano 2015 che ruota attorno
al tema centrale “Nutrire il pianeta, energia
per la vita”.
(Agenzia Nova) - Si è tenuta ieri la
presentazione del progetto “Ambasciata
verde” in occasione dei 90 anni dalla
fondazione della sede dell’ambasciata
d’Italia a Belgrado. L’evento, allestito presso
la residenza dell’ambasciatore Giuseppe
Manzo, ha voluto celebrare l’anniversario
legandolo al futuro attraverso un progetto
che consiste nel massimizzare l’efficienza
energetica e la sostenibilità ambientale
della sede. Alla presentazione ha preso
parte anche Danilo Franchi, responsabile in
Serbia della Energo, ditta serba a capitale
italiano che ha effettuato un energy audit
sull’edificio per individuare gli sprechi e le
inefficienze, oltre che gli interventi da
effettuare per ridurre i consumi energetici e
l’impatto ambientale.
Il primo e più importante di questi
interventi, la sostituzione della caldaia per il
riscaldamento della struttura, è già stato
effettuato e consentirà di abbassare i costi
per il riscaldamento del 20 per cento.
“L’ambasciata d’Italia a Belgrado vuole
unire all’obiettivo del risparmio quello della
sensibilizzazione su temi quali l’efficienza
energetica e la tutela ambientale, che sono
centrali anche in Expo Milano 2015”, ha
dichiarato l’ambasciatore Giuseppe Manzo.
Le tematiche di Expo Milano 2015, che
ruotano attorno al motivo centrale “Nutrire
il pianeta, energia per la vita”, sono al
centro delle attività dell’ambasciata anche
attraverso la preparazione di un orto
biologico negli spazi esterni della sede, in
cui vengono coltivati prodotti tipici
dell’agricoltura serba.
Video 84
(Il Piccolo) - 2 gennaio 2015 - La rete
diplomatica italiana all’estero è sempre più
“verde”: l’ambasciata a Belgrado ha aderito
alla politica promossa dalla Farnesina per
minimizzare i consumi energetici e più in
generale l’impatto ambientale della
struttura. L’iniziativa “Ambasciata verde” è
stata presentata in occasione del 90esimo
anniversario della fondazione del palazzo
che ospita la rappresentanza, la cui
costruzione iniziò nel 1924 e che
rappresenta un simbolo tangibile dello
storico legame di amicizia fra la Serbia e
l’Italia, essendo stato costruito su espresso
volere di Elena di Montenegro al tempo in
cui era Regina d’Italia. In particolare, sono
stati illustrati al pubblico gli studi compiuti,
a partire dall’analisi dei sistemi di
riscaldamento,
raffreddamento
e
illuminazione della struttura, così come
delle caratteristiche di ogni ambiente, per
arrivare
a
elaborare
un
modello
computerizzato
del
funzionamento
energetico del palazzo e individuare gli
interventi necessari. Le azioni verranno
effettuate gradualmente ma il primo e più
importante degli interventi raccomandati, la
sostituzione
della
caldaia
per
il
riscaldamento, è stato già effettuato.
U tom cilju, najnovijim tehnologijama
utvrđene su intervencije koje u tom zdanju
treba uraditi da bi se smanjila potrošnja
energije i negativni uticaj na životnu
sredinu, precizirala je italijanska ambasada.
Projekat
sprovodi
italijansko-srpska
kompanija Energo.
Prva i najvažnija intervencija, zamena
sistema grejanja u rezidenciji, već je
izvršena zajedno sa sađenjem organske
bašte u dvorištu ambasade u kojoj se gaje
tipični srpski proizvodi.
Govoreći o osnivanju zgrade ambasade za
koju je zemljište poklonila Jelena Savojska, i
koja predstavlja bliske istorijske i prijateljske
veze Srbije i Italije, ambasador Đuzepe
Manco rekao je da ta zemlja želi da
promoviše korišćenje čiste energije i zaštite
životne okoline i da je zato pokrenula ovaj
projekat.
"Ambasada će, sa sprovođenem ovog
projekta, biti zelenija i zelenija, sa čistom
energijom", kazao je Manco.
Teme iz oblasti energetike i očuvanja
životne sredine su i centralne teme
razgovora o ekonomskoj saradnji između
Italije i Srbije kojima će se bavit u
manifestacija Expo 2015 u Milanu, čiji je
slogan "Hraniti planetu energija za život".
B92: 90 godina ambasade Italije
IZVOR: BETA - Ambasada Italije u Beogradu
obeležila je 90. godišnjicu od svog osnivanja,
prijemom u rezidenciji ambasadora i
predstavljanjem
projekta
"Zelena
Ambasada".
Obeležavanje godišnjice osnivanja zgrade
Ambasade imalo je za cilj da poveže bogato
istorijsko i kulturno nasleđe s budućnošću i
pitanjima očuvanja životne sredine.
Projekat "Zelena ambasada" se sastoji u
poboljšanju energetske efikasnosti i
ambijentalne održivosti sedišta Ambasade.
(TANJUG) - Ambasada Italije u Beogradu
obeležila je večeras koktelom 90. godišnjicu
zdanja u kome se nalazi i na kojem je
predstavljen projekat "Zelena ambasada".
Zgrada ambasade, čija je gradnja počela
1924. godine, predstavlja dragulj italijanske
arhitekture u srcu Beograda, i ambasada je
želela da poveže tu baštinu s budućnošću
projektom koji će doprineti zaštiti životne
sredine i energetskoj održivosti zdanja.
Zdanje predstavlja simbol bliskih istorijskih
odnosa prijateljstva između Italije i Srbije,
navedeno je u saopštenju ambasade.
Ambasador Italije Đuzepe Manco izjavio je,
RASSEGNA STAMPA
Progetto “Ambasciata verde” per il 90mo anniversario della sede italiana a Belgrado
predstavljajući projekat, da je zgrada
ambasade zaveštanje Jelene Savojske,
crnogorske princeze i kraljice Italije, koja je
donirala zemljište na kojem je podignuta
ambasada.
"Zahvaljujući Jeleni Crnogorskoj, 90 godina
kasnije slavimo u ovom prelepom zdanju",
rekao je Manco u obraćanju zvanicama.
On je istakao da projekat "Zelena
ambasada" predstavlja rad za narednih 90
godina.
Projekat je počeo izradom studije, koju je
pripremila italijanska kompanija "Energo"
radi povećanja energetske efikasnosti
zgrade i smanjenja zagađenja okoline.
Predviđeno je da radovi budu fokusirani na
sisteme grejanja, hlađenja i osvetljenja, i u
okviru tog plana već je promenjen glavni
bojler u zgradi.
Povodom 90-godišnjice od osnivanja
Ambasade Italije u Beogradu u sredu, 17.
decembra 2014. godine od 18.30 do 20.00
časova u Rezidenciji ambasadora Birčaninova 9a, Beograd, biće upriličen
koktel radi predstavljanja projekta “Zelena
ambasada”.
Događaj je organizovan sa ciljem da se
proslavi jubilej osnivanja zgrade Ambasade,
dragulja italijanske arhitekture u Beogradu,
bogatog umetničkim delima iz Italije i da se
ovo bogato istorijsko i umetničko nasleđe
poveže sa budućnošću pomoću projekta
“Zelena ambasada”. Projekat se sastoji u
poboljšanju,
na
najbolji
mogući
način, energetske efikasnosti i ambijentalne
održivosti sedišta Ambasade. Da bi se to
ostvarilo, italijansko-srpsko preduzeće
ENERGO izvršila je, koristeći najnovije
tehnologije, energetski audit koji je otkrio
tačke prekomerne potrošnje i intervencije
koje treba uraditi da bi se smanjila
potrošnja energije i negativni uticaj na
životnu sredinu
Prva i najvažnija intervencija, zamena kotla
za grejanje u rezidenciji ambasadora, već je
izvršena, zajedno sa inauguracijom organske
bašte u dvorištu ambasade u kojoj se gaje
tipični srpski proizvodi.
Ove teme koje se tiču energetike i očuvanja
životne sredine su centralne teme razgovora
o ekonomskoj saradnji između Italije i Srbije
koje će biti tretirane i u okviru manifestacije
Expo 2015 u Milanu čiji je slogan “Hraniti
planetu energija za život”.
Mercoledì 17 dicembre 2014
Video 85
Video 86
RASSEGNA STAMPA
Giovedì 18 dicembre 2014
Intervista Ambasciatore Manzo al Serbian Monitor
(Belgrado)
Posted on 18/12/2014 by Biagio Carrano
Al termine del semestre italiano di
presidenza di turno del Consiglio
dell’Unione europea, l’Ambasciatore d’Italia
a Belgrado Giuseppe Manzo ha concesso al
Serbian Monitor una lunga intervista, che fa
il punto su un semestre che a Belgrado e
per la Serbia si è dimostrato intenso e
complesso, al contempo ricco di attese e
carico di incognite, sospeso tra nuovi slanci
europeisti e sciovinismi mai sopiti, cui
l’Unione europea dovrà di certo dare una
risposta univoca.
SERBIAN MONITOR - Al termine del
semestre italiano di presidenza di turno del
Consiglio
dell’Unione
europea,
l’Ambasciatore d’Italia a Belgrado Giuseppe
Manzo ha concesso al Serbian Monitor una
lunga intervista, che fa il punto su un
semestre che a Belgrado e per la Serbia si è
dimostrato intenso e complesso, al
contempo ricco di attese e carico di
incognite, sospeso tra nuovi slanci
europeisti e sciovinismi mai sopiti, cui
l’Unione europea dovrà di certo dare una
risposta univoca.
“Vorrei innanzitutto esprimere le mie
congratulazioni alla redazione del Serbian
Monitor per il brillante successo
conseguito in questi primi mesi dall’avvio di
questa importante iniziativa editoriale. Da
Ambasciatore d’Italia in Serbia non posso
che essere particolarmente lieto che
il Serbian Monitor sia diventato nel tempo il
portale in lingua italiana di news e
approfondimenti sulla Serbia più seguito e
cliccato sul web, ponendosi come un
utilissimo punto di riferimento per tutti
quegli italiani che, per turismo o per
business, si affacciano sempre più numerosi
a questo interessante Paese”.
SM: Grazie Eccellenza per le parole di stima
e incoraggiamento: nei limiti dei nostri
mezzi, proviamo ad offrire uno sguardo
aggiornato e oggettivo su un paese verso
cui sempre più italiani guardano come
un’importante opportunità per le loro
attività economiche, per il sistema paese
nazionale e anche per le loro scelte di vita.
Per iniziare potrebbe presentarci le priorità
della presidenza italiana?
“Tra un paio di settimane l’Italia concluderà
un’esperienza di lavoro davvero intensa,
quale è quella della Presidenza di turno
dell’UE, e che in un’Europa oggi a 28 Stati
sempre
meno
membri capiterà
frequentemente di vivere sul piano
professionale per un diplomatico. Proprio
pochi giorni fa il Ministro degli Esteri
Paolo Gentiloni ha dichiarato che l’Italia ha
condotto il Semestre di Presidenza
conseguendo “risultati importanti, aprendo
un confronto, forse per la prima volta con
questa intensità politica, sulle prospettive
stesse dell’Europa, uscendo un po’
da una dinamica burocratica degli ultimi
anni” e lavorando con efficacia anche su
il
futuro
temi
strategici per
dell’Unione quali l’occupazione, la crescita
e gli investimenti. Siamo stati inoltre molto
impegnati su questioni per noi fondamentali
come quelle energetiche e climatiche e sul
tema delle pressioni migratorie nel
Mediterraneo, sul quale l’Italia ha chiesto e
ottenuto l’applicazione di un “approccio
integrato” tra politica interna ed estera che
coinvolga tutti i partner europei e non solo
quelli che, come noi, sono i più esposti ai
flussi migratori dal Nord Africa. Senza infine
dimenticare la politica internazionale, a
cominciare dalla crisi ucraina sulla quale la
Presidenza italiana dell’UE ha mantenuto
una posizione senz’altro equilibrata e
costruttiva tra le parti.
SM: Uno dei risultati della Presidenza di
turno italiana può essere certamente
considerato il lancio della Strategia UE per
la Regione Adriatico-Ionica. Ci può
presentare in sintesi i risultati e le
prospettive?
“L’approvazione
formale
della Strategia UE per la Regione adriaticoionica da parte del Consiglio europeo dello
scorso 23 ottobre è senza dubbio uno dei
risultati più tangibili del Semestre italiano di
Presidenza.
La
creazione
di
una
macroregione adriatico-ionica, che l’Italia ha
promosso a Bruxelles dal 2010, faciliterà
europeo
dei
il percorso
Balcani Occidentali attraverso lo scambio di
esperienze con gli Stati membri dell’UE e la
condivisione delle politiche di respiro
regionale come i trasporti, le infrastrutture,
l’energia, l’ambiente, la ricerca e
l’innovazione. Tutti i Paesi non UE come la
Serbia potranno già nei prossimi mesi,
grazie
alla
Macroregione,
sentirsi
concretamente
parte
dell’Unione Europea traendo benefici sia da
una migliore gestione dei fondi europei sia
dall’introduzione di standard comunitari in
tanti settori che riguardano la vita
quotidiana dei cittadini”.
SM: Storicamente l’Italia è uno dei paesi
che maggiormente sostiene il percorso
europeo della Serbia. Tuttavia la crisi di
prospettive dell’Unione e le difficoltà
economiche che vive la Serbia hanno
affievolito
l’entusiasmo
per
l’eurointegrazione. Nel corso del semestre
quali iniziative avete promosso per far
conoscere e apprezzare meglio l’Unione?
“L’Italia è di gran lunga in seno all’UE il
Paese che sostiene con maggiore
convinzione e da diversi anni ormai il
percorso europeo della Serbia sulla base
dell’assunto che solo una piena integrazione
europea possa essere reale garanzia
di stabilità politica e benessere economico e
sociale non solo per questo Paese ma anche
per tutti i Balcani. Ma l’Europa deve essere
spiegata meglio agli occhi dei cittadini
serbi affinché siano resi a tutti più evidenti i
benefici
tangibili
della
comune
appartenenza ad una grande area integrata
quale è l’Unione europea dove merci,
capitali e persone possono circolare
liberamente. Per fare questo, nel corso del
Semestre di Presidenza italiana abbiamo
adottato un motto che ha ispirato la nostra
azione in questi mesi: “L’Italia porta
l’Europa in Serbia”. Abbiamo letteralmente
aperto le porte dell’Ambasciata italiana per
coinvolgere tutte le persone, tra le quali
tantissimi giovani, desiderose di conoscere
ancora più da vicino l’Unione europea..
Alcune settimane dopo la visita dell’allora
Ministro degli Esteri italiano, oggi Alto
Rappresentante PESC, Federica Mogherini,
abbiamo per la prima volta portato a
Belgrado il gruppo dei 28 diplomatici dei
Paesi membri UE che a Bruxelles si
occupano quotidianamente della politica di
allargamento, compreso il percorso
europeo della Serbia. In questi sei mesi
abbiamo promosso tante iniziative, grandi e
piccole, tutte finalizzate a superare cliché e
pregiudizi reciproci per spiegare che
l’adesione di Belgrado all’UE è una winwin situation dalla quale potranno trarre
mutuo beneficio sia la Serbia che l’Unione
europea.
SM: Gli ultimi irrigidimenti di Berlino
hanno fatto slittare l’apertura dei primi
capitoli negoziali da fine 2014, come era da
molti auspicato, a una data non definita
nel 2015. Che azioni potrebbe immaginare
l’Italia, alla luce dei risultati del semestre di
presidenza di turno, per velocizzare questo
processo?
“Sono convinto che anche dopo la
conclusione della nostra Presidenza di turno
dell’UE,
l’azione
dell’Italia
a
Bruxelles affinché la Serbia possa aprire
al più presto i primi capitoli negoziali non
si esaurirà. Restiamo convinti dell’idea che
Belgrado meriti un concreto segnale
d’incoraggiamento da parte dell’UE a fronte
dei numerosi progressi compiuti dalla Serbia
negli scorsi mesi sui principali dossier
d’interesse europeo come la lotta alla
corruzione e al crimine organizzato, la
progressiva normalizzazione dei rapporti
con Pristina, la promozione dei diritti
fondamentali quali la libertà d’espressione e
dei media, il miglioramento del clima
imprenditoriale, il consolidamento dei conti
pubblici, etc. Non mancheremo certamente
di continuare ad incoraggiare le Autorità
serbe affinché portino avanti le riforme
necessarie per l’adeguamento agli standard
europei”
SM: Durante il Consiglio informale dei
Ministri per la cooperazione allo sviluppo
dell’Unione Europea svoltosi a Firenze è
stato detto che il tema di Expo 2015
“Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” è
un’occasione per l’intera Unione per far
evolvere i negoziati per lo sviluppo. Come
punta a interpretare questo indirizzo in
Serbia?
“La partecipazione della Serbia ad EXPO
Milano 2015 è già di per se stessa
un’occasione di sviluppo unica. Con oltre
130 presenze istituzionali annunciate da
tutto il mondo e svariati milioni di visitatori
attesi,
Expo
Milano rappresenterà
un’importantissima vetrina internazionale
per questo Paese, che ha nel patrimonio
agricolo le potenzialità maggiori in termini
di crescita economica ed occupazione.
RASSEGNA STAMPA
Giovedì 18 dicembre 2014
Intervista Ambasciatore Manzo al Serbian Monitor
(Belgrado)
Nonostante le pesanti alluvioni di
quest’anno,
l’agricoltura
serba
resta infatti un
pilastro
fondamentale
dell’export nazionale ed è un elemento
essenziale nell’economia di tante famiglie
del paese. In questo senso, l’Italia è’ pronta
a fare la sua parte, promuovendo nuovi
investimenti nell’agroindustria serba e
trasferendo così competenze del nostro
sistema
paese
nel
campo
della
valorizzazione e promozione di prodotti
tipici e dell’agricoltura biologica, in linea con
quelli che sono i valori di fondo
dell’Esposizione universale di Milano come
la biodiversità, l’alimentazione a chilometro
zero e la sicurezza alimentare.
Realizzando,
grazie
al
contributo
determinante di Slowfood Serbia, un piccolo
orto biologico nel giardino della residenza
dell’Ambasciata italiana con tipiche sementi
locali, abbiamo anche qui inteso accendere i
riflettori e destare l’interesse del pubblico
serbo su quello che l’anno prossimo sarà un
grande evento internazionale”
SM: I rapporti tra Italia e Serbia sono molto
buoni su vari livelli (soprattutto economico
e politico); ci sono spazi per ulteriori
miglioramenti? Quali azioni concrete si
possono intraprendere?
“C’è sempre spazio per migliorarsi, anche
quando si parte da una posizione
privilegiata quale à quella occupata
dall’Italia che anche quest’anno si è
confermata il primo partner commerciale
ed il primo investitore straniero in Serbia.
Ho citato poco fa l’interesse di grandi
imprese della nostra agroindustria ad
investire
in
Serbia
ma
qui
hanno già investito oltre 500 aziende
italiane che danno lavoro a circa 20.000
impiegati serbi e sono presenti un po’ in
tutti i settori dell’industria manifatturiera e
dei servizi”.
Una
prima
azione
concreta
per
migliorare ancora di più le già eccellenti
relazioni bilaterali è emersa in occasione
dell’incontro che il Primo Ministro Vucic ha
avuto la scorsa settimana a Roma con il
Presidente del Consiglio, Matteo Renzi.
Si è parlato anche di come promuovere
nuovi investimenti ed il Presidente Renzi ha
dato la sua disponibilità a venire in visita a
Belgrado alla guida di una delegazione
imprenditoriale visto che proprio a Belgrado
si terrà la quarta edizione del Vertice
intergovernativo italo-serbo durante il quale
faremo insieme il punto della situazione
sullo stato della collaborazione bilaterale nei
vari settori”.
SM: Per quanto riguarda, in particolare, la
cultura, visto anche il grande amore che i
serbi nutrono per il nostro Paese, ci sono
idee per sfruttare il nostro patrimonio
storico, culturale, artistico, paesaggistico e
linguistico all’estero?
“Le idee non mancano mai anche se talvolta
bisogna anche avere le risorse per poterle
mettere in pratica. Non c’è dubbio che
cultura e lingua italiana siano asset
fondamentali della nostra presenza
all’estero, Serbia compresa. Proprio in
questi giorni, in vista della conclusione del
Semestre di Presidenza italiana dell’UE,
abbiamo inaugurato, alla presenza dei
Ministri Alfano e Orlando e delle Autorità
serbe,
un’importante
mostra
di
Giambattista Tiepolo presso il Museo
Nazionale di Belgrado, grazie al prestito di
una tela del famoso pittore veneziano da
parte dei Musei Civici di Udine e al sostegno
di alcuni sponsor privati.
Sul fronte della promozione della lingua
italiana, abbiamo di recente conseguito con
il nostro Istituto di Cultura un successo
importantissimo con l’istituzione di un
Dipartimento
di
Italianistica
presso l’Università di Kragujevac, la città
che, come noto, ospita l’investimento della
Fiat. Nei prossimi mesi sarà quindi
costituito, accanto a Belgrado, un nuovo
polo per l’insegnamento dell’italiano in
Serbia, che ci consentirà di allargare
ulteriormente il bacino degli oltre 2.000
giovani serbi che attualmente studiano la
nostra lingua”.
SM:
Belgrado
sta
gradualmente
recuperando un ruolo di snodo tra varie
culture e prospettive geopolitiche che
aveva ai tempi dei paesi non allineati.
Quali sono le opportunità e le sfide nel
rappresentare oggi, qui, gli interessi
italiani?
“Belgrado, tra tutte le maggiori città della
regione, ha sempre avuto questa vocazione
cosmopolita
e
spiccata
proiezione
internazionale ed in effetti, quando mi trovo
a ragionare sulle linee di fondo della politica
estera della Serbia di oggi sono frequenti i
riferimenti “titini” quando pensiamo alle
iniziative e ai contatti che, parallelamente al
profondo solco europeo nel quale Belgrado
si muove in maniera prioritaria, la Serbia
coltiva. Lo dimostra il vertice Cina-Paesi del
Sud
Est
Europa
appena
svoltosi. Certamente,
una
prima
conseguenza di queste dinamiche sugli
interessi italiani in Serbia è la crescente
competizione internazionale con la quale il
“Sistema Italia” si trova a confrontarsi
nell’ultimo periodo e sempre più sarà
chiamato a confrontarsi nel prossimo
futuro. Ma a questa sfida complessa
corrisponderanno altrettante opportunità
per
nuovi
investimenti,
che
si
moltiplicheranno sempre di più con il
progressivo avanzamento della Serbia lungo
il
suo
percorso
europeo
e
la
conseguente stabilità politica ed economica
che questo Paese potrà garantire agli
investitori stranieri. In questo senso, l’Italia
parte da una posizione di vantaggio, se non
altro per la grande conoscenza del Paese
acquisita in questi anni. La concorrenza sarà
sempre più agguerrita ma noi abbiamo tutti
gli strumenti per continuare a fare del
nostro meglio”

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